Prova novità Yamaha XJ6 Diversion F

Alla XJ6 spunta una compatta carena dalle linee equilibrate

Redazione

22.07.2010 ( Aggiornata il 22.07.2010 15:51 )

Pochi cavalli, tanto divertimento. Facile da guidare, è adatta al turismo a corto raggio

La Prova
Yamaha XJ6 Diversion F

Milano - Nel momento in cui si decide di acquistare una moto, le prime considerazioni che vengono fatte riguardano il design e la potenza. Ci sono però molti altri elementi che dovrebbero essere presi in esame, in particolare nel settore delle entry-level.
È proprio per soddisfare le esigenze dell’utente che ama il turismo, ma non vuole spendere cifre folli, che Yamaha ha presentato la XJ6 Diversion F, che significa sta per “fairing”, ovvero carenatura. Una quattro cilindri della serie XJ completamente nuda esisteva già. Spesso quando si decide di aggiungere una carena ad un modello che nasce senza, si rischia di fare un pasticcio dal punto di vista estetico. Non è stato così per la XJ6 Diversion F, il cui vestito ha superato l’esame a pieni voti. La linea, impreziosita da una carenatura accattivante e moderna, è sportiva, ma anche elegante e funzionale; inoltre le dimensioni generali contenute trasmettono una rassicurante sensazione di maneggevolezza e facilità di guida.


Per salire sulla XJ6 Diversion F non bisogna essere dei funamboli: la sella è posizionata ad appena 785 mm dal suolo - valore paragonabile a quello di uno scooter - e nella zona di collegamento con il serbatoio è piuttosto stretta, quindi si riescono ad appoggiare facilmente entrambi i piedi a terra. A bordo lo spazio non manca, perché le distanze tra il manubrio, il piano di seduta e le pedane sono particolarmente indovinate. Il busto resta caricato verso l’avantreno quanto basta, la sella ha una forma che agevola gli spostamenti del corpo, anche se l’imbottitura è un filino rigida. Il passeggero ha una sistemazione confortevole e due ampie maniglie a cui ancorarsi; anche in questo caso l’imbottitura della sella è piuttosto dura, quindi alla lunga si avvertono indolenzimenti al fondo schiena. In movimento si apprezza subito la silenziosità dello scarico, montato sotto il motore. L’unico difetto è che il silenziatore si trova vicino alla pedana destra ed a volte nelle soste ai semafori si avverte “fiato “del motore sul polpaccio.
Nel traffico urbano la XJ6 Diversion F se la cava egregiamente, grazie ad un buona agilità, che consente di guidare senza faticare. La sensazione di essere alla guida di una moto facile aumenta quando si lascia la città. Man mano che si aumenta l’andatura, la moto mette in mostra una maneggevolezza eccellente ed una distribuzione dei pesi che rende l’anteriore un filo pesante, ma anche molto stabile e preciso, doti enfatizzate dal largo manubrio. Disegnando traiettorie rotonde la XJ6 Diversion F trasmette un ottimo feeling. L’inserimento in curva avviene velocemente, ma si ha sempre la sensazione di avere la situazione sotto controllo, perché l’avantreno comunica sempre quello che sta accadendo e la buona taratura di base delle sospensioni permette addirittura di tenere un ritmo da moto sportiva, sia sulle strade tortuose, che su percorsi più ampi e veloci, dove, anche quando si esagera, le reazioni sincere della ciclistica permettono di recuperare facilmente la traiettoria ideale.


Il retrotreno ha un comportamento ben accordato con quello dell’avantreno. Solo quando si inizia a fare sul serio l’ammortizzatore risulta un filo morbido. Le doti di maneggevolezza vengono esaltate dal pneumatico posteriore stretto (160/60-ZR17”), che grazie alle indubbie doti della ciclistica e del motore non causa problemi di grip in accelerazione. Le sospensioni, prive di regolazioni, se si esclude il precarico molla dell’ammortizzatore, svolgono bene il loro lavoro: la forcella ha una buona scorrevolezza ed il suo setting garantisce un buon comfort sullo sconnesso. La protezione aerodinamica non è eccellente, però va aggiunto che la carenatura non genera turbolenze.
Il propulsore non è potentissimo, ma ha un funzionamento molto regolare, tanto che con le marce lunghe è possibile scendere sotto i 2.000 giri senza avvertire anomalie nell’erogazione. Fino a 4.500 giri la spinta non entusiasma, poi, superato questo regime, la musica cambia ed il quattro cilindri giapponese inizia a salire di giri in maniera corposa fino al regime di rotazione massimo (circa 11.500 giri). Se in accelerazione questo motore ha un rendimento esemplare, la risposta al gas non è altrettanto progressiva. Quando si chiude bruscamente il gas, per poi riaprirlo velocemente, il motore ha un carattere un po’ scorbutico. Questo, insieme al rapporto finale un po’ corto, è uno dei suoi pochi difetti. C’è da dire, infatti, che nei trasferimenti autostradali effettuati a velocità costante, il propulsore lavora a regimi di rotazione medio-alti, ai quali si avvertono troppe vibrazioni. La frizione, caratterizzata da un comando al manubrio morbido, stacca in maniera progressiva e non va mai in crisi. Il cambio funziona bene ed evidenzia solo una leggera rumorosità meccanica. Buono il rendimento dei freni: l’impianto anteriore si dimostra decisamente modulabile ed anche effettuando frenate improvvise la ruota anteriore arriva difficilmente al bloccaggio. Inoltre, all’occorrenza, la potenza non manca.

 


La tecnica
Meno potenza, più guidabilità
 

Anche se viene considerata una moto economica entry level, le finiture di questa XJ6 Diversion F sono di buon livello e le verniciature sono brillanti. Per migliorare la coppia ai regimi mediobassi, gli ingegneri giapponesi sono intervenuti sulla testata: i diametri delle valvole di aspirazione e scarico sono gli stessi della FZ6, mentre i condotti di aspirazione sono stati ridisegnati e sono stati adottati corpi farfallati di 32 mm Ø. Inediti anche gli alberi a camme, il cui profilo è stato messo a punto per rendere l’erogazione più fluida ed il funzionamento del motore più regolare. Le canne dei cilindri hanno un riporto ceramico ed i pistoni in alluminio sono realizzati tramite forgiatura, procedimento costruttivo utilizzato solo sui motori più performanti, che rispetto alla fusione garantisce una maggiore resistenza del pezzo. Gli iniettori bidirezionali hanno quattro fori. La centralina elettronica (ECU) è a 32 bit. Lo scarico è composto da quattro collettori che convergono in una grossa camera (che contiene il catalizzatore), dalla quale fuoriesce un solo silenziatore, corto e posizionato sotto il motore. Questa soluzione, di non facile realizzazione, ha consentito di migliorare la centralizzazione delle masse ed abbassare il baricentro.
Il nuovo telaio a diamante è realizzato con tubi d’acciaio ad alta resistenza che hanno un diametro di 31,8 mm ed uno spessore di 2,3 mm. I valori dell’interasse (1.440 mm), dell’inclinazione del cannotto di sterzo (26-) e dell’avancorsa (103 mm) non sono particolarmente contenuti ed infatti la XJ6 Diversion F risulta molto stabile e dotata di una buona precisione direzionale. La forcella, che non ha gli steli rovesciati e non è regolabile, ha la piastra superiore di sterzo in alluminio, mentre quella inferiore è forgiata in acciaio. L’ammortizzatore, regolabile nel precarico molla, è collegato a un forcellone in acciaio scatolato.


Identikit
  • Motore
  • Quattro cilindri in linea, quattro tempi, raffreddato a liquido. Cilindrata: 600 cm3. Alesaggio e corsa: 65,5 x 44,5 mm. Rapporto di compressione: 12,2:1. Distribuzione: doppio albero a camme in testa, quattro valvole per cilindro. Alimentazione ad iniezione elettronica. Lubrificazione forzata a carter umido. Avviamento elettrico.
  • Trasmissione
  • Primaria ad ingranaggi, finale a catena. Frizione multidisco in bagno d’olio. Cambio a sei marce.
  • Ciclistica
  • Telaio a diamante in acciaio. Sospensioni: anteriore forcella telescopica con steli di 41 mm Ø, corsa ruota 130 mm; posteriore un ammortizzatore regolabile nel precarico molla, corsa ruota 130 mm. Freni: anteriore due dischi di 298 mm Ø, pinze freno flottanti a due pistoncini; posteriore un disco di 245 mm Ø, pinza freno flottante a un pistoncino. Pneumatici: anteriore 120/ 70- ZR17” M/ C ( 58W); posteriore 160/60-ZR17” M/C (69W).
  • Dimensioni
  • Interasse: 1.440 mm, lunghezza: 2.120 mm, larghezza: 770 mm, altezza: 1.210 mm, altezza sella: 785 mm. Inclinazione cannotto di sterzo: 26 -. Avancorsa 103 mm. Capacità del serbatoio della benzina: 17 litri.

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