Mercato moto: sempre giù ma...

Con qualche (timido) segnale positivo

Redazione

06.08.2013 ( Aggiornata il 06.08.2013 14:57 )

Nel mese di luglio le immatricolazioni di due ruote hanno registrato una diminuzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il totale è di 20.115 veicoli pari al -16,1%. Tuttavia emergono considerazioni positive nel comparto moto che conferma sostanzialmente i volumi del luglio 2012, con 6.399 pezzi e un -3%. Più complessa la situazione per gli scooter: pur depurando i 6.200 pezzi immatricolati l’anno scorso da Poste Italiane, il confronto è ancora deficitario con 13.716 unità e un -21%. Luglio pesa circa il 12% del totale venduto nell’anno.

I 50cc proseguono nella discesa con solo 4.490 veicoli nel mese e un -38,7%.
“Nonostante i timidi segnali di ripresa che si manifestano a livello macro economico, in termini di produzione industriale e prevalentemente trainata dalle esportazioni, il quadro resta complesso. Permangono le difficoltà per il credito al consumo, la minore disponibilità di reddito da parte delle famiglie e l’alta disoccupazione. Senza un sostegno ai consumi il nostro settore fa fatica ad invertire la rotta- dichiara Corrado Capelli, Presidente di Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) – ma la sospensione di nuove tasse e un lieve aumento dell’indice di fiducia ci fanno sperare in una lenta ripresa, almeno a partire dal 2014. Le aziende delle 2 ruote reagiscono facendo leva sull’innovazione e sullo sviluppo di nuovi modelli che presenteranno durante EICMA 2013. Nei primi 7 mesi di quest’anno il mercato dell’usato ha confermato che permane in Italia una forte passione per le due ruote: i volumi dei passaggi di proprietà, a oggi 270.229 in tutto, valgono due volte e mezza quelli del nuovo”.

Da gennaio a luglio il mercato realizza 111.655 immatricolazioni con una flessione del -22,4%, confronto fatto sempre sottraendo i 15.600 pezzi di Poste Italiane messi su strada a giugno e luglio 2012. Gli scooter sono 71.418 e segnano un -21%, mentre le moto si difendono meglio con 40.237 pezzi, pari al -13,1%.
Il dettaglio per cilindrata evidenzia come segmento più importante degli scooter i 300-500cc con 23.052 veicoli e un -20,8%; seguono i 125cc con 21.948 scooter e un -28%. Flessione più contenuta per i 150-200cc con 17.235 pezzi e un -18,1%. In forte discesa i 250cc con solo 2.741 veicoli e un -53,1%. Infine soffrono anche i maxi-scooter con 6.442 immatricolazioni e un -41,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

Le moto presentano una situazione differenziata, dal segmento più importante delle moto superiori ai 1000cc con 12.624 pezzi pari al -9,8%, ai modelli tra 800 e 1000cc con 9.963 unità, e un -14,4%. Le medie cilindrate, tra 650 e 750cc, hanno venduto 8.215 moto dunque un -19,8%; le 600cc subiscono il calo più rilevante con 1.659 pezzi pari al -35,5%. In controtendenza le 300-500cc con 3.520 unità e un significativo +18,2%, seguono le 125cc con 2.788 veicoli e un -17,8%. Infine i modelli da 150 a 250cc sono 1.468 pezzi con una relativa stabilità, solo -2,7%.

L’andamento dei segmenti consolida la leadership delle enduro stradali con 13.205 pezzi e un -5,2%, mentre le naked con 11.285 vendite e un -18,3% perdono quota. Le custom registrano 4.582 immatricolazioni e un -5,7%, seguono le moto da turismo con 3.905 unità e un -13,1%. Restano rilevanti le perdite per le sportive con 3.383 moto e un -24,2%; infine le supermotard con 3.033 moto e un -18,1%.
Il dato progressivo per i ciclomotori (50cc) rileva 21.096 registrazioni pari al -38,7%.
Da gennaio a luglio sono state vendute complessivamente 132.751 due ruote a motore (immatricolazioni + 50cc), pari al -25,5% rispetto all’analogo periodo dell’anno scorso (esclusi i veicoli delle Poste).

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