        Il primo appuntamento del British Superbike 2024 si &egrave; svolto in quella che &egrave; anche la grande novit&agrave; di quest'anno, ovvero la pista di Navarra, in Spagna. Sul tracciato iberico, che in passato ha ospitato anche il mondiale SBK, &egrave; andato in scena un round inaugurale atipico, con due gare nella giornata di domenica ed un programma compresso in sole due giornate, senza la Sprint Race ma con la &ldquo;vecchia&rdquo; e spettacolare Superpole a giro singolo. MottoAmerica: vittorie per Gagne e Beaubier nel round di Road Atlanta Dominio Yamaha a Navarra  In un round dal programma cos&igrave; particolare, a brillare sono stati i piloti ufficialmente supportati da Yamaha e, in particolare, Ryan Vickers. Il portacolori del team Grilla OMG Racing ha infatti conquistato una perentoria doppietta, tagliando per primo il traguardo sia in Gara 1 che in Gara 2 davanti ai compagni di marca Kyle Ryde e Danny Kent, in quest'ordine nella prima manche e scambiati nella seconda, conquistando anche il premio di "Rider of the Weekend". Oltre ai due podi ottenuti al debutto con la Yamaha del team McAms Racing, Kent (Campione del Mondo Moto3 nel 2015) ha anche firmato la pole con il giro da &ldquo;tutto o niente&rdquo;, confermando di essere uno dei possibili contendenti al titolo di quest'anno nella massima serie britannica dopo aver passato un periodo non semplice della propria carriera. National Trophy 1000: Salvadori vince, Rovelli rimonta dal 16&deg; al 2&deg; posto Difficolt&agrave; per Bridewell con la Honda  Chi non pu&ograve; certamente essere soddisfatto del proprio fine settimana &egrave; invece Tommy Bridewell. Il campione in carica &egrave; passato al team Honda Racing UK dopo aver vinto il titolo con la PBM Ducati, ma ha faticato pi&ugrave; del previsto in sella alla CBR1000RR-R Fireblade SP in questo primo round, chiuso con un ottavo posto in Gara 1 ed un ritiro per problemi tecnici nella seconda manche mentre in lotta per il podio. Cercher&agrave; quindi certamente il riscatto gi&agrave; nel prossimo appuntamento, in programma ad Oulton Park dal 4 al 6 maggio. SBK Assen, le pagelle: Toprak sfata un altro tab&ugrave;, Bautista nuovo leader       

Il pilota del team OMG Racing ha conquistato la vittoria in entrambe le manche, in un round i cui podi sono stati monopolizzati dai colori Yamaha

BSB, Navarra: doppietta di Vickers nel primo appuntamento del 2024

        Dopo un lunghissimo inverno, con i primi test ufficiali andati in scena sul circuito di Donington Park &egrave; finalmente ripartito anche il British Superbike, la cui stagione scatter&agrave; per la prima volta dalla Spagna, a Navarra, nel weekend del 20-21 aprile. Nella due giorni di prove in vista dell'inizio del campionato, a chiudere davanti a tutti sono stati alcuni dei grandi favoriti per la corsa al titolo: andiamo a vedere come sono andati. CIV SBK: il "maratoneta" Delbianco e la serenit&agrave; del ritorno in DMR Ryde al comando, Irwin secondo con la Ducati  A chiudere davanti a tutti nella classifica combinata &egrave; stato Kyle Ryde, in grado di girare in 1'27.650 con la Yamaha R1 del team Grilla OMG Racing. L'inglese, sempre velocissimo a Donington fin dai tempi della SSP, precede di ben 523 millesimi il primo degli inseguitori, ovvero Glenn Irwin con la Ducati Panigale V4 R del &ldquo;nuovo&rdquo; team PBM, il quale punter&agrave; certamente a quel titolo sfuggitogli lo scorso anno soltanto per mezzo punto. Terza piazza per un'altra Yamaha, ovvero la seconda Grilla OMG Racing portata in pista da Ryan Vickers, mentre chiudono la Top 5 le CBR1000RR-R Fireblade SP dello squadrone ufficiale Honda Racing UK guidate da Andrew Irwin e Tommy Bridewell. Quest'ultimo, campione in carica della categoria, &egrave; parso immediatamente competitivo con la moto della Casa di Tokyo, pur essendo davvero diversa rispetto alla Ducati utilizzata nelle ultime stagioni. Ottaviani sorride alla sfortuna: "Dunlop gran gomma. Sono le gare, pu&ograve; capitare" Haslam in Top 10, in pista anche l'Aprilia   Sesta posizione per la migliore delle BMW, ovvero quella del recordman al TT Peter Hickman con i colori dell'FHO Racing, il quale precede un altro grande atteso come il campione del mondo Moto3 del 2015 Danny Kent, Jason O'Halloran con la Kawasaki, Dean Harrison al debutto con la Honda e Leon Haslam. &ldquo;Pocket Rocket&rdquo; chiude la Top 10 con la BMW M 1000 RR dell'Haslam ROKiT Racing Team, con cui punter&agrave; al secondo successo in carriera nel campionato britannico, gi&agrave; vinto nel 2018. Da segnalare inoltre la presenza delle nuove moto con specifiche tecniche &ldquo;Pathway&rdquo;, ovvero una via di mezzo tra le Superstock 1000 e le Superbike, le quali correranno nella classe regina ma con una classifica a loro dedicata. Qui, il pi&ugrave; rapido &egrave; stato Alex Olsen con la Honda, seguito dall'olandese Jaimie Van Sikkelerus e da Lewis Rollo, il quale porter&agrave; in gara a tempo pieno l'Aprilia RSV4 1100 del team IN Competition con il chiaro obiettivo di portarla in alto in una delle serie pi&ugrave; competitive al mondo. Misano, Albani: "MotoGP e SBK? Fino al 2026, poi il rinnovo"       

Il pilota del team OMG Racing ha chiuso il comando i test ufficiali della serie d'oltremanica, seguito da Irwin e Vickers: ecco cos'&egrave; successo nelle due giornate

BSB: i test di Donington Park si chiudono nel segno di Kyle Ryde

        A maggio spegner&agrave; 41 candeline, ma a Leon Haslam non &egrave; passata neanche per la mente l'idea di appendere il casco al chiodo e, anzi, anche quest'anno punter&agrave; al risultato massimo nel British Superbike. &ldquo;Pocket Rocket&rdquo; sar&agrave; infatti uno dei grandi protagonisti della corsa al titolo nella classe regina della serie d'oltremanica, a cui prender&agrave; parte con una BMW M 1000 RR del neonato ROKiT Haslam Racing Team, creato insieme al padre Ron. Per Leon si tratta della seconda stagione consecutiva in sella alla moto della Casa tedesca, con cui lo scorso anno non &egrave; riuscito a salire sul gradino pi&ugrave; alto del podio, ma ha comunque chiuso il campionato in Top 5 con ben dieci podi all'attivo risultando il migliore tra i piloti BMW. L'obiettivo per questo 2024 &egrave; chiaro: tornare a vincere il titolo come gi&agrave; accaduto nel 2018, mettendo le proprie ruote davanti a quelle dei tanti giovani talenti presenti in griglia. BSB, PBM conferma l'impegno: al via della stagione con Glenn Irwin Haslam: &ldquo;Abbiamo tutto ci&ograve; che serve per vincere&rdquo;  &ldquo;Lo scorso anno avevamo organizzato tutto all'ultimo minuto senza avere il tempo di prendere la giusta confidenza con la moto prima dell'inizio della stagione, ma siamo riusciti ugualmente a chiudere come miglior BMW e questo ci rende orgogliosi&rdquo;, ha detto Leon, guardando con ottimismo alla nuova stagione. &ldquo;Con l'esperienza acquisita nel 2023, una nuova moto ed il supporto diretto da patte di ROKiT e BMW, ora la motivazione &egrave; davvero alta. Abbiamo tutto ci&ograve; che serve per lottare per il titolo&rdquo;. Sempre pi&ugrave; italiani nel FIM JuniorGP: oltre 20 piloti tricolore al via       

Leon guider&agrave; una BMW M 1000 RR, puntando senza mezzi termini al secondo titolo in carriera nella serie d'oltremanica dopo quello del 2018

BSB, 40 anni e non sentirli: Haslam all'assalto del titolo con BMW

        Se si pensa al cognome Abe, non possono non tornare alla mente i capelli &ldquo;svolazzanti&rdquo; di Norifumi in 500 e le gesta del grande pilota giapponese, purtroppo scomparso in un tragico incidente nel 2007. Amatissimo dagli appassionati e stimato anche da Valentino Rossi (che utilizz&ograve; il soprannome &ldquo;Rossifumi&rdquo; proprio in suo onore), Abe ha trasmesso la passione per due ruote al figlio Maiki, che quest'anno garegger&agrave; in Italia. Maiki Abe sar&agrave; infatti al via del Campionato Italiano Velocit&agrave; nella classe Supersport, dove correr&agrave; con una Yamaha R6 schierata dal team VFT Racing di Fabio Menghi. Non si tratta di una novit&agrave; assoluta, visto che con la medesima squadra ha gi&agrave; preso parte lo scorso anno al WorldSSP Challenge, ma un anno di esperienza in pi&ugrave; ed un contesto come quello del CIV potrebbero rivelarsi fattori importanti per il giovane pilota del Sol Levante. Sempre pi&ugrave; italiani nel FIM JuniorGP: oltre 20 piloti tricolore al via Doppio impegno per il VFT Racing  La squadra dell'ex pilota Fabio Menghi dovr&agrave; quindi &ldquo;sdoppiarsi&rdquo; in questa stagione, visto che oltre all'impegno nel CIV ci sar&agrave; anche quello particolarmente impegnativo nel mondiale Supersport, dove quest'anno a difendere i colori del team c'&egrave; un grande talento come lo spagnolo Yeray Ruiz, gi&agrave; in lotta per la Top 10 a Phillip Island. &ldquo;Siamo entusiasti di poter continuare a lavorare con Maiki Abe anche quest'anno, cos&igrave; come lo siamo di poterlo seguire nel suo percorso di crescita all'interno del Campionato Italiano&rdquo;, ha spiegato Menghi. &ldquo;Crediamo fermamente che il CIV possa rappresentare il contesto perfetto per Maiki, affinch&eacute; possa continuare a crescere come pilota&rdquo;. BSB, PBM conferma l'impegno: al via della stagione con Glenn Irwin       

Maiki, figlio del compianto Norifumi, garegger&agrave; nella serie tricolore in sella ad una Yamaha R6 schierata dal VFT Racing di Fabio Menghi

Abe: un cognome leggendario al via del CIV Supersport 2024

        Che l'Italia sia una delle nazioni maggiormente rappresentate nel contesto del FIM JuniorGP non &egrave; certamente una novit&agrave;, visto che ormai da anni i piloti italiani sono tra gli assoluti protagonisti delle varie categorie. Basti pensare a Guido Pini, campione della European Talent Cup nel 2022, a vice campione Moto3 dello scorso anno Luca Lunetta o ai vari Yari Montella, Nicol&ograve; Bulega, Lorenzo Dalla Porta e Dennis Foggia, tutti passati dall'ex-CEV diventando campioni prima di approdare nei principali campionati del mondo. In questi giorni, l'organizzazione ha reso note le entry list di tutte le categorie di quest'anno e, ancora una volta, il tricolore sar&agrave; rappresentato da tantissimi piloti in ogni classe, con pi&ugrave; di una ventina di giovani talenti pronti a darsi battaglia puntando ad un approdo nel mondiale. Andiamo a vedere, classe per classe, di chi si tratta. BSB, PBM conferma l'impegno: al via della stagione con Glenn Irwin Italiani di altissimo livello in Moto3  Partendo dal Mondiale Junior Moto3, classe regina della serie, saranno sei gli italiani presenti in griglia; due di essi rappresentano delle importanti conferme, mentre gli altri quattro saranno dei rookie da tenere d'occhio. Il pi&ugrave; esperto sar&agrave; Alessandro Morosi, al terzo anno nella categoria e new entry in un vero e proprio top team come Aspar, con cui punter&agrave; senza mezzi termini al titolo, ma anche Cesare Tiezzi vanta gi&agrave; un anno completo nella serie e potr&agrave; ambire a posizioni di rilievo con i colori Eagle-1. Dando uno sguardo ai rookie, proprio Eagle-1 ha deciso di raddoppiare l'impegno schierando anche una delle promesse pi&ugrave; interessanti dell'intera griglia, ovvero Edoardo &ldquo;Dod&ograve;&rdquo; Boggio, mentre MTA affider&agrave; una KTM a Leonardo Abruzzo, vice campione di categoria nel CIV. Anche l'AC Racing Team far&agrave; correre un giovane veloce in arrivo dalla serie nazionale come il campione in carica della PreMoto3 Edoardo Liguori. Infine, Guido Pini garegger&agrave; con il SeventyTwi Motorsports Artbox essendo entrato a far parte dell'Academy di Emilio Alzamora. Gira pagina per le altre categorie &nbsp; Grandi nomi in Moto2   Passando all'Europeo Moto2, saranno almeno tre gli italiani che punteranno senza mezzi termini al titolo, ovvero Mattia Rato con il team Fau55, ormai veterano della categoria pur essendo ancora giovanissimo, e la coppia del team Ciatti &ndash; Boscoscuro formata da Alberto Surra e Mattia Casadei. Oltre a loro, occorrer&agrave; prestare attenzione a Francesco Mongiardo, presente con i colori Fantic del Cardoso Racing, e alle &ldquo;mine vaganti&rdquo; Gian Paolo Di Vittori e Mattia Volpi. Quest'ultimo sar&agrave; inoltre affiancato nel team MMR da Jacopo Hosciuc (qui la nostra intervista esclusiva). MotoE, CIV, Endurance: il triplo 2024 di Kevin Manfredi" ETC: attenzione ai giovanissimi  In una griglia della European Talent Cup (come di consueto) davvero pienissima con ben 45 piloti iscritti, gli italiani presenti avranno tutte le carte in regola per puntare alle posizioni di alta classifica. I pi&ugrave; quotati sono chiaramente Leonardo Zanni e Giulio Pugliese, al via rispettivamente con i colori Finetwork e Aspar, che alla seconda stagione completa nel monomarca Honda potranno dare del filo da torcere anche ai rivali pi&ugrave; agguerriti. Occhio anche al vice campione del CIV PreMoto3 Gabriel Tesini, cos&igrave; come a Mattia Gabarrini (entrato da poco all'interno della VR46 Riders Academy), Erik Michielon e Mathias Tamburini, tutti dotati di ottimo talento. Alla conquista dell'America: dodici Aprilia RS 660 in gara a Daytona Una Stock 600 da record  Introdotta lo scorso anno &ldquo;staccandosi&rdquo; dalla Moto2, la Stock 600 presenta una entry list davvero numerosa formata da ben 35 moto e l'arrivo di Honda e Kawasaki per provare a porre fine al dominio Yamaha. L'Italia sar&agrave; rappresentata da sei piloti, a partire da quel Demis Mihaila gi&agrave; protagonista nell'ESBK; oltre a lui ci saranno Benedetto Rasa, Andrea Bettin, Alessio Guarnieri, Manuel Rocca e Nicholas Bevilacqua, quest'ultimo alla prima esperienza con la 600 dopo aver corso in Moto3 nel CIV lo scorso anno. La stagione inizier&agrave; il 21 aprile al Misano World Circuit Marco Simoncelli e si snoder&agrave; attraverso sette appuntamenti per chiudersi a Valencia nel mese di novembre? Gli italiani riusciranno a farsi strada verso la vittoria in ogni classe? MotoAmerica: il primo weekend da Team Principal di Ben Spies       

Il &ldquo;mundialito&rdquo; ha svelato le entry list 2024, in cui tra Moto3, Moto2, ETC e Stock ci saranno tanti protagonisti provenienti dal nostro Paese: ecco di chi si tratta

Sempre più italiani nel FIM JuniorGP: oltre 20 piloti tricolore al via

        Il 2023 &egrave; stato un anno a due facce per il team PBM, che da una parte ha vissuto una stagione straordinaria culminata con la doppietta in campionato nel British Superbike firmata da Tommy Bridewell e Glenn Irwin, ma dall'altra ha dovuto fare i conti con la tragica scomparsa di Paul Bird, storico proprietario dell'omonima squadra che ha fatto la storia della massima serie d'oltremanica. Dopo un inverno ricco di incertezze a proposito del futuro del team, &egrave; finalmente arrivata la comunicazione ufficiale: il Paul Bird Motorsport sar&agrave; al via della stagione 2024 del BSB e della North West 200 in Irlanda del Nord con il confermato Glenn Irwin. La grande novit&agrave; riguarda la gestione della squadra, passata ora nelle mani di Jordan e Frank Bird, che con il pilota di Carrickfergus e la Ducati Panigale V4 R proveranno ad ottenere il decimo titolo britannico migliorando al contempo le gi&agrave; incredibili statistiche del team, che nel corso della propria storia ha conquistato 138 vittorie, 175 podi e 98 pole position. MotoAmerica: il primo weekend da Team Principal di Ben Spies Irwin: &ldquo;Dovr&ograve; adattarmi ai cambiamenti, ma lotter&ograve; per il titolo&rdquo;  &ldquo;Per i fan e le tante persone che nel corso degli ultimi mesi mi hanno chiesto che cosa avrei fatto quest'anno, leggere questa notizia dev'essere certamente un bel sollievo&rdquo;, ha spiegato Glenn, vice campione in carica del BSB. &ldquo;Nonostante l'incertezza sul futuro del team, non c'&egrave; mai stato un altro posto in cui ho desiderato stare e sono felice di poter continuare a correre con i colori PBM. Siamo stati lontani per quattro anni, ma nella passata stagione abbiamo ricominciato a collaborare maturando entrambi e, pur non avendo vinto il titolo (per mezzo punto, ndr), abbiamo vissuto un'annata fantastica&rdquo;. &ldquo;Ci saranno alcuni cambiamenti a cui dovr&ograve; adattarmi, ma mi aspetto di lottare per il titolo anche quest'anno, cos&igrave; come punto a difendere il primato alla North West 200&rdquo;, ha continuato il centauro nordirlandese. &ldquo;Con il team PBM ho iniziato la mia carriera tra le Superbike, ho ottenuto la mia prima pole, il primo podio e la prima vittoria, ma non basta: voglio anche vincere il mio primo titolo e difenderlo insieme a loro&rdquo;. MotoGP: cosa possiamo aspettarci dall'esordio in HRC di Marini?       

Dopoun 2023 dominato, ma fortemente segnato dalla scomparsa di Paul Bird, la squadra punter&agrave; tutto sul pilota di Carrickfergus sia in pista che su strada

BSB, PBM conferma l'impegno: al via della stagione con Glenn Irwin

        Come un fulmine a ciel sereno, &egrave; arrivata una notizia destinata a sconvolgere il 2024 del British Superbike. Dopo aver conquistato il titolo di quest'anno per solamente mezzo punto al termine di un epico finale a Brands Hatch in sella alla Ducati Panigale V4 R del team BeerMonster PBM, Tommy Bridewell ha deciso di intraprendere una nuova sfida in vista della prossima annata della massima serie britannica. Il campione in carica aveva reso noto di aver lasciato la precedente squadra, ma ora &egrave; arrivata l'ufficialit&agrave; riguardante il suo nuovo team: lo squadrone ufficiale Honda Racing UK. Tommy, con il numero 1 sulla carena (e il nome del compianto fratello Ollie sempre presente nella grafica), salir&agrave; quindi in sella ad una terza CBR1000RR-R schierata dalla compagine capitanata da Havier Beltran, andando ad affiancare i gi&agrave; annunciati Andrew Irwin e Dean Harrison. Riuscir&agrave; a confermarsi al top? CIV 2024: Sponga al debutto in Moto3 con SM Pos Corse Bridewell: &ldquo;Vincere con la CBR sar&agrave; gratificante&rdquo;  &ldquo;Correre con Honda almeno una volta in carriera &egrave; il sogno di ogni top rider e sono estremamente felice di poterlo fare utilizzando il numero 1&rdquo;, ha dichiarato Bridewell, senza nascondere il proprio entusiasmo. &ldquo;Penso sia il momento giusto per unirmi a questa grande squadra, con cui il mio unico obiettivo sar&agrave; quello di difendere con successo il titolo. Vincere in sella alla CBR1000RR-R sar&agrave; ancora pi&ugrave; gratificante&rdquo;. &ldquo;Ovviamente dovr&ograve; abituarmi in fretta ad una moto diversa da quella che ho guidato quest'anno&rdquo;, ha proseguito Tommy. &ldquo;Prendo sempre le decisioni d'istinto, ma sono sicuro di aver fatto la scelta giusta e la mia motivazione &egrave; alle stelle, perci&ograve; &egrave; stato facilissimo accettare la loro offerta per il 2024&rdquo;. Fuori dalla Moto2: Kelly e Skinner verso il ritorno (al top) in patria       

Dopo aver conquistato il titolo con Ducati, il pilota britannico cercher&agrave; di difenderlo nella prossima stagione in sella alla CBR1000RR-R del team ufficiale Honda Racing UK

BSB, clamoroso: nuova sfida per il campione 2023 Tommy Bridewell

        In vista del 2024, la Moto2 sta vivendo una vera e propria rivoluzione. Tra il campione del mondo Pedro Acosta passato in MotoGP e l'arrivo delle gomme Pirelli al posto delle Dunlop, la prossima annata si preannuncia come una delle pi&ugrave; incerte e spettacolari degli ultimi anni. Tuttavia, ci sono piloti che al termine del campionato non hanno trovato una nuova sistemazione nella serie iridata e saranno quindi al via in altri campionati. Tra questi, due che meritano una menzione sono l'americano Sean Dylan Kelly e lo scozzese Rory Skinner, per i quali si prospetta un ritorno in patria ad altissimo livello. Test Valencia, Bastianini: "Marquez sar&agrave; una spina nel fianco per tutti" Kelly nel MotoAmerica, seguendo le orme di Beaubier  Dopo la controversa conclusione del rapporto con il team American Racing a stagione in corso, Sean Dylan Kelly ha trovato nel team Forward una sistemazione temporanea per portare a termine l'anno in Moto2. La squadra italiana ha per&ograve; preferito puntare su Xavi Artigas per il 2024, lasciando (per poco) SDK senza una sella. Per l'americano si prospetta infatti un ritorno in grande stile nel MotoAmerica, campionato in cui aveva vinto il titolo Supersport nel 2021 prima di passare al Motomondiale. Il ritorno dovrebbe avvenire in Superbike, dove sar&agrave; uno dei piloti pi&ugrave; desiderati del paddock, ma sembra che in pole position per mettere sotto contratto SDK ci sia BMW, che andrebbe cos&igrave; a formare un vero e proprio dream team di ex piloti della Moto2 con il pluricampione Cameron Beaubier. Lorenzo Zanetti passa all'IDM con Ducati e Triple M Racing Ritorno nel BSB per Skinner   Discorso simile anche per Rory Skinner, che con la conferma di Marcos Ramirez e Joe Roberts (di nuovo) nel team American Racing, si &egrave; ritrovato senza sella pur avendo, almeno in linea teorica, un contratto valido anche per il 2024. Lo scozzese far&agrave; ritorno con ogni probabilit&agrave; nel paddock del British Superbike, dove &egrave; stato tra gli assoluti protagonisti fino al 2022. Le opzioni per lui sarebbero molteplici, da BMW a Kawasaki (moto che ha gi&agrave; guidato fino al 2022) vista la sella libera nel team Lee Hardy Racing, ma l'occasione pi&ugrave; ghiotta sarebbe ovviamente quella del team PBM, orfano del campione Tommy Bridewell per la prossima annata. Tuttavia, per Skinner potrebbe esserci anche la possibilit&agrave; di restare in Moto2 passando all'Europeo nel contesto del FIM JuniorGP. Quel che &egrave; certo, &egrave; che sia lui che SDK non resteranno senza sella e, anzi, potrebbero tornare a lottare per la vittoria dopo un 2023 pi&ugrave; complicato del previsto. Dall'igna: "Ducati non voleva Marquez. Le concessioni? Non le capisco"       

Sia l'americano che lo scozzese non hanno trovato posto in griglia per il mondiale 2024, ma dovrebbero accasarsi nel MotoAmerica e nel BSB

Fuori dalla Moto2: Kelly e Skinner verso il ritorno (al top) in patria

        The final round of the 2023 British Superbike championship, which played out at the stunning Brands Hatch track, was one of those that wil go down in the history books. At the end of three very intense and entertaining races, Tommy Bridewell was crowned champion by half a point, just beating his BeerMonster Ducati team-mate, Glenn Irwin, after a total of 33 races. At the historic British track, in front of a crowd roughly 50,000 strong, all three races were dominated by the two Ducati riders and Kyle Ryde (competing for team Lami OMG Racing Yamaha), in both wet and dry conditions. Here&rsquo;s how the races played out. Ryde wins the Sprint Race, Irwin makes an incredible recovery As usual, the weekend began with Saturday&rsquo;s Sprint Race. After a wet qualifying that mixed things up, the &lsquo;usual suspects&rsquo; were back out front come the race, with Kyle Ryde running the perfect race to cross the line first for the sixth time this season, in front of Jason O'Halloran and Tommy Bridewell. But Glenn Irwin also put together an extraordinary performance in the Sprint. After a disastrous Superpole in which he could do no more than seventeenth, he worked hard in the race to move up to fourth, even setting the fastest lap (with which he earned pole position for Race 2) in far from simple conditions. Another Ducati, that of Christian Iddon, also finished top five. Irwin triumphs in Race 2 As for Sunday&rsquo;s races, the second (of three in all) was dominated by the BeerMonster Ducati rider, Glenn Irwin setting the pace and leading from start to finish ahead of Tommy Bridewell, while Kyle Ryde rounded out the podium, the only other rider who was mathematically still in the mix for the title ahead of Race 3 (with 35 points awarded to the winner rather than the usual 25). Irwin does it again in Race 3, but Bridewell is crowned 2023 champion Race 3, the season finale, didn&rsquo;t disappoint, with the three riders fighting for the title right down to the wire, with passes and &ldquo;close calls&rdquo; galore through almost every corner. In the end, it was Glenn Irwin who got the better of Tommy Bridewell and Kyle Ryde, but the race win was not enough. It was Bridewell who was crowned champion, having beaten his team-mate to the title by just half a point. A first BSB title for number 46 (who dedicated the win to his late brother Ollie of course), in a season that saw him and Irwin dominated, but that also brought tough times, including the passing of team manager Paul Bird. This is title number nine for the PBM team, which confirms its status as the most successful squad of all time in the British championship. &nbsp;       

The BeerMonster Ducati rider won the title at the last round, at the end of a spectacular and unpredictable weekend in which Irwin and Ryde also starred

BSB, Brands Hatch: Tommy Bridewell champion by half a point!

        L'appuntamento conclusivo del British Superbike 2023, andato in scena questo fine settimana sullo spettacolare tracciato di Brands Hatch (in un weekend in cui &egrave; gi&agrave; stato reso noto il calendario 2024), &egrave; uno di quelli destinati ad entrare nei libri di storia. Al termine di tre gare davvero intense e divertenti, Tommy Bridewell si &egrave; laureato campione per la prima volta battendo il compagno di squadra del team BeerMonster Ducati, Glenn Irwin, per solo mezzo punto dopo 33 gare disputate. Sulla pista alle porte di Londra, con un pubblico delle grandi occasioni con circa 50mila persone sugli spalti, tutte e tre le gare hanno avuto i due ducatisti e Kyle Ryde (portacolori del team Lami OMG Racing Yamaha) come assoluti protagonisti, sia sull'asciutto che sul bagnato: ecco cos'&egrave; successo nelle varie manche. GP Indonesia: Marquez e Rins, i due volti della Honda a Mandalika Ryde vince la Sprint Race, rimonta stellare di Irwin  Come al solito, il weekend &egrave; iniziato con la Sprint Race del sabato pomeriggio. Dopo una qualifica bagnata che aveva rimescolato i valori in campo, in gara sono tornati al vertice i grandi protagonisti della serie d'oltremanica, con Kyle Ryde autore di una corsa senza alcuna sbavatura che gli ha permesso di salire sul gradino pi&ugrave; alto del podio per la sesta volta in stagione davanti a Jason O'Halloran e Tommy Bridewell. Tra i migliori della Sprint non si pu&ograve; per&ograve; non citare uno straordinario Glenn Irwin, che dopo una Superpole disastrosa in cui non &egrave; riuscito ad andare oltre la diciassettesima posizione, ha dato vita ad una furiosa rimonta tagliando il traguardo in quarta piazza con tanto di giro veloce (e conseguente pole position per Gara 2) in condizioni non semplici. In Top 5 anche una terza Ducati, ovvero quella di Christian Iddon. Gira pagina per Gara 2 e Gara 3 &nbsp; Irwin trionfa in Gara 2   Passando alle gare domenicali, la seconda manche ha avuto proprio nei portacolori del team BeerMonster Ducati i due assoluti protagonisti, con Glenn Irwin autore di una gara in cui ha imposto un gran ritmo mantenendo la prima posizione dal primo all'ultimo giro battendo Tommy Bridewell, mentre a completare il podio &egrave; stato Kyle Ryde, unico altro pilota rimasto matematicamente in corsa per il titolo in vista di Gara 3 (complici anche i 35 punti assegnati al vincitore al posto dei soliti 25). GP Indonesia, Dall'Igna: "Pecco ha reagito da vero campione" Ancora Irwin in Gara 3, ma &egrave; Bridewell il campione 2023  Passando a Gara 3, la manche conclusiva dell'intera stagione non ha deluso le aspettative, con i tre piloti in lotta per il titolo davanti a tutti e in piena bagarre fino alla conclusione di venti giri vietati ai deboli di cuore, con sorpassi, controsorpassi e &ldquo;close calls&rdquo; ad ogni curva. Alla fine, ad imporsi &egrave; stato nuovamente Glenn Irwin davanti a Tommy Bridewell e Kyle Ryde, ma la vittoria non gli &egrave; bastata. A laurearsi campione &egrave; stato Bridewell, vincitore del campionato per mezzo punto sul compagno di marca. Per il numero 46 (la cui vittoria &egrave; stata ovviamente dedicata al compianto fratello Ollie) si tratta del primo titolo in carriera nel BSB, arrivato dopo una stagione in cui lui e Irwin hanno dominato la scena, ma in cui non sono mancati i momenti difficili, compresa la scomparsa del team manager Paul Bird. Per il team PBM si tratta invece del nono titolo della propria storia, confermandosi come la squadra pi&ugrave; vincente di sempre nella serie britannica. Moto3: infortunio alla gamba per Ana Carrasco nel GP d'Indonesia       

Il pilota del team BeerMonster Ducati ha vinto il titolo nell'ultimo round dopo un weekend spettacolare ed incerto, con Irwin e Ryde protagonisti

BSB, Brands Hatch: Tommy Bridewell campione per mezzo punto!

        Poche settimane fa, il paddock del British Superbike &egrave; stato travolto dalla terribile notizia della scomparsa di Paul Bird, Team Manager tra i pi&ugrave; vincenti di sempre nel panorama britannico e non solo con il suo team PBM. Nel round di Oulton Park, la serie d'oltremanica ha ricordato in svariati modi Paul, mettendo in mostra alcune delle moto pi&ugrave; iconiche della storia della squadra, attraverso un minuto di silenzio in griglia e, chiaramente, con una livrea speciale utilizzata dagli attuali piloti del team BeerMonster Ducati PBM, ovvero Glenn Irwin e Tommy Bridewell. Nel segno di Paul Bird, proprio i due protagonisti della lotta al titolo sono stati (nel bene e nel male) i migliori sul tracciato del Cheshire, in quello che &egrave; stato un emozionante terzultimo round, nonch&eacute; il primo dei tre che andranno a comporre lo Showdown di fine stagione andando ad incoronare il campione 2023. Ecco come sono andate le tre gare.&nbsp;&nbsp; Vuono e Rizzi: campioni della MiniGP Italy Series e pronti per Valencia Irwin vince la Sprint Race  Come di consueto, la prima gara del weekend &egrave; stata la Sprint Race del sabato pomeriggio, in cui non sono mancate le emozioni. Fino ad un paio di giri dalla conclusione sembrava che la lotta per la vittoria dovesse essere un &ldquo;affare a tre&rdquo; tra Glenn Irwin, Tommy Bridewell e Lee Jackson, ma un errore all'ultima chicane nel corso della tornata conclusiva da parte del numero 46 ha spianato la strada al centauro di Carrickfergus, il quale ha trionfato con la Ducati davanti ad un ottimo Jackson con la Kawasaki e ad un sempre costante Leon Haslam. Bridewell &egrave; riuscito comunque a rientrare in pista chiudendo al quarto posto, siglando anche il giro pi&ugrave; veloce della contesa, mentre a completare la Top 5 &egrave; stato un (finalmente) ritrovato Josh Brookes con la BMW dell'FHO Racing. Gara non semplice, invece, per i piloti del Lami OMG Racing Yamaha: Ryde, fresco di rinnovo per il 2024, ha chiuso sesto, mentre Vickers &egrave; stato squalificato in seguito ad un jump start. Gira pagina per Gara 2 e Gara 3 &nbsp; Irwin si ripete in Gara 2, &ldquo;caos&rdquo; alle spalle della Safety Car   Passando alle corse della domenica, Gara 2 ha avuto un epilogo a dir poco rocambolesco e deciso dalla... Safety Car. Gi&agrave;, perch&eacute; una volta rientrata ai box, a dettare il passo sarebbe dovuto essere Tommy Bridewell, il quale ha per&ograve; rallentato a tal punto da innescare una situazione di pericolo alle sue spalle&nbsp;che hanno portato la direzione gara a penalizzarlo. L'ormai ex leader di campionato ha chiuso terminato la seconda contesa in sesta piazza. A vincere &egrave; stato nuovamente Glenn Irwin davanti ad un ritrovato Lee Jackson e a Kyle Ryde, con Leon Haslam quarto a completare una Top 4 formata da quattro Case diverse (Ducati, Kawasaki, Yamaha e BMW). Altro quinto posto per Josh Brookes. Leonardo Taccini: dal doppio podio di Navarra al ritorno nel mondiale SSP Bridewell vince Gara 3, Irwin leader di campionato  L'ultima gara del weekend ha visto ancora una volta le due BeerMonster Ducati guidate da Tommy Bridewell e Glenn Irwin dettare legge, con i due dominatori del campionato giunti in quest'ordine sotto la bandiera a scacchi. A sorridere maggiormente &egrave; stato Irwin, visto che oltre ad essere stato il &ldquo;Rider of the Weekend&rdquo; &egrave; diventato anche il nuovo leader della classifica, seppur con solo mezzo punto di vantaggio sul compagno di squadra. A completare il podio nell'ultima manche &egrave; stato Lee Jackson, seguito da Leon Haslam, Josh Brookes e Kyle Ryde, ma ora lo sguardo dei piloti (e in particolare dei due ducatisti) &egrave; gi&agrave; rivolto verso Donington Park, dove del weekend del 29 settembre-1 ottobre andr&agrave; in scena il penultimo round. SBK: Ungheria pronta ad entrare nel calendario 2024, la Germania ci pensa       

Nel primo weekend di gara senza il compianto Team Manager, Irwin e Bridewell hanno conquistato la vittoria in tutte le gare in sella alle Panigale V4 R

BSB: grande tripletta Ducati ad Oulton Park, nel ricordo di Paul Bird

La grande novit&agrave; del CIV 2024 sar&agrave; quella riguardante la classe PreMoto3, in cui a partire dalla prossima stagione verranno utilizzate le Honda NSF250R come accade gi&agrave; nelle varie Talent Cup internazionali. Una decisione che, almeno sulla carta, dovrebbe favorire il passaggio al panorama internazionale per i piloti pi&ugrave; veloci, ma anche una griglia particolarmente folta e di alto livello vista la possibilit&agrave; di avere in pista wild card provenienti da ETC, BTC, ATC e cos&igrave; via.  Si tratter&agrave; certamente di un grosso cambiamento rispetto alla categoria come la conosciamo oggi, ma l&#39;opinione generale delle squadre gi&agrave; impegnate ad alto livello, al momento, sembra decisamente positiva. Abbiamo sentito alcuni Team Manager per conoscere il loro punto di vista: ecco cosa ci hanno detto.  Delbianco al via del Bol d&#39;Or: &quot;Voglio esplorare nuove strade&quot;  L&#39;opinione degli attuali top team   Certamente, le squadra pi&ugrave; favorevoli sono quelle gi&agrave; impegnate anche nella European Talent Cup, come l&#39;AC Racing Team o il Pasini Racing. Ilario Pasini, Team Manager di quest&#39;ultimo (nonch&eacute; leader della classifica di campionato con Edoardo Liguori), si &egrave; detto gi&agrave; pronto a questa nuova sfida guardando anche all&#39;ambito internazionale: &ldquo;La Honda &egrave; un prototipo che si avvicina molto alla Moto3 e questo pu&ograve; contribuire alla crescita dei piloti che, se vogliono arrivare al mondiale, devono prendere la giusta confidenza con questo tipo di moto. Inoltre, con poche modifiche si pu&ograve; correre anche nella ETC con il medesimo modello e, al tempo stesso, i piloti esteri potranno venire a correre da noi, contribuendo a rendere ancora pi&ugrave; formativo il nostro campionato&rdquo;.  Di un&#39;opinione analoga, ma con qualche dubbio in pi&ugrave;, anche Claudio Bucci, leader del team Bucci Moto Factory: &ldquo;Chiaramente per un team come il nostro, che si costruisce le moto artigianalmente, sar&agrave; un cambiamento molto importante sia dal punto di vista dei costi che da quello lavorativo. Pensiamo per&ograve; che possa essere una buona soluzione per far crescere il livello della categoria e ci auguriamo che le moto arrivino presto a tutte le squadre, in modo da prendere per tempo le misure prima dell&#39;inizio del campionato. Sicuramente continueremo a mettercela tutta, con l&#39;obiettivo di far crescere i giovani talenti come facciamo ormai da anni&rdquo;.  British Superbike in lutto: &egrave; morto Paul Bird, leader del team PBM 

Il prossimo anno la classe per i giovanissimi diventer&agrave; un monomarca Honda seguendo la linea delle varie Talent Cup. Ecco cosa pensano le squadre a riguardo

CIV, dal 2024 PreMoto3 con le Honda NSF250R: l&#39;opinione dei team

        Senza preavviso e in un momento d'oro per la sua squadra, che con Tommy Bridewell e Glenn Irwin sta dominando la stagione in corso del British Superbike con tanto di tripletta nell'ultimo round dello scorso weekend a Cadwell Park, &egrave; purtroppo scomparso Paul Bird, team manager del team PBM. Paul, 56enne, si &egrave; spento improvvisamente dopo un breve periodo passato in ospedale. La sua squadra &egrave; tuttora la pi&ugrave; vincente di sempre nella serie d'oltremanica e la sua morte &egrave; stata un colpo durissimo per l'intero campionato e non solo, visto che ha trionfato anche su strada in numerose occasioni tra North West 200 e Gran Premio Motociclistico di Macau. Ha inoltre schierato le CRT in MotoGP dal 2012. CIV, Delbianco al Bol d'Or: "Voglio esplorare nuove strade" Da Redding a Sykes: il team del rilancio dei &ldquo;big&rdquo;  Nella lunga e trionfale storia del team, si possono annoverare tantissimi nomi illustri che ne hanno difeso i colori. Da Shane &ldquo;Shakey&rdquo; Byrne a Josh Brookes, passando per Stuart Easton, Christian Iddon e Glenn Irwin che ne hanno portato in alto il nome anche su strada, numerosi centauri hanno vinto con le moto del team PBM. Altrettanti l'hanno utilizzato come trampolino di rilancio per un rientro nel mondiale, come i casi recenti di Scott Redding (campione nel 2019) e Tom Sykes. La sua mancanza si sentir&agrave; certamente all'interno del paddock; alla sua famiglia vanno le condoglianze da parte della redazione di Motosprint. GP Catalunya, Marquez: "Sapevo che avremmo sofferto su questa pista"       

Nel pieno svolgimento di una stagione in cui i suoi piloti stanno dominando la scena, purtroppo il team manager della squadra pi&ugrave; vincente si &egrave; spento all'improvviso

British Superbike in lutto: è morto Paul Bird, leader del team PBM

        Sul tracciato di Snetterton in configurazione &ldquo;300&rdquo;, questo fine settimana &egrave; andato in scena il quinto appuntamento della stagione 2023 del British Superbike. Un round che ha visto come assoluto protagonista Tommy Bridewell in sella alla Ducati Panigale V4 R del team BeerMonster PBM, ma che ha avuto numerose tematiche d'interesse, tra cui la presenza dello spagnolo Tito Rabat sulla seconda Yamaha R1 del team McAMS. Ecco cos'&egrave; successo sulla pista situata nella contea del Norfolk. MotoGP, Pol Espargar&ograve;: dall'inferno di Portimao al ritorno in sella a Goodwood Bridewell e la Ducati vincono la Sprint Race  Come di consueto, ad aprire il programma di gare del weekend &egrave; stata la Sprint Race del sabato, unica corsa la cui griglia di partenza corrisponde alle posizioni ottenute in Superpole (in Gara 2 e Gara 3 si parte invece in base al giro veloce firmato nella gara precedente). A scattare davanti a tutti &egrave; stato Jason O'Halloran con la McAMS Yamaha, ma fin dalle prime battute &egrave; stato Glenn Irwin con la Ducati a dettare il passo. Una volta raggiunto dal proprio compagno di squadra Tommy Bridewell, per&ograve;, il pilota di Carrickfergus gli ha ceduto il primato nel corso dell'ultima tornata, con il numero 46 del team BeerMonster PBM che ha cos&igrave; vinto la sua seconda gara dell'anno davanti a Josh Brookes e a Jason O'Halloran, con Irwin solo quarto in seguito ad un errore all'ultima staccata. In Top 5 anche Christian Iddon a precedere Danny Kent, mentre Tito Rabat, al debutto sulla seconda Yamaha McAMS, ha chiuso in decima posizione. Gira pagina per Gara 2 e Gara 3 &nbsp; Bridewell inarrestabile anche in Gara 2...   Passando alle manche della domenica, Gara 2 ha visto i piloti disputare una corsa ancora pi&ugrave; breve di quella Sprint visto che, in seguito ad una bandiera rossa causata dalla caduta di Peter Hickman e Danny Buchan dopo sei tornate (con quest'ultimo portato all'ospedale di Norfolk per accertamenti), sono ripartiti per otto giri di fuoco in cui il grande protagonista &egrave; stato nuovamente Tommy Bridewell con i colori BeerMonster PBM. Il ducatista &egrave; riuscito a ripetere la grande prestazione di Gara 1 salendo per terza volta in stagione sul gradino pi&ugrave; alto del podio e precedendo sotto la bandiera a scacchi le BMW di Josh Brookes e Leon Haslam. Nelle prime cinque posizioni troviamo poi anche Glenn Irwin e Jason O'Halloran, rispettivamente su Ducati e Yamaha, con un buon Danny Kent di nuovo sesto e migliore dei piloti Honda. Solo tredicesimo lo spagnolo Tito Rabat, maggiormente in difficolt&agrave; rispetto al sabato.  ...e in Gara 3  Chiudendo nel migliore dei modi un fine settimana perfetto, Tommy Bridewell e la Ducati hanno poi centrato il successo anche in Gara 3, con il numero 46 bravo a battere in volata il proprio compagno di squadra Glenn Irwin al termine di una contesa davvero incerta. Con questa grande tripletta, il britannico ha anche rafforzato la propria leadership in campionato portandosi a +25 sullo stesso Irwin, mentre a completare il podio in quest'ultima manche &egrave; stato Leon Haslam con la BMW. Nella prima parte della corsa sembrava che il favorito potesse essere Josh Brookes, ma un problema tecnico mentre si trovava davanti a tutti ha posto fine anzitempo alla sua contesa. In Top 5 anche l'idolo di casa Ryan Vickers e Christian Iddon, rispettivamente quarto e quinto, con Tito Rabat in decima piazza con la McAMS Yamaha, il quale punter&agrave; sicuramente a migliorarsi nel prossimo appuntamento in programma tra due settimane a Brands Hatch. SBK, Garrett Gerloff: il pilota pi&ugrave; sottovalutato della line up BMW       

Il pilota del team BeerMonster PBM ha centrato il successo in tutte e tre le gare del quinto appuntamento. Bene anche Irwin, doppia Top 10 per Rabat

BSB, Ducati imbattibile: tripletta per Tommy Bridewell a Snetterton

        Dopo una spettacolare North West 200 in cui hanno gareggiato (e vinto) anche diversi piloti del motociclismo su pista, il British Superbike &egrave; ripartito con il terzo appuntamento stagionale, disputato sul circuito di Donington Park. La grande novit&agrave; &egrave; stata la reintroduzione della Superpole con il &ldquo;giro secco&rdquo;, gioia per gli occhi di tutti gli appassionati delle due ruote in cui a firmare il miglior crono &egrave; stato Kyle Ryde, ma anche nelle tre gare del fine settimana non sono mancate le emozioni: ecco come sono andate. "Al Mugello non si dorme": ecco tutti gli eventi che animeranno il GP d'Italia Ryde trionfa nella Sprint Race  Dopo aver firmato la Superpole, Kyle Ryde si &egrave; confermato come &ldquo;re&rdquo; della giornata di sabato andando a vincere anche la Sprint Race in sella alla Yamaha R1 del team Lami OMG Racing. Il numero 77 ha preceduto sotto la bandiera a scacchi la Ducati Panigale V4 R di Tommy Bridewell e la BMW M1000RR di Leon Haslam, particolarmente costante con la moto tedesca in questo avvio di stagione. Quattro moto diverse nelle prime quattro posizioni, con anche la Kawasaki di Lee Jackson ai piedi del podio, mentre a completare la Top 5 &egrave; stato Glenn Irwin con la seconda Ducati del team BeerMonster PBM. Sesto e ormai pronto all'imminente ritorno al TT dopo diversi anni di assenza Josh Brookes, con Vickers, Kent, Stacey e Nesbitt a chiudere i dieci. Gira pagina per Gara 2 e Gara 3 &nbsp; Gara 2: primo successo stagionale per O'Halloran   Solo 14&deg; nella Sprint e protagonista di un avvio di stagione decisamente pi&ugrave; complicato rispetto a quanto inizialmente previsto, Jason O'Halloran ha finalmente ritrovato il successo in Gara 2. L'australiano del team McAMS Yamaha ha tagliato il traguardo davanti a tutti precedendo Ryan Vickers, al primo podio in carriera nel BSB, e la BMW dell'FHO Racing guidata da Josh Brookes. Quarto Leon Haslam, con Lee Jackson a completare la Top 5 in una corsa ricca di colpi di scena, a cominciare dalla caduta di Kyle Ryde che ha fatto entrare in pista la Safety Car. Out anche Glenn Irwin, cos&igrave; come suo fratello Andrew, il quale lascer&agrave; Donington a &ldquo;mani vuote&rdquo; con tre cadute in altrettante manche con la CBR del team Honda Racing UK. Aprilia ex-Iannone "miracolata": salva dall'alluvione e funzionante Ryde vince ancora in Gara 3, due Ducati sul podio  Dopo il passo falso di Gara 2, Kyle Ryde si &egrave; riscattato immediatamente con una bella vittoria in Gara 3. Per il pilota dai trascorsi nel mondiale SSP si tratta del terzo successo stagionale, arrivato dopo aver contenuto gli attacchi di Tommy Bridewell. Il ducatista pu&ograve; comunque essere soddisfatto del proprio weekend, visto che lascia Donington Park da leader di campionato davanti al compagno di squadra Glenn Irwin, terzo nell'ultima manche del fine settimana. Nuovamente competitivo Ryan Vickers, quarto a precedere Christian Iddon, bravo a rimontare dalla quindicesima alla quinta piazza andando cos&igrave; a completare una Top 5 formata da sole Yamaha e Ducati. Sesto Lee Jackson con la Kawasaki, con Jason O'Halloran settimo e Leon Haslam ottavo. Ora ci sar&agrave; nuovamente una pausa prima del prossimo appuntamento in programma nel fine settimana del 16-18 giugno sul tracciato scozzese di Knockhill, durante la quale diversi protagonisti della serie britannica prenderanno parte al Tourist Trophy.        

I due piloti Yamaha hanno vinto le tre manche sul celebre circuito inglese, ma &egrave; il numero 46 della Ducati a chiudere il weekend al comando della classifica

BSB: Ryde e O'Halloran vincono a Donington, Bridewell nuovo leader

        Ducati Panigale V2, Kawasaki Ninja ZX-10R, Honda CBR1000RR-R e, ora, Ducati Panigale V4 R. Cambia la moto, cambiano le condizioni, ma non il risultato finale della classe Superbike alla North West 200, in cui anche quest'anno a salire sul gradino pi&ugrave; alto del podio nel &ldquo;main event&rdquo; al Triangle Circuit &egrave; stato Glenn Irwin. Il pilota di Carrickfergus, grande protagonista anche nel British Superbike proprio con la Rossa di Borgo Panigale del team PBM, ha cos&igrave; portato a otto il proprio numero di trionfi consecutivi nella corsa su strada che si disputa tra le cittadine di Portrush, Coleraine e Portstewart, lasciando soltanto le briciole agli avversari nonostante delle prove pi&ugrave; complicate del previsto che l'hanno costretto a partire dalla seconda fila.  Gare accorciate, doppio podio per Dean Harrison  Sia Gara 1 che Gara 2 della classe Superbike si sono concluse prima del previsto per via di alcune bandiere rosse causate da incidenti (fortunatamente non gravi) che hanno costretto a porre fine alla contesa per non far slittare ulteriormente il fitto programma di giornata. Nella prima contesa, a salire sul podio insieme a Irwin sono stati Davey Todd con la Honda CBR1000RR-R del team Milenco by Padgett Racing e Dean Harrison in sella alla Kawasaki Ninja ZX-10RR del DAO Racing. &ldquo;Deano&rdquo; &egrave; poi riuscito a ripetersi anche in Gara 2, salendo sul gradino pi&ugrave; basso del podio alle spalle del gi&agrave; citato Irwin e del 29 volte vincitore Alastair Seeley. Come detto, la gara &egrave; stata interrotta dopo soli tre giri dei cinque previsti (a causa di una caduta di James Hillier), ma sarebbe durata comunque un giro in meno rispetto a quanto inizialmente annunciato a causa (di nuovo) di presunti problemi con alcuni pneumatici.        

Il road racer di Carrickfergus si &egrave; confermato imbattibile nella classe regina al Triangle Circuit, conquistando una grande doppietta in sella alla Panigale V4 R

NW200, ottava meraviglia: Glenn Irwin trionfa in Superbike con la Ducati

        Dopo un inverno in cui c'&egrave; stato il serio rischio di non poter assistere alla North West 200 per via di una sua possibile cancellazione, fortunatamente &egrave; andato tutto per il meglio e i piloti hanno dato ufficialmente il via alla stagione 2023 delle International Road Races. Nella prima giornata di prove al Triangle Circuit, con un meteo fortunatamente clemente, i grandi attesi della vigilia si sono presentiati in grande spolvero, con Michael Dunlop davanti a tutti in Superbike. Andiamo a vedere cos'&egrave; successo in tutte le categorie in queste prime sessioni di prove sullo stradale che collega le cittadine di Coleraine, Portrush e Portstewart, con anche gli italiani protagonisti. SBK, da Kawasaki a BMW: Sykes guider&agrave; la M1000RR ufficiale Michael Dunlop al top in Superbike con la Honda   Per quanto riguarda la classe regina, l'attesissimo approdo di Michael Dunlop in Honda con il supporto del team Hawk Racing ha dato immediatamente i suoi frutti, visto che &ldquo;MD6&rdquo; ha chiuso al comando la sessione di prove precedendo la Milwaukee BMW di Alastair Seeley e la Honda CBR1000RR-R dell'Ashcourt Racing guidata da Lee Johnston. Gi&agrave; competitivo anche Peter Hickman con la BMW del team FHO Racing, quarto a precedere la leggenda vivente John McGuinness (Honda Racing UK). Sesto Dean Harrison con la Kawasaki, davanti a Davey Todd e al favorito della vigilia Glenn Irwin, sei volte vincitore, il quale deve ancora trovare il giusto setup in sella alla Ducati Panigale V4 R del team PBM. Chiudono la Top 10 Conor Cummins e Mike Browne, ottimo decimo all'esordio sul Triangle Circuit. SBK: il team MIE porta Tarran Mackenzie ai test di Misano Richard Cooper davanti tra le Supertwins, Bonetti in Top 10   Dominatore della passata stagione (pur essendo stato poi squalificato per irregolarit&agrave; tecnica), Richard Cooper si &egrave; presentato al via della Supertwins con una gran fame di vittorie, firmando immediatamente il miglior riferimento cronometrico in prova con la KMR Kawasaki. Alle sue spalle ha chiuso Jeremy McWilliams, ancora velocissimo con la Paton alla soglia dei 60 anni, mentre in terza e quarta piazza troviamo Paul Jordan e Adam McLean. Quinta posizione per Michael Dunlop con la Kawasaki del team McAdoo, in una sessione di qualifiche che ha visto nelle posizioni di alta classifica anche i colori italiani grazie a Stefano Bonetti, vincitore nel 2019, il quale ha chiuso in ottava piazza. Sessione da dimenticare, invece, per Francesco Curinga, che a causa della rottura del motore non ha potuto far registrare alcun tempo utile. &nbsp; Seeley poleman provvisorio in Supersport...   Unitosi alla Ducati Panigale V2 soltanto pochi giorni or sono, il re della North West 200 (con ben 27 vittorie all'attivo) Alastair Seeley sembra essersi trovato immediatamente a proprio agio con la sportiva italiana, con cui &egrave; riuscito a firmare il miglior crono della Supersport davanti ad altri due specialisti quali Richard Cooper e Dean Harrison. Bene anche il &ldquo;solito&rdquo; Michael Dunlop, quarto, mentre completa la Top 5 Peter Hickman con la Triumph. Da segnalare la buona 17esima piazza del newcomer pi&ugrave; atteso di questa stagione, ovvero Mathieu Lagrive, pilota dai trascorsi nel mondiale Supersport e nell'EWC, mentre Stefano Bonetti &egrave; 20esimo con la Yamaha del Gomma Racing di Alessio Corradi. MotoGP, Zarco: "In Ducati sanno che si pu&ograve; contare su di me" ...e in Superstock   Cambia la categoria ma non il poleman provvisorio, visto che dopo aver chiuso al top tra le Supersport, Alastair Seeley si &egrave; confermato anche in Superstock con la BMW M1000RR del Synetiq by Tas Racing. &ldquo;The Wee Wizard&rdquo; precede Michael Dunlop, su Honda anche nella STK, e la BMW dell'FHO Racing guidata da Peter Hickman. Davey Todd e Lee Johnston completano la Top 5, con Dean Harrison sesto alla guida della Kawasaki Ninja ZX-10RR del DAO Racing. Settima piazza per Josh Brookes, compagno di squadra di Hickman anche qui cos&igrave; come nel BSB, mentre John McGuinness &egrave; nono. Diciannovesimo tempo per Bonetti, mentre Andrea Majola (all'esordio tra le &ldquo;big bikes&rdquo;) ha chiuso 51&deg; ma con un grandissimo margine di miglioramento in vista della seconda qualifica di gioved&igrave; mattina e, soprattutto, delle prime gare in programma gioved&igrave; pomeriggio. MotoE, Le Mans: orari TV, dove seguirla       

Il cinque volte vincitore al Triangle Circuit &egrave; stato immediatamente velocissimo con la Honda in Superbike: ecco com'&egrave; andata la giornata inaugurale dell'edizione 2023

NW200: Michael Dunlop grande protagonista nelle prime prove

        Il secondo appuntamento del British Superbike &egrave; andato in scena questo fine settimana, correndo per&ograve; eccezionalmente di domenica e di luned&igrave; per via della festivit&agrave; del Bank Holiday. Sul circuito di Oulton Park la serie britannica ha dato spettacolo, con tre vincitori diversi in altrettante gare ed una lotta serrata al vertice in tutte le manche. A brillare pi&ugrave; degli altri sono stati per&ograve; i piloti in sella alle BMW e alle Ducati: ecco come sono andati. CIV: Simone Saltarelli, dall'inferno di Imola al podio di Misano Brookes vince la Sprint Race davanti ad Haslam  Dopo essere tornato alla vittoria nel round inaugurale di Silverstone, Josh Brookes non si &egrave; fermato ed &egrave; salito sul gradino pi&ugrave; alto del podio nella prima gara del weekend di Oulton Park in sella alla BMW M1000RR del team FHO Racing. Alle spalle dell'australiano ha chiuso un altro volto noto passato quest'anno alla Casa bavarese, ovvero Leon Haslam, mentre in terza posizione troviamo la Ducati Panigale V4 R di Glenn Irwin, portacolori del team Beer Monster PBM Racing. Manfredi: "Adoro correre, non mi pesa disputare pi&ugrave; campionati" | Esclusiva La Ducati vince Gara 2 e Gara 3 con Bridewell e Irwin   Il luned&igrave; &egrave; stato per&ograve; il giorno della rivincita da parte delle Ducati, visto che sia in Gara 2 che in Gara 3 sono stati i piloti in sella alle Panigale V4 R del team Beer Monster PBM Racing a transitare davanti a tutti sotto la bandiera a scacchi. Nella seconda manche, a vincere &egrave; stato un ottimo Tommy Birdewell davanti al compagno di squadra Glenn Irwin, con la ROKiT BMW di Leon Haslam a completare la Top 3. Nell'ultima corsa del secondo appuntamento &egrave; stato invece lo stesso Irwin a trionfare, confermandosi il re di Gara 3 come gi&agrave; accaduto a Silverstone. Il centauro di Carrickfergus ha vinto davanti ad un Leon Haslam davvero costante e a Kyle Ryde con la Yamaha dell'OMG Racing, unico pilota in grado di chiudere nelle prime tre posizioni nel corso del weekend pur senza guidare una BMW o una Ducati. Ora il BSB va in &ldquo;pausa&rdquo; per tornare nel weekend dal 19 al 21 maggio, permettendo cos&igrave; ad alcuni dei suoi protagonisti di prendere parte alla North West 200 in programma dalla prossima settimana, Brookes e Irwin compresi.       

La M1000RR con Brookes e la Panigale V4 R con Bridewell e Irwin sono state le moto pi&ugrave; performanti sul circuito britannico: ecco cos'&egrave; successo

BSB: BMW e Ducati in trionfo nell'appuntamento di Oulton Park

        Da fine 2020, anno del secondo e (per ora) ultimo titolo conquistato in carriera nel British Superbike, Josh Brookes ha vissuto alcuni dei momenti pi&ugrave; difficili della propria carriera, faticando pi&ugrave; del previsto con la Ducati Panigale V4 R del team PBM sia nel 2021 che nel 2022 non riuscendo mai realmente a lottare per le posizioni di vertice. Un trend che si &egrave; fortunatamente interrotto lo scorso fine settimana a Silverstone, con il primo appuntamento di quest'anno. Passato al team FHO Racing BMW di Faye Ho al fianco di Peter Hickman, il pilota australiano ha trovato immediatamente la quadra tornando nelle posizioni che pi&ugrave; gli competono. Dopo aver chiuso in terza piazza la Sprint Race, Josh ha portato la M1000RR sul gradino pi&ugrave; alto del podio in Gara 2 e in seconda posizione in Gara 3, chiudendo il weekend da leader di campionato come non accadeva da ormai tre anni raggiungendo anche i 150 podi nella serie. NW200: McWilliams presente anche quest'anno tra le Supertwins La gioia di Brookes dopo il successo: &ldquo;Ho pensato a lungo a questo momento&rdquo;   Nonostante sia un pilota abituato a vincere, visto che quella di domenica &egrave; stata la numero 55 della sua lunga carriera, Brookes non ha nascosto la propria gioia: &ldquo;Chiudere il primo weekend della stagione come leader &egrave; fantastico, specialmente ora che sono in una nuova squadra e non avevo idea di cosa mi sarei dovuto aspettare&rdquo;. &ldquo;Da pilota, si pensa sempre che tutto possa andare per il meglio e che si possa vincere ogni gara, ma non &egrave; cos&igrave;&rdquo;, prosegue l'australiano. &ldquo;Bisogna stare con i piedi per terra ed essere consapevoli del livello altissimo del campionato. Non si pu&ograve; mai essere certi di poter correre per vincere, ma noi ci siamo riusciti ed &egrave; un grande sollievo, perch&egrave; ho pensato a lungo a questo momento e al mio ritorno sul gradino pi&ugrave; alto del podio&rdquo;. &ldquo;Nelle ultime due stagioni la gente aveva iniziato a dubitare di me e del mio potenziale, rendendo ancora pi&ugrave; difficili questi anni, ma tutto ci&ograve; ha reso ancora pi&ugrave; bella la sensazione che ho provato tornando a vincere&rdquo;, conclude il 39enne, che quest'anno oltre a correre nel BSB lottando per il terzo titolo, torner&agrave; anche al Tourist Trophy sull'Isola di Man, pronto a brillare anche su strada. Moto2, Izan Guevara torna in pista: pronto al debutto in gara ad Austin       

Nel primo weekend da pilota dell'FHO Racing, a Silverstone l'australiano ha ritrovato il successo dopo un digiuno che durava addirittura dal 2020

BSB, Brookes: la gioia del ritorno alla vittoria dopo un lungo digiuno

        Che il British Superbike (qui il calendario completo della stagione) sia uno dei campionati nazionali pi&ugrave; spettacolari del pianeta non &egrave; certamente una novit&agrave;, ma il fine settimana di Silverstone, teatro dell'appuntamento inaugurale della stagione 2023, ne ha dato l'ennesima conferma con tre gare ricche di bagarre, sorpassi e risultati a tratti sorprendenti. A salire sul gradino pi&ugrave; alto del podio nelle tre manche disputate nel weekend di Pasqua sulla versione National del circuito situato nel Northamptonshire sono stati Kyle Ryde, Josh Brookes e Glenn Irwin, tutti con moto diverse (rispettivamente Yamaha, BMW e Ducati). Andiamo a vedere nel dettaglio quello che &egrave; successo in un fine settimana davvero intenso e divertente. &nbsp; Gara 1: Ryde batte Bridewell nella Sprint Race   La gara del sabato, pi&ugrave; breve rispetto alle due della domenica, ha visto ben sette piloti lottare per buona parte della contesa in un gruppo di vertice compatto. Nelle ultime tornate, per&ograve;, a farsi largo a suon di sorpassi sono stati Kyle Ryde e Tommy Bridewell, giunti in quest'ordine sotto la bandiera a scacchi con il portacolori del team OMG Racing Yamaha bravo a chiudere ogni spiraglio nel giro conclusivo non permettendo al ducatista (autore anche della pole position) di tornare in testa. In una vera e propria volata per il gradino pi&ugrave; basso del podio, invece, &egrave; stato Josh Brookes con la nuovissima BMW M1000RR a prevalere dopo una lunga bagarre, tagliando il traguardo davanti a Jason O'Halloran, Glenn Irwin, Leon Haslam e Jack Kennedy. Quest'ultimo, in arrivo dalla Supersport (dove ha vinto ben quattro titoli britannici) &egrave; stato la grande sorpresa del sabato, mentre a chiudere la Top 10 troviamo poi Andrew Irwin, Danny Kent e Danny Buchan. &nbsp; Gara 2: Brookes ritrova la vittoria dopo 3 anni   Era dal 2020, anno del suo secondo titolo nella serie, che Josh Brookes non saliva sul gradino pi&ugrave; alto del podio. Il passaggio a BMW con i colori FHO Racing gli hanno permesso di porre finalmente fine a questo lungo digiuno, trionfando nella seconda manche davanti alla coppia del team Beer Monster PBM Ducati formata da Tommy Bridewell e Glenn Irwin. Vittoria assolutamente meritata, ma arrivata in una corsa interrotta anzitempo con una bandiera rossa per via della rovinosa caduta di Danny Buchan (si parla di un infortunio ad un piede per il pilota Synetiq BMW), che ha &ldquo;rovinato&rdquo; i piani dei due ducatisti. Ai piedi del podio ha chiuso il vincitore del sabato, Kyle Ryde, seguito da Jason O'Halloran e da un ritrovato Leon Haslam con la BMW. Ottima anche la corsa di Jack Kennedy, nuovamente in Top 10, con anche Danny Kent, Andrew Irwin e Lee Jackson nelle prime dieci posizioni. Si &egrave; conclusa ancor prima di cominciare, invece, la gara di Peter Hickman: il recordman del TT, caduto nel warm up della mattina, ha accusato un problema tecnico nelle battute iniziali, dovendo rientrare ai box a mani vuote. &nbsp; Irwin e la Ducati al top in Gara 3   Dopo il suo ritorno nel team PBM Ducati con il chiaro obiettivo di lottare per il titolo, Glenn Irwin si &egrave; ritrovato tantissimi occhi puntati addosso. Tuttavia, il talentuoso pilota nordirlandese non ha deluso le aspettative andando a centrare la vittoria in Gara 3 nel primo round della seconda avventura con la Rossa di Borgo Panigale. Glenn &egrave; riuscito ad avere la meglio su Josh Brookes e su Tommy Bridewell, in un podio analogo a quello di Gara 2 ma con posizioni differenti. Ottima anche la prestazione di Jason O'Halloran, quarto e costante per tutto il weekend, con un buon Danny Kent quinto dopo essere stato a lungo nelle prime tre posizioni. Sesto Leon Haslam seguito da un Kyle Ryde meno in forma rispetto al sabato, con Jack Kennedy, Lee Jackson e Ryan Vickers a completare una Top 10 racchiusa in soli 4 secondi. Da segnalare anche la buona rimonta di Peter Hickman, che dall'ultima posizione della griglia &egrave; riuscito a risalire fino alla dodicesima piazza. &ldquo;Hicky&rdquo; cercher&agrave; sicuramente di riscattarsi nel prossimo appuntamento a Oulton Park in programma a fine mese, a cui il suo compagno di team Josh Brookes arriver&agrave; da leader di campionato. NW200: McWilliams presente anche quest'anno tra le Supertwins       

Ryde, Brookes e Irwin hanno centrato il successo nel primo appuntamento della stagione 2023, al termine di tre manche spettacolari: ecco come sono andate

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