        Mentre la classe Superbike del BSB ha gi&agrave; disputato un primo appuntamento atipico sul circuito spagnolo di Navarra, alcune classi della serie britannica inizieranno la loro stagione 2024 questo fine settimana (con gare di domenica e di luned&igrave; per via delle festivit&agrave; del Bank Holiday) ad Oulton Park. Tra queste, una categoria che suscita grande curiosit&agrave; &egrave; certamente la nuovissima Sportbike, al cui interno ci saranno le moto di media cilindrata che dall'anno prossimo dovrebbero arrivare anche nel mondiale di categoria. SSP, dal CIV al mondiale: Ottaviani wild card nel round di Misano Prove di mondiale per la Sportbike  E' vero, va detto che anche in Italia esistono gi&agrave; diversi trofei che permettono alle varie Yamaha R7, Aprilia RS 660, Kawasaki Ninja ZX-4RR e cos&igrave; via di gareggiare, essendoci sia monomarca che classi dedicate nel National Trophy e nel MotoEstate (e che esse sono presenti anche nelle Road Races, nel MotoAmerica e nell'Alpe Adria), ma nel BSB la classe presenter&agrave; un regolamento tecnico che far&agrave; da &ldquo;banco di prova&rdquo; per il 2025, anno in cui la Sportbike dovrebbe con ogni probabilit&agrave; approdare anche nel paddock iridato delle derivate di serie. Un po' come successo gi&agrave; prima dell'arrivo delle Supersport Next Generation di maggior cubatura, anche per la Sportbike verr&agrave; effettuata prima una stagione &ldquo;di prova&rdquo; nel British Superbike concentrandosi soprattutto sul livellamento delle prestazioni delle varie moto, per poi trasferire il medesimo regolamento nel mondiale. E vista la grande variet&agrave; di moto presenti in griglia (oltre alle gi&agrave; citate Aprilia, Yamaha e Kawasaki, possono correre anche la nuovissima Triumph Daytona 660, la Suzuki GSX-8S e la Honda Hornet), sar&agrave; interessante assistere alle gare e al lavoro che verr&agrave; svolto dall'organizzazione per rendere tutto equilibrato. Tardozzi: "La Bimota dei miei anni mi ricorda la Ducati di oggi" Occhio a Cooper e ai colori italiani  Al di l&agrave; delle moto presenti, anche il livello dei piloti impegnati sar&agrave; alto, a partire dal grande favorito per il titolo: Richard Cooper. Due volte campione in Superstock e campione in carica della BMW F900R Cup, sar&agrave; al via con una Triumph Daytona 660 supportata dal PHR Performance di Peter Hickman e punter&agrave; senza mezzi termini alla vittoria. Occhio per&ograve; anche ai colori italiani, visto che in griglia ci sar&agrave; Edoardo Colombi, campione 2023 del Trofeo Aprilia RS 660, il quale correr&agrave; con la sportiva di media cilindrata della Casa di Noale con i colori del team Gradara Corse: riuscir&agrave; a mettersi in luce in un contesto cos&igrave; competitivo e diverso da quello tricolore? Moto2: lo strano percorso di Roberts verso la leadership del mondiale       

Sul circuito inglese inizier&agrave; la stagione della nuova categoria entry level, con diverse Case coinvolte e, soprattutto, lo sguardo gi&agrave; rivolto all'ingresso nel mondiale 2025

BSB: prove di mondiale ad Oulton Park per la classe Sportbike

        La livrea biancorossa, il numero 2 e tanti successi. Se si ripensa alla prima storica stagione del mondiale Superbike non si pu&ograve; dimenticare il binomio formato da Davide Tardozzi e la Bimota, capace in quell&rsquo;annata di vincere 5 manche &ndash; compresa la prima in assoluto del campionato &ndash; nonch&eacute; privato del titolo da un vizio di forma, con una strana assegnazione dei punti nel primo round a risultare decisiva al termine dell'anno. Oggi Davide &egrave; uno dei pretoriani di Ducati in MotoGP, ma ripensando al passato non pu&ograve; che scappare un sorriso.&nbsp;&ldquo;Provo ancora un certo affetto per il marchio &ndash; apre Davide - dato che rappresenta una parte importante del mio passato. La sconfitta nella stagione 1988 dispiace ma l&rsquo;ho digerita, dato che Merkel merit&ograve; di vincere. Tornando alla novit&agrave; di questi giorni mi resta un po&rsquo; di amaro in bocca, dato che mi sarebbe piaciuto vedere una vera Bimota in pista: ritengo sia un escamotage di Kawasaki per fare le cose in maniera pi&ugrave; veloce e competitiva, presentandosi in pista con una forma diversa&rdquo;. Bimota, Ducati e le idee innovative&nbsp;  Quali sono i primi ricordi che ti vengono in mente se pensi alla Bimota dei tuoi anni?&nbsp;&ldquo;In quegli anni Bimota era sicuramente innovativa, e mi ricorda molto la Ducati di oggi. L&rsquo;ingegner Martini ebbe delle illuminazioni che hanno fatto storia e prodotto performance: usammo il motore 4 cilindri Yamaha 750, ma con 4 valvole invece che 5. Ricordo che quando andammo in Giappone per spiegare tale decisione i giapponesi erano allibiti, ma poi capirono che era la scelta corretta. Attaccare il telaio direttamente al motore fu un&rsquo;altra scelta innovativa, come i primi passi dell&rsquo;iniezione elettronica. La YB4 aveva delle soluzioni innovative, che per una piccola casa come la Bimota erano un qualcosa di eccezionale. Vedremo ora cosa riusciranno a fare in questo nuovo percorso&rdquo;.&nbsp;Si pu&ograve; dire romanticamente che il tuo passato sfida il tuo presente?&nbsp;&ldquo;Il mio passato rimane nel cuore, ma Ducati rappresenta gran parte della mia storia, ed &egrave; per me una famiglia. Vivo praticamente in Ducati o nel camion Ducati, quindi non posso che essere legatissimo a questo marchio, ma non posso non sorridere pensando a Bimota&rdquo;. Bimota BB3: l'ultima moto da gara della casa riminese        

Davide racconta: "Mi sarebbe piaciuto rivedere una vera Bimota in pista: la YB4 aveva delle soluzioni innovative. Ducati &egrave; la mia famiglia, ma provo ancora affetto per quel marchio"

Tardozzi: "La Bimota dei miei anni mi ricorda la Ducati di oggi"

        Come cambiano le cose rispetto all&rsquo;inizio di stagione dello scorso anno, con Bagnaia gi&agrave; primo in classifica nonostante un passo falso nella gara lunga in Argentina e il brutto errore mentre era al comando del Gran Premio di Austin. Come ha ribadito lo stesso campione del mondo in carica, l&rsquo;inizio del 2024 ricalca quello del 2022, cortesia di una GP24 cambiata sia nel motore che nella distribuzione dei pesi, oggi pi&ugrave; carica sul davanti.&nbsp; Se lo scorso anno Bagnaia si &egrave; portato a casa solamente 12 punti vincendo la Sprint, quest&rsquo;anno Pecco ne ha portati in totale 13 (2 della Sprint e 11 della gara lunga), un solo punto in pi&ugrave; rispetto al 2023, costringendo il campione del mondo a correre in difesa per cercare di incamerare il pi&ugrave; possibile in queste prime gare per poi cambiare passo nelle tappe europee. Dal lato di Bastianini invece sorridono un po&rsquo; di pi&ugrave;, considerando che l&rsquo;anno scorso non era presente alla gara per via dell&rsquo;infortunio in Portogallo. Enea ha raccolto 20 punti, quindi 7 pi&ugrave; di Bagnaia, ed al momento &egrave; in piena lotta per il titolo (anche se sono passati appena tre weekend di gara).&nbsp; Leggi anche: Bagnaia ed un altro inizio di campionato difficile, ma l'esperienza aiuta Tardozzi: &ldquo;Quattro Ducati dietro Vinales ed Acosta, come moto confermata la performance&rdquo;  Del momento attuale di Ducati ufficiale ne ha parlato a Sky Davide Tardozzi, che ha tre GP24 factory in fila alle spalle di Vinales ed Acosta: &ldquo;Onore a Vinales ed Acosta, hanno fatto la differenza nel weekend. Mi fa piacere vedere che dietro c&rsquo;&egrave; il gruppo Ducati, dal terzo al sesto posto, come moto abbiamo confermato la performance. Dobbiamo lavorare per migliorare ancora e dare pi&ugrave; prestazioni ai nostri piloti.&rdquo; Sulla competitivit&agrave; di Vinales e Acosta spiega: &ldquo;Vinales &egrave; un talento, ha avuto degli alti e bassi nella sua carriera, &egrave; riuscito a vincere con tre marche diverse. Acosta sar&agrave; uno dei piloti che si giocher&agrave; il mondiale in futuro e temo per noi che possa farlo anche quest&rsquo;anno. Sono supportati da buone moto e stanno facendo la differenza. Ducati continua ad avere piloti molto competitivi, abbiamo il campione del Mondo, Martin in testa al campionato, Bastianini secondo in classifica, non ci buttiamo certo gi&ugrave; per una gara andata benissimo perch&eacute; non abbiamo vinto, ci sono altre 36 gare e il campionato &egrave; ancora lungo.&rdquo; Per quanto riguarda le scelte delle gomme Tardozzi dice: &ldquo;La scelta della gomma per Ducati &egrave; stata assolutamente centrata, lo dice il 2&rsquo;03&rdquo;2 di Enea all&rsquo;ultimo giro. Poi se altre moto hanno caratteristiche diverse, consumano di pi&ugrave; le gomme e non possono permettersi la soft in gara quello &egrave; un altro discorso. La media l&rsquo;hanno usata moto che hanno altre caratteristiche, per quanto ne sappiamo la Soft di Acosta nella Sprint era molto consumata. Credo che se KTM ed Aprilia avessero usato la soft l&rsquo;avrebbero consumata pi&ugrave; di noi, fossi stato in Vinales avrei scelto la media perch&eacute; con il potenziale dimostrato poteva vincere la gara, come ha fatto, con una gomma meno performante.&rdquo;        

Bagnaia ha raccolto meno di quanto si aspettava mentre Bastianini esce da Austin con il solo podio della gara lunga

MotoGP, Tardozzi: "Non ci buttiamo giù, il campionato è ancora lungo"

        22:03 Come cambia la classifica Ecco come cambia la classifica piloti dopo la main race statunitense:&nbsp; enetpulse src=https://widget.enetscores.com/FW10AA4AFD8C7E99E5/stid/457700/limit/50/lng/it  22:01 MotoGP: la classifica al termine del Gran Premio di Austin Di seguito l'ordine di arrivo dei piloti al termine del Gran Premio delle Americhe: enetpulse src=https://widget.enetscores.com/FWA3A1059A0D027493/ev/4337616/limit/39/lng/it  21:59 MotoGP Austin: le parole dei vincitori Le dichiarazioni dei piloti saliti sul podio: Pedro Acosta, 2&deg;: "Prima di ieri sapevo che sarebbe stata una gara dura, ma non avevo nulla da perdere per cui sono felice di averci provato" Maverick Vinales, 1&deg;: "Grazie ragazzi, ho sentito il grandissimo supporto dei tifosi ed &egrave; stato spettacolare. Che posso dire&ugrave;' Ho scritto la storia, sto sognando. Sono felicissimo, ma dobbiamo continuare a lavorare. Chiaramente ho a prouto un problema con la trazione su cui dobbiamo lavorare, ma non posso dire nulla, forse mi metter&ograve; a pinagere!  21:45 Doppietta Aprilia e doppietta Vinales: insieme vincono il gran premio di Austin! Vinales vince il gran premio di Austin! Ottimo risultato per Aprilia che conquista una bellissima doppietta nel weekend texano. Seguono Pedro Acosta e Enea Bastianini a chiudere il podio  21:43 MotoGP Austin, inizia l'ultimo giro Inizia l'ultimio giro e Vinales &egrave; ancora leader del gran premio. Acosta mantiene saldamente la seconda posizione, mentre Bastianini difende il suo sudato terzo posto  21:42 Bastianini risale Bastianini si riavvicina a Martin, probabilmente per colpa di un errore dello spagnolo. L'italiano riesce ad ultimare il sorpasso al termine del penultimo giro  21:36 Martin non ci sta Martin si riprende la terza posizione: Bastianini dovr&agrave; lottare ancora  21:35 La Bestia ce la fa, ultima il sorpasso su Martin Bastianini riesce a compiere il sorpasso sullo spagnolo, salendo sul gradino pi&ugrave; alto del podio  21:32 Bastianini mette nel mirino il terzo posto Bastianini mette nel suo mirino Jorge Martin e il terzo gradino del podio: dopo aver superato Bagnaia si avvicina allo spagnolo.&nbsp; Tardozzi ai microfoni Sky, "Enea a fine gara va forte, ma anche Martin. Ottimo lavoro di Vinales, ma avere tre ducati dietro di lui ci fa capire che la moto c'&egrave;"  21:29 Che scalata per Vinales! Vinales ha risalito la classifica e ha superato anche Martin, fermandosi alle spalle di Acosta. Il pilota Aprilia mette nel mirino il rookie  21:26 Caduta per Marc Marquez! Marquez supera Acosta ma il suo dominio &egrave; di breve durata: gli si chiude l'anteriore e scivola sull'asfalto. Dopo la caduta del fratello minore, anche Marc Marquez &egrave; costretto al ritiro  21:24 Acosta su Martin: la sfida per la leadership Acosta recupera su Martin ma anche Marquez si intromette nel duello. Acosta si trova in prima posizione, seguito da Marquez e Martin  21:22 Duello tra Bagnaia e Vinales Con un'entrata precisa Vinales supera Bagnaia, ma l'italiano risponde con decisione e inizia un duello con l'Aprilia.  21:19 Vinales risale la classifica e entra in Top 5 Vinales, riuscito a sorpassare Bastianini, sale in quinta posizione grazie all'attacco su Miller. Caduta per Nakagami e Morbidelli, ritiro per Zarco  21:17 Quanti sorpassi! Acosta recupera Bagnaia e sale in seconda posizione, alle spalle di Martin. Il pilota di Chivasso deve subire anche l'attacco di Marquez, che sale in terza posizione  21:16 Rischio per Marquez mentre Bastianini respinge Vinales Rischio per Marquez, che ha avuto un contatto con Martin nel tentativo di ultimare un sorpasso.&nbsp; Vinales &egrave; risalito in settima posizione e cerca l'attacco su Bastianini, ma il pilota Ducati mantiene la sesta casella  21:12 Errore per Acosta, deve cedere il primo posto Marc Marquez riesce a superare Bagnaia, fermandosi in terza posizione.&nbsp; Acosta arriva troppo lungo e cede la prima posizione a Martin, seguito da Marquez e Bagnaia. Il rookie scala in quarta posizione: ha pagato aspramente l'errore in uscita di curva.  21:10 MotoGP, lotta nelle prime posizioni Combattimenti nelle prime posizioni: Bagnaia risale in terza posizione e si unisce alla lotta per il primo posto  21:08 Acosta a difesa del primo posto Martin cerca l'attacco su Acosta, ma non riesce a ultimare il sorpasso. Contatto tra Miller e Marquez, ma non ci sono conseguenze.&nbsp; Martin tenta di superare il rookie, ma lo spagnolo non cede di un centimetro  21:06 Errore per Bastianini, deve cedere la posizione Bastianini perde il vantaggio acquisito a causa di un errore, e ne approfittano Miller, Marc Marquez e Bagnaia. Top 5:&nbsp;  Acosta Martin Miller M. Marquez Bagnaia   21:04 Inizia la gara! Acosta leader, problemi per Vinales Pedro Acosta parte benissimo, mettendosi a dirigere la griglia! Probemi per Vinales che viene sballottato nel mezzo del traffico, scendendo in undicesima posizione.&nbsp; Acosta cerca di tenere saldo il comando, ma Martin lo attacca mentre Bastianini e Miller (3 e 4 posizione) duellano per il terzo posto.  20:59 MotoGP Austin: inizia il warm up lap La pista si svuota eccetto per i piloti in sella: &egrave; il momento di compiere il warm up lap&nbsp;  20:49 Pecco Bagnaia amaro dopo la Sprint Brutto risultato per Pecco Bagnaia, che fin dalla partenza della Sprint ha visibilmente avuto delle problematiche legate alla sua Ducati ufficiale. Una performance difficile da accettare per il pilota di Chivasso, che cos&igrave; ha commentato: "Stamattina mi sentivo bene&nbsp;&ndash; apre Pecco -&nbsp;ed i tempi lo confermavano, invece&nbsp;in gara mi sono trovato a girare anche un secondo pi&ugrave; piano,&nbsp;con una gomma nuova. Mi mancava spinta fuori dalle curve:&nbsp;appena toccavo il gas iniziavo a scivolare e restavo fermo" Leggi QUI la dichiarazione integrale   20:45 Nuovo motore per Di Giannantonio Dopo la rottura del motore nei primi momenti della Sprint, sulla Ducati di Fabio Di Giannantonio viene montato un nuovo motore per la main race.  20:30 MotoGP Austin, la griglia di partenza Di seguito l'ordine di partenza del Gran Premio di Austin:&nbsp; 1. Maverick Vinales (Aprilia)2.&nbsp;Pedro Acosta&nbsp;(KTM)3.&nbsp;Marc Marquez&nbsp;(Ducati)4. Francesco Bagnaia (Ducati)5. Enea Bastianini (Ducati)6. Jorge Martin (Ducati)7. Aleix Espargar&ograve; (Aprilia)8.&nbsp;Fabio Di Giannantonio&nbsp;(Ducati)9. Franco Morbidelli (Ducati)10. Marco Bezzecchi (Ducati)11. Jack Miller (KTM)12. Alex Marquez (Ducati)13. Raul Fernandez (Aprilia)14. Miguel Oliveira (Aprilia)15. Alex Rins (Yamaha)16. Fabio Quartararo (Yamaha)17. Brad Binder (KTM)18. Augusto Fernandez (KTM)19. Johann Zarco (Honda)20. Joan Mir (Honda)21. Takaaki Nakagami (Honda)22.&nbsp;Luca Marini&nbsp;(Honda)  20:22 MotoGP, commento della gara Sprint di Austin Dall'articolo: "Come a Portimao, pi&ugrave; o meno, forse di pi&ugrave;, perch&eacute; ulteriormente veloce e perentorio.&nbsp;Maverick&nbsp;Vinales&nbsp;ripete ad Austin quanto fatto in Portogallo, prendendosi senza dubbi altrui una Sprint&nbsp;MotoGP&nbsp;pi&ugrave; che meritata. Top Gun e l'Aprilia&nbsp;numero 12 erano imprendibili e, scattando dalla pole, hanno enfatizzato il concetto."&nbsp; Leggi l'articolo completo QUI  Luogo: Circuito delle Americhe, Austin         

In diretta - Sali in sella insieme a noi per il secondo appuntamento del weekend texano: segui la diretta, aggiornamenti minuti per minuto

MotoGP diretta gara: GP di Austin 2024, segui la live minuto per minuto

Dopo un corteggiamento iniziato gi&agrave; nella passata stagione,&nbsp;il primo di aprile 2024 &egrave; arrivato l&rsquo;annuncio ufficiale dell&rsquo;acquisizione dell&rsquo;86% delle quote di Dorna Sports SL da parte di Liberty Media, il colosso americano che gi&agrave; da qualche anno detiene i diritti della Formula1.  MOTOGP, BMW NON SI NASCONDE: &quot;SIAMO IN CONTATTO CON DORNA, MA...&quot;  Non solo MotoGP  Come avevamo anticipato nei giorni scorsi, l&rsquo;operazione da circa 4 miliardi di Euro si &egrave; conclusa prima del GP di Austin in modo che il nuovo management potesse gi&agrave; nel proprio Gran Premio di casa essere presente in pista. Nonostante l&rsquo;acquisizione dell&rsquo;86% di Dorna Sports SL il cui valore &egrave; stato stimato essere di 4,2 miliardi di euro e di un valore patrimoniale di 3,5 miliardi di euro, Carmelo Ezpeleta e l&rsquo;attuale management spagnolo rester&agrave; in possesso del 14% delle quote e manterr&agrave; le proprie cariche. Chi si aspettava dunque una rivoluzione in MotoGP rester&agrave; deluso, ma del resto cambiare a stagione in corso e cos&igrave; bruscamente i manager che dal 1994 ad oggi hanno portato la MotoGP a livelli di popolarit&agrave; cos&igrave; alti sarebbe stato probabilmente un errore.  Con l&rsquo;acquisizione di Dorna, Liberty Media prende il controllo anche di tutti i campionati organizzati fin qui dalla societ&agrave; spagnola, oltre ovviamente alle classi propedeutiche della MotoGP come Moto3 e Moto2, passano sotto il controllo americano anche il Motul FIM World Superbike, il FIM MotoE World Championship, il FIM Women&#39;s Motorcycling World Championship e tutte le serie propedeutiche all&rsquo;arrivo nel motomondiale come il JuniorGP, il FIM MiniGP World Series e le varie Talent Cup sparse per il mondo.    TARDOZZI: &quot;SAREBBE MEGLIO STARE TRANQUILLI IN CERTI CASI, MA NESSUNO VOLEVA MOLLARE&quot;  I numeri dell&rsquo;operazione  Analizzando il documento pubblicato sul sito di Liberty Media, si intuiscono meglio le motivazioni che hanno spinto Liberty Media ad acquistare Dorna e tutto il pacchetto &ldquo;a due ruote&rdquo;. L&rsquo;operazione che sar&agrave; chiusa entro la fine dell&rsquo;anno salvo parere contrario degli organi di vigilanza, porter&agrave; Liberty Media ad inglobare Dorna Sports SL all&rsquo;interno del proprio &ldquo;Formula&nbsp;One Group&rdquo;. Il proprio asset che oltre a detenere il 100% della Formula1 controlla anche Ouint (societ&agrave; che gestisce la vendita dei biglietti, le ospitality ed esperienze di viaggio per eventi sportivi e di intrattenimento con rapporti privilegiati con F1, MotoGP, NBA ed il Kentucky Derby). L&rsquo;acquisizione dell&rsquo;86% da parte di Dorna sar&agrave; pagato per il 65% in liquidit&agrave; mentre per il restante 21% con azioni ordinarie dello stesso &ldquo;Formula One Group&rdquo;. Il restante 14% rester&agrave;, come detto in mano a Dorna che manterr&agrave; Carmelo Ezpeleta come CEO anche al termine dell&rsquo;operazione. In carico a Dorna Sports SL resta anche l&rsquo;attuale debito di 975 milioni che non sar&agrave; assorbito da Liberty&nbsp;Media.  Stando ai dati di Liberty Media, l&rsquo;interesse globale verso gli eventi come la Formula1 e la MotoGP &egrave; sempre maggiore tanto da portare nel 2026 il giro d&rsquo;affari relativo alle sponsorizzazioni a superare i 90 miliardi di dollari annui contro gli attuali 70 miliardi. L&rsquo;aumento coinvolge anche i diritti televisivi che stando al colosso americano passeranno da 56 a 64 miliardi di dollari a livello mondiale. L&rsquo;attuale reddito di Dorna &egrave; stimato 486 milioni all&rsquo;anno, principalmente dovuto ai diritti televisivi che pesano per il 43% delle entrate, al 31% ci sono le entrate dovute alle 21 gare in calendario, mentre il 17% per tutte le attivit&agrave; commerciali e solo l&rsquo;8% deriva da tutte le altre serie di propriet&agrave; di Dorna come SBK, JuniorGP e RedBull Rookies Cup.   

Gli americani acquistano la maggioranza di Dorna Sports e di conseguenza tutti i campionati gestiti dalla societ&agrave; spagnola

Liberty Media si prende MotoGP e SBK: i dettagli dell&rsquo;operazione

        La storia si ripete, a Portimao Jorge Martin ha conquistato il successo numero 89 di Ducati in MotoGP, come accaduto in altre tre occasioni il numero del pilota vincitore &egrave; stato lo stesso del numero della vittoria per la casa di Borgo Panigale. TARDOZZI: "SAREBBE MEGLIO STARE TRANQUILLI IN CERTI CASI, MA NESSUNO VOLEVA MOLLARE" Numerologia ducatista I tifosi di Borgo Panigale sono probabilmente i pi&ugrave; legati al proprio marchio, l&rsquo;essere Ducatista va oltre il tifare per i propri beniamini in pista. Che questo strano scherzo del destino, o della cabala, capiti proprio a Ducati dunque fa sorridere. &Egrave; infatti la quarta volta che un pilota Ducati porta al successo la propria Desmosedici nel GP che rappresenta oltre al proprio numero anche il numero di vittorie in MotoGP della casa di Borgo Panigale. Andiamo a ripercorrerle tutte: Casey Stoner #27 &ndash; Phillip Island 2009: Casey Stoner con la propria Desmosedici GP8 vince nel giorno del suo ventiquattresimo compleanno la gara numero 27 della casa di Borgo Panigale in MotoGP. In Australia, Casey ha vinto a ripetizione a partire dal 2007 fino al suo ritiro nel 2012, sei successi consecutivi. Nel 2009 a Phillip Island ha conquistato la sua diciannovesima vittoria in MotoGP, la ventiseiesima nel motomondiale, ma soprattutto la numero 27, come il suo numero di gara, per Ducati. Francesco Bagnaia #63 &ndash; Mugello 2022: nel proprio GP di casa, come successo a Casey Stoner tredici anni prima, Pecco ha conquistato la vittoria numero 63 per la casa di Borgo Panigale in MotoGP con il numero 63 sul cupolino. Pecco infatti, come Martin, ha dovuto cambiare numero arrivando in MotoGP passando dal 42 utilizzato in Moto2 al 63 con il quale si &egrave; laureato campione del mondo nel 2022. Pecco con il #1 sul cupolino nel 2023 &egrave; stato poi il primo pilota nell&rsquo;era MotoGP a confermarsi Campione del Mondo, prima di lui tutti coloro che avevano posto l&rsquo;1 sul cupolino della propria moto non avevano poi riconquistato il titolo: in ordine Casey Stoner nel 2008, Jorge Lorenzo nel 2011 e Joan Mir 2021.  Marco Bezzecchi #72 &ndash; Termas de Rio Hondo 2023: Il primo successo in MotoGP per il &ldquo;Bez&rdquo; &egrave; arrivato lo scorso anno ad inizio stagione con la vittoria in Argentina in una gara condizionata dalla pioggia. Quello che per Marco era il primo successo nella top class per Ducati era il numero 72, proprio come il numero di gara del pilota del team Mooney VR46.  ACOSTA DA RECORD: &Egrave; IL TERZO PILOTA PI&Ugrave; GIOVANE DI SEMPRE A CENTRARE IL PODIO Marc ora tocca a te? Scorrendo la entry list della classe regina, l&rsquo;unico pilota con un numero di gara maggiore di Jorge Martin oggi &egrave; Marc Marquez, lo spagnolo del team Gresini Racing corre infatti con il suo storico 93, il suo anno di nascita. Non &egrave; impossibile che Ducati vinca tutte le prossime 4 gare in programma del motomondiale e qualora Marc riuscisse a vincere anche la quarta di queste aggiungerebbe il suo nome a quello di questa curiosa, quanto interessante statistica.  FERNANDEZ &amp; FERNANDEZ: "OBIETTIVO SALVEZZA" IN MOTOGP        

L&rsquo;incredibile coincidenza numerica si verifica anche a Portimao, prima di lui si era verificata con Casey Stoner, Francesco Bagnaia e Marco Bezzecchi

A Martin la vittoria 89 di Ducati, la tradizione continua!

L&rsquo;incidente tra Pecco Bagnaia e Marc Marquez &egrave; destinato a tenere banco per molto tempo, almeno fino al Gran Premio delle Americhe, prossima tappa del calendario MotoGP. Su quanto accaduto in Portogallo le opinioni si sono sprecate, come del resto accade quando due titani vengono a contatto. Lo sa bene anche Davide Tardozzi, che da ex pilota e soprattutto Team Manager del team ufficiale Ducati si &egrave; ovviamente trovato coinvolto, dovendo prendere atto della zero di Bagnaia, alle prese con una domenica meno brillante del solito. &nbsp; &ldquo;Senza dubbio &egrave; stato un incidente di gara &ndash; le prime parole di Tardozzi - &egrave; chiaro che in certe situazioni sarebbe meglio stare pi&ugrave; tranquilli, ma i due piloti si sono spiegati quindi credo sia una cosa risolta e chiusa con una stretta di mano&rdquo;. &nbsp; E&rsquo; sembrato chiaro che in palio vi fosse molto pi&ugrave; di quinto posto. &nbsp; &ldquo;Quando si trovano a lottare un sei volte campione MotoGP ed un due volte campione MotoGP &egrave; chiaro che nessuno dei due vuole mollare: sono cose belle per gli spettatori ma che hanno anche una fine&rdquo;.  Il pensiero del Tardozzi pilota e l&#39;approccio con Bagnaia    Davide tu ovviamente conosci la mentalit&agrave; del pilota. In carriera hai sempre fatto passare un inseguitore se nettamente pi&ugrave; veloce? &nbsp; &ldquo;A volte s&igrave; ed altre no. Dipende dalla situazione e da come ci si sente. E&rsquo; indubbio che Pecco non abbia vissuto il suo miglior weekend a Portimao, dove l&rsquo;anno scorso aveva vinto sia sabato che domenica&rdquo;. &nbsp; Quale &egrave; stato il tuo approccio con Pecco in questi giorni? &nbsp; &ldquo;In casi come questi si lascia passare un po&rsquo; di tempo, qualche giorno, e poi si torna a parlare. Bisogna decantare (sorride ndr)&rdquo;. &nbsp; A Portimao &egrave; tornato a brillare Bastianini. Pareri? &nbsp; &ldquo;Credo che Enea stia ritrovando la velocit&agrave; del 2022, cos&igrave; come credo che ad Austin potr&agrave; essere nuovamente protagonista ed in lotta per la vittoria. Ci sta regalando le soddisfazioni che merita, e che noi pensavamo potesse darci quando abbiamo deciso di confermarlo, nonostante un 2023 disastroso non per colpa sua&rdquo;. 

L&#39;INTERVISTA - Il Team Manager Ducati: &quot;Quando si incontrano due campioni MotoGP &egrave; cos&igrave;. L&#39;approccio ora con Pecco? Bisogna decantare. Bastianini sta tornando quello del &#39;22&quot;

Tardozzi: &quot;Sarebbe meglio stare tranquilli in certi casi, ma nessuno voleva mollare&quot;

        Non &egrave; stato il finale del weekend che si aspettava Marc Marquez a Portimao, oggi come lo scorso anno finito a terra nella gara dopo aver conquistato il podio nel corso della Sprint. Dodici mesi fa fu un suo errore alla 3 a causare la caduta di Miguel Oliveira e Jorge Martin, oggi lo spagnolo &egrave; stato coinvolto in un incrocio di linee col campione del mondo in carica Francesco Bagnaia. BASTIANINI: &ldquo;ERO NERVOSO AL VIA, MARTIN &Egrave; STATO PERFETTO&rdquo; Un weekend positivo, nonostante tutto Marc Marquez archivia il GP del Portogallo con quattro cadute, di cui la pi&ugrave; importante ovviamente l&rsquo;ultima nel corso della gara arrivata dopo il contatto con Francesco Bagnaia. Lo spagnolo non sembra per&ograve; preoccupato dal numero di cadute, frutto a suo dire della mancanza di conoscenza della Desmosedici: &ldquo;&Egrave; stato un buon weekend. Abbiamo migliorato la nostra velocit&agrave; e questa &egrave; la cosa pi&ugrave; importante. &Egrave; vero che sono caduto tre volte nelle prove ma nessuna delle tre &egrave; arrivata perch&eacute; stavo facendo lo stupido. Sono state scivolate dovute al fatto che ho bisogno di fare chilometri, perch&eacute; nelle qualifiche sono caduto perch&eacute; ho azionato troppo presto l&rsquo;abbassatore una cosa che non mi viene ancora automatica, stamattina nel warmup mi &egrave; scivolato il piede dalla pedana ma non stavo spingendo e venerd&igrave; uguale&rdquo;. Arrivando poi a parlare della gara, Marc ha tranquillizzato sulle sue condizioni fisiche: &ldquo;Ho picchiato la spalla ma niente di grave&rdquo;. E poi analizzato lo svolgimento del GP: &ldquo;Sono stato calmo durante la gara, il feeling con l&rsquo;anteriore non era il massimo ma non mi sono fatto prendere dal panico ed ho aspettato il mio momento. Negli ultimi giri ho iniziato ad essere sempre pi&ugrave; veloce e i miei tempi miglioravano perch&eacute; mi sentivo a mio agio con le gomme a fine vita ma purtroppo siamo caduti&rdquo;.  GP PORTIMAO, JORGE MARTIN: "IN TESTA DALL'INIZIO, COME BAGNAIA IN QATAR" Opinioni diverse sul contatto &ldquo;Ovviamente non possiamo essere d&rsquo;accordo, non &egrave; mai successo che due piloti un'ora dopo un incidente lo siano&rdquo;. Ammette candidamente l&rsquo;otto volte iridato ma del resto come dargli torto? Cadute di questo tipo se ne sono viste a decine negli anni e storicamente i piloti tendono sempre a voler tenere la ragione per se: &ldquo;Quando mi hanno chiamato in Race Direction ho detto agli Steward che per me era un incidente di gara. Era al limite, proprio sul confine, stava a loro decidere quale era questo confine&rdquo;. Marquez a questo punto analizza quanto accaduto, ma pi&ugrave; che soffermarsi sull&rsquo;incidente in se, parla della piega che stava prendendo la gara in quel momento: &ldquo;Alla fine per me &egrave; un errore di Pecco ma non per l&rsquo;incidente di per se. Forse &egrave; stato troppo ottimista a pensare di incrociare e un contatto pu&ograve; succedere ma una caduta mentre ci giochiamo la quinta e sesta posizione non ha senso. Cambiano due punti in pi&ugrave; o in meno, lui era in grossa difficolt&agrave; con il posteriore e negli ultimi giri avrebbe comunque perso la posizione. Non aveva senso rispondere in questo modo all&rsquo;attacco. Le conseguenze sono state che due Ducati hanno chiuso con zero punti&rdquo;.  Marc parla del confronto con lui in direzione gara: &ldquo;Abbiamo parlato e ha detto che ha provato ad incrociare e non si aspettava il contatto. L&rsquo;importante alla fine &egrave; che nessuno si sia fatto male&rdquo;. Oltre che Marc e Pecco in Race Direction erano presenti anche i Team Manager di Gresini Racing Michele Masini e quello di Ducati, Davide Tardozzi: &ldquo;Non ho ancora parlato con lo staff Ducati se non con Davide, credo che la cosa positiva &egrave; che avranno le telemetrie e potranno vedere esattamente quello che &egrave; successo&rdquo;. Marc si rivela comprensivo con Bagnaia ma chiude l&rsquo;argomento mettendo dei paletti a quando e come si deve essere aggressivi: &ldquo;Pecco voleva conservare la posizione per tenere due punti in pi&ugrave;. Nei primi giri devi essere aggressivo, negli ultimi lo puoi essere se stai lottando per la vittoria ma oggi non era il momento di fare quello che ha fatto. Sono sicuro che per&ograve; imparer&agrave; la lezione&rdquo;.  GP PORTOGALLO, ACOSTA: &ldquo;UNA BELLA BATTAGLIA CON BAGNAIA&rdquo; &nbsp; E sull&rsquo;erede al trono&hellip; Marc &egrave; stato passato, ancora una volta, da Pedro Acosta. Il rookie meraviglia che oggi ha conquistato il suo primo podio in MotoGP: &ldquo;&Egrave; bello guidare dietro di lui, vedi che &egrave; un rookie. Non voglio dire che non sa quello che fa, ma lo vedi che usa tantissimo i cordoli, usa gli pneumatici. Oggi ha fatto una grande gara, &egrave; stato velocissimo ma lo aveva gi&agrave; dimostrato in Qatar. Far&agrave; altri podi e magari vincer&agrave; quest&rsquo;anno e poi vedremo se potr&agrave; lottare per il titolo. Lui sar&agrave; uno dei nomi del presente e del futuro&rdquo;. Marc parla di un adattamento lento alla Ducati mentre Pedro Acosta, come del resto Marc al suo debutto in MotoGP hanno letteralmente bruciato le tappe: &ldquo;Quando sei pi&ugrave; giovane impari pi&ugrave; velocemente, quando arrivi in una nuova categoria non hai riferimenti e quando devi cambiare &egrave; pi&ugrave; difficile. In Qatar anche se non sono caduto ho commesso degli errori e li ho fatti tutti nei time attack. Perch&eacute; in quel momento guidi con l&rsquo;istinto e in quei momenti non ragioni su ci&ograve; che fai. Sono per&ograve; sicuro che presto non avr&ograve; problemi perch&eacute; il feeling migliora ogni volta&rdquo;.  GP PORTIMAO, JORGE MARTIN: "IN TESTA DALL'INIZIO, COME BAGNAIA IN QATAR"       

Lo spagnolo accetta la decisione del MotoGP Steward Panel ma secondo lo spagnolo l&rsquo;incidente di gara era evitabile

Marquez contro Bagnaia: “Ha sbagliato a resistere, lo avrei passato la curva successiva”

Il ducatista compie 27 anni: tutti i messaggi, da Domizia Castagnini a Davide Tardozzi

Pecco Bagnaia, buon compleanno! Gli auguri social al campione MotoGP

Mentre gli occhi di tutti erano fissati su Marc Marquez ed il suo debutto incredibile con la Ducati Desmosedici del team Gresini Racing a Valencia tutte le case hanno portato in pista diverse novit&agrave; in ottica 2024, da chi come Honda ha portato una moto completamente nuova (della quale potete trovare qui l&rsquo;analisi) a Ducati che si &egrave; invece concentrata sul motore passando ovviamente per Aprilia, KTM e Yamaha.  PECCO BAGNAIA, ECCO QUANTO HA GUADAGNATO DOPO IL TITOLO MOTOGP  Ducati: le novit&agrave; ci sono ma son nascoste  A Borgo Panigale non si ferma il lavoro nonostante il secondo titolo consecutivo di Francesco Bagnaia, primo ducatista a riuscirci in MotoGP, cos&igrave; il campione del mondo ed Enea Bastianini hanno portato al debutto il primo prototipo della GP24. Nessuna particolare novit&agrave; rispetto alla 2023, che si &egrave; dimostrata essere un arma super vincente sia nelle mani di Bagnaia che in quelle di Jorge Martin ma un nuovo motore che tutti i piloti hanno promosso. Le altre novit&agrave; principali in casa Ducati sono stati ovviamente i cambi di casacca che hanno portato nel team Gresini Racing Marc Marquez e nel team Prima Pramac Racing Franco Morbidelli. Se il primo &egrave; salito sulla GP23 trovando una moto con molto pi&ugrave; grip e molto pi&ugrave; maneggevole rispetto alla Honda, l&rsquo;italiano ha potuto saggiare subito la GP24 cercando di adattarsi il pi&ugrave; velocemente possibile alla guida della V4 di Borgo Panigale dopo cinque stagioni passate sul 4 in linea di Iwata ed avvicinandosi gi&agrave; al suo miglior tempo in qualifica con la M1.    TEST VALENCIA, BAGNAIA: &ldquo;MARQUEZ? PENSAVO CHE AL PRIMO TEST AVREBBE FATTO PRIMO&rdquo;  &nbsp;  KTM: la F1 delle due ruote  La collaborazione con il team RedBull Racing sta dando i suoi frutti e nei test di Valencia sulla RC16 di Jack Miller e Brad Binder hanno debuttato delle nuove carene con un aerodinamica studiata direttamente dalla squadra di Adrian Newey. Per mascherare il pi&ugrave; possibile le nuove forme come avviene normalmente in F1 o per i prodotti stradali le carene sono state colorate in maniera da rendere il pi&ugrave; difficile possibile per le case rivali capire le forme delle ali e dei canali creati sulle carene. La nuova RC16 presenta oltre ad un nuovo cupolino con una presa d&rsquo;aria pi&ugrave; simile a quella della Honda e delle ali sulla forcella, che avevano gi&agrave; debuttato nel weekend di Valencia, ha delle carene laterali molto pi&ugrave; elaborate. Le ali sulla forcella oltre a generare carico sull&rsquo;anteriore concentrano l&rsquo;aria all&rsquo;interno delle ali posizionate sulla carena che ora canalizzano i flussi all&rsquo;interno di un condotto posto a met&agrave; carena. Una soluzione che Ducati aveva gi&agrave; sperimentato nei test della passata stagione salvo poi essere bocciata da Bagnaia, Bastianini e Martin con il solo Johann Zarco che ha tenuto questa configurazione per tutta la stagione 2023.    &nbsp;  Aprilia: tante prove in previsione del 2024  Sistemato in extremis Raul Fernandez che complice l&rsquo;esclusione del team Cryptodata RNF con il Test Team di Noale, la casa veneta ha sfruttato questo ultimo test dell&rsquo;anno per portare in pista alcune piccole novit&agrave; sulle RS-GP 2023 che una volta validate saranno utilizzate sul prototipo 2024. A partire dal telaio in carbonio portato nuovamente in pista in una versione pi&ugrave; evoluta dopo la prima apparsa a Misano e poi bocciata dal tester Lorenzo Savadori. Aleix Espargaro &egrave; sceso in pista solo nella mattinata prima di cedere le moto proprio all&rsquo;italiano a causa del riacutizzarsi del dolore alla gamba infortunata in Qatar. Nella mattina valenciana, Aleix &egrave; riuscito comunque a provare un nuovo pacchetto aerodinamico che mixa il gi&agrave; visto profilo in grado di generare carico aerodinamico sfruttando l&rsquo;effetto suolo ed una soluzione simile a quella della nuova carena KTM.    TEST VALENCIA, ACOSTA: &ldquo;IL MIO DEBUTTO? MEGLIO DI COME L&#39;AVEVO SOGNATO&rdquo;  &nbsp;  Yamaha: nuovo telaio e aerodinamica per Quartararo  Dodicesimo e diciannovesimo tempo per Fabio Quartararo e Alex Rins, con Cal Crutchlow tornato in pista in qualit&agrave; di tester Yamaha subito alle spalle di Alex Rins. Sulla moto di Fabio Quartararo &egrave; comparso un nuovo telaio, che dovrebbe riavvicinarsi al telaio 2022 quando il francese nella prima met&agrave; di stagione riusc&igrave; a giocare ad armi pari con Francesco Bagnaia. Cal ha invece provato un nuovo pacchetto aerodinamico con delle ali molto simili a quelle di Aprilia sul cupolino, proprio su questo aspetto Yamaha cercher&agrave; di lavorare in inverno avvicinandosi alle europee. La casa di Iwata dopo l&rsquo;addio di Suzuki &egrave; rimasta l&rsquo;unica MotoGP con un motore 4 cilindri in linea contro i motori V4 di Aprilia, Ducati, Honda e KTM. Questa architettura obbliga la casa dei tre diapason a scelte in controtendenza rispetto a tutti gli altri marchi impegnati nel motomondiale.    MOTOGP, TARDOZZI: &quot;MARQUEZ? DUCATI SA GESTIRE ANCHE I PROBLEMI PI&Ugrave; GROSSI&quot; 

Sul circuito spagnolo dove le squadre hanno assaporato il primo assaggio di 2024 sono scese in pista tante novit&agrave; tra motori, aerodinamica ed equipaggi

MotoGP, le novit&agrave; tecniche dei test di Valencia

        Tra i piloti che non vedevano l'ora di lasciarsi alle spalle il 2023 c'era senza ombra di dubbio Enea Bastianini, che al di l&agrave; della bella vittoria in Malesia ha vissuto un'annata pi&ugrave; complicata del previsto e fortemente condizionata dagli infortuni. La giornata di test a Valencia ha dato per&ograve; inizio (almeno formalmente) al 2024 e le prime sensazioni del pilota ufficiale Ducati con la moto nella nuova configurazione sono state positive. Honda, si riparte dai test di Valencia: con quali armi? Bastianini: &ldquo;La Ducati 2024 &egrave; un passo avanti rispetto alla precedente&rdquo;  &ldquo;Fin dai primi giri, ho trovato una Desmosedici in configurazione 2024 decisamente migliore rispetto alla precedente, soprattutto per quando riguarda l'adattamento al mio stile di guida&rdquo;, ha spiegato Enea. &ldquo;Sono contento perch&eacute; in questa giornata non ha avuto intoppi e ho avuto modo di lavorare sul setup, aspetto fondamentale che per&ograve; nei weekend di gara c'&egrave; poco tempo per approfondire&rdquo;. &ldquo;Il motore va forte, mentre mi manca ancora un filo di confidenza in ingresso di curva&rdquo;, ha continuato il riminese. &ldquo;Oggi Bagnaia ha fatto delle prove comparative e sembra abbia risolto il problema, mentre noi ci penseremo nei prossimi test in Malesia. Ora per&ograve; mi godo un po' di meritato riposo, cercando di tornare al cento per cento della forma&rdquo;. Tardozzi: "Marquez? Ducati sa gestire i problemi" &ldquo;Marquez? E' davanti, ma me lo aspettavo&rdquo;  Ovviamente non &egrave; mancato un parere su Marc Marquez, nuovo compagno di marca di Enea: &ldquo;Mi &egrave; piaciuto il suo primo approccio, va gi&agrave; fortissimo ma me l'aspettavo e credo che possa essere una spina nel fianco per tutti. Peccato non averlo incrociato direttamente in pista, ma lui &egrave; impressionante e fa gi&agrave; la curva 8 qui a Valencia come nessun altro &egrave; in grado di fare. Chiaramente per&ograve; il mio primo pensiero in questi test non &egrave; stata la sua presenza&rdquo;. Infine, essendo vicini a dicembre, non &egrave; mancata una richiesta per... Babbo Natale: &ldquo;Gli chiedo un 2024 un po' meno movimentato rispetto a questa stagione. L'anno prossimo ripartiremo dal Qatar che &egrave; una pista amica su cui abbiamo gareggiato da poco e su cui ho gi&agrave; vinto in passato, perci&ograve; mi auguro che questo sia di buon auspicio&rdquo;.  Dall'Igna: "Ducati non voleva Marquez. Le concessioni? Non le capisco"       

Enea ha concluso la giornata con ottime sensazioni in vista del 2024: &ldquo;Finalmente ho lavorato sul setup, aspetto che mi &egrave; mancato nei weekend di gara&rdquo;

Test Valencia, Bastianini: “Marquez sarà una spina nel fianco per tutti”

&Egrave; forse il caso di dire finalmente qualcosa si muove in HRC, dopo aver perso Marc Marquez la casa dell&rsquo;ala dorata porta in pista una RC213V completamente nuova rispetto a quella utilizzata in gara dall&rsquo;8 volte iridato ma anche diversa dal primo prototipo 2024 provato a Misano.  VALENCIA TEST, HONDA CAMBIA TUTTO: MOTO, PILOTI E CAPO TECNICO  Nel 2024 cambia tutto  Come abbiamo gi&agrave; scritto, nel 2024 il box Repsol subir&agrave; una rivoluzione interna:&nbsp;con il posto di Alberto Puig sempre pi&ugrave; in bilico (si parla dell&rsquo;arrivo di Davide Brivio, qui la notizia), lo spagnolo potrebbe essere sostituito gi&agrave; dai prossimi test in Malesia anche se &egrave; pi&ugrave; probabile che avverr&agrave; nel 2025. Nel box Repsol l&rsquo;addio di Marc Marquez fa spostare anche Joan Mir che cambia lato del box andando a lavorare con il tecnico Santi Hernandez e la squadra dell&rsquo;8 volte campione del mondo. Accanto a Luca Marini ci sar&agrave; dunque Giacomo Guidotti, ex capotecnico di Mir, con un passato in Ducati Pramac e Honda LCR Racing.    MARQUEZ SECONDO SOLO A VINALES NEI TEST MOTOGP DI VALENCIA  Moto riprogettata da zero  La RC213V 2024 &egrave; una lontana parente della moto utilizzata in questa stagione da Marc Marquez e Joan Mir. Cambia veramente tutto, a partire dal motore che quest&rsquo;anno grazie alle concessioni,&nbsp;Honda potr&agrave; sviluppare anche nel corso della stagione. L&rsquo;obiettivo &egrave; quello di rendere il motore pi&ugrave; reattivo e comunicativo limitando maggiormente il filtro dell&rsquo;elettronica. evitando quindi tagli alla potenza. Un obiettivo forse raggiunto, anche se in parte, soprattutto ai medi regimi, stando alle prime impressioni di Johann Zarco passato nel frattempo dalla Ducati Prima Pramac alla Honda del team LCR Racing. Il secondo aspetto in cui Honda ha cercato di lavorare era quello del bilanciamento dei pesi portando in pista una moto molto pi&ugrave; bassa e lunga rispetto alla precedente RC213V seguendo la linea &ldquo;dragster&rdquo; che le case europee hanno ormai intrapreso da diversi anni.  NUOVA AERODINAMICA: ANCHE PER HONDA LA &quot;SALAD BOX&quot;    L&rsquo;ultimo passo e, quello forse pi&ugrave; evidente ed importante &egrave; stato quello aerodinamico, la casa dell&rsquo;ala dorata ha lavorato sodo in questi mesi per portare in pista una moto completamente nuova anche sotto questo profilo. Non cambia il cupolino che resta simile per forme e dimensioni a quello della moto 2023, ma da li in poi la moto cambia parecchio. Nuove carene laterali con una parte inferiore che riprende la strada tracciata da Aprilia con un vistoso scalino a met&agrave; carena utile a generare effetto suolo nei momenti di massima piega. Cambiano anche le ali laterali&nbsp;sagomate per generare pi&ugrave; carico e pulire l&rsquo;area l&rsquo;aria nella parte superiore della carena facendola scivolare verso il nuovo codone. Qui forse le novit&agrave; pi&ugrave; evidenti nella moto 2024. Il codone della nuova RC213V &egrave; infatti molto pi&ugrave; lungo e voluminoso con una vistosa &ldquo;salad box&rdquo; che ricorda molto quello della Desmosedici GP. Sebbene non sia mai stato confermato da Ducati e dalle altre case che hanno scelto questa configurazione, all&rsquo;interno del codone potrebbe trovarsi il noto smorzatore inerziale utile a rendere pi&ugrave; stabile la moto. Sulla moto utilizzata da Johann Zarco inoltre sul codone &egrave; spuntato un alettone simile a quello gi&agrave; utilizzato da KTM nel finale di stagione. Anche qui, una piccola rivoluzione rispetto alle &quot;pinne&quot; utilizzate sulla RC213V 2023.      MOTOGP, TARDOZZI: &quot;MARQUEZ? DUCATI SA GESTIRE ANCHE I PROBLEMI PI&Ugrave; GROSSI&quot; 

La giornata di prove sul circuito spagnolo prima della pausa invernale &egrave; stata fondamentale per poter sgrossare un progetto completamente nuovo

Honda, si riparte dai test di Valencia: con quali armi?

Se Pecco Bagnaia dovesse selezionare un manipolo di uomini fidati per andare nella giungla, Davide Tardozzi sarebbe certamente tra i prescelti. La definizione di team manager sta infatti stretta al 64enne due volte campione tricolore delle derivate dalla serie, tra le anime di quel team ufficiale Ducati salito nuovamente sul tetto del mondo proprio grazie a Bagnaia, del quale Davide conosce ormai ogni movimento, e con il quale ha vissuto sia l&rsquo;amarezza della sconfitta che la dolcezza della vittoria.  &ldquo;Il titolo ha un sapore dolcissimo, assolutamente &ndash; dice &ndash; il giorno dopo realizzi ancora di pi&ugrave; quanto hai ottenuto. Siamo gi&agrave; in parte focalizzati sul 2024, dato che in seno alla Ducati ci attende uno scontro titanico&rdquo;.  Ripercorrendo la stagione non si pu&ograve; non citare il GP di Barcellona, con l&rsquo;incidente spaventoso di Bagnaia. Cosa ricorda di quell&#39;ora di angoscia e di quando vi hanno detto che il pilota fratturato non era Pecco ma Enea Bastianini, arrivato al Centro Medico sulle proprie gambe?  &ldquo;Barcellona mi ha lasciato una forte angoscia, ma fortunatamente &egrave; andata bene. Rivedendo le immagini, che tra l&rsquo;altro a mio avviso la Dorna sta trasmettendo troppo spesso, non si pu&ograve; non ammettere come quell&rsquo;incidente abbia segnato in negativo la stagione di Pecco, che nonostante questo &egrave; riuscito a gestire tutto ottimamente, ottenendo tanti podi e vincendo delle gare. Lui tende a negarlo, ma penso che quell&rsquo;incidente abbia lasciato un piccolo segno: spero, anzi ne sono certo, che recuperer&agrave; del tutto durante l&rsquo;inverno, cos&igrave; avremo ancora una volta un Pecco super competitivo&rdquo;.  Avere tutti i favori del pronostico ha creato problemi nel corso della stagione?   &ldquo;Non direi. Pecco &egrave; cresciuto dal punto di vista mentale, quindi la consapevolezza derivante dal numero 1 &egrave; stata un&rsquo;imposizione a fare bene. Bagnaia &egrave; maturo, non credo che questo sia stato un ostacolo: le cadute iniziali in Argentina e Texas sono state una grande lezione, relativamente a ci&ograve; che non deve accadere nel 2024, quando pi&ugrave; di quest&rsquo;anno si vincer&agrave; anche grazie ai piazzamenti&rdquo;.  Il paragone con il passato, a Pecco per arrivare al livello di Marquez e Rossi servono altri titoli    E&rsquo; stato pi&ugrave; entusiasmante vincere il titolo rincorrendo, come nel 2022, o difendendosi dagli attacchi dei rivali come quest&rsquo;anno?  &ldquo;Visto tutto quello che &egrave; successo anche quest&rsquo;anno metterei i due titoli sullo stesso piano. Anche se pathos e sapore sono differenti&rdquo;.  Se ripensa alle stagioni con Andrea Dovizioso, quando soltanto un alieno come Marc Marquez vi aveva impedito di iniziare a vincere prima, aumenta la soddisfazione attuale?  &ldquo;Certo. Essere stati al livello di Marc in quegli anni &egrave; fonte di soddisfazione. Abbiamo combattuto con uno dei piloti pi&ugrave; veloci della storia, quindi ci onora aver battagliato e a volte vinto con lui. Essere alla sua altezza ha fatto capire a tutti quanto il lavoro della Ducati fosse buono&rdquo;.  Se le dico Bagnaia come Valentino Rossi e Marquez che effetto le fa?  &ldquo;Per arrivare a loro servono altri campionati (sorride ndr), ma gi&agrave; viviamo una grande soddisfazione&rdquo;.  &nbsp;  Il Tardozzi pilota, terzo nel mondiale Superbike 1988, cosa avrebbe voluto rubare a Pecco?  &ldquo;Davide Tardozzi pilota era un brocco rispetto a questi (ride ndr), non c&rsquo;&egrave; paragone. Direi comunque la velocit&agrave;, anzi la sua serenit&agrave; in certe situazioni, con la quale &egrave; riuscito in poco tempo a uscire da situazioni complicate. Come proprio a Valencia fra venerd&igrave; e sabato. Il Tardozzi pilota aveva dei punti positivi, dei quali a volte parlo a Pecco, ma non mi metto certo al loro livello&rdquo;.  Il Tardozzi team manager invece cosa apprezza maggiormente del suo pilota? E cosa vorrebbe migliorare?  &ldquo;Di questo parlo con Pecco qualche volta all&rsquo;anno, faccia a faccia. Ha decisamente necessit&agrave; di crescere in alcune situazioni, ma non posso rivelarle. Siamo d&rsquo;accordo sul fatto che a volte ascolta i suggerimenti, in altri casi controbatte o vuole spiegare il motivo delle cose. Mi fa piacere, comunque, che a volte mi abbia dato retta&rdquo;.  Il nodo Marquez    Abbiamo visto Tardozzi rincuorare la futura signora Bagnaia, Domizia, nell&rsquo;angoscia di Barcellona, oppure incitare Pecco, in altri casi invitare la squadra alla calma, mettendoci sempre la faccia. Quanti ruoli ricopre?  &ldquo;Agisco d&rsquo;istinto. Se uno dovesse svolgere questo mestiere seguendo regole scritte, non farebbe bene. Nel bene e nel male seguo l&rsquo;istinto: sono cos&igrave;, non ho le istruzioni su come si fanno certe cose. Mi vengono, a volte bene, altre male. Non si studia per svolgere questo mestiere&rdquo;.  Gigi Dall&rsquo;Igna ha messo nel mirino la Red Bull in termini di successi. Non essere mai sazi &egrave; la chiave per dominare a lungo?  &ldquo;Assolutamente s&igrave;. Quando stai vincendo devi cercare di farlo con un distacco maggiore&rdquo;.  2024: quanto sar&agrave; difficile gestire tutti i vostri purosangue?  &ldquo;E&rsquo; un bel casino (detto in romagnolo ndr)&rdquo;.  Cosa risponderebbe a chi dice che Marc Marquez potrebbe rompere l&rsquo;idillio all&rsquo;interno della pattuglia Ducati?  &ldquo;Che noi sappiamo gestire anche i problemi pi&ugrave; grossi&rdquo;.  Valencia Test, Pedro Acosta ha scelto il numero per la MotoGP 

L&#39;INTERVISTA - Parla il Team Manager: &quot;Ci aspetta uno scontro tra titani interno nel 2024. Da pilota avrei rubato a Pecco la serenit&agrave; nei momenti difficili, e pu&ograve; migliorare ancora&quot;

MotoGP, Tardozzi: &quot;Marquez? Ducati sa gestire anche i problemi pi&ugrave; grossi&quot;

        La tensione per la conquista del titolo mondiale si fa sempre pi&ugrave; accesa e non potrebbe essere altrimenti vista la posta in palio. In pista, durante le FP2, si sono viste le prime fisiologiche scaramuccie tra Jorge Martin e Pecco Bagnaia, protagonisti di uno primo scontro ravvicinato che ha visto come attore principale lo spagnolo, che durante l'attacco al tempo per l'accesso diretto in Q2, ha seguito da vicino Bagnaia mettendosi nella sua scia, al fine di mettergli pressione. Un approccio mirato e finalizzato, senza troppe interpretazioni, all'infastidimento del campione del mondo in carica, alle prese con un venerd&igrave; sottotono e al momento preoccupante. La strategia del pilota Pramac non &egrave; piaciuta al team manager del team ufficiale Ducati, Davide Tardozzi, che ai microfoni di Sky Sport non le ha mandate a dire: "Della marcatura di Martin ce ne frega il giusto, oggi ne avevamo meno e siamo andati pi&ugrave; piano. Poi la marcatura di Martin sta al ridicolo come quella che fa certe volte Marquez ma ci sta, &egrave; possibile farlo, &egrave; giusto farlo". MotoGP, Taramasso: "Nessun difetti di produzione sulla gomma di Martin" Davide Tardozzi: "Il comportamento di Martin non ha influenzato Bagnaia"&nbsp; Nel gergo sportivo americano si chiama Trash Talking, un concetto che non va interpretato in maniera letterale ma che bens&igrave; sta a significare un approccio verbale e comunicativo che tende a destabilizzare l'avversario. Per certi versi il botta e risposta tra Davide Tardozzi e Gino Borsoi, team manager del team Prima Pramac, ha sfiorato tutto ci&ograve;, con continui riferimenti reciproci: "Oggi Pecco aveva le sue difficolt&agrave; e Martin non rappresentava un problema. Dico che il comportamento di Martin lascia il tempo che trova, soprattutto per un campione come lui che pu&ograve; venire a Valencia e vincere entrambe le gare. Marcare a uomo Bagnaia &egrave; un comportamento lecito e se da questo approccio, ovvero rallentando l'avversario, ricava un vantaggio non gli si pu&ograve; dire nulla". Tardozzi ha voluto precisare che la sortita dello spagnolo non ha avuto gli effetti sperati: "La tattica non ha assolutamente contribuito alle problematiche di Bagnaia anche perch&egrave; era in difficolt&agrave; sin dalle FP1. Chi sa leggere quello che succede in pista capisce che i problemi di Bagnaia derivano da altro. Non &egrave; molto difficile da capire che non &egrave; veloce come i primi". Il manager italiano, infine, ha spiegato cosa non &egrave; andato per il verso giusto nella giornata odierna: "Cercheremo di dare a Bagnaia quella confidenza che oggi non ha avuto sull'anteriore. Spero che gli ingegneri trovino la soluzione entro domani mattina in modo da soddisfarlo. Oggi le misure che abbiamo adottato non hanno funzionato". La replica di Gino Borsoi Gino Borsoi, dal canto suo, ha tutelato e approvato la manovra di Martin, rimarcando pi&ugrave; volte la competitivit&agrave; di Bagnaia, con il chiaro scopo di provare a smussare le certezze in casa Ducati ufficiale: "Ci stiamo giocando il mondiale, &egrave; l'ultima gara ed &egrave; giusto che ci si giochi tutte le carte possibili. Non sapevamo che Bagnaia fosse in difficolt&agrave; e mi aspetto che al sabato e alla domenica torni veloce, come sempre. Credo che Pecco sia pi&ugrave; abituato a gestire queste situazioni, l'ha gi&agrave; dimostrato l'anno scorso recuperando tanti punti a Quartararo. Anche Martin &egrave; stato una volta in questa dinamica, ma era la Moto3, in MotoGP &egrave; tutto pi&ugrave; difficile. Sicuramente per&ograve; secondo me in questo momento sta mantenendo l'approccio ideale". Dal punto di vista tecnico, al momento Martin sembra un passo avanti rispetto al rivale per il titolo: "Siamo a posto dal punto di vista del setting, Martin era molto contento anche se siamo solo al venerd&igrave;, sono sicuro che da domani le rosse saranno davanti". GP Valencia, Maverick Vinales: "Finalmente posso fare la differenza"        

Il botta e risposta tra il team manager della squadra ufficiale e Gino Borsoi contribuisce a scaldare gli animi per un duello finale sempre pi&ugrave; incandescente

GP Valencia, Tardozzi: "La marcatura a uomo di Martin è ridicola"

        09:25 MotoGP Motegi, la classifica finale enetpulse src=https://widget.enetscores.com/FWA3A1059A0D027493/ev/4040203/limit/39/lng/it  09:05 MotoGP Giappone, le dichiarazioni dei vincitori Marquez, "Mi sono divertito. Sapevo che la gara sarebbe stata molto lunga e infatti all'inizio era asciutta. Ho mantenuto la calma e giro dopo giro aumentavo il mio passo. Hanno fermato la gara nel momento giusto: congratulazioni ai due ragazzi prima di me!" Bagnaia, "Sono molto contento perch&egrave; &egrave; la prima volta che salgo su un podio con la pioggia. La pioggia era troppo forte: avremmo anhe potuto vincere ma sono comunque molto contento nonostante Jorge abbia guadagnato altri punti."&nbsp; Martin, "Oggi ero convitno di ottenere quel risultato e quando ho visto che iniziava a piovere ho cercato di capire cosa facevano gli altri, fermandomi poi con loro avevo un gran feeling, ho vinto quindi sono molto felice ed era troppo pericoloso continuare a correre"  08:57 Il Gran Premio termina: esposta la bandiera rossa I piloti tornano a schierarsi sulla griglia e a svolgere il warm up lap. Quartararo e Marquez alzano il braccio, in mezzo al gruppo l'acqua che si alza &egrave; davvero troppa. Viene esposta la banidera rossa: la gara termina.&nbsp;Poich&egrave; sono stati effettuati pi&ugrave; della met&agrave; dei giri previsti, i piloti ricevono il punteggio completo corrispondente alla posizione in cui si trovavano. Bagnaia continua ad essere i leader del mondiale.  08:45 MotoGP Giappone: la pioggia diminuisce e la gara riprende La gara riprender&agrave; alle 08:50, si correranno 12 giri con le posizioni acquisite prima dell'esposizione della bandiera rossa.  08:31 MotoGP Giappone: bandiera rossa, il meteo peggiora Espargar&ograve; alza un braccio per segnalare che le condizioni meteo rendono la gara troppo pericolosa. Anche Oliveira si ferma ai box e si ritira, facendo ampi segni per indicare che non riusciva a vedere bene. Braccia alzate anche per Marquez e Bagnaia.&nbsp; La gara si ferma, viene esposta la bandiera rossa: le condizioni meteo sono troppo pericolose.  08:26 GP Giappone, cambio di ritmo per Marquez e Martin Marquez sembra cambiare ritmo e risulta essere, attualmente, il pilota pi&ugrave; veloce in pista. Il vantaggio di Martin aumenta a 1.6 su Bagnaia, che vede incombere alle sue spalle Marco Bezzecchi che, tuttavia, viene superato dal pilota Honda dponpoche curve.&nbsp;  08:20 Il meteo peggiora: pioggia battente sull'asfalto Bezzecchi supera Espargar&ograve;, seguito subito dopo da Oliveira che segue il pilota italiano.&nbsp; Tardozzi ai microfoni di SKY Sport, "Sembra che stia cercando di tenere il passo di Martin ma la gara &egrave; ancora lunga." Top5:  Martin Bagnaia&nbsp; Bezzecchi Oliveira Marquez   08:16 Martinator &egrave; tornato: giri incredibili Bagnaia supera Marquez ma non pu&ograve; rilassarsi: Martin &egrave; risalito fino alle sue spalle e ora &egrave; intenzionato a superarlo per recuperare i punti preziosi che li separano. Cade Binder nel primo settore, ed &egrave; costretto ad abbandonare la gara. Martin riesce a superare Bagnaia con un'abile mossa, riuscendo a recuperare anche Espargar&ograve;. Se le posizioni rimarranno le stesse fino alla fine del Gran Premio, Martin diventerebbe il nuovo leader del campionato.  08:12 Bagnaia insegue Bezzecchi e Marquez La pioggia sta diminuendo di intensit&agrave;, andando a favorire i piloti che non hanno svolto il cambio moto. Bagnaia scavalca Bezzecchi e mette nel suo mirino Marquez, alle spalle di Espargar&ograve; che guida il Gran Premio. Pirro decide di cambiare la moto:&nbsp; la pista &egrave; troppo bagnata per proseguire con le slick.  08:09 MotoGP Giappone: errore di Martin La griglia &egrave; dominata ora da Michele Pirro, Quartararo, Bradl, Crutchlow e Morbidelli, che tuttavia non erano rientrati ai box. Il francese della Yamaha cambia la moto al secondo giro, mentre, durante le azioni del gruppo centrale, Martin va troppo lungo e lascia a Bezzecchi e Bagnaia la strada libera per superarlo.  08:05 Inizia il Gran Premio del Giappone: gara sul bagnato Ottima partenza di Martin e Miller, ma un contatto iniziale tra Vinales e Zarco costringe il pilota Aprilia fuori dalla pista, nella ghiaia. Espargar&ograve; tenta il sorpasso su Bagnaia, ma il torinese resiste e mantiene la terza posizione.&nbsp; I piloti sono autorizzati a passare per i box per cambiare la moto: tutti quanti rientrano&nbsp;  08:00 MotoGP Motegi, gara sul bagnato Mancano pochi minuti allo spegnimento dei semafori e all'inizio dell'ultimo appuntamento del weekend. Il meteo continua a non essere buono, la pioggia scende sull'asfalto giapponese  07:42 MotoGP Giappone, rischio pioggia I piloti escono dai box per andare a schierarsi sulla griglia di partenza ma le notizie non sono delle pi&ugrave; liete: a bordo pista si segnala che la pioggia &egrave; arrivata sul circuito giapponese. Assisteremo a una gara sul bagnato?&nbsp;  ?? Spots of rain! ??Just over 20 mins until lights out! #JapaneseGP  pic.twitter.com/sLcpP4FitW &mdash; MotoGP&trade; (@MotoGP) October 1, 2023     07:31 MotoGP Sprint: risultati e commento Dall'articolo: "Misano, India e Giappone. Tre Sprint consecutive per Jorge che, a dirla tutta, nel Gran Premio San Marino e Riviera di Rimini ha battuto tutti pure nella gara vera e propria.&nbsp;Con oggi sono 7 le affermazioni 2023 per Martin, adesso veramente attaccato in classifica a Pecco Bagnaia:&nbsp;"Mi sentivo fortissimo e, lavorando sui dettagli della Desmosedici, abbiamo realizzato l'obiettivo. Domani, usura gomme permettendo, ci proveremo ancora". Leggi il commento completo   07:22 MotoGP, la griglia di partenza del GP di Motegi Di seguito la griglia di partenza del Gran Premio di Motegi:&nbsp;  J. Martin&nbsp; F. Bagnaia&nbsp; J. MIller M. Bezzecchi B. Binder F. Di Giannantonio&nbsp; M. Marquez M. Vinales A. Espargar&ograve; J. Zarco R. Fernandez P. Espargar&ograve; A. Fernandez F. Quartararo&nbsp; J. Mir M. Oliveira F. Morbidelli&nbsp; T. Nakagami C. Crutchlow S. Bradl&nbsp; M. Pirro   07:10 MotoGP Giappone: si accende l'ultima sfida I piloti del motomondiale abbassano la visiera per l'ultima volta nel weekend orientale: Bagnaia dovr&agrave; fuggire da Martin che incombe sempre di pi&ugrave; alle sue spalle, cos&igrave; da riguadagnare punti preziosi in vista del termine della stagione. Il numero 89 sembra quasi imbattibile da dopo la pausa esitva, e colleziona vittorie che lo avvicinano pericolosamente al campione del mondo in carica.&nbsp; Luogo: Giappone, Circuito di Motegi         

In diretta - Il circus della MotoGP arriva all'ultimo appuntamento del weekend orientale. Martin riuscir&agrave; a raggiungere Bagnaia nella sua risalita?

MotoGP Live del GP Giappone 2023 in diretta da Motegi

        Fase finale di una stagione del Mondiale Superbike che ha visto s&igrave; Alvaro Bautista sempre in testa dall&rsquo;inizio, ma lo spagnolo ha voluto &ldquo;regalare&rdquo; qualche momento da brivido ai ducatisti con degli zeri abbastanza sanguinosi come ad Imola in gara-2 e la gara-1 di Aragon. Nella domenica spagnola, il #1 si &egrave; riscattato vincendo Superpole Race e gara-2 riportando il distacco su Razgatlioglu ad un "rassicurante" +47 Il penultimo atto del Mondiale, il round portoghese, si disputa su un tracciato assai favorevole al campione in carica ed alla Ducati, Portimao. La V4R va a nozze con l&rsquo;infinito rettilineo dei box del tracciato dell&rsquo;Algarve. Non tutti sanno che&hellip; La storia del round portoghese &egrave; abbastanza particolare: infatti entra ed esce dal calendario pi&ugrave; volte nel corso degli anni. Debutta nel 1988 con la pista di Estoril, esce per poi rientrare nel 1993. Da l&igrave; il nulla fino al 2008 quando &egrave; Portimao ad ospitare nuovamente il round portoghese fino al 2015; poi nuovamente nulla fino al 2020. Dal 2020 al 2022 coabitano Estoril e Portimao per via della pandemia da Covid-19.&nbsp; Storia e caratteristiche del tracciato di Portimao  Il complesso dell&rsquo;Autodromo Internacional do Algarve&nbsp;(che comprende la pista in s&eacute;, la pista da go-kart, uno sterrato per l&rsquo;off road, un hotel, un complesso di appartamenti, un centro tecnologico ed un centro sportivo) &egrave; stato inaugurato nel novembre del 2008. Il tracciato, lungo 4,59 km e con una sede stradale larga 18 metri, consta di un rettilineo principale di quasi 1000 metri (970 metri per la precisione) che termina con una staccata in picchiata verso il complesso delle prime curve. Viene soprannominato &ldquo;rollercoaster&rdquo; non a caso, &egrave; un saliscendi continuo ed &egrave; caratterizzato anche da due &ldquo;picchiate&rdquo; cieche molto simili tra loro (la prima verso curva 9, la seconda verso curva 12). Le curve del tracciato portoghese sono in totale 15, 6 a sinistra e 9 a destra con un lungo curvone verso destra che immette, leggermente in salita, sul lungo rettilineo. I tratti caratteristici del tracciato portoghese  I&nbsp;punti di frenata&nbsp;pi&ugrave; difficili del tracciato portoghese sono: curva 1, si arriva in picchiata dal rettilineo ed &egrave; facile sbagliare il punto di frenata per l&rsquo;inserimento della prima delle due destre; curva 5, un tornante verso sinistra in contropendenza in discesa dove &egrave; facile perdere l&rsquo;anteriore della moto (Rins ne sa qualcosa, nel 2021 cadde proprio in quel punto mentre seguiva Quartararo); curva 10-11, un altro tratto che mette in crisi l&rsquo;anteriore della moto (Zarco ha perso l&rsquo;anteriore della sua Ducati in questo tratto dopo il sorpasso subito da Bagnaia), cambio veloce di direzione uscendo dalla picchiata della 9 per poi frenare a moto dritta e fare la 11. I punti invece dove&nbsp;poter superare&nbsp;sono: staccata di curva 1, anche se &egrave; molto facile subire un controsorpasso se non si chiude bene la traiettoria; staccata di curva 5, anche se bisogna calibrare bene la frenata per non perdere l&rsquo;anteriore sugli avvallamenti; tratto 10-11 se si esce bene dalla 9 si pu&ograve; portare un buon attacco in quel punto; curva 13, la sinistra lenta nel T3 del tracciato. Azzardato invece pensare di portare l&rsquo;attacco alla 14, comprometterebbe la percorrenza della 15 la lunga curva finale che immette sul traguardo. Statistiche e record del round portoghese  Come detto in precedenza, il round portoghese entra nel calendario nel 1988. Contando quella di quest&rsquo;anno, in totale sono appena 16 le edizioni della gara in terra lusitana, disputate sui tracciati di Estoril (5) e Portimao (11). Il primo round portoghese del Mondiale risale all&rsquo;11 settembre 1988 sul tracciato di Estoril: pole di Stephane Mertens, vittoria in gara-1 di Davide Tardozzi ed in gara-2 dello stesso Stephane Mertens. La prima gara disputata a Portimao risale al 2 novembre 2008, ultimo atto di quella stagione dominata da Troy Bayliss: pole e doppietta (vittorie numero 51 e 52 della carriera) dell&rsquo;australiano alla sua ultima gara in carriera in SBK Per quanto riguarda le due edizioni dello scorso anno: ad Estoril vittoria in gara-1 di Bautista, vittoria in Superpole Race e gara-2 di Jonathan Rea mentre a Portimao vittoria in gara-1 e Superpole Race per Toprak Razgatlioglu, Bautista fa sua gara-2 SBK Portimao Orari       

Ecco tutto quello che c&rsquo;&egrave; da sapere sul tracciato dell&rsquo;Algarve, dove nel fine settimana si svolger&agrave; il penultimo appuntamento del Mondiale

Portimao: curve, lunghezza e criticità per la SBK

        13:56 Martin vince, ma Bez &egrave; il protagonista Mancano due giri alla fine del primo gran premio d'India e Marco Bezzecchi sembra intenzionato a non rimanere fuori dalla Top5. Inizia l'attacco a Quartararo mentre scocca l'ultimio giro. Il francese &egrave; costretto a cedere la posizione, arrendendosi davanti alla superiorit&agrave; di Bez e della sua Ducati. Martin svolge le ultime curve, passando sotto la bandiera a scacchi e firmando con il suo nome la vittoria del primo gran premio d'India nella soria del motomondiale.  13:51 Bezzecchi resiste, rimonta in sesta posizione Borsoi, "Il passo di Martin &egrave; incredibile dal primo giro, ma devo dire che anche il passo di Bezzecchi &egrave; davvero eccezionale, avrebbe potuto lottare con Jorge se non fosse stato per l'incidente"&nbsp; Nonostante l'incidente al termine del primo rettilineo, Marco Bezzecchi &egrave; artefice di una grande rimonta, arrivando in sesta posizione a 3 giri dalla fine. Aleix Espargar&ograve; cade nel ghiaione.  13:45 Ottima performance Honda ma.. Bagnaia insegue Martin e non riesce a distaccare le due Honda ufficiali di Marquez e Mir. Quest'ultimo, nonostante le ottime performance, scivola in curva e non riesce a rialzare la moto da terra. Top 5:  Martin Bagnaia Marquez Binder Quartararo   13:38 Inizia la Sprint! Si spengono i semafori e Martin ha lo spunto migliore. Luca Marini si impunta e colpisce Bezzecchi, che tuttavia riesce a rimanere sulle due ruote. Anche Pol Espargar&ograve; &egrave; rimasto coinvolto in un incidente con Bradl e Augusto Fernandez. Nel frattempo Martin apre la griglia, seguito da Bagnaia e Marc Marquez.   13:32 Pit lane aperta: inizia il Gran Premio d'India&nbsp; Sventola la bandiera verde e i piloti escono dai box per andare a posizionarsi sulla griglia di partenza  13:20 Mancano 10 minuti alla partenza Davide Tardozzi sulla decisione di eliminare l'acqua dalla pista, "Hanno fatto bene, si tratta di mettere in sicurezza la pista."&nbsp; Le piazzole di partenza stanno venendo asciugate dai soffiatori: non si proseguir&agrave; all'asciugatura di tutto il rettilineo.   13:11 Macchinari per asciugare la pista Sono scesi in pista i macchinari per tentare di asciugare il rettilineo iniziale, la partenza viene spostata alle 13:30  13:01 MotoGP India, partenza posticipata Le condizioni della pista non sono ancora ottimali per la partenza e molti piloti si sono avvicinati per disscutere con Capirossi per mettere in sicurezza il momento della partenza. La gara viene positicipata, si partir&agrave; alle 13:25   12:42 Alex Marquez costretto al ritiro A causa di un high side avvenuto durante il Q2, Alex Marquez &egrave; costretto al ritiro per via della frattura di alcune costole. Il pilota Gresini salter&agrave; il Gran Premio dell'India  Disaster for @alexmarquez73 on his last flying lap! He's secured a Q2 spot but he looked to be in a bit of pain when walking off #IndianGP  pic.twitter.com/7HlPj5OlpK &mdash; MotoGP&trade; (@MotoGP) September 23, 2023     12:35 GP India, i piloti scendono in pista Finite le qualifiche di Moto2, &egrave; tempo per i piloti di MotoGP di salire in sella e compiere qualche giro per saggiare il circuito dopo un violento acquazzone. I piloti montano le gomme&nbsp;wet,&nbsp;una mescola che potrebbero dover utilizzare anche nella main race domenicale.  12:27 MotoGP, gli orari del GP d'India Gli orari degli appuntamenti del motomondiale di domenica 24 sono i seguenti:&nbsp; Moto3, ore 09:00 Moto2, ore 10:15 MotoGP, ore 12:00  12:14 MotoGP India, gara posticipata per meteo A causa del meteo incerto, la Sprint &egrave; stata positicipata dalle 12:00 alle 13:08. I piloti correranno su una pista bagnata, non il modo migliore per "fare conoscenza" con la pista  Unsurprisingly, we do have a delay! ?#IndianGP  pic.twitter.com/kR3t1F9ZWj &mdash; MotoGP&trade; (@MotoGP) September 23, 2023     12:08 Marquez-Gresini: Ciabatti conferma le trattative Marc Marquez in Gresini nel 2024?&nbsp;Quella che fino a poche settimane fa sembrava solo un&rsquo;ipotesi giornalistica, adesso assume i contorni di&nbsp;una possibilit&agrave; sempre pi&ugrave; concreta. Ai microfoni di MotoGP &egrave; Paolo Ciabatti che conferma le trattative: &ldquo;Gresini Racing ha davvero questa opportunit&agrave;. Adesso il team sta aspettando la decisione di Marc. Marquez parler&agrave; con il management Honda in Giappone, e poi prender&agrave; una decisione"&nbsp;  Leggi l'articolo completo  11:45 MotoGP India, la griglia di partenza Di seguito la griglia di partenza della Sprint:&nbsp; 1. Bezzecchi2. Martin3. Bagnaia 4. Marini5. Mir6. M. Marquez 7. Zarco8. Quartararo9. Vi&ntilde;ales 10. A. Espargaro11. R. Fernandez12. A. Marquez 13. Di Giannantonio14. Binder15. Nakagami 16. Miller17. Morbidelli18. A. Fernandez 19. Oliveira20. P. Espargaro21. Bradl22. Pirro  11:40 MotoGP India: abitanti particolari nel box KTM Nonostante la pioggia continui a preoccupare gli addetti ai lavori, la tensione viene smorzata dagli&nbsp;abitanti del circuito. Sembra che le scimmie abbiano un particolare interesse per il garage KTM...&nbsp;   https://t.co/9XdBCsSfdI pic.twitter.com/Xp74bHfkWS &mdash; Red Bull KTM Factory Racing (@KTM_Racing) September 23, 2023     11:14 Calendario MotoGP 2024: annunciate le date Il calendario del 2024 era stato al centro dell'attenzione durante la tappa di Misano, ma ora abbiamo una conferma pi&ugrave; ufficiale. Da poche ore, infatti, &egrave; stato rilasciato l'elenco delle 22 tappe che comporranno il calendario del motomondiale 2024. Vuoi saperne di pi&ugrave;? Clicca qui   11:03 GP India MotoGP: un evento storico Per la prima volta il motomondiale sbarca in India, nel Buddh International Circuit. Il motorsport non &egrave; nuovo al clima indiano, ma fino ad oggi solo le quattro ruote avevano corso sull'asfalto di nuova Delhi. La Storia delle due ruote si srotola davanti ai box dei team impegnati nella corsa al titolo, siete pronti a prendervi parte?&nbsp; Luogo: India, Buddh International Circuit         

In diretta - Le premesse non erano delle migliori, ma i piloti sono in India e tutto &egrave; pronto per la Sprint. Seguici per non perdere nessun istante

MotoGP Live Gara Sprint del GP India 2023 in diretta

        Anche se potrebbe sembrare difficile da spiegare a qualcuno che si approccia oggi al mondo delle moto da competizione, Honda, e in particolare la HRC, oggi sembra avere qualche difficolt&agrave; ma, tra met&agrave; degli anni '80 e la fine degli anni '90, fu in grado di vincere 10 titoli in 500, 6 titoli in 250 oltre a 8 titoli nella Formula TT e soprattutto i primi due mondiali del neonato campionato SBK con la protagonista di questo articolo: la VFR750R, meglio conosciuta come RC30. Una famiglia da corsa Prima di arrivare alla RC30 &egrave; giusto ripercorrere le strade, o meglio, le piste che hanno portato Honda alla realizzazione della VFR750R. Siamo a met&agrave; degli anni '80 e Honda domina la scena sia sul piano commerciale che quello sportivo con le proprie moto. Nel 1983, Freddy Spencer aveva conquistato il primo titolo in 500 della casa dell&rsquo;ala dorata, bissando il successo nel 1985. Nel mondiale Formula TT 1 invece Joey Dunlop vinceva il titolo in sella ad una moto derivata dalla VFR750F (modello che in quegli anni vide un vero e proprio boom di vendite). Le caratteristiche tecniche della VFR750F La VFR750F era una sportiva stradale con un motore V4 da 748cc (747,75cc per l&rsquo;esattezza) di 105cv. Proprio attorno a questo motore nascevano le RS850R e poi RS750R che correvano nei mondiali Endurance e Formula TT. Gi&agrave; perch&eacute; parlare di derivate dalla serie in quegli anni non &egrave; propriamente corretto. Il regolamento dell&rsquo;epoca infatti era molto pi&ugrave; permissivo e consentiva profonde trasformazioni alle moto che diventavano di fatto dei prototipi.  &nbsp; Il dominio Honda negli anni '80 In quegli anni infatti la Casa dell'Ala dorata era pressoch&eacute; l&rsquo;unica ad impegnarsi concretamente in forma ufficiale sia al campionato Formula TT F1 che al mondiale Endurance, il regolamento permetteva di lavorare a fondo sia sul motore che sulla ciclistica tanto che le RS850R del 1984 (dopo che il regolamento mise il limite a 750cc per limitare le prestazioni delle moto) e la RS750R potevano vantare delle ciclistiche derivate dalla NS500 da Gran Premio. Con questa moto Joey Dunlop conquister&agrave; 3 titoli Formula TT F1 oltre che due edizioni del Tourist Trophy, nel 1984 Honda oltre al titolo Formula TT si aggiudicher&agrave; anche il mondiale Endurance con la RS750 gestita da Honda France affidata a Gerard Coudray e Patrick Igoa. La moto che anticip&ograve; la RC30: la RFV750 Nel 1985, la RFV750 debutta in gara sia nel Formula TT che nel mondiale Endurance. La nuova moto uscita da HRC vantava un motore che, pur derivando da quello della VFR750F, adottava bielle e valvole in titanio, pistoni e camme speciali oltre che una trasmissione alleggerita e a sei marce, infine la distribuzione pass&ograve; da quella tradizionale a catena ad una a cascata d&rsquo;ingranaggi.Questo unito ad un nuovo telaio doppia trave in alluminio con rinforzi specifici e a sospensioni e freni ereditati direttamente dalla Honda NS 500 di "Fast" Freddy. La forcella Showa da 43mm con sistema d&rsquo;affondamento TRAC ed un monoammortizzatore sempre marchiato Showa con sistema progressivo Pro-Link. Anche i freni erano i medesimi della moto che disputava il motomondiale con una doppia pinza Nissin a quattro pistoncini che mordeva due dischi da 320mm. La moto raggiungeva cos&igrave; i 130cv pesando in configurazione Formula TT F1 solamente 152kg che salivano a 160kg in versione Endurance per via dell&rsquo;impianto elettrico necessario alle corse di durata. La RVF750 debutt&ograve; a Le Mans nel 1985 ma essendo ancora un progetto troppo acerbo costrinse entrambe le moto schierate al ritiro. In HRC, per&ograve;, misero subito mano alla moto riuscendo a sistemare i problemi di giovent&ugrave; ed affidando la moto a Joey Dunlop che vincer&agrave; nelle stagioni 1985 e 1986 tutte le gare del campionato Formula TT. La RVF750 riusc&igrave; oltre che ad imporsi nelle gare sprint anche nel mondiale Endurance dove conquist&ograve; il titolo con Gerard Coudray, Patrick Igoa e Alex Vieria. Nella stessa edizione inoltre fece il suo debutto sulla RVF750 guidata da Dominique Sarron e Mike Baldwin l&rsquo;iconico monobraccio che da quel momento caratterizzer&agrave; le successive Honda V4. Questa soluzione permetteva oltre ad un cambio gomme pi&ugrave; rapido anche l&rsquo;utilizzo di uno scarico pi&ugrave; performante e quindi la soluzione venne velocemente approvata e portata su tutte le RVF750. La situazione di Honda in America In America negli anni '80, Honda correva con successo nel campionato AMA F1. Nella seconda met&agrave; degli anni '80, per&ograve; il campionato F1 stava lentamente perdendo interesse negli States che invece puntavano al nuovo format della &ldquo;Superbike&rdquo;. Nel 1986 le due classi avrebbero corso insieme ma con classifiche separate e Honda USA rifiut&ograve; di utilizzare le super competitive RVF750 per evitare che quest&rsquo;ultime potessero battere le nuove VFR750F con cui correvano Fred Merkel e Wayne Rainey per evitare che il nuovo modello stradale, da poco in listino, avesse cattiva pubblicit&agrave;. Il compromesso tra Honda USA e HRC fu quello di preparare una nova VFR750F rispettando il regolamento F1 in modo da poter vincere entrambi i campionati con la stessa moto e poterla vendere al pubblico come una moto vincente. Nacque cos&igrave; il progetto &ldquo;6X&rdquo;, una sigla che da quel momento segner&agrave; la storia di Honda.  &nbsp; La nascita della SBK e della RC30  Steve McLaughling convinse la FIM a creare il campionato mondiale Superbike a partire dal 1988. Nel nuovo campionato le moto dovevano essere vere moto derivate dalla serie con un regolamento tecnico pi&ugrave; stringente ma soprattutto abbandonava le corse su strada che facevano parte del calendario del Formula TT in favore delle piste. Cos&igrave; da un lavoro congiunto tra tecnici HRC e uomini del reparto R&amp;D di Honda nasce il progetto RC30.I giornalisti rimasero sorpresi, infatti si aspettavano una moto che nelle linee ricordasse l&rsquo;ultimo modello utilizzato da Honda ovvero la celebre 6X, invece la RC30 non era altro che una RVF750 con targa e fanali. Il motore manteneva solo le misure di quello della VFR750F, con un alesaggio di 70mm ed una corsa di 48,6mm. Tutto il resto era stato completamente riprogettato: blocco cilindri e teste pi&ugrave; piccoli, valvole pi&ugrave; grandi, bielle in titanio viene alleggerita anche la cascata di ingranaggi della trasmissione e la frizione multi disco a bagno d&rsquo;olio sar&agrave; la prima ad avere un dispositivo antisaltellamento. Dotato di una potenza di 118cv a 11.000giri/min (con il limitatore posto a 12.500giri/min) il V4 Honda diventa presto il riferimento per tutte le altre SBK. Rispetto al motore della VFR750F cambia anche l&rsquo;ordine di accensione dei cilindri passando da una disposizione degli angoli biella-manovella a 180&deg; ad una a 360&deg; migliorando l&rsquo;erogazione della potenza. Cambia anche la rapportatura del cambio ora molto pi&ugrave; ravvicinata, come sulle moto da competizione, con una prima molto lunga che permetteva di raggiungere i 120km/h. 3500 VFR750R in due versioni  Il telaio in doppia trave perimetrale in alluminio era lo stesso della RVF750 rinforzato per l&rsquo;uso stradale ed anche il resto della ciclistica discende direttamente dal modello racing con forcelle e mono marchiati Showa regolabili e freni a 4 pistoncini Nissin che mordevano dischi da 310mm. Una delle caratteristiche della VFR750R era la dimensione del cerchio posteriore che non era un classico 17 pollici ma bens&igrave; un 18 pollici con un canale da 5,50, gommato 170/60-18. La moto entr&ograve; in produzione con il primo lotto di 30 moto prodotte direttamente da HRC e assemblate gi&agrave; in configurazione racing privi dunque di specchietti e fari a rappresentare la natura corsaiola della moto. In totale furono prodotte 3500 VFR750R in due versioni, la prima prodotta dal 1988 al 1990 mentre la seconda dal 1990 al 1993. Nel mercato italiano ne arrivarono un numero ridottissimo ad un prezzo di 22milioni di lire, il doppio della VRF750F, ma ci&ograve; nonostante and&ograve; a ruba diventando ancora oggi un pezzo da collezione ricercatissimo con quotazioni che superano i 25mila Euro.  Il successo di Honda in SBK&nbsp;  Nella prima stagione in SBK, la RC30 nonostante alla fine conquister&agrave; il titolo grazie a Fred Merkel, non si rivel&ograve; la moto pi&ugrave; competitiva della griglia, anzi la VFR750R in quella stagione vinse solo due manche. Nonostante questo Merkel si impose davanti ai nostri Fabrizio Pirovano e Davide Tardozzi anche grazie ad un regolamento che in quella prima stagione assegnava punti solo a fine weekend sommando i risultati di Gara1 e Gara2. Il vero salto di qualit&agrave; la RC30 lo fece nella stagione 1989, nella seconda stagione SBK infatti la VFR750R si impose in 8 manche e conquistando 28 podi. Negli anni successivi fino al 1993 la RC30 ormai "vecchia" di qualche stagione paga l'arrivo della nuova 888 di casa Ducati. Dopo cinque stagioni con due titoli mondiali piloti e tre titoli costruttori nel 1993 termina l'esperienza della RC30 che nella successiva stagione verr&agrave; sostituita dalla pi&ugrave; competitiva RC45. Molto pi&ugrave; veloce, tanto da riportare al successo la Casa dell'ala dorata nel 1995, ma comunque, non entrer&agrave; nei cuori degli appassionati come l'antesignana.        

Nata per la pista e solo dopo omologata per la strada. Dopo 35 anni dal lancio resta una delle moto pi&ugrave; amate e sognate dagli appassionati

Honda RC30: la storia della moto che conquistò la SBK e la gente

        15:42 MotoGP, l'ordine di arrivo della Sprint di Misano Di seguito l'ordine di arrivo della gara Sprint del Gran Premio di San Marino:&nbsp;  J. Martin (prima Pramac Racing)  M. Bezzecchi (Mooney VR46)  F. Bagnaia (Ducati Lenovo Team)  D. Pedrosa (Red Bull KTM Factory Racing)  B. Binder (Red Bull KTM Factory Racing)  M. Vinales (Aprilia Racing)  L. Marini (Mooney VR46)  A. Espargaro (Aprilia Racing)  A. Marquez (Gresini Racing MotoGP)  M. Marquez (Repsol Honda Team)  R. Fernandez (Cryptodata RNF MotoGP Team)  M. Oliveira (Cryptodata RNF MotoGP Team)  J. Zarco (prima Pramac Racing)  F. Quartararo (Monster Energy Yamaha MotoGP)  P. Espargaro (GasGas Factory Racing Tech3)  F. Morbidelli (Monster Energy Yamaha MotoGP)  J. Miller (Red Bull KTM Factory Racing)  F. Di Giannantonio (Gresini Racing MotoGP)  A. Fernandez (GasGas Factory Racing Tech3)  S. Bradl (HRC Honda)  M. Pirro (Ducati Aruba Team)  T. Nakagami (LCR Honda Idemitsu)  J. Mir (Repsol Honda Team)   15:34 Bagnaia, Bezzecchi e Martin: le dichiarazioni post-gara Bezzecchi,&nbsp;"&egrave; stato difficile ma siamo a Misano, dovevo tenermi forte per regalare un bello spettacolo ai tifosi" Martin, "Oggi &egrave; stata un grande giornata: pole position con record e vittoria. Marco mi ha spinto tantissimo e ho dovuto guidare al limite per tutta la gara. Spero di migliorare ancora un pochino per domani e sentirmi pi&ugrave; forte"&nbsp; Bagnaia, "Considerando la situazione, il dolore che provo mentre guido, &egrave; incredibile arrivare al terzo posto. Le sensazioni non erano le migliori ma sono felcie di salire sul podio e voglio fare le congratulazioni a Jorge che ha fatto un lavoro incredibile"  From that #CatalanGP crash to #TissotSprint podium @PeccoBagnaia is in obvious pain but that didn't stop him getting 3rd place! #SanMarinoGP  pic.twitter.com/at0zbvowWb &mdash; MotoGP&trade; (@MotoGP) September 9, 2023     15:23 GP Misano, vince Martin, 2&deg; Bezzecchi, 3&deg; Bagnaia Jorge Martin vince il Gran Premio di San Marino, seguito da Bezzecchi e Bagnaia. Pedrosa deve arrendersi alla superiorit&agrave; della Desmosedici del campione del mondo e si ferma in quarta posizione, vicino al titolare Binder.  Absolutely peerless until the checkered flag! @88jorgemartin wins the #TissotSprint #SanMarinoGP  pic.twitter.com/hF6hLPdrxC &mdash; MotoGP&trade; (@MotoGP) September 9, 2023     15:21 MotoGP, Bagnaia deve difendersi: l'attacco di Pedrosa Pedrosa inizia ad impostare l'attaco su Bagnaia, che deve difendersi con le unghie e con i denti. Inizia l'ultimo giro, il tester KTM ha altre due occasioni per superare il campione del mondo in carica, prima che Binder ne approfitti  15:18 GP San Marino, Bagnaia inseguito da Pedrosa Il distacco tra Bagnaia e Pedrosa si assottiglia sempre di pi&ugrave;, . Bezzecchi va leggermente largo e aumenta la distanza che lo separa da Martin (+0.991). Mir non esegue il long lap penalty e la direzione gara lo penalizza con un altro LLP.  15:15 Tardozzi, le condizioni di Bagnaia Tardozzi ai microfoni SKY, "Direi che &egrave; gi&agrave; un successo che stia correndo, Pedrosa sta facendo molto bene per cui dobbiamo difenderci e stare attenti"  15:13 MotoGP San Marino: siamo a met&agrave; gara Siamo al sesto giro della Sprint e i giochi sono ancora abilmente condotti da Martin, seguito da Bezzecchi che non gli concede un centimetro. Binder passa Vinales, che non riesce a contrattaccare ed &egrave; costretto a cedere gli la quinta posizione. Mir penalizzato per il track limit: dovr&agrave; compiere un LLP. Track limit warning anche per Bagnaia e Pedrosa Top10  Martin&nbsp; Bezzecchi Bagnaia Pedrosa Binder Vinales Marini Espargar&ograve; A. Marquez A. Marquez M.   15:07 Duello tra KTM: carenate tra Binder e Pedrosa Bezzecchi passa Bagnaia che va troppo lungo, un piccolo errore che deve pagare. Duello tra Pedrosa e Binder: il tester non cede di un centimetro e mantiene la posizione.&nbsp;  Literally wrestling his way through the field! What a move from @BradBinder_33 to grab 6th #SanMarinoGP  pic.twitter.com/44o9efg67o &mdash; MotoGP&trade; (@MotoGP) September 9, 2023     15:04 GP San Marino, inizia la MotoGP! Ottima partenza per Martin che riesce a mantenere la prima posizione, seguito da Bagnaia e da Bezzecchi che si deve guardare da Pedrosa, risalito di una posizione. Ottimo spunto per le due Aprilia, che chiudono la Top5 al termine del primo giro  14:57 MotoGP, pochi minuti alla partenza I piloti scendono in pista e si schierano sulla griglia, iniziando a riscaldarsi e a concentrarsi per svolgere i 12 giri che compongono la Sprint. Martin parte dalla casella di fronte, subito tallonato da Bezzecchi e Bagnaia.   14:47 A Misano il pubblico inizia a scaldarsi: tutto pronto per la Sprint Tutto &egrave; pronto alla partenza della Sprint a Misano e l'entusiasmo sugli spalti non si contiene con facilit&agrave;!&nbsp;  Gloves for a piadina? We wonder what Bez would say #SanMarinoGP  pic.twitter.com/LmWXvwaTHv &mdash; MotoGP&trade; (@MotoGP) September 9, 2023     14:42 MotoGP San Marino: orari e programmazione TV Non perdere nessun appuntamento del motomondiale: di seguito trovi gli orari delle main race di domenica 10 settembre. La copertura dell'evento la si potr&agrave; trovare su SKY e su TV8, entrambe in diretta.&nbsp;  Gara Moto3:&nbsp;11:00 Gara Moto2:&nbsp;12:15 Gara MotoGP:&nbsp;14:00    14:35 GP San Marino, non solo MotoGP: Casadei &egrave; campione del mondo! Non solo la classe regina corre sul circuito di Misano e, infatti, Matteo Casadei decide di far parlare della MotoE conquistando il suo primo titolo mondiale proprio nel circuito italiano, a casa sua. Si tratta di risultato storico, perch&eacute; arrivato nella prima stagione della&nbsp;Ducati&nbsp;come fornitrice unica della categoria, che proprio quest&rsquo;anno ha assunto la titolazione di campionato mondiale.  Scopri di pi&ugrave; nel nostro approfondimento  14:24 MotoGP, caso Marquez: una situazione fumosa Negli ultimi giorni regge la scena Marc Marquez: il paddock continua a mormorare riguardo la sua scelta di Casa per il 2024 nonostante il contratto che lo lega a Honda non sia in scadenza fino alla fine del prossimo campionato. Le voci pi&ugrave; recenti lo vedrebbero in contatto con Gresini, al fianco del fratello minore che ironizza su questa possibile scelta. Marc sembra avere le idee chiare per il 2024, come si chiuder&agrave; la questione?   14:12 MotoGP San Marino, la griglia di partenza La MotoGP torna in Italia per il dodicesimo appuntamento della stagione. Le qualifiche hanno visto un&nbsp;tris di Desmosedici mettere le mani sulle prime posizioni della classifica, ponendo le basi per una Sprint entusiasmante. Da tenere d'occhio anche le Aprilia: tutte e quattro sono entrate in Q2. Ducati e Aprilia affilano le armi per il duello, tutto il pubblico di Misano &egrave; in fermento.&nbsp;  Martin J. Prima Pramac Racing Bezzecchi M. Mooney VR46 Team Bagnaia F. Ducati Lenovo Team Vinales M. Aprilia Racing Pedrosa D. Red Bull KTM Factory Racing Espargaro A. Aprilia Racing Binder B. Red Bull KTM Factory Racing Marini L. Mooney VR46 Team Marquez M. Repsol Honda Oliveira M. CryptoData RNF MotoGP Team Marquez A. Gresini Racing MotoGP Fernandez R. CryptoData RNF MotoGP Team Quartararo F. Monster Energy Yamaha Pirro M. Aruba.it Ducati Bradl S. Team HRC Zarco J. Prima Pramac Racing Fernandez A. Tech3 GASGAS Factory Racing Miller J. Red Bull KTM Factory Racing Morbidelli F. Monster Energy Yamaha Nakagami T. LCR Honda Di Giannantonio F. Gresini Racing MotoGP Mir J. Repsol Honda Espargaro P. Tech3 GASGAS Factory Racing  Luogo: Circuito Misano World Circuit Marco Simoncelli, Emilia Romagna         

In diretta - La MotoGP torna in Italia per il GP di Misano! Bagnaia torna in pista dopo l'incidente a Barcellona, alle spalle di Martin e Bez

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