Tutte le foto delle versioni a due tempi (TE) e quattro tempi (FE) e degli accessori originali

Husqvarna enduro 2016: il test

Gorizia - Siamo giunti al terzo anno della nuova gestione Husqvarna (che, ricordiamolo, ora non &egrave; pi&ugrave; un marchio della BMW ma della KTM) ma l'entusiasmo e la voglia di rilanciare questo brand sono addirittura aumentati. Le versioni 2015 hanno avuto un notevole successo, che &egrave; addirittura andato oltre le aspettative. Questo vuol dire che il marchio Husqvarna ha mantenuto inalterato il suo fascino, che ora &egrave; anche abbinato ad una base tecnica all&rsquo;altezza della situazione. L'incremento delle vendite &egrave; stata una logica conseguenza. Anche nelle competizioni, oltre che nella produzione, Husqvarna ha ottenuto ottimi risultati, arricchendo un palmar&egrave;s che ha dell&rsquo;incredibile.   I modelli 2016 si guidano molto bene ed hanno un design riuscito, caratterizzato da grafiche con colori pi&ugrave; brillanti e dai copri steli aperti nella parte posteriore. Non c'&egrave; stato uno stravolgimento tecnico, come sui modelli da cross, ma ci sono delle novit&agrave;. L'avantreno, ad esempio. Ha un perno ruota di minore diametro (che quindi &egrave; pi&ugrave; leggero, e delle piastre forcella riprogettare per aumentare la distanza tra gli steli (modifica che assicura un leggero incremento della guidabilit&agrave; sui fondi duri). I motori erano e restano un riferimento. Il 125 2T va fortissimo (&egrave; sempre stato un propulsore dalle prestazioni eccezionali) ed &egrave; divertente da usare. Il 250 2T &egrave; molto pi&ugrave; impegnativo, adatto ad utenti esperti, mentre il 300 2T &egrave; la scelta migliore per chi pratica l'enduro estremo ed ha quindi bisogno di coppia in basso e pesi contenuti.  Passando ai modelli 4T (caratterizzati dalla sigla FE), va segnalato che la 250 continua a stupire, lasciando la concorrenza al palo dal punto di vista prestazionale. Ottima anche la 350, che per&ograve; richiede un notevole impegno fisico per essere gestita, perch&eacute; l'erogazione &egrave; molto aggressiva. Incredibilmente a punto la 450; c'&egrave; molta pi&ugrave; potenza di quella che serve ma questo motore, ai bassi regimi, spinge tanto e non incute timore. Per questo, la 450 pu&ograve; essere la scelta giusta sia per chi va forte davvero, sia per chi usa la moto per passeggiare. Infine... la 501, una 450 ancora pi&ugrave; "muscolosa" ma anche pi&ugrave; impegnativa. La FE 501 &egrave; consigliata solo a coloro che hanno un fisico allenato!  Bruno Salina  [conti_gallery id=&rdquo;37527"]

Niente stravolgimenti. La TE 125 (2T) e la FE 250 (4T) montano dei motori eccezionali. La FE 450 (4T) sorprende: esagerata ma guidabile

Per i prossimi tre anni (2016 - 2018) il Campionato Mondiale Superbike far&agrave; ancora tappa all&rsquo;Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari. L&rsquo;accordo &egrave; stato siglato tra Dorna WSBK Organisation, promoter del campionato riservato alle moto derivate dalla serie, e Formula Imola, gestore dell&rsquo;impianto romagnolo, che ha ospitato tredici edizioni WSBK.  Uberto Selvatico Estense (Presidente Formula Imola): "Sia noi che Dorna abbiamo fortemente voluto questo accordo. I 65.000 spettatori presenti all&rsquo;edizione di quest&rsquo;anno sono stati una ulteriore dimostrazione delle capacit&agrave; attrattive del circuito. L&rsquo;Autodromo di Imola continuer&agrave; ad essere un punto di riferimento nel panorama motoristico internazionale e questo accordo ne &egrave; un&rsquo;ulteriore conferma".  Pietro Benvenuti (Direttore Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari): "La pista di Imola &egrave; riconosciuta da tutti come una delle pi&ugrave; tecniche e spettacolari e stiamo lavorando sulle strutture per renderle sempre pi&ugrave; funzionali ad una competizione mondiale. La conferma che avremo ancora il Mondiale SBK va considerata nell&rsquo;ottica di un consolidamento della posizione di Imola in ambito internazionale, nel settore Motorsport".  Riccardo Piergentili

Siglato un accordo triennale tra Dorna e Formula Imola

Il Mondiale SBK far&agrave; ancora tappa ad Imola

C'&egrave; la firma sul contratto. Nel 2016 Ivan Cervantes correr&agrave; ancora con KTM, Casa con cui il quattro volte campione del mondo spagnolo ha lavorato per buona parte della sua carriera.  Alex Doringer, KTM Division Manager Enduro e Rally, ha cos&igrave; commentato l'accordo: "Siamo molto felici di continuare ad avere Ivan nel nostro team di enduro. L'esperienza di Cervantes &egrave; preziosa. Ivan &egrave; un grande campione ed un ambasciatore per il nostro sport".  Il 2015 di Cervantes &egrave; iniziato in salita, a causa di un infortunio alla spalla destra, che ha costretto lo spagnolo a saltare alcune tappe del WEC. Prima l'operazione chirurgica, poi la riabilitazione ed ora la notizia che nel 2016 Cervantes sar&agrave; ancora un pilota ufficiale.  Gli obiettivi del costruttore austriaco e del campione spagnolo sono ambiziosi. Si &egrave; anche parlato della Dakar. Non c'&egrave; nulla di certo, per&ograve;, se Cervantes raggiunger&agrave; un perfetto stato di forma, la sua partecipazione al Rally pi&ugrave; famoso ed impegnativo del mondo potrebbe diventare realt&agrave;..

KTM rinnova con Cervantes

La centralina ECU e il software del Campionato sar&agrave; obbligatoria per tutti gli iscritti a partire dal 2016: lo ha stabilito la Grand Prix Commission, composta da Carmelo Ezpeleta (Dorna), Ignacio Verneda (Direttore Esecutivo FIM), Herv&eacute; Poncharal (IRTA) e Takanao Tsubouchi (MSMA), in una riunione tenutasi oggi in Qatar.  Ecco quanto stabilito:  Tutti i partecipanti attuali e potenziali della classe MotoGP collaboreranno per agevolare la progettazione e lo sviluppo del software ECU del Campionato. Durante lo sviluppo del software,&nbsp; un sito web a numero chiuso sar&agrave; istituito per consentire ai partecipanti di monitorare lo sviluppo del software e di inserire i loro suggerimenti per le modifiche.  -Con effetto immediato, un Costruttore con piloti iscritti sotto l&rsquo;opzione Factory che non ha ottenuto una vittoria in condizioni di asciutto nella stagione precedente, o un nuovo Costruttore che si iscrive al Campionato, ha il diritto di usare 12 motori per pilota a stagione (senza congelamento), 24 litri di carburante e le stesse gomme della categoria Open. Questa concessione &egrave; valida fino all&rsquo;inizio della stagione 2016.

Lo ha stabilito oggi la Grand Prix Commission

25 risultati per '2016'

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MotoGP: centralina e software unico dal 2016