        Come anticipato qualche settimana fa, il calendario endurance vede ufficializzare un importante cambiamento riguardante la 8 ore di Suzuka. Dunque, la prestigiosa gara nipponica non si disputer&agrave; alla fine di luglio, come inizialmente previsto, bens&igrave; il 4-6 agosto 2023. Il rinvio di una settimana &egrave; stato necessario ai fini della non concomitanza con il round della Superbike di Most, con l'obiettivo di permettere ai piloti delle derivate di serie di poter prendere parte alla corsa. Il promotore del CAE Discovery Sports Events, Fran&ccedil;ois Ribeiro, ha lavorato con i suoi partner della F&eacute;d&eacute;ration Internationale de Motocyclisme (FIM) e con il promotore dell'evento Moblityland in Giappone per finalizzare la nuova data. Fran&ccedil;ois Ribeiro: "Fondamentale che i migliori piloti siano presenti alla gara di Suzuka"  Il promoter di Discovery Sports Events ha espresso tutta la sua soddisfazione per questa variazione, spiegando l'importanza nel dare la possibilit&agrave; ai piloti della Superbike di poter prendere parte ad uno degli eventi pi&ugrave; attesi dell'anno: "La 8 Ore di Suzuka &egrave; una celebrazione di successo dell'industria motociclistica giapponese. Pertanto, &egrave; fondamentale che i migliori piloti, team e produttori siano in grado di essere presenti per questo famoso evento in un luogo davvero iconico. Ringraziamo i nostri amici di FIM e Mobilityland per i loro sforzi collettivi per finalizzare la nuova data del 4-6 agosto 2023". Il calendario 2023  La 24 Heures Motos a Le Mans aprir&agrave; la stagione EWC 2023 dal 13 al 16 aprile, seguir&agrave; la seconda edizione della 24H DI SPA WC Motos, dal 16 al 18 giugno. prima del round giapponese di Suzuka dal 4 al 6 agosto. La 24 ore del Bol d'Or sul circuito Paul Ricard in Francia &egrave; ancora una volta pronta a completare il programma, chiudendo la stagione del EWC dal 14 al 17 settembre.  Campioni in piazza. Ducati celebra a Bologna i titoli MotoGP e SBK        

La FIM EWC ha ufficializzato il cambiamento di data della prestigiosa gara giapponese, che non si terr&agrave; pi&ugrave; a luglio

EWC: adesso è ufficiale, la 8 ore di Suzuka si correrà il 6 agosto

La gara endurance che si &egrave; svolta sulla storica pista giapponese ha visto trionfare il team di casa. Seconda la Kawasaki e chiude il podio il team Suzuki Youshimura SERT

EWC, 8 ore di Suzuka: le immagini della vittoria Honda

Inizialmente avrebbe dovuto disputarsi il 19 luglio. Poi l&rsquo;emergenza per la pandemia di Coronavirus ha indotto la Federazione Motociclistica Internazionale e gli organizzatori dell&rsquo;EWC a trovare una nuova data, insieme al circuito di Suzuka: la prestigiosa tappa del mondiale era stata fissata per domenica 1&deg; novembre, come vi avevamo annunciato.  Ma pochi minuti fa &egrave; arrivata la comunicazione dalla Federazione Motociclistica Internazionale: la 43esima edizione della 8 Ore di Suzuka &egrave; stata definitivamente cancellata per quest&#39;anno.  Il Giappone, infatti, ha deciso di mantenere chiuse le porte agli arrivi internazionali per l&rsquo;emergenza Coronavirus: di conseguenza i team e i piloti internazionali non avrebbero potuto recarsi a Suzuka. Si tratta della prima cancellazione dalla creazione della gara nel 1978.  La pandemia di Covid-19 rimane una fonte di preoccupazione in Giappone e il governo ha deciso di non revocare il divieto di ingresso agli arrivi internazionali, anche per i viaggiatori d&#39;affari. I piloti internazionali e le squadre permanenti sono sempre stati parte integrante dell&#39;azione della 8 Ore di Suzuka, che costituisce il round finale del campionato del mondo FIM Endurance. In loro assenza, diverrebbe una gara locale.  Senza piloti internazionali non si corre   &ldquo;Abbiamo lavorato duramente con Mobilityland per riprogrammare la gara da luglio a novembre - e poi per organizzare l&#39;ingresso in Giappone per team internazionali e piloti con un visto d&#39;affari speciale&rdquo;, spiega Fran&ccedil;ois Ribeiro, responsabile di Eurosport Events. &ldquo;Le nostre speranze sono svanite con le restrizioni all&#39;immigrazione per gli stranieri. La cancellazione della 8 Ore di Suzuka non &egrave; una questione di accesso degli spettatori. &Egrave; stata presa la decisione di non disputare questa corsa iconica come un evento locale. La 8 Ore di Suzuka, la gara di endurance pi&ugrave; prestigiosa al mondo negli ultimi 40 anni, non potr&agrave; correre senza i migliori piloti internazionali&quot;.    Nessuna prospettiva di deregolamentazione   &nbsp;&ldquo;Ci stavamo preparando per la 8 Ore di Suzuka prevista il 1&deg; novembre insieme a tutti i fan e gli stakeholder coinvolti in questo evento di gara ma, con molto rammarico, non troviamo altra alternativa che prendere la decisione di annullara la gara in considerazione della continua diffusione della pandemia di Coronavirus in Giappone e all&#39;estero&rdquo;, spiega Kaoru Tanaka, presidente di Mobilityland Corporation. &ldquo;Purtroppo in questa fase non vi &egrave; alcuna prospettiva di deregolamentazione delle restrizioni all&#39;immigrazione per i visitatori dall&#39;estero in Giappone. Siamo gi&agrave; al lavoro per fare in ??modo che l&#39;evento della 8 ore di Suzuka del 2021 sia pi&ugrave; divertente che mai&quot;.  &ldquo;L&#39;annullamento dell&#39;iconica gara della 8 Ore di Suzuka &egrave; una notizia davvero molto triste, ma dobbiamo accettare la decisione del governo giapponese che tiene conto delle misure di sicurezza per la salute della popolazione&rdquo;, ha aggiunto Jorge Viegas, presidente della Federazione Motociclistica Internazionale. &ldquo;In questi tempi difficili, voglio ringraziare tutti gli sforzi compiuti dal nostro promotor Eurosport Events, l&#39;organizzatore Mobilityland e la Japanese Motorcycling Federation (MFJ). Torneremo nel 2021 con la migliore gara di sempre!&quot; promette Viegas.  Intanto il mondiale Endurance torner&agrave; in azione nel weekend del 29 e 30 agosto con la 24 Ore di Le Mans.  Austria chiama, Ducati risponder&agrave;? A Spielberg l&#39;ultima occasione di riscatto 

In Giappone non si entra: gi&agrave; rimandata al 1&deg; novembre, la 43esima edizione della prestigiosa corsa non si far&agrave;. E&rsquo; la prima volta dal 1978

EWC: cancellata la 8 Ore di Suzuka per Coronavirus

L&rsquo;omologazione della Panigale V4 per il mondiale Endurance porta a conseguenze interessanti: la Ducati metter&agrave; in pista per l&rsquo;EWC una moto affidata alla struttura proveniente dalla BMW del mondiale Superbike.  CAMPIONATO INTERO - Il team disputer&agrave; l&rsquo;intero campionato e quindi anche la 8 Ore, la madre di tutte le gare, per le Case giapponesi; l&rsquo;unico scenario in cui Honda, Yamaha, Suzuki e la detentrice Kawasaki si sfidano in forma ufficiale. Non a caso, il budget &egrave; la seconda voce pi&ugrave; importante dopo la MotoGP ed &egrave; un evento per il quale vengono utilizzati ingegneri &ldquo;dedicati&rdquo;.  CAMPAGNA D&#39;ORIENTE - Nell&rsquo;ultimo weekend del luglio 2020, il pi&ugrave; caldo nel Paese del Sol Levante, la Ducati sar&agrave; presente e sar&agrave; una sorta di tentativo di invadere casa altrui. E anche se la Casa bolognese non si presenter&agrave; in forma ufficiale, &egrave; facile pensare che qualche rappresentante del reparto corse di Borgo Panigale si manifester&agrave; a supporto del team...  &nbsp; 

Non sar&agrave; un impegno ufficiale. La Panigale V4 sar&agrave; affidata a un team proveniente dalla Superbike

La Ducati sbarca alla 8 Ore di Suzuka

        Nella prestigiosa gara di Endurance 8 Ore di Suzuka Michael van der Mark e Alex Lowes hanno conquistato la quarta vittoria consecutiva per Yamaha. I due compagni di squadra nel Mondiale Superbike si sono fatti valere nonostante qualche difficolt&agrave;. Sul podio anche PJ Jacobsen al debutto nel team HRC con Takumi Takahashi e Takaaki Nakagami, mentre Jonathan Rea ed il suo futuro compagno di squadra Leon Haslam hanno chiuso con il terzo posto in sella alla Kawasaki in equipaggio con Kazuma Watanabe. La gara - Durante le otto ore di gara la Safety Car &egrave; scesa in pista in pi&ugrave; occasioni, mentreuno scroscio di pioggia ha bagnato il circuito proprio qualche istante prima del via, rendendo le condizioni insidiose nelle prime fasi. Haslam scattava dalla pole position e ha mantenuto la posizione, ma Honda e Yamaha sono andate subito all&rsquo;inseguimento della ZX-10R. Kawasaki &egrave; stata in grado di mantenere il comando nelle prime ora. Rea infatti ha completato un ottimo stint che lo ha visto protagonista di alcune bagarre con van der Mark, mentre Lowes &egrave; sceso in pista nella seconda fase e si &egrave; incontrato con Haslam. Il duo Yamaha &egrave; stato costretto a fare a meno del terzo pilota Katsuyuki Nakasuga, che in qualifica ha sub&igrave;to un infortunio alla spalla. Poi &egrave; entrata in pista una Safety Car a causa della pioggia ed i piloti hanno dovuto percorrere il tracciato con le gomme slick. Questo ha penalizzato Kawasaki, perch&eacute; Rea &egrave; stato protagonista di una piccola scivolata che ha fatto perdere secondi preziosi ai box. Nelle ultime ore &egrave; cos&igrave; finita indietro e la lotta per la vittoria &egrave; diventata una questione tra Honda e Yamaha. Arrivati nelle fasi finali, van der Mark ha preso il comando ed &egrave; stato Lowes a tagliare il traguardo davanti a tutti. Yamaha ha portato a casa la vittoria con 30 secondi di vantaggio, ma non &egrave; stato facile a seguito della rimonta Honda. L&rsquo;europeo pi&ugrave; vincente a Suzuka - Van der Mark ha conquistato la sua quarta vittoria a Suzuka ed &egrave; il pilota europeo pi&ugrave; vincente in questa famosa gara. &ldquo;&Egrave; stata davvero dura! Credo che sia stata la mia 8 Ore di Suzuka pi&ugrave; complicata a causa di tutti fattori che l&rsquo;hanno condizionata&rdquo;, ha detto Van der Mark. &ldquo;Le cose cambiavano velocemente e nel primo stint credo sia stato uno stint e mezzo. L&igrave; ho pensato che fosse passato il momento pi&ugrave; difficile, ma poi sono arrivato al mio terzo e sono stato in sella per un&rsquo;ore a quaranta minuti a causa di safety car, pioggia. Poi la pista si &egrave; asciugata ed &egrave; stato davvero complicato. Alla fine abbiamo gestito un buon margine e Alex ha tagliato il traguardo. Sono veramente felice del weekend!&rdquo; Lowes a quota tre - Lowes &egrave; stato soddisfatto di aver conquistato il suo terzo successo con Yamaha: &ldquo;Mi sentivo molto bene, la moto era fantastica, lavorava davvero bene. &Egrave; stato ottimo avere una moto veloce, ci ha reso pi&ugrave; semplici i sorpassi&rdquo;, ha commentato Lowes. &ldquo;Ovviamente la gara &egrave; stata molto complicata in alcuni momenti, tante Safety Car e condizioni meteo difficili. Ma Michael ha affrontato la situazione peggiore, ho avuto una gara pi&ugrave; semplice della sua, quindi devo ringraziarlo per l&rsquo;enorme lavoro fatto. Nella seconda parte di gara dovevamo essere furbi e portare la moto al traguardo". Nonostante gli sforzi fatti, Honda ha conquistato la seconda posizione con PJ Jacobsen, Takumi Takahashi e Takaaki Nakagami dopo essere anche stata al comando con il team HRC. La fortuna non &egrave; stata dalla parte di Kawasaki e Jonathan Rea, Leon Haslam e Kazuma Watanabe si sono piazzati terzi.       

Con la quarta affermazione van der Mark &egrave; il pilota europeo pi&ugrave; vittorioso nella estenuante gara endurance. Secondo Jacobsen con Honda, podio per Rea e Haslam con la Kawasaki

8 Ore di Suzuka: vincono van der Mark e Alex Lowes

        Con l&rsquo;obiettivo di cogliere il successo in una delle gare pi&ugrave; prestigiose del mondo, Kawasaki ha svelato una formazione per la 8 Ore di Suzuka, la gara di endurance in programma nel famoso circuito giapponese nel weekend del 28 e 29 luglio. I piloti saranno il tre volte campione mondiale della Superbike Jonathan Rea, l&rsquo;asso del campionato britannico Superbike Leon Haslam e il ventottenne giapponese Kazuma Watanabe. Rea e Haslam, in particolare, approdano in questa estenuante competizione forti di importanti affermazioni: oltre ai tre titoli mondiali in Superbike, anche una vittoria alla Otto Ore di Suzuka &ndash; nel 2012 - per il nordirlandese, due vittorie alla Otto Ore di Suzuka &ndash; nel 2013 e nel 2014 - &nbsp;e diversi successi nel mondiale Superbike per Haslam. Il giapponese Watanabe, invece, ha disputato per tre anni il motomondiale nella classe 125 e nel 2013 si &egrave; laureato campione giapponese della ST600. Ultimamamente ha maturato esperienza nel JSB1000 . Un ottovolante emotivo - In sella alla Kawasaki Ninja ZX-10RR, il terzetto punta al successo e per questo serviranno molti giri di test in preparazione di un evento che tradizionalmente mette a dura prova sia i piloti che le moto, come spiega Rea.   "Suzuka &egrave; il test pi&ugrave; grande per l&rsquo;uomo e la moto. La gara &egrave; come un ottovolante emotivo e sono molto contento di tornare quest&rsquo;anno", ha commentato il tre volte campione del mondo della Superbike Rea.  Per Haslam &ndash; forte dei &nbsp;i suoi anni di esperienza a Suzuka, la gara &egrave; di grande importanza. "Suzuka &egrave; un circuito molto impegnativo e si adatta perfettamente alle caratteristiche della moto. Essere parte del Team Green e guidare la ZX-10RR &egrave; un sogno che diventa realt&agrave;".  Il talentuoso pilota giapponese Watanabe &egrave; comprensibilmente ottimista in vista della gara Suzuka. "Per la Otto Ore di Suzuka di quest&rsquo;anno schiereremo la nostra squadra pi&ugrave; forte. Spingeremo per la vittoria". Un trampolino di lancio - Una vittoria a Suzuka, sulla loro &ldquo;pista di casa&rdquo; ha un significato speciale per la Casa giapponese e pu&ograve; anche rappresentare un trampolino di lancio per altre attivit&agrave; di marketing, come ha dichiarato il capo del dipartimento marketing motociclistico di Kawasaki, Eiko Kirino: &ldquo;C'&egrave; un interesse mondiale per la Otto Ore di Suzuka e vincere &egrave; importante, specialmente in Asia. Auguriamo un buon piazzamento al team Kawasaki Green e speriamo che Jonathan, Leon e Kazuki raggiungano il gradino pi&ugrave; alto del podio a luglio".       

Il tre volte iridato della Superbike correr&agrave; l'estenuante 8 Ore in equipaggio con Leon Haslam e l'emergente giapponese Kazuma Watanabe

Rea: 'Suzuka è un ottovolante di emozioni'

        Il team HRC Honda si prepara a tornare alla 8ore di Suzuka e ha svelato la CBR 1000 RRW con la quale punter&agrave; alla vittoria. Il Team HRC torna ufficialmente in corsa dopo un'assenza di 10 anni, con Tohru Ukawa, cinque volte vincitore della 8 Ore di Suzuka, nei panni di team manager.  Ambizioni elevate - "Puntiamo alla vittoria, ovviamente", afferma Tohru Ukawa. "Ma la cosa fondamentale &egrave; ricreare un team ufficiale di HRC per dare ai giovani piloti Honda un sogno rinnovato, nuove ambizioni e un nuovo futuro". Honda torna ufficialmente alla 8 Ore di Suzuka determinata a riprendere il controllo della competizione dopo tre vittorie consecutive della Yamaha ufficiale. E proprio a Suzuka, il Team HRC ha presentato la Honda CBR 1000 RRW che vedremo sulla griglia di partenza della gara del 2018. Punta di diamante - Takumi Takahashi, campione JSB 1000 del 2017, guider&agrave; la stessa moto nel campionato giapponese Superbike di quest'anno. Tre volte vincitore della 8 Ore di Suzuka con il team Musashi RT Harc-Pro Honda, Takumi Takahashi &egrave; uno dei tre migliori piloti della squadra HRC che punta alla vittoria a Suzuka il prossimo 29 luglio. Nel 2014 insieme a Leon Haslam e Michael van der Mark, &egrave; stato l'ultimo ad aver conquistato una vittoria con una Honda alla 8 Ore di Suzuka.  Il team manager - Tohru Ukawa &egrave; stato nominato team manager del team Honda ufficiale che ha deciso di riconquistare la vittoria a Suzuka. Ex pilota della MotoGP, Ukawa detiene anche il record per il maggior numero di vittorie nella 8 Ore di Suzuka. Ha vinto l'estenuangte competizione per ben cinque volte, sempre su Honda: nel 1997, 1998, 2000, 2004 e nel 2005.        

Rientro ufficiale dopo un'assenza di dieci anni con la CBR 1000 RRW. A capitanare la squadra c'&egrave; Tohru Ukawa, il pi&ugrave; vittorioso a Suzuka, con cinque trionfi

8 Ore di Suzuka: il ritorno di Honda

Ben Spies sta pensando di tornare in pista? Lo sembrerebbe da quanto scrive su Twitter, con riferimento alle 8 ore di Suzuka in programma il 30 luglio prossimo. Questa gara ha qualcosa di speciale, ha un&rsquo;attrazione particolare. &nbsp;Se &egrave; stato il luogo scelto da Casey Stoner per tornare alle competizioni dopo il suo addio alla MotoGP, ora &egrave; Ben Spies a confermare le voci di un interesse la gara giapponese.  ULTIMO GRANDE TALENTO USA - Dopo quasi quattro anni di ritiro forzato, il pilota di Memphis potrebbe dunque tornare alle corse. &rdquo;Solo per sedare le voci, s&igrave;, mi interessa la gara della 8 ore di Suzuka&rdquo;, ha scritto Spies nel social network. &ldquo;Ma il tempo lo dir&agrave;. E&#39; una gara per la quale ho sempre avuto un grande rispetto&quot;.&nbsp;Ben Spies &egrave; considerato l&#39;ultimo grande talento nord americano, ha vinto cinque titoli AMA Superbike (tre, Superstock e uno di uno dei Formula Xtreme) prima di raggiungere il Campionato Mondiale Superbike. Ha lasciato le corse a met&agrave; 2013 per una serie di infortuni e disavventure, interrompendo suo malgrado l&rsquo;avventura con Pramac Ducati in MotoGP.  (Nella foto: Ben Spies con Laverty a Monza) 

&quot;Solo per sedare le voci, s&igrave;, mi interessa la gara della 8 ore di Suzuka&quot;, scrive Ben Spies sul suo profilo Twitter.

Ben Spies alle 8 ore di Suzuka?

&ldquo;Le qualifiche mi avevano abbastanza soddisfatto anche se sono state molto impegnative. Purtroppo abbiamo ricevuto le nuove gomme Dunlop troppo tardi per provarle nelle prove libere e quindi abbiamo dovuto testarle nelle qualifiche, per trovare un buon set up. Purtroppo due piloti pi&ugrave; lenti mi hanno rallentato nel mio giro migliore ed abbiamo perso la top ten&quot;, dice Niccol&ograve; Canepa, che&nbsp; ha partecipato alla 8 ore di Suzuka con il team francese GMT94 Yamaha, squadra con la quale prende parte a tutto il mondiale Endurance EWC, in equipaggio con David Checa e Lucas Mahias.  La gara di durata che si svolge sulla pista omonima, &egrave; una delle competizioni pi&ugrave; prestigiose al mondo ed assume importanza davvero rilevante per le Case costruttrici giapponesi, che hanno modo di confrontarsi direttamente con moto derivate dalla produzione di serie.  Nelle qualifiche il team GMT94 Yamaha si &egrave; concentrato sull&rsquo;assetto della moto in funzione della gara. Nella sessione di qualifica decisiva, purtroppo Checa ha subito un piccolo incidente. Per fortuna non ci sono stati danni al pilota ed alla moto, ma si &egrave; perso molto tempo prezioso. Una volta arrivato il turno di Canepa, il pilota italiano ha spinto al massimo per centrare almeno la top ten, ma il forte traffico in pista ha frustrato i suoi tentativi ed il GMT94 Yamaha si &egrave; classificato in dodicesima posizione.  In gara dopo soli quattro giri, il GMT94 Yamaha ha dovuto affrontare una rottura del perno della ruota posteriore, che ha danneggiato il cerchione ed ha compromesso il sistema di cambio rapido della ruota. C&rsquo;&egrave; voluto del tempo per rivedere il sistema e sostituire le parti danneggiate della moto e la squadra &egrave; precipitata al 66eisimo posto in classifica.  Dimostrando grande carattere ed abilit&agrave; di guida Canepa ed i suoi compagni sono stati in grado di risalire sino al 14mo posto prima di met&agrave; gara, e se avessero potuto continuare su quei ritmi sarebbero entrati nei primi cinque. Ma cos&igrave; non &egrave; stato a causa di problemi all&rsquo;impianto elettrico che hanno compromesso il circuito di illuminazione.&nbsp; La squadra ha dovuto fare tre soste ai box in pi&ugrave; e di conseguenza ha perso quattro giri prima di poter risolvere definitivamente il problema.  Alla fine il team di Canepa ha ottenuto il quattordicesimo posto, che per&ograve; lascia l&rsquo;amaro in bocca perch&eacute; senza i problemi tecnici patiti dalla squadra i primi cinque posti se non addirittura il podio sarebbero stati un risultato raggiungibile.   &quot;Avevo molte speranze per la gara. Dopo la vittoria di Portimao avevo pensato che qui a Suzuka avremmo potuto salire sul podio&quot;, dice Canepa. &quot;Invece i molti problemi tecnici che abbiamo dovuto affrontare ce lo hanno impedito. Sono deluso del risultato finale, ma dall&#39;altra parte so che abbiamo fatto una buona gara e mi sono divertito molto sulla pista di Suzuka. Ma ora guardiamo avanti e concentriamoci sul prossimo round in Germania&rdquo;. &nbsp;  8 Ore di Suzuka, la parola ai vincitori 

Noie tecniche fanno precipitare il team di Niccol&ograve; Canepa in 66a posizione. Con una grande rimonta si piazzano quattordicesimi al traguardo

8 Ore Suzuka, Canepa: &quot;Potevamo salire sul podio&quot;

Yamaha Factory Racing ha centrato la doppietta, dopo il successo del 2015, alla gara di endurance pi&ugrave; famosa delle due ruote. A dividersi il manubrio della&nbsp;YZF-R1 numero 21, la coppia di veterani della gara Pol Espargar&ograve; e Katsuyuki Nakasuga (gi&agrave; vincitori lo scorso anno) e il &ldquo;rookie&rdquo; Alex Lowes.

8 Ore di Suzuka 2016, le foto del trionfo Yamaha

Yamaha ha vinto la 8 Ore di Suzuka 2016, mettendo a segno la prima doppietta della Casa nella classica dell&#39;endurance dal 1988. Il team dei Tre Diapason, che ha affidato la YZF-R1 numero 21 alla coppia di veterani della gara Pol Espargar&ograve; e Katsuyuki Nakasuga (gi&agrave; vincitori lo scorso anno) e al &ldquo;rookie&rdquo; Alex Lowes aveva dominato gi&agrave; le sessioni di prova e qualifica assicurandosi la pole.  E&rsquo; stata una gara estremamente impegnativa, anche per le condizioni climatiche, con 30&deg; gradi di temperatura dell&rsquo;aria e una partenza non eccellente di Nakasuga, terzo alla prima curva, ha reso pi&ugrave; avvincente la gara: &ldquo;E&rsquo; stata una giornata molto dura per tutti &ndash; ha commentato il campione della JSB1000 - &nbsp;Nel mio primo stint volevo portarmi subito davanti ma sfortunatamente le gomme montate non erano la scelta migliore per le condizioni meteo in quel momento ma prima della fine sono riuscito a portarmi in testa e ne sono stato molto felice. Yamaha ha fatto un gran lavoro e la moto era veramente brillante&rdquo;.&nbsp;  Il merito del trionfo &egrave; stato dei piloti ma anche del team che, ad esempio, &egrave; riuscito a garantire un pit-stop di soli 17&rdquo; quando Nakasuga ha ceduto il manubrio a Alex, che ha potuto rientrare in pista da leader: &ldquo;Ovviamente sono veramente molto, molto felice, &egrave; la prima volta che vinco questa gara. L&rsquo;intero weekend &egrave; stato fantastico, &egrave; stata un&rsquo;esperienza diversa dal Motomondiale e l&rsquo;atmosfera all&rsquo;interno del team &egrave; stata grandiosa, sia in pista che nel paddock. La sensazione che si prova dopo la vittoria &egrave; fantastica ed erano un paio d&rsquo;anni che non mi sentivo cos&igrave; quindi sono ancora pi&ugrave; felice! Voglio ringraziare il Yamaha Factory Racing Team per avermi invitato e tutto lo staff. Pol e &ldquo;Nakasuga-san&rdquo; sono stati due compagni di squadra fantastici, sono stati velocissimi e mi hanno facilitato di molto il lavoro. Spero di tornare anche l&rsquo;anno prossimo!&rdquo;  Nel suo primo stint Lowes ha martellato senza risparmiarsi e grazie a un ottimo ritmo ha costruito un vantaggio di 20&rdquo; lasciato in eredit&agrave; allo spagnolo Pol Espargar&ograve;, che diventa il primo spagnolo a vincere per due volte la 8 Ore: &ldquo;Sono felicissimo e molto soddisfatto per questa vittoria, per me ma anche per Alex e Nakasuga-san perch&eacute; l&rsquo;abbiamo veramente meritata. Fin dai test abbiamo lavorato molto duramente per dare il meglio e dopo il successo dello scorso anno centrare una doppietta &egrave; veramente incredibile. E sono sicuro che Alex vincer&agrave; anche l&rsquo;anno prossimo!&quot;  &nbsp; 

I commenti dei vincitori dell&#39;edizione 2016 della&nbsp;gara di endurance pi&ugrave; famoda delle due ruote, Pol Espargar&ograve;, Alex Lowes e&nbsp;&nbsp;Katsuyuki Nakasuga&nbsp;

8 Ore di Suzuka, la parola al tridente Yamaha

Uno dei primi a complimentarsi con i colleghi &egrave; stato ovviamente Valentino Rossi, unico italiano a vincere la gara di endurance a due ruote pi&ugrave; famosa del mondo, la 8 Ore di Suzuka, 3&deg; appuntamento del Mondiale Endurance 2016.  Per il secondo anno consecutivo &egrave; stato il team Yamaha Factory Racing a&nbsp;trionfare sullo storico tracciato nipponico, dominando dall&#39;inizio alla fine, con Alex Lowes che ha tagliato per primo il traguardo in sella alla sua R1 quando in Giappone erano circa le 19.30 dopo aver percorso ben 218 giri, pari a 1263 km. Un nuovo record di distanza della gara di durata. Il britannico ha diviso il manubrio con il giapponese Katsuyuki Nakasuga e lo spagnolo Pol Espargar&ograve;, gi&agrave; vincitori dell&rsquo;edizione 2015 con Bradley Smith.  &nbsp;Il campione della British Superbike Ryuichi Kiyonari era scattato alla perfezione in sella alla sua Suzuki prendendo il comando ma&nbsp;Nakasuga durante il suo stint &egrave; riuscito a portarsi in testa e senza pi&ugrave; gaurdarsi indietro ha costruito un vantaggio che ha consentito ai suoi compagni di squadra di rimanere davanti per tutta la gara.&nbsp;&nbsp;  Alle spalle del team Yamaha la&nbsp;Kawasaki numero 87 affidata a Yanagawa, Watanabe e Haslam a precedere di 13 secondi la Suzuki di di Tsuda, Brookes e Haga, quest&rsquo;tulitmo protagonista di un bel testa a testa con Haslam. Delusione in casa Honda: la CBR 1000 RR di Takahashi, Van Der Mark e Nicky Hayden (che aveva gi&agrave; corso la 8 Ore nel 2003) si &egrave; fermata dopo nemmeno tre ore dallo start. Da segnalare il 13&deg; posto di Niccol&ograve; Canepa, in squadra con David Checa e Mahias, ottenuto nonostante i problemi meccanici alla Yamaha R1 del team GMT94.&nbsp;  &nbsp;   Winning!!!! #WeR1 pic.twitter.com/crWYu9l0wF &mdash; yamaha_suzuka8h (@YAMAHA_Suzuka8H) 31 luglio 2016 

Taglia per primo il traguardo Alex Lowes, che ha diviso il manubrio con Katsuyuki Nakasuga, Pol Espargar&ograve;. Secondo posto per Kawasaki a precedere Suzuki. Delusione per Honda e Hayden

8 Ore di Suzuka, nuovo trionfo Yamaha&nbsp;

 L&rsquo;HRC ha confermato che la caduta dell'australiano alla 8 Ore di Suzuka &egrave; stata causata da un problema alla manopola del gas. Honda Racing Corporation ha portato a termine un'analisi dettagliata in seguito all'incidente di Casey Stoner nella 8 Ore di Suzuka.  Controllando l&rsquo;acceleratore, un componente particolare per le moto Factory HRC nell&rsquo;Endurance e diverso dal comando standard usato nella versione stradale della CBR1000RR, &egrave; stato scoperto un malfunzionamento del cavo.  HRC ha sottolineato che "questo tipo di problema non si era mai presentato in precedenza", e che "comunque HRC non user&agrave; pi&ugrave; questo componente e ne verr&agrave; progettata una nuova versione&nbsp;da utilizzare durante le gare Endurance".  HRC ha comunicato le sue scuse nei confronti di Casey Stoner e lo ha ringraziato per i suoi sforzi durante la partecipazione alla 8 Ore di Suzuka.  Leggi qui come Casey Stoner ha commentato la sua caduta.  

"Questo tipo di problema non si era mai presentato in precedenza. HRC non user&agrave; pi&ugrave; questo componente", dicono in Honda

Honda si scusa con Stoner

L&rsquo;inglese Bradley Smith &egrave; stato il secondo pilota a scendere in pista con la YZF-R1 dando il cambio al compagno di squadra Katsuyuki Nakasuga che aveva iniziato la gara. Nella prima parte della competizione di Smith ci sono state diverse interruzioni per questioni di sicurezza ma&nbsp;il pilota della Yamaha Factory Racing&nbsp;ha continuato imperterrito. Nemmeno la penalit&agrave; di 30&rdquo; ricevuta durante la seconda sosta&nbsp;ha fermato l&rsquo;inglese che &egrave; riuscito a recuperare in pochi giri.  Nelle gare del mondiale di MotoGP i piloti corrono in una sola occasione di notte: alla gara del Qatar. Questa volta i riflettori hanno illuminato il circuito di Suzuka e Smith ha avuto l&rsquo;onore di tagliare il traguardo che ha aggiudicato la vittoria per lui e la sua squadra. Il pilota inglese ha gestito tutta la gara in modo perfetto difendendo le Yamaha dalle Honda del team FCC TSR che pi&ugrave; volte hanno cercato di aumentare il loro vantaggio attraverso strategie di pit stop e di cambio pilota. Questa &egrave; la prima vittoria della 8 ore di Suzuka per Yamaha dal 1996 ed era la prima volta che Smith partecipava a questa gara.  &ldquo;Marted&igrave; sera sono tornato nella mia stanza d&rsquo;albergo e mi sono sentito carico di pressione", ha detto Smith. "Eravamo saliti su un palco&nbsp;nella fabbrica della Yamaha e davanti a tutti i dipendenti e a Kimura (vice presidente dell&rsquo;azienda ndr)&nbsp;avevamo promesso di fare del nostro meglio e di ottenere il primo posto.  "Abbiamo fatto un piccolo errore durante la gara ma alla fine non &egrave; stato un problema perch&eacute; abbiamo recuperato con l&rsquo;ottimo ritmo e la velocit&agrave; in gara. Quest&rsquo;anno &egrave; il 60&deg; anniversario della Yamaha e la casa &egrave; in testa al Campionato della&nbsp;MotoGP e io sono il miglior pilota dei team satellite.&nbsp;In questi giorni mi sono concentrato nella 8 Ore di Suzuka e sono contento perch&eacute; siamo riusciti a dimostrare il vero potenziale della moto dopo 19 anni che non vinceva questa competizione&rdquo;, conclude Bradley Smith.

Questa &egrave; la prima vittoria della 8 ore di Suzuka per Yamaha dal 1996 ed era la prima volta che Smith partecipava a questa gara

Suzuka, Smith: "Quanta pressione!"

Yamaha &egrave; tornata sul gradino pi&ugrave; alto del podio alla 8 Ore di Suzuka. Non accadeva dal lontano 1996, anno in cui Colin Edwards e Noriyuki Haga regalarono la vittoria alla Casa di Iwata. Il team ufficiale Yamaha ha dominato tutto il weekend, grazie a tre piloti che sono stati sempre determinati e velocissimi. Nonostante le difficili condizioni climatiche (a Suzuka il caldo non ha mai dato un attimo di tregua), la R1 numero 21 ha percorso ben 201 giri davanti a tutti.  Nell'ultimo turno di guida &egrave; stato Bradley Smith a portare la R1 al traguardo, dopo 8 ore, 29 secondi e 708 decimi di secondo di gara. "Ho avuto a disposizione una grande moto e ottimi compagni di squadra", ha dichiarato Smith. Che ha poi aggiunto: "Suzuka &egrave; una pista che mi volevo gustare. Quando mi hanno chiesto di guidare qui per otto ore di gara... ho subito detto s&igrave;, senza esitare! &Egrave; stata un'esperienza incredibile; mi sono divertito. Quando sono passato sotto la bandiera a scacchi... &egrave; stata una grande esperienza! Vorrei tornare alla 8 Ore di Suzuka anche il prossimo anno!".  A Nakasuga mancava la vittoria alla 8 Ore di Suzuka ed il commento a caldo di Katsuyuki spiega quello che ha provato: "&Egrave; stato un lungo cammino. Arrivare qui non &egrave; stato affatto facile. Sono emozionato. Pol e Bradley erano super competitivi. Eccezionali. E poi... La vista dalla cima del podio. Fantastico!".  Interessante il commento di Pol Espargar&oacute;, che ha spiegato cosa ha provato a correre in un ambiente completamente diverso rispetto a quello (la MotoGP) in cui lavora. "Non avevo mai avuto occasione di correre qui, dove tante leggende hanno vinto. Sono sempre stato nel mondiale prototipi, da quando avevo 15 anni. Stessa squadra, stesse piste, stesse persone. Questa &egrave; stata una buona occasione per provare qualcosa di diverso, insieme a degli ottimi compagni di squadra; Nakasuga-san da un lato e Bradly dall'altra. Vincere la 8 Ore di Suzuka &egrave; semplicemente fantastico".  Questa vittoria &egrave; arrivata nell'anno si celebrano i 60 anni della Yamaha. Non poteva esserci regalo migliore. Grazie al Team FCCTSR la Honda sale sul secondo gradino del podio. Terza (per il terzo anno di fila) al squadra Kagayama con la Suzuki GSX-R 1000.  Akira NIshimura

Dopo la pole position, la vittoria. Non accadeva dal 1996. I commenti di Pol Espargar&oacute;, Katsuyuki Nakasuga e Bradley Smith

8 Ore di Suzuka: trionfo Yamaha

Alla 8 Ore di Suzuka Yamaha non vince da nove anni ma quest&rsquo;anno, grazie ai piloti della  MotoGP e grazie ad una moto (la R1) che sembra viaggaire come un prototipo pi&ugrave; che come una derivata dalla serie, la Casa di Iwata non sembra temere lo squadrone Honda che ha schierato Casey Stoner. Pol Espargar&oacute;, in sella alla R1, ha fermato il cronometro a 2&rsquo;06&rdquo;000: pole position e record. Alle sue spalle un altro pilota Yamaha, Katsuyuki Nakasuga (2&rsquo;06&rdquo;059) pi&ugrave; lento di un battito di ciglia. Terzo tempo per la Kawasaki di Mutsuhiro Watanabe (2&rsquo;06&rdquo;287), che si &egrave; tolto la soddisfazione di fare meglio di Stoner (2&rsquo;06&rdquo;335). Nella griglia di partenza, quindi, la Yamaha R1 ufficiale numero 21 di Espargar&oacute;/Nakasuga/B. Smith partir&agrave; davanti alla Kawasaki ZX-10R numero 87 di Watanabe/Yanagawa/Yudhistira ed alla Honda Fireblade numero 634 di Stoner/Takahashi/VD Mark  Riccardo Piergentili  La classifica della Superpole:  1. Espargar&oacute; - Yamaha Factory #21 - 2&rsquo;06"000 2. Nakasuga - Yamaha Factory #21 - 2&rsquo;06&rdquo;059 3. Watanabe - Team Green #87 - 2&rsquo;06&rdquo;287 4. Stoner - Musashi Honda #634 - 2&rsquo;06&rdquo;335 5. Tsuda - Yoshimura Suzuki #12 - 2&rsquo;06&rdquo;516 6. Lowes - Yoshimura Suzuki #12 - 2&rsquo;07&rdquo;144 7. Takashashi - Musashi Honda #634 - 2&rsquo;07"697 8. Kagayama - Team Kagayama #17 - 2&rsquo;07&rdquo;990 9. Aegerter - FCC TSR Honda #778 - 2&rsquo;08&rdquo;076 10. Yamaguchi - Toho with Moriwaki #104 - 2&rsquo;08&rdquo;382 11. Hook - FCC TSR Honda #778 - 2&rsquo;08&rdquo;472 12. Kiyonari - Team Kagayama #17 - 2&rsquo;08&rdquo;806 13. Nigon - Trickstar Kawasaki #01 - 2&rsquo;08&rdquo;950 14. Yanagawa - Team Green #87 - 2&rsquo;09&rdquo;006 15. Uramoto - Sakuri Honda #71 - 2&rsquo;09&rdquo;409 16. Wilairot - Toho with Moriwaki #104 - 2&rsquo;09&rdquo;877 17. O&rsquo;Halloran - Sakuri Honda #71 - 2&rsquo;10&rdquo;391 18. Deguchi - Trickstar Kawasaki #01 - 2&rsquo;10&rdquo;771 19. Ogata - Motomap Suzuki #32 - 2&rsquo;11&rdquo;019 20. Aoki - Motomap Suzuki #32 - 2&rsquo;11&rdquo;681    La griglia di partenza:  1. Espargar&oacute;/Nakasuga/B. Smith - Yamaha Factory #21 - 2&rsquo;06&rdquo;000 2. Watanabe/Yanagawa/Yudhistira - Team Green #87 - 2&rsquo;06&rdquo;287 3. Stoner/Takahashi/VD Mark - Musashi Honda #634 - 2&rsquo;06&rdquo;335 4. Tsuda/Lowes/Waters - Yoshimura Suzuki #12 - 2&rsquo;06&rdquo;516 5. Kagayama/Kiyonari/Haga - Team Kagayama #172&rsquo;07&rdquo;990 6. Aegerter/K. Smith/Hook - FCC TSR Honda #778 - 2&rsquo;08&rdquo;076 7. Yamaguchi/Wilairot/Elias - Toho with Moriwaki #104 - 2&rsquo;08&rdquo;382 8. Nigon/Deguchi/Izutsu - Trickstar Kawasaki #01 - 2&rsquo;08&rdquo;950 9. Uramoto/O&rsquo;Halloran/Herfoss - Sakuri Honda #71 - 2&rsquo;09&rdquo;409 10. Ogata/Aoki/Konno - Motomap Suzuki #32 - 2&rsquo;11&rdquo;019

Due R1 protagoniste nella Superpole. Espargar&oacute; seguito da Nakasuga, un altro pilota Yamaha. Quarta la Honda di Stoner

8 Ore di Suzuka: Espargar&oacute; piega Stoner

Pol Espargar&ograve; disputer&agrave; la 8 Ore di Suzuka in equipaggio con Bradley Smith e Katsuyuki Nakasuga, in sella ad una Yamaha.  &ldquo;Se ci pensate questi ragazzi hanno dieci anni meno di me!&rdquo; esordisce divertito Nakasuga in sala stampa. Il giapponese &egrave; stato cinque volte campione della classe regina Race All Japan Road Championship e nel 2015, all'et&agrave; di 33 anni,&nbsp;correr&agrave; per la prima volta la 8 Ore di Suzuka in squadra con i&nbsp;due piloti del Monster Yamaha Tech 3 che hanno entrambi 24 anni.  &ldquo;Ma non sento la differenza di et&agrave;&rdquo; ha continuato Nakasuga,&nbsp;&ldquo;ho deciso di vivere come se avessi sempre 18 anni&rdquo;. Il veterano di solito ha un&rsquo;aria autorevole e sostenuta ma in compagnia di due talenti come Espargar&oacute; e Smith &egrave; sorridente e sembra persino ringiovanire.  I piloti del Monster Yamaha Tech 3&nbsp;correranno per la prima volta a Suzuka,&nbsp;un evento che hanno atteso a lungo. Ora che sono entrati nel vivo dell&rsquo;atmosfera sono cos&igrave; eccitati che non riescono quasi a contenere la gioia. &ldquo;Quando ho saputo che avrei preso parte alla 8 Ore, mio fratello (pilota della MotoGP Aleix Espargar&ograve;, ndr) &egrave; stato geloso! Anche lui vorrebbe partecipare a questa&nbsp;gara", racconta con soddisfazione lo spagnolo.  Anche Smith &egrave; entusiasta di quest&rsquo;esperienza. &ldquo;Molti dei miei amici piloti hanno partecipato alla 8 Ore e mi hanno sempre detto: 'All&rsquo;uscita del circuito ci sono sacco di fans e si vive una bellissima atmosfera. La gara delle 8 Ore &egrave; qualcosa d&rsquo;incredibile!&rsquo; Sono due anni che corro con la Yamaha e ho chiesto di partecipare a questa famosissima competizione. E finalmente quest&rsquo;anno il mio sogno &egrave; diventato realt&agrave;. La prima volta che ho girato sul circuito di Suzuka &egrave; stato molto emozionante&rdquo;.  I tre piloti correranno con la&nbsp;nuova&nbsp;YZF-R1, una moto di alto livello e questo aumenta le loro aspettative per la gara. Come ha spiegato&nbsp;Nakasuga: &ldquo;Abbiamo un ottimo potenziale, i parametri fanno riferimento a quelli delle moto con sui si corre la All Japan. &Egrave; una moto ancora nuova e non sappiamo come potr&agrave; essere in una gara di questa durata ma sono fiducioso e penso che&nbsp;potremo ottenere un buon risultato&rdquo;. Mentre il suo compagno di squadra Espargar&oacute; ha detto che &ldquo;&Egrave; come guidare una MotGP! Puoi entrare in curva veloce e far affidamento sull&rsquo;anteriore. La moto &egrave; stabile, forte e deriva dalla YZR-M1. In un circuito rapido come quello di Suzuka&nbsp;dove ci sono molte chicanes strette&nbsp;&egrave; importante perch&eacute; bisogna fare dei rapidi cambi di direzione e con la R1 si possono far bene&rdquo;.  Anche Smith &egrave; rimasto impressionato dalla YZF-R1. &ldquo;Gran parte delle prove si sono svolte sul bagnato ma sono comunque riuscito a conquistare fiducia. L&rsquo;elettronica della R1 &egrave; molto simile a quella della YZR-M, il feeling e la gestione si somigliano. Avendo trovato subito fiducia nella moto siamo riusciti a far bene fin dall'inizio&rdquo;.  L&rsquo;atmosfera nel team &egrave; elettrizzante: i piloti sono entusiasti all'idea di correre per la prima volta la 8 Ore e ancora di pi&ugrave; sapendo &nbsp;di competere con il potenziale della YZF-R1. La squadra &egrave; composta dal personale della All Japan Road Race Championship, dal Campione All Japan e da due piloti della MotoGP.  &nbsp;

Pol Espargar&ograve; disputer&agrave; la 8 Ore di Suzuka in equipaggio con Bradley Smith e Katsuyuki Nakasuga, in sella alle nuove Yamaha YZF-R1

Team Yamaha pronto per le 8 Ore di Suzuka

Il campione australiano ha presentato il nuovo X-802RR Carbon Fitting con imbottitura in filamenti di fibra di carbonio per la 8 Ore di Suzuka 2015.

Stoner, casco speciale per la 8 Ore di Suzuka

BREMBATE (BG) - Alcuni di quelli che sono qui sono gli stessi che nel 2006 lo chiamavano, poco benignamente, "Rolling Stoner", perch&eacute; rotolava spesso a terra. Ora Casey Stoner fa parte del Pantheon del motociclismo e alla sua apparizione l'emozione &egrave; palpabile: il perch&eacute; &egrave; noto a tutti. E' l'unico pilota ad aver vinto un mondiale con la Ducati, titolo poi bissato con Honda, prima del "gran rifiuto". Stanco di peregrinare in giro per il mondo, esaurito&nbsp;dalla pressione e dallo stress mediatico, a soli 27 anni gett&ograve; alle ortiche un contratto biennale da circa 12 milioni a stagione per andare a pescare e stare con la sua famiglia.  Nemmeno trentenne il campione australiano &egrave; in tour per l'Europa: prima la visita alla Lamborghini, oggi la presentazione del casco Nolan che indosser&agrave; alla prossima 8 Ore di Suzuka il prossimo 26 luglio, domani Barcellona per il test in pista della Honda RC213V-S.  Sorridente, l'eterno ragazzino dagli occhi di ghiaccio, si sottopone al fuoco di fila delle domande; '80% verte su se e quando torner&agrave; in MotoGP, ma con tenace pazienza Casey rifila una serie di &ldquo;no&rdquo; a ogni possibile riavvicinamento alla Classe Regina. Partendo proprio da chi vedeva nella sua visita in Lamborghini un chiaro sintomo di avvicinamento al Gruppo Audi, quindi a Ducati.  &ldquo;Non c'&egrave; nessuna connessione - ha chiarito Casey - tra la mia visita in Lamborghini e un eventuale ritorno in Ducati. Era una cosa che desideravo fare da anni, un sogno che volevo realizzare&rdquo;. La felicit&agrave; per lui (e come dargli torto) &egrave; fare ci&ograve; che gli piace: &ldquo;Andare a pescare, correre con la moto da cross o sui kart, stare con la mia famiglia. Certo mi manca l'adrenalina delle qualifiche, le persone che lavoravano ma non certo lo stress di quel mondo&rdquo;. Stress e relax sono le due parole che pi&ugrave; si ripetono nei suoi discorsi. Nulla di nuovo insomma, sono due anni che non gli viene chiesto altro, del resto. Ma quindi perch&eacute; avrebbe tenuto a sostituire Pedrosa infortunato a inizio stagione? &ldquo;Mi sarebbe piaciuto correre a Austin o in Argentina, per provare su piste nuove per me. Avrei voluto dare una mano a Marc in ottica mondiale, ma rispetto la decisione di Honda". Quindi stavolta il rifiuto sarebbe da imputare totalmente alla Casa dell'Ala. Ma ora che la chance &egrave; svanita il pilota si ritrae nuovamente: &ldquo;Non ho in agenda nessuna wild card, nessun ritorno, non mi interessa&rdquo;.  E' per&ograve; chiaro e limpido che le corse sono sempre nei suoi pensieri, dal momento che proprio con la Honda (di cui potrebbe essere definito il pi&ugrave; importante ambassador) correr&agrave; la 8 Ore di Suzuka con l'unico scopo &ldquo;di trascorrere un bel week-end&rdquo;. Detto con lo stesso tono di uno che programma una gita con gli amici. Ma Casey non ce la d&agrave; a bere: dietro il sorriso di bravo ragazzo c'&egrave; la tenacia che ha portato un bambino del Queensland con pochi mezzi ai massimi vertici del motorsport mondiale. Corre per divertimento ripete: &ldquo;Mi impegno duramente da quando ho solo quattro anni, ora nel mio lavoro non c'&egrave; adrenalina, &egrave; rilassante&rdquo;. Ma lui corre per vincere, si vede, o non sarebbe Casey Stoner. Ducati o Honda, Rossi o Lorenzo, chi vince il mondiale, perch&eacute; (ancora!) ha lasciato la MotoGP: altra bordata di domande cui l'australiano replica con un muro di sorrisi, risposte politicamente corrette e inconsueta pazienza. &ldquo;Sono una persona trasparente - conclude - non ho mai cercato le telecamere come tanti colleghi. Non ho nessun rimpianto, tranne quello di non aver vinto il titolo nella mia ultima stagione&rdquo;. Poi se ne va mano nella mano con la splendida moglie e l'incantevole figlia, lasciando dietro di s&eacute;, per l'ennesima volta, la sensazione di aver interrogato la Sfinge.  Francesco Colla

&ldquo;Avrei corso volentieri ad Austin, ma ora non ho nessuna intenzione di tornare&rdquo;. Intanto si prepara per la 8 Ore di Suzuka con Honda.

30 risultati per '8 Ore Suzuka'