L&rsquo;avventura di Luca Scassa, alla 8 Ore di Sepang, &egrave; iniziata con un paio di giorni di febbre alta, che per&ograve; non hanno scalfito il talento di Arezzo nella prima edizione di questa gara di durata. Affiancato dai compagni di squadra Luca Vitali e Christopher Kemmer, nel No Limits Motor Team, Scassa ha chiuso in diciannovesima posizione questa seconda prova della stagione FIM EWC e ci ha raccontato, in esclusiva, come l&rsquo;ha vissuta.  Che ambiente hai trovato a Sepang?   &ldquo;Lo stesso delle altre gare di endurance. C&rsquo;&egrave; un po&rsquo; pi&ugrave; di attenzione rispetto al solito perch&eacute; ci sono team giapponesi che partecipano per qualificarsi alla 8 Ore di Suzuka, e quindi &egrave; pi&ugrave; eterogenea. &Egrave; figo!&rdquo;   Che tipo di esperienza &egrave; l&rsquo;Endurance rispetto al mondo della velocit&agrave; dal quale provieni?   &ldquo;&Egrave; pi&ugrave; coinvolgente rispetto ai team e ai piloti. Con i compagni di squadra c&rsquo;&egrave; collaborazione, quindi ci possiamo aiutare tra di noi guardando le telemetrie e trovando il modo di essere tutti pi&ugrave; veloci. Se nelle gare di velocit&agrave; tutti sono avversari, qui due piloti sono tuoi compagni e quindi devi sperare che anche loro vadano il pi&ugrave; veloce possibile. &Egrave; la media che fa tutto, sia in qualifica sia in gara. Devi anche cercare, durante i turni, di trovare insieme la soluzione ai problemi che ognuno di noi pu&ograve; avere. Se ne parla sempre, si guardano le traiettorie, le modalit&agrave; di apertura gas, le frenate, le posizioni sulla moto. Inoltre, &egrave; pi&ugrave; coinvolgente a livello umano&rdquo;.   Con che spirito affronti una gara di questo tipo?   &ldquo;Ormai la otto ore &egrave; diventata una cosa abbastanza semplice. Otto ore per chi inizia sono quattro stint da un&rsquo;ora, &egrave; come fare una gara della MotoGP pi&ugrave; altri 10, 15 minuti. Non &egrave; molto diverso rispetto a quando correvo in Superbike, quando c&rsquo;erano due gare nella stessa giornata&rdquo;.   &Egrave; stata la tua terza volta sul circuito di Sepang, cosa richiede questa pista?   &ldquo;Non bisogna guidare in maniera troppo aggressiva, bisogna far scorrere la moto, bisogna essere &ldquo;rotondi&rdquo; come al Mugello. Per&ograve; ci sono un paio di tornantini a curve strette che richiedono delle belle staccate. Diciamo che ci vuole una guida abbastanza completa. &Egrave; una pista molto tecnica che tira fuori la parte buona dei piloti veloci. Ci vuole anche tanto motore, ci sono dei rettilinei e delle accelerazioni molto importanti. Un pilota completo qui riesce a fare bella figura, perch&eacute; bisogna adattarsi ad aspetti diversi&rdquo;.   Rispetto alle gare che durano 24 ore, che paragone puoi fare?   &ldquo;L&rsquo;aspetto che mi piace meno &egrave; che se la 24 ore ti lascia pi&ugrave; sensazioni addosso, questo tipo di gara no. La cosa positiva &egrave; che si avvicina alle &ldquo;sprint race&rdquo;, alle gare normali di velocit&agrave;, quindi hai modo anche fisicamente di poter spingere di pi&ugrave; e costantemente, rispetto alla 24 ore in cui c&rsquo;&egrave; pi&ugrave; strategia&rdquo;.   Come ti sei trovato con i tuoi compagni di squadra?   &ldquo;Come si pu&ograve; vedere da Instagram, mi sono trovato molto bene. Sono due ragazzi giovani, rispetto a me, sono contento di aver lavorato con loro. Luca Vitali &egrave; un pilota molto veloce, di cui ti puoi fidare tanto a livello di prestazioni rispetto a rischio di cadute. &Egrave; veloce, ma cosciente di quello che fa. Christopher Kemmer &egrave; stato scelto per le sue prestazioni sulla carta, &egrave; un ragazzo che ha molta voglia di imparare e mi ha chiesto anche tanti consigli. Mi fa piacere, a livello di guida &egrave; ancora un po&rsquo; acerbo e tramite i dati della telemetria siamo riusciti a farlo migliorare. Per lui era tutto nuovo, non c&rsquo;&egrave; stato tanto tempo per girare. &Egrave; un ottimo pilota da avere in squadra&rdquo;.   Cosa ti manca del mondo delle gare sprint?   &ldquo;Nulla in particolare. L&igrave; &egrave; tutto pi&ugrave; estremizzato, conta molto di pi&ugrave; la moto, il mezzo, la parte elettronica. Uno cerca di cucirsi addosso la moto in base alle sue sensazioni, quindi vai a cercare di rifinire la messa a punto. Qui &egrave; il contrario: c&rsquo;&egrave; una moto per tre piloti e devi adattarti tu. Mi piace molto questo approccio, metti sempre in discussione te stesso e mai la moto. Cerchi sempre di sfruttare al massimo quello che hai. La grande differenza rispetto alla velocit&agrave; &egrave; che l&agrave; si faticava un quinto rispetto a queste gare, ma sinceramente il paddock &egrave; bello, ci sono tantissime persone a vedere le gare, a Le Mans ci sono quasi gli stessi numeri della MotoGP. &Egrave; un ambiente molto genuino e sano. &Egrave; ancora molto &ldquo;francesizzato&rdquo;, la maggior parte delle persone sono francesi, i breefing li fanno in francese, le comunicazioni anche. Piano piano sta diventando pi&ugrave; internazionale, anche come tipologia di gara. Mi manca un po&rsquo; correre in Italia, fare almeno una gara nel nostro paese sarebbe veramente bello, e credo che Misano in notturna nel mese di luglio potrebbe essere un qualcosa di speciale&rdquo;. 

Dalla Superbike all&rsquo;Endurance, passando per la MotoGP, il pilota aretino &egrave; sceso in pista per disputare la 8 Ore di Sepang&nbsp;

Scassa post-Sepang: &ldquo;Nell&#39;Endurance metti in discussione te stesso&rdquo;

        E&rsquo; stata una gara rocambolesca, la prima edizione della Otto Ore di Sepang, condizionata dall&rsquo;arrivo dei Monsoni. La direzione di gara ha rimandato la partenza di due ore, dando il via alle 15.00 ora locale, e accorciando la competizione di due ore, perch&eacute; &egrave; stato mantenuto l&rsquo;orario delle 21.00 per la bandiera a scacchi. La gara &egrave; partita poco dopo in regime di safety car, e dopo la prima mezz&rsquo;ora i piloti sono stati mandati ai box per ragioni di sicurezza. Dopo una lunga attesa, alle 18.00 la gara ha ripreso il via, per tre ore effettive di competizione. Guidando per tre stint consecutivi Niccol&ograve; Canepa ha portato alla vittoria la Yamaha del team Yart. &ldquo;Siamo insieme e vinciamo insieme&rdquo;, ha commentato Niccol&ograve; che non ha voluto prendersi pause per cedere il manubrio al suo coequipier Broc Parkes. A completare il podio, Honda Asia, con Zaidi, Izdihar e Chantra, e BMW Motorrad, con il campione dell&rsquo;IDM Illya Mykhalchyk e Markus Reiterberger. LA RIMONTA DI 'MORBIDO' - Soltanto settimo l&rsquo;equipaggio di Franco Morbidelli con la Yamaha SIC, che &egrave; stata tolta dalla lotta per la vittoria da un errore di Mike di Meglio: mezz&rsquo;ora dopo il via, infatti, il francese &egrave; scivolato e ha abbattuto Michael van der Mark, che in quel momento era appena ripassato al comando. L&rsquo;olandese del team Yamaha Sepang Racing &egrave; stato costretto a rientrare ai box dopo un highside, mentre Di Meglio &egrave; ripartito subito, rimanendo al comando ma prima del traguardo &egrave; incappato in un&rsquo;altra caduta e ha concluso tredicesimo. Morbidelli, invece, si &egrave; cimentato in una grande rimonta, ripartendo dalla trentesima posizione per connludere al settimo posto, e con la magra soddisfazione del giro pi&ugrave; veloce in gara. SUPERSTOCK&nbsp; &ndash; Fra le Superstock vittoria per l&rsquo;equipaggio di Roberto Rolfo, il Team Moto Ain, con la Yamaha condivisa fra Robin Mulhauser e Hugo Clere, autori di un ottimo quarto posto assoluto. Seconda posizione per il team Gert56 by GS Yuasa, su BMW, davanti al team Tone RT Syncedge 4413, sempre su BMW, rispettivamente al 14&deg; e 15&deg; posto assoluto. Ai piedi del podio la Kawasaki del Team 33 Coyote Louit Moto, con il francese Enzo Boulom in equipaggio con Christian Gamarino e Kevin Manfredi davanti alla Suzuki del No Limits Motor Team, con al via Luca Scassa, Christopher Kemmer e Luca Vitali, bravi a centrale nella top5. Quanto agli altri italiani, quattordicesima posizione per i fratelli da corsa Christian e Federico Napoli, al via con con il team Energie Endurance 91, sulla Kawasaki ZX-10R in condivisione con il pilota della Repubblica Ceca Karel Pesek, mentre una caduta ha relegato in sedicesima posizione il team Aviobike, capitanato da Giovanni Baggi, in equipaggio con Andrea Boscoscuro e Niccol&ograve; Rosso. Il mondiale Endurance ora si prepara a vivere una lunga pausa prima del prossimo round, il terzo, in calendario per il weekend del 18-19 aprile sul circuito francese del circuito de la Sarthe, dove si svolger&agrave; la leggendaria 24 Ore di Le Mans.       

Con tre ore effettive di gara per via della pioggia, l&rsquo;endurance malese va in archivio con la vittoria della Yamaha Yart. Morbidelli settimo dopo il contatto fra Di Meglio e Van der Mark. Rolfo vince nella Superstock

Il team di Canepa si aggiudica la 8 Ore di Sepang

Siamo stati gli unici ad annunciarlo, grazie alla nostra intervista esclusiva con Luca Vitali che ieri ci ha dato il polso della situazione meteo e ci ha parlato del &lsquo;pericolo Monsoni&rsquo; che incombeva sulla Otto Ore di Sepang (leggi qui). &ldquo;Se le previsioni del tempo si avvereranno la gara non si potr&agrave; disputare&rdquo;, ci ha detto ieri Luca Vitali. &ldquo;Perch&eacute; arriveranno i Monsoni&rdquo;. E cos&igrave; &egrave; stato.  Inizialmente la direzione gara in accordo con i team manager ha annunciato un inizio ritardato della prima edizione dell&#39;8 Ore di Sepang. Per alcune ore, infatti, una pioggia persistente si &egrave; abbattuta sul circuito internazionale di Sepang. Dopo un giro di ricognizione con le 50 squadre partecipanti, la direzione di gara ha confermato la &#39;delayed start&#39; dietro la safety car.&nbsp;  La gara &egrave; iniziata quindi poco dopo le 15 in Malesia (le 8 del mattino in Italia), con l&rsquo;annuncio che si sarebbe comunque conclusa alle 21.00. Le 50 moto in gara nella prima edizione della Otto Ore di Sepang sono uscite in pista dietro la safety car, ma la gara &egrave; stata sospesa dopo 30 minuti, per la sicurezza dei piloti: le condizioni del circuito, in alcuni punti letteralmente allagato, non permettevano infatti di continuare.  Raggiungiamo telefonicamente Luca Vitali proprio mentre la direzione gara annuncia il nuovo start alle 11.00 ora italiana.   &quot;Ci stanno dicendo che si pu&ograve; anbdare a riprendere la moto&quot;, spiega Vitali. Questo significa che 20 minuti si riparte, anche se di fatto la gara non &egrave; mai stata veramente interrotta, perch&eacute; il tempo continua a correre. E&#39; come se fosse gara anche adesso che siamo ai box&quot;.  Com&#39;&egrave; stato lo start?  &quot;Per il nostro team &egrave; partito Luca Sassa, ma si vedeva che si faceva fatica a stare in pista gi&agrave; con la safety car per via dell&#39;acquaplanning, e quando Luca &egrave; rientrato negli stivali c&rsquo;era un lago...  Ci sono state scivolate?  &quot;Solo una nel warm up, e la moto si &egrave; pure incendiata, ma ogni team ne ha due e quindi potranno fare la gara comunque&quot;.  Piove ancora?  &quot;S&igrave; ma poco. Con questa pioggia si potrebbe correre, il problema &egrave; che la pista &egrave; allagata. Adesso la direzione gara &egrave; rientrata in pista con la safety car per verificare le condizioni&quot;.  &nbsp; 

La gara &egrave; iniziata poco dopo l&rsquo;orario previsto, ma dopo qualche giro dietro la safety car &egrave; stata interrotta.&nbsp;Ripartir&agrave; alle 11.00 ora italiana &nbsp;

8 Ore di Sepang sospesa per i monsoni

        Luca Vitali &egrave; pronto per disputare la Otto Ore di Sepang sulla Suzuki del Team No Limits in equipaggio con Luca Scassa e Christopher Kemmer. Ma la gara &egrave; a rischio per i monsoni. Ad annunciarlo &egrave; proprio il pilota di Bellaria, che oggi&nbsp; ha trascorso una giornata in relax e shopping per le vie di Kuala Lumpur. &ldquo;Per domani hanno annunciato un acquazzone di quelli veri, di quelli che quando arrivano qui in Malesia non lasciano scampo&rdquo;, dice Luca Vitali, che abbiamo raggiunto telefonicamente a Sepang. &ldquo;Se si dovessero verificare le previsioni, con 30 millimetri d&rsquo;acqua in 6 ore, non si farebbe la gara. Oltretutto oggi hanno fatto le qualifiche del WTCR, questo vuol dire che le auto hanno gommato la pista&hellip; se domani piovesse sarebbe un disastro per noi in moto&rdquo;. E oggi com&rsquo;&egrave; stato il tempo? &ldquo;Oggi &egrave; stato perfetto, fin troppo caldo. Secondo me se domani se far&agrave; caldo e si correr&agrave; sull&rsquo;asciutto molti piloti andranno in difficolt&agrave;. Qui ogni pilota corre per due ore e mezza. I turni si fanno in base ai consumi, e siccome a Sepang si consuma poco, si fanno 27-28 giri. E fare 3 turni a Sepang con il caldo e l&rsquo;umidit&agrave; &egrave; abbastanza tosta&rdquo;. Avete gi&agrave; stabilito chi partir&agrave; per primo? &ldquo;Non ancora, ma credo che partir&agrave; Scassa&rdquo;. Che obiettivi avete? &ldquo;Nelle prove abbiamo lavorato bene per la gara. Se domani fosse asciutto siamo da podio nella Superstock. Qui c&rsquo;&egrave; gomma libera e c&rsquo;&egrave; la 96 (la Yamaha di Rolfo) che ha le Michelin e funzionano molto bene; noi ce la giochiamo con le Pirelli e siamo i pi&ugrave; veloci, saremo sicuramente in bagarre con la 33 (la Kawasaki con Gamarino e Manfredi). In caso di gara bagnata sar&agrave; dura perch&eacute; la Pirelli non va fortissimo e le Michelin saranno avvantaggiate. Molto &egrave; determinato dal funzionamento delle gomme, ci sono piste su cui &egrave; avvantaggiata una Casa piuttosto che l&rsquo;altra&rdquo;. La pista di Sepang ti piace? &ldquo;S&igrave;, ho gi&agrave; corso qui nel 2009, &egrave; una pista molto grande e bellissima!&rdquo;- Cosa pensi dell&rsquo;arrivo di Morbidelli nel mondiale Endurance? &ldquo;Lo vedo molto positivo. Porta attenzione sul campionato&rdquo;. Nella classe EWC chi vedi favorito per domani? &ldquo;Proprio il team di Morbidelli. Le moto sono molto buone, Yamaha &egrave; sempre davanti nell&rsquo;EWC e nella Superstock, sono tre piloti forti non gli manca niente. Se avessi un euro da spendere, punterei su di loro&rdquo;. E oggi come hai ricaricato le batterie? Ti sei riposato? &ldquo;Riposato poco: siamo andati a fare acquisti a Kuala Lumpur e ho comprato i regali di Natale facendo shopping sotto il sole&rdquo;, conclude Luca Vitali. Non resta che incrociare le dita sperando che non arrivino i monsoni...       

&ldquo;Le previsioni per domani danno piogge torrenziali. Nel caso, non si farebbe la gara&rdquo;, annuncia Vitali nella nostra intervista esclusiva

8 Ore Sepang, Luca Vitali: ‘Gara a rischio per i monsoni’

Fervono i preparativi alla gara e salgono le temperature a Sepang, in tutti i sensi. In Malesia fa &ldquo;un caldo della madonna&rdquo; e la 8 Ore &egrave; sempre pi&ugrave; vicina. Dopo i turni di prove e qualifiche, team e piloti si sono sottoposti a foto ed interviste di rito, in un clima tropicale, interrotto da improvvisi acquazzoni. Il poleman Franco Morbidelli, come gi&agrave; anticipato, ha gli occhi dei rivali addosso, tra cui quelli di Giovanni Baggi, pilota e team manager AvioBike, squadra iscritta nella classe Superstock con una fiammante e gialla Yamaha R1 M.  &ldquo;Umbreakble&rdquo; ed il &ldquo;Morbido&rdquo; si sono incontrati sul rettifilo principale, quello dei box, ed hanno condiviso uno scatto - digitale, ma scatto rimane - immortalato da Pierpaolo Esposto, meccanico AvioBike. Il pilota MotoGP era in shorts e t-shirt, Giovanni in tuta di pelle: &ldquo;Io e Franco ci siamo salutati - Baggi scherza - lui mi ha chiesto un autografo (ride). A parte tutto, volevamo scambiare qualche parola, nulla di particolare. Abbiamo convenuto che la giornata di domani sar&agrave; fondamentale, perch&eacute; dedicata al riposo&rdquo;.  &Eacute; vero, domani le moto non gireranno; saranno le quattro ruote a scendere in pista. Una buona occasione per rivedere turni e strategie di gara: &ldquo;Possiamo fare affidamento su un buon passo - continua il numero 101 &ndash; in caso di asciutto e su pista bagnata. Certo, il caldo far&agrave; la sua parte, sar&agrave; dura per tutti. Se il mio ginocchio tiene, sar&ograve; io ad effettuare lo scatto in partenza, far&ograve; il mio turno, poi lascer&ograve; la moto ai miei compagni di squadra&rdquo;.  Compagni di squadra nei nomi di Niccol&ograve; Rosso e Andrea Boscoscuro. Per Morbidelli, la staffetta sar&agrave; con Van Der Mark e Syahrin. I sei corridori incroceranno le traiettorie sabato 14. 

Il pilota AvioBike ed il poleman Franco si sono incontrati sul rettilineo di Sepang e si ritroveranno in gara

Baggi scherza: &quot;Morbidelli mi ha chiesto un autografo&quot;

        Il team Yamaha Sepang Racing ha confermato la pole nella Top 10 Trial, piazzandosi davanti alla Honda Asia Dream Racing with Showa e F.C.C. TSR Honda France.La Trial Top 10 &egrave; iniziata con Somkiat Chantra bravo a stabilire un gran ritmo. Il pilota thailandese ha realizzato un giro in 2&rsquo;05&rsquo;&rsquo;440 proiettando l&rsquo;Honda Asia Dream Racing in pole position. Franco Morbidelli &egrave; stato l'unico a buttar gi&ugrave; la Honda dalla vetta mettendo gi&ugrave; il tempo di 2&rsquo;&rsquo;04&rsquo;&rsquo;647 e assicurandosi la partenza al palo.Il team Honda Asia Dream Racing with Showa si &egrave; mantenuto al secondo posto davanti al team FCC TSR Honda France, terzo in griglia dopo che Josh Hook ha stampato un giro in 2&rsquo;05&rsquo;&rsquo;484. Il giro di J&eacute;r&eacute;my Guarnoni in 2&rsquo;05&rsquo;&rsquo;826 &nbsp;ha consentito al team Webike SRC Kawasaki France di salire di due posizioni: partir&agrave; sabato davanti al BMW Motorrad World Endurance Team. Sesto tempo per il team YART Yamaha, che schiera al via anche Nicol&ograve; Canepa. Sesto tempo per il Team ERC Endurance, davanti al BMW Sepang Racing e al team VRD Igol Pierret Experiences.Il W&oacute;jcik Racing Team &egrave; stato il fanalino di coda della Top 10 Trial. Gino Rea, infatti, ha avuto un piccolo incidente durante il suo giro cronometrato. Il team polacco su Yamaha, che era ottavo dopo le qualifiche, partir&agrave; dal 10&deg; posto in griglia, davanti al Suzuki Endurance Racing Team e ai primi team Superstock.LA SUPERSTOCK &ndash; La battaglia &egrave; gi&agrave; iniziata nelle qualifiche: in particolare si &egrave; vissuta una lotta in testa tra il team giapponese Tone RT Syncedge 4413 BMW, la Superstock pi&ugrave; veloce della 8 Ore di Suzuka dello scorso luglio e la squadra francese Moto Ain, con il nostro Roberto Rolfo, ovvero la compagine che si &egrave; aggiudicata il titolo la scorsa stagione. Le due squadre hanno concluso le qualifiche rispettivamente al 12&deg; e 13&deg; posto assoluto e di certo si contenderanno la vittoria in gara.Alle loro spalle, le Superstock pi&ugrave; veloci sono state la BMW di Gert56 by GS Yuasa e la Suzuki di Motors Events al diciannovesimo e ventesimo posto in classifica generale, seguite da vicino dal Team 33 Coyote Louit Moto con gli italiani Christian Gamarino e Kevin Manfredi, No Limits Motor Team, con Luca Scassa e Luca Vitali. Settima posizione fra le Superstock per il team Team Aviobike, con Giovanni Baggi, Andrea Boscoscuro e Niccol&ograve; Rosso, davanti al team BMRT 3D Maxxess Nevers.Dopo le gare del mondiale turismo WTCR nella giornata di venerd&igrave;, i piloti del mondiale Endurance torneranno in pista sabato alle 9:00 ora locale (GMT + 8) per il warm up.La prema edizione della Otto Ore di Sepang prender&agrave; il via alle 13:00. Considerando che il sole tramonta alle 19:00 in Malesia in questo periodo dell'anno, le fasi finali della gara si svolgeranno di notte sotto i riflettori del circuito internazionale di Sepang. &nbsp;       

Al debutto sulla R1, il pilota della MotoGP ha stampato il miglior crono. In Superstock secondo tempo per Roberto Rolfo

Mondiale Endurance: pole position per Morbidelli a Sepang

        Franco Morbidelli ha siglato il miglior crono al termine delle qualifiche della 8 Ore di Sepang. Il romano trapiantato a Tavullia &ndash; al via in equipaggio con Hafizh Syahrin e con Michael van der Mark - ha rifilato 7 decimi alla Honda di Josh Hook, Freddy Foray e Mike Di Meglio. Feeling immediato, dunque, con la R1 del team Yamaha Sepang Racing. Anche se &egrave; completamente differente dalla M1 con la quale corre in MotoGP, come ha detto lo stesso &lsquo;Morbido&rsquo;. &ldquo;Rispetto alla M1, &egrave; tutto &egrave; diverso: le gomme, la potenza l&rsquo;elettronica, il telaio&hellip; La frenata cambia molto ma anche la potenza &egrave; diversa, arrivi ad affrontare la curva con una potenza minore e la frenata &egrave; meno incisiva, quindi devi riparametrare i punti di staccata. E&rsquo; un&rsquo;altra categoria, un altro mondo. La MotoGP &egrave; la MotoGP, &egrave; la categoria migliore, e correre su una MotoGP &egrave; la pi&ugrave; bella esperienza del mondo, ma anche correre qui sulla R1 &egrave; divertente&rdquo;. Come mai hai deciso di partecipare a questa gara? &ldquo;Sono qui perch&eacute; a met&agrave; stagione Razlan (Razali, il team principal, ndr) mi aveva chiesto se avessi voglia di fare una gara in inverno. Ho detto di s&igrave;, perch&eacute; in questo periodo effettivamente sono libero, ed &egrave; un buon allenamento e anche una bella opportunit&agrave; di provare una diversa tipologia di gare. E devo dire che &egrave; una bella esperienza provare queste moto con la formula endurance in inverno qui a Sepang&rdquo;. Alla domanda se pensa di correre alla prossima 8 Ore di Suzuka, per&ograve;, Morbidelli &egrave; stato categorico. &ldquo;No, abbiamo un calendario molto impegnativo durante l&rsquo;anno e Suzuka capita nel break estivo. E&rsquo; importante durante la pausa estiva fare davvero una pausa. In inverno abbiamo un periodo di stop leggermente pi&ugrave; lungo, e si pu&ograve; fare una gara come questa, ma la pausa estiva arriva in un momento della stagione in cui serve il puro riposo, di fatto sono solo tre settimane&rdquo;. Morbidelli ha poi parlato della sua stagione appena conclusa. &ldquo;Il 2019 &egrave; stato un buon anno, con molte performance veloci. Abbiamo fatto delle top 5, ma ma ci &egrave; mancato il podio e specialmente alla fine della stagione ci avevo puntato. Ci stiamo lavorando per la prossima stagione&rdquo;. Il suo primo avversario &egrave; sicuramente in casa, ma Fabio Quartararo non &egrave; il solo pilota da battere. &ldquo;Fabio &egrave; stato incredibilmente veloce quest&rsquo;anno. Cercher&ograve; di migliorare il prossimo anno per battere tutti e non solo Fabio, comunque &egrave; certo che battendo lui, sarei almeno in top 5&rdquo;. Dai test di Valencia non sono ancora emerse delle certezze per il 2020. &ldquo;Dobbiamo provare ancora alcune cose del motore e del telaio, lo faremo qui a Sepang, all&rsquo;inizio del prossimo anno. Dopo i test di Valencia ma non &egrave; ancora confermato niente, dobbiamo mettere insieme i dati&hellip;&rdquo; Infine, Franco Morbidelli non ha nascosto la sua ambizione di diventare un ufficiale. &ldquo;Il mio lavoro &egrave; essere il miglior pilota possibile, per convincere un team ufficiale ad arruolarmi&rdquo;, ha detto. &ldquo;Questa &egrave; la mia missione per la prossima stagione: migliorarmi in tutto e mettere i team manager in competizione tra loro per scegliere. Anche se sono soddisfatto di dove mi trovo adesso, perch&eacute; &egrave; una grande struttura, il sogno di ogni pilota &egrave; diventare ufficiale. Credo che se sei un buon pilota e meriti una moto ufficiale, di sicuro l&rsquo;avrai. Ed &egrave; questo che cercher&ograve; di fare&rdquo;.       

&ldquo;La R1 &egrave; completamente diversa dalla M1: gomme, potenza, elettronica, telaio&hellip; La MotoGP &egrave; la categoria pi&ugrave; bella del mondo ma anche qui mi diverto&rdquo;, dice il &lsquo;Morbido&rsquo;

8 Ore Sepang, Morbidelli leader in qualifica: ‘Sogno di diventare ufficiale’

Per il &ldquo;Morbido&rdquo; - 25 anni compiuti il 4 dicembre - la gara malese di durata sar&agrave; una vera e propria novit&agrave;, nella quale trover&agrave; vantaggi (teorici) e svantaggi (relativi), che ora andiamo ad elencare.  VANTAGGI  Conoscenza del tracciato - Il SIC di Sepang &egrave; ampiamente conosciuto da Morbidelli, che ci ha gareggiato in ben sei occasioni tra Middle e Top Class. La pista per lui non ha segreti e i podi calcati nel 2016 e 2017 dimostrano quanto i 5543 metri d&rsquo;asfalto, ricco di curve lente e veloci siano graditi al romano di Tavullia. Oltretutto, Franco conosce bene anche le caratteristiche climatiche del posto, alle quali assuefarsi semplice non &egrave;. &nbsp;  Il team - Yamaha lo ha fortemente voluto. Per promuovere al meglio la 8 Ore, occorreva (anche) un pilota del suo calibro, ed &egrave; arrivata per Morbidelli la convocazione: &ldquo;Vola a Sepang e sarai ripagato&rdquo;. Tradotto in soldoni - che non mancheranno - significa che la sua presenza in Malesia gli garantir&agrave; appoggi e privilegi dalla Casa dei tre diapason. Ed ecco allestito lo Yamaha Sepang Racing, una squadra di grande livello: con il Morbido ci saranno anche Michael Van Der Mark - un titolo Stock 600, uno Supersport e vittorie in SBK - ed Hafizh Syahrin, pilota MotoGP ed idolo locale. Mica poco.  La moto - Volete dire che Yamaha non dar&agrave; al trio pi&ugrave; atteso una R1 M all&rsquo;altezza della situazione? Certo che gliela dar&agrave;, con tutti gli ingegneri giapponesi del caso, al servizio dei tre corridori. Per le Case l&rsquo;evento &egrave; molto importante, specialmente per quelle nipponiche. Essendo una corsa di durata ed una &ldquo;premiere&rdquo;, il meglio del meglio verr&agrave; portato in pista, proprio come usano fare alla 8 Ore di Suzuka. Non stupitevi se i tempi sul giro, ma anche sul passo gara, saranno non poi cos&igrave; distanti da quelli della MotoGP.  SVANTAGGI  Prima volta nell&rsquo;Endurance - &ldquo;B&egrave;, ma le gare di durata sono pi&ugrave; facili di quelle sprint&rdquo;. Chi ha sostiene ci&ograve;, si sbaglia. O meglio: ovviamente, ogni specialit&agrave; prevede difficolt&agrave; tutte sue e, appunto, la parola &ldquo;specialisti&rdquo; &egrave; degna dell&rsquo;Endurance. A Franco la velocit&agrave; non manca, ma sapr&agrave; lui &ldquo;capire&rdquo; i momenti della corsa? Inoltre, sapr&agrave; Morbidelli tenere a bada gli istinti tipici del pilota MotoGP? Nella Regina, ogni metro e sorpasso &egrave; fondamentale, nell&rsquo;Endurance un po&rsquo; meno, nel senso che, a volte, meglio attendere che attaccare.  Convivenza e convittualit&agrave; - I tre piloti scelti avranno pi&ugrave; di un motivo per fare il tifo l&rsquo;un per l&rsquo;altro. Cosa che non si vede nel Motomondiale, tantomeno in SBK. Fino a qui tutto bene: Morbidelli sperer&agrave; che VDM e Syahrin siano in grado di essere super competitivi. Il problema &egrave; un altro: Franco &egrave; abituato ad avere attenzioni particolari nel garage ed un assetto totalmente dedicato alla sua taglia ed al suo stile di guida. Nella durata ci si deve adeguare, spesso condividendo compagni di sella pi&ugrave; o meno pesanti, pi&ugrave; o meno alti, pi&ugrave; o meno capaci. Senza dimenticare taratura delle sonspensioni, semimanubri e pedane. Per l&rsquo;ex iridato Moto2 tutto sar&agrave; da scoprire. &nbsp;  Caccia all&rsquo;uomo - Sapendo con chi avranno a che fare, i meno &ldquo;famosi&rdquo; rivali faranno di tutto per sorpassare Morbidelli. Questo &egrave; certo. Un conto &egrave; avere la meglio in staccata sul polacco Piotr Biesiekirski (sperando di averlo scritto correttamente) un altro &egrave; superare un iridato Moto2 e protagonista della MotoGP, nonch&eacute; &ldquo;allievo&rdquo; di Valentino Rossi. Ovviamente, lui queste cose le sa e non si stupir&agrave; se, negli occhi dei rivali, spunter&agrave; un mirino simile a quello degli aerei della seconda Guerra Mondiale. 

Il pilota del team Petronas Yamaha MotoGP &egrave; il rappresentante &ldquo;velocista&rdquo; pi&ugrave; atteso della 8 Ore, essendo lui iridato Moto2 nel 2017 ed uno dei migliori corridori della classe Regina di oggi

Franco Morbidelli: pro e contro dell&#39;esperienza endurance a Sepang

        La Otto Ore di Sepang si avvicina: condividendo la pista malese con la gara del mondiale turismo FIA WTCR,&nbsp; il secondo round del mondiale endurance si disputer&agrave; infatti gi&agrave; sabato 15 dicembre. Ben 50 gli equipaggi al via con alcuni italiani da tenere d&rsquo;occhio, a cominciare dal pilota della MotoGP Franco Morbidelli, che sar&agrave; al via con il team Yamaha Sepang Racing in equipaggio con Hafizh Syahrin e con Michael van der Mark: per tutti sar&agrave; la prima volta sulla pista di Kuala Lumpur, ma di certo c&rsquo;&egrave; che van der Mark &egrave; uno specialista delle gare Endurance, e per quanto non siano tra i team &lsquo;stabili&rsquo; nel mondiale Endurance, saranno certo da tenere d&rsquo;occhio. L&rsquo;altro italiano nella classe regina &egrave; Niccol&ograve; Canepa, al via con Broc Parkes, australiano, e con Marvin Fritz, tedesco, su una Yamaha del temibile team Yart (acronimo che sya Yamaha Austria Racing Team). Di certo i tre avranno voglia di riscatto, dopo essere stati costretti al ritiro al Bol d&rsquo;Or. LA SUPERSTOCK - Tra gli italiani al via, in Superstock, troviamo Roberto Rolfo, sulla Yamaha di Moto Ain, che condivide con lo svizzero Robin Mulhauser e il francese Hugo Claire. Al Bol d&rsquo;Or l&rsquo;equipaggio ha siglato un risultato straordinario, vincendo la classe Superstock piazzandosi al sesto posto assoluto. Sempre nella Superstock, attenzione al toscano Luca Scassa, sulla Suzuki del No Limits Motor Team, che condivider&agrave; il manubrio con il connazionale Luca Vitali e con l&rsquo;austriaco Christopher Kemmer, sesti di classe nel round d&rsquo;esordio del mondiale. Attenzione anche a Christian Gamarino, in equipaggio con Kevin Manfredi e con il francese Enzo Boulom, tutti portacolori della Kawasaki del Team 33 Coyote Louit Moto, dodicesimi fra le Superstock al Bol d&rsquo;Or. Sempre nella Superstock, occhi puntati anche sui fratelli da corsa Christian e Federico Napoli, al via con con il team Energie Endurance 91, sulla Kawasaki ZX-10R in condivisione con il pilota della Repubblica Ceca Karel Pesek. Infine, dovranno riscattare uno stop per una caduta i piloti del team Aviobike, capitanati da Giovanni Baggi, in equipaggio con Andrea Boscoscuro e Niccol&ograve; Rosso.       

Sabato il via del secondo round della stagione sulla pista malese. Due gli azzurri nella classe regina: Franco Morbidelli e Niccol&ograve; Canepa. Pi&ugrave; numerosa la compagine tricolore in Superstock

Mondiale Endurance: gli italiani alla Otto Ore di Sepang

        Il conto alla rovescia per la prima edizione della Otto Ore di Sepang &egrave; iniziato: la gara, seconda tappa del Mondiale Endurance, prender&agrave; il via sabato 14 dicembre e sar&agrave; un componente chiave del festival motoristico a due e quattro ruote &ldquo;Races of Malaysia&rdquo;, abbinando il FIA WTCR Oscaro e il mondiale Endurance per la prima volta in Asia. Al via ci saranno ben 50 team, per un totale di 150 piloti, alcuni dei quali provenienti MotoGP, del mondiale Superbike e dell&rsquo;Asia Road Racing Championship.&nbsp; I due team asiatici sotto i riflettori sono il team malese Yamaha Sepang Racing e la squadra giapponese Honda Asia Dream Racing with Showa. Il team Yamaha Sepang Racing schierer&agrave; al via Franco Morbidelli e Michael van der Mark, con quest&rsquo;ultimo gi&agrave; quattro volte vincitore della 8 Ore di Suzuka. Con loro, il malese Hafizh Syahrin, anche lui gi&agrave; impegnato nel Motomondiale.Il team Honda Asia Dream Racing with Showa si &egrave; piazzato spesso nelle prime posizioni alla Suzuka 8 Hours, e sar&agrave; al via con il pilota malese Zaqhwan Zaidi, il pilota numero uno del team dal 2016, che si &egrave; classificato terzo assoluto nella categoria Superbike 1000 nel campionato Asia Road Racing, il pilota indonesiano Andi Farid Izdihar che gareggia nella classe Supersport 600 nell'ARRC e il pilota thailandese del campionato del mondo Moto2 Somkiat Chantra.7 COSTRUTTORI AL VIA &ndash; Fra i team che partecipano all&rsquo;intera stagione - ben 36 - , la squadra campione in carica Webike SRC Kawasaki France che cercher&agrave; di recuperare il tempo perduto dopo un turbolento Bol d&rsquo;Or. Il team Kawasaki, infatti, aveva dovuto gettare la spugna, insieme a Yart Yamaha e F.C.C. TSR Honda France.Tutte e tre le squadre ufficiali combatteranno per segnare il numero massimo di punti nel secondo round del mondiale Endurance di quest&rsquo;anno. Il vincitore in Malesia pu&ograve; portarsi a casa 30 punti, pi&ugrave; 5 punti di bonus se sar&agrave; in grado di aggiudicarsi la pole position. Attenzione anche al &nbsp;Suzuki Endurance Racing Team, che ha gi&agrave; vinto il Bol d&rsquo;Or e al BMW Motorrad World Endurance Team, terzo classificato nella prima gara della stagione. Un altro team ufficiale che potrebbe farsi avanti &egrave; il Team ERC Endurance, ora supportato da Ducati con l&rsquo;obiettivo di portare la Panigale V4R alla gloria nel mondiale di endurance.Ben costruttori sono presenti in forma ufficiale nel mondiale Endurance, ma alla 8 Ore di Sepang ci sar&agrave; un settimo marchio &lsquo;factory&rsquo;: Aprilia, con ilo Team Sugai Racing Japan.LA TOP 10 TRIAL - Le sessioni di prove libere di mercoled&igrave; 11 dicembre e le qualifiche di gioved&igrave; 12 dicembre daranno le prime indicazioni sui valori in pista. Come nella Otto Ore di Suzuka, la Top 10 Trial ridistribuir&agrave; le posizioni finali sulla griglia di partenza dopo le qualifiche. Alle 8 Ore di Sepang, il pilota pi&ugrave; veloce di ciascuna delle prime 10 squadre in qualifica torner&agrave; in pista per fare un giro lanciato. Le prime dieci posizioni sulla griglia verranno riassegnate in base ai risultati. La Top 10 Trial si svolger&agrave; dopo il tramonto sul circuito internazionale di Sepang.SPETTACOLO GLOBALE - Prima che l'azione inizi sulla pista di Sepang, le squadre saranno protagoniste di uno spettacolo per le strade della capitale malese di Kuala Lumpur, a 45 km dal circuito internazionale di Sepang. La sera di marted&igrave; 10 dicembre, infatti, attraverso il centro della citt&agrave; si snoder&agrave; una parata con le moto del mondiale Endurance e le auto che sfideranno nel finale di stagione della FIA WTCR Oscaro, per un evento senza precedenti. Le tre gare del mondiale Turismo si terranno domenica 15 dicembre, e Hafizh Syahrin si cimenter&agrave; anche sulle quattro ruote. Il pilota malese si &egrave; posto infatti una grande sfida sportiva prendendo parte a entrambi i campionati del mondo nello stesso fine settimana: dopo le 8 Ore di Sepang di sabato, sar&agrave; uno dei quattro piloti a prendere il volante nella WTCR Race of Malaysia.       

Sabato 14 dicembre prender&agrave; il via la prima edizione: sette Costruttori al via per la gara in quello che si prospetta un vero festival dei motori a Kuala Lampur

Mondiale Endurance: aspettando la 8 Ore di Sepang

L&rsquo;omologazione della Panigale V4 per il mondiale Endurance porta a conseguenze interessanti: la Ducati metter&agrave; in pista per l&rsquo;EWC una moto affidata alla struttura proveniente dalla BMW del mondiale Superbike.  CAMPIONATO INTERO - Il team disputer&agrave; l&rsquo;intero campionato e quindi anche la 8 Ore, la madre di tutte le gare, per le Case giapponesi; l&rsquo;unico scenario in cui Honda, Yamaha, Suzuki e la detentrice Kawasaki si sfidano in forma ufficiale. Non a caso, il budget &egrave; la seconda voce pi&ugrave; importante dopo la MotoGP ed &egrave; un evento per il quale vengono utilizzati ingegneri &ldquo;dedicati&rdquo;.  CAMPAGNA D&#39;ORIENTE - Nell&rsquo;ultimo weekend del luglio 2020, il pi&ugrave; caldo nel Paese del Sol Levante, la Ducati sar&agrave; presente e sar&agrave; una sorta di tentativo di invadere casa altrui. E anche se la Casa bolognese non si presenter&agrave; in forma ufficiale, &egrave; facile pensare che qualche rappresentante del reparto corse di Borgo Panigale si manifester&agrave; a supporto del team...  &nbsp; 

Non sar&agrave; un impegno ufficiale. La Panigale V4 sar&agrave; affidata a un team proveniente dalla Superbike

La Ducati sbarca alla 8 Ore di Suzuka

        E&rsquo; ufficiale: la Kawasaki di Jonathan Rea, Leon Haslam e Toprak Razgatlioglu si &egrave; aggiudicata la 8 Ore di Suzuka 2019. La 42esima edizione della gara leggendaria si &egrave; disputata davanti a 109.000 spettatori, di cui 65.500 la domenica, con un aumento dell&rsquo;8%, nonostante le minacce di un tifone, e quest'anno ha vissuto un anomalo post gara: dopo il traguardo, infatti, sono state necessarie altre 24 ore per decidere sul ricorso presentato dal team SRC Kawasaki France e riconoscerle la vittoria, inizialmente assegnata al team ufficiale Yamaha con Alex Lowes, Michael Van Der Mark, Katsuyuki Nakasuga. LA CADUTA DI REA &ndash; Il team Kawasaki ha fatto alternare in sella Jonathan Rea e Leon Haslam, con Toprak Razgatlioglu nel ruolo di serva. Fin dai primi giri si &egrave; visto che facevano sul serio: partiti dalla seconda posizione in griglia, dopo la prima ora erano terzi, con cinque piloti racchiusi in meno di 8 decimi. Dopo quattro ore i piloti Kawasaki erano al comando, e cos&igrave; anche dopo cinque, dopo sei e dopo sette ore. Con Leon Haslam sofferente per i recenti infortuni negli ultimi giri del suo stint, il quattro volte campione del mondiale Superbike Jonathan Rea ha ripreso il comando nell'ultima sessione e sembrava destinato a portare la Kawasaki alla vittoria. Ma con un incredibile colpo di sfortuna Rea &egrave; caduto sull&rsquo;olio lasciato da un&rsquo;altra moto, anche a causa dell&rsquo;oscurit&agrave; che stava calando, e non &egrave; riuscito a ripartire. La direzione di gara ha esposto la bandiera rossa per via della presenza dell'olio in pista, chiudendo le ostilit&agrave; con 3 minuti di anticipo.  IL RICORSO - La classifica avrebbe dovuto essere cristallizzata al giro precedente rispetto alla caduta di Rea. Invece inizialmente &egrave; stata dichiarato la vittoria del team Yamaha. Kawasaki, infatti &ndash; secondo la direzione gara &ndash; avrebbe dovuto portare la moto al parco chiuso entro i 5 minuti. Secondo il team Kawasaki, invece, questa regola &egrave; valida solo per il mondiale Superbike, non anche per la 8 Ore, che non prevede questa restrizione temporale. E cos&igrave;, 24 ore dopo la gara, il ricorso &egrave; stato accolto, la classifica &egrave; stata corretta e Yamaha ha dovuto rinunciare alla vittoria, che sarebbe stata la quinta consecutiva.  Per Kawasaki, invece, &egrave; un ritorno al successo dopo 26 anni di digiuno: gli ultimi a trionfare alla 8 Ore di Suzuka con la moto di Akashi, infatti, erano stati Aaron Slight e Scott Russell nel 1993. Terzo posto per la Honda ufficiale con Takumi Takahashi, Stefan Bradl and Ryuichi Kiyonari, che ha perso la prima posizione a poco pi&ugrave; di un&rsquo;ora dalla fine della gara. Bene anche la Yamaha-YART di Canepa, che chiude al settimo posto in equipaggio con Broc Parkes e Marvin Fritz. Venticinquesima posizione per l&rsquo;Aprilia del team Sugai Racing con l&rsquo;italiano Daniele Veghini, in equipaggio con Yoshiyuki Sugai.. REA E LA VITTORIA AL RISTORANTE - &ldquo;Non riesco a crederci&rdquo;, ha detto Jonathan Rea. &ldquo;Essendo stato sconfitto, ero gi&agrave; tornato in albergo, salutando tutti i ragazzi, fra le lacrime. Ero gi&agrave; al ristorante, a ordinare la cena, quando il mio meccanico Uri mi ha chiamato e mi ha detto: &lsquo;Ehi, sei seduto?&rsquo; Pensavo che mi avrebbe chiesto di andare in un altro ristorante, invece mi ha detto che avevamo vinto le 8 Ore&rdquo;, racconta Rea.  &ldquo;Penso che il buon senso abbia prevalso&rdquo;, aggiunge il pilota nordirlandese. &ldquo;Sono davvero felice. La strategia consisteva nel lavorare sul consumo di carburante, senza commettere errori. L&rsquo;abbiamo eseguita abbastanza bene, anche se alla fine mi sono sentito piuttosto stanco. Ma abbiamo preparato tutto nel modo migliore possibile con il tempo limitato che abbiamo avuto a disposizione. La gara &egrave; un inferno, &egrave; la gara pi&ugrave; difficile che si possa mai immaginare, ma ottenere un risultato come questo mi fa quasi venire voglia di farne altre", ha concluso Rea. IL MONDIALE A KAWASAKI SRC - Poco prima della caduta di Jonathan Rea, c&rsquo;&egrave; stato altro sconvolgimento spettacolare. Il Suzuki Endurance Racing Team era al nono posto e sembrava avesse gi&agrave; in mano il sedicesimo titolo mondiale quando un guasto al motore ha vanificato quasi 8 ore di duro lavoro dei piloti Vincent Philippe, Etienne Masson e Gregg Black. Con l'11&deg; posto, siglato da J&eacute;r&eacute;my Guarnoni, Erwan Nigon e David Checa posto il Team SRC Kawasaki si &egrave; aggiudicato il primo titolo mondiale Endurance.       

Rea, Haslam e Razgatlioglu vincono ricorso e gara. Seconda la Yamaha di Lowes, Van Der Mark e Nakasuga. Settimo Canepa. Rea: "La 8 Ore &egrave; un inferno"

8 Ore Suzuka: Kawasaki vince dopo 26 anni

        La 8 ore di Suzuka si appresta a scattare domenica alle 11.30 locali &ndash; le 4.30 in Italia &ndash; per la sua edizione numero 42. Correva infatti il lontano 1978 quando si disput&ograve; la prima edizione della "8 ore": all&rsquo;epoca era una gara nella quale correvano insieme moto di varie classi, con le TT Formula 1 (prototipi spinti da motori derivati dalla serie) a siglare le maggiori performance. Gi&agrave; nella prima edizione alla corsa parteciparono moto delle quattro grandi Case giapponesi: Honda, Yamaha, Kawasaki e Suzuki. Un grosso cambiamento si ebbe nel 1993, quando venne introdotta la classe Superbike, che sostitu&igrave; la TT Formula1. LA PISTA - Il circuito di Suzuka, invece, risale al 1962, e sin dalla sua creazione &nbsp;ha ospitato numerose competizioni internazionali tra cui il Gran Premio di Formula 1, il GP di MotoGP e il Mondiale Endurance di motociclismo. Questo circuito &egrave; uno dei pochi circuiti ad offrire un layout a 8 su 5.821 km e infatti &egrave; definito &lsquo;il circuito dell&rsquo;ottovolante&rsquo;. LA STORIA - Il vincitore della prima edizione fu l&rsquo;equipaggio di Mike Baldwin e Wes Cooley, entrambi americani, su Suzuki. Baldwin si &egrave; ripetuto nel 1981 e nel 1984, in quest&rsquo;ultimo caso in equipaggio con Fred Merkel. Wayne Gardner si &egrave; aggiudicato la gara quattro volte: nel 1985 e nel 1986, con Masai Tokuno prima e con Dominque Sarron poi, e nel 1991 e nel 1992, con Mick Doohan e con Daryl Beattie. Aaron Slight ha vinto tre volte consecutive, dal 1993 al 1995. Toru Ukawa si &egrave; aggiudicato la gara ben 5 volte. Nell&rsquo;albo d&rsquo;oro compare anche Valentino Rossi, che vinse con Honda nel 2001, in equipaggio con Colin Edwards. Quest&rsquo;ultimo conferm&ograve; il successo l&rsquo;anno dopo, in equipaggio con Daijiro Kato, che a sua volta aveva vinto gi&agrave; due anni prima. Dajiro Kato &egrave; stato l'ultimo pilota della MotoGP a salire sul gradino pi&ugrave; alto del podio fino al 2015, con la vittoria di Katsuyuki Nakasuga, Pol Espargaro e Bradley Smith. Negli ultimi quattro anni Kaysuyuki Nakasuga ha sempre vinto: dopo il 2015 si &egrave; ripetuto nel 2016 con Pol Espargar&ograve; e Alex Lowes, con Alex Lowes e Michael van der Mark negli ultimi due anni, sempre su Yamaha ufficiale, con la Casa dei tre diapason che non vinceva dal 1996, con Colin Edwards e Noriyuki Haga. LA DIRETTA TV - La diretta TV integrale della 8 ore di Suzuka sar&agrave; garantita per il quinto anno consecutivo da Eurosport 2 domenica dalle 4:15 alle 13:00, con Sky Sport MotoGP che trasmetter&agrave; 45 minuti di highlights nei giorni successivi la disputa dell&rsquo;evento. &nbsp;       

Correva il 1978 quando si disput&ograve; la prima edizione. Fra i vincitori, Valentino Rossi, Mick Doohan, Wayne Gardner, e Daijiro Kato. Negli ultimi quattro anni ha sempre vinto Yamaha &nbsp;

8 Ore di Suzuka: una gara leggendaria

        E' tutto pronto per la partenza della 8 Ore di Suzuka che scatter&agrave; domenica con la 42esima edizione in programma.E se gli orari saranno un po' proibitivi per l'Italia, dato che l'inizio &egrave; previsto per le 4:30 ora italiana (11:30 ora locale), lo spettacolo che andr&agrave; in scena in Giappone sar&agrave; assicurato dato che a darsi battaglia saranno le pi&ugrave; grandi e conosciute Case motociclistiche giapponesi: Honda, Sukuzi, Yamaha e Kawasaki.In palio, ci sar&agrave; anche il titolo Endurance FIM EWC e mai come quest'anno saranno tanti i piloti del panorama della Motogp e Superbike che si daranno battaglia. CHE LA GRANDE BATTAGLIA ABBIA INIZIO &ndash; Quella della 8 ore di Suzuka, &egrave; una battaglia senza esclusione di colpi dove quest'anno, le varie Case hanno scelto piloti fortissimi per riuscire a battere soprattutto la Yamaha, vincitrice delle ultime cinque edizioni.A scendere in pista in sella all'R1 sar&agrave; il gi&agrave; collaudato squadrone composto da Alex Lowes, Michael Van der Mark e Katsuyuki Nakasuga, ma attenzione, perch&egrave; la Honda quest'anno ha intenzioni serie e non vorr&agrave; in nessun modo rinunciare alla corona.HRC, appoggiata dallo sponsor Red Bull, avr&agrave; come piloti Stefan Bradl (quest'anno impegnato come tester Honda motogp), Takumi Takahashi e Ryuichi Kiyonari.Ma tra le agguerritissime per la lotta al titolo ci sar&agrave; anche la Kawasaki pronta a dare spettacolo con tre piloti d'eccezione: il quattro volte campione del mondo in Superbike Jonathan Rea, il compagno di box Leon Haslam e Toprak Razgatlioglu. ANCHE GLI ITALIANI IN LOTTA - Infine, ad inserirsi tra le Case pi&ugrave; blasonate potrebbe essere anche la Suzuki reduce da un decimo posto dello scorso anno e che in questa 42esima edizione punter&agrave; sicuramente a fare di pi&ugrave; con il collaudatore motogp Sylvain Guintoli, Kazuki Watanabe e Yukio Kagayama. Tra gli italiani in gara, ci saranno Niccol&ograve; Canepa per il team YART Yamaha, mentre Daniele Veghini, alla sua quinta apparizione, sar&agrave; in sella all'Aprilia del team Sugai Racing Japan.       

Tanti i nomi di spicco come Jonathan Rea, Michael Van Der Mark e Stefan Bradl che parteciperanno alla 42esima edizione&nbsp;

Da MotoGP e SBK, tutti i protagonisti della 8 Ore di Suzuka

        Manca soltanto un mese alla fine della stagione del mondiale Endurance, che si concluder&agrave; con una tappa particolarmente prestigiosa: la 8 Ore di Suzuka. Una gara che viene disputata anche da molte squadre che non partecipano a tutto il campionato, ma che non vogliono mancare all&rsquo;appuntamento con un palcoscenico cos&igrave; importante. Le Ducati Panigale V4R dei team De Light e Banner, per&ograve;, sembra che debbano rinunciare a schierarsi in griglia di partenza: il divieto &egrave; stato comunicato ai team manager dall&rsquo;organizzazione del campionato. E le due squadre hanno divulgato tramite le proprie pagine social un comunicato congiunto. LA COMUNICAZIONE IMPROVVISA - &ldquo;I team Delight e Banner Racing intendono partecipare alla 8 Ore di Suzuka quest&rsquo;anno. Per iniziare i test in anticipo, con la collaborazione del quartier generale di Ducati Italia e Ducati Giappone abbiamo passato i test di ammissione con la Panigale V4R. Oggi, mentre ci stavamo organizzando per ulteriori preparativi prima dell&rsquo;evento della 8 Ore, abbiamo ricevuto un messaggio dall&rsquo;organizzazione del campionato nel quale ci viene comunicato che la Panigale V4R non pu&ograve; partecipare alla gara di Endurance 8 Ore di Suzuka, finale del mondiale Endurance", scrivono Tomohiro Kaneda del Team Banner e Takaoka Kataoka del Team Delight. LA V4R NON ESISTE - &ldquo;In parole povere, la V4R non esiste come mezzo certificato nel regolamento che &egrave; stato deciso all&rsquo;inizio del 2018&rdquo;, spiegano le squadre. Il campionato, infatti, inizia a settembre e si conclude a giugno dell&rsquo;anno successivo. Questo significa che il regolamento della stagione che si sta per concludere &egrave; stato fatto quando la Panigale V4R non era ancora omologata. &ldquo;Le nostre due squadre sono piuttosto sconvolte dagli ultimi, improvvisi sviluppi. Non sappiamo se in meno di un mese riusciremo a preparare un&rsquo;altra moto per partecipare alla 8 Ore di Suzuka. Ma in qualsiasi modo cercheremo di essere presenti alla gara&rdquo;, concludono Tomohiro Kaneda del Team Banner e Takaoka Kataoka del Team Delight. &nbsp;       

Dopo aver superato i test, i team Delight e Banner non potranno partecipare all&rsquo;ultimo round del mondiale Endurance. &ldquo;La V4R non rientra nel regolamento della stagione&rdquo;, spiegano le squadre

La Ducati Panigale V4 esclusa dalla 8 Ore di Suzuka

        La prossima edizione della 8 Ore di Suzuka si prospetta altamente spettacolare: in programma dal 26 al 28 luglio, la gara vedr&agrave; impegnati 24 team e 44 moto. &nbsp;I primi test sono andati in scena il 3 e il 4 giugno sulla pista giapponese.  Una moto dei tre diapason ha messo in riga tutti gli inseguitori: il pilota di casa Katsuyuki Nakasuga, protagonista della All Japan Road Race Championship con una R1 ufficiale, ha messo gi&ugrave; il miglior crono dei due giorni di test, fermando il cronometro sui 2&rsquo;5&rsquo;&rsquo;409. A poco pi&ugrave; di 3 decimi si &egrave; classificata invece &ndash; sorpresa! &ndash; una Honda, quella di Takumi Takahashi, seguita, con il tempo di 2&rsquo;6&rsquo;&rsquo;118, da un&rsquo;altra Honda, con Stefan Bradl.  REA E HASLAM CON LE BRIDGESTONE - La Kawasaki di Jonathan Rea ha siglato il quarto crono in 2&rsquo;6&rsquo;&rsquo;378, appena un millesimo pi&ugrave; veloce del suo compagno di squadra Leon Haslam. Il progetto di partecipare alla prestigiosa competizione internazionale &egrave; una novit&agrave; per il team ufficiale Kawasaki. Il test di due giorni &egrave; stato sfruttato dalla squadra per trovare il miglior sviluppo e l&rsquo;assetto ideale in vista della gara: con la nuova Ninja ZX-10 RR queste sessioni di prova si sono rivelate di importante capitale, anche perch&eacute; hanno consentito il confronto diretto con molti rivali. Tra l&rsquo;altro sia Rea che Haslam hanno provato con le gomme Bridgestone, e non con le Pirelli che costituiscono l&rsquo;equipaggiamento ufficiale del mondiale Superbike. Per Rea &egrave; stato l&rsquo;unico test in vista della 8 Ore di Suzuka, perch&eacute; il pluricampione del mondo dovr&agrave; tornare ad impegnarsi nel mondiale Superbike, ma Haslam far&agrave; altre giornate di prove. &ldquo;Sono felice di questo primo test&rdquo;, ha detto Rea. &ldquo;Stiamo partendo da zero in questo progetto perch&eacute; abbiamo una nuovo ZX-10RR, che &egrave; leggermente diversa dall'anno scorso. Abbiamo utilizzato questi due giorni concentrandoci su una gara di 8 ore, studiando il consumo di carburante, la posizione di guida e il set-up. La cosa pi&ugrave; positiva &egrave; che Leon e io stiamo entrambi lavorando allo stesso modo, il tempo sul giro &egrave; rispettabile - pi&ugrave; veloce rispetto allo scorso anno - e pi&ugrave; costante. Ci sono anche aree da migliorare, ma &egrave; stato un test positivo", ha concluso Rea. LA TOP TEN - A completare la top ten la Yamaha di Kota Nozane, la Honda di Tetsuta Nagashima, le Suzuki di Yukio Kagayama e Kazuki Watanabe e Honda di Kosuke Akiyoshi. 1 . Katsuyuki Nakasuga (Yamaha), 2:05.409 2 . Takumi Takahashi (Honda), 2:05.710 3 . Stefan Bradl (Honda), 2:06.118 4 . Jonathan Rea (Kawasaki), 2:06.378 5 . Leon Haslam (Kawasaki), 2:06.379 6 . Kota Nozane (Yamaha), 2:06.379 7 . Tetsuta Nagashima (Honda), 2:06.385 8 . Yukio Kagayama (Suzuki), 2:07.019 9 . Kazuki Watanabe (Suzuki), 2:07.900 10 . Kosuke Akiyoshi (Honda), 2:07.903       

In vista della due giorni, anche Rea e Haslam sono scesi in pista per i primi test. Miglior crono per la Yamaha di Nakasuga

8 Ore di Suzuka: Yamaha leader nei test

        Nella prestigiosa gara di Endurance 8 Ore di Suzuka Michael van der Mark e Alex Lowes hanno conquistato la quarta vittoria consecutiva per Yamaha. I due compagni di squadra nel Mondiale Superbike si sono fatti valere nonostante qualche difficolt&agrave;. Sul podio anche PJ Jacobsen al debutto nel team HRC con Takumi Takahashi e Takaaki Nakagami, mentre Jonathan Rea ed il suo futuro compagno di squadra Leon Haslam hanno chiuso con il terzo posto in sella alla Kawasaki in equipaggio con Kazuma Watanabe. La gara - Durante le otto ore di gara la Safety Car &egrave; scesa in pista in pi&ugrave; occasioni, mentreuno scroscio di pioggia ha bagnato il circuito proprio qualche istante prima del via, rendendo le condizioni insidiose nelle prime fasi. Haslam scattava dalla pole position e ha mantenuto la posizione, ma Honda e Yamaha sono andate subito all&rsquo;inseguimento della ZX-10R. Kawasaki &egrave; stata in grado di mantenere il comando nelle prime ora. Rea infatti ha completato un ottimo stint che lo ha visto protagonista di alcune bagarre con van der Mark, mentre Lowes &egrave; sceso in pista nella seconda fase e si &egrave; incontrato con Haslam. Il duo Yamaha &egrave; stato costretto a fare a meno del terzo pilota Katsuyuki Nakasuga, che in qualifica ha sub&igrave;to un infortunio alla spalla. Poi &egrave; entrata in pista una Safety Car a causa della pioggia ed i piloti hanno dovuto percorrere il tracciato con le gomme slick. Questo ha penalizzato Kawasaki, perch&eacute; Rea &egrave; stato protagonista di una piccola scivolata che ha fatto perdere secondi preziosi ai box. Nelle ultime ore &egrave; cos&igrave; finita indietro e la lotta per la vittoria &egrave; diventata una questione tra Honda e Yamaha. Arrivati nelle fasi finali, van der Mark ha preso il comando ed &egrave; stato Lowes a tagliare il traguardo davanti a tutti. Yamaha ha portato a casa la vittoria con 30 secondi di vantaggio, ma non &egrave; stato facile a seguito della rimonta Honda. L&rsquo;europeo pi&ugrave; vincente a Suzuka - Van der Mark ha conquistato la sua quarta vittoria a Suzuka ed &egrave; il pilota europeo pi&ugrave; vincente in questa famosa gara. &ldquo;&Egrave; stata davvero dura! Credo che sia stata la mia 8 Ore di Suzuka pi&ugrave; complicata a causa di tutti fattori che l&rsquo;hanno condizionata&rdquo;, ha detto Van der Mark. &ldquo;Le cose cambiavano velocemente e nel primo stint credo sia stato uno stint e mezzo. L&igrave; ho pensato che fosse passato il momento pi&ugrave; difficile, ma poi sono arrivato al mio terzo e sono stato in sella per un&rsquo;ore a quaranta minuti a causa di safety car, pioggia. Poi la pista si &egrave; asciugata ed &egrave; stato davvero complicato. Alla fine abbiamo gestito un buon margine e Alex ha tagliato il traguardo. Sono veramente felice del weekend!&rdquo; Lowes a quota tre - Lowes &egrave; stato soddisfatto di aver conquistato il suo terzo successo con Yamaha: &ldquo;Mi sentivo molto bene, la moto era fantastica, lavorava davvero bene. &Egrave; stato ottimo avere una moto veloce, ci ha reso pi&ugrave; semplici i sorpassi&rdquo;, ha commentato Lowes. &ldquo;Ovviamente la gara &egrave; stata molto complicata in alcuni momenti, tante Safety Car e condizioni meteo difficili. Ma Michael ha affrontato la situazione peggiore, ho avuto una gara pi&ugrave; semplice della sua, quindi devo ringraziarlo per l&rsquo;enorme lavoro fatto. Nella seconda parte di gara dovevamo essere furbi e portare la moto al traguardo". Nonostante gli sforzi fatti, Honda ha conquistato la seconda posizione con PJ Jacobsen, Takumi Takahashi e Takaaki Nakagami dopo essere anche stata al comando con il team HRC. La fortuna non &egrave; stata dalla parte di Kawasaki e Jonathan Rea, Leon Haslam e Kazuma Watanabe si sono piazzati terzi.       

Con la quarta affermazione van der Mark &egrave; il pilota europeo pi&ugrave; vittorioso nella estenuante gara endurance. Secondo Jacobsen con Honda, podio per Rea e Haslam con la Kawasaki

8 Ore di Suzuka: vincono van der Mark e Alex Lowes

        Con l&rsquo;obiettivo di cogliere il successo in una delle gare pi&ugrave; prestigiose del mondo, Kawasaki ha svelato una formazione per la 8 Ore di Suzuka, la gara di endurance in programma nel famoso circuito giapponese nel weekend del 28 e 29 luglio. I piloti saranno il tre volte campione mondiale della Superbike Jonathan Rea, l&rsquo;asso del campionato britannico Superbike Leon Haslam e il ventottenne giapponese Kazuma Watanabe. Rea e Haslam, in particolare, approdano in questa estenuante competizione forti di importanti affermazioni: oltre ai tre titoli mondiali in Superbike, anche una vittoria alla Otto Ore di Suzuka &ndash; nel 2012 - per il nordirlandese, due vittorie alla Otto Ore di Suzuka &ndash; nel 2013 e nel 2014 - &nbsp;e diversi successi nel mondiale Superbike per Haslam. Il giapponese Watanabe, invece, ha disputato per tre anni il motomondiale nella classe 125 e nel 2013 si &egrave; laureato campione giapponese della ST600. Ultimamamente ha maturato esperienza nel JSB1000 . Un ottovolante emotivo - In sella alla Kawasaki Ninja ZX-10RR, il terzetto punta al successo e per questo serviranno molti giri di test in preparazione di un evento che tradizionalmente mette a dura prova sia i piloti che le moto, come spiega Rea.   "Suzuka &egrave; il test pi&ugrave; grande per l&rsquo;uomo e la moto. La gara &egrave; come un ottovolante emotivo e sono molto contento di tornare quest&rsquo;anno", ha commentato il tre volte campione del mondo della Superbike Rea.  Per Haslam &ndash; forte dei &nbsp;i suoi anni di esperienza a Suzuka, la gara &egrave; di grande importanza. "Suzuka &egrave; un circuito molto impegnativo e si adatta perfettamente alle caratteristiche della moto. Essere parte del Team Green e guidare la ZX-10RR &egrave; un sogno che diventa realt&agrave;".  Il talentuoso pilota giapponese Watanabe &egrave; comprensibilmente ottimista in vista della gara Suzuka. "Per la Otto Ore di Suzuka di quest&rsquo;anno schiereremo la nostra squadra pi&ugrave; forte. Spingeremo per la vittoria". Un trampolino di lancio - Una vittoria a Suzuka, sulla loro &ldquo;pista di casa&rdquo; ha un significato speciale per la Casa giapponese e pu&ograve; anche rappresentare un trampolino di lancio per altre attivit&agrave; di marketing, come ha dichiarato il capo del dipartimento marketing motociclistico di Kawasaki, Eiko Kirino: &ldquo;C'&egrave; un interesse mondiale per la Otto Ore di Suzuka e vincere &egrave; importante, specialmente in Asia. Auguriamo un buon piazzamento al team Kawasaki Green e speriamo che Jonathan, Leon e Kazuki raggiungano il gradino pi&ugrave; alto del podio a luglio".       

Il tre volte iridato della Superbike correr&agrave; l'estenuante 8 Ore in equipaggio con Leon Haslam e l'emergente giapponese Kazuma Watanabe

Rea: 'Suzuka è un ottovolante di emozioni'

        Il team HRC Honda si prepara a tornare alla 8ore di Suzuka e ha svelato la CBR 1000 RRW con la quale punter&agrave; alla vittoria. Il Team HRC torna ufficialmente in corsa dopo un'assenza di 10 anni, con Tohru Ukawa, cinque volte vincitore della 8 Ore di Suzuka, nei panni di team manager.  Ambizioni elevate - "Puntiamo alla vittoria, ovviamente", afferma Tohru Ukawa. "Ma la cosa fondamentale &egrave; ricreare un team ufficiale di HRC per dare ai giovani piloti Honda un sogno rinnovato, nuove ambizioni e un nuovo futuro". Honda torna ufficialmente alla 8 Ore di Suzuka determinata a riprendere il controllo della competizione dopo tre vittorie consecutive della Yamaha ufficiale. E proprio a Suzuka, il Team HRC ha presentato la Honda CBR 1000 RRW che vedremo sulla griglia di partenza della gara del 2018. Punta di diamante - Takumi Takahashi, campione JSB 1000 del 2017, guider&agrave; la stessa moto nel campionato giapponese Superbike di quest'anno. Tre volte vincitore della 8 Ore di Suzuka con il team Musashi RT Harc-Pro Honda, Takumi Takahashi &egrave; uno dei tre migliori piloti della squadra HRC che punta alla vittoria a Suzuka il prossimo 29 luglio. Nel 2014 insieme a Leon Haslam e Michael van der Mark, &egrave; stato l'ultimo ad aver conquistato una vittoria con una Honda alla 8 Ore di Suzuka.  Il team manager - Tohru Ukawa &egrave; stato nominato team manager del team Honda ufficiale che ha deciso di riconquistare la vittoria a Suzuka. Ex pilota della MotoGP, Ukawa detiene anche il record per il maggior numero di vittorie nella 8 Ore di Suzuka. Ha vinto l'estenuangte competizione per ben cinque volte, sempre su Honda: nel 1997, 1998, 2000, 2004 e nel 2005.        

Rientro ufficiale dopo un'assenza di dieci anni con la CBR 1000 RRW. A capitanare la squadra c'&egrave; Tohru Ukawa, il pi&ugrave; vittorioso a Suzuka, con cinque trionfi

8 Ore di Suzuka: il ritorno di Honda

La quarantesima&nbsp;edizione della 8 Ore di Suzuka &egrave; stata degna della sua storia, cio&egrave; l&rsquo;ennesimo grande evento. Anzi, una corsa unica al mondo.&nbsp;Questa &egrave; la sola gara di livello iridato in cui si parla di piloti ma soprattutto di aziende. &Egrave; l&rsquo;unica gara in cui investono ben quattro costruttori di gomme (Bridgestone, Michelin, Dunlop, Pirelli) e dove si pu&ograve; correre con due misure di ruote (16,5 o 17 pollici); l&rsquo;elettronica &egrave; libera, i motori non sono punzonati e addirittura ne esiste uno da qualifica (pi&ugrave; potente) e uno da gara. La lotta tra le Case &egrave; feroce. Il fascino &egrave; altissimo, ancora di pi&ugrave; con l&rsquo;arrivo in notturna. Il clima di festa &egrave; indescrivibile.&nbsp;  Se le Case europee (che ora sono note di colore, pi&ugrave; che protagonisti) aderissero alla sfida delle quattro giapponesi (anzi cinque, c&rsquo;&egrave; anche la Moriwaki) e tutte schierassero le rispettive superstar alla guida del meglio della propria produzione, si creerebbe l&rsquo;evento motociclistico sportivo-commerciale pi&ugrave; importante a livello planetario. Offuscherebbe persino la MotoGP, e di sicuro Carmelo Ezpeleta lo invidia, alla Honda, un simile evento.&nbsp;  Non &egrave; chiaro se alle Case europee mancano le idee, il coraggio o i soldi. Ma la SBK in crisi e la MotoGP sempre pi&ugrave; imbrigliata, fanno desiderare qualcosa di nuovo. E magari si ricomincerebbe a parlare animatamente di &ldquo;race replica&rdquo;, cio&egrave; le supersportive il cui segmento di mercato non vive un periodo felice ma, in base a ci&ograve; che si vede a Suzuka, &egrave; presto per dichiararlo finito.&nbsp;&Egrave; solo un sogno di mezza estate? Pu&ograve; darsi, per&ograve; &egrave; un gran bel sogno.  Motosprint ha raccontato la 8 Ore di Suzuka come nessun altro, con uno speciale di 17 pagine, realizzato da ben tre inviati. Uno sforzo importante, necessario per spiegare tutti i retroscena di un evento che ha il valore di un Mondiale. La 8 Ore di Suzuka &egrave; solo una delle tante esclusive. Alcune riguardano la produzione di serie (la nuova BMW S 1000 RR e la storia del bicilindrico boxer che verr&agrave;, oltre a una inedita collaborazione tra Honda e Yamaha), altre la MotoGP: Gigi Dall&#39;Igna e Romano Albesiano fanno un&#39;analisi di mezza estate su Ducati e Aprilia. Tutto questo e tanto altro ancora (tra cui una lunga one to one con Franco Morbidelli e il The Test della Ducati 1299 Superleggera) &egrave; in edicola, sul numero 31 di Motosprint. 

Dallo&nbsp;speciale di 17 pagine sulla 8 Ore di Suzuka, una corsa unica al mondo,&nbsp;ai segreti delle future BMW, passando per le interviste a&nbsp;Gigi Dall&#39;Igna e Romano Albesiano.

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