        Sul circuito thailandese di Buriram, questo fine settimana si &egrave; svolto il primo appuntamento dell'ARRC (Asia Road Racing Championship). Nella classe ASB1000, ovvero la Superbike asiatica, le due gare disputate sono state davvero spettacolari e ricche di risultati sorprendenti sia in positivo che in negativo, con anche la Ducati protagonista. Andiamo a vedere cos'&egrave; successo nelle manche inaugurali del 2024. Moto2, nuova operazione al braccio: niente GP di Portimao per Salac Trionfi per Shah e Farid, gioie e dolori per la Ducati  Gara 1 ha visto il malese Azlan Shah Kamaruzaman effettuare una poderosa rimonta in sella alla BMW M 1000 RR del team TKKR, fino ad attaccare l'indonesiano Andi Farid Izdihar all'ultima curva del giro conclusivo andando cos&igrave; a cogliere un successo inaspettato alla vigilia. Buona anche la prestazione di Zaqhwan Zaidi, terzo alle spalle del compagno di squadra nel team Honda Asia-Dream Racing, con Yuki Kunii e Nakarin Atiratphuvapat a chiudere una Top 5 formata da ben quattro Honda. Passando a Gara 2, la vittoria &egrave; andata al gi&agrave; citato Andi Farid, ma il protagonista numero uno della corsa &egrave; stato Hafizh Syahrin, secondo con la Ducati Panigale V4 R del JDT Racing Team. Il malese dai lunghi trascorsi mondiali si &egrave; riscattato dopo un esordio difficile, visto che nella prima manche &egrave; stato fermato da un problema tecnico dopo una manciata di curve, mettendo in mostra sia il proprio potenziale, sia quello della supersportiva italiana nonostante la presenza di squadroni ufficiali come lo stesso Honda Asia Dream Racing. A podio anche Atiratphuvapat, seguito da Kunii e Shah. X-Trial: il "solito" Toni Bou domina a Chalon-Sur-Saone Weekend da dimenticare per Reiterberger   Detto dei vincitori e del buon debutto di Syahrin con la Ducati, non si possono non spendere due parole anche per il grande deluso di questo primo weekend della stagione, ovvero Markus Reiterberger. Il centauro tedesco, campione in carica di categoria e grande protagonista anche e soprattutto nel mondiale endurance EWC con il team ufficiale BMW, ha faticato fin dalle prove e non &egrave; riuscito ad andare oltre un sesto ed un settimo posto con i colori del team TKKR. Un inizio difficile, specialmente considerando che non potr&agrave; disputare l'intero campionato per via della concomitanza tra il prossimo round a Zhuhai e la 24 Ore di Le Mans, cos&igrave; come quella tra Sepang e il Bol d'Or a settembre. La difesa del titolo sembra quindi un'impresa quasi impossibile, pur essendo ancora all'inizio della stagione. TT 2024, ritorno "in verde" per Hillier: in SSP con Bournemouth Kawasaki       

Sul circuito thailandese si &egrave; svolto il primo round dell'ARRC, con Shah e Farid vincitori e, soprattutto, il malese sul podio in Gara 2 con la Panigale V4 R

ASB1000, spettacolo a Buriram: Ducati già a podio con Syharin

        Questo fine settimana, sul tracciato thailandese di Buriram &egrave; andato in scena l'appuntamento conclusivo della stagione 2023 dell'Asia Road Racing Championship. Nell'ASB1000, classe regina della serie asiatica, il titolo era gi&agrave; stato assegnato nel precedente round di Zhuhai in favore di Markus Reiterberger, ma non sono mancati i motivi d'interesse. Uno in particolare, merita una menzione: la presenza in pista di Yuki Kunii. Il giovane pilota giapponese ha infatti esordito proprio in questo weekend in sella ad una Superbike nella massima serie asiatica, andando a difendere i colori del team SDG HARC-Pro Honda con una CBR1000RR-R. SSP: Navarro e McPhee al via della prossima stagione con Triumph In gara (e in Top 5) nel ricordo di Noguchi  Il classe 2003 ha cos&igrave; permesso alla squadra di concludere l'anno ad alto livello, andando al contempo a ricordare il compianto e mai dimenticato Haruki Noguchi, prematuramente scomparso in seguito ad un tragico incidente nel round di Mandalika svoltosi ad agosto. Kunii non ha soltanto corso con la sua moto, ma ha anche portato in pista il casco con la medesima grafica (con gli &ldquo;occhi&rdquo;, ormai iconici nel motociclismo giapponese) e diversi richiami al giovane connazionale sulla CBR. L'ex-Motomondiale si &egrave; trovato immediatamente a proprio agio, come dimostrano il quinto ed il sesto posto ottenuti rispettivamente in Gara 1 e in Gara 2, e sembra destinato a prendere parte all'intera stagione 2024. Con la consapevolezza di poter ambire a posizioni di rilievo, continuando anche e soprattutto a ricordare nel migliore dei modi Noguchi, a cui tutti nel paddock hanno reso omaggio.        

Il pilota dai trascorsi nel Motomondiale ha corso l'ultimo round dell'ASB1000 sulla Honda del connazionale, scomparso in un incidente a Mandalika

ARRC: Kunii protagonista a Buriram, nel ricordo di Noguchi

        Gara 2 dell'ASB1000, la classe Superbike dell'Asia Road Racing Championship, &egrave; durata soltanto quattro giri sul tracciato indonesiano di Mandalika. In seguito ad un terribile incidente multiplo, infatti, l'organizzazione ha deciso di cancellare la corsa senza ripartire, ma non c'&egrave; stato nulla da fare: Haruki Noguchi non c'&egrave; pi&ugrave;. SSP: divorzio consensuale tra Harry Truelove e il team PTR Triumph Dinamica fatale  Mentre era in piena lotta per le posizioni da podio nella seconda manche, Haruki Noguchi &egrave; caduto insieme a Zaqhwan Zaidi e a Kasma Daniel Bin Kasmayudin, che non &egrave; riuscito ad evitare il giapponese investendolo ad alta velocit&agrave;. Le condizioni sono parse immediatamente critiche e, pur essendo stato trasferito all'ospedale di Nusa Tenggara Barat, non c'&egrave; stato nulla da fare per il giovane pilota del team HARC-PRO Honda. Alla famiglia, agli amici e al team di Haruki vanno le pi&ugrave; sentite condoglianze da parte della redazione di Motosprint. Moto3, GP Austria: Buasri e Dettwiler wild card al Red Bull Ring       

Grande protagonista dell'ASB1000 nell'ultimo biennio, il giovane talento giapponese ha perso la vita a pochi giorni di distanza dalla terribile caduta

ARRC, incidente fatale a Mandalika: è morto Haruki Noguchi

        Dopo il prolungato stop causato dalla pandemia, lo scorso anno l'Asia Road Racing Championship &egrave; tornato allo splendore di un tempo, con grandi battaglie in tutte le categorie e tanto spettacolo nella classe regina, ovvero l'ASB1000 (la Superbike asiatica) in cui a conquistare il titolo &egrave; stato Zaqhwan Zaidi con la Honda CBR1000RR-R. La grande novit&agrave; della prossima stagione sar&agrave; l'ingresso in calendario del tracciato indonesiano di Mandalika, che ospiter&agrave; la massima serie asiatica nel mese di agosto, ma ci sar&agrave; anche il ritorno in Cina sul circuito di Zhuhai e i &ldquo;soliti&rdquo; appuntamenti in Thailandia, Malesia e Giappone. Red Bull Rookies Cup, calendario 2023: date, orari TV, dove vederla Dove vedere le gare dell'ARRC in diretta  Uno dei punti di forza dell'Asia Road Racing Championship &egrave; sicuramente la copertura mediatica, visto che sar&agrave; possibile seguire tutte le gare di ogni categoria in diretta sul canale YouTube in maniera totalmente gratuita. L'unico problema &egrave; legato all'orario, visto che nella maggior parte dei casi il tutto si svolger&agrave; nella notte italiana, ma saranno facilmente recuperabili anche in differita. Northern Talent Cup, calendario 2023: date, orari TV, dove vederla Il calendario dell'ARRC 2023  24-26 marzo: Buriram 1 (Thailandia) 12-14 maggio: Sepang (Malesia) 23-25 giugno: Sugo (Giappone) 11-13 agosto: Mandalika (Indonesia) 6-8 ottobre: Zhuhai (Cina) 1-3 dicembre: Buriram 2 (Thailandia) Moto Guzzi Fast Endurance: presentata la stagione 2023       

L'Asia Road Racing Championship ha reso noti gli appuntamenti dell'ormai imminente stagione, con sei round previsti ed una importante novit&agrave;

ARRC, calendario 2023: date, orari TV, dove vederla

        Una delle grandi novit&agrave; del Mondiale Supersport 2023 potrebbe essere il ritorno in griglia della Honda, con l'ultima evoluzione della CBR600RR che dovrebbe venir affidata al team MIE e ad un paio di piloti, tra cui il giapponese Yuta Okaya. Per la serie iridata si tratter&agrave; di un gradito ritorno dopo due anni di assenza, ma la moto della Casa di Tokyo &egrave; gi&agrave; presente in diversi campionati sia in Asia che in Europa, dove si sta rivelando altamente competitiva. Regina della SSP in patria  Seppur differente rispetto alla &ldquo;vecchia&rdquo; CBR soltanto per alcuni dettagli come il ride by wire, una nuova elettronica con piattaforma inerziale (IMU) e le appendici aerodinamiche ben visibili sulla carena, la Honda si sta gi&agrave; mettendo in luce a suon di vittorie e ottime prestazioni nei principali campionati asiatici. In Giappone, nel contesto dell'All Japan dove viene utilizzata in configurazione Stock, &egrave; in testa al campionato con il giovane Kota Arakawa, ma anche nell'Asia Road Racing Championship &egrave; davvero competitiva. In quest'ultimo, infatti, i piloti in sella alla CBR occupano quattro delle prime cinque posizioni della classe Supersport 600, compresi alcuni centauri dai trascorsi nel Motomondiale come Andi Farid e Khairul Idham Pawi. Honda Team Asia: confermata la line up Moto2 e Moto3 per il 2023 Gi&agrave; al top anche nelle Road Races   Oltre ad essere diventata la moto da battere nelle serie asiatiche, per&ograve;, la Honda &egrave; stata gi&agrave; utilizzata in gara anche in Europa e, in particolare, nelle corse su strada. Anche in questa campo, la CBR si &egrave; rivelata una degna avversaria per la collaudatissima Yamaha R6, vincendo (sempre con uno specialista delle Road Races quale Davey Todd alla guida) alla Southern 100, ad Armoy e alla Gold Cup di Scarborough. Inoltre, la moto giapponese ha gi&agrave; assaggiato le piste europee nel contesto del BSB, dove a portarla in gara in Superstock 600 con i colori del team di Ian Lougher (10 volte vincitore al TT) &egrave; stato il giovane italiano Alessio Guarnieri, il quale ha preso parte ai round di Silverstone e di Oulton Park. A giudicare dall'evidente versatilit&agrave; della nuova CBR600RR, quindi, non ci sarebbe da stupirsi se diventasse una delle protagoniste del Mondiale Supersport 2023.&nbsp;&nbsp; BSB, niente Donington per Mackenzie: stagione finita per il campione 2021       

La sportiva di media cilindrata della Honda sembra ormai prossima a rientrare nel campionato iridato, ma quest'anno sta gi&agrave; vincendo sia in patria che nelle gare stradali

La CBR torna in SSP nel 2023, ma è già regina in Asia e nelle Road Races

Dopo una stagione durata un solo round - svoltosi in Malesia a febbraio - in questo strano 2020, l&#39;Asia Road Racing Championship ha stilato il nuovo calendario provvisorio per il 2021, con la speranza di poter disputare una stagione completa con tante novit&agrave;.  L&#39;ASB1000 come categoria regina   Per il terzo anno, la categoria di punta del campionato sar&agrave; la Superbike e non la Supersport, che vanta tuttavia un grande seguito da parte del pubblico asiatico. Dalla sua introduzione nel 2019, l&#39;ASB1000 ha avuto in griglia piloti di assoluto livello e di fama internazionali quali Azlan Shah Kamaruzaman, Markus Reiterberger, Broc Parkes e gli italiani Lorenzo Zanetti e Federico Sandi.  Gi&agrave; confermato anche l&#39;ingresso della nuova Honda CBR1000RR-R, che verr&agrave; portata in pista da Zaqhwan Zaidi e Gerry Salim, cos&igrave; come la &quot;sorella minore&quot;, ovvero la CBR600RR, che esordir&agrave; in gara proprio nell&#39;ARRC dopo essere stata testata a Suzuka da Tomoyoshi Koyama.    Sei round con gara doppia   Dopo i test prestagionali l&#39;1 e 2 giugno a Sepang, sulla medesima pista malese si svolgeranno i due weekend successivi i primi due round doppi della stagione, per poi spostarsi a fine luglio in Cina, a Zhuhai, e a settembre al The Bend, in Australia, dove per&ograve; non sar&agrave; presente la Underbone 150. Il gran finale sar&agrave; a Buriram, in Thailandia, dove si disputeranno sia il quinto che il sesto ed ultimo appuntamento dell&#39;anno a fine novembre.  Il calendario completo   4-6 giugno: Sepang 1  11-13 giugno: Sepang 2  30 luglio-1 agosto: Zhuhai  23-26 settembre: The Bend  19-21 novembre: Buriram 1  26-28 novembre: Buriram 2  MotoGP, Dovizioso e Ducati: una favola senza lieto fine 

E&#39; stato svelato il calendario provvisorio della prossima stagione dell&#39;Asia Road Racing Championship, con tappe in Malesia, Cina, Australia e Thailandia da giugno a novembre

ARRC: sei round in quattro nazioni per il campionato asiatico Superbike

Primi test per la nuova Honda CBR600RR. La rinnovata media sportiva di Tokyo &egrave; pronta a debuttare in pista e per l&#39;occasione ha svolto alcuni test di collaudo con il pilota Tomoyoshi Koyama su tracciato di Suzuka. Si tratta di una prima sgambata in previsione della partecipazione al campionato ARRC (Asia Road Racing Championship) 2021.  Arriver&agrave; nel Mondiale?   Per il prossimo anno la CBR600RR dovrebbe debuttare anche nel Mondiale SS600 qualora in regola con le fiche internazionali.    Una moto che, in apparenza, al netto di alette aerodinamiche, nuovo frontale e dotazione elettronica evoluta ai pi&ugrave; moderni sistemi, non presenta grossissime differenza rispetto al modello uscito fuori dal mercato alla fine del 2018 poich&egrave; no pi&ugrave; in regola con le normative inquinanti. In questo caso l&#39;ultima CBR presenta omologazione adatta alla commercializzazione sulla piazza asiatica e non verr&agrave; importata in Europa.  Honda CBR600RR: la tecnica   Le prestazioni della nuova CBR600RR&nbsp; parlano di una cavalleria che si mantiene sostanzialmente invariata e con un valore (dichiarato) di 121 CV a 14.000 giri/min (coppia massima di 6,4 kgm a 11.500 giri/min), il che consente comunque di reggere il confronto con Yamaha YZF-R6 e Kawasaki ZX-6R.    Debutta la&nbsp;piattaforma inerziale IMU&nbsp;e con essa le mappe motore, i sistemi di traction control&nbsp;(HTSC)&nbsp;e wheeling control. Non mancano l&#39;acceleratore a comando&nbsp;ride-by-wire&nbsp;e l&#39;ABS (presente gi&agrave; sul precednte modello). Migliorato il sistema di raffeddamento per un migliore rendimento nella zona delle valvole di scarico.  SBK, calendario 2021: tra gli 11 e i 13 Round, con doppia gara in Italia 

La media di Tokyo scalda i muscoli con Tomoyoshi Koyama in ivusta del campionato ARRC&nbsp;

Test a Suzuka per la Honda CBR600RR 2021

        Come i calciatori, anche i piloti italiani cominciano a emigrare in Asia: sulle tracce di Graziano Pell&egrave;, attaccante dello Shandong Luneng, e di Stefano Napoleoni, attaccante dell&rsquo;Istambul Ba?ak?ehir, Federico Sandi correr&agrave; a Sepang per il team rAccess Plus Racing-Ducati Philippines-Essenza. Il team, infatti, aggiunger&agrave; una terza Panigale V4R per il penultimo round dell'Asia Road Racing Championship (ARRC) sul circuito malese. Il team ha confermato che il pilota italiano Federico Sandi divider&agrave; il box con Timothy Joseph "TJ" Alberto e Jonathan Serrapica per il round in programma nel weekend del 19-22 settembre. Sandi &egrave; stato arruolato come wildcard per avere una forza in pi&ugrave; nel puntare a piazzamenti al top nella ASB1000 a Sepang. ESPERIENZA A TUTTO TONDO - &nbsp;Sandi porta con s&eacute; oltre un decennio di esperienza: ha corso nel campionato del mondo 125cc nel 2005 e in 250cc nel 2007, prima di entrare nel mondiale Superbike nel 2010. Ha concluso al 4&deg; posto assoluto nella Superstock 1000 dell'anno scorso, conquistando tre podi e vincendo il round finale a Magny-Cours con una Ducati 1199 Panigale R.Oltre ad essere il compagno di squadra di TJ Alberto nel 2018, l'italiano conosce da tempo la sua &nbsp;squadra e lo scorso novembre era gi&agrave; stato nelle Filippine lo scorso novembre per il lancio della Panigale V4R come uno degli istruttori della Ducati Experience.Con cinque round gi&agrave; disputati, il team Access Plus Racing-Ducati Philippines-Essenza si trova attualmente al settimo posto nella classifica generale a squadre e il miglior piazzamento &egrave; stato un miglior 6 &deg; posto di TJ Alberto. &nbsp; RITORNO A SEPANG - &ldquo;Mi sento molto onorato di far parte del team Access Plus Racing&rdquo;, ha detto Federico Sandi. &ldquo;Non &egrave; la mia prima volta al circuito internazionale di Sepang. L'ultima volta che sono venuto qui &egrave; stato nel 2008 con il mondiale 250, ma in superbike non ho mai corso qui prima. Il mio obiettivo &egrave; quello di essere costante, soprattutto per aiutare il team a migliorare la Ducati Panigale V4R, ed essere veloce per tutto il fine settimana&rdquo;. OBIETTIVI ELEVATI - &ldquo;Siamo molto entusiasti di avere Federico che si unir&agrave; a noi per il prossimo round in Malesia&rdquo;, ha aggiunto Toti Alberto, Team Principal. &ldquo;&Egrave; un pilota molto bravo e porta con s&eacute; anni di esperienza nelle competizioni in in Superstock 1000, in Superbike e in 250GP. Federico ha anche vinto l'ultima gara in Superstock 1000 nel 2018 ed &egrave; un buon amico del team. Non vediamo l'ora di lavorare con lui per vedere il suo apporto al team e speriamo di poter usare queste informazioni per migliorare il nostro pacchetto".       

&ldquo;Siamo molto entusiasti di avere Federico con noi per il prossimo round in Malesia. &Egrave; un pilota molto bravo e porta con s&eacute; anni di esperienza nelle competizioni&rdquo;, dice il team principale di Access Plus Ducati Philippines

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