        L'Autodromo di Imola ha qualcosa di speciale per Michel Agazzi, visto che per la seconda volta nel giro di meno di un anno rappresenter&agrave; una tappa importantissima per la sua carriera. Il giovane pilota di Bergamo far&agrave; infatti il proprio esordio in un round del mondiale Supersport 300 proprio sullo spettacolare tracciato emiliano nel weekend del 14-16 luglio, in sella ad una Yamaha R3 schierata dal team MS Racing. Abbiamo detto che la pista intitolata ad Enzo e Dino Ferrari rappresenter&agrave; una tappa importante della sua carriera per la seconda volta in quanto, al termine della passata stagione, Michel ha conquistato proprio a Imola il suo primo podio nella medesima categoria del CIV alla guida di una Kawasaki Ninja 400. Lecuona tra MotoGP e SBK: "Devo ritrovare il giusto feeling con la CBR" Un periodo di svolta nella stagione di Agazzi  Quest'anno, almeno fino a questo momento, si &egrave; rivelato pi&ugrave; complesso del previsto per Agazzi, passato poi dal round di Vallelunga al team Racestar, ma l'avventura iridata gli permetter&agrave; senza dubbio di acquisire sicurezza ed esperienza utili anche per il prosieguo della stagione nella serie tricolore. &ldquo;Sono estremamente contento di poter comunicare che parteciper&ograve; come wild card al round di Imola del mondiale Supersport 300, nel paddock della Superbike&rdquo;, ha annunciato Michel sui social. &ldquo;Correr&ograve; con il team MS Racing, che ringrazio per questa enorme opportunit&agrave; che cercher&ograve; di sfruttare al massimo, ma un grazie va anche a Racestar per avermi permesso di fare questa gara. Ci vediamo in pista&rdquo;.             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da Yamaha MS Racing (@teammsracing)            

Michel correr&agrave; nel round iridato all'Enzo e Dino Ferrari in sella ad una Yamaha R3, debuttando nel paddock internazionale dopo l'esperienza al CIV

SSP300, esordio mondiale per Agazzi: wild card a Imola con MS Racing

Anticipando il passaggio da Yamaha a Kawasaki da parte del francese Hugo De Cancellis, avevamo anche svelato quale sar&agrave; uno dei piloti ProDina Ircos che si impegner&agrave; nel Campionato Italiano Velocit&agrave;, classe Supersport 300. Sulla Ninja della squadra di Guidonia, vedremo Michel Agazzi, giovane bergamasco dal sicuro avvenire, raffigurato qui sotto con la divisa 2020.    La squadra capitanata e condotta da Salvatore Giorlandino e Riccardo Drisaldi proporr&agrave; sui ranghi di partenza Mattia Martella e Mattia Capogreco, affiando loro un classe 2001, anch&#39;egli ad un cambio tra R3 e Ninja 400. Con la &quot;verdina&quot;, il neo acquisto dar&agrave; l&#39;assalto alla categoria tricolore, gi&agrave; vinta da ProDina con Manuel Bastianelli nel 2018 e Thomas prima un anno dopo.  La soddisfazione di Agazzi &egrave; descritta dalle sue stesse parole: &quot;Sono molto contento di partecipare al campionato italiano 2021 con il team Prodina, una squadra che, negli ultimi anni, si &egrave; affermata come una dei migliori della Supersport 300. Il mio obiettivo consiste nel crescere il pi&ugrave; possibil, dando il massimo ad ogni gara. Ringrazio tutto il team e spero in un 2021 di fuoco&quot;.  Contento anche Riccardo Drisaldi, che commenta cos&igrave;: &quot;Siamo felici di accogliere Michel nel nostro, perch&eacute; lui &egrave; un altro ragazzo promettente. Sono sicuro che i nostri giovani piloti ci regaleranno molte soddisfazioni. Il team ProDina Ircos scopre talenti, li alleva e li lancia nelle competizioni internazionali. Passione ed impegno vengono da noi coniugati nel lavoro fatto insieme&quot;.  Bimota e SBK, storia di un binomio leggendario 

Il pilota bergamasco affiancher&agrave; Martella e Capogreco nella squadra di Giorlandino e Drisaldi, portando in gara nella serie tricolore la Kawasaki Ninja 400

SS300: Il ProDina Ircos Racing &egrave; al completo: ecco Michel Agazzi

L&#39;edizione 2017 della Dakar ha decretato la fine di un ciclo, sia tecnico, sia umano. Da quest&#39;anno infatti, oltre alle note novit&agrave; riguardanti la navigazione, pi&ugrave; complessa rispetto al passato, c&#39;&egrave; stato il definitivo passaggio del testimone dalla vecchia alla nuova generazione. Fino a pochi anni fa erano Marc Coma e Cyril Despres a contendersi il gradino pi&ugrave; alto del podio. Oggi invece, il primo si &egrave; ritirato, mentre il secondo ha abbandonato le moto per passare alle auto.  I NUOVI PROTAGONISTI - Il nome nuovo della Dakar sembrava quello di Toby Price (il vincitore dell&#39;edizione 2016), che per&ograve; quest&#39;anno &egrave; stato un protagonista sfortunato, in quanto si &egrave; dovuto ritirare a causa di una brutta frattura del femore. La stessa sorte era capitata lo scorso anno al pilota che probabilmente sar&agrave; il futuro antagonista di Price, ovvero Sam Sunderland, che dopo diversi ritiri &egrave; riuscito a scrivere il suo nome nella storia del rally pi&ugrave; famoso del mondo.  ENNESIMO COLPO A VUOTO DELLA HONDA - Price e Sunderland sono quelli che dovrebbero farci rivivere le sfide tra Coma e Despres, Honda permettendo. La HRC anche quest&#39;anno ha toppato ma sicuramente non si arrender&agrave;. Il progetto Dakar sembrava nato sotto una buona stella, invece il colosso giapponese ha investito molto raccogliendo pochissimo e anche nel 2017 ha dovuto guardare la KTM dal basso verso l&#39;alto. Intendiamoci, la CRF 450 Rally &egrave; una moto eccezionale, per&ograve;, per un motivo o per l&#39;altro, non riesce a raggiungere l&#39;obiettivo per cui &egrave; stata progettata: la vittoria. Quest&#39;anno la Honda ha commesso un clamoroso errore strategico: Barreda, Goncalves e Metge hanno fatto rifornimento nell&#39;area di neutralizzazione, un&#39;irregolarit&agrave; che &egrave; stata punita con un&#39;ora di penalit&agrave;. La classifica spiega che senza questo handicap ci sarebbe una CRF 450 Rally davanti a tutti ma la realt&agrave; &egrave; che la prima Honda al traguardo (quella di Barreda) &egrave; quinta e lontana dal podio. Anche quest&#39;anno... sar&agrave; per il prossimo anno.  ITALIANI LONTANI DALLA VETTA - Gli italiani tornano a casa soddisfatti a met&agrave;. Ci si aspettava molto da Alessandro Botturi ma il bresciano della Yamaha ha rimediato subito un trauma cranico e ha dovuto abbandonare la carovana. Leggendo la classifica si scopre che Agazzi (Honda) &egrave; giunto trentasettesimo, a 07 ore 03&#39; e 37&rdquo; da Sunderland; che Ruoso (KTM) &egrave; giunto trentottesimo, a 8 ore 19&#39; e 51&rdquo; da Sunderland; che Lucchese (Yamaha) &egrave; giunto cinquantunesimo, a 10 ore 39&#39; e 39 &ldquo; da Sunderland. Loro sono i nostri eroi, perch&eacute; sono arrivati in fondo a una corsa che ha avuto una percentuale di ritiri vicina al 20%. 

Quest&#39;anno la frattura del femore &egrave; toccata a Price, anzich&eacute; a Sunderland. Gara stregata per la Honda. Edizione positiva a met&agrave; per gli italiani.

3 risultati per 'Agazzi'

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