        Il migliore pilota italiano in campionato, dopo aver disputato la prima met&agrave; delle gare in programma, &egrave; Stefano Nepa e alla vigilia del GP di Catalogna (ecco gli orari TV dove seguirlo) &egrave; arrivato l&rsquo;annuncio del rinnovo con il team MTA Angeluss anche per il prossimo anno. L&rsquo;abruzzese &egrave; dal 2022 con questa squadra e la collaborazione &egrave; solida da entrambe le parti, fatto che ha reso facile e di maniera naturale il rinnovo. Stefano Nepa e il team MTA Angeluss insieme per il terzo anno  Il 21enne, che ha ottenuto finora come miglior risultato il sesto posto, ha dichiarato: &ldquo;Voglio innanzitutto ringraziare il team Angeluss MTA Racing per la fiducia riposta nei miei confronti: come sempre e anche di pi&ugrave;, mi impegner&ograve; per ripagare gli sforzi di ogni membro della squadra&rdquo;. La continuit&agrave; &egrave; spesso un aspetto importante per il pilota: &ldquo;Sapere di continuare nella stessa struttura per ancora un anno mi rende molto felice, perch&eacute; si potr&agrave; conferire ulteriore continuit&agrave; al nostro bel progetto. Ci sono stati diverse vicissitudini e infortuni da superare, ma stiamo andando bene nella classe Moto3&rdquo;. Ora tutte le forze si uniranno per centrare il podio: &ldquo;Sono sicuro che possiamo fare pure meglio, infatti, da Barcellona alla fine del campionato ce la metteremo tutta, preparando la prossima sfida mondiale&rdquo;. Classifica campionato piloti Moto3 La soddisfazione di Angeluci e Tonucci nel rinnovare con Nepa  Aurora Angelucci, che ricopre il ruolo di team manager, ha aggiunto: &ldquo;Siamo felici nell&rsquo;annunciare un rapporto che si sta rivelando proficuo in termini professionali, sportivi e umani. Malgrado gli infortuni e le sfortune, Stefano Nepa ricopre una importante posizione in campionato, risultando il miglior italiano della Moto3. Il lavoro fatto insieme &egrave; veramente notevole, sicch&eacute; ci sembrava giusto e lungimirante continuare a condividere un progetto che ci regaler&agrave; le migliori soddisfazioni di Gran Premio in Gran Premio&rdquo;. La parola &egrave; poi passata all&rsquo;ex pilota Alessandro Tonucci, direttore sportivo del team nonch&eacute; proprietario, che ha ammesso: &ldquo;Sono molto contento di poter continuare a lavorare con Stefano Nepa per il terzo anno consecutivo&rdquo;. La loro storia &egrave; gi&agrave; stata caratterizzata da diversi eventi: &ldquo;Abbiamo vissuto di tutto insieme: sia nei momenti belli che in quelli duri, mai &egrave; mancato lo spirito di squadra e l&rsquo;unione del gruppo. Siamo anche veloci, perch&eacute; la scelta non poteva che essere una: rinnovare l&rsquo;accordo a tutto il 2024, senza dimenticare quanto il 2023 sia ancora lungo e impegnativo. Lo affronteremo a pieno gas&rdquo;. Calendario Moto3       

Non c&rsquo;&egrave; due senza tre e prosegue ancora la collaborazione tra il pilota abruzzese e la squadra guidata da Alessandro Tonucci e Aurora Angelucci

Moto3, Nepa e il team MTA Angeluss insieme anche nel 2024

        I test prestagionali sono dietro l'angolo, e Alessandro Tonucci non vede l'ora di tornare in azione. Il manager dell'Angeluss MTA Racing scalpita, da bravo ex pilota quale era. Al secondo anno di Moto3 iridata, la formazione equipaggiata da KTM nutre importanti aspettative: "S&igrave; - la conferma di Tonu - confermare la linea piloti costituisce per noi un dato importante. Stefano Nepa &egrave; l'esperto dei due, Ivan Ortol&agrave; il giovane. Entrambi vantano talento e motivazione, figurare nuovamente assieme rappresenta un vantaggio per tutti. Per loro, per noi". Voi, ovvero, una squadra coesa e che sa divertirsi. "L'unione di gruppo &egrave; caratteristica fondamentale, che non si pu&ograve; inventare. C'&egrave; o non c'&egrave;. Da noi c'&egrave; (ride), eccome se c'&eacute;. Soprattutto nelle trasferte extraeuropee, sappiamo divertirici e spensierarci nel tempo libero, mantenendo un contestuale massimo impegno nei weekend di gara". Weekend, quanti: nel 2023 ben 21. "B&egrave;, a dire il vero, cambia poco rispetto al 2022. Originariamente, l'anno scorso avremmo dovuto affrontare 21 Gran Premi, ma &egrave; stata annullata la tappa finlandese. Adesso ne abbiamo altrettanti, 21, per&ograve; con una uscita in pi&ugrave; fuori dal Vecchio Continente. Cambia qualcosa? Si vola di pi&ugrave;, in teoria". Volere volare: Angeluss MTA Racing punta al podio   A proposito di volare, come andranno le monocilindriche MTA Racing spinte dallo sponsor Angeluss? Diremmo bene, come gi&agrave; visto nella sfida completata durante il cammino 2022: "Dico bene pure io - ancora Alessandro, sorridente - la nostra crescita si &egrave; confermata costante, per&ograve; adesso puntiamo al podio. Anzi, ai podi". Plurale, non singolare. "Certo, perch&eacute; abbiamo disputato ottime gare, sicch&eacute;, pi&ugrave; di una. E siamo pronti a ripeterci, regalando a sostenitori e partner quanto meritano: vedere Stefano Nepa e Ivan Ortol&agrave; sugli ambiti gradini, alzare al cielo i trofei. Rimanendo coi piedi per terra, sappiamo che l'impresa sia concretizzabile". Sei, o meglio, siete determinati. "Senza dubbio. Nel 2022 abbiamo debuttato forte, finendo ottavi su quindici formazioni iscritti nella Moto3 mondiale. Ottimo. Adesso, tuttavia, desideriamo top five su top five. Conosciamo bene la KTM, progetto congelato nel periodo pandemico. Le evoluzioni arriveranno nel 2024, nel frattempo sfuttiamo ogni dettaglio". Una stagione in pi&ugrave; porta dati utili da sfruttare. "Esatto, infatti analizzeremo i singoli parametri, mettendoli a frutto. Facile non sar&agrave;, anche perch&eacute;, tra le altre cose, i turni di prove sono stati ridotti nei minuti di pista. E, come sappiamo, il warm up &egrave; abolito. Il fine settima sar&agrave; pi&ugrave; tirato e intenso, coi relativi rischi del caso". Quanto era importante la sessione domenicale di "riscaldamento"? "A chi sostiene non servisse, rispondo contrariamente: il warm up serve, e mica poco.&nbsp;Pu&ograve; succedere di aver prblemi sabato e incidenti, magari la moto &egrave; ne esce storta dall'incidente. Togliendo il warm up, il pilota e i meccanici si accorgerebbero dell'eventuale precisione solo in gara. Il warm up era utile in termini di sicurezza, fungeva da paracadute. Dovremo adattarci all'inedito format, subito".       

Alessandro, ex pilota e manager della formazione KTM: "Togliere la sessione domenicale di riscaldamento comporta rischi, soprattutto se nel sabato un pilota &egrave; scivolato o ha avuto problemi tecnici"

Tonucci, MTA Racing: "Il warm up era il paracadute della Moto3"

        Anche nel sabato del Gran Premio d'Olanda, i partecipanti alla classe Moto3 si sono distinti per manovre ritenute al limite della corretta condotta sportiva. Durante il turno di qualifica, si sono sprecati serpentoni di moto, divagazioni nelle vie - asfaltate, ovviamente - di fuga, rallentamenti e tergiversamenti strategici. Ad Alessandro Tonucci, ex pilota e attuale manager dell'Angeluss MTA Racing, le dinamiche sono balzate dirette agli occhi: "S&igrave;, e non &egrave; la prima volta, &egrave; gi&agrave; successo di assistere a turni di qualifica del genere - conferma - quindi ho maturato la seguente idea: il format &egrave; sbagliato, perch&eacute; non &egrave; possibile come molti piloti si fermino da qualche parte in pista, aspettando o cercando chiss&agrave; chi o chiss&agrave; cosa. La cosa &egrave; da rivedere, e presto". Da cosa derivano certe azioni? "Quasi tutti hanno bisogno di un riferimento, se vogliono attaccare il cronometro. Ci&ograve; &egrave; molto pericoloso, perch&eacute; vediamo scene incredibili: da quello che tira come un pazzo e poi chiude improvvisamente il gas, creando un potenziale impatto con moto che stanno sopraggiungendo. Si formano parecchi trenini, nei quali accade il peggio". Appunto, peggio il trenino o le uscite di pista e il ritorno in traiettoria? "Sono pericolosi entrambi. Il trenino &egrave; quasi inevitabile, considerando le simili se non identiche prestazioni delle moto. In qualche modo, &egrave; inevitabile non avere gruppi di piloti uno dietro all'altro, soprattutto in gara. Capisco la situzione. Per quanto riguarda le uscite dal tracciato volontarie, nella strategia di attendere ed evitare l'usufrutto altrui di scie, &egrave; altrettanto rischioso. Colui sopraggiunga non sa cosa potrebbe succedere davanti; gli incidenti sono ipotesi pi&ugrave; che probabile". Ale Tonu: "Una volta si lavorava meglio in funzione gara"  Tonucci continua la propria descrizione del problema: "Anche i turni di prove libere, sono oggi snaturati. Se nel passato le sessioni erano dedicate alla messa a punto della moto e alla scoperta del circuito, cose utili per la gara domenicale, adesso non &egrave; pi&ugrave; cos&igrave;. Ormai viviamo turni di pre-qualifica, a discapito del metodo di lavoro e della sicurezza. Tutti sono al limite e la sorte ci mette lo zampino". In che senso? "A volte, entrare o rimanere fuori dalla Q2 &egrave; questione di fortuna e sfortuna. Ma non lo affermo per pararmi dietro ad alibi o scuse del caso, &egrave; proprio vero. Se non si coglie l'attimo, si sta fuori, magari di qualche millesimo. Abbiamo visto situazioni in cui le scie determinavano i risultati delle qualifiche, con relativi problemi gi&agrave; citati". Dicevi che il passato era differente. "Il programma prevedeva due turni di prove libere, altrettanti di qualifica. Si girava tutti assieme e, il computo della classifica combinata delle qualifiche, dettava la griglia di partenza. Pi&ugrave; avanti sono arrivate tre sessioni di libere, senza valore di ammissione alla qualifica, poi si disputava la qualifica stessa, ancora tutti in pista. Era la cosa migliore, poich&eacute; nelle libere si poteva lavorare bene sulla moto, evitando stress e problemi. Problemi avuti in gara, ovviamente". Moto3 come la Formula 1  Alessandro ricorda come, seppur saltuariamente, anni fa si creavano trenini e inseguimenti: "Certo, ogni tanto capitava che qualcuno cercasse la scia o si mettesse in bagarre. D'accordo, ci stava, ma ogni tanto. Qui ad Assen, invece, abbiamo avuto la conferma di quanto i turni siano sempre pi&ugrave; simili a pit stop da Formula 1. I meccanici devono cambiare gomme al volo, il pilota si ributta in pista di fretta e furia. E sai perch&eacute;? Perch&eacute; tutti vogliono fare il giro perfetto, alla morte e al millesimo di secondo". Di conseguenza, hai riscontrato problemi di assetto in gara? "Parlando della nostra KTM, dico s&igrave;. Per esempio, in Qatar partivamo settimi con Ortol&agrave;. Ivan stava disputando una bella corsa, poi &egrave; crollato di giro in giro. Ci sta che lo spagnolo fosse rookie, la squadra inedita e da rodare, e tutti i parametri del caso. Tuttavia, era chiaro come l'assetto della KTM fosse perfettibile. E' successo a causa del format proposto dal venerd&igrave; sino alla qualifica: gomma nuova, caccia al tempo migliore possibile, poca dedizione alla messo a punto valevole per la lunga distanza. Lunga distanza in cui, appunto, vengono fuori le beghe". Hai proposte migliorative? "Tornare ai tre turni di prove libere, senza che questi determino accesso alla Q2. Poi, qualifiche tutti assieme, come si faceva sino a pochi anni fa. Oppure, se si vuole bloccare il fenomeno delle scie, una sorta di superpole a giro secco per ciascun pilota. Altrimenti, una qualifica dove entrano tutti in pista, alternatamente e dieci secondi uno dopo l'altro. Immaginate di avere tutte le moto in pit lane: il commissario ferma il primo partente, lo fa scattare, conta 10 secondi, d&agrave; il via al successivo. E si continua sino all'ultimo. Il giro disponibile sarebbe uno, al limite della velocit&agrave;, per&ograve; attendibile e fedele al valore del binomio pilota-moto. E si eviterebbe incidenti o episodi brutti come gi&agrave; visto dal Qatar all'Olanda". Con relativi benefici. "Ci sarebbe il vantaggio per ogni protagonista, 'costretto' a girare da solo sia in qualifica che nelle prove libere. Il gap alternato di dieci secondi metterebbe ognuno di loro in sicurezza, inoltre le inquadrature televisive gioverebbero a squadre, sponsor e marchi.&nbsp; Diversamente, da quanto visto oggi, la situazione prevederebbe penalizzazioni a raffica. Chiss&agrave; se arriveranno punizioni o sanzioni di sorta. L'ho detto con un format di qualifiche pi&ugrave; sensato, basta pericoli, dubbi e penalit&agrave;. Provare per credere". Pol Espargar&ograve; si ferma: (anche) il Gran Premio di Olanda si fa duro per Honda        

Alessandro, manager dell'Angeluss MTA Racing equipaggiato da KTM: "Tutti i piloti cercano il giro perfetto, alla morte, e la sorte ci mette lo zampino. Il format &egrave; da rivedere, io ho diverse proposte"

Tonucci: "Qualifiche Moto3 come la Formula 1, ma troppo pericolose"

        Ventinove candeline da soffiare sulla torta oggi, che bell'et&agrave; per un team manager della Moto3: Alessandro Tonucci festeggia le sue primavere a Portimao, presente al Gran Premio del Portogallo. Lui e l'Angeluss MTA Racing equipaggiato da KTM rappresentano una realt&agrave; giovane e dinamica, in costante crescita prestazionale. Nepa e Ortola, punte iridate di Tonux   Nel Mondiale di categoria, Tonucci schiera due KTM, affidate a Stefano e Ivan: "Stanno andando bene - le parole del manager, sempre elengante e profumato - Nepa sfrutta la sua esperienza, Ortola conta sull'entusiasmo del rookie. Abbiamo una bella coppia di piloti, ognuno di loro con le proprie caratteristiche peculiari". Alessandro entra nel dettaglio: "L'italiano ragiona ed &egrave; metodico in ogni fase del weekend, lo spagnolo sprizza istintitivit&agrave; e fantasia: entrambi sono forti e in crescita. Anche le nostre moto possono migliorare: dobbiamo trovare il giusto bilanciamento per far rendere le gomme dal primo all'ultimo giro di gara. Ci arrivereremo presto, col lavoro dei ragazzi". Junior GP, un vero e proprio mondiale   Sempre con fiammanti KTM rosse e bianche, l'Angeluss MTA Racing affronta lo Junior GP, nuova denominazione del competitivo e selettivo CEV Moto3. Nel territorio iberico la squadra punta su Xabier Zurutuza e Kotaro Uchiumi: "Posso assicurare quanto questo campionato sia difficile e duro, somiglia al mondiale. Anzi, &egrave; come il mondiale, fateci un salto e confermerete" il feedback di Tonucci, che proprio da quella serie ha portato Ivan Ortola, qui sopra in azione. Alessandro apprezza il collegamento tra Spagna e resto del Globo: "Piloti e moto sono di assoluto livello, le piste altrettanto. Corriamo nello Junior GP proprio per avere la connessione tra i due paddock, nell'obiettivo di portare nuov giovani nomi con noi in Moto3. Nei prossimi giorni effettueremo test dedicati, poi via verso il doppio impegno 2022".       

Coi suoi 29 anni, Alessandro guida l'Angeluss MTA Racing, che&nbsp; fa correre le KTM di Stefano Nepa e Ivan Ortol&agrave; nel mondiale, con ulteriore impegno nello Junior GP

Buon Compleanno Tonucci, il manager più giovane in Moto3

Durante la presentazione della squadra, il team manager MTA ci ha parlato della sfida 2022. Guardate il video per scoprire cosa ha raccontato Alessandro al nostro Mirko Colombi

Moto3, Tonucci: “Con Nepa e Ortolà potremo toglierci qualche soddisfazione”

Una voglia di pista irresistibile, a cui &egrave; impossibile dire &ldquo;no&rdquo;: Alessandro Tonucci torna in sella ad una Moto3, partecipando all&rsquo;ELF CIV 2020 nel round di Misano, il secondo stagionale.  Il ventisettenne pilota (non ex, a questo punto) di Fano ha inforcato una Honda NS 250 RW del team Leopard, rimanendone positivamente colpito: &ldquo;Caspita, &egrave; bella e va forte - le parole di Alessandro dopo i primi turni di prove del gioved&igrave; - ha un prestante motore, &lsquo;elettrico&rsquo; e ben gestibile, potente. E poi, anche le gomme Dunlop mi sono piaciute. Tengono e danno gran fiducia&rdquo;.  Tonucci si &egrave; ri-buttato nella mischia della Moto3 dopo cinque anni: &ldquo;Per me, l&rsquo;ultima fu la Mahindra, guidata nella stagione 2015. Quanto sono cambiate in pochi anni! Un po&rsquo; sono cambiato io, per&ograve; mi diverto ancora ed &egrave; bellissimo stare qui. Cercher&ograve; di dare il massimo in ogni turno, provando a farmi largo in gara sabato e domenica. Anzi, sai che ti dico? Voglio vincere, andando pi&ugrave; forte possibile&quot;.  Alessandro ha conquistato un podio nella Entry Class del Motomondiale, a Motegi nel 2012 e ha siglato anche due giri veloci. Nel 2016 per lui Gran Premi disputati in Moto2, poi in National Trophy tricolore.  La SBK rinuncia ai round di Donington, Assen e Losail  &nbsp; 

Alessandro partecipa all&#39;ELF CIV con una Honda Leopard: &quot;Voglio divertirmi e andare pi&ugrave; forte possibile&quot;

6 risultati per 'Alessandro Tonucci'

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