        Gran secondo posto per Alex Rins nella Sprint del Gran Premio Americhe, ancora meglio il giorno dopo, perch&eacute; il numero 42 ha riportato al successo il Marchio giapponese, regalando al team LCR un'affermazione che mancava in MotoGP dal 2018. In quella trasferta argentina, Lucio Cecchinello condivise la gioia insieme a Cal Crutchlow, l'ultimo a donare il primo posto alla formazione satellite dell'Ala dorata. Il manager veneziano trova nel catalano similitudini con l'inglese. Perch&eacute;? Cecchinello in MotoGP con Rins: "Non molla la presa nemmeno morto"  Lucio di piloti forti e caratteristici ne ha avuti. Volete un semplice esempio? Casey Stoner, asso australiano lanciato proprio in MotoGP nel 2006. Pi&ugrave; avanti, nella formazione Honda arriv&ograve; Cal Crutchlow, autore di podi e vittorie. Cecchinello vede in Rins somiglianze attitudinali: "Come Cal" svela "Alex &egrave; un mastino. Mastino vero, s&igrave;: quando vede una opportunit&agrave;, non la molla nemmeno a morire". Una sorta di "cagnaccio a due ruote", diremmo noi: "Non lascia la morsa" &egrave; ancora&nbsp; il manager a parlare "Dando il cento per cento in ogni situazione. Sarebbe stato un attimo commettere un errore nella Sprint e nel Gran Premio, ma il nostro pilota ha mantenuto freddezza e concentrazione, centrando due fondamentali risultati". Cecchinello: "Honda smarrita in MotoGP? No, c'&egrave; solo bisogno di tempo"  Alex &egrave; stato molto bravo, per&ograve; e indubbiamente, guidava una ottima RC213 V. Lucio lo ammette, sorridendo: "B&egrave;, gli abbiamo cucito addosso una bella moto, nel pieno e fedele controllo del gas. Il pilota ha girato costantemente su passo da vittoria, mettendo nel mirino Pecco Bagnaia". La Casa di Tokio, quindi, c'&egrave;: "C'&egrave;, c'&egrave;, c'&egrave; sempre stata. Si diceva che la Honda fosse persa, smarrita. Non era vero, non lo &egrave; tutt'oggi. Chiaro, il metodo di lavoro giapponese &egrave; costituito da piccoli e brevi passi, ma stanno arrivando. Col tempo vedrete, si rivedranno i fasti di sempre". Calendario MotoGP 2023: date, orari tv e dove vederla       

Lucio, titolare LCR, ha riportato Honda al successo: "Alex si mette in testa un'idea, ci prova al cento per cento delle sue forze"

MotoGP, Cecchinello: "Rins come Crutchlow, un mastino vero"

        5 costruttori ed altrettanti team ufficiali, ma nella MotoGP post Austin a comandare sono i team indipendenti italiani. Se domenica al COTA infatti qualcuno fosse andato in cerca dei sorrisi pi&ugrave; convinti li avrebbe certamente trovati nei box dei team LCR e Mooney VR46, per ragioni simili ma non uguali.&nbsp;La squadra di Lucio Cecchinello infatti ha potuto brindare per il ritorno alla vittoria dopo 5 anni, nonch&eacute; per aver interrotto il digiuno di successi pi&ugrave; lungo della storia di Honda dal 1982, ribadendo &ndash; se mai ce ne fosse stato bisogno &ndash; la propria importanza all&rsquo;interno dell&rsquo;emisfero della casa alata.&nbsp;A pochi box di distanza invece il team di Valentino Rossi ha potuto brindare ad un doppio risultato. In primis ovviamente il primo podio di Luca Marini in una gara lunga della MotoGP, al quale si &egrave; associato l&rsquo;allungo in classifica generale del leader Marco Bezzecchi, tra i pochi a non sbagliare ad Austin e dunque ancora meritatamente in vetta. LCR: la forza della perseveranza  In casa LCR la vittoria di Alex Rins non &egrave; solo un traguardo da festeggiare, ma un piccolo punto di svolta, soprattutto dal punto di vista morale. Non &egrave; un segreto del resto che Honda stia attraversando un momento complica dal punto di vista tecnico, che coinvolge ovviamente anche i team da sempre fedeli alla casa alata come LCR.&nbsp;Una fedelt&agrave; che Lucio Cecchinello ed il suo team hanno dimostrato in vari modi, l&rsquo;ultimo dei quali accogliendo un Alex Marquez &ndash; ora in grande spolvero in sella alla Ducati del team Gresini &ndash; inserito troppo presto da Honda nel team ufficiale ed altrettanto troppo presto messo alla porta, che presso la squadra italiana ha perlomeno trovato serenit&agrave;, pur non ottenendo i risultati sperati.&nbsp;Risultati che LCR ha colto &ndash; seppure a tratti &ndash; con uno dei suoi piloti simbolo, ossia quel Cal Crutchlow che aveva conquistato l&rsquo;ultimo successo per il team, prima del nuovo acquisto Alex Rins. Le circostanze dell&rsquo;arrivo dello spagnolo nel team italiano sono risapute, ma pare proprio che Alex abbia trovato l&rsquo;ambiente giusto dove brillare nuovamente. Rispondendo in parte alla stessa Honda, che per il team ufficiale gli ha preferito Joan Mir. Poco male per Alex, ed anzi molto bene per Cecchinello, che ora ha un nuovo trofeo &ndash; il 100esimo &ndash; da piazzare nella propria sala trofei. MOONEY VR46: raccogliere i frutti del proprio lavoro  Una sala trofei serve probabilmente anche al team Mooney VR46, la cui storia in MotoGP &egrave; pi&ugrave; breve ma comunque ricca di soddisfazioni. Sbarcati in classe regina in pianta stabile nel 2022 &ndash; dopo il primo approccio dell&rsquo;anno precedente &ndash; infatti il team &ndash; che ha in Alessio Salucci e Pablo Nieto le proprie colonne portanti &ndash; ha subito iniziato a macinare risultati, forti anche di un mezzo performante come la Ducati.&nbsp;Alla struttura italiana ad ogni modo vanno dati i giusti meriti, come ad esempio quello di aver cresciuto i piloti che attualmente le regalano soddisfazioni. Seppure con alle spalle alcune stagioni altrove infatti sia Luca Marini che Marco Bezzecchi devono tanto al team VR46, per non parlare della loro maturazione all&rsquo;interno dell&rsquo;Academy, della quale si sono visti i risultati nelle prime gare del 2023.&nbsp;La vittoria di Bezzecchi in Argentina ed il podio di Marini ad Austin sono solo parte del ruolino di marcia messo in atto, tanto che come detto in cima alla classifica dei team c&rsquo;&egrave; proprio il Mooney VR46, con i suoi due pupilli &ldquo;fatti in casa&rdquo;. Non sappiamo ora cosa potr&agrave; riservare il futuro a VR46 e LCR, ma sappiamo per certo una cosa: gli indipendenti italianI possono fare paura a tutti. Il cambio di passo della MotoGP, Valentino Rossi e l'impresa di Welkom       

Il team di Lucio Cecchinello ha restituito linfa vitale a Rins e Honda, quello di Valentino Rossi vola grazie ai suoi pupili "fatti in casa"

MotoGP, LCR e Mooney VR46: lode ai team indipendenti italiani

        Sulla pista texana, dove finora avevano vinto solo Marc Marquez, Enea Bastianini e Alex Rins, con l&rsquo;assenza dei primi due per infortunio &egrave; stato Rins a firmare un successo inaspettato. Nuovo pilota del team LCR da quest&rsquo;anno, nuovo quindi anche alla guida della Honda, lo spagnolo ha stravolto i pronostici e ha messo a segno un successo importante. Per lui e per Honda. Pagelle MotoGP: voti a piloti e team del GP di Austin 2023 GP delle Americhe: speciale per Honda e Rins  Il circuito delle Americhe era forse lo scenario migliore per ottenere un primo risultato importante per la Casa alata. Su questa pista contava gi&agrave; sette vittorie con Marc Marquez, e se ci fosse stato lui l&rsquo;obiettivo sarebbe stato senz&rsquo;altro ripetersi. Mettiamoci insieme che questo tracciato &egrave; speciale per Rins, che qui ha vinto in Moto3, in Moto2, in MotoGP per la prima volta con Suzuki nel 2019 e ora ha chiuso il cerchio vincendo anche con la Honda. Questo per&ograve; non significa che fosse facile o scontato. Anzi. A maggior ragione se consideriamo che lo spagnolo conosce da appena quattro mesi questa Honda RC213V, che non &egrave; nella sua forma migliore.  Rins spezza il digiuno di Honda ad Austin  Marquez, pilota ovviamente di punta per Honda, aveva motivato parecchio i giapponesi per fare un chiaro lavoro di sviluppo durante l&rsquo;inverno, e almeno sulla carta gli obiettivi non sono (ancora) stati raggiunti. Eppure, Alex Rins ha portato la RC213V alla vittoria, proprio in un momento in cui Marquez &egrave; infortunato e Honda arrivava da un digiuno pesante. Con l&rsquo;ultimo successo che risaliva al 2021, Gran Premio dell&rsquo;Emilia Romagna, appunto con Marquez. Il risultato di Alex in pochi se lo sarebbero aspettato, anche considerando che alla fine la sua &egrave; stata l&rsquo;unica Honda ad arrivare al traguardo, con le cadute di Joan Mir e Stefan Bradl. Insomma, e se a vincere con la RC213V fosse anche Rins? La domanda &egrave; lecita, e chiss&agrave; cosa ne pensa la Casa alata dopo questa incredibile vittoria... Calendario MotoGP 2023       

Alex Rins ha messo la firma sul GP delle Americhe alla guida della RC213V, raccogliendo la prima vittoria con la Casa alata, che non vinceva dal 2021&hellip;

MotoGP, Honda può vincere anche senza Marc Marquez?

Il primo podio per il Team LCR è stato conquistato da Casey Stoner nel 2006 in occasione del Gran Premio di Turchia. Partito dalla settima casella, è riuscito a rimontare fino alla prima posizione, riuscendo a guidare il gran premio per gran parte della gara prima di essere sorpassato dall'italiano Marco Melandri a pochi giri dalla bandiera a scacchi. 

Con la vittoria di Alex Rins in sella alla Honda, il Team LCR raggiunge la pietra miliare dei 100 podi. Grande traguardo per la squadra di Lucio Cecchinello che ora punta ad incrementare questo numero e continuare a fare la Storia del Motomondiale.  Riviviamo intanto i podi più spettacolari del Team LCR in MotoGP

Centesimo podio per LCR Honda al GP delle Americhe

Alex Rins, che altro dire di meglio del Gran Premio MotoGP Americhe? Il catalano del team LCR &egrave; stato bravissimo sabato, cogliendo il primo podio insieme alla formazione satellite Honda. Non soddisfatto, ha addirittura vinto domenica, riportando l&#39;Ala dorata in cima al gruppo. Chiss&agrave; cosa avr&agrave; pensato l&#39;assente Marc Marquez...  Le pagelle MotoGP delle Americhe  Alex Rins&nbsp; Voto10 - SATELLITE  In Texas ne sanno un tot di satelliti lanciati nello spazio dalla base NASA di Houston, adesso sanno pure che il team LCR ha fatto un ottimo acquisto, capace di umiliare gli ufficiali a parit&agrave; di Honda. Alex adora particolarmente il Circuit of The Americas, dove vinse anche con la Suzuki nel 2019. Gli USA hanno una stella in pi&ugrave;.  LCR &amp; Lucio Cecchinello Voto 9 - VENEZIANO    I risultati colti nell&#39;ultimo triennio e le delusioni accettate avrebbero scoraggiato chiunque, ma non il bravo ed esperto Lucio, che &egrave; ripartito all&#39;inizio del 2023 ancor pi&ugrave; umile, determinato e convinto di poter riemergere. Perserveranza, ecco la parola calzante per Cecchinello, che ritrova il podio sabato e, addirittura, la vittoria domenicale. Dal 2018 a oggi di acqua sotto i ponti ne era passata, ma lui &egrave; veneziano e sa come interpretare il seguente proverbio.  Luca Marini Voto 8,5 - VALENTINIANO    Valentino Rossi fu secondo alle spalle di Rins nel 2019, Luca &egrave; giunto secondo dopo Rins nel 2023, vestito dagli abiti VR46. Marini &egrave; fedele alla causa e sempre pi&ugrave; protagonista della MotoGP, da buon fratello d&rsquo;arte quale &egrave;. Un pizzico di esperienza in pi&ugrave; e il numero 10 potr&agrave; ambire al successo.  Fabio Quartararo Voto 8 - FRENATO  Lamenta limiti e fastidi in staccata dalla sua Yamaha, finisce a terra nella Sprint, ma la porta a podio nel Gran Premio. Il francese &egrave; stato campione del mondo e, con una moto migliore, potrebbe anche ripetersi. Peccato, tuttavia, che i problemi della M1 non si fermino solo ai freni: la velocit&agrave; di punta resta ancora una magagna da risolvere.  Marco Bezzecchi Voto 7,5 - ATTACCATO  Tiene le mani attaccate alla vetta usando il cervello: mette in pista il massimo, evitando di esagerare o commettere fatali errori. Rendendosi conto di non poter bissare il weekend argentino, arriva due volte sesto e resta leader di classifica. Chi vuole rimanere l&igrave; in&nbsp;alto, fa anche cos&igrave;.  Pecco Bagnaia Voto 4,5 -VIZIOSO    Niente da dire per la Sprint, vinta a mani basse e obiettivamente dominata. Tanto da dire dopo il Gran Premio, letteralmente buttato alle ortiche. I grattacapi nel team Ducati ufficiale continuano, per un vizio mai esaurito da parte della propria prima punta che, spesso e malvolentieri, si dimostra spuntata e imprecisa.  Joan Mir Voto 4 - INVIDIOSO?  Pensate: come Rins &egrave; stato lasciato a casa dalla Suzuki, come Rins ha preso una Honda, per&ograve; ufficiale. Mentre Alex andava a podio e vinceva, Joan faticava e cadeva. Gli verr&agrave; invidia della satellite sella LCR, squadra dove il clima nel garage &egrave; evidentemente meno teso e pi&ugrave; rilassato?&nbsp; &nbsp;&nbsp; 

In soli tre appuntamenti, Rins e LCR non fanno rimpiangere Marc Marquez a Honda. Bagnaia sbaglia di nuovo, Bezzecchi ancora leader

Pagelle MotoGP: voti a piloti e team del GP di Austin 2023

        Una gara ricca di colpi di scena, quella domenicale di Austin, con un vincitore a sorpresa ma non del tutto. Alex Rins del resto avevo mostrato il suo potenziale sin dalle prime prove del venerd&igrave;, cogliendo poi la seconda piazza sia in qualifica che nella Sprint Race, ma il proprio personale capolavoro doveva ancora realizzarlo. Per farlo ha atteso domenica, regalando al team LCR il 100esimo podio della sua storia e, sopratutto, una vittoria che mancava da Misano 2021. Bagnaia si lecca le ferite, Bezzecchi pu&ograve; sorridere  Il successo di Rins &egrave; stato certamente agevolato dall'errore di Pecco Bagnaia, a terra mentre comandava le operazioni tallonato dallo stesso spagnolo, che sul podio ha potuto brindare insieme a Luca Marini e Fabio Quartararo, con l'italiano al primo podio nelle gare lunghe. Rimpianti sparsi tra Aprilia e KTM, con Jack Miller ed Aleix Espargar&ograve; a terra, ma la casa di Noale si &egrave; potuta consolare in parte con il 4&deg; ed il 5&deg; posto di Maverick Vinales e Miguel Oliveira.&nbsp; Volete sapere di pi&ugrave;? Ecco gli highlights della corsa           

Lo spagnolo trionfa ancora al COTA, grazie anche all'errore di Bagnaia. Marini festeggia il primo podio, Vinales rimonta tra i rimpianti

Highlights MotoGP Austin 2023: il meglio del Gran Premio

        A dream for Alex Rins, a nightmare for Pecco Bagnaia. This is an effective summary of race day at Austin, where the Honda returned to winning ways with a rider other than Marc Marquez for the first time in five years. Cal Crutchlow was the last to achieve such a feat, in Argentina, when he too was wearing LCR colours. The rider in question is the aforementioned Alex Rins, who put together the perfect race at COTA. Getting away well from the front row, the Spaniard pursued Bagnaia right from the off, before profiting from the Ducatista&rsquo;s error and powering to the line unperturbed, scoring podium number 100 for Lucio Cecchinello&rsquo;s team in the process and putting an end to Honda&rsquo;s longest period without a win since 1982. Bagnaia crashes again, first podium of 2023 for Quartararo The most disappointed is of course Bagnaia, who suffered an unlikely turn 2 crash on lap 8 of the race. A mistake that prevented him from moving up into the lead in a championship that is still in the hands of Marco Bezzecchi, sixth across the line. Rins was not the only one to celebrate, in that Luca Marini scored his first podium in a full length race, finishing second ahead of Fabio Quartararo. The Frenchman pulled off something of a miracle, particularly considering his comments on Saturday and the Yamaha&rsquo;s ongoing issues. Maverick Vinales closed fourth, conditioned by another poor start, with Franco Morbidelli finishing eighth and Fabio Di Giannantonio ninth. The knockout-type race saw just 13 riders reach the finish line. Aside from the incidents cited above, there were crashes also for Jack Miller, while he was lying third, and for Jorge Martin, who fell early on and took out a blameless Alex Marquez.        

Alex breaks the Honda fast, while Pecco suffers another DNF. A first podium for Marini, Quartararo third across the line

Austin MotoGP results: race review

Alex Rins riporta la Honda sul gradino più alto del podio, davanti a Luca Marini e Fabio Quartararo. Ennesima occasione sprecata per Pecco Bagnaia, caduto mentre era in testa

GP Americhe, le foto più clamorose della gara MotoGP

Un fine settimana da ricordare quello del pilota portacolori LCR che fin dalle prime battute sulla pista Texana si &egrave; fatto notare. Una qualifica oltre le aspettative, una sprint race altrettanto fenomenale - le parole di Rins di ieri- e per concludere in bellezza una gara, quella completa della domenica, chiusa in prima posizione grazie anche alla caduta di Pecco Bagnaia in curva 2 a otto giri dalla pole. (Qui i risultati della Gara)  Alex Rins si dimostra ancora una volta un grande interprete del tracciato statunitense, e aggiunge un ulteriore trionfo al suo palmares, un&rsquo;altra vittoria ad Austin, la seconda.  Sentiamo quindi le parole del pilota due volte vincitore proprio qui al COTA: &ldquo;Ho cercato di spingere molto quando ero dietro a Pecco. Soprattutto nello &ldquo;snake&rdquo; andavo forte e mi sentivo bene in sella, sono soddisfatto davvero. Inoltre sono contento perch&eacute; dopo aver vinto in Moto3, in Moto2 e con la Suzuki nel 2019 ora ho portato alla vittoria LCR. Oggi ho impresso un gran passo.&quot;  &nbsp;    Dopo 4 anni tornano i risultati per LCR  Il team di Lucio Cecchinello ha digiunato per un periodo lungo, senza ottenere risultati di livello. Un successo per la Honda che mancava ormai da oltre un anno e mezzo, precisamente dalla seconda gara di Misano del 2021. Un buco di ben 24 Gran Premi a cui serviva Rins per far tornare LCR con i grandi e vincere. Gli sono bastate tre gare ad Alex per riportare la squadra satellite Honda nel gruppo dei migliori.  &quot;Mi trovo bene nel team sono una famiglia. Venivo dalla Suzuki in cui mi trovavo molto bene ora qui sto altrettanto a mio agio. Lucio mi ha dato questa possibilit&agrave; e io spero di averlo ripagato avendo regalato al team il 100esimo podio. Stiamo facendo un gran lavoro e sono orgoglioso che qualcuno ci copi.&quot;  Suzuki o Honda&nbsp;  &quot;La Suzuki era pi&ugrave; facile da guidare nel cambio di direzione veloce, per&ograve; anche con la Honda andavo forte e infatti nel tratto dello &quot;snake&quot; recuperavo su Bagnaia. La Honda ha problemi in uscita curva, non abbiamo molta potenza ma questo succedeva anche con Suzuki.&quot; Queste le parole di Rins a Sky Sport.  Ora il paddock della MotoGP si ferma per una settimana per poi tornare in Europa precisamente ad Jerez in Spagna il weekend del 28 &ndash; 30 Aprile.    &nbsp; 

Lo spagnolo esce molto soddisfatto dal round americano sul tracciato del COTA, trionfa davanti a Marini e Quartararo.

GP Austin, Alex Rins il grande interprete della pista Texana

Un sogno per Alex Rins, un incubo per Pecco Bagnaia. Si pu&ograve; iniziare in questo modo il racconto della corsa domenicale in quel di Austin, dove la Honda torna a vincere con un pilota diverso da Marc Marquez ben 5 anni dopo dall&rsquo;ultima volta, quando a trionfare su Cal Crutchlow &ndash; sempre con i colori LCR &ndash; in Argentina. &nbsp; Il pilota in questione &egrave; il gi&agrave; citato Alex Rins, che ha al COTA ha messo in scena la gara perfetta: scattato bene dalla prima fila lo spagnolo ha tallonato sin dalle prime battute Bagnaia, salvo poi approfittare dell&rsquo;errore del ducatista e veleggiare senza imperfezioni sino al traguardo, regalando tra l&rsquo;altro il podio numero 100 al team di Lucio Cecchinello, ed interrompendo il pi&ugrave; lungo digiuno di vittorie per Honda dal 1982.  Bagnaia ancora a terra, primo podio del 2023 per Quartararo    Chi mastica amaro &egrave; ovviamente Bagnaia, che torna a vedere gli spettri dell&rsquo;Argentina incappando in una scivolata improvvisa in curva 2, nel corso dell&rsquo;ottavo giro di gara. Un errore che gli impedisce di issarsi in cima alla classifica generale, comandata ancora da Marco Bezzecchi, 6&deg; al traguardo. &nbsp; Rins ad ogni modo non &egrave; l&rsquo;unico a festeggiare, dato che Luca Marini ha ottenuto il suo primo podio nelle gare lunghe, concludendo 2&deg; davanti a Fabio Quartararo: un piccolo miracolo quello del francese, specie ripensando alle sua parole di ieri ed ai problemi cronici della Yamaha. 4&deg; posizione per Maverick Vinales, condizionato nuovamente da una partenza pessima, con Franco Morbidelli 8&deg; e Fabio Di Giannantonio 9&deg;. &nbsp; Il tutto in una corsa ad eliminazione, con soli 13 piloti al traguardo: da segnalare &ndash; oltre a quelle gi&agrave; citate &ndash; la caduta di Jack Miller, mentre occupava la 3&deg; piazza, e di Jorge Martin, scivolato nelle prime fasi centrando un incolpevole Alex Marquez.    Moto2 risultati GP Austin: commento del Gran Premio 2023 

Alex interrompe il digiuno della Honda, mentre Pecco incappa in un altro zero. Primo podio per Marini, 3&deg; Quartararo

Risultati GP Austin MotoGP: il commento sul Gran Premio

        Il pilota spagnolo &egrave; uno dei pochi ad aver vinto sul tracciato del COTA oltre ad Marc Marquez, dominatore assoluto di Austin, e l&rsquo;italiano Enea Bastianini grande assente della gara Texana e infatti quest&rsquo;oggi Alex si &egrave; confermato come grande conoscitore di questo circuito. Pur chiudendo a oltre 2 minuti dal leader di giornata Bagnaia, il portacolori LCR ha concluso una ottima Sprint partendo dalla seconda casella. &ldquo;Sono molto contento perch&eacute; abbiamo fatto un lavoro incredibile con il mio nuovo team questo inverno. La gara &egrave; stata davvero dura per il caldo, ad inizio gara siamo andati molto forte, ma dietro a Pecco ho fatto il piccolo errore di andare lungo alla Curva 12, comunque in definitiva abbiamo fatto una bella gara. Vedremo come saranno le condizioni domani, perch&eacute; con questo caldo sar&agrave; tosta.&rdquo; Ecco le parole di Rins a Sky Sport. I risultati della Gara Sprint&nbsp;  Prospettive Honda migliori Guadagnare un podio con questa Honda non sembrava una possibilit&agrave; concreta, ma Alex ha smentito tutti prendendosi questo piazzamento. &ldquo;&Egrave; stata dura per tutti, ma sono contento perch&eacute; la pista mi piace e sono andato forte. Ho fatto un bel tempo ieri e oggi in qualifica. Sto spremendo la Honda al massimo.&rdquo;  Nel post gara Rins pensa anche al suo amico, nonch&eacute; compagno di marca pi&ugrave; ge di team, Marc Marquez &egrave; dichiara: &ldquo;&Egrave; un peccato che Marc non sia qui, ha un grande talento e mi dispiace non vederlo qui, non poter vedere i suoi dati su questa pista&ldquo;.  Programma e orari GP Austin&nbsp; Il paragone con la Suzuki L&rsquo;unica vittoria di Rins qui ad Austin &egrave; stata nel 2019 in sella alla Suzuki e proprio riguardo a questa sua esperienza Alex azzarda un paragone tra le due moto: &ldquo;La Suzuki era molto pi&ugrave; agile nello stretto, qui con la Honda faccia fatica nel cambio di direzione veloce, destra sinistra.&rdquo;         

Regala un ottimo risultato al team satellite Honda LCR con il secondo posto nella sprint race&nbsp;

GP Austin, Alex Rins: "La Suzuki era migliore qui"

Due italiani presenti in prima fila, con la sorpresa Honda che si prende la piazza d'onore

Griglia di partenza GP Austin: pole e ordine dei piloti MotoGP

        Che Austin sia un tracciato particolarmente congeniale allo stile di Alex Rins non &egrave; di certo un segreto, visto che il pilota spagnolo ci ha vinto nel 2019 ponendo fine al dominio di Marc Marquez sulla pista texana. Nel venerd&igrave; di prove libere della MotoGP ha nuovamente dimostrato di avere un ottimo feeling, chiudendo le FP2 in terza posizione con la Honda RC213V del team LCR. &ldquo;Questa &egrave; una pista che mi piace e fin dalle prove della mattina sono riuscito a fare uno step in avanti che mi ha permesso di avvicinarmi alle prime posizioni&rdquo;, ha spiegato lo spagnolo a fine giornata. &ldquo;In realt&agrave;, comunque, devo ammettere che gi&agrave; in Argentina ho cominciato a sentirmi bene in sella alla Honda e qui stiamo proseguendo nella direzione giusta. Dopo aver corso per sei anni con la Suzuki, &egrave; normale che serva un po' di tempo per abituarmi ad una moto cos&igrave; diversa, ma stiamo arrivando&rdquo;. GP Americhe circuito: curve, lunghezza e criticit&agrave; per la MotoGP Rins &ldquo;boccia&rdquo; il telaio di Marquez, ma d&agrave; fiducia alla Honda  &ldquo;Abbiamo provato due telai diversi, ovvero quello standard e quello utilizzato solitamente da Marc Marquez, anche se preferisco il primo e nelle FP2 abbiamo trovato qualcosa per poterlo sfruttare nel modo migliore&rdquo;, prosegue l'ex-Suzuki. &ldquo;Ad inizio turno la gomma non ha lavorato bene, ma una volta montata la mescola morbida siamo riusciti a tirar fuori un ottimo tempo&rdquo;. Parlando delle criticit&agrave; della Honda, per&ograve;, Alex &egrave; stato criptico, restando sul vago: &ldquo;Non voglio dire nel dettaglio gli aspetti su cui ho maggiori difficolt&agrave; mentre guido, perch&egrave; potrebbero rivelarsi dei vantaggi per i miei avversari. Quello che si nota &egrave; la mancanza di velocit&agrave; massima, visto che sul rettilineo le Ducati non riesco a superarle neanche restando in scia, ma in Honda stanno lavorando tanto e presto arriveranno delle novit&agrave; importanti anche per noi&rdquo;. Moto3, Prove Libere 2: Sasaki il pi&ugrave; veloce, Fenati il miglior italiano       

Lo spagnolo ha chiuso il venerd&igrave; di Austin in terza piazza con la RC213V del team LCR: &ldquo;Ogni volta che guido questa moto, riesco a fare uno step in avanti&rdquo;

GP Americhe: Rins veloce sulla Honda, ma "boccia" il telaio di Marquez

Lo spagnolo ha trionfato in ben sette edizioni su nove. Nessuno &egrave; pi&ugrave; forte di Marquez ad Austin, anche se in molti hanno provato a batterlo

GP Austin: la MotoGP sbarca in America, terra di Marc Marquez

        D'accordo, Marc Marquez ha fatto il diavolo a quattro nella MotoGP di Portimao. La manovra domenicale, vista e rivista in tutto il mondo, ha fatto esplodere il web e i bar di provincia in un vespaio di polemiche. L'otto volte iridato - seppur involontariamente -ha sbagliato. Mentre recupera l'infortunio rimediato alla mano, il numero 93 medita, facendo meditare Honda e gli altri relativi rappresentanti. I restanti Joan Mir, Alex Rins e Takaaki Nakagami non si sono distinti nel bene e neppure nel male. Questa &egrave; la cosa peggiore di tutte.&nbsp; Honda in MotoGP: senza Marc Marquez "l'&egrave; d&ugrave;ra"...  JOAN MIR CON FABRIZIO GUIDOTTI: I DUE POTREBBERO FARE MOLTO BENE IN MOTOGP, VEDREMO  Sar&agrave; usuberante, esagerato, a volte fuori misura, per&ograve; viaggia super forte. Marc Marquez in Portogallo ha dimostrato - qualora ce ne fosse bisogno - di essere l'unico dei quattro piloti Honda in grado di conferire alla RC213 V un minimo di competitivit&agrave;. Un minimo, insomma, anche un massimo. Grazie ad un lancio al limite di gomme, motore e aerodinamica (con l'ausilio della scia aperta dalla Ducati di Enea Bastianini) Marc ha centrato una fantastica pole position, novantaduesima in carriera. Poi, mettendoci il solito ardore agonistico e parecchia manetta, &egrave; arrivato anche un risultato da podio. Terzo nella Sprint, dopo due Desmosedici. Pecco Bagnaia e Jorge Martin erano imprendibili, ma lui, alato Honda e dal cuore impavido, ha portato in alto in colori della Casa, facendo gioie il box ufficiale Repsol HRC. Per fortuna, incidente domenicale a parte, c'era il trentenne di Cervera, altrimenti... Rins e Mir, visti poco e niente nella MotoGP di Portimao  FEDERICA MACCIOTTA SORRIDE, ALEX RINS MICA TANTO: VISI DIVERSI NELLA MOTOGP DI PORTIMAO S&igrave;, avranno presto l'opportunit&agrave; di riscattarsi. Gi&agrave; in questo weekend, perch&eacute; la MotoGP fa scalo diretto in Argentina (qui gli orari). Vi consigliamo - se non siete a Termas de Rio Hondo - di sedervi comodamente da qualche parte, seguendo le azioni televisive proposte dal secondo appuntamento stagionale. Chiss&agrave; se vedremo al vertice Joan Mir e Alex Rins, due piloti che hanno in comune una RC213 e una eccellente militanza in Suzuki. Ci chiediamo "chiss&agrave;", dato che, onestamente, a Portimao nemmeno uno dei due ha brillato. Il maiorchino si &egrave; anche beccato una penalizzazione, reo di aver urtato Fabio Quartararo. Il catalano si &egrave; districato nel gruppo, ma della seconda met&agrave; di classifica. Eppure, con la GSX-RR l'oggi punte ufficiali Repsol HRC e LCR satellite sono andati forte. Titolo per Mir nel 2020, a dispetto di un solo successo di tappa; cinque vittore per Rins nel complesso, e ruolo di protagonista egregiamente ricoperto. Rimasti a piedi a causa del progetto chiuso dalla Casa madre, Joan e Alex sono entrati in Honda con le migliori aspettative. Al momento, disilluse. Nakagami, il punto di domanda giapponese della MotoGP  TAKAAKI NAKAGAMI CI METTE GRANDE IMPEGNO, MA PER FAR DECOLLARE LA HONDA SERVE DI PIU&rsquo; Lui &egrave; giapponese, ha 32 anni, corre in MotoGP per e con la Casa di Tokyo dal 2018. Certo, "per &amp; con", poich&eacute; legato al Marchio non solo dal comune idioma, quanto alla volont&agrave; di Tokyo nell'utilizzarlo per i collaudi. Ecco, appunto. Quando manderanno Nakagami a fare solo i test? Oh, mica stiamo dicendo che egli debba perdere il posto di lavoro e tutto quanto, ci mancherebbe. Semplicemente, in virt&ugrave; di un rendimento palesemente insoddisfacente per s&eacute; stesso e per chi lo paga, &egrave; ora di cambiare. La classe regina ha bisogno di figuranti? Mmm, no. Non oggi. Lui ha bisogno di arrivare sempre arretrato e lontanissimo da - esempio non preso a caso - Marc Marquez? Pensiamo di no. Augurandogli di rialzare la testa smentendoci, diciamo che l'Ala dorata necessiti di un nuovo Marc Marquez. Okay, ma dove trovarlo? Calendario MotoGP 2023: date, orari tv e dove vederla        

Il 93 ne ha combinate di tutti i colori a Portimao, ma era in pole ed &egrave; salito sul podio della Sprint. Mir e Rins non sono nemmeno entrati in top ten

Honda, per fortuna hai Marc Marquez in MotoGP, altrimenti...

        Da un lato un team desideroso di rialzare la testa, dall&rsquo;altro un pilota costretto dagli eventi ad iniziare un nuovo capitolo della sua carriera. Alex Rins e il team LCR Honda Castrol sono una delle novit&agrave; del 2023, che a piccoli passi punta a dire la sua per le posizioni che contano, gi&agrave; a partire dal primo appuntamento stagionale. Rins sogna il titolo  &ldquo;Il mio sogno &egrave; ancora quello di vincere il titolo &ndash; le parole di Rins all&rsquo;interno del divertente video di presentazione del team &ndash; e sto continuando a lavorare e lottare per questo. Per puntare al top serve che tutto sia ai massimi livelli, dalla struttura di lavoro al tuo ambiente familiare&rdquo;.&nbsp;Lo spagnolo oramai &egrave; un veterano della top class, ma sottolinea giustamente come non si finisca mai di apprendere in MotoGP, anche nel caso di un pilota gi&agrave; capace di vincere.&nbsp;&ldquo;Sono alle settima stagione in MotoGP, ed in ogni annata ho imparato qualcosa di nuovo. Recentemente ho imparato a lavorare meglio sotto pressione, compiendo un passo avanti sotto il profilo della mentalit&agrave;, per gestire le diverse situazioni. Al Rins di 15 anni fa direi di lavorare duro e divertirsi, circondandosi delle persone giuste&rdquo;.&nbsp;Il primo ballo della stagione oramai &egrave; dietro l&rsquo;angolo, e Rins pare essere pi&ugrave; che pronto ad iniziare.&nbsp;&ldquo;Il mio punto forte come pilota credo sia la costanza: in un weekend di gara cerco di studiare tutti i dettagli, a partire dai dati dello scorso anno, per capire insieme al team la moto e come sfruttarla al massimo. Inizio il 2023 con voglia di lavorare e determinazione&rdquo;. Calendario MotoGp 2023: date, orari tv, dove vederla       

La nuova coppia &egrave; tutta da scoprire. Alex: "Ho imparato a lavorare sotto pressione, inizio l'anno con determinazione"

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        Con il ritiro da parte di Suzuki avvenuto alla fine dello scorso anno, i piloti titolari hanno &ldquo;cambiato aria&rdquo; passando entrambi in Honda. Mentre Joan Mir &egrave; approdato al team ufficiale, per Alex Rins la nuova avventura con la Casa di Tokyo &egrave; partita dal team LCR di Lucio Cecchinello, con cui vivr&agrave; una seconda avventura in MotoGP dopo i sei anni passati con la Casa di Hamamatsu. Complice una RC213V ancora acerba e con gli stessi problemi dello scorso anno, per&ograve;, il primo approccio di Rins con la Honda non &egrave; stato particolarmente semplice e ha concluso la tre giorni di test in Malesia nella parte bassa della classifica, in diciannovesima posizione. I margini di miglioramento sono ovviamente ampi, ma Alex riuscir&agrave; a trovare la quadra con un mezzo cos&igrave; complicato da portare al limite? Honda e Marquez: anche quest'anno si vince l'anno prossimo? Rins: &ldquo;La base di partenza non &egrave; ancora chiara&rdquo;  &ldquo;Nel complesso, in realt&agrave;, i test sono andati abbastanza bene&rdquo;, ha detto il pilota spagnolo al termine della tre giorni malese. &ldquo;Abbiamo provato tante soluzioni e abbiamo fatto anche delle simulazioni di gara, trovando spunti interessanti&rdquo;. &ldquo;Il problema &egrave; che, per ora, la messa a punto di base non &egrave; ancora chiara e quindi stiamo lavorando per trovare la direzione giusta&rdquo;, ha poi ammesso Alex. &ldquo;Il lato positivo &egrave; che tutti e quattro i piloti Honda hanno delle opinioni simili, perci&ograve; a Portimao possiamo fare un passo in avanti in vista dell'inizio della stagione&rdquo;. Sicuramente non sar&agrave; un inizio di stagione semplice quello di Rins, che per&ograve; ha gi&agrave; dimostrato in passato di avere tutte le carte in regola per risolvere i problemi e arrivare nelle posizioni di alta classifica. Ci riuscir&agrave; anche questa volta con una moto diamentralmente opposta alla GSX-RR? MotoGP, &egrave; gi&agrave; 2024: Yamaha-Martin coppia possibile       

Lo spagnolo ha concluso i test in Malesia in diciottesima posizione con la RC213V del team LCR. Riuscir&agrave; a risalire la classifica replicando le prestazioni fatte con la Suzuki?

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