        Dopo il doppio podio colto a Phillip Island, dove era stato in lotta per la vittoria in Gara 2 prima di incappare in una scivolata, seguito dal poco fortunato weekend di Barcellona in cui ha ottenuto un quinto posto in Gara 1 come miglior piazzamento, Andrea Locatelli si presenta ad Assen per proseguire la sua striscia positiva in sella alla Yamaha sul tracciato olandese. Il pilota del team Pata Prometeon Yamaha si &egrave; sempre piazzato in Top 3 ad Assen dal 2021 a oggi, e la chiara intenzione &egrave; mantenere questo trend anche nel 2024.&nbsp; SBK Assen, Bulega avverte: "Non sono al 100%, sar&agrave; un weekend difficile" Locatelli, obiettivo podio ad Assen  "Ho dei bei ricordi ad Assen; qui nel 2021 ho conquistato il mio primo podio in SBK e ho sempre conquistato posizioni da medaglia con Yamaha, quindi perch&eacute; non ripetersi anche quest&rsquo;anno? - le parole del Loka alla vigilia del terzo impegno stagionale - non sar&agrave; facile e probabilmente questo weekend sar&agrave; ancor pi&ugrave; impegnativo date le previsioni meteo, per&ograve; mi sento a posto con la moto, quindi spinger&ograve; e vedremo cosa ne verr&agrave; fuori. Assen &egrave; una pista scorrevole, quindi un&rsquo;altra bella occasione per mostrare il nostro potenziale e la nostra velocit&agrave;". Il primo a credere fermamente nelle potenzialit&agrave; di Andrea ad Assen &egrave; il team principal Paul Denning: "Locatelli non ha mai guidato cos&igrave; bene come sta facendo ora. Siamo in una situazione in cui non possiamo fare n&eacute; concessioni n&eacute; commettere errori, ma se riusciremo a mettere tutti i tasselli al posto giusto credo che possa essere una bella occasione per fare il passo [verso la vittoria]". Locatelli ha commentato infine le prestazioni dell'ex compagno di box Razgatlioglu, che sta impressionando in sella alla BMW: "Toprak &egrave; stata una grossa sorpresa per tutti. Sono contento per lui, &egrave; un mio amico e abbiamo ancora un bel rapporto. &Egrave; un gran talento. Dopo le sue vittorie a Barcellona, gli ho mandato un messaggio per congratularmi&rdquo;.  SSP, Cecchini capotecnico di Baldassarri ad Assen: esperienza al potere       

Il pilota del team Pata Prometeon Yamaha alla vigilia del terzo round stagionale: "Sempre a podio qui dal 2021 a oggi, &egrave; una buona occasione per noi"

SBK, Andrea Locatelli: "Assen è una pista che evoca bei ricordi"

Phillip Island parla italiano. A dimostrarlo, a suon di risultati e prestazioni, &egrave; stata la quasi totalit&agrave; dei piloti italiani presenti in griglia. Da Niccol&ograve; Bulega, vincitore di Gara 1 e autore di un esordio impeccabile in Superbike, a Danilo Petrucci e Andrea Iannone, abile a spartirsi il podio nelle due manche australiane. Ottima prova anche per Andrea Locatelli, sempre veloce e competitivo in tutte le uscite in sella alla sua Yamaha, sebbene la caduta nell&#39;ultimo giro di Gara 2 abbia leggermente macchiato la bont&agrave; del week-end. Anche la classifica ride alla bandiera tricolore, con quattro piloti nelle prime sei posizioni, da Bulega, secondo alle spalle di Alex Lowes, seguito da Locatelli, Iannone, Bautista e Petrucci.  SBK Australia, Bautista: &quot;Gli ultimi tre giri? I pi&ugrave; lunghi del week-end  Le parole di Niccol&ograve; Bulega e Andrea Locatelli  I piloti &quot;azzurri&quot;, per usare un gergo calcistico, ad aver convinto maggiormente in termini di prestazione durante l&#39;arco di tutto il week-end, sono stati senza dubbio Niccol&ograve; Bulega e Andrea Locatelli. Per il pilota Ducati si conclude un primo week-end in Superbike da sogno, impreziosito dalla vittoria di Gara 1, dalla pole position e da una serie di prestazioni che lasciano ben sperare per il futuro: &quot;Peccato per la gara, per tutti questi rallentamenti, abbiamo finito alle 7 di sera! Tutte queste ripartenze non mi hanno favorito troppo, non sono abituato a scattare bene ancora con le SBK. Il rilascio della frizione &egrave; molto diverso rispetto alla Supersport e ancora non l&#39;ho compreso al meglio. Ad ogni modo sono contento perch&egrave; alla fine andavo molto veloce, soprattutto con le gomme usate. Se ci fosse stata la gara lunga sarei potuto salire quantomeno sul podio. Primo Week-end in Superbike molto positivo, pole, vittoria, giro veloce, insomma, tutto molto positivo&quot;.  Anche il bicchiere di Andrea Locatelli pu&ograve; definirsi mezzo pieno. Il pilota Yamaha torna dall&#39;Australia con i secondi posti di Gara 1 e della Superpole Race nonch&egrave; con una consapevolezza generale di poter essere costantemente nelle posizioni di vertice. Sebbene la caduta nell&#39;ultimo giro di Gara 2 (mentre si trovava in terza posizione pronto per portare l&#39;attacco alla vetta della corsa) abbia inevitabilmente scosso il morale del pilota lombardo, il bilancio generale non pu&ograve; che essere positivo: &quot;Onestamaente non so la ragione della caduta, ho perso violentemente il grip. Ancora non sappiamo nulla, adesso analizzeremo i dati della moto. Penso che dobbiamo dimenticare la caduta e ricordarci quello che abbiamo fatto fino a quel momento. Eravamo veloci, ci siamo messi nelle condizioni di poter vincere le gare, questo ci rende soddisfatti. Ovviamente c&#39;&egrave; rammarico per la caduta, non volevamo terminare cos&igrave; il week-end per&ograve; allo stesso tempo sono fiducioso per le prossime uscite e contento del lavoro svolto e del feeling con la moto. Siamo stati veloci in ogni sessione, siamo stati sempre sul podio. Un buon modo per iniziare la stagione&quot;.  Locatelli ha poi aggiunto: &quot;Le nostre prestazioni sono frutto del lavoro dell&#39;inverno e dei test. Abbiamo capito ed imparato molte cose, adesso proveremo a replicare il tutto anche nel prossimo round di Barcellona. Oggi il grip era uguale per tutti, non so perch&egrave; su questa pista siamo stati particolarmente rapidi, so solamente che mi sono trovato subito molto bene in sella, ho creduto in me stesso e ho spinto sempre. Chiaramente rispetto al passato siamo stati pi&ugrave; veloci, questo &egrave; un dato importante&quot;.&nbsp;&nbsp;  Petrucci e Iannone protagonisti della lotta per il podio  Primo podio di stagione per Danilo Petrucci, abile a beffare nel finale Andrea Iannone e Michael Rinaldi, ecco le parole del ternano: &quot;In Gara 2 ho trovato la moto che mi piaceva. Dopodich&egrave; ho visto che i primissimi stavano scappando via mentre Iannone perdeva un po&#39; di terreno perci&ograve; ho aumentato il ritmo,&nbsp;volevo essere il primo tra gli indipendenti. Abbiamo battagliato con Andrea, lui era un po&#39; pi&ugrave; in difficolt&agrave;, io invece avevo tanto ritmo,&nbsp;se ci fossero stati due giri in pi&ugrave; avrei potuto provare a vincere. Con Iannone abbiamo parlato dello stile della&nbsp;Superbike, che &egrave; un misto tra la Moto2 e la MotoGP. Le SBK non hanno la potenza della MotoGP e spigolare le curve non paga, al contrario bisogna sfruttare il fatto che si pu&ograve; essere molto veloci a centro curva&quot;.  Quarto posto finale per Andrea Iannone, protagonista di un rientro in pista (dopo quattro anni d&#39;assenza) da sogno. Ecco le parole del pilota di Vasto: &quot;&Egrave; tutta esperienza, non so cosa possa essere, per me &egrave; tutto nuovo e vedremo di capire come gestire al meglio tutto questo.&nbsp;Sia ieri che oggi eravamo in grado di lottare per la vittoria, poi sono successe delle cose che aim&egrave; sono fuori dal mio controllo. Vediamo e speriamo in bene,&nbsp;voglio ringraziare Ducati, il team GoEleven e tutte le persone che mi hanno dato la possibilit&agrave; di essere qui oggi&rdquo;.    SSP, Montella: &quot;Tornare a casa con due vittorie non era in programma&quot;  &nbsp; 

Week-end da incorniciare per i piloti italiani, mattatori di entrambe le manche. Ecco le dichiarazioni dei protagonisti

SBK Australia: tricolore protagonista, quattro italiani nelle prime sei posizioni

        L'esordio stagionale di Andrea Locatelli ha rispettato le aspettative dettate dallo stesso pilota Yamaha nei giorni scorsi, protagonista di un inverno di test in cui aveva mostrato una crescita importante, confermata anche dal layout australiano, che gli ha regalato il primo podio dell'anno. Secondo posto per l'attuale pilota di punta della moto di Iwata, arresosi solamente a Niccol&ograve; Bulega e protagonista di un bel duello con Andrea Iannone per la piazza d'onore. Per l'ex pilota di Moto3 e Moto2, che non terminava una corsa in seconda posizione dalla Superpole Race di Mandalika 2023 quando chiuse alle spalle di Toprak Razgatlioglu, si tratta del quindicesimo podio in carriera in Superbike, il miglior modo possibile per inizare un'annata che sembra avere tutte le carte in regola per essere la migliore della sua ancor giovane carriera. SSP, Montella: "Quello di quest'anno &egrave; un Yari pi&ugrave; maturo" Andrea Locatelli: "Le Ducati al via mi hanno superato come se fossi fermo!" Una partenza complessa ha costretto Locatelli ad una gara di rimonta, e, sebbene l'esito finale sia stato pi&ugrave; che positivo, non mancano le valutazioni da fare al box: "Abbiamo perso un po' di tempo all'uscita della pit lane ma a parte questo sono stato veloce, il ritmo non era male, ho spinto e ho creduto in me stesso, cos&igrave; sono riuscito a recuperare tre posizioni. Sono felice ma &egrave; stata una gara molto difficile, le Ducati all'inizio mi hanno superato come se fossi fermo in mezzo al rettilineo, questa cosa mi ha impressionato molto anche se al momento non possiamo fare molto in questo senso". Al momento del pit stop l'italiano ha scelto una strategia di gara diversa, ritardando leggermente l'ingresso ai box: "Eravamo in una buona posizione, la nostra strategia era di arrivare a fine gara con qualche giro in meno sulle gomme in modo da poter spingere di pi&ugrave;. Era la nostra prima gara con il pit stop e non era facile azzeccare la strategia, ad ogni modo sono felice perch&egrave; il feeling con la moto &egrave; stato buono, sono riuscito a spingere in ogni giro. Sono fiducioso per domani e penso che potremo essere un po' pi&ugrave; veloci di oggi anche se non sar&agrave; sicuramente facile". Locatelli loda il lavoro svolto: "Non abbiamo sbagliato nulla" L'obiettivo pi&ugrave; volte dichiarato dal pilota lombardo era quello di portarsi a casa la prima vittoria della sua carriera in Superbike, un'occasione sfumata per pochi dettagli: "Abbiamo fatto un bel lavoro da inizio week-end e i risultati si sono visti. Mi sono goduto la battaglia con Iannone dopo essere rientrato in pista dopo il pit stop, ero veloce e avevo un buon feeling con la moto, per me era importante fare ci&ograve;. Ero focalizzato sulla vittoria della gara onestamente ma non &egrave; stato facile anche perch&egrave; ho perso troppe posizioni al via. Poi per&ograve; ho recuperato bene, abbiamo fatto un buon lavoro". Le corse di domani, Superpole Race e Gara 2, rappresentano altre due possibilit&agrave; in vista del raggiungimento del gradino pi&ugrave; alto del podio: "Per domani l'obiettivo sar&agrave; quello di recuperare pi&ugrave; posizioni possibili gi&agrave; dalla Superpole Race e riprovarci ancora. Stiamo lavorando bene, non abbiamo mai perso la strada giusta e non abbiamo commesso errori. Dobbiamo continuare cos&igrave; portando questo feeling anche alle prossime gara, a partire da Barcellona, poi vedremo cosa succeder&agrave;. Dobbiamo ancora compiere un altro miglioramento. Il campionato &egrave; ancora lungo".&nbsp;&nbsp;  SSP: Montella conquista Gara 1 a Phillip Island, Manzi 2&deg;        

Il pilota Yamaha festeggia il secondo posto all'esordio stagionale alle spalle di Niccol&ograve; Bulega e davanti ad Andrea Iannone

SBK Phillip Island, Locatelli: "Bella battaglia con Iannone ma volevo vincere"

        La prima giornata di prove del round inaugurale della stagione a Phillip Island ha lasciato in eredit&agrave; un equilibrio lampante e intrigante. Dal primo posto a firma Alex Lowes fino alla tredicesima casella di Dominque Aegerter ci sono infatti solamente 581 millesimi, a conferma di una competitivit&agrave; che al momento sembra appartenere a molti tra i piloti in griglia, di cui molti, italiani. Come Andrea Locatelli ad esempio, il pilota lombardo, gi&agrave; protagonista di un inverno di test in cui ha mostrato ottimi miglioramenti dal punto di vista del feeling con la moto, sembra aver iniziato positivamente la sua quarta annata in Superbike. Il pilota Yamaha ha concluso in vetta le FP1 mentre ha colto l'undicesimo tempo a 480 millesimi da Lowes nel turno pomeridiano (risultando terzo nella combinata).&nbsp;&nbsp; Una delle sorprese di giornata riguarda senz'altro anche Andrea Iannone, sesto a meno di tre decimi dalla leadership di Alex Lowes. Un debutto stagionale da incorniciare per il pilota di Vasto, al rientro in pista dopo quattro anni ma gi&agrave; competitivo e vicino ai top della categoria: "Siamo tutti vicini con i tempi, io ancora non ho il controllo che vorrei in sella alla moto, &egrave; tutto nuovo per me. Abbiamo fatto pochissimi test perci&ograve; devo ancora comprendere molte cose. Prender&ograve; questa prima gara dell'anno come un test. Devo ancora capirmi bene anche con la squadra, relativamente al mio stile di guida e alle mie preferenze. Tempo fa ho detto che avrei messo la firma per essere in top ten, siamo sempre veloci perci&ograve; sono contento". SBK Phillip Island, il nuovo asfalto preoccupa: obbligo di flag to flag per Gara 1 e Gara 2 Il potenziale di Locatelli: "Nella mia testa so di poter vincere"&nbsp; Il lavoro svolto ai box in entrambe le sessioni ha convinto il pilota lombardo, tanto da non essere minimamente preoccupato dalla posizione finale: "Stamattina abbiamo fatto un buon lavoro, &egrave; stato importante trovare subito un buon feeling, dopo soli tre giri abbiamo fatto un buon tempo. Purtroppo nel pomeriggio quando ho montato le gomme nuove mi sono trovato nel mezzo del traffico, perci&ograve; ho perso l'opportunit&agrave; di migliorare il mio tempo". Locatelli ha poi proseguito: "Il ritmo non &egrave; male, anche oggi abbiamo lavorato bene, la moto funziona e mi trovo bene in sella. Sicuramente non &egrave; facile guidare con questo vento ma &egrave; una situazione uguale per tutti, nel complesso sono contento di come &egrave; andato il primo giorno". L'obiettivo &egrave; la vittoria: "Nella mia testa ho tutto per vincere, il tempo che ho realizzato oggi non &egrave; male, il ritmo neanche, perci&ograve; perch&egrave; non provarci. Abbiamo dimostrato di avere il potenziale per poterlo fare, domani vedremo cosa succeder&agrave;, dovremo considerare molte cose sia perch&egrave; &egrave; la prima gara dell'anno sia per la sfida che rappresenta il cambio moto in gara, non sar&agrave; una gara normale". Locatelli si esprime sulle difficolt&agrave; di Jonathan Rea Ancora una volta l'italiano si &egrave; dimostrato il pilota di punta della Yamaha, un contesto dovuto anche alle inaspettate difficolt&agrave; che sta attraversando Jonathan Rea. A tal proposito Locatelli ha sottolineato le ipotetiche motivazioni: "Non &egrave; facile salire su un'altra moto dopo aver corso per tanti anni in sella ad un'altra. Io ho guidato solo Yamaha perci&ograve; per me &egrave; diverso, riesco subito a trovare il feeling. Onestamente in base allo stile di guida di Rea penso che trover&agrave; feeling con la moto. Tuttavia non so qual'&egrave; la ragione delle difficolt&agrave; attuali che sta riscontrando. Probabilmente ha bisogno ancora di tempo per capire la moto". Infine, l'ex pilota di Moto3 e Moto2 ha indicato il pilota secondo lui pi&ugrave; pericoloso in ottica vittoria: "Probabilmente al momento il pilota pi&ugrave; forte sul ritmo gara &egrave; Bulega". Niccol&ograve; Bulega e Danilo Petrucci si candidano a protagonisti Come sottolineato anche da Locatelli, il favorito al momento sembra essere Niccol&ograve; Bulega, secondo in classifica relativamente ai tempi sul giro ma principale candidato al primato in virt&ugrave; di un passo gara da riferimento: "Voglio divertirmi, non so quante gare far&ograve; in SBK,&nbsp;mi godr&ograve; la situazione e il tracciato visto che &egrave; il mio preferito. Ho un buon feeling con la moto&rdquo;. L'italiano ha poi continuato:&nbsp;&ldquo;Se arriva un buon risultato chiaramente &egrave; meglio, ma se non succede nessun problema, &egrave; solo la mia prima gara&rdquo;. Buon inizio anche per Danilo Petrucci, terzo nella FP2 e candidato ad un posto sul podio: "C'&egrave; troppo grip e la moto spinge tanto sull'anteriore. Guidare la moto in queste condizioni &egrave; dura. Ad ogni modo siamo abbastanza veloci, ho bisogno di fare questi tempi anche domani in qualifica. Il passo gara &egrave; buono anche se chiaramente dobbiamo migliorare".  Australia, Bulega: "Per il mio stile di guida le gare lunghe andavano bene"        

Giornata positiva per i corridori italiani con Bulega e Petrucci subito alle spalle di Lowes nella FP2. Locatelli terzo nella combinata mentre Iannone chiude sesto

SBK Phillip Island, le parole dei piloti italiani al termine delle prove libere

        La prima giornata di prove del round inaugurale della stagione a Phillip Island ha lasciato in eredit&agrave; un equilibrio lampante e intrigante. Dal primo posto a firma Alex Lowes fino alla tredicesima casella di Dominque Aegerter ci sono infatti solamente 581 millesimi, a conferma di una competitivit&agrave; che al momento sembra appartenere a molti tra i piloti in griglia e Andrea Locatelli rientra agevolmente in questo discorso. Il pilota lombardo, gi&agrave; protagonista di un inverno di test in cui ha mostrato ottimi miglioramenti dal punto di vista del feeling con la moto, sembra aver iniziato positivamente la sua quarta annata in Superbike. Il pilota Yamaha ha concluso in vetta le FP1 mentre ha colto l'undicesimo tempo a 480 millesimi da Lowes nel turno pomeridiano.&nbsp;&nbsp; Una delle sorprese di giornata riguarda senz'altro anche Andrea Iannone, sesto a meno di tre decimi dalla leadership di Alex Lowes. Un debutto stagionale da incorniciare per il pilota di Vasto, al rientro in pista dopo quattro anni ma gi&agrave; competitivo e vicino ai top della categoria: "Siamo tutti vicini con i tempi, io ancora non ho il controllo che vorrei in sella alla moto, &egrave; tutto nuovo per me. Abbiamo fatto pochissimi test perci&ograve; devo ancora capire molte cose. Prender&ograve; questa prima gara dell'anno come un test. Devo ancora capirmi bene anche con la squadra, relativamente al mio stile di guida e alle mie preferenze. Tempo fa ho detto che avrei messo la firma per essere in top ten, siamo sempre veloci perci&ograve; sono contento". SBK Phillip Island, il nuovo asfalto preoccupa: obbligo di flag to flag per Gara 1 e Gara 2 Il potenziale di Locatelli: "Nella mia testa so di poter vincere"&nbsp; Il lavoro svolto ai box in entrambe le sessioni ha convinto il pilota lombardo, tanto da non essere minimamente preoccupato dalla posizione finale: "Stamattina abbiamo fatto un buon lavoro, &egrave; stato importante trovare subito un buon feeling, dopo soli tre giri abbiamo fatto un buon tempo. Purtroppo nel pomeriggio quando ho montato le gomme nuove mi sono trovato nel mezzo del traffico, perci&ograve; ho perso l'opportunit&agrave; di migliorare il mio tempo". Locatelli ha poi proseguito: "Il ritmo non &egrave; male, anche oggi abbiamo lavorato bene, la moto funziona e mi trovo bene in sella. Sicuramente non &egrave; facile guidare con questo vento ma &egrave; una situazione uguale per tutti, nel complesso sono contento di come &egrave; andato il primo giorno". L'obiettivo &egrave; la vittoria: "Nella mia testa ho tutto per vincere, il tempo che ho realizzato oggi non &egrave; male, il ritmo neanche, perci&ograve; perch&egrave; non provarci. Abbiamo dimostrato di avere il potenziale per poterlo fare, domani vedremo cosa succeder&agrave;, dovremo considerare molte cose sia perch&egrave; &egrave; la prima gara dell'anno sia per la sfida che rappresenta il cambio moto in gara, non sar&agrave; una gara normale". Locatelli si esprime sulle difficolt&agrave; di Jonathan Rea Ancora una volta l'italiano si &egrave; dimostrato il pilota di punta della Yamaha, un contesto dovuto anche alle inaspettate difficolt&agrave; che sta attraversando Jonathan Rea. A tal proposito Locatelli ha sottolineato le ipotetiche motivazioni: "Non &egrave; facile salire su un'altra moto dopo aver corso per tanti anni in sella ad un'altra. Io ho guidato solo Yamaha perci&ograve; per me &egrave; diverso, riesco subito a trovare il feeling. Onestamente in base allo stile di guida di Rea penso che trover&agrave; feeling con la moto. Tuttavia non so qual'&egrave; la ragione delle difficolt&agrave; attuali che sta riscontrando. Probabilmente ha bisogno ancora di tempo per capire la moto". Infine, l'ex pilota di Moto3 e Moto2 ha indicato il pilota secondo lui pi&ugrave; pericoloso in ottica vittoria: "Probabilmente al momento il pilota pi&ugrave; forte sul ritmo gara &egrave; Bulega".  Australia, Bulega: "Per il mio stile di guida le gare lunghe andavano bene"        

Venerd&igrave; positivo per il pilota Yamaha che ha analizzato la prima giornata della stagione, alzando l'asticella delle propre ambizioni

SBK Phillip Island, Locatelli: "Bulega il più forte al momento"

        Andrea Locatelli, primo tra le R1 a Phillip Island col terzo tempo di giornata nei test svolti in preparazione del primo round d'annata, palesa una soddisfazione moderata, perch&eacute; ha la testa gi&agrave; in gara: "Questo &egrave; un dato molto positivo - sottolinea - per tutti, Yamaha inclusa. Per&ograve;, difficile capire come andr&agrave; il weekend ufficiale di gare quest'anno qui in Australia. Correremo davvero manche lunghe? Non effettuare i test e andare al weekend di gara sarebbe stato veramente complicato. In quel caso, il Flag to Flag avrebbe avuto senso. Oppure una gara corta. A me piaccione le corse lunghe, non tre corte". Nuovo asfalto e incognita pneumatici: SBK d'Australia compllcata&nbsp; Toprak Razgatlioglu ha ritoccato il record della pista, certo, tuttavia bisogna annotare il rinnovato manto australiano. Il nuovo asfalto e la questione gomme creano pensieri in Andrea: "Ma noi abbiamo imparato un po' di cose utili, nel bisogno di comprendere come fare. Credo che pure Pirelli abbia la seguente necessit&agrave;. Il problema pi&ugrave; grosso, al momento, sembrerebbe legato alla durata delle coperture. Ci&ograve; cambier&agrave; i piani del weekend di gara". Appunto, quale piano attuare? Locatelli descrive probabili scenari: "Ci sono variabili e situazioni da valutare. Secondo me, 22 giri sono completabili. Il problema &egrave;: con quale passo questi 22 giri si possono fare? Riusciremo a girare tutti sul minuto e 32 dallo start alla bandiera a scacchi? No, perch&eacute; su quel ritmo e in relazione all'alto grip offerto dalla pista, sembra di andare a passeggio. Il vero lavoro sarebbe di mettere in piedi 20 giri sul passo del trentuno. A prescidere dai cronologici, il problema gomme persister&agrave;. E poi, il meteo: chiss&agrave;". Il bergamasco affronta il quarto anno in SBK, medesimo con la Casa di Iwata "E' il momento di andare oltre, credo nel progetto e sale la mia convizione. Probabilmente dovrei aver maggior fiducia in me stesso, questa condizione arriva quando sento un ottimo feeling intorno a me. Devo crederci sempre di pi&ugrave;, il potenziale della moto &egrave; alto, riesco a mostrarlo. Conosco la R1, ci ho fatto un bel po' di chilometri... la cosa aiuta".        

Andrea, terzo nella riasfaltata Phillip Island, sottolinea l'incognita gomme: "Le gare lunghe sono fattibili, ma il vero lavoro sarebbe scendere costantemente a 1'31"

Locatelli nei test SBK: "Girando in 1'32 sembra di andare a passeggio"

        Durante il Prometeon Day a Milano &egrave; stata confermata la partnership tra Prometeoan ed il team ufficiale Yamaha, in vista della stagione 2024 della Superbike. Prometeon Tyre Group, unico produttore di pneumatici completamente focalizzato sui settori Industrial, ossia trasporto di merci e persone, Agro e OTR &egrave; Co-Title Sponsor Yamaha dalla scorsa stagione, a conferma di una collaborazione che ha dato ottimi risultati ed &egrave; frutto di una strategia win-win. A sottolineare l&rsquo;importanza dell&rsquo;occasione, la presenza del Team Principal del Pata Prometeon Yamaha WorldSBK Official Team, Paul Denning, intervenuto insieme ai piloti ufficiali della squadra: il sei volte campione del mondo Superbike (2015-2020), il nordirlandese Jonathan Rea, al debutto quest&rsquo;anno con la Yamaha, e il suo compagno di squadra e campione del mondo Supersport 2020, Andrea Locatelli. L&rsquo;impegno di Prometeon con il team si &egrave; consolidato dal 2023, portando anche a un cambio nel nome della squadra, che da quest&rsquo;anno &egrave; Pata Prometeon Yamaha WorldSBK. MotoGP: quattro wild card in vista per Lorenzo Savadori Paul Denning: "Al fianco di Prometeon nel suo percorso di affermazione del brand"&nbsp; Paul Denning, Team Principal Pata Prometeon Yamaha ha espresso tutta la sua soddisfazione per la partnership confermata: "&Egrave; per noi un piacere proseguire per il secondo anno la partnership con Prometeon, il cui brand nel 2024 ha un&rsquo;esposizione maggiore rispetto a prima nel team e quindi una maggiore visibilit&agrave;, a partire dalla livrea delle moto. Siamo al fianco di Prometeon nel suo percorso di affermazione del brand a livello globale e lo supportiamo in questa sfida. Ci sentiamo parte integrante di Prometeon ed &egrave; per noi una grande opportunit&agrave; collaborare con un Gruppo industriale di questo livello, per produzione, ricerca e sviluppo e distribuzione nel mondo. Siamo orgogliosi di essere parte della costruzione del suo futuro&rdquo;. Le parole di Jonathan Rea Jonathan Rea, 6 volte Campione del mondo SBK, atteso dalla sua prima stagione in sella alla moto di Iwata, ha parlato del suo rapporto con l'Italia in relazione alla partnership: "Nella mia carriera non ho mai corso per un team italiano e non parlo italiano, ma ho un rapporto speciale con i tifosi italiani e amo correre in Italia. &Egrave; quindi molto bello per me avere un Co-Title sponsor come Prometeon, che non solo ha il suo quartier generale in Italia, ma &egrave; anche un brand estremamente interessante e attivo nel motorsport. Sono orgoglioso di rappresentarli in WorldSBK, spero che faremo un buon lavoro e li ringrazio per il supporto&rdquo;.  Aereodinamica: Pro e Contro secondo Romano Albesiano        

Confermata la partnership con il team ufficiale Yamaha, di cui Prometeon Tyre Group &egrave; Co-Title Sponsor dalla scorsa stagione

Prometeon e Yamaha ancora insieme nel campionato mondiale Superbike

Alla vigilia dei test di Portimao, ecco i colori che vestiranno il Cannibale e l'italiano nel 2024

SBK: svelate le Yamaha di Jonathan Rea e Andrea Locatelli

        The 2023 Superbike championship concluded almost a month ago but for Yamaha 2024 is already underway. The factory team has been on track at Jerez this week, testing with riders Jonathan Rea and Andrea Locatelli, who had chance to get to grips with the R1 in its 2024 configuration. Rea completed a total of 173 laps (with a fastest time of 1'38.592), while Locatelli made 155 and set a very promising 1'38.447, very close to the best time set during the previous test by Remy Gardner. Here&rsquo;s what the two factory Yamaha riders had to say at the end of the test. Rea: &ldquo;I tested three bikes, building my confidence&rdquo; "The test has been really positive, and I&rsquo;ve really enjoyed riding my new R1!&rdquo; begins the Northern Irish rider. &ldquo;We&rsquo;ve had great conditions, and the temperature was warmer than we expected, so we were able to get a lot of work done. I had three bikes to try different options on, and loads of different parts. I think we never managed to quite put everything together to arrive at the perfect combination, but we still have a lot of time before the championship begins.&rdquo; &ldquo;The more laps that I do on the R1, the more I understand it and the more confidence I can build. I don&rsquo;t feel like I&rsquo;ve found the limit yet though&rdquo;, continued the six-time champion. &ldquo;I completed the test with a 20-lap race simulation that was very positive, but I still need to understand how to manage the last part of braking. &nbsp;A big thanks to all the mechanics because they worked so hard. Everyone can go back now and have a bit of rest before we look forward to the next test at the end of January.&rdquo; Locatelli: &ldquo;One of my best ever tests&rdquo; The Italian is also pleased with the work done at Jerez: &ldquo;I&rsquo;m so happy about these two days of testing, because in the past it was always a little bit difficult to make a really good job especially at Jerez. I was fast in every condition and fast in every exit, and we were happy about the lap time and the rhythm &ndash; I think it is one of the best tests I have done. I am really proud of myself but also of the team to do a really good job to give me a lot of confidence. A really positive end to 2023.&rdquo;       

The six-time champion was out at the Andulusian track for a two-day test with the factory Yamaha team. Great sensations also for Andrea Locatelli

SBK, Rea comments on the Jerez test: “Not yet at the limit”

        Il mondiale Superbike 2023 &egrave; giunto al termine da quasi un mese, ma in casa Yamaha si sta gi&agrave; pensando al 2024. Negli scorsi giorni, infatti, il team ufficiale &egrave; sceso in pista a Jerez de la Frontera per dei test con i propri piloti titolari Jonathan Rea e Andrea Locatelli, i quali hanno potuto prendere le misure della R1 nella configurazione per la prossima stagione. Ben 173 giri completati per Rea (con un best lap di 1'38.592), mentre Locatelli ne ha effettuati 155 firmando anche un ottimo 1'38.447, vicinissimo al miglior crono fatto registrare nei precedenti test da Remy Gardner. Ecco cosa hanno detto i due piloti Factory Yamaha dopo le due positive giornate di prove. Bautista, che guaio: problemi alle vertebre e accertamenti in arrivo Rea: &ldquo;Ho provato tre moto, aumentando la confidenza&rdquo;  &ldquo;E' stato un test positivo e mi sono divertito molto in sella alla R1&rdquo;, ha spiegato il nordirlandese. &ldquo;Le condizioni della pista erano ottime e le temperature sono state pi&ugrave; alte rispetto a quelle che ci aspettavamo, perci&ograve; sono riuscito a svolgere tutto il lavoro previsto, provando ben tre moto e numerose componenti diverse. Non siamo ancora arrivati alla combinazione perfetta, ma abbiamo ancora molto tempo a nostra disposizione prima che inizi il campionato&rdquo;. &ldquo;Pi&ugrave; comprendo questa Yamaha e pi&ugrave; mi rendo conto di quanta confidenza trasmetta, anche se sono ancora lontano dal limite&rdquo;, ha proseguito il sei volte campione iridato. &ldquo;Inoltre, ho completato anche una simulazione di gara da venti giri con buone sensazioni, pur potendo ancora migliorare l'ultima parte della frenata. In ogni caso, il team ha lavorato alla grande e ora meritiamo tutti un po' di riposo prima di tornare in azione a gennaio&rdquo;. SSP: il team Petronas MIE Racing annuncia i piloti per il 2024 Locatelli: &ldquo;Il mio miglior test di sempre&rdquo;  Anche il pilota italiano si &egrave; detto contento del lavoro svolto a Jerez: &ldquo;Sono felice per questi test, visto che sono andati bene mentre in passato erano un mio punto debole e faticavo a fare un buon lavoro, specialmente su questa pista. Questa volta, per&ograve;, sono riuscito ad essere veloce ad ogni uscita e in ogni condizione, risultando competitivo sia sul giro singolo che sul passo gara. Penso sia stato il mio miglior test di sempre e il merito &egrave; anche del team che mi ha permesso di trovare la giusta fiducia, chiudendo in un ottimo modo questo 2023&rdquo;. SBK: Bradley Ray e Motoxracing ancora insieme per il 2024       

Il sei volte campione del mondo &egrave; sceso in pista per due giornate di prove sulla pista andalusa con il team ufficiale Yamaha. Ottime sensazioni anche per Andrea Locatelli

SBK, Rea commenta i test di Jerez: “Sono ancora lontano dal limite”

Nemmeno un mese fa Jerez ha fatto da palcoscenico al primo test invernale della SBK edizione 2024, con i debutti eccellenti &ndash; tra gli altri - di Jonathan Rea sulla Yamaha e di Andrea Iannone sulla Ducati, e da oggi &egrave; pronto nuovamente ad aprire i suoi cancelli alle derivate di serie. Esatto perch&eacute; in queste ore si sta consumando la prima delle due giornate di test dei due portacolori ufficiali Yamaha&nbsp;Rea ed Andrea Locatelli. &nbsp; Per Rea si tratta della seconda uscita in sella alla R1, mentre per Locatelli &ndash; affiancato da Damiano Evangelisti nelle vesti di capotecnico in attesa dell&rsquo;arrivo di Tom O&rsquo;Kane - della prima in questo inverno, dato che nel primo test in terra Andalusa &egrave; stato presente solo nei panni di spettatore.  Bassani, Honda e Ducati nei giorni successivi    Terminato il test di Yamaha sar&agrave; poi la volta di un folto gruppo, capitanata da Kawasaki e Honda. Torner&agrave; dunque in pista &ndash; insieme ad Alex Lowes ed al tester Florian Marino - Axel Bassani, che a fine ottobre ha saggiato per la prima volta la ZX-10R confermando come serva tempo per trarne il meglio, mentre debutter&agrave; la nuova &ndash; o per meglio dire rivista - CBR1000RR-R, ovviamente tra le mani di Iker Lecuona e Xavi Vierge, che sperano di poter finalmente contare su un mezzo da podio. &nbsp; Il contingente Honda sar&agrave; formato anche dai due portacolori del team MIE Tarran Mackenzie e Adam Norrodin, nonch&eacute; da Stefan Bradl. Esatto perch&eacute; in pista vi sar&agrave; anche il test team Honda MotoGP con il tedesco, che non sar&agrave; l&rsquo;unico collaudatore della top class presente. A pochi giorni dall&rsquo;ultima fatica di Pecco Bagnaia infatti Michele Pirro porter&agrave; in pista presumibilmente la prima versione della GP24, che si candida ad essere la moto da battere nella prossima stagione.  SBK: Bradley Ray e Motoxracing ancora insieme per il 2024 &nbsp; &nbsp; 

Oggi e domani tocca a Jonathan e Locatelli, da mercoled&igrave; spazio a Bassani ed alla nuova CBR, con ospiti speciali dalla MotoGP...

Rea, Kawasaki e Honda: la SBK torna a ruggire a Jerez

Il bergamasco di Yamaha, quarto a fine stagione SBK, si racconta ai nostri microfoni riassumendo il suo 2023

Andrea Locatelli: la nostra videointervista | EICMA 2023

        Tra tutti gli italiani impegnati quest&rsquo;anno nel mondiale Superbike, Andrea Locatelli &egrave; quello meglio piazzato in classifica (quarto), con pi&ugrave; podi ed &egrave; anche l&rsquo;unico che sa gi&agrave; per chi correr&agrave; l&rsquo;anno prossimo. L&rsquo;abbiamo incontrato prima di Magny-Cours nella sua Selvino, localit&agrave; turistica della bergamasca un tempo buen retiro per calciatori di Milan e Inter, da Giacinto Facchetti a Paolo Maldini, passando per Beppe Bergomi e Demetrio Albertini. Valentino Rossi e Daniel Pedrosa (di nuovo) in pista a Valencia Locatelli, il primo degli italiani in SBK  Come hai passato le vacanze? &ldquo;A casa, in giro c&rsquo;&egrave; troppo casino. Da quando sono tornato da Most ho fatto soltanto una piccola pausa dopo Ferragosto, per una grigliata con i miei fratelli&rdquo;. Sei soddisfatto dei primi round stagionali? &ldquo;Se dicessi &lsquo;no&rsquo; sbaglierei, allo stesso modo sarebbe scorretto rispondere &ldquo;s&igrave;&rdquo; al 100%. Una via di mezzo, ci sono stati dei weekend fantastici, e un inizio spettacolare&rdquo;. Nei primi quattro round hai raccolto 133 punti, nei successivi 94: come spieghi la flessione? &ldquo;In Europa qualcosa &egrave; cambiato, abbiamo avuto un po&rsquo; di difficolt&agrave;, tribolando rispetto agli altri. Un vero motivo non so indicarlo, onestamente&rdquo;. Sono saliti di livello gli avversari o hai faticato tu? &ldquo;A Phillip Island e Mandalika &egrave; stato tutto pi&ugrave; semplice. Sembrava che il set up trovato a inizio anno e il lavoro invernale andassero benissimo. Ma poi nelle gare europee ho iniziato ad avere problemi di trazione, senza quel feeling che mi aveva permesso di essere forte nei primi round. In certe situazioni fatico ad avere la moto che gira bene e che in uscita curva ha un bel grip&rdquo;. Con l&rsquo;eccezione di Imola. &ldquo;Gi&agrave;, Imola &egrave; stato uno dei weekend migliori, pensando tra l&rsquo;altro che non l&rsquo;avevo mai vista con la Superbike e che poi ho compiuto cinque giri in testa nella Superpole Race. Per&ograve; anche a Imola ero a posto al 90%, per cui con un po&rsquo; pi&ugrave; di performance e messa a punto a livello meccanico e di grip, avremmo potuto fare ancora meglio&rdquo;. Tra i sei podi di quest&rsquo;anno, qual &egrave; stato il pi&ugrave; bello? &ldquo;Quello di Barcellona, anche perch&eacute; partivo da dietro e ho compiuto una bella rimonta. Per&ograve; anche il podio di Imola con i giri in testa, e pure Phillip Island nel round inaugurale... Podi che valgono tanto&rdquo;. Il terzo posto di Jonathan Rea &egrave; raggiungibile? &ldquo;Lui &egrave; partito male, poi hanno trovato la quadra ed &egrave; tornato il Rea forte. L&rsquo;ultimo weekend &egrave; stato uno dei miei peggiori ed &egrave; coinciso con il suo migliore. Questo gli ha portato il vantaggio, ma mancano quattro round. A livello di esperienza lui ha qualcosa in pi&ugrave;, &egrave; sicuramente pi&ugrave; bravo a gestire. Per&ograve; in questi giorni mi incontrer&ograve; con i ragazzi della Yamaha perch&eacute; voglio fare un finale di stagione importante, per lottare per il terzo posto. Il 2024 con lui come compagno? Un pilota della sua esperienza, vincitore di sei Mondiali, potrebbe dare qualcosa anche a me. Vorrei capire come ragiona, cosa fa, 'rubargli' qualcosa. E il fatto che sia a fine carriera, magari, pu&ograve; aiutare a instaurare un bel rapporto&rdquo;. E Axel Bassani che &egrave; dietro non ti preoccupa? &ldquo;Se tutte le gare sono come Most, fa presto a prendermi, ma mi auguro di no! La Ducati, in certe situazioni, ha grande vantaggio: come a Most, dove sia Bassani che Petrucci erano dietro di me e sono andati a prendere Rea&rdquo;.  Il paragone con Toprak, Rea, l'opzione MotoGP  Ipoteticamente, potendo scegliere tra una vittoria che per&ograve; sarebbe anche il tuo unico podio, e conquistare tre podi senza vittorie, per cosa opteresti? &ldquo;Mi piacerebbe fare pi&ugrave; podi perch&eacute; significa essere l&igrave; davanti spesso&rdquo;. Anche a costo di rimetterci economicamente? &ldquo;Un singolo successo mi garantisce premi inferiori a tre podi&rdquo;. Su quale pista pu&ograve; arrivare l&rsquo;occasione giusta per il primo trionfo in Superbike? &ldquo;Potrei dire Portimao, perch&eacute; l&rsquo;anno scorso nei test siamo andati davvero forte, ma potrebbe anche essere Magny-Cours&rdquo;. Razgaglioglu &egrave; pi&ugrave; forte di te? &ldquo;Penso che il mio potenziale sia inferiore a quello di Toprak, ma possiamo essere vicini, se riusciamo a trovare quello che mi serve. Batterlo &egrave; quasi impossibile in questo momento, a causa del suo stile. A inizio anno non era cos&igrave; forte&rdquo;. Ma &egrave; anche un limite che, forse, gli &egrave; costato la MotoGP: il tuo stile invece parrebbe pi&ugrave; adatto. &ldquo;Potrebbe essere pi&ugrave; adatto alla MotoGP ma sono tanti i punti di domanda. Lui si &egrave; adattato molto bene a questa categoria, a questi pneumatici e a questa moto, conosce tutto molto bene. Secondo me &egrave; un gran talento, ma probabilmente in MotoGP farebbe fatica, ogni categoria cambia in base alle gomme&rdquo;. Ci sono clausole che ti consentirebbero di approdare in MotoGP? &ldquo;S&igrave;, abbiamo la possibilit&agrave;, ma anche la Yamaha tramite un&rsquo;offerta del suo team della MotoGP. Ne ho parlato tante volte con Yuri, il mio manager. Mi piacerebbe provare una MotoGP, ma piuttosto che una wild card senza aver mai usato una moto del genere, i freni in carbonio, quelle gomme, magari in una pista particolare, preferirei due giornate di test, con tutta la calma di questo mondo. Andare di l&agrave; sarebbe bello, ma vedendo la fatica di Fabio Quartararo, preferisco restare dove sono&rdquo;.  Passa alla prossima pagina &nbsp; Le suggestioni MotoAmerica ed Endurance  Correresti nel MotoAmerica? &ldquo;Mi piacerebbe, perch&eacute; vorrei vivere un po&rsquo; l&rsquo;America, visitarla&rdquo;. Malgrado alcune piste con poche vie di fuga: sei apprensivo? &ldquo;No, la stessa Imola potrebbe essere un po&rsquo; pericolosa, come Most&rdquo;. E nell&rsquo;Endurance ti ci vedresti? &ldquo;Mi piacciono le gare di durata, la 24 Ore &egrave; magica, ha qualcosa di pi&ugrave;. Mi piacerebbe che la Superbike diventasse un po&rsquo; cos&igrave;, magari aumentando i giri e prevedendo un pit stop. Si potrebbe obbligare per esempio l&rsquo;uso di due pneumatici diversi nella stessa gara, per offrire qualcosa ai tifosi, mettendo anche alla prova la squadra&rdquo;. Quale ragionamento ti ha portato a rinnovare con la Yamaha? &ldquo;Il piano A era la Yamaha SBK: rester&ograve; con loro per un lustro, cosa che nessun altro in tempi recenti ha fatto. Per me &egrave; un onore, la stessa Yamaha ha voluto tanto l&rsquo;accordo&rdquo;. Rea diventer&agrave; tuo compagno. "Un pilota della sua esperienza, vincitore di sei Mondiali, potrebbe dare qualcosa anche a me. Vorrei capire come ragiona, cosa fa, 'rubargli' qualcosa. E il fatto che sia a fine carriera, magari, pu&ograve; aiutare a instaurare un bel rapporto". Cosa hai potuto apprendere da Razgatlioglu? &ldquo;Frenando cos&igrave; forte, Toprak ha sempre la ruota dietro sollevata da terra e quindi non sfrutta tanto il freno motore. Quando entra in curva ha un leggero sliding che lo aiuta a curvare mentre io ho l&rsquo;impressione che l&rsquo;anteriore si muova. Sto provando a replicarlo anch&rsquo;io per avere un po&rsquo; meno spinta sull&rsquo;anteriore&rdquo;. In cosa sei meglio di Toprak? &ldquo;Io ho imparato tantissimo da lui, ma anche lui ha appreso da me. A Phillip Island l&rsquo;anno scorso e quest&rsquo;anno sono andato molto forte: in una pista fluida, dove c&rsquo;&egrave; meno da frenare, forse sono pi&ugrave; forte di lui&rdquo;. Regolamento MotoGP: come cambiano wild card e warm up Passa alla prossima pagina &nbsp; Loka, sempre pi&ugrave; uomo-Yamaha  Nelle partenze sei spesso un fulmine: fai esercizi per i tempi di reazione? &ldquo;Sta molto a come utilizzi la frizione, a come hai impostato la potenza della moto. A cinque anni iniziai ad allenarmi sulle partenze, quasi tutte le sere, in garage. Mio padre aveva costruito una luce rossa, io mi mettevo in fondo, con la Minimoto. A volte spegneva la luce dopo un secondo, altre dopo dieci. Quando arrivo in griglia, &lsquo;entro&rsquo; nella luce del semaforo, tutto il resto &egrave; sfuocato, vedo soltanto la luce rossa. Poi quando parto riprendo l&rsquo;attenzione sul resto&rdquo;. Metterai su famiglia a breve? &ldquo;Non &egrave; la mia priorit&agrave;, sono fidanzato ma non conviviamo. Sono un po&rsquo; particolare. Forse se avessi fatto l&rsquo;operaio o il pizzaiolo, stando pi&ugrave; a casa e piacendomi tanto i bambini, molto probabilmente ne avrei gi&agrave; due o tre. Ma per quello che faccio ho bisogno dei miei spazi&rdquo;. Come vedi il futuro? &ldquo;Ci sono altri due anni molto importanti con la Yamaha. Voglio fare davvero bene e dopo questi sar&ograve; vicino ai 30, e potrebbero cambiare le cose. Rinnovando ancora con la Yamaha diventerebbero sette anni con loro e allora potrei tatuarmi sulla schiena o sul petto il loro logo&rdquo;. Ti piacerebbe restare nel mondo delle corse? &ldquo;S&igrave;, magari far parte di una squadra, da capotecnico o team manager, o aiutare i bambini con le Minimoto. Sono tornato di recente a Curno, dove vidi la prima gara di Minimoto. Avevo cinque anni e me ne innamorai. All&rsquo;inaugurazione di Orobikart mi sono rivisto in quei bambini&rdquo;. Entro il 2030 un italiano pu&ograve; vincere il mondiale Superbike? Magari tu? &ldquo;Non so, mi piacerebbe, per&ograve; dovr&agrave; essere perfetto l&rsquo;intero pacchetto, un po&rsquo; come Alvaro Bautista adesso con la Ducati e Toprak nel 2021. Due anni fa rispetto alle Ducati eravamo pi&ugrave; costanti, mentre la Kawasaki sub&igrave; il pasticcio della moto nuova che per&ograve; era vecchia e Rea cadeva tanto&rdquo;. Con il senno di poi saresti passato prima nelle derivate? &ldquo;Forse s&igrave;, non avrei perso tempo in situazioni che, pur insegnandomi qualcosa, non hanno prodotto frutti. Ho avuto sfortuna ma fortuna nello stesso tempo, perch&eacute; la carriera di un pilota dipende da tante variabili. Mi sarebbe piaciuto essere come Quartararo, vincere un mondiale MotoGP. Magari non avevo niente da invidiargli, o forse s&igrave;. Ho la consapevolezza di aver fatto finora una bella carriera, sono soddisfatto degli ultimi anni, di ci&ograve; che ho fatto, delle persone conosciute e dei team che ho trovato&rdquo;. Mattia Casadei, Ducati e non solo: &egrave; una MotoE "made in Italy"       

La nostra intervista al pilota 26enne: "Il rinnovo con Iwata era il mio obiettivo: chiss&agrave;, un giorno mi tatuer&ograve; il logo dell&rsquo;azienda"

SBK, Andrea Locatelli: "Nel 2024 vorrei 'rubare' qualcosa a Rea"

        Dopo l'apertura delle danze con il diciassettesimo successo stagionale di Alvaro Bautista in Gara1, la classe regina delle derivate di serie &egrave; tornata in pista ad Imola per l'attesissima Superpole Race, in grado di mescolare le carte in maniera vistosa come gi&agrave; visto a Donington. Proprio su quest'aspetto si fondavano le aspettative di Razgatliogu, Rea e soci, intenti ad intralciare la strada verso la vittoria di Bautista e la sua Ducati; un obiettivo reso prima possibile e poi concreto dalla prestazione impeccabile di Toprak Razgatlioglu, volenteroso di prendersi questa vittoria sin dalle battute iniziali e protagonista di una corsa al limite ma senza commettere mai alcun tipo di sbavatura. Il circuito di Imola ha esaltato le doti di guida del campione del mondo 2021, autore di una delle gare pi&ugrave; belle della sua carriera, ma ha anche evidenziato le qualit&agrave; tecniche della Yamaha in termini di ciclistica. Piazza d'onore per un ottimo Bautista, che rimanda l'appuntamento con la vittoria a Gara2. SBK 2024-2025: Scott Redding rester&agrave; in BMW Terzo successo stagionale per Razgatlioglu&nbsp; Partenza perfetta per Andrea Locatelli, bravo a replicare quanto fatto vedere in Gara1 in virt&ugrave; di uno start al via davvero notevole, seguito dal compagno di squadra Toprak Razgatlioglu e da un guardingo Alvaro Bautista, a sua volta seguito leggermente pi&ugrave; a fatica dalla Kawasaki di Jonathan Rea e dal duo italiano formato da Axel Bassani e Michael Rinaldi. Alla fine, come prevedibile, la bagarre per la vittoria ha riguardato esclusivamente la coppia Razgatlioglu-Bautista con il pilota Yamaha che ha provato in tutti i modi ed in maniera vincente, a ricucire il gap per poi compiere il sorpasso decisivo. A nulla sono serviti i tentativi finali da parte del leader della classifica che alla fine si &egrave; dovuto "accontentare" della piazza d'onore per soli 37 millesimi. Terzo successo dell'anno per il pilota turco, dimostratosi ancora una volta estremamente competitivo nella gara Sprint.&nbsp; Dopo una prima parte di gara al vertice, Andrea Locatelli completa il podio, il sesto della sua stagione, precedendo Jonathan Rea. Il binomio tutto italiano formato nell'ordine da Rinaldi e Bassani occupa rispettivamente la quinta e la sesta casella mentre l'altra Kawasaki ufficiale, quella di Alex Lowes, conclude in settima posizione davanti ad un Danilo Petrucci mai realmente competitivo fino ad ora sul circuito Enzo e Dino Ferrari. Scott Redding chiude alle spalle del ternano e precede Loris Baz, che completa la top ten. Quattordicesma piazza finale per Dominique Aegerter mentre chiude in diciottesima posizione Lorenzo Baldassarri.  SBK, novit&agrave; in casa Ducati: in arrivo nel 2024 il forcellone bibraccio         

Fantastico duello risoltosi solo nel finale tra l'alfiere della Yamaha e la Ducati di Alvaro Bautista

SBK Imola: capolavoro Razgatlioglu nella Superpole Race, terzo Locatelli

        Dodicesimo, settimo e sesto. Effettivamente, un weekend in crescendo per Andrea Locatelli nella SBK. Il bergamasco del team Pata Yamaha Prometeon ha preso punti in tutte e tre le corse disputate, facendo sempre meglio. Tuttavia, noi ci aspettavamo di pi&ugrave; dall'iridato Supersport 2020, fresco di rinnovo contrattuale condiviso con la Casa di Iwata. Loka nella SBK di Misano: Andrea pu&ograve; fare molto di pi&ugrave;  Lo spiega esaustivamente la terza posizione detenuta nella classifica piloti: Locatelli pu&ograve; fare di pi&ugrave; come, del resto, ha gi&agrave; fatto. Trovarsi nella virtuale piazza da medaglia di bronzo, nella SBK di oggi, significa essere un top rider. Anche perch&eacute;, a precederlo, troviamo due "fenomeni duri": Il leader Alvaro Bautista - onestamente imbattibile - e il funambolo, Toprak Razgatlioglu. Il ventiseienne di Alzano Lombardo &egrave; uno dei pochi iscritti alla serie capace di prendere punti in ogni gara affrontata: con gi&agrave; 5 risultati da podio all'attivo, il numero 55 si sta rivelando come uno dei pi&ugrave; costanti e costruttivi del campionato. Appunto, tutto questo ci ha infuso speranza di vederlo sul palco del Misano World Circuit. Un'altra nota positiva, la capacit&agrave; del Loka di rimanere sempre in sella. Non in piedi, in sella. Il bergamasco cade poco e niente, dote rara in distacchi cos&igrave; ravvicinati tra moto e moto. Forte di tal caratteristica, per&ograve;, lui stesso si chiamer&agrave; a un convinto cambio di passo gi&agrave; nell'appuntamento di Donington Park.&nbsp; Orari TV della MXGP di Lettonia Locatelli nella SBK di Donington: "Se miglioro in frenata, miglioro in tutto"  Sostanzialmente, Andrea ha sofferto a causa dei motivi qui elencati: "Onestamente, il mio sabato si &egrave; rivelato estremamente complicato. Qualcosa non ha funzionato, il set up non era il migliore e la scelta delle gomme ne &egrave; rimasta condizionata. Abbiamo consultato i dati, migliorando domenica. Ecco perch&eacute; sono abbastanza contento: in fin dei conti, ho guadagnato posizioni, non arrivando lontano dalla lotta per il podio". Locatelli fa notare la bont&agrave; della SBK: "Qui si viaggia tutti veloci. Chiaro, il nostro weekend ne &egrave; uscito non il migliore di sempre, per&ograve; abbiamo preso punti. Su questa pista ho avvertito strane sensazioni in frenata, faticavo a fermare la moto. E' stato difficile, ma almeno abbiamo lottato in Gara Due. Perci&ograve;, un po' contenti lo siamo. Dobbiamo recuperare terreno nella fase di frenata. Quando non ci riusciamo, &egrave; necessario forzare in curva. Sicch&eacute;, si lavorer&agrave; per crescere ancora, come abbiamo sempre fatto". La punta Yamaha pensa adesso alla Gran Bretagna, sede del prossimo round iridato: "Donington prevede tratti veloci nella prima parte, lenti nella seconda. Ci sono tratti molto tecnici, non vedo l'ora di andarci. Gi&agrave; l&igrave; potr&ograve; ripristinare le sensazioni desiderata sulla e dalla nostra R1"        

Andrea nella tappa di casa era chiamato a fare di pi&ugrave;: qualcosa non ha funzionato, ma a Donington dovr&agrave; gi&agrave; funzionare

Locatelli, che è successo nella SBK di Misano?

        Il mercato della Superbike si sta sviluppando rapidamente, soprattutto grazie all'attiva partecipazione di Yamaha, attualmente il team pi&ugrave; attivo nella composizione della line-up per il prossimo campionato. La squadra ufficiale di Iwata ha annunciato il rinnovo del contratto con Andrea Locatelli per i prossimi due anni, dopo aver comunicato la separazione con Toprak Razgatlioglu al termine di quest'anno. Il pilota lombardo continuer&agrave; quindi a gareggiare con la moto giapponese, con cui corre sin dalla stagione 2021. Yamaha ha quindi risolto le incertezze riguardanti la permanenza dell'ex pilota di Moto3 e Moto2, che sembrava incerto fino a poco tempo fa sulla possibilit&agrave; di salire di nuovo in sella alla R1. Locatelli: "In Yamaha credono in me, abbiamo margini di miglioramento" Queste le parole del pilota Yamaha Pata Prometeon WorldSBK Team: "Il mio obiettivo era continuare con la Yamaha, quindi sono molto felice di aver firmato per altri due anni. Una delle cose migliori di Yamaha sono le persone che credono in me, a partire da Eric de Seynes, Paolo Pavesio e Andrea Dosoli, ma anche Riccardo Tisci e tutti gli ingegneri e tecnici che lavorano cos&igrave; duramente per darmi la migliore moto possibile. Lo stesso vale per la squadra. Da quando sono arrivato nel WorldSBK ho goduto del supporto incredibile di Paul Denning e Andrew Pitt e di tutti coloro che sono coinvolti nel progetto".  L'italiano ha poi continuato: "Abbiamo ancora margini di miglioramento in molte aree, ma credo davvero che con un rapporto cos&igrave; buono diventeremo pi&ugrave; forti insieme. Se la coerenza &egrave; la chiave, come si suol dire, allora penso che con questa estensione del contratto abbiamo gettato le basi per un futuro radioso". Andrea Dosoli: "Locatelli &egrave; maturato molto come pilota" Il Road Racing Manager Yamaha Motor Europe, Andrea Dosoli, ha spiegato le ragioni del rinnovo: "&Egrave; per me un grande piacere annunciare che continueremo per altri due anni con Andrea Locatelli, in linea con la visione di Yamaha di coltivare il talento e creare un rapporto a lungo termine con i nostri piloti. Il nostro viaggio con Andrea &egrave; iniziato nel 2020, quando ha dominato il WorldSSP in sella alla nostra R6. La sua prima annata in SBK, nel 2021, &egrave; stata altrettanto impressionante, chiudendo la stagione al quarto posto come rookie dell'anno".  Dosoli si &egrave; soffermato sulle qualit&agrave; del pilota lombardo: "Abbiamo visto Andrea maturare come pilota, progredire continuamente fino al punto in cui ora &egrave; uno dei pi&ugrave; forti. Ha dimostrato di essere in grado di prendere decisioni tecniche durante i test, &egrave; determinato nelle gare brevi e gestisce in maniera intelligente le gare pi&ugrave; lunghe. A nome di Yamaha, ma anche da parte mia personalmente, vorrei ringraziare Andrea per la fiducia che ci ha dimostrato". Alla ricerca della prima vittoria in Superbike Alla base della decisione di rinnovare Locatelli, c'&egrave; sicuramente la competitivit&agrave; mostrata in questo primo scorcio di stagione. Sempre in top five tranne in Gara 2 dell'ultimo round di Barcellona, Locatelli ha collezionato fin qui cinque podi, con l'exploit della piazza d'onore nella Superpole Race di Mandalika. La Yamaha ha deciso di puntare sulle potenzialit&agrave; di un pilota che ha dimostrato di poter essere veloce e che nel 2020 ha dominato la classe Supersport palesando una superiorit&agrave; da non tralasciare dall'equazione finale sul giudizio del pilota.&nbsp; Quello che manca attualmente al pilota Yamaha &egrave; il guizzo finale che gli permetta di compiere il definitivo salto di qualit&agrave;. Dopo tre stagioni nella massima categoria del mondiale dedicato alle derivate di serie, Locatelli non ha ancora ottenuto la sua prima vittoria, mentre ha conquistato 11 podi. Sebbene abbia ancora 27 anni, l'italiano ha dalla sua una ricca dose d'esperienza avendo corso sei stagioni nel motomondiale: tre in Moto3 e tre ne in Moto2, oltre come detto, alla vittoriosa annata in Supersport, nel 2020.  SBK, Gabriele Giannini ha scelto di non correre con Puccetti        

Il pilota italiano correr&agrave; con i colori della casa di Iwata anche nelle prossime due stagioni

SBK: Andrea Locatelli rinnova con Yamaha fino al 2025

        Si pu&ograve; non essere soddisfatti per un podio? S&igrave;, se ti chiami Andrea Locatelli ed hai una Yamaha ufficiale alla pari del tuo compagno di squadra Toprak Razgatlioglu. Il terzo posto ottenuto oggi non convince a pieno il Loka che ha dovuto lottare con la moto per tutto il weekend ed una prima parte di gara piuttosto complessa. Il podio, comunque, gli permette di consolidare la terza posizione in campionato.&nbsp; &ldquo;Normalmente non sarei soddisfatto &ndash; esordisce Locatelli &ndash; ma oggi lo sono per questo terzo posto. E&rsquo; stata una gara difficile con tante problematiche emerse durante il fine settimana. Mi &egrave; mancato grip ad inizio gara, dobbiamo verificare i dati per capire dove migliorare soprattutto nella prima parte, particolarmente complicata qui ad Assen. Non sono soddisfatto al 100%, durante il weekend ho lottato con la moto. E&rsquo; un buon risultato, non ho fatto errori e sono ancora terzo in campionato.&rdquo; Locatelli: &ldquo;Pi&ugrave; difficile qui ad Assen quest&rsquo;anno che gli scorsi anni&rdquo;  Il bergamasco di Yamaha ha nella pista olandese la sua preferita ma allo stesso tempo fa un raffronto tra la gara di quest&rsquo;anno e quella di debutto del 2021: &ldquo;Assen &egrave; una pista che mi piace, molto di scorrimento. La gara di quest&rsquo;anno &egrave; stata pi&ugrave; difficile di quella degli anni passati, soprattutto di quella del 2021. Nel box ne parliamo tanto perch&eacute; il ritmo &egrave; stato incredibile ed ho lottato per il podio anche nella Superpole Race. Sicuramente tutti i piloti sono migliorati ed anche le condizioni sono cambiate rispetto a due anni fa. Ogni anno &egrave; diverso dal precedente, dobbiamo essere veloci nel sistemare la moto ed essere pronti per lottare in ogni gara.&rdquo; Poi, parlando del prossimo round di Barcellona, dice: &ldquo;Barcellona &egrave; una pista diversa da Assen, dobbiamo capire come settare la moto per poter lottare anche l&agrave; per il podio.&rdquo; Sul problema del grip al posteriore spiega: &ldquo;Abbiamo trovato qualcosa ma non abbiamo risolto del tutto poter poter stare con quelli davanti. Il mio obiettivo era di provare a stare con Razgatlioglu perch&eacute; anche ieri a fine gara &egrave; stato veloce ma devo riuscire a trovare una soluzione per essere veloce subito ad inizio gara.&rdquo; In conclusione, parla del mercato piloti e del futuro: &ldquo;E&rsquo; presto parlare del futuro ma se continuo ad essere veloce, sicuramente sar&agrave; interessante vedere che proposte arrivano dal paddock per rimanere qui. Il mio obiettivo &egrave; restare in Yamaha e cercare di ottenere pi&ugrave; risultati o anche provare a lottare per la vittoria.&rdquo;        

&ldquo;Devo guardare i dati per migliorare la prima parte della gara&rdquo; ha detto il pilota Yamaha dopo il podio di gara-2

SBK Assen, Locatelli soddisfatto a metà: “Ho lottato con la moto per tutto il weekend”

        Si &egrave; fermata ai piedi del podio, e al quarto posto, la rimonta di Andrea Locatelli, che anche in Gara 1 ad Assen si &egrave; classificato alle spalle degli irraggiungibili tre, Bautista, Rea e Razgatlioglu. Una gara in rimonta, quella del pilota bergamasco, culminata nel sorpasso all&rsquo;ultimo giro, &ldquo;duro ma corretto&rdquo; come lo ha definito lo stesso Loka, sul ducatista Axel Bassani. SBK, Andrea Locatelli ai piedi del podio ad Assen  &ldquo;Sono davvero contento della mia seconda parte di gara, perch&eacute; sono stato veloce e sono riuscito a completare una bella rimonta&rdquo; ha commentato il portacolori Yamaha dopo la bandiera a scacchi, consapevole di dover migliorare ulteriormente se vorr&agrave; lottare per il podio. &ldquo;Certo, nella prima parte della corsa ho sofferto molto, non avevo abbastanza grip al posteriore, soffrivo molto in accelerazione e per questo ho perso molto tempo rispetto ai primi &ndash; ha proseguito Locatelli - inoltre, ho commesso un piccolo errore in Curva 1 che mi ha fatto perdere altro tempo, ma sono contento della mia quarta posizione. Sono di nuovo nella Top 5 ed &egrave; sempre un buon risultato. Il mio obiettivo &egrave; per&ograve; arrivare pi&ugrave; in alto. Dobbiamo lavorare per raggiungere i primi tre, ma credo di poterci riuscire&rdquo;. &ldquo;Il mio target &egrave; stare nelle prime tre posizioni, ma non &egrave; facile, specie se devi rimontare dalla sesta posizione come ho dovuto fare oggi&rdquo;. Per riuscirci, Andrea sa di dover migliorare sotto diversi aspetti: &ldquo;Il grip posteriore &egrave; uno dei maggiori problemi per me, non l&rsquo;unico. Sono consapevole di dover migliorare la partenza, ma in generale serve pi&ugrave; ritmo e pi&ugrave; confidenza per combattere per il podio&rdquo;. Andrea Locatelli: il bilancio SBK dopo Assen  Il campione del Mondo 2020 della Supersport 600 sta comunque dimostrando di meritarsi il posto al fianco di Toprak Razgatlioglu e, nonostante la concorrenza di alto livello, sta proseguendo il percorso di crescita iniziato nel 2021, quando ha debutto nella classe regina delle derivate di serie: &ldquo;Sto migliorando, alla fine &egrave; solo il mio terzo anno in Superbike, rispetto al mio debutto i progressi ci sono, sono contento dei miei passi avanti. Devo continuare di questo passo per arrivare ancora pi&ugrave; in alto. Adesso penso a Gara 2 di Assen, dove potr&ograve; lottare per il podio se lavoreremo sulle giuste aree&rdquo; ha concluso il nativo di Alzano Lombardo. Calendario SBK 2023       

Il commento del pilota Yamaha dopo Gara 1, terminata al quarto posto

SBK, Andrea Locatelli: niente podio ad Assen. Ecco perché

        La lunghissima pausa tra lo scorso round del mondiale Superbike andato in scena in Indonesia, a Mandalika, e il prossimo appuntamento in programma a fine mese sul circuito olandese di Assen &egrave; giunta finalmente (quasi) al termine. Nel frattempo, per&ograve;, tra test ufficiali e privati, i protagonisti delle derivate dalla serie non si sono mai fermati, specialmente i piloti ufficiali. Tra questi c'&egrave; anche Andrea Locatelli, portacolori dello squadrone Factory Yamaha, che dopo un ottimo avvio di stagione che lo vede in terza posizione nella classifica mondiale punta a confermarsi al vertice anche con l'arrivo in Europa. Il campione del mondo Supersport 2020 non si &egrave; fermato neanche nel luned&igrave; di Pasqua, in cui ha approfittato dei test prestagionali della R3 Cup europea per effettuare qualche tornata al Misano World Circuit Marco Simoncelli. BSB, spettacolo a Silverstone: 3 vincitori diversi sul tracciato National Allenamento e coaching con la Yamaha R3 per Locatelli   Il tracciato romagnolo ha infatti ospitato la giornata di prove ufficiali in vista dell'inizio di stagione (in programma proprio ad Assen in concomitanza con la Superbike) della Yamaha R3 bLU cRU European Cup, trofeo monomarca riservato ai giovani piloti che puntano ad una carriera ad alto livello tra le derivate di serie. I talenti della serie hanno potuto quindi condividere la pista con un campione del mondo come il &ldquo;Loka&rdquo;, approfittandone per studiare linee e stile di guida. Oltre ad Assen, i &ldquo;pilotini&rdquo; della R3 Cup scenderanno in pista con i campioni della SBK in altri cinque round europei, ovvero Barcellona, Misano, Donington, Imola e Magny-Cours, che ospiter&agrave; anche quest'anno il finale di stagione, sotto gli occhi attenti dei vertici Yamaha e dei piloti pi&ugrave; esperti. Locatelli compreso. WorldSBK, calendario 2023: date, orari TV, dove vederla       

Prima del prossimo impegno iridato ad Assen, il pilota ufficiale Yamaha ha girato con la &ldquo;piccola&rdquo; sportiva di Iwata sul tracciato romagnolo insieme ai protagonisti della R3 Cup

SBK: Locatelli a Misano con la R3, tra allenamento e... coaching

        Il Loka, ovvero, nickname mediante il quale riconoscere Andrea Locatelli. Nato ad Alzano Lombardo il 16 ottobre 1996, il pilota del team Pata Yamaha Prometeon sta disputando la terza stagione SBK di fila e, a seguito dei round di Phillip Island e Mandalika completati, ricopre il terzo posto della classifica generale. Con gi&agrave; tre podi all'attivo, le sue quotazioni personali giocano al rialzo. Yuri Danesi: Formula 1 e SBK, anzi, Formula 1 e Locatelli  YURI DANESI CON VALTTERI BOTTAS, ASSISTITO STILO IN FORMULA 1 &nbsp;Quarantadue anni, barbuto, bergamasco. Soprattutto, amico di Andrea, che segue nelle vesti di manager sin dai tempi del Motomondiale. Se c'&egrave; una persona che conosca caratteristiche tecniche e personali del Loka, questo &egrave; Yuri Danesi, qui ai nostri microfoni, come gi&agrave; fatto qualche tempo addietro: "S&igrave;, collaboriamo ormai da ormai tantissime stagioni" spiega "e io lo faccio alternando il mio lavoro principale, ovvero, ingegnere di pista per i caschi Stilo in Formula 1. Combinare le due attivit&agrave; &egrave; impegnativo, ma appassionante". Quattro e due ruote, prototipi e derivate di serie per lui, che racconta: "Ovviamente, la massima espressione tecnologica rimane la Formula 1, che attira enormi bacini di pubblico, ma anche la SBK &egrave; molto interessante. Il campionato &egrave; in crescita continua, propone un altissimo livello agonistico e prestazionale. Le Case sono presenti, fattore davvero importante". A proposito di Case, il manager svela un dettaglio significativo: "Ho ricevuto e continuano ad arrivarmi richieste per Andrea. Anzi, richieste di Andrea, perch&eacute; diversi Marchi vorrebbero schierarlo nelle prossime stagioni. Sebbene poco apprezzi il sistema di mercato che cominci cos&igrave; presto, capisco: al fine di programmare tutto, occorre muoversi in tempo. Parliamo di un pilota giovane, dotato di un gran polso e di un immagine positiva. Chiaramente, in tanti lo vorrebbero. Ci&ograve; accresce le possibilit&agrave; di carriera e le chance di concauistare pi&ugrave; trofeo possibili". Locatelli in SBK, priorit&agrave; Yamaha ma... mai dire mai  ANDREA LOCATELLI GUARDA AL FUTURO: YAMAHA O NUOVA ESPERIENZA IN SBK? &nbsp;Titolato Supersport edizione 2020, il Loka arrivava da anni di Motomondiale. Come scritto, Yuri si trovava gi&agrave; al fianco del suo pilota: "Seppur ricche di ostacoli e imprevisti, abbiamo vissuto stagioni bellissime, cariche di significato e portatrici di utili esperienze. In Moto3 sono anche arrivati due podi, risultato possibile pure in Moto2, non centrato per diversi motivi". Con la Yamaha R6 Andrea ha recuperato tutto: "Pi&ugrave; che altro - sempre Danesi - ha portato nel paddock delle derivate un metodo di lavoro e una preparazione dal diverso metodo. Locatelli &egrave; stato il primo dell'ondata di piloti proveniente dai prototipi a far decollare le categoria di mezzo delle derivate. Come visto, ha poi meritato il passaggio in SBK". Sempre con Iwata, che il tecnico della Stilo ringrazia e valorizza: "Nel 2021 ci hanno messo subito a disposizione un pacchetto Factory, ossia, moto ufficiale, squadra top, ingegneri e personale di prim'ordine. Infatti, sono e siamo molto riconoscenti nei confronti di Yamaha, che resta la nostra priorit&agrave;. Dobbiamo valutare attentamente le proposte sul piatto, perch&eacute; il Loka fa di questo sport un mestiere. Oggi non &egrave; facile poter correre da professionista, sicch&eacute; riconosco quanto datoci dai tre diapason. Per&ograve;, ripeto: analizzeremo le singole opportunit&agrave;, pensando al presente e, soprattutto, al futuro".        

Andrea &egrave; terzo, miglior italiano della classifica a due round completati. Il contratto con Iwata scade a fine stagione e, come spiegato dal manager Yuri Danesi, il tavolo &egrave; carico di proposte

153 risultati per 'Andrea Locatelli'