        Jack Miller ha debuttato in MotoGP nel 2015, facendo un passaggio diretto dalla Moto3 e correndo poi con Honda, Ducati e KTM. Brad Binder &egrave; arrivato nella top class nel 2020 ed &egrave; alla sua quinta stagione sempre con KTM. Eppure, a Portimao, a tenere alta la bandiera della Casa austriaca &egrave; stato il debuttante Pedro Acosta. Se gi&agrave; in Qatar aveva fatto assaggiare ci&ograve; di cui era capace, senza per&ograve; riuscire ad avere una buona gestione delle gomme, a Portimao &egrave; riuscito anche in quello e con grandi sorpassi e moto di traverso ha regalato spettacolo e un primo podio. Il confronto con i compagni di marca &egrave; stato spietato  Partito settimo, dietro a Miller (quinto) e davanti a Binder (decimo), il pilota di Mazarron si &egrave; trovato ben presto a lottare proprio con loro e con una KTM RC16 che sta iniziando a conoscere li ha dapprima studiati e poi attaccati. Prima l&rsquo;australiano, poi il sudafricano Acosta &egrave; riuscito a metterseli alle spalle con una buona facilit&agrave; e poi a fuggire dalle loro grinfie. Ha preso le misure, ha capito come superare, ha atteso il momento giusto per farlo ed &egrave; stato poi il miglior pilota KTM in gara.  Binder-Acosta: futuri compagni di squadra? Dopo Portimao non stupirebbe  Davanti a s&eacute; &egrave; andato poi a riprendere e superare Marc Marquez, e successivamente l&rsquo;ha fatto anche con Francesco Bagnaia, mantenendo la solida quarta posizione. Se gi&agrave; in Qatar aveva messo in mostra grandi dote, a Portimao Acosta si &egrave; fatto valere con tutti e soprattutto con chi la sua stessa moto la guida e la conosce gi&agrave; da diverso tempo. Sulla pista portoghese la sfida &egrave; stata diretta e chiara, e anche piuttosto veloce &egrave; stato il modo con cui il diciannovenne si &egrave; sbarazzato dei due compagni di marca. Un segnale forte per la Casa austriaca, che stravede per il suo pupillo e che in vista del 2025 non viene difficile pensare che potr&agrave; spostarlo nel box ufficiale, accanto al gi&agrave; confermato Brad Binder. &Egrave; presto, &egrave; vero, siamo solo al secondo Gran Premio, ma Acosta non ha aspettato a mettersi in mostra e brillare. Ha gi&agrave; ben capito quali sono le regole del "gioco" ed &egrave; deciso a non tirarsi indietro. Calendario MotoGP       

Al secondo GP stagionale il debuttante assaggia il primo podio di MotoGP, dopo aver superato i suoi compagni di marca ed esperti della classe

MotoGP, a Portimao Acosta polverizza Binder e Miller. È lui il futuro di KTM?

        Uno degli assoluti protagonisti di questo inizio di stagione della MotoGP &egrave; stato Brad Binder, che in Qatar &egrave; stato uno dei pochi (anzi, pochissimi) piloti in grado di tenere testa alle Ducati con una moto diversa. In sella alla KTM ufficiale, il sudafricano ha infatti centrato il secondo posto sia nella Sprint che nella gara lunga domenicale e arriva a Portimao con tutte le carte in regola per vivere un altro weekend da assoluto protagonista e &ldquo;anti-Ducati&rdquo; numero uno. Yamaha corre (gi&agrave;) ai ripari: test dopo il GP del Portogallo Binder: &ldquo;Cerco sempre di guidare al di sopra dei problemi&rdquo;  &ldquo;Il debutto stagionale &egrave; stato ottimo e arrivo a questo secondo GP con grande carica, visto che proprio su questo tracciato lo scorso anno ho iniziato a trovare la giusta strada da percorrere&rdquo;, ha spiegato Brad in conferenza stampa. &ldquo;Si tratta di una pista davvero pazzesca, con punti scorrevoli ed altri stop&amp;go in cui possiamo essere sicuramente veloci. La nuova moto &egrave; migliorata in ogni area rispetto a quella del 2023 e le caratteristiche della KTM sembra siano adatte a Portimao, perci&ograve; &egrave; giusto essere ottimisti&rdquo;. &ldquo;Si tratta di un circuito particolare e unico nel suo genere, in cui al di l&agrave; della moto se hai buone sensazioni &egrave; molto divertente, ma al contempo diventa complicato se si &egrave; in difficolt&agrave;&rdquo;, ha continuato il pilota di punta della Casa austriaca. &ldquo;Io cerco sempre di guidare al di sopra dei problemi e sono ottimista, visto che lamentarsi non aiuta, ma anche se non sembra, a volte ammetto di farlo anche io&rdquo;. Bastianini: "Mercato precoce, ma mi sto gi&agrave; muovendo" &ldquo;Essere aggressivi &egrave; la strategia giusta&rdquo;  Uno dei temi ricorrenti della MotoGP odierna &egrave; quello riguardante la pressione delle gomme, a cui Brad cerca di ovviare nel modo pi&ugrave; semplice possibile: &ldquo;Andare davanti fin da subito aiuta a fare ritmo e a non scaldare troppo gli pneumatici, anche se un conto &egrave; ritrovarsi davanti, un altro &egrave; restarci fino alla fine. Io non vinco da un po', ma a quanto pare la strategia giusta &egrave; quella di spingere ed essere aggressivi fin dai primi giri&rdquo;. SBK Barcellona, Alex Lowes: "Ho dimostrato di essere un top rider"       

Il sudafricano arriva a Portimao dopo un ottimo debutto stagionale: &ldquo;La nuova moto &egrave; migliorata in ogni area. Lamentarsi non aiuta, ma a volte lo faccio anch'io&rdquo;

GP Portogallo, Binder: “Essere aggressivi è la strategia corretta”

        Le Ducati sono le moto da battere in pista, ma KTM potrebbe essere quest&rsquo;anno una degna rivale. Nel primo Gran Premio, disputato in Qatar, Brad Binder &egrave; stato costantemente nella parte alta della classifica e dopo aver ottenuto l&rsquo;ottimo secondo posto nella Sprint, ha confermato lo stesso risultato sulla lunga distanza. Il sudafricano &egrave; stato pulito, costante ed &egrave; stato il primo rivale di Francesco Bagnaia. Una volta vinto il duello con Jorge Martin ha provato ad andarlo a prendere, ma a Lusail non c&rsquo;&egrave; riuscito. Binder &egrave; davvero il primo rivale di Bagnaia?  Binder ha confermato le ottime qualit&agrave; gi&agrave; viste finora in MotoGP e ha iniziato la stagione con una buona maturit&agrave;, senza fare alcuna sbavatura e senza esagerare alla guida. Ha tutte le carte in regola, insomma, per essere il rivale numero uno di Bagnaia, bisogna solo capire se ha imparato dagli errori commessi l&rsquo;anno scorso, quando la costanza non &egrave; stata decisamente una sua caratteristica. Dopo il Gran Premio del Qatar &egrave; il primo degli inseguitori di Pecco, la KTM se l'&egrave; cucita addosso e potrebbe mettere non poca pressione sul due volte Campione iridato.  Binder e KTM un matrimonio riuscito. Manca solo la ciliegina sulla torta  La RC16 ha fatto un buon passo in avanti dal punto di vista tecnico, e anche a livello umano la relazione &egrave; solida tra le due parti. Dal 2015 la carriera del 28enne &egrave; strettamente legata al marchio austriaco: dalla Moto3 alla MotoGP passando per la classe di mezzo, nel 2023 il team di Francesco GUidotti l'ha voluto blindare almeno fino al 2026 segno della grande fiducia e dell&rsquo;enorme stima che si ripone nei suoi confronti. Ci sono, dunque, tutti gli ingredienti per fare qualcosa di grande insieme. Pu&ograve; essere lui il pilota che porter&agrave; KTM sul tetto del mondo, e perch&eacute; no, magari gi&agrave; quest&rsquo;anno. Cosa ne dite? Calendario MotoGP 2024       

KTM &egrave; cresciuta molto, il sud-africano &egrave; solido e se riuscisse a essere costante potrebbe diventare l&rsquo;incubo peggiore del piemontese

MotoGP, Brad Binder: è lui l’anti-Bagnaia?

        Qualche anno fa, sui social si ironizzava sul fatto che Dani Pedrosa fosse l&rsquo;eterno secondo, oggi lo spagnolo collaudatore KTM sembra aver trasmesso questa caratteristica a Brad Binder. Il sudafricano si &egrave; preso il secondo gradino del podio alle spalle di Bagnaia dopo aver terminato al secondo posto anche la Sprint, in quel caso alle spalle di Jorge Martin. BAGNAIA ILLUMINA LA MOTOGP NELLA NOTTE DEL QATAR KTM c&rsquo;&egrave; ma manca ancora qualcosa Secondo posto dopo un lungo duello con Jorge Martin per l&rsquo;alfiere KTM Brad Binder: &ldquo;Credo che il secondo posto di oggi sia un ottimo risultato, come lo era quello di ieri nella Sprint&rdquo;. Ha esordito il sudafricano ai microfoni dei colleghi di Sky. &ldquo;Vista la veloce usura della gomma posteriore di ieri ho dovuto gestire la gara ed &egrave; stata veramente lunga&rdquo;. Binder analizza la gara e fa i complimenti al vincitore: &ldquo;Avere Pecco davanti &egrave; sempre uno stimolo per raggiungerlo ma sapevo che se avessi spinto non avrei finito la gara con le gomme. Mi sono congratulato con lui perch&eacute; ha fatto un lavoro incredibile&rdquo;.  MOTOGP QATAR, BAGNAIA AVVISA TUTTI: "IO LAVORO IN SILENZIO" Cagnaccio in pista, tranquillo fuori Brad Binder &egrave; sempre rognoso in pista, un &ldquo;cagnaccio&rdquo; lo hanno definito nel box Ducati: &ldquo;Ho due personalit&agrave;, una nella vita privata e una in pista. Prima o poi azzeccheremo tutto, io cerco sempre di dare il massimo&rdquo;. Lo stile molto aggressivo del sudafricano usura per&ograve; molto le gomme della sua RC16, un problema che accomuna lui, Jack Miller e anche il rookie Pedro Acosta: &ldquo;Non &egrave; un segreto che la nostra KTM, anche per Jack, usiamo pi&ugrave; gomma rispetto agli altri. Quindi per noi finire la gara allo stesso livello degli altri &egrave; sempre difficile. Io ho cercato di fare di tutto per preservarla, anche l&rsquo;anteriore oggi era finita&rdquo;. Binder &egrave; stato l&rsquo;unico pilota del marchio costantemente nelle prime posizioni, con Miller caduto e Pedro Acosta che dopo due terzi di gara &egrave; rimasto senza gomme ed &egrave; scivolato indietro: &ldquo;&Egrave; ovvio che se vogliamo vincere dobbiamo trovare pi&ugrave; grip e conservare meglio la gomma per il finale di gara. Questo &egrave; quello che stiamo cercando, quando lo faremo saremo ancora pi&ugrave; avanti e spero che questo giorno arrivi presto&rdquo;.          

Il sudafricano dopo la medaglia d&rsquo;argento nella Sprint del sabato sale sul secondo gradino del podio anche domenica

Abbonato al secondo posto, Binder: “È un ottimo risultato ma dobbiamo lavorare”

        La Sprint del Gran Premio del Qatar ha rappresentato un inizio di stagione incoraggiante per Brad Binder, che in sella alla KTM &egrave; riuscito a transitare in seconda posizione sotto la bandiera a scacchi alle spalle di Jorge Martin, vero e proprio specialista delle gare brevi. Il sudafricano ha evidenziato l'ottimo lavoro svolto dalla Casa di Mattighofen, ma &egrave; consapevole di dover ancora colpare il gap rispetto alle Ducati in alcune aree: ecco cosa ha detto al termine della Sprint, con lo sguardo gi&agrave; proiettato verso la gara lunga domenicale. Moto2, qualifiche GP Qatar: Canet firma la prima pole del 2024 Binder: &ldquo;Il ritmo della Sprint? Abbiamo esagerato&rdquo;   &ldquo;Il ritmo della Sprint &egrave; stato davvero pazzesco e probabilmente abbiamo anche esagerato, visto che abbiamo chiuso la gara con le gomme molto consumate pur essendo stata molto breve", ha spiegato Brad dopo la corsa. "Sicuramente, dovendo fare ventidue giri domenica non andremo al cento per cento fin dall'inizio e, anzi, occorrer&agrave; essere intelligenti e cercare di arrivare alle ultime tornate con maggior margine rispetto ai rivali&rdquo;. "I passi avanti fatti da KTM sono incredibili, specialmente nella fase di staccata in cui siamo molto pi&ugrave; competitivi rispetto allo scorso anno, ma ci serve ancora qualcosa per poter tenere il passo delle Ducati fino alla fine, che ne ha di pi&ugrave; specialmente nella fase di uscita dalle curve", ha poi continuato il sudafricano restando con i piedi per terra. "In ogni caso, ho piena fiducia nel team, che sta facendo un lavoro straordinario, e sono sicuro di poterci mettere una pezza&rdquo;. Marquez gi&agrave; vicino al podio in Qatar con la Ducati       

Il sudafricano &egrave; salito sul podio, ma &egrave; consapevole di avere ancora del lavoro da fare: &ldquo;KTM ha lavorato alla grande, ma perdiamo terreno in uscita di curva&rdquo;

GP Qatar, Binder 2° nella Sprint: “Ma la Ducati ha qualcosa in più”

        When you think of Brad Binder, it&rsquo;s hard not to associate him with KTM colours. The upcoming season marks the South African&rsquo;s tenth year with the Austrian brand, his fifth in MotoGP, the rider set to continue building on his performance after finishing fourth overall last season (first among the non-Ducatis). Brad is expected to be among those battling for the win in 2024 and, with an increasingly competitive RC16, it would be no surprise to see him consistently inside the top three. &nbsp; Binder: &ldquo;I&rsquo;m aiming for Top 3, I have a great team behind me&rdquo; &ldquo;I think 2024 can be a great year for me&rdquo;, comments the South African. &ldquo;I was fast in 2023, but also too inconsistent, with weekends where I did well and others where I struggled more than expected, so now I want more than fourth place overall, finishing the championship in the top three, winning as many races as possible and showing good consistency&rdquo;. As we&rsquo;ve said this will be Brad&rsquo;s tenth season with KTM: &ldquo;It&rsquo;s crazy to race with the same team for an entire decade. We&rsquo;ve had some fantastic years, but also tough times that we&rsquo;ve got through together. Now the goal on both sides is to reach the top in MotoGP, also because even if this might look like an individual sport, it&rsquo;s impossible to win without a great team behind you. I&rsquo;m lucky in this way, because I can count on an extraordinary team. We&rsquo;ve already won a world title together (in Moto3 in 2016) and now we want to do it in the reigning class&rdquo;. &nbsp; &ldquo;We need to be quick right from practice&rdquo; Looking ahead to the year&rsquo;s schedule, with more than 40 races on the calendar, it&rsquo;s going to be an intense one for everybody, but Binder is optimistic: &ldquo;With more than 40 GP and Sprint races in all, it will be a very tough year both physically and mentally. But to be honest I don&rsquo;t mind, also because I was really strong in the Sprints in 2023 and think that, combined with the work of the guys at KTM, we can do even more in the long races too.&rdquo; &ldquo;What makes race weekends tough is the lack of sessions in which to get familiar with the track, because with this format you need to push to the max right from Friday, immediately prepping for the races. You can&rsquo;t risk not getting straight through to Q2, because the starting position is key today in MotoGP. But I&rsquo;m ready to give in my all in every session&rdquo;, concludes the 28-year old, no longer an outsider but a sure thing.       

Brad is ready to take on his tenth season with the Austrian brand, his fifth in the top class: &ldquo;It will be a challenging year, but KTM and I share the same goals&rdquo;

MotoGP, Binder: “I’ll no longer settle for fourth place”

        Se si pensa a Brad Binder, &egrave; difficile non associarlo ai colori KTM. Quella che sta per cominciare sar&agrave; infatti la decima stagione con i colori del marchio austriaco per il centauro sudafricano, nonch&eacute; la quinta in MotoGP, dove proseguir&agrave; il proprio percorso di crescita culminato lo scorso anno con il quarto posto finale (e primo dei non-Ducati). Nel 2024 Brad sar&agrave; atteso tra i grandi protagonisti della lotta per la vittoria e, con una RC16 sempre pi&ugrave; competitiva, non sarebbe una sorpresa vederlo nelle posizioni che contano con maggior costanza. SBK, il team Barni si presenta: vincere l'obiettivo in (quasi) tutte le categorie Binder: &ldquo;Punto alla Top 3, ho un grande team alle spalle&rdquo;  &ldquo;Penso che il 2024 possa essere un grande anno per me&rdquo;, ha detto il pilota di Potchefstroom puntando in alto. &ldquo;Nel 2023 sono stato veloce, ma anche troppo altalenante, con weekend da protagonista e altri in cui ho faticato pi&ugrave; del previsto, perci&ograve; ora voglio pi&ugrave; di un quarto posto finale, chiudendo il campionato nelle prime tre posizioni, vincendo pi&ugrave; gare possibile e mostrando una grande costanza di rendimento&rdquo;. Come detto, quella che sta per iniziare sar&agrave; la decima stagione di Brad con KTM: &ldquo;E' pazzesco gareggiare per un intero decennio con la stessa squadra. Abbiamo vissuto anni fantastici, ma anche momenti difficili che abbiamo superato insieme. Ora l'obiettivo di entrambi &egrave; quello di arrivare al top in MotoGP, perch&eacute; anche se questo sembra uno sport individuale, senza un gran team alle spalle &egrave; impossibile essere vincenti. Io da questo punto di vista sono fortunato, perch&eacute; posso contare su una squadra straordinaria. Abbiamo gi&agrave; vinto un mondiale insieme(nel 2016 in Moto3, ndr) e ora vogliamo riuscirci anche nella classe regina&rdquo;. SSP, Montella: "Senza Bulega, la lotta per la vittoria sar&agrave; pi&ugrave; incerta" &ldquo;Bisogner&agrave; essere veloci fin dai primi turni di prove&rdquo;   Dando uno sguardo agli impegni di quest'anno, con oltre 40 gare da disputare si prospetta una stagione davvero impegnativa per tutti, ma Binder si &egrave; detto ottimista: &ldquo;Con pi&ugrave; di 40 gare in programma tra Gran Premi e Sprint, sar&agrave; un anno durissimo per quanto riguarda l'aspetto fisico e quello mentale. A dirla tutta, per&ograve;, a me non dispiace visto che nel 2023 sono andato sempre fortissimo nelle gare Sprint e credo che, insieme al lavoro degli uomini KTM, quest'anno si possa ottenere ancora di pi&ugrave; anche nelle gare lunghe&rdquo;. &ldquo;Ci&ograve; che rende difficili i weekend di gara &egrave; la mancanza di sessioni in cui prendere familiarit&agrave; con il tracciato, perch&eacute; con questo format occorre scendere in pista fin dal venerd&igrave; dando il massimo, preparandosi fin da subito alle gare. Non bisogner&agrave; mai mancare l'accesso in Q2, visto che nella MotoGP di oggi la posizione di partenza &egrave; fondamentale, ma sono pronto a dare il massimo ad ogni turno&rdquo;, ha concluso il 28enne, ormai non pi&ugrave; outsider ma sicuro protagonista. Da Yochay a Cicillini: tutte le novit&agrave; del panorama femminile 2024       

Brad &egrave; pronto a disputare la decima stagione con il marchio austriaco, la quinta in top class: &ldquo;Sar&agrave; un anno impegnativo, ma io e KTM condividiamo gli stessi obiettivi&rdquo;

MotoGP, Binder: “Non mi accontenterò più di un quarto posto”

        C&rsquo;&egrave; chi ha deciso di svelare il progetto 2024 a gennaio, chi a febbraio prima dei test pre-stagionale, e chi appena dopo. Quest&rsquo;ultimo &egrave; il caso di KTM, che dal 6 all&rsquo;8 febbraio prender&agrave; parte ai test ufficiali della stagione 2024 e la settimana dopo presenter&agrave; la squadra ufficiale. Miller e Binder per portare in alto KTM nel 2024  L&rsquo;appuntamento &egrave; fissato per luned&igrave; 12 febbraio, con il MotoGP Digital Team Launch. La Casa austriaca anche per il 2024 punter&agrave; sulla coppia di piloti attuali. Da una parte il sudafricano Brad Binder, autore di una stagione decisamente positiva l&rsquo;anno scorso, chiusa con un quarto posto iridato di tutto rispetto. Dall&rsquo;altra c&rsquo;&egrave; l&rsquo;australiano Jack Miller, che nel suo primo anno passato in arancione ha pi&ugrave; spesso faticato. Quest&rsquo;anno l&rsquo;obiettivo &egrave; quello di dare un passo in avanti, diventando davvero i primi rivali in ogni gara delle Ducati. Con Binder, che ha avuto un&rsquo;estensione contrattuale fino al 2026 con KTM, e con Miller che dovr&agrave; guadagnarsi in pista il rinnovo, dopo un anno di apprendimento della moto. Calendario MotoGP 2024       

Dal 6 all&rsquo;8 febbraio sar&agrave; disputato il primo test pre-stagionale, in Malesia, dopodich&eacute; potremo vedere come saranno le RC16 di Binder e Miller

MotoGP, subito dopo i test di Sepang KTM presenta la squadra 2024

        Mentre le Case stanno lavorando per portare ai test di febbraio nuovo materiale, per i piloti questo &egrave; un momento di relax e vacanze e se Luca Marini, che si &egrave; sposato a luglio, &egrave; in partenza per il viaggio di nozze, Brad Binder &egrave; convolato a nozze. Il sudafricano ha infatti sposato la sua fidanzata storica, Courtney Renniers, che troviamo sempre al suo fianco nei fine settimana di gara.  Congratulations to Mr and Mrs Binder who tied the knot yesterday back home in South Africa! The entire team wishes you both the best! pic.twitter.com/Qc5X9r0M5w &mdash; Red Bull KTM Factory Racing (@KTM_Racing) December 10, 2023    Mr and Mrs Binder!  Al termine di una stagione soddisfacente, con due vittorie nelle sprint, 10 podi e il quarto posto in campionato, Binder si &egrave; concentrato sul matrimonio con la sua dolce met&agrave;, a cui aveva chiesto la mano la scorsa estate durante un safari. La coppia ha deciso di sposarsi nel Paese d'origine, in Sudafrica, dove ora &egrave; estate. Presenti alla grande festa che ha avuto anche l'hashtag #becomingBinder c'erano le rispettive famiglie e tanti amici. Calendario MotoGP 2024       

Il pilota di KTM e la sua fidanzata sono convolati a nozze durante la pausa invernale del Mondiale, con le congratulazioni della marca austriaca

MotoGP, fiori d’arancio per Binder e Courtney in Sudafrica

        Brad Binder&rsquo;s 2023 season enters the final stage, with the South African setting his sights on victory in Sunday&rsquo;s race at Sepang. The KTM rider has had a very positive season to date and currently lies fourth in the standings, behind the three ducatisti battling for the win, or rather Pecco Bagnaia, Jorge Martin and Marco Bezzecchi. On several occasions, Binder has proved to be the Borgo Panigale riders&rsquo; main rival, scoring four podiums and reaching the highest step of the rostrum in the Sprint races in Argentina and Jerez. To round out the year on a high, he has stated that he wants a win in the &lsquo;long&rsquo; race, a result that looks to be well within his reach. Binder's last victory in the main race dates back to the Austrian GP of 2021. Brad Binder: "We struggled in tested, now we&rsquo;ll see how much we&rsquo;ve improved&rdquo; He missed out on the win by just a fraction of a second at the latest Thai round, further proof of the South African&rsquo;s competitiveness and strength as he enjoys his best MotoGP season to date. Binder has won at Sepang in the past, in Moto2 in 2019, and so this is a good opportunity to try and do the same in the reigning class: "We&rsquo;ll start from where we left off at Buriram, again fighting with the frontrunners right to the end and maybe even win. It&rsquo;s always great to come back to Sepang as I have good memories of the place. We had a few problems in winter testing, but the team has worked hard all year and things are totally different now.&rdquo; Binder continues: &ldquo;It will be interesting to see the progress we&rsquo;ve made. In February we were still working out which way to go and carried out many tests. Today things are very different and I&rsquo;ll try to find the best possible feeling already in practice.&rdquo; As for the title, Binder rates Bagnaia&rsquo;s chances The 2016 Moto3 world champion weighs up his chances of a win: "I rewatched the Thailand race and think I was missing something over the last two laps. I ran onto the green and that caused me to lose second place&rdquo;. The KTM rider continues: &ldquo;In Australia I made a mistake but could have won, just like Thailand, it was my mistake. My team deserves this result, it&rsquo;s true we&rsquo;ve won Sprint races but winning in Sunday&rsquo;s race is the real goal&rdquo;. With the Buriram podium, Binder has become the most successful South African rider of all time in the reigning class, a prestigious result both for him personally and for South Africa&rsquo;s motorcycle scene: "it&rsquo;s definitely a big milestone, it&rsquo;s great to see just how much MotoGP is growing in South Africa and how many people like watching the races, just as I love racing&rdquo;. Lastly, Binder touches on the title fight between Bagnaia and Martin: "Both Martin and Bagnaia have done an incredible job up until now, I&rsquo;m often behind them and rarely in front. Martin&rsquo;s showing amazing form right now, while Bagnaia is already world champion and can make his experience count".       

With two Sprint wins under his belt, the South African seeks victory in the &lsquo;long&rsquo; race at Sepang

GP Malaysia, Brad Binder seeks a first win of the season

        La stagione 2023 di Brad Binder si accinge ad entrare nella sua ultimissima fase; il sudafricano sta infatti scaldando i motori in vista delle prime libere del GP della Malesia a Sepang, continuando cos&igrave; la ricerca della prima vittoria dell'anno nelle gare della domenica. Fino ad ora, il bilancio della stagione del sudafricano non pu&ograve; che essere pi&ugrave; che positivo dal momento che occupa la quarta posizione in classifica alle spalle solamente dei tre ducatisti in lizza per il titolo: Pecco Bagnaia, Jorge Martin e Marco Bezzecchi. In pi&ugrave; occasioni Binder si &egrave; mostrato come il vero rivale dei piloti di Borgo Panigale, conquistando un piazzamento nei primi tre posti per quattro volte e salendo sul gradino pi&ugrave; alto del podio nelle gare Sprint in Argentina e a Jerez. Per concludere al meglio l'annata, l'alfiere della KTM &egrave; alla dichiarata ricerca del primo sigillo nelle gare domenicali, un risultato che sembra essere alla portata e che gli consentirebbe di tornare alla vittoria a distanza di due anni (GP Austria 2021). Alvaro Bautista, il "nonno" della MotoGP torna in Malesia Brad Binder: "Nei test abbiamo sofferto, ora vedremo quanto siamo migliorati" Nell'ultimo appuntamento stagionale della Thailandia la vittoria &egrave; sfuggita per pochi centesimi di secondo, un'ulteriore dimostrazione della competitivit&agrave; e della forza acquisita dal sudafricano, protagonista della sua migliore stagione da quando &egrave; approdato in classe regina. A Sepang Binder ha gi&agrave; dimostrato di sapere vincere, nel 2019 in Moto2, pertanto rappresenta una buona occasione per provare a imporsi anche in MotoGP: "Il programma &egrave; quello di riprendere ci&ograve; che avevamo lasciato a Buriram, e quindi lottare di nuovo con i primi fino alla fine e magari vincere. Tornare a Sepang &egrave; sempre bello, qui ho dei bei ricordi. Nei test invernali avevamo avuto un p&ograve; di problemi, poi per&ograve; la squadra ha lavorato benissimo durante tutto l'anno e ora le cose sono totalmente diverse". Binder ha poi proseguito: "Sar&agrave; interessante vedere quanto siamo progrediti. A febbraio stavamo ancora cercando di capire quale direzione intraprendere, abbiamo fatto tante prove. Oggi le cose sono molto diverse, nelle prove libere cercher&ograve; di raggiungere il miglior feeling possibile".&nbsp; Binder tende verso Bagnaia nella lotta al titolo Il campione del mondo della Moto3 2016 ha analizzato le sue possibilit&agrave; di vittoria: "Ho riguardato la gara della Thailandia e penso che mi sia mancato qualcosa negli ultimi due giri, ho avuto uno scossone prima delle ultime due curve e poi sono salito sulla parte verde e questo mi ha fatto perdere la seconda posizione". Il pilota KTM ha poi continuato: "In Australia ho commesso un errore ma avrei potuto vincere, cosi come in Thailandia, sono stato io a sbagliare. La mia squadra meriterebbe questo risultato, &egrave; vero che abbiamo vinto nelle Sprint ma vincere nella gara della domenica &egrave; il nostro vero obiettivo". Con il podio di Buriram Binder &egrave; diventato il pilota sudafricano dal palmar&egrave;s migliore della storia per ci&ograve; che riguarda la top class; un risultato prestigioso per lui e per tutto il movimento motociclistico sudafricano: "Sicuramente &egrave; un grande traguardo raggiunto, &egrave; bellissimo vedere quanto la MotoGP stia crescendo in Sudafrica, &egrave; bello vedere quanto alle persone piaccia guardare le gare, tanto quanto piace a me correre". Infine, Binder si &egrave; espresso sulla lotta per il titolo da Bagnaia e Martin: "Sia Martin che Bagnaia fino ad ora hanno fatto un lavoro straordinario, spesso mi sono trovato alle loro spalle e poche volte davanti a loro. Martin &egrave; in un momento di forma incredibile mentre Bagnaia &egrave; gi&agrave; campione del mondo e pu&ograve; far valere la sua esperienza".  GP Sepang: Bagnaia dice la sua sulla possibilit&agrave; di Martin in Ducati         

Dopo aver centrato due successi nelle Sprint, il pilota sudafricano a Sepang cercher&agrave; il primo sigillo nella gare "lunghe"

GP Malesia, Brad Binder in cerca della prima vittoria della stagione

        La seconda sessione di prove libere della MotoGP a Phillip Island ha visto le KTM RC16 ufficiali guidate da Brad Binder e Jack Miller dominare la scena, con il sudafricano in prima posizione seguito dal &ldquo;padrone di casa&rdquo;. Su un tracciato cos&igrave; veloce e tecnico come quello australiano, le qualit&agrave; della KTM sono venute immediatamente a galla, ma la domanda &egrave; lecita: saranno cos&igrave; competitive anche in gara? Cambia il weekend in Australia: Gran Premio anticipato al sabato Un buon inizio per dimenticare l'edizione 2022  Vedendo i risultati della passata stagione, &egrave; innegabile che la Casa austriaca abbia fatto dei sensibili passi in avanti visto che l'edizione 2022 del Gran Premio d'Australia si era conclusa con Binder ai margini della Top 10 ed Oliveira dodicesimo. Visto l'andamento del venerd&igrave;, questa volta il marchio di Mattighofen pu&ograve; guardare alla gara (e alla Sprint) con rinnovato ottimismo, come evidenziato anche dalle parole dei due piloti ufficiali al termine di uno dei loro migliori venerd&igrave; della stagione. GP Australia, Marquez amareggiato: "Non ho confidenza e le cadute non aiutano" Binder e Miller pronti a puntare in alto  Binder si &egrave; trovato bene con la pista, centrando il proprio obiettivo di giornata: "La moto ha funzionato benissimo fin dai primi giri e mi sono trovato a mio agio con le condizioni della pista, visto che a parte qualche problema con l'asfalto in uscita dall'ultima curva, si riesce ad essere particolarmente veloci. L'obiettivo principale di questa giornata era quello di entrare direttamente in Q2 e ci siamo riusciti alla grande, perci&ograve; sono contento visto che mi trovo l&agrave; davanti". Anche Miller ha trovato immediatamente un ottimo feeling, caricato anche dalla voglia di ben figurare davanti ai propri fan: "E' stata un' ottima prima giornata, abbiamo migliorato i tempi ad ogni uscita in pista e io sono riuscito finalmente a sfruttare al massimo i punti di forza di questa moto. Non mi preoccupa il cambio di format con la gara lunga il sabato e la Sprint la domenica, visto che tanto non sono in lotta per il campionato. Credo che interessi di pi&ugrave; a Brad, mentre io cercher&ograve; di ottenere il massimo in entrambe facendo divertire il mio pubblico di casa". GP Australia, Martin: "La gara domani? Un punto a favore, mi sento forte"       

I due piloti ufficiali della Casa austriaca hanno firmato una incoraggiante doppietta nelle FP2 australiane: saranno grandi protagonisti anche in gara?

MotoGP: Binder e Miller in grande spolvero con le KTM a Phillip Island

        Uno dei grandi protagonisti della gara Sprint del Gran Premio del Giappone sul circuito di Motegi &egrave; stato Brad Binder, che con la KTM ufficiale ha centrato un'ottima seconda posizione alle spalle del solo Jorge Martin, vero e proprio mattatore del weekend fino a questo momento. Il sudafricano ha utilizzato il nuovo telaio in carbonio sulla RC16, trovandosi immediatamente a proprio agio e puntando ancora pi&ugrave; in alto in vista della corsa domenicale. Qualifiche Moto2 Giappone: pole di Chantra davanti ad Ogura Binder: &ldquo;Per la gara lunga ci sar&agrave; l'incognita gomme&rdquo;  &ldquo;Il mio piano era quello di portarmi pi&ugrave; avanti possibile in partenza per provare una fuga nei primi giri&rdquo;, ha spiegato Brad a fine gara. &ldquo;Alla prima curva sono riuscito a superare alcuni piloti e, nel corso del primo giro, ho sorpassato anche Miller portandomi alle spalle di Martin. Lui aveva un passo davvero pazzesco e non sono riuscito a raggiungerlo, ma va bene cos&igrave; e sono felice del mio risultato&rdquo;. &ldquo;E' stata la prima gara con il nuovo telaio in carbonio e mi sono dovuto adattare ad alcuni aspetti diversi nel comportamento della moto, perci&ograve; credo che questo possa essere un punto di partenza per andare ancora meglio nel Gran Premio di domani&rdquo;, ha poi spiegato il pilota KTM. &ldquo;L'unica incognita riguarder&agrave; la scelta delle gomme, visto che oggi abbiamo utilizzato la soft e ci siamo trovati bene, ma non sappiamo ancora che cosa montare nella gara lunga&rdquo;. SBK, il venerd&igrave; non regala emozioni: perch&egrave; non inserire Q1 e Q2?       

Il sudafricano della KTM si &egrave; confermato uno dei migliori interpreti della gara breve anche a Motegi: &ldquo;E' stata la prima gara con il nuovo telaio, ma &egrave; andata bene&rdquo;

GP Giappone, Binder secondo nella Sprint: “Martin era irraggiungibile”

        Alla viglia del Gran Premio dell'India in programma questo weekend al Buddh International Circuit, Brad Binder si &egrave; detto decisamente fiducioso sul potenziale della KTM RC16, moto che dovrebbe trovarsi a proprio agio sulla conformazione del tracciato indiano secondo il numero 33. Ecco cosa ha detto nel corso della conferenza stampa. GP India, Morbidelli: "La Ducati? Imparer&ograve; dai ragazzi della VR46" Binder: &ldquo;Layout divertente, la KTM dovrebbe adattarsi bene&rdquo;  &ldquo;La pista mi sembra molto bella e sono curioso di provarla, perch&eacute; presenta un layout su cui sembra davvero divertente gareggiare&rdquo;, ha spiegato il sudafricano. &ldquo;In particolare, la parabolica &egrave; certamente qualcosa di unico nel suo genere e non vedo l'ora di affrontarla con la KTM, che credo possa adattarsi bene ad una configurazione cos&igrave; particolare e completa&rdquo;. &ldquo;Credo che, partendo tutti completamente da zero, occorrer&agrave; impiegare pi&ugrave; tempo rispetto al solito per prendere la giusta confidenza con il tracciato, ma solitamente noi siamo veloci nella ricerca del setup ottimale&rdquo;, prosegue il nativo di Potchefstroom. &ldquo;Inoltre, il meteo giocher&agrave; un ruolo importante visto che far&agrave; sicuramente molto caldo e noi andiamo forte in queste condizioni&rdquo;. GP India, Martin: "Morbidelli in Ducati? Gli dar&ograve; il benvenuto" &ldquo;Il telaio in carbonio? Non so se lo useremo prima del 2024&rdquo;  Nei test di Misano KTM ha portato un nuovo telaio in carbonio, ma Brad non si &egrave; sbilanciato a proposito di un suo eventuale utilizzo nella stagione in corso: &ldquo;Il nuovo telaio in carbonio provato nei test successivi al Gran Premio di Misano sembra una bella soluzione, che dovrebbe andare a risolvere alcune problematiche che ben conosciamo presenti sulla nostra moto. Difficile dire se lo utilizzeremo gi&agrave; entro la fine della stagione o direttamente nel 2024, ma sembra funzionare molto bene&rdquo;. Infine, Binder ha guardato all'inizio della propria carriera, ammettendo di avere un legame particolare con l'India: &ldquo;Guardando al passato, posso dire di avere un certo legame con l'India visti i miei trascorsi in Moto3 con la Mahindra, con cui ho gareggiato una decina di anni fa. Ricordo con affetto quei momenti, visto che si trattava dei miei primi passi nel Motomondiale, e anche se a quella moto mancava la potenza per potersi giocare le prime posizioni, fu una bella palestra per me e mi permise di crescere molto come pilota&rdquo;. SSP Aragon, cambio per il team MIE: Norrodin sostituto di... Norrodin       

Brad, legato all'India per via dei trascorsi in Mahindra, &egrave; pronto a scendere in pista su un layout che dovrebbe sposarsi bene con le caratteristiche della RC16

GP India, Binder: "Il telaio in carbonio? Non so quando lo useremo"

        Il sabato del Gran Premio d'Austria &egrave; stato un giorno stellare sotto ogni punto di vista per Brad Binder, che dopo aver ufficializzato il rinnovo contrattuale con il team ufficiale KTM fino al termine del 2026 e aver centrato la prima fila in qualifica, &egrave; riuscito a confermarsi in gara chiudendo in seconda posizione la Sprint alle spalle del solo Francesco Bagnaia. GP Austria, Martin "toro scatenato" nella Sprint: giusto non punirlo? Binder: &ldquo;Bello stare davanti sulla pista di casa di KTM&rdquo;  &ldquo;Non posso far altro che complimentarmi con Pecco Bagnaia per il passo gara che &egrave; riuscito ad imporre alla corsa&rdquo;, ha detto Brad a fine gara, elogiando il rivale. &ldquo;La pista era molto scivolosa per via del caldo, ma lui ha girato fortissimo ugualmente, a tal punto che io sono riuscito a stargli dietro soltanto per qualche giro prima di dovermi accontentare del secondo posto. Sono comunque felice, perch&eacute; essere cos&igrave; competitivo sulla pista di casa di KTM &egrave; una bella soddisfazione&rdquo;. &ldquo;Rispetto a noi, la Ducati di Bagnaia aveva un vantaggio nelle accelerazioni dalle basse velocit&agrave;, che su questo tracciato sono un aspetto fondamentale&rdquo;, prosegue il sudafricano. &ldquo;Noi accusiamo uno spinning eccessivo al posteriore perdendo trazione nella fase di uscita, che ci costringe a tirare le staccate per riavvicinarci con il rischio di consumare troppo le gomme, ma per la gara lunga proveremo a migliorarci con l'obiettivo di lottare per la vittoria fino alla fine e non soltanto nella fase iniziale&rdquo;. GP Austria, Pol Espargaro: dalla terapia intensiva al 6&deg; posto in gara       

Il sudafricano ha chiuso in seconda posizione la Sprint alle spalle di Pecco: &ldquo;Il suo passo &egrave; stato straordinario. Noi soffriamo in accelerazione rispetto alle Ducati&rdquo;

GP Austria, Binder: “Fare secondo contro questo Bagnaia è il massimo”

        Il GP dell'Austria in programma nel week-end del 20 agosto seguir&agrave; al round di Silverstone, gara che ha decretato ancora una volta la supremazia di Brad Binder in casa KTM, a scapito del compagno di squadra Jack Miller, partito in modo sorprendente ad inizio stagione ma leggermente calato dal punto di vista della prestazione nelle recenti uscite stagionali. In Inghilterra Binder &egrave; riuscito a centrare il podio nonostante le caratteristiche del layout non si sposassero al meglio con i pregi della moto; l'abilit&agrave; del sudafricano &egrave; dunque venuta fuori nuovamente, quell'attitudine solita ai piloti con un talento ed un potenziale oltre la media nel guidare sopra i problemi della moto al fine di ottenere un risultato apparentemente fuori dalla portata. La differenza che Binder sta mostrando in pista non pu&ograve; associarsi allo stesso modo al compagno di squadra, Jack Miller, inevitabilmente pi&ugrave; in difficolt&agrave; in virt&ugrave; della (ancor) poca esperienza maturata in sella alla moto austriaca. MotoGP, Bautista ha deciso: sar&agrave; a Sepang come wild card! Stagione a confronto, buon inizio di Miller ma Binder alza l'asticella&nbsp; La stagione dei due compagni di squadra ha seguito un andamento simile nella prima fase, quando entrambi hanno flirtato con la zona alta della classifica pi&ugrave; di una volta, in modo quasi inaspettato dopo un inverno in cui i test non avevano lasciato sensazioni troppo buone. In modo ancor pi&ugrave; inaspettato, Jack Miller ha iniziato la stagione con il piede giusto grazie al settimo posto nella gara inaugurale dell'anno (ed il quarto posto nella gara Sprint), il sesto posto dell'Argentina e soprattutto il doppio podio tra Sprint e gara lunga di Jerez, quando concluse al terzo posto. Proprio in Spagna l'australiano aveva dato l'impressione di essersi preso la KTM in tempi estremamente brevi, dando la sensazione di guidare quasi gi&agrave; conoscendo i limiti e le potenzialit&agrave; della moto; un contesto tecnico non facile visto il recente passato targato Ducati, una moto completamente diversa e dal quale non era cos&igrave; scontato uscirne competitivi, in sella ad un'altra moto.&nbsp; Tuttavia nelle ultime gare, pi&ugrave; precisamente dal GP di Francia in poi, (in cui Miller non &egrave; pi&ugrave; riuscito ad affacciarsi nella top five), il trend &egrave; leggermente cambiato. Nulla di troppo preoccupante ma sicuramente significativo per l'australiano, che forse per la prima vera volta da quando &egrave; approdato alla corte austriaca, sta attraversando il fisiologico momento di transizione e di apprendimento di una moto sicuramente non tra le pi&ugrave; versatili e facili da guidare. Al contrario Binder dimostra sempre pi&ugrave; il talento cristallino che gli viene ormai attribuito e riconosciuto su pi&ugrave; punti di vista; il sudafricano ha tenuto un andamento costante e in crescendo, ergendosi a riferimento della KTM. In tal senso Miller paga il confronto con il compagno di squadra e necessita un'immediata inversione di tendenza anche (se non soprattutto) in vista delle gerarchie in casa KTM della prossima stagione, quando l'arrivo di Pedro Acosta potrebbe ulteriormente scombinare i valori in campo. Obiettivo della seconda parte di stagione Lo stile di guida di Miller si &egrave; subito adattato in maniera efficace alla moto di Mattighofen, tramite uno stile di guida aggressivo, soprattutto in frenata, che ben si sposa con le caratteristiche del mezzo e al contesto tecnico. Per certi versi, la KTM si adatta ancora meglio della Ducati alle esigenze dell'australiano, pertanto non &egrave; inverosimile lo scenario in cui Miller possa tornare nelle zone alte della classifica gi&agrave; nel breve periodo. Nel prossimo GP, in Austria, ci sar&agrave; subito la prima occasione, su un layout che l'australiano ha sempre apprezzato anche in termini di risultati per ci&ograve; che riguarda la stagione passata, quando in sella alla Ducati conquist&ograve; la terza posizione alle spalle di Pecco Bagnaia e Fabio Quartararo. L'asticella imposta da Binder obbliga l'australiano a compiere un salto in avanti, che qualora venisse fatto, lo spingerebbe oltre quel muro che non &egrave; mai riuscito ad abbattere, ovvero quello che divide un buon pilota da top five da uno in grado di vincere e di essere pericoloso di week-end in week-end.  Moto3: Romano Fenati, che sorpassi! Il talento non invecchia mai        

Dopo una partenza brillante l'australiano sembra essersi perso, al contrario del compagno di squadra, costantemente pi&ugrave; veloce

Jack Miller oscurato da Brad Binder in KTM, in Austria per invertire il trend

        Vincere partendo dal fondo della griglia &egrave; cosa per pochi, un'impresa che in passato &egrave; riuscita solo a tre piloti: Marc Marquez in Moto2 nel 2012 a Valencia e in 125 all'Estoril nel 2010, Brad Binder in Moto3 nel 2016 a Jerez e Pedro Acosta, anche lui&nbsp;in Moto3 nel 2021 a Doha. David Alonso, con la vittoria di Silverstone di domenica, si &egrave; unito a questo ristretto club. La rimonta &egrave; stata favorita dalle condizioni della gara di Moto3, che potremmo descrivere come una "gara di gruppo" che ha resto pi&ugrave; semplice per lo spagnolo mettersi prima nella pancia del gruppo e di passare in testa negli ultimi giri. E&rsquo; un risultato storico perch&eacute; Alonso ha regalato alla Colombia (bandiera con cui corre nonostante i natali spagnoli) la prima vittoria assoluta nel Motomondiale. Per la sua rimonta Alonso ha preso spunto da tre colleghi che prima di lui si sono vantati di questo risultato: Acosta, Binder e Marc Marquez. Prossimi appuntamenti MotoGP La doppia rimonta di Marc Marquez  La &ldquo;Formica Atomica&rdquo; compie quest'impresa per la prima volta nel 2010 in 125 all&rsquo;Estoril. Caduto nel giro di ricognizione, riesce a tornare ai box per riparare la moto ma &egrave; costretto a ripartire dal fondo. Inizia cos&igrave; una clamorosa rimonta fino a raggiungere la testa del gruppo, battagliando con Nico Terol (che diventer&agrave; campione l&rsquo;anno successivo) e ottenendo la vittoria. La seconda, invece, &egrave; datata 2012: Valencia, ultimo atto della Moto2 prima del passaggio in MotoGP. Marc parte dal fondo a causa di una penalit&agrave; presa in qualifica, risale tutta la griglia davati a s&egrave; fino a vincere la nona gara stagionale, presentandosi al test con la RC212V nel miglior modo possibile. Classifica squadre MotoGP Binder con stile &nbsp; Il secondo pilota a riuscire nell&rsquo;impresa &egrave; stato Brad Binder in Moto3. E' il 2016, il sudafricano &egrave; alla sua quinta stagione completa nel Motomondiale. Dopo essere salito a podio nelle prime tre gare, Brad &egrave; intenzionato a strappare la prima casella con stile. A Jerez si qualifica in seconda posizione ma una penalit&agrave; lo costringe a partire dal fondo della griglia, in 35^ posizione. Binder passa tutti come fossero birilli e va a vincere rifilando oltre 3&rdquo; di vantaggio a Bulega, rookie della Moto3, e Bagnaia. Acosta dalla corsia box alla vittoria &nbsp; Il pilota che &egrave; riuscito a fare ancora meglio dei due sopra citati &egrave; senza dubbio Pedro Acosta. Era il 2021, anno di debutto dello spagnolo in Moto3, uscito vincitore dalla RedBull Rookies Cup del 2020: gi&agrave; nella prima gara stagionale in Qatarottiene un risultato straordinario, concludendo in seconda posizione dietro al compagno di box Masia ma &egrave; nel secondo appuntamento che accade l'incredibile. A causa di una penalit&agrave; &egrave; costretto a partire dalla pit lane, uno svantaggio peggiore rispetto a Marquez e Binder, poich&egrave; obbligato a partire dopo il gruppo. Acosta riesce nell'impresa e chiude il gap con gli altri piloti, superandoli e concludendo la gara in volata davanti a Darryn Binder.&nbsp; Acosta scrive cos&igrave; una pagina di Storia che rimarr&agrave; negli annali, laureandosi campione del mondo nel 2021.&nbsp;Classifica piloti Moto2        

Il colombiano ha trionfato in Moto3 a Silverstone partendo dal fondo seguendo le orme di suoi illustri colleghi

David Alonso come Acosta, Binder e Marquez

        La concitata gara di Silverstone, corsasi in condizioni d'asciutto ma con la pioggia che nel finale ha minacciato piloti e relative prestazioni, ha spianato la strada all'abilit&agrave; di Brad Binder, particolarmente competitivo in gara, in maniera pi&ugrave; vistosa rispetto a quanto ipotizzato nel week-end dopo le prove. Al termine di un GP in cui ha anche avuto la chance di lottare per la vittoria, l'alfiere della KTM si &egrave; confermato il pi&ugrave; rapido tra i piloti della casa austriaca, conquistando il secondo podio stagionale, dopo aver concluso alle spalle di Aleix Espargar&ograve; e Pecco Bagnaia. Dopo aver risolto la difficile pratica rappresentata dall'Aprilia di Maverick Vinales, Binder &egrave; riuscito a tenere a bada l'arrembante arrivo dalle retrovie di Miguel Oliveira, preceduto al traguardo per soli 70 millesimi. MotoGP Silverstone: Marco Bezzecchi spiega il motivo della caduta Brad Binder: "Difficile capire dove fosse il limite" In condizioni miste Binder si &egrave; sempre esaltato, palesando una spiccata attitudine ad interpretare al meglio il contesto quando c'&egrave; da valorizzare la padronanza della moto in assenza del grip ideale. A Silverstone anche questa occasione non ha fatto eccezione, con il campione del mondo Moto3 2016 che ha saputo trarre il meglio da un layout sulla carta complesso per le caratteristiche della moto austriaca. Al termine della corsa, Binder ha sottolineato la complessit&agrave; del GP britannico: "Quando ha iniziato a piovere &egrave; stato difficile, oggi &egrave; stata una questione di coraggio, bisognava essere pi&ugrave; coraggiosi dei rivali, alcuni hanno preso pi&ugrave; rischi di altri, era davvero difficile ma questo ha reso tutto pi&ugrave; interessante perch&egrave; c'erano continui scambi di posizione". Quest'oggi l'obiettivo era la vittoria, proprio in virt&ugrave; di uno scenario tecnico spesso congeniale: "Oggi l'aspetto pi&ugrave; difficile era cercare di capire dove si poteva spingere e dove invece bisognava restare cauti, in alcuni punti la pista era bagnata, tipo le curve 1 e 3, mentre in altri punti era totalmente asciutto. I ragazzi in squadra hanno fatto un gran lavoro, mi hanno permesso di capire dove e quanto potessi spingere. Avrei voluto vincere per loro dopo i miei due errori ad Assen ma sono comunque contento di essere tornato sul podio. Continueremo a lottare in Austria". Il sudafricano ha poi spiegato la scelta della gomma: "Io partivo dalla decima posizione e quindi avevo tanta scia da dover subire, perci&ograve; dovevo avere una grande possibilit&agrave; di frenare in maniera decisa e precisa e pertanto dovevo avere sostegno soprattutto sul bordo della gomma. Necessitavo dunque di una soluzione pi&ugrave; dura per gli pneumatici". MotoGP Silverstone, Bagnaia: "Aprilia aveva qualcosa in pi&ugrave;, la pioggia ha complicato tutto"         

Il sudafricano conquista il secondo podio stagionale al termine di una gara concitata in cui ha lottato per la vittoria fino all'ultimo giro

MotoGP Silverstone, Binder: "Felice per il podio ma volevo vincere"

Brad Binder, quarto con 114 punti. Jack Miller, sesto a quota 79. Descritta cos&igrave;, non sembrerebbe affatto male la situazione del team Red Bull KTM Factory Racing in MotoGP e, in effetti, non lo &egrave;. Tuttavia, le RC16 hanno battuto la concorrenza - tra cui Ducati - solo in un paio di Sprint, mentre il gradino pi&ugrave; alto del Gran Premio ancora manca. Il contingente arancione, partito a pompa magna, sembra un attimo in ritardo rispetto a quanto mostrato a inizio stagione.  Sveglia! La MotoGP torna in pista, sicch&eacute; occhio agli orari TV e sguardo vigile al meteo di Silverstone  KTM, effort secondo a nessuno in MotoGP  Dall&#39;inglese all&#39;italiano, effort si traduce in &quot;sforzo&quot;. Per&ograve;, consultando i raffinati bilingua, vanno chiamati in causa alcuni sinonimi. Effort diventa, quindi, un mix tra sforzo, impegno, dedizione e azione. Insomma, quanto sta facendo KTM in MotoGP e, a dirla tutta, nel Motomondiale in generale.  Solo la Casa austriaca figura nelle tre classi, MotoE caratterizzata Ducati esclusa. Appunto, il &quot;nemico&quot; di Mattighofen &egrave; proprio la Rossa, parlando di classe regina: 8 rappresentanti in griglia costituiscono un traguardo conveniente all&#39;azienda, come spiegato da Paolo Ciabatti, in termini economici e prestazionali.  Le Desmosedici sono tante, per alcuni troppe. Le RC16 iscritte nella entry list due. Perch&eacute; il GASGAS Tech3, di fatto, &egrave; equipaggiato dalle quattro cilindri teutoniche, ma &quot;firmato&quot; diversamente. I collaudatori scelti spaziano da Mika Kallio, Dani Pedrosa e Jonas Folger. Le competenze umane acquisite in Italia, tra i quali il bravissimo manager Francesco Guidotti, diverse e fondamentali. Fantastico, sembra essere tutto (quasi) a posto, coi conti delle case in attivo.    RC16, arma quasi totale in MotoGP  Manca qualcosa, &quot;qualcosina&quot;, e le Ducati sono acciuffate. Dal punto di vista del propulsore, chi ha incrociato le traiettorie con le RC16 afferma come le KTM nulla abbiano da invidiare alle Desmosedici. Possiamo crederci. In frenata - perlomeno osservando Pecco Bagnaia - il prototipo bolognese funziona meglio, a meno che Binder e Miller non entrino di traverso.  Azione non sempre attuabile, comunque a volte redditizia, altre no. Dipende. Come a dipendere &egrave; il grip garantito dalle gomme, frutto dell&#39;equilibrio tra telaio e sospensioni, oltre a una gestione elettronica buona ma perfettibile. Chi sostiene che in MotoGP la perfezione non esista, un po&#39; ha ragione, ma la Rossa la sfiora e la KTM vorrebbe avvicinarla: i termini di grip offerti oggi sono difficilmente paragonabili, sopratutto a basse velocit&agrave; e nelle curve strette.  In effetti, tra l&#39;altro, l&#39;unica ad aver battuto una Ducati durante un Gran Premio 2023 &egrave; la Honda satellite di Alex Rins, nel frattempo comunicato uscente a fine stagione dal team LCR e preso in Yamaha. Strano, in virt&ugrave; dei commenti letti e appresi ovunque: la RC213 V &egrave; un cesso, la RC16 un portento. Sar&agrave; vero, ma...    Binder e Miller, top rider in MotoGP? S&igrave;, per&ograve;...  Brad &egrave; il maestro dei sorpassi, Jack interpreta le condizioni meteo come nessuno. Magnifico, eppure godono di minori quotazioni, se paragonati ad altri nomi. Forse perch&eacute; il sudafricano &egrave; un gentleman che predilige i fatti alle parole? Pu&ograve; essere. Forse perch&eacute; l&#39;australiano figura da showman, introvabile in tutto il paddock e quindi ritenuto sopra le righe? No, non siamo d&#39;accordo. Questa &egrave; una tendenziosa opinione altrui.  Semmai, i risultati. Ricordiamo Binder titolato in Moto3, vicino all&#39;alloro Moto2 e veramente forte in MotoGP, categoria dove ha comunque vinto Gran Premi. Ineccepibile e indiscutibile. Jack, da parte sua, &egrave; stato capace di trionfare con Honda e Ducati in MotoGP, due Marchi diversi.  Qualora ci riuscisse insieme a KTM, cosa gli mancherebbe? Le doti di costanza, si dice. Trovate da entrambi in piloti in effetti solo nel weekend spagnolo di Jerez. Un pizzico di sfortuna e punizioni veramente severe hanno tolto doppio podio centrato da Binder ad Assen, ma &egrave; anche vero che, penalizzazioni a parte, i critici si aspettavano il duo arancione decisamente pi&ugrave; convincente in Francia. Germania e Olanda. Ecco perch&eacute; da Silverstone in avanti, ne monitoreremo prestazioni e rendimenti.   

Le RC16 hanno battuto le Desmosedici solo in due Sprint: la vittoria domenicale manca, Binder e Miller chiamati alla reazione in Inghilterra

KTM &quot;smarritasi&quot; in MotoGP: da anti-Ducati all&#39;esame di Silverstone

        Abbiamo pi&ugrave; volte parlato del record velocit&agrave; che la MotoGP avrebbe potuto ritoccare al Mugello, eccolo: Brad Binder sulla KTM ufficiale ha sfrecciato a 366,1 chilometri orari sul rettilineo dei box, siglando un riferimento che, magari, domani verr&agrave; ulteriormente perfezionato. Il Gran Premio di Italia si colloca al primo posto in questa particolare classifica. Binder e KTM: 366,1 da record in MotoGP Tutto sommato, arrivare a tal quota &egrave; "semplice": gas spalancato, corpo in carena, e via. Invece no: per toccare tali punte, bisogna uscire super rapidi dalla Bucine, curvone sinistrorso dall'uscita in discesa. Poi, non guasta, rubare qualche utile scia aerodinamica. Brad Binder ha fatto quanto elencato, ricordandosi pure di staccare una volta giunto alla San Donato. I freni in carbonio sono stati sollecitati non poco dal sudafricano, che nella Sprint ha rispettato un Long Lap Penalty comminatogli per il contatto che ha visto Alex Marquez a terra, finendo undicesimo al traguardo.&nbsp;        

Brad ha sparato la KTM a quasi 370 nella Sprint conclusa all'undicesimo posto

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