        Scrivere di una possibile e pi&ugrave; che probabile - come ammesso da Carmelo Ezpeleta - MotoGP "in vendita" non &egrave; assoluta novit&agrave;, perch&eacute; gia anticipata pi&ugrave; volte e confermata da articoli che facevano presuppore dell'entrata di Liberty Media nel panorama a due ruote. La situazione sta evolvendo piuttosto velocemente, coinvolgendo societ&agrave; e nomi di alto livello, per un'acquisizione che si trova dietro l'angolo. MotoGP, la creatura di Carmelo Ezpeleta Entr&ograve; nel paddock, rendendolo il pi&ugrave; professionale e credibile possibile, sino a farlo diventare invidiato da ogni ambito dle motosport e non solo. Carmelo Ezpeleta e Dorna presero in gestione il Motomondiale nel 1992, epoca dei propulsori a due tempi e della iconica classe 500. La crescita della serie fu evidente in diversi termini, tra cui la copertura televisiva implementata e l'accresciuto tasso di sicurezza dei circuiti. Quando le esigenze tecnologiche e il mercato delle vendite palesarono nuove esigenze, arriv&ograve; l'introduzione della MotoGP a quattro tempi, definita subito quale "Formula 1 a due ruote". Dal 2002 e per almeno tre lustri, ie gare hanno goduto di grande lustro, e non lo diciamo per mero gioco di parole. Per&ograve;, come ogni giocattolo a cui gli individui rischiano di "abituarsi", vanno dedicate specifiche cure e aggiornamenti. Il leader catalano e il relativo staff lo hanno fatto bene - pi&ugrave; che bene nel periodo pandemico, salvando il campionato e un numerosi posti di lavoro - affrontando crisi economica, flessioni di settori e cambi di mode da parte degli utenti. La Sprint, apparsa dai pi&ugrave; idea folle, funzione e piace moltissimo.  Morbidelli, "Il primo GP della stagione sar&agrave; un salto nel buio" Costi stellari e ricerca di nuovi astri: la MotoGP sta cambiando pelle Soldi, soldi e ancora soldi. Per correre serve denaro, non stiamo inventando l'acqua calda. Rovente &egrave;, invece, il tema legato agli sponsor, oggi in presenza minore rispetto al passato. I tabaccai del motosport hanno lasciato, disincentivati da leggi sempre pi&ugrave; stringenti su sigarette e fumo. Sono rimaste poche aziende di settore, un paio di - grossi - energy drink, giusto qualche marchio extra-settore. Basta o non basta?! Senza dati sottomano, ci sbilanciamo: non basta o, perlomeno, si deve correre ai ripari, se si vuole correre. Tanto si parla di contenimento costi, qualcosa si sta tentando di fare, ma quando &egrave; successo di poter allestire un team e prepare tecnica e personale per una richiesta di investimenti in decrescita o contenuti? Mai, in nessuna specialit&agrave;. E in nessuno sport, a quanto pare. Dallo sci al tennis, dal calcio all'atletica, servono capitali maggiori di soldi. Si chiama professionismo, da tempo a braccetto col business. Giusto o sbagliato che sia, va accettato e intepretato, strategia migliore per andare avanti. Lo deve fare la MotoGP, rientrante nei prodotti Premiere mondiali, sia per spettacolarit&agrave; che per audience televisiva. Bello, ma costoso, impegnativo, probante. esigente. Come esigente &egrave; il pubblico, affamato di emozioni continue e desideroso dei cosiddetti "personaggi", questi per&ograve; spontanei e non costruiti. Esattamente quanto sta cercando la classe regina prototipale: soldi e volti che buchino lo, anzi, gli schermi. Prima Pramac Racing toglie i veli alla sua Desmosedici GP24  Liberty Media e la MotoGP: affare quasi fatto, ma... Dorna e il suo numero 1 lo hanno detto: siamo in vendita. Attenzione per&ograve; a un dettaglio non da poco: non &egrave; vero che Dorna abbia la fila alla porta, tutt'altro. Semmai, riceve telefonate da istituti di credito ma, in fatti oggettivi, &egrave; Liberty Media prossima all'acquisto, azione compiuta in Formula 1 tra il 2016 e il 2017. Sono americani, guardano avanti, allo show e al denaro. Elementi che piacciono e servono, come abbiamo potuto capire. Proprio mediante gli stilati ingredienti, la massima serie a quattro ruote ha raggiunto una ricetta vincente, per numeri record in circuito e dati interessanti previo teleschermo. Nonostante di effettivo spettacolo tra i cordoli se ne ammiri poco. Ora, non sappiamo quando verr&agrave; annunciato l'(eventuale) passaggio di consegna, anche se sembrerebbe dietro l'angolo. La questione &egrave; un'altra: come sostituire un profilo quale &egrave; Carmelo Ezpeleta, uomo azienda, leader nato, attaccato al suo prodotto come se fosse un figlio e sempre pronto a metterci cuore e anima? Aldeguer e Pramac: affare fatto per la MotoGP 2025       

Si stringono i rapporti di acquisizione con gli americani di Liberty Media: nel passaggio di consegna, come trovare un profilo all'altezza di Carmelo Ezpeleta?

Se Dorna vende, la MotoGP ha bisogno di un nuovo "capo"

        Il giovanissimo pilota di cui trattiamo in questo articolo &egrave; davvero un bel personaggio, perch&eacute; simpaticissimo, solare e nato in un'Isola dove facile non &egrave; farsi largo nel mondo del motosport. Eppure. Carmelo Belluzzo, giustamente orgoglioso delle proprie radici, si presenta spiegando quanto sia felice nell'essere approdato in terre oltreconfine: "Ciao a tutti, ho 13 anni e sono di Favara" sorride, radioso "cittadina della provincia di Agrigento. Da l&igrave; sono partito alla volta della Spagna, partecipando al campionato MiniGP, prendendo parte a met&agrave; stagione. Poi, siccome mi erano piaciuti ambiente e possibilit&agrave; trovate, nel 2021 ho corso nella Moto5, l'anno successivo e nel 2023 in Moto4. Ho in serbo una bella novit&agrave;, che vi svelo con grande entusiasmo. Continuer&ograve; nel team ETG Racing, del quale sono veramente contento". I Costruttori a due ruote dotati del maggior budget Dalla Sicilia con furore: Belluzzo Carmelo da Favara Carmelo presenter&agrave; il 20 gennaio la sfida 2024 marcata PreMoto3 spagnola proprio a Favara, presso il Castello di Chiaramonte, simbolo storico e artistico: "Non vedo l'ora di ricominciare a misurarmi in mezzo agli altri piloti" i test sono fissati nei prossimi 16, 17 e 18 marzo "perch&eacute; sar&ograve; ancora assieme al team ETC Racing si &egrave; dimostrato di alto livello. La mia Moto4 era simile a una Moto3: agilissima da guidare, potente a dispetto di quanto sia piccola: con 32 cavalli riesco a divertirimi, oltretutto dando il meglio nelle curve". Belluzzo ha concluso al sedicesimo posto della graduatoria generale, crescendo di uscita in uscita, imparando e lottando. Sue prime file in griglia, ottimi le incursioni in top five di gara: "Ho affrontato piccole difficolt&agrave; e imprevisti, reagendo subito. Ho sempre concluso nella parte alta di classifica, confrontandomi con rivali forti e preparati. Per arrivare pronto alle gare, un grosso allenamento tenuto a casa: pap&agrave; Leandro possiede una scuola di moto, la SMC di Favara. L&igrave; mi diverto, tengo i riflessi attivi, guido tutto il giorno".  Studente, pilota e "allievo" di RIno Salucci: Belluzzo e il pap&agrave; di Uccio Pap&agrave; Leandro conta su una preparazione completa per il figlio Carmelo, infatti, la scelta di un istituto ad hoc:"Frequento il Liceo Scientifico Scienze Applicate, studiando con grande impegno. Poi, una volta finiti i compiti, vao ad allenarmi. Il mio idolo &egrave; sempte stato Valentino Rossi ma, in questo momento, mi ispiro a Pecco Bagnaia e Marco Bezzecchi". Belluzzo descrive i dettami del proprio percorso, seguito da un consulente d'eccezione: "Ho un simbolo corrispondente al mio soprannome: The King 64! Desidero diventare il Re delle corse, arrivando in MotoGP, magari con Ducati. Sono in Spagna, dove Rino Salucci mi affianca, dandomi preziosi consigli. La sua esperienza &egrave; per me fondamentale, si vede che frequenta le gare da tanti anni".        

Il giovanissimo pilota isolano vola con il team ETG Racing, sotto la supervisione di Rino Salucci, pap&agrave; di Uccio, braccio destro di Valentino Rossi&nbsp;

Dalla Sicilia alla Spagna: Carmelo Belluzzo, piccolo "Re" di Favara

Alla vigilia del GP Catalogna, Carmelo Ezpeleta ha fatto il punto sul futuro della MotoGP. Tanti i temi affrontati dal boss Dorna: dalle esigenze KTM, che vorrebbe schierare pi&ugrave; moto per dare spazio a tutti i piloti attualmente sotto contratto con la Casa di Mattighofen, fino alle difficolt&agrave; attraversate dalle Case giapponesi, che sperano nelle concessioni regolamentari per tornare al vertice della classe regina.  MotoGP: Bagnaia a Barcellona per sfatare una maledizione  Ezpeleta dice &quot;no&quot; a KTM   Riguardo le richieste della KTM, Ezpeleta &egrave; stato drastico. &quot;Pi&ugrave; RC16 in griglia nel 2024? No. Non c&#39;&egrave; mai stata una quinta moto per KTM e mai ci sar&agrave;&rdquo; ha chiarito il CEO Dorna Sports, citato dai colleghi di Marca. &ldquo;Il motivo &egrave; semplice: il sistema che abbiamo ora funziona molto bene, e i team privati hanno un valore che perderebbero se dessimo una moto a tutti quelli che ne chiedono una. Non c&rsquo;&egrave; mai stata questa possibilit&agrave;&quot;.  L&rsquo;unico &ldquo;aiuto&rdquo; concesso al Marchio austriaco potrebbe essere rappresentato dall&rsquo;aumento delle wild card (attualmente fissate a 3 per stagione) a disposizione di ogni Casa a partire dal 2024: cos&igrave; facendo, ci sarebbero pi&ugrave; possibilit&agrave; di gareggiare per i piloti rimasti esclusi dalle formazioni titolari dei team. Un discorso che potrebbe aiutare il Team GASGAS, che al momento si ritrova a dover scegliere tra Pedro Acosta, Pol Espargaro e Augusto Fernandez.  &quot;L&#39;aumento delle wild card disponibili &egrave; un discorso che entrer&agrave; in vigore l&#39;anno prossimo &ndash; le parole di Ezpeleta alla vigilia del Gran Premio di Barcellona &ndash; sappiamo bene che la KTM ha quattro posti in griglia ma cinque piloti sotto contratto. Credo che, in una stagione lunga come quella attuale, avere cinque piloti ben preparati per poter salire su una qualsiasi di quelle quattro moto, sarebbe una buona soluzione&quot;.   &quot;Sarebbe come avere un jolly. Faccio un esempio: se una squadra ha un certo numero di giocatori, c&#39;&egrave; chi resta in panchina in alcune partite e gioca in altre&quot;, ha detto lo spagnolo, paragonando quanto ideato da Dorna per il 2024 a ci&ograve; che accade nei campionati calcistici.    Honda e Yamaha, Ezpeleta apre alle concessioni   Ezpeleta ha poi esaltato la grande novit&agrave; del 2023, rappresentata dall&rsquo;introduzione della gara corta al sabato: &quot;Il nuovo format Sprint sta andando molto bene, ma si pu&ograve; migliorare. Noi, come Dorna, cerchiamo sempre di fare meglio. Le misure adottate sono state molto positive, certamente possono essere perfezionate, come tutte le cose&quot;.&nbsp;  Da perfezionare c&rsquo;&egrave; anche il discorso riguardante le concessioni, per avvicinare le sofferenti Honda e Yamaha a Ducati, Aprilia e KTM. &ldquo;Posso dire che ci saranno dei cambiamenti&rdquo; ha chiarito Ezpeleta. &ldquo;Le concessioni sono un provvedimento che si prendeva a suo tempo, quando la Ducati non vinceva e Yamaha e Honda erano state generose nel concedere dei vantaggi ai Marchi che entravano in MotoGP. E noi cercheremo di farlo al contrario,&nbsp;per la prossima stagione. Non parliamo di concessioni specifiche per i giapponesi, parlo di un sistema di concessioni pi&ugrave; adatto a quella che &egrave; la realt&agrave; dei risultati attuali. Si tratta di essere competitivi. Da un punto di vista morale, coloro che ai loro tempi hanno ceduto alle concessioni sono quelli che ora ne hanno pi&ugrave; bisogno&quot;.  In teoria, serve per&ograve; l&rsquo;unanimit&agrave; di tutti Costruttori per apportare un cambiamento, un criterio che appare difficile da soddisfare viste le perplessit&agrave; sollevate delle Case europee. &ldquo;Beh, se non sar&agrave; possibile decidere all&rsquo;unanimit&agrave;, dovremo pensare di farlo a maggioranza. Ma preferisco convincere le parti in causa&rdquo; ha concluso il catalano.  Una presa di posizione netta, che detta la linea della classe regina che verr&agrave;.    GP Barcellona: gli orari tv Sky e TV8 

Il boss&nbsp;Dorna si &egrave; espresso sulle tematiche che agitano il paddock della classe regina, comprese le eventuali concessioni a Honda e Yamaha

MotoGP, Carmelo Ezpeleta categorico: &quot;KTM non avr&agrave; cinque moto&quot;

        A poco pi&ugrave; di un mese dall&rsquo;inizio del campionato di MotoGP in Portogallo sulla pista di Portimao, Carmelo Ezpeleta, in un intervista ad AS, parla delle varie novit&agrave; che vedremo nel 2023. Il "capo" del motomondiale comincia descrivendo quali sono le sue aspettative per l&rsquo;anno che verr&agrave;: &ldquo;Per la prossima stagione spero che tutte le modifiche &ndash; come la Sprint - che abbiamo proposto vadano bene, come le altre volte che ci sono state delle novit&agrave;. Sperando che tutto proceda senza intoppi.&rdquo;  Parlando del nuovo format Dalla conferenza stampa dello scorso anno dove l&rsquo;organizzazione della Dorna annunciava il nuovo formato del weekend con l&rsquo;inserimento della Sprint, ne &egrave; passato di tempo e ce ne sono state di critiche e discussioni a riguardo. Il pubblico della MotoGP &egrave; molto pi&ugrave; conservatore rispetto a quello della Formula 1 e seguire le orme del campionato a quattro ruote potrebbe essere la scelta sbagliata, ma Ezpeleta &egrave; convinto e va dritto per la sua strada non curandosi delle polemiche. "Tutte le cose che abbiamo cambiato sono state criticate e, per ora, non ci siamo tirati indietro. Ci&ograve; non significa che, se vedessimo che la cosa non funziona, non avremmo nessun problema a tornare indietro. Dobbiamo innovare e pensare a quali cose possono essere migliorate &ndash; continua nell&rsquo;intervista Carmelo - in modo che le persone si affezionino al nostro campionato. Dobbiamo trovare un modo che avvicini sempre pi&ugrave; spettatori e ultimamente in alcuni gran premi la partecipazione sta aumentando molto. Penso inoltre che la Sprint, possa essere uno dei fattori che probabilmente far&agrave; innalzare l&rsquo;affluenza in circuito.&rdquo;  Il fatto che le gare in un fine settimana si siano raddoppiate pu&ograve; essere un ulteriore rischio per i piloti, ma anche per i team che sono preoccupati dei costi in pi&ugrave; che dovranno sostenere. Inoltre c&rsquo;&egrave; la possibilit&agrave; che il sabato un pilota si infortuni, partecipando alla Sprint, di conseguenza il tutto andrebbe a discapito della domenica: &ldquo;Il rischio c'&egrave; sempre, &egrave; un'arma a doppio taglio, perch&eacute; pu&ograve; succedere che vada male, ma spero di no. Il pilota pu&ograve; cadere nella gara sprint e nel warm up. L'anno scorso Marc Marquez in Indonesia &egrave; caduto durante il riscaldamento... Il rischio di cadere e farsi male in questo sport c'&egrave; sempre anche senza la Sprint.&rdquo;  Quanto gente conosce Francesco Bagnaia? Il mondiale 2022 ha visto la Ducati salire sul tetto del mondo con il trionfo dell&rsquo;italiano Pecco Bagnaia che riporta al team di Borgo Panigale il titolo dopo l&rsquo;ultima vittoria nel 2009 con Stoner. Il pilota di Chivasso sta ricevendo sempre pi&ugrave; attenzione e sta avendo sempre pi&ugrave; visibilit&agrave;, ma &egrave; quanto un campione si meriti? A questa domanda risponde proprio Ezpeleta: &ldquo;Purtroppo credo che molta gente ancora non lo conosca, ma per far s&igrave; che ci&ograve; avvenga, Pecco ha bisogno di tranquillit&agrave;. Veniamo da un periodo in cui a dominare era Valentino Rossi , che era un pilota straordinario e una personalit&agrave; magnifica; Bagnaia deve trovare la sua confort zone, come fece il Dottore, anche fuori dalla pista e poi verr&agrave; tutto da s&eacute;.&rdquo;         

L&rsquo;amministratore delegato Dorna fa il punto della situazione poco prima dell&rsquo;inizio di stagione&nbsp;

MotoGP, Ezpeleta: “Bagnaia? Ancora è poco conosciuto dalla gente, ma dategli tempo..."

        Per avere successo, serve anche un pizzico di fortuna. Quella che, da manager, Carmelo Ezpeleta ebbe nel decennio alla direzione di Jarama, perch&eacute; in quegli anni visse gli eventi pi&ugrave; iconici per il circuito madrileno: l&rsquo;ultimo successo di Gilles Villeneuve in Formula 1 e il misterioso ritiro di Freddie Spencer, che da quel giorno del 1986 smise di essere un alieno. La Dea Bendata ha fatto il suo anche successivamente, ma nei 30 anni al vertice del Motomondiale, attraverso la Dorna che agisce accanto alla FIM, il manager catalano ha mostrato soprattutto enormi capacit&agrave; di gestione. Ezpeleta ha saputo cavalcare epoche indimenticabili per globalizzare uno sport che non &egrave; pi&ugrave; semplicemente di nicchia: dagli americani all&rsquo;epopea di Valentino Rossi e all&rsquo;irruzione di Marc Marquez. Il 2022 presenta la sfida del post-Rossi, un mare tempestoso per tutti, ma non per chi ha tenuto la barra dritta durante la pandemia. Il CEO della Dorna ne ha parlato in esclusiva, presentandoci il Mondiale nella citt&agrave; in cui conobbe l&rsquo;Italia. E non per merito delle due ruote&hellip; Il calendario MotoGP 2022 &nbsp; Il post-Rossi   &ldquo;Ho letto che il commissioner NBA Adam Silver ha detto di non essere pronto per il ritiro di LeBron James. &Egrave; una sua opinione, per me la NBA &egrave; Michael Jordan, che conobbi a Valencia dove fu ospite in un GP, e poi giocammo assieme a golf con la leggenda Severiano Ballesteros. Io dico soltanto che, come Dorna, abbiamo sempre guardato avanti: Valentino &egrave; stato importantissimo in tutti questi anni, ma il Mondiale prosegue. Come dopo gli addii di un 15 volte iridato come Giacomo Agostini, di Mike Hailwood, degli americani, di Mick Doohan. Ci sono cose che non puoi controllare: l&rsquo;et&agrave; &egrave; tra queste. Rossi ha gi&agrave; allungato tanto la carriera, &egrave; stato buonissimo per noi, ma sapevamo che il ritiro sarebbe arrivato. Resta una figura unica, che prima di essere un fenomeno mediatico &egrave; stato un grandissimo pilota, ma noi dobbiamo pensare al Mondiale. Siamo la Dorna, e la nostra missione &egrave; fare gare. Non cerchiamo un suo erede, ma grandi piloti. E grazie anche a ci&ograve; che ha fatto Valentino, ne abbiamo tanti&rdquo;. &nbsp; I Costruttori  &ldquo;Abbiamo creato un sistema che &egrave; in salute a livello sportivo e commerciale. Non possiamo fare un Mondiale soltanto con moto factory o soltanto con moto satellite. I 24 piloti odierni, con sei team ufficiali e sei satellite, rappresentano la perfezione. Ci sono otto Ducati, &egrave; vero, ma specifichiamo due cose: in primis, la Dorna fornisce aiuti a una Casa per le prime due moto satellite, quindi soltanto per il terzo e quarto pilota. Se poi quel costruttore vuole schierare pi&ugrave; moto, far&agrave; le sue valutazioni. Secondo: l&rsquo;unica Casa che avrebbe voluto due moto in pi&ugrave; era l&rsquo;Aprilia. Hanno parlato con un team, che per&ograve; ha optato per la Ducati&rdquo;. &nbsp; La pandemia  &ldquo;Per un giorno siamo stati davvero preoccupati per la continuit&agrave; del campionato, poi grazie ai nostri azionisti abbiamo sovvenzionato i team satellite e il lavoro &egrave; ripartito, mettendo sul tavolo le varie opzioni del calendario. A Portimao, a fine 2020, pensavamo di esserne usciti, invece il 2021 &egrave; stato altrettanto duro, ma l&rsquo;abbiamo gestito bene grazie all&rsquo;esperienza del &rsquo;20. Per il 2022 il programma &egrave; di 21 GP, e per ognuno abbiamo fissato una data entro la quale dobbiamo essere certi della disputa. A oggi non abbiamo gare a rischio, parliamo con Giappone, Australia, Thailandia. Siamo in contatto anche con la Formula 1 e Stefano Domenicali: se loro andranno in Australia fra qualche settimana, penso che potremo farlo anche noi in autunno&rdquo;. &nbsp; Pubblico giovane  &ldquo;La premi&egrave;re del documentario di Amazon Prime, MotoGP Unlimited, mi &egrave; piaciuta molto, perch&eacute; mostra il nostro mondo da dentro, credo possa interessare parecchie persone. Siamo sempre attenti ai trend legati ai nostri appassionati, in particolare i pi&ugrave; giovani, perch&eacute; se diventano appassionati ora, lo saranno anche da adulti. Oggi i giovani hanno pi&ugrave; possibilit&agrave; rispetto ai miei tempi e noi lottiamo in un mercato in cui ci sono la F1, gli altri sport e la musica. Ma attenzione, quando ero giovane io era pi&ugrave; difficile avere una moto e oggi, rispetto ai tempi di Agostini e Angel Nieto, ci sono molti pi&ugrave; ragazzi interessati alle due ruote. In alcuni Paesi la popolarit&agrave; &egrave; enorme, in Indonesia siamo il primo sport in TV&rdquo;. &nbsp; MotoGP 2022   &ldquo;Quartararo, Bagnaia e Marquez possono giocarsi il titolo. Ho visto bene Marc, il sorriso &egrave; di nuovo quello di prima, anche se il braccio non &egrave; ancora al meglio. Ma mi aspetto tanti piloti competitivi, in griglia abbiamo 12 vincitori di GP nella classe regina. Abbiamo visto otto-nove vincitori a stagione. Io posso tifare soltanto per la sicurezza, ma non nego come sia affascinante vedere 20 piloti in un secondo come nei recenti test. E lo dico ai nostalgici che pensano all&rsquo;era degli americani: erano spettacolari ma viaggiavano a un secondo l&rsquo;uno dall&rsquo;altro. Con la mia et&agrave; potrei essere nostalgico, ma non lo sono, oggi il Mondiale &egrave; mille volte meglio. La MotoGP sta meglio che mai. E la 500 due tempi girava pi&ugrave; piano rispetto all&rsquo;odierna Moto2&rdquo;. &nbsp; La sicurezza  &ldquo;Non &egrave; mai sufficiente, per&ograve; negli ultimi 40 anni l&rsquo;incremento degli standard di sicurezza &egrave; stato incredibile. Dal 1978 ho diretto Jarama, pensavo che le vie di fuga fossero perfette, ma oggi non bastano nemmeno per un campionato nazionale. Nel Motomondiale morivano 4-5 piloti ogni anno, oggi non &egrave; cos&igrave; ma gi&agrave; una scomparsa &egrave; troppo. Penso a Marco Simoncelli, Daijiro Kato, Shoya Tomizawa: non esistono momenti peggiori. Per questo continuiamo a lavorare, senza per&ograve; far perdere quello spirito di coraggio connesso al motociclismo. &Egrave; stata alzata l&rsquo;et&agrave; minima per correre nel Mondiale, ma studiamo anche una soluzione elettronica per avvisare in tempi ancora pi&ugrave; rapidi i piloti in caso di incidente davanti a loro, perch&eacute; anche mezzo secondo &egrave; tanto per salvarsi. Abbiamo lanciato un progetto sulla sicurezza anche con l&rsquo;Universit&agrave; di Padova, che presto dar&agrave; risultati. Un&rsquo;altra misura sono le penalit&agrave;, soprattutto nelle categorie inferiori, perch&eacute; fin da giovani serve capire che certi comportamenti non sono permessi. Sono vicino ai piloti, so come corrono, sopportando il dolore: questo coraggio &egrave; una virt&ugrave; del nostro sport. Penso a Doohan che torn&ograve; in gara, zoppicante, nel 1992: il nostro sport ha valori umani incredibili&rdquo;. &nbsp; Il futuro  &ldquo;Ringraziamo l&rsquo;Energica che ha lavorato con noi, e lo far&agrave; anche quest&rsquo;anno, perch&eacute; con la MotoE abbiamo potuto creare un campionato &ldquo;ibrido&rdquo;: tre categorie con motori a combustione interna e una con motore elettrico. Stiamo studiando biocombustibili e carburanti sintetici per arrivare al &ldquo;zero-carbon&rdquo; nel 2027. Il futuro lo vedo cos&igrave;, con entrambe le modalit&agrave;, perch&eacute; l&rsquo;elettrico &egrave; possibile in Europa, in America, in Giappone, in citt&agrave;, ma non in un&rsquo;area come l&rsquo;Indonesia, che per&ograve; &egrave; un mercato da nove milioni di moto vendute l&rsquo;anno. Se i costruttori presenti resteranno, eventuali nuovi ingressi in MotoGP andranno verso i team indipendenti, come l&rsquo;Aprilia che negli ultimi sette anni era unita a un team gi&agrave; presente. L&rsquo;idea &egrave; di non salire oltre le 24 moto, causa spazio nel paddock, fornitura delle gomme, montepremi, copertura TV. Per creare piloti, investiamo su formule promozionali come Asia, British, Northern Talent Cup, la Red Bull Rookies Cup, ma non per questo metteremo il numero chiuso per italiani e spagnoli. Devono correre i pi&ugrave; bravi. &Egrave; come se chiudessimo le porte ai brasiliani nel calcio, o agli americani nel basket&rdquo;. &nbsp; Il paddock  &ldquo;Per i media cercheremo di tornare alla normalit&agrave;, come nel 2019, mentre per gli ospiti abbiamo chiesto a Case e team di non andare oltre il 50% di inviti rispetto al periodo pre-pandemia. Anche perch&eacute; c&rsquo;erano situazioni, nei GP italiani e spagnoli, in cui l&rsquo;affollamento rendeva molto pi&ugrave; difficile il lavoro di tutti. Cercheremo di aumentare l&rsquo;intrattenimento per gli spettatori paganti&rdquo;.  Qatar 2020 e il vaccino  &ldquo;L&rsquo;impossibilit&agrave; di correre la MotoGP assieme a Moto2 e Moto3 mi fece arrabbiare. Avevamo quasi ottenuto l&rsquo;anticipo del GP, eravamo pronti a far muovere i piloti e gli addetti dall&rsquo;Italia, dove era gi&agrave; stato dichiarato lo stato di emergenza, verso la Francia e farli volare da l&igrave;. Ma poi l&rsquo;Italia chiuse le frontiere. Dal Ministero della Sanit&agrave; del Qatar mi consigliarono di tornare a casa subito, altrimenti non avrei pi&ugrave; potuto farlo, perch&eacute; la situazione stava per diventare molto grave. Tre giorni dopo le gare di Moto2 e Moto3 in Qatar, arriv&ograve; il lockdown. &Egrave; passato un anno da quando le autorit&agrave; del Qatar ci &ldquo;offrirono&rdquo; le prime due dosi del vaccino, e la maggior parte delle persone del paddock ader&igrave;. Fu importante anche il gesto di Marquez: sapeva che non avrebbe corso, ma viaggi&ograve; due volte per vaccinarsi. Qualcuno polemizz&ograve; per il fatto che ci saremmo vaccinati in anticipo, io che avevo 74 anni in Spagna sarei stato chiamato due mesi dopo. Ma sottoponendoci al vaccino in Qatar, abbiamo liberato il nostro posto per altre persone, diventando oltretutto meno contagiosi. Vaccino obbligatorio? No, noi non possiamo imporlo, a differenza del Paese che ci ospita&rdquo;. &nbsp; Le gare da ricordare   &ldquo;Oltre a Villeneuve che vince a Jarama? Penso alle battaglie Rossi-Biaggi-Capirossi al Mugello, ai duelli Dovizioso-Marquez in Austria, alle gare di Laguna Seca con i sorpassi al Cavatappi Rossi-Stoner e Marquez-Rossi, oppure al sorpasso di Valentino su Jorge Lorenzo all&rsquo;ultima curva di Barcellona. E poi alcune corse di Dani Pedrosa: ora che si &egrave; ritirato posso dirlo, per me Dani &egrave; stato capace di fare cose incredibili, considerando la sua stazza, &egrave; una dimostrazione di valore enorme. Ha vinto tantissime gare, ma non un titolo della MotoGP a causa degli infortuni. Dani &egrave; uno dei grandi dell&rsquo;era moderna e mi ha fatto piacere sentire Casey Stoner e Rossi dire che hanno imparato tanto da Pedrosa&rdquo;. &nbsp; Le gare da dimenticare  &ldquo;Il finale Verstappen-Hamilton ad Abu Dhabi l&rsquo;ho trovato orribile, non amo queste cose. Cos&igrave; come non volevo l&rsquo;incidente Rossi-Marquez in Malesia nel 2015, non volevo che si parlasse cos&igrave; tanto della MotoGP per una situazione del genere: essere mediatici per forza non &egrave; la nostra ragione di vita. Le polemiche devono esserci al massimo per un sorpasso come quello di Rossi ai danni di Stoner a Laguna Seca&rdquo;. &nbsp; Le critiche  &ldquo;Ci sono abituato, fin da quando ricevetti l&rsquo;incarico dalla Dorna nel 1992. Oggi continuo a ricevere lettere di persone arrabbiate perch&eacute; abbiamo mandato in soffitta il due tempi! Gente innamorata non di un pilota o di una Casa, ma di una tecnologia. Ricordo quando nel paddock dicevano di mantenere la 250 perch&eacute; avrebbe preparato per la MotoGP, ma era una due tempi, mentre la Moto2 &egrave; quattro tempi come la MotoGP. Entrammo nel &rsquo;92, i primi anni servirono per capire se potevamo gestire il campionato, poi abbiamo portato le nostre idee&rdquo;. &nbsp; La Superbike  &ldquo;Riteniamo sia un campionato assolutamente necessario. Come impatto mediatico, &egrave; pi&ugrave; difficile quando hai due campionati di massimo livello, perch&eacute; il divario tra MotoGP e SBK &egrave; molto inferiore alla distanza tra F1 e il secondo campionato delle auto. Dobbiamo seguire il desiderio delle Case, perch&eacute; lavoriamo sul prodotto, ma ricordiamoci che le Superbike non derivano da moto fatte per andare su strada, bens&igrave; in pista. La SBK vive di vita propria e questo &egrave; importante, anche se essere sotto lo stesso ombrello della MotoGP permette cose, come andare in Indonesia l&rsquo;anno scorso, altrimenti impossibili&rdquo;. &nbsp; Il maglioncino  &ldquo;Sogno di essere meglio ogni anno che passa. Non so per quanti anni ancora: dipende da cosa decide il Signore. Finch&eacute; ho la salute &ndash; vengo da un piccolo pit stop e mi sento bene &ndash; e finch&eacute; la mia presenza serve, non trovo nulla di pi&ugrave; divertente rispetto a questo mestiere. Il maglioncino rosso con cui mi vedete sempre &egrave; un portafortuna, sono superstizioso: quando praticavo la pelota basca, se un giorno giocavo bene, il giorno dopo ripetevo ogni gesto alla stessa maniera. Sono stato pi&ugrave; competitivo nella pelota basca che come motociclista o automobilista. Fu la pelota a farmi conoscere l&rsquo;Italia: vincemmo un torneo europeo allo Sferisterio milanese. Si vede che era destino, ancora oggi credo di essere pi&ugrave; famoso in Italia che in Spagna: qui da voi la passione per il motociclismo &egrave; straordinaria&rdquo;. MotoGP: la mappa di tutti i tracciati del 2022       

Il CEO della Dorna a tutto campo ai nostri microfoni: "Non abbiamo pi&ugrave; Rossi, ma grazie a lui la MotoGP &egrave; diventata uno show globale"

Esclusiva, Carmelo Ezpeleta: "Il 2022, la stagione più bella"

        La MotoGP continua a espandersi e, dopo l&rsquo;annuncio dell&rsquo;approdo in Kazakistan, la Dorna ha comunicato che il Motomondiale far&agrave; tappa anche in India a partire dal 2023. MotoGP: gli orari tv del GP Thailandia India, pilastro dell'industria motociclistica  Il tracciato che ospiter&agrave; le gare sar&agrave; il Buddh International Circuit, situato a sud di Nuova Delhi, nell&rsquo;Uttar Pradesh. L&rsquo;approdo della MotoGP in un mercato chiave per le Case costruttrici come l&rsquo;India non &egrave; certo casuale, visto che parliamo di un Paese in cui il trasporto su due ruote rappresenta quasi il 75% del totale. La soddisfazione di Ezpeleta  Carmelo Ezpeleta, CEO di Dorna, ha salutato con soddisfazione la novit&agrave;: "Siamo davvero orgogliosi di annunciare che il Buddh International Circuit far&agrave; parte del calendario 2023. Abbiamo molti fan in India e siamo entusiasti di andare a correre l&igrave;&rdquo;. &ldquo;L'India &egrave; un mercato chiave per l'industria motociclistica e quindi, analogamente, per la MotoGP&nbsp; in quanto apice del mondo delle due ruote &ndash; ha proseguito Ezpeleta - non vediamo l'ora di correre al Buddh International Circuit per il Gran Premio del Bharat e di dare il benvenuto ai fan che accorreranno per seguire di persona il nostro sport". GT: gli orari tv dell'ultima gara di Valentino Rossi       

Ad annunciarlo &egrave; stato Carmelo Ezpeleta: "L'India &egrave; un mercato chiave per l'industria delle due ruote"

La MotoGP si espande: dal 2023 correrà anche in India

        For many years now, MotoGP has been a market, as well as a show, and one in continuous expansion no less. The latest news regarding a widening of the world championship geographical map looks to represent an important turning point. &nbsp;At Misano, Dorna CEO Carmelo Ezpeleta and HRH Prince Khalid Bin Sultan Al Abdullah Al-Faisal, President of the Saudi Automobile and Motorcycle Federation as well as Saudi Motorsport Company, have signed a Memorandum of Understanding, which underlines their mutual intention to bring MotoGP to Saudi Arabia. A significant move for the world&rsquo;s highest level motorcycle championship, from a political but also economic and marketing standpoint. Adding Saudi Arabia to the MotoGP calendar would see the sport further expand into the Middle East, flanking Qatar that currently hosts the region&rsquo;s only round. MotoGP rides the Formula 1 wave  The partnership initiative between SMC and Dorna will also see the establishment of a new talent development program for young Saudi riders, designed to increase awareness of and accessibility to the sport in the Kingdom. This aligns with Dorna&rsquo;s ongoing commitment to young rider development all over the world, using its platforms and championships to launch new riders&rsquo; careers and develop pathways to racing in MotoGP. MotoGP in Saudi Arabia will be staged on a newly constructed, multi-purpose FIM and FIA homologated circuit. Plans to bring MotoGP to the country follow the successful hosting of other major global motorsports series, including the Formula 1 Saudi Arabian Grand Prix (since 2021), the Formula E Diriyah ePrix (since 2018), and the Dakar Rally (since 2020). Carmelo Ezpeleta: "Saudi Arabia a key market for motorsport"  Under the guidance of Dorna and Carmelo Ezpeleta, in recent years MotoGP has shown it can move with the times and expand into the right markets. The Spanish CEO explains the decision to move in this new direction: "As the leading global championship for two-wheel circuit racing, we are thrilled at this opportunity for MotoGP to expand its reach within the Middle East by adding an annual Grand Prix in Saudi Arabia.&nbsp; The region is a key market for motorsport and the demand in the Kingdom for events of this kind is growing with research showing that 80% of Saudi fans wanting to see more in their country. In the past few years, Saudi Arabia has shown its ability to stage major global motorsports events to the highest standards. The signing of the Memorandum of Understanding codifies our shared intention to explore this opportunity further. We are confident that we will find an exciting and welcoming new home in the Kingdom and we look forward to further collaboration with the Saudi Motorsport Company to deliver on this joint ambition together." HRH Prince Khalid Bin Sultan Al Abdullah Al-Faisal is also pleased: "We are excited to confirm the signing of a Memorandum of Understanding with Dorna today which clearly outlines our shared goal of bringing MotoGP to Saudi Arabia. It makes perfect sense to add the world&rsquo;s greatest motorcycle racing series to our growing list of world-class racing events. We look forward to working with Dorna to deliver on our shared commitment to bring the pinnacle of two-wheeled racing to Saudi Arabia and to continue to provide more opportunities and initiatives to enrich the lives of all our residents." Translated by Heather Watson MotoGP opportunity for Aegerter: Suzuki to field him during the Misano test       

Dorna Sports and Saudi Motorsport Company have signed an MoU that outlines the parties mutual desire to bring the world championship to the Middle East

MotoGP broadens its horizons, a Saudi GP in the pipeline

        Da anni ormai la MotoGP &egrave; un mercato, oltre che uno show, in continua espansione; in tal senso l'ultima novit&agrave; riguardante l'ampliamento della mappa geografica del motomondiale ha il sapore di una svolta importante. A Misano, Carmelo Ezpeleta, CEO della Dorna, ed il Principe Khalid Bin Sultan Al Abdullah Al-Faisal, Presidente della Saudi Automobile and Motorcycle Federation nonch&egrave; Saudi Motorsport Company, hanno firmato un protocollo d'intesa, un Memorandum of Understanding, che sottoscrive l'intenzione reciproca di portare la MotoGP in Arabia Saudita. Un passo decisamente importante per il massimo campionato a due ruote del mondo, sia da un punto di vista politico, che economico e di marketing. L'aggiunta dell'Arabia Saudita al calendario della MotoGP su base annuale vedr&agrave; lo sport espandersi ulteriormente in Medio Oriente, affiancando il Qatar che attualmente ospita l'unico round nella regione. La MotoGP sulle orme della Formula 1  Di concerto con il GP, l'iniziativa di partnership tra la Saudi Motorsport Company e la Dorna vedr&agrave; anche l'istituzione di un nuovo programma di sviluppo per i giovani piloti sauditi, al fine di migliorare l'accessibilit&agrave; alle corse su due ruote nel Regno. Ci&ograve; &egrave; in linea con il continuo impegno di Dorna per lo sviluppo dei giovani piloti in tutto il mondo, utilizzando le sue piattaforme e i suoi campionati per lanciare nuove carriere e sviluppare percorsi per correre in MotoGP. La MotoGP in Arabia Saudita andr&agrave; in scena su un circuito polivalente di nuova costruzione omologato FIM e FIA. A facilitare questa scelta &egrave; stato anche il successo di altri importanti campionati mondiali relaitivi al motorsport, tra cui il Gran Premio dell'Arabia Saudita di Formula 1 (dal 2021), il Formula E Diriyah ePrix (dal 2018) e la Dakar Rally (dal 2020). Carmelo Ezpeleta: "Arabia Saudita mercato chiave per gli sport motoristici"  Sotto la guida della Dorna e di Carmelo Ezpeleta, la MotoGP negli anni ha dimostrato di riuscire ad adattarsi ai tempi, espandendosi verso i giusti mercati. Anche questa volta la direzione presa sembra convincere e il CEO spagnolo spiega i motivi: "In qualit&agrave; di principale campionato mondiale di corse su circuito a due ruote, siamo entusiasti di questa opportunit&agrave; per la MotoGP, espandendo la sua portata in Medio Oriente, aggiungendo un Gran Premio annuale in Arabia Saudita, in una regione geografica che &egrave; un mercato chiave per gli sport motoristici. Negli ultimi anni, l'Arabia Saudita ha dimostrato la sua capacit&agrave; di mettere in scena importanti eventi mondiali di sport motoristici secondo i pi&ugrave; alti standard. La firma del Memorandum of Understanding codifica la nostra comune intenzione di esplorare ulteriormente questa opportunit&agrave;. Siamo fiduciosi che troveremo una nuova casa eccitante e accogliente nel Regno e non vediamo l'ora di collaborare ulteriormente con la Saudi Motorsport Company per realizzare insieme questa ambizione comune". Soddisfazione condivisa dal principe del Regno Saudita, Khalid Bin Sultan Al Abdullah Al-Faisal: "Siamo entusiasti di confermare oggi la firma di un Memorandum of Understanding con Dorna che delinea chiaramente il nostro obiettivo comune di portare la MotoGP in Arabia Saudita. Ha perfettamente senso aggiungere il pi&ugrave; grande serie di corse motociclistiche alla nostra lista crescente di eventi di corse di livello mondiale. Non vediamo l'ora di lavorare con Dorna per mantenere il nostro impegno condiviso di portare l'apice delle corse su due ruote in Arabia Saudita e per continuare a fornire maggiori opportunit&agrave; e iniziative per arricchire la vita di tutti i nostri residenti&rdquo;. Quartararo barcolla, Bagnaia decolla: a chi andr&agrave; il titolo della MotoGP?       

Dorna Sports e Saudi Motorsport Company hanno siglato un protocollo d'intesa che delinea l'intenzione condivisa di portare il motomondiale in Medio Oriente

La MotoGP allarga gli orizzonti, c'è l'intesa un GP in Arabia Saudita

        Le colonne del Motomondiale sono diverse, Herve Poncharal rappresenta la pi&ugrave; solida, salda al terreno e legata a tutte le epoche, da proprietario della squadra Tech 3 equipaggiata KTM e da presidente dell&rsquo;International Racing Team Association (IRTA). Eppure, &egrave; il modo in cui ci rivolge un appunto a illustrare il carattere del manager francese: &ldquo;Se pensi che io lavori nel paddock da 40 anni, ti sbagli&hellip; mi trovo qui da quasi 50 (ride). La gente dice: &lsquo;Wow, Herve esister&agrave; per sempre, forte dello spirito da ragazzo con cui spende la propria quotidianit&agrave;. Lui piace alle donne e adora il suo lavoro&rsquo;. Ecco qui&rdquo;. MotoGP, Poncharal: "Dovizioso ha valori forti, non &egrave; una Superstar" Poncharal: "Amo il mio lavoro"   Ami ancora il tuo mestiere? &ldquo;S&igrave;, anche se l&rsquo;epoca preferita risale agli albori della carriera, avevo 25 anni ed era il cosiddetto Continental Circus: si correva principalmente in Europa, usando poco gli aerei. Guidavamo da un posto all&rsquo;altro, allestendo un vero e proprio campeggio: arrivava la lunga fila di caravan, sembrava di stare in vacanza per sette mesi. Questa caratteristica mi manca. Un&rsquo;altra, invece, non mi manca per niente&rdquo;. Te la senti di parlarne? &ldquo;Devo. Perdevamo un amico in quasi tutti i weekend. Le gare su strada erano pericolose, le morti si registravano spesso. Io ho visto andarsene persone a me care e vicine. E fatico a nominarle: troppe persone e tutte della stessa importanza. Immagina quanto fosse difficile accettare certi incidenti. Mi &egrave; capitato di uscire il sabato sera con persone che, il giorno dopo, se ne sono andate. Terribile&rdquo;. Ai tempi, cosa sognava chi frequentava quel Circus? &ldquo;Un motociclismo proposto dai media e trasmesso in TV. Non sempre &egrave; stato possibile portare le emittenti, siamo andati anche in posti dove mancavano l&rsquo;acqua o l&rsquo;elettricit&agrave;. Si doveva combattere per arrivare, per poi cercare un modo per sopravvivere, per lavorare. Altro che internet!&rdquo;. Internet, un male necessario? &ldquo;Non apprezzo internet n&eacute; i social, da dove sono assente. &Egrave; roba che ammazza le menti. Io sono romantico e penso fosse meglio il passato, perch&eacute; le cose erano pi&ugrave; semplici, Era difficile trovare il budget per le competizioni, per&ograve; vivevamo con la mente libera. Eravamo decisamente artistici&rdquo;. &nbsp; Dorna ed Ezpeleta  E ora come siete? &ldquo;Professionali. Quando entr&ograve; la Dorna, nel 1992, vedemmo subito il grande aiuto per tutti gli operatori. A partire dai circuiti, finalmente pi&ugrave; sicuri e in linea con le esigenze dei piloti. La situazione &egrave; notevolmente migliorata, anche se&hellip;&rdquo;. Anche se&hellip;? &ldquo;Ripenso a Daijiro Kato, Suzuka 2003. La sua morte fu terribile. Carmelo disse: &lsquo;Non torneremo qui, finch&eacute; quel muro non verr&agrave; spostato&rsquo;. Qualcuno pensava che Ezpeleta si sarebbe inchinato alla potenza di Honda: si sbagliava. Suzuka &egrave; uscita dal calendario, Ezpeleta ha mantenuto la parola&rdquo;. Che tipo &egrave; il numero uno Dorna? &ldquo;Un businessman. Ma non soltanto: &egrave; &lsquo;rock and roll&rsquo;. E la gente non lo comprende. Se studiamo il percorso della sua vita, notiamo quanta &lsquo;follia&rsquo; abbia infuso nel suo operato. Ha dedicato la propria esistenza alle corse&rdquo;. Con lui, hai fatto tante cose. &ldquo;Abbiamo migliorato il paddock. Oppure, senti qui: gli air-fence sono stati presi dalle gare di sci. Eravamo in montagna, Ezpeleta disse: &lsquo;Queste barriere vanno bene anche per noi&rdquo;. E le portammo. Da l&igrave;, i piloti andarono a impattare contro un materiale assorbente agli urti, anzi, dissipante. Purtroppo c&rsquo;&egrave; stato l&rsquo;episodio di Luis Salom, che va affrontato a parte&rdquo;. Come andarono le cose? &ldquo;Dopo l&rsquo;accaduto, ci fu una riunione. I piloti vollero una chicane, noi pure, altrimenti niente GP. Carmelo promise di non tornare, in assenza di modifica. Ci&ograve; spiega il suo carisma&rdquo;. A giovarne, i giovani. &ldquo;Esatto. Il nostro sport &egrave; pericoloso, ma guardate i passi avanti compiuti. Sappiamo quanto siano stati fondamentali le idee e il contributo del Dottor Costa, ma Carmelo ha fornito a Claudio ogni strumento utile a perfezionare la Clinica Mobile e i servizi di assistenza. Di questo, siamo orgogliosi. Rimanendo &lsquo;rock and roll&rsquo;&rdquo;. Per&ograve;, il rock and roll vive su un detto particolare. &ldquo;Vivi veloce, muori giovane. S&igrave;, ma &egrave; valido a vent&rsquo;anni. Raddoppiando l&rsquo;et&agrave; e con figli a carico, meglio passare al &lsquo;vivi veloce e a lungo&rsquo;. E lo facciamo, penso al nostro paddock, con hospitality e ambiente da F1, pur mantenendo l&rsquo;essenza del motociclismo, costituito dal contatto tra tifosi e protagonisti. Lo abbiamo visto a Le Mans, dove fans e addetti ai lavori hanno raggiunto un livello di comunicazione fantastico. Ma non soltanto in Francia: anche al Sachsenring la gente &egrave; stata meravigliosa, si usciva la sera, potendo fruire di tanti servizi, incluso un concerto. Una birra in mano, l&rsquo;altra alzata al cielo, alla vigilia della gara. Dobbiamo mantenere tutto questo, rimanendo altamente professionali&rdquo;. &nbsp; Il Mugello e il post-Covid   Cosa &egrave; successo al Mugello? &ldquo;Uno dei miei posti preferiti, una pista magnifica, la passione e i marchi italiani... siamo arrivati l&igrave;, c&rsquo;era poca gente. Maledizione. La Dorna ha contattato gli organizzatori, uno scenario cos&igrave; spoglio &egrave; sembrato a tutti incredibile. Evito di porre critiche, per&ograve;&hellip; niente fumogeni, feste notturne, spettacolo e pienone. Il contrario di ci&ograve; che era consueto&rdquo;. Il ritiro di Valentino Rossi &egrave; la causa del flop? &ldquo;Assolutamente no. Prendiamo la Germania: nessun pilota locale in MotoGP, eppure c&rsquo;&egrave; stato il &rsquo;sold out&rsquo;. Sul Mugello, ho sentito diverse teorie: prezzi troppo alti, concomitanza con un festival musicale nella vicina Firenze, coincidenza con il ponte festivo del 2 giugno. Io so soltanto che, arrivando in zona, ho notato la poca pubblicit&agrave; all&rsquo;evento. Mi sono fermato a bere un caff&egrave;, confrontandomi con la gente del posto: nessuno sapeva che c&rsquo;era il GP Italia. So che Ezpeleta ha fatto notare come la situazione non fosse accettabile, specialmente considerando i pienoni ammirati negli altri circuiti. A Misano capiremo meglio dove sia diretto lo scenario, non credo sia un problema legato all&rsquo;Italia&rdquo;. Com&rsquo;&egrave; la situazione economica del Motomondiale post-Covid? &ldquo;Durante il lockdown abbiamo continuato a lavorare e, nonostante l&rsquo;accaduto, i soldi persi sono stati pochi. Merito di Carmelo che, malgrado blocchi e GP per forza di cose cancellati, ha saputo gestire la situazione, trovando i fondi per pagare gli attori del nostro show. Lo ha fatto collaborando con l&rsquo;IRTA: pensa, soltanto io devo pagare ben 60 persone. Far sopravvivere i team &egrave; stato vitale. Seppur senza spettatori, la stagione 2020 &egrave; ricominciata a luglio a Jerez, Ezpeleta &egrave; stato bravo a convincere gli addetti a investire ancora. La MotoGP &egrave; rimasta nella propria bolla, andando forte. Come forti si sono dimostrati i contratti con le TV: le Case sono felici&rdquo;. Quindi, i registratori di cassa sono a posto. &ldquo;Il campionato &egrave; in salute. Siamo dotati di un buon budget, guardate quante moto sono presenti nelle tre classi. Sono stati mantenuti i posti di lavoro e le iscrizioni. Il nostro modello di business funziona: l&rsquo;uscita degli sponsor del tabacco ci ha insegnato cosa sia l&rsquo;indipendenza. Se prima il denaro arrivava al 70% dalle sponsorizzazioni e il restante 30% dall&rsquo;organizzazione, ora possiamo raggiungere il contrario. Sapere di poter allestire un campionato con fondi nostri ci rende pi&ugrave; sicuri. Arrivando a un contributo del 70% dal campionato, il movimento &egrave; pi&ugrave; solido e libero da eventuali ripensamenti degli sponsor&rdquo;. Contenere i costi: &egrave; un dogma. &ldquo;La potenza del Motorsport &egrave; rappresentata dallo show: qui c&rsquo;&egrave; bisogno di battaglie, non di qualcuno che vince con dieci secondi di gap. Quindi, un solo fornitore di gomme, centralina uguale per tutti, numero di test contingentato. Si risparmia, e i piloti sono racchiusi in pochi decimi, il salvato &egrave; incalcolabile&rdquo;. &nbsp; La Suzuki, il fenomeno Quartararo  Non si poteva salvare la Suzuki? &ldquo;Siamo rimasti allibiti. ma non possiamo controllare l&rsquo;incontrollabile. La decisione &egrave; dei dirigenti Suzuki in Giappone, sappiamo che hanno la &lsquo;testa dura&rsquo;. Per il campionato non &egrave; un disastro, semmai lo &egrave; per il team, la griglia non caler&agrave; di valore&rdquo;. Il rapporto Tech 3-KTM funziona? &ldquo;S&igrave;, al pari delle altre formazioni indipendenti. Ho un contratto diretto con la KTM e ottimi piloti, Paolo Campinoti (Pramac, ndr) lo ha con la Ducati e ha ottimi piloti. La strategia dei junior team &egrave; coinvolgente, sia in termini di marketing che operativi. Stiamo convincendo le Case di quanto siano importanti le squadre private&rdquo;. Vantare Fabio Quartararo, cosa significa per la Francia? &ldquo;Dopo americani e australiani, italiani e spagnoli, un francese. Noi non abbiamo avuto tanti piloti di valore internazionale, quei pochi per&ograve; hanno fatto grandi cose. Christian Sarron, Olivier Jacque, Fabio Quartararo... in Francia, mai avremmo creduto di avere un iridato in MotoGP. Il movimento cresce, gli sponsor e le TV si interessano, il pubblico di conseguenza. Canal Plus &egrave; stupita dai dati d&rsquo;ascolto ottenuti. Grazie a Fabio e Johann Zarco ora abbiamo fans che, prima, nemmeno sapevano cosa fosse la MotoGP. Durante l&rsquo;inverno Fabio &egrave; stato ospite di programmi TV estranei allo sport. Come Valentino a suo tempo. Fabio &egrave; un bel personaggio, &egrave; sempre disponibile con tutti. Ha mantenuto i piedi per terra, a differenza di alcuni suoi colleghi. La MotoGP ha un eccellente ambasciatore. Se Zarco &egrave; un &lsquo;hippy rock&rsquo;, Fabio &egrave; pi&ugrave; social media&rdquo;. Herve Poncharal, invece, com&rsquo;&egrave;? &ldquo;Uno che tralascia lo smartphone. &Egrave; il 2022, ma io ho vissuto la mia vita. Sono andato in moto, sono rimasto libero dalle relazioni sentimentali, leggo ancora gli articoli stampati su carta. Perch&eacute; toccando la carta, si apprende meglio, la memoria incamera ogni informazione. Lascio agli altri i selfie in bagno, o la foto alla pizza. Io, la pizza la mangio!&rdquo;. MotoGP, Jorge Lorenzo: "Valentino Rossi ti faceva sentire piccolo"&nbsp;       

Il manager Tech3 si racconta: "Da Presidente IRTA, sono felice del lavoro svolto con Ezpeleta. Abbiamo superato la pandemia, ma il flop del Mugello..."

Esclusiva, Poncharal: "Il ritiro di Rossi non è la causa del flop MotoGP"

        The recent Austrian race weekend brought news, debate and controversy. From the new chicane to the different opinions of riders regarding the new Sprint Race format that will be introduced in 2023. F1 champion Fernando Alonso also had something to say about this latest initiative as he visited the Aprilia garage as a guest during the Red Bull Ring round. &ldquo;I think it&rsquo;s a great idea &ndash; states the Alpine driver &ndash; because it means more action on Saturday and so we&rsquo;ll be glued to the TV even earlier, and not just on Sunday. It won&rsquo;t influence grid positions for Sunday either, so the riders will be able to take more risks, knowing that they won&rsquo;t compromise their grid position.&rdquo;&nbsp; Total faith in Ezpeleta In the interview with motogp.com, the Spaniard confirms that he thinks the &ldquo;sprint&rdquo; could help remedy the recent drop in spectator numbers. He also fully supports championship boss Carmelo Ezpeleta: &ldquo;Everything that Carmelo Ezpeleta and MotoGP do serves as inspiration for other categories. This will be another example of that.&rdquo; The new format will come into being as of next season, despite the fact that most of the riders are not in agreement with this decision, deeming it senseless and risky. Traslated by Heather Watson Tardozzi supports the Sprint Race in MotoGP: &ldquo;A great idea for the show&rdquo;       

The F1 driver and world champion extols the new format, trusting in Ezpeleta

MotoGP, Alonso a guest at the Red Bull Ring: “A sprint race? A great idea”

        Il weekend tra i monti austriaci &egrave; stato contornato da diverse novit&agrave;, dibattiti e polemiche. Partendo dalla nuovissima chicane fino ad arrivare alle diverse opinioni dei piloti sul nuovo format con Sprint Race che sar&agrave; protagonista nel 2023. A parlarne &egrave; anche il campionissimo Fernando Alonso che trovandosi ospite nel box Aprilia per il round sul tracciato Austriaco ha espresso la sua. &ldquo;Penso che sia una grande idea&nbsp;&ndash; dichiara il pilota Alpine - perch&eacute;&nbsp;permetter&agrave; di avere pi&ugrave; azione dal sabato e quindi saremo gi&agrave; incollati alla tv molto prima, non solo alla domenica. Inoltre&nbsp;non influir&agrave; sulla posizione di partenza&nbsp;della domenica&nbsp;e quindi permetter&agrave; ai piloti di rischiare di pi&ugrave;, sapendo che non comprometteranno la loro posizione in griglia.&rdquo;  Fiducia totale a Ezpeleta  Nell&rsquo;intervista concessa a motogp.com lo spagnolo crede che la &ldquo;Sprint&rdquo; pu&ograve; dare una mano al calo di spettatori che il motomondiale sta avendo da un po&rsquo; di tempo a questa parte. Supporta anche al 100% il &ldquo;boss&rdquo; del circus Carmelo Ezpeleta: &ldquo;Tutto quello che fa Carmelo Ezpeleta e la MotoGP fanno &egrave; di ispirazione per altre categorie. Questa sar&agrave; un&rsquo;altra di queste.&rdquo; Il nuovo format sar&agrave; in vigore dalla prossima stagione seppur la maggior parte dei piloti non &egrave; affatto d&rsquo;accordo con questa scelta, reputandola inutile e rischiosa. Ducati, "primadonna" MotoGP conquistata solo da Bagnaia       

Il pilota di F1 e campione del mondo esalta il nuovo format dando tutta la fiducia a Ezpeleta

MotoGP, Alonso ospite al Red Bull Ring: “Sprint Race? Una grande idea”

        La notizia circolava come una scheggia impazzita per il paddock gi&agrave; ieri, ma ora &egrave; ufficiale. La MotoGP accoglier&agrave; dal 2023 la Sprint Race, in tutti i Gran Premi del proprio calendario. Un cambiamento epocale, come &ndash; per certi versi &ndash; il passaggio dalle due alle quattro tempi, annunciato oggi in conferenza stampa da Carmelo Ezpeleta, il presidente della FIM Jorge Viegas e Herv&egrave; Poncharal, in qualit&agrave; di presidente dell&rsquo;IRTA.&nbsp;&ldquo;Abbiamo sempre cercato di migliorare la MotoGP &ndash; ha aperto il numero uno di Dorna &ndash; guardando anche agli altri sport, nel tentativo di renderla pi&ugrave; appetibile per tutti, ad iniziare da tifosi e televisioni. Per questa ragione abbiamo deciso di cambiare il format del weekend: ne abbiamo parlato con i team e le case ottenendo risposte positive, e dunque eccoci qua&rdquo;.&nbsp;Chi pare non essere stato particolarmente coinvolto nella decisione sono i piloti, decisi &ndash; in parte &ndash; ad unirsi in un nuovo sindacato.&nbsp;&ldquo;Non &egrave; compito nostro avvisare i piloti, bens&igrave; dei team e della case. Onestamente ieri in Safety Commission pensavo di dover confermare un qualcosa che gi&agrave; si sapeva: durante quest&rsquo;ultima ho parlato tanto e francamente con i piloti, ottenendo vari pareri. Scelte come queste sono sempre controverse, i piloti d&rsquo;altronde pensano al loro interesse. Sindacato piloti? C&rsquo;&egrave; gi&agrave; la Saferty Commission. Se vogliono creare qualcosa di diverso devono parlare prima con me, non con la stampa&rdquo;.&nbsp;Passando agli aspetti tecnici, non mancano le cose interessanti, tra certezze e dubbi.&nbsp;&ldquo;Il nuovo esatto programma del weekend non &egrave; ancora stato definito, ne stiamo parlando con tutti gli attori coinvolti. Per certo il numero di motori e di gomme rimarranno i medesimi, mentre la durata delle gare sar&agrave; esattamente la met&agrave; della gare classiche, con met&agrave; dei punti in palio. Rischio somiglianza con la SBK? La Superpole Race e la Superbike in generale hanno caratteristiche diverse, ed in generale la MotoGP non avr&agrave; problemi&rdquo;. Viegas: &ldquo;Sprint Race modo per riempire il sabato&rdquo;  &ldquo;Dopo due anni contraddistinti dal Covid la MotoGP necessita di una maggiore esposizione &ndash; il commento di Jorge Viegas &ndash; sia per le televisioni che per i fans. E&rsquo; un modo per riempire il sabato: dobbiamo ancora ultimare gli ultimi dettagli, ma certamente non conter&agrave; per la griglia di partenza della gara domenica, che verr&agrave; decisa dalle qualifiche. Certamente serviva una scossa, per restare al top del motorsport mondiale&rdquo;. &nbsp;&nbsp;La voce dei team &egrave; stato ovviamente quella di Herv&egrave; Poncharal, venuto a conoscenza del piano &ldquo;relativamente&rdquo; tardi.&nbsp;&ldquo;Mi &egrave; stato sottoposto il progetto dopo la pausa estiva, e mi &egrave; subito piaciuto. Abbiamo gi&agrave; un grande show, ma c&rsquo;&egrave; sempre la possibilit&agrave; di migliorare. I team dal canto loro hanno appoggiato il progetto, cosa molto utile: stiamo vivendo un giorno di grande importanza nella storia della MotoGP&rdquo;.&nbsp;Il francese si &egrave; esposto anche sulla questione sindacato piloti, tirando in ballo un importante esempio.&nbsp;&ldquo;Da circa una decade si parla di un sindacato dei piloti, ma posso dire che questo &egrave; il campionato dove i piloti sono maggiormente informati su come vanno le cose, e Dorna ha sempre mantenuto le promesse: nel 2003 i piloti e Dorna hanno chiaramente detto che non sarebbero tornati a Suzuka fino a quando il muro (fatale nell&rsquo;incidente di Daijiro Kato ndr) non fosse stato spostato, e cos&igrave; &egrave; stato. Ci fu dibattito anche sul passaggio ai quattro tempi, &egrave; normale, ma serve andare avanti nonostante i contrasti. Se i piloti vogliono unirsi possono tranquillamente farlo&rdquo;. Di Giannantonio; "La Sprint Race &egrave; una stronzata, serve un sindacato dei piloti"&nbsp;&nbsp;       

Il CEO di Dorna: "Se vogliono fare un sindacato prima devono parlarne con me". Viegas: "Un modo per riempire il sabato"

MotoGP: la Sprint Race è realtà. Ezpeleta: “Non toccava a noi informare i piloti”

        Il tema del flop del pubblico presente in circuito al Mugello &egrave; ancora caldo, una circostanza che ha in parte sorpreso, essendo stati abituati ad un GP d'Italia che per molti anni ha fatto registrare un'affluenza tra le maggiori di tutto il calendario. Sull'accaduto si &egrave; espresso il CEO di Dorna Carmelo Ezpeleta, che in un'intervista per Motociclismo.es ha chiarito la sua opinione in merito, lanciando indirettamente un messaggio sul futuro dei GP italiani nel calendario del mondiale e puntando il dito contro la promozione locale dell'evento: "Abbiamo avuto una contrapposizione con il Gran Premio di Monaco della F1, che in Italia &egrave; importante per tutto ci&ograve; che riguarda la Ferrari. Questa concomitanza &egrave; stata un errore. Credo anche che abbiano fatto poco lavoro di promozione. Ne abbiamo gi&agrave; parlato. Se i due GP che facciamo in Italia non avranno successo, non ne faremo due in futuro". Ezpeleta su Valentino Rossi: "Credo che la gente sia andata avanti"  In molti imputano all'assenza di Valentino Rossi la motivazione dietro al calo di pubblico durante il week-end del Mugello. Una circostanza che sebbene non sia probabilmente l'unica verit&agrave; &egrave; comunque un fattore senza dubbio incisivo. A tal proposito Ezpeleta &egrave; stato chiaro, rinviando una valutazione di questo tipo al prossimo appuntamento di Misano: "A Misano vedremo quanto pesa l'assenza di Rossi. In realt&agrave; al Mugello c'&egrave; stata poca promozione. Onestamente relativamente a Rossi, credo che la gente sia andata avanti". Ciononostante il Ceo spagnolo ha ribadito l'importanza del 9 volte iridato e della necessit&agrave; che in Italia migliori la macchina promozionale intorno ai nuovi piloti e alla case motociclistiche di riferimento: "L'altro giorno ho dato un'occhiata in giro, perch&eacute; &egrave; mio dovere, e ho visto com'erano le tribune, e c'&egrave; ancora molta gente vestita come Valentino e molta gente che compra ancora il suo merchandising. Penso che dobbiamo fare molto lavoro promozionale in Italia, perch&eacute; non &egrave; molto spiegabile che un paese che ha Aprilia e Ducati, nonch&egrave; un gruppo di piloti che possono vincere e che hanno vinto quest'anno in MotoGP, non abbia pi&ugrave; seguito di cos&igrave;. Dobbiamo studiare e capire come possiamo aiutare". Con il manager spagnolo la MotoGP ha attraversato varie ere, dagli anni di dominio di Doohan, Rossi e Marquez ai campionati pi&ugrave; equilibrati, come le ultime stagioni: "Ho vissuto entrambi i periodi; come ad esempio i campionati dominati da Doohan con i suoi cinque titoli di fila. Poi ci si chiedeva cosa sarebbe successo quando Doohan se ne fosse andato e arriv&ograve; Rossi vincendo tutti i suoi campionati. La stessa cosa successe dopo Rossi con l'arrivo di Marquez. Ora c'&egrave; un ragazzo come Quartararo che &egrave; un portabandiera di un paese come la Francia, con molti abitanti". La sorpresa del ritiro della Suzuki  Successivamente Ezpeleta ha commentato l'annuncio del ritiro della Suzuki, una doccia gelata che nessuno si aspettava: "Non avevamo avuto nessuna indicazione sul possibile ritiro della Suzuki.&nbsp;Mi hanno avvisato il luned&igrave; dopo Jerez&nbsp;che non avrebbero continuato e che avrebbero fatto una dichiarazione il giorno dopo. Cos&igrave; ho detto loro di non farlo, perch&eacute; se avessero rilasciato&nbsp;una dichiarazione avrei intrapreso&nbsp;immediatamente un'azione legale. Mi hanno detto di aver fatto cos&igrave; perch&eacute; in Giappone quella settimana sarebbe stata festiva, cos&igrave; hanno atteso una settimana. Abbiamo concordato una serie di condizioni, che stiamo rifinendo, e tra qualche giorno faremo una dichiarazione in cui diremo che abbiamo raggiunto un accordo". Orari Tv MotoGP Germania: gara in diretta su SKY e TV8 &nbsp;&nbsp;        

Il Ceo della Dorna ha espresso una valutazione interessante sul calo dell'affluenza di pubblico del Mugello, puntando l'obiettivo al GP di San Marino

MotoGP, Ezpeleta: “A Misano capiremo il peso dell'assenza di Rossi”

        Continua il rapporto tra MotoGP e il Misano World Circuit Marco Simoncelli: il tracciato continuer&agrave; a ospitare il Motomondiale fino al 2026, come confermato dalle parti interessate nella giornata di gioved&igrave;. MotoGP: i prezzi per i biglietti del Mugello e dove acquistarli Una sinergia che continua  Una notizia che va a solidificare un rapporto che va avanti dal 2007, anno in cui Misano torn&ograve; con grande successo nel calendario del Motomondiale. &ldquo;Questo progetto nato 15 anni fa regge nel tempo a dimostrazione di quanto si sia lavorato bene in termini di collaborazione e sinergia", ha spiegato il Segretario di Stato di San Marino Teodoro Lonfernini. "L&rsquo;organizzazione del Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini di MotoGP &egrave; solo una delle tante iniziative che ci vedono collaborare con l&rsquo;Italia, in questo caso con i territori limitrofi, per progetti di interesse reciproco. La Regione Emilia Romagna, la Provincia di Rimini, i Comuni coinvolti e il Misano World Circuit, insieme alla Repubblica di San Marino, daranno vita ad un evento che torner&agrave; ai fasti degli anni passati con le conseguenti positive ricadute in termini di promozione, di immagine e di prestigio&rdquo;.  Ezpeleta esalta Misano  Una soddisfazione convidisa dal CEO Dorna Carmelo Ezpeleta: &ldquo;Qui troviamo cuore e passione, capacit&agrave; organizzativa e una terra con tradizioni eccezionali nel motorsport. Il lavoro che viene fatto qui &egrave; ogni anno migliore, questa &egrave; divenuta una tappa fondamentale del calendario MotoGP. Sponsor, team e piloti attendono con emozione l&rsquo;appuntamento con il Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini e noi organizzatori saremo nella condizione ideale per esprimere le massime potenzialit&agrave;&rdquo;. Il prossimo appuntamento con il tracciato di Misano &egrave; previsto per il weekend 2-4 settembre, quando le tre classi del Mondiale prototipi torneranno a gareggiare tra le curve del tracciato romagnolo. MotoGP, Espargaro rinnova con Aprilia: "Dubbi dopo Le Mans, ora sono felice"       

Il prolungamento del sodalizio tra gli Enti locali e il boss Dorna Carmelo Ezpeleta &egrave; stato siglato nella giornata di gioved&igrave; 26 maggio &nbsp;

Misano, avanti tutta: prolungato l'accordo per ospitare la MotoGP

        With an increase in the number of races making up the MotoGP season, now 21 rather than 19, the world championship bosses have had to make an important decision as to the number of engines that each team in the paddock can use. Dorna president Carmelo Ezpeleta, together with the FIM, IRTA and MSMA, has therefore decided to increase the engines available to teams. Introducing an eighth engine  Previously, or rather at the start of the championship, the regulation set out that teams could only use seven engines during a season, with a maximum of nine for teams with concessions. Now, following the rule change, the situation is as follows: All teams competing in the MotoGP world championship will have an allocation of eight engines. And for those manufacturers with concessions, the number will increase to ten. The use of these two engines will be permitted from the nineteenth race onwards. A 20- or 21-race season?  The last dilemma that Dorna managers face is that relating to the new GP in Finland. The new event is set to run on 8-10 July at the KymiRing circuit, but the round is not yet confirmed and will depend on the inspection that will take place shortly. Translated by Heather Watson MotoGP, irregular pressure? Dall'Igna: &ldquo;We&rsquo;ve acted legally&rdquo;       

With an extended calendar, the MotoGP Commission has decided to increase the number of engines available to teams. Though the KymiRing event remains a sticking point

MotoGP, regulation change: more engines for a 21-race season

La notizia-bomba emersa dopo i recenti test di Jerez trova finalmente una conferma ufficiale: &quot;Suzuki Motor Corporation &egrave; in discussione con Dorna sulla possibilit&agrave; di terminare la sua partecipazione in MotoGP alla fine del 2022&quot;, &egrave; il commento rilasciato dalla Casa di Hamamatsu nella mattinata di gioved&igrave;.  Un comunicato, quello del marchio giapponese, anticipato da Carmelo Ezpeleta in una dichiarazione rilasciata mercoled&igrave;.  La nota Suzuki   &quot;Purtroppo, l&#39;attuale situazione economica e la necessit&agrave; di concentrare i propri sforzi sui grandi cambiamenti che il mondo si trova ad affrontare in questi anni, stanno costringendo Suzuki a spostare costi e risorse umane per sviluppare nuove tecnologie&quot;, prosegue la nota emessa, che conferma le trattative in corso con Dorna per abbandonare il Motomondiale al termine della stagione in corso.  Una decisione che, come spiegato pi&ugrave; volte da Ezpeleta, non pu&ograve; essere presa in maniera unilaterale ma che richiede lunghi e complessi negoziati.&nbsp;  &quot;Vorremmo esprimere la nostra pi&ugrave; profonda gratitudine al nostro Team Suzuki Ecstar, a tutti coloro che hanno supportato le attivit&agrave; motociclistiche di Suzuki per molti anni ea tutti i fan Suzuki che ci hanno dato il loro supporto entusiasta&quot;, conclude il comunicato.  MotoGP, Bagnaia: &quot;Difficile sorpassare? Non sono d&#39;accordo&quot; 

Dopo le voci circolate in queste settimane, arriva il comunicato ufficiale della Casa giapponese&nbsp;

Suzuki a un passo dall&#39;addio: &ldquo;Stiamo trattando per lasciare la MotoGP&rdquo;

        Mentre tutto il circus della MotoGP &egrave; pronto per iniziare il fine settimana di Le Mans, ecco arrivare il commento di Carmelo Ezpeleta sui casi che hanno recentemente scosso - con tempi ed effetti diversi - il paddock. Il primo sia in termini di tempo che di problematicit&agrave; riguarda Suzuki, con la quale Dorna &egrave; ovviamente in contatto.&nbsp;&ldquo;Stiamo parlando con loro - ha aperto Ezpeleta ai microfoni dello streamer Nico Abad - e domani uscir&agrave; un comunicato in merito. Come abbiamo gi&agrave; detto non si pu&ograve; rescindere un accordo unilateralmente, quindi questa loro scelta va discussa nel modo giusto&rdquo;. Ezpeleta: &ldquo;Polemica sulle gomme insensata&rdquo;  Le parole del numero uno di Dorna sembrano confermare l&rsquo;uscita di scena della casa di Hamamatsu, con la quale non c&rsquo;&egrave; voglia di negoziare.&nbsp;&ldquo;Non penso ci sia soluzione alla cosa, ma nemmeno ci interessa trattenerli. Abbiamo molte richieste di persone che vogliono prendere il loro posto, ma questo possiamo deciderlo con tranquillit&agrave;&rdquo;.&nbsp;Ezpeleta infine dice anche la sua sull&rsquo;altro caso, quello - spentosi molto rapidamente - della pressione troppo bassa della gomma anteriore di Pecco Bagnaia.&nbsp;&ldquo;La polemica legata alla pressione della gomma anteriore &egrave; una cosa senza senso, sulla quale non credo serva davvero aggiungere nulla&rdquo;. MotoGP, Bagnaia: "Difficile sorpassare? Non sono d'accordo"&nbsp;&nbsp;       

Il numero uno di Dorna spiega: "Non c'&egrave; soluzione e non ci interessa trattenerli. La polemica sulle pressioni? Insensata"

MotoGP, Ezpeleta conferma: “Suzuki vuole andarsene”

Carmelo Ezpeleta is being kept busy with the various difficulties relating to the world championship. One of the latest was the tricky transportation of some of the containers from Indonesia to Argentina. MotoGP has now moved on to Austin and, as we wait to see the riders back on track, Carmelo Ezpeleta has carried out an interview with Spanish website solomoto.es, in which he covers many topics, including Valentino Rossi&rsquo;s retirement.  Ezpeleta: &ldquo;I won&rsquo;t cry for Valentino&rdquo;   The journalist drew a comparison between Valentino Rossi leaving MotoGP and Lionel Messi leaving Barcelona, two transitions that weren&rsquo;t in fact too difficult to digest: &ldquo;I admit that the comparison is a good one, a fair one&rdquo;, comments Ezpeleta, &ldquo;but with the same sincerity, I can tell you that I didn&rsquo;t cry for Messi and won&rsquo;t for Rossi either. I think that, in both cases, there is gratitude on the part of all the fans who were able to enjoy what these two phenomenal sportsmen gave them for so many years. Particularly Valentino, whose career was longer than that of the Argentinian champion&rdquo;.  &ldquo;The championship is stronger than the stars who leave&rdquo;   The Dorna CEO clarifies one point: &ldquo;But if this is a way of insinuating that since Rossi has left, the whole motorcycle racing world needs to be changed, then that&rsquo;s not the case at all. There is nothing to change in MotoGP because it has its own consolidated importance, even if a charismatic rider like Valentino leaves. I don&rsquo;t sell marketing products, and Dorna has never intentionally tried to create a personality, fuel a rivalry or push the image of a rider to make him more or less popular. Sure, Valentino drew in an entire generation, but it&rsquo;s also true that in recent years he didn&rsquo;t experience much success, and this was because the generation of riders that followed him is also a very talented generation. I experienced the post-American and post-Doohan era... I&rsquo;ve already been through it and the championship has always been stronger than the stars who leave&rdquo;.  Translated by Heather Watson  Tragedy shakes MotoGP ahead of the Americas GP 

The Dorna CEO takes a firm stand in relation to Valentino Rossi&#39;s departure &nbsp;

MotoGP, Ezpeleta: &ldquo;I didn&rsquo;t cry for Messi, I won&rsquo;t for Rossi&rdquo;

        Carmelo Ezpeleta &egrave; sempre alle prese con le mille difficolt&agrave; che riguardano il Motomondiale. Tra le ultime alle quali abbiamo assistito, il difficile spostamento di alcuni container dall'Indonesia all'Argentina. Adesso la MotoGP si &egrave; trasferita ad Austin (qui tutti gli orari del weekend) e in attesa di vedere i piloti in pista, Carmelo Ezpeleta ha rilasciato un'intervista al giornale spagnolo solomoto.es nella quale ha parlato di molti argomenti tra cui l'addio alle corse di Valentino Rossi. Ezpeleta: &ldquo;Non pianger&ograve; per Valentino&rdquo;  Il giornalista ha fatto una similitudine tra l'addio di Valentino Rossi alla MotoGP e quello di Lionel Messi al Barcellona, due transizioni che non sono state affatto difficili da digerire: &ldquo;Ammetto che il paragone &egrave; buono e anche adeguato&nbsp;- ha commentato Ezpeleta -, ma con la stessa sincerit&agrave; ti dico che non ho pianto per Messi, n&eacute; lo far&ograve; per Rossi. Penso che, in entrambi i casi, ci sia una gratitudine da parte di tutti i fan che hanno potuto godere di ci&ograve; che questi due fenomeni ci hanno regalato per cos&igrave; tanti anni. In particolare Valentino, la cui carriera &egrave; stata pi&ugrave; lunga di quella del fuoriclasse argentino&rdquo;. &ldquo;Il campionato &egrave; pi&ugrave; forte delle stelle che vanno via&rdquo;  Il CEO Dorna ha per&ograve; precisato una cosa: &ldquo;Se per&ograve; si tratta di insinuare che da quando Rossi se ne &egrave; andato, tutto deve essere rifatto nel mondo delle corse motociclistiche, posso dire che non &egrave; affatto cos&igrave;. In MotoGP non c'&egrave; bisogno di rifare nulla perch&eacute; ha una sua entit&agrave; consolidata, anche se non c'&egrave; pi&ugrave; un pilota carismatico come Valentino. Non vendo prodotti di marketing, mai da parte di Dorna abbiamo cercato intenzionalmente di creare una figura, alimentato una rivalit&agrave; o forzato l'immagine di un pilota per renderlo pi&ugrave; o meno popolare. Certo, Valentino ha trainato un'intera generazione, ma &egrave; anche vero che negli ultimi anni non lo hanno accompagnato molti successi, e questo proprio perch&eacute; la generazione di piloti che &egrave; venuta dopo di lui &egrave; stata anche una generazione di grande talento. Ho vissuto i piloti post-americani, il post-Doohan... Ci sono gi&agrave; passato e il campionato &egrave; sempre stato pi&ugrave; forte delle stelle che sono andate via&rdquo;. Una tragedia scuote la MotoGP alla vigilia del GP Americhe       

Il CEO della Dorna ha una ferma posizione sull'addio dei fenomeni della MotoGP, ecco qual'&egrave;

MotoGP, Ezpeleta: “Non ho pianto per Messi, non lo farò per Rossi”

As of tomorrow, 1 April, the world championship riders should have been out on track at Termas de Rio Hondo to begin a long weekend of practice in preparation for the race on Sunday 3 April. And yet, some breaking news from Argentina confirms that while the riders are ready, their bikes or not. Or at least some are not. Dorna CEO Carmelo Ezpeleta has explained what&rsquo;s going on during a special press conference today.  Problems with the cargo flight   &ldquo;As you know, two weeks ago we were in Indonesia &ndash; he explains &ndash; and everything had been well prepared, with a week and a half between rounds. Last Wednesday, we sent flights from Lombok to Argentina and one flight had a problem in Mombasa, Africa. So we took the decision to send another plane that had already reached Argentina back to Lombok to collect the remaining cargo before returning to Argentina. But this flight also had a problem in Mombasa and hasn&rsquo;t arrived in time&rdquo;.  At first, the hope was that the flight could depart yesterday and arrive in Argentina today but the issue proved more serious: &ldquo;We&rsquo;ve been forced to postpone Friday&rsquo;s sessions&rdquo;, he added. &quot;The plane suffered an engine problem, so we asked for two more flights to travel from London and Paris and if all goes well, the flight from Mombasa will arrive in time so that we can stick to the new schedule for Saturday&rdquo;.  Ezpeleta: &ldquo;The war in Ukraine has complicated things&rdquo;   As the Dorna CEO explains, the teams affected by these delays are team Gresini, team VR46 and also Ducati: &ldquo;We need to offer everyone the same conditions&rdquo;, explains Ezpeleta, &ldquo;so even if this only affected one team, we&rsquo;d have postponed&rdquo;. But what would happen if the flight fails to arrive tomorrow? &ldquo;It&rsquo;s a good question, but we&rsquo;ll know in advance. We&rsquo;ve learned a lot over 30 years of course and the flight situation is always complicated. The problem is exacerbated by the war in Ukraine. Many cargo flights are run by Russian companies and right now roughly 20% of these flights have been cancelled. There simply aren&rsquo;t enough flights right now, and we don&rsquo;t have other solutions if they can&rsquo;t fix the engine issue with the place at Mombasa&rdquo;.  Ezpeleta: &ldquo;Reduce the races? Definitely not&rdquo;   Looking ahead, might the MotoGP calendar need to be revised? &ldquo;We might need to reconsider back-to-back races but this isn&rsquo;t one of those cases. This is GP number 499 and it&rsquo;s the first time this has happened, it&rsquo;s not positive but we need to accept these things. The only solution would be to reduce the races, but there&rsquo;s so much interest in MotoGP so we don&rsquo;t want to do that. Scheduling the calendar is one of the toughest tasks.&rdquo;  Translated by Heather Watson  MotoGP, the latest Honda setback: no Argentina for Nakagami 

Dorna CEO Carmelo Ezpeleta has held a special press conference this afternoon, explaining the reasons that have led to this rather unusual decision

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