        Se si pensa a Christophe Ponsson, il primo pensiero che passa per la testa &egrave; certamente la difficilissima esperienza vissuta in MotoGP a Misano nel 2018, in cui dopo essere stato catapultato senza alcun test sulla Ducati Avintia ha faticato per tutto il weekend a trovare la quadra. Tuttavia, il pilota francese vanta diversi trascorsi nel mondiale Superbike con Kawasaki, Aprilia e Yamaha, oltre a buoni risultati sia nella FSBK che nella ESBK. Proprio in quest'ultima, ovvero il campionato spagnolo Superbike della RFME (Real Federacion Motociclista Espanola), Ponsson si ricongiunger&agrave; con il team Gil Motor Sport, squadra di cui ha difeso i colori nel biennio 2021-2022 nel mondiale Superbike ottenendo diverse Top 10 e piazzamenti a punti, nonostante i problemi fisici abbiano segnato fortemente la sua esperienza tra le derivate di serie. CIV SBK, a Misano parte la nuova stagione: Pirro a caccia del 10&deg; titolo Ponsson al via dell'ESBK con BMW  Il centauro d'oltralpe, per&ograve;, non sar&agrave; pi&ugrave; alla guida di una Yamaha R1 come accaduto nella serie iridata, bens&igrave; di una BMW M 1000 RR. Una scelta comprensibile, trattandosi della moto campionessa in carica della categoria con il portoghese Ivo Lopes, il quale sar&agrave; ancora una volta al via con il team EasyRace. Una particolarit&agrave; dell'ESBK &egrave; per&ograve; la gomma libera: Ponsson e il team Gil Motor Sport hanno deciso di affidarsi a Pirelli, mentre Lopes ed EasyRace proseguiranno con Dunlop. A parit&agrave; di moto, ci sar&agrave; quindi anche un confronto tra costruttori di pneumatici a rendere il tutto pi&ugrave; incerto. E non manca molto all'inizio delle ostilit&agrave;, visto che il primo round si svolger&agrave; questo fine settimana sul circuito di Jerez de la Frontera. Pasqua racing per Dovizioso: vittoria in MX2 nel Trofeo Marche       

Il pilota francese torner&agrave; a difendere i colori della squadra con cui ha corso nel mondiale Superbike nel 2021 e nel 2022, passando per&ograve; a BMW nella serie iberica

Chi si rivede: Ponsson e il team Gil Motor Sport al via dell'ESBK

        Nel weekend appena passato ha corso con la Honda del team Laglisse nell&rsquo;ESBK a Valencia ottenendo un risultato di tutto rispetto (P4 alla prima gara a 4 decimi dalla vittoria), ma Christophe Ponsson &egrave; salito agli onori della cronaca per aver sbottato via social contro il Team Manager di Kawasaki Webike Trickstar, squadra con la quale avrebbe dovuto disputare la 24h di Le Mans. Avrebbe dovuto, appunto. La realt&agrave; dei fatti &egrave; che il francese non ha mai preso il via della gara venendo sostituito a 3 ore dalla partenza dal quarto pilota del team, giapponese come Watanabe. E&rsquo; a questo punto che &egrave; arrivata la sbottata via social dell'ormai ex pilota del team per non aver capito il motivo della sostituzione. A seguito di questa situazione, Ponsson non prender&agrave; parte alla 24h di Spa del prossimo giugno interrompendo il contratto in essere con Kawasaki Webike Trickstar. Il post social  La notizia risale allo scorso 11 maggio ma il francese l&rsquo;ha ripostata sul suo account Twitter solamente nella giornata di ieri spiegando la decisione di abbandonare la squadra dell&rsquo;EWC. &ldquo;Dopo la delusione della 24h di Le Mans, &egrave; tempo di chiarire la mia situazione. Non capisco e non accetto la decisione del Team Manager di Kawasaki Webike Trickstar di non farmi correre la gara come pilota titolare e rimpiazzarmi con il quarto pilota della squadra, che non ha mostrato il mio stesso passo. Dopo tutto il lavoro svolto durante l&rsquo;inverno, non accetto di essere buttato fuori 3h prima della partenza per ragioni che nulla hanno a che fare con lo sport. Per questo motivo ho deciso di ritirarmi dal progetto KWT e lasciare immediatamente la squadra.&rdquo;        

&ldquo;Non ho capito perch&eacute; il Team Manager mi abbia sostituito con il quarto pilota&rdquo; dice il pilota francese nel suo post sui social degli scorsi giorni

EWC, Ponsson sbotta: “Lascio il team Kawasaki Webike Trickstar”

        There will be five Yamahas on the SBK grid again this year. In addition to the official bikes of team Pata With Brixx, headed up by Paul Denning, and the GRT bikes of Filippo Conti and Mirko Giansanti&rsquo;s independent team, a fifth four-cylinder will be fielded by Gil Motosport, a team that lined-up with rider Cristophe Ponnson in 2021 and that will retain the Frenchman this coming season. Born in Lyon on 23 December 1995, 26-year old Chris is preparing for his third full season in the world championship. We say &lsquo;full&rsquo; because he debuted in 2015, before completing a few races with Aprilia in 2020. He then contested the entire 2021 season, finishing twentieth in the overall standings. Having taken on the challenge with the support of Alstare manager Francis Batta, before &lsquo;going it alone&rsquo;, Gil Motosport is followed closely by father Jean-Christophe, a passionate and competent motorcycle mogul. His son will therefore have the chance to exploit improvements made to the R1, the Iwata manufacturer able to count on the fixed presence of Ponsson, Kohta Nozane, Garrett Gerloff, Andrea Locatelli and Toprak Razgatlioglu in 2022. Translated by Heather Watson BSB: Tarran Mackenzie undergoes surgery in Spain       

The Frenchman will be back on the R1, the same bike he rode last season. With Razgatlioglu, Locatelli, Gerloff and Nozane all confirmed, the Iwata manufacturer is one of the most complete

SBK, (at least) five Yamahas: Ponsson remains with Gil Motosport

        Saranno ancora cinque le Yamaha presenti sulla griglia SBK di quest'anno. Oltre alle due ufficiali del team Pata With Brixx diretto da Paul Denning, a parte le GRT della squadra indipendente di Filippo Conti e Mirko Giansanti, ecco nuovamente la quattro cilindri in linea del Gil Motosport, squadra in cui nel 2021 ha militato Cristophe Ponnson, francese pronto a ripetere l'esperienza. Nato a Lione il 23 dicembre 1995, sicch&eacute; ventiseienne, Chris si sta preparando per affrontare la sua terza stagione iridata... e mezza: esordiente nel 2015, in azione con l'Aprilia per qualche tappa del 2020, titolare della sella nello scorso campionato, concluso al ventesimo posto della classifica generale. Cominciata la sfida con il supporto di Alstare del manager Francis Batta, portata poi avanti "in proprio", il Gil Motosport &egrave; seguito attentamente da pap&agrave; Jean-Christophe, magnate appassionato e competente di motociclismo. Per il figlio ci sar&agrave; quindi la possibilit&agrave; di mettere in mostra i miglioramenti compiuti sulla R1 della Casa di Iwata, che avr&agrave; appunto Ponsson, Kohta Nozane, Garrett Gerloff, Andrea Locatelli e Toprak Razgatlioglu quali rappresentanti fissi della griglia 2022. Marc Marquez si diverte allenandosi con il kart       

Il francese sar&agrave; nuovamente al via del Mondiale alla guida della R1, gi&agrave; portata in gara nella passata stagione. Con i confermati Razgatlioglu, Locatelli, Gerloff e Nozane, la Casa di Iwata &egrave; tra le compagini pi&ugrave; complete&nbsp;

SBK, le Yamaha saranno (almeno) 5: Ponsson resta nel Gil Motosport

Un comunicato, diramato in lingua francese da Jean Christophe Ponsson, proprietario del Gil Motosport Yamaha: la collaborazione tra Alstare e Christophe Ponsson - pilota numero 23 - &egrave; terminata ufficialmente. Ci&ograve; significa che nel round di Assen, non si vedranno i colori storici giallo e blu.  Non si vedr&agrave; nemmeno la R1, perch&eacute; - sempre da comunicato - adesso urge la riorganizzazione del progetto: il rammarico di Ponsson Senior &egrave; rivolto allo stato di salute palesato da Francis Batta, manager Alstare, bisognoso di ulteriori ed dedicate cure.  Il professionista belga deve rispettare un periodo di riposo, consigliato dai medici. La rinuncia ai viaggi &egrave; quindi consecutiva. Pap&agrave; Ponsson augura una pronta guarigione e promette di impegnarsi per tornare presto nel paddock, possibilmente gi&agrave; a Most, sesto round della SBK 2021.  &nbsp; 

La struttura belga ed il pilota francese non condivideranno il prosi&egrave;guo della stagione con Yamaha, che sar&agrave; affidata alla struttura Gil Motosport, intenzionata a tornare il prima possibile. Per Francis, invece, &egrave; necessario un periodo di riposo

SBK, Alstare e Ponsson si separano: niente Assen per entrambi

Questa &egrave; un&#39;altra bella novit&agrave; per la SBK 2021. Tramite un annuncio a sorpresa (mica tanto, conoscendo gli autori del comunicato) apprendiamo che Francis Batta torner&agrave; nel paddock delle derivate, legando la sua struttura al Gil Motosport, con cui Christophe Ponsson ha effettuato i test di Misano.  Per una Yamaha R1 M affidata al francese, l&#39;origine belga della struttura - gloriosa - Alstare e un connubio di intenti importanti. Francis Batta rappresenta Alstare Arada e Jean-Cristophe Ponsson (pap&agrave; di Chris) Gil Motosport. L&#39;esperto far&agrave; il General Manager, mentre Ponsson sar&agrave; responsabile della finanza e del marketing.  La squadra ha avr&agrave; a disposizione due Yamaha R1 in versione 2021 ed un tecnico Yamaha nel box. Questo significa che il rapporto tra Alstare, Gil Motosport, Batta, Ponsson e la filiale europea &egrave; diretto. Infatti, oggi Andrea Dosoli si &egrave; recato pi&ugrave; volte nel garage del numero 23.  Aprilia ha brillato nel test MotoGP di Losail, ma lo far&agrave; anche in gara? 

La struttura belga Alstare ed il team Gil Motosport uniscono le forze, schierando la Yamaha R1 affidata al francese Christophe Ponsson

SBK, il ritorno (a sorpresa) di Francis Batta

Dopo averlo visto in azione con una Aprilia RSV4 messa in pista dal team Nuova M2 Racing, Ponsson ha cambiato moto, passando ad una giapponese. Come svelato a Speedweek, per il ventiquattrenne francese &egrave; pronta una Yamaha R1 M, che il pilota di Lione porter&agrave; in pista l&#39;anno prossimo.  Uscito di scena - non in Supersport - il team Ten Kate, la Casa di Iwata avr&agrave; tre formazioni in SBK: Crescent Pata con Locatelli e Razgatlioglu, GRT con Gerloff e Nozane, poi una formazione che si potrebbe chiamare... Ponsson Team! S&igrave;, perch&eacute; i suoi sponsor ne favorirebbero l&#39;operazione, per una struttura totalmente dedicata.  Quale modello della R1 avr&agrave; a disposizione Chris? Al momento, difficile dire &quot;ufficiale&quot;, dato che quel materiale &egrave; destinato agli altri quattro portacolori blu. Ragionandoci, Ponsson potrebbe avere un trattamento simile a quello ricevuto da Loris Baz quest&#39;anno. Moto della stagione precedente e qualche piccola evoluzione.  Oliveira svetta a casa sua, Portimao  &nbsp; 

Dopo una stagione sull&#39;Aprilia RSV4, il francese affronter&agrave; il mondiale 2021 con una R1 M, in un team che porter&agrave; il nome dello stesso pilota

SBK, quinta Yamaha in arrivo: pronto Christophe Ponsson

Perlomeno quest&#39;anno, non vedremo pi&ugrave; in azione nel mondiale SBK una Aprilia RSV4. Il team Nuova M2 Racing ed il pilota francese Christophe Ponsson hanno partecipato ai round di Jerez, Portimao e Aragon, portando il pista la moto veneta, gloria nella serie delle derivate.  Ci saremmo aspettati - a seguito di intenzioni palesate dal pilota - almeno una ulteriore presenza di Ponsson anche a Barcellona, ma Chris non ci sar&agrave;. Il team di Enzo Chiapello ha comunicato la scelta concordata con il corridore, tramite queste parole: &quot;Nuova M2 Racing e Christophe Ponsson hanno deciso di separarsi al termine delle prime tre wild card nel mondiale Superbike. Il pilota francese, di comune accordo con il team, ha deciso di rinunciare alle ultime due wild card in programma per la stagione 2020. A Christophe Ponsson vanno i migliori auguri per un futuro pieno di soddisfazioni personali e professionali&quot;.  Nuova M2 Racing, il CIV Superbike ad un passo dalla conquista   Il comunicato spiega anche che la squadra di Chiapello abbia in testa un obiettivo importante, quasi raggiunto: &quot;Nelle ultime settimane della stagione agonistica 2020, Nuova M2 Racing si concentrer&agrave; esclusivamente sul Campionato Italiano Velocit&agrave; in sui si giocher&agrave; i titoli tricolore Superbike e&nbsp; National Trophy 1000, con i due rispettivi leader delle classifiche generale: Lorenzo Savadori e Flavio Ferroni&quot;.    Per Sava32, in doppietta ad Imola, Vallelunga potrebbe essere terra di conquista importante: dopo l&#39;affermazione ottenuta nella Superstock 1000 - sempre con Aprilia - il pilota cesenate aggiungerebbe al proprio palmares un altro notevole traguardo, per un Campionato Italiano Velocit&agrave; di altissimo livello.  Tati Mercado torna a correre: l&#39;infortunio di Arag&ograve;n sembra ormai alle spalle 

Il francese ha preso parte ai round iridati di Jerez, Portimao ed Aragon. Avrebbe dovuto esserci pure a Barcellona ma, di comune accordo, le parti hanno deciso di separarsi

SBK, niente pi&ugrave; wild card mondiali per Ponsson e Aprilia

Ancora pochi giorni e rivedremo in azione l&#39;Aprilia RSV4, moto che torner&agrave; nel mondiale grazie al francese Christophe Ponsson, pilota che si presenter&agrave; da wild card nella doppia trasferta iberica di Jerez e Portimao.  La quattro cilindri veneta vanta titoli vinti, successi di tappa e affermazioni colte da Max Biaggi a Marco Melandri, da Sylvain Guintoli a Jordi Torres. Seppur datata, la base &egrave; talmente valida e racing da accettare di buon grado le diverse evoluzoni imposte dai regolamenti tecnici e offerte dal reparto corse di Noale.  Dal canto suo, Ponsson si presenter&agrave; all&#39;Angel Nieto e al Circuito do Algarve per divertirsi e fare bene: &quot;Negli ultimi test di Misano abbiamo migliorato parecchio le nostre performance ed il feeling &egrave; risultato cresciuto immediatamente, se paragonato alle prove invernali So che ci sar&agrave; ancora tanto da imparare in mezzo a piloti e team del mondiale SBK, io non vedo l&#39;ora di saltare nuovamente in sella e vedere cosa posso fare in mezzo agli altri ragazzi&quot;.  Oltre ad Andalusia e Portogallo, Ponsson e l&#39;Aprilia parteciparanno ai restanti round stagionali, fatta eccezione di Aragon Due, perch&eacute; concomitante con il CIV di Imola.  Lorenzo Zanetti potrebbe sostituire Leon Camier nel team Barni Ducati in SBK 

La gloriosa ed ancora competitiva RSV4 sar&agrave; portata in gara dalla wild card Christophe, nella doppietta Jerez - Portimao ed in ulteriori round del campionato

L&#39;Aprilia torna nel Mondiale grazie a Ponsson

Christophe Ponsson &egrave; uno dei piloti &ldquo;stranieri&rdquo; iscritti al Campionato Italiano Velocit&agrave; 2020. Il francese numero 23 prender&agrave; il via nella classe Superbike, portando in gara l&rsquo;Aprilia RSV4 del team Nuova M2 Racing, squadra con cui Chris ha gi&agrave; effettuato test prestagionali in Spagna e Portogallo, piste mondiali, probanti dal punto di vista tecnico e fondamentali per raccogliere dati sui quali lavorare.  Infatti, l&rsquo;obiettivo di Ponsson &egrave; sfidare Pirro, Savadori e Zanetti in Italia e battersi con Rea, Sykes e Razgatlioglu in SBK. Nonostante il periodo di fermo e con le moto spente, il giovane corridore di Lyone &egrave; rimasto aggiornato su quanto accadeva nei nostri confini, sperando che il tutto tornasse alla piena normalit&agrave;: &ldquo;Ho seguito con attenzione cosa stesse succedendo in Italia - conferma - ed ero molto dispiaciuto e preoccupato. Per fortuna, ho visto che la situazione sta migliorando progressivamente e presto il Paese riaprir&agrave; le frontiere. Spero che tutti gli amici che ho l&igrave; stiano bene e di rivederli presto. Da parte mia, sono in forma. Mi sono allenato molto, specialmente uscendo in bicicletta, pedalando in montagna. Mi piace stare all&rsquo;aria aperta, nella natura&rdquo;.    &nbsp;I campionati hanno subito uno stop e altri non sono partiti. I tuoi piani restano invariati?  &ldquo;Confermo gli stessi piani preannunciati: parteciper&ograve; al CIV Superbike con l&rsquo;Aprilia RSV4, con l&rsquo;obiettivo di fare bene in ogni round. Sempre con il team Nuova M2 Racing ci sono in programma alcune wild card mondiali, sar&agrave; da vedere dove e quando. La riorganizzazione del calendario ci costringe ad aspettare nel decidere a quali round iridati partecipare. Adesso le cose sono state ritardate, ma spero che si riescano a mantenere gli impegni presi all&rsquo;inizio di stagione&rdquo;.  Si potrebbe correre in estate, questo &egrave; l&rsquo;obiettivo comune.  &ldquo;Sar&ograve; in contatto con il team Nuova M2 Racing, per capire come evolveranno le cose. In ogni modo, qualora si ripartisse in giugno per un test collettivo e a luglio per le gare, io sarei pronto a tornare in sella alla moto da corsa per un test. Anzi: non vedo l&rsquo;ora di gareggiare&rdquo;  Ponsson: &ldquo;Per me &egrave; fondamentale essere nel CIV&quot; 

Il francese si &egrave; allenato duramente, per arrivare pronto alla Superbike tricolore e per diverse gare internazionali con l&#39;Aprilia RSV4 del team Nuova M2 Racing

Ponsson conferma i programmi 2020: &ldquo;CIV e wild card mondiali&rdquo;

  Le prove&nbsp;libere della MotoGP non erano ancora iniziate, quando un vespaio di polemiche lo aggred&igrave; cos&igrave; forte, da sembrargli pi&ugrave; violento dell&rsquo;accelerazione della Ducati. Il tempo di entrare nel paddock e lo sciame di parole &ndash; brutte e negative &ndash; fece, immediatamente, un giro vorticoso dalla sala stampa di Misano al retrobox Avintia, dove Christophe Ponsson si era appena infilato nella tuta dotata di grafiche e colori sociali.  Per il francese, l&rsquo;esordio nella top class - in sostituzione dell&rsquo;infortunato Tito Rabat - sembr&ograve; quasi una congiura. &quot;Poco bravo, inesperto, sicuramente non capace di guidare al limite una moto del genere. Occorrono super licenze in questa categoria, perch&eacute; avversari troppo lenti potrebbero risultare addirittura pericolosi&quot;.   Queste le sentenze dei senatori. &quot;Mi uccisero prima che io mettessi il sedere sulla sella - ricorda il ventiquattrenne di Lione &ndash;&nbsp;io non riuscivo a capire le critiche, tutto era nuovo per me e avevo bisogno di tempo e km in pista. Conclusa la prima giornata, alcune persone vennero da me, chiedendomi se avessi letto quanto dichiarato dai piloti della MotoGP. Mi fu detto che nella conferenza stampa, Valentino Rossi, Marc Marquez e altri avevano parlato, e male, di me, tuttavia nessuno di loro volle confrontarsi con il sottoscritto. Io avevo precisato che avrei dovuto imparare, capire tutto quanto occorreva per avere un buon ritmo, ma fu inutile&quot;. A distanza di quasi un anno e mezzo, il francese riannoda il filo in vista della sfida pi&ugrave; eccitante della sua carriera: riportare l&rsquo;Aprilia in pista nel mondiale Superbike. Un&rsquo;avventura da preparare con la partecipazione alla SBK del CIV.  Torniamo&nbsp;al debutto in MotoGP: fu il team Avintia a volerti sulla Ducati rimasta libera dopo l&rsquo;incidente di Rabat a Silverstone.  &quot;Mi chiamarono all&rsquo;improvviso, pensai a uno scherzo: mi dissero che invece era una proposta seria. Accettai, ma, salito in sella, capii subito che la moto non aveva un buon setting. La squadra afferm&ograve; come quella Desmosedici, la GP16, fosse in grado di strappare tempi sul giro validi, secondo loro me ne sarei reso conto in poche curve. Poi, non mi dissero pi&ugrave; niente, non mi aiutarono, fui lasciato al mio destino. Strano team quello, basta vedere come si sono comportati negli ultimi tempi con Karel Abraham&quot;.  Un brutto&nbsp;momento, il debutto nel gotha in condizioni cos&igrave; problematiche.  &quot;Gi&agrave;. Tra critiche e problemi con moto e squadra, la situazione divent&ograve; complicata. Quando finii la prima sessione, scappai subito nel motorhome. Facevo cos&igrave;: camion, garage, garage, camion... tutto il tempo. Mi sentivo proprio male in quel paddock. Per i miei avversari era facile criticare e correre, perch&eacute; ogni pilota stava sulla stessa moto e nello stesso team almeno da inizio stagione. Prima di correre a Misano, i titolari della MotoGP avevano provato con test organizzati ad hoc, io nemmeno quello&quot;.  Come ne sei uscito?  &laquo;Male, malissimo. Dopo quell&rsquo;episodio, pensai addirittura di smettere. Mi dissi &ldquo;questo &egrave; il sogno MotoGP, un traguardo che ogni giovane pilota vorrebbe raggiungere, ma a me non piace&rdquo;. Tre giorni in quel paddock e non mi piacquero la mentalit&agrave; e il modo in cui venni trattato. Ecco perch&eacute; comunicai al team con cui disputavo il campionato francese di voler chiudere&raquo;.  Invece, hai avuto un 2019 davvero soddisfacente.  &quot;Decisi di continuare, ascoltando soltanto le mie sensazioni in sella e godendomi la guida della moto. Concentrandomi su me stesso, nel 2019 ho disputato la mia migliore stagione, divertendomi nel campionato spagnolo Superbike con la Yamaha R1&nbsp;(con una vittoria a Barcellona, nde), alternandolo alla serie francese. La doppia esperienza mi ha fatto tornare la voglia di esserci&quot;.  La tua prossima moto da corsa si chiama Aprilia.  &quot;L&rsquo;Aprilia mi &egrave; subito piaciuta un sacco. Nei test di Jerez ero eccitato, il cuore batteva forte, ho ritrovato il gusto della passione, senza respirare soltanto business. Quando ho girato la manopola del gas, ho capito quanto sia una vera moto da corsa, incredibile&quot;.  &nbsp;     Fatichi a contenere l&rsquo;entusiasmo.  &quot;Ho apprezzato parecchio la connessione instaurata con la RSV4, il primo contatto con moto e team Nuova M2 Racing &egrave; stato davvero proficuo. Per me si tratta di un grosso cambiamento rispetto a ci&ograve; che ho guidato negli ultimi tempi, ho notato subito come le caratteristiche dell&rsquo;Aprilia siano pi&ugrave; estreme, pi&ugrave; racing. Dal telaio al motore, le sospensioni... tutto. In Spagna abbiamo trovato condizioni meteo miste, il tempo non &egrave; stato abbastanza. Ho iniziato a capire il temperamento del V4, che &egrave; totalmente differente dal classico quattro in linea giapponese&quot;.  &Egrave; un ritorno, per te, nel mondo SBK che avevi conosciuto con Grillini nel 2015.  &quot;Voglio costruire una grande confidenza con Aprilia e con la squadra, essere veloce e forte. Il mio &egrave; un grande cambiamento, migliorer&ograve; passo passo. Rilancer&ograve; la mia carriera nel CIV, dove incontrer&ograve; avversari di grande valore&quot;.  Il primo&nbsp;avversario sar&agrave; Michele Pirro, difficile da battere.  &quot;Non conosco Michele, per&ograve; ho ammirato le sue imprese davanti alla TV. &Egrave; un pilota forte e di talento, lo ha dimostrato in ogni categoria in cui ha gareggiato. Poi, con il Team Barni gode dell&rsquo;appoggio Ducati, un&rsquo;azienda che sa fare le corse. Negli ultimi anni Pirro ha dominato il CIV, soltanto Baiocco &egrave; riuscito a batterlo, in una stagione particolare, con la stessa moto, una Ducati. Nel CIV, comunque, sono tanti i piloti di valore, Michele &egrave; il campione, ma anche gli altri sono velocissimi&quot;.  Il CIV sembra il trampolino di lancio ideale per un ritorno tuo e dell&rsquo;Aprilia nel mondiale SBK. A partire dalle wild card iridate previste gi&agrave; nel 2020.  &quot;Innanzitutto dobbiamo fare bene qui. Per quanto riguarda il Mondiale, abbiamo in programma tre wild card 2020, una in Italia, le altre due in destinazioni da definire. Per l&rsquo;Aprilia saranno gare importanti per gettare le premesse di un rientro. E lo stesso vale per me: sogno di passare in pianta stabile nel mondiale SBK. Siamo soltanto all&rsquo;inizio di questa avventura, per&ograve; vengo in Italia per capire la RSV4, correre e fare il meglio possibile. Un anno &egrave; il minimo indispensabile, ecco perch&eacute; vedo questo come un progetto a lunga scadenza. Per me &egrave; fondamentale essere nel CIV, un campionato dall&rsquo;elevata caratura tecnica, umana e organizzativa&quot;.  Aprilia Nuova M2 vuole 10 wild card mondiali  Se pi&ugrave; in l&agrave; dovesse arrivare l&rsquo;opportunit&agrave; di saltare nel paddock di Rea, Bautista e Redding...  &quot;Certo, non mi tirer&ograve; indietro. Sin da bambino sognavo la SBK, ancor pi&ugrave; del Motomondiale. I miei idoli erano Troy Bayliss, Troy Corser, Noriyuki Haga e quella gente, semplice e pura. Ripenso al weekend terribile in MotoGP, penso che loro non mi avrebbero trattato cos&igrave; al mio debutto, perch&eacute; Troy e colleghi erano veri gentleman&quot;.  Cosa&nbsp;significa l&rsquo;Aprilia per te?  &quot;La RSV4 &egrave; la moto dei due mondiali Superbike di Max Biaggi e ha portato al titolo un connazionale come Sylvain Guintoli. Non serve aggiungere altro. Se mi avessero detto che avrei guidato questa moto, non ci avrei mai creduto&quot;.  Punti in alto anche per zittire chi ti ha criticato a scatola chiusa?  &quot;Non cerco una vendetta nei confronti dei detrattori, bens&igrave; una specie di rivalsa, soprattutto verso me stesso. Non penso alla gente della MotoGP, io voglio correre, divertirmi e dedicare tempo ed energie al mio lavoro di pilota, migliorando, collaborando con il team. Magari s&igrave;, pi&ugrave; avanti potrei dire &#39;ehi, voi della MotoGP, vi ricordate di come mi avete trattato quella volta a Misano?&#39; Potrei farlo, ma non mi interessa. Non spreco tempo in pensieri inutili e infruttuosi. Vengo in Italia per correre bene, non per fare polemiche&quot;.  Incidente stradale per Russo: salta la prima parte del CIV 2020 

&quot;Non penso pi&ugrave; alla brutta avventura in MotoGP, ma soltanto alla RSV4, la moto di Biaggi e Guintoli. Sogno il ritorno nel Mondiale&quot;, dice il francese

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