        Una notizia clamorosa giunge dalla Dakar: Danilo Petrucci &egrave; risultato positivo al Covid-19. Il pilota ternano si trova dunque ad affrontare un ostacolo che rischia di mettere fine alla sua avventura nel deserto, la prima dopo il suo addio alla MotoGP. Dakar 2022: tanta sabbia e un percorso completamente rinnovato Le prime notizie  Secondo le ricostruzioni, la notizia della positivit&agrave; sarebbe stata comunicata gi&agrave; ieri a Petrucci, che si era sottoposto a un primo tampone nella giornata di marted&igrave;. Isolatosi immediatamente in hotel, Petrux ha effettuato un secondo PCR, che avrebbe prodotto il medesimo risultato. Danilo effettuer&agrave; oggi un tampone antigenico per verificare la carica virale: se dovesse risultare bassa, si spera che gli organizzatori possano decidere di dargli l&rsquo;ok per partire. Quello di Petrucci non &egrave; il primo caso di positivit&agrave; alla Dakar, nonostante il rigido protocollo sanitario attuato dall&rsquo;organizzazione. Poncharal: "Gardner e Fernandez hanno capito quant'&egrave; dura la MotoGP"       

Le speranze del ternano di partecipare al Rally rimangono aggrappate a un tampone antigenico da effettuarsi oggi

Colpo di scena alla Dakar: Danilo Petrucci positivo al Covid-19

In attesa che il paddock MotoGP di Misano si popoli tra piloti e team, una nota stampa &egrave; arrivata da parte della squadra Avintia in cui si legge di un provvedimento disciplinare apllicato nei confronti di un suo meccanico per la falsificazione di un test PCR. Notizia che era trapelata nella giornata di ieri e destinata ad avere un suo seguito.  Il team: &ldquo;Obbligati a prendere provvedimenti&rdquo;   &ldquo;Da parte di Avintia Esponsorama Racing - si legge nella nota stampa - dimostriamo la nostra totale osservanza nei confronti di tutte le misure prese da Dorna e Irta che, cos&igrave; come la nostra politica di squadra e il codice di condotta a cui aderiscono tutti i suoi membri, inclusi meccanici, tecnici, familiari, sponsor o qualsiasi altro persona vicina alla squadra, siamo obbligati a prendere provvedimenti disciplinari specifici e chiudere tutti i rapporti con il nostro membro della squadra, che ieri, grazie al grande lavoro svolto da Dorna e Irta, ha falsificato senza successo un test PCR per ottenere l&#39;accesso al paddock del circuito di Misano per il prossimo Gran Premio&rdquo;.  La squadra Avintia si &egrave; quindi scusata per quanto accaduto con Dorna e IRTA elogiando tutti gli sforzi fatti negli ultimi anni per mantenere tutti al sicuro nel paddock della MotoGP, permettendo al campionato di funzionare correttamente.     &nbsp;   &nbsp;  &nbsp;    &nbsp;     Visualizza questo post su Instagram   Un post condiviso da Avintia Esponsorama (@esponsoramaracing)      &ldquo;Azione finalizzata al proprio beneficio&rdquo;   La nota stampa &egrave; proseguita poi entrando nel merito di quanto avviene relativamente ai tamponi che ogni membro del team deve eseguire ogni weekend prima di entrare nel paddock: &ldquo;Essendo la squadra indirettamente responsabile di assumersi tutti i costi derivati dalle misure eccezionali dai protocolli COVID-19 a tutti i suoi lavoratori, siamo consapevoli che con questo tipo di azioni finalizzate ad ottenere il proprio beneficio si mette a rischio il resto delle persone che compongono la squadra e il campionato. Questi comportamenti danneggiano non solo l&#39;immagine della squadra, ma anche il resto del paddock e il campionato nel suo complesso. Si precisa che &egrave; responsabilit&agrave; di ciascun membro del team inserire il proprio test PCR su una piattaforma online per ogni circuito secondo le linee guida che, a causa del COVID-19, sono attualmente in vigore per l&#39;accesso al paddock&rdquo;.  MotoGP Emilia Romagna: gli orari TV del weekend su SKY, DAZN e TV8 

In una nota stampa della squadra si legge quanto accaduto proprio a ridosso del weekend di Misano: &ldquo;Siamo obbligati a prendere provvedimenti disciplinari e chiudere tutti i rapporti con il membro della nostra squadra&rdquo;

MotoGP: meccanico falsifica test molecolare, Avintia lo licenzia

Non &egrave; certo un segreto che la MotoGP stia attraversando un momento delicato: l&rsquo;inattesa irruzione della pandemia &egrave; stata un tornado per la dinamica del Mondiale gestito dalla Dorna, e continua a essere un bastone tra le ruote della normale attivit&agrave;. Lo tsunami ha portato il Mondiale in una fase di transizione, iniziata con la fine di un ciclo. Il riferimento &egrave; all&rsquo;uscita di scena di alcuni tra gli attori principali degli ultimi 10-15 anni, che diventano 25 considerando l&rsquo;imminente uscita di Valentino Rossi. Un vuoto che non &egrave; stato ancora colmato e che ha lasciato lo spettacolo della MotoGP senza riferimenti. Allo stesso tempo, gli squilibri generati dal Covid-19 hanno costretto i gestori del Mondiale a veri equilibrismi per mantenere il campionato in movimento. Mano ferma e concetti chiari sono stati utili per affrontare un mare mosso e un pianeta &ldquo;chiuso&rdquo;. Per un business che ha fatto dell&rsquo;essere itinerante un segno distintivo, l&rsquo;ultimo anno e mezzo &egrave; stato davvero una sfida tremenda.  La transizione sportiva e il Covid-19 sono entrati in scena in una fase in cui la MotoGP stava fornendo segnali della necessit&agrave; di un cambio strutturale. Lo show ha raggiunto il top in Europa e n Asia: studi a livello di audience e seguito hanno per&ograve; evidenziato anche una sorta di saturazione nei feudi tradizionali del Mondiale. Per questo la Dorna &egrave; di fronte a un bivio, sia sportivo che strutturale.  MotoGP, Vinales gi&agrave; pazzo di Aprilia: &ldquo;Il pi&ugrave; bel momento della mia carriera&rdquo;  La crisi sportiva   &nbsp;Serve trovare il modo giusto per spiegare la situazione senza offendere nessuno&hellip; Per cominciare, basta semplicemente citare i piloti &ldquo;spariti&rdquo; dalla griglia negli ultimi anni, cio&egrave; piloti usciti senza una ragione vera e propria: una lista comandata da Casey Stoner, poi Dani Pedrosa, Jorge Lorenzo, Andrea Dovizioso e Cal Crutchlow. E ora si &egrave; aggiunto l&rsquo;annuncio di Rossi.    Impossibile non scorgere qualche crepa nel muro. Sommando i GP vinti dai piloti citati nella top class, si arriva a 223. Venti volte in pi&ugrave; rispetto ai GP della classe regina conquistati dai primi cinque in classifica del 2021. Nella lista dei piloti usciti dal giro, tutti a parte Crutchlow sono stati campioni della MotoGP o quantomeno vice campioni. E oggi fa sorridere pensare che il vice campione dello scorso anno, Franco Morbidelli, per il 2021 non ha ricevuto una moto ufficiale. I numeri sono sempre freddi, ma riflettono una realt&agrave; indubbia: alla MotoGP mancano piloti di carisma. &Egrave; sufficiente pensare all&rsquo;emozione e alle attese per il ritorno, semplicemente da wild card, di Pedrosa, o per la sostituzione di Crutchlow, oppure l&rsquo;attesa per conoscere il futuro di Dovizioso. I tempi passati sono sempre i migliori&hellip; E non ci dimentichiamo di Marc Marquez, un super campione capace di elevare l&rsquo;interesse della MotoGP. Ma ad alimentare l&rsquo;immagine di Marquez non sono stati i suoi successi, quanto i suoi duelli: Marc ha credenziali forti grazie all&rsquo;albo d&rsquo;oro, ma il suo status &egrave; cresciuto grazie alle battaglie &ndash; anche oltre i limiti &ndash; con Rossi, e con lo stesso Lorenzo. Ma anche con gli spettacolari duelli con Dovizioso.    La domanda &egrave; inevitabile: pensando all&rsquo;odierna MotoGP, &egrave; possibile trovare piloti con lo stesso carisma di coloro i quali sono usciti (o stanno uscendo) dalla griglia? La risposta &egrave; sottintesa, e testimonia quanto il Motomondiale viva una fase di passaggio. Una transizione non nuova per il nostro sport: pensate al (breve) periodo tra l&rsquo;uscita di scena di te in termini di risultati economici, ma &egrave; stata eccellente per quanto riguarda la gestione della crisi. Dopo la Via Crucis rappresentata dalla scorsa stagione, il 2021 doveva rappresentare l&rsquo;anno zero, con un calendario &ldquo;normale&rdquo; simile a quello inizialmente previsto per il 2020. L&rsquo;apparente controllo della pandemia invitava all&rsquo;ottimismo, con il ristabilirsi delle tre principali fonti di introito per la MotoGP: i diritti TV, la pubblicit&agrave; statica nei circuiti e i fee per ospitare il Motomondiale pagati dai Promoter locali i quali avrebbero &ndash;&nbsp;nelle previsioni &ndash;&nbsp;potuto contare sulla riapertura al pubblico. Ma come tutti sappiamo, le attese non si sono concretizzate: una volta iniziato il Mondiale, la pandemia &egrave; tornata ad avanzare e a prendere forza, riportando alle restrizioni. Il calendario &egrave; stato cambiato pi&ugrave; volte in funzione dell&rsquo;evoluzione del Covid-19 in ogni area del Mondo.  A occidente, le gare di Argentina e Texas sono state posticipate, e la prima &egrave; stata definitivamente cancellata, mentre la seconda &egrave; ancora in dubbio (ma &egrave; probabile lo svolgimento) per le restrizioni imposte dalle autorit&agrave; statunitensi per chi entra nel Paese dall&rsquo;estero. A oriente, la situazione &egrave; stata anche peggiore: i GP previsti in Thailandia, Giappone e Australia sono svaniti e l&rsquo;effetto-domino ha trascinato fuori dal calendario anche la Malesia. La Dorna &egrave; stata nuovamente costretta a inventarsi GP doppi e persino ripetizioni sullo stesso circuito a distanza di mesi, come nel caso di Portimao e ora anche di Misano. Dall&rsquo;incubo che somiglia a quello del 2020, l&rsquo;Europa sembra salva, dato che la libert&agrave; di movimento nell&rsquo;UE e la proliferazione di piste nella penisola iberica &ndash;&nbsp;area in cui il meteo consente di correre in novembre &ndash;&nbsp;sono gli assi nella manica per la Dorna per salvare il campionato. Ma se il 2021 doveva costituire il ritorno alla normalit&agrave;, le aspettative sono state azzerate, anzi viene spontaneo un interrogativo: per quanto ancora la Dorna potr&agrave; remare contro corrente?    La crisi strutturale   L&rsquo;Europa &egrave; sempre stata l&rsquo;ombelico del Mondiale: &egrave; qui che il campionato &egrave; nato, &egrave; sempre qui che si &egrave; sviluppato, crescendo fino a conquistare l&rsquo;esportazione negli Stati Uniti, in Giappone, in Sud America, in Australia, in Medio ed Estremo Oriente. Il tutto senza per&ograve; perdere l&rsquo;Europa come centro di gravit&agrave;, visto che qui ci sono i circuiti storici e il pubblico &ldquo;intenditore&rdquo;. Tuttavia la situazione oggi appare differente, secondo quanto rivelano gli studi recentemente condotti sul seguito e sull&rsquo;impatto della MotoGP nei differenti Paesi. Studi che dicono come la passione sia soprattutto in Asia (Giappone escluso) pi&ugrave; che in Europa, dove invece l&rsquo;interesse &egrave; scemato. In certi Paesi anche in modo allarmante. Soltanto in Italia e Spagna la MotoGP continua a figurare come uno degli sport pi&ugrave; seguiti. Viene da chiedersi quale effetto a medio termine avr&agrave; l&rsquo;odierna doppietta francese al vertice Fabio Quartararo-Johann Zarco nel Paese transalpino. I segnali provenienti dall&rsquo;Asia sono chiari, e che la Dorna lo abbia compreso lo dice il calendario, con l&rsquo;ingresso del GP Thailandia e l&rsquo;imminente arrivo di una nuova location in Indonesia. Ma presto sar&agrave; il turno anche del Vietnam, altro rappresentante di una zona nevralgica per il mercato delle Case giapponesi e dove la MotoGP pu&ograve; contare su un pubblico numeroso e giovane. Al contrario, invece, dell&rsquo;Europa, dove l&rsquo;et&agrave; media degli appassionati &egrave; alta. A confermare tale trend &egrave; l&rsquo;origine di alcuni tra gli ultimi sponsor entrati in MotoGP: nel 2019, l&rsquo;ingresso del Team Petronas (Malesia) aveva lasciato il segno, e ora lascer&agrave; il segno anche l&rsquo;uscita ufficializzata alla vigilia del GP Austria.  Poche settimane fa il neonato progetto del Team Gresini per la MotoGP &egrave; stato accompagnato dalla compagnia petrolifera indonesiana Federal Oil. E la stessa Lenovo, oggi main sponsor del team ufficiale Ducati, &egrave; una compagnia fondata in Cina. Non sono soltanto Gran Premi e sponsor del Sud-Est asiatico ad aumentare, ma anche i piloti delle cilindrate inferiori del Mondiale. Piloti provenienti dalla formula promozionale pi&ugrave; potente della Dorna: la Asia Talent Cup. &Egrave; sempre pi&ugrave; chiaro come il futuro sia in Asia, ma proprio l&rsquo;assenza di GP in quell&rsquo;area per il secondo anno consecutivo costituisce un contrattempo notevole. Se non bastava questo scenario, l&rsquo;Unione Europea ha avvisato che a partire dal 2035 non ammetter&agrave; pi&ugrave; l&rsquo;utilizzo di motori a combustione. In un attimo, ci siamo trasformati nei &ldquo;cattivi&rdquo; il cui hobby &egrave; bruciare benzina e inquinare il pianeta soltanto per vedere chi riesce a girare un decimo pi&ugrave; veloce. Preparatevi a mangiare con le bacchette&hellip;  MotoGP, Biaggi: &ldquo;Nel 2022 Aprilia sar&agrave; una delle squadre pi&ugrave; forti&rdquo; 

Il Mondiale ha perso piloti di carisma, e a loro si unir&agrave; il simbolo Rossi. Con la pandemia la situazione economica &egrave; diventata complicata: il 2021 doveva rappresentare la ripresa, ma cos&igrave; non &egrave; stato. La soluzione pu&ograve; venire dal sud-est asiatico, nuovo centro nevralgico dove per&ograve; non si corre da due anni: per quanto la Dorna potr&agrave; remare contro corrente?

MotoGP al bivio: cosa ne sar&agrave; della top class nei prossimi anni?

La met&agrave; delle ruote, un fatturato pi&ugrave; basso e pure una maggiore contrazione percentuale dei ricavi: dalla pandemia del Covid-19 la MotoGP ha subito un colpo persino pi&ugrave; forte di quello ricevuto dalla categoria regina delle auto. La Formula 1 ha patito un crollo delle entrate dai 2,022 miliardi di dollari (1,7 miliardi di Euro) del 2019 agli 1,145 miliardi di dollari (963,4 milioni di &euro;) pari a una diminuzione del 43,4%. Per la MotoGP invece i ricavi sono passati da 390 milioni di &euro; a 215, ovvero c&rsquo;&egrave; stato un calo del 44,9%.  Calendario MotoGP 2021: fuori la Finlandia, raddoppia l&rsquo;Austria  I numeri   Secondo il sito spagnolo Palco23, specializzato in informazioni economiche riguardanti lo sport, nel 2019 Dorna Sports aveva incassato dai circuiti 117 milioni di Euro, ossia il 30% del suo fatturato. Considerando che nei 19 GP del 2019 erano stati contabilizzati 2.863.113 spettatori in circuito, ogni spettatore aveva fruttato poco meno di 41 Euro alla Dorna. Il resto era rimasto nelle casse dei Promoter locali, che per&ograve; avevano dovuto anche sostenere le spese organizzative. Nel bilancio 2019 i diritti televisivi avevano inciso per il 45%, essendo ammontati a 175,5 milioni, mentre altri 78 milioni di Euro (il 20% del totale) provenivano da sponsorizzazioni e pubblicit&agrave; e il restante 5% dal merchandising e dalle vendite dirette in occasione di ogni GP. Tutto ci&ograve; aveva fruttato un utile netto di 57 milioni di &euro;, in crescita rispetto al 2018. IL SOLE 24 Ore ha di recente pubblicato cifre leggermente superiori per il 2019: 129 milioni di Euro provenienti dagli organizzatori locali, 183 milioni per i diritti TV e gli stessi 78 dal comparto commerciale. Secondo l&rsquo;autorevole quotidiano economico italiano, nel 2020 della pandemia i contributi dei Promoter locali sarebbero scesi a 30 milioni (-77%), i diritti TV a 129 (-30%), le sponsorizzazioni a 56 (-28%).  Oggi, con un calendario vicino alla normalit&agrave;, il peggio sembra alle spalle, anche se Carmelo Ezpeleta, che dal 1994 &egrave; direttore generale di Dorna Sports e dal 1998 ne &egrave; amministratore delegato, ha confidato in occasione delle Colazioni Sportive di Europa Press di aver avuto un piano per fronteggiare una situazione persino peggiore: &quot;Per l&rsquo;ultimo Mondiale abbiamo contemplato le opzioni A, B e C. La A prevedeva la disputa di una quindicina di gare, la B di una decina impiegando soltanto due-tre circuiti e la C di fare tutte le gare nello stesso circuito in cinque settimane. Per fortuna siamo riusciti a realizzare la A&quot;. Anche se soltanto due location sono riuscite ad aprire a un pubblico peraltro ridotto: Misano, per due GP, e Le Mans. In occasione dello stesso incontro il numero uno di Dorna ha evitato di rispondere alle domande sugli effetti economici della pandemia, ma non ha nascosto che si &egrave; trattato di &laquo;Un impatto enorme che possiamo sopportare grazie alla forza di Dorna e dei suoi azionisti&raquo;.  Poi ha avvertito che la ripresa arriver&agrave; non appena si potranno disputare &#39;stagioni normali&#39;, ossia con il libero accesso al pubblico sulle tribune e nei prati. Al Sole 24 Ore ha invece parlato Enrique Aldama, CFO (direttore finanziario) della Dorna dal 2001: &quot;A causa della pandemia il 2020 &egrave; stato un anno difficile. L&rsquo;organizzazione dei campionati senza spettatori in loco ha ridotto notevolmente gli introiti dai circuiti, in quanto i promotori locali non hanno venduto biglietti. Inoltre non abbiamo potuto offrire servizi di hospitality agli sponsor, mentre dal punto di vista televisivo, la riduzione da 20 GP a 15 ha influito sui proventi ricevuti dalle emittenti&quot;. Come ha spiegato Ezpeleta in una recente intervista rilasciata al Foro de Marcas Renombradas Espa&ntilde;olas: &quot;Il nostro campionato raggiunge 433 milioni di case attraverso gli accordi stipulati con le diverse emittenti, raggiungendo pi&ugrave; di 200 Paesi che ricevono il segnale in diretta. La copertura mediatica riunisce 9557 rappresentanti di 55 paesi diversi&quot;.   La MotoGP &egrave; per&ograve; soltanto la punta di diamante di Dorna Sports che organizza altri sette campionati delle due ruote: il mondiale Superbike, la Coppa del Mondo MotoE, il CEV, l&rsquo;Asia Talent Cup, la British Talent Cup, la Northern Talent Cup e la Red Bull MotoGP Rookies Cup. Questa intensa attivit&agrave; ha fruttato nell&rsquo;ottobre scorso a Dorna Sports l&rsquo;ammissione al Foro dei brand rinomati spagnoli (FMRE), un&rsquo;alleanza pubblico-privata delle principali imprese spagnole con marchi leader nei rispettivi settori.  Prima di Dorna Sports erano state ammesse soltanto quattro entit&agrave; sportive, tutte calcistiche: Real Madrid, Barcellona, Atletico Madrid e La Liga (il campionato di A e B presieduto da Javier Tebas). Ezpeleta ha precisato sempre al Foro de Marcas Renombradas Espa&ntilde;olas l&rsquo;effetto domino: &quot;L&rsquo;internazionalit&agrave; non porta soltanto benefici al campionato stesso, garantendo la crescita dei tifosi nei mercati meno maturi o nei Paesi chiave o consolidandoli in quelli pi&ugrave; esperti (come Regno Unito, Francia, Germania, Italia, Spagna, Stati Uniti, Brasile, Giappone, Malesia, Thailandia, Australia o Indonesia), ma crea anche un&rsquo;opportunit&agrave; indescrivibile per lo sviluppo della regione ospitante. Un GP attira una media di 150.000 spettatori durante ogni fine settimana e circa 107.000 di loro trascorreranno almeno una notte fuori casa, stimolando il turismo locale e incoraggiando il settore dell&rsquo;ospitalit&agrave; a operare a pieno regime durante il fine settimana del Gran Premio&quot;.  L&#39;avvento del digitale   La continuit&agrave; aziendale appare garantita dai contratti - validi fino al 2026 - firmati con costruttori e team: tutti i protagonisti sono rimasti nel Mondiale in tempo di pandemia e non lo lasceranno nel prossimo quinquennio. Merito anche del contributo &ldquo;salva-team&rdquo; elargito un anno fa, utile per le squadre pi&ugrave; piccole. Nel frattempo la Dorna ha annunciato una ristrutturazione interna, con la creazione di una nuova area commerciale globale diretta da Manel Arroyo, storico responsabile delle attivit&agrave; &ldquo;media&rdquo;. Una novit&agrave; contestuale all&rsquo;uscita, dopo 20 anni, di Pau Serracanta dal settore commerciale. In questa fase la Dorna ha anche accelerato la transizione digitale, una chiave del suo piano strategico. L&rsquo;intento &egrave; allargare la fan base sui social, che supera i 30 milioni di persone, con Instagram che in cinque mesi &egrave; passato da nove a dieci milioni di followers.  Vanno in questa direzione gli account Snapchat, TikTok e Twitch, e la creazione di MotoGP Fantasy (il fantacalcio applicato ai GP), cos&igrave; come i videogiochi e persino le MiniGP World Series. Quest&rsquo;ultima idea &egrave; nata non soltanto per produrre i campioni di domani, ma anche per avvicinare diversi segmenti di popolazione, i giovani e i genitori, da tramutare in appassionati da &ldquo;coltivare&rdquo; nei decenni a venire. Tante vie per un unico obiettivo: reggere l&rsquo;urto di una situazione difficile quanto imprevista.  MotoGP: il GP del Mugello si correr&agrave; a porte chiuse 

La pandemia ha colpito tutti gli sport, e per il Motomondiale la riduzione degli introiti &egrave; stata drammatica. Ma grazie a basi solide, la Dorna &egrave; riuscita a mantenere in piedi il campionato. Ecco le cifre

L&#39;inchiesta: gli effetti della pandemia sul Motomondiale

Dopo aver saltato la giornata di test di gioved&igrave; scorso per la positivit&agrave; al Covid, pur essendo risultato asintomatico, Toprak Razgatlioglu &egrave; rimasto a Barcellona in isolamento fiduciario, mentre i membri del team Yamaha sono risultati negativi allo stesso test effettuato dal pilota turco ed hanno potuto presenziare regolarmente in pista.  La buona notizia per Toprak &egrave; che sabato eseguir&agrave; un nuovo test molecolare nella speranza che si negativizzi e che possa essere arruolabile per i test di Aragon della prossima settimana.&nbsp;  Le parole di Razgatlioglu   Toprak, che attualmente si trova ancora a Barcellona, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: &ldquo;La buona notizia &egrave; che sto bene e non ho nessun sintomo! Innanzitutto, voglio ringraziare tutti per i messaggi di supporto, il team e Handan Kilnc per far s&igrave; che io mi senta il pi&ugrave; possibile a mio agio. Ovviamente mi annoio, ma per fortuna ho un bel posto dove stare in attesa del test di sabato. La speranza &egrave; quella di unirmi al team per il primo test di Aragon, ma vedremo come sar&agrave; poi la situazione&rdquo;.     &nbsp;   &nbsp;  &nbsp;    &nbsp;     Visualizza questo post su Instagram   Un post condiviso da Toprak Razgatl?o?lu (@toprak_tr54)    SBK test Barcellona: Rea il pi&ugrave; veloce, Razgatlioglu positivo al Covid 

Il turco, ancora a Barcellona, si sottoporr&agrave; sabato ad un nuovo test nella speranza di unirsi al team Yamaha nei test di Aragon di settimana prossima

SBK: Razgatlioglu resta in isolamento, in attesa del tampone negativo

Con i test MotoGP conclusi e in attesa della prima gara della stagione che si svolger&agrave; in Qatar il 28 marzo, il CEO Dorna Carmelo Ezpeleta ha parlato della situazione vaccini legata al paddock del Motomondiale. Durante le due settimane in cui i piloti sono stati a Losail, infatti, alcuni di loro ne hanno approfittato per fare il vaccino contro il Covid messo a disposizione dal governo del Qatar. Tra questi Maverick Vinales, Valentino Rossi, Francesco Bagnaia e Pol Espargar&ograve;, ma anche Marc Marquez che nella giornata di ieri &egrave; volato a Doha per ricevere la sua dose.  &ldquo;Un grazie dalla famiglia MotoGP&rdquo;   &ldquo;Il governo del Qatar - ha detto Carmelo Ezpeleta in un&#39;intervista al sito MotoGP.com -, dove il programma di vaccinazione sta andando molto bene, ci ha dato la possibilit&agrave; di vaccinare il paddock e questo &egrave; qualcosa di incredibile. Tutta la famiglia MotoGP lo apprezza molto&rdquo;. Ad arrivare in Qatar questa settimana saranno i piloti di Moto3 e Moto2 e dalla prossima ripartir&agrave; la stagione MotoGP 2021 con le prime due gare che si svolgeranno proprio sul circuito di Losail.    Pi&ugrave; sicurezza, meno contagi   Nella passata stagione, sono stati diversi i piloti, cos&igrave; come ingegneri e tecnici che hanno preso il Covid-19 e la possibilit&agrave; di fare il vaccino rappresenta per tutti un aumento della sicurezza, visti anche i tanti spostamenti che il Circus MotoGP &egrave; costretto a fare durante l&#39;anno: &ldquo;Ogni individuo decide se accettare o meno - ha proseguito Ezpeleta -. La stragrande maggioranza delle persone ha accettato ed &egrave; stata felicissima di farlo, mentre alcune persone per motivi diversi non hanno potuto. Noi siamo felici perch&eacute; queste vaccinazioni ci permettono di aumentare la sicurezza e diminuire i contagi. I nostri piloti sono molto popolari, soprattutto per le giovani generazioni. Penso che sia un modello importante per la societ&agrave;. Grazie al Qatar abbiamo la possibilit&agrave; di mostrare al mondo quanto sia importante che tutti i nostri eroi siano vaccinati&quot;.  MotoGP: Marc Marquez &egrave; in pista a Barcellona! 

Il CEO Dorna ha spiegato la possibilit&agrave; data al paddock MotoGP di fare il vaccino contro il Covid: &ldquo;Queste vaccinazioni ci permettono di aumentare la sicurezza&rdquo;

MotoGP, Ezpeleta: &ldquo;I piloti vaccinati, un modello per la societ&agrave;&rdquo;

Il Covid-19 non ferma la sua avanzata e stavolta colpisce Tatsuki Suzuki, pilota del team Sic58 Squadra Corse nel Mondiale Moto3.  Ad annunciarlo &egrave; stato Paolo Simoncelli, fondatore della squadra.  Moto2, Marc VDS Racing svela i nuovi colori per il 2021  Tatsu &egrave; in isolamento   &quot;Avevo sperato di potervi incontrare a una bella presentazione come nostra abitudine e di potervi abbracciare tutti quanti insieme alla mia squadra corse multietnica. Saltata per i motivi che ben conoscete, avevo pensato ad un momento online in Qatar, per presentarvi i volti nuovi di questo 2021. Bene! Ci &egrave; arrivata un&rsquo;altra notizia che la mia tenera et&agrave; ha fatto fatica ad accettare: Tatsu &egrave; positivo!&quot;, ha spiegato Simoncelli.  Il giapponese sta bene e si trova attualmente in isolamento presso la sua abitazione e le sue condizioni verranno valutate passo dopo passo.  Mondiale alle porte   Un imprevisto che arriva quando mancano pochi giorni all&#39;inizio della stagione, ma Paolo Simoncelli non perde di vista il suo consueto ottimismo: &quot;Il problema di Suzuki ci ha un po&rsquo; amareggiato - ha ammesso il manager romagnolo-, ma il mio pensiero va al 2008, classe 250cc, quando un pilota che puntava al mondiale (Marco Simoncelli, ndr) collezionava due zeri alle prime due gare,&nbsp;per poi farci sognare alla grande!&quot;.  La Moto3 scender&agrave; in pista a Losail dal 19 al 21 marzo per gli ultimi test dell&#39;anno, stessa pista che ospiter&agrave; le gare del 28 marzo e 4 aprile.&nbsp;   Test Moto3, Jerez: Italia al top grazie a Foggia e Fenati 

Il team di Paolo Simoncelli si ritrova ad affrontare la prima difficolt&agrave; della stagione. Ora il giapponese rischia di saltare i test in Qatar&nbsp;

Moto3, tegola per il Sic58: Suzuki &egrave; positivo al Covid-19

Non inizia certo nel migliore dei modi l&rsquo;avventura di Chaz Davies con il Team Go Eleven. Dopo il brutto tempo che ha falcidiato i test di Jerez impedendo ai top rider di scendere in pista, il Covid-19 ha impedito al capotecnico di Davies Pete Jennings di partire per i successivi test Ducati a Misano rimandando ancora una volta il debutto di Chaz con la squadra piemontese.  Quando sembrava tutto a posto con la squadra piemontese pronta a partire per Misano per i primi veri test del 2021, ecco che arriva un&rsquo;altra bella batosta. Chaz Davies settimana scorsa ha contratto il Covid e, nonostante un tampone negativo, il gallese &egrave; costretto a casa per via della quarantena.  L&#39;annuncio di Go Eleven      &nbsp;   &nbsp;  &nbsp;    &nbsp;     Visualizza questo post su Instagram   Un post condiviso da Team Go Eleven (@team_goeleven)      E&rsquo; stato lo stesso team Go Eleven a darne l&rsquo;annuncio sui social postando un doppio video italiano/inglese nel quale Davies confermava il fatto di aver contratto il virus e perci&ograve; impossibilitato a viaggiare verso Misano nonostante un tampone negativo, essendo comunque il gallese a casa in quarantena.  Il post di Go Eleven ha questa didascalia: &quot;La scorsa settimana Chaz Davies &egrave; risultato positivo al Covid-19! Fortunatamente il test pcr effettuato ieri mattina ha gi&agrave; dato esito negativo, ma non avendo ancora terminato i 14 giorni di quarantena obbligatoria per legge, Chaz non potr&agrave; raggiungere Misano in tempo per i due giorni di test in programma domani e marted&igrave;. Ancora una volta il debutto &egrave; rimandato, ma Go Eleven si far&agrave; trovare pronta a Barcellona, per i test ufficiali del 31/1 aprile. Get well soon Chaz&quot;  La squadra in ogni caso sar&agrave; presente a Misano domani e marted&igrave; con Michele Pirro, reduce dai test della MotoGP in Qatar, che prender&agrave; il posto del gallese il quale torner&agrave; in sella alla sua moto nei test di Barcellona tra il 31 marzo e l&rsquo;1 aprile.  SBK, Chaz Davies cerca il riscatto: &ldquo;Sono qui per vincere&rdquo; 

Il gallese si trova in quarantena obbligatoria e non sar&agrave; della partita questa settimana sul tracciato dedicato a Marco Simoncelli. Pirro al suo posto sulla V4R di Go Eleven

SBK, il Covid-19 ferma Davies: sar&agrave; assente ai test di Misano

Negli scorsi giorni era stato annunciato da Dorna e Governo del Qatar il piano vaccinale per tutto il paddock della MotoGP in previsione della prima gara stagionale della Top Class il 28 marzo.  Durante i test degli scorsi giorni, alcuni piloti si sono sottoposti all&rsquo;inoculazione della prima dose del vaccino Pfizer per poter fare ritorno a casa, prima di ripresentarsi in Qatar alla vigilia della gara.  Una campagna vaccinale, quella promossa dalla Dorna, resa possibile dai progressi compiuti dallo Stato del Qatar nel suo programma di vaccinazione anti Covid-19, che hanno permesso al Governo qatariota di offrire accesso al vaccino a tutti i membri del paddock della MotoGP;    Chi l&rsquo;ha fatto   Al momento sono pochi i piloti che si sono gi&agrave; fatti inoculare la prima dose del vaccino Pfizer. Uno dei primi &egrave; stato Maverick Vinales, seguito a ruota da Pecco Bagnaia, Valentino Rossi e Pol Espargar&ograve;. Proprio i motociclisti che faranno ritorno nelle proprie abitazioni e dalle rispettive famiglie per proseguire l&rsquo;allenamento in vista della prima gara stagionale.  Al di fuori del parco piloti, hanno ricevuto la prima dose di vaccino anche Carlo Pernat, manager di Bastianini ed Arbolino, ed il fotografo Alex Farinelli che ha postato sul suo profilo Instagram il certificato di avvenuta vaccinazione.&nbsp;     &nbsp;   &nbsp;  &nbsp;    &nbsp;     Visualizza questo post su Instagram   Un post condiviso da Alex Farinelli (@falex79)      Chi non l&rsquo;ha ancora fatto ma lo far&agrave;   Tra chi ancora non ha ricevuto la prima dose del vaccino c&rsquo;&egrave; il team Suzuki. Sia Mir che Rins resteranno in loco fino al 5 aprile, quindi dopo la seconda gara qatariota. Mir ha dichiarato in una intervista che vuole consultarsi prima con i medici e prima di farsi iniettare il vaccino.&nbsp;  Il prossimo in lista per la vaccinazione sar&agrave; il suo compagno di squadra Alex Rins, che si consulter&agrave; a sua volta con i dottori nei prossimi giorni per poi sottoporsi alla prima dose, ringraziando Dorna per il grande lavoro svolto nel mettere a disposizione del paddock i vaccini.  Indipendentemente dal fatto che sar&agrave; in pista o meno per la prima gara, Marc Marquez &egrave; atteso comunque in Qatar per ricevere anche lui la prima dose del vaccino, e farsi trovare pronto per un eventualmente ritorno in pista.  MotoGP, Marc Marquez scalpita: &egrave; gi&agrave; tornato in pista su una pit bike 

Prime conferme sui membri del paddock della MotoGP che si sono sottoposti al vaccino in preparazione alla prima gara della stagione, a Losail il 28 marzo

MotoGP, situazione vaccini: chi l&rsquo;ha fatto e chi lo far&agrave;

Lo Stato del Qatar ha sensibilmente incrementato il suo programma di vaccinazione contro il Covid-19, arrivando a offrire l&rsquo;accesso ai vaccini a tutto il paddock della MotoGP

MotoGP, Qatar: vaccini anti-Covid per tutto il paddock

Dorna ha annunciato che il paddock del Motomondiale avr&agrave; la possibilit&agrave; di vaccinarsi a Losail, circuito che ospita i test della MotoGP e le prime due gare della stagione in programma il 28 marzo e il 4 aprile.  L&#39;iniziativa parte dal governo del Qatar, che ha offerto allo staff di tutti i team la possibilit&agrave; di vaccinarsi. Tutto avverr&agrave; su base volontaria: chi non vorr&agrave; sottoporsi adesso alla vaccinazione, potr&agrave; farlo al rientro nel proprio Paese d&#39;origine.  Maggiore protezione per chi lavora nel Motomondiale   &quot;Per garantire la salute e la sicurezza dell&rsquo;intero gruppo di persone durante il loro soggiorno in Qatar e nei loro continui viaggi in tutto il mondo per questa stagione, il Governo dello Stato del Qatar ha offerto alla MotoGP l&rsquo;accesso ai vaccini anti-Covid&quot;, si legge in una nota diffusa da Dorna.  &quot;Tutti i membri del Campionato, compresi quelli che lavorano e viaggiano nel paddock della MotoGP, avranno la possibilit&agrave; di essere vaccinati contro il Covid-19. Il programma di vaccinazione ha lo scopo di aumentare la sicurezza personale di tutti coloro che si trovano sul posto. Offrir&agrave; anche una maggiore protezione per coloro che si trovano nel paddock della MotoGP e per chi entra in contatto con loro mentre viaggeranno per disputare questa stagione&quot;.  Le prime dosi del vaccino Pfizer verranno somministrate a partire da venerd&igrave; 12 marzo&nbsp;direttamente nel paddock.  Test MotoGP, Day2: tripletta Yamaha con Vinales, Morbidelli e Quartararo 

Il Qatar offrir&agrave; a tutti gli uomini del Motomondiale presenti a Losail il vaccino contro il Covid-19, al fine di ridurre al minimo tutti i rischi derivanti dla virus&nbsp;

Il Qatar offre la vaccinazione al paddock della MotoGP

Il circus della MotoGP &egrave; atterrato in Qatar, ma senza Fausto Gresini. La mancanza del Team Manager imolese si sente forte e chiara, anche grazie ai tanti pensieri che amici ed addetti ai lavori gli stanno tributando in questi giorni.  I principali omaggi arrivano ovviamente dal team che porta il suo nome, impegnato in quel di Losail nello sviluppo dell&#39;Aprilia RS-GP. E proprio alla vista delle pannellatura del team Gresini un grande amico di Fausto come Loris Capirossi lo ha voluto ricordare ancora, con un breve quanto toccante post su Facebook  Capirossi: &quot;Non posso pensare di entrare nel tuo box e non trovarti pi&ugrave;&quot;   Poche parole quelle di Loris, ma significative. &quot;Non posso pensare di entrare nel tuo box - confessa Loris - e non trovarti pi&ugrave;&quot;. Come detto l&#39;essenza di Fausto rimane e rimarr&agrave; presente in tutto il paddock, che da oggi riparte con una colonna portante in meno.    Non posso pensare di entrare nel tuo box........... ... e non trovarti pi&ugrave; #CiaoFausto? Pubblicato da Loris Capirossi su&nbsp;Sabato 6 marzo   Fausto Gresini, il figlio Lorenzo: &ldquo;Per me hai vinto&rdquo; 

Loris ha dedicato sui propri social un pensiero all&#39;amico Fausto, il cui nome capeggia nel box Aprilia: &quot;Non posso pensare di entrare nel tuo box e non trovarti pi&ugrave;&quot;

MotoGP, Capirossi ricorda Gresini dal Qatar: &ldquo;Assurdo non trovarti nel tuo box&rdquo;

Con un post su Facebook, il&nbsp;figlio di Fausto Gresini,&nbsp;Lorenzo, ha smentito la notizia circolata questa sera sul web riguardo&nbsp;la morte del padre. Fausto &egrave; ancora in vita sebbene in gravissime condizioni.  Il due volte campione del mondo della 125 e team manager del Motomondiale&nbsp;&egrave; ricoverato presso l&#39;Ospedale Maggiore di Bologna e versa in condizioni critiche a causa del Covid, contratto alla fine del 2020.  La redazione di Motosprint si scusa con Fausto, con la famiglia Gresini, con il suo team e con tutti i lettori.  &nbsp;   

Il figlio Lorenzo ha smentito la notizia circolata luned&igrave; 22 febbraio sulla morte del padre, che versa ancora in gravi condizioni

MotoGP, aggiornamento sulle condizioni di Fausto Gresini

Continua la lotta di Fausto Gresini contro il Covid-19. Il manager imolese &egrave; ancora ricoverato presso il reparto di terapia intensiva dell&#39;ospedale Maggiore Carlo Alberto Pizzardi di Bologna e l&#39;ultimo comunicato riferisce di un Gresini ancora alle prese con una situazione tutt&#39;altro che semplice.&nbsp;  Le parole dei medici   Il Dottor Nicola Cilloni ha spiegato: &quot;Fausto Gresini &egrave; ancora ricoverato nel reparto di terapia Intensiva dell&#39;Ospedale Maggiore di Bologna per il perdurare di una grave insufficienza respiratoria conseguente all&#39;infezione da COVID-19&quot;.  Il recupero continua a essere complicato: &quot;Purtroppo, sono sopraggiunte delle complicanze che rendono il quadro clinico critico. I sanitari continuano a curarlo con la massima intensit&agrave; possibile nella speranza di una ripresa delle funzioni d&#39;organo gravemente compromesse. &Egrave; sempre sostenuto da un respiratore meccanico e in coma farmacologico&quot;, ha concluso il Dottore.  MotoGP, Merlini: &ldquo;Aspettiamo buone notizie da Fausto Gresini&rdquo; 

A poco pi&ugrave; di 24 ore dalla presentazione dei piloti per la stagione 2021, il team Gresini Racing ha diffuso un nuovo aggiornamento sullo stato di salute del suo team principal&nbsp;

MotoGP, Gresini: il quadro clinico resta critico

Come anticipato su questi schermi, il calendario della Superbike &egrave; ancora tutto da stabilire e decifrare. Il round d&rsquo;apertura di Assen infatti, fino a ieri previsto per il weekend del 25 aprile, &egrave; stato ufficialmente rinviato alla fine del mese di luglio, per la precisione nel fine settimana del 25 luglio. Una scelta logica, conseguenza del divieto di svolgere attivit&agrave; di ampia portata con il pubblico imposto dalle autorit&agrave; olandesi.  Si parte da Estoril (?)   Alla luce di tale novit&agrave; la prima tappa della stagione 2021 &egrave; fissata per il weekend del 9 maggio sul circuito di Estoril, in Portogallo, ma anche questo appuntamento sembra davvero in bilico. La situazione critica legata al Covid che sta coinvolgendo la nazione portoghese infatti &egrave; un dato di fatto, ed ecco che la possibilit&agrave; di partire direttamente dal terzo round di Aragon sembra farsi sempre pi&ugrave; strada.  Il nuovo calendario provvisorio 2021     SBK, Folger positivamente sorpreso dalla &quot;vecchia&quot; BMW 

Il round olandese rinviato a causa del divieto imposto dalle autorit&agrave; locali di svolgere eventi di ampia portata con il pubblico, fino al primo giugno. Estoril nuova prima tappa, Covid permettendo

SBK, ufficiale: Assen rinviata a fine luglio, si parte (forse) ad Estoril

Fausto Gresini non &egrave; ancora fuori dal tunnel post-COVID-19. Gi&agrave;, perch&eacute; il maledetto virus &egrave; stato debellato ormai da qualche giorno, ma quello che desta preoccupazione &egrave; l&rsquo;infiammazione polmonare che ne &egrave; derivata.  Le ultime notizie che il figlio Lorenzo aveva condiviso erano positive, ma poi per alcuni giorni sul sua profilo social non sono apparse altre comunicazioni. Fino a oggi.  Sedazione profonda   &ldquo;Non scrivo da qualche giorno per via di un improvviso peggioramento delle condizioni generali avvenuto nella notte fra venerd&igrave; e sabato&rdquo;, scrive Lorenzo Gresini. &ldquo;Ora la situazione &egrave; stabile e con valori sufficienti, babbo &egrave; stato sedato nuovamente in modo profondo. Sono state iniziate nuove terapie per combattere la grave infiammazione polmonare, seguiranno aggiornamenti nei prossimi giorni&rdquo;, promette Lorenzo.  Sotto al suo post, centinaia di messaggi di incoraggiamento per Fausto.  &ldquo;Caro Fausto sappilo ma siamo davvero tutti con te, ti siamo vicinissimi e con il fiato sospeso in questa situazione assurda&rdquo;, scrive il collega giornalista Giovanni Di Pillo, collaboratore di Motosprint. &ldquo;Noi tutti sapevamo di volerti un bene infinito ma questa tua battaglia ci ha fatto capire tante cose e ci ha fatto rivivere anni e anni di bellissime avventure vissute insieme. Ebbene caro Fausto non fare scherzi e lotta con la tua solita forza e determinazione. Per tutti noi sei ormai l&#39;ultimo Eroe di una stirpe di cavalieri ormai scomparsi. Un folle sognatore innamorato della vita e delle moto. E siccome solo i folli hanno bellissimi sogni, tu sei riuscito addirittura a realizzarli. Come Uomo, come Amico, come Pilota e come Manager.   &ldquo;Chi ha avuto il privilegio e la fortuna di averti frequentato oggi ha la certezza che sei davvero l&#39;unico eroe pulito e coraggioso di questo strano mondo delle moto da pista. L&#39;ultimo cavaliere Jedi in grado di rappresentare tutti noi innamorati romantici di questo bellissimo sport di cui te sei la vera bandiera. Quindi non mollare e sappi che siamo migliaia in silenzio a soffrire con te&rdquo;, conclude Di Pillo.  MotoGP, Dovizioso: &ldquo;L&#39;anno in Yamaha l&#39;unico che non mi &egrave; piaciuto&rdquo; 

&ldquo;Sono state iniziate nuove terapie per combattere la grave infiammazione polmonare. Ora babbo &egrave; sedato in modo profondo&rdquo;, comunica il figlio Lorenzo

MotoGP: sono peggiorate le condizioni di Fausto Gresini

Il mondo delle corse ha tanti lati positivi, e tante belle storie da raccontare, che spesso incamerano grandi rivalit&agrave; ma anche e soprattutto grandi amicizie. E&rsquo; il caso di Marco Melandri e Fausto Gresini, che insieme hanno scritto pagine bellissime delle loro carriere (rispettivamente) da pilota e team manager, soprattutto nel triennio 2005 - 2007 marchiato Honda, che port&ograve; in dote cinque vittorie e svariati piazzamenti sul podio.  Anni cos&igrave; positivi non posso che far nascere un qualcosa di superiore alla semplice collaborazione lavorativa, che diventa infatti rapidamente un&rsquo;amicizia, forte e solida ancora oggi. Non possono dunque venire dal cuore le parole del ravennate nei confronti del suo ex team manager, alle prese con la battaglia contro Covid anche nel giorno del suo sessantesimo compleanno.  Melandri: &ldquo;Fausto mi &egrave; sempre stato vicino&rdquo;     &ldquo;Fausto &egrave; una delle migliori persone che ho incontrato nella mia vita &ndash; racconta Melandri - in generale. Oltre a essere stato un grande capo &egrave; sempre stato anche un grande amico, dato che mi &egrave; stato vicino anche in momenti per me complicati, come il periodo in Ducati. Vederlo nella situazione attuale quindi &egrave; difficile, ma sono sicuro che sta lottando e lotter&agrave; per tornare al pi&ugrave; presto, dato che il verbo mollare non fa parte del suo vocabolario&rdquo;.  La simpatia di chi parla per chi viene raccontato &egrave; tangibile, tra complimenti ed aneddoti, legati sia alla pista che alla vita di tutti i giorni.  &ldquo;Durante i nostri anni insieme Fausto &egrave; stato sempre tanto professionale nel lavoro quanto divertente in tutti gli altri momenti. Mi ricordo un mio compleanno a Marina di Ravenna, con lui sul tetto del tandem (ride ndr). C&rsquo;&egrave; sempre stata una bellissima intesa tra noi - conclude il ravennate - ed &egrave; davvero una bellissima cosa&rdquo;.  Marquez intensifica gli allenamenti pensando al ritorno in pista 

Il team manager romagnolo compie oggi 60 anni, mentre lotta con forza contro il Covid-19. Il pensiero di Marco: &quot;Una delle migliori persone che ho incontrato, mi &egrave; sempre stato vicino&quot;

MotoGP, Melandri e gli auguri a Gresini: &ldquo;Mollare non &egrave; nel suo vocabolario&rdquo;

Jeremy McWilliams ha combattuto in queste settimane una nuova battaglia, quella contro il Covid-19. Il nordirlandese aveva annunciato di aver contratto il virus durante le festivit&agrave; natalizie ed &egrave; di queste ore l&#39;ultimo aggiornamento sulle sue condizioni di salute.  &ldquo;Aggiornamento sul mio recupero dal Covid per chi fosse interessato, non molti mi aspetterei. Gi&agrave; dalla seconda settimana mi sentivo meglio, ma mi piacerebbe nuovamente assaggiare od odorare di nuovo qualcosa. Fortunatamente sono al 100% tranne che per gusto ed olfatto&rdquo;, ha scritto Jeremy su Twitter.   Covid recovery update for those who may be interested, not many I&rsquo;d expect. I&rsquo;d love to be able to smell a fart nearly 4 weeks on the other side of this. Not yours obviously. &mdash; Jeremy McWilliams (@McWill99) January 20, 2021    MotoGP: restano gravi le condizioni di Fausto Gresini  Una carriera fatta di mille avventure   Nel corso della sua carriera Jeremy McWilliams&nbsp; non si &egrave; mai sottratto alle pi&ugrave; disparate avventure. Ha corso nella classe 500, poi nella 250, senza dimenticare l&#39;apparizione in MotoGP prima con la Proton KR e poi con l&#39;Aprilia.  Dopo una parentesi tra le road races, nel 2014 torn&ograve; a correre in Moto2 in occasione del GP di Silverstone, alla veneranda et&agrave; di 50 anni.  Una vera icona del mondo a due ruote.  McWilliams: &ldquo;Se non avevi un ingegnere italiano, la moto non era veloce&rdquo; 

Il pilota nativo di Belfast ha comunicato attraverso i social di aver quasi completato il suo processo di guarigione, dopo essere risultato positivo al virus alcune settimane fa

MotoGP, McWilliams: &ldquo;Sto guarendo dal Covid-19&rdquo;

Today in Australia, for the first time in months, no new COVID-19 cases were reported, and the authorities want to keep it this way, taking no risks. A strict lockdown and closure of the borders have contributed to this result, and the Secretary of the Department of Health, Brendan Murphy, has underlined that Australia should continue to avoid all possible contact with the rest of the world.  &quot;Travel unlikely&quot;   &quot;It&#39;s unlikely that international travel to and from Australia will resume this year&quot;, Brendan Murphy told ABC News Breakfast. When asked about the likelihood of the international border reopening this year, he admitted that this was a &ldquo;big question&rdquo; and that he thinks &ldquo;the answer is probably no&rdquo;.   &ldquo;I think that we&#39;ll go most of this year with still substantial border restrictions - even if we have a lot of the population vaccinated, we don&#39;t know whether that will prevent transmission of the virus,&rdquo; he added.  Tennis players in quarantine   In the meantime, and ahead of the Australian Open, scheduled to begin on 8 February, 72 tennis players have already arrived and were immediately put into isolation in Melbourne, because four passengers travelling with them tested positive. If staff members are included in the count, there are probably more than 100 people currently in isolation.  Despite protests from the players, forced to miss their daily training sessions, the Australian authorities have stated that &ldquo;Covid doesn&rsquo;t treat you specially and so neither do we&rdquo;. And the precautions have proved necessary, as there are already seven coronavirus cases associated with the tournament, two of which are players.  MotoGP and Superbike at risk   All of this raises some legitimate doubts as to the feasibility of the Australian MotoGP, scheduled for 24 October.  The Superbike round at Phillip Island is not yet confirmed but was expected to be scheduled for immediately after the Indonesian event, taking place on 12-14 November.  It&rsquo;s impossible to make any predictions, because a lot will depend on the results of the vaccine, but for now it&rsquo;s not looking particularly likely that the two Phillip Island events will in fact run.  Translated by Heather Watson  WorldSBK, the Jerez tests &lsquo;welcome&rsquo; Tito Rabat 

&ldquo;It&rsquo;s unlikely international travel to and from Australia will resume this year&rdquo;, comments the Secretary of the Department of Health Brendan Murphy. The Australian GP and SBK rounds may not take place

Australian borders closed: MotoGP and SBK at risk

Sono sempre gravi le condizioni di Fausto Gresini, ricoverato presso il reparto di terapia intensiva dell&rsquo;ospedale Maggiore Carlo Alberto Pizzardi di Bologna.  Altri organi non danneggiati   &ldquo;Le condizioni cliniche generali di Fausto sono ancora gravi per il perdurare della polmonite da covid che compromette molto l&rsquo;ossigenazione del sangue, rendendo necessario continuare la ventilazione meccanica concomitante a sedazione per mantenere sufficiente l&rsquo;ossigeno nel sangue&quot;, ha dichiarato il Dottor Nicola Cilloni.  &quot;Fortunatamente gli altri organi non sono attualmente danneggiati. Sono state pianificate delle manovre posturali e l&rsquo;ausilio di particolari farmaci inalatori con l&rsquo;obbiettivo di migliorare la respirazione&rdquo;.  Seguiranno aggiornamenti.  MotoGP, Pierpaolo Bianchi: &ldquo;Zarco un pilota simile ai miei tempi&rdquo; 

Il team Gresini ha diffuso un nuovo comunicato sulla situazione del manager imolese, ricoverato a Bologna per una polmonite da Covid-19

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