        Danilo Petrucci torna nelle posizioni che merita al termine di Gara2, al termine di una rimonta dopo la partenza dalla undicesima posizione, il ternano &egrave; tornato a sfiorare la Top5 dopo un sabato ed una Superpole Race veramente complicati. SBK PORTIMAO, GARA 2: BAUTISTA BATTE TOPRAK IN UN DUELLO DA SBALLO, 3&deg; RINALDI Ancora problemi con la gomma Purtroppo per Danilo Petrucci le soluzioni alle difficolt&agrave; sono arrivate solo per l&rsquo;ultima gara del weekend: &ldquo;La soluzione a moliti problemi li abbiamo trovati solo dopo la Superpole Race, il nostro passo con la SC0 non era cos&igrave; male e potevo lottare per la top5&rdquo;. Il problema principale per Danilo sono state per&ograve; le coperture pi&ugrave; morbide: &ldquo;Nelle FP3 quando ho usato la SCX ho visto che non ero cos&igrave; veloce e anche in qualifica non sono stato molto veloce e solo per via dei giri cancellati non sono partito in tredicesima piazza ma ottavo. Ieri ho avuto problemi anche con l&rsquo;anteriore che era molto nervoso, in Superpole Race con la SCX per me &egrave; stato un disastro, la carcassa &egrave; troppo morbida per me e devo cambiare completamente il setup della moto&rdquo;. Il ternano ha poi spiegato meglio qual &egrave; il problema con la copertura pi&ugrave; morbida: &ldquo;&Egrave; difficile per me con il mio peso avere pi&ugrave; velocit&agrave; con quella gomma, oggi ha funzionato tutto bene ma essendo partito cos&igrave; indietro ho potuto recuperare solo fino alla sesta piazza e sono contento alla fine. Sono soddisfatto di questa Gara2 ma dobbiamo trovare una strada col setup quando usiamo gomme pi&ugrave; morbide, &egrave; tutto l&rsquo;anno che per me la SCX &egrave; un problema. Sappiamo che non ero veloce come ad Aragon dove avrei potuto salire sul podio e magari vincere sabato&rdquo;. Danilo Petrucci torna a parlare del suo peso che in queste situazioni lo svantaggia nell&rsquo;utilizzo della gomma pi&ugrave; morbida: &ldquo;In poche parole peso troppo per la SCX e la gomma si muove molto, nelle frenate forti non mi rallenta abbastanza, devo trovare un setup migliore con la moto perch&eacute; tutti gli atri piloti sono pi&ugrave; veloci quando la montano e noi invece siamo pi&ugrave; veloci con la SC0&rdquo;.  SSP PORTIMAO, GARA 2: VITTORIA-CAPOLAVORO DI MANZI, PODIO TUTTO ITALIANO       

Un weekend a due volti quello di Danilo in Algarve, dopo un venerd&igrave; da protagonista, sabato ha perso la strada e solo nell&rsquo;ultima gara del weekend &egrave; tornato a brillare

SBK Portimao, Petrucci rimonta in Gara2: “Peso troppo per usare la SCX”

        Marco Bezzecchi e Danilo Petrucci, i veri uomini copertina di questo sabato targato MotoGP e SBK. Il perch&eacute; &egrave; presto detto, al di l&agrave; del risultato finale delle rispettive gare che li accomuna (entrambi al quinto posto, Bez in India e Petrux ad Aragon), &egrave; la modalit&agrave; con la quale &egrave; arrivato.&nbsp; Entrambi, infatti, si sono prodotti in una clamorosa rimonta dall&rsquo;ultimo posto ed a suon di giri veloci hanno risalito la china per arrivare a passare l&rsquo;ultimo pilota sulla strada verso il quinto posto: Quartararo per Bezzecchi e Oettl per Petrucci.&nbsp; Classifica piloti MotoGP Bez colpito da fuoco amico, Marini  Ormai da qualunque posizione parta, Bezzecchi &ldquo;sa&rdquo; che verr&agrave; centrato in partenza. Questa volta non &egrave; stato un pilota di un altro team, bens&igrave; il famoso &ldquo;fuoco amico&rdquo;, ovvero Luca Marini, compagno di squadra in Mooney VR46 che ha tamponato Bez in partenza mandandolo all&rsquo;esterno della prima curva.&nbsp;  Da quel momento Bezzecchi si &egrave; prodotto, testa bassa, in una rimonta furiosa a suon di giri record (tra l&rsquo;altro suo il giro record della pista indiana). Ricordiamo che la Sprint &egrave; stata accorciata di un giro (inizialmente erano previsti 12 giri, diventati 11 per via delle condizioni meteo) e che anche un giro in meno fa tanto se un pilota deve rimontare, porta a fare tutto con pi&ugrave; fretta e con il rischio di incappare in errori. Il #72 si &egrave; prodotto in una serie di sorpassi che lo hanno portato negli ultimi giri ad essere addosso alla zona punti, che era chiusa da Raul Fernandez e la sua nona posizione. Passato Raul, &egrave; diventato tutto pi&ugrave; facile per il Bez che al penultimo giro ha passato anche Quartararo con una gran staccata in fondo al lungo rettilineo. Cos&igrave; facendo ha anche perso il meno possibile in termini di punti rispetto a Martin e Bagnaia. MotoGP India Bezzecchi Petrucci da fondo griglia a quinto  L&rsquo;altro protagonista di giornata &egrave; proprio Danilo Petrucci da Terni. Complice un brutto errore in Superpole (prima dell&rsquo;errore in curva 8 era addirittura il migliore delle Ducati, secondo nei tempi dopo il primo giro), il ternano si &egrave; trovato costretto a partire dal fondo della griglia. Se per Bezzecchi la defezione di Alex Marquez ha un po&rsquo; aiutato il suo lavoro, Petrucci ha dovuto passarli tutti, senza aiuti da nessuno (l&rsquo;unico vero &ldquo;aiuto&rdquo; l&rsquo;ha avuto da Bautista, stesosi due volte). La condizione, di fatto, &egrave; stata uguale a quella di Bezzecchi: testa bassa, come lui stesso ha detto nel debrief &ldquo;ero come l&rsquo;asino con la carota davanti&rdquo;, il ternano non ha nemmeno guardato la tabella espostagli dal team, l&rsquo;ha fatto solo a 5 giri dalla fine quando era quasi negli scarichi di Oettl. L&rsquo;unico sorpasso &ldquo;facile&rdquo; &egrave; stato proprio quello su Oettl: come ha ammesso lo stesso Petrucci, il tedesco guidava molto bene e non &egrave; stato affatto facile da superare. Solo un errore del #5 di Go Eleven ha permesso a Danilo di prendersi la quinta posizione, girando anche pi&ugrave; forte di Locatelli ma ormai la gara era quasi finita e Andrea era troppo lontano. Un gran peccato per entrambi, ma di fatto hanno offerto un grande spettacolo. Grazie a Bezzecchi, per&ograve;, si sono visti dei sorpassi, altrimenti la gara sarebbe stata noiosa. Petrux ha contribuito al pathos di gara-1 per via anche della battaglia tra Rea, Razgatlioglu e Rinaldi, poi vincitore. SBK Aragon Petrucci Domani &egrave; un altro giorno  Danilo domani sar&agrave; chiamato a replicare quanto fatto oggi per riuscire ad entrare nella top 9 al termine della Superpole Race ed agguantare una buona posizione di partenza in vista poi della gara di domani pomeriggio. Dal canto suo, Bezzecchi spera di non essere pi&ugrave; centrato in partenza per avere una gara pi&ugrave; regolare possibile (tipo Misano) e provare a stare da subito con Martin e Bagnaia, i pi&ugrave; accreditati per la vittoria del Gran Premio d&rsquo;India della MotoGP.       

Marco in MotoGP in India e Danilo ad Aragon hanno offerto una gran dose di spettacolo producendosi in una rimonta a suon di sorpassi e giri veloci

Bezzecchi e Petrucci: la rimonta è servita

        Non poteva iniziare meglio il fine settimana di Danilo Petrucci in quel di Aragon, vista la terza posizione nella classifica combinata di giornata. Un risultato che lascia ben sperare, nonostante il ternano non possa contare sulla proverbiale velocit&agrave; di punta della Ducati, a causa &ndash; come risaputo &ndash; della sua stazza.&nbsp;&ldquo;E&rsquo; noto che ad avere un grande vantaggio sul dritto sia Alvaro e non i piloti Ducati in generale - apre Danilo -&nbsp;specie con 500 giri in meno. Per quanto mi riguarda ho avuto un ulteriore riscontro di questo anche a Magny &ndash; Cours, dove sono stato in scia a Locatelli per tanti giri, senza riuscire a passarlo&rdquo;.&nbsp;Velocit&agrave; di punta a parte Danilo &egrave; combattuto, dato che alla soddisfazione per le sensazioni percepite si contrappone la preoccupazione per la gestione delle gomme.&nbsp;&ldquo;Mi sono sentito bene in sella, anche se sono preoccupato per la gestione degli pneumatici. Oggi dopo due o tre giri la moto iniziava a cambiare il proprio comportamento, il che in ottica gara pu&ograve; essere un problema: ho provato sia la SCX di gamma che la 800, ma ho avuto problemi con entrambe, non riuscendo a replicare i miei tempi pi&ugrave; veloci giro dopo giro. Non ho studiato i passi degli altri piloti, spero che siano sulla mia stessa barca&rdquo;. Petrucci punta al podio Gli obiettivi ad ogni modo sono fissati, e riguardano i primi posti della classifica.&nbsp;&ldquo;Il podio &egrave; l&rsquo;obiettivo, specie dopo le sfortune di Magny &ndash; Cours. Sono in una buona posizione, ma servirebbe partire nelle prime due file. Sarebbe fondamentale&rdquo;.&nbsp;Il tutto con la mente pi&ugrave; sgombra, dopo l&rsquo;ufficialit&agrave; del rinnovo di contratto con il team Barni per la prossima stagione.&nbsp;&ldquo;Sono contento di proseguire in questo paddock, che mi fa sentire pi&ugrave; rilassato. Ad inizio anno ho faticato, tanto da pensare di aver perso lo smalto dei giorni migliori, ma da Misano le cose migliorate, anche grazie all&rsquo;aiuto di Ducati. Con un anno di esperienza penso che potremo lottare per una buona posizione in campionato, nonch&eacute; per il titolo indipendenti. Quest&rsquo;ultimo potrebbe essere possibile anche quest&rsquo;anno, abbiamo ancora ben nove gare da fare&rdquo;. SSP, Aragon: Bulega leader del venerd&igrave;, tripletta italiana al vertice       

Danilo felice ma preoccupato: "Ho buone sensazioni, ma dopo pochi giri la moto cambia comportamento. Non ho il vantaggio di Bautista sul dritto, ma punto al podio"

SBK Aragon, Petrucci: "Dura gestire le gomme, spero che gli altri siano sulla stessa barca"

        Danilo Petrucci resta. Prima di tuffarsi nelle due settimane pi&ugrave; calde della stagione la Superbike pu&ograve; contare su una certezza in pi&ugrave;, ossia la presenza di Danilo Petrucci in griglia anche nel 2024. Il pilota ternano ha infatti ufficializzato il rinnovo di contratto con il team Barni, per andare a caccia di risultati importanti nella prossima stagione.&nbsp;Una decisione che ora appare banale, ma che solamente tre mesi fa non lo era: l&rsquo;approccio con la classe regina delle derivate non &egrave; infatti stato facile per Danilo, in primis a causa dell&rsquo;adattamento alla gomme Pirelli, che costretto il ternano a soffrire pi&ugrave; del previsto. Poi per&ograve; ecco arrivare la svolta, con i test del Mugello ed i successivi segnali incoraggianti di Misano, preludio al primo podio di Donington, replicato poi in due occasioni a Most. Ora Petrucci &egrave; uno dei top rider della categoria, e non resta che godersi il proseguo del percorso. Le parole di Petrucci e Barni  &rdquo;Se possibile sono ancora pi&ugrave; contento dello scorso anno &ndash; le parole di Danilo - quando abbiamo firmato il primo contratto con Barni per la Superbike. Da entrambe le parti c&rsquo;era la volont&agrave; di continuare e sono convinto che l&rsquo;anno prossimo, con un intero anno di esperienza in pi&ugrave;, potremo fare ancora meglio. Ora pensiamo a chiudere nel miglior modo possibile questa stagione&rdquo;. Soddisfatto ovviamente anche Marco Barnab&ograve; che, dopo aver ritrovato Danilo a 12 anni di distanza dall&rsquo;ultima volta, pu&ograve; pregustare un&rsquo;altra stagione sulla cresta dell&rsquo;onda. &ldquo;Quando abbiamo iniziato l&rsquo;avventura con Danilo avevo gi&agrave; l&rsquo;idea di fare un percorso con lui. Sapevo che all&rsquo;inizio non sarebbe stato facile &ndash; racconta il Team Principal - perch&eacute; il livello del campionato &egrave; alto e da fuori non sempre viene percepito, ma sapevo anche che lavorando avremmo potuto fare molto bene e cos&igrave; &egrave; stato. Abbiamo modicato &nbsp;la moto per le sue esigenze, lui si &egrave; calato nella parte adattandosi e adesso che siamo competitivi la cosa pi&ugrave; logica &egrave; andare avanti insieme e cercare di raccogliere i frutti di questo lavoro, sia nel finale di stagione che l&rsquo;anno prossimo&rdquo;. SBK, Motocorsa ipotizza il post Bassani: "Gi&agrave; selezionati due possibili profili"       

Prosegue il matrimonio tra il team italiano e Danilo, a caccia della prima vittoria. "Felice di proseguire con questa squadra. Con maggiore esperienza potremo fare ancora meglio"

SBK, ufficiale: Petrucci e Barni insieme anche nel 2024

Danilo Petrucci &egrave; arrivato in Superbike quest&rsquo;anno grazie a Marco Barnab&ograve;, team principal del team Barni che l&rsquo;ha voluto a tutti i costi. Le loro strade si erano gi&agrave; incrociate dodici anni fa: era il 2011, il ternano era all&rsquo;inizio della sua carriera e insieme disputarono la Superstock 1000 e il CIV. Da allora i due sono sempre rimasti in contatto, fino a quando non si &egrave; creata l&rsquo;occasione di tornare a lavorare insieme. Dopo un inizio non facile oggi contano tre podi &ndash; uno a Donington Park e due a Most &ndash; e mancano ancora quattro round alla fine del campionato.  Classifica campionato piloti 2023  Chi &egrave; Danilo Petrucci? Risponde Barnab&ograve;   Marco, l&rsquo;hai lasciato ragazzino e lo ritrovi adulto. &laquo;Il nostro rapporto non inizi&ograve; soltanto pensando alla stagione 2011, ai tempi lo &ldquo;curavo&rdquo;, lo seguivo quando girava, insieme disputammo la FIM Superstock e il CIV. L&igrave; era tutto pi&ugrave; facile, era pi&ugrave; giovane. Non aveva tanti pensieri per la testa, pensava soltanto ad andare in moto e a essere il pi&ugrave; competitivo possibile. Invece adesso ha pensieri sulla sua carriera, la situazione &egrave; diversa&raquo;.  Dal punto di vista umano quanto &egrave; cambiato? &laquo;A dire la verit&agrave; poco. Da venerd&igrave; quando inizia a girare diventa abbastanza silenzioso, a meno che non vada tutto bene. Ai tempi non era cos&igrave;, era pi&ugrave; spensierato, sapeva che aveva veramente qualcosa in pi&ugrave; degli altri. Ora sa che &egrave; difficile stare davanti, non ci si pu&ograve; permettere di prendere le cose alla leggera. Bisogna sempre essere concentrati su cosa &egrave; meglio fare e dove c&rsquo;&egrave; da migliorare&raquo;.   Qual &egrave; un suo pregio? &laquo;Di buono c&rsquo;&egrave; che lui fondamentalmente riesce a farsi voler bene da tutti. Anche quando le cose vanno male, magari si arrabbia un attimo, per&ograve; subito dopo ci puoi ragionare. Ha un buon carattere. &Egrave; emotivo. Non conosco gente che non gli voglia bene. Vuol dire che si &egrave; sempre comportato bene e secondo me &egrave; un bel pregio: &egrave; una cosa che rimane anche dopo le corse&raquo;.  Com&rsquo;&egrave; evoluto il vostro rapporto nel tempo? &laquo;Ci siamo piaciuti subito a pelle. Probabilmente ha percepito che svolgo questo lavoro per passione e mi impegno al massimo per far s&igrave; che la moto sia competitiva e i miei piloti possano mettere in mostra il loro valore. Io vedo in lui la stessa cosa. Di tutti i piloti che ho avuto con lui siamo sempre rimasti amici. Ci sono state tante altre volte che stavamo per firmare di nuovo...&raquo;  L&rsquo;intervista integrale la troverete prossimamente su Motosprint, in edicola.    Calendario gare SBK 2023 

Si conoscono da 12 anni e oggi sono tornati a lavorare insieme. Il team principal del Barni Racing ci ha raccontato del rapporto che lo lega al Petrux

Intervista a Barnab&ograve;: in esclusiva ci ha parlato del &ldquo;suo&rdquo; Danilo Petrucci

        Tra i piloti che hanno brillato nella due giorni di test del mondiale Superbike al Motorland di Arag&ograve;n, conclusi con Jonathan Rea davanti a tutti, c'&egrave; stato anche Danilo Petrucci. Il ternano, al primo anno nella serie iridata dopo l'esperienza del 2022 nel MotoAmerica, ha chiuso la seconda giornata in seconda posizione risultando particolarmente rapido anche e soprattutto con la mescola SCQ da qualifica, con cui ha spesso faticato a trovare la quadra nella prima parte di stagione. Il portacolori del team Barni Spark Racing si sta rendendo protagonista di una crescita costante nel corso dei vari round e, su una pista a lui ben nota e &ldquo;amica&rdquo; della Ducati come quella spagnola, potrebbe dire la sua anche durante il weekend di gara. Puntando, magari, a quella prima vittoria che adesso non sembra pi&ugrave; irraggiungibile. SBK, test-premio sorprendente per Huertas: &egrave; pronto per la classe regina? Petrucci: &ldquo;Soddisfatto dei test. Il 2024? Probabilmente resto qui&rdquo;  &ldquo;Sono molto soddisfatto, perch&eacute; questo &egrave; stato il primo test in cui sono riuscito ad essere veramente veloce&rdquo;, ha spiegato l'ex-MotoGP. &ldquo;Abbiamo lavoro molto effettuando diverse prove comparative e provando alcune modifiche di assetto ed elettronica. Un insieme di fattori che mi hanno permesso di essere competitivo anche con le gomme nuove e con quelle da qualifica, che fino a questo momento erano il mio punto debole&rdquo;. Danilo ha poi lasciato intendere di avere tutte le intenzioni di proseguire con la squadra capitanata da Marco Barnab&ograve; anche nel 2024: &ldquo;Con Barni stiamo parlando e discutendo spesso sul futuro. Non ho ricevuto offerte da altre squadre in questo paddock e, probabilmente, rester&ograve; qui anche la prossima stagione&rdquo;. SBK, test Aragon: sulla Panigale una forcella derivata dalla MotoGP       

Danilo &egrave; stato tra i pi&ugrave; rapidi nei test al Motorland, trovando la quadra anche con le gomme da tempo in sella alla Panigale V4 R. E sul 2024, ha gi&agrave; le idee chiare

SBK, Petrucci velocissimo ad Aragòn: la prima vittoria è vicina?

        Il week-end in crescendo di Axel Bassani a Most si &egrave; concretizzato con la quarta posizione di Gara 2, al termine di una prestazione pressoch&egrave; perfetta condizionata solamente da un lungo dettato dalla foga in curva 1 al secondo giro che ha poi costretto l'italiano ad una grande rimonta. Complice un ritmo gara nuovamente di vertice, a conferma della crescita tecnica avuta in questa prima fase di stagione, il pilota Ducati ha mancato il terzo gradino del podio per un soffio, a favore di Danilo Petrucci e Jonathan Rea, un'opportunit&agrave; mancata a causa di un errore ad inizio gara, pi&ugrave; che per una mancanza negli istanti finali: "Ho fatto un grosso errore, sono andato fuori, mi dispiace per la squadra. Eravamo veloci, non sono felice per questo, avevamo la possibilit&agrave; di lottare con Bautista ed ho fatto una cavolata". SBK Most, Petrucci: "Rea &egrave; un signore, gli offrir&ograve; un paio di birre la prossima volta" Axel Bassani: "So che possiamo vincere, voglio farlo prima della fine della stagione" C'&egrave; tanta frustrazione alla base dell'esito della seconda manche di Most di Axel Bassani, soprattutto in virt&ugrave; di un ritmo gara che lasciava immaginare ad un ipotetico duello per la vittoria con Alvaro Bautista. Tuttavia, alla fine, il pilota di Feltre ha dovuto abbandonare anche le ambizioni da podio: "Sono contento, siamo vicini al podio da tre round, anche se ogni volta non ci riusciamo per colpa mia o per qualcos'altro. Devo stare solo con me stesso ora e capire cosa devo fare meglio. Quando vinci &egrave; importante; io voglio vincere e sar&agrave; il mio obiettivo prima della fine dell'anno. Ho dato tutto nel giro finale, basti pensare che ho ripetuto il mio miglior giro. Ero davvero tanto vicino al secondo posto". Insieme alle prestazioni, sta crescendo anche l'asticella delle ambizioni in casa Bassani: "Il target &egrave; il podio di base, ma ormai anche la vittoria. Ad Imola siamo stati veloci, so che possiamo vincere e dobbiamo riuscirci, io ci metto sempre il 100% e quando posso fare qualcosa di speciale lo faccio. Arriver&agrave; il nostro momento, anche stamattina ero molto veloce, &egrave; tutto molto positivo ma dobbiamo arrivare anche nella condizione giusta. Noi non molliamo mai, la squadra continua a lottare per il nostro sogno, siamo come un famiglia". CIV, colpo di scena in SBK: Bernardi vince, Pirro cade e riapre tutto         

Il pilota veneto sfiora il podio in Gara2, beffato solamente per 61 millesimi dalla Kawasaki di Jonathan Rea&nbsp;

SBK Most, Bassani: "Ho sbagliato, avevo l'opportunità di lottare con Bautista"

        Danilo Petrucci &egrave; ufficialmente tornato a Imola, e la sesta piazza ottenuta in Gara 1 &egrave; un risultato certamente da non disprezzare. Il ternano infatti ha dimostrato di essere sulla strada giusta, ottenendo un piazzamento interessante, specie se si pensa alla 10&deg; casella dalla quale la sua corsa &egrave; iniziata.&nbsp;&ldquo;Questa mattina in FP3 ho avuto un problema al motore - le parole di Danilo - cos&igrave; la Superpole &egrave; andata di conseguenza. Ad inizio gara ho recuperato qualche posizione, ed il mio passo non era male, ma continuo ad avere qualche problema di trazione, e dopo alcuni giri ho iniziato a scaldare pi&ugrave; del dovuto la gomma davanti. Ad ogni modo essere il primo pilota tra gli indipendenti &egrave; sempre un buon risultato&rdquo;.&nbsp;Non sembri particolarmente soddisfatto del risultato per&ograve;. E&rsquo; cos&igrave;?&nbsp;&ldquo;Sembra ma in realt&agrave; sono solo stanco (ride ndr). Sono soddisfatto credetemi&rdquo;.&nbsp;E&rsquo; stata dura correre con un tale caldo?&nbsp;&ldquo;Non ricordo gare con questa temperatura. Dopo met&agrave; gara &egrave; diventato difficile arrivare alla bandiera a scacchi: le condizioni erano estreme. L&rsquo;asfalto era davvero caldo e scivoloso, ed una volta rientrato al box la moto era bollente ed intoccabile. Non voglio pensare a domani con due gare (sorride ndr)&rdquo;. Petrucci, il ritorno a Imola ed il regolamento&nbsp; Come &egrave; stato tornare ad Imola?&nbsp;&ldquo;Non ricordavo bene la pista, del resto ci ho corso per l&rsquo;ultima volta tanti anni fa, e la mia Ducati del tempo era davvero diversa da quella attuale. Con queste moto la pista &egrave; bella, ma al limite per quanto concerne la sicurezza. Certamente sarebbe pi&ugrave; bello correre qui con meno caldo (ride ndr)&rdquo;.&nbsp;Hai avvertito il taglio dei giri motore tra ieri ed oggi?&nbsp;&ldquo;Il problema principale sta nella rapportatura, ma come detto in passato questo non &egrave; il modo giusto di bilanciare le prestazioni. Non &egrave; giusto penalizzare me o Bassani quando &egrave; Bautista a fare la differenza. Non &egrave; neanche giusto che io pesi 30 chili in pi&ugrave; di Bautista, ma non &egrave; colpa n&eacute; mia n&eacute; sua: potrebbe servire una regola relativa al peso&rdquo;.&nbsp;Questa regola per&ograve; non verr&agrave; implementata n&eacute; il prossimo anno n&eacute; nel 2025. Che ne pensi?&nbsp;&ldquo;Non sono nella posizione di parlare, dato che io, Baz e Redding siamo i pi&ugrave; pesanti ed abbiamo i relativi problemi. Al momento noi ducatisti abbiamo 900 giri motore rispetto alla versione stradale della moto, e ho sentito che Kawasaki non sta usando i giri in pi&ugrave;: vorrei capire come funziona il famoso algoritmo. Forse regole pi&ugrave; chiare sarebbero un bene per tutti&rdquo;. SBK, Kawasaki fa chiarezza: "Non stiamo usando i giri in pi&ugrave;, chiediamo ci&ograve; che nel 2021 ci &egrave; stato negato"       

Danilo spiega: "Io non sono nella posizione giusta per parlare, ma non &egrave; giusto penalizzare piloti come me o Bassani. Difficile correre con questo caldo, meglio non pensare a domani"

SBK Imola, Petrucci: "I giri motore in meno? Avrebbe più senso una regola sul peso"

        Il terzo posto conquistato nel round inglese di Donington potrebbe aver tracciato una linea dal quale far iniziare un nuovo capitolo per Danilo Petrucci. Sul tecnico e complesso circuito inglese il pilota ternano ha dimostrato per la prima volta in stagione, quella competitivit&agrave; che, in fondo, ci si aspettava (e ci si aspetta) dal momento del suo approdo nella massima serie delle derivate di serie. Al sesto round della stagione Petrucci ha dimostrato una compattezza tecnica ed una velocit&agrave; da primi della classe, dapprima sfiorando il podio gi&agrave; in Gara 1, per poi finalmente agguantarlo nella seconda manche, togliendosi inoltre la soddisfazione di compiere il sorpasso decisivo sul sei volte campione del mondo, Jonathan Rea. Gi&agrave; nelle ultime uscite l'ex pilota della MotoGP era apparso sempre pi&ugrave; maturo tecnicamente parlando nei confronti di una categoria con la quale il colpo di fulmine non &egrave; scoccato in maniera cos&igrave; naturale. Tuttavia, la consueta, rinomata ed efficace attitudine resiliente del pilota del Team Barni, alla fine ha prodotto quelle che ad oggi sembrano delle basi pi&ugrave; che solide per il prossimo futuro. SBK, le pagelle di Donington: Bautista rompe l'incantesimo, Petrucci&nbsp; Cuore e coraggio: le sfide vinte da Danilo Petrucci Il palmar&egrave;s del ternano parla chiaro, riferendosi ad uno dei piloti italiani pi&ugrave; talentuosi degli ultimi anni, tanto da riuscire a vincere nella classe regina del motomondiale, la MotoGP, in due GP: a Le Mans nel 2020 e al Mugello nel 2019. Quest'ultima gara rappresenta il miglior biglietto da visita del pilota italiano, che in sella alla Ducati del team ufficiale ebbe la meglio al termine di una bagarre da antologia su Andrea Dovizioso e Marc Marquez, allora i due piloti migliori del mondo, su una pista notoriamente tra le pi&ugrave; complesse da interpretare e gestire. Un risultato del genere, dal punto di vista non solo sportivo, ma anche di status e consapevolezza di s&egrave;, non &egrave; certo di comune risonanza, e un talento di questo tipo, non poteva che essere destinato a sbocciare anche in Superbike. Le qualit&agrave; teniche di Petrucci conseguono a quelle umane, caratterizzate da una passione pura e da un animo gentile che si riflette anche in una comunicazione particolarmente schietta e trasparente, quasi "old school". Il percorso che ha portato Petrucci in Superbike non &egrave; tra i pi&ugrave; canonici ma &egrave; figlio di una versatilit&agrave; per certi versi strabiliante che siamo convinti possa portare i suoi frutti in modo ancor pi&ugrave; incisivo anche in Superbike. Lo dimostrano le esperienze nella Dakar, dove riusc&igrave; a vincere anche una tappa (primo pilota della storia in grado di vincere una tappa della Dakar e una gara della MotoGP) e nel MotoAmerica, dove nella passata stagione divenne vice-campione nell'anno da rookie. Dove pu&ograve; arrivare il ternano L'attuale sfida rappresentata dalla Superbike ha tutte le carte in regola per essere vinta o quantomeno affrontata con ambizioni importanti, dal momento che, inoltre, rappresenta probabilmente il contesto perfetto per il ternano, che se dopo sei round &egrave; riuscito ad inserirsi tra i primissimi, tanto da conquistare il primo podio, pu&ograve; lecitamente sognare qualcosa di ancora pi&ugrave; grande. Adesso, gli obiettivi futuri del pilota Barni non possono che guardare al gradino pi&ugrave; alto del podio. Nel suo percorso di crescita all'interno del mondo SBK, Petrucci sta velocemente ricucendo il gap dai compagni di marca, sia Axel Bassani, che soprattutto Michael Rinaldi, in sella a quella moto ufficiale che il ternano potrebbe puntare nel prossimo futuro. In virt&ugrave; della sua pi&ugrave; che positiva lunga parentesi in MotoGP, concettualmente non &egrave; inverosimile accostare Petrucci all'attuale dominatore del campionato, Alvaro Bautista, riferendoci ovviamente ad un discorso a lungo termine basandoci sulla certezza della notevole quantit&agrave; di talento da sempre attribuitagli. Il ternano d&agrave; l'impressione di essere ancora al 50% del suo massimo potenziale, tanto a causa di uno stile di guida che dev'essere perfezionato relativamente ad una moto molto diversa dai prototipi MotoGP, quanto per una gestione delle manche ed in generale del week-end di gara che sta passando un'inevitabile fase d'adattamento e apprendimento.   SBK Donington, Bautista: "Non ho fatto tripletta, siete felici?"         

A Donington il ternano ha conquistato il primo podio della sua avventura in Superbike, risultato raggiunto al sesto round

SBK: verso l'elitè della categoria: il primo step di Danilo Petrucci

        Dopo la vittoria d'autorit&agrave; di Alvaro Bautista in Gara 1 e l'avvincente equilibrio nella Superpole Race con il successo di uno straripante di Toprak Razgatlioglu, &egrave; giunta l'ora dell'ultima manche del week-end inglese. Gara 2 &egrave; iniziata sotto brutti auspici a causa di un terribile incidente che ha coinvolto in curva 8 Loris Baz, Tom Sykes e Michael Rinaldi. Il pilota italiano, rimasto a terra per molti minuti, &egrave; stato poi portato fuori dalla pista in barella, sebbene il pilota fosse cosciente. Dopo l'inevitabile esposizione della bandiera rossa, la corsa &egrave; ripartita e i protagonisti sono stati i soliti tre, nell'ordine Razgatlioglu, Rea e Bautista, con l'aggiunta iniziale di un ottimo Andrea Locatelli, particolarmente competitivo con la sua Yamaha. Come di consueto i primi tre sono stati i pi&ugrave; rapidi e abili ad imprimere il solito ritmo insostenibile per gli inseguitori.&nbsp; &nbsp; SSP, Donington: Bulega senza rivali in Gara 2, podio tutto Ducati Primo podio in Superbike per Danilo Petrucci La seconda met&agrave; di gara ha visto l'esclusiva lotta per la vittoria tra Razgatlioglu e Bautista, a scapito di un Rea che dopo aver subito l'attacco dello spagnolo ha ceduto, dovendosi poi difendere da un super competitivo Danilo Petrucci, mai cos&igrave; arrembante come a Donington. Dopo aver compiuto il decisivo sorpasso a dieci giri dalla fine, Bautista si &egrave; involato verso il secondo successo del week-end, confermando ancora una volta quanto sia dominante, specialmente sulla gara lunga. Sedicesimo trionfo stagionale per lo spagnolo che taglia il traguardo davanti ad un mai arrendevole Razgatlioglu, il quale ha provato fino alla fine ha mantenere il ritmo del vincitore. Quest'oggi, tuttavia, la scena &egrave; tutta per Danilo Petrucci, terzo sotto la bandiera a scacchi. Primo podio in carriera in Superbike per l'ex pilota della MotoGP; l'italiano per tutto il week-end inglese &egrave; apparso estremamente competitivo e dopo aver sfiorato il podio in Gara 1, &egrave; riuscito ad agguantare il meritato risultato, dopo aver superato nelle fasi finali della corsa il sei volte iridato, Jonathan Rea. Alle spalle del pilota del Team Barni si piazza un ottimo Scott Redding, autore di una bella rimonta e abile a mettere le sue ruote davanti a quelle di un Rea calato nel finale. Sesta casella per Alex Lowes, anch'egli particolarmente sofferente negli ultimi giri in sella alla Kawasaki; l'inglese precede Axel Bassani, mai veramente in partita a Donington e Andrea Locatelli, che dopo un promettente avvio e regredito in ottava posizione. Garrett Gerloff e Philipp Oettl completano la top ten. Toprak striglia i giapponesi: "Devono migliorare le loro moto o Ducati vincer&agrave; per anni"        

Il pilota ternano sale sul terzo gradino del podio dimostrando una crescita che lascia ben sperare. Secondo successo del week-end per Bautista

SBK Donington: primo podio per Petrucci, Bautista fa sua Gara 2

        Donington sorride a Danilo Petrucci. Sul tracciato britannico, il pilota ternano ha conquistato il quarto posto in Gara 1 della classe SBK, piazzamento che rappresenta il suo miglior risultato stagionale. Scattato dalla terza casella, Petrux ha condotto una gara precisa e pulita, tentando di superare nel finale Jonathan Rea per conquistare il podio, senza riuscire a sferrare l&rsquo;attacco decisivo. Danilo Petrucci, ai piedi del podio a Donington  &ldquo;Se ho pensato ad attaccare Johnny? S&igrave;, ma avevo ben in mente la faccia del patron del team Barni dopo Misano, non volevo ripetere nuovamente quella scena&rdquo; ha scherzato dopo la gara Petrucci, facendo riferimento alla caduta rimediata sul tracciato romagnolo mentre tentava di riprendere Razgatlioglu in Gara 1. &ldquo;Scherzi a parte, devo ammettere che ero davvero al limite &ndash; ha proseguito il ducatista - ho provato a riprendere Rea approfittando di qualche suo piccolo errore ma, a due giri dalla fine, avevo capito che non potevo fare di pi&ugrave;, lui ha accelerato il suo passo e io ho preferito accontentarmi. Inoltre, ho ancora un po&rsquo; di dolori, specialmente alla gamba destra (dovuti alla caduta rimediata nella SP Race di Misano, ndr), ma ho comunque conquistato un&nbsp;buon bottino di punti. Il risultato &egrave; molto positivo: credevo di poter salire nel podio, ma sorpassare Rea nel finale di gara non &egrave; certo compito semplice&rdquo;. Il risultato di Donington ha dato ulteriore conferma della crescita di Petrucci che, dopo i test svolti al Mugello, sembra aver dato una svolta al suo 2023: &ldquo;In Toscana abbiamo fatto uno step, anche se non era stato subito cos&igrave; chiaro. A Misano mi sentivo meglio in sella alla Panigale, e a Donington la nuova riasfaltatura mi ha certamente aiutato. In generale, oggi mi sentivo bene in moto, ho guidato al meglio delle mie possibilit&agrave;, facendo un solo piccolo errore, a inizio gara. Con questa moto bisogna essere gentili e precisi alla guida, e ci sto riuscendo. Sento che il podio &egrave; vicino&rdquo;. Danilo Petrucci tra presente e futuro  Il quarto posto di Gara 1 &egrave; figlio anche dell&rsquo;ottima prestazione messa in pista nella Superpole, in cui Danilo ha realizzato il terzo miglior tempo. &ldquo;Non posso nascondermi dietro un dito, ho seguito Alvaro e questo mi ha aiutato tanto &ndash; ha ammesso il pilota umbro &ndash; ma ripeto, i miglioramenti ci sono e si vedono. Infatti a Misano ho fatto il mio giro da solo, mentre a Donington ho seguito Bautista perch&eacute; so che, nelle nostre condizioni, partire in una buona posizione &egrave; fondamentale". Infine, Danilo si &egrave; lasciato andare a un breve commento sul suo futuro. &ldquo;Non so cosa far&ograve; nel 2024. Il mio obiettivo &egrave; vincere una gara in Superbike, ma &egrave; ancora lontano. Lottare con i tre piloti top della categoria &egrave; piuttosto complicato, forse per riuscirci dovr&ograve; rimanere qui un altro anno. E se vincessi Gara 2, domenica? Con il team abbiamo deciso che in tal caso venderemmo tutto, box e moto, e andremmo in vacanza per sempre&nbsp;(ride, ndr)&rdquo;. Ultima battuta su Andrea Iannone, che l&rsquo;anno prossimo potrebbe tornare alle corse, magari proprio in SBK: &ldquo;Ci siamo sentiti, spero di vederlo l&rsquo;anno prossimo, sarebbe divertente. Andrea &egrave; un grande talento, sarebbe bello vederlo in questo campionato&rdquo;.       

Il pilota ternano, quarto in Gara 1, ha centrato il miglior risultato stagionale: "Volevo attaccare Rea, ma nel finale ho preferito accontentarmi"

SBK Donington, Petrucci: "Ho sognato il podio, ma non volevo fare danni"

Il pilota ternano avvistato nel paddock del Piero Taruffi

CIV: Danilo Petrucci nel box Barni a Vallelunga

        Cadute, long lap penalty, primo podio di carriera sfiorato e tante parole al seguito. Il week-end sanmarinese di Danilo Petrucci &egrave; stato tutto questo e molto altro ancora. In ogni manche disputata sul circuito intitolato a Marco Simoncelli, il ternano &egrave; apparso tra i protagonisti indiscussi, nel bene e nel male. Sono tanti i temi e gli spunti che ruotano attorno all'ex pilota della MotoGP, in primis quello relativo alla competitivit&agrave; mostrata in Gara 1,quando &egrave; caduto nel tentativo di raggiungere Toprak Razgatlioglu, al fine di conquistare il primo podio di carriera. Per la prima volta in stagione Petrucci si &egrave; avvicinato al suo reale potenziale, compiendo un deciso salto di qualit&agrave; rispetto ai precedenti appuntamenti, dove era apparso, oggettivamente, fin troppo opaco. Il layout di Misano, di concerto all'atmosfera tutta italica che lo spingeva, hanno regalato al ternano quel "quid" in pi&ugrave; che ha saputo tramutare in velocit&agrave;. Tra Petrucci ed il primo podio nella massima categoria delle derivate di serie, ci si &egrave; messa una foga in eccesso tramutatasi nella scivolata di Gara 1 e nella confusione della domenica, quando dopo aver colpito l'incolpevole Dominque Aegerter ha rimediato un long lap penalty nella Superpole Race ed un deludente (viste le aspettative) settimo posto in Gara 2. Risultato condizionato da un deficit fisico causato dal pericoloso incidente che l'ha visto coinvolto insieme ad Iker Lecuona nella Superpole Race. Una foga nella guida tanto controproducente quanto giustificabile, per un pilota che vive di risultati e che, intanto, con il round di Misano si &egrave; messo sulla cartina geografica della Superbike. Il vero Danilo Petrucci sembra stia tornando.  Pagelle SBK Misano: voti ai team e ai piloti per il GP d'Italia 2023 Ad un passo dai top rider della categoria Sebbene la scivolata di Gara 1 trovi giustificazione nella rincorsa ad un podio che sembrava legittimamente alla portata, e, sebbene la sanzione del long lap penalty si possa prestare ad interpretazioni circa la sua valenza e liceit&agrave;, &egrave; pur vero che l'ex pilota della Dakar &egrave; incappato in una serie di errori grossolani. Forse entrambi figli di una spasmodica ricerca di un risultato che potesse infondergli fiducia dopo il difficile (seppur comprensibile) inizio di stagione. In Gara 1 il primo podio di carriera &egrave; mancato per poco, eppure, quella stessa manche ha alzato le quotazioni dell'italiano, dimostratosi veloce quanto, se non di pi&ugrave;, i pi&ugrave; giovani nonch&eacute; connazionali compagni di marca: Axel Bassani e Michael Rinaldi. Il processo evolutivo in termini di prestazioni da parte di Danilo Petrucci passa attraverso una crescita del feeling con la sua Ducati, un aspetto che al momento lo limita alquanto. Lo stile di guida dell'italiano si &egrave; sempre rivelato particolarmente esigente per il setting della moto ed al momento le maggiori difficolt&agrave; riguardano la staccata e l'ingresso in curva; se &egrave; vero che la velocit&agrave; sembra stia lentamente arrivando, &egrave; altrettanto vero che a Misano Petrucci ha lottato con la sua moto. Alvaro Bautista ed i suoi 38 anni hanno dimostrato come la carta d'identit&agrave; pu&ograve; incidere poco ai fini del raggiungimento dell'&egrave;lite della categoria, ed in tal senso Petrucci pu&ograve; dormire sonni tranquilli, nell'attesa di poter raggiungere i livelli che fan e addetti ai lavori si aspettano da lui da quando ha annunciato il passagio in Superbike. Bisogner&agrave; per&ograve; prendere delle contromisure necessarie affinch&egrave; tutto ci&ograve; possa accadere. Se da un lato il riscontro prestazionale e di risultati in pista passa attraverso un fisiologico iter di crescita con la sua moto e la sua squadra (&egrave; giusto ricordare che Misano ha rappresentato per Petrucci solamente il quinto round in Superbike), &egrave; altrettanto doveroso che il ternano migliori sotto il profilo della concentrazione, rispetto a quanto mostrato a Misano. Tutto ci&ograve; al fine di incanalare al meglio tutto il potenziale ed il talento di cui dispone. La dinamica appena descritta sar&agrave; probabilmente la chiave per capire se il prossimo periodo sancir&agrave; l'ascesa definitiva tra i big della categoria o se decreter&agrave; l'inizio di un lento, seppur onorevolissimo, declino. Il futuro e la mediaticit&agrave; di Danilo Petrucci Le dichiarazioni rilasciate a fine gara da Danilo Petrucci non sono mai banali, e non lo sono state nemmeno in occasione del round di Misano. Il ternano non le ha mandate a dire agli steward, rei di avergli comminato una pena a suo dire ingiusta ed affrettata, che gli ha condizionato negativamente entrambe le manche della domenica. Petrucci sembra essere uno degli ultimi superstiti per ci&ograve; che riguarda la sincerit&agrave; di fronte a microfoni e telecamere, a prescindere dalla bont&agrave; e dall'eventuale veridicit&agrave; delle dichiarazioni. Il pilota del Team Barni &egrave; sempre stato un personaggio in grado di attrarre l'attenzione su di s&egrave;, una qualit&agrave; resa ancor pi&ugrave; "speciale" se considerato il fatto che non &egrave; mai stato un pilota troppo vincente numeri alla mano, seppur spesso veloce e competitivo. Nell'analisi del round di Misano quanto appena detto rientra nell'equazione di un pilota che per la prima volta da quando ha intrapreso la sua avventura in Superbike, ha alzato la voce, sia letteralmente che metaforicamente, di rimando ad un attacco al potere della Superbike, sportivamente parlando. Sebbene tutto ci&ograve; non sia stato fatto nel migliore dei modi, c'&egrave; molto da salvare dal week-end sanmarinese per Petrucci, che ha tutte le carte in regola per inaugurare, in futuro, (chiss&agrave; se forse gi&agrave; in questa stagione) un nuovo periodo per la massima categoria delle derivate di serie, sia da un punto di vista mediatico che di prestazioni.  SBK, a Misano i tifosi si scaldano vicino ai piloti: un esempio per la MotoGP?       

Il round sanmarinese &egrave; stato un mix di alti e bassi per il ternano: grande competitivit&agrave;, ma un risultato complessivo deludente

SBK, Danilo Petrucci: l'alba di un nuovo inizio in una Misano a due facce

        Quando Danilo Petrucci &egrave; risalito per la prima volta in sella alla Ducati Desmosedici ufficiale, nel venerd&igrave; del weekend di Le Mans, &egrave; facile intuire quale sia stato il primo ricordo tornatogli alla memoria. La prima vittoria in MotoGP del resto non si scorda mai, ed averla conquistata proprio in sella alla moto di Borgo Panigale al Mugello ha trasformato un successo in favola.  Gli elementi della favola, in quella domenica del giugno 2019, del resto vi erano tutti: le verdi colline toscane come sfondo, il pubblico delle grandi occasioni sugli spalti, ed una battaglia all&rsquo;ultimo sorpasso degna appunto di una favola di Andersen o Carroll. In questo scenario Danilo Petrucci si &egrave; preso il Mugello, e le emozioni sono oggi le stesse di allora. &ldquo;Ho provato una vera esplosione di emozioni quel giorno &ndash; apre Danilo mentre cammina idealmente sul viale dei ricordi &ndash; dato che vincere una gara di MotoGP &egrave; gi&agrave; un qualcosa di incredibile, ma farlo al Mugello ancora di pi&ugrave;, tanto che &egrave; stato difficile realizzare subito la cosa&rdquo;. Petrucci ed un ricordo indelebile  Come &egrave; stato l&rsquo;avvicinamento alla gara? &ldquo;Ricordo che la mattina mi sono reso conto di poter essere un candidato alla vittoria, anche se non ero stato bene nei giorni precedenti. L&rsquo;ho capito anche grazie ad uno dei miei meccanici, che dopo il warm up mi ha trasmesso la giusta carica e la voglia di crederci. Ricordo anche un altro momento bellissimo: una volta in griglia, al momento di togliere le termocoperte e di lasciarmi solo, Marco (Ventura ndr) ha dato un colpetto alla moto e mi ha detto &ldquo;oggi &egrave; un bel giorno per vincere al Mugello&rdquo;. Questa &egrave; stata l&rsquo;ultima frase che ho sentito prima di partire, ed in effetti le condizioni erano davvero le migliori per farlo&rdquo;. Qual &egrave; l&rsquo;istantanea che sceglieresti per immortalare quella giornata? &ldquo;Credo il taglio del traguardo: &egrave; un momento che posso descrivere come fosse ieri. Subito dopo ho iniziato a urlare &ldquo;l&rsquo;ho vinta io&rdquo;, e da l&igrave; in poi &egrave; successo di tutto, tra foto ed interviste. Sul podio mi &egrave; passata tutta la vita davanti, quindi non ho ricordi molto lucidi: paradossalmente avrei preferito vincere prima a Le Mans e poi al Mugello, in modo da gestire meglio quel mare di emozioni (sorride ndr), ma &egrave; stato davvero bellissimo&rdquo;. GP Italia, Bagnaia: "Venite in massa al Mugello, ci sar&agrave; da divertirsi" &nbsp; &nbsp;       

Danilo ripercorre quella domenica del 2019: "Non ero stato bene nei giorni precedenti, ma poi ho capito di potercela fare. Sul traguardo ho urlato nel casco "l'ho vinta io!"

MotoGP, Petrucci e la sua vittoria al Mugello: "Mi è passata tutta la vita davanti"

Un fine settimana che poteva apparire come il migliore della sua ancor breve parentesi in Superbike, si &egrave; invece rivelato decisamente da dimenticare per Danilo Petrucci, sfortunato protagonista di una serie di avvenimenti spiacevoli, a partire dalla caduta di Gara 1, che gli ha impedito di lottare per quello che sarebbe stato il primo podio della sua avventura nelle derivate di serie. La domenica sanmarinese ha riservato ancor pi&ugrave; delusioni al ternano, incappato dapprima in un long lap penalty a causa di un contatto con Dominique Aegerter nelle fasi iniziali, e poi in un pericoloso incidente con Iker Lecuona: &quot;Non vorrei fare nomi ma se le cose le fa Lowes non gli dicono niente, quando le faccio io mi danno un long lap senza neanche pensarci. Poi c&#39;&egrave; stato l&#39;incidente con Lecuona, gli chiedo scusa. Vierge ha passato Iker che &egrave; andato un po&#39; largo, io ero all&#39;interno e ci siamo colpiti. Mi sono fatto molto male alla testa del femore e questo ha compromesso anche Gara 2&quot;.    Danilo Petrucci: &quot;Mai vista una penalit&agrave; al primo giro&quot;  Sebbene il week-end di gara fosse iniziato nel migliore dei modi sotto il profilo della competitivit&agrave;, il bilancio finale non pu&ograve; che essere negativo: &quot;Mi dispiace tanto per il week-end, ieri stavamo lottando per il podio, sono caduto mentre provavo a raggiungere Toprak, ancora non mi sento bene con la moto ma stiamo migliorando. Oggi la gara era un po&#39; pi&ugrave; lenta ma ad ogni modo io non riesco a sorpassare, sia che freni prima sia che freni dopo, devo ancora trovare un assetto che mi piace. Secondo me la gara di oggi &egrave; stata condizionata da una scelta affrettata degli steward, non ho mai visto comminare un long lap al primo giro, quando non c&#39;&egrave; spazio tra i piloti. Non ho fatto nulla di male, mi dispiace per Aegerter ma io non l&#39;ho nemmeno visto cadere&quot;.&nbsp;  La mancanza di fiducia all&#39;anteriore ha influenzato negativamente la performance dell&#39;ex pilota MotoGP: &quot;In gara come detto non riuscivo a sorpassare, abbiamo fatto tutta la corsa insieme con Locatelli e alla fine abbiamo preso Vierge. Mi dispiace molto per come &egrave; andato il week-end, ieri ero stato molto veloce sia in prova che in gara ed un podio su tre manche ci poteva stare secondo me. Mi spiace anche per le tantissime persone che c&#39;erano qui a Misano&quot;.  Il futuro di Petrucci: &quot;Sto pensando di fare la Dakar a gennaio&quot;  Il prossimo appuntamento sar&agrave; in Inghilterra, un round particolarmente significativo per Petrucci: &quot;Donington sar&agrave; un buon banco di prova per testare i nostri miglioramenti. Il consumo della gomma qua a Misano non era elevato, adesso riesco a fare i tempi da solo e sono contento. Spero di essere migliorato a tal punto da poter lottare costantemente per la top five anche se non &egrave; facile perch&egrave; lottiamo contro piloti che hanno la stessa moto da molti anni. L&#39;ultima volta che ho girato a Donington ero minorenne, sar&agrave; come correre su una pista nuova per me. Poi ci sar&agrave; Imola dove ho gi&agrave; vinto, nel 2012&quot;.  Un&#39;ultima considerazione sull&#39;amico Andrea Iannone, rivisto oggi nel paddock: &quot;Ho parlato con Iannone, ci siamo confrontati su tante cose. Gli ho detto che deve tornare, lui vuole farlo, staremo a vedere. Sto pensando di rifare la Dakar anche se dipende da tante cose, &egrave; una gara che andrebbe preparata appena finisce il campionato SBK&quot;.  Insoddisfatto in SBK: Lecuona tenta il ritorno in MotoGP  &nbsp; 

Giornata difficile per il ternano, incappato in un brutto incidente durante la Superpole Race e settimo in Gara 2

SBK Misano, Danilo Petrucci: &quot;Gara condizionata dagli steward&quot;

        Una scivolata nell'ultima fase di gara ha impedito a Danilo Petrucci di agguantare il primo podio della sua carriera in Superbike. Il pilota del Team Barni, reduce dalla wild card con la Ducati MotoGP, a Le Mans, si sta rendendo protagonista del week-end di gara migliore dal punto di vista della prestazione da quando &egrave; approdato nel massimo campionato delle derivate di serie. Se gi&agrave; nelle prove libere e nella Superpole Petrucci era apparso tra i pi&ugrave; competitivi, anche la gara ha confermato quanto mostrato fino ad ora. L'ex pilota del MotoAmerica &egrave; inizialmente riuscito a tenere a bada gli attacchi di Jonathan Rea e Axel Bassani, per poi lanciarsi all'attacco di Toprak Razgatlioglu. Il passo gara lasciava intravedere ben pi&ugrave; di una possibilit&agrave; per Petrucci al fine della conquista del terzo gradino del podio, tuttavia il ternano si &egrave; dovuto arrendere, come detto, ad una caduta.  SBK Misano: dove vederlo, orari su Sky e TV8, programma Danilo Petrucci: "Devo capire il perch&egrave; della caduta" &Egrave; un Danilo Petrucci deluso quello che al termine di Gara 1 ha analizzato la caduta che gli ha impedito di lottare con Toprak Razgatlioglu per il gradino pi&ugrave; basso del podio: "Avevo un pochino di problemi con l'anteriore gi&agrave; tre giri prima che cadessi. Stavo andando bene perci&ograve; sono deluso, nella curva in cui sono caduto ero pi&ugrave; lento rispetto ai giri precedenti. Non ho fatto scivolare la moto al posteriore e tutte e due le ruote erano in linea, eppure l'anteriore ha spinto e sono scivolato. Sono caduto nonostante fossi pi&ugrave; lento rispetto al giro precedente, e questa &egrave; una vergogna, non sto ancora riuscendo a capire la motivazione di questi problemi". Il ternano ha dimostrato di poter reggere il ritmo dei big della categoria: "Sebbene avessi dei problemi con la moto stavo tenendo il passo di Razgatliolgu. Lui era sicuramente pi&uacute; veloce in alcuni punti ed io in altri. La quarta posizione sarebbe stata buona, recupereremo la prossima volta. Nel complesso sono felice, oggi nella Superpole mi sentivo bene ed in gara contro Toprak ero veloce. Devo ancora scoprire perch&eacute; sono caduto, voglio capire come ho fatto essendo pi&ugrave; lento rispetto agli altri giri. Non siamo ancora perfetti nel setup". Petrucci ha poi continuato: "Ho controllato i dati della caduta ed ero pi&ugrave; lento di 2/3 km\h rispetto al giro prima, solo che la ruota posteriore era pi&ugrave; veloce di quella davanti e sono scivolato. Appena mi rilasso la moto non funziona come voglio, &egrave; veramente un peccato". Tutta la delusione di Petrucci: "La moto non fa quello che voglio" Il potenziale mostrato fino ad oggi non pu&ograve; essere cancellato dalla caduta in gara, sebbene servano degli aggiustamenti in vista della Sprint Race e di Gara 2: "Proveremo a risolvere i problemi sulla moto, stiamo lavorando ma &egrave; difficile fare progressi perch&eacute; se si cambia un po' lo stile della moto, la moto cambia troppo. Non si pu&ograve; replicare lo stesso giro ogni volta, ci sono anche vari problemi durante la gara con la gestione del carburante, mentre oggi con la ruota. La moto non fa quello che voglio, proveremo a modificare ma siamo ancora lontani". Infine, un'ultima considerazione per i tifosi italiani accorsi in circuito: "Stavo facendo una bella gara, c'erano un sacco di fan e volevo finire sul podio, non so se fosse possibile perch&eacute; Toprak &egrave; forte e difficile da passare, ero l&igrave; ma... sono molto dispiaciuto per i tifosi". SSP Misano, podio tricolore in Gara 1: Bulega su Manzi e Caricasulo         

Il ternano, protagonista delle zone alte della classifica per tutta la gara, &egrave; caduto nel tentativo di riprendere Toprak Razgatlioglu

SBK Misano, Danilo Petrucci: "Vergognoso cadere cosi"

Dopo settimane difficili, vedere Danilo Petrucci in terza posizione al termine del venerd&igrave; di Misano &egrave; certamente una sorpresa, confortante. L&rsquo;assenza dai test di Misano &ndash; colmata in parte con i test al Mugello &ndash; del resto non lasciava presagire una prestazione positiva, invece il ternano ha mostrato ottimi segnali, anche se il podio sembra per ora un obiettivo ancora complicato. &nbsp; &ldquo;E&rsquo; troppo presto per pensare al podio &ndash; conferma Danilo &ndash; anche se ovviamente ci prover&ograve; se capiter&agrave; l&rsquo;occasione. La top five sarebbe un ottimo risultato: siamo vicini al podio, ma penso che domani alcuni piloti miglioreranno rapidamente&rdquo;.  Petrucci tra progressi e difficolt&agrave;    Qual &egrave; il bilancio di oggi? &nbsp; &ldquo;Sono abbastanza contento, dato che nonostante l&rsquo;assenza dai test di Misano ho trovato subito una buona base. Soffro ancora un po&rsquo; in accelerazione, perdendo un po&rsquo; di trazione, ma nei test del Mugello ho capito che qui avrei potuto fare pi&ugrave; giri in sequenza con la gomma morbida, il che per me &egrave; utile. Ho fatto circa una simulazione di Superpole Race ed &egrave; andata bene, dato che ho fatto il mio miglior tempo al 7&deg; giro&rdquo;. &nbsp; Il nuovo forcellone provato al Mugello ti sta aiutando? &nbsp; &ldquo;Non ho fatto un passo avanti ampio, sinceramente mi aspettavo di pi&ugrave;. Oggi non ho potuto fare comparazioni, ma al Mugello sono potuto migliorare in frenata, ed ora sento di avere pi&ugrave; margine, guidando pi&ugrave; come voglio. Bautista fa ancora un altro sport, ma relativamente ad oggi posso essere contento&rdquo;. &nbsp; Hai trovato qualcosa che potr&agrave; aiutarti anche nei prossimi round? &nbsp; &ldquo;Lo spero, ma ancora fatico a capire il perch&eacute; di certe difficolt&agrave;, ad esempio con le gomme nuove. Credo sia questione di come utilizzo il gas e la trazione. Il fatto che sia veloce senza aver fatto i test qui &egrave; positivo, ma non so quanti piloti hanno montato la gomma da tempo oggi&rdquo;.  SBK Misano, Bautista: &quot;Toprak? BMW ha una buona base, io tre anni fa partii da zero&quot; 

Danilo&nbsp;2&deg; in classifica: &quot;Ancora non mi spiego certe difficolt&agrave;, e dal Mugello mi aspettavo di pi&ugrave;, ma essere veloce senza aver fatto i test &egrave; ottimo&quot;

SBK Misano, Petrucci: &quot;Presto per il podio, ma la base &egrave; quella giusta&quot;

Assente nei test di Misano e reduce dall&#39;esperienza in MotoGP a Le Mans, Danilo Petrucci &egrave; tornato in sella alla Ducati Panigale V4 R del team Barni Spark Racing per due giornate di test sul tracciato del Mugello, utili a riprendere la giusta confidenza con moto e squadra in vista dell&#39;ormai imminente round di casa al Misano World Circuit Marco Simoncelli (in programma dal 2 al 4 giugno).  L&#39;avvio di stagione del ternano nel mondiale Superbike &egrave; stato pi&ugrave; complicato del previsto, con una sola Top 5 ottenuto in occasione del round di Mandalika e l&#39;undicesimo posto nella classifica di campionato dopo i primi quattro weekend di gara, ma i nuovi componenti testati sul tracciato alle porte di Firenze sembra che abbiano permesso a Danilo di effettuare un passo in avanti dal punto di vista del feeling in sella. Baster&agrave; per vederlo nelle posizioni di vertice a partire dall&#39;appuntamento di Misano?  Classifica piloti SBK    Le parole di Danilo Petrucci dopo i test del Mugello   Nelle dichiarazioni successive al test, &ldquo;Petrux&rdquo; la lasciato trasparire un po&#39; di ottimismo, senza tuttavia sbilanciarsi del tutto: &ldquo;Avevamo moltissime novit&agrave; da provare sulla moto, tra cui un nuovo forcellone e diverse opzioni nel setup. Novit&agrave; che mi hanno permesso di migliorare il feeling alla guida, ma questi chilometri sono stati molto utili anche per comprendere meglio il comportamento delle gomme Pirelli (ben diverse dalle Michelin MotoGP e dalle Dunlop usate lo scorso anno nel MotoAmerica, ndr)&rdquo;.  JuniorGP, Tiezzi stoico a Valencia: zona punti sfiorata con una frattura 

Danilo ha effettuato una due giorni sulla pista toscana, provando anche un nuovo forcellone che sembra soddisfare le sue esigenze

SBK, test al Mugello positivo per Petrucci: a Misano ci sar&agrave; la svolta?

Il GP del Mugello ha sempre prodotto gare mozzafiato entrate nella leggenda del motociclismo. Andiamo a ripercorrere le cinque corse pi&ugrave; entusiasmanti nell&#39;era MotoGP della classe regina

MotoGP Mugello: le cinque gare più belle del Gran Premio d'Italia

        In sostituzione di Enea Bastianini sulla Ducati Lenovo ufficiale e con la voglia di figurare da titolare nel 2024, Danilo Petrucci ha completato la prima Sprint di carriera in MotoGP, commentandola cos&igrave;: "Ovviamente, partire arretrato mi ha poco aiutato - spiega - ma poi ho preso un buon ritmo. Di passaggio in passaggio, mi sono reso conto quanto mi stessi trovando bene a bordo della Desmosedici. Paradossalmente, mi sento pi&ugrave; a mio agio sulla MotoGP che&nbsp; in SBK, categoria in cui fatico con le gomme e nella guida. Oggi sono abbastanza contento, domani prover&ograve; a migliorare". Petrucci, avrai un posto in MotoGP nel 2024? Danilo tornerebbe volentieri nel paddock che, al momento, gli ha regalato le maggiori soddisfazioni: "Ripeto, la SBK mi piace - precisa - ma in MotoGP mi sono trovato meglio. Ne ho avuto la riprova oggi, paragonando la guida e le caratteristiche tecniche delle due Ducati". Petrucci parla di Alvaro Bautista, leader nella classifica derivata di serie: "Riesce a frenare forte piegando deciso, io no. L&igrave; lo spagnolo fa la differenza, mentre a me tocca ancora adattarmi. Non &egrave; una questione di peso o potenza, si tratta di dinamica". A proposito, quale condotta ci vorrebbe per fargli marcare presenza con almeno un punto? Lui sorride: "Ah, se lo faccio, a fine anno lo scrivo sul mio libro mastro. Chiss&agrave;, se magari domani qualcuno mi fa un regalo, prendo punti. Sarebbe una cosa fantastica nella mia situazione".       

Danilo preferisce i prototipi alle derivate di serie: "Mi sento meglio sulla MotoGP rispetto alla SBK"

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