        In Gara 1 della Twins Cup sullo storico e prestigioso circuito di Daytona, Gus Rodio aveva tagliato il traguardo davanti a tutti in sella all'Aprilia RS 660 con oltre undici secondi di margine sui pi&ugrave; diretti inseguitori. Avanti veloci fino a Gara 2, il pilota del team Rodio Racing &ndash; Powered by Robem Engineering &egrave; riuscito a ripetersi dominando anche la seconda manche con la sportiva di media cilindrata della Casa veneta, lasciando il circuito della Florida a punteggio pieno e, soprattutto, candidandosi come grande favorito per la conquista del titolo nel MotoAmerica. MotoGP, Bagnaia: "Inizio rocambolesco, ma non sono preoccupato" Suzuki a podio, ma...  In Gara 2 c'&egrave; stato anche il primo podio per la neonata Suzuki GSX-8R, la quale ha debuttato proprio a Daytona, che con Rocco Landers (campione di categoria nel 2020) ha chiuso al secondo posto Gara 2 mostrando una buona base di partenza. Tuttavia, la nuova moto della Casa di Hamamatsu esce malconcia dal confronto diretto con Aprilia, visto che ha accusato ben undici secondi di ritardo dal primo posto. Aprilia che troviamo anche sul gradino pi&ugrave; basso del podio con Alessandro Di Mario e in quinta posizione con Ben Gloddy, alle spalle di un'altra Suzuki, ovvero quella guidata da Rossi Moor. Pi&ugrave; in difficolt&agrave; le Yamaha R7, che complice il problema tecnico di Dominic Doyle (unico in grado di tenere il passo di Rodio), non sono riuscite ad andare oltre alla sesta e settima posizione con Sean Ungvarsky e Kaleb De Keyrel, pilota che in passata ha anche vinto il titolo nella medesima classe guidando, guarda caso, un'Aprilia, ormai vera e propria &ldquo;prima forza&rdquo; della serie a stelle e strisce. Tornando sulle piste tradizionali, per&ograve;, i valori in campo potrebbero variare ulteriormente. In Qatar Acosta brilla e scherza sulla MotoGP: "Cosa ca... ci faccio qua?"       

Dopo il successo nella prima manche, Gus Rodio ha nuovamente trionfato nella Twins Cup in sella alla RS 660 battendo la Suzuki di Rocco Landers con ampio margine

MotoAmerica, Aprilia inarrestabile: vittoria anche in Gara 2 a Daytona

        Non &egrave; una novit&agrave;, visto che aveva gi&agrave; centrato il successo anche lo scorso anno, ma a Daytona l'Aprilia si &egrave; confermata come la moto da battere anche quest'anno. Nella Twins Cup del MotoAmerica, Gus Rodio ha conquistato la vittoria in Gara 1 dopo aver dominato sia le sessioni di prove libere che le qualifiche, andando anche a tagliare il traguardo con ben undici secondi di vantaggio sui diretti inseguitori. Abe: un cognome leggendario al via del CIV Supersport 2024 Rodio in grande spolvero, 3 Aprilia in Top 5  Rodio &egrave; stato uno dei grandi protagonisti della lotta al titolo anche lo scorso anno, ma questa volta parte come assoluto favorito con la RS 660 del Rodio Racing &ndash; Powered by Robem Engineering e sar&agrave; l'uomo da battere anche in Gara 2, in programma questa sera sul celebre circuito della Florida. Tuttavia, Gus non &egrave; stato l'unico pilota Aprilia in grado di brillare nella prima contesa. Dando uno sguardo al resto della classifica (con ben dodici Aprilia in gara, come vi avevamo raccontato negli scorsi giorni), troviamo altre due RS 660 in Top 5, visto che alle spalle della Yamaha di Dominic Doyle hanno chiuso in volata Avery Dreher ed Alessandro Di Mario. E nei dieci, ci sono anche quelle di Ben Gloddy, Romeo Chiavini e Ray Hofman: la moto di Noale risucir&agrave; a confermarsi cos&igrave; performante anche in Gara 2 e, soprattutto, nel corso della stagione a stelle e strisce? BSB, 40 anni e non sentirli: Haslam all'assalto del titolo con BMW       

Gus ha dominato la prima manche della Twins Cup in sella alla sportiva italiana, in una corsa che ha visto ben tre Aprilia nelle prime cinque posizioni

Aprilia vincente a Daytona: Gus Rodio porta la RS 660 al top in Gara 1

        Questo fine settima si svolger&agrave; la pi&ugrave; classica delle gare americane a due ruote: la 200 Miglia di Daytona. Tra le tantissime moto al via della prestigiosa corsa sul tracciato della Florida (con ben 67 partenti) ci saranno anche le tre Panigale V2 del nuovo team Ducati Rahal Moto, affidate ad un trio particolarmente veloce formato da PJ Jacobsen, Corey Alexander e la giovanissima e talentuosa Kayla Yaakov. A suscitare grande interesse verso la squadra della stella Indycar Graham Rahal non saranno per&ograve; soltanto i piloti, visto che il ruolo di Team Principal verr&agrave; svolto da un nome ben noto agli appassionati: Ben Spies. Il texano, campione del mondo SBK nel 2009 e ritiratosi ormai da un decennio, torner&agrave; a calcare il paddock in una nuova veste che, almeno sulla carta, potrebbe permettergli di togliersi ancora diverse soddisfazioni. Alla conquista dell'America: dodici Aprilia RS 660 in gara a Daytona Spies: &ldquo;Dobbiamo acquisire esperienza, alla 200 Miglia pu&ograve; accadere di tutto&rdquo;  &ldquo;Ormai siamo vicinissimi a Daytona e tutta la squadra &egrave; emozionata, visto che non vediamo l'ora di seguire le nostre moto in pista e vedere dove possiamo arrivare&rdquo;, ha dichiarato Ben. &ldquo;E' stato un inverno lungo e ricco di lavoro, ma abbiamo messo insieme ogni pezzo e, vista l'esperienza in ambito racing dei vari membri del team, speriamo di poter ottenere buoni risultati a Daytona&rdquo;. &ldquo;La 200 Miglia &egrave; sempre una gara particolare in cui pu&ograve; accadere di tutto, e mai come quest'anno il livello &egrave; davvero altissimo, a tal punto che sembra di essere tornati agli anni '90&rdquo;, prosegue &ldquo;Texas Terror&rdquo;, consapevole di dover acquisire esperienza. &ldquo;Da parte nostra, cercheremo di andare tranquilli e di ottenere il massimo, acquisendo al contempo esperienza importante in vista della stagione. Se tutto va secondo i piani, possiamo vivere un anno da protagonisti&rdquo;. Conte al via della Yamaha R7 Cup, con il mondiale 2025 nel mirino       

Sul circuito di Daytona, il texano inizier&agrave; la propria avventura con il team Rahal Ducati: &ldquo;Alla 200 Miglia pu&ograve; accadere di tutto, ma sar&agrave; un'esperienza importante&rdquo;

MotoAmerica: il primo weekend da Team Principal di Ben Spies

        Dodici Aprilia RS 660 in una griglia formata da venticinque moto: la sportiva di media cilindrata della Casa di Noale &egrave; stata la prima scelta per molti piloti in vista dell'ormai imminente stagione 2024 della Twins Cup nel contesto del MotoAmerica e, in particolare, per il round in programma questo fine settimana sull'iconico circuito di Daytona in concomitanza con la 200 Miglia. Conte al via della Yamaha R7 Cup, con il mondiale 2025 nel mirino Rodio e l'Aprilia pronti a bissare il trionfo del 2023  Sul tracciato ricavato all'interno dell'ovale della Florida, con sezioni tecniche affiancate ad altre estremamente veloci grazie al banking delle curve sopraelevate, Aprilia ha gi&agrave; trionfato lo scorso anno in Twins Cup grazie a Gus Rodio. Proprio quest'ultimo sar&agrave; uno dei tre portacolori del team Rodio Racing &ndash; Powered by Robem Engineering, dove verr&agrave; affiancato da Ben Gloddy e dalla giovanissima promessa italo-americana Alessandro Di Mario. Oltre ai tre sopracitati, per&ograve;, saranno tanti i piloti da tenere d'occhio alla guida delle moto italiane, come il monegasco Romeo Chiavini, vecchia conoscenza del panorama tricolore, ed il &ldquo;padrone di casa&rdquo; Avery Dreher, entrambi in azione con la RS 660 del team Top Pro Racing (squadra presente anche in SBK con Sean Dylan Kelly). Riusciranno a piazzare le loro moto davanti all'agguerrita concorrenza formata da Suzuki e Yamaha? CIV: Agostino Santoro riparte dalla Sueprsport con MRT Corse I dodici piloti Aprilia in gara a Daytona  Gus Rodio &ndash; Rodio Racing Powered by Robem Engineering Ben Gloddy &ndash; Rodio Racing Powered by Robem Engineering Alessandro Di Mario &ndash; Rodio Racing Powered by Robem Engineering Romeo Chiavini &ndash; Top Pro Racing Team Avery Dreher &ndash; Top Pro Racing Team Gino Angella &ndash; Kingscamp.com Racing Tyler Duffy &ndash; Team DRC Ray Hofman &ndash; Righteous Racing Brad Faas &ndash; Pistris Racing Joshua Kruse &ndash; Pistris Racing Thomas Ceparano &ndash; Ceparano Racing Josef Bittner &ndash; Team JBR        

Questo weekend scatter&agrave; la stagione 2024 del MotoAmerica sul celebre tracciato della Florida, dove nella Twins Cup ci sar&agrave; quasi mezza griglia composta da moto della Casa veneta

Alla conquista dell'America: dodici Aprilia RS 660 in gara a Daytona

        Che le moto entry level di media cilindrata stiano diventando il futuro non &egrave; certamente un segreto, visto che sono sempre di pi&ugrave; i marchi impegnati nelle varie Supertwins, Twins Cup, Sportbike e trofei dedicati alle nuove arrivate quali Aprilia RS 660, Yamaha R7 e Kawasaki Ninja ZX-4RR. La pi&ugrave; recente &egrave; per&ograve; la Suzuki GSX-8R, giunta sul mercato da poche settimane ma gi&agrave; pronta all'esordio in gara, che avverr&agrave; a Daytona il 9 marzo, nel weekend della prestigiosa 200 Miglia. La nuova arrivata della Casa di Hamamatsu ha infatti ricevuto il via libera da parte dell'organizzazione del MotoAmerica per correre nella Twins Cup, dove due squadre di punta la schiereranno con il supporto ufficiale del marchio per l'intera stagione puntando immediatamente alle posizioni di vertice, anche e soprattutto considerando i due ottimi talenti che saliranno in sella alle GSX-8R. Xavi For&eacute;s alla Daytona 200 con la Yamaha del team Attack Performance Rocco Landers e Rossi Moor nel MotoAmerica con Suzuki  I due team al via con la Suzuki saranno il Vance&amp;Hines ed il team Hammer. Con il primo (campione in carica nel King of the Baggers con la Harley-Davidson) garegger&agrave; uno dei pi&ugrave; grandi specialisti della Twins Cup, ovvero Rocco Landers, gi&agrave; campione di categoria nel 2020 e assoluto protagonista anche l'anno scorso con l'Aprilia, il quale punter&agrave; al secondo titolo tra le bicilindriche e al quarto in carriera, avendone ottenuti anche due nella Supersport 300/Junior Cup. Con i colori del team Hammer ci sar&agrave; invece il sedicenne Rossi Moor, campione 2022 della Northern Talent Cup che si &egrave; gi&agrave; affacciato in pi&ugrave; occasioni al panorama internazionale. Un brutto infortunio rimediato proprio alla fine del 2022 sembrava potesse mettere in discussione il proseguo della sua carriera, ma alla fine Rossi si &egrave; ricostruito proprio nel MotoAmerica (con anche un'apparizione nel contesto del CIV a Imola) ed &egrave; ora pronto a difendere i colori di que team Hammer che ha deciso di puntare su di lui per la Twins Cup con la GSX-8R, ma anche e soprattutto per il futuro vista la possibilit&agrave; di passare in Supersport con i medesimi colori. Grande novit&agrave; nel Dunlop CIV: arriva la gomma da qualifica in SBK       

La new entry della Casa giapponese esordir&agrave; tra i cordoli in occasione dell'evento in Florida, venendo schierata da due team supportati ufficialmente

La nuova Suzuki GSX-8R pronta al debutto in gara a Daytona

        136.358 miglia orarie di media sul giro al Tourist Trophy con una Superstock e ben quattro vittorie nell'edizione 2023 della corsa su strada pi&ugrave; importante al mondo, che hanno portato a 13 il suo bottino complessivo di successi. E' questo il biglietto da visita con cui Peter Hickman si presenter&agrave; in Florida il 9 marzo, giorno in cui di disputer&agrave; la 200 miglia di Daytona 2024 che vedr&agrave; al via anche il road racer pi&ugrave; veloce di sempre sull'Isola di Man. Hickman garegger&agrave; a Daytona per la prima volta in carriera e lo far&agrave; con il suo team, il PHR Performance, in sella ad una Triumph Street Triple 765 RS, moto che ha gi&agrave; dimostrato di essere vincente alla 200 Miglia con Brandon Paasch, vincitore nel 2022. Inoltre, con la medesima struttura correr&agrave; anche Richard Cooper (vincitore del titolo nella BMW F900R Cup 2023), il quale torner&agrave; a gareggiare nell'evento per la prima volta dal 2008, anno in cui concluse la corsa al quinto posto. SSP, Montella: "Senza Bulega, la lotta per la vittoria sar&agrave; pi&ugrave; incerta" Hickman: &ldquo;Ho sempre sognato di correre a Daytona&rdquo;  &ldquo;La 200 Miglia di Daytona &egrave; una corsa che ho seguito con grande interesse per molti anni e che ho sempre sognato di correre&rdquo;, ha detto Peter. &ldquo;Gareggiare a Daytona sar&agrave; a dir poco fantastico e non vedo l'ora di scendere in pista, anche perch&eacute; correr&ograve; con la stessa Triumph che utilizzer&ograve; anche sull'Isola di Man. Si tratter&agrave; quindi di un test di alto livello, per il quale ringrazio tutti coloro che lo stanno rendendo possibile&rdquo;. Da Yochay a Cicillini: tutte le novit&agrave; del panorama femminile 2024       

In sella ad una Triumph schierata dal proprio team PHR Performance, Peter esordir&agrave; sull'iconico tracciato della Florida. Al suo fianco ci sar&agrave; anche Richard Cooper

Dal record sull'Isola di Man a Daytona: Hickman al via della 200 Miglia

        Oltre alla spettacolare 81esima edizione della 200 Miglia, una delle storie pi&ugrave; curiose ed interessanti del fine settimana di Daytona riguarda la categoria riservata alle naked, ovvero la Roland Sands Super Hooligans. Qui, nella medesima griglia contro moto tradizionali dotate di motore endotermico, ha partecipato alle due gare del weekend anche una Energica, marchio italiano che fino allo scorso anno &egrave; stato il fornitore unico delle MotoE, riuscendo a tenere testa alle rivali quali Harley-Davidson, Indian, KTM e BMW schierando un mezzo full-electric. Twins Cup: l'Aprilia RS 660 centra la vittoria a Daytona con Gus Rodio La Eva Ribelle in Top 5 a Daytona  Schierata dal team Tytlers Cycle Racing e guidata da un pilota esperto del panorama a stelle e strisce come Stefano Mesa, la Energica Eva Ribelle si &egrave; difesa alla grande tra le curve sopraelevate da affrontare ad alta velocit&agrave; che caratterizzano il circuito della Florida, chiudendo nelle prime dieci posizioni sia Gara 1 che Gara 2. Nella prima manche Mesa ha tagliato il traguardo in settima posizione, migliorandosi ulteriormente nella seconda e centrando una fantastica quinta piazza. Stefano &egrave; stato bravo a sfruttare al meglio la qualit&agrave; principale della hypernaked elettrica, ovvero l'accelerazione in partenza e in uscita dalle curve pi&ugrave; lente, gestendo al meglio anche la batteria. Considerando che vedremo la Eva Ribelle in gara in tutti i round della stagione, il podio di una moto elettrica contro le rivali &ldquo;tradizionali&rdquo;, non &egrave; qualcosa di impensabile. MotoGP, Test Portimao: Ducati e Aprilia, il resto &egrave; noia       

La Casa italiana ha corso sul tracciato della Florida con la Eva Ribelle elettrica, guidata da Stefano Mesa. E i risultati sono stati sorprendenti...

Energica, che sfida! In lotta contro le moto “tradizionali” a Daytona

        Che l'Aprilia RS 660 sia una delle Supertwins pi&ugrave; competitive in pista non &egrave; certamente un segreto, ma a Daytona &egrave; arrivata l'ennesima dimostrazione della bont&agrave; del progetto realizzato dalla Casa italiana. Nel weekend della 200 Miglia, infatti, si sono svolte anche le prime due gare della Twins Cup, classe del MotoAmerica riservata alle bicilindriche di media cilindrata, in cui la RS 660 &egrave; stata un'assoluta protagonista con Gus Rodio in sella. Vittoria in Gara 1 e leadership in campionato  La prima manche ha visto Gus Rodio portare al successo l'Aprilia con ben 8 secondi e mezzo di vantaggio sulle Yamaha di Blackmon e Davis, con cui ha lottato nei primi giri per poi &ldquo;salutare&rdquo; la compagnia imponendo un ritmo insostenibile per la concorrenza che gli ha permesso di tagliare il traguardo in solitaria ottenendo cos&igrave; il primo trionfo in carriera nella categoria. Gara 2 ha seguito un copione simile nella prima parte, ma poi la lotta per la vittoria si &egrave; trasformata in un affare a due tra lo stesso Rodio e Stefano Mesa, con quest'ultimo vincitore in volata per una manciata di millesimi (pur essendo presente soltanto in qualit&agrave; di sostituto dell'infortunata Kayla Yaakov). Il pilota Aprilia lascia comunque Daytona come leader della classifica di campionato e tutte le carte in regola per giocarsi il titolo nel corso della stagione. MXGP: &egrave; Prado la prima tabella rossa del 2023 Le parole di Rodio dopo il trionfo a Daytona  &ldquo;Onestamente non sapevo cosa aspettarmi, visto che era la mia prima gara nella Twins Cup da Daytona dello scorso anno, ma sicuramente allenarsi con Brandon Paasch, che ha vinto due volte la 200 Miglia su questo circuito, ha aiutato&rdquo;, ha detto Gus dopo un weekend in cui &egrave; stato sempre competitivo. &ldquo;Prima di questo fine settimana, non mi era mai capitato di trovarmi immediatamente a mio agio in sella ad una moto, ma con l'Aprilia RS 660 &egrave; stato diverso e mi sono divertito guidandola. E' stato questo, a permettermi di andare cos&igrave; forte&rdquo;. EWC: nuova vita per il team Tecmas BMW #9       

Il pilota statunitense ha vissuto un weekend stellare in sella alla moto di Noale, chiudendo con un primo e un secondo posto sul tracciato della Florida

Twins Cup: l'Aprilia RS 660 centra la vittoria a Daytona con Gus Rodio

        L'edizione 2023 della 200 Miglia di Daytona (di gran lunga la corsa pi&ugrave; importante e prestigiosa del panorama motociclistico americano) non ha deluso le aspettative, regalandoci una gara ricca di colpi di scena fino alla bandiera a scacchi. A conquistare una storica vittoria &egrave; stato il favorito della vigilia, ovvero Josh Herrin con la Ducati Panigale V2 del team Warhorse HSBK, che ha riportato in trionfo la Casa di Borgo Panigale sul tracciato della Florida a dodici anni di distanza dalla prima volta, quando fu Di Salvo a vincere con la Rossa. Herrin: contatto con Escalante e vittoria in volata  Dopo aver siglato una pole position da record, Herrin ha sfruttato al meglio la strategia dei pit stop ritrovandosi a lottare in un acceso testa a testa con il messicano Richie Escalante, fino a quando un contatto tra i due ha messo fuori dai giochi il pilota Suzuki. Una successiva bandiera rossa ha portato ad una ripartenza sprint da sole dieci tornate, in cui il campione americano Supersport 2022 (nonostante una penalit&agrave; in griglia) &egrave; riuscito a farsi largo nel gruppo fino a trionfare in volata per 70 millesimi di secondo sulla Yamaha di Josh Hayes. MotoGP, Test Portimao: Ducati c'&egrave;, Aprilia quasi La Top 6 della Daytona 200 racchiusa in mezzo secondo  Come di consueto, tra i banking di Daytona non sono mancate le lotte, cos&igrave; come l'arrivo in volata per il gruppo di testa. Alle spalle dei gi&agrave; citati Herrin e Hayes hanno chiuso il sudafricano Cameron Petersen, Brandon Paasch, Hayden Gillim e Blake Davis, per una Top 6 tutta racchiusa in soli 439 millesimi dopo un ultimo giro memorabile in cui anche il live timing ha faticato a comprendere le effettive posizioni finali dei protagonisti. Bene anche PJ Jacobsen, autore di un'ottima gara sprint nonostante una caduta ad inizio gara, con Hobbs, May, Eslick e Truelove a seguire. Esordio a Daytona complicato, invece, per lo spagnolo Xavi For&egrave;s: il pilota Ducati si &egrave; ritirato nei primi giri, ma avr&agrave; a disposizione l'intera stagione nel MotoAmerica Supersport per togliersi delle belle soddisfazioni nella sua nuova avventura a stelle e strisce. MotoGP 2023: le gomme, il caso pressioni e le possibili penalit&agrave;       

Dopo aver dominato le prove, il pilota del team Warhorse HSBK &egrave; riuscito ad imporsi anche in gara, riportando la Casa italiana al top dopo 12 anni

Daytona 200: Josh Herrin porta alla vittoria la Ducati Panigale V2

        Come di consueto, la stagione motociclistica su pista del panorama americano inizier&agrave; anche quest'anno con l'evento pi&ugrave; importante e prestigioso in assoluto, ovvero la 200 Miglia di Daytona. Quella di quest'anno (in programma dal 9 all'11 marzo) sar&agrave; l'81esima edizione della corsa sul tracciato della Florida, che vedr&agrave; in griglia ben 51 piloti provenienti da 16 Paesi diversi e 6 diverse Case coinvolte grazie al regolamento Supersport Next Generation in linea con quello adottato anche nel mondiale di categoria. MotoAmerica, calendario 2023: date, orari TV, dove vederlo Paasch a caccia del terzo trionfo consecutivo a Daytona  Gi&agrave; vincitore sia nell'edizione 2021 che in quella dello scorso anno, il favorito numero uno sar&agrave; ancora una volta Brandon Paasch. Giovane ma gi&agrave; esperto e dai trascorsi internazionali, il pilota statunitense prover&agrave; a conquistare il terzo sigillo consecutivo correndo nuovamente con la Triumph Street Triple RS del team TOBC Racing. Uno dei principali avversari del bi-campione in carica sar&agrave; il suo compagno di box, ovvero Danny Eslick, il quale ha gi&agrave; vinto tre volte a Daytona (nel 2014, nel 2017 e nel 2018) e potr&agrave; contare sul medesimo supporto tecnico di Paasch. Impossibile poi non menzionare Josh Herrin, campione del MotoAmerica Supersport 2022, il quale sar&agrave; in gara con una delle due Ducati Panigale V2 schierata dal team Warhorse HSBK e avr&agrave; come compagno di squadra un debuttante di lusso quale lo spagnolo Xavi For&egrave;s. CIV: l'AC Racing Team svela i piani 2023 per Moto3 e PreMoto3 Gli altri sicuri pretendenti alla vittoria della Daytona 200  Come sempre, saranno tanti i piloti in grado di lottare per le posizioni di vertice nei banking di Daytona; tra questi, &egrave; impossibile non annoverare l'esperto Josh Hayes, cos&igrave; come Sheridan Morais, gi&agrave; a podio lo scorso anno e protagonista anche al GP di Macau. Arriveranno anche grandi nomi direttamente dalla Superbike, tra cui spiccano quello del sudafricano Cameron Petersen e quelli di PJ Jacobsen e James May, entrambi dai trascorsi mondiali. Parlando delle moto, la pi&ugrave; gettonata sar&agrave; come di consueto la Yamaha R6, scelta da ben ventiquattro piloti. Seguono Suzuki e Kawasaki con nove, Ducati con sei e Triumph con due. Infine, in gara vedremo una sola MV Agusta F3, che verr&agrave; guidata dal brasiliano Danilo Lewis in un'edizione che, almeno sulla carta, si preannuncia imperdibile. Tourist Trophy: Smith all'esordio nell'edizione 2023 con il TC Racing       

Il prossimo weekend si svolger&agrave; l'81esima edizione della prestigiosa corsa sul tracciato della Florida, con il pilota Triumph a caccia del tris e grandi nomi presenti

Sono 51 i piloti al via della Daytona 200: parte la caccia a Brandon Paasch

        The 2022 edition of the Daytona 200 is done and dusted, with a second consecutive win for Brandon Paasch who was able to just beat Cameron Petersen and Sheridan Morais to the line aboard TOBC Racing&rsquo;s Triumph 765. The top three, who finished within 0.057 of a second of each other, were all equipped with Pirelli tyres, the Italian manufacturer thereby monopolising the podium at the prestigious race in Florida. A result that is even more extraordinary when you read the full results, seeing as six of the first eight across the line were in fact Pirelli riders, with the Italian manufacturer&rsquo;s tyres equipping more than half the grid, despite Dunlop having been the single supplier for all other MotoAmerica rounds for years already. Giorgio Barbier: &ldquo;Daytona is unique and really demanding on the tyres&rdquo;  Pirelli sporting director, Giorgio Barbier, gives us some background on this triumph, highlighting the peculiarity of the American track: &ldquo;We&rsquo;ve been able to enter a world, that of MotoAmerica, that has been focused on single supplier Dunlop for a long time. Up until 2021, Daytona was organised by a different body to the national series, but now that it&rsquo;s part of the calendar, we had many riders on Pirelli tyres. A demonstration that the presence of more than one manufacturer stimulates the competition and makes it more exciting&rdquo;. &ldquo;Daytona is a one-of-a-kind track and is very demanding on the tyres&rdquo;, continues Barbier. &ldquo;In the banked section, there is enormous stress on the rear, but through the internal section, there&rsquo;s little grip, so it&rsquo;s like having two different tracks. As for the front, there were various options that could be competitive, as proved by the fact that the three guys on the podium had three different compounds. &nbsp;The rear tyre, on the other hand, is a dual compound with a harder SC2 carcass on the side subject to more stress through the raised turns and an SC0 on the other side. Years ago, they used a dual compound tyre in the world championship at Monza too&rdquo;. &ldquo;Paasch exploited the Pirellis perfectly&rdquo;  With his win, Paasch showcased the value of the Pirelli project in two ways: &ldquo;In winning, Brandon did not just highlight the competitiveness of our tyres, but also and particularly their lifespan at high level, seeing as he used the same tyres for 33 laps of the race. He already knew the Pirellis well and Triumph too, as he raced in British Superbike last year, and he was able to exploit them perfectly. As for the future, BSB could be important ground for our development and testing, as could a British King of the Baggers series&rdquo;. Translated by Heather Watson Chris Pfeiffer dies: the legendary stuntman has left us       

The Italian tyre brand monopolised the podium at the prestigious American race. But from where does this competitiveness derive? We asked sporting director Giorgio Barbier

Pirelli conquers Daytona: the secrets to the 200 Mile win

        L'edizione 2022 della 200 Miglia di Daytona &egrave; andata in archivio con il secondo trionfo consecutivo per Brandon Paasch, che in sella alla Triumph 765 del TOBC Racing &egrave; riuscito a vincere in volata su Cameron Petersen e Sheridan Morais. I primi tre, racchiusi in appena 57 millesimi, erano tutti equipaggiati con gomme Pirelli, che ha cos&igrave; monopolizzato il podio della prestigiosa corsa sul circuito della Florida. Un risultato che diventa ancora pi&ugrave; straordinario leggendo la classifica completa, visto che tra i primi otto classificati ben sei erano piloti Pirelli e, soprattutto, le gomme della Casa italiana erano montate su oltre mezza griglia nonostante il monogomma Dunlop vigente in tutti gli altri round del MotoAmerica ormai da anni. Crisi carburanti: le competizioni non rimarranno a secco Giorgio Barbier: &ldquo;Daytona &egrave; unica e davvero esigente con le gomme&rdquo;  Il direttore sportivo di Pirelli, Giorgio Barbier, ci ha raccontato i retroscena di questo trionfo, evidenziando le particolarit&agrave; del tracciato americano: &ldquo;Siamo riusciti ad inserirci in un mondo, quello del MotoAmerica, ormai focalizzato da anni sul monogomma Dunlop. Fino al 2021 Daytona era organizzato da un ente diverso rispetto al campionato nazionale, ma anche quest'anno che &egrave; entrato a far parte del calendario abbiamo avuto tanti piloti gommati Pirelli. E' stata la dimostrazione che la presenza di pi&ugrave; costruttori stimola la competizione rendendola pi&ugrave; avvincente&rdquo;.  &ldquo;Daytona &egrave; una pista unica nel suo genere ed &egrave; davvero molto esigente con le gomme&rdquo;, prosegue Barbier. &ldquo;Nella sezione del banking, sul posteriore ci sono carichi elevatissimi, ma nella parte interna e guidata c'&egrave; poco grip ed &egrave; come se fossero due circuiti diversi. Per quanto riguarda l'anteriore c'erano diverse opzioni in grado di essere competitive, come dimostra il fatto che i tre piloti a podio avessero tre mescole differenti. La gomma posteriore, invece, &egrave; una bimescola con una carcassa SC2 pi&ugrave; dura nel lato pi&ugrave; sollecitato dalle curve sopraelevate ed una SC0 dall'altra parte. Anni fa, anche a Monza veniva utilizzata una gomma bimescola nel mondiale&rdquo;. Tito Rabat riparte dall'ESBK: obiettivo titolo per lo spagnolo &ldquo;Paasch ha sfruttato le Pirelli in maniera perfetta&rdquo;  Con la sua vittoria, Paasch ha dimostrato la bont&agrave; del progetto Pirelli in maniera duplice: &ldquo;Brandon non ha soltanto vinto mostrando la competitivit&agrave; delle nostre gomme, ma anche e soprattutto la loro durata ad alto livello, visto che ha utilizzato gli stessi pneumatici per ben 33 giri di gara. Lui conosceva gi&agrave; bene le Pirelli e la Triumph visto che ci ha corso nel British Superbike lo scorso anno ed &egrave; riuscito a sfruttarle in maniera perfetta. Pensando al futuro, proprio il BSB pu&ograve; essere un importante territorio per il nostro sviluppo e per alcuni esperimenti, come potrebbe essere quello di un King of the Baggers britannico&rdquo;. Jorge Lorenzo rivela: "Correr&ograve; ancora con Valentino Rossi"       

Il marchio italiano di pneumatici ha monopolizzato il podio della prestigiosa corsa americana. Ma da cosa &egrave; derivata questa competitivit&agrave;? L'abbiamo chiesto al direttore sportivo Giorgio Barbier

Pirelli conquista Daytona: ecco i segreti del trionfo alla 200 Miglia

        Nel 2021 con una Yamaha R6, nel 2022 con una Triumph Daytona 765: cambia la moto ma non il risultato per Brandon Paasch, che conquista il secondo successo consecutivo alla 200 Miglia di Daytona. Il giovane statunitense ha infatti portato sul gradino pi&ugrave; alto del podio la tre cilindri inglese dopo una vera e propria volata culminata con lui, Cameron Petersen e Sheridan Morais racchiusi in appena 57 millesimi dopo 50 giri e oltre un'ora e mezza di gara. L'inizio della corsa &egrave; stato condizionato da una bandiera rossa esposta pochi giri dopo partenza, causata dalla violenta caduta (senza conseguenze) di Jose Lloreda. Alla ripartenza sembravano tanti i possibili contendenti alla vittoria, ma con una grande strategia nei pit stop, parte integrante della gara, sono rimasti in quattro a lottare per il podio. Gli ultimi giri hanno poi tenuto tutti con il fiato sospeso, con Petersen davanti a tutti con un buon vantaggio e Paasch, Morais e Hayes (scattato dal fondo della griglia) al suo inseguimento, culminato poi con il sorpasso di Paasch al photofinish. Il numero 96 dedicher&agrave; poi la vittoria al compianto Jason Aguilar.  Herrin il grande deluso, Gagne out per problemi fisici  Alle spalle dei primi quattro, con ben 46 secondi di distacco, ha completato la top five il messicano Richie Escalante in sella alla prima Suzuki, seguito dalla Triumph del quattro volte vincitore Danny Eslick e dalla Yamaha di Harry Truelove. L'inglese, in arrivo dal paddock del British Superbike, &egrave; stato una delle grandi sorprese del weekend&nbsp;ed &egrave; riuscito a precedere diversi specialisti a stelle e strisce quali Geoff May e Hayden Gillim, rispettivamente ottavo e nono a fine gara. Il grande deluso di questa edizione numero 80 &egrave;, senza ombra di dubbio, Josh Herrin. Partito dalla pole position e indicato come uno dei grandi favoriti in sella alla Ducati Panigale V2, il pilota dai trascorsi nel Motomondiale ha finito la benzina prima del pit stop perdendo molto tempo e dovendo poi rimontare dal fondo della classifica, non andando oltre la decima piazza. Tra i piloti pi&ugrave; attesi c'era anche Jake Gagne, dominatore della scorsa stagione nel MotoAmerica Supersport, la cui corsa &egrave; durata soltanto tre giri a causa di alcuni problemi fisici accusati in seguito ad una caduta nel warm up. La 200 Miglia del 2022 si chiude quindi con un epilogo amaro per due grandi attesi, ma anche e soprattutto con un finale a quattro per la vittoria che, a poche ore di distanza, &egrave; gi&agrave; destinato a finire nella storia come uno dei migliori di sempre.        

Il giovane pilota statunitense ha trionfato nella classica corsa in Florida in sella ad una Triumph 765, bissando il successo dello scorso anno. Delusione, invece, per Herrin e la Ducati: ecco com'&egrave; andata

Daytona 200, Paasch fa il bis: è sua la vittoria nell'80esima edizione

In questi giorni sta andando in scena la Daytona 200. Tanti piloti al via con le proprie fidanzate e mogli al fianco. Eccole in alcuni scatti social

MotoAmerica, Daytona 200: vi presentiamo le wags a stelle e strisce

Durante Gara 1 della Twins Cup sul celebre tracciato della Florida, il pilota Aprilia si è reso protagonista di un episodio che ha dell'incredibile. L'americano si è infatti ritrovato contro il muretto su una delle curve sopraelevate, riuscendo comunque a restare in piedi e a proseguire la corsa. Ecco la sequenza completa di un vero e proprio momento...da brividi 

L'incredibile salvataggio di Anthony Mazziotto a Daytona

        La stagione 2022 del MotoAmerica si apre con la mitica Daytona 200, valevole come prima prova della Supersport. Nella classifica combinata dei tempi delle due qualifiche, Cameron Petersen &egrave; risultato il poleman provvisorio della gara davanti a Sheridan Morais e Josh Hayes con Herrin quarto.&nbsp; Nel tardo pomeriggio di oggi invece si &egrave; disputato invece il Time Attack, 15 minuti per definire il poleman ufficiale della prima gara stagionale del MotoAmerica 2022. Ne &egrave; uscito un vero e proprio rimescolamento delle carte, che ha portato la debuttante Ducati in pole position Time Attack: Ducati in pole!  Josh Herrin con la Ducati Panigale V2 si prende la prima pole stagionale della sua nuova avventura in Supersport con il tempo di 1&rsquo;50&rdquo;088 al suo quinto giro. L&rsquo;americano precede di appena 10 millesimi la Yamaha del sudafricano Sheridan Morais, terzo tempo per il campione in carica della Superbike Jake Gagne ad oltre 3 decimi dall&rsquo;ex compagno di squadra. Quarto tempo per la Triumph di Brandon Paasch a precedere Richie Escalante, rookie quest&rsquo;anno della Superbike con Suzuki ed ex campione Supersport con Kawasaki, poi Cameron Petersen, neo compagno di squadra di Gagne e poleman provvisorio. Poi Hayes, Eslick, Angles, Olmedo, May e Lochoff. Classifica del Time Attack  200 miglia di Daytona: ecco la entry list dell'edizione numero 80       

Il ducatista precede le Yamaha del sudafricano Sheridan Morais e del campione in carica Superbike. Solo sesto Cameron Petersen, in pole provvisoria nelle qualifiche di oggi pomeriggio

200 miglia di Daytona: pole di Josh Herrin, Gagne terzo

        L'edizione del 2022, in programma dal 10 al 12 marzo, sar&agrave; l'ottantesima nella storia della 200 Miglia di Daytona. Nonostante la lunga tradizione, la corsa quest'anno si rinnover&agrave; per quanto riguarda alcuni aspetti principali: contrariamente alle passate stagioni, sar&agrave; valevole per la classifica del MotoAmerica Supersport. Inoltre, saranno ammesse al via anche le nuove sportive di pi&ugrave; alta cilindrata quali la Ducati Panigale V2 e la Triumph Street Triple 765, proprio come accadr&agrave; nel mondiale di categoria. Saranno ben cinquanta i piloti che si daranno battaglia nei banking ad alta velocit&agrave; di una delle corse pi&ugrave; iconiche e prestigiose al mondo, ma il favorito numero uno sar&agrave; il campione in carica Brandon Paasch. Il giovane talento del New Jersey, che quest'anno esordir&agrave; nella Superbike a stelle e strisce, correr&agrave; con la nuova Triumph 765 con cui vanta un anno di esperienza nella British Supersport. ASBK, Phillip Island: Maxwell grande protagonista, con una caduta e una vittoria Herrin ed Eslick pronti a tornare al top   Tra i centauri al via, particolare attenzione andr&agrave; posta su due volti noti del panorama statunitense e non solo, gi&agrave; vincitori a Daytona negli scorsi anni: Josh Herrin e Danny Eslick. Il primo avr&agrave; numerosi occhi puntati addosso in quanto garegger&agrave; in sella alla Ducati Panigale V2 del team Warhorse HSBK con tanto di supporto ufficiale dalla Casa italiana, mentre il secondo andr&agrave; a caccia del quinto trionfo dopo quelli conquistati nel 2014, 2015, 2017 e 2018 con la Triumph del TOBC Racing come compagno di squadra del gi&agrave; citato Paasch. Saranno per&ograve; molti i piloti in grado di lottare per il primato, a partire dalle tre Suzuki ufficiali del team Vision Wheel M4 ECSTAR guidate dal giovane sudafricano Sam Lochoff, dal campione Supersport 2020 Richie Escalante e Geoff May, pilota dai trascorsi nel mondiale Superbike. Impossibile poi non menzionare il campione 2021 del MotoAmerica Superbike, Jake Gagne, il quale correr&agrave; con una Yamaha R6 del team Attack Performance al fianco del suo nuovo compagno di squadra Cameron Petersen. SBK, Rea &egrave; gi&agrave; oltre: il Barcellona gli ha preparato la maglia Altri possibili outsider  Infine, tra gli outsider vanno considerati anche altri &ldquo;big&rdquo; come Sheridan Morais, pilota di grande esperienza in ambito internazionale con buoni risultati ottenuti nel mondiale Supersport e nell'endurance EWC, e i fratelli Matt e Harry Truelove. Questi, in arrivo dal contesto del BSB, sono pronti a stupire provando a ricalcare le orme di Chaz Davies, primo britannico a vincere la 200 Miglia. Con una line up di livello cos&igrave; alto e alcune modifiche regolamentari, questa 80esima edizione si preannuncia quindi come una delle pi&ugrave; spettacoli e incerte dell'era moderna.        

Dal 10 al 12 marzo, saranno ben cinquanta i piloti che si daranno battaglia sullo storico circuito della Florida. Il campione in carica Brandon Paasch &egrave; pronto a difendere il titolo del 2021, ma saranno tanti i &ldquo;big&rdquo; che punteranno alla vittoria

200 Miglia di Daytona: ecco la entry list dell'edizione numero 80

La 200 Miglia è una delle corse più iconiche del panorama motociclistico americano e non solo: il celebre tracciato della Florida ospita infatti la corsa a due ruote fin dal 1937 e conta nel proprio albo d'oro grandi nomi quali Giacomo Agostini, Eddie Lawson e Nicky Hayden.  Anche negli ultimi anni non sono però mancate le emozioni. Dal controverso trionfo di Chaz Davies nel 2008 a quello di Brandon Paasch nel 2021, passando per il plurivincitore Danny Eslick: a pochi giorni dall'edizione di quest'anno, ecco chi sono gli ultimi dieci vincitori della Daytona 200

Il brivido del banking a 300 all'ora: gli ultimi 10 vincitori della Daytona 200

Dopo un 2021 letteralmente dominato da Jake Gagne in sella alla Yamaha, conclusasi poco meno di un mese fa in Alabama, il MotoAmerica ha reso noto il calendario per la prossima stagione, che vedr&agrave; i piloti impegnati da marzo a fine settembre.  Si partir&agrave; con la grande novit&agrave; della Daytona 200, che sar&agrave; un evento valevole per la classifica di campionato e non pi&ugrave; &quot;a s&egrave; stante&quot; per le classi Supersport e King of the Baggers, mentre la Superbike e le altre categorie inizieranno le ostilit&agrave; a partire dal secondo appuntamento ad Austin. Il tutto si concluder&agrave; poi a fine settembre, ancora una volta al Barber Motorsports Park in Alabama.  BSB, Mackenzie imbattibile a Brands Hatch: fa suo il titolo con una tripletta  Il calendario del 2022   10-12 marzo: Daytona 200 (Supersport e King of the Baggers)  TBD aprile: Austin  22-24 aprile: Road Atlanta  20-22 maggio: Virginia International Raceway  3-5 giugno: Road America  24-26 giugno: The Ridge  8-10 luglio: Laguna Seca  29-31 luglio: Brainerd&nbsp;  19-21 agosto: Pittsburgh  9-11 settembre: New Jersey  23-25 settembre: Barber Motorsports Park  Classifica piloti SBK: Razgatlioglu allunga di 6 punti su Rea in Argentina 

E&#39; stato reso noto il calendario per il prossimo campionato della serie a stelle e strisce, che si snoder&agrave; su undici round tra marzo e settembre, con il gran finale al Barber Motorsports Park in Alabama

MotoAmerica: la stagione 2022 partir&agrave; a marzo con la Daytona 200

Non &egrave; certamente una sorpresa che la 200 Miglia di Daytona sia una delle corse motociclistiche pi&ugrave; incerte e spettacolari della stagione. L&#39;edizione 2021, la 79esima della storia, non ha deluso le aspettative con duelli al fotofinish per tutte le posizioni di vertice, grandi sorprese, ritiri eccellenti ed anche una bandiera rossa.  Sean Dylan Kelly, scattato dalla pole position, &egrave; partito imponendo immediatamente un gran ritmo alla corsa e portando con s&egrave; Brandon Paasch, Kyle Wyman e Michael Barnes, in fuga dopo una decina di giri. Un contatto con un doppiato ha per&ograve; causato la caduta dello stesso Wyman, vincitore dell&#39;edizione 2019, e la conseguente esposizione della bandiera rossa dopo diciannove giri.  Lotta a due dopo la ripartenza   Alla seconda partenza, &egrave; nuovamente Sean Dylan Kelly a tentare la fuga, senza per&ograve; riuscire a staccare Brandon Paasch, Michael Barnes e Tyler O&#39;Hara, che restano in lotta fino al momento del pit stop. Negli ultimi venti giri, per&ograve;, la lotta per la vittoria si restringe a Kelly e Paasch, il quale attende il momento giusto per tentare l&#39;attacco, che arriva all&#39;uscita della chicane finale all&#39;ultimo giro, beffando il pilota della Suzuki per una manciata di millesimi.&nbsp;  Kelly chiude cos&igrave; al secondo posto, non riuscendo a diventare il pi&ugrave; giovane vincitore di sempre a Daytona, record che appartiene ancora a Brad Andrews, trionfatore dell&#39;edizione del 1955 all&#39;eta di 18 anni e 11 mesi. Completa il podio Tyler O&#39;Hara, che beffa a sua volta il 52enne Michael Barnes per appena dieci millesimi. Quinto il plurivincitore Danny Eslick, sesto il baby-prodigio Rocco Landers.    Michael Dunlop chiude 11&deg;   Si conclude con una grande undicesima posizione finale l&#39;avventura oltreoceano per l&#39;asso delle corse su strada Michael Dunlop. Iscritto inizialmente con una Yamaha R6, una serie di problemi ed il passaggio alla Kawasaki hanno costretto il 19 volte vincitore del Tourist Trophy a partire dalla 21esima posizione, ma una grande rimonta ed una strategia perfetta per il pit stop nella seconda parte di gara gli hanno permesso di lottare per la top ten, ritrovandosi anche in nona posizione a pochi giri dalla fine.  Road Races: cancellate tutte le gare 2021 sull&#39;Isola di Man  La classifica finale     Che fine ha fatto: Shane Byrne 

Il giovane statunitense ha trionfato al termine di un memorabile duello con Sean Dylan Kelly. Tanti i colpi di scena, tra cui il ritiro di Kyle Wyman e la conseguente bandiera rossa. Chiude 11&deg; Michael Dunlop

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