        Nel 1999 si schierava per la prima volta in griglia di partenza del GP di Imola, un giovanissimo Alex De Angelis pronto a fare della sua passione il suo lavoro. Da quel momento di acqua ne &egrave; passata sotto i ponti, con tante soddisfazioni raccolte, qualche delusione, l&rsquo;arrivo tanto atteso in MotoGP, dove a Indianapolis ha anche assaporato il gusto godurioso del podio. Alex De Angelis ospite di "Appuntamento al parco chiuso"  L&rsquo;ex pilota sammarinese ha raccontato la sua bella carriera sportiva nel quarto episodio del podcast &ldquo;Appuntamento al parco chiuso&rdquo;. Una carriera che si &egrave; snodata tra le classi minori 125 e 250, per poi arrivare in MotoGP. A quel punto Alex &egrave; poi tornato in Moto2, prima di assaggiare anche la Superbike e perch&eacute; no, pure la MotoE. La sua storia &egrave; stata variegata, colma di tante esperienze diverse che l&rsquo;hanno portato oggi a mettersi al servizio dei talenti pi&ugrave; giovani. Ascoltate qui la nostra chiacchierata: strapi:podcast:12 Calendario MotoGP 2024        

Ex pilota del Mondiale, collaudatore e oggi al fianco dei pi&ugrave; giovani: il sammarinese si &egrave; raccontato a 360&deg;

Appuntamento al parco chiuso con… Alex De Angelis

        La notizia del rinnovo per altre due stagioni tra Fabio Quartararo e Yamaha &egrave; arrivata come un fulmine a ciel sereno, ma non per tutti. L&rsquo;ex pilota di MotoGP Randy De Puniet, infatti, ha ammesso di non esser rimasto stupito dalla mossa del suo connazionale e ha commentato la decisione di Quartararo valutando tutte le altre opzioni che aveva sul mercato. "Aprilia non ha la solidit&agrave; finanziaria di Yamaha" Come riporta il sito spagnolo motosan.es, De Puniet ha raccontato: &ldquo;Non sono rimasto affatto sorpreso dalla sua decisione&rdquo;. Quali erano le altre possibilit&agrave;? &ldquo;Non c'&egrave; posto in Ducati, non c'&egrave; posto in KTM. Poteva esserci spazio in Honda, ma non credo che Fabio sia adatto al profilo Honda&rdquo;. Negli ultimi tempi c&rsquo;erano state delle indiscrezioni che volevano Quartararo vicino ad Aprilia: &ldquo;Potrebbero esserci stati questi colloqui, perch&eacute; ne abbiamo sentito parlare, ma non dobbiamo dimenticare che Aprilia non ha la solidit&agrave; finanziaria di Yamaha, e credo che oggi abbia pesato sulla bilancia anche l'aspetto economico&rdquo;.  Martin ha spinto Quartararo a firmare in anticipo secondo De Puniet  La stagione &egrave; appena cominciata e il rinnovo &egrave; arrivato presto, subito dopo le prime due gare. Secondo De Puniet c&rsquo;&egrave; un motivo ben preciso dietro a questa fretta: &ldquo;Nonostante Fabio sia stato campione del mondo tre anni fa, ha firmato in anticipo perch&eacute; c'&egrave; un Jorge Martin libero sul mercato e la Yamaha non &egrave; insensibile a questo pilota&rdquo;. Terzo iridato nel 2004 in 250, De Puniet &egrave; un esperto della classe regina avendo disputato le nove stagioni dal 2006 al 2014 con Kawasaki, Honda e Suzuki. Conoscendo bene le dinamiche che si creano sul mercato ha quindi fatto delle ipotesi: &ldquo;Se Jorge Martin avesse firmato per la Yamaha, Fabio Quartararo non avrebbe pi&ugrave; trovato posto in Yamaha e senza un posto in Ducati o KTM, sarebbe potuto finire in un team satellite con un'Aprilia o un'altra moto. Per un pilota del suo calibro sarebbe stato molto difficile da digerire&rdquo;. Un ragionamento decisamente comprensibile, che ci offre un quadro della situazione completo. Calendario MotoGP 2024       

Qual &egrave; il ruolo di Jorge Martin? De Puniet ha commentato il rinnovo multimilionario del francese, analizzando la situazione

Quartararo: perché resta in Yamaha. L'idea di un ex pilota MotoGP

        Lo avevamo anticipato la settimana scorsa, Roan Van De Moosdjik che ha concluso prematuramente il contratto con la Fantic, &egrave; ufficialmente diventato un pilota ufficiale Honda e far&agrave; il suo esordio sulla CRF 450RW questo fine settimana sulla pista di Riola Sardo, in occasione del Gran Premio di Sardegna.&nbsp;  Van de Moosdijk con la sua nuova CRF450 RW Bogers al suo posto sulla Fantic XX450F L&rsquo;olandese sostituir&agrave; il pilota spagnolo Ruben Fernandez, infortunatosi in Argentina e sottoposto la settimana scorsa ad un intervento chirurgico ai legamenti crociati del ginocchio sinistro. Per Van De Moosdijk si tratta di una occasione importante dopo essere rimasto a piedi ad inizio stagione a causa della risoluzione del contratto che lo legava al marchio italiano, col quale era previsto il suo debutto nella classe regina. Al suo posto nel team factory del costruttore italiano ci sar&agrave; Brian Bogers, a sua volta rimasto appiedato ad inizio anno dal team inglese GASGAS Revo che lo aveva ingaggiato e che ha deciso all&rsquo;ultimo momento di non partecipare al mondiale MXGP.  La CRF 450 RW con il numero 39 Opportunit&agrave; preziosa per esordire in MXGP per van de Moosdijk Nel comunicato di HRC il ventitreenne campione della EMX250 nel 2019 ha dichiarato: &ldquo;Quando ho sentito parlare di questa opportunit&agrave;, sapevo che dovevo prenderla con entrambe le mani. La possibilit&agrave; di correre per il Team HRC non si presenta molto spesso e spero di poter mostrare a tutti di cosa sono capace, in quello che sar&agrave; il mio debutto a tempo pieno nella classe MXGP. Certamente non sar&agrave; facile mettersi subito al passo con la Honda CRF450R ma vedendo come Tim (Gajser) la guida bene, so che &egrave; una moto molto competitiva e sono entusiasta di iniziare e mettermi a mio agio su di essa. Grazie a tutti coloro che mi hanno supportato, per farmi arrivare a questo momento, non vedo l'ora di essere a Riola e mettermi dietro al primo cancello.&rdquo;  Van de Moosdijk in azione nel 2023 in MX2 a Riola con la Husqvarna        

L&rsquo;olandese in Honda con Tim Gajser per sostituire l&rsquo;infortunato Ruben Fernandez. L&rsquo;esordio gi&agrave; a Riola questo fine settimana

MXGP: van de Moosdijk in HRC

        Uno dei grandi motivi d'interesse di questo fine settimana di Barcellona, specialmente per quanto riguarda il mondiale Supersport, &egrave; senza ombra di dubbio l'ingresso della QJ Motor, Casa cinese che prende parte al WorldSSP Challenge con la nuova SRK 800 RR. A portarla in pista in questa stagione &egrave; un pilota di grande esperienza nella categoria, ovvero Raffaele De Rosa, il quale svolger&agrave; anche il ruolo di collaudatore direttamente nei weekend di gara con l'obiettivo di migliorare le prestazioni da qui a fine anno. Gli abbiamo chiesto le prime impressioni e ci&ograve; che si aspetta da questa avventura: ecco cosa ci ha raccontato in esclusiva. Prima pole per la Cina nel mondiale: Kove scrive un pezzo di storia De Rosa: &ldquo;Confrontarci con gli altri &egrave; il modo migliore per crescere&rdquo;  Raffaele, quali sono le tue impressioni a proposito di questa QJ Motor? &ldquo;Al momento ho svolto davvero pochi giri e non &egrave; facile dare un responso vero e proprio, ma la moto non &egrave; male. Quel che &egrave; certo, &egrave; che siamo arrivati qui a Barcellona con pochissimi chilometri sulle spalle ed &egrave; la prima volta che utilizziamo questa versione cos&igrave; racing, perci&ograve; &egrave; normale che ci sia molto lavoro da fare e l'avevo gi&agrave; messo in conto, trattandosi di un progetto a lungo termine&rdquo;. S pu&ograve; dire che il tuo sia un doppio ruolo, di pilota e tester? &ldquo;Assolutamente s&igrave;. Venire a correre gi&agrave; a Barcellona &egrave; stato un azzardo, ma al di l&agrave; del risultato in classifica, ci&ograve; che conta per noi &egrave; confrontarci con gli altri raccogliendo dati. Mettersi in gioco nei weekend di gara e non soltanto nei test privati, &egrave; il modo pi&ugrave; veloce per crescere e al momento ne abbiamo davvero bisogno&rdquo;. SBK, il PannoniaRing si candida a sostituire Balaton: le parole di Lavilla &ldquo;La mia esperienza e quella di Manuel Puccetti saranno fondamentali&rdquo;   Tu hai guidato tante moto in Supersport: questa &egrave; diversa rispetto alle altre? "S&igrave;, decisamente. La QJ Motor &egrave; una moto s&igrave; sportiva, ma anche e soprattutto progettata per essere sfruttabile su strada e si nota molto questo aspetto quando si sale in sella. L'obiettivo principale &egrave; quello di renderla pi&ugrave; racing con il passare del tempo, ma credo che la struttura sia quella giusta per riuscire in questo intento&rdquo;. Anche perch&eacute; possono contare sulla tua esperienza e su quella di Manuel Puccetti... &ldquo;Esatto, con la mia esperienza penso di poter essere una risorsa preziosa per questo progetto visto che sono salito sul podio un po' con tutte le moto che ho guidato, cos&igrave; come lo &egrave; Manuel, che con la sua squadra supporta il tutto con delle basi solide. Per il marchio &egrave; tutto nuovo, visto che non si erano mai affacciati al mondo delle corse in maniera diretta, perci&ograve; avere delle figure esperte non pu&ograve; che essere un bene per loro&rdquo;. Quale potrebbe essere un obiettivo realistico da qui a fine stagione? &ldquo;Come detto, ci&ograve; che conta in questo momento &egrave; pi&ugrave; che altro raccogliere dati e sviluppare la moto, ma credo che un obiettivo raggiungibile entro la fine di quest'anno possa essere entrare in zona punti&rdquo;. SSP300 Barcellona: Garcia firma la Superpole, Vannucci in prima fila       

Raffaele ha accettato la sfida del marchio cinese: &ldquo;So che si tratta di un progetto a lungo termine e non voglio illudermi, ma la mia esperienza pu&ograve; essere preziosa&rdquo;

SSP, De Rosa: “Un obiettivo realistico con QJ? I punti entro fine anno”

        &ldquo;Fantic Factory Racing e Roan Van de Moosdijk hanno deciso di comune accordo di porre fine alla collaborazione. Vogliamo ringraziare Roan per la collaborazione e augurargli tutto il meglio per il futuro.&rdquo; Questo il laconico comunicato attraverso il quale la squadra ufficiale Fantic Wilvo ha confermato la separazione dal pilota olandese Roan Van de Moosdijk.&nbsp;  Uno scatto del photoshooting di inizio stagione con Coldenhoff e Van De Moosdijk Un matrimonio durato pochi mesi e una sola gara Debutto in MXGP quindi rinviato per Van De Moosdijk che dovr&agrave; trovare un&rsquo;altra moto per disputare la sua prima stagione in 450. Fantic MXGP continuer&agrave; la sua prima stagione nella classe regina con Glenn Coldenhoff, settimo al debutto in Patagonia. Per sostituire la seconda guida si vocifera di Brian Bogers, attualmente ingaggiato dal team Revo GASGAS per partecipare alla serie britannica di Motocross. &nbsp;  Coldenhoff in Spagna sar&agrave; il solo pilota Fantic in MXGP       

Fuori la seconda guida Ryan Van De Moosdijk, infortunato al ginocchio, gi&agrave; assente nei due appuntamenti con gli Internazionali d&rsquo;Italia, come in Argentina in occasione del primo Grand Premio del 2024

MXGP: cambio in Fantic

        Sar&agrave; un weekend storico quello che sta per iniziare a Barcellona con il debutto del marchio QJ Motor nel WorldSSP. Dopo che la passata stagione Kove aveva portato per la prima volta una moto del &ldquo;Grande Impero&rdquo; nel paddock della Superbike con la piccola 321RR, adesso &egrave; il turno di QJ che con Raffaele De Rosa debutter&agrave; in Supersport. TURCHIA, S&Igrave; O NO ALLA SBK? POSSIBILE SOSTITUZIONE DELL'UNGHERIA Il &ldquo;Grande Impero&rdquo; alla conquista del mondo Difficilmente sar&agrave; un weekend di vertice per la moto cinese, ancora molto acerba e dalla base tecnica molto lontana dalle pi&ugrave; racing Panigale V2, Yamaha R6 e Kawasaki Ninja ZX-6R. Per QJ Motor per&ograve; questo sar&agrave; il primo storico passo nel motociclismo che conta, il brand cinese &egrave; infatti da un paio di stagioni title sponsor del team Gresini Racing in Moto2 ma con il progetto in SSP punta ad entrare direttamente in gioco. La moto cinese &egrave; ancora priva di omologazione da parte della FIM e non prender&agrave; punti nel corso delle gare che disputer&agrave; almeno fino a quando non saranno terminate tutte le fasi di omologazione. Un processo visto gi&agrave; in passato con la Honda CBR600RR lo scorso anno o addirittura prima con la Bimota BB3 proprio dieci anni fa. La curiosit&agrave; intorno al nuovo brand cinese a Barcellona &egrave; alta e tra poche ore scopriremo cosa sar&agrave; in grado di fare.             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da QJ Motor_Italy (@qjmotor_italy)            

La casa cinese sar&agrave; al via della Supersport con Raffaele De Rosa e la SRK 800 RR, al momento non prender&agrave; punti in attesa di completare il processo di omologazione

La Cina entra in SSP, a Barcellona il debutto della QJ Motor

        Claudio De Stefano raddoppia. Il giovane pilota romano, conosciuto col nickname &ldquo;The Italian Black Rider&rdquo; con cui aveva raccontato le sue avventure in pista attraverso YouTube e i canali social, &egrave; pronto a tornare alle corse e lo far&agrave; disputando due campionati in contemporanea: EWC ed ESBK. Grandi Corse con Morri e Saponi al via della Dunlop Cup 600 Claudio De Stefano tra EWC ed ESBK  Ad annunciarlo &egrave; stato lo stesso pilota classe 1998, che aveva gi&agrave; raccontato ai microfoni di Motosprint i suoi trascorsi motociclistici: &ldquo;Dopo uno stop dovuto a problemi fisici, la mia spalla &egrave; finalmente tornata in buone condizioni e sono pronto a gareggiare&rdquo; ci ha raccontato Claudio. &ldquo;Nel 2024, mi attende un doppio impegno probante ma altrettanto stimolante: in primis, parteciper&ograve; all&rsquo;EWC col Team Slider Endurance, dove ritrover&ograve; Jacopo Cretaro con cui avevo condiviso l&rsquo;avventura nel Team MR assieme a gente come Bezzecchi e Ieraci. Partecipando alle gare di durata realizzer&ograve; due sogni che avevo da bambino, correre in notturna e su un tracciato mitico come quello di Le Mans, contesti dal fascino impareggiabile&rdquo;. Allo stesso tempo, De Stefano &egrave; pronto a cimentarsi nel campionato spagnolo: &ldquo;Correr&ograve; nell&rsquo;ESBK col Team DK, squadra con esperienze iridata nella classe 600. Scoprir&ograve; un campionato in cui sar&agrave; tutto nuovo per me, dai circuiti alla cilindrata&rdquo;. De Stefano torna quindi in pista, dopo il rientro sfumato nell&rsquo;estate 2023: &ldquo;Ho trascorso tutto l&rsquo;inverno a prepararmi in vista di questa stagione, in cui pensavo di rimanere nei campionati italiani e partecipare al Trofeo Aprilia RS660, ma sul finire dell'anno scorso si sono presentate queste due situazioni che ho deciso di cogliere al volo&rdquo;. Non solo corse. De Stefano intende riprendere anche la sua attivit&agrave; di content creator: &ldquo;Ricominciare le mie attivit&agrave; social &egrave; uno degli obiettivi, magari proponendo nuovi contenuti per avvicinare sempre pi&ugrave; giovani al nostro sport&rdquo;.             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da The Italian Black Rider (@claudiodestefano76)            

Dopo un periodo di stop per infortunio, il giovane romano &egrave; pronto a tornare in sella affrontando due campionati

Claudio De Stefano ricomincia da EWC ed ESBK: "Sono pronto"

        Hanging in the balance, the Argentinian GP may go the same way as the Kazakhstan round, albeit for different reasons. While there has been racing at Termas de Rio Hondo for years, riders and paddock staff may have to go without a visit to the Sokol Circuit, just as they did with Finland. Meanwhile, a return to Hungary looks likely. New government and related issues: Argentina without MotoGP As was the case for SBK, more or less. Argentina is experiencing a sort of political revolution, which means the country is tightening its belt. The production-derived event scheduled to take place last autumn was cancelled because the local San Juan authorities cut funding for the event, a figure that none of the other parties involved could guarantee. As for MotoGP, the issue is even more complicated, in that it regards central government. Newly elected President Javier Milei is implementing a plan for economic return that spans all sectors considered "surplus", or rather not essential to the survival of the country. This includes sport, which is not only sport, but rather a vehicle for communication, visibility, and the bankrolling of national activities. And so if round three of the championship were to be cancelled, the South American continent will not feature on the calendar at all, unless Brazil were to make a return. Kazakhstan enormous, but "alien" to MotoGP There were two new events scheduled for 2023: Kazakhstan and India. But while the racing went ahead at the Buddh International Circuit, there was nothing doing with regard to the&nbsp;Sokol International Track. And now another cancellation is looking likely. The circuit is still to be homologated, with services and structures yet to be completed, and then there are those extra-sectorial obstacles, so perhaps it&rsquo;s best avoided. The enormous country is, after all, "alien" to motorcycle racing. Hungary ready to substitute in MotoGP There has been a lot of talk about the Balaton Ring over the years, though the circuit is yet to feature on any MotoGP calendar. The world championship does have previous experience of Hungary though, albeit many years ago, as demonstrated by the cover photo of Eddie Lawson. The American won aboard the Cagiva, making history with the brand. The spectators loved it, but the Hungaroring would continue with Formula 1, doing without the two-wheel prototypes. But now, thanks to Argentina and Kazakhstan, there might be room for a return. It&rsquo;s incredible to think that two of the year&rsquo;s rounds may be cancelled. Perhaps one event, but the cutting of two seems excessive. Though we might be wrong of course. But replacing Termas or Sokol with Hungary is a legitimate possibility. Particularly Sokol, if only for a question of the weather, considering that the Argentinian round was scheduled for April and Kazakhstan for July...       

Financial and organisational problems could lead to the cancellation of the Termas and Sokol rounds. Hungaroring ready to serve as a substitute

Argentina and Kazakhstan at risk: MotoGP looks to Hungary

In bilico e dato&nbsp; per (quasi) cancellato, il Gran Premio MotoGP di Argentina potrebbe aver la medesima sorte della tappa fissata in Kazakistan, seppur con differenti modalit&agrave;. Mentre a Termas de Rio Hondo si &egrave; corso per anni, dell Sokol Circuit piloti e addetti ai lavori potrebbero addirittura farne a meno, un po&#39; come &egrave; accaduto per la Finlandia. Contrariamente, si sta delineando il ritorno dell&#39;Ungheria, nel confronto diretto contro la Rebubblica Ceca, valevole di imposizione est-europea.  Governo rinnovato e problemi: Argentina senza MotoGP  Pi&ugrave; o meno, come per la SBK. In Argentina sta avvenendo una sorta di rivoluzione politica, con l&#39;ennesima esigenza di rivedere i bilanci e le spese. Il round derivato di serie programmato nello scorso autunno salt&ograve;, perch&eacute; il Governo locale di San Juan tolse i fondi destinati all&#39;evento, che nessuna delle altre parti coinvolte pot&egrave; garantire.  Nella fattispecie MotoGP, il discorso &egrave; ancora pi&ugrave; complesso, e riguarda lo Stato centrale. Il Presidente Javier Milei,&nbsp; fresco di mandato, sta attuando un piano di rientro economico, che coinvolge ogni settore ritenuto &quot;extra&quot;, ovvero, non utile alla sopravvivenza del Paese.  Viene toccato lo sport, che poi non &egrave; solo sport, bens&igrave; veicolo di comunicazione, visibilit&agrave; e possibilit&agrave; di foraggiare le attivit&agrave; del posto. Qualora, davvero, il terzo appuntamento stagionale fosse passivo di annullamento, il continente sudamericano rimarrebbe fuori dal calendario, in attesa che il Brasile rientri nei giochi iridati.    Kazakistan enorme, ma &quot;alieno&quot; di MotoGP  Erano due le novit&agrave; inserite nel calendario 2024: Kazakistan e India. Al Buddh International Circuit l&#39;evento &egrave; stato completato, al Sokol International Track no. E, stando all&#39;attualit&agrave;,&nbsp; l&#39;ipotesi di ulteriore cancellazione potrebbe rivelarsi pi&ugrave; che tale.  Circuito da omologare,&nbsp; servizi da allestire, strutture da completare, oltre a &quot;impicci extra settore&quot;, onde meglio tralasciare. Di fatto, la MotoGP con relative classi mai ha raccontato gesta e risultati su un enorme territorio, appetito da molte aziende petrolifere e di estrazione, &quot;alieno&quot;&nbsp; &nbsp;nei confronti delle competizioni a due ruote.  Ungheria pronta alla sostituizione in MotoGP  Ci avrete fatto caso, come da anni si parli del Balaton Ring, in realt&agrave; mai pervenuto su calendari o eventi ufficiali della MotoGP. Eppure, il Motomondiale conosce l&#39;Ungheria, malgrado siano passati anni dall&#39;ulltima edizione ivi disputata, come spiegato dalla foto di Eddie Lawson posta in copertina.  L&#39;americano vinse con la Cagiva,&nbsp; scrivendo la storia del Marchio, affermandosi quale mito della classe regina. Il pubblic&ograve; si appassion&ograve;, ma l&#39;Hungaroring continu&ograve;&nbsp; con la Formula 1, rinunciando ai prototipi a due ruote. La speranza di tonare ora c&#39;&egrave;, materializzata proprio da Argentina e Kazakistan.  Pensare a una doppia cancellazione d&#39;annata &egrave; incredibile. Magari a un Gran Premio si far&agrave; a meno, due sembrano troppi. Sapendo che potremmo sbagliarci. Invece, inserire l&#39;Ungheria al posto di Termas o Sokol &egrave; lecito, puntando ala seconda opzione. Non per altro: in aprile era lo spazio lasciato all&#39;Argentina, luglio per il Kazakistan. Bisogna pure tener conto al meteo a cui si va incontro...  &nbsp; 

Problemi economici e organizzativi potrebbero far saltare le trasferte di Termas e Sokol. Hungaroring pronto a una sostituzione

Argentina e Kazakistan a rischio: la MotoGP punta all&#39;Ungheria

        Era il 1994 quando la neonata TMD Motorshow De Carli si affacciava sul panorama delle gare nazionali di motocross con i due giovani talentosi Claudio Federici ed Emiliano Caprioli. Il team, appena fondato da Claudio De Carli con l&rsquo;aiuto dell&rsquo;amico Sandro Celestini e con al fianco sempre il fedele Nazareno Properzi, usava le Yamaha YZ e i due piloti terminarono&nbsp; al primo (Federici) e secondo (Caprioli) posto del Campionato Italiano Junior 250/500cc.  Tre generazioni De Carli in una foto: Sergio, Davide e Claudio Federici apre la strada al successo, Chiodi vince il primo titolo Un inizio incoraggiante che trova conferme nel 1995 quando Federici vince il primo Gran Premio del Mondiale 125cc a Castiglion del Lago (PG), regalando alla squadra romana la prima delle 147 vittorie ottenute fino ad oggi. Nel 1997 l&rsquo;arrivo di Chicco Chiodi che dopo due secondi posti conquista finalmente il primo dei suoi tre titoli iridati, primo di 13 per De Carli che continua a sviluppare, innovare e produrre moto sempre pi&ugrave; competitive.&nbsp;  Davide e Claudio ricevono una targa celebrativa dal Presidente della FIM, Giovanni Copioli 2003: l'arrivo di Cairoli, di 94 vittorie e di 9 titoli Ad ottobre del 2003 a Roma arriva uno scricciolo siciliano che si trova ad un bivio: tornare a casa e chiudere col sogno di disputare il Mondiale o sfruttare al meglio quella che sembra essere l&rsquo;ultima chance. Antonio Cairoli fa vedere cosa sa fare e De Carli gli d&agrave; una moto per il 2004; a fine stagione arriva il terzo posto che sar&agrave; la rampa di lancio per il primo di 9 titoli iridati conquistati tra il 2005 e il 2017.  Si festeggia con la torta celebrativa dei primi 30 anni Da Yamaha a KTM, sempre vincendo Nel 2009 con Yamaha le strade si separano ma Cairoli decide di restare e affrontare assieme al team la nuova avventura con KTM. Nel 2010 arriva subito il primo titolo iridato della MX1, &egrave; il primo per il costruttore austriaco nella classe regina, per Cairoli &egrave; il 4&deg; in carriera e per De Carli il 5&deg; della sua storia. Fino al 2014 ne arriva uno all&rsquo;anno e nel 2017 si raggiunge la doppia cifra.&nbsp;  Claudio De Carli e Antonio Cairoli, come padre e figlio 2018, arriva Prado, si continua a vincere Il futuro del team &egrave; in arrivo, nel 2018 lo spagnolo Jorge Prado approda a Roma e conquista il titolo della MX2, confermandosi nel 2019. Da KTM si passa a GASGAS e l&rsquo;ultimo alloro arriva nel 2023, &egrave; il primo titolo in MXGP del galiziano che regala la prima vittoria nella classe regina al marchio spagnolo, diventato ormai austriaco. Al timone c&rsquo;&egrave; il figlio di Claudio, Davide che inizia cos&igrave; alla meglio un cammino che promette ancora tanti successi.  I ragazzi del motoclub Eur-Malagrotta con Cairoli e i De Carli Il futuro con Davide e GASGAS Accanto a Claudio, Davide, Ornella e alla famiglia De Carli tanti volti amici, familiari, collaboratori e sponsor che hanno reso possibile questi primi incredibili 30 anni di storia, per festeggiare un traguardo, certo ma anche una nuova partenza verso nuove vittorie dopo 147 Gran Premi vinti, 13 titoli iridati e 3 Nazioni conquistati (Brasile, Spagna, Mantova). Il futuro &egrave; nelle mani di Prado, assente giustificato perch&egrave; ancora in California, Simon Langenfelder e Marc Antoine Rossi, che daranno la caccia al loro primo titolo iridato.  La squadra che affronter&agrave; la sfida del 2024 con Prado, Langenfelder e Rossi       

La squadra romana, una delle pi&ugrave; vincenti di sempre ha celebrato i 30 anni di storia a Malagrotta, la pista dove tutto &egrave; iniziato. Da Federici a Prado, passando per Chiodi e Cairoli, tutti i successi del team De Carli

Motocross: il team De Carli festeggia 30 anni

        De Carli Racing, la squadra romana nata nel 1994 e che il prossimo anno festegger&agrave; i 30 anni di attivit&agrave;, &egrave; entrata a far parte del Gruppo Pierer Mobility all'inizio del 2010, scrivendo alcune delle pi&ugrave; belle pagine della storia del motocross. Il gruppo, oggi guidato da Davide De Carli che ha preso il timone dal padre Claudio, dopo aver regalato a GASGAS il primo titolo nella classe regina del marchio, ha siglato un contratto pluriennale che lo lega al costruttore austriaco per i prossimi anni.  De Carli: 30 anni di vittorie con 13 titoli iridati Il team che qualche hanno fa si &egrave; spostato dal centro di Roma alla vicina Cerveteri, ha collezionato ben 13 titoli, il primo dei quali conquistato con Chicco Chiodi in 125 nel 1997 con Yamaha, ai quali si sono aggiunti i due in MX2 con Antonio Cairoli nel 2005 e nel 2007, oltre a quello del 2009 in MX1, l&rsquo;anno prima di passare alla KTM. La partnership con il costruttore austriaco finora ha portato alla conquista di 9 titoli mondiali, l&rsquo;ultimo dei quali nel settembre di quest&rsquo;anno con Jorge Prado che ha centrato il titolo in MXGP, il primo di GASGAS, portando a casa 14 Hole-shots, 11 pole position, 14 vittorie in manche e 16 podi. Nel 2024 Red Bull GASGAS Factory Racing schierer&agrave; Prado in MXGP, Simon Langenfelder e il neo acquisto Marc Antoine Rossi, in MX2.  Di padre in figlio, a sx Davide, oggi team manager della squadra fondata dal pap&agrave; Claudio Una storia di successo che dura dal 2010 Pit Beirer (Direttore Motorsports): "De Carli Racing ha dimostrato di essere un team incredibilmente professionale e capace, parte integrante della nostra organizzazione. Abbiamo avuto la fortuna di condividere molti successi e ora, con il futuro scolpito nella pietra, non vedo l'ora di gioire ancora di pi&ugrave;. Davide De Carli ha dimostrato di essere un team manager eccezionale sin da quando ha assunto questo ruolo per la prima volta e la formazione di piloti per il 2024 &egrave; piena di potenziale." Davide De Carli (Red Bull GASGAS Factory Racing Team Manager): "Sono felice di continuare il nostro rapporto vincente con GASGAS. Le centinaia di dipendenti della fabbrica in Austria ripongono molta fiducia in noi per ottenere risultati e desideriamo continuare la nostra serie di successi come Red Bull GASGAS Factory Racing. Non c'&egrave; dubbio che il futuro appaia molto luminoso: molto presto sar&agrave; il momento di dare gas."  Claudio De Carli a Maggiora festeggia il titolo di Prado       

Il Campionato del Modo FIM di Motocross degli anni a venire continua a prendere forma; dopo le novit&agrave; Ducati e Fantic, con un contratto pluriennale Pierer Mobility lega il marchio GASGAS al team italiano&nbsp;

Motocross: De Carli Racing continua con GASGAS

        La stagione del mondiale Supersport da poco conclusa &egrave; stata pi&ugrave; difficile del previsto per Raffaele De Rosa, che a causa di un po' di sfortuna di troppo non &egrave; riuscito ad ottenere i risultati sperati pur avendo mostrato un buon potenziale con la Ducati del team Orelac. Nel 2024 il pilota napoletano non sar&agrave; pi&ugrave; al via con la squadra spagnola, ma lo vedremo ancora una volta in griglia. Lunetta: "Correre nel mondiale con il 58? Che emozione!" | EICMA 2023 De Rosa: &ldquo;Con Orelac abbiamo dato sempre il massimo&rdquo;  &ldquo;Quest'anno sono stato bersagliato dalla sfortuna, come dimostrano i tanti episodi che non mi hanno permesso di ottenere bei risultati nonostante il massimo impegno&rdquo;, ci ha detto Raffaele, svelando anche (almeno in parte) i nuovi piani per il 2024. &ldquo;Un esempio lampante di ci&ograve; &egrave; la gomma bucata in Indonesia, ma ce ne sarebbero parecchi da raccontare. L'anno prossimo, dopo tre stagioni insieme, non sar&ograve; pi&ugrave; con il team Orelac, ma a breve sveler&ograve; i miei piani e posso gi&agrave; dire che mi vedrete nuovamente in griglia in Supersport&rdquo;. Per saperne di pi&ugrave; sul rapporto di Raffaele De Rosa con il team Orelac, con cui ha condiviso tre stagioni complete, e sul suo futuro, ecco la nostra videointervista completa.        

Il 2023 di Raffaele nel mondiale Supersport &egrave; stato pi&ugrave; complicato del previsto, ma il prossimo anno lo rivedremo al via: ecco cosa ci ha detto in esclusiva

SSP, De Rosa: “Stagione sfortunata, punto al riscatto” | EICMA 2023

Reduce dalla sua terza stagione con il team Orelac in SSP, Raffaele ci ha raccontato del suo 2023 nel mondiale e dei progetti per l'ormai imminente 2024. Ecco l'intervista completa al nostro stand

Raffaele De Rosa: la nostra videointervista | EICMA 2023

        Il giovane francese, protagonista della serie continentale 2023, conclusa al settimo posto, sar&agrave; schierato al fianco di Jorge Prado e Simon L&auml;ngenfelder e garegger&agrave; con la MC 250F nella classe MX2. Torna cos&igrave; a 2 il numero dei piloti del Team De Carli in MX2, dopo il passaggio di Mattia Guadagnini in MXGP a met&agrave; del 2022 infatti, la squadra ufficiale GASGAS aveva due piloti nella classe regina e uno solo in MX2. Rossi vincente per la prima volta in EMX250 a Teutschenthal, ha sorpreso tutti a Villars Sous Ecot, ottenendo un 8&deg; e un 6&deg; posto in MX2 nel Gran Premio di Francia.  Rossi con il suo nuovo team manager Davide De Carli 28 come Vialle per il giovane Rossi Marc-Antoine Rossi: "Sono molto entusiasta di unirmi al team Red Bull GASGAS Factory Racing con un contratto pluriennale. &Egrave; un sogno diventato realt&agrave; iniziare la mia carriera professionale con una squadra che ha un record cos&igrave; forte in questo sport. Non vedo l&rsquo;ora che inizi la nuova stagione.&rdquo; Davide De Carli (Team Manager Red Bull GASGAS Factory Racing): "&Egrave; fantastico dare il benvenuto a Marc-Antoine Rossi nel team: all'inizio di quest&rsquo;anno ha impressionato tutti con la sua velocit&agrave; e il suo potenziale. Lavoreremo con lui per sviluppare il suo talento negli anni a venire. Sono davvero soddisfatto della nostra formazione per il Campionato Mondiale FIM Motocross 2024. Saremo pronti per il Gran Premio della Patagonia-Argentina."  I primi scatti di Rossi in sella alla GASGAS MC 250F       

Annunciato l&rsquo;ingaggio di Marc-Antoine Rossi, vincitore dell&rsquo;ultimo round della EMX250 2023, nel team Red Bull GASGAS Factory Racing.&nbsp;

MX2: Rossi in GASGAS nel 2024

        La grande novit&agrave; del 2024, ovvero l'arrivo delle Honda NSF250R nel CIV PreMoto3, ha suscitato grande interesse all'interno del paddock del Campionato Italiano Velocit&agrave;. Se gli attuali top team della categoria si sono detti decisamente favorevoli a questa introduzione, anche nuove squadre hanno deciso di mettersi in gioco nella classe riservata ai giovanissimi. E' il caso del team Roc'n'DeA di Massimo Roccoli e Alex De Angelis, i quali hanno gi&agrave; acquistato ben tre moto da affidare ad altrettanti talenti emergenti della serie tricolore che verranno annunciati pi&ugrave; avanti. I tanti aspetti positivi di quello che diventer&agrave; un monomarca Honda hanno convinto i due esperti piloti, Tecnici Federali e Team Manager a mettersi in gioco in una nuova categoria oltre a quelle in cui sono gi&agrave; impegnati (WEC, R3 Cup ed R7 Cup). Delbianco al via del Bol d'Or: "Voglio esplorare nuove strade" De Angelis: &ldquo;I giovani pi&ugrave; meritevoli si metteranno in mostra&rdquo;  Lo stesso Alex De Angelis ci ha spiegato la scelta di entrare in PreMoto3 dal 2024: &ldquo;Nonostante debba ancora uscire il regolamento definitivo, sembra che le moto restino standard per tutti e questo non pu&ograve; che essere un aspetto positivo per il campionato, perch&eacute; permetter&agrave; ai giovani pi&ugrave; meritevoli di mettersi in mostra con una vera e propria moto da gara uguale per tutti. Inoltre, sar&agrave; possibile avvicinarsi pi&ugrave; facilmente al panorama internazionale e, complice l'et&agrave; minima di 13 anni al posto dei 14 delle altre Talent Cup non va escluso che si aggiunga in griglia anche qualche pilota proveniente da altri Paesi&rdquo;. &ldquo;Per me e Massimo la crescita dei giovani &egrave; un aspetto molto importante e abbiamo deciso immediatamente di metterci in gioco&rdquo;, prosegue il sammarinese, i cui piloti potranno godere di un importante aiuto in pi&ugrave;. &ldquo;Penso che un nostro punto di forza sia la possibilit&agrave; di girare insieme a loro nei test, studiandone il comportamento, lo stile di guida e gli aspetti in cui devono migliorare per diventare dei piloti completi. Credo sia un valore aggiunto per chi correr&agrave; con noi, specialmente essendo cos&igrave; giovani, anche se al momento non sappiamo chi difender&agrave; i nostri colori nel 2024&rdquo;. I podcast di Motosprint: ascolta le storie di moto e piloti       

La squadra capitanata da Roccoli e De Angelis schierer&agrave; tre moto nella classe riservata ai pi&ugrave; giovani, che cambier&agrave; volto dalla prossima stagione

CIV, nuova avventura per il team Roc'n'DeA: in PreMoto3 nel 2024

Si sta materializzando quanto anticipato in questo articolo. La SBK rivede il calendario 2023, rinunciando alla tappa di San Juan de Villicum, preparando la relativa sostituzione. Il campionato, quindi, non si concluder&agrave; in Argentina, bens&igrave; in Europa. Per la precisione, a Jerez de la Frontera.  Argentina out, welcome back Jerez: finale SBK 2023 all&#39;Angel Nieto  Chiss&agrave; se all&#39;Angel Nieto vedremo duelli valevoli di titoli mondiali. In Superbike la questione &egrave; stata - forse - riaperta a Imola da Toprak Razgatlioglu, ora a 70 punti di ritardo nei confronti di Alvaro Bautista. In Supersport &egrave; Nicol&ograve; Bulega a guidare il plotone, con Stefano Manzi capace di tenere il passo.  La 300 non era programmata a San Juan de Villicum che, come detto, &egrave; passiva di cancellazione. Il rinnovato Governo locale e la conseguente mancanza di fondi nell&#39;allestimento dell&#39;evento hanno, in grossa parte, contribuito alla non contribuzione, nel senso che, senza denaro, la data &egrave; impossibile da organizzare.  Perci&ograve;, nell&#39;obiettivo di garantire a team, piloti, sponsor e addetti ai lavori almeno 12 trasferte, Jerez de la Frontera e relativo staff sono stati chiamati all&#39;ordine. Sarebbe una scelta sensata, per ragioni di costi e logistica: a fine settembre-inizio ottobre si correr&agrave; a Portimao, e recarsi in Andalusia all&#39;Algare costituisce un viaggio facile e piacevole. Oltre che economico. 

San Juan de Villicum avrebbe dovuto ospitare l&#39;ultimo round che, invece, sar&agrave; disputato all&#39;Angel Nieto in Andalusia

SBK, salta l&#39;Argentina: Jerez pronta alla sostituzione

San Juan de Villicum rischia di rinunciare alla SBK, perch&eacute; il cambio del governo locale non avrebbe intenzione di foraggiare la tappa finale del mondiale 2023. La situazione economica generale in Argentina &egrave; gi&agrave; incerta ed eventi di questa portata necessitano dei contributi statali. Se l&#39;apporto manca, addio arrivederci derivate di serie, perlomeno nel continente sudamericano. Jerez de la Frontera sarebbe pronta alla sostituzione.  Prossime gare SBK  San Juan de Villicum senza un rappresentante in SBK  Ovviamente, speriamo sempre che i calendari mantengano quanto promesso. Per&ograve;, ci rendiamo anche conto che, a volte, i problemi da risolvere nell&#39;allestimento del fine settima di gare siano grossi, spesso insormontabili. Il governo di San Juan de Villicum, in questo momento, vive una fase di cambiamento, riguardante ambiti diversi dal motosport.  Ma, volente o nolente, il motosport ne viene toccato. Se non subentra un grosso sponsor privato, il dodicesimo round SBK rischia la cancellazione, quantomeno la sostituzione. La richiesta fondi &egrave; voce primaria, specialmente in Argentina oggi, dove peraltro non vantano un pilota connazionale a far sventolare la bandiera locale.  Classifica piloti SBK    Jerez, certezza mondiale a due ruote  L&#39;Angel Nieto rappresenta una certezza. Siano test o weekend di gara, tutti amano recarsi a Jerez, vuoi per la facie raggiungibilit&agrave;, vuoi per la storia scritta su un tracciato ritenuto &quot;probante e completo&quot; in termini tecnici e spettacolari. Molto bene.  Quindi, filosoficamente guardando la situazione, se salta l&#39;Argentina, poco male: tutti in Andalusia dove a met&agrave; ottobre si pu&ograve; godere di un clima decisamente piacevole. Caldo s&igrave;, tuttavia non soffocante, anzi, mite di giorno e ventilato la sera. Posto perfetto per concludere degnamente una stagione SBK di alto livello.  Risultati gare SBK    &nbsp;  &nbsp;  &nbsp; 

La dodicesima e ultima tappa 2023 fissata a San Juan de Villicum traballa: l&#39;Angel Nieto figurerebbe in qualit&agrave; di gran finale d&#39;annata

SBK d&#39;Argentina a rischio, Jerez prepara la sostituzione

Raffaele, partenopeo verace, festeggia il campionato vinto dalla squadra del cuore vestendosi d'azzurro

Calcio tra i cordoli di Imola: De Rosa omaggia lo scudetto del Napoli

        Durante la pausa invernale dei campionati vi avevamo raccontato la storia di Claudio De Stefano, content creator conosciuto come The Italian Black Rider che, dopo diversi trascorsi nei trofei italiani, nel 2022 aveva partecipato &ndash; con buoni risultati - alla Dunlop Cup, nel contesto della Coppa Italia Velocit&agrave;, con i colori del team TCF che adesso schiera Simone Saltarelli nel CIV Superbike (nella foto in basso assieme a De Stefano).  Claudio De Stefano scalda i motori  Dopo un inverno complicato, trascorso a riprendersi da una delicata operazione alla spalla, il pilota di origini romane &egrave; pronto a rimettersi in sella, magari nel National Trophy, campionato che si svolge negli stessi weekend del Campionato Italiano Velocit&agrave;. &ldquo;Ho trascorso un periodo molto difficile &ndash; il racconto di De Stefano &ndash; perch&eacute; l&rsquo;operazione alla spalla infortunata durante una caduta a Vallelunga &egrave; durata pi&ugrave; del previsto, molto di pi&ugrave;. Al risveglio dopo l&rsquo;intervento, sostenuto a novembre e durato otto ore, ho avuto una notizia che mi ha spezzato le gambe. Infatti, il chirurgo mi disse che non avrei potuto guidare una moto prima di luglio&rdquo;. Una vera doccia fredda. &ldquo;Esattamente, perch&eacute; secondo le prime previsioni avrei potuto riprendere l'attivit&agrave; agonistica gi&agrave; a febbraio, invece &egrave; andata molto diversamente. Ma adesso, dopo una lunga riabilitazione e una serie di complicanze, sto bene e ho ricevuto l&rsquo;ok a tornare in pista&rdquo;. Tutto questo ha avuto una conseguenza sul tuo 2023, un anno per cui avevi ben altri progetti. &ldquo;S&igrave;, ovviamente ho dovuto saltare la prima met&agrave; di stagione, ma adesso mi sto guardando intorno e sono deciso a tornare a gareggiare&rdquo;. Hai gi&agrave; delle opzioni sul tavolo? &ldquo;Voglio sondare tutte le possibilit&agrave; che si presenteranno, magari potrei tornare in pista partecipando al National Trophy. Mi piacerebbe ricominciare gi&agrave; quest&rsquo;anno, disputare qualche test invernale e magari qualche wild card, per farmi trovare pronto per il 2024&rdquo;. Tornando in pista, tornerai attivo anche sui tuoi canali social, in passato sempre ricchi di contenuti direttamente dalla pista. &ldquo;S&igrave;, torner&ograve; a postare contenuti in maniera regolare. Ho voglia di rimettermi in pista, non ho mollato i miei obiettivi e ho fame di vittorie. Ripartir&ograve; pi&ugrave; forte di prima&rdquo;. SBK Imola: orari tv SKY e TV8 &nbsp;       

L'intervista al pilota-youtuber conosciuto come "The Italian Black Rider": "Ho trascorso un inverno difficile, ma ho pi&ugrave; fame di prima"&nbsp;

Claudio De Stefano: "Ritornerò presto in pista, magari nel National Trophy"

        All'autodromo Piero Taruffi di Vallelunga, questo fine settimana andr&agrave; in scena il terzo appuntamento del Campionato Italiano Velocit&agrave; 2023. Il gioved&igrave;, come di consueto, i piloti della serie tricolore sono gi&agrave; scesi in pista per i primi turni di test e prove libere, ma non sono mancati i motivi d'interesse, specialmente per quanto riguarda la classe Supersport che, tra i cordoli del tracciato romano, ha visto in azione anche due special guest in arrivo dal mondiale. Oltre ai piloti titolari della Supersport Next Generation, infatti, in questo Day 1 a Vallelunga hanno girato anche Federico Caricasulo e Raffaele De Rosa con le Ducati Panigale V2 con cui sono abitualmente impegnati nella serie iridata, rispettivamente con i colori del team Althea e dell'Orelac Racing. CIV SBK: il testa a testa tra Pirro e Zanetti riparte da Vallelunga Allenamento in vista del round di Donington  Per Federico e Raffaele &egrave; stata una buona occasione per mantenersi in allenamento in un contesto di buon livello, per arrivare preparati all'ormai imminente appuntamento di Donington Park, in programma il primo weekend di luglio. In particolare, &ldquo;Carica&rdquo; arriver&agrave; sul circuito britannico al quarto posto della classifica di campionato grazie ai quattro podi ottenuti nei primi cinque appuntamenti, compresa una vittoria a Mandalika, e avr&agrave; come obiettivo quello di avvicinarsi al terzo posto di Marcel Schroetter, mentre De Rosa punter&agrave; ad un ritorno nelle posizioni di alta classifica dopo una prima parte di campionato pi&ugrave; complicata del previsto. Per entrambi, aver girato su una pista diversa dal solito ma con le moto in configurazione da gara, condividendo il tracciato con specialisti italiani della categoria quali Roccoli, Bussolotti e Stirpe, &egrave; stato sicuramente utile. Ora, per&ograve;, non ci resta che attenderli in azione nel round britannico del mondiale, gustandoci nell'attesa lo spettacolo del CIV. CIV Moto3, si riparte da Vallelunga: occasione d'oro per Perez Selfa       

Nel corso della prima giornata di prove sul tracciato romano, i due piloti del mondiale hanno condiviso la pista con i centauri della serie tricolore

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