        Il team Go Eleven &egrave; stato protagonista assoluto nelle ultime settimane per quanto concerne il mondiale Superbike, e non poteva essere altrimenti. L&rsquo;ingaggio di Andrea Iannone e le ottime cose mostrate dal pilota abruzzese nel primo test di Jerez hanno infatti destato curiosit&agrave; ed interesse, anche negli stessi membri della squadra piemontese. La conferma di ci&ograve; &egrave; arrivata dal Team Manager Denis Sacchetti, passato presso lo stand di Motosprint in Eicma per tracciare un primo bilancio.&nbsp;&nbsp;&ldquo;Prima del test eravamo tutti curiosi di capire quale fosse il nostro livello &ndash; le parole di Denis - e di conseguenza da quale punto saremmo partiti. Io stesso ero emozionato prima del via: tornato ai box dopo la prima uscita Andrea aveva un sorriso enorme, ed era quello che speravamo&rdquo;. Obiettivo crescere gradualmente per Iannone e Go Eleven  Ora &egrave; tempo di continuare a lavorare per Andrea e la struttura capitanata da Gianni Ramello, in attesa di una stagione dove cercare di brillare, senza per&ograve; sentire il carico della pressione.&nbsp;&ldquo;Crediamo tanto in questo progetto, del resto Andrea &egrave; un pilota dal curriculum importante. L&rsquo;obiettivo &egrave; crescere gara per gara &ndash; puntualizza Sacchetti - senza caricarci eccessivamente di aspettative o ansie. La prima missione &egrave; quella di divertirsi: se continueremo a sorridere ed a divertirci saremo anche veloci&rdquo;.&nbsp;Ecco l&rsquo;intervista completa!  Bassani: "Sarei stato scemo a non scegliere Kawasaki" | Eicma 2023       

Il Team Manager Go Eleven dallo stand Motosprint in Eicma: "Eravamo tutti emozionati prima del test, abbiamo ricevuto ottime risposte. Non dobbiamo caricarci di inutili pressioni"

SBK, Sacchetti "L'obiettivo è divertirsi: così saremo anche veloci" | Eicma 2023

Jerez de la Frontera si &egrave; svegliata questa mattina sotto la pioggia. Un inizio non proprio brillante, quindi, per i primi test SBK che si svolgeranno oggi e domani. Dal circuito andaluso, per&ograve;, arrivano le prime interviste fatte dal nostro inviato Mirko Colombi che &egrave; andato al box Go Eleven per parlare con Denis Sacchetti.  L&#39;entusiasmo frenato dalla pioggia   &ldquo;Siamo tutti molto eccitati per questo inizio di campionato -&nbsp;ha detto Denis Sacchetti -. Siamo molto carichi perch&egrave; ci troviamo di fronte ad un&#39;avventura nuova e importante che ci d&agrave; tantissimi stimoli&rdquo;.  L&#39;entusiasmo di Sacchetti per la stagione &egrave; per&ograve; un po&#39; stroncato da un inizio test con la pioggia: &ldquo;Purtroppo sta piovendo - ha aggiunto - quindi non sappiamo se entreremo in pista, probabilmente no. Siamo per&ograve; fortunati perch&egrave; Chaz Davies conosce la moto, dopo tanti anni che la guida, dopo la stagione scorsa non c&#39;&egrave; dubbio che la moto la conosca bene sia con asfalto asciutto che bagnato. Per noi quindi non avrebbe senso. Se si trattava di un pilota che non conosceva la moto sarebbe stato diverso, sarebbe stato importante provare anche sul bagnato&rdquo;.  SBK, Test Jerez: solo tre piloti in pista, dopo mezza giornata  &ldquo;Davies il pi&ugrave; forte&rdquo;   Ecco quindi che Sacchetti non pu&ograve; che tessere le lodi del suo pilota: &ldquo;Chaz ha avuto fino ad oggi una carriera incredibile, se guardiamo negli ultimi anni &egrave; stato diverse volte vice campione del mondo, terzo in campionato. Difficilmente &egrave; stato indietro in classifica. E&#39; un top rider e io lo ritengo il pi&ugrave; forte pilota del mondiale Superbike e il primo antagonista di Jonathan Rea. Penso che Chaz ha dimostrato di essere il pilota pi&ugrave; costante degli ultimi sette anni, e di potersi giocare qualcosa di importante contro Rea e la Kawasaki&rdquo;.  SBK: Davies-Go Eleven, una coppia che punta in alto  Team indipendente, moto ufficiale   Il Team Go Eleven che vede alla guida Gianni Ramello e Denis Sacchetti, in questo 2021 godr&agrave; del supporto di Ducati ufficiale: &ldquo;Ducati ci sta dando un bel supporto sia dal punto di vista tecnico che umano - ha spiegato Sacchetti -.&nbsp;Posso dire che il capotecnico sar&agrave; Peter Jennings che viene da BMW, mentre il nostro ex capotecnico ha seguito Michael nel team ufficiale. Siamo un team indipendente e avremo in gestione delle moto uguali a quelle della squadra ufficiale, quindi moto factory sotto tutti gli aspetti.&rdquo;  A questo punto, non resta che fissare l&#39;obiettivo per il 2021: &ldquo;L&#39;obiettivo Ducati &egrave; battere tutti gli altri avversari e questo penso sia il primo scopo comune. Dall&#39;altra parte ognuno guarda al suo orto e per noi il primo obiettivo sar&agrave; essere pi&ugrave; forti dell&#39;altra Ducati. L&#39;importante &egrave; divertirsi, ci vuole questo per avere risultati, quando ti diverti hai anche risultati.&rdquo;  SBK, test Jerez: Redding e Rinaldi ritrovano le Ducati Panigale V4 

Dai test di Jerez, dove al momento piove, arrivano le prime interviste. Il rinnovato team Go Eleven &egrave; entusiasta di iniziare la nuova stagione: &ldquo;Ducati ha dato un bel supporto&rdquo;

SBK, Sacchetti Go Eleven: &ldquo;Davies un top rider, per me il pi&ugrave; forte e costante&rdquo;

Quando si detiene il DNA racing, &egrave; impossibile fare a meno delle corse a motore. Denis Sacchetti &egrave; il giovane team manager Go Eleven e, in ogni weekend SBK, vive una &ldquo;scaletta&rdquo; pi&ugrave; o meno fissa: entrata nel paddock il gioved&igrave;, acclimatamento con l&rsquo;ambiente, giro di pista a piedi e confronti con gli addetti ai lavori.  Il suo venerd&igrave; &egrave; ancora pi&ugrave; intenso: innanzitutto, recarsi con lo scooter a bordo tracciato &egrave; d&rsquo;obbligo. Nei punti pi&ugrave; strategici, Denis pu&ograve; annusare odori, ascoltare suoni, interpretando traiettorie, stili di guida e tempi sul giro. Poi, &ldquo;abbastanza soddisfatto&rdquo; torna nel garage e continua l&igrave; il suo lavoro.    Perch&eacute; &ldquo;abbastanza&rdquo; e non pienamente? Semplice: Sacchetti ama ancora parecchio saltare in sella e dare gas, questo &egrave; per lui il vero motociclismo. Infatti, non ha potuto resistere alla tentazione. Il Mugello ed una Panigale V4 R - indovinate quale e chi l&rsquo;ha portata al limite nel 2020 - per lui, con tante sensazione mai sopite: &ldquo;Wow, ragazzi, che bello &egrave; girare tra i cordoli - l&rsquo;ex, anzi, il pilota di Cesena non stava nella tuta in pelle dalla gioia - la moto &egrave;... bellissima! In tutta la mia carriera, non avevo mai provato prima una cosa del genere. Quando sono sceso di sella, mi rideva pure il... fondoschiena&rdquo;.  S&igrave;, la Panigale V4 R usata da Michael Ruben Rinaldi &egrave; piaciuta a Denis. Pure parecchio, a quanto pare: &ldquo;Parecchio a dir poco - continua - ho trovato questa Ducati davvero facile, intuitiva, perch&eacute; va esattamente dove gli occhi guardano. Mi hanno impressionato il cambio, rapido e preciso anche in scalata; la linearit&agrave; dell&rsquo;accelerazione coi cavalli che non esprimono cattiveria ed l&rsquo;asfalto che avanza veloce sotto le ruote. Con la V4 R fai strada senza avere strappi o strattoni quando si entra in coppia. Pensa che ho registrato picchi di 330,6 chilometri orari prima della San Donato, affrontando lo scollinamento come se fossi a 30 orari. Che areodinamica!&rdquo;  Sembra un aereo!   Sacchetti &egrave; sensibile, avendo lui guidato moto di ogni tipo e messoci sopra e dentro le mani. Sulla ex Rinaldi, Denis ha notato tante caratteristiche peculiari: &ldquo;Un suo punto forte &egrave; l&#39;avantreno - spiega - permette di frenare forte ed in ingresso curva si gode di un buon appoggio. La moto consente di entrare frenato e lei gira. Altra cosa, la trazione: si hanno a disposizione parecchi cavalli, con un ottimo grip offerto&rdquo;.    &nbsp;La prima cosa da fare, per&ograve;, non &egrave; dare gas, bens&igrave;: &ldquo;Appena si sale in sella, capisci subito che &egrave; una moto da corsa, vera! Dalle SBK di 12/13 anni fa &egrave; stato fatto uno sviluppo tecnologico assolutamente invisibile ad occhio, ma avvertibile durante l&rsquo;azione. Mi ricordo le prime volte in cui sali su una Superbike: era pi&ugrave; difficile da guidare rispetto ad una Stock, se non spingevi forte la moto non funzionava, mentre questa... appena ci sali, hai la sensazione di averla sempre guidata. Mi &egrave; difficile fare paragoni con le sue concorrenti del Mondiale per&ograve; posso assicurare che questa Ducati &egrave; un aereo!&rdquo;  Jordi Torres difender&agrave; il titolo MotoE ancora con il team Pons 

Denis ha guidato al Mugello la Ducati Go Eleven, portata in pista nel mondiale SBK da Michael Ruben Rinaldi: &quot;Non avevo mai provato prima una cosa del genere&quot;

La Panigale V4 R strega Sacchetti: &ldquo;Sembra un aereo, mi rideva pure il fondoschiena&rdquo;

Immagini di momenti che vorremmo sempre raccontare. A test di Misano completati, alcuni &ldquo;addetti ai lavori&rdquo; si sono organizzati per un giro turistico e di allenamento combinato, a bordo di biciclette da corsa.   Per l&rsquo;occasione, un itinerario - bello ed impegnativo - d&rsquo;eccezione: dalla Romagna alle Marche, sconfinando dalla via collinare che domina il mare. La Panoramica, strada su cui Valentino Rossi andava a piegare con lo scooter quando era un ragazzino che sognava il Motomondiale.  L&rsquo;allegra combriccola era costituita da Johnny Rea, Scott Redding, Michael Ruben Rinaldi, Denis Sacchetti, Sandro Cortese, Fabien Foret e altri due bravi pedalatori, ognuno di loro con divisa, scarpe tecniche e caschetto.    Tra una pedalata e l&rsquo;altra, tra salite e discese, il meritato pranzo. Dove andare se non Da Rossi? La pizzeria del nove volte iridato &egrave; a Tavullia, proprio ad un passo dalla Panoramica. Benissimo, gli amici - rivali si sono fermati a mangiare, per poi riprendere a scarpinare.   Il preparato ed atletico Sacchetti, protagonista di specialit&agrave; massacranti come l&rsquo;IronMan e team manager Go Eleven, ha notato come il pilota inglese del team Ducati Aruba Superbike sia abile (anche) in sella ad una due ruote sprovvista di motore: &ldquo;Siamo partiti da Misano e, attraverso la Panoramica, siamo arrivati a Pesaro. Passaggio a Tavullia, poi verso San Marino, Montescudo e ritorno a Cattolica. Una giornata divertente in bella compagnia. Questi non vanno forte solo in moto, sono veloci pure in bici! Scott Redding fa paura&quot;. B&eacute;, detto da uno allenatissimo come Denis, c&rsquo;&egrave; da crederci. Ora non resta che chiedere ai ragazzi cosa abbiano mangiato di buono e, soprattutto, cosa abbiano bevuto...  La storia vincente di Lucio Cecchinello 

Denis, Scott, Johnny Rea, Michael Ruben Rinaldi, Sandro Cortese, Fabien Foret e due amici hanno pedalato lungo la Panoramica e sono andati a pranzo nella pizzeria di Valentino Rossi

Denis Sacchetti: &ldquo;Redding fa paura (anche) in bici!&rdquo;

Denis Sacchetti oggi &egrave; il team manager di Go Eleven, una delle formazioni satellite di Ducati nel mondiale Superbike. Ma prima ancora Denis &egrave; stato un pilota, arrivato al mondiale Supersport. Ecco perch&eacute; vede le corse sotto molteplici aspetti. E la sua analisi, in questi tempi di Coronavirus, &egrave; estremamente lucida.  Il problema economico   &ldquo;In questo momento ha poco senso continuare a pubblicare nuovi calendari, perch&eacute; nessuno conosce i modi e i tempi di uscita da questa situazione. Gi&agrave; sarebbe difficile fare programmi a livello nazionale figuriamoci per un&rsquo;organizzazione che coinvolge aziende e persone da ogni parte del mondo&rdquo;, spiega Sacchetti.  &ldquo;Si possono fare solo ipotesi. Ma d&rsquo;altra parte &egrave; importante comunicare che il campionato c&rsquo;&egrave; e si far&agrave; in un modo o nell&rsquo;altro, perch&eacute; il problema enorme a cui stiamo andando incontro &egrave; quello economico. Ovvio che la salute viene prima di tutto e spero di svegliarmi domattina vedere in TV un messaggio di conte che dice &lsquo;Bubusettete, tana liberi tutti, era uno scherzo!&rsquo;  &ldquo;Ci sono professionisti con le competenze che lavorano per la nostra salute e noi possiamo solo ascoltarli e fare quello che dicono. Ma tornando alla situazione economica, il problema &egrave; questo: i team fanno grandi investimenti ad inizio stagione, e gli sponsor servono per far rientrare questi investimenti, oltre al pagare il personale le trasferte e tutto quanto gira attorno alle corse&quot;, osserva Sacchetti.  &quot;Perch&eacute; nessuno ne parla?&quot;   Il team manager di Go-Eleven lancia un appello importante. &ldquo;Se non si corre, gli sponsor non ricevono i loro servizi, e quindi non pagano. Ma il team le spese, come gli stipendi del personale e gli investimenti le ha comunque fatte, quindi come fa fronte? D&rsquo;altra parte, se le aziende non lavorano e non fatturano, non producono il plus che gli consente di investire in pubblicit&agrave;, quindi in questo momento le aziende devono fare i conti con le loro perdite, chi pi&ugrave; meno, e molte rischiano anche di chiudere. E&rsquo; una catena, se si ricomincia a giugno o luglio o agosto, loro non potranno comunque pagare le sponsorizzazioni e non avrebbe senso fargli causa!   &quot;Quindi il team in questo periodo continua ad avere uscite di cassa senza entrate, e il rischio &egrave; che al ritorno alla normalit&agrave; il team avr&agrave; ancora pi&ugrave; uscite e senza entrate! Perch&eacute; nessuno ne parla? Solo la FIFA ha detto qualcosa in merito.  &ldquo;Se non studiamo qualcosa che tuteli i team privati, se non arrivano aiuti in tal senso, il rischio &egrave; che i team creino debiti altissimi o che chiudano&rdquo;.  &ldquo;Ho sentito parlare dell&#39;idea di correre il campionato in inverno. Ci pu&ograve; stare per avere pi&ugrave; visibilit&agrave; e darci un po&rsquo; pi&ugrave; di tempo, ma il problema non cambia&rdquo;.  Il cuore di Rinaldi   Prima di questo stop, quali erano le tue aspettative sul campionato?  &ldquo;Sono davvero dispiaciuto a livello sportivo, perch&eacute; abbiamo una moto molto forte ed erano tanti anni che non vedevo la dedizione e la motivazione che ci sta mettendo Rinaldi. Mi sono quasi emozionato nel vedere il cuore che ci mette in pista ed al box, non lo vedi ultimamente nei piloti, che prendono le corse pi&ugrave; come un lavoro.   &quot;Per questo sono convinto che ci saremmo divertiti e ci saremmo tolti diversi sassolini dalla scarpa, ma...tutto questo &egrave; solo rimandato, noi ci siamo, sempre pronti e carichi!&rdquo; conclude Denis Sacchetti.  Lavilla: &ldquo;In questa difficile situazione non c&#39;&egrave; un vincitore&rdquo; 

&ldquo;Continuiamo ad avere uscite di cassa senza entrate. Perch&eacute; nessuno ne parla? Rinaldi ci sta mettendo il cuore: mi sono emozionato a vederlo in pista e nel box&rdquo;, dichiara Denis Sacchetti

Esclusiva, Sacchetti: &ldquo;Il rischio &egrave; che i team chiudano&hellip;&rdquo;

Giusto il tempo di una bella discesa con gli sci in montagna, soffiare le candeline sulla torta dedicata al suo trentaquattresimo compleanno e rispondere al nostro messaggio di auguri, allegato a qualche domanda relativa a questa stagione.  Denis Sacchetti, team manager Go Eleven, &egrave; bello carico; il 2020 sar&agrave; un anno importante per la squadra che, durante l&rsquo;autunno scorso, ha fatto shopping: pilota nuovo e Ducati Panigale V4 R, con qualche chicca tecnica in arrivo.  Denis &egrave; convinto che il campionato sar&agrave; uno dei pi&ugrave; difficili di sempre: &ldquo;S&igrave;, perch&eacute; il livello &egrave; altissimo - spiega - con tanti piloti e moto ufficiali in griglia. Io mi sento molto motivato, sono riuscito ad allestire una squadra di caratura, sia dal punto di vista tecnico che umano. Io sto attento ad ogni dettaglio, lo staff Go Eleven &egrave; il migliore degli ultimi anni e questo aspetto rappresenta un passo avanti notevole, per noi e per il pilota&rdquo;.  SBK 2019: il pagellone della stagione  Che pilota &egrave; Rinaldi?  &ldquo;Michael &egrave; un ragazzo semplice, educato. Giovane: per lui non &egrave; facile misurarsi in mezzo a tanti avversari esperti. Lavora tanto, si impegna, ci mette l&rsquo;anima. Rinaldi si &egrave; prefissato un obiettivo, cio&egrave;, andare pi&ugrave; forte degli altri. Il ragazzo ha voglia di imparare ancora, arriva da una buona stagione, nella quale ha dimostrato di saper andare forte. Lui e noi dobbiamo - insieme - trovare la costanza di risultati, con un target ben preciso: la top five spesso e volentieri. Comunque, ci daremo da fare per cogliere il massimo possibile, in ogni gara del calendario 2020&rdquo;.    Tra l&rsquo;altro, conoscete gi&agrave; la Panigale V4 R.  &ldquo;S&igrave;, Ducati ci metter&agrave; a disposizione un bel pacchetto tecnico. Penso che abbiamo una moto che possa ben distinguersi in mezzo alle rivali ufficiali, lavoreremo per essere competitivi da subito. L&rsquo;appoggio di Borgo Panigale &egrave; ancora pi&ugrave; stretto rispetto all&rsquo;anno scorso, questo ci motiva e aiuta. La strada &egrave; giusta, non vediamo l&rsquo;ora di tornare in pista&rdquo;.  Dopo un anno con Bitubo, quali sospensioni userete?  &ldquo;Domanda scomoda (ride). Nel 2020 passeremo ad Ohlins. Da un lato, sono contento, perch&eacute; usando le sospensioni svedesi, potremo portare avanti il lavoro importante insieme a Ducati, avendo un confronto diretto con i dati da analizzare. Dall&rsquo;altro lato, mi dispiace lasciare Bitubo, conosco bene il loro impegno e lavoro, so che quel prodotto funziona bene ed &egrave;, forse, l&rsquo;unico marchio al livello di Ohlins e Showa&quot;.  &quot;Avremo anche i dischi freno Brembo: con Galfer eravamo gli unici a cui non servivano i dissipatori di calore, per&ograve;, rafforzando la partnership con Ducati, ci occorre accumulare dati in comune. Ci&ograve; che manterremo &egrave; l&rsquo;impianto di scarico: Spark ha dato prestazioni incredibili nel 2019 e quest&rsquo;anno sar&agrave; ancora sulla nostra moto&rdquo;. 

&ldquo;Rinaldi &egrave; un pilota giovane e ha dimostrato di saper andare forte, la nostra Ducati sar&agrave; subito competitiva&rdquo;, ha affermato il team manager della squadra di Cherasco

6 risultati per 'Denis Sacchetti'

SBK, Sacchetti "L'obiettivo è divertirsi: così saremo anche veloci" | Eicma 2023

SBK, Sacchetti Go Eleven: “Davies un top rider, per me il più forte e costante”

La Panigale V4 R strega Sacchetti: “Sembra un aereo, mi rideva pure il fondoschiena”

Denis Sacchetti: “Redding fa paura (anche) in bici!”

Esclusiva, Sacchetti: “Il rischio è che i team chiudano…”

Sacchetti: l’obiettivo Go Eleven? Top five spesso e volentieri!