        Dopo la stagione 2022, dove ha trionfato il pilota Ducati Alvaro Bautista riportando il team di Borgo Panigale sul tetto del mondo, il paddock della superbike &egrave; pronto per tornare a viaggiare nelle varie piste del mondo. Si comincia in Australia il 24-26 febbraio per poi puntare all&lsquo;Indonesia il weekend del 4 marzo, e tornare in Europa il 21 aprile in Olanda.  Le novit&agrave; della stagione 2023 SBK Una delle news pi&ugrave; importanti &egrave; quella dell&rsquo;arrivo di Danilo Petrucci nel campionato delle derivate di serie. Il pilota umbro prender&agrave; parte alla stagione prossima in sella alla moto del team Barni Racing dopo la parentesi nel Motoamerica Inoltre c&rsquo;&egrave; anche Remy Gardner che sceglie la SBK dopo gli anni nel motomondiale. Ha deciso di cambiare paddock dopo solo una stagione in MotoGP. Correr&agrave; in sella alla Yamaha del team GYTR GRT WorldSBK.  Dove vedere in tv il GP Australia SBK &Egrave; possibile seguire il weekend di gara in diretta su Sky Sport Motogp (canale 208) nei seguenti orari (ora italiana): Venerdi 24  Supersport, Prove libere 1: ore 0:30 Superbike, Prove libere 1: ore 1.30 Supersport, Prove libere 2: ore 5.00 Superbike, Prove libere 2: ore 6.00 Sabato 25  Superbike, Prove libere 3: ore 0.50 Supersport, Superpole, diretta: ore 2.25 Superbike, Superpole, diretta: ore 3.10 Supersport, Gara 1, diretta: ore 4.30 Superbike, Gara 1, diretta: ore 6.00 Domenica 26  Superbike, Warm up: ore 0.30 Supersport, Warm up: ore 0.55 Superbike, Superpole Race, diretta: ore 3.00 Supersport, Gara 2, diretta: ore 4.30 Superbike, Gara 2, diretta: ore 6.00 Programmazione TV8  In alternativa per chi non disponesse dell&rsquo;abbonamento Sky c&rsquo;&egrave; la possibilit&agrave; di vedere il weekend Superbike ai seguenti orari (ora italiana) su TV8: Sabato 25 Superbike, Gara 1, diretta: ore 6.00 Superbike, Gara 1, replica: ore 16.15 Domenica 26 Superbike, Superpole Race, differita: ore 5.00 Superbike, Gara 2, diretta: ore 6.00 Superbike, Superpole Race, replica: ore 13.00 Superbike, Gara 2, replica: ore 14.00 Calendario SBK 2023: date, orari tv, dove vederla       

Tutto pronto per la prima tappa del campionato delle derivate di serie, si vola a Phillip Island: ecco il programma del weekend&nbsp;

SBK, GP Australia: orari, date, dove vederlo in TV

        Dopo la caduta rimediata in Gara 1, Alvaro Bautista ha rimesso in piedi il suo weekend di Donington con un quarto posto nella SP Race e una seconda piazza nella Gara 2 del pomeriggio. Risultati soddisfacenti per il ducatista, che mantiene 17 punti di vantaggio in classifica generale su Jonathan Rea. SBK Donington: dominio di Razgatlioglu nella SP Race Il commento di Bautista  &ldquo;Quello di ieri &egrave; stato solo un errore, evitabile ma che va preso come tale. Le gare sono gare e tutto pu&ograve; accadere, l&rsquo;importante &egrave; imparare dagli errori commessi &ndash; ha spiegato il portacolori Aruba Ducati al termine di Gara 2 &ndash; rispetto a ieri ho modificato la traiettoria nella curva in cui sono caduto, a causa delle tante buche presenti. Ieri ho visto Rea percorrere una linea diversa da quella canonica in quel punto, cos&igrave; ho provato a fare lo stesso anche io sin dal warm up. Alla fine, posso dire di aver imparato qualcosa, tutto accade per un motivo. Sono felice della competitivit&agrave; mostrata in questo weekend&rdquo;. Alvaro ha dovuto resistere ai forti dolori alla mano malconcia dopo la caduta di sabato: &ldquo;Per fortuna non avevo niente di rotto, ma quando torner&ograve; a casa effettuer&ograve; un altro controllo. Nella seconda met&agrave; di Gara 2 avvertivo meno sensibilit&agrave; e negli ultimi tre giri avevo un certo dolore. Credo di aver forzato un po&rsquo; troppo. Spero sia tutto ok, cercher&ograve; di arrivare al meglio della forma a Most&rdquo;. I dolori alla mano non hanno rappresentato l&rsquo;unico grattacapo dello spagnolo in questa domenica britannica: &ldquo;Al primo giro di Gara 2 ho perso l&rsquo;anteriore e ho rischiato di cadere, c&rsquo;era tanto vento che spingeva la moto fuori traiettoria. Ho preferito gestire la situazione, nel complesso mi sento felice per quanto fatto&rdquo;. Verso la Race of Champions  &Egrave; gi&agrave; tempo di pensare a Most: &ldquo;L&rsquo;anno scorso Scott Redding fu molto veloce, ma non mi aspetto nulla. Dovr&ograve; imparare la pista e adattarmi al nuovo asfalto presente in alcuni tratti: ci saranno tanti fattori da considerare&rdquo;. In conclusione, non pu&ograve; mancare una battuta sulla Race of Champions in programma a Misano nel prossimo weekend: &ldquo;I piloti italiani stanno girando tantissimo con la Panigale, sembra la gara dell&rsquo;anno (ride, ndr). Andr&ograve; a Misano per divertirmi e vedr&ograve; se potr&ograve; correre, prima dovr&ograve; valutare le mie condizioni fisiche&rdquo;, ha concluso Bautista. Gibo Badioli, ex manager di Valentino Rossi, assolto dalle accuse di minacce a una donna       

Il ducatista ha centrato il secondo posto in Gara 2: "Dopo la caduta di Gara 1 ho fatto un reset, le gare sono gare e gli errori possono accadere"

SBK Donington, Bautista sorride: "Ho imparato dall'errore commesso sabato"

Svelata la livrea della Desmosedici che il pugliese utilizzerà nelle sue tre wild card in top class: Mugello, Barcellona e Misano

MotoGP: le immagini della Ducati targata Aruba di Michele Pirro

Il mondiale di Superbike fa tappa sul circuito portoghese di Estoril. Si sono appena concluse le prove libere 2 e il pilota Ducati del team Aruba.it, Rinaldi, si &egrave; piazzato in quinta posizione con un tempo di 1:37.189. Un buon risultato per&nbsp;l&rsquo;italiano che ha chiuso a soli nove decimi dalla Yamaha di Razgatlioglu.  Michael parla cos&igrave; dopo le due sessioni di prove libere di questo venerd&igrave;: &ldquo;Mi trovo molto bene in moto, abbiamo trovato un buon setup per questa pista. Ho un gran feeling con la mia Panigale.&rdquo;  &ldquo;Problemi ad Assen e Aragon, qui punto ad un risultato migliore&rdquo;  Rispetto alle altre due tappe di Assen e Aragon il pilota Ducati si sente bene: &ldquo;Ho avuto problemi ad Assen dove ho chiuso settimo, ma qui sono pronto a fare bene. Anche mentalmente sono carico. Prover&ograve; a trovare un buon risultato, sia in qualifica che in gara.&rdquo;  Nelle FP2 Rinaldi ha avuto un buon passo grazie ad un nuovo setup che con il team sono riusciti a trovare: &ldquo;Per Estoril abbiamo un ottimo setup, lavoreremo per&ograve; ancora per migliorarlo&rdquo;  I test al Mugello  Tra l&rsquo;ultimo appuntamento in terra olandese e questo in Portogallo il team di Borgo Panigale ha effettuato con Michael dei test sul circuito del Mugello per preparare questo appuntamento.  &ldquo;Al Mugello abbiamo provato un nuovo assetto anche in vista di questa gara. Abbiamo testato nuove geometrie della moto che ci potessero aiutare a migliorare il passo. Sono molto soddisfatto perch&eacute; ho potuto lavorare su vari aspetti.&rdquo;  &Egrave; possibile un risultato in top 3 per le qualifiche?  Nella giornata di sabato vedremo nella tarda mattinata (ore 12.10) la Superpole e subito dopo l&rsquo;ora di pranzo, alle 15.00, ci sar&agrave; Gara 1: &quot;Punto ad arrivare tra i primi tre - dichiara sicuro - perch&eacute; mi sento bene, il circuito non &egrave; dei miei preferiti, ma abbiamo trovato un ottimo tempo sul giro secco.&rdquo; 

Il pilota italiano del team Ducati parla delle sue aspettative per il weekend e dei test effettuati al Mugello

SBK Estoril, Rinaldi: &ldquo;Per Gara 1 punto al podio&rdquo;

&Egrave; un weekend da incorniciare, quello vissuto da Alvaro Bautista ad Aragon. La vittoria nella Superpole Race ha fatto il paio con il largo successo ottenuto in Gara 2, rifilando quasi cinque secondi a Jonathan Rea.  SSP600 Aragon: Bulega porta la Ducati V2 sul podio, vince Aegerter  Le impressioni di Bautista dopo Gara 2   Una domenica perfetta, nella quale Alvaro &egrave; apparso imbattibile: &ldquo;Oggi ero imbattibile? No, credo che nessuno lo sia &ndash; ha esordito il ducatista, prima di raccontare le emozioni vissute nella domenica del Motorland &ndash; Semplicemente dopo il warm-up ho avvertito ottime sensazioni in sella alla mia Ducati, sapevo che avrei potuto spingere. Infatti, nella Superpole Race mi sono detto: &lsquo;Ok, proviamoci&rsquo;, cos&igrave; ho spinto fin dall&rsquo;inizio cercando di fare il mio ritmo. Ho potuto tenere il passo e le traiettorie che volevo, sono riuscito a gestire la corsa a mio piacimento, la moto funzionava al meglio e io mi sentivo davvero a mio agio&rdquo;.  Un successo bissato in Gara 2: &ldquo;Nel pomeriggio &egrave; stata un&rsquo;altra storia: le condizioni dell&rsquo;asfalto erano diverse dagli altri giorni, test compresi, cos&igrave; &egrave; stato importante restare calmi e comprendere quale fosse il limite di aderenza&rdquo;. Il portacolori Aruba Racing ha gestito con esperienza la corsa, evitando rischi inutili: &ldquo;Sono partito calmo, Rea ha spinto fin da subito e ho preferito restargli dietro per studiare le condizioni della pista. Una volta avute le idee chiare, ho provato a scappare e dettare il mio ritmo senza prendermi rischi eccessivi&rdquo;.  Bautista: &quot;Mi godo il momento&quot;   Una domenica da incorniciare, che ha ripagato pilota e squadra del lavoro svolto in inverno: &ldquo;Ho vinto perch&eacute; abbiamo lavorato benissimo assieme al team in questo weekend anche grazie alle basi gettate durante le prove invernali - ha raccontato un Bau Bau comunque realista, perch&eacute; sa che arriveranno fine settimana pi&ugrave; complicati - S&igrave;, le gare difficili arriveranno: ci saranno weekend in cui trovare la messa a punto ideale sar&agrave; meno semplice perch&eacute; avremo meno tempo a disposizione&rdquo;.  Ma prima di pensare alle prossime gare c&rsquo;&egrave; ancora tempo: &ldquo;Adesso voglio godermi il momento. A essere onesto, sabato ero felice, ma non mi sentivo rilassato perch&eacute; non avevo potuto dare il mio massimo. Dopo la SP Race mi sono sentito pi&ugrave; tranquillo, perch&eacute; durante la corsa ho potuto fare ci&ograve; che volevo in ogni giro, in ogni curva. L&rsquo;importante &egrave; estrarre il massimo da ogni condizione, senza superare il limite&rdquo;.  Alvaro e il paragone col 2019   In conclusione, Bautista ha tracciato un paragone con la stagione 2019, la sua prima nel WorldSBK e con i colori di Borgo Panigale: &ldquo;Quella fu la mia prima stagione, non avevo riferimenti e non potevo indirizzare correttamente il lavoro degli ingegneri. Adesso in Ducati hanno migliorato la moto, la Panigale era gi&agrave; veloce ma ora &egrave; pi&ugrave; bilanciata, e in pi&ugrave; io mi sento pi&ugrave; veloce di tre anni fa&rdquo;, ha analizzato il #19. &ldquo;Allora ero vicino al limite, mentre adesso avverto di avere un margine maggiore&rdquo;.  Se la Panigale &egrave; migliorata rispetto a tre anni fa, lo stesso s&igrave; pu&ograve; dire del Bautista pilota, come spiegato dallo stesso iberico: &ldquo;Sono migliorato e cresciuto come pilota, ho guidato un&rsquo;altra moto e mi sento pi&ugrave; completo, inoltre sono al top della condizione fisica. Provengo da una motocicletta difficile da guidare, tornare sulla Ducati e spingere &egrave; stato quasi semplice&rdquo;, ha concluso il leader della classifica generale tracciando un paragone con la sua esperienza in Honda.&nbsp;  MotoGP Americhe, Bagnaia: &ldquo;Terzo posto che vale come una pole&rdquo; 

Alvaro &egrave; raggiante dopo i successi in SP Race e Gara 2: &quot;Provengo da un&#39;altra&nbsp;moto, pi&ugrave; difficile da guidare&nbsp;e ora mi sento pi&ugrave; completo&quot;

Aragon SBK, Bautista: &quot;Tornare sulla Ducati e spingere &egrave; stato semplice&quot;

        Terminata la stagione 2021, la Ducati &egrave; gi&agrave; proiettata alla stagione 2022 del Mondiale Superbike, che vedr&agrave; il ritorno di Alvaro Bautista dopo due anni difficili in Honda HRC. Il Team Aruba.it Racing &egrave; sceso in pista a Jerez mercoled&igrave; e gioved&igrave; per due giorni di test che sono serviti allo spagnolo per ritrovare gli automatismi in sella alla Panigale, fornendo subito indicazioni cronometriche pi&ugrave; che positive. Pedro Acosta: "Ho rifiutato il salto in MotoGP nel 2022" Tanto lavoro  Alvaro si &egrave; dato da fare, completando ben 96 giri col miglior tempo di 1&rsquo;39.119. Un riferimento che ha permesso al #19 di fermarsi a mezzo secondo da Michele Pirro, autore di un 1&rsquo;38.560 (miglior crono della sessione) in sella alla GP22 che la Casa bolognese schierer&agrave; in MotoGP l&rsquo;anno prossimo. Nella classifica dei tempi troviamo Sylvain Guintoli, tester Suzuki MotoGP, terzo staccato di 50 millesimi da Bautista. Segue Nicol&ograve; Bulega, che in sella Panigale V2 ha fatto segnare un 1&rsquo;42.952. 61 i giri completati dall&rsquo;ex Moto2 con la moto che lo vedr&agrave; impegnato nel WorldSSP, passaggi utili a prendere confidenza con il team che lo accompagner&agrave; nella prossima stagione. Moto2 e Moto3: tutte le novit&agrave; in pista a Jerez       

Buone impressioni per l'iberico in sella alla Panigale al termine della due giorni di test sul tracciato andaluso. Riscontri positivi anche per Nicol&ograve; Bulega con la V2

SBK: Bautista a 5 decimi dalla MotoGP nei test di Jerez

Domenica agrodolce per Michael Ruben Rinaldi in Argentina, che lo ha visto terminare la Superpole Race all&rsquo;ottavo posto e Gara 2 al quinto. Piazzamenti che consentono al ducatista di occupare il quarto posto nella classifica generale con 8 punti di vantaggio su Andrea Locatelli (278 contro 270).    Rinaldi: &ldquo;Dobbiamo continuare a lavorare&rdquo;   &ldquo;S&igrave;, di sicuro ho ottenuto dei punti che torneranno molto utili nel campionato, classifica che mi vede lottare con Andrea Locatelli per la quarta posizione finale&rdquo; ha raccontato Ruben al termine di Gara 2. La giornata vissuta dal portacolori Ducati Aruba non &egrave; stata per&ograve; delle pi&ugrave; semplici: &ldquo;Ho compromesso il mio weekend nella Superpole Race, perch&eacute; non siamo riusciti a sfruttare al meglio la nostra accelerazione&rdquo;.  Michael ha provato a spiegare le difficolt&agrave; incontrate a Villicum, da risolvere in vista dell&#39;ultimo round stagionale di Mandalika: &ldquo;Dobbiamo capire come estrarre il massimo grip dal nostro pacchetto quando le condizioni dell&rsquo;asfalto mutano&quot;.   &quot;Questa stagione ci serve per lavorare in vista della prossima: c&rsquo;&egrave; ancora molto da fare, ma faremo del nostro meglio&rdquo; ha concluso il romagnolo.  SSP Argentina: Cluzel vince anche Gara 2, Aegerter si laurea campione  &nbsp; 

La trasferta argentina ha regalato un podio e due piazzamenti in top ten al pilota Ducati, che punta a conservare il quarto posto nel Mondiale ai danni di Andrea Locatelli

SBK Argentina, Rinaldi: &ldquo;L&#39;obiettivo &egrave; il quarto posto in campionato&rdquo;

Il vento del cambiamento che sta avvolgendo la Supersport in ottica 2022 non riguarda solo le moto ed i regolamenti, ma anche i piloti. Tanti infatti sono i nomi che potrebbero migrare da altri campionati a quello SSP, in primis dalla Moto2, con la speranza di replicare quanto fatto nel 2020 da Andrea Locatelli. E proprio a proposito di piloti azzurri uno dei piloti che sembra maggiormente vicino al cambio di categoria sembra essere quello di un altro italiano, ossia Nicol&ograve; Bulega.  Un nuovo pilota per un nuovo team   Il pilota romagnolo attualmente &egrave; impegnato nella sua terza stagione in Moto2, categoria dove sta faticando pi&ugrave; del dovuto, con un 7&deg; posto come miglior risultato nel triennio (tra Sky Racing Team e Team Gresini) ed una 11&deg; piazza come miglior risultati stagionale, dopo aver brillato a fasi alterne nel mondiale Moto3. Il cambio di categoria potrebbe dunque essere una soluzione vincente, specie se unito alla possibilit&agrave; di unire le proprie forze con quelle di un team blasonato, a sua volta in debutto in categoria.  Parliamo del team Ducati Aruba, che con l&rsquo;ammissione della Panigale 955 nel campionato Supersport &egrave; pronto a creare una seconda struttura per la seconda categoria del paddock Superbike. Bulega diventerebbe cos&igrave; il capitano di una delle formazioni sulla carta pi&ugrave; forti della griglia 2022, in attesa di capire i dettagli del nuovo regolamento.  Capitano in quanto pilota pi&ugrave; esperto del box, dato che al suo fianco dovrebbe trovare posto Oli Bayliss, figlio d&rsquo;arte impegnato quest&rsquo;anno nel ASBK. Due piloti al debutto in categoria in un team a sua volta al debutto nel campionato, con un regolamento inedito tutto da scoprire. Una miscela esplosiva che pu&ograve; rivelarsi vincente.  SBK: Loris Baz a Jerez al posto di Chaz Davies 

Il romagnolo molto vicino all&#39;approdo nel team di riferimento di Borgo Panigale in SBK, pronto a mettere in pista due 955 pronte a vincere. Per la seconda sella Bayliss resta il favorito

SSP: Bulega e Ducati Aruba pronti a sbarcare in categoria nel 2022

Dopo tanti weekend passati nelle retrovie, Michael Ruben Rinaldi torna finalmente a sorridere grazie al quarto posto conquistato in gara 1 a Magny Cours. Il risultato giusto per festeggiare il fresco rinnovo contrattuale per la stagione 2022 con il team Aruba Ducati.  SSP300 Magny-Cours: Adrian Huertas vince Gara 1  &quot;Mi &egrave; mancato grip nei giri finali&quot;   Quello odierno &egrave; un piazzamento frutto di una metodologia di lavoro differente rispetto a quella utilizzata nelle gare scorse. &ldquo;S&igrave;, sono abbastanza contento della mia prestazione. Dopo tante gare andate male, abbiamo cambiato approccio e maniera di lavorare&rdquo;, ha spiegato il ducatista. &ldquo;Questo nuovo metodo sembra funzionare&rdquo;.  Il romagnolo ha raccontato cos&rsquo;&egrave; cambiato nel suo box: &ldquo;Dopo 3 set-up cambiati e sbagliati in 3 gare, mi sono detto: &lsquo;Ok, datemi un assetto, non cambio nulla e penso solo a guidare&rsquo;. Forse non &egrave; la miglior opzione, ma almeno ho avuto sempre lo stesso feeling per tutto il weekend, riuscendo ad adattarmi alle varie situazioni&rdquo;.  Oggi Michael ha sperato di agguantare il terzo posto occupato da Locatelli, senza riuscirci. &ldquo;Purtroppo non avevo tanto grip, ma grazie al lavoro effettuato sull&rsquo;anteriore avevo pi&ugrave; velocit&agrave; in curve. Nelle ultime tornate le gomme sono calate e non ho potuto lottare per il podio&rdquo;, ha concluso il #21.  SBK Magny Cours, Razgatlioglu: &ldquo;Ho imposto il mio ritmo senza rischi&rdquo; 

Il ducatista, riconfermato nel team ufficiale per la prossima stagione, ha chiuso Gara 1 al quarto posto: &quot;Io e i miei uomini abbiamo cambiato metodo di lavoro, senza stravolgere la Panigale&quot;

SBK Magny-Cours, Rinaldi risorge: &ldquo;Ho pensato solo a guidare&rdquo;

The cover image depicts Michael Ruben Rinaldi, current factory Aruba Ducati rider. The Italian rides in an official capacity this year, having won the independent SBK sub-class last year.  The number 21 rider beat all riders in a similar condition in 2020 while competing for Go Eleven, the team headed up by Denis Sacchetti and Gianni Ramello. They then went their separate ways, despite the relationship remaining strong. Also because the parties did very well together.  So much so that certain people &ndash; us included &ndash; see them together again in the future. Maybe already in 2022. Team and rider would receive factory support. But why the crazy theory you might ask? Well, firstly, the return of Alvaro Bautista has a bearing on the situation. And that&rsquo;s not all.  &nbsp;Petrux faces a dilemma, SBK or no SBK? Yes, but only if factory   Danilo will leave the reigning MotoGP class, unless he chooses to work as test rider/ambassador for KTM. With some rally raids too of course. But what&rsquo;s the betting that Petrucci would still like a fixed role, with the chance to battle for something?  Hence, the contact with Ducati, a brand he already raced with in MotoGP. And then left. And yet here we are, the Italian and Borgo Panigale pursuing each other with seemingly no memory of the past. Or perhaps they do remember, and are looking to start over? For the rider it would be a more than inviting proposal, a beautiful Aruba-branded V4 R.  And so Rino might return to Go Eleven, a partnership that we know has worked in the past. Unless any other (red) option comes along to tempt the Italo-Venezuelan.  The 955 wants to do well. In the meantime, Lecuona comes knocking   Once the next Supersport technical regulation is confirmed, Ducati is intent on competing in a direct, or rather official, way. Aruba likes the idea, and we bet Dorna, FIM, TV and Pirelli do too. Us too in fact.  And which rider would suit a brand-new project in need of positive feedback? Rinaldi, definitely. He&rsquo;s the right person, still young, appealing to sponsors, media and fans alike. He also has a strong right wrist.  As well as his independent title, Michael Ruben was a multiple race winner in Superstock. He went as far as to win the title in 2017. Not bad. Surely there&rsquo;s no-one already in Ducati who could do better than Rino. Or might he go to Go Eleven? Yes, but there&rsquo;s also talk of Iker Lecuona moving to Go Eleven, which would constitute something of a market bombshell.  Translated by Heather Watson  Ducati SBK: Redding out to make room for the tried and tested 

Bautista&rsquo;s return to Ducati shakes things up and Petrucci&rsquo;s possible arrival would &ldquo;force&rdquo; Michael Ruben to start over as an independent rider with factory backing. Iker Lecuona interested in the production-derived series and... Go Eleven!

SBK, market madness: will Rinaldi return to Go Eleven or move to Supersport

Weekend complicato per Michael Ruben Rinaldi a Donington, che ha concluso la tre giorni britannica con un ottavo posto in Gara 2 che non rispecchia certamente le aspettative sue e della Ducati.  SBK, Jonathan Rea mastica amaro: &ldquo;Ho fatto un errore stupido&rdquo;  Variabile meteo   &ldquo;&Egrave; stato un weekend molto strano. Le condizioni meteo variabili non ci hanno permesso di lavorare come avremmo voluto&rdquo;, ha ammesso Rinaldi dopo la seconda manche. &ldquo;Andando ad analizzare le mie prestazioni, forse in Gara 1 e Superpole Race sono stato troppo cauto e questo atteggiamento probabilmente non ha pagato&rdquo;.  La corsa di domenica pomeriggio &egrave; stata un po&rsquo; pi&ugrave; semplice: &ldquo;Gara 2, invece, &egrave; stata disputata in condizioni pi&ugrave; vicine alla normalit&agrave;. Non sono contento della posizione perch&eacute; l&rsquo;ottavo posto non pu&ograve; soddisfarci, ma abbiamo capito molte cose che spero ci aiuteranno in futuro&rdquo;.  Michael prova a rimanere positivo nonostante le difficolt&agrave;: &ldquo;Sono rammaricato per i risultati di questo fine settimana, ma sono ancora quinto in campionato. Sicuramente ad Assen torneremo a essere competitivi&rdquo;, ha concluso il numero 21.  Toprak Razgatlioglu si gode il successo e guarda avanti 

Il portacolori Ducati ha chiuso Gara 2 in top ten e punta al prossimo round di Assen per tornare nelle posizioni che gli competono

SBK Inghilterra, Rinaldi: &quot;L&#39;ottavo posto non pu&ograve; soddisfarci&quot;

A volte, &egrave; necessario prendere dei rischi per ottenere un buon risultato, o magari risollevare una situazione difficile. &Egrave; ci&ograve; che &egrave; accaduto oggi a Scott Redding, vincitore di Gara 2 del WorldSBK ad Aragon grazie alla scelta di montare le gomme slick nonostante l&rsquo;asfalto ancora umido.  Decisione... coraggiosa   &ldquo;Ho provato un azzardo stamattina nelle Superpole Race con le rain e non ha funzionato. Ho riprovato un azzardo adesso ed &egrave; andata bene. In realt&agrave;, prima abbiamo pensato alle intermedie&rdquo; racconta Redding dopo la gara. &ldquo;Ci siamo chiesti cosa fare, sapevamo che la scelta giusta ci avrebbe permesso di ottenere un buon risultato&rdquo;. Scelte non sempre azzeccate dal britannico nel corso degli anni: &ldquo;Sulla griglia ho ripensato a quando ho provato le intermedie, in particolare a due occasioni nella mia carriera. In entrambi i casi persi il podio: una volta al Sachsenring in MotoGP e una volta nel BSB. Allora mi sono detto &lsquo;Fanc**lo, montiamo le slick, facciamolo&rsquo;&rdquo;.  Una decisione presa andando controcorrente rispetto al resto della griglia, che ha richiesto una guida attenta e accorta nelle prime fasi di gara. &ldquo;Ho iniziato la gara sapendo di non dover prendere troppi rischi, poi pian piano ho iniziato a trovare il mio ritmo. Ho cercato di gestire, senza commettere errori. Di solito odio queste condizioni, perch&eacute; condizionano il risultato. Se avesse piovuto nuovamente, sarei stato nei guai&rdquo;.  &quot;Mi sono detto di non fare lo stupido, pensando a fare il ritmo e divertirmi. Cos&igrave; &egrave; stato. Ci volevano le palle per prendere una decisione del genere, per&ograve; ogni tanto vale la pena fare questi azzardi&rdquo;.  &quot;Dobbiamo migliorare&quot;   Alla fine la scelta ha pagato, portando al team Aruba il primo successo dell&rsquo;anno. &ldquo;Questo &egrave; un buon risultato per me e la squadra. Nel complesso, &egrave; stato un weekend di alti e bassi, ora speriamo di andare all&rsquo;Estoril e fare dei progressi&rdquo;.  Progressi necessari, perch&eacute; l&#39;implacabile Jonathan Rea non molla mai, come ha dimostrato anche in Gara 2 dopo il contatto con Gerloff.  SBK Aragon, Rea: &quot;Fortunato a non cadere, ma ho sbagliato gomme&quot; 

La decisione di montare le gomme da asciutto ha permesso a Scott di conquistare la vittoria in Gara 2 al Motorland: &quot;Avevo azzardato anche in SP Race&nbsp; con le Rain ma non aveva funzionato&quot;

SBK Aragon, Redding: &ldquo;Ci volevano le palle per montare le slick&rdquo;

In diretta dal suo profilo Instagram, Chaz Davies ha risposto - previa chiacchierata video con l&rsquo;intervistatore - alle tante e diverse domande dei follower.  Quarantena   Il pilota gallese del team Ducati Aruba si &egrave; dimostrato, come sempre, disponibile e simpatico. La quarantena &egrave; da lui affrontata nel migliore dei modi: &ldquo;Si tratta di una situazione per tutti noi imprevedibile, incredibile - ha detto il numero 7 - io rimango chiuso in casa e rispetto la quarantena imposta. Attendo che tutto torni alla normalit&agrave;, sperando che avvenga presto. Devo dire che dai problemi nascono le opportunit&agrave;: ovviamente, abituato a viaggiare, uscire, allenarmi all&rsquo;aperto ed essere sempre in giro, ho dovuto riorganizzare il mio stile di vita. Ho allestito una palestra in casa, provo ad impegnarmi per rimanere tonico ed allenato. Ah, inoltre adesso posso prendermi cura delle mie moto, per esempio qui ho la Ducati Multistrada che ogni tanto uso. Trascorro anche molto tempo con il mio cane, un vero amico.  Quarantena: Rea e la pista da ciclocross casalinga - VIDEO  Per il corridore SBK, non solo allenamenti e pensieri per le moto: &ldquo;Nel frattempo mi sto dilettando nel suonare la batteria - continua - uno strumento musicale che apprezzo molto. Ovviamente, ho bisogno di esercitarmi per ore ogni giorno e sarebbe bello costituire una band nel paddock. So che Eugene Laverty stia suonando la chitarra, avremmo bisogno ora di un bassista. Chi canta? Penso che Tom Sykes se la caverebbe bene&rdquo;.    Compagni e avversari   Poi, solleticato dai tifosi, Davies parla delle gare: &ldquo;Cosa penso di Razgatlioglu? Toprak &egrave; un pilota forte, un grande talento, e lo si era capito gi&agrave; da tempo. Nelle stagioni scorse &egrave; cresciuto parecchio, adesso lui &egrave; in factory team, &egrave; veloce e credo che lo sar&agrave; molto spesso. Mi chiedete quale sia il rivale pi&ugrave; duro da battere? Tutti i ragazzi sono super veloci, non so quale sar&agrave; il pilota da battere quest&rsquo;anno&rdquo;.  La domanda - epocale - riguarda quello che i britannici chiamano &ldquo;team mate&rdquo;, il compagno di squadra. A Chaz viene chiesto quale sia stato il migliore ed il... peggiore: &ldquo;Sto apprezzando molto Scott Redding, anche se &egrave; presto per dirlo, magari &egrave; lui il miglior compagno di squadra che abbia avuto. Lo vedremo pi&ugrave; avanti di gara in gara (ride). Il peggiore? Non saprei, ne ricordo diversi (ride nuovamente). A parte gli scherzi, ho avuto la fortuna di correre a fianco di Giugliano, Melandri, Bautista... gli ultimi tre compagni di garage. Ognuno di loro deteneva una propria caratteristica, io andavo d&rsquo;accordo con tutti&rdquo;.  Redding e Davies, sdraiati&hellip; dalle risate  Un follower gli chiede quale sia il talento pi&ugrave; interessante nel panorama delle derivati di serie e Chaz risponde cos&igrave;: &ldquo;Penso che sia lo spagnolo Manuel Gonzalez. Lui ha vinto il mondiale 300, conquistando gare in diverse modalit&agrave;, con cervello e tattica, adattandosi alle situazioni e affrontando gli avversari e battendoli. Ora ha fatto il salto nella 600, in Australia &egrave; andato bene e vedremo se sapr&agrave; adattarsi presto al raddoppio della cilindrata. Io dico che ce la far&agrave;, gli serve tempo e vedrete che arriver&agrave;&rdquo;.    Piste e Ducati   Un appassionato vuole sapere quale sia la pista preferita dal gallese: &ldquo;Probabilmente Laguna Seca, una pista old style, nella quale ho sempre potuto esprimere il mio potenziale in sella. Ce ne sarebbero altre che mi piacciono, ma il tracciato californiano resta il mio favorito&rdquo;. Mentre un altro vuole la descrizione on board di Donington Park: &ldquo;Wow, mica facile. La prima curva Red Gate, non &egrave; semplice da affrontate, sebbene sia piatta e priva di pendenze. Poi si va gi&ugrave; forte, e in quella serie di pieghe conviene mantenere linee precise, altrimenti si vola fuori. Ci sono poi frenate da fare in salita e ripartenze violente, attenzione al salto dopo il ponte e la immissione nella esse Fogarty. I due tornantini sono lenti, nei quali &egrave; importante frenare forte. Si possono effettuare molti sorpassi&rdquo;.  La prossima domanda arriva da un sostenitore forse distratto, perch&eacute; alla questione Chaz ha risposto migliaia di volte. Ma nemmeno a sto giro, il britannico si sottrae: &ldquo;Vuoi sapere cosa cambia tra le Ducati V2 e V4? Sono veramente differenti tra loro. La V4 &egrave; estrema, veramente da corsa. Quando la provai la prima volta, dovetti rivedere ogni mia abitudine in sella, perch&eacute; il comportamento della moto quattro cilindri &egrave; parecchio diverso da quello della bicilindrica. Non &egrave; stato semplice adattarmi al cambio di moto, le velocit&agrave; in curva tra le due &egrave; cambiata, come altre caratteristiche&rdquo;.  Un utente malizioso domanda se il ducatista abbia voglia di invitare a cena Johnny Rea e famiglia, ricevendo tale risposta: &ldquo;Il punto &egrave; che adesso non posso invitare a cena nessuno, purtroppo, Non potr&ograve; ospitare nessuno per un po&rsquo; di tempo, data la strana situazione&rdquo;.  Aruba Racing, Foti: &ldquo;&Egrave; presto per parlare di calendari&rdquo; 

Chaz risponde alle domande dei tifosi: &quot;Invitare a cena Johnny Rea e famiglia? No, perch&eacute; in questo momento non posso ospitare a casa nessuno&quot;

13 risultati per 'Ducati Aruba'

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Davies: "Il miglior compagno di squadra? Scott Redding"