        Fiammetta La Guidara has left us. Today, Motosprint has lost one of the family, while I have lost a true friend and colleague. Let me try and explain what I mean when I say 'true'. I met her in the early 90s, in the press room at our very own Vallelunga circuit. I was helping out with the Gentlemen&rsquo;s Motor Club, hand delivering licences to riders. I hadn&rsquo;t yet been bitten by the journalist bug. She was already there, with her thick curls, pen and pad always in hand. Ready to take down comments from the riders on the podium, before putting together her piece for&hellip; Motosprint. Whether it was the Italian championship or Trofeo d&rsquo;Apertura it didn&rsquo;t matter. She&rsquo;d always be there. Over the following years, as I started working as a journalist, we&rsquo;d often cross paths, first when we worked together in the Gentlemen&rsquo;s Motor Club press office, where we cut our teeth, and then in a similar role for the Rome Motodays Show and the UEM (now FIM Europe). On many occasions, I wanted her at my side and vice versa. Because we worked well together, we complemented eachother and the long days of work would pass quickly, almost easily.  I started to get to know her well. I envied (in a positive sense) her approach to work. She always had a smile on her face and was friendly with everyone, kind to even the most arrogant and uneducated of folk. She had the contacts of ever rider, team manager and personality in our world. And problems were never problems for her, because she&rsquo;d instantly resolve them, a press release written in the passenger seat of the car, an important translation from English. Or a last-minute video interview where we didn&rsquo;t know the subject matter. She'd take her make-up bag, 'sort herself out' as she used to say, and she'd be ready. And two minutes later she&rsquo;d be blowing you away with her timing and her confidence in front of the camera. And her ability to ensure a chat with an unknown rider would be as interesting as an interview with one of her favourite champions, Max Biaggi. In our work as 4.0 journalists, she was one of few who could do it all. She&rsquo;d write articles, read the news, produce and edit videos, take photos. And she was good at all of it. In recent years we found ourselves working together again. At Motosprint. Because she&rsquo;d been at Motosprint since 1990. Forever, as she liked to say. She had a deep love for our publication, through which she was able to demonstrate her passion for both bikes and journalism.  In the 18 months in which I was &lsquo;her&rsquo; director, I had the pleasure of getting to know even more about Fiammetta. Her ability to showcase the human side of our world in her articles. The part we know least well. Whether it was one of her &ldquo;Italian stories&rdquo;, a profile of a past champion, or one of her &ldquo;Fuoripista Sprint&rdquo; videos. She knew it all. And she knew everyone. And if she didn&rsquo;t know, she would research so that she&rsquo;d never be under prepared. And she was in love with her work and with bikes. So much so that, to our surprise, she arrived at the 2012 WorldSBK round in Moscow riding a BMW F650GS, with her mum as passenger. Having ridden 6700 km from Italy to Russia.  We would write and speak often. Between one article and another, she&rsquo;d tell me about the good times that, in recent years, had become more of a constant in her life. And I was very happy for her. Because I always considered her a sort of older &lsquo;cousin&rsquo;. We wrote to eachother just yesterday afternoon in fact and, after I told her that she should rest up a little, she said: &ldquo;Fede, you know me, I don&rsquo;t know how to sit around and do nothing. And if I don&rsquo;t write about bikes I get bored&rdquo;. When I woke up this morning and heard about Fausto Gresini&rsquo;s death, I already knew who I wanted to write the piece. Her tact, even in these circumstances, knew no equal. And I hope you&rsquo;re writing it anyway, that piece. Wherever you are now. Ciao Fiamma, you have no idea how much we&rsquo;ll miss you. To husband Tarcisio and mum Maria Grazia, the entire Motosprint team sends its affection and support. Translated by Heather Watson MotoGP, Team Gresini confirms Fausto's death       

We have lost our very own Fiammetta La Guidara, a passionate, curious and enthusiastic journalist. A motorcyclist, she wrote for Motosprint for 31 years &nbsp;

Ciao Fiamma…

Fiammetta La Guidara ci ha lasciato. Oggi, Motosprint ha perso una persona di famiglia e io un&rsquo;amica e una collega, vera. Quest&rsquo;ultima parola &egrave; difficile da spiegare ma provo a farlo qui sotto. La conobbi nei primi anni Novanta, nella sala stampa della &ldquo;nostra&rdquo; Vallelunga. Io davo una mano al Gentlemen&rsquo;s Motor Club con la consegna a mano delle licenze ai piloti e ancora non ero stato catturato dalla passione per il giornalismo. Lei era gi&agrave; l&igrave;, con la sua folta chioma riccia e gli immancabili penna e taccuino in mano. Pronta a prendere le dichiarazioni del primo, secondo e terzo pilota sul podio, per poi mettersi scrivere il pezzo per&hellip; Motosprint. Che fosse il campionato italiano o il Trofeo d&rsquo;Apertura non aveva importanza. Lei c&rsquo;era sempre.  Negli anni successivi, quando ho iniziato a fare il giornalista, le nostre carriere si sono incontrate spesso: prima lavorando insieme proprio nell&rsquo;ufficio stampa del Gentlemen&rsquo;s Motor Club, stagioni in cui abbiamo fatto la &ldquo;gavetta vera&rdquo; poi sempre nello stesso ruolo per il Salone Motodays di Roma e la UEM (oggi FIM Europe). In tante di queste occasioni di lavoro io ho voluto lei al mio fianco e viceversa. Perch&eacute; lavoravamo bene, ci completavamo e le lunghe giornate di lavoro dietro a giornalisti, troupe e addetti ai lavori passavano veloci, quasi leggere.    In quel periodo ho imparato a conoscerla bene. Invidiavo, nel senso buono del termine, il suo approccio al lavoro: aveva sempre il sorriso sulle labbra, era disponibile con tutti, gentile anche con la persona pi&ugrave; arrogante e maleducata. Nella sua rubrica aveva contatti di ogni pilota, team manager o personaggio del nostro mondo. E ogni problema, per lei, non era mai un problema, perch&eacute; lo risolveva all&rsquo;istante: un comunicato scritto in auto dal lato del passeggero, una traduzione importante dall&rsquo;inglese. O un&rsquo;intervista video da fare all&rsquo;ultimo minuto senza conoscere l&rsquo;argomento. Prendeva la trousse, con discrezione si dava una &ldquo;sistemata&rdquo; (come diceva sempre) ed era pronta. E dopo due minuti ti sbalordiva con i suoi tempi televisivi e la sua sicurezza. E con la capacit&agrave; di rendere interessanti allo stesso modo una chiacchierata a uno dei suoi campioni preferiti, Max Biaggi, e una con il pilota sconosciuto, quello del trofeo amatoriale della domenica.  Nel nostro lavoro da giornalisti 4.0, era una delle poche a saper fare tutto. Scriveva articoli, faceva le telecronache, girava e montava video, scattava foto. E tutto le riusciva tremendamente bene. Negli ultimi anni ci siamo ritrovati. A Motosprint, appunto. Perch&eacute; lei era a Motosprint dal 1990. Da sempre, come amava ricordare. Aveva un amore profondo per la nostra testata, attraverso la quale esternava la sua grande passione per le moto e il giornalismo.    Nell&rsquo;anno e mezzo in cui sono stato il &ldquo;suo&rdquo; direttore, ho avuto il piacere di conoscere ancora pi&ugrave; a fondo un altro valore aggiunto del lavoro, di Fiammetta. Il suo riuscire a tirare fuori sempre nei suoi pezzi la parte umana del nostro mondo. Quella che si conosce di meno. Che fosse una delle sue &ldquo;Storie italiane&rdquo;, un profilo di un campione del passato o uno dei suoi video del format &ldquo;Fuoripista Sprint&rdquo;. Sapeva, tanto. E conosceva tutti. E quando non sapeva, studiava e non si faceva mai cogliere impreparata. Ed era innamorata del suo lavoro e delle moto. Talmente tanto da sorprendere tutti, quando nel 2012 arriv&ograve; a Mosca per il round del mondiale Superbike alla guida di una BMW F650GS con la mamma come passeggera. Dopo aver percorso 6.700 km dall&rsquo;Italia alla Russia.    I motori sono stati una passione totale nella sua vita, tanto da dedicarsi non solo alle due ruote, ma anche alle quattro. Da oltre una decina d&rsquo;anni, infatti, ha portato il suo modo di vivere le corse anche sulle pagine di Autosprint, raccontando dalle piste di tutta Italia sorpassi e sportellate dei campionati Turismo.  Nelle serie firmate da Acisport e&rsquo; diventata un punto di riferimento. Sensibilit&agrave; ed entusiasmo l&rsquo;hanno sempre contraddistinta. Un vulcano di idee e di iniziative. Sempre pronta a raccontare la notizia con dolcezza. I motori erano il suo mondo e lei l&#39;ha raccontato con grande capacit&agrave; di analisi.  Ci scrivevamo e sentivamo spesso. Lei, tra un pezzo e l&rsquo;altro, mi raccontava i momenti belli che piano piano, negli ultimi anni, stavano diventando una costante della sua vita. E ne ero contento, tanto. Perch&eacute; in un modo o nell&rsquo;altro l&rsquo;ho sempre considerata una &ldquo;cugina&rdquo; pi&ugrave; grande. Ci eravamo scritti anche ieri pomeriggio e, in seguito alle mie inutili rimostranze sul fatto che avrebbe dovuto riposarsi un po&rsquo;, mi aveva detto: &ldquo;Fede, mi conosci, non so stare con le mani in mano. E senza scrivere di moto mi annoio&rdquo;. Stamattina, quando mi sono svegliato e ho saputo prima della scomparsa di Fausto Gresini, avevo gi&agrave; in mente a chi far fare il pezzo di ricordo. La sua delicatezza, anche in queste circostanze, non aveva eguali.  E spero che lo stia scrivendo comunque, quel pezzo. Ovunque si trovi adesso.  Ciao Fiamma, non hai idea di quanto ci mancherai.  Al marito Tarcisio e alla mamma Maria Grazia l&rsquo;abbraccio, forte, di tutta la redazione del &ldquo;suo&rdquo; Motosprint e di Autosprint. 

Ci ha lasciato la &quot;nostra&quot; Fiammetta La Guidara,&nbsp;giornalista appassionata, curiosa ed entusiasta. Una Motociclista, da 31 anni firma di&nbsp;Motosprint

Ciao Fiamma&hellip;

        La gara della Moto2 a Misano ha offerto un duello ad altra tensione fra il nostro &lsquo;Diggia&rsquo; e lo spagnolo Fernandez, che con un colpo di reni finale ha conquistato la vittoria sorprendendo Di Giannantonio che era stato al comando per tutta la gara. Il risultato, poi, &egrave; stato sub judice per qualche ora, prima che la vittoria di Fernandez venisse confermata: doppiamente bravo, perch&eacute; ha fatto tutto nelle regole. Abbiamo dato il nostro voto ad alcuni dei protagonisti. Fateci sapere se siete d&rsquo;accordo. Augusto Fernandez &ndash; Inarrestabile: 10 e lode Lo spagnolo ha bisogno di punti per continuare a sperare nel titolo iridato. Ecco perch&eacute; quando ha visto che il leader della classifica iridata Alex Marquez era alle sue spalle, ha cercato di recuperare quanti pi&ugrave; punti possibile dalla trasferta di Misano. E ci &egrave; riuscito con un ultimo giro da brivido, culminato con la vittoria sul filo di lana. Fabio Di Giannantonio &ndash; Irriverente: 10 Ha condotto la gara dal semaforo verde fino alla bandiera a scacchi e ha mancato la vittoria per pochi decimi. Ma il &lsquo;Diggia&rsquo; &egrave; un rookie della classe di mezzo, e il pilota che l&rsquo;ha battuto &egrave; alla sua terza stagione in Moto2. E comunque si &egrave; permesso di relegare alle sue spalle il campione in carica Alex Marquez. Alex Marquez &ndash; Calcolatore: 9 E&rsquo; in vetta al mondiale e probabilmente si aspettava che Fernandez arrivasse secondo alle spalle del Diggia, come &egrave; stato per tutta la gara. Forse per questo non ha voluto correre rischi e a parte quattro giri a met&agrave; gara in cui si &egrave; installato in seconda posizione, &egrave; rimasto sempre in terza piazza. &nbsp; Thomas Luthi &ndash; Immobile: 8 Lo svizzero ha militato in quarta posizione per tutta la gara, a parte una rimonta al primo giro, che lo ha visto recuperare tre posizioni, essendo partito settimo. Alla fine si &egrave; piazzato ai piedi del podio, senza mai dare la sensazione di voler fare qualcosa in pi&ugrave;. Sam Lowes &ndash; Convinto a met&agrave;: 7,5 E&rsquo; stato bravo a chiudere nella top 5 dopo una partenza dall&rsquo;ottava posizione in griglia. E&rsquo; risalito sorpassando prima Vierge, poi Gardner e ha respinto gli attacchi di Brad Binder, ma alla fine &egrave; rimasto un po&rsquo; attardato dal quartetto di testa. Enea Bastianini &ndash; Anonimo: 6,5 E&rsquo; partito decimo e dopo aver militato in ottava piazza nelle prime fasi ha disputato quasi tutta &nbsp;la gara in decima posizione, riuscendo a mettere alle spalle Lorenzo Baldassarri all&rsquo;ultimo giro per transitare nono sotto la bandiera a scacchi. Sulla pista di casa ci aspettavamo di pi&ugrave; Lorenzo Baldassarri &nbsp;- Sottotono: 7 Nel 2016 proprio sulla pista di Misano Baldassarri ha colto la sua prima vittoria in Moto2. Dopo aver mancato la bandiera a scacchi per una caduta nel 2017, lo scorso anno aveva concluso sesto. Questa volta si &egrave; piazzato decimo, partendo quattordicesimo. A parte gli &lsquo;zeri&rsquo;, ha fatto peggio solo in Repubblica Ceca. Luca Marini &ndash; Poco incisivo: 7 Si &egrave; qualificato in dodicesima posizione e ha sempre militato intorno alla top ten per transitare undicesimo sotto la bandiera a scacchi. Peggio di cos&igrave; aveva fatto solo in altri due Gran Premi quest&rsquo;anno: sulla pista di casa dal fratello di Valentino Rossi, andato a podio al Mugello, ci si aspettava decisamente di pi&ugrave;. Andrea Locatelli &ndash; In discesa: 6,5 Si &egrave; qualificato undicesimo ma al traguardo si &egrave; presentato in tredicesima piazza. Ha perso terreno in partenza, transitando soltanto quattordicesimo alla fine del primo giro, ma non &egrave; riuscito a mettere in atto un gran recupero, perdendo due piazzamenti rispetto alle qualifiche. Simone Corsi &ndash; Inossidabile: 7 Dopo 17 stagioni di mondiale, non perde occasione per rimettersi in gioco. Rimasto a piedi nel Team Tasca, &egrave; rientrato a Misano con la NTS H7 del Team RW Racing GP. Qualificato in 22esima posizione, &egrave; risalito fino alla sedicesima per chiudere diciannovesimo. Un premio alla costanza. Nicol&ograve; Bulega e Marco Bezzecchi &ndash; Non pervenuti I due sono entrambi usciti di scena: Marco Bezzecchi gi&agrave; al quinto giro mentre era nono e Nicol&ograve; Bulega all&rsquo;undicesimo giro mentre militava in quattordicesima posizione. Li attendiamo al riscatto alla prossima gara! &nbsp;       

Dieci e lode a Fernandez che negli ultimi mesi ha strappato la vittoria a Fabio Di Giannantonio. Sei e mezzo a Bastianini: sulla pista di casa ci aspettavamo di pi&ugrave;

Moto2 Misano: LE PAGELLE

        Dopo un weekend di pausa, l'MXGP torna con l'undicesimo round del mondiale di motocross, che approda in uno dei tracciati pi&ugrave; popolari al mondo: quello di Matterley Basin, nel Winchester, in Inghilterra. I piloti lo amano per via dello stesso terreno, perch&eacute; &egrave; ampio e offre molti punti per sorpassare, e perch&eacute; offre un ampio ventaglio di opportunit&agrave; per dare il meglio di s&eacute;: dalle woops alle curve di ogni gradazione, i "panettoni", i salti doppi e i tripli. Ospita il mondiale di motocross dal 2006 e quest'anno sar&agrave; il sesto consecutivo. Tim Gajser e la sua Honda Gariboldi hanno portato scompiglio nella MXGP fin dal debutto in Qatar, dove hanno conquistato una inattesa doppietta e la vetta della classifica. Nel secondo round la tabella rossa &egrave; andata a Romain Febvre, ma Gajser l'ha riconquistata al round sette, in Germania. E' l'unico pilota ad aver concluso sul podio ad ogni singolo round. Ha conquistato 5 volte la pole e ha vinto 9 gare e 5 GP. Romain Febvre questo weekend cercher&agrave; di colmare il gap di 24 punti che lo divide dal rookie Tim Gajser: il che significa che non pu&ograve; permettersi di perdere nemmeno una delle due manche. Ma anche se in questo momento non &egrave; in vetta alla classifica, l'uomo da battere &egrave; sicuramente il nostro Tony Cairoli: l'otto volte campione del mondo di Motocross ha vinto quattro GP a Matterley Basin, ovvero pi&ugrave; di ogni altro. E' in seconda posizione nella classifica dei giri condotti al comando quest'anno, con 100 giri in testa, secondo solo a Gajser, con 157. Da tenere d'occhio anche Clement Desalle e Evgeny Bobryshev, particolarmente veloci quest'anno. E poi c'&egrave; una wild card che potr&agrave; dire la sua: si tratta di Chad Reed. Il pilota del teem Yamaha, pluricampione del Supercross e del National americano.&nbsp; Lo scorso anno la classifica della MXGP a Matterley Basin vide Cairoli vincitore davanti a Clement Desalle e Romain Febvre. E quest'anno?       

Questo weekend le ruote artigliate tornano in azione sul tracciato di Matterley Basin. E Cairoli resta l'uomo da battere

4 risultati per 'Fiammetta La Guidara'

Ciao Fiamma…

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Moto2 Misano: LE PAGELLE

Motocross, Cairoli atteso al riscatto in Inghilterra