I podi di Misano, le quattro Top 10 consecutive da rookie, i complimenti di Marc Marquez: a Enea Bastianini sono serviti pochi giorni per tenere sotto controllo l&rsquo;euforia di un finale di stagione da protagonista della MotoGP, e per preparare con la Ducati-Avintia l&rsquo;assalto al titolo di miglior debuttante della top class 2021. &ldquo;Se proprio me lo chiedete, alla mia stagione darei un 8: &egrave; un bel voto, ne prendevo cos&igrave; pochi a scuola, concedetemelo&hellip; Ma non &egrave; ancora finita e voglio completare bene l&rsquo;annata&rdquo;.  MotoGP, Bagnaia: &ldquo;Ho chiesto a Ciabatti di fare la 8 Ore di Suzuka&rdquo;  Bastianini: &quot;La Ducati mi ha dato una mano&quot;     Sesto ad Aragon, terzo a Misano, sesto ad Austin, ancora terzo a Misano: cos&rsquo;&egrave; cambiato nelle ultime uscite?  &quot;Indizi che fanno una prova, vero? Ho compiuto uno step a livello mentale e ho beneficiato del supporto della Ducati. Gi&agrave; a Silverstone c&rsquo;erano le condizioni, ma le prove erano andate male, con due cadute, e avevano condizionato anche la gara&rdquo;.  L&rsquo;impressione &egrave; che la Ducati sia &lsquo;meritocratica&rsquo; con i piloti satellite: chi si distingue, riceve un supporto persino superiore a quello atteso.  &ldquo;S&igrave;, la Casa mi ha dato una mano, ho visto che per chi va forte c&rsquo;&egrave; una bella apertura sotto questo aspetto&rdquo;.  Oggi guidi una GP19, nel 2022 con il Team Gresini disporrai di una GP21: vivi l&rsquo;inferiorit&agrave; tecnica rispetto agli ufficiali come una sfida?  &ldquo;Per me tutto &egrave; una sfida, perch&eacute; gi&agrave; da piccolo avevo mezzi inferiori agli avversari. Per&ograve; magari all&rsquo;inizio la GP21 potrebbe essere a livelli simili alla GP22, e potrei ottenere buoni risultati, inducendo la Ducati ad avere ancora un occhio di riguardo per me&rdquo;.  Gigi Dall&rsquo;Igna visita ogni box Ducati, e parla anche con i piloti satellite: cosa ti dice in particolare?  &ldquo;Si raccomanda di ponderare le scelte, a costo di prendersi anche un po&rsquo; di tempo, senza per&ograve; perdere l&rsquo;istinto. Lui raccoglie informazioni da tanti piloti, da met&agrave; campionato in poi ha parlato pi&ugrave; spesso anche con me e con Luca Marini, non appena abbiamo acquisito quel minimo di esperienza necessaria. Al tempo stesso, per&ograve;, &egrave; difficile confrontare le nostre Ducati con quelle ufficiali, ci sono differenze sostanziali tra le due versioni: questo mi spinge a seguire la mia strada a livello di lavoro e set up&rdquo;.  Quanto &egrave; stata d&rsquo;aiuto la presenza al tuo fianco di Alberto Giribuola, gi&agrave; capotecnico di Andrea Dovizioso, il ducatista pi&ugrave; vittorioso nell&rsquo;era-Dall&rsquo;Igna?  &ldquo;&rsquo;Pigiamino&rsquo;, perch&eacute; dobbiamo chiamare tutti con il nome giusto (sorride), &egrave; stato prezioso soprattutto all&rsquo;inizio, quando mi ha spiegato le basi di una moto che &egrave; particolare. Con il tempo ci siamo venuti incontro a livello di metodo di lavoro, perch&eacute; avevamo abitudini differenti. Il mio stile di guida non &egrave; distante da quello di Dovizioso, e questo per mette ad Alberto di prevedere quei punti del tracciato in cui potrei fare pi&ugrave; fatica&rdquo;.  MotoGP, Valentino Rossi: &ldquo;Marquez mi ha fatto perdere nel 2015&rdquo;  Gli elogi di Marc Marquez   A Misano, per&ograve;, un mese fa di fatica ne hai fatta poca&hellip;  &ldquo;Un podio in MotoGP, in casa&hellip; che emozione! Adesso c&rsquo;&egrave; una nuova occasione ma le condizioni meteo saranno differenti, e sar&agrave; come ripartire da zero. Per&ograve; il gusto dei sorpassi fatti nel GP San Marino non me lo toglier&agrave; nessuno&rdquo;.  Quale sorpasso in particolare?  &ldquo;Quello a Marc Marquez, il miglior pilota degli ultimi otto anni&rdquo;.  Parlando di te, quel giorno Marc ha detto: &ldquo;Frenava come un animale&rdquo; e &ldquo;Ho visto che andava troppo forte per me&rdquo;.  &ldquo;Per essere in tono con il mio soprannome, avrebbe dovuto dire che frenavo come una bestia&hellip; Scherzi a parte, &egrave; un onore sentire certe cose da Marquez. Sarebbe bello essere rivali in futuro&rdquo;.  Se dovessi quantificare la tua comprensione della MotoGP, e la confidenza, quale sarebbe la percentuale?  &ldquo;&Egrave; difficile dirlo, forse il 70%. Guadagno un paio di punti percentuali dopo ogni gara. Perch&eacute; non dobbiamo dimenticare che un anno fa non c&rsquo;erano stati i test autunnali, noi rookie del 2021 abbiamo avuto poco tempo per conoscere la MotoGP, a me mancano ancora chilometri di esperienza&rdquo;.  Il salto in MotoGP     In quali aspetti puoi ancora crescere?  &ldquo;Ho sistemato il venerd&igrave;, ma mi manca ancora il sabato, inteso come giro veloce. Riesco a trovare in fretta il ritmo, per&ograve; non sfrutto a dovere la gomma morbida per cercare il tempo. E anche a livello di elettronica ho del margine&rdquo;.  Paghi ancora il salto tra le gomme della Moto2 e quelle della MotoGP?  &ldquo;S&igrave;, perch&eacute; con la Moto2 puoi firmare il miglior tempo al 30&deg; giro, in MotoGP &egrave; ovviamente differente, e quindi devi essere anche pi&ugrave; preciso nella guida. Ci devo lavorare, perch&eacute; non sono mai stato un pilota &lsquo;da qualifica&rsquo;&rdquo;.  La MotoGP te l&rsquo;aspettavi pi&ugrave; facile o difficile?  &ldquo;Un po&rsquo; pi&ugrave; facile. Per&ograve; mi sono adattato. Le MotoGP diventano sempre pi&ugrave; complesse, non oso pensare come saranno fra cinque anni&rdquo;.  Approdare nella classe regina da campione del Mondo ti ha dato quelle certezze che hanno facilitato il salto?  &ldquo;Il titolo della Moto2 mi ha dato tanta motivazione, grinta, ma salire di categoria dopo un secondo posto non avrebbe fatto grande differenza&rdquo;.  In quali aspetti la MotoGP ti ha cambiato la vita?  &ldquo;C&rsquo;&egrave; molto pi&ugrave; lavoro con voi giornalisti! In realt&agrave; si lavora di pi&ugrave; anche nel box, con i tecnici. L&rsquo;allenamento in palestra &egrave; cambiato relativamente, cos&igrave; come quello in moto. Il Cross, per esempio, va bene d&rsquo;inverno ma non d&rsquo;estate, &egrave; pericoloso farlo tra una gara e l&rsquo;altra&rdquo;.  In quali dettagli sei cresciuto quest&rsquo;anno?  &ldquo;Nella sicurezza in me stesso, nella consapevolezza di ci&ograve; che posso fare. E poi anche nel feeling con la squadra&rdquo;.  Chi ti seguir&agrave; nel Team Gresini?  &ldquo;Giribuola e Dario Massarin, quindi capotecnico e telemetrista, pi&ugrave; due meccanici. Poi ritrover&ograve; i ragazzi con cui avevo lavorato in Moto3. Sar&agrave; un ritorno a casa, &egrave; la struttura che mi fece crescere. Mi dispiace soltanto che non ci sar&agrave; Fausto, sarebbe stato bello continuare con lui. Correremo per lui&rdquo;.  Con quale pilota &egrave; stato pi&ugrave; emozionante condividere la pista?  &ldquo;Forse Valentino Rossi, sono cresciuto avendo lui come idolo: vedermelo accanto, in Qatar, ha fatto effetto&rdquo;.  Qual &egrave; lo stile di guida che pi&ugrave; ti ha impressionato?  &ldquo;Quello di Maverick Vi&ntilde;ales, mi &egrave; sempre piaciuto tanto&rdquo;.  Perch&eacute; Pecco Bagnaia va pi&ugrave; forte degli altri ducatisti e ha trovato maggiore continuit&agrave;?  &ldquo;Perch&eacute; ha capito meglio la moto, poi &egrave; al terzo anno sulla Desmosedici, quindi ha pi&ugrave; esperienza di Zarco e Martin. Miller va forte, conosce la moto, ma fatica di pi&ugrave; in gara&rdquo;.  &quot;Soddisfatto del mio 2021&quot;     Il premio di Rookie dell&rsquo;Anno &egrave; un obiettivo possibile?   &quot;Molto difficile, Martin ha un pacchetto differente. Ci prover&ograve;, per&ograve; se dovessi finire seguendo questa traccia, sarei comunque contento: ho conquistato due podi, cosa assolutamente non facile in MotoGP. Ne cercher&ograve; un altro, ma dipender&agrave; molto dal sabato: se da qui a fine stagione far&ograve; una bella qualifica, magari la gara sar&agrave; pi&ugrave; in discesa&rdquo;.  Se la qualifica &egrave; il tuo problema, al contrario finisci sempre le gare alla grande.  &ldquo;So preservare le gomme, &egrave; una dote che ho sempre avuto. Inoltre sto bene a livello di preparazione fisica&rdquo;.  Ad Austin hai persino previsto il contatto tra i &ldquo;nemici&rdquo; Mir e Miller.  &ldquo;Malgrado fossi stanco, perch&eacute; quel circuito &egrave; molto impegnativo, ho avuto la lucidit&agrave; per immaginare che Mir ci avrebbe provato all&rsquo;ultimo giro. Ho aspettato il momento giusto per l&rsquo;incrocio di traiettorie e ho passato entrambi&rdquo;.  Cosa ti ha promesso il tuo manager, Carlo Pernat, in caso di nuove imprese?  &ldquo;Mi far&agrave; lo sconto del 5% sulla sua commissione&hellip;&rdquo;.  Non &egrave; da lui.  &ldquo;Scherzavo&hellip; Non proporrebbe mai una cosa del genere (sorride). Per&ograve; credetemi, &egrave; davvero grande, una delle persone pi&ugrave; oneste che conosca&rdquo;.  MotoGP: Quartararo come Uncini, Hayden e Stoner 

Le parole in esclusiva del romagnolo: &quot;Alla mia stagione darei otto in pagella. Mi aspettavo una MotoGP pi&ugrave; facile, ma con l&rsquo;aiuto della Ducati e la mia capacit&agrave; di gestire le gomme, finisco ogni gara in crescendo&quot;

MotoGP, Enea Bastianini: &ldquo;Inferiorit&agrave; tecnica nel 2022? La vivo come una sfida&rdquo;

Il casco di Valentino Rossi &quot;profuma di leggenda&quot;, ha assicurato il fortunato tifoso che ha avuto la fortuna di prendere al volo il prezioso cimelio, usato dal Dottore nella sua ultima gara in Italia. Ma quale potr&agrave; mai essere il profumo di un fuoriclasse? Questa &egrave; la domanda che ci siamo posti e a cui abbiamo cercato di dare risposta, chiedendovi aiuto nell&#39;identificare gli ingredienti chiave della miscela, in grado di dare vita a una vera e propria leggenda.  Ogni profumo, d&#39;altro canto, altro non &egrave; che la composizione scaturita dalla combinazione di pi&ugrave; elementi. Essenze diverse che si fondono tra loro su tre piani olfattivi. Tre diversi livelli, che permettono di illustrare lo sviluppo temporale della fragranza, in base alla persistenza e al grado di evaporazione delle componenti.  Note di fondo: talento, carisma e mentalit&agrave;   Alla base della nostra piramide, ecco dunque le note basse: l&rsquo;anima stessa del profumo. Stiamo parlando di talento (24%), carisma (23%) e mentalit&agrave; (19%): quelle caratteristiche imprescindibili che danno forma al tutto, rappresentando, da sole, il 66% complessivo del totale.  Del resto, pur con tutta la fatica e la dedizione che uno ci pu&ograve; mettere, &egrave; inutile: senza talento non si va da nessuna parte. E anche il carisma, seppur dote non esattamente richiesta in pista, diventa imprescindibile per smuovere le folle e attraversare quel confine sottile che separa un campione da una leggenda. Un risultato fattibile solo a condizione di avere la mentalit&agrave; giusta. Quella del vincente, che riesce a far valere le sue risorse, trovando sempre quel qualcosa in pi&ugrave;.  Note di cuore: fame, determinazione e passione   Ma tutto questo non basta per sfondare e lasciare il segno. Serve qualcosa che agisca a livello emotivo e sentimentale, ovvero le note medie, il centro della miscela. Ecco dunque: fame (8%), determinazione (7%) e passione (5%). Quelle caratteristiche che spingono il pilota a non arrendersi e ad andare avanti a prescindere dalla fatica, dalle difficolt&agrave; e dalle battute d&#39;arresto. Il cuore di tutto. Il motore dell&#39;azione.  Note di testa: costanza, fortuna e destino   Le prime a farsi notare sono tuttavia le note alte, quelle pi&ugrave; leggere e volatili. Quel tocco in pi&ugrave;, capace di fare la differenza. D&#39;altronde, che ci crediate o meno, destino (4%) e fortuna (4%) vanno sempre a braccetto e niente pi&ugrave; di loro &egrave; in grado di dare vita a trame incredibili. Vere e proprie storie degne di un mito.  Ma se il colpo di scena non basta, una freccia da avere al proprio arco &egrave; la costanza (4%). Supportata da perseveranza (1%), fiducia (1%) e strategia (1%). Insieme a un pizzico di aggresivit&agrave; (1%) che, per avere successo, non guasta mai.  Quartararo continua con il 20: &egrave; Rea l&#39;ultimo baluardo dei &quot;numeri&quot; 1 

Qual &egrave; la formula che genera un mito? Abbiamo cercato di delinearla, con il vostro aiuto. Ecco il risultato

MotoGP, talento e carisma: il &quot;profumo&quot; di una leggenda come Valentino Rossi

&Egrave; bastato il quarto posto nel Gran Premio dell&#39;Emilia-Romagna a Fabio Quartararo per diventare il campione del mondo di MotoGP 2021 ed &egrave; il terzo pilota a riuscirci sotto l&rsquo;ala di Lin Jarvis, dopo Valentino Rossi e Jorge Lorenzo. Inoltre, questo grande risultato &egrave; arrivato dopo sei anni dall&rsquo;ultimo, quando nel 2015 Yamaha firm&ograve; la doppietta iridata con Jorge Lorenzo e Valentino Rossi, ma l&rsquo;inglese preferisce le sensazioni odierne.  Chapeau a Fabio   &quot;Anche se il titolo oggi &egrave; stato inaspettato, non &egrave; stato inaspettato che Fabio diventasse campione&rdquo; ha commentato Jarvis. Il primo match-point gli ha consegnato matematicamente il titolo e il manager ha aggiunto: &ldquo;Fabio ha svolto una stagione fantastica ed &egrave; stato un campione davvero meritevole. &Egrave; stato molto veloce tutto l&#39;anno, molto, molto costante, in una brutta giornata ha portato a casa punti e gli siamo estremamente grati per questo e per essere tornato al top dopo sei anni&rdquo;. Il titolo precedente &egrave; quello del 2015&nbsp;di cui ha detto: &ldquo;&Egrave; stata una doppietta, ma onestamente, quella vittoria &egrave; stata complicata e non siamo mai riusciti a godercela davvero, ad assaporarla per tutte le polemiche del momento&rdquo;.    Jarvis: &quot;Pecco ha fatto tutto quello che doveva fare&quot;   Che il titolo venisse consegnato a Misano, dipendeva molto dall&rsquo;avversario Francesco Bagnaia: se avesse vinto la gara, la festa sarebbe stata rimandata. E stava svolgendo tutto alla perfezione, ma a cinque giri dalla fine &egrave; scivolato dicendo addio ad ogni sogno di gloria. &ldquo;Pensavamo che la Ducati dovesse dominare, e ovviamente hanno dominato nelle prime fasi della gara con Jack e Pecco che andavano molto veloci&rdquo;, ha ammesso Jarvis, poi per&ograve; &egrave; arrivato l&rsquo;errore &ldquo;Pecco ha fatto tutto quello che doveva fare, ma non era facile avere quella pressione. Inoltre avere Marquez alle calcagna a due decimi per tutta la gara &egrave; difficile. Ha commesso solo un piccolo errore e all&#39;improvviso noi siamo diventati campioni&rdquo;.  MotoGP: Vinales-Aprilia, un binomio che inizia a funzionare   

L&rsquo;ad della Casa di Iwata ha raccontato le sensazioni del titolo appena vinto dal francese, a sei anni di distanza dal precedente, che per&ograve; aveva lasciato un po&rsquo; di amaro in bocca

MotoGP, Jarvis: &ldquo;Il titolo di Quartararo pi&ugrave; bello della doppietta 2015&rdquo;

Gli inizi della carriera di Fabio Quartararo nel Mondiale sono stati tutt&rsquo;altro che rosa e fiori e dopo il suo arrivo nel 2015, quando ha conquistato due secondi posti in Moto3, le difficolt&agrave; hanno fatto presto ad arrivare. Le alte aspettative sul suo conto sono state cos&igrave; prontamente deluse fino a quando, nel 2018, il francese &egrave; stato preso sotto l&rsquo;ala di Luca Boscoscuro nella squadra Speed Up. L&igrave; &egrave; fiorito nuovamente.  La prima vittoria del Mondiale con Boscoscuro   Con la squadra veneta il giovane francese ha assaporato la prima vittoria iridata, sul circuito di Barcellona e il team Speed Up ha voluto ricordare quel momento sui social: &ldquo;Tutto &egrave; iniziato qui. Era il 2018. Eravamo insieme a Barcellona. Ti abbiamo visto salire su quel podio per la prima volta. Impossibile dimenticare la prima vittoria nel Campionato Mondiale Moto2 di Fabio, con i colori del #TeamSpeedUp&rdquo;. Tutto &egrave; successo in fretta, quella vittoria l&rsquo;ha messo in mostra, Yamaha l&rsquo;ha voluto e l&rsquo;anno dopo ha debuttato in MotoGP riuscendo fin da subito a impressionare.     &nbsp;   &nbsp;  &nbsp;    &nbsp;     Visualizza questo post su Instagram   Un post condiviso da Speed Up Racing (@speedup_team)      Titolo meritato   Domenica 24 ottobre il 22enne &egrave; salito sul tetto del mondo, ha vinto il titolo della top class e da Speed Up non potevano che arrivare i complimenti: &ldquo;La MotoGP ti ha incoronato Campione Mondiale. Un successo straordinario, per un pilota straordinario. Gli applausi sono tutti per te. Grande Fabio! Fieri di averti incontrato sulla nostra strada&rdquo;.  Quartararo continua il 20: &egrave; Rea l&#39;ultimo superstite dei &quot;numeri 1&quot; 

La squadra veneta ha rilanciato il fenomeno francese nel Mondiale, tre anni fa, e oggi applaude il suo grande risultato nella top class

MotoGP, Speed Up a Quartararo: &ldquo;Fieri di averti incontrato sulla nostra strada&rdquo;

Tra i tanti temi offerti dal weekend di Misano appena trascorso c&rsquo;&egrave; la buona prestazione offerta da Maverick Vinales. Il pilota spagnolo, ritornato in pista dopo lo stop di Austin seguito alla perdita del cugino Dean Berta, ha concluso il GP Emilia Romagna in top ten, cogliendo un prezioso ottavo posto finale.  MotoGP: Quartararo come Uncini, Hayden e Stoner  Vinales: &ldquo;Setting azzardato, ma ha pagato&rdquo;   Piazzamento che assume ancora pi&ugrave; importanza guardando il distacco dal compagno Aleix Espargaro, sesto al traguardo con un solo decimo di vantaggio di Maverick. Risultati che danno fiducia a Vinales, 18esimo ad Aragon al debutto con la RS-GP e 13esimo a Misano 1.  Il risultato di domenica scorsa &egrave; figlio del sapiente lavoro svolto nel box: &quot;Sono contento perch&eacute; prima della gara abbiamo fatto un grosso cambiamento al bilanciamento della moto, era un rischio ma il nostro obiettivo &egrave; provare a conoscere sempre meglio questa moto - ha spiegato Top Gun a fine gara - Ha funzionato alla grande, infatti ho avuto un buon ritmo fin dai primi giri. Il dover recuperare da una posizione di partenza non buona mi ha impedito di lottare per un risultato ancora pi&ugrave; importante. Sono molto fiducioso dopo quanto mostrato oggi, passo dopo passo stiamo amalgamando il pacchetto pilota-squadra-moto e questo &egrave; fondamentale&quot;.  &ldquo;Stiamo iniziando ad essere competitivi, specialmente a met&agrave; gara, ed &egrave; quello che stiamo cercando in questo momento. Ringrazio la squadra per il lavoro svolto&rdquo;.  I numeri della rimonta   &nbsp;    Parole, quelle di Vinales, suffragate dai dati rivelati dai cronologici: dal giro 18 al 27 lo spagnolo &egrave; sceso ben 4 volte sotto il muro dell&rsquo;1&rsquo;33, facendo segnare il proprio miglior tempo (1&#39;32.533) al 20esimo passaggio. Questo crono &egrave; stato il quarto tempo pi&ugrave; veloce fatto segnare in gara, dietro Bagnaia, Bastianini e Marquez. Un ritmo che ha permesso a Maverick, partito con gomma media davanti e mordida dietro, di recuperare ben 11 posizioni rispetto alla 19esima casella di partenza: una qualifica migliore gli avrebbe permesso, senza dubbi, di ambire a qualcosa di pi&ugrave; che un piazzamento nei primi 10.  L&#39;affiatamento del pacchetto moto-pilota-gomme, sapientemente amalgamato dal box di Noale, inizia pian piano ad arrivare. Confermare quanto visto in Riviera anche a Portimao e Valencia sar&agrave; la chiave per avviarsi verso un 2022 che, con la necessaria costanza di risultati, potr&agrave; rivelarsi molto promettente per l&rsquo;accoppiata Vinales-Aprilia.  MotoGP, Valentino Rossi: &ldquo;Marquez mi ha fatto perdere nel 2015&rdquo; 

Lo spagnolo ha concluso il GP Emilia Romagna all&#39;ottavo posto grazie a un ritmo molto buono nel finale di gara: &quot;La competitivit&agrave; c&#39;&egrave;&quot; dice spagnolo. E i numeri gli danno ragione&nbsp;

MotoGP: Vinales-Aprilia, un binomio che inizia a funzionare

Il weekend del GP Emilia Romagna ha saputo regalare tantissime emozioni: dal titolo mondiale di Fabio Quartararo al saluto di Misano a Valentino Rossi, passando per il giro d&rsquo;onore in ricordo di Fausto Gresini.  Una miriade di eventi avvenuti nel fine settimana in cui il Motomondiale si &egrave; fermato per il decimo&nbsp;anniversario dalla morte di Marco Simoncelli. Commemorazione che ha trovato il suo culmine sabato 23 ottobre, a dieci anni esatti dall&rsquo;incidente di Sepang, quando &egrave; stata piantata una quercia in corrispondenza dell&rsquo;omonima curva per ricordare Marco.  Una cerimonia da brividi, cos&igrave; raccontata da Paolo Simoncelli attraverso il suo blog.    Il racconto di un weekend toccante   &ldquo;Questo fine settimana mi ha fatto vivere alcuni momenti speciali: la cerimonia della piantumazione della &lsquo;quercia del Sic&rsquo; &egrave; stata molto intima &ndash; ha raccontato Simoncelli - &Egrave; stato incredibile come, durante una giornata uggiosa, un raggio di sole sia riuscito a filtrare, irradiando un arcobaleno che sapeva di magico. Era bellissimo&rdquo;.  Non &egrave; stato l&rsquo;unico modo per ricordare Marco: &ldquo;All&rsquo;imbrunire a Coriano &egrave; partita la fiamma di 58 secondi dal monumento che ci regal&ograve; Lino Dainese. Ho apprezzato il silenzio rispettoso e quasi surreale. &Eacute; stato un momento di raccolta davvero toccante, molto sentito da parte mia e della mamma&rdquo;.  Attimi che hanno attirato l&rsquo;attenzione degli appassionati da ogni angolo del mondo, testimonianza del grande affetto nutrito ancora oggi nei confronti di SuperSic. &ldquo;Vi ha partecipato la mia intera squadra che ringrazio per la vicinanza, cos&igrave; come ringrazio il mondo intero semplicemente per esserci stato. Dico tutto il mondo si, perch&eacute; ho sentito parlare francesi, spagnoli e tedeschi&hellip; So che quelli che non c&rsquo;erano hanno vissuto questo anniversario davanti al telegiornale o sui social e anche se non vi conosco, semplicemente grazie&rdquo; ha concluso Paolo.  &quot;SIC&quot;, il documentario dedicato a Marco Simoncelli arriva nei cinema   

Il pap&agrave; dell&#39;indimenticato Marco Simoncelli ha raccontato le emozioni vissute a Misano nel ricordo del figlio scomparso nel 2011&nbsp;

MotoGP, Paolo Simoncelli: &ldquo;Tutto il mondo era con noi per ricordare Marco&rdquo;

Non &egrave; durato neanche tre giri il Gran Premio dell&rsquo;Emilia Romagna per Joan Mir, che ha commesso un errore e ha portato con s&eacute; nella ghiaia Danilo Petrucci. Dopo l&rsquo;ottavo posto americano, e il sesto a Misano, il maiorchino della Suzuki ha vissuto un altro fine settimana difficile e partito dalla diciottesima casella, doveva essere una prova tutta all&rsquo;attacco, ma &egrave; durata troppo poco.  La sfida con Zarco   Si tratta del secondo &ldquo;zero&rdquo; stagionale per Mir (dopo quello ottenuto in Francia) che come l&rsquo;anno scorso ha mostrato&nbsp; una costanza invidiabile, ma con qualche difficolt&agrave; in pi&ugrave;. Il suo bottino infatti parla di quattro terzi posti e un secondo posto, e neanche una vittoria almeno finora. In compenso ci sono state quattro top 5 e ha registrato come peggior risultato al traguardo il nono posto. Una stagione non certo brillante, che lo ha relegato per ora al terzo posto iridato dove ha un vantaggio di 23 punti su Johann Zarco. Il francese, quinto a Misano, far&agrave; il possibile per strappargli la medaglia di bronzo, ma l&rsquo;appuntamento portoghese sorride a Mir dove ad aprile assapor&ograve; il podio.&nbsp;    L&#39;abbraccio con Petrucci   La sua caduta ha posto fine anzitmpo alla gara di Petrucci, che stava disputando la sua ultima gara italiana. Un bel rammarico per il ternano, nel giorno peraltro del suo compleanno, ma come sempre si &egrave; mostrato molto umano. &quot;Petrux&quot; ha accettato le scuse del rivale, che sui social lo ha anche ringraziato per la sua sportivit&agrave;.     &nbsp;   &nbsp;  &nbsp;    &nbsp;     Visualizza questo post su Instagram   Un post condiviso da MIR36 (@joanmir36official)      Pagelle MotoGP Emilia Romagna: Bagnaia esagerato, Quartararo al settimo cielo 

Il maiorchino non ha completato nemmeno tre giri sul circuito romagnolo, e ora l&#39;obiettivo sar&agrave; tutto sul portare a casa la medaglia di bronzo

MotoGP, Mir dopo l&#39;incidente a Misano: &ldquo;Grazie Danilo per la tua sportivit&agrave;&rdquo;

L&#39;uomo che per tanti &egrave; il pi&ugrave; fortunato del mondo ha un&#39;identita e un volto. E in questi giorni sta diventando famoso sui social. Si tratta di Michele, il ragazzo che, dopo la gara di Misano, l&#39;ultima italiana per Valentino Rossi, &egrave; riuscito a prendere al volo il casco che il Dottore ha lanciato verso le tribune.  &ldquo;Profuma di leggenda&rdquo;   Nelle ultime ore sta riscuotendo un successo incredibile sui social network e il perch&egrave; &egrave; molto facile da capire. Michele, &egrave; il fortunato che domenica, dopo la gara, &egrave; riuscito a prendere al volo il casco del suo idolo, Valentino Rossi. Casco che il pilota Yamaha Petronas aveva fatto fare ad hoc in occasione di questo Gran Premio e che raffigurava proprio i suoi tanti tifosi con le bandiere gialle e un cuore centrale a volerli ringraziare tutti. E dopo alcuni giorni di silenzio, nella giornata di ieri, il ragazzo che ha afferrato il casco ha postato una foto sia su Instagram che su Facebook in cui &egrave; raffigurato a letto di profilo accanto al casco: &ldquo;Buonanotte! - ha scritto - E si, profuma di leggenda&rdquo;.    Spunta il video della presa   In tanti hanno commentato questa foto scrivendo al ragazzo quanto fosse stato fortunato, di &ldquo;custodirlo&rdquo; con amore come segno di tutti i tifosi che avrebbero voluto stringerlo. Altri gli hanno chiesto se era disposto a venderlo, mentre qualcuno, al contrario, gli ha detto di non venderlo mai. Su tutti, una ragazza che si trovava nella sua stessa tribuna e che ha assistito alla presa del casco in diretta, ha voluto lasciare un bel commento: &ldquo;Quando ho visto che indossavi la maglietta del SIC, ho pensato che fosse capitato proprio alla persona giusta&rdquo;. In un altro post, anche il video del lancio del casco da parte di Vale ripreso dalle persone in tribuna.    MotoGP Misano, Rossi: &ldquo;Avevo detto a Bagnaia di non montare la dura&rdquo; 

Il ragazzo che adesso in tanti invidiano ha postato sui social la foto che lo ritrae con il casco usato dal Dottore nel GP Emilia Romagna. Tanti i commenti e, a sorpresa, spunta anche il video della presa perfetta

MotoGP, il casco di Valentino Rossi a Misano? &ldquo;Profuma di leggenda&rdquo;

Il penultimo Gran Premio stagionale Enea Bastianini lo inizia da leader nella speciale classifica riservata ai debuttanti, in cui &egrave; in piena lotta per vincere il premio di &ldquo;miglior rookie del 2021&rdquo;. L&rsquo;osso duro da battere sar&agrave; Jorge Martin, a cui ha soffiato il primo posto nel Gran Premio dell&rsquo;Emilia Romagna (le sue dichiarazioni), nel quale lo spagnolo ha assaggiato l&rsquo;asfalto, come fatto un mese fa. Eppure se andiamo a vedere i risultati, Martin da debuttante &egrave; gi&agrave; riuscito a vincere una gara, in Austria, e pur essendo entrambi alla guida di una Ducati, le due moto sono diverse tra loro.  Martin tra alti e bassi   Tra i due il pilota di Madrid &egrave; quello in una posizione privilegiata, considerando che &egrave; nel team Pramac alla guida di una Ducati ufficiale. E fin da subito &egrave; riuscito a trovare il feeling con la Desmosedici GP, tanto che al secondo appuntamento del Qatar aveva conquistato la pole position e il primo podio.  Poi, per&ograve;, &egrave; arrivata la batosta: una caduta veloce sul circuito di Portimao l&rsquo;ha costretto a saltare i tre GP successivi, tra operazioni e ospedali. Dopo le prime gare del ritorno un po&rsquo; sottotono, ecco l&rsquo;acuto: la vittoria, la sua prima in MotoGP, in Austria. Gioia che ancora manca ad Enea, ma che ha avuto una crescita costante nella categoria e, rispetto allo spagnolo, ha sbagliato meno. Infatti nelle ultime cinque gare, Martin ha visto la bandiera a scacchi solo in due, ad Aragon e Austin, e ora paga 5 punti dal romagnolo.  Il grande finale di Enea   La stagione del &ldquo;Bestia&rdquo;, invece, lo ha visto adattarsi alla sua Desmosedici GP del team Avintia con costanza e senza esagerare, tanto che ora sta raccogliendo i frutti del duro lavoro della prima parte di stagione. A parte tre zeri, di cui uno per un problema tecnico, il pupillo di Carlo Pernat sta inanellando prestazioni positive una dopo l&rsquo;altra e a Misano ha raccolto il secondo podio stagionale, terzo posto come un mese prima sulla stessa pista di casa. Tra due settimane si corre a Portimao, dove Martin ha pessimi ricordi e Bastianini aveva centrato la nona posizione. Ed entrambi, ora con pi&ugrave; esperienza, punteranno in alto.  MotoGP: perch&eacute; Misano &egrave; al centro del mondo   

Il campione in carica di Moto2 &egrave; cresciuto molto bene nella top class ed &egrave; diventato un duro rivale per lo spagnolo, che nelle ultime tre gare &egrave; caduto due volte

MotoGP, sorpasso a Misano: Bastianini supera Martin nella classifica rookie

Ecco il momento del lancio del casco da parte di Valentino Rossi tra le urla dei suoi tanti tifosi

MotoGP, Rossi lancia il casco a Misano: il video della presa perfetta

Il ritiro, la &ldquo;pensione&rdquo;, la bimba in arrivo, i rivali di una vita. Questi i temi affrontati da Valentino Rossi in un&rsquo;intervista rilasciata a &#39;Le Iene&#39; dopo il GP Emilia Romagna, l&rsquo;ultima gara sul suolo italiano per il pesarese.  Pagelle MotoGP Emilia Romagna: Bagnaia esagerato, Quartararo al settimo cielo  L&rsquo;ultima Misano e il futuro tra le auto   &ldquo;&Egrave; stato un weekend molto emozionante, con una grande atmosfera&rdquo; ha spiegato il Dottore ai microfoni della trasmissione. &ldquo;Era pieno di gente, pieno di tifosi. Poi sono contento perch&eacute; sono riuscito a fare una bella gara. Partivo indietro e son finito decimo, sono riuscito ad andare piuttosto forte. Ho fatto dei sorpassi, mi sono divertito, quindi &egrave; stato il miglior modo per salutare. E dopo la bandiera a scacchi mi sono fermato sotto la tribuna, ho tirato il casco, &egrave; stato bello&rdquo;.  Tra due GP la sua avventura da pilota MotoGP sar&agrave; giunta al termine: &ldquo;Il ritiro?&nbsp;Mi dispiace andare in pensione, ma continuo a fare il pilota, correr&ograve; con una macchina l&rsquo;anno prossimo. Rimarr&ograve; in pista, senn&ograve; mi annoio&rdquo;. Rossi &egrave; gi&agrave; pronto ad affrontare un futuro a quattro ruote. In quale categoria? &ldquo;Correr&ograve; con delle macchine GT, serie Endurance, per&ograve; dobbiamo capire che campionato fare&rdquo;.  A proposito della decisione di appendere il casco al chiodo, Valentino ha spiegato di aver preso la decisione dopo il GP Olanda, terminato nella ghiaia dopo un weekend piuttosto complicato. &ldquo;Ho pensato di continuare per&ograve; mi sono detto: &lsquo;Vedo quanto sono competitivo, se riesco a vincere, se riesco a salire sul podio, se riesco a fare delle belle gare&rsquo;. Per&ograve; quest&rsquo;anno &egrave; stata pi&ugrave; dura del previsto, mi aspettavo di andare un po&#39; pi&ugrave; forte, di fare meno fatica. Dopo la gara di Assen, e li mi ero prefissato di decidere con calma, ho aspettato una settimana e poi ho detto: &#39;Via, ci siamo&#39; . Ho 42 anni, gli altri piloti ne hanno 25. Fossi stato pi&ugrave; giovane ci sarebbe stato il tempo per ripensarci ma ormai va bene cos&igrave;&rdquo;.    Il rammarico del 2015   Per Rossi c&rsquo;&egrave; stato anche il tempo di ripercorrere le immagini della sua carriera, compresa la discussa stagione 2015: &ldquo;Ci sono dei ricordi molti brutti perch&eacute; c&rsquo;&egrave; stata una grande lotta tra me e Lorenzo e abbiamo avuto dei problemi con Marquez che mi ha fatto perdere. Non si era mai visto che un campione corra per far perdere un altro e non per vincere lui. Mi dispiace non aver vinto 10 mondiali perch&eacute; a Valencia (nel 2006, ndr) ho sbagliato e sono caduto ma questo ha fatto pi&ugrave; male. &Egrave; un grande rammarico perch&eacute; non me l&rsquo;aspettavo e da l&igrave; non &egrave; stato pi&ugrave; lo stesso. I pi&ugrave; grandi rivali della mia carriera? Biaggi, Stoner, Lorenzo&rdquo;.  In attesa della bambina   Adesso lo aspetta la vita da pap&agrave;: &ldquo;Sapere di diventare pap&agrave; &egrave; sicuramente pi&ugrave; emozionante, vincere il Mondiale &egrave; pi&ugrave; adrenalinico. Se abbiamo scelto il nome? Ce ne sono due-tre in ballottaggio. Abbiamo gi&agrave; scartato Valentina per me e Sofia per Francesca, ci piaceva Vittoria. Vedremo&rdquo;.  MotoGP, Ciabatti e la caduta di Bagnaia a Misano: &ldquo;Cos&igrave; fa male&rdquo; 

In un&#39;intervista concessa a &#39;Le Iene&#39; il nove volte campione del mondo ha ripercorso i momenti della sua carriera, parlando anche del futuro che lo attende, da pap&agrave; e pilota di auto

MotoGP, Valentino Rossi: &ldquo;Marquez mi ha fatto perdere nel 2015&rdquo;

Erano nove i punti che Raul Fernandez aveva di ritardo, in campionato, dal suo compagno di squadra Remy Gardner prima della gara di Misano. E oggi il distacco &egrave; aumentato considerevolmente a 18 lunghezze, dopo la sua caduta sul tracciato romagnolo e il settimo posto dell&rsquo;australiano. Proprio nel momento in cui lo spagnolo stava dominando e avrebbe potuto strappargli la leadership del campionato, tutto &egrave; sfumato con una caduta che pesa tanto nella lotta al titolo.  La delusione &egrave; forte   Nella veste di rookie, Fernandez sta conducendo una stagione incredibile nella classe di mezzo, in cui ha raccolto sette successi e un totale di dieci podi e in cui stava riuscendo l&agrave;ddove Marc Marquez prima di lui non era riuscito: vincere il titolo al primo anno. &ldquo;Non so cos&rsquo;&egrave; successo&rdquo; ha detto Fernandez ai microfoni di motogp.com, &ldquo;&egrave; molto difficile non sapere cosa sia successo. Quando sono in gara non penso al campionato, voglio vincere la gara. Ho commesso un errore molto strano, perch&eacute; ho fatto tutto come sempre&rdquo;.  &Egrave; tempo di distrarsi   Nulla &egrave; ancora perduto, in palio ci sono ancora 50 punti, ma &egrave; inutile negarlo: la situazione ora &egrave; pi&ugrave; che difficile per lui. A Gardner basteranno 8 punti a Portimao per diventare il nuovo campione del mondo di Moto2 e Fernandez ne &egrave; consapevole: &ldquo;Ora devo andare a casa, divertirmi, ripulire la mente da quanto successo e dare il massimo nelle prossime due gare&rdquo;. Impossibile, per lui, non avere un rammarico: &ldquo;Sono molto dispiaciuto per il mio team. Avrei dovuto pensare pi&ugrave; al campionato che a vincere la gara, ma non voglio pi&ugrave; pensare alla caduta. Prover&ograve; a migliorare in futuro&rdquo;.  Moto2: Joe Roberts operato alla spalla sinistra con successo 

Con la caduta avvenuta a Misano, lo spagnolo ha seriamente compromesso la sua lotta al titolo e ha cos&igrave; raddoppiato il distacco da Gardner

Moto2, Fernandez: &ldquo;Avrei dovuto pensare pi&ugrave; al campionato che alla gara&rdquo;

Non succedeva dal Gran Premio d&rsquo;Australia del 2019 che Honda siglasse una doppietta e ci &egrave; riuscita lo scorso fine settimana, a Misano, con i due piloti ufficiali della squadra. Marc Marquez ha compiuto una grande impresa, considerando le caratteristiche della pista e le condizioni della sua spalla, e Pol Espargar&ograve; &egrave; finalmente riuscito ad avere ottime sensazioni con la RC213V e questo gli ha valso il primo podio stagionale.  I complimenti ai due piloti   &ldquo;Dobbiamo dire che abbiamo due piloti molto forti&rdquo;, ha ammesso Alberto Puig, il team manager del team HRC al sito motogp.com. Nello specifico ha commentato: &ldquo;Per Marquez ottenere questo risultato nelle sue condizioni fisiche &egrave; una cosa incredibile. Per Pol, dopo le difficolt&agrave; avute con la moto, &egrave; molto importante&rdquo;. Un successo questo che, secondo lui, deriva da tanti fattori: &ldquo;&Egrave; stata una combinazione di cose, tra il team e i piloti. Ovviamente i piloti sono quelli che fanno la differenza, ma tutto il pacchetto &egrave; stato buono, ha funzionato. Possiamo solo imparare da quello che &egrave; successo e andare avanti, senza rilassarci&rdquo;.    Puig: &quot;Non abbiamo mai perso la fiducia&quot;   La Casa alata non arriva da un periodo facile: &ldquo;Sono stati difficili gli ultimi due anni, con il problema di Marc. Abbiamo provato a fare il massimo con la moto, questa doppietta &egrave; una grande liberazione per tutti. Nel team non abbiamo mai perso la fiducia quando la situazione &egrave; stata disastrosa. Questo &egrave; stato uno degli aspetti importanti del nostro gruppo, nessuno si &egrave; arreso&rdquo;. E a dirlo sono, finalmente, anche i risultati.  Fabio Quartararo: da giovane stellina a primo campione francese della MotoGP 

Dopo la doppietta firmata a Misano, il team manager di HRC ha raccontato uno dei segreti dietro a questo importante risultato e ha ammesso: &ldquo;Abbiamo due piloti molto forti&rdquo;

MotoGP, Puig: &ldquo;Nessuno in Honda si &egrave; mai arreso&rdquo;

Nel weekend che ci ha regalato l&rsquo;ultimo abbraccio tra Valentino Rossi e gli appassionati italiani, l&rsquo;annuncio dell&rsquo;ingresso della Ducati in MotoE e gli omaggi emozionanti a Marco Simoncelli e a Fausto Gresini (con il figlio Luca in pista con la sua Garelli del Team Italia), non deve passare inosservato il gesto di sportivit&agrave; di Pecco Bagnaia a Fabio Quartararo in pit lane: con la tuta ancora sporca di terra per la scivolata, dopo aver dominato quasi tutta la gara e aver tenuto accese le speranze di titolo per se stesso, per la Ducati e per l&rsquo;Italia delle moto, il piemontese &egrave; stato il primo ad andare ad abbracciare il fresco campione del Mondo.&nbsp;  Un gesto sportivo non scontato, tra due giovani protagonisti della MotoGP del presente e del futuro. Pecco e Fabio sono stati sotto i riflettori per gran parte di questo 2021, i veri duellanti di una stagione particolare, che tra cambi di casacca, postumi di infortuni e passerelle ha trovato in loro due le uniche certezze per la sfida iridata. Complimenti a Quartararo, ragazzo bravo ed educato capace di fare velocemente tesoro degli errori commessi nella seconda parte del 2020 per superare l&rsquo;esame alla prima occasione di rivincita. Alla terza stagione nella classe regina. A soli 22 anni.  Complimenti anche al nostro Bagnaia, il quale alla prima stagione da pilota ufficiale Ducati &egrave; riuscito a reagire dopo una partenza sotto tono, a scavalcare gara dopo gara nella lotta per la leadership interna Miller e Zarco, e a non far rimpiangere una figura ingombrante come quella di Dovizioso.&nbsp;  E a emozionarci fino alla fine.  MotoGP, Quartararo-Bagnaia: un testa a testa... juventino   

Al primo campione del Mondo francese della top class. Ma anche a Pecco Bagnaia. E a Valentino

L&#39;editoriale del Direttore: gi&ugrave; il cappello

Fabio Quartararo, voto 10 e lode: al settimo cielo  Quando realizzi un sogno come questo la felicit&agrave; &egrave; incontenibile e nel parco chiuso lo ha manifestato apertamente. Sapeva che oggi pi&ugrave; del sesto posto non poteva ottenere data la posizione di partenza. Ci ha pensato Bagnaia con la sua caduta. Comunque mondiale meritato.    Marc Marquez, voto 10: rinato  Il pilota spagnolo sta ritornando ai suoi massimi livelli e questa vittoria la deve anche alla sua intelligenza. Si &egrave; risparmiato durante le prove fatte in gran parte sull&rsquo;acqua e si &egrave; tenuto tutto quello che aveva per il Gran Premio. La prossima stagione parte da favorito.  Pol Espargaro, voto 9: rivede la luce  Podio dedicato alla squadra e alla casa giapponese per il grande lavoro per rendere la moto pi&ugrave; competitiva per il prossimo futuro. Il pilota spagnolo spera che questo sia un punto di partenza. Staremo a vedere.  Enea Bastianini, voto 9: esplosivo  Nonostante il quasi disastro delle prove ufficiali, il pilota riminese ha forse disputato il Gran Premio pi&ugrave; bello della sua carriera. Un misto di talento puro e di intelligenza nel gestire la gara. La Ducati dovr&agrave; tenere conto di queste cose per le scelte future.  Johann Zarco, voto 7,5: manca la scintilla  Il pilota francese non &egrave; pi&ugrave; quello di inizio stagione e non si capisce la ragione. Sicuramente l&rsquo;operazione al braccio ha pesato ma l&rsquo;impressione &egrave; che non abbia pi&ugrave; lo smalto dei primi Gran Premi. Urge un reset anche se tardivo.  Alex Rins, voto 7: evaporato  Francamente la stagione del pilota spagnolo assomiglia ad un mini disastro rispetto alle aspettative di inizio campionato. Pochi guizzi e troppe cadute sono stati il leit-motiv di quest&#39;anno. Stagione da dimenticare.  Aleix Espargaro, voto 6,5: ritorno al passato  Il pilota dell&rsquo;Aprilia sta perdendo un poco il mordente delle gare passate. Dopo il podio di Silverstone il suo rendimento &egrave; sceso di parecchio. Colpa dello sviluppo della moto o un suo appagamento?. Difficile da capire.  Maverick Vinales, voto 7: voglioso  Ha cambiato tutto quanto l&rsquo;assetto della sua Aprilia, dopo le brutte prove del weekend di Misano. Ha girato con tempi interessanti che fanno ben sperare per il futuro con la casa di Noale. Comunque qui aveva gi&agrave; provato e un poco di vantaggio lo ha avuto e&nbsp;ben sfruttato.  Luca Marini, voto 6,5: grande ripresa  Il pilota italiano ha sorpreso tutti quanti con il terzo posto sulla griglia di partenza, ma poi in gara non ha reso come ci si aspettava. Comunque un salto in avanti per la sua conoscenza della moto di Borgo Panigale. Forse un po&#39; pi&ugrave; di lavoro sul fisico non guasterebbe.  Valentino Rossi, voto 6,5: soddisfatto e rimborsato  Un decimo posto a Misano quando la catena ti &egrave; gi&agrave; scesa da tempo &egrave; un buon risultato. Quindi pi&ugrave; che soddisfatto, ma sopratutto rimborsato dall&rsquo;affetto mostruoso e riconoscente da parti di tutti gli appassionati delle due ruote. Riconoscimento pi&ugrave; che dovuto.    Brad Binder, voto 6: anonimo  Il giovane pilota sudafricano continua a fare il suo, senza per&ograve; brillare come ci si aspettava. Ormai &egrave; la prima punta della casa austriaca, ma alla fine si tratta di una magra consolazione. Occorre molto di pi&ugrave;.  Michele Pirro, voto 6: gran faticatore  Alla fine, il buon Michele fa sempre la sua bella figura. Magari su un circuito dove macina migliaia di chilometri per la sua Ducati ci si aspettava qualcosina di pi&ugrave;. Comunque bene, su di lui puoi sempre contare.  Andrea Dovizioso, voto 5: difficoltoso  Penso che il pilota forlivese si aspettasse molto di pi&ugrave; dalla sua Yamaha, probabilmente credeva fosse molto pi&ugrave; facile la sua guida sopratutto per quanto riguarda la frenata. L&rsquo;impressione &egrave; che debba lavorare molto prima di adattarla al suo stile di guida.  Franco Morbidelli, voto 6: dolorante  Merita la sufficienza per la voglia di ritornare a correre dopo il brutto incidente al ginocchio. Sino che ha potuto ha corso benissimo, poi il dolore non gli ha permesso di fare meglio. Comunque bravo.  Takaaaki Nakagami, voto 5: sfortunato  Ha voluto portare a termine il Gran Premio nonostante i grandi problemi alle sospensioni della sua Honda. Comunque il suo miglior campionato era quello della scorsa stagione, ma purtroppo per lui non &egrave; riuscito a sfruttarlo.  Francesco Bagnaia, voto 5: esagerato  Ha fatto la gara che ci aspettavamo tutti quanti, ma la caduta ha fatto svanire i sogni di gloria. Peccato per lui e la Ducati che meritavano un altro finale. Credo che la scelta della gomma dura sull&rsquo;anteriore abbia giocato a sfavore.  MotoGP, Ciabatti e la caduta di Bagnaia a Misano: &ldquo;Cos&igrave; fa male&rdquo;    Miguel Oliveira, voto 5: in confusione  Francamente ci si aspettava molto di pi&ugrave; dal pilota portoghese. La casa austriaca aveva puntato su di lui per il campionato, ma le aspettative sono andate deluse. Credo che alla KTM&nbsp;manchino i piloti per giocarsi il titolo.  Jorge Martin, voto 5: esagerato  Il grande talento spagnolo ha il difetto di esagerare troppo e lo dimostrano le troppe cadute durante il campionato. Oggi ha perso la leadership del rookie dell&rsquo;anno a favore di Bastianini. Sar&agrave; un bel duello gli ultimi due Gran Premi.  MotoGP, Martin rivela: &ldquo;Forse mi opereranno prima di Portimao&rdquo;  Iker Lecuona, voto 5: in discesa  Aveva fatto un weekend con i fiocchi e anche in gara non stava andando affatto male. Poi la caduta ha rovinato il castello. &Eacute; un peccato che la prossima stagione emigrer&agrave; in Superbike con la Honda ufficiale. Con un altro percorso sarebbe ancora qui.  Alex Marquez, voto 5: evanescente  Ormai il fratello di Marc &egrave; in una china discendente pericolosa per la sua carriera. La Casa giapponese ci ha messo del suo per infilarlo in questo tunnel. Speriamo per lui che trovi la via di uscita.  Jack Miller, voto 5: irriconoscibile  Anche il pilota australiano ha optato per la gomma hard sull&rsquo;anteriore come il suo compagno di squadra Pecco Bagnaia ed anche lui &egrave; caduto. Due indizi fanno una prova purtroppo per loro.  Danilo Petrucci, voto 5: sfinito e sfortunato  Non stava facendo un brutto Gran Premio, almeno migliore di quelli precedenti, ma questa volta ci ha pensato Mir a farlo cadere, naturalmente non intenzionalmente. Annata completamente da dimenticare.    Joan Mir, voto 5: furioso  A parte la caduta, il pilota spagnolo non ne pu&ograve; pi&ugrave; di questa stagione e probabilmente non ha pi&ugrave; fiducia nella sua Suzuki che poco ha sviluppato questa stagione. Addio mondiale vinto la scorsa stagione. Davide Brivio se ci sei, batti un colpo. 

Ecco i voti ai piloti della Top Class dopo il secondo GP a Misano, che ha consegnato il titolo a El Diablo il titolo 2021&nbsp;

Pagelle MotoGP Emilia Romagna: Bagnaia esagerato, Quartararo al settimo cielo

Il pilota Yamaha che ieri ha vinto il titolo MotoGP, ha ricevuto le congratulazioni non soltanto dai suoi colleghi, ma anche da piloti del motocross, della Formula 1 e dai calciatori.

MotoGP: tutti pazzi per Quartararo, le congratulazioni social al campione 2021

Nella domenica in cui il team Pramac ha conquistato il riconoscimento come &ldquo;Best Indipendent team&rdquo; 2021, Jorge Martin non ha visto la bandiera a scacchi, a seguito di una scivolata avvenuta poco prima di met&agrave; gara sulla pista di Misano. Una caduta piuttosto veloce, che fortunatamente l&rsquo;ha visto rialzarsi senza nessun problema. Quinto posto, invece, per il suo compagno di squadra, Johann Zarco.  Il weekend &egrave; stato comunque buono   &ldquo;&Egrave; stato un peccato&rdquo; ha raccontato il pilota di Madrid, &ldquo;ho perso l&rsquo;anteriore e non c&rsquo;&egrave; stato nulla da fare. Sono dispiaciuto, ho commesso un errore e sono scivolato. Peccato perch&eacute; il passo era buono e avevo buone sensazioni&rdquo;. La cosa pi&ugrave; importante &egrave; che questa caduta non gli abbia provocato alcun problema fisico e tutto sommato il bilancio del Gran Premio &egrave; positivo: &ldquo;Per fortuna sto bene perch&eacute; &egrave; stata una caduta molto veloce. Queste cose possono sempre capitare. In generale sono felice del fine settimana perch&eacute; sul bagnato sono migliorato e sull&rsquo;asciutto ero competitivo&rdquo;.    Il ritorno a Portimao   Tra due settimane l&rsquo;azione si sposter&agrave; in Portogallo, sul circuito dove la MotoGP ha gi&agrave; corso ad aprile e lui ha avuto un brutto incidente: &ldquo;A Portimao ho rimediato un grande infortunio. Fisicamente sto bene, ho solo un problema con un muscolo della gamba, mi &egrave; iniziato a fare male dopo i primi dieci giri&rdquo;. Sar&agrave; quindi necessario fare un check medico: &ldquo;Vediamo cosa mi dir&agrave; il dottore, forse mi dovranno operare questa settimana, non lo so ancora. Ma si tratta di una cosa piccola e arriver&ograve; pronto per Portimao&rdquo;. La pista con cui ha un conto in sospeso.  MotoGP, Bagnaia tradito dalla gomma: &quot;Dovevamo rischiare e l&#39;abbiamo fatto&quot; 

Lo spagnolo ha concluso anzitempo la gara di Misano, con una caduta ad alta velocit&agrave;, e dopo i primi dieci giri ha avuto un fastidio alla gamba, per cui valuter&agrave; il da farsi

MotoGP, Martin rivela: &ldquo;Forse mi opereranno prima di Portimao&rdquo;

L’ultima di Valentino in Italia e la vittoria del mondiale di Quartararo. Riviviamo i momenti più iconici del weekend di gara a Misano!

Dalla caduta di Bagnaia al successo di Marquez: le foto del GP Emilia Romagna

Tra promossi e bocciati, il secondo GP di Misano della Moto2 ha senza dubbio regalato emozioni. Quando Raul Fernandez sembrava aver messo le mani su vittoria e leadership di campionato, ecco infatti arrivare il colpo di scena, con lo spagnolo a terra e Remy Gardner nuovamente in vetta, nonostante una corsa tutta in difesa.  Con i due contendenti per il titolo lontano dal podio ci ha pensato Sam Lowes a prendersi la scena, insieme al compagno Augusto Fernandez, bravo a risalire dopo il long lap penalty. Sorridono anche Celestino Vietti e Stefano Manzi, che grazie al profumo di casa tornano a conquistare punti, mentre Marco Bezzecchi si lecca le ferite di un weekend nero.  Le pagelle del GP dell&rsquo;Emilia Romagna   Sam Lowes: 9, opportunista  In passato sono spesso stati gli altri ad approfittare dei suoi errori, ma a Misano il copione &egrave; mutato. L&rsquo;uscita di scena di Fernandez infatti spalanca all&rsquo;inglese le porte del successo, che fa il paio con la bellissima pole del giorno prima. La velocit&agrave; di Sam non &egrave; mai stata in discussione, e questo successo &egrave; l&rsquo;ennesima dimostrazione.  Augusto Fernandez: 9, implacabile  Stesso voto del compagno per lo spagnolo, che si complica la vita ma rimedia. Il long lap incassato dopo i fatti della Q2 sembrava dover mettere la parola fine alle speranze di podio di Augusto, che invece grazie ad un passo da vittoria &egrave; riuscito a risalire. La sua audacia nel finale viene premiata con un pizzico di fortuna, ossia con il problema tecnico di Canet che gli consegna la seconda piazza, ma la gara resta un capolavoro.  Aron Canet: 8, positivo  Secondo podio in tre gare per il pilota del team Aspar, che a Misano si esalta. Dopo il terzo posto della prima gara infatti si conferma anche nella seconda, con una gara intelligente e senza sbavature. Negli ultimi metri la poca benzina rimasta gli impedisce di ottenere una meritata seconda posizione, ma il risultato di valore resta per un pilota che, se in giornata, in categoria pu&ograve; fare la differenza.  Celestino Vietti: 7.5, on fire  Nel giorno pi&ugrave; complicato del capitano Bezzecchi, il team Sky pu&ograve; contare su di lui che non sbaglia nulla. Bravo sabato a conquistare la quinta casella, domenica non si lascia inghiottire dal gruppo nonostante qualche momento di calo, ed anche grazie ad alcuni episodi a suo favore conquistare il suo miglior risultato stagionale. Un 2021 denso di alti e bassi per il piemontese, che dimostra per&ograve; di meritare la Moto2.  Fabio Di Giannantonio: 6.5, combattivo  Partire in P20 in Moto2 pu&ograve; essere una condanna, ma non per il romano. Con grinta Fabio riesce a risalire, entrando in top ten ed arrivando a meno di due secondi dal leader del mondiale Gardner. Ovviamente l&rsquo;ottava piazza non rispecchia gli obiettivi del portacolori Gresini, ma in certe giornate non si pu&ograve; fare altro che accontentarsi.  Remy Gardner: 6, fortunato  Per vincere i titoli serve spesso anche un piccolo aiutato dalla dea bendata, che a Misano non ha tolto lo sguardo da Remy. In una gara dove l&rsquo;australiano raramente &egrave; riuscito ad attaccare, e quando lo ha fatto ha pure incassato un long lap penalty per il contatto con Chantra al carro, ecco che tutto si rianima con l&rsquo;uscita di scena del compagno - rivale Fernandez, che consegna nelle mani dell&rsquo;australiano 18 preziosi punti di vantaggio in campionato. Ad ogni modo Gardner deve ritrovarsi, perch&eacute; altre due gare come quella di ieri potrebbero non bastare.  Raul Fernandez: 5.5, onore delle armi  E&rsquo; vero, Raul ha buttato via una gara che sembrava vinta, ma criticarlo &egrave; sinceramente difficile. Parliamo in fin dei conti di un debuttante, che negli ultimi GP ha ampiamente sovvertito a suo favore l&rsquo;inerzia della corsa del mondiale, arrivando per qualche giro ad occupare la testa del mondiale. Trovare la causa della sua caduta alla quercia resta difficile, in primis per la dinamica, ma quel che resta &egrave; una prova pi&ugrave; che onorevole.  Marco Bezzecchi: 5, volenteroso  Il discorso fatto per Fernandez vale in parte anche per riminese, capace di rimontare dalla P24 sino alla P7, fino a quando la sua corsa non si &egrave; anticipatamente conclusa nella ghiaia. Una battuta d&rsquo;arresto che non ci voleva, e che rappresenta il secondo zero nelle ultime quattro gare, contro gli zero ritiri delle precedenti dodici gare. Ora non resta che rimettersi in sesto per difendere il terzo posto in campionato.  MotoGP Misano, Quartararo: &ldquo;Avrei voluto vincere il titolo in un altro modo&rdquo; 

L&#39;errore di Raul Fernandez spalanca le porte del successo a Lowes, con Augusto Fernandez fantastico secondo. Canet conferma l&#39;amore per Misano, Bezzecchi affonda mentre Gardner...

Moto2, GP Emilia Romagna: le pagelle di Misano

        Le prestazioni fornite da Aldeguer nelle gare in cui ha sostituito Yari Montella, hanno confermato quanto Luca Boscoscuro ci avesse visto lungo sul campione europeo Moto2 di quest&rsquo;anno. Lo spagnolo infatti &egrave; stato messo sotto contratto dal manager veneto per i prossimi tre anni, cosa rara di questi tempi e prima volta assoluta nella Moto2. Dall&rsquo;anno prossimo Fermin far&agrave; coppia con Romano Fenati, new entry della squadra e rientrante in Moto2. Le parole di Fermin Aldeguer e Luca Boscoscuro  A margine dell&rsquo;annuncio hanno parlato il pilota spagnolo ed il manager veneto Fermin Aldeguer ha dichiarato: &ldquo;Poter disputare un anno completo nel Campionato del Mondo &egrave; per me un sogno che si avvera. Aspettavo questo momento da quando ero bambino e ora che finalmente &egrave; arrivato non vedo l&rsquo;ora di viverlo e di approfittare dell&rsquo;opportunit&agrave; per crescere ed acquisire pi&ugrave; esperienza possibile. Sappiamo che non sar&agrave; un anno facile, nel quale dovremo raccogliere dati e lavorare molto. Gi&agrave; non sto nella pelle, non vedo l&rsquo;ora che arrivi la prima gara della prossima stagione per poter lottare nel Campionato del Mondo.&rdquo;&nbsp; Luca Boscoscuro invece ha detto: &ldquo;Accompagnare un pilota nella sua crescita e aiutarlo a far emergere il talento, credo sia uno dei compiti pi&ugrave; difficili ma allo stesso tempo motivante e fondamentale di questo sport. Siamo orgogliosi di iniziare questo percorso con Ferm&iacute;n, un pilota molto giovane, talentuoso e che ha dimostrato di poter dare tanto al mondo del motociclismo.&rdquo;  &nbsp;       

Lo spagnolo, campione europeo Moto2 in carica proprio con SpeedUP, sar&agrave; il pilota della squadra per i prossimi tre anni ed affiancher&agrave; Fenati a partire dal 2022

146 risultati per 'GP Emilia-Romagna'

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