La Moto2 ha regalato un piccolo cambio di spartito in Austria, con un pilota non appartenente al team Ajo capace di vincere. Dopo Fabio Di Giannantonio a Jerez sono passate cinque gare prima che qualcuno riuscisse a spodestare Remy Gardner e Raul Fernandez, e quel qualcuno &egrave; Marco Bezzecchi. Il romagnolo ha finora fatto della costanza la sua arma, ma appena ha potuto ha tirato nuovamente fuori gli artigli.  I primi due della classifica iridata hanno guardato il podio dall&rsquo;esterno, lasciando spazio ad Aron Canet ed Augusto Fernandez, che torna a brillare dopo un anno a dir poco travagliato. Torna a farsi vedere ai piani alti anche Celestino Vietti, mentre raccolgono solo pochi punti il gi&agrave; citato Di Giannantonio e Sam Lowes, definitivamente fuori dalla lotta iridata.  Le pagelle del GP di Stiria   Marco Bezzecchi 10, Guastafeste  Nella gara pi&ugrave; importante per i colori KTM Marco si mette tutti alle spalle e torna a vincere, compiendo una gara quasi perfetta. A differenza di tutti gli altri (Gardner in primis) il riminese non sbaglia nulla, danzando insieme alla sua Kalex e recuperando punti importanti in ottica campionato. Ora la classifica dice -44, il che rende lecito sperare ancora.  Augusto Fernandez 8, Bentornato  Il cambio di capotecnico ad inizio anno ha regalato allo spagnolo nuova linfa, alla quale per&ograve; andava aggiunta quella giusta dose di concretezza. Dopo alcune gare concluse anzitempo Augusto torna quello che aveva impressionato tanti, e chiss&agrave; che questo podio non lo renda una mina vagante da qui alla fine della stagione.  Ai Ogura 7.5, Conferma  Il giapponese si conferma una delle liete sorprese di questa stagione, ottenendo un altro piazzamento in top five. In una gara complicata Ogura limiti gli errori e tiene il passo dei migliori, tenendosi alle spalle piloti con un carico di esperienza notevolmente maggiore.  Remy Gardner 7, Impreciso ma presente&nbsp;  Un errore durante la battaglia con Bezzecchi gli preclude il podio, ma ancora una volta l&rsquo;australiano era pronto a giocarsi il successo. Chiude il primo set austriaco allungando in campionato su Fernandez, e per domenica resta il favorito per il successo.  Celestino Vietti 7, Ritorno di fiamma  Dopo un inizio di stagione ottimo ed un proseguo pi&ugrave; che complicato, ecco il risveglio. Il giovane portacolori del team Sky emula le gesta del compagno e compie un&rsquo;ottima gara, raccogliendo in una gara pi&ugrave; punti di quanti ne aveva raccolti nelle ultime sette. Per capire se &egrave; stato un exploit o meno occorre attendere qualche giorno.    Fabio Di Giannantonio 5, Assente  Ritorno in pista brusco per il romano, mai in grado di avvicinare i migliori. La 12&deg; casella in qualifica poteva essere un buon trampolino da cui provare la rimonta, ma Fabio resta imbottigliato nel gruppo e non va oltre la 13&deg; posizione. Le gare opache cominciano ad essere tante.  Joe Roberts 4, Delusione  La testimonianza che le cose cambiano in fretta. Sul finale del 2020 Joe era in odore di MotoGP, oggi sembra davvero aver smarrito la retta via. In Austria l&rsquo;americano non va oltre la Q1, e termina la sua gara con una caduta. Doveva essere la punta di diamante del team campione in carica, ma la realt&agrave; &egrave; ben diversa.  Moto2, Bezzecchi torna a vincere: &ldquo;Messo un po&#39; di pressione a Gardner&rdquo; 

Bezzecchi rompe l&#39;egemonia Ajo e torna a vincere. Podio per i ritrovati Canet ed Augusto Fernandez, mentre Gardner limita i danni. Vietti ritorna davanti, Di Giannantonio non pervenuto

Moto2, GP Stiria: le pagelle del Red Bull Ring

Jorge Martin voto 10 e lode: stella cometa  Alla faccia del rookie, il pilota spagnolo ha corso come un veterano e li ha schiantati tutti quanti con talento ed intelligenza. Aveva ragione Ducati quando lo ha portato via alla KTM nonostante il contratto biennale. &Eacute;&nbsp;la nuova stella del motomondiale? I presupposti ci sono tutti.  Joan Mir voto 9,5: ritrovato  Finalmente un gran premio da campione del mondo dopo tanto patire. Gli aggiornamenti portati dalla Suzuki hanno reso la moto pi&ugrave; competitiva e lui ci ha messo il resto. Voleva assolutamente vincere e forse lo avrebbe anche meritato ma con il Martin di oggi purtroppo per lui non c&rsquo;era nulla da fare  Fabio Quartararo voto 9: in cerca del mondiale  Ormai si &egrave; capito da tempo il pilota francese vuole assolutamente vincere il titolo di campione del mondo e ad ogni gran premio si comporta di conseguenza. Con il vantaggio in classifica generale giostra a suo piacimento lasciando da parte lo spettacolo. Si fa cos&igrave;.  Brad Binder voto 9: ringalluzzito  La casa austriaca gli ha dato fiducia e lui ha ripagato con moneta sonante. Magari la KTM aveva altre ambizioni nel circuito di casa ma fortunatamente il pilota sudafricano ci ha messo una pezza. Ma di pezza si tratta.  Takaaki Nakagami voto 9: portabandiera  Nel semi disastro della Honda il giapponese sembra essere tornato quello della scorsa stagione, sempre tra i&nbsp;primi dieci nell&rsquo;ordine d&rsquo;arrivo. Lui d&agrave;&nbsp;sempre il 110% e, se non cade, questo &egrave; il suo posto. Kamicaze.  Johann Zarco voto 8: regolarissimo  Alla fine dei giochi non avr&agrave; acuti importanti ma la classifica generale gioca a suo favore essendo il primo di Ducati. Qui in Austria poteva fare meglio a causa di uno sciagurato ultimo giro dove si &egrave; fatto passare da Binder e Nakagami. Non si capisce il perch&eacute;  Alex Rins voto 7: inconcludente  Quando il tuo compagno di squadra va sul podio e ti distacca di 14 secondi devi fare mea culpa. Gli sta mancando la cattiveria che lo ha sempre contraddistinto forse a causa delle quattro brutte cadute nei passati gran premi. Urge una regolata  Marc Marquez voto 6.5: stranito  Dura, molto dura per il pilota spagnolo ritornare ad essere come una volta. Lui se sta rendendo conto e vuole atutti costi centrare l&rsquo;obbiettivo guidando un po&#39; troppo sopra le righe, vedi l&rsquo;impatto con Aleix Espargaro. Deve fare molta attenzione  Alex Marquez voto 6: sufficiente  Per lo meno un gran premio nei primi dieci dopo una met&agrave; stagione totalmente insufficiente. Come ha fatto la Honda a relegarlo nel team satellite lasciando il posto a Pol Espargar&ograve;&nbsp;non riesco a capirlo. E come il sottoscritto tutti gli sportivi. Occorre una spiegazione.  Dani Pedrosa voto 9,5: fantastico  Arrivare ad un secondo da Marc Marquez &egrave; qualcosa di strabiliante. E se non faceva l&rsquo;errore in partenza forse avrebbe fatto anche meglio. Tanto di cappello ad un campione di questo genere e francamente non si capisce perch&egrave; la Honda non lo abbia tenuto come pilota collaudatore. Pazzesco.    Pecco Bagnaia voto 5,5:&nbsp;manca il risultato  Sicuramente il cambio di gomme non ha giocato a suo favore, sicuramente il weekend non &egrave; stato fra i migliori ma ci si aspettava molto di pi&ugrave; da Pecco in questo gran premio. Ha perso punti importanti per il titolo mondiale ed ora ci vorrebbe un exploit. Ce lo auguriamo.  Enea Bastianini voto 6,5: sfortunato  Un weekend pazzesco baciato in senso inverso dalla sfortuna. Il&nbsp;giro levato che lo avrebbe portato nella q2, il long lap inflittogli durante il gran premio, cosa poteva esserci di pi&ugrave;? Ha corso bene e girato con un ritmo da sesto o settimo posto. Il meglio deve ancora venire.  Valentino Rossi voto 6: fiducioso  Ha finito il gran premio e con i tempi che corrono &egrave; gran cosa. Ormai ha messo il cuore in pace e probabilmente la catena non &egrave; pi&ugrave; tirata come dovrebbe essere. Sono convinto che prima di fine anno un lampo ce lo regaler&agrave;  Luca Marini voto 5,5: affannato  Siamo alle solite, le prove le fa sempre nel migliore dei modi e lasciano ben sperare. Poi nei gran premi fatica troppo nella prima parte riuscendo a migliorare nel finale. C&rsquo;&egrave; qualcosa che va modificato.  Iker Lecuona voto 5: inconcludente  La casa austriaca lo ha appiedato e francamente non poteva fare diversamente. L&rsquo;errore principale &egrave; stato quello di non averlo lasciato ancora 1 anno in moto2. Gli errori si pagano da ambo le parti.  Pol Espargar&ograve;&nbsp;voto4,5: furibondo  Ormai &egrave; guerra fra lui e la Honda. Questa&nbsp;volta il pilota afferma&nbsp;di essere rimasto senza gomme nuove dopo la ripartenza, con le debite conseguenze. Comunque ad oggi il suo ingaggio si &egrave; dimostrato un flop colossale.  Cal Crutchlow: voto 6 di stima  Gli d&ograve;&nbsp;la sufficienza per avere portato a compimento il gran premio. Per&ograve; vederlo guidare in questo modo mi riempie di tristezza, non so se ne valga la pena.  Danilo Petrucci voto 5: esautorato  Sicuramente il non essere stato confermato dalla casa austriaca ha avuto il suo peso, ma non &egrave; il Danilo che noi tutti conosciamo:&nbsp;sembra la sua controfigura. Brutta avventura questa con la KTM ci si aspetta molto di pi&ugrave; da ambo le parti.  Maverick Vinales voto 4,5: incredibile  Sembra il Beniamino Franklin della sfortuna, capitano tutte a lui. Prima la frizione che non funziona in partenza, poi una gomma sembra fallata, insomma chi ci capisce &egrave; bravo. Comunque se ha tutto contro una ragione ci sar&agrave;.  Jack Miller voto 5: erroraccio  Troppi alti e bassi per il pilota ufficiale Ducati. Ci sar&agrave; pure una gomma non al massimo, ma accontentati e prendi punti importanti santo Dio dei motociclisti. Il&nbsp;mondiale si allontana sempre di pi&ugrave;.  Miguel Oiveira voto 5: spaesato  Gi&agrave; dalle prove si era capito che non era il suo gran premio, poi ci si &egrave; messa una gomma disastrosa e l&rsquo;Austria &egrave; saltata. Addio gran premio di casa e addio sogni di gloria.  Aleix Espargaro: non giuducabile.  Non era male ma il motore della sua Aprilia lo ha tradito nel momento sbagliato. In conferenza ha attaccato Marc Marquez per il suo modo aggressivo di pilotare. Scintille sul fuoco.  Lorenzo Savadori: non giudicabile  Sfortunatissimo e fortunatissimo&nbsp;a non avere avuto conseguenze dal brutto incidente. 

Nel Gran premio che ha visto l&#39;incidente tra Savadori e Pedrosa, con l&#39;italiano portato via in barella, si segnalano l&#39;exploit del talentuoso&nbsp;Martin e&nbsp;il brutto errore&nbsp;di Miller

MotoGP Stiria, pagelle: Martin stellare, Espargaro furibondo!

L&rsquo;incertezza meteo ha aggiunto ulteriore pepe alla corsa della Moto3, gi&agrave; di per s&eacute; grande portatrice di emozioni. Il Red Bull Ring ha incoronato una volta di pi&ugrave; Pedro Acosta, per il quale ormai &egrave; difficile restare sorpresi, ma ha anche confermato il grande stato di forma di Romano Fenati, terzo e purtroppo unico italiano a punti.  Mastica amaro Sergio Garcia, che a due curve dal sogno scivola via ottenendo comunque 20 preziosi punti, mentre affondano inesorabilmente nomi di spicco della categoria come Andrea Migno, John Mcphee o Tatsuki Suzuki, ultimo dei piloti a punti.  Le pagelle del GP di Stiria   Pedro Acosta 9, Mattatore  Un&rsquo;altra volta si conferma il migliore. Indovina la scelta di gomme e fugge via insieme al rivale per il titolo Garcia, al quale non lascia la vittoria nonostante il corposo vantaggio in classifica, vincendo un duello rusticano ed inducendo l&rsquo;avversario all&rsquo;errore. Ognuno dei suoi 53 punti di vantaggio in campionato &egrave; pi&ugrave; che meritato.  Romano Fenati 8, In forma  Riprende il discorso da dove lo aveva lasciato, ossia dal terzo gradino del podio. Nella fase centrale della corsa la rain comincia a metterlo in difficolt&agrave; ma &egrave; bravo a non disunirsi, regolando all&rsquo;ultima curva un pilota coriaceo come Masia. La vetta della classifica &egrave; lontana, ma il terzo posto in campionato (dopo tante difficolt&agrave;) &egrave; davvero notevole.  Sergio Garcia 7, Ultimo a mollare  Gara di carattere del giovane spagnolo, che non risparmia attacchi al limite ad Acosta per tenere viva la speranza mondiale. Sul finale esagera e finisce a terra, ma l&rsquo;essere riuscito comunque a conquistare la seconda piazza gli assicura un posto tra i promossi.    Darryn Binder 6.5, Caparbio  Monta le slick e di conseguenza la sua gara inizia in salita, ma &egrave; bravo a non perdere la calma ed a risalire la classifica. Passa sotto la bandiera scacchi in sesta piazza e conquista il premio di &ldquo;primo pilota dotato di slick&rdquo;. Buona prova.  Deniz Oncu 5, Sfortunato  La storica pole del sabato si dissolve nell&rsquo;aria austriaca a causa di un errore del team in griglia, che lavora sulla moto numero 53 oltre il limite di tempo previsto e costringe il turco a scattare dal fondo. Ne consegue una gara anonima, a pi&ugrave; di un minuto dal vincitore.  Andrea Migno 5, Opaco  Il weekend del romagnolo parte nel modo giusto, ma quando il gioco si fa duro ecco arrivare le difficolt&agrave;. La 16&deg; piazza in qualifica &egrave; il preludio di una domenica avara di soddisfazioni, dove Andrea resta fuori dai punti anche a causa dell&rsquo;errata scelta di montare i pneumatici da asciutto.  Dennis Foggia 4, Tutto o niente  Al di l&agrave; della penultima posizione ottenuta nella prima delle due domeniche austriache un dato fa riflettere. Su dieci gare finora disputate Dennis ne ha concluse a punti solo quattro, finendo altrettante volte sul podio. Il talento dunque non manca, ma un andamento cos&igrave; irregolare esclude qualsiasi possibilit&agrave; di puntare davvero in alto.  Moto3, GP Stiria: Acosta fenomenale, Fenati sul podio 

Acosta si dimostra un&#39;altra volta mattatore, ma Garcia ha il merito di lottare sino alla fine. Fenati usa testa e cuore per il podio, mentre deludono gli altri azzurri. Sfortunato il poleman Oncu

Moto3 GP Stiria: le pagelle del Red Bull Ring

La vittoria ottenuta da Marco Bezzecchi al Red Bull Ring ha rinvigorito le speranze iridate del pilota italiano, che ha saputo approfittare del mezzo passo falso compiuto da Remy Gardner e Raul Fernandez.  Moto2, Bezzecchi torna a vincere: &ldquo;Messo un po&#39; di pressione a Gardner&rdquo;  Il Bez spera   Grazie ai 25 punti conquistati nel GP Stiria, il portacolori del team SKY VR46 ha ridotto a 44 le lunghezze di svantaggio da Remy Gardner, ancora in testa a quota 197. Raul Fernandez rimane secondo, staccato di 35 punti dal compagno di box.  La lotta tra i tre sembra pi&ugrave; che mai aperta: baster&agrave; un piccolo passo falso per riaprire i giochi, o chiuderli quasi definitivamente. Bezzecchi resta in agguato, pronto ad approfittarne.  Quarto ma pi&ugrave; staccato Sam Lowes, fermo a 101 punti: il pilota Marc VDS non sembra all&rsquo;altezza del 2020, quando riusc&igrave; a giocarsi il titolo con Luca Marini ed Enea Bastianini fino all&rsquo;ultima gara. Quinta posizione per Fabio Di Giannantonio con 76 punti, uno in pi&ugrave; di Aron Canet. Bisogna scendere fino al 13&deg; posto per trovare un altro italiano, Celestino Vietti, che ha accumulato sinora 32 punti, 2 in pi&ugrave; di Tony Arbolino.  Appuntamento al prossimo weekend, sempre in Austria, per continuare la caccia al duo KTM.  Raul Fernandez: &ldquo;Il mio passaggio in MotoGP? Lasciamo stare...&rdquo;  La classifica  

La vittoria ottenuta domenica a Spielberg rilancia le quotazioni iridate del #72, lanciato all&#39;inseguimento di Gardner e Fernandez

Moto2 GP Stiria, Classifica piloti: Bezzecchi riapre la corsa al titolo

Nonostante il Red Bull Ring non sia, almeno sulla carta, un tracciato particolarmente congeniale alla Yamaha, Fabio Quartararo lascia il Gran Premio di Stiria con la propria leadership in campionato ancora ben salda. Il francese ha infatti aumentato il proprio vantaggio a ben 40 punti su Zarco grazie al buon terzo posto in gara alle spalle di Jorge Martin e Joan Mir.  Proprio Joan Mir risale in terza posizione alle spalle dei due piloti francesi, pensando ancora a difendere il proprio titolo mondiale nonostante i 51 punti di distacco dal leader. Male invece Bagnaia, che dopo una gara da dimenticare per via di un problema ad una gomma si ritrova in quarta piazza a 58 punti da Quartararo.  Restano invece in quinta e sesta posizione Jack Miller e Maverick Vinales, a cui il GP di Stiria non ha portato alcuna soddisfazione in termini di punti.  Moto3 Stiria, classifica piloti: Pedro Acosta vola verso il titolo  La classifica di campionato    

Al termine della gara al Red Bull Ring, la coppia francese resta ai primi due posti nel mondiale con Fabio si porta a +40 grazie al terzo posto in gara. Mir risale al terzo posto scavalcando Bagnaia

MotoGP Stiria, classifica piloti: Quartararo allunga su Zarco

In concomitanza con il Gran Premio di Stiria delle varie classi del Motomondiale, sono scesi in pista al Red Bull Ring anche le giovani promesse europee della Northern Talent Cup per il terzultimo appuntamento della stagione 2021 per il monomarca KTM. Per l&#39;occasione, inoltre, hanno corso anche alcuni dei ragazzi dell&#39;Austrian Talent Cup nella medesima griglia.  Suona l&#39;inno ungherese, ma Gurecky resta al top   In Gara 1 &egrave; stato l&#39;ungherese di origini americane Rossi Moor a conquistare la vittoria al termine di una lunga lotta terminata soltanto con l&#39;esposizione della bandiera a scacchi. Il numero 92 ha avuto la meglio in volata su Lenoxx Phommara e su Kevin Farkas, mentre il leader di campionato Jakub Gurecky ha chiuso in sesta posizione davanti al diretto rivale Lorenz Luciano.  Gara 2 ha seguito il medesimo copione della prima manche, con addirittura dodici piloti in lotta per la vittoria. Alla fine &egrave; stato Kevin Farkas a trionfare, facendo suonare l&#39;inno ungherese per la seconda volta in due gare, con anche Jonas Kocourek e lo stesso Rossi Moor sul podio. Quarto Jakub Gurecky, che approfitta dello &quot;zero&quot; di Luciano, solo 16esimo, per allungare in classifica.  Il prossimo round &egrave; in programma per questo fine settimana, in cui i giovani piloti della Northern Talent Cup torneranno ad Assen per il penultimo appuntamento del 2021, in concomitanza con il round dell&#39;IDM Superbike.&nbsp;  Red Bull Rookies Cup: Munoz e Alonso trionfano in Stiria 

Nel terzultimo appuntamento stagionale della Northern Talent Cup, i due giovanissimi piloti ungheresi hanno vinto le combattutissime manche austriache. Gurecky allunga ancora in campionato

NTC: Rossi Moor e Kevin Farkas conquistano il Red Bull Ring

Arrivano aggiornamenti sulle condizioni di Lorenzo Savadori: il pilota italiano &egrave; stato sottoposto nel pomeriggio a intervento chirurgico presso l&rsquo;Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, per porre rimedio alla frattura del malleolo della caviglia destra riportata durante il GP Stiria.  L&rsquo;intervento &egrave; perfettamente riuscito e adesso Sava inizier&agrave; immediatamente un percorso di riabilitazione, saltando il prossimo GP Austria. L&rsquo;obiettivo &egrave; quello di tornare in tempo per Silverstone, in calendario il 29 agosto.     &nbsp;   &nbsp;  &nbsp;    &nbsp;     Visualizza questo post su Instagram   Un post condiviso da Aprilia (@aprilia)      Fiamme e paura   L&rsquo;incidente era avvenuto al terzo giro della gara disputata domenica scorsa al Red Bull Ring, quando l&rsquo;Aprilia numero 32 non aveva potuto evitare la KTM di Daniel Pedrosa, caduto pochi istanti prima in uscita di curva 3.  Entrambe le moto avevano preso fuoco, causando l&rsquo;esposizione della bandiera rossa. Savadori era stato successivamente portato via in barella, fino alla diagnosi della frattura che lo ha costretto all&rsquo;intervento.    MotoGP Stiria, Aleix Espargaro furioso: &ldquo;Nessuno &egrave; contento dei Commissari&rdquo; 

Il pilota Aprilia &egrave; stato operato con successo alla caviglia destra dopo il violento incidente avvenuto durante il Gran Premio della Stiria

MotoGP: Savadori &egrave; stato operato e salter&agrave; il prossimo GP

In un fine settimana ricco di sorprese e culminato con la grande vittoria di Jorge Martin in motoGP, sul tracciato del Red Bull Ring si &egrave; svolto anche il terzultimo appuntamento della stagione 2021 della Red Bull Rookies Cup, con i giovani talenti del monomarca KTM che si sono dati battaglia in due gare estremamente incerte che hanno visto trionfare Daniel Munoz e David Alonso. Da segnalare per&ograve; le assenze di due protagonisti come il brasiliano Diogo Moreira e l&#39;olandese Collin Veijer, positivi al Covid.  Gara 1: la prima vittoria di Munoz   Gara 1, svoltasi il sabato pomeriggio, ha visto un folto gruppo di ben nove piloti lottare per la prima posizione fino alla bandiera a scacchi, con lo spangolo Daniel Munoz (pupillo dell&#39;ex pilota Jos&egrave; Luis Cardoso) che ha centrato la prima vittoria in carriera nella categoria davanti a Ivan Ortol&agrave; e David Alonso. Gran gara anche di David Munoz, scattato dal fondo della griglia ma quarto sul traguardo davanti a Buasri.  Buona gara per Matteo Bertelle, primo dei piloti italiani in settima posizione dopo essere scattato dalla prima fila, mentre ha chiuso nono il leader del CEV Moto3 Daniel Holgado, penalizzato per non aver scontato un Long Lap Penalty durante la corsa. A punti anche Luca Lunetta e Filippo Farioli, rispettivamente undicesimo e dodicesimo all&#39;arrivo.    Moto3 GP Stiria, Fenati: &ldquo;Buon podio, ma mi aspettavo di pi&ugrave;&rdquo;  Gara 2: Alonso vince il solitaria   La seconda gara, andata in scena domenica pomeriggio, ha visto una gran lotta soltanto per la seconda posizione in quanto, fin dalle prime tornate, il colombiano David Alonso ha tentato fuga andando cos&igrave; a vincere in soltaria con quasi cinque secondi di vantaggio sul thailandese Buasri e su David Munoz.  Buona gara nel gruppo in lotta per il podio per Matteo Bertelle, che chiude sesto a poco pi&ugrave; di mezzo secondo dal podio, con anche Luca Lunetta in top ten e Filippo Farioli in dodicesima posizione. Alonso vola cos&igrave; a quota 166 punti in campionato, con 18 lunghezze di vantaggio su David Munoz e 43 su Daniel Holgado.  La Red Bull Rookies Cup resta per&ograve; in Austria, dove il prossimo fine settimana si correranno altre due gare sul circuito di casa della serie, come di consueto in concomitanza con il Motomondiale.  MotoGP Stiria, Rossi: &ldquo;La gara non &egrave; stata disastrosa, mi sono divertito&rdquo; 

Nel primo dei due fine settimana consecutivi sul circuito di Spielberg, lo spagnolo e il colombiano hanno vinto le manche del monomarca KTM dedicato alle giovani promesse

Red Bull Rookies Cup: Munoz e Alonso trionfano in Stiria

Continua la marcia di Pedro Acosta verso il titolo Mondiale Moto3. Dopo il successo ottenuto nel GP Stiria, lo spagnolo della KTM ha portato a 53 i punti di vantaggio su Sergio Garcia, unico pilota in grado di infastidire stabilmente il leader del campionato.  MotoGP Stiria, Aleix Espargaro furioso: &ldquo;Nessuno &egrave; contento dei Commissari&rdquo;  Distacchi notevoli   Il terzo in classifica, Romano Fenati, non ha ancora sotterrato l&rsquo;ascia di guerra ma il distacco accumulato da Acosta (87 punti di svantaggio) pare difficilmente colmabile da qui alla fine della stagione.  Sono 97, invece, le lunghezze che separano Dennis Foggia, quarto nella generale, dalla vetta: il romano, vincitore ad Assen, in Stiria &egrave; letteralmente naufragato nei bassifondi della classifica e ha salutato ogni speranza iridata.  Non &egrave; messo meglio Niccol&ograve; Antonelli, ottavo in classifica con 67 punti (contro i 183 di Acosta) e alle prese con un infortunio che lo ha costretto a saltare l&rsquo;appuntamento stiriano. Perde ulteriore terreno Andrea Migno, 11&deg; con soli 58 punti all&rsquo;attivo.  Un quadro che spiana la strada ad Acosta verso la vittoria del campionato del mondo, un&rsquo;impresa clamorosa considerata la sua giovane et&agrave; (17 anni).  I piloti della classe leggera torneranno in pista il 15 agosto, sempre sul tracciato di Spielberg: qualcuno riuscir&agrave; a fermare Pedrito?  MotoGP Stiria, Martin: &ldquo;Spero che Gresini, da lass&ugrave;, abbia visto la vittoria&rdquo;  La classifica  

Grazie alla vittoria ottenuta sul tracciato di propriet&agrave; della Red Bull, il fenomeno della KTM ha ampliato il gap che lo separa dagli avversari. Gli italiani sono sempre pi&ugrave; staccati

Moto3 Stiria, Classifica piloti: Pedro Acosta vola verso il titolo

Si &egrave; aperto con una fiammata improvvisa il primo Gran Premio dopo la pausa estiva della MotoGP. Mattatore della corsa, il rookie del team Pramac, Jorge Martin, che ha lasciato solo le briciole a un brillante Joan Mir, galvanizzato dal nuovo abbassatore della Suzuki. Gran prova anche per Fabio Quartararo, sul podio in una pista poco favorevole alla sua M1. Continua a deludere Jack Miller, che colleziona un&#39;altra caduta, mentre Maverick Vinales incappa nell&#39;ennesima gara da dimenticare. Ecco il meglio e il peggio di questo fine settimana

MotoGP Stiria: al Red Bull Ring brilla la stella di Jorge Martin

A infiammare &ndash; letteralmente &ndash; il GP Stiria non ci ha pensato solo l&rsquo;incidente tra Daniel Pedrosa e Lorenzo Savadori, ma anche la polemica scoppiata tra Marc Marquez e Aleix Espargaro in seguito alle entrate compiute dal #93 sul pilota Aprilia in entrambe le ripartenze.  Episodi che hanno mandato su tutte le furie Aleix, che non ha mancato di criticare i Commissari di Gara e il loro modo di gestire situazioni di questo tipo.    MotoGP Stiria, Martin: &ldquo;Spero che Gresini, da lass&ugrave;, abbia visto la vittoria&rdquo;  &quot;&Egrave; una guerra persa&quot;   &ldquo;Sono molto incazzato. Marc &egrave; Marc, conosciamo bene il suo stile&rdquo;, ha spiegato Espargaro ai microfoni di Sky Sport MotoGP. &ldquo;Lui fa delle manovre al limite, ma il problema sono i Commissari. Credo che stessero guardando le Olimpiadi&ldquo;.  &ldquo;Nessun pilota &egrave; contento del loro operato. Se c&rsquo;&egrave; un incidente penalizzano, se non c&rsquo;&egrave; un incidente, come oggi ed &egrave; stata una fortuna, non penalizzano&rdquo;, &egrave; l&rsquo;opinione del #41. &ldquo;Mi chiedo allora cosa serva la loro presenza se non viene effettuata un&rsquo;analisi pi&ugrave; approfondita di quanto avviene. Sembra una guerra persa&rdquo;.  Gara da dimenticare   Una domenica non facile, quella del pilota di Granollers, conclusa con uno zero che fa poco bene alla classifica: &ldquo;Stavo recuperando, avevo il ritmo per finire nei primi sei, ma la moto ha avuto un problema&rdquo;, ha spiegato. &ldquo;&Egrave; un peccato perch&eacute; perdiamo punti importanti e anche per l&#39;incidente di Lorenzo, accaduto ancora una volta su questa pista. Mi auguro che possa recuperare al pi&ugrave; presto e tornare in sella. Ora pensiamo solo alla gara della settimana prossima&quot;. &nbsp;  MotoGP Stiria, Rossi: &ldquo;La gara non &egrave; stata disastrosa, mi sono divertito&rdquo; 

Lo spagnolo dell&#39;Aprilia non le manda a dire agli Stewards dopo i contatti che lo hanno visto protagonista assieme a Marc Marquez

MotoGP Stiria, Aleix Espargaro furioso: &ldquo;Nessuno &egrave; contento dei Commissari&rdquo;

La gara austriaca per Danilo Petrucci &egrave; stata negativa. Per lui &egrave; arrivato il 18esimo piazzamento ma come il pilota KTM Tech3 ha specificato, il problema maggiore &egrave; stata la velocit&agrave; di punta, che non riesce ad avere. In pi&ugrave;, di certo, l&#39;annuncio che dal 2022 non far&agrave; pi&ugrave; parte della squadra Orange, non &egrave; stato piacevole.  &ldquo;Almeno non sono caduto&rdquo;     &ldquo;Per provare a prendere un punto stavo battagliando con Iker Lecuona &ndash; ha spiegato Petrucci relativamente alla gara - e ho frenato un po&#39; troppo tardi. Per passarlo ci siamo toccati e sono andato dritto nella sabbia. Tra i track limit e il resto ce l&#39;ho fatta a venire un po&#39; su fino al 15esimo posto ma purtroppo nei tre rettilinei che ci sono il gap con gli avversari &egrave; stato grande. Ce l&#39;ho messa tutta e ho fatto pochi errori ma negli ultimi due giri ho battagliato con Lecuona e sono andato dritto. Tra 16esimo e 18esimo cambia poco, almeno sono riuscito a non cadere&rdquo;.  &ldquo;Sono lento&rdquo;   KTM, in ogni caso, nonostante gareggiasse sul tracciato di casa, ha fatto fatica anche con gli altri piloti. Ecco quindi le considerazioni in merito fatte da Danilo: &ldquo;Credo sia una pista nella quale si fanno tante frenate &ndash; ha detto - e meno chili porti dietro e meglio &egrave;. Quindi sul finale Brad Binder girava molto forte. Ci sono stati punti della gara in cui eravamo tutti in linea e riuscivo anche io a fare dei 25 bassi per&ograve; stavo forzando sull&#39;anteriore al amssimo. L&#39;anno scorso non avevo questa moto e l&#39;anteriore era un&#39;altra. Credo, da quello che ho capito nei meeting, che il problema sia proprio questo anche per gli altri tre piloti che si trovano in difficolt&agrave; proprio non avendo questa gomma davanti. Per quanto mi riguarda il problema &egrave; che sono molto lento, il lavoro mio e degli ingegneri finisce dal momento che mi metto in carena. Purtroppo non abbiamo soluzioni a breve per&ograve; siamo stati combattivi&rdquo;.  Raul Fernandez: &ldquo;Il mio passaggio in MotoGP? Lasciamo stare...&rdquo; 

Danilo ha parlato della gara austriaca che gli ha regalato un misero 18esimo posto. Tutto sommato, per&ograve;, il pilota KTM Tech3 &egrave; rimasto ottimista: &ldquo;Almeno non sono caduto&rdquo;

MotoGP Stiria, Petrucci: &ldquo;Il mio problema? Sono lento&rdquo;

Fuoco e fiamme nel GP di Stiria, ma ad innescarle non &egrave; stata solo la KTM di Dani Pedrosa, centrata in pieno dall&#39;incolpevole Lorenzo Savadori (che sar&agrave; costretto a saltare la prossima gara per una frattura). Ad alzare la temperatura al Red Bull Ring ci hanno pensato anche Marc Marquez e Aleix Espargaro, protagonisti di un contatto in gara a cui ha fatto seguito un bel botta e risposta.  Dopo le accuse lanciate da Espargaro ai commissari di gara, il catalano ha provato a buttare un po&#39; di acqua sul fuoco, spiegando l&#39;accaduto dal suo punto di vista e le ragioni per cui non ha ancora parlato con il connazionale.  &quot;Mai nessun chiarimento a caldo con un pilota. Domani si pu&ograve; parlare, per&ograve;, adesso tutti e due siamo caldi - ha detto Marc a Sky Sport MotoGP -. &quot;La prima uscita &egrave; stata colpa mia, perch&eacute; lui &egrave; andato un po&#39; lungo e io sono entrato. In quella curva, o ci entri, o ci entra un altro. Due giri dopo Mir ha fatto lo steso cosa con me, ma queste sono le gare: mi ha sorpassato e c&rsquo;era Quartararo, mi hanno toccato, sono andato lungo e ho perso quattro posizioni. Le gare sono cos&igrave;&quot;.  &quot;Invece alla ripartenza, Aleix era ancora arrabbiato, ma io avevo gi&agrave; l&rsquo;interno, gi&agrave; dalla staccata sono uscito bene &egrave; ho preso l&#39;interno - ha continuato -. Lui ha provato ad andare all&#39;esterno, ma non faceva la curva a quella velocit&agrave;. Io ho lasciato un po&rsquo; il freno, c&#39;era Quartararo che mi ha preso e io ho preso Aleix. Alla prima curva succede sempre qualcosa, &egrave; cos&igrave;&quot;.  Marquez: &quot;Quando siamo al limite un cambiamento fa tanta differenza&quot;   A prescindere dalle scintille con il pilota Aprilia, quella dell&#39;otto volte iridato &egrave; stata una gara a due facce, visto che la fiducia del via &egrave; scemata alla ripartenza dopo la bandiera rossa. Cosa resta dunque al maggiore dei fratelli Marquez?  &quot;Non molto, porto a casa tutto il weekend e la prima gara - ha spiegato -. Nella seconda gara, per qualche motivo, non mi sentivo bene gi&agrave; dal giro di schieramento. Dobbiamo capire cosa &egrave; successo, perch&eacute; durante il fine settimana il passo era buono. Era 24 e mezzo, 24 basso. Mi sentivo forte per fare una bella gara. Nella prima gara mi sono sentito con un buon potenziale, potevo andare forte e c&#39;era grip. Nella seconda gara, invece, gi&agrave; dall&#39;inizio non mi trovavo con la moto, scivolava tantissimo. Ho provato a calmarmi e andandare pi&ugrave; morbido, ma non ce l&#39;ho fatta. Per fortuna c&#39;&egrave; un altro weekend qui e possiamo capire se riusciamo ad andare un po&#39; di pi&ugrave;.&nbsp;  Una situazione analoga a quella vissuta da Francesco Bagnaia, ma lo spagnolo non vuole accusare il cambio gomme.  &quot;A me non piace dire &#39;&egrave; colpa della gomma&#39;. &Egrave; cos&igrave;: la prima gara andavo forte e vedevo del potenziale, la seconda non andavo - ha sottolineato -. Ho girato dietro a Pecco, che l&#39;ho preso, e aveva zero grip. Fortuna che la Ducati &egrave; forte in rettilineo e andava forte in rettilineo, ma non aveva grip. Qualcosa di simile a me, ma questo succede: sono le gare. A volte ti senti bene, a volte no. La performance &egrave; sempre buona, ma quando siamo al limite un cambiamento fa tanta differenza. Quello che abbiamo cambiato tra la prima gara e la seconda &egrave; stato lo pneumatico: ce n&#39;era un altro nuovo, l&#39;abbiamo usato e non mi sono sentito bene. Dobbiamo capire come fare meglio il prossimo weekend&quot;.  &quot;Sono io l&#39;unico rivale che ho in questo momento&quot;   Fine settimana in cui in cui i piloti torneranno di nuovo a misurarsi con il tracciato di Spielberg, dove Marquez non dovrebbe avere grossi problemi a livello fisico.  &quot;Venerd&igrave; &egrave; stato il giorno in cui ho fatto pi&ugrave; fatica, ieri mi sentivo bene, oggi avevo un po&#39; di dolore, magari &egrave; anche per il tempo. Sono contento perch&eacute; a livello fisico la gara l&#39;ho fatta pi&ugrave; o meno bene&quot; ha spiegato Marc, prima di dire la sua sulla prestazione del vincitore.  &quot;Martin &egrave; stato molto bravo, se c&#39;era un circuito dove lo poteva fare era qui, dove lui e la Ducati sono sempre andati forte - ha concluso -. Quartararo deve fare attenzione, ma io non ho rivali: l&#39;unico rivale mio ce l&#39;ho dentro al box e sono io&quot;.  MotoGP Stiria, Martin: &ldquo;Spero che Gresini, da lass&ugrave;, abbia visto la vittoria&rdquo; 

Dal doppio episodio di cui &egrave; stato protagonista con Alei Espargaro al calo di prestazione dopo la ripartenza, l&#39;otto volte iridato analizza la sua corsa, cercando di attribuire le giuste responsabilit&agrave;

MotoGP Stiria, Marc Marquez: &ldquo;Non mi piace dare la colpa alle gomme&rdquo;

Il Gran Premio di Stiria della classe Moto3 si &egrave; concluso con la terza posizione in volata per Romano Fenati, che &egrave; riuscito ad avere la meglio su Jaume Masia dopo una lunga lotta. Un risultato che, seppur soddisfacente ed arrivato in condizioni particolari, lascia l&#39;italiano del Max Racing Team con un po&#39; di amaro in bocca.  &quot;Sinceramente speravo in qualcosa di pi&ugrave;&quot;, spiega Fenati ai microfoni di Sky Sport nel post gara. &quot;Nei primi giri sono stato davvero incisivo, ma poi ho iniziato ad accusare qualche problema nella fase di frenata con la moto dritta e per questo ho perso confidenza rischiando anche di cadere diverse volte. Per fortuna il problema si &egrave; poi risolto nel finale, quando la pista era quasi asciutta&quot;.  Moto3 Stiria, frattura per Antonelli: niente GP, verr&agrave; operato in Italia  &quot;Il mondiale non &egrave; impossibile&quot;   &quot;Avendo lottato insieme per buona parte della gara, poi mi sono confrontato con Masia e ho visto che anche lui ha accusato il mio stesso problema in fenata. Entrambi avevamo la gomma anteriore particolarmente usurata perci&ograve; tutto sommato &egrave; stata una lotta alla pari&quot;, prosegue il pilota Husqvarna.  Pensando alla classifica, dove occupa la terza posizione, Romano ammette di sognare ancora in grande: &quot;Non nascondo che con un divario cos&igrave; ampio da Acosta, il sogno mondiale &egrave; difficile perch&eacute; la stagione non &egrave; cos&igrave; lunga. Tuttavia, non &egrave; impossibile e fino a quando non c&#39;&egrave; la certezza matematica per lui, io non mollo e i risultati stanno dimostrando la mia competitivit&agrave; su ogni pista&quot;.  MotoGP Stiria, Petrucci: &ldquo;KTM mi ha fatto promesse mai mantenute&rdquo; 

Il pilota del Max Racing Team ha chiuso al terzo posto la gara della classe leggera al Red Bull Ring, non nascondendo le proprie difficolt&agrave;: &quot;Facevo fatica nelle frenate con la moto dritta&quot;

Moto3 GP Stiria, Fenati: &ldquo;Buon podio, ma mi aspettavo di pi&ugrave;&rdquo;

Il Gran Premio di Stiria non ha sorriso al team ufficiale Ducati e, in particolare, a Francesco Bagnaia. Il pilota piemontese, scattato dalla prima fila e apparso immediatamente competitivo nella prima partenza, dopo la bandiera rossa non &egrave; pi&ugrave; riuscito ad essere incisivo e ha chiuso addirittura al di fuori della top ten.  &ldquo;Nella prima partenza era tutto perfetto e la gomma soft al posteriore si &egrave; rivelata un&#39;ottima scelta. Purtroppo, dopo la bandiera rossa abbiamo cambiato la gomma e, nonostante fosse la stessa mescola, non eravamo competitivi ed &egrave; un gran peccato perch&egrave; va sempre a finire che, quando abbiamo una bella opportunit&agrave; per far bene, accade qualcosa di imprevedibile che non ci d&agrave; la possibilit&agrave; di giocarci la vittoria&rdquo;, ammette Pecco amareggiato ai microfoni di Sky Sport.  &ldquo;Il mio svantaggio in accelerazione era semplicemente imbarazzante. Sul finale, mentre lottavo con i fratelli Marquez, dovevo tirare delle staccate incredibili per non perdere terreno per poi venir superato ad ogni accelerazione&rdquo;, prosegue il pilota ufficiale Ducati.  MotoGP Stiria: frattura al malleolo destro per Savadori  &ldquo;Non sapevo di dover fare il Long Lap Penalty&rdquo;   Oltre ai problemi legati alla gomma, Bagnaia ha ricevuto anche una penalit&agrave; di tre secondi a fine corsa per track limits: &ldquo;Sinceramente ho saputo soltanto a fine gara della penalit&agrave;, perch&egrave; non credevo di aver oltrepassato i limiti della pista cos&igrave; tante volte da dover fare il Long Lap Penalty. Ad Assen era successo un episodio simile e mi era arrivata la comunicazione sul dashboard, mentre qui non ho visto nulla&rdquo;.  &ldquo;Non dico che oggi avrei vinto, ma sicuramente sarei arrivato davanti senza tutti questi problemi. In gara non avevo trazione e chiudere cos&igrave; indietro dopo essere stato protagonista per tutti i turni fa davvero arrabbiare. Abbiamo buttato via una grande occasione in un tracciato favorevole, ma il prossimo weekend torniamo su questa pista, perci&ograve; so cosa aspettarmi e dove lavorare per stare davanti&rdquo;, conclude il numero 63.  Raul Fernandez: &ldquo;Il mio passaggio in MotoGP? Lasciamo stare...&rdquo; 

Il piemontese non &egrave; riuscito a brillare dopo la bandiera rossa: &quot;Accade sempre qualcosa che non ci permette di essere protagonisti. E&#39; frustrante correre cos&igrave;&quot;

GP Stiria, Bagnaia amareggiato: &ldquo;Episodi come questo fanno arrabbiare&rdquo;

&Egrave; mancato un soffio a Joan Mir per riassaporare il sapore della vittoria. Per essere precisi, un secondo e 548 millesimi che, al traguardo, hanno separato il Campione del Mondo 2020 dalla Desmosedici GP di Jorge Martin. Troppo forte il rookie del Team Pramac per pensare di potergli strappare il successo nel GP di Stiria, ma il 23enne della Suzuki ha comunque delle ottime ragioni per essere pi&ugrave; che soddisfatto della sua gara.&nbsp;  &quot;Sapevo che in questa gara sarebbe andato particolarmente forte. Lui (va forte) quando ha tutto al suo posto, guarda cosa ha fatto in Qatar!&quot; ha ammesso Mir ai microfoni di Sky Sport MotoGP, rendendo il giusto merito al suo avversario. &quot;Ha saputo gestire la gara perfettamente, alla fine, perch&eacute; ha risparmiato un po&#39; di gomma e alla fine gliene restava ancora per continuare a spingere&quot;.  &quot;Io ho provato a restare l&igrave;. All&#39;inizio ero molto comodo dietro di lui. Mi sentivo bene. Ma poi, quando le gomme hanno iniziato a usurarsi perdevo ancor pi&ugrave; accelerazione nel settore uno e ner settore due e dopo facevo fatica a recuperare tutto nel terzo e nel quarto - ha continuato il maiorchino -. Per&ograve;, dai, abbiamo fatto un bel lavoro e sono molto orgoglioso del team perch&eacute; hanno lavorato molto bene questa estate in Giappone e hanno portato quello che ci mancava. Ci mancano cose tra cui questo device (l&#39;abbassatore posteriore ndr.). Sono contento per loro e penso che dobbiamo essere molto felici di questa gara&quot;.  MotoGP Stiria, Martin: &ldquo;Spero che Gresini, da lass&ugrave;, abbia visto la vittoria&rdquo;  Con l&#39;holeshot la differenza c&#39;&egrave; e si sente   A fare la differenza in Austria &egrave; stata senza alcun dubbio l&#39;adozione da parte della Suzuki del famoso holeshot, quell&#39;abbassatore posteriore che la Casa di Hamamatsu era l&#39;unica a non aver ancora introdotto. Ma se non ci fosse stato il dispositivo, sarebbe stata tanto netta la differenza?  &quot;Drastica non lo so, per&ograve; abbiamo fatto podio in questa stagione senza questo dispositivo, ma non avevamo la performance che abbiamo mostrato oggi, questo &egrave; chiaro&quot; ha spiegato Mir, che in Austria ha centrato il miglior risultato della stagione: un secondo posto contro il gradino pi&ugrave; basso del podio, che Joan aveva calcato a Portimao, al Mugello e ad Assen. &quot;Alla fine, quello che fa &egrave; permetterci di partire nelle stesse condizioni degli altri. Prima eravamo gli unici a non averlo, ma adesso ce l&#39;abbiamo e si sente: la moto accelera di pi&ugrave; e in questa pista &egrave; molto importante&quot;, ha aggiunto.  Sulla pista del Red Bull Ring, comunque, sembra ricoprire un ruolo di primissimo piano anche la componente umana, visto che i piloti a cui la pista piace particolarmente - come Bezzecchi, Martin e lo stesso Mir - hanno raggiunto tutti ottimi risultati.  &quot;Sono d&#39;accordo - ha chiosato Mir-. In Austria stiamo sempre l&igrave; e non capisco perch&eacute;, perch&eacute; l&#39;accelerazione e la frenata non sono ancora i punti forti della nostra moto, ma qui, per qualche motivo, siamo sempre forti&quot;.  Che parte del merito dipenda anche dalla presenza ai box di Davide Brivio? &quot;Non lo so (ride ndr.), penso che quello che mi ha aiutato di pi&ugrave; sia il lavoro che hanno fatto in Giappone. Alla fine, vedere Davide non dir&ograve; che non mi &egrave; piaciuto, perch&eacute; era come tornare al 2020, per&ograve;, dai, mi sa che non ha fatto la differenza&quot;.  Moto2, Bezzecchi torna a vincere: &ldquo;Messo un po&#39; di pressione a Gardner&rdquo; 

&quot;Prima eravamo gli unici a non averlo, ma adesso ce l&#39;abbiamo e si sente&quot; spiega soddisfatto il pilota Suzuki, che al Red Bull Ring ha centrato il miglior risultato in stagione

MotoGP Stiria, Mir: &ldquo;Senza abbassatore non avevamo queste performance&rdquo;

Si &egrave; concluso con un 13&deg; posto il GP Stiria di Valentino Rossi, il primo dopo l&rsquo;annuncio del suo ritiro. Non un risultato all&rsquo;altezza del blasone del pesarese, che pu&ograve; comunque sorridere per i riscontri ricevuti dalla pista austriaca.  &ldquo;La gara non &egrave; stata un disastro. La mia partenza non &egrave; stata granch&eacute;, ma avevo un buon passo e mi sono anche divertito, ho lottato con i piloti che avevano un ritmo simile, anche se soffro ancora troppo in rettilineo&rdquo;, ha spiegato Rossi al termine della corsa. &ldquo;Non posso dire di essere contento, ma abbiamo lavorato meglio per risolvere alcuni problemi&rdquo;.  MotoGP: Jorge Martin domina un infuocato GP di Stiria  Difficolt&agrave; allo start   Negli ultimi GP, Valentino si sta mostrando piuttosto debole in partenza e la gara di oggi non ha fatto eccezione. Il pesarese ha provato a dare una spiegazione a queste difficolt&agrave;: &ldquo;Nelle ultime due gare abbiamo provato dei sistemi differenti in partenza, ma non mi sono sentito a mio agio, infatti sia ad Assen che Sachsenring avevo perso molte posizioni. Il mio &egrave; un problema pi&ugrave; elettronico. Stiamo migliorando, ma non abbastanza&rdquo;.  Il nove campione del mondo ha inoltre commentato l&rsquo;incidente che ha visto coinvolti Daniel Pedrosa e Lorenzo Savadori, preferendo non attribuire alcuna colpa alla configurazione del Red Bull Ring. &ldquo;Ci&ograve; che &egrave; accaduto oggi pu&ograve; succedere ovunque, anche se questo tracciato ha 3/4 staccate violente e la curva 3 &egrave; il punto pi&ugrave; pericoloso&rdquo;, ha spiegato il #46. &ldquo;Ci sono tanti fattori da considerare, ma non saprei cosa fare per migliorare la situazione. Il vecchio layout sarebbe bellissimo, ma credo sarebbe ancora pi&ugrave; pericoloso&rdquo;.    Le entrate di Marquez, i complimenti a Pedrosa e Bezzecchi   Valentino ha preferito glissare sulla polemica tra Marc Marquez e Aleix Espargaro: &ldquo;Marquez &egrave; sempre aggressivo con tutti: oggi c&rsquo;era Aleix, altre volte c&rsquo;erano altri&rdquo;, ma ha rivolto parole al miele al rientrante Pedrosa.  &ldquo;Dani&nbsp;ha fatto un grandissimo lavoro: speravo di riuscire a seguirlo, ma non &egrave; andata cos&igrave;. Non &egrave; scontato andar cos&igrave; forte dopo 3 anni senza gare&rdquo;. I complimenti vanno anche al suo allievo Marco Bezzecchi, vincitore della gara Moto2: &ldquo;Sono molto contento per il Bez, il mio team ha lavorato benissimo e anche Vietti si sta avvicinando&rdquo;, ha concluso Rossi.  MotoGP Stiria, Martin: &ldquo;Spero che Gresini, da lass&ugrave;, abbia visto la vittoria&rdquo; 

Valentino prova a vedere il bicchiere mezzo pieno dopo la gara di Spielberg: &quot;Il passo era buono, ma dobbiamo ancora migliorare in partenza&quot;

MotoGP Stiria, Rossi: &ldquo;La gara non &egrave; stata disastrosa, mi sono divertito&rdquo;

La ripartenza dopo la pausa estiva non &egrave; stata eccezionale per il leader del Mondiale Fabio Quartararo, che ha chiuso il GP della Stiria con il terzo posto. Un risultato che comunque lo ha accontentato dato che il tracciato austriaco non gli &egrave; particolarmente amico e che le Ducati sono state agguerrite fino alla fine.  &ldquo;Meglio non poteva andare&rdquo;   &ldquo;Sono tanto soddisfatto - ha detto il pilota Yamaha - perch&egrave; alla fine in questa pista faccio molta fatica e nei primi tre giri, in bagarre con gli altri piloti, &egrave; stato molto impegnativo. Dopo la bandiera rossa, quando siamo ripartiti, ho fatto meglio che potevo ma Martin e Mir avevano un passo migliore del mio e per provare a stargli dietro la gomma dietro &egrave; calata tanto. Il podio &egrave; comunque molto importante&rdquo;.  Una gara che in pi&ugrave; &egrave; stata interrotta dopo pochi giri per un incidente spaventoso e dove non &egrave; stato facile, per i piloti, riuscire a mantenere la concentrazione: &ldquo;Siamo stati pi&ugrave; di 20 minuti al box, - ha aggiunto - quindi non &egrave; stato facile. Io prima di partire ho sempre la mia solita routine che seguo, quindi non &egrave; stato facile stare fermi anche se entrambi i piloti coinvolti nell&#39;incidente stavano bene&rdquo;.  &ldquo;Mir e Bagnaia beffati da un rookie&rdquo;   Le Ducati su questo tracciato si sono dimostrate molto competitive, ma pi&ugrave; di tutti &egrave; stato Jorge Martin a fare la differenza, di questo Quartararo ne &egrave; sicuro: &ldquo;Lui &egrave; un pilota che frena molto forte ed &egrave; molto veloce, - ha spiegato - ma soprattutto la sua mente non &egrave; quella di un rookie. Lo abbiamo visto provare a salvare la gomma e lo faceva molto bene. E&#39; un pilota che sicuramente porta un valore aggiunto a questo campionato e anche alla Ducati&rdquo;. Potrebbe essere un tuo futuro antagonista quindi? &ldquo;No, per il campionato &egrave; molto lontano in classifica, ha avuto un grosso incidente che gli ha fatto perdere delle gare. In pista per&ograve; si, pu&ograve; essere un avversario, ma &egrave; un rookie, magari su questa pista va molto forte e in altre no. Oggi tutti si aspettavano la vittoria di Miller o Bagnaia, invece un rookie li ha beffati&rdquo;.  Nessun cambiamento in vista di Austria 2   E dato che la prossima gara si svolger&agrave; ancora in Austria, c&#39;&egrave; qualcosa in particolare che il pilota Yamaha vorrebbe cambiare? &ldquo;No - ha concluso -, io oggi ho dato il massimo. Era difficile fare meglio. Nella seconda gara &egrave; vero che &egrave; pi&ugrave; faticosa perch&egrave; gli altri piloti possono trovare qualcosa in pi&ugrave;. Sicuramente Martin dar&agrave; informazioni importanti a Bagnaia e Miller. Noi comunque siamo messi bene&rdquo;.  MotoGP Stiria, Martin: &ldquo;Spero che Gresini, da lass&ugrave;, abbia visto la vittoria&rdquo; 

Il pilota Yamaha, visto che non ama particolarmente questo tracciato, si &egrave; detto molto soddisfatto per il terzo posto: &ldquo;Ho dato il massimo, di meglio non potevo fare&rdquo;

MotoGP Stiria, Quartararo: &ldquo;Miller e Bagnaia beffati da un rookie&rdquo;

E&#39; stata una vittoria incredibile quella del rookie Jorge Martin nel GP della Stiria. Che le Ducati avessero una marcia in pi&ugrave; sul tracciato austriaco era noto, ma che fosse il pilota Ducati Pramac, al suo primo anno nella classe regina a portare a casa la vittoria, non era per niente scontato. Dopo la partenza dalla pole position, Martin &egrave; riuscito a portare a termine una gara perfetta e la sua felicit&agrave; una volta tolto il casco, &egrave; stata immensa.  Il primo passo verso l&#39;obiettivo   &ldquo;Non ci posso ancora credere per questa vittoria - ha detto Martin ai microfoni di Sky - per questo non sembro cos&igrave; entusiasta! Ho avuto un passo costante, ero concentrato e il mio obiettivo era vincere. Negli ultimi giri pensavo a tante cose, e voglio ringraziare tutta la mia famiglia e il team. Questo &egrave; un passo verso il mio sogno di diventare un giorno campione del Mondo. Dedico la vittoria a mio nonno che sta lottando in ospedale&rdquo;.  Dopo le prime parole pronunciate al parco chiuso, Martin si &egrave; lasciato andare all&#39;emozione della sua grande conquista: &ldquo;Sono un pilota che cerca sempre il massimo &ndash; ha aggiunto - e le giornate come quelle di oggi dimostrano come tutto il lavoro e la fatica prima o poi tornino indietro&rdquo;. Che sia nato quindi il nuovo Marc Marquez, visti i bellissimi risultati nel primo anno da rookie? &ldquo;Penso di essere nel posto giusto, la moto &egrave; fantastica e si adatta al mio stile. Non ho dovuto cambiare niente e per questo riesco ad ottenere questi risultati. Sicuramente sono tra i pochi che hanno vinto nell&#39;anno di esordio e questo impressiona. Ma penso che Marquez riuscir&agrave; a tornare al suo livello massimo&rdquo;.  &ldquo;La caduta in Portogallo mi ha cambiato&rdquo;   Martin ha quindi analizzato alcuni aspetti che lo hanno favorito verso la vittoria: &ldquo;In questo tracciato, al terzo settore e alla curva 6 &ndash; ha spiegato - sono stato il pi&ugrave; forte tra tutte le Ducati, anche in gara Mir ha provato a sorpassarmi in questo punto ma io sono riuscito a chiuderlo, la Ducati mi ha permesso di fare un inserimento molto veloce. A fine gara, in ogni caso, le gomme erano finite perch&egrave; per la mia guida le faccio scivolare molto. Per la prossima gara dovremo quindi lavorare su questo aspetto&rdquo;.  Il pilota Pramac ha ripensato quindi al suo inizio di stagione caratterizzato dalla brutta caduta in Portogallo che lo ha segnato: &ldquo;Dal mio arrivo in MotoGP penso che la caduta a Portimao sia quella che pi&ugrave; mi ha fatto rallentare. Da questa ho imparato ad andare molto calmo il venerd&igrave; all&#39;inizio del primo turno, prima provo a capire dove &egrave; il grip e poi quando vedo che tutto mi &egrave; chiaro posso iniziare a spingere. Prima spingevo sempre da subito, adesso no, in MotoGP se cadi ti puoi fare male davvero&rdquo;.  &ldquo;Fausto mi ha dato un&#39;opportunit&agrave;&rdquo;   Il pensiero di Jorge, in questa giornata di festeggiamenti, torna quindi ai suoi inizi e alla fatica che ha fatto per riuscire a raggiungere questo primo importante risultato: &ldquo;Quando arrivi al Mondiale &egrave; quasi tutto fatto, il difficile per&ograve; &egrave; prima, quando arrivi alla Rookies Cup che non c&#39;era un euro in banca, quando n&eacute; la mia mamma n&eacute; il mio babbo lavoravano, l&igrave; &egrave; stata dura ma la mia famiglia mi ha comunque sempre sostenuto per riuscire a gareggiare. E adesso siamo arrivati a vincere in MotoGP&rdquo;. Infine, l&#39;ultimo ricordo &egrave; stato legato a Fausto Gresini: &ldquo;Mi sarebbe tanto piaciuto che vedesse questo momento &ndash; ha concluso - perch&egrave; lui ha avuto fiducia in me e mi ha dato un&#39;opportunit&agrave; quando stavo per andare a casa. Spero che adesso sia in pace e che abbia visto da lass&ugrave; questo mio risultato&rdquo;.  MotoGP Stiria: frattura al malleolo destro per Savadori 

Il pilota Ducati Pramac &egrave; andato a segnare la sua prima vittoria nella sua stagione da rookie: &ldquo;Sono un pilota che cerca sempre il massimo e le giornate come quelle di oggi dimostrano come tutto il lavoro e la fatica prima o poi tornino indietro&rdquo;

MotoGP Stiria, Martin: &ldquo;Spero che Gresini, da lass&ugrave;, abbia visto la vittoria&rdquo;

Non sono mancate le emozioni al Red Bull Ring, con la MotoGP che &egrave; rientrata dalla pausa estiva con uno scoppiettante GP di Stiria, vinto con una bella prova di forza da Jorge Martin, tornato al successo a 113 giorni di distanza dall&#39;incidente di Portimao.  In palla gi&agrave; dalla giornata di ieri, quando &egrave; riuscito a conquistare la pole position con il giro record di 1&#39;22&quot;994, Martinator si &egrave; confermato anche in gara, riscattando un avvio non perfetto con una strepitosa ripartenza, che gli ha permesso di prendersi la testa della corsa dopo la bandiera rossa causata dall&#39;incidente tra Lorenzo Savadori e Daniel Pedrosa, che &egrave; costato la frattura del malleolo destro al pilota italiano.    Quartararo limita i danni   Un ritmo forsennato quello imposto dal #89, tenuto dal solo Joan Mir, che per&ograve; non &egrave; mai riuscito a sferrare un attacco alla Desmosedici, finendo per accontentarsi della piazza d&#39;onore. Un ottimo risultato per lo spagnolo della Suzuki, che in Austria ha potuto sfruttare anche l&#39;holeshot per rosicchiare qualche punto in campionato a Fabio Quartararo, terzo a 9&quot;632 dal vincitore.  Con un sorpasso all&#39;ultimo giro ai danni di Nakagami, Brad Binder ha regalato alla KTM il quarto posto sulla pista di casa, in un fine settimana in cui il marchio di Mattighofen &egrave; finito al centro delle polemiche per la promozione forzata di Raul Fernandez.  Meno incisivi dei rispettivi compagni di squadra Johann Zarco e Alex Rins, rispettivamente settimo e ottavo al traguardo, davanti a Marc Marquez, che si &egrave; reso protagonista giusto di un paio di entrate aggressive su Aleix Espargaro. Non &egrave; stata una domenica da ricordare quella dell&#39;Aprilia, che ha chiuso la gara in Austria con un doppio ritiro, con Savadori Costretto alla resa ed Espargaro che si &egrave; trovato a parcheggiare la sua RS-GP a bordo pista.&nbsp;  Giornata no per Ducati e Vinales   Con Alex Marquez e Daniel Pedrosa a completare la Top 10, il team ufficiale Ducati si &egrave; dovuto accontentare di una misera undicesima posizione sulla pista amica del Red Bull Ring. Mentre Jack Miller &egrave; incappato in una caduta mentre si trovava in quarta posizione, Francesco Bagnaia si &egrave; visto strappare la nona piazza da una penalit&agrave; di 3&quot; comminatagli dopo la bandiera a scacchi. Ma la gara del pilota piemontese, in realt&agrave;, &egrave; stata compromessa alla ripartenza, con una scelta di gomme che ha minato la competitivit&agrave; della Desmosedici #63, che non &egrave; pi&ugrave; riuscita a ritrovare il ritmo di inizio gara.  Ripartenza che ha tradito anche Maverick Vinales, incappato prima nello spegnimento in griglia della sua M1, che lo ha costretto a scattare dalla pit-lane, e poi in long lap penalty che lo ha fatto precipitare in coda al gruppo. Un po&#39; megli, invece, &egrave; andata la gara diValentino Rossi, 13&deg; alle spalle di Enea Bastiani, che a sua volta &egrave; stato costretto a scontare un long lap penalty.  La classifica   &nbsp;   

Tanti colpi di scena nella prima gara dopo la pausa estiva, che incorona vincitore l&#39;alfiere del team Pramac sempre al comando dopo lo spaventoso incidente tra Pedrosa e Savadori, che ha causato bandiera rossa

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