        A essere protagonista nel GP delle Americhe &egrave; stata s&igrave; una marca italiana, ma non la Ducati. Un po&rsquo; inaspettatamente le Desmosedici GP hanno faticato, chiudendo dietro all&rsquo;Aprilia (di Maverick Vinales) e anche alla KTM (di Pedro Acosta). Come l&rsquo;ha vissuta il direttore generale di Ducati Gigi Dall&rsquo;Igna? Ecco il commento sui suoi piloti. Classifica piloti MotoGP "Bastianini si &egrave; confermato tra i protagonisti"  L&rsquo;unico a tenere alta la bandiera della Casa bolognese &egrave; stato Enea Bastianini, che &egrave; salito sul terzo gradino del podio. Il romagnolo ha firmato il suo secondo podio consecutivo e l&rsquo;ingegnere veneto ha amesso: &ldquo;Per Enea &egrave; un podio importante, &egrave; la conferma di essere fra i protagonisti in pista, gara per gara, con una costanza che sta progressivamente ritrovando. &Egrave; La prima Ducati all&rsquo;arrivo, chiude con un finale in crescendo dopo un avvio incerto, ed &egrave; ora secondo nel mondiale. Ci&ograve; che gli serviva era una maggiore continuit&agrave;, e questo &egrave; un altro tassello essenziale messo nella giusta direzione&rdquo;.  Valori diversi nella squadra ufficiale Ducati  Ha deluso le aspettative il Campione in carica Francesco Bagnaia, solo quinto al traguardo dopo una prova decisamente opaca: &ldquo;La gara di Pecco ha un altro sapore, al contrario di Enea ha avuto un buon spunto nel primo terzo di gara mentre poi il suo passo &egrave; stato meno performante e ha dovuto perci&ograve; difendersi e portare a casa un quinto posto che non pu&ograve; certo soddisfarlo. Un bottino assai esiguo fra Sprint e GP, senza podio, e un week end da lasciare scorrere pensando gi&agrave; al prossimo impegno&rdquo;. Marc "promosso" nonostante l'epilogo  A dominare la gara per qualche giro &egrave; anche stato Marc Marquez, con la Ducati del team Gresini: &ldquo;Anche se poi &egrave; caduto, Marc &egrave; stato uno straordinario interprete della corsa, ha girato anche al comando e questo la dice lunga sulla sua bravura ed esperienza al pari della sua determinazione ed entusiasmo&rdquo;.  Il collaudatore Pirro al lavoro per aiutare i piloti ufficiali  I rivali ci sono e sono forti e bisogna continuare a lavorare per non perdere di vista l&rsquo;obiettivo: &ldquo;Il Campionato &egrave; lungo, difficile e non mancheranno i saliscendi, per tutti. Dobbiamo adoperarci a testa bassa per dare ai nostri piloti la possibilit&agrave; di esprimersi al meglio&rdquo;. Ed &egrave; gi&agrave; pronto il prossimo step: &ldquo;Sar&agrave; importante il prossimo test con Michele (Pirro) a Barcellona nel quale dovremo provare alcune modifiche al setup della moto che poi potremo riconfermare con i piloti ufficiali durante le prove fissate per il giorno successivo al gran premio di Jerez&rdquo;. Proprio sulla pista spagnola l&rsquo;anno scorso Francesco Bagnaia si impose nel GP, dopo il secondo posto nella Sprint, e con questi buoni ricordi Ducati si presenter&agrave; in Andalusia. Calendario MotoGP       

Il direttore generale di Ducati Gigi Dall&rsquo;Igna ha detto la sua su quanto Ducati ha raccolto nell&rsquo;ultimo GP, analizzando i piloti e il lavoro da fare

MotoGP, Dall’Igna: “Bastianini sta ritrovando costanza. Mentre Bagnaia...”

In attesa di rivedere la MotoGP in azione ad Assen, il tema della settimana &egrave; il test concesso dalla Ducati ad Alvaro Bautista, che ha potuto provare la prototipale Desmosedici GP23 affidata a Francesco Bagnaia ed Enea Bastianini come premio per il mondiale Superbike vinto nel 2022.  Il test si sta svolgendo sotto l&rsquo;occhio attento di Gigi Dall&rsquo;Igna, Direttore Generale di Ducati Corse, che ai microfoni del sito ufficiale WorldSBK ha rilasciato un breve commento in merito alla sessione di prove che vede l&rsquo;iridato in carica tra le derivate di serie impegnato sul circuito romagnolo.  Gigi Dall&#39;Igna commenta il test di Alvaro Bautista   &quot;Alvaro &egrave; un grande pilota. Marted&igrave; mattina (prima giornata del test, che si conclude mercoled&igrave; 21 giugno, ndr) &egrave; stato veloce e siamo felici, ma guardare i tempi sul giro non &egrave; certamente il nostro obiettivo &ndash; ha esordito Dall&rsquo;Igna &ndash; sono felice di vederlo qui a divertirsi con la moto, ed &egrave; questo ci&ograve; che conta&rdquo;.  Questa due giorni di prove ha permesso al pilota spagnolo di tornare in sella alla Ducati MotoGP, guidata per l&rsquo;ultima volta nel 2018: &ldquo;Bautista aveva guidato a suo tempo una Desmosedici nella vecchia configurazione, per questo desiderava capire cosa fosse cambiato in questi anni&rdquo; ha precisato Dall&rsquo;Igna, prima di commentare le speculazioni riguardanti una possibile wild card del dominatore del WorldSBK in MotoGP.    Alvaro Bautista, Gigi Dall&#39;Igna non esclude la wild card   &quot;Una wild card entro la fine del 2023? &Egrave; troppo presto per saperlo &ndash; ha precisato il manager veneto - la stagione sar&agrave; molto lunga ed estenuante, quindi vedremo, ma posso che dire al momento non &egrave; un nostro obiettivo. Quali risultati aspettarsi, qualora questa possibilit&agrave; si concretizzasse? Sicuramente Alvaro ha tutte le carte in regola per far bene con questa moto, ma non voglio pensarci troppo. Mi basta vederlo sorridere quando scende dalla moto, tutto qui&quot; ha concluso Dall&rsquo;Igna.  Chi vivr&agrave;, vedr&agrave;, dunque. Intanto, a Bautista non resta che godersi il test-premio, prima di tornare in pista per la Superbike nel weekend 30 giugno-2 luglio a Donington.  MotoGP Olanda: gli orari tv   

Il Direttore Generale Ducati Corse ha commentato le voci riguardanti una possibile wild card del pilota spagnolo in sella alla Desmosedici GP23

Alvaro Bautista torna in MotoGP? Il commento di Gigi Dall&#39;Igna

        Si parte sempre per vincere, ma non sempre si riesce. Invece Ducati quest&rsquo;anno ha vinto il possibile in MotoGP e in Superbike, centrando il titolo piloti con Francesco Bagnaia da una parte e vincendo il campionato delle derivate di serie con Alvaro Bautista dall&rsquo;altra. Il direttore generale di Ducati Corse Gigi Dall&rsquo;Igna, intervistato in esclusiva ai FIM Awards, ha dichiarato: &ldquo;&Egrave; stata una stagione fantastica, con dei risultati meravigliosi in entrambe le categorie. Siamo veramente contenti e anche orgogliosi del lavoro che abbiamo fatto&rdquo;. FIM Awards, Guevara: "La MotoGP? Voglio arrivarci entro due-tre anni" Una prima volta speciale per Dall'Igna  Un&rsquo;annata cos&igrave; splendente sar&agrave; difficile da replicare, ma non impossibile e nel 2023 l&rsquo;obiettivo sar&agrave; quello di riprovarci. Intanto l&rsquo;ingegnere veneto si gode questo momento cos&igrave; importante, perch&eacute; ricorda: &ldquo;IL campionato MotoGP piloti personalmente non l&rsquo;avevo ancora vinto, ha avuto un sapore speciale&rdquo;. Con Bagnaia c&rsquo;&egrave; stata questa particolare prima volta, tra l'altro dopo che la Casa di Borgo Panigale non riusciva a vincere dal 2007. Una bellissima pagina di storia di cui siamo stati tutti spettatori. Ecco l'intervista completa:        

Premiati a Rimini, il direttore generale di Ducati Corse commenta in esclusiva ai nostri microfoni questo magico 2022

FIM Awards, Dall’Igna: “Stagione fantastica, orgogliosi del lavoro fatto”

        A lottare per la vittoria ieri sul circuito di Misano sono stati i due piloti che il prossimo anno faranno coppia nel team ufficiale Ducati, ovvero il confermato Francesco Bagnaia e il nuovo arrivo Enea Bastianini. Fino al traguardo il romagnolo ha provato ad attaccare il piemontese, senza riuscire poi nel sorpasso finale, e il direttore generale di Ducati Corse Gigi Dall'Igna ai microfoni di Sky Sport ha dichiarato: &ldquo;La vittoria per un pilota &egrave; qualcosa di troppo importante, ed &egrave; giusto che se ha la possibilit&agrave; di vincere si giochi tutte le carte a disposizione. Il quasi contatto che c&rsquo;&egrave; stato all&rsquo;ultimo giro sarebbe stato meglio evitarlo, possibilmente&hellip;&rdquo; "Questa &egrave; la decima vittoria nelle ultime venti gare"  Bagnaia &egrave; diventato cos&igrave; l&rsquo;unico pilota Ducati a vincere quattro gare consecutive (Olanda, Silverstone, Austria, Misano) ma Dall&rsquo;Igna ha ammesso: &ldquo;Pecco &egrave; entrato nella storia di Ducati ancora prima di conquistare la quarta vittoria consecutiva. Questa &egrave; la decima vittoria nelle ultime venti gare, per cui ha dei numeri. Il futuro per lui non pu&ograve; che essere veramente grande&rdquo;.Del suo talento Pecco ne ha gi&agrave; dato grande dimostrazione, ma secondo l&rsquo;ingegnere veneto c&rsquo;&egrave; un fattore anche umano dietro a questi successi: &ldquo;&Egrave; un grande campione, ma anche una bravissima persona e questo aiuta tanto nelle relazioni e nello stimolare un po&rsquo; il gruppo di lavoro che lo circonda&rdquo;. Tanto che ha svelato la sua personale definizione: &ldquo;Per me un grande campione dev&rsquo;essere anche un grande motivatore e dev&rsquo;essere uno che riesce a trascinare tutte le persone&rdquo;. Proprio come sta facendo il 25enne.  Le aspettative su Pecco sono (giustamente) altissime  Fin dall&rsquo;inizio la Casa di Borgo Panigale ha deciso di puntare molto su Bagnaia e Dall&rsquo;Igna ne &egrave; convinto: &ldquo;&Egrave; il candidato a ottenere il campionato del mondo piloti. L&rsquo;ultima cosa che manca a noi per essere veramente contenti. Ha tutte le carte in regola per poterlo fare e cercheremo di dargli tutto quello che possiamo per metterlo nelle condizioni di raggiungere l&rsquo;obiettivo&rdquo;. Ora i punti di ritardo da Fabio Quartararo sono 30, le gare a disposizione ancora 6 e tutto pu&ograve; ancora succedere... MotoGP Misano, Bagnaia: "Se la Ducati va cos&igrave; &egrave; anche grazie a Dovizioso"       

Il direttore generale di Ducati Corse ha festeggiato il quarto successo consecutivo di Bagnaia, di cui dice: &ldquo;Faceva gi&agrave; parte prima della storia Ducati&rdquo;

GP Misano, Dall’Igna: “Il quasi contatto sarebbe stato meglio evitarlo”

Otto pole position e sei vittorie &egrave; il bilancio di Ducati della prima parte di stagione, con addirittura quattro piloti nelle prime sette posizioni, ma la lotta al titolo MotoGP per il momento non &egrave; cos&igrave; rosea come la Casa di Borgo Panigale sperava. Il pilota ufficiale Francesco Bagnaia, colui su cui le aspettative sono pi&ugrave; alte, paga 66 punti di ritardo dal leader Fabio Quartararo.  Dall&#39;Igna commenta l&#39;inizio di campionato di Bagnaia (e non solo)   Intervistato dal sito tedesco Speedweek Gigi Dall&#39;Igna, Direttore Generale di Ducati Corse, ha affermato: &ldquo;La cosa pi&ugrave; importante &egrave; avere una moto competitiva. Oggi la situazione non &egrave; come vorremmo che fosse&hellip;&rdquo; A livello di guidabilit&agrave; per&ograve; la situazione &egrave; decisamente migliorata e alla guida della Rossa ci sono ben otto piloti ma Dall&rsquo;Igna ha chiarito: &ldquo;Fondamentalmente, non &egrave; il nostro obiettivo avere molti piloti. Quando inizi una carriera in MotoGP con un giovane pilota, non sai cosa succeder&agrave;. Ma alla fine siamo abbastanza contenti dei risultati raggiunti dai nostri talenti. Questa &egrave; la realt&agrave;&rdquo;. Anche se non nasconde che l&rsquo;inizio in salita di Bagnaia &ldquo;&egrave; stato uno dei problemi&rdquo;.    Tutte le energie sono concentrate sul titolo piloti: &quot;Non si sa cosa pu&ograve; succedere&quot;   Dei tre titoli in palio, Dall&rsquo;Igna ammette: &ldquo;Vincere il campionato piloti &egrave; la cosa pi&ugrave; importante&quot;. E aggiunge che dopo i dieci anni passati con Ducati, l&#39;obiettivo &egrave; sempre quello di riuscirci con questa azienda. Senza abbassare lo sguardo&nbsp; in questo 2022: &ldquo;Non si sa cosa pu&ograve; succedere. Ci proveremo fino all&#39;ultima gara&quot;. Un altro pilota che stava per arrivare alla corte Ducati, nella squadra Gresini, era Miguel Oliveira, che ai suoi occhi era molto interessante: &ldquo;Saremmo stati felici di averlo alla guida nostra moto. &Egrave; un pilota che mi piace molto. Non solo a me, a tutti in Ducati piace il suo stile di guida e il suo atteggiamento mentale. Era sicuramente una delle migliori opzioni&rdquo;. Per&ograve; la trattativa non &egrave; andata a buon fine: &ldquo;La discussione &egrave; stata tra Oliveira e Gresini Racing, non Ducati. La squadra ha dovuto prendere la decisione finale&rdquo;. Al suo posto arriver&agrave; cos&igrave; il giovane Alex Marquez, che si vuole mettere alle spalle il triennio Honda.  Esclusivo Reggiani: &quot;La RS-GP? La paragono alla Ducati. Aleix? Spero abbia pi&ugrave; fortuna di me&quot; 

Nel bel mezzo della pausa estiva il Direttore generale di Ducati Corse commenta questo 2022, le prestazioni dei piloti e il non arrivo del portoghese

MotoGP, Dall&rsquo;Igna: &ldquo;Oliveira? A Ducati piace, ma con Gresini non &egrave; andata&rdquo;

What can we say? Today&rsquo;s MotoGP brings one surprise after another. While the Suzuki case remains vague, the latest bombshell regards Ducati, specifically Pecco Bagnaia&rsquo;s win at Jerez. According to a report by colleagues at Motorsport Magazine, the Italian &ndash; who has come under the magnifying glass along with three other riders - triumphed with a front tyre pressure that fell below the permitted limit. A serious allegation made - via colleague Mat Oxley - by an unknown engineer working for a rival manufacturer, to whom Gigi Dall&rsquo;Igna is keen to respond.  &ldquo;The minimum permitted pressure is 1.9 bar&rdquo;, begins Dall&rsquo;Igna, &ldquo;but, as ever, when you make the rules you also have to consider how they will be controlled, given that if the sensors used by one manufacturer differ from those used by another there&rsquo;s a risk of having an improper control method. Right now, the method used to acquire sensor signals is not ironclad, so anyone can modify the signals, transmitting them to the control unit that must read them. Ducati has not modified the signals, but I can&rsquo;t rule out that other manufacturer haven&#39;t done so, pretending to be in the correct pressure window even if they&rsquo;re not really. Another thing I want to say is that the data acquired by the control body doesn&rsquo;t consider the variance of each sensor and so values that appear to be below the minimum may not actually be. A little like a speed camera &ndash; it&rsquo;s not the exact speed recorded by the camera that is considered, but the correct speed, taking the variance into consideration. Last Friday, the MSMA (the manufacturers&rsquo; association) set out which sensors all manufacturers will have to use from 2023, once it&rsquo;s no longer possible to modify them, and alongside the rule, there will also be a clear control system&rdquo;.  So it is possible that other bikes have raced with a pressure lower than the permitted minimum in other races?  &ldquo;It&rsquo;s not possible, it&rsquo;s certain. We know this, given that the manufacturers share the data. I don&rsquo;t want to lower myself to the level of the person who shared the data, but I can say with confidence that other bikes have won with the same &lsquo;problem&rsquo;. For the front tyre, it&rsquo;s not easy to fall inside the limits set by Michelin &ndash; the pressure of this tyre depends largely on whether a rider runs the race in the slipstream or not. If a rider expects to run that kind of race, they set up the system in a certain way, or else in another way, but if the opposite happens in the race, then the actual pressure is lower than expected. The correct pressure window is very small, and linked to this is a safety issue, which we&rsquo;re working on together with the other manfacturers and Michelin, with a view to 2023&rdquo;.  Dall&#39;Igna: &quot;No regulatory violation&quot;   How do you explain Ducati coming under attack in this way?  &ldquo;I can&rsquo;t. The important thing is that the data in question is shared with both Michelin and those carrying out the controls, but despite this there have been no penalties. This is because there&rsquo;s an agreement between the various parties that means that for this year the data is monitored and then next year we&rsquo;ll have a rule to activate and control in a proper way.&rdquo;  It&rsquo;s strange that the current control system is unclear, don&rsquo;t you agree?  &ldquo;That&rsquo;s not really the case. There are many rules that have been corrected and managed recently. This system is evolving in the right direction, as is the rule relating to this aspect. We have all raised the issue of how to carry out the controls, and we&rsquo;re developing an accurate control method, which cannot be isolated from the rule itself. We all know how things stand right now and we cannot talk about regulatory violations, because the manufacturers, Dorna and the FIM all agree that the current pressure measurement method is not correct&rdquo;.  Is there a real control method right now?  &ldquo;No, but there can&#39;t be, due to the way the system has been set up until now. In the recent past, there have been no tyre-related problems, but we&rsquo;re working to improve the situation. I&rsquo;m not worried about the next races, as we&rsquo;re all trying to respect the windows imposed by Michelin&rdquo;.  So is this unjustified controversy?  &ldquo;I&rsquo;m not the right person to respond, but I can say that Ducati has not made an issue of the fact that riders competing for other manufacturers have achieved certain results in previous races while probably failing to fall inside the correct limits. This is because, as I&rsquo;ve said, the control method is not reliable, and so the current values are worthless, something that all the MSMA manufacturers have acknowledged&rdquo;.  After all this, will Ducati work in a different way? Or will everything remain the same?  &ldquo;We&rsquo;ll continue exactly as we have done until now, because we are fully respecting the rules, as always.&rdquo;  Translated by Heather Watson  Albesiano: &ldquo;Aerodynamics in MotoGP? They may impact on the spectacle&rdquo; 

The Ducati Corse general director responds to accusations after Jerez: &quot;There is no proper control method right now&quot;

MotoGP, irregular pressure? Dall&#39;Igna: &ldquo;We&rsquo;ve acted legally&rdquo;

        While Bagnaia celebrates his first win of the season, on the other side of the garage it is the 2023 riders&rsquo; market that continues to hold court. Considering Jack Miller&rsquo;s likely departure, despite recent reassurances from Ducati, the battle between Enea Bastianini and Jorge Martin for the second factory bike appears fiercer than ever. Father of the current Desmosdici, Gigi Dall&rsquo;Igna, has spoken about the current situation, calming the waters but also transmitting an important message. &ldquo;We need to wait a few more races before making a final decision &ndash; confirms Dall&rsquo;Igna while talking to Sky &ndash; but both definitely deserve factory treatment. But we have time to think of course. Might one or the other leave Ducati? It&rsquo;s a possibility, but I think that continuity pays in racing, so a rider who&rsquo;s doing well with a bike should think four or five times before changing.&rdquo; Pernat &ndash; Ducati direct line. And Arbolino&hellip;  And the managers could play an important role in this duel, Enea Bastianini&rsquo;s manager Carlo Pernat in particularly fine form right now. The experienced agent has highlighted Bastianini&rsquo;s achievements in recent weeks and has a very good relationship with Dall&rsquo;Igna and Ducati in general. Speaking of Carlo and Ducati, another player who could be in the running for a move to the reigning class is Tony Arbolino, supported by Pernat, who celebrated his second Moto2 podium of the season at Jerez (third), following on from from his win at Austin. Quizzed about this, the young Italian gives nothing away of course, but does not exclude the possibility. &ldquo;We&rsquo;ll see what opportunities we have&rdquo;, explains Tony, &ldquo;but for now I need to think about Moto2 and the current season. Reject the idea of MotoGP? Never&rdquo;. Essentially, the market is yet to open, but it looks like we&rsquo;re gearing up for a good one. Translated by Heather Watson MotoGP, Ducati options: Martin with Bagnaia, Bastianini to Pramac       

The father of the Desmosedici: "We&rsquo;ll need a few more races to decide". Pernat pushes for Bastianini. And Arbolino...

MotoGP, Dall'Igna: “Bastianini or Martin to leave Ducati? They should think hard”

        We don&rsquo;t know how the situation with the lowering device is going to develop, but it&rsquo;s only fair to speak to those involved. Gigi Dall'Igna is the technical reference at Ducati, in his role as engineer for the MotoGP project. He has this to say: "I would like to say more, but for now no decision has been made in this sense. But I will say that we&rsquo;ve done as we&rsquo;ve always done, or rather, remaining within the parameters of the technical regulation, which was written a while ago. A regulation that all manufacturers are aware of, let&rsquo;s be clear&rdquo;. Gigi draws attention to a move that, were it to become concrete, would meet with disapproval from Borgo Panigale: "Banning a solution developed by a manufacturer would be quite unsportsmanlike. While we&rsquo;ve spent time investing in researching this solution, others have spent time coming up with other solutions, which are not banned. And so it would be a double blow if you like. If it were to happen, it would be unsportsmanlike". Dall'Igna on the Ducati lowering device: not found on production bikes  Dall'Igna expands on the concept, focusing on the reasons for which the device could be banned: "The explanations for abolishing the lowering device are questionable. They talk about safety, but in terms of distraction, the device involves no extra button or knob in addition to what a rider already uses. The rider will do exactly the same things. So I see no reason.&rdquo; Gigi continues: "The other reason has to do with the fact the device is not found on production bikes. This is MotoGP. If we want to argue, then the pneumatic valve should be banned too, because it&rsquo;s not found on road bikes. If our competitors were to ban the pneumatic valve, I&rsquo;d be OK with that". Translated by Heather Watson Qatar GP, Marquez: &ldquo;Bet on me for the title, i'm ready to risk like before&rdquo;       

Ducati engineer Gigi: "We dedicated time and research to developing the part in line with the technical regulation. The device is not dangerous, the rider does the same things as before"

MotoGP, Dall'Igna: “Banning the lowering device would be unsportsmanlike”

        Non sappiamo come si evolver&agrave; la querelle inerente all'abbassatore, ma &egrave; giusto dare voci ai diretti interessati. Ducati ha in Gigi Dall'Igna il riferimento tecnico, poich&egrave; ingegnere dedicato al progetto MotoGP. Ecco la sua voce: "Mi piacerebbe esprimere un pensiero preciso - introduce il discorso, spiegando come, al momento, nulla sia stato sancito - ma in questo momento ancora non &egrave; stata presa una decisione definititiva in tal senso. Comunque, ritengo che noi abbiamo fatto le cose come sempre, ovvero, rimanendo dentro i dettami del regolamento tecnico, scritto parecchio tempo fa. Un regolamento conosciuto da tutti i costruttori, intediamoci". Gigi punta l'attenzione su una eventuale mossa che, in caso diventasse concreta, manifesterebbe dissenso a Borgo Panigale: "Il fatto di andare a vietare una soluzione sviluppata da un costruttore, &egrave; una cosa abbastanza antisportiva. Il tempo che abbiamo investito nella ricerca in questa soluzione, gli altri lo hanno speso realizzando soluzioni diverse, tuttavia non bandite. La fregatura, se vogliamo, sarebbe doppia. Se ci&ograve; accadra, sar&agrave; antisportivo". Dall'Igna sull'abbassatore Ducati: nessun ritorno sulle moto di serie  Dall'Igna espande il concetto, concentrandosi sulle motivazioni che potrebbero vietare l'abbassatore: "Le spiegazioni a motivare la ventilata scelta di abolire l'abbassottore sono discutibili. Parlano di sicurezza? Dal punto di vista della distrazione, il dispositivo non prevede nessun pulsante o manopole aggiuntive tra quelle che gi&agrave; usa. Il pilota far&agrave; esattamente le stesse solite cose. Non vedo motivazione". Gigi continua, esaurendo la sua opinione: "L'altra motivazione verte su un possibile ritorno dell'abbassatore sul prodotto di serie. Questa &egrave; la MotoGP. Se argomentiamo, anche la valvola pneumatica dovrebbe essere bandita, perch&egrave; non ha un ritorno sulle moto stradali. Se i nostri competitors dovessero bandire la valvola pneumatica, per me andrebbe bene". Moto2, &egrave; Pedro Acosta il pilota pi&ugrave; atteso in casa KTM       

ESLCUSIVA- Gigi, ingegnere Ducati: "Abbiamo realizzato il particolare seguendo il regolamento tecnico, spendendo parecchio tempo e ricerca. Il dispositivo non &egrave; pericoloso, il pilota fa le stesse cose di prima"

MotoGP, Dall'Igna: “Bandire l'abbassatore sarebbe antisportivo”

Stipulato l&#39;accordo tra le parti, &egrave; ora di mettersi (nuovamente) al lavoro. Il matrimonio tutto italiano condiviso tra Pecco Bagnaia e Ducati rappresenta una bella notizia per la MotoGP, che pu&ograve; godere di un duo, anzi di un trio - pilota, squadra, moto - completamente tricolore e pronto alla caccia al titolo mondiale.  A Borgo Panigale la soddisfazione &egrave; per tutti, in particolar modo sentita da Gigi Dall&#39;Igna, Direttore Generale di Ducati Corse, entusiasta del contratto prolungato con pilota piemontese: &quot;Siamo davvero felici di avere con noi Bagnaia per altre due stagioni - le sue parole dal comunicato ufficiale - perch&egrave; sin dal suo arrivo nel 2019, Pecco ha dimostrato grande talento e di saper interpretare la Desmosedici GP, adattandosi nella guida in ogni condizione&quot;.  Gigi Dall&#39;Igna: &quot;Con Bagnaia puntiamo al titolo MotoGP&quot;   Gigi &egrave; fiducioso, e fa bene, poich&eacute; supportato gi&agrave; da grandi risultati ottenuti insieme a Bagnaia: &quot;Nel 2021 - ancora tratti dal comunicato - Pecco ha avuto una crescita davvero importante, arrivando a giocarsi il titolo mondiale. Ha saputo gestire le gare di Arag&ograve;n, Misano, Portimao e Valencia, centrando quatto fantastiche vittorie&quot;.  Dall&#39;Igna ha in mente l&#39;obiettivo massimo: &quot;Francesco &egrave; maturato come pilota. Con queste grandi qualit&agrave;, siamo sicuri che lui abbia tutto il potenziale necessario per puntare insieme al titolo mondiale&quot;. Titolo mondiale di una MotoGP che ha in Ducati ben 8 Desmosedici in griglia. Quella di Bagnaia &egrave; la Lenovo Factory 2022.  &nbsp; 

L&#39;ingegnere Ducati: &quot;Sin dal 2019, Pecco ha adattato la guida alla moto, crescendo costantemente. Adesso &egrave; un pilota maturo, pu&ograve; puntare al titolo&quot;

MotoGP, Dall&#39;Igna: &ldquo;Bagnaia ha subito ben interpretato la Desmosedici&rdquo;

        Gigi Dall&rsquo;Igna appears calm and relaxed as he offers his comments ahead of the upcoming MotoGP season. The first test session at Sepang has brought encouraging results, which leaves the team feeling optimistic: &ldquo;We&rsquo;ve had the first test of the year, and we selected a lot of material there. The focus was not on lap times, but on the work the riders need to do in the garage&rdquo;. The advantage of having eight bikes on track  And initial impressions are positive: &ldquo;We&rsquo;ve started developing the new bike and I&rsquo;m quite pleased. There are a few areas where we need to work a little, but I&rsquo;m confident. The next test will be important, because it will be the last before the championship begins&rdquo;. A season that will see the manufacturer on track with eight bikes: &ldquo;It&rsquo;s just a matter of organisation, it&rsquo;s not a problem&rdquo;. On the contrary, it brings advantages: &ldquo;It&rsquo;s important from a technical standpoint. We&rsquo;ll have a lot more data, more information, and not only in terms of development, but also when seeking the best set-up during a race weekend&rdquo;. The aim is to get the job done  Expectations are high, there&rsquo;s no denying it, particularly on Pecco&rsquo;s side of the garage, but Dall&rsquo;Igna clarifies: &ldquo;At the start of the year there&rsquo;s no point giving one rider any advantage over another. It&rsquo;s important to begin at the same level and see what happens. Sometimes the season is different, for many reasons, and I don&rsquo;t think the Ducati team can make the difference at the start&rdquo;. Will the title return to Ducati for the first time in 15 years? The fastest rider at Sepang was Enea Bastianini, who rounded out day one in first place: &ldquo;He did a great job during the tests. Sometimes it&rsquo;s an advantage not having anything to develop. His pace was consistent. If he continues to work like that throughout the season, we&rsquo;ll try to give him our full support of course&rdquo;. Enea is aiming for top five in the championship, and Dall'Igna agrees: &ldquo;That&rsquo;s within his reach. Last year, his problems had to do with qualifying and the first laps of the race. He&rsquo;s taken a big step forward with qualifying, and as for the other aspect, we&rsquo;ll have to see in Qatar&rdquo;. A close connection with the Desmosedici  Bagnaia just missed out on the title last year, meaning that expectations are very high after such an exceptional season finale. Dall&rsquo;Igna jokes: "I would have liked to freeze Pecco and pull him out at the start of the year, he was in incredible shape at the end of the season! Joking aside, I think it&rsquo;s always a mistake to freeze things. All our competitors will have taken important steps forward, and so standing still is never the best way to achieve results". The latest version of the bike has now been unveiled, a bike that Dall'Igna is particularly attached to: "The Desmosedici is like a daughter to me, a creature that evolves and improves each year. I have a very special relationship with the bike and every time it reaches the podium, the first thing I do when it comes back into the garage is kiss it&rdquo;. This is a new version, even better than its predecessor: "We&rsquo;ll be fielding an evolution of two years, particularly in terms of the engine, which we hope will significantly boost the overall performance of the bike&rdquo;. Translated by Heather Watson Moto2: training injury for Augusto Fernandez       

A new season is just around the corner and the general manager at Ducati Corse has worked hard all winter, as he sets out to bring the manufacturer its first title in 15 years

MotoGP, Dall’Igna: “Pecco? I would have liked to freeze him at the end of 2021”

        &Egrave; un Gigi Dall&rsquo;Igna all&rsquo;apparenza sereno e rilassato, quello che rilascia le dichiarazioni sulla nuova stagione di MotoGP che lo attende. La prima sessione di test disputata a Sepang ha dato buoni risultati che lo mantengono ben speranzoso: &ldquo;C'&egrave; stato il primo test dell&rsquo;anno, nel quale abbiamo selezionato molto materiale. Il focus non era sul tempo sul giro, ma sul lavoro che i piloti devono fare nel box&rdquo;. La nota positiva di avere otto moto in pista  Le prime impressioni sono positive: &ldquo;Abbiamo iniziato lo sviluppo della nuova moto e sono piuttosto contento. Ci sono alcune aree in cui dobbiamo lavorare ancora un po&rsquo;, ma sono fiducioso. Il prossimo test sar&agrave; importante, perch&eacute; sar&agrave; l&rsquo;ultimo prima dell&rsquo;inizio del campionato&rdquo;. Stagione che li vedr&agrave; in pista con otto moto, di nuovo: &ldquo;&Egrave; solo un discorso di organizzazione, non &egrave; un problema&rdquo;. Anzi, casomai un vantaggio: &ldquo;&Egrave; importante dal punto di vista tecnico: avremo molti pi&ugrave; dati, sono importanti le statistiche, avere pi&ugrave; informazioni, ma non solo per lo sviluppo bens&igrave; anche per cercare la messa a punto migliore nei weekend di gara&rdquo;.  L'obiettivo &egrave; compiere l'impresa  Le aspettative, inutile nascondersi sono alte, forse pi&ugrave; su Pecco, ma Dall&rsquo;Igna ha chiarito: &ldquo;All&rsquo;inizio dell&rsquo;anno non ha senso dare un vantaggio ad un pilota piuttosto che ad un altro. &Egrave; importante iniziare allo stesso livello e vedere cosa succede. Alcune volte la stagione &egrave; diversa per molte ragioni e penso che il team Ducati non pu&ograve; fare la differenza all&rsquo;inizio&rdquo;. Dopo 15 anni torner&agrave; il titolo piloti in Ducati? A Sepang il pi&ugrave; veloce &egrave; stato Enea Bastianini, che ha chiuso in vetta la seconda giornata: &ldquo;Ha fatto un grande lavoro in questi giorni. A volte &egrave; positivo non aver niente da sviluppare. Il passo &egrave; stato costante. Se continua a lavorare cos&igrave; durante la stagione, ovviamente, proveremo a dargli il nostro massimo supporto&rdquo;. Il romagnolo si &egrave; fissato come obiettivo la top 5 iridata, e Dall'Igna si dice d'accordo: &ldquo;&Egrave; alla sua portata. L&rsquo;anno scorso i suoi problemi sono stati le qualifiche e i primi giri di gara. Nelle qualifiche ha fatto un grossissimo passo in avanti, sull&rsquo;altro aspetto lo vedremo in Qatar&rdquo;.  Lo stretto legame con la Desmosedici  Bagnaia ha sfiorato il titolo l&rsquo;anno scorso e dopo un finale eccezionale ci si aspetta tanto da lui. L'ingegnere veneto ha scherzato: "Mi sarebbe piaciuto congelare Pecco e tirarlo fuori a inizio anno: sul finale aveva un forma incredibile! A parte gli scherzi, congelare le cose penso sia sempre un errore. Comunque tutti i nostri competitor avranno fatto passi in avanti importanti. Restare fermi non &egrave; mai il modo migliore per cercare di portare a casa gli obiettivi".&nbsp; Ecco a noi la nuova versione della Rossa, moto a cui Dall'Igna &egrave; particolarmente affezionato: "La Desmosedici per me &egrave; come una figlia, una creatura che evolve e migliora tutti gli anni. Con la moto ho un rapporto veramente particolare e ogni volta che fa un podio, la prima cosa che faccio appena rientra al box &egrave; quella di baciarla". Questa &egrave; una nuova versione, ancora migliore della precedente: "Porteremo in pista un&rsquo;evoluzione di due anni soprattutto per quanto riguarda il motore, da cui ci aspettiamo un miglioramento importante delle prestazioni complessive della moto". MotoGP, Brad Binder preoccupato: "Detesto vedermi diciottesimo"       

Una nuova stagione &egrave; ormai alle porte e il direttore generale di Ducati Corse ha lavorato duro durante l&rsquo;inverno, per afferrare quel titolo che manca da 15 anni

MotoGP, Dall’Igna: “Pecco? Avrei voluto congelarlo a fine 2021”

        Manca ormai poco pi&ugrave; di un paio di settimane all&rsquo;inizio, ufficiale, del 2022 con i primi test che si terranno a Sepang, in Malesia, e la prima squadra a essersi presentata &egrave; stata quella di Gresini. Inizia questo nuovo capitolo per il team che porta il nome dell&rsquo;ex pilota Fausto Gresini, che si &egrave; unito in matrimonio con Ducati, dopo esser stata legato per gli ultimi sette anni con Aprilia. Il sodalizio tutto italiano  Alla presentazione non potevano non esserci i piani alti della Casa di Borgo Panigale, tra cui il direttore generale di Ducati Corse Gigi Dall&rsquo;Igna che ha affermato: &ldquo;Ora Gresini &egrave; parte della nostra famiglia, li aiuteremo con pieno supporto sia sul lato tecnico sia dal punto di vista umano, entrambi importanti per ottenere risultati. Due piloti giovani: anche questo fa parte della strategia Ducati&rdquo;.  Dall'Igna fissa gli obiettivi  Classe 1997 Enea Bastianini, ha un anno in meno Fabio Di Giannantonio che &egrave; tra i cinque debuttanti nella top class. Gli obiettivi sono ovviamente diversi, con il &ldquo;Bestia&rdquo; che ha gi&agrave; assaggiato il podio l&rsquo;anno scorso e &ldquo;Diggia&rdquo; che invece &egrave; pronto a muovere i primi passi e l&rsquo;ingegnere veneto ha raccontato: &ldquo;Il primo approccio con la MotoGP &egrave; stato difficile per Di Giannantonio, ma l&rsquo;ho visto bene in sella: ha corso col sorriso e questo &egrave; importante. Per Enea era la prima volta con l&rsquo;evoluzione della sua moto del 2021 ed era molto contento, ottime le prime impressioni e buoni i tempi&rdquo;. Andando poi nel dettaglio, ecco quello che si aspetta dai due italiani: &ldquo;Enea deve continuare a crescere, ha fatto molto bene all&rsquo;esordio con due podi e mi aspetto che continui a mostrare il suo talento, pu&ograve; essere protagonista. Diggia &egrave; alla prima stagione in MotoGP e deve fare qualcosa come Enea&rdquo;. MotoGP, Alex Marquez e Nakagami in coro: "La nuova Honda ha un gran potenziale"       

Alla presentazione della squadra faentina non poteva mancare il direttore generale di Ducati Corse che ha rinnovato la piena fiducia sul progetto e ha parlato delle sue aspettative

MotoGP, Dall’Igna: “Gresini entra in famiglia, pieno supporto tecnico e umano”

        Gigi Dall&rsquo;Igna non parla spesso, ma quando lo fa non &egrave; mai banale. Del resto parliamo del padre della Ducati Desmosedici attuale, che anno dopo anno ha accresciuto il suo valore sino a diventare, a detta in primis dei rivali, la miglior moto della griglia MotoGP. Non stupiscono dunque i titoli costruttori e team conquistati in questo 2021, ai quali per&ograve; non si &egrave; aggiunto quel tanto agognato titolo piloti, inseguito soprattutto con Pecco Bagnaia.&nbsp;&ldquo;E&rsquo; difficile avere rimpianti dopo una stagione del genere, che probabilmente rester&agrave; nella storia di Ducati in termini di risultati. Quello che mi resta di questa annata &egrave; il fatto di aver aiutato un pilota a diventare un contendente per il titolo, e di aver creato una coppia moto pi&ugrave; pilota che potr&ograve; essere protagonista nei prossimi anni. Pecco ha fatto un grande lavoro, risultando nel finale di stagione il migliore e facendo costantemente dei miglioramenti&rdquo;.&nbsp;Meno brillante &egrave; stata la stagione di Jack Miller, che pur raccogliendo dei buoni risultati &egrave; mancato sotto la voce costanza, ossia il suo classico tallone d&rsquo;achille.&nbsp;&ldquo;Jack per il suo pedigree era quello chiamato a fare di pi&ugrave;, ma il lavoro del pilota &egrave; complicato e spesso non si raggiunge l&rsquo;obiettivo per tante banalit&agrave;. Miller ha fatto dei buoni risultati in questa stagione, anche se probabilmente ci si aspettava pi&ugrave; regolarit&agrave;. Resta il fatto che ha tutte le carte in regola per essere un protagonista&rdquo;. Dall'Igna: "Zarco si &egrave; messo pressione da solo"   Proseguendo il bilancio dei piloti in rosso un altro pilota nel complesso sottotono &egrave; stato Johann Zarco, che dopo una brillante prima parte di stagione ha perso la bussola.&nbsp;&ldquo;Penso che sia normale che un pilota punti sempre al massimo, non lavorerei con un pilota che non ha questa mentalit&agrave;. Zarco ha fatto una bella prima parte di stagione, mentre dopo la pausa si &egrave; messo da solo troppa pressione, che lo ha destabilizzato. Nelle ultime gare c&rsquo;&egrave; stato un ritorno a buone prestazioni, il che mi fa ben sperare per il futuro. Resta un pilota molto importante nell&rsquo;universo Ducati&rdquo;.&nbsp;Diverso invece il parere sui due debuttanti Martin e Bastianini, che in relazione alle armi a loro disposizione hanno certamente fatto vedere ottime cose.&nbsp;&ldquo;Martin ha fatto una pole al suo secondo GP in MotoGP e vinto poi una gara, quindi ha svolto un ottimo lavoro. Posso dire lo stesso per Bastianini, che nonostante avesse praticamente la GP19 ha fatto alcune ottimi gare, ad esempio i due podi a Misano, e spesso nel finale di gara &egrave; stato capace di avere il passo dei migliori. Se il prossimo anno migliorer&agrave; i suoi venerd&igrave; e sabato potr&agrave; essere della partita per i punti pesanti&rdquo;.&nbsp;Ovviamente parlando di piloti non pu&ograve; che tornare in auge il nome di Andrea Dovizioso, certamente importante sino all&rsquo;anno scorso nel processo di crescita della Desmosedici.&nbsp;&ldquo;Con Andrea l&rsquo;anno scorso eravamo arrivati alla fine di una storia di fiducia reciproca, cosa che quest&rsquo;anno si &egrave; rinnovata. Ovviamente parallelamente la moto &egrave; migliorata, ed i piloti hanno fatto dei grandi passi avanti. Non posso dire ancora di &ldquo;avercela fatta&rdquo; perch&eacute; manca l&rsquo;obiettivo principale, ma ci sono tanti elementi che rendono me ed altre persone molto orgogliose. In primis il fatto di essere spesso i primi a portare novit&agrave; tecniche&rdquo; &nbsp;&ldquo;Gi&agrave; vinto in passato con pi&ugrave; piloti, a Jerez avremo un nuovo motore&rdquo;  Dai piloti si passa poi alla moto, su cui &egrave; difficile avere parei negativi. La Desmosedici infatti ha smesso i panni della moto difficile, diventando pressoch&eacute; veloce nelle mani di tutti i piloti. Una definizione che per&ograve;, riguardo al passato, non convince Dall&rsquo;Igna.&nbsp;&ldquo;Gi&agrave; in passato abbiamo vinto con vari piloti, quindi non abbiamo acceso la luce ora. E&rsquo; stato un percorso di crescita, di una moto che &egrave; sempre migliorata sotto il punto di vista dell&rsquo;adattabilit&agrave; ai piloti ed alle piste. Guardando le statistiche &egrave; vero, chi ha lasciato la Ducati per un&rsquo;altra moto ha faticato ad abituarsi, ma fatico a fornire una spiegazione chiara. In qualche caso &egrave; stato anche il contrario, dato che ad esempio Lorenzo ha faticato ad adattarsi alla nostra moto dopo aver lasciato la Yamaha, anche se poi nella sua seconda stagione ha fatto buone gare. Andrebbe chiesto ai diretti interessati&rdquo;.&nbsp;Una cosa &egrave; certa, la Ducati fa gola a tutti. Anche a chi non correr&agrave; pi&ugrave; come Valentino Rossi, che potrebbe sfruttare il suo team per fare qualche giro conoscitivo.&nbsp;&ldquo;Non ne abbiamo parlato, e chiedere ora qualcosa a Valentino mi sembra poco intelligente. Non so che rapporto abbia con Yamaha, quindi direi che &egrave; meglio lasciare a lui la decisione. E&rsquo; indubbio che Valentino in questo mondo possa fare quello che vuole&rdquo;.&nbsp;Ad ogni modo domani sar&agrave; gi&agrave; 2022, con i primi test di Jerez pronti a regalare i primi spunti in ottica prossima stagione.&nbsp;&ldquo;Domani proveremo cose abbastanza normali, ossia evoluzioni di cose che avevamo gi&agrave; provato in stagione, per poi accantonarle in attesa dei test: durante la stagione abbiamo avuto problemi di inserimento nelle curve veloci, quindi lavoreremo in primis su questo. Ci sar&agrave; per&ograve; il motore nuovo, che nonostante non sia definitivo pensiamo possa essere molto interessante. Al momento abbiamo solo tre moto ufficiali, quindi la terza se la divideranno i due piloti Pramac. Gli altri avranno la moto 2021, ma Marini avr&agrave; la ufficiale dai prossimi test&rdquo;.&nbsp;Il prossimi anni rappresenteranno per Ducati una svolta sotto tanti aspetti. In primis dal 2022 aumenter&agrave; il numero di moto in pista.&nbsp;&ldquo;Il fatto di avere otto moto &egrave; pi&ugrave; un fattore positivo che negativo, dato che avremo pi&ugrave; dati con i quali arrivare alle idee giuste. Per gestirle &egrave; solo questione di organizzazione, e credo che Ducati abbia le potenzialit&agrave; per farlo&rdquo;.&nbsp;Il secondo snodo cruciale invece arriver&agrave; nel 2023, quando la MotoE sar&agrave; griffata interamente Ducati.&nbsp;&ldquo;Dovremmo gestire le moto in pista. Per un ingegnere le moto elettriche sono dei giocattoli interessanti: puoi sviluppare tanti fattori, che certamente possono divertire un tecnico. Quindi onestamente sono felice di lavorare sulla MotoE, e vorrei iniziare subito&rdquo;. MotoGP, Pirro: &ldquo;ho chiesto a Rossi di provare la Ducati, ha detto di s&igrave;&rdquo;       

"L'anno scorso era venuta meno. Pecco ha fatto grandi passi avanti, a Miller &egrave; mancata la costanza, Zarco si &egrave; messo pressione da solo. Rossi sulla Ducati? In questo modo pu&ograve; fare ci&ograve; che vuole"

MotoGP, Dall'Igna: “Ora in Ducati c'è la giusta fiducia reciproca tra casa e piloti”

Nella stagione in corso KTM non ha particolarmente brillato e dopo quanto fatto vedere l&rsquo;anno scorso, sicuramente dalle moto arancioni ci si sarebbe aspettato molto di pi&ugrave; (qui la polemica sul numero di moto in griglia). Invece a tre gare dalla fine il bottino parla di due vittorie, una con Brad Binder e una con Miguel Oliveira, che ha ottenuto anche altri due secondi posti. Intervistato dal sito tedesco Speedweek Pit Beirer, direttore del Motorsport di KTM, ha analizzato il lato tecnico della struttura, guardando anche agli avversari.  L&#39;ammirazione verso Dall&#39;Igna   &ldquo;Sono ancora convinto che abbiamo una buona squadra tecnica, anche se al momento siamo un po&rsquo; in difficolt&agrave;&rdquo; ha ammesso il tedesco. &ldquo;Abbiamo ottenuto cinque vittorie in MotoGP come merito di questo progetto. Questo &egrave; possibile solo con designer e tecnici eccellenti in tutti i settori:&nbsp;dal telaio al motore, all&#39;elettronica e alle sospensioni&rdquo;.  Se si guarda intorno, per&ograve;, c&rsquo;&egrave; una Casa nello specifico che sfrutta molto di pi&ugrave; il regolamento: &ldquo;Ovviamente non siamo cos&igrave; vicini al limite come spesso lo &egrave; Ducati. Portano invenzioni che sono zone grigie nei regolamenti, ma in nessun modo illegali. Si avvicinano al limite e investono molti soldi in quello. Gigi (Dall&rsquo;Igna) fa un ottimo lavoro in questo ambito&rdquo;. Parole di stima da parte di Beirer, che per&ograve; non sottovaluta chi lavora nella fabbrica KTM. &ldquo;Possiamo fare lo stesso con le persone che abbiamo nel team&rdquo; assicura il tedesco. &Egrave; tempo di rimboccarsi le maniche, per puntare in alto nel 2022.  MotoGP: a Misano un tributo da brividi per Simoncelli e Gresini 

Il direttore del motorsport di KTM ha elogiato l&rsquo;ingegnere veneto, capace di esplorare tutte le zone del regolamento, assicurando che anche la Casa austriaca &egrave; in grado di fare lo stesso

MotoGP, Beirer: &ldquo;KTM non &egrave; vicina al limite come spesso lo &egrave; Ducati&rdquo;

        Ten years after its last victory at Arag&oacute;n, Ducati was back on top thanks to an extraordinary Francesco Bagnaia who dominated proceedings. The Italian led for the best part of the race before defending himself from an attack by Marc Marquez in the final stages, ultimately winning the duel on the Spaniard&rsquo;s home turf. Compliments from the Ducati boss  An important result both for Pecco, who scores his first MotoGP win, and for Ducati, general manager Gigi Dall&rsquo;Igna admitting: &ldquo;It was an incredible race and I&rsquo;m so pleased. Pecco was sensational! He really did an amazing job, riding impeccably and beating a Marc M&aacute;rquez who proved to be in great shape&rdquo;. Just like a painter  Bagnaia has obtained a result he&rsquo;d been chasing for a while and the Italian manager confirms: &ldquo;This first win was really important to Pecco and he truly deserves it, as do all the Ducati Corse guys, who have worked hard to achieve this victory. I&rsquo;m very happy&rdquo;. He finishes by telling Sky Sport: &ldquo;He painted those turns like Pinturicchio!" A win that will go down in history, and that might not be Bagnaia's only one of the season. Translated by Heather Watson MotoGP, Bagnaia: &ldquo;I don't feel like Valentino Rossi's successor&rdquo;       

The general manager sings the Italian&rsquo;s praises after he scores his first win in the reigning class with a standout performance

MotoGP Aragon, Dall’Igna: “Bagnaia did an amazing job”

Dopo dieci anni dall&rsquo;ultimo successo firmato ad Aragon, Ducati &egrave; tornata a stare davanti a tutti grazie ad uno straordinario Francesco Bagnaia che ha dominato la scena. Il piemontese ha prima condotto la maggior parte dei giri e sul finale &egrave; riuscito a difendersi dagli attacchi di Marc Marquez, vincendo il duello proprio in casa dello spagnolo.  I complimenti del boss Ducati   Un successo importante sia per Pecco, alla sua prima vittoria in MotoGP, sia per Ducati e il direttore generale Gigi Dall&rsquo;Igna ha ammesso: &ldquo;&Egrave; stata una gara incredibile e sono emozionatissimo. Pecco &egrave; stato strepitoso! Ha davvero realizzato un capolavoro, guidando in maniera impeccabile e battendo un Marc M&aacute;rquez che ha dimostrato di essere in grande forma&rdquo;.  Il paragone con il pittore   Bagnaia ha ottenuto un risultato che stava rincorrendo da diverse gare e il veneto ha affermato: &ldquo;Questo primo successo era davvero importantissimo per Pecco e se lo merita al 100%, cos&igrave; come tutti i ragazzi di Ducati Corse, che hanno lavorato sodo per raggiungere questa vittoria. Sono davvero molto contento&rdquo;. Infine ha aggiunto ai microfoni di Sky Sport: &ldquo;Ha pennellato le curve come Pinturicchio!&quot; Una vittoria che rester&agrave; nella storia, e che magari non sar&agrave; l&#39;unica della stagione in corso.  MotoGP Aragon, classifica piloti: Bagnaia recupera su Quartararo   

Il direttore generale ha elogiato la prova del piemontese, che ha conquistato il suo primo successo in top class con una prestazione sublime

MotoGP Aragon, Dall&rsquo;Igna: &ldquo;Bagnaia ha realizzato un capolavoro&rdquo;

        Dopo sei settimane di stop, il Mondiale &egrave; ripartito con il primo appuntamento del Red Bull Ring con la vittoria di Jorge Martin. Il titolo &egrave; l&rsquo;obiettivo della Ducati e della figura di spicco del Reparto Corse: Gigi Dall&rsquo;Igna, infatti, costituisce un&rsquo;eccezione in un mondo nel quale i piloti sono i grandi protagonisti, perch&eacute; sono loro a scendere in pista e a salire sul podio, sono loro a conquistare titoli e anche a farsi male in caso di caduta. Ma eccezionalmente esiste anche qualche &ldquo;non pilota&rdquo; capace di ottenere lo stesso status: un progettista, un team principal, un capotecnico, una figura del genere capace di emergere. Soichiro Irimajiri, Yoichi Oguma o Suguru Kanazawa se parliamo dell&rsquo;HRC, dalla NR a pistoni ovali alle 500 fino alle MotoGP. Oppure Masao Furusawa, padre della Yamaha M1 con cui Valentino Rossi e Jorge Lorenzo hanno dominato per anni. O ancora, per parlare dell&rsquo;era moderna della MotoGP, Shuhei Nakamoto, l&rsquo;ingegnere del riscatto della Honda con Casey Stoner e Marc Marquez. Se si parla di Ducati, &egrave; impossibile non menzionare Filippo Preziosi, artefice dello sbarco di Borgo Panigale in MotoGP, un&rsquo;avventura che in questi anni &egrave; stata caratterizzata da Dall&rsquo;Igna, fonte inesauribile di innovazioni tecniche ma protagonista anche di una politica gestionale senza mezze misure, a costo di apparire controversa. La sagacia di fronte alle zone grigie del regolamento permette a Dall&rsquo;Igna di estrarre sempre conigli dal cilindro, tenendo impegnati coloro i quali devono redigere le norme. E gli stessi rivali vivono uno stato perenne di attenzione a quanto fanno Dall&rsquo;Igna e i suoi ingegneri, i quali non conoscono la parola &ldquo;dormire&rdquo;. Perch&eacute; Dall&rsquo;Igna &egrave; il Re Sole del reparto corse della Ducati: tutte le decisioni importanti passano da lui.  MotoGP Stiria, pagelle: Martin stellare, Espargaro furibondo! "Meglio avere pi&ugrave; frecce al nostro arco"  Sei in Ducati dal 2014, e possiamo dividere il tuo periodo in tre fasi: l&rsquo;arrivo e il tempo necessario per farsi un&rsquo;idea precisa, la realizzazione della &ldquo;tua&rdquo; moto e l&rsquo;assalto al titolo. &ldquo;S&igrave;, &egrave; una divisione corretta&rdquo;. L&rsquo;assalto al titolo &egrave; stato con i due Andrea, Dovizioso e Iannone, poi con Jorge Lorenzo, poi Dovizioso &ldquo;prima punta&rdquo;, e ora vivete una nuova fase. &ldquo;Con i due Andrea non eravamo ancora in una fase paragonabile a oggi. L&rsquo;assalto al titolo &egrave; iniziato con l&rsquo;arrivo di Lorenzo&rdquo;.  Oggi la Ducati cerca il proprio numero 1? &ldquo;Siamo in una fase in cui cerchiamo un pilota che possa vincere il titolo, non c&rsquo;&egrave; dubbio. Che sia sempre uno il candidato per il titolo, o che sia pi&ugrave; di uno&hellip; per me &egrave; meglio questa seconda situazione, cio&egrave; avere pi&ugrave; frecce al nostro arco. Non cerchiamo un solo pilota che possa lottare per il Mondiale ogni anno, in questo momento abbiamo diversi elementi davvero forti che possono inseguire il titolo. Mi riferisco a Miller, Bagnaia, Zarco, ma anche i nostri tre rookie hanno un grande potenziale&rdquo;. Quanto tempo &ldquo;concedi&rdquo; a un pilota per capire se &egrave; davvero forte? &ldquo;Tre stagioni rappresentano un tempo ragionevole. Il primo anno &egrave; sempre complicato e ogni pilota &egrave; diverso: c&rsquo;&egrave; chi, per istinto, esprime subito il potenziale. Altri, e non significa che siano meno forti, hanno bisogno di tempo per metabolizzare il salto in MotoGP, come per esempio Pecco. &Egrave; giusto che a un &nbsp;rookie venga concessa la possibilit&agrave; di crescere, di avere tempo per esprimere le proprie capacit&agrave;, poi &egrave; ovvio che prima o poi queste capacit&agrave; dovranno emergere, altrimenti sar&agrave; un problema&rdquo;. Fabio Quartararo guida il Mondiale, seguito da due piloti Ducati, pi&ugrave; un terzo al quinto posto: &egrave; una coincidenza o &egrave; frutto di un piano? &ldquo;Abbiamo voluto dare le stesse chances a vari piloti, e questo genera due situazioni: la moto &egrave; automaticamente migliore perch&eacute; per lo sviluppo seguiamo le indicazioni degli elementi pi&ugrave; efficaci, e una moto pi&ugrave; equilibrata consente a pi&ugrave; piloti di lottare al top&rdquo;. E nessuno dei tuoi piloti &egrave; una superstar. &ldquo;Abbiamo ottimi piloti: sono contento del nostro contingente&rdquo;. Credi che un pilota che non ha mai vinto nelle categorie inferiori possa &lsquo;esplodere&rsquo; in MotoGP? &ldquo;Credo sia complicato: &egrave; difficile andare forte in MotoGP senza aver vinto, o quantomeno aver dimostrato il proprio talento nelle altre classi&rdquo;. Il rimpianto Jorge Lorenzo  Quanto ha pesato non ottenere i risultati auspicati con Lorenzo? &ldquo;Serve tenere presente che scegliemmo Jorge perch&eacute; in quel momento era il pilota in grado di lottare con Marquez, sapendo che Marc sarebbe stato comunque fuori dalla nostra portata. Mi &egrave; dispiaciuto non ottenere, con lui, risultati che erano possibili&rdquo;.  Tutti dicono che il livello della MotoGP &egrave; altissimo, ma Marc Marquez ha vinto un GP al 70% della condizione. &ldquo;Ma il Sachsenring &egrave; un circuito estremamente particolare, perfetto per Marquez. Non &egrave; una gara sulla quale &egrave; possibile costruire un giudizio definitivo. E poi parliamo sempre di Marc, un campione assoluto, che soltanto in pochi hanno saputo avvicinare&rdquo;. Come intendi il rapporto con un pilota? L&rsquo;impressione &egrave; che non sia una relazione padre-figlio, ma un confronto professionale. &ldquo;S&igrave;, perch&eacute; se parli di tuo figlio, non puoi essere obiettivo. E invece con un pilota non essere imparziali &egrave; la cosa peggiore possibile. Poi &egrave; chiaro che siamo esseri umani, e bisogna dire le cose in modo che arrivino all&rsquo;interlocutore, ma anche in modo che l&rsquo;interlocutore le 'digerisca': per&ograve; certe cose vanno dette comunque. E poi c&rsquo;&egrave; la parte motivazionale, che &egrave; sempre importante. Non c&rsquo;&egrave; soltanto la tecnica, i piloti devono essere convinti e motivati. E ognuno di loro ha necessit&agrave; differenti&rdquo;. Quanto pesa arrivare secondi? &ldquo;A volte il secondo posto &egrave; il miglior risultato possibile, e allora devi essere contento. Ma quando puoi vincere, anche se &egrave; difficile, arrivare secondi non pu&ograve; soddisfare&rdquo;. L'utilit&agrave; dell'abbassatore  Non &egrave; facile immaginare un utente di tutti i giorni che abbassa la moto per accelerare meglio in uscita dalle curve. &ldquo;Abbassare la moto pu&ograve; aiutare chi &egrave; pi&ugrave; basso, penso per esempio a una donna, a toccare con i piedi a terra con la moto ferma. Non &egrave; detto che l&rsquo;abbassatore serva soltanto per andare pi&ugrave; rapidamente. Penso anche all&rsquo;aerodinamica: noi la sviluppiamo per andare forte, ma gli stessi concetti possono essere applicati per raffreddare meglio il motore, senza che il calore arrivi al guidatore, aumentando il comfort. La tecnologia non va letta soltanto con l&rsquo;intento di andare veloce: le applicazioni possibili sono numerose&rdquo;. Sei un uomo votato alle corse: come descrivi la relazione con il reparto commerciale dell&rsquo;azienda? &ldquo;La situazione &egrave; piuttosto chiara: il Reparto Corse ha una certa autonomia nella gestione. &Egrave; evidente, per&ograve;, che certe decisioni, per esempio legate ai piloti, necessitano del consenso di entrambe le sezioni. Ma a livello tecnico, l&rsquo;autonomia del Reparto Corse &egrave; significativa&rdquo;.  Guardando avanti, come si vede Gigi Dall&rsquo;Igna nel post-carriera? &ldquo;In giro per l&rsquo;Europa in camper, dedicher&ograve; pi&ugrave; tempo ad altre cose. Credo che soprattutto nella prima fase non vorr&ograve; sapere nulla di tecnica di moto&hellip;&rdquo;. Un aspirante ingegnere della MotoGP, quale tipo di ingegneria dovrebbe studiare? Qual &egrave; l&rsquo;ingegneria del futuro della moto? &ldquo;Forse l&rsquo;ingegneria meccanica fornisce un inquadramento migliore. Ma se quell&rsquo;aspirante ingegnere fosse mio figlio, gli consiglierei l&rsquo;ingegneria elettronica, perch&eacute; va al di l&agrave; della moto. Per il mondo di domani, sar&agrave; la tecnologia con la maggiore necessit&agrave; di sviluppo&rdquo; MotoGP Austria: gli orari TV di SKY, DAZN e TV8       

"Ai piloti concediamo tre anni per capire se sono da mondiale: io sono all&rsquo;ottava stagione in Ducati, e mi sarei gi&agrave; dovuto licenziare&hellip; In realt&agrave; vincere &egrave; difficile"

MotoGP, Gigi Dall'Igna: “Io non mi arrendo”

L&#39;impegno di Ducati nel creare una moto capace di battere gli avversari arrivando ad ottenere il titolo iridato che manca da fin troppi anni, non si ferma. Anzi, lo studio dell&#39;innovazione per quanto riguarda telaio e aerodinamica &egrave; sempre in continuo fermento, cos&igrave; come un aspetto che per la Desmosedici &egrave; diventato fondamentale: la velocit&agrave; di punta. Alta? Si, ma non abbastanza.  A parlare di tutti gli sviluppi in Casa Borgo Panigale, cos&igrave; come del lavoro in ottica 2022 &egrave; stato l&#39;ingegner Luigi Dall&#39;Igna in un&#39;intervista rilasciata a MotoGP.com.  &ldquo;Manca ancora velocit&agrave;&rdquo;   &ldquo;Sono molto soddisfatto del lavoro svolto dai miei tecnici durante l&#39;inverno - ha detto - perch&eacute; siamo riusciti a migliorare il motore, anche se lo sviluppo era congelato. Inoltre, siamo stati in grado di trovare alcune aree di miglioramento consentite dal regolamento e abbiamo fatto un buon lavoro anche sul telaio. Dobbiamo quindi migliorare sempre di pi&ugrave; e non solo sul telaio, ma anche sul motore, se possibile, in vista delle prossime sfide&rdquo;. In pi&ugrave;, Dall&#39;Igna non va per il sottile: &ldquo;La moto si sa, non gira come vorremmo, quindi anche questo &egrave; un aspetto su cui dobbiamo lavorare&rdquo;.  Un esempio da seguire   Ma lo studio certosino svolto a Borgo Panigale, ha fatto si che ad esempio l&#39;holeshot sia diventato un tormentone per tutta la griglia di partenza: &ldquo;Ovviamente rappresenta un vantaggio - ha aggiunto - altrimenti i nostri piloti non lo userebbero! Le regole sono per&ograve; molto rigide e possiamo utilizzare soltanto un sistema meccanico, non elettronico. Su alcuni tracciati fa la differenza usarlo&rdquo;.  Il 2022 &egrave; gi&agrave; qui   Infine, Dall&#39;Igna ha parlato del 2022: &ldquo;Adesso &egrave; il momento di pensare al futuro - ha concluso - dobbiamo pensare al 2022. Ci stiamo attualmente lavorando nel nostro Reparto Corse di Borgo Panigale. Ad ottobre, poi, inizieremo a presentare qualcosa in pista. Naturalmente non posso dire di cosa si tratter&agrave;, ma sar&agrave; sicuramente importante continuare con lo sviluppo, pensare in modo diverso, creare qualcosa di nuovo&rdquo;.  MotoGP, mercato piloti e lotta al titolo 2021: l&#39;analisi squadra per squadra 

Il Direttore di Ducati Corse ha analizzato i punti forti e quelli pi&ugrave; critici della Desmosedici: &ldquo;La velocit&agrave;? Ne serve ancora&rdquo; &nbsp;

MotoGP, Dall&#39;Igna guarda gi&agrave; al 2022: &ldquo;Da ottobre novit&agrave; in pista&rdquo;

Da molti indicata come la moto migliore della MotoGP, nonch&eacute; una delle favorite per la vittoria finale di ogni campionato di Superbike, la Ducati deve gli ultimi successi a Gigi Dall&rsquo;Igna. Proprio il direttore generale di Ducati corse, in occasione del termine delle FP1 del terzo round della Superbike a Misano, ha spiegato ai microfoni di Sky Sport, la rosea situazione della rossa di Borgo Panigale: &ldquo;Sono molto contento dei piloti Ducati di quest&rsquo;anno, il potenziale complessivo &egrave; molto alto, forse abbiamo lasciato per strada qualche punto, per&ograve; la competitivit&agrave; della moto e dei piloti non &egrave; in discussione&rdquo;.  In superbike la caccia a Jonathan Rea &egrave; aperta   Dopo le prime due uscite in Superbike a guidare la classifica &egrave; il solito Rea che precede di 35 punti Razgatlioglu e di 38 il primo pilota Ducati, Scott Redding. Il pilota inglese, sanzionato dopo le FP1 per non essersi fermato con il motore in fumo (ha iniziato le FP2 con 20 minuti di ritardo) ha comunque convinto Dall&rsquo;Igna nel primo turno di prove: &ldquo;Nella prima sessione di libere siamo andati tutti bene, anche Scott nonostante il suo problema alla moto. Le moto lavorano tutte abbastanza bene, anche i piloti li ho visti carichi, resta ovviamente ancora del lavoro da fare. Difficile battere Rea, ha vinto gli ultimi 6 Campionati del Mondo, il nostro obiettivo &egrave; quello di batterlo, ce la metteremo tutta&rdquo;.  La Ducati si prepara alla gara del Sachsenring   Non sono mancate le considerazioni sulla prossima gara della MotoGP che si correr&agrave; al Sachsenring, una pista da sempre ostica per la rossa di Borgo Panigale in virt&ugrave; di un layout che ha spesso messo in crisi le carattistiche telaistiche della moto. La Ducati non vince in Germania dal 2008 quando trionf&ograve; Stoner, tuttavia Dall&rsquo;Igna guarda con ottimismo al week-end di gara: &ldquo;Il Sachsering non sar&agrave; facile ma anche nelle gare difficili quest&rsquo;anno abbiamo fatto bene, quindi mi aspetto di essere tra i piloti che si giocheranno punti importanti&quot;. Infine un&rsquo;ultima considerazione sul titolo iridato, da sempre obiettivo dichiarato della casa italiana: &ldquo;Presto per dire se siamo da titolo, ragioniamo gara per gara&rdquo;. 

Il direttore generale di Ducati Corse, al termine delle FP1 del round di Misano della Superbike, si &egrave; lasciato andare in una panoramica generale sulla rossa in MotoGP e nelle derivate di serie

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