Giuliano Rovelli, team principal del Team Parking-GO, nonch&eacute; fondatore dell&rsquo;omonimo gruppo, ha messo a disposizione le sue strutture per la prevenzione del COVID-19. Da oggi, &egrave; infatti possibile effettuare i tamponi rapidi presso il ParkingGO, nelle strutture di Malpensa, Bergamo e Linate. E dal 15 novembre anche i ParkingGO di Venezia, Torino, Verona, Treviso, Firenze, Psisa, Bologna, Fiumicino, Ciampino, Olbia e Cagliari daranno questa possibilit&agrave;.  &ldquo;L&rsquo;idea &egrave; nata dal fatto che abbiamo delle infrastrutture molto ben organizzate non utilizzate e che si prestano molto bene in questo momento storico a fare questo tipo di servizio&rdquo;, ci dice Giuliano Rovelli. &ldquo;Abbiamo visto che la gente deve affrontare spesso ore di coda nei punti che hanno istituito, mentre noi abbiamo una piattaforma tecnologica che permette di prenotare, evitare le code, fare tutto online, in drive-in&quot;.  Il servizio &egrave; riservato ai viaggiatori?  &ldquo;No, possono accedere anche le persone che vivono vicine al ParkingGO. Non occorre comprare una sosta. Il test rapido permette di ottenere risultati in 15 minuti e pu&ograve; essere effettuato direttamente dalla propria auto, in totale sicurezza&rdquo;.  Il prezzo &egrave; di 55 euro e pu&ograve; essere acquistato solo online,&nbsp; tramite il sito web www.parkingo.com I risultati del test vengono inviati all&rsquo;indirizzo email personale del cliente entro 15 minuti.&nbsp;  Una visione da pilota   Il fatto di essere team principal influisce sulla visione di imprenditore del ParkingGo Group?  &ldquo;Pi&ugrave; che l&rsquo;attivit&agrave; di team principal ad incidere &egrave; quella di ex pilota a livello professionistico, perch&eacute; sviluppi comunque delle qualit&agrave;. Le devi gi&agrave; avere dentro di te, ma la strategia di gara ti aiuta ad avere una visione. A me la palestra dello sport agonistico &egrave; servita moltissimo a livello generale per affrontare l&rsquo;attivit&agrave; imprenditoriale&rdquo;.    &nbsp;  Il passaggio a Yamaha   Passando alla tua attivit&agrave; di team principal, perch&eacute; per il prossimo anno hai deciso di passare da Kawasaki a Yamaha?  &ldquo;Stavamo molto bene con Kawasaki ma la Casa madre non voleva pi&ugrave; investire nel prodotto 600 perch&eacute; hanno un mezzo che non &egrave; stato rinnovato negli ultimi anni. Cos&igrave; ci siamo guardati in giro, e avendo gi&agrave; vinto nel 2011 un mondiale con Yamaha abbiamo ottimi rapporti con la Casa madre.  &quot;E&rsquo; stato facile fare un accordo con loro anche perch&eacute; erano molto interessati a Manuel Gonzales, uno dei piloti pi&ugrave; promettenti del futuro. Visto che &egrave; stato un pilota del percorso di crescita Yamaha Blu Cru prima di passare con noi, hanno voluto riportarlo a bordo e ci hanno chiesto di continuare a seguirlo come team. Cos&igrave; si &egrave; creato un agreement molto interessante fra ParkingGO e Yamaha&rdquo;.  L&rsquo;anno prossimo saranno tantissime le Yamaha nel mondiale Supersport. Come vedi questo fatto?  &ldquo;Da un punto di vista dico purtroppo s&igrave;, da un altro punto di vista solo per&ograve; il prossimo anno la Supersport diventer&agrave; un po&rsquo; come la Moto2, dove emerger&agrave; il pilota pi&ugrave; bravo e non quello con la moto migliore: faccio un esempio, se su 36 piloti 25 hanno Yamaha, chi la spunta fra le Yamaha &egrave; il pi&ugrave; forte, e questo &egrave; un aspetto positivo&rdquo;, conclude Rovelli.     SBK, Folger - BMW: un 2021 tutto tedesco    

<p>&ldquo;Visto che ci sono lunghe code per fare i tamponi, abbiamo pensato di mettere a disposizione le nostre infrastrutture. La nostra piattaforma tecnologica permette di prenotare online e evitare le code&rdquo;, dice il team-principal</p> 

Supersport, Rovelli esclusivo: &ldquo;Al Parking-GO tamponi rapidi drive-in&rdquo;

Tempo di Coronavirus, tempo di rivoluzione. Ma bisogna cercare di prendere il lato buono delle cose. Cos&igrave; stanno facendo i fratelli Edoardo e Filippo Rovelli, figli del team principal di ParkingGo Giuliano: dopo il primo round del mondiale Superbike sono rimasti in Australia, a un paio di di ore da Sidney, e si sono rimboccati le maniche.  Edoardo, che ha 24 anni e dopo un esordio da pilota ora &egrave; il team manager della squadra, ha trovato lavoro come muratore, e il fratello minore, Filippo, 19 anni compiuti da poco, sta facendo il saldatore.  &ldquo;Gli ho detto che situazione &egrave; molto grigia qui, e con tutti i voli bloccati per il Coronavirus non riescono neanche a tornare&rdquo;, ci spiega Giuliano Rovelli, che invece &egrave; operativo nel suo ufficio alla Malpensa, per fornire il servizio essenziale ai pochi viaggiatori rimasti, con la sua azienda ParkinGo.  &ldquo;Filippo era rimasto a casa di Tom Edwards, che ha corso come wild card nel campionato australiano. Voleva stare l&igrave; per poi andare direttamente a Jerez. Visto che la gara &egrave; saltata avrebbe voluto ripartire per l&rsquo;Italia, ma non pu&ograve; farlo. Un conto &egrave; rientrare con la Farnesina dalla Spagna o dalla Francia e un altro conto &egrave; rientrare dall&rsquo;Australia&hellip; E cos&igrave; si &egrave; trovato un lavoro, tramite la famiglia di Tom&quot;, spiega Giuliano nella nostra intervista esclusiva.  &ldquo;Anche l&rsquo;altro mio figlio Edoardo, il team manager, &egrave; l&igrave;, e ha trovato lavoro come muratore&rdquo;, aggiunge pap&agrave; Giuliano. &ldquo;Sono felice perch&eacute; hanno capito una situazione grave. E&rsquo; bello quando vedi ragazzi che possiamo definire &lsquo;fortunati&rsquo; che nel momento del bisogno si tirano su le maniche e fanno quello che c&rsquo;&egrave; da fare. E non sono andati tanto per la leggera, con i lavori che hanno trovato!  &ldquo;Sono contento che siano l&igrave;, si stanno facendo un&rsquo;esperienza lavorativa e poi quando sar&agrave; il momento torneranno. Filippo sta prendendo anche la patente, cosa che qui in Italia non aveva mai fatto. Dai momenti di emergenza bisogna tirar fuori il meglio&rdquo;, conclude Giuliano Rovelli, con l&#39;ottimismo di un grande imprenditore.  &nbsp; 

<p>&ldquo;Non riescono a tornare e comunque gli ho detto che situazione &egrave; molto grigia qui. Si sono subito&nbsp; rimboccati le maniche: uno fa il saldatore, l&rsquo;altro il muratore&rdquo;, dice pap&agrave; Giuliano</p> 

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Supersport, Rovelli esclusivo: “Al Parking-GO tamponi rapidi drive-in”

Giuliano Rovelli: “Orgoglioso di Edoardo e Filippo, al lavoro in Australia”