        Complice l'ingresso in maniera ufficiale nel mondiale Supersport, nel paddock di Barcellona si &egrave; svolta una conferenza stampa straordinaria per presentare il progetto di QJ Motor, a cui hanno preso parte i vertici della Casa cinese, ma anche il pilota Raffaele De Rosa, il Team Manager Manuel Puccetti ed il Direttore Esecutivo della SBK Gregorio Lavilla. Ecco cosa hanno detto, guardando sia al presente che al futuro. SSP, De Rosa: "Un obiettivo realistico con QJ? I punti entro fine anno" Il management di QJ Motor &egrave; sicuro: &ldquo;Puntiamo alla SBK&rdquo;  &ldquo;Abbiamo deciso di entrare nel mondiale per sviluppare moto performanti e tecnologiche, da poter poi sfruttare anche su strada con la produzione di serie, ma anche e soprattutto per far conoscere il nostro marchio ed il suo lato racing&rdquo;, ha spiegato il Racing Manager. &ldquo;Abbiamo fondato QJ Motor appena quattro anni fa, ma ci siamo ingranditi molto velocemente sia in Cina che a livello internazionale, perci&ograve; vogliamo continuare a crescere allo stesso modo anche nei prossimi anni&rdquo;. &ldquo;Lo scorso anno ci siamo affacciati al mondo delle corse con una sponsorizzazione in Moto2, ma ora abbiamo optato per affiancare anche un progetto come quello della SRK 800 RR, ben pi&ugrave; ambizioso e che ci vede coinvolti in prima persona&rdquo;, hanno continuato. &ldquo;Quest'anno lo dedichiamo allo sviluppo della moto in versione da gara, per poi ampliare la squadra nel 2025 cercando di ottenere dei podi, ma l'obiettivo principale &egrave; quello del 2026, in cui cercheremo di sbarcare anche in Superbike&rdquo;. SBK Barcellona, Petrucci: "Bulega e Bautista pi&ugrave; veloci, ma siamo da podio" Puccetti: &ldquo;Felici di supportare QJ in questa avventura&rdquo;   &ldquo;Il rapporto tra il team Puccetti Racing e QJ Motor &egrave; iniziato a met&agrave; dello scorso anno, anche se ci conoscevamo gi&agrave; da tempo&rdquo;, ha detto il Team Manager italiano, impegnato anche con Kawasaki. &ldquo;Siamo felici di supportarli sia dal punto di vista dello sviluppo, sia in quello della logistica. Si tratta di una moto estremamente giovane e bisogna lavorare molto per renderla competitiva, ma passo dopo passo arriveranno in alto&rdquo;. SSP Barcellona: seconda pole consecutiva per Huertas, 3&deg; Manzi Lavilla: &ldquo;L'arrivo di QJ pu&ograve; favorire il ritorno in Asia&rdquo;  Il Direttore Esecutivo della Superbike ha evidenziato l'importanza di un nuovo ingresso come quello di QJ Motor: &ldquo;Siamo sempre orgogliosi di poter annoverare nuovi marchi in griglia e credo sia uno stimolo per tutto il paddock. L'arrivo di un altro marchio cinese cos&igrave; rilevante ci pu&ograve; dare l'opportunit&agrave; di tornare anche a disputare un round nel continente asiatico e, magari, proprio in Cina. Le piste non mancano, ma occorre organizzare tutto nel migliore dei modi, perci&ograve; ci proveremo&rdquo;.&nbsp; SBK Barcellona, Bautista ritrova il sorriso: "Sono tornato quello del 2023"       

I vertici del marchio cinese hanno parlato del loro progetto a lungo termine, ambendo alla classe regina. Una mossa che potrebbe anche far tornare il mondiale in Asia

Idee chiare in casa QJ Motor: “L'obiettivo è la SBK nel 2026”

        La bomba relativa alla rivisitazione del regolamento &egrave; stata sganciata dalla Superbike la scorsa settimana, ed ora &egrave; tempo di risposte. Risposte che ci ha tenuto a fornire &ndash; in un incontro video con i media - Gregorio Lavilla, direttore esecutivo del campionato, che per prima cosa ha voluto sottolineare come &ldquo;I dettagli non sono ancora stati forniti solo perch&eacute; ci&ograve; che abbiamo annunciato va inserito nero su bianco nel regolamento, cosa che necessita tempo. Vogliamo comunque fare tutto rapidamente, dato che gi&agrave; nei test di Jerez successivi all&rsquo;ultimo round stagionale alcuni team vogliono iniziare a fare delle modifiche&rdquo;.&nbsp;Il punto pi&ugrave; interessante nella lista di novit&agrave; per il 2024 &egrave; certamente quello legato al peso minimo combinato, discusso oramai da due stagioni ed ora pronto a divenire un fattore.&nbsp;&ldquo;Non abbiamo mai pensato di introdurre Il peso minimo combinato in questa stagione, bens&igrave; abbiamo lavorato per il 2024, cercando l&rsquo;unanimit&agrave; necessaria nel corso dei mesi. Vorrei chiarire cosa intendiamo per peso combinato: non abbiamo mai pensato di mettere 30 chili al pilota pi&ugrave; leggero, dato che la zavorra massima che vediamo anche in altre categoria si aggira intorno ai 10 chili, che &egrave; gi&agrave; tanto. Prenderemo il peso minimo di ogni moto, come da regolamento, ed un peso medio per il pilota di 80 chili: chi si trover&agrave; sotto questa soglia media avr&agrave; un&rsquo;aggiunta di peso intorno allo 0.5%, il che vuol dire che al pilota pi&ugrave; leggero verranno aggiunti massimo 6 chili&rdquo;.&nbsp;La nuova regola andr&agrave; a colpire ovviamente Alvaro Bautista e Ducati in primis, che di conseguenza &egrave; stata la casa pi&ugrave; difficile da convincere. Ricordiamo infatti che la MSMA (l&rsquo;associazione dei costruttori) necessita dell&rsquo;unanimit&agrave; per promuovere una modifica.&nbsp;&ldquo;Per Ducati, cos&igrave; come per qualsiasi altra casa che vuole vincere, &egrave; meglio vincere gare come l&rsquo;ultima di Portimao. Se non avessimo fatto nulla qualcuno se ne sarebbe andato, e di conseguenza con il tempo se ne sarebbe forse andata anche Ducati stessa, dato che il campionato sarebbe stato troppo semplice da vincere. Di conseguenza il modo migliore per vincere &egrave; farlo sconfiggendo delle difficolt&agrave;, sudando il successo sino all&rsquo;ultimo metro: ovviamente nessuno regala nulla per nulla, infatti il concetto di peso combinato &egrave; diverso da quello usato altrove, ed i giri motore torneranno ad essere quelli di inizio stagione, quindi non c&rsquo;era motivo per non accettare. A volte serve uscire dalla zona di confort, che ovviamente per chi sta vincendo ora corrisponde a lasciare tutto com&rsquo;&egrave;, ma serviva cambiare in ottica futura&rdquo;. Lavilla resta cauto circa il successo delle novit&agrave;&nbsp;  &ldquo;Come ho detto alle case non sono sicuro che con il peso combinato ed i giri motore originali le cose miglioreranno rispetto ad ora &ndash; prosegue Lavilla - dove non abbiamo il peso ma i giri sono modificati, ma &egrave; importante capire che tutto quello che tutto &egrave; fatto per bilanciare il campionato: se un domani la percentuale dovr&agrave; passare da 0.5% a 0.7% lo faremo, ma avremo gi&agrave; una regola di base dalla quale partire. Dove mettere la zavorra? Ovunque&rdquo;.&nbsp;A proposito di giri motore questi saranno stabiliti ad inizio anno e tali rimarranno, tranne in un caso specifico.&nbsp;&ldquo;I giri motore saranno stabiliti ad inizio e resteranno tali fino alla fine, vi &egrave; solo una eccezione: se una moto che utilizza le super concessioni (attualmente BMW e Honda ndr) dovesse divenire eccessivamente competitiva grazie ad una novit&agrave; implementata durante la stagione, livelleremo il tutto con il taglio dei giri motore&rdquo;. &nbsp; Un altro interessante aspetto nel quale cambier&agrave; il regolamento Superbike &egrave; legato alla capienza massima del serbatoio, che passer&agrave; a 21 litri.&nbsp;&ldquo;Lo scopo di tale riduzione &egrave; duplice, se non triplo. Per prima cosa dobbiamo andare incontro ai cambiamenti dell&rsquo;industria motoristica, e questa novit&agrave; rappresenter&agrave; una sfida per le case, che dovranno essere sia veloci che pi&ugrave; conservative e sostenibili. In secondo luogo se una casa dovr&agrave; tagliare dei giri per concludere la corsa con la benzina a disposizione, non sar&agrave; l&rsquo;organizzatore a provvedere al taglio, bens&igrave; sar&agrave; tutto nelle mani del costruttore, ed allo stesso tempo tutti si dovranno congratulare con chi riuscir&agrave; ad ottenere la migliore prestazione". Meno benzina (anche) per meno prestazioni  &ldquo;Il terzo punto &egrave; legato alla riduzione delle prestazioni &ndash; continua a spiegare l&rsquo;ex pilota spagnolo - correlata alla riduzione del carburante, che in questo momento &egrave; un obiettivo, anche se le case negli anni hanno prodotto moto da strada sempre pi&ugrave; potenti. Questo limite comunque avr&agrave; molto pi&ugrave; effetto nel 2025, quando il sistema funzioner&agrave; ogni volta che si accende la moto, mentre nel 2024 non avr&agrave; effetto su prove, Superpole e Superpole Race&rdquo;.&nbsp;In conclusione il direttore esecutivo ha voluto approfondire anche il tema albero motore e contralbero, con un occhio alle prestazioni delle varie moto ed un altro al futuro.&nbsp;&ldquo;Vi sono tipi di moto diversi nel campionato, alcune delle quali hanno continuano a crescere negli ultimi anni, mentre altre no. La principale necessit&agrave; per la maggior parte delle moto non &egrave; maggiore potenza, bens&igrave; maggiore guidabilit&agrave;, per scaricare meglio la potenza a terra, ed una maggiore gestione delle gomme: per raggiungere tali obiettivi stiamo cercando di riportare le moto il pi&ugrave; vicino possibile alla versione standard. Di conseguenza abbiamo autorizzato queste nuove modifiche: vogliamo che il gap tra la migliore moto e la peggiore si riduca, non che crescano parallelamente rimanendo lontane. Bisogno pensare non solo al prossimo anno, bens&igrave; ai prossimi cinque. Sono contento che su questo tema si sia arrivati all&rsquo;unanimit&agrave;&rdquo;. SSP, Eab Racing passa a Ducati e sceglie Niki Tuuli per il 2024 &nbsp;&nbsp;       

Il direttore esecutivo sulle nuove regole: "Un pilota al massimo avr&agrave; 6 chili di zavorra, non 30. Non per forza le cose miglioreranno, ci proviamo. Meno benzina? Nel 2025 i veri effetti"

SBK, Lavilla: "Ducati riavrà i giri motore, senza novità qualcuno avrebbe lasciato"

        Novit&agrave; in Superbike. Non parliamo di mercato piloti o costruttori, bens&igrave; di cambi regolamentari, approvati dalla Superbike commission formata dal direttore esecutivo della SBK Gregorio Lavilla, dal membro FIM Franck Vayssi&egrave; e dai rappresentati delle case impegnate nel campionato. Superpole Race pi&ugrave; lunga  Tra le tante novit&agrave; previste per la nuova stagione,&nbsp; la novit&agrave; principale riguarda la Superpole Race e le sue procedure.Sino all&rsquo;anno scorso infatti, in caso di interruzione, la gara sprint &egrave; ripartita sulla durata di soli cinque giri, un numero considerato troppo esiguo e potenzialmente portatore di manovre troppo aggressive da parti dei piloti.&nbsp;Di conseguenza ecco il cambio di marcia, con la decisione di imporre come limite minimo alla corsa (in caso come detto di ripartenza) quello di otto giri. Una decisione in linea con la chiara politica messa in atto in tutti i campionati, con l&rsquo;obiettivo di aumentare il pi&ugrave; possibile la sicurezza. Le altre novit&agrave;  Novit&agrave; anche sul fronte disciplinare. Come fatto in MotoGP infatti &egrave; stato deciso che non potr&agrave; essere presentato nessun ricorso contro le decisioni dei Judges of Facts in materie di loro competenza, ed &egrave; stata confermata la possibilit&agrave; che le informazioni riguardanti proteste ed appelli, potranno essere comunicate sui monitor di cronometraggio e sulle bacheche ufficiali du gara, rappresentando una notifica valida.&nbsp;Aggiornamenti infine anche per quanto riguarda il regolamento medico. La novit&agrave; pi&ugrave; importante riguarda i nuovi regolamenti che verranno adottati per valutare se un pilota possa o meno tornare in pista dopo un incidente: le decisioni devono essere prese in concerto dal direttore medico, il direttore medico SBK, l&rsquo;ufficiale medico FIM ed il direttore (o un rappresentante) medico FIM.&nbsp;A margine di ci&ograve; &egrave; stato anche deciso che tutti i caschi dei piloti portati al centro medico dopo una caduta dovranno essere trattenuti dal personale medico o dal direttore medico per un controllo, prima di essere restituiti. In caso di colpi alla testa il casco sar&agrave; portato al laboratorio FIM presso l&rsquo;universit&agrave; di Saragozza per un esame specifico. Esclusiva, Bevilacqua: "Caricasulo &egrave; uno dei migliori, merita il titolo"       

Per evitare possibili comportamenti troppo aggressivi da parte dei piloti, dal prossimo anno la corsa dovr&agrave; avere un minimo di otto passaggi, contro i cinque della scorsa stagione. Ma le novit&agrave; non finiscono qui

SBK, novità regolamentari: aumentano i giri minimi per far ripartire la SP Race

        Doveva essere il primo round della sfida finale tra Razgatlioglu e Rea, ed invece il sabato di Mandalika si &egrave; trasformato in una attesa infinita, senza lieto fine. La tempesta abbattutasi su Lombok non ha lasciato spazio alla disputa di Gara 1, con la direzione di gara costretta a rinunciare dopo ore di speranza. A confermare questa versione dei fatti &egrave; anche Gregorio Lavilla, direttore esecutivo del circus SBK.&nbsp;&ldquo;Quando la pioggia &egrave; arrivata abbiamo dovuto interrompere l&rsquo;attivit&agrave; - apre Lavilla - per poi cercare subito di capire quando e come saremmo potuti ripartire. Abbiamo aspettato e fatto dei controlli in pista, ma sfortunatamente la pioggia non ha mai smesso di cadere: il problema principale non risiedeva nel tracciato bens&igrave; nelle vie di fuga circostanti, che in caso di caduta sarebbero state pericolose, e dunque abbiamo dovuto optare per la cancellazione del programma&rdquo;.   Lavilla: "Speriamo che domani vada tutto per il meglio"  Un finale di stagione dunque complicato, in linea con un 2021 ancora alle prese con le conseguenze dell&rsquo;emergenza Covid.&nbsp;&ldquo;&Egrave; stata una stagione difficile, dato che non sempre ottenere tutti i permessi per svolgere i round &egrave; stata una missione senza intoppi. Qui a Mandalika abbiamo a che fare con un tracciato completamente nuovo, nel quale abbiamo dovuto sistemare diverse cose nei giorni scorsi, ottenendo risultati molto incoraggianti. Al di l&agrave; di ci&ograve; non possiamo fare molto contro il meteo, se non sperare che domani le cose vadano meglio&rdquo;.&nbsp;Una visione delle cose diversa da quella di Jonathan Rea, deluso di non essere stato consultato e secondo il quale alle 17 le condizioni per correre vi sarebbero state senza dubbio. Quel che &egrave; fatto &egrave; fatto per&ograve;, ed ora non resta che aspettare domani per mettere la parole fine sulla stagione. Monsoni e tempeste permettendo. SBK Indonesia, Redding e il rinvio di gara 1: &ldquo;Dobbiamo pensare alla sicurezza&rdquo;       

Il direttore esecutivo spiega: "Abbiamo fatto alcuni sopraluoghi nel corso delle ore. Il problema principale non era la pista bens&igrave; le aree circostanti: in caso di caduta sarebbe stato pericoloso"

SBK Indonesia, Lavilla spiega le ragioni dietro al rinvio di Gara 1

Il direttore esecutivo del mondiale Superbike, Gregorio Lavilla, dopo il round di Navarra ha parlato della seconda parte della stagione 2021, in cui il campionato dovrebbe anche spostarsi in circuiti extraeuropei per i round di San Juan in Argentina e quello di Mandalika in Indonesia.  &quot;Al momento, confermiamo di avere la possibilit&agrave; di andare in Argentina in quanto il tracciato &egrave; pronto ad ospitarci permettendoci di restare in una sorta di bolla che ci eviterebbe la quarantena. Chiaramente la situazione &egrave; in divenire e svolgiamo regolarmente dei meeting per capire come muoverci per evitare la cancellazione come &egrave; purtroppo accaduto lo scorso anno, ma la situazione-Covid &egrave; difficile da prevedere&quot;, spiega l&#39;ex pilota.  Anche per il round indonesiano si vivr&agrave; una situazione simile: &quot;Il discorso &egrave; analogo anche per l&#39;Indonesia, dove per&ograve; il circuito &egrave; ancora in costruzione e dovr&agrave; essere soggetto all&#39;omologazione avendo al proprio interno anche il centro medico, l&#39;eliporto e la direzione gara. Andremo a correre l&igrave; a novembre e i lavori stanno procedendo velocemente, perci&ograve; penso che non ci siano problemi, ma anche in questo caso stiamo monitorando costantemente la situazione&quot;.  SBK Navarra, Rea: &quot;Weekend difficile, ma meglio un podio di uno zero&quot;&nbsp;  &quot;A Most e Navarra &egrave; andato tutto per il meglio&quot;  Infine, Lavilla si &egrave; detto entusiasta dei round di Most e Navarra, nuovi ingressi in calendario: &quot;Sia a Most che questo fine settimana a Navarra &egrave; andato tutto per il meglio. Andare a correre per la prima volta su un nuovo circuito &egrave; sempre un&#39;incognita, ma abbiamo svolto un buon lavoro e ora siamo felici di poter tornare su tracciati gi&agrave; ben noti a tutto il paddock per la seconda parte di stagione&quot;.  SBK Navarra, Razgatlioglu: &quot;La classifica? Penso a vincere, non a fare calcoli&quot; 

Il direttore esecutivo del mondiale Superbike ha parlato della possibilit&agrave; di andare a correre sui tracciato extraeuropei in calendario: &quot;Svolgiamo regolarmente dei meeting per capire come muoverci&quot;

SBK, Lavilla ottimista: &quot;Cercheremo di correre in Argentina e in Indonesia&quot;

Nell&#39;ufficio di Gregorio Lavilla, uno degli oggetti immancabili &egrave; il televisore. Il direttore esecutivo della Superbike &egrave; un uomo Dorna, impegnato nel suo lavoro a casa e in circuito. Da ex pilota di ottimo livello, il catalano ama seguire l&rsquo;azione in pista: &quot;Hai visto che uscita di curva in derapata? Bella, per&ograve; ai miei tempi si faceva senza controlli elettronici. Forse tutto era pi&ugrave; difficile, &egrave; incredibile come le cose siano cambiate in pochi anni. Le moto e i piloti offrono per&ograve; gare sempre avvincenti e combattute&quot;.&nbsp;  Gare&nbsp;che, per qualche attimo interminabile, sembravano non potersi pi&ugrave; correre.&nbsp;&nbsp;  &quot;Dopo un affascinante inizio a Phillip Island, siamo rimasti dispiaciuti per il lockdown. Siamo stati costretti a fermarci, ma non ci siamo mai fermati&nbsp;(sorride), riuscendo a proporre un programma ridotto, per&ograve; corretto da ogni punto di vista: le normative sanitarie sono state rispettate al meglio, sfruttando le opportunit&agrave; avute nei vari circuiti del Mondiale 2020. La SBK ha confermato il trend di crescita promesso nel passato inverno. Le Case partecipanti sono davvero coinvolte, i team privati - indipendenti - possono fare bene, ogni pilota &egrave; protagonista&quot;.&nbsp;&nbsp;  Avete temuto di non farcela?   &quot;Nei mesi di marzo, aprile e maggio i dubbi c&rsquo;erano ed erano pure parecchi, c&rsquo;era il rischio di non ripartire. Quando abbiamo intravisto una piccola luce in fondo al tunnel, il nostro lavoro per allestire tutto &egrave; diventato notevole. La situazione ora &egrave; nuovamente delicata, si stanno registrando aumenti dei casi di positivit&agrave; dappertutto, i lockdown sono stati imposti in alcuni Paesi. Noi monitoriamo l&rsquo;attualit&agrave;, agendo nel modo pi&ugrave; intelligente&quot;.&nbsp;   Se lo scenario&nbsp;dovesse peggiorare, quali sono i vostri piani?   &quot;Cercheremo di prevedere tutte le possibilit&agrave;. Per farlo, l&rsquo;esperienza maturata quest&rsquo;anno si riveler&agrave; utile. L&rsquo;intenzione &egrave; di avere un calendario SBK 2021 con ogni appuntamento organizzato e portato a buon fine. Avremo tre nuovi tracciati e non andremo in Australia tra febbraio e marzo; l&rsquo;evento di Phillip Island sar&agrave; collocato a fine stagione. Aspetteremo che la situazione sanitaria vada a migliorare, stesso discorso per l&rsquo;Argentina e la tappa in Medio Oriente. L&rsquo;obiettivo &egrave; di avere tra gli undici e i tredici round, con il via ad aprile in Europa. Sfrutteremo questi mesi per studiare le misure e i provvedimenti internazionali. Ogni Nazione avr&agrave; proprie restrizioni e normative, sperando in una cosa&quot;.&nbsp;   Cosa?   &quot;In alcuni Paesi i test relativi al Covid-19 sono efficienti, perch&eacute; forniscono gli esiti 24 ore dopo. Sarebbe utile poterne usufruire prima dei viaggi, per evitare problemi negli spostamenti. Inoltre, potendo svolgere test ancora pi&ugrave; rapidi in loco, in caso di risultato negativo si accoglierebbe in circuito una parte di pubblico. Stiamo pensando a test immediati. Noi come Dorna dovremo capire come fare. Tornare al periodo pre-Covid sarebbe bello, ma ora &egrave; un&rsquo;ipotesi remota. L&rsquo;obiettivo &egrave; tornare meglio di prima, fronteggiando e limitando le possibili rinunce&quot;.&nbsp;   L&rsquo;assenza&nbsp;del Paddock Show &egrave; stata una delle rinunce. La pi&ugrave; grande?&nbsp;  &quot;Grandissima, poich&eacute; parliamo di una peculiarit&agrave; della SBK molto apprezzata da addetti ai lavori, team, piloti, TV e sponsor. &Egrave; stata una grossa rinuncia anche non poter ospitare partner tecnici e aziende collaboratrici. In tal senso, pensiamo a piani alternativi, ma serviranno i permessi necessari. Torniamo al punto precedente: un test relativo al virus, rapido, economico e attendibile. In caso di negativit&agrave;, come detto, anche manager e sponsor potrebbero entrare nel paddock, e le tribune non saranno spoglie. Avremo il pubblico, in una percentuale da definire di volta in volta&quot;.&nbsp;&nbsp;  Arriverete pronti.&nbsp;  &quot;&Egrave; quello che vogliamo. Ci stiamo abituando a questa particolare e difficile situazione, avendo presente che &egrave; come una partita a Tetris. Sino a quando - e spero di no - tutto non sar&agrave; fermo e proibito, il nostro lavoro proceder&agrave;, adeguandoci al mondo esterno. Non &egrave;, e non sar&agrave; semplice, lo sappiamo. Per&ograve; possiamo contare su un 2020 utile, in questo senso&quot;.&nbsp;&nbsp;    Il format della doppia manche per weekend per le categorie Supersport &egrave; piaciuto. Lo rivedremo?   &quot;Lavoriamo per avere la doppia gara per entrambe le classi anche l&rsquo;anno prossimo. La soluzione sar&agrave; attuabile, senza rinunciare al tempo del pit walk e delle altre attivit&agrave;, evitando stress in pista anche per gli addetti ai lavori. L&rsquo;idea &egrave; far correre due gare a weekend per Supersport e Supersport 300, ma non su tutti i circuiti del calendario. Potremmo fare a met&agrave;, alternando il palinsesto. Dove la 300 avr&agrave; doppia partenza, la 600 ne avr&agrave; una soltanto, e viceversa. Incastrare tutto sar&agrave; laborioso, ma i feedback di piloti e team sono stati talmente positivi da non potervi rinunciare&quot;.&nbsp;   La Superbike&nbsp;va bene cos&igrave;, con tre corse per round?  &quot;Va benissimo. Ogni weekend propone spettacolo agli appassionati. Mi metto nei panni dei telespettatori, dei tifosi in circuito e degli stessi responsabili degli autodromi: avendo gare importanti sabato e domenica, la scelta per chi ne voglia fruire &egrave; ampia e completa. Immaginate un padre di famiglia, impegnato domenica con moglie e figli: impossibilitato a venire in circuito, verr&agrave; sabato, gustandosi gare, premiazioni e tutto quanto concerne l&rsquo;evento in essere. La tripla possibilit&agrave; di risultato piace anche ai piloti. Ricordo alcune mie trasferte in Australia, non andate al meglio. Il viaggio da Phillip Island a Barcellona era interminabile. Io non vedevo l&rsquo;ora di tornare in sella e riscattarmi. La voglia di risultato era cos&igrave; grande... con due gare lunghe e una sprint, la possibilit&agrave; per ben figurare &egrave; tripla, a meno che&hellip;&quot;.&nbsp;   A meno che?   &quot;Un pilota non rimedi un triplo zero, che sfortuna&nbsp;(ride).&nbsp;Potrebbe capitare, ma non lo si augura a nessuno. In generale, pi&ugrave; si corre, meglio &egrave;. Ci si allena per la gara. Si fanno sacrifici per la gara. Si attende la gara. Tutto &egrave; rivolto a due cose: il semaforo che si spegne e la bandiera a scacchi che sventola, per risvolti logici. I punti in classifica, i gradini del podio da occupare, i trofei da alzare al Cielo. La SBK d&agrave; tante opportunit&agrave; a ogni partecipante, per un paddock che attira nomi anche dal Motomondiale&quot;.&nbsp;   Come Andrea Locatelli, arrivato dalla Moto2, ed entusiasta della scelta fatta.   &quot;Mi fa piacere saperlo. L&rsquo;ho sempre detto: bisogna avere obiettivi e, per raggiungerli, non &egrave; detto che la strada dritta sia la pi&ugrave; semplice. Quanti piloti hanno dovuto fare la valigia per correre in campionati&nbsp; &#39;alternativi&#39; e dimostrare il proprio valore? Tanti. Io stesso ho fatto il campionato tedesco, poi il Mondiale, il British... vincendolo, le porte si sono aperte. Penso che la SBK non rappresenti un passo indietro, tutt&rsquo;altro. Chi viene qui ha la possibilit&agrave; di fare bene, la nostra piattaforma &egrave; valida e ben connessa agli altri campionati&quot;.  SBK, qualcuno butter&agrave; gi&ugrave; dal trono Re Rea o Johnny continuer&agrave; a dominare? 

&quot;L&rsquo;esperienza di un anno cos&igrave; difficile ci torner&agrave; utile per il futuro: nel 2021 inizieremo dall&rsquo;Europa, andando in Australia a fine stagione. Confermeremo le tre manche per weekend e il format della doppia gara per 600 e 300&quot;, dice Gregorio

Lavilla: &ldquo;Chi viene in WorldSBK non compie un passo indietro&rdquo;

Assente dalla SBK mondiale, Aprilia vorrebbe rientrarne presto. Va bene, ma con quale modello? La RSV4, gloriosa e vincente, gode di un progetto base competitivo, ma lascia il passo alle pi&ugrave; moderne avversarie.  Una nuova moto progettata da Noale sarebbe l&rsquo;ideale per tornare nella serie iridata delle derivate, oppure... la versione da 1100 centimetri cubi.  Presente sul mercato, la quattro cilindri veneta &ldquo;maggiorata&rdquo; &egrave; ammessa al regolamento tecnico del CIV 2020: Savadori, Ponsson. La Marra e Russo potranno fruirne, con relative modifiche concesse dal regolamento stesso. Lo stesso Eddi, la port&ograve; in gara a Vallelunga nel 2019, rimanendo fuori classifica con la ospite speciale &quot;alata&quot;.  Potrebbe essere una idea buona anche per il mondiale? Ha risposto alla domanda di Speedweek Gregorio Lavilla: &ldquo;Vogliamo impedire in ogni circostanza che un produttore non possa essere presente solo perch&eacute; le nostre regole non lo consentono - ha detto il dirigente Dorna - e si pone la questione se sia giusto per gli altri produttori che stanno sviluppando un nuovo modello secondo le regole attuali&quot;.  Insomma, l&rsquo;organizzatore del campionato &egrave; interessato a motorizzazioni &ldquo;elasticizzate&rdquo;, cio&egrave;, con cilindrate che si possono ritoccare in base alla Casa costruttrice: &ldquo;Ma pu&ograve; anche essere che la capacit&agrave; cubica aggiuntiva non offra un vantaggio in termini di prestazioni, come possiamo vedere nella serie 300&rdquo; ha aggiunto Greg, ed ha ragione:&nbsp;gi&agrave; nel passato, non era sempre detto che i modelli da 1000 bicilindrici avessero la meglio facilmente dei quattro cilindri 750.  Sempre Lavilla, ha continuato: &ldquo;Nella piccola categoria, abbiamo una buona conoscenza delle regole di equilibrio. Queste regole devono adattarsi, non &egrave; facile implementarle ed il processo necessita di tempi di consegna adeguati. Ecco perch&eacute; non voglio impegnarmi a 1100 ccm, potrebbe anche essere di 1200 ccm o pi&ugrave;. Dobbiamo tenere conto del fatto che cose come la guidabilit&agrave; e le emissioni sono importanti nei modelli di produzione oggi e lo spostamento stesso non &egrave; pi&ugrave; l&#39;unico criterio. Anche i prodotti di massa devono essere poco costosi oggi, ma avere comunque una certa prestazione&rdquo;.  Per quanto concerne le classi, saranno ancora tre: &ldquo;Garantiremo tre categorie in cui sia assicurare una relazione giusta tra prestazioni e peso. Dobbiamo trovare il miglior compromesso possibile per lo sport nell&#39;interesse dei produttori di motociclette. Grazie alle regole di equilibrio di oggi, abbiamo gli strumenti giusti per questo, che ci consentono di accettare nuovi concetti pi&ugrave; facilmente. Sar&agrave; utile per il nostro campionato se affrontiamo l&#39;argomento senza preconcetti n&eacute; limiti&rdquo;.  Ezpeleta: l&#39;obiettivo &egrave; di far ripartire la SBK a luglio 

Il regolamento tecnico attuale del mondiale dedicato alle moto derivate di serie potrebbe essere ritoccato presto: &quot;Magari con cilindrate sino a 1200&quot; come Gregorio ha svelato

SBK, Lavilla d&agrave; il &ldquo;via libera&rdquo; ai motori quattro cilindri da 1100cc

A seguito di un calendario SBK rivisto e adattato alle esigenze del momento, Gregorio Lavilla ha spiegato quali sono i motivi che hanno spinto il Direttore Esecutivo del campionato e Dorna a tali scelte.  Tutto &egrave; basato sul compromesso: sappiamo che il Covid-19 e le relative conseguenze hanno imposto uno stop degli sport mondiali, le moto ci sono cadute - di riflesso - dentro. Greg ed il suo staff stanno lavorando sodo per risollevare una annata a rischio: &ldquo;Non &egrave; un periodo semplice - le sue parole - ecco perch&eacute; voglio ringraziare i protagonisti delle diverse categorie. So che &egrave; difficile ma so che tutti hanno gestito la situazione nel miglior modo possibile. Ogni risorsa ha avvallato proposte, assumendosi le responsabilit&agrave; in essere, lanciando messaggi positivi. Ci&ograve; rappresenta un grande esempio di stima per il nostro paddock&rdquo;.  &nbsp;Lavilla, ex corridore di ottimo livello, non &egrave; felice di non poter andare ad Imola a motori riaccesi: &ldquo;Purtroppo, Imola non sar&agrave; nel calendario 2020. La pandemia in corso ha determinato la scelta finale, presa in comune accordo con i gestori dell&rsquo;autodromo Enzo e Dino Ferrari. Spostare l&rsquo;evento in altri periodi dell&rsquo;anno avrebbe portato rischi legati ai fattori climatici. Mi dispiace tantissimo, poich&eacute; il nostro piano consisteva di mantenere tutti i round previsti. Tuttavia, i tifosi italiani potranno assistere alle gare SBK sulla pista di Misano, a fine stagione. Sar&agrave; un gran finale di campionato&rdquo;.  &nbsp;La domanda &egrave;: una stagione ridotta potrebbe entusiasmare ulteriormente gli appassionati? Il catalano risponde cos&igrave;: &rdquo;Il campionato 2020 &egrave; pi&ugrave; facile da seguire rispetto a quanto lo fosse nelle passate edizioni. In estate il meteo &egrave; buono. Ad Assen, per esempio, i tifosi saranno davvero contenti. Non c&rsquo;&egrave; la lunga pausa estiva e avremo tre appuntamenti di fila, cosa mai accaduta prima. Avremo pi&ugrave; spettacolo in tempi racchiusi e tutto crescer&agrave; avvicinandosi alla fine. Si tratter&agrave; di una sfida nuova per le squadre e per i piloti&rdquo;.  &nbsp;Ci sono da considerare anche ulteriori slittamenti e cancellazioni. Il problema sanitario non &egrave; ancora risolto e ogni opzione potrebbe risultare plausibile: &ldquo;Dipender&agrave; dal periodo di ripartenza. Se oltrepassiamo un determinato momento, non sar&agrave; pi&ugrave; possibile spostare date e, quindi, la cancellazione sarebbe l&rsquo;unica scelta. Sappiamo che non &egrave; un periodo facile per nessuno e l&rsquo;obiettivo mio e di Dorna &egrave; di preservare e ostenere il programma di gare prefissato. Stesso discorso per chi lavora ai nostri progetti. Noi diamo sempre il massimo per conseguire il miglior risultato possibile. Lavoriamo coi governi locali, con la FIM e insieme agli staff dei circuiti per avere una situazione gestibile e sicura per tutti. Insieme a Moto2 e Moto3, la SBK ha potuto gareggiare almeno una volta e, pensando a quanto visto in Australia, la ripartenza sar&agrave; molto spettacolare&rdquo;.  MotoGP, Ezpeleta e il 2021: &ldquo;Il mondo sar&agrave; diverso dopo questa crisi&rdquo; 

Gregorio spiega i motivi della cancellazione: &quot;Di comune accordo con il gestore dell&#39;Enzo e Dino Ferrari abbiamo fatto la scelta. Andarci in un altro periodo dell&#39;anno avrebbe avuto rischi climatici&quot;

Lavilla: &ldquo;Mi dispiace moltissimo non avere Imola nel 2020&rdquo;

Un comunicato ufficiale, nella speranza di tornare presto in pista. Perch&eacute; in realt&agrave;, il lavoro di Gregorio Lavilla - Direttore Esecutivo Dorna in SBK - non si &egrave; mai fermato. L&#39;emergenza dettata dal Covid-19 ha imposto uno stop, nel quale dover riorganizzare tutto il calendario 2020.&nbsp;  Nella nota, &egrave; bello leggere alcuni passi della carriera di Greg, Partendo dal 1998: il pilota catalano guidava una Ducati 916 gestita da Ferdinando De Cecco che, sentito da noi a parte, ne ricorda i bei momenti: &quot;Ci impegnammo tutti al 100%, sia nel lavoro a casa che nei weekend iridati. Era molto bello avere Lavilla in squadra, lui era giovane io... un po&#39; meno, infatti, tra noi si instaur&ograve; un rapporto di stima e anche di amicizia. Non dimenticher&ograve; mai i podi centrati ad Albacete e Kyalami. Co tanti rivali ufficiali, noi &#39;piccolini&#39; eravamo come Davide contro Golia. Porto con me ancora le soddisfazioni vissute al momento&quot;.    L&#39;esperienza &quot;privata&quot; lanci&ograve; Gregorio nel team Kawasaki ufficiale, in annate in cui egli colse fantastici podi e pure momenti meno belli, come l&#39;infortunio patito a Monza, dopo un volo alla Variante Ascari. Nonostante ci&ograve;, con determinazione e volont&agrave;, per lui il ritorno in sella si rivel&ograve; foriero di bei risultati, ancora con la Ninja ZX-7RR e poi con la Suzuki GSX-R del team Alstare Corona di Francis Batta: &quot;Grande squadra, bella moto, gare divertenti e sempre nel mio cuore&quot; ribad&igrave; pi&ugrave; volte lo spagnolo quando capit&ograve; di riparlarne. Sino ad un altro cambio: il volo verso il British Superbike, posto nuovo e da scoprire, con pista davvero insidiose: &quot;S&igrave;, tutti pensano che, per esempio, di Cadwell Park sia solo il salto il punto difficile. Naaa, io vi dico che il passaggio nel bosco e la lunga e stretta discesa siano anche peggio. Prese le misure ad ambiente e tracciati, arrivarono poi i grandi risultati. La mia 999 Ducati ed il team Ayrways mi portarono al titolo, che io cercai con tutte le mie forze&rdquo;.  &nbsp;Le memorie pi&ugrave; &ldquo;rodate&rdquo; ricorderanno il pilota di Hospitalet de l&rsquo;Infant al via della 250GP, una apparizione in 500 con punti presi e quattro Gran Premi in MotoGP. Era il 2004, la Suzuki GSV-R gommata Bridgestone fu portata in gara da Greg a Barcellona, Brno. Phillip Island e Valencia.  Il dirigente Dorna, nel comunicato spiega come la situazione sia difficile: &ldquo;Non c&rsquo;&egrave; un vincitore in questo situazione, noi vogliamo sperare che le persone siano in buona salute. Solo dopo torneremo alla normalit&agrave; e alle corse. Abbiamo lavorato per riorganizzare il calendario: non prevediamo gare aggiuntive nel singolo weekend: se occorrer&agrave; rinunciare ad uno o due round, lo faremo. A noi importa tornare ad abbracciarci presto nel paddock, offrendo spettacoli come quello visto a Phillip Island&rdquo;.  Guai seri per Mladin, accusato di molestie sessuali su minore 

Gregorio continua senza sosta il suo lavoro, nella speranza che le cose migliorino: &quot;Noi vogliamo che tutti siano in buona salute, poi torneremo nel paddock ad abbracciarci&quot;

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