        Iniziano in condizioni non ottimali, i test della classe Moto3 sul circuito di Portimao. La sessione inaugurale della prima giornata (qui il programma completo) &egrave; stata infatti poco indicativa per via delle chiazze di umido presenti in alcuni tratti della pista che non hanno permesso ai piloti di tirar fuori tutto il loro potenziale. A sfruttare al meglio le condizioni del tracciato portoghese &egrave; stato Joel Kelso, che con la CF Moto del team PruestelGP ha chiuso in 1'50.300 precedendo di soli due millesimi di secondo lo spagnolo Dani Holgado, passato quest'anno al team Tech3 KTM. Podio virtuale del turno per il brasiliano Diogo Moreira, che si conferma veloce dopo le ottime prestazioni di Jerez, con Deniz Oncu in quarta piazza. La MotoGP incontra la F1: Ralf Schumacher a Portimao con la Williams Fenati migliore degli italiani (e delle Honda)  Non occorre scendere in classifica per trovare il primo degli italiani, visto che il rientrante Romano Fenati ha concluso questa prima sessione in quinta piazza con i colori del team Snipers, risultando anche il migliore tra i piloti Honda. Alle sue spalle troviamo Ivan Ortola ed un altro centauro tricolore, ovvero Riccardo Rossi con la Honda del Sic58 Squadra Corse. Spazio nelle prime dieci posizioni anche per Stefano Nepa con la KTM dell'Angeluss MTA, nono dietro a Jos&egrave; Antonio Rueda, atteso nelle posizioni di vertice nella sua stagione di debutto dopo aver dominato sia nella Red Bull Rookies Cup che nel FIM JuniorGP lo scorso anno. Chiude poi la Top 10 Xavi Artigas. Infine, parlando degli altri italiani, il debuttante Filippo Farioli &egrave; dodicesimo con la KTM del team Tech3, mentre Matteo Bertelle ha terminato il turno in diciottesima piazza con la seconda Honda Snipers. Entrambi cercheranno di risalire la classifica nel corso della giornata, con altre due sessioni da affrontare alle 13:10 e alle 15:50. MotoE: la nuova era Ducati scatta da Vallelunga       

L'australiano &egrave; stato il pi&ugrave; rapido nella prima sessione del Day 1, seppur poco indicativa. Romano il migliore degli italiani, con anche Rossi e Nepa in Top 10

Moto3: i test di Portimao iniziano con Kelso al top, 5° Fenati

        Partiamo da una notizia: il mercato moto e scooter di gennaio &egrave; partito a tutto gas, soprattutto per la Honda, che ha piazzato sette modelli nei primi dieci posti della classifica italiana delle vendite; &egrave; stato uno dei migliori risultati di sempre. Il mercato moto 2023: i dati  Oltre agli SH150i e SH350i, nelle prime due posizioni, rispettivamente con 1030 e 911 unit&agrave; immatricolate, &egrave; stato sorprendente il terzo posto dell&rsquo;X-ADV, un maxi-scooter che &egrave; sempre piaciuto (dal punto di vista del design), che ha un&rsquo;eccezionale guidabilit&agrave; ma non &egrave; certamente proposto a un prezzo popolare. Con 839 unit&agrave; immatricolate, l&rsquo;X-ADV si &egrave; insediato al terzo posto, in questa classifica. Quarto l&rsquo;SH125i con 594 unit&agrave;, sesto e decimo gli altri due 350, l&rsquo;ADV350 e il Forza 350, gli scooter di media cilindrata adatti sia al commuting che al turismo a medio raggio. Insomma, per la Honda, gli scooter sono stati protagonisti in questo inizio di 2023, insieme alla Africa Twin, al settimo posto con 398 unit&agrave; immatricolate nelle due versioni, base e Adventure Sports, entrambe scelte per oltre il 50% con cambio a doppia frizione DCT. Ho letto e ascoltato molti commenti che dipingevano il 2023 come un anno straordinario ma la realt&agrave; &egrave; un altra e va analizzata con attenzione. La verit&agrave; &egrave; che nel 2022 moltissime aziende, tra cui la Honda, hanno avuto enormi problemi di approvvigionamento di moto e scooter (gi&agrave; da aprile 2022, alcuni modelli non erano pi&ugrave; disponibili), problemi che non sono stati ancora del tutto risolti. Nonostante questo, grazie agli sforzi di tutti i siti produttivi, della logistica e ovviamente della rete commerciale, oggi non si deve pi&ugrave; fronteggiare un&rsquo;emergenza, per&ograve; non &egrave; corretto parlare di miracolo economico 2023, anno in cui molte Case dovranno prima consegnare i veicoli ordinati nel 2022. &Egrave; chiaro che la situazione far&agrave; lievitare i numeri delle vendite del 2023... Listino moto 2023 Mercato moto 2023: numeri ottimi per Honda  Questo nulla toglie all&rsquo;ottimo risultato commerciale della Honda, che molto probabilmente sar&agrave; di nuovo al vertice della classifica delle vendite. Infatti, chi aveva ipotizzato una crisi, analizzando i dati 2022, dovr&agrave; rifare i conti, tenendo presente che, lo scorso anno, la Casa di Tokyo non &egrave; riuscita a evadere tutti gli ordini ricevuti; in pratica, la domanda ha superato l&rsquo;offerta. Si parla tanto di globalizzazione, fino a poco tempo fa tutti i manager temevano soprattutto il calo delle vendite ma oggi il Mondo sta facendo i conti con un problema forse anche peggiore: la mancanza delle materie prime e dei componenti elettronici, che possono bloccare il mercato. La KTM 390 Adventure in versione 2023 | Cose di Case       

Il mercato &egrave; partito a tutto gas: merito dei ritardi delle consegne del 2022

Mercato moto 2023: la partenza è sprint | Cose di Case

Il 34enne atleta pordenonese ha stabilito un nuovo record mondiale trattenendo due moto da cross da 450cc lanciate in accelerazione per 10,92 secondi

Alex Camera trattiene due moto lanciate a tutto gas: il video incredibile

Alex Camera &egrave; un atleta pordenonese specializzato in discipline estreme, come il traino di auto, vagoni ferroviari e treni. Stavolta &egrave; toccato alle moto, protagoniste dell&#39;ultimo incredibile record realizzato dal 34enne friulano.  L&#39;impresa di Alex Camera, moto bloccate per 10,92 secondi     Sul palcoscenico dell&#39;altopiano di Malga Valinis, a Meduno, in provincia di Pordenone, Camera si &egrave; cimentato nell&#39;impresa di trattenere due moto da cross lanciate nel pieno della loro accelerazione.   Alex era agganciato alle moto tramite delle speciali corde lunghe 5 metri ed &egrave; riuscito a trattenere i due bolidi per 10,92 secondi. Alla guida delle due moto da cross c&#39;erano due piloti professionisti del calibro di Christian Bellemo e Riccardo Montanino. La prova &egrave; stata seguita e certificata dalla presenza di cronometristi e giudici.  Al termine dell&#39;impresa, Bellemo e Montanino si sono esibiti compiendo alcune acrobazie in sella alle rispettive moto.  MotoGP Test Portimao 2023: gli orari e dove seguirli 

L&#39;atleta si &egrave; reso protagonista di un&#39;impresa estrema grazie alla collaborazione dei piloti Christian Bellemo e Riccardo Montanino

Ferma con le mani due moto accelerate: l&#39;impresa shock di Alex Camera

Sul tracciato andaluso, i protagonisti della classe leggera sono scesi in azione per il primo test collettivo dell'anno. Eccoli in sella, già con i nuovi colori in vista dell'imminente inizio della stagione

Moto3: gli scatti dei piloti in azione nei test di Jerez

        Anche per il team Chiodo Moto Racing &egrave; arrivato il momento di rendere noti i piani per l'ormai imminente stagione 2023 del Campionato Italiano Velocit&agrave; (qui il calendario), in cui la squadra sar&agrave; impegnata sia nella Supersport Next Generation che in Supersport 300. L'obiettivo in entrambe le categorie sar&agrave; quello di migliorare le prestazioni dello scorso anno puntando sulla continuit&agrave;, visto che scenderanno in pista gli stessi piloti del 2022. Montella prosegue in SSP con Chiodo Moto Racing  Per quanto riguarda la 600, sar&agrave; Luigi Montella a gareggiare nuovamente con una Yamaha R6 dalla livrea altamente riconoscibile, in quella che sar&agrave; la sua terza stagione consecutiva con il medesimo team con cui ha corso nel 2021 nel mondiale e nel 2022 nella serie tricolore. Lo scorso anno non &egrave; stato semplice per il numero 4, che ha comunque mostrato un'ottima costanza di rendimento chiudendo a punti ben dieci delle dodici gare disputate. L'obiettivo per questo 2023 sar&agrave; chiaramente quello di avvicinarsi maggiormente e con pi&ugrave; costanza alle posizioni di alta classifica, potendo contare su una struttura a lui gi&agrave; ben nota. Inoltre, i piloti quest'anno saranno tutti alla pari dal punto di vista tecnico, visto che si torner&agrave; alla classifica unica con soltanto moto Next Generation in griglia. Aprilia RS 660 Cup, calendario 2023: date, orari TV, dove vederla Goretti e Iovino al via in SS300  Conferme e novit&agrave; anche per quanto riguarda la classe Supersport 300, in cui il pilota di punta del team Chiodo Moto Racing sar&agrave; il confermato Diego Goretti, il quale prover&agrave; a migliorare i risultati del 2022 con tutte le carte in regola per ambire alle prime dieci posizioni. Al suo fianco ci sar&agrave; Mario Iovino, pilota campano al rientro dopo un lungo stop e gi&agrave; loro portacolori allo scorso Trofeo Inverno dello scorso novembre all'Autodromo del Levante, che vivr&agrave; un anno di apprendistato in una delle serie pi&ugrave; competitive del panorama nazionale e non solo.&nbsp; Carminati Racing: passione a due e quattro ruote, sette giorni su sette       

La squadra schierer&agrave; gli stessi piloti dello scorso anno sia in Supersport che in Supersport 300, oltre ad un'importante novit&agrave;: ecco di chi si tratta

CIV 2023: il team Chiodo Moto Racing punta sulla continuità

        La TOP 1&nbsp;Ack Attack &egrave; la moto-missile che prover&agrave; a scrivere un pezzo di storia: l'impressionante motocicletta allestita dall'omonima squadra di Mike Akatiff prover&agrave; a superare la barriera delle 400 miglia orarie, ovvero l&rsquo;incredibile soglia di quasi 644 km/h per ottenere un nuovo mostruoso record di velocit&agrave;. La moto-missile all'assalto dei 640 km/h  Infatti, lo stesso team Ack Attack aveva fatto gi&agrave; segnare il record di 605,698 km/h nel 2010 ma, dopo un tentativo andato a vuoto nel 2017, la squadra vuole riprovarci e tentare di fare ancora meglio. Per questo nei giorni compresi tra il 16 e il 21 agosto 2023, il pilota Rocky Robinson assieme al resto dell&rsquo;equipaggio sar&agrave; al Salar de Uyuni, in Bolivia, per provare a battere il riferimento siglato nel 2010 sul lago salato di Bonneville (Utah) e, allo stesso tempo, tenter&agrave; di rendere la TOP 1 Ack Attack la prima moto a sfondare il muro delle 400 miglia orarie.&nbsp; Un missile da 1000 CV  ll percorso salato scelto per il tentativo da Guinness sar&agrave; lungo 24 km e largo 33 metri, realizzato su una superficie piana di 10.000 metri quadrati a 3.600 metri di altitudine. Il tentatativo verr&agrave; svolto alla presenza della FIM e dei giudici in rappresentanza del Guinness World Record. La Top 1 Ack Attack verr&agrave; spinta da due motori di Suzuki Hayabusa, rigorosamente dotati di turbocompressore, per una potenza complessiva di oltre 1000 CV. MotoGP, Valentino Rossi e la Cremonese: la coincidenza       

La moto si chiama TOP 1 Ack Attack e si pone l'obiettivo di battere il recordo di velocit&agrave;: &egrave; un vero missile con due motori Suzuki &nbsp;

Una moto da 1000 CV proverà a superare i 640 km/h: è un missile a due ruote

L'episodio è avvenuto durante la gara della Supersport 600 a Phillip Island vinta da Nicolò Bulega. Non è la prima volta che accade: i precedenti

Moto, incredibile in Australia: le oche invadono la pista

        La stagione 2023 del team Pr&uuml;stelGP &egrave; iniziata dal Sachsenring, sede della presentazione della squadra. La compagine capitanata da Florian Pr&uuml;stel proseguir&agrave; la collaborazione con CF Moto iniziata nel 2022 e si presenter&agrave; sulla griglia di partenza del primo round stagionale con un parco piloti rinnovato a met&agrave;. Artigas e Kelso i piloti Pr&uuml;stelGP   Al fianco del confermato Xavier Artigas ci sar&agrave; Joel Kelso, 19enne australiano di belle speranze proveniente dal CIP Green Power.&nbsp; &ldquo;I test invernali saranno importanti, ci serviranno a capire il nostro livello&rdquo; ha dichiarato Artigas. &ldquo;Il feeling con CFMoto &egrave; ottimo, nel team ci conosciamo bene e sappiamo su cosa lavorare per migliorare&rdquo; ha concluso lo spagnolo prima di lasciare la parola a Kelso. "Il nostro obiettivo &egrave; estrarre il massimo dal potenziale mio e del team, sono convinto che passare in questa squadra &egrave; stata la decisione migliore per me - ha spiegato Joel - in Moto3 i valori in griglia sono molto ravvicinati, spero di riuscire a ottenere il massimo". Pr&uuml;stelGP e CF Moto ancora insieme  Nel corso della presentazione, poi proseguita presso la sede del team, era presente anche SuZhen, Racing Development Manager di CF Moto. "Quella passata &egrave; stata la nostra prima stagione in Moto3, &egrave; stato un piacere iniziare a lavorare con team e piloti. Abbiamo appreso che la competizione in questo campionato &egrave; molto serrata e quest&rsquo;anno vogliamo far tesoro dell'esperienza maturata nel 2022. Sono convinto che squadra e piloti hanno tutte le capacit&agrave; per puntare in alto&rdquo; ha concluso SuZhen. Calendario MotoGP 2023: date, orari tv, dove vederla       

Continua la partnership con CF Moto. I piloti saranno Xavier Artigas e Joel Kelso

Moto3: il team PrüstelGP presenta la stagione 2023 al Sachsenring

        In MotoGP regna ormai l'aerodinamica, campo esplorato da ogni Casa per migliorare le prestazioni dei prototipi in griglia. La comparsa di ali e carene a effetto suolo ha reso le MotoGP pi&ugrave; efficaci ma sicuramente meno belle esteticamente e, quanto scritto, non &egrave; parere di chi scrive ma anche di piloti e appassionati. Tra questi c'&egrave; Aleix Espargaro, che ha manifestato il proprio pensiero attraverso un post social. MotoGP calendario MotoGP: date, orari tv, dove vederla Espargaro e le moto senza ali  Il pilota Aprilia ha postato infatti un'immagine dell'Aprilia RS-GP guidata da Alvaro Bautista nel 2015: "So che pu&ograve; sembrare strano, ma s&igrave;, una MotoGP senza ali &egrave; bellissima" ha scritto Espargaro. Un pensiero condiviso sicuramente da tanti appassionati. E voi, come la pensate?  I know that it may look strange, but yes, it's a MotoGP without wings, and yes, it's very beautiful! pic.twitter.com/2DVN4N2B1h &mdash; Aleix Espargar&oacute; (@AleixEspargaro) February 23, 2023          

Il post social del pilota Aprilia anima il dibattito degli appassionati di moto

MotoGP: Aleix Espargaro rimpiange le moto di una volta

Anche una semplice intervista pu&ograve; trasformarsi in qualcosa di spaventoso. &Egrave; quanto accaduto a Mathew Scholtz, pilota impegnato nel MotoAmerica che ha visto prendere fuoco&nbsp;la sua moto nel corso di un botta e risposta pubblicato dai canali social del campionato a stelle e strisce.  Un pilota investe un rivale prima del via: il video che indigna la Francia  La moto di Scholtz a fuoco   Scholtz si trovava presso il circuito di Buttonwillow, sede di una sessione di test a cui hanno partecipato diversi team del MotoAmerica.  Durante una pausa dall&rsquo;attivit&agrave; in pista, Scholtz aveva concordato di rilasciare un&rsquo;intervista proprio davanti al suo box, ma la chiacchierata col giornalista &egrave; durata ben poco perch&eacute; la sua Yamaha R1 ha preso immediatamente fuoco.  Il tempestivo intervento dei meccanici ha impedito che le fiamme incendiassero tutto il box, ma per fortuna tutto &egrave; andato per il verso giusto e il giorno dopo Scholtz ha proseguito la propria sessione di collaudi.  Il video dell&#39;incendio   &ldquo;Ringrazio il MotoAmerica per aver filmato un&#39;intervista con Mathew in quel momento.&nbsp;Se non ci fossi stato tu (rivolto al giornalista, ndr) probabilmente avremmo dovuto buttare l&#39;intera moto. Ti ringrazio per esserci stato, hai notato l&#39;incendio prima di Mathew. Voglio anche ringraziare il mio staff, intervenuto prontamente con gli estintori, e anche tutte le persone che in seguito hanno pulito la moto e il box&quot; ha commentato Chuck Giacchetto, team manager del Westby Racing Yamaha per cui corre Scholtz.  &nbsp;     &nbsp;   &nbsp;  &nbsp;    &nbsp;     Visualizza questo post su Instagram   Un post condiviso da MotoAmerica (@motoamerica)     

&Egrave; accaduto nel MotoAmerica, nel corso di un&rsquo;intervista rilasciata da Mathew Scholtz

La moto prende fuoco durante l&#39;intervista: il video shock

        Messa in archivio una stagione 2022 da record, con 36 equipaggi al via, il Trofeo Moto Guzzi Fast Endurance si prepara a un&rsquo;altra annata di grande divertimento per le sempre pi&ugrave; numerose coppie di amici che, sin dal 2019, animano il monomarca dell&rsquo;aquila, divenuto negli anni il pi&ugrave; amato dai motociclisti in Italia. La storia di Fabio Gaspari, l'architetto al top del Trofeo Italiano Amatori Ingredienti confermati  L&rsquo;edizione 2023 del Moto Guzzi Fast Endurance, presentata al Motor Bike Expo di Verona, conferma tutti i suoi ingredienti di successo, a cominciare dalla moto: all&rsquo;esordio lo scorso anno, la nuova&nbsp;Moto Guzzi V7 850 cc equipaggiata con Kit Racing GCorse e con gomme Pirelli Phantom Sportscomp RS&nbsp;ha ricevuto l&rsquo;apprezzamento di tutti i piloti, offrendo ancora pi&ugrave; prestazioni e divertimento. Grazie all&rsquo;esperienza accumulata nel 2022, GCorse dei fratelli Guareschi ha affinato ulteriormente il Kit per un incremento delle performance. Per agevolare la transizione dalla V7 III 750 (utilizzata nel triennio 2019-2021, e nel 2022 accanto alla nuova 850 cc), e per continuare a mantenere i costi accessibili, a tutti i team che effettueranno l&rsquo;iscrizione al Trofeo, Moto Guzzi praticher&agrave; uno&nbsp;speciale sconto di 1000 Euro sull&rsquo;acquisto di una nuova Moto Guzzi V7 Stone. Confermato anche il calendario sulle pi&ugrave; belle piste italiane e l&rsquo;esclusivo &ldquo;plus&rdquo; della gara in notturna: sei le gare &ldquo;mini endurance&rdquo; racchiuse in quattro fine settimana, si parte a&nbsp;Vallelunga&nbsp;il&nbsp;13 e 14 maggio, dove si correranno due gare, della durata di 60 minuti. Seguiranno il&nbsp;Cremona Circuit&nbsp;(11 giugno, 90 minuti) e gli spettacolari saliscendi del&nbsp;Mugello&nbsp;(27 agosto, 75 minuti), prima del gran finale, previsto a&nbsp;Misano il&nbsp;14 e 15 ottobre. La prima gara in riva all&rsquo;Adriatico scatter&agrave; il sabato sera e si correr&agrave; in notturna con la luce dei riflettori - e dei fari delle V7, montati soltanto in questa particolare occasione - a illuminare la pista. A Misano la gara in notturna si svolger&agrave; sulla durata di 90 minuti, mentre la &ldquo;mini endurance&rdquo; della domenica sar&agrave; di 60 minuti. Moto Guzzi V7 e il Kit Racing GCorse  Lanciata sul mercato all&rsquo;inizio del 2021, la Moto Guzzi V7 850 cc si &egrave; subito confermata una delle moto pi&ugrave; apprezzate dal pubblico, tanto da risultare&nbsp;una delle moto pi&ugrave; vendute in Italia. L&rsquo;ultima generazione della&nbsp;best seller&nbsp;di Mandello &egrave; la protagonista del Trofeo 2023, promettendo ancora pi&ugrave; prestazioni e ancora pi&ugrave; divertimento per tutti i partecipanti. L&rsquo;allestimento che trasforma la nuova Moto Guzzi V7 nella versione da competizione - obbligatorio per partecipare e ovviamente uguale per tutti, cos&igrave; da garantire il massimo equilibrio e divertimento - nasce come sempre dalle sapienti mani dei fratelli Guareschi, storici preparatori Moto Guzzi, che per il 2023 hanno affinato il&nbsp;Kit Racing GCorse&nbsp;dedicato alla V7 850 cc introducendo un aggiornamento motore, con benefici sulle performance. Il risultato globale &egrave; una&nbsp;moto veloce e performante, con qualit&agrave; ciclistiche che la rendono stabile e precisa. Crescono cos&igrave; le prestazioni e il divertimento in pista, ma rimangono inalterate le caratteristiche che hanno decretato il successo del Moto Guzzi Fast Endurance consentendo a tutti di approcciarsi alle competizioni: la nuova V7 &ldquo;Trofeo&rdquo; &egrave; sempre&nbsp;facile, accessibile e adatta a tutti i motociclisti. Oltre a dispositivi di sicurezza tra cui ad esempio sottocoppa e protezione della leva del freno anteriore, il Kit comprende un pacchetto di modifiche funzionali ed estetiche. Tra queste il cupolino, semi manubri, impianto di scarico completo, pedane rialzate, sella monoposto e parafango posteriore, tabelle porta numero, kit cartucce sospensioni anteriori e ammortizzatori posteriori.  Completano l&rsquo;equipaggiamento il kit valvole aspirazione in titanio, una specifica mappatura della centralina motore e un disco freno anteriore maggiorato, abbinato a pastiglie freno dedicate. A ci&ograve; si aggiungono ovviamente anche i particolari necessari per affrontare la spettacolare gara in notturna, nella fattispecie un cupolino con l&rsquo;alloggiamento per il faro e una luce posteriore supplementare. Il costo del kit 2023 completo, acquistabile rivolgendosi alla concessionaria Guareschi Moto, &egrave; di 4.995 Euro (pi&ugrave; IVA). L&rsquo;installazione del kit pu&ograve; essere eseguita in autonomia oppure gestita direttamente da Guareschi Moto. Chi &egrave; gi&agrave; in possesso di una Moto Guzzi V7 850 con Kit Racing GCorse dovr&agrave; soltanto adeguare la moto con il kit aggiornamento motore 2023, disponibile al prezzo di 270 Euro pi&ugrave; IVA. &nbsp;Per qualsiasi informazione relativa al Kit Racing GCorse &egrave; possibile contattare l&rsquo;indirizzo e-mail&nbsp;info@guareschimoto.it. &Egrave; infine confermata anche nel 2022 la preziosa collaborazione con Pirelli, fornitore unico del Trofeo. Tutte le V7 al via calzeranno gomme Pirelli Phantom Sportscomp RS, coperture racing sviluppate appositamente per la Moto Guzzi V7 e rivelatesi performanti in ogni condizione. Le&nbsp;corse secondo Moto Guzzi  Partecipare al Trofeo Moto Guzzi Fast Endurance &egrave; il modo pi&ugrave; divertente per scoprire il lato sportivo e assaporare il grande senso di appartenenza generato dal marchio Moto Guzzi: in pieno stile &ldquo;guzzista&rdquo;, il format dei weekend di gara vede l&rsquo;inserimento del confronto agonistico in un&rsquo;atmosfera di grande coinvolgimento. Un fine settimana da vivere coltivando i sentimenti di amicizia e condivisione, che da sempre caratterizzano lo sport pi&ugrave; sano e ne rappresentano il significato pi&ugrave; profondo.  Il format di gara e la scelta della Moto Guzzi V7 rendono il Moto Guzzi Fast Endurance perfetto per il divertimento di tutti, dal neofita della pista all&rsquo;appassionato pi&ugrave; smaliziato. Ogni fine settimana di gara prevede due turni di prove cronometrate, entrambi della durata di 20 minuti per ciascun pilota. La media dei migliori rilievi cronometrici ottenuti dai due piloti dell&rsquo;equipaggio determiner&agrave; la posizione di partenza di ciascun team nello schieramento della gara o di entrambe le gare, nel caso di weekend con gara doppia. Un evidente richiamo alle leggendarie corse endurance di un tempo risiede proprio nella partenza della gara, che avviene in stile &ldquo;Le Mans&rdquo;, ovvero con le moto allineate su un lato della pista e i piloti che allo start attraversano di corsa il nastro d&rsquo;asfalto per salire in sella e partire. In corsa, ciascun pilota non pu&ograve; guidare per pi&ugrave; di 15 minuti (pi&ugrave; 5 minuti di tempo per rientrare ai box dall&rsquo;esposizione dell&rsquo;apposito cartello &ldquo;cambio&rdquo;): ci&ograve; significa che la gara &egrave; movimentata da almeno tre o cinque cambi pilota in corsia box, a seconda che sia prevista sulla durata di 60, 75 o 90 minuti. Il rifornimento non &egrave; consentito. Al termine della gara verranno assegnati punteggi ai primi 15 team classificati. A breve apriranno le iscrizioni al Trofeo Moto Guzzi Fast Endurance 2023: per rimanere aggiornati su tutte le novit&agrave; e sulle modalit&agrave; di partecipazione &egrave; sufficiente consultare le pagine web&nbsp;www.motoguzzi.com&nbsp;e il sito della Federazione Motociclistica Italiana,&nbsp;www.federmoto.it. L'eroico Fulvio Rizzi, Campione a 70 anni       

Al Motor Bike Expo di Verona &egrave; stata presentata l&rsquo;edizione 2023 del monomarca Moto Guzzi: confermata la gara in notturna a Misano

Trofeo Moto Guzzi Fast Endurance: presentata la stagione 2023

        Qualche mese fa abbiamo parlato delle soluzioni e delle tecnologie che sono arrivate al nostro settore dal mondo aeronautico. Officina: il volano dimenticato Travaso tecnologico&nbsp;  In effetti il discorso &egrave; ancora pi&ugrave; ampio e pu&ograve; essere opportuno riprenderlo in questa sede. D&rsquo;altronde della ricaduta tecnologica da un campo nel quale i costi hanno ben poca importanza e gli investimenti sono enormi hanno beneficiato anche le aziende automobilistiche, che pure dispongono di mezzi ben superiori a quelli delle case motociclistiche. Non &egrave; fuor di luogo qui ricordare che per lungo tempo in passato marchi famosi a livello mondiale nel settore delle due ruote in effetti hanno utilizzato strutture assai modeste e di risorse limitate. Quando subito dopo la seconda guerra mondiale Bert Hopwood entr&ograve; alla Norton, per la quale progett&ograve; il bicilindrico che si sarebbe evoluto fino ad equipaggiare il famoso Commando, rimase stupito del fatto di avere a disposizione una stanza di due metri e mezzo di lato che doveva condividere con un altro tecnico. Edifici quasi fatiscenti e strutture obsolete completavano il quadro. Non c&rsquo;&egrave; da stupirsi che sia ben presto passato alla BSA, sempre come capo progettista. Da noi le cose andavano decisamente meglio, ma le strutture e le dimensioni erano comunque pressoch&eacute; artigianali (eccezion fatta per Piaggio e Innocenti, che per&ograve; non costruivano motociclette). Di fare vere ricerche e sperimentazioni in campo motociclistico non se ne parlava e la situazione fondamentalmente non &egrave; cambiata fino agli anni Settanta. Di ben altri mezzi ha sempre potuto disporre l&rsquo;industria automobilistica, che per&ograve; risultava molto ridimensionata se la si paragonava a quella aeronautica, che poteva anche contare su un imponente supporto statale e per la quale, come detto, i costi non erano un problema. Logico quindi che per decenni sia stato proprio il settore avio a mostrare la strada, in campo motoristico e a livello di materiali e tecnologie. E che dopo il termine del secondo conflitto mondiale parallelamente alla riconversione di aziende e strutture che avevano lavorato in campo aeronautico ci sia stata anche una autentica migrazione di tecnici di notevole livello verso altri settori, tra i quali spiccavano quelli automobilistico e motociclistico. Aurelio Lampredi  Basta ricordare qui nomi come quello del grande Aurelio Lampredi, al quale sono dovute alcune delle migliori realizzazioni della Ferrari degli anni Cinquanta, a cominciare dal quattro cilindri della monoposto con la quale Alberto Ascari ha conquistato il titolo mondiale nel biennio 1952-1953. Passato poi alla Fiat, il grande tecnico toscano ha realizzato motori che hanno fatto la storia, e ha portato l&rsquo;azienda torinese a mettere in produzione di gran serie i suoi primi modelli con distribuzione bialbero (e con comando a cinghia dentata). Dal settore aeronautico e dalla stessa azienda (le Officine Reggiane, autentica fucina di grandi tecnici) proveniva anche Piero Prampolini, al quale si devono celebri motori di serie come il Mondial 175 monoalbero a cilindro inclinato e i famosi Motobi monocilindrici a uovo. In Germania aveva lavorato in campo aeronautico Kaaden, padre dei moderni motori a due tempi di alte prestazioni. Le sue MZ da competizione hanno mostrato al Mondo cosa si poteva ottenere con l&rsquo;ammissione a disco rotante e con gli scarichi a espansione. L&rsquo;elenco potrebbe continuare ma &egrave; forse il caso di parlare delle tecnologie e delle soluzioni &ldquo;ereditate&rdquo; dal settore avio. Che, guarda caso, sono quasi tutte legate alle realizzazioni motociclistiche di pi&ugrave; elevate prestazioni. Tanto per dire, quando l&rsquo;ingegner Carcano ha realizzato alla Guzzi quell&rsquo;autentico capolavoro della 500 a 8 cilindri, ha adottato una soluzione tipica della scuola aeronautica utilizzando due teste e canne in esse avvitate. Avevano del resto fatto la stessa cosa Gianini con il 500 a quattro cilindri in linea progettato per la stessa casa di Mandello e Lampredi per le sue Ferrari da Gran Premio. E forse non &egrave; stato un caso che nel bellissimo 125 bialbero nato in Cagiva nella seconda met&agrave; degli anni Ottanta sia stata adottata una analoga soluzione e che pi&ugrave; o meno nel medesimo periodo lo stesso Lampredi sia stato consulente della azienda varesina. Quel motore, che aveva il cilindro ruotato di 180&deg; (aspirazione davanti e scarico dietro) e che veniva familiarmente chiamato &ldquo;vitone&rdquo;, &egrave; purtroppo rimasto allo stadio di prototipo. I due alberi a camme, che azionavano quattro valvole, erano comandati da una cinghia dentata. Il Guzzi V8  Un&rsquo;altra soluzione di stampo aeronautico impiegata nel Guzzi V8 era costituita dall&rsquo;impiego di pastiglie in materiale tenero (lega di alluminio o di magnesio) piantate nelle due estremit&agrave; degli spinotti, che non erano quindi vincolati assialmente dai consueti anelli elastici in acciaio. &Egrave; qui opportuno ricordare che in campo aeronautico la sicurezza e l&rsquo;affidabilit&agrave; devono essere ai massimi livelli. Se il motore si ferma l&rsquo;aereo precipita e non si arresta tranquillamente a bordo strada comepossono fare un&rsquo;auto o una moto. Per questa ragione si impiegavano le soluzioni appena descritte, che consentivano di eliminare il rischio di cedimenti della guarnizione della testa e di fuoriuscita degli anellini di ritegno dello spinotto dalle loro sedi. Veniva anche adottata la doppia accensione, con ognuna delle due candele collegata a un circuito indipendente, munito del proprio magnete. Le bielle dotate di fusto con sezione ad H possono sembrare relativamente recenti ma venivano utilizzate dalla Hirth e dalla Argus gi&agrave; negli anni Trenta per i loro motori destinati a velivoli leggeri. Alla ditta Hirth &egrave; anche legato il raffinato metodo di collegamento tra le parti che costituiscono gli alberi a gomiti compositi che va sotto il suo nome. Tale sistema, estremamente costoso, prevede l&rsquo;impiego di dentature frontali e di viti di unione assiali. Nel nostro settore lo hanno impiegato alcuni motori da competizione, come i formidabili bicilindrici NSU 250 vincitori del mondiale nel 1953 e nel 1954.       

Non solo: anche le automobili hanno utilizzato le tecnologie aeronautiche

Officina: dagli aerei alle moto

        Appena tra una settimana, il 28 dicembre, vedr&agrave; la luce un nuovo viaggio avventura in solitaria per Cesare Ranucci, con uno scopo benefico preciso e importante. Ovvero la consegna della Honda Transalp 650 2006, il mezzo donatogli per nome e conto del Comune di Montesilvano, con cui affronter&agrave; i circa 6000 km per raggiungere il paese di Dakar, in Senegal. Un mezzo che sar&agrave; consegnato alla ONG attiva e operativa in loco &ldquo;Bambini nel Deserto&rdquo;e che permetter&agrave; al medico del distretto sanitario della cittadina di Toubakouta (250 km a Sud) di andare di casa in casa a curare i malati, considerando che l'ospedale pi&ugrave; vicino si trova a 70 km dal centro cittadino. L&rsquo;avventura partir&agrave; proprio dal suo Comune e Ranucci raggiunger&agrave; in primis Genova dove si imbarcher&agrave; il giorno successivo per Tangeri. Tutto il tragitto che Ranucci affronter&agrave; in solitaria  Da l&igrave; proseguir&agrave; attraversando il Marocco e raggiungendo il Senegal, con l&rsquo;obiettivo di concluderla 22 giorni dopo, il 17 gennaio 2023 quando torner&agrave; a casa. Lo sbarco a Tangeri &egrave; previsto per il 31 dicembre, e il giorno successivo inizier&agrave; a macinare chilometri: Rabat, Casablanca, Marrakech, Essaouira, Agadir, Guelmin, Tan Tan, Dakhla, fino alla frontiera di uscita del Marocco. Da l&igrave; comincer&agrave; un altro tipo di viaggio, in quella che &egrave; chiamata &ldquo;la terra di nessuno&rdquo; per 450 km nel deserto del West Sahara, per entrare poi nella Mauritana dove passer&agrave; le citt&agrave; di Nouadhibou, il Parc National du Banc d&rsquo;Urguin, Lemhaisrat, Nouakchott e Diama, per entrare successivamente nel Senegal. Dopo aver attraversato la prima citt&agrave; Saint Luig sar&agrave; il momento di raggiungere la destinazione finale, Dakar, per consegnare finalmente la moto. Aiutato anche da diversi sponsor per sopperire alle spese, Ranucci ha aperto una campagna di Crowfunding per affrontare tutta questa avventura, che si prospetta essere tanto impegnativa quanto emozionante. Sar&agrave; possibile seguire tutto il viaggio sui canali social Moto Missione, come aveva gi&agrave; fatto in precedenza con altre imprese, dove i due temi principali sono sempre stati gli stessi: la moto e la solidariet&agrave;.       

Pilota di gare nel CIVS, endurista e moto viaggiatore Cesare Ranucci &egrave; in procinto di partire per una nuova missione, dall&rsquo;obiettivo davvero speciale

Da Montesilvano al Senegal con una Honda Transalp 65 per beneficenza

        In uno sport come quello del motociclismo, dove la pericolosit&agrave; &egrave; all&rsquo;ordine del giorno, il tema della sicurezza &egrave; molto pi&ugrave; che importante ed &egrave; tenuto in alta considerazione dalla FIM. Tra i vari elementi c&rsquo;&egrave; quello del casco su cui la Federazione &egrave; concentrata ed &egrave; giunto il momento di fare un passaggio successivo sul programma FRHP. Dalla MotoGP a tutte le altre competizioni  Questo progetto venne introdotto nel 2016, per sviluppare e incentivare il massimo livello di protezione dei caschi ed era destinato esclusivamente alle competizioni in circuito. Il primo casco omologato &egrave; stato introdotto nel giugno 2019 in MotoGP e nel gennaio 2020 per tutte le altre competizioni. Dopo quattro stagioni in cui FIM ha potuto vedere i vantaggi ottenuti, e questo programma ha coinvolto trentotto caschi omologati FIM, provenienti da ventidue produttori. Ora &egrave; il momento di passare ad un programma di omologazione FIM Racing, chiamata FRHPhe-02. Nel dettaglio del nuovo progetto deliberato  Questo nuovo capitolo si concentra anche sui caschi off-road, segnando cos&igrave; una svolta per la sicurezza in discipline come Motocross, Enduro, Speedway e Cross-Country. &Egrave; il primo standard per i campionati FIM off-road. Si tratta di un nuovo step in cui si va a definire un nuovo standard oltre quelli esistenti sul mercato (per esempio UN ECE 22.06, Snell M2020, JIS T8133), oltre all'FRHPhe-01. La valutazione delle prestazioni &egrave; implementata e pi&ugrave; completa e sono inoltre conformi a uno standard internazionale che prevede impatti casuali in 9-13 dei 22 punti prestabiliti e distribuiti sulla superficie del casco. Questo coinvolge nuovi requisiti di soglia e nuovi impatti e test, per esempio prove d'impatto contro incudini oblique, prove d'impatto contro incudini emisferiche (per misurare le sollecitazioni rotazionali generate negli impatti), un test di rimozione rapida delle guance e l'introduzione di un criterio di frattura del cranio (SFC). Il nuovo standard FRHPhe-02 sar&agrave; raccomandato a partire dal 2025 e diventer&agrave; obbligatorio a partire dal 2026 per i piloti FIM (fatta eccezione per Trial, Pedelecs, SSV e Land Speed World Records, solo Streamliners). La soddisfazione di Dorna  Jorge Viegas, presidente FIM, ha dichiarato: &ldquo;Il primo obiettivo della FIM &egrave; la sicurezza dei suoi piloti, da sempre. Dopo l'esperienza della fase 1 del Programma di Omologazione FIM Racing per i caschi (FRHPhe-01), FIM e DORNA sono pienamente soddisfatte dei risultati ottenuti. L'FRHPhe-02 rappresenta una pietra miliare per aumentare il livello di sicurezza dei piloti e introdurre uno standard FIM per i piloti off-road. FIM ha fatto un grande lavoro a fianco dei produttori di caschi, nonch&eacute; dei promotori e con il feedback dei Commissari Tecnici". "Il casco &egrave; senza dubbio uno degli elementi pi&ugrave; importanti per la sicurezza dei piloti, &egrave; importante che FIM si impegni a fondo nell'omologazione e nell'evoluzione di questo importantissimo elemento", le parole di Carmelo Ezpeleta, CEO di Dorna Sports. "&Egrave; positivo vedere che tutte le persone coinvolte nel Mondiale lavorano insieme per un obiettivo comune. Si parla di una maggiore sicurezza non solo nelle piste, ma per tutti".       

Dopo i soddisfacenti risultati ottenuti con il programma FRHP, &egrave; stata avviata la fase successiva anche per le altre discipline

La sicurezza prima di tutto: il focus sui caschi, dalla MotoGP all'off-road

Con 14 cadute, Alex Espargaro apre la Top 10 dei piloti che sono caduti più spesso nel 2022

Finalmente è stato rilasciato il report di tutte le statistiche inerenti alla MotoGP, tra cui spiccano i numeri riguardanti le cadute. Ecco a voi la Top 10 dei piloti di MotoGP che hanno spiccato... per essere caduti

I piloti che sono caduti più spesso nel 2022: la top 10

        Continuano a fioccare gli annunci nel CIV classe PreMoto3 e anche questa volta le novit&agrave; riguardano il team Bucci Moto. Nuovo acquisto  Dopo aver ufficializzato Cristian Borrelli e Martin Galiuto, il team Bucci Moto ha annunciato l&rsquo;ingaggio di Jonathan Meiri, giovanissimo pilota israeliano pronto a cimentarsi sul palcoscenico del Campionato Italiano Velocit&agrave; dopo aver maturato una buona esperienza tra le ruote &ldquo;basse&rdquo;. La scelta di Meiri conferma la volont&agrave; della squadra guidata da Claudio Bucci di investire su una formazione di giovani talenti, tutti decisi a farsi strada in una classe competitiva e difficile come la PreMoto3 italiana. Claudio Bucci: "Una line-up piena di talento"  &ldquo;Sono felice di poter dare il benvenuto a Jonathan, che dall&rsquo;Israele ha deciso di gareggiare con noi in PreMoto3 la prossima stagione. Per noi &egrave; motivo di soddisfazione ed orgoglio. Non vedo l&rsquo;ora di vederlo in pista &ndash; le parole di Claudio Bucci - insieme a Martin e Cristian avremo una line-up piena di talento, giovent&ugrave; e voglia di crescere, caratteristiche per noi fondamentali. Puntiamo chiaramente a fare esperienza e migliorare nel corso della prossima stagione, con l&rsquo;obiettivo di essere competitivi. Abbiamo il team giusto per poter valorizzare al meglio Jonathan ed i nostri piloti in generale e non vediamo l&rsquo;ora di correre&rdquo;. SBK Phillip Island: Rea si prende l'ultimo venerd&igrave; dell'anno       

Nel 2023, il giovane pilota israeliano andr&agrave; ad affiancare Martin Galiuto e Cristian Borrelli

CIV PreMoto3: Bucci Moto punta su Jonathan Meiri

        Tempo di annunci tra i giovanissimi piloti del CIV PreMoto3. Dopo aver reso noto l'ingresso nella serie tricolore per Cristian Borrelli, il team Bucci Moto ha svelato in occasione di EICMA il secondo pilota che ne difender&agrave; i colori nella classe riservata alle promesse del motociclismo che sognano un futuro ad alto livello. Si tratta del milanese Martin Galiuto, che dopo aver brillato nelle minimoto e nella MiniGP, &egrave; ora pronto al &ldquo;salto&rdquo; tra le ruote alte. &ldquo;Arrivo da un anno in MiniGP che &egrave; andato davvero molto bene, con cinque vittorie di fila e quattro pole position che mi hanno permesso di chiudere la stagione come vicecampione a pari punti con il primo&rdquo;, ci ha detto Martin in fiera. &ldquo;L'obiettivo per il prossimo anno sar&agrave; quello di imparare il pi&ugrave; possibile in PreMoto3, confrontandomi anche con il mio compagno di squadra Cristian Borrelli visto che, come me, anche lui sar&agrave; alla sua prima esperienza nel CIV&rdquo;. EICMA 2022, Delbianco: "E' stato il mio primo anno da vero pilota" Elisabetta Monti al via con l'AC Racing Team  Anche nel 2023 ci sar&agrave; una presenza femminile nella categoria per i giovanissimi: si tratta di Elisabetta Monti, che dopo un buon 2022 nel CIV Junior in sella alle Ohvale debutter&agrave; in PreMoto3 con i colori dell'AC Racing Team, squadra che ha conquistato il titolo della categoria quest'anno con Leonardo Zanni (e in Moto3 con Cesare Tiezzi, oltre alla ETC con Pini). La talentuosa ragazza andr&agrave; ad affiancare un altro esordiente, ovvero Valentino Sponga, e Pierfrancesco Venturini nella stagione che inizier&agrave; ad aprile al Misano World Circuit Marco Simoncelli. SBK, da Checa a Bautista: Spagna e Ducati di nuovo sul tetto del mondo       

Il giovanissimo pilota in arrivo dal CIV Junior debutter&agrave; nella serie tricolore andando ad affiancare il gi&agrave; annunciato Borrelli. Elisabetta Monti correr&agrave; invece con l'AC Racing Team

CIV PreMoto3: Martin Galiuto pronto all'esordio con Bucci Moto

Eicma 2022 - Intervista a Miss Motosprint

Davanti ad un buon caffè nella sezione "Caffè Milano" del nostro stand, il pilota piemontese ci ha parlato dell'ottima stagione appena conclusa e dei tanti progetti per il 2023

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