        Joan Mir &egrave; in caduta libera, assieme all&rsquo;intero team Suzuki. Un crollo verticale che ha avuto inizio quando la Casa di Hamamatsu ha annunciato l&rsquo;addio alla MotoGP a fine 2022. GP Germania: Honda dalle stelle alle stalle Mir in crisi  A dirlo sono i numeri: dal momento dell&rsquo;annuncio, avvenuto ufficialmente il 12 maggio, Mir ha raccolto solamente un quarto posto nel GP Catalunya, unico risultato positivo in una striscia di tre ritiri in quattro gare tra Francia, Italia e Germania. Tre &ldquo;zeri&rdquo; in classifica arrivati dopo altrettanti errori da parte del maiorchino, pilota ritenuto tra i pi&ugrave; costanti del Motomondiale e adesso in piena crisi, motivazionale e di risultati. &Egrave; proprio sulla costanza che Joan aveva costruito il successo iridato del 2020, quando regal&ograve; l&rsquo;iride MotoGP alla Suzuki inanellando 11 risultati utili su 14 GP disputati (non facciamo menzione del Qatar perch&eacute; la top class non prese parte a quel Gran Premio), qualit&agrave; che sembra smarrita in questo scorcio di 2022.  L'errore del GP Germania  La caduta del Sachsenring, arrivata dopo il tentativo di difendersi dall&rsquo;attacco di Oliveira, &egrave; la fotografia del momento vissuto dal #36: &ldquo;Ho perso terreno in accelerazione e sentivo una moto arrivare: era quella di Miguel - ha raccontato Mir a proposito dell&rsquo;errore commesso - poi ho frenato, lui era sulla traiettoria interna, eravamo abbastanza vicini&rdquo;. Rimanere in piedi frenando sulla parte sporca dell&rsquo;asfalto era praticamente impossibile, una valutazione errata che un pilota del calibro di Mir non dovrebbe commettere: &ldquo;Mi &egrave; bastato uscire un po&rsquo; dalla linea ideale per perdere l&rsquo;anteriore&rdquo;. Una scivolata banale, quasi figlia della distrazione, e non potrebbe essere altrimenti viste le tante voci di mercato che circondano il portacolori Suzuki, in cerca di una sella per il 2023 e sempre pi&ugrave; vicino alla firma con Honda HRC. La mancanza di certezze ha sicuramente minato la fiducia di Joan, che non si nasconde: &ldquo;Questa &egrave; la prima parte di stagione pi&ugrave; difficile della mia carriera &ndash; l&rsquo;ammissione del due volte campione del mondo - ma sono le difficolt&agrave; a renderti pi&ugrave; forte, voglio credere questo&rdquo;. Un Mir che si trascina verso la fine della stagione, sperando di concludere l&rsquo;anno con qualche risultato di rilievo: &ldquo;Ad Assen sono sempre stato competitivo, vedremo cosa potremo fare nel prossimo weekend. Adesso l&rsquo;obiettivo &egrave; andare in ferie con il miglior feeling possibile&rdquo;. Obiettivi davvero miseri per un pilota che puntava, a inizio stagione, al bis iridato in classe regina e che adesso vivacchia in attesa di finire il campionato. Ducati, per il titolo serve una prima punta       

Dopo l'annuncio dell'addio Suzuki alla MotoGP, il maiorchino appare distratto e demotivato: "&Egrave; uno dei momenti pi&ugrave; difficili della mia carriera"&nbsp;

MotoGP, Mir in crollo verticale: Joan, dove hai la testa?

Non &egrave; stato un sabato positivo quello di Barcellona per Joan Mir, costretto ad accontentarsi della casella numero 17 in vista della gara di domani. Un risultato che certamente non soddisfa il maiorchino, che cerca per&ograve; di vedere il bicchiere mezzo pieno, almeno dal punto di vista del lavoro svolto. &nbsp; &ldquo;Ho problemi in ingresso di curva - analizza Joan - il che rende tutto il resto pi&ugrave; complicato. Oggi la qualifica non &egrave; andata bene, dato che parto dietro, ma sono contento del lavoro fatto con le gomme usate, con le quali sono stato abbastanza veloce. Purtroppo con le gomme nuove i problemi in ingresso aumentano, e di conseguenza ho faticato a fare un buon tempo&rdquo;.  Mir: &ldquo;Quest&rsquo;anno posso superare sul dritto&rdquo;     Cosa senti di poter ottenere partendo nelle retrovie?  &ldquo;Sono ottimista, dato che sul passo sono uno dei migliori, ma certamente non sar&agrave; facile recuperare. Oggi non &egrave; andata cos&igrave; male come pu&ograve; sembrare, vedremo domani&rdquo;. &nbsp; Domani dovrai recuperare ma salvaguardare le gomme. Quale sar&agrave; la strategia?  &ldquo;Mi sono trovato spesso in questa situazione. Quest&rsquo;anno posso superare sul dritto, cosa che l&rsquo;anno scorso non potevo fare, quindi devo sfruttare questa cosa per divertirmi e risalire&rdquo;.  Pesaro omagger&agrave; Valentino Rossi con un casco alto 4 metri 

Joan solamente 17&deg; in qualifica: &quot;Buon lavoro con gomme usate, ma non riesco ad essere veloce con quelle nuove&quot;

MotoGP Catalunya, Mir ottimista: &ldquo;Ho il passo dei migliori&rdquo;

        Era dal 2015 che Suzuki non conquistava nemmeno un punto per due gare di fila, e Joan Mir arriva a Barcellona con l&rsquo;intento di spezzare l&rsquo;incantesimo. Lo spagnolo non sta certamente vivendo un momento facile, ma dalle difficolt&agrave; del Mugello potrebbe essere nato qualcosa di positivo, almeno sotto il profilo tecnico.&nbsp;&ldquo;Il Mugello &egrave; stato difficile, molto pi&ugrave; del previsto, ma abbiamo trovato un problema che gi&agrave; nelle precedenti gare mi aveva limitato, quindi ora sembra che potremo ripartire con una soluzione. Questo mi motiva per Barcellona: non voglio ripetere weekend come gli scorsi, vorrei ripartire da zero. Non posso dire molto del problema, se non che spesso ho avuto problemi con la temperatura della gomma davanti. Sono convinto come in passato che il potenziale della moto 2022 &egrave; superiore rispetto a quello della 2021, dobbiamo solo sfruttarlo&rdquo;.&nbsp;La poca aderenza prevista a Barcellona ti preoccupa? &ldquo;In realt&agrave; potrebbe essere un aiuto per noi, specialmente per il problema avuto finora, ma le grandi differenze in termini di aderenza tra qui ed il Mugello potrebbe anche trarre in inganno. L&rsquo;anno scorso ho avuto qualche problema, ma sono sicuro che possiamo fare bene&rdquo;. Mir: &ldquo;Abbiamo delle novit&agrave; per i test"  Ti aspetti qualcosa dai test di luned&igrave;? &ldquo;Suzuki ha fermato lo sviluppo per il prossimo anno, non per questo, infatti stanno lavorando ed abbiamo alcune cose da provare&rdquo;.&nbsp;Quartararo ha rinnovato con Yamaha. Tu hai novit&agrave; circa il tuo futuro?&nbsp;&ldquo;Vorrei averle ma al momento non &egrave; cos&igrave;, e non so quando le avr&ograve;. Nessuno vuole sapere pi&ugrave; di me il mio futuro: quest&rsquo;anno &egrave; difficile per varie ragioni, ma dobbiamo andare avanti. Ho ancora tempo, e non posso dire molto di pi&ugrave;&rdquo;.&nbsp;Ti aspettavi il rinnovo di Fabio?&nbsp;&ldquo;S&igrave;, e penso che in molti se lo aspettassero, dato che al di l&agrave; di qualche problema normale nel corso della stagione entrambe le parti sono contente dell&rsquo;altra&rdquo; GP Catalunya, Marini: "Le gomme che portano qui sono dei mattoni"       

Joan suona la carica, in attesa di news: "La moto 2022 &egrave; meglio della 2021, sono convinto. Futuro? Nulla per ora"

MotoGP Barcellona, Mir: “Vorrei ripartire da zero, il potenziale non ci manca”

        There are still twelve rounds to go and the season is yet long, but the two Suzuki riders are having a tough time of it lately. Neither Alex Rins nor Joan Mir were able to reach the finish line at the French and Italian events, which means that the gap between them and the championship leader continues to grow eight races in. From farewell to four DNFs for Suzuki  Rins now lies 53 points behind leader Fabio Quartararo, positioning sixth in the standings, while Mir is 66 points back, currently tenth overall. Disappointing performances, which come on the back of a weekend during which Suzuki announced its plans to leave MotoGP at the end of the season. The Italian GP should have provided the team with an opportunity to bounce back, but we can only hope that the upcoming Barcelona round can lift the spirits of the riders, so that they can conclude this MotoGP chapter in a positive light. Two positive notes according to team manager Suppo  &ldquo;It was a very difficult weekend&rdquo;, admits team manager Livio Suppo, who adds: &ldquo;This is definitely not what we expected, but we&rsquo;re happy that Joan and Aleix are both OK&rdquo;. It&rsquo;s time to turn the season around, the next opportunity coming at the Montmel&oacute; circuit: &ldquo;It&rsquo;s positive that we&rsquo;re heading to Barcelona straight away, as we can quickly put this weekend behind us and aim for something exceptional at a track both riders enjoy&rdquo;. The duo have generally done well in Catalonia, and this could be the track at which they can fight back with renewed vigour and an even stronger bond in the face of adversity. Translated by Heather Watson Italian GP, Aprilia and RNF Racing: the satellite team deal is done       

Having failed to score points at both Le Mans and Mugello, Alex Rins and Joan Mir begin to drop back in the championship standings &nbsp;

GP Mugello, a second double DNF for Suzuki: the tough times continue

        Mancano ancora 12 gare da disputare, la stagione &egrave; ancora lunga, ma i due piloti Suzuki stanno vivendo un momento decisamente in salita. N&eacute; Alex Rins n&eacute; Joan Mir hanno visto la bandiera a scacchi del Gran Premio di Francia e del Gran Premio d&rsquo;Italia, e il ritardo dalla vetta in campionato dopo le prime otto gare, inizia a essere decisamente consistente.&nbsp; GP Italia, Suzuki tiene a bada i bollenti spiriti: cerchio bianco per Rins Dall'addio ai quattro zero totali di Suzuki  Sono 53 i punti che Rins paga dal leader Fabio Quartararo, occupando il sesto posto in campionato, corrisponde invece a 66 lunghezze lo svantaggio di Mir che &egrave; ora precipitato in decima posizione. Prestazioni che lasciano l&rsquo;amaro in bocca, e che arrivano subito dopo il weekend in cui Suzuki ha comunicato la volont&agrave; di lasciare a fine anno la MotoGP. Il Gran Premio d&rsquo;Italia sarebbe dovuto essere quello del riscatto, ruolo che invece spetter&agrave; a quello di Barcellona per risollevare gli animi dei piloti e della squadra, per provare a concludere al meglio questo capitolo MotoGP.  Le due note positive del team manager Suppo  &ldquo;&Egrave; stato un weekend molto difficile&rdquo;, ha ammesso il team manager Livio Suppo, che ha aggiunto: &ldquo;Di sicuro, questo non &egrave; quello che ci aspettavamo, ma siamo contenti che Joan e Alex stiano entrambi bene&rdquo;. &Egrave; tempo di dare una svolta a questa stagione e la prossima occasione per farlo &egrave; sul circuito del Montmel&ograve;: &ldquo;&Egrave; positivo andare direttamente a Barcellona per poter dimenticare rapidamente questo weekend e puntare a ottenere qualcosa di eccezionale su un circuito che piace ai piloti&rdquo;. In Catalogna solitamente hanno ben figurato e potrebbe essere il tracciato da cui ripartire, con una rinnovata solidit&agrave; e un legame ancora pi&ugrave; forte di fronte alle avversit&agrave;. MotoGP, classifica piloti Quartararo ancora leader dopo il Mugello       

N&eacute; a Le Mans n&eacute; sulla pista toscana Alex Rins e Joan Mir hanno conquistato punti iridati e il distacco in campionato inizia a farsi importante

GP Mugello, secondo doppio zero per Suzuki: il momento difficile continua

Dimenticare il passato, sia quello meno - l&rsquo;uscita di scena della Suzuki dalla MotoGP - che quello pi&ugrave; recente, ossia lo zero di Le Mans. Joan Mir arriva al Mugello con questa missione, ma prima di farlo, si &egrave; goduto un primo abbraccio da parte del tifo italiano. &ldquo;Mi piace sempre molto venire in Italia - le parole del portacolori Suzuki - e sono sicuro che al GP verranno tante persone. Il motociclismo con i tifosi &egrave; tutta un&rsquo;altra cosa&rdquo;.    Mir: &ldquo;Si pu&ograve; ancora credere nel titolo&rdquo;   Con il passare dei giorni lo spagnolo sta ovviamente lavorando per il futuro, e dunque per trovare una sella in vista della prossima stagione. &nbsp; &ldquo;Avere il futuro definito &egrave; molto importante per un pilota, ma ancora non si sa nulla. Quello che &egrave; successo in Suzuki &egrave; strano, ma mi auguro che tutti i ragazzi della squadra trovino una nuova sistemazione, perch&eacute; lo meritano. Dove correr&ograve; nel 2022? Non si pu&ograve; dire ancora (sorride ndr)&rdquo;. &nbsp; Joan pensa ovviamente anche al presente, con la corsa al titolo mondiale ancora tutta da costruire e vivere. &nbsp; &ldquo;Certo che si pu&ograve; anche provare a vincere il titolo! Vogliamo ottenere il massimo in questa stagione, a partire dal Mugello, un posto dove vengo sempre volentieri&rdquo;.  Guardate il video per l&#39;intervista completa! &nbsp; MotoGP, Mir dopo lo zero in Francia: &quot;Titolo? Dobbiamo essere ottimisti&quot; 

Il portacolori Suzuki si &egrave; raccontato ai nostri microfoni. Dal passato al futuro, passando per il GP alle porte

MotoGP, Mir: &ldquo;Amo venire al Mugello, e credo ancora nel titolo&rdquo;

Al microfono del nostro Gianmaria Rosati, Joan ci parla della situazione della Suzuki, delle ambizioni per il Mugello e di un certo Marc Marquez... Guardate il video!

Mir: “Dividere il box con Marc Marquez? Qualunque pilota lo vorrebbe”

        C'&egrave; un filo di delusione e scoramento che vela la voce di Joan Mir, al termine del GP di Francia. Uno stato d'animo pi&ugrave; che comprensibile quello del maiorchino, che si prepara a lasciare Le Mans senza punti e senza sella. Sebbene la conferma dell'abbandono della MotoGP da parte della Suzuki a fine stagione sembrasse non aver condizionato pi&ugrave; di tanto il weekend dei piloti di Hamamatsu, ben poco felice &egrave; stato infatti l'epilogo del Gran Premio d'oltralpe, con entrambi gli spagnoli finiti ruote all'aria, dopo un buon avvio di gara. "Di sicuro non &egrave; semplice per i ragazzi, ma la cosa importante &egrave; che stiamo dando tutto e sono sicuro che stiamo facendo un gran lavoro" spiega Mir a fine gara, sottolineando come nel team si respiri comunque una buona atmosfera. "Sono tutti molto professionali perch&eacute; non si &egrave; sentita una grande differenza, anche dopo questa 'bomba'". Mir: "Difficile fermare la moto dietro a una Ducati, ho commesso un errore"  "Ho fatto una buona partenza e stavo lavorando per preservare gli pneumatici, ma mi sono sentito un po' al limite con la gomma anteriore" dice il maiorchino, analizzando la gara conclusa con una scivolata a 13 giri dalla fine. "Nelle FP2 sono caduto malamente, ma mi sono sentito subito bene con quella gomme. Sono stato molto costante nei tempi sul giro. Ho fatto un errore, sono andato largo, ma poi ho subito iniziato a recuperare e ridurre le distanze con i piloti davanti. Pecco nello specifico, che in quel momento era primo". "Ogni volta che provi ad avvicinarti e sei dietro a una Ducati &egrave; davvero difficile riuscire a fermare la moto e gestire la situazione. Penso sia per via dell'aria. Senti meno aria quando sei dietro alle Ducati e anche delle turbolenze. Va un po' peggio che con le altre moto - puntualizza Joan -. Non sono riuscito a gestire bene la cosa oggi e ho commesso un errore, per tutta una serie di ragioni. Una era questa, un'altra il fatto che ho cercato di frenare troppo forte, troppo tardi. Ho usato i freni un po' pi&ugrave; del normale e, quando li ho lasciati, ho perso l'anteriore". MotoGP, il manager di Mir: &ldquo;Aprilia non ci risponde, siamo senza lavoro&rdquo; "Per il titolo devi essere costantemente sul podio, ma le cose miglioreranno"  Nonostante la caduta dovuta all'anteriore, il maiorchino assicura di non aver avuto problemi con la pressione dello pneumatico.&nbsp; "&Egrave; stato diverso rispetto a Jerez. Qui riuscivo ad avvicinarmi e mi stavo avvicinando. Sono felice perch&eacute; c'&egrave; stato un momento della gara in cui ero il pi&ugrave; forte. Sono caduto, ma stavo prendendo il gruppo davanti e questo &egrave; importante. Non so in che posizione avremmo chiuso, ma penso che oggi saremmo potuti finire sul podio" spiega il Campione 2020, che nonostante tutto non si vede tagliato fuori dalla lotta per il campionato. "&Egrave; stata una prima parte di stagione in cui ho sentito di avere il potenziale. La moto andava, abbiamo mostrato sprazzi di performance, ma non sono mai riuscito a mettere tutto insieme nella maniera da ottenere i risultati che vogliamo. Adesso non stiamo lottando per il Mondiale. Stiamo solo cercando il feeling e la via giusta - commenta il 24enne -. Non abbiamo avuto la fortuna che ci serivirebbe. Due zeri in cos&igrave; poche gare sono un po' troppi per me. Poi, questa situazione con la Suzuki, il fatto che eravamo tra i migliori... sono sensazioni contrastanti. Ma sono sicuro che sar&ograve; pi&ugrave; a mio agio nelle prossime gare, perch&eacute; saranno pi&ugrave; adatte al mio stile di guida. Non mi &egrave; mai piaciuto molto questo tracciato. Mai nella mia vita penso di essere venuto qui a Le Mans senza aver collezionato almeno due cadute in un weekend e questa volta non &egrave; stata un'eccezione". "Ovviamente per lottare per il titolo devi essere regolarmente sul podio, ma ho fiducia nel fatto che le cose miglioreranno. Sto provando a mettere insieme tutti i pezzi per arrivarci e quando succeder&agrave; sara tutto pi&ugrave; semplice" aggiunge lo speranzoso lo spagnolo. "Non siamo cos&igrave; distanti in classifica. Abbiamo commesso tutti gli errori che dovevamo fare in questo inizio di stagione (ride ndr.). Penso che dobbiamo soltanto essere ottimisti e provare a ottenere buoni risultati a partire da qui". Classifica piloti MotoGP: Quartararo ancora leader dopo Le Mans       

Nonostante la caduta, il maiorchino prova a vedere il bicchiere mezzo pieno: "Ho commesso un errore, ma saremmo potuti finire sul podio"

MotoGP, Mir dopo lo zero in Francia: “Titolo? Dobbiamo essere ottimisti”

        L&rsquo;addio della Suzuki alla MotoGP ha spiazzato i piloti Joan Mir e Alex Rins, adesso costretti a trovare una sistemazione per la stagione 2023. MotoGP, Quartararo: "Meglio dare la scia a Marquez che alla Ducati" Le trattative tra Suzuki e Mir  Il campione del mondo 2020 viene dato da pi&ugrave; parti come prossimo compagno di Marc Marquez in Honda, in sostituzione di Pol Espargaro. Ma, stando ad ascoltare il suo manager, la situazione sarebbe molto differente e non ancora definita. Paco Sanchez, manager di Mir, ha dichiarato a DAZN che le trattative del rinnovo tra il maiorchino e la Casa giapponese erano in fase avanzata: &ldquo;Abbiamo iniziato a parlare con Suzuki in ottobre, Joan voleva continuare e mi aveva detto di parlare con il team manager della Suzuki, che in quel momento era Sahara. Nel test di Jerez, Sahara aveva promesso di mandarmi una proposta di rinnovo, avevamo degli accordi verbali. Poi hanno iniziato a rispondere col silenzio, il dialogo andava per le lunghe, ma non sospettavo nulla. Sahara mi aveva detto che chiunque fosse arrivato come team manager (poi &egrave; arrivato Suppo, ndr), Joan avrebbe continuato con la Suzuki&rdquo; . A detta di Sanchez, Mir era davvero intenzionato a proseguire con Suzuki, a patto di ricevere ampie garanzie tecniche. &ldquo;L'unica richiesta che abbiamo fatto alla Suzuki &egrave; stata quella di migliorare la moto, altrimenti Joan non sarebbe rimasto. Non era un problema di soldi, era un problema tecnico. La Suzuki ha lavorato bene in inverno, siamo arrivati ??in Qatar con una moto che reggeva le Ducati sul rettilineo. Tutto era perfetto per chiudere l'affare. Avevamo concordato di chiudere in Indonesia, ma mi sono infortunato al ginocchio e non sono andato in Indonesia, in Argentina o ad Austin", ha spiegato il manager. &ldquo;Suppo mi ha chiamato prima di Portimao per sapere se potevo essere presente. Sono andato a Portimao e l&igrave; hanno cambiato l'offerta. Hanno fatto un taglio importante e abbiamo detto loro che era inaccettabile, che in quel caso avremmo cercato un'altra opzione o Joan sarebbe tornata a casa. A Jerez, venerd&igrave;, c'&egrave; stato un incontro e poi domenica un altro ancora, in cui hanno trasmesso a Joan la volont&agrave; della squadra di raggiungere un accordo&rdquo;.  Mir con le spalle al muro  Poi &egrave; arrivata la notizia dell&rsquo;addio Suzuki e la situazione &egrave; cambiata: &ldquo;Mir in Honda? La gente d&agrave; per scontate cose che non esistono. Stiamo parlando con tutti quelli che hanno una buona moto e possono pagare lo stipendio di Joan. E, dall'altra parte, ci sono gli interessi del team da considerare. Alla fine decidono le squadre, non io&rdquo;. &ldquo;Il nostro biglietto da visita non &egrave; dei migliori. Siamo rimasti per strada, non abbiamo lavoro, non siamo in una posizione di forza. Ci fa molto male dare le cose per scontate&rdquo;, ha proseguito Sanchez. &ldquo;Quando leggo sulla stampa 'Joan ha gi&agrave; firmato con la Honda', o che siamo molto vicini alla Yamaha, mi fa molto male. Aprilia non risponde ai miei messaggi perch&eacute; &egrave; stato scritto che Joan ha gi&agrave; firmato con HRC e qualcuno ci crede, non ci danno scampo. Se HRC confermer&agrave; Pol Espargar&oacute;, saremo nella me**a&rdquo;, ha concluso il manager. GT: il sabato di Valentino Rossi a Magny Cours       

Paco Sanchez ha raccontato la situazione vissuta dal suo assistito, rimasto senza moto dopo l'addio Suzuki. Nemmeno il passaggio in Honda &egrave; cos&igrave; scontato

MotoGP, il manager di Mir: “Aprilia non ci risponde, siamo senza lavoro”

Con la Suzuki fuori dal Motomondiale, il Campione del Mondo 2020 Joan Mir e il compagno di squadra Alex Rins rimangono senza una moto con cui gareggiare. Non perdono tempo a sondare il terreno che arrivano gi&agrave; delle possibili ipotesi di mercato.    La conferma di Honda   Pochi giorni fa si parlava di un contatto tra il duo Suzuki e Honda, ora&nbsp;arriva la&nbsp;certezza. La conferma arriva proprio dal team Manager Alberto Puig (Honda HRC) che dichiara: &ldquo;Sia Joan Mir che Alex Rins hanno contattato Honda, stiamo parlando con entrambi. Non abbiamo fretta, seguiremo il nostro piano, abbiamo qualcosa in mente&quot;  Questo scenario vede probabilmente Pol Espargaro fuori dal box Honda, per lo meno dal team ufficiale, perch&eacute; il favorito a sostituirlo &egrave; proprio l&rsquo;ex campione del mondo Mir.  La situazione invece per Rins si prospetta pi&ugrave; dubbiosa. Le probabilit&agrave; che si prenda il posto in HRC sono molto basse visto che sull&rsquo;altra moto a disposizione c&rsquo;&egrave; un certo Marc Marquez, che pur non essendo al massimo della forma, &egrave; sempre un pluri-campione del mondo. Tutto farebbe pensare a un posto nel team satellite di Honda, LCR. O altrimenti per Rins rimane solo il posto nel team che sostituir&agrave; Suzuki nel 2023, il pi&ugrave; pababile &egrave; Leopard Racing.  Il paddock, come recita Puig a motogp.com, &egrave; sconvolto: &ldquo;Penso che sia cambiato non solo per noi ma per tutti.&nbsp;Ci sono altri due piloti a disposizione. Era del tutto inaspettato. Di conseguenza ora ci saranno pi&ugrave; piloti e meno moto.&nbsp;All&rsquo;improvviso a Jerez &egrave; apparsa questa storia che &egrave; stata molto sorprendente per tutti, non cambier&agrave; il nostro obiettivo n&eacute; il nostro concetto di cosa vogliamo, n&eacute; i tempi per decidere. Sono solo due opzioni in pi&ugrave;.&nbsp;Ovviamente ascolteremo quello che hanno da dire, questo &egrave; certo&ldquo;.&nbsp; 

Il duo spagnolo cerca disperatamente una moto per il prossimo anno, con Honda HRC che potrebbe rappresentare una soluzione

MotoGP, Puig conferma: Mir e Rins lo hanno contattato per il 2023

Non capita tutti i giorni che il campione del mondo della penultima stagione disputata si trovi di punto in bianco senza una moto per la prossima annata, ma Joan Mir rappresentata l&rsquo;eccezione che conferma la regola. La fine del progetto Suzuki ha colto di sorpresa anche lo stesso spagnolo, alle prese con le trattative per il proprio rinnovo con la casa di Hamamatsu. &nbsp; &ldquo;La cosa peggiore &egrave; che tutto &egrave; arrivato inaspettatamente. Non sospettavo nulla, tanto che stavo negoziando il rinnovo per il prossimo anno. Quando sono stato informato della cosa ho pensato in primis ai ragazzi del team, che sono speciali ed ora devono cercare una nuova sistemazione, come me&rdquo;. &nbsp; Quali sono ora i tuoi piani per il futuro? Si &egrave; parlato di Honda &nbsp; &ldquo;Da Jerez sono ufficialmente sul mercato, &egrave; innegabile. Il mio manager avr&agrave; da fare in questi giorni: sta parlando con Honda, ma non solo, per capire quale potr&agrave; essere il mio futuro. Non ho particolare fretta: ovviamente tutti i piloti preferiscono avere delle certezze per l&rsquo;anno successivo, quindi spero di sapere qualcosa al pi&ugrave; presto, ma ora ho una motivazione diversa rispetto al passato. Prima volevo ottenere il massimo per crescere insieme a Suzuki, ora voglio solo lottare per il titolo fino a fine anno, il che sarebbe il regalo migliore per il team&rdquo;.  Mir: &quot; Mi piacerebbe portare parte della mia attuale squadra con me&quot;    Rins ha parlato di una motivazione extra in questo momento. Lo stesso vale per te?  &ldquo;Si&rsquo;, dato che puoi prendere questa situazione in due modi: deprimendoti o sfruttandola per essere ancora pi&ugrave; motivato. Ho una moto ottima ed un grande team, quindi voglio ottenere il massimo&rdquo;. &nbsp; Sei arrabbiato? &nbsp; &ldquo;Lo sono, ma solo per la decisione presa da qualcuno. Il team &egrave; fantastico, speciale, grazie alle persone che ne fanno parte. Sono arrivato qui quattro anni fa, ma ci sono persone che lavorano in Suzuki da molto prima, e hanno lavorato per ottenere grandi traguardi, come il titolo del 2020. Immagino che questa situazione sia difficile da gestire per tutti, a partire da coloro che hanno preso la decisione: se hanno deciso cos&igrave; rapidamente deve essere per una causa importante, in caso contrario sarebbe molto strano, visti anche i risultati&rdquo;. &nbsp; Potrebbe interessarti un nuovo &ldquo;progetto Hayate&rdquo; per la prossima stagione?  &ldquo;Certamente correre senza il supporto della casa non sarebbe un&rsquo;opzione ottimale, quindi non saprei&rdquo;.  Vorresti portare qualcuno della tua attuale crew nel tuo nuovo team?  &ldquo;Nella situazione attuale mi piacerebbe portare con me il mio gruppo di lavoro, ma dipende da tante diverse condizioni. E&rsquo; difficile per me parlare ora di queste cose, per il rispetto che nutro per Suzuki&rdquo;. &nbsp; Suzuki per&ograve; non ha avuto rispetto per te. O no? &nbsp; &ldquo;Lo hanno sempre avuto, occorre capire quali sono le ragioni che hanno portato la casa a prendere questa decisione&rdquo;.  MotoGP: Joan Mir e Alex Rins salutano cos&igrave; la Suzuki 

Il commento di Joan: &quot;Lottare per il titolo fino alla fine sarebbe il miglior regalo. Honda? Stiamo parlando&quot;

MotoGP, Mir: &ldquo;Il ritiro di Suzuki inaspettato, stavo trattando il rinnovo&rdquo;

        Suzuki sta trattando con Dorna per lasciare la MotoGP a fine stagione e poco dopo l&rsquo;arrivo del comunicato ufficiale da parte della Casa di Hamamatsu i due piloti in forze hanno voluto dedicare un saluto alla squadra che li ha accompagnati in questi anni. Infatti Joan Mir veste questi colori da quattro stagioni, Alex Rins da sei e nel box l&rsquo;atmosfera &egrave; sempre apparsa serena e sana. Le dediche dei due piloti a Suzuki  Campione del mondo nel 2020, Mir ha scelto una foto proprio di quei festeggiamenti per salutare simbolicamente la squadra scrivendo: &ldquo;Siete i migliori! Sarete sempre nel mio cuore&rdquo; Quei momenti resteranno impressi nella mente di ognuno di loro. Soddisfazione e gioia per aver raggiunto il massimo risultato possibile, in una stagione in cui la costanza del maiorchino e l'ottimo lavoro nel box li ha portati sul tetto del mondo.             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da MIR36 (@joanmir36official)      L&rsquo;ultimo podio conquistato da Alex Rins, sul circuito delle Americhe, ha coinciso con il 500esimo podio per Suzuki e queste foto ha scelto lo spagnolo per salutare la squadra. La didascalia &egrave; ridotta a un simbolo, molto eloquente da solo. Ovvero un cuore, per di pi&ugrave; azzurro, colore simbolo di Suzuki. Per il resto a parlare sono gli occhi delle persone nella foto. Di quella squadra che per sei lunghe stagioni &egrave; stata anche la sua famiglia.             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da Alex Rins 42 (@alexrins)      Infine il team manager Livio Suppo ha condiviso solo un pensiero nelle storie di Instagram dove, su uno sfondo ovviamente blu, ha scritto l'hashtag "Never give up", "non arrendersi mai". Che presumiamo sar&agrave; la filosofia con la quale la squadra correr&agrave; le prossime 15 gare per concludere al meglio questo importante capitolo. MotoGP: orari TV GP di Francia su Sky, TV8 e Now       

Dopo l&rsquo;indiscrezione &egrave; arrivata la conferma da parte della Casa di ritirarsi a fine stagione e i due spagnoli hanno dedicato un post alla squadra

MotoGP: Joan Mir e Alex Rins salutano così la Suzuki

        Nella gara disputata sotto la pioggia nel 2021 a Le Mans, n&eacute; Alex Rins n&eacute; Joan Mir riuscirono a portare a casa punti, scivolati entrambi poco dopo aver fatto il cambio moto. Con due cadute dalla Suzuki GSX-RR che li hanno presi totalmente alla sprovvista. Con il meteo ballerino francese non si scherza e come ogni anno qui le previsioni sono particolarmente imprevedibili. Alti e bassi per Rins e Mir nelle prime due tappe europee  Nelle ultime due gare disputate a Portimao e a Jerez gli spagnoli hanno portato a casa risultati contrastanti: uno zero e un buon risultato. Mir ha chiuso sesto a Jerez, dopo lo zero siglato in Portogallo perch&eacute; coinvolto nella caduta di Jack Miller. Rins era arrivato ai piedi del podio a Portimao, dopo una rimonta incredibile, chiudendo poi diciannovesimo sulla pista andalusa, dove dopo un'uscita di pista non &egrave; riuscito a risalire la classifica. Oggi si stanno preparando a raggiungere&nbsp;Le Mans dopo la bufera, per ora solo mediatica, che ha visto la Casa di Hamamatsu nel mirino, con l'apparente volont&agrave; di abbandonare la MotoGP a fine stagione. Esclusiva, Uncini sull'addio Suzuki: "Sembra un dej&agrave;-vu"  L'atmosfera nel box Suzuki dovr&agrave; essere quella giusta  Una notizia clamorosa che ha preso alla sprovvista tutti nel Mondiale, ma che non ha ricevuto n&eacute; conferma n&eacute; smentita dalla Casa. A questa ha fatto seguito un comunicato Dorna dopo il quale non si &egrave; pi&ugrave; parlato della questione. Con che spirito arriveranno quindi i piloti e tutta la squadra a Le Mans? Quanto avvenuto ha scosso gli animi e ora, pur non sapendo come la questione andr&agrave; a finire, sar&agrave; importante ricreare quel clima famigliare per poter permettere ai piloti di scendere in pista con la pi&ugrave; assoluta serenit&agrave; nel cuore. Quella per cui la mente &egrave; sgombra da pensieri e concentrata al 100% sull'attivit&agrave; in pista, sul lavorare nel migliore dei modi per ottenere il massimo risultato. Per s&eacute; stessi, per la squadra e per la Casa. MotoGP: orari TV GP di Francia su Sky, Now e TV8       

L&rsquo;anno scorso Alex Rins e Joan Mir raccolsero un doppio zero in Francia, questo weekend proveranno a riscattarsi, anche se il momento non &egrave; sereno

MotoGP 2022, Suzuki a Le Mans per ritrovarsi dentro e fuori la pista

        Continuano ad arrivare reazioni in merito al caso Suzuki, che come prevedibile ha provocato - in meno di 24 ore - un vero terremoto all&rsquo;interno del paddock MotoGP. L&rsquo;ultimo commento in ordine temporale arriva da Paco Sanchez, manager di Joan Mir, la cui incredulit&agrave; sull&rsquo;accaduto conferma ancora di pi&ugrave; quando la mosse di Suzuki sia un vero fulmine a ciel sereno.&nbsp;&ldquo;La verit&agrave; &egrave; che non ne sapevo nulla - ha spiegato Sanchez durante la trasmissione dello streamer Nico Abad - ed i diversi membri del team con cui ho parlato non mi hanno dato una risposta. Ovviamente non avendo ancora una conferma ufficiale del team devo prendere la notizia con le pinze, ma le fonti in questo caso sono autorevoli&rdquo;.  Sanchez: &ldquo;La trattativa con Suzuki era in fase avanzata&rdquo;  Il focus si sposta poi ovviamente su Joan Mir, la cui volont&agrave; pare fosse quella di proseguire con Suzuki, casa con la quale ha conquistato il suo primo alloro in MotoGP&nbsp;&ldquo;Se la notizia venisse confermata dovremo ovviamente cercare un altro team, ma la priorit&agrave; di Joan era quella di rinnovare con Suzuki, tanto che la negoziazione era in fase avanzata. In questi mesi Joan era stato accostato a tanti team, tra cui Honda, ma la sua volont&agrave; era quella di restare con Suzuki&rdquo;.&nbsp;Un ribaltone del genere non pu&ograve; dunque che aver scosso lo spagnolo, che come conferma Sanchez &egrave; rimasto - al pari di tutto il team Suzuki - totalmente spiazzato.&nbsp;&ldquo;Ho parlato con lui, ed &egrave; sotto shock. Ha appreso la notizia mentre andava in aeroporto, quindi non pu&ograve; che essere preoccupato. Credo che la decisione sia stata presa in questi giorni dal consiglio di amministrazione, ma resta davvero incredibile, nonch&eacute; una notizia davvero brutta per il campionato. Sappiamo che il mondo non sta attraversando un momento positivo, e la cosa si ripercuote sulle aziende, ma dall&rsquo;altro lato Suzuki sta facendo davvero bene in MotoGP, quindi resta inspiegabile&rdquo;. Dorna avverte Suzuki: "Tante case sono pronte ad entrare in MotoGP"       

Incredulo anche lo stesso Sanchez, procuratore dello spagnolo: "Non sapevo nulla, la trattativa era in stato avanzato"

MotoGP, parla il manager di Mir: “Joan scioccato, voleva restare in Suzuki”

La MotoGP &egrave; stata scossa dalla notizia che vorrebbe la Suzuki fuori dalla MotoGP dal prossimo anno, uno scenario che smuoverebbe molti tasselli in ottica mercato. Alex Rins e Joan Mir, infatti, dovrebbero iniziare a guardarsi attorno, restando al momento senza una sella per il prossimo anno.  Se per Rins la situazione &egrave; pi&ugrave; incerta, per il Campione del Mondo 2020 la strada sembra essere gi&agrave; tracciata, e pare portare il maiorchino alla corte della Honda, per affiancare Marc Marquez nella squadra ufficiale.  Joan Mir pronto a sostituire Pol Espargar&ograve;   Qualora la notizia dell&#39;addio della Suzuki fosse ufficializzata, infatti, Joan Mir sarebbe la scelta definitiva di Casa Honda, che gli affiderebbe la moto attualmente nelle mani di Pol Espargar&ograve;. Questo, almeno, &egrave; quanto traspare dai rumor delle ultime ore, che vedrebbero il Campione del Mondo 2020 mettere un punto esclamativo su un tema che gi&agrave; da qualche mese infiamma il mercato piloti. Con un Pol Espargaro che non riesce a portare la Honda RC213V, da ormai inizio anno, infatti, si susseguono le ipotesi sulla line-up 2023 del team Repsol. Da Fabio Quartararo a Joan Mir, passando per Jorge Martin ed Enea Bastianini, tanti sono i nomi a essere stati accostati a quello di Marc Marquez per la prossima stagione. Ma lo scenario che si sta delineando negli ultimi giorni andrebbe ad escludere quasi certamente El Diablo, che dopo due podi ed una vittoria &egrave; ormai prossimo al rinnovo con la Yamaha.&nbsp;  Con Jorge Martin sempre pi&ugrave; vicino a una sella nel team ufficiale Ducati,&nbsp;Joan Mir sembrerebbe cos&igrave; essere la scelta pi&ugrave; logica per la Casa di Tokyo, che difficilmente vorr&agrave; farsi scappare un Campione del Mondo svincolato e, di conseguenza, con basso potere contrattuale. Per la verit&agrave;, il nome di Mir &egrave; uno dei primi ad essere stato fatto, visto che lo stile di guida aggressivo dello spagnolo potrebbe ben adeguarsi alle caratteristiche della Honda, che dal canto suo non fa mistero di volere un seconda pilota in grado di poter lottare per il titolo, ed in questo senso il profilo di Mir (gi&agrave; campione nel 2020), sarebbe pressoch&eacute; perfetto. Con l&#39;addio della Suzuki, dunque, tutti i tasselli del puzzle potrebbero trovare la loro collocazione, andando cos&igrave; a chiudere anche ogni possibilit&agrave; che Bastianini lasci la Ducati.  MotoGP, test Jerez: Zarco chiude davanti a Brad Binder, Bastianini resta 10&deg;  &nbsp; 

Il clamoroso addio di Suzuki alla MotoGP andrebbe ad aprire alcune finestre di mercato importanti, con Joan Mir che sembra destinato ad affiancare Marc Marquez

MotoGP, l&#39;addio della Suzuki porta Joan Mir in Honda?

        Incredible and unexpected news that could shake MotoGP and therefore impact on the riders&rsquo; market for next season &ndash; Suzuki could be about to withdraw from MotoGP once again, seven years after it officially returned in 2015, leaving Joan Mir and Alex Rins free to look elsewhere. According to Motorsport.com in fact, while the MotoGP tests were taking place at Jerez, the Hamamatsu manufacturer&rsquo;s management was meeting with members of the team headed up by Livio Suppo, communicating its decision to retire from the world championship at the end of the season. Up until now, Suzuki sources have not released any statements, but an official press release regarding the decision is expected soon. Translated by Heather Watson MotoGP, Dall'Igna: &ldquo;Bastianini or Martin to leave Ducati? They should think hard&rdquo;        

The news, if confirmed, would be incredible, in that it would be the Hamamatsu manufacturer's second withdrawal, after having first left in 2011 before returning in 2015

Suzuki, farewell MotoGP at the end of 2022?

Quanto trapelato nelle ultimissime ore &egrave; clamoroso, la Suzuki sembra essere intenzionata a lasciare la MotoGP. Ripercorriamo la gloriosa storia della casa di Hamamatsu

Da Barry Sheene a Joan Mir: la storia della Suzuki in MotoGP

Una notizia incredibile ed inaspettata potrebbe scuotere la MotoGP e di riflesso anche il mercato piloti per la prossima stagione: Suzuki sarebbe nuovamente pronta a dire addio alla MotoGP, dopo 7 anni dal suo rientro ufficiale del 2015, lasciando Joan Mir e Alex Rins liberi di accasarsi altrove.  Secondo Motorsport.com infatti, mentre erano in corso di svolgimento i test MotoGP a Jerez, i vertici della casa di Hamamatsu si sarebbero riuniti con i membri del team guidato da Livio Suppo, comunicando la decisione di ritirarsi dal Motomondiale al termine della stagione.  Fonti Suzuki, ad oggi, non ci hanno voluto rilasciare dichiarazioni in merito, ma si attende a breve un comunicato ufficiale circa la decisione.  MotoGP, test Jerez: Zarco chiude davanti a Brad Binder, Bastianini resta 10&deg; 

La notizia, se confermata, avrebbe del clamoroso in quanto si tratterebbe del secondo ritiro della Casa di Hamamatsu, che aveva lasciato nel 2011, per poi rientrare nel 2015

Suzuki, addio alla MotoGP a fine 2022?

Fine settimana del Gran Premio di Spagna archiviato, ma test MotoGP di Jerez a tenere tutti sull&#39;attenti. All&#39;Angel Nieto il team Suzuki Ecstar si sta impegnando coi due piloti ufficiali, Alex Rins e Joan Mir. Sentite quest&#39;ultimo, dopo met&agrave; giornata completata: &quot;Onestamente parlando - attacca - oggi non &egrave; propriamente il giorno migliore per provare cose nuove. Le condizioni meteo e di pista sono cambiate rispetto al weekend di gara, la temperatura &egrave; pi&ugrave; bassa, soffia un vento freddo. Detto questo, non abbiamo potuto fare granch&eacute;. Ci siamo soffermati giusto su qualche modifica all&#39;assetto della GSX-RR, incluse alcune geometrie di telaio&quot;.  Quali sono stati i benefici dell&#39;operato profuso nella mattinata? L&#39;ex iridato 2020 lo spiega bene: &quot;Guidavo meglio, cio&egrave;, curvavo pi&ugrave; efficacemente. La Suzuki &egrave; cresciuta nel turning, ovvero, proprio nella fase in cui il pilota fa voltare la moto in piega. Sebbene non avessimo provato novit&agrave;, mi sono sentito bene in quel frangente&quot;  Obiettivo per Mir e Suzuki: gomma anteriore &quot;fresca&quot; e maggiore trazione     Tra i problemi da risolvere, per Joan e la GSX-RR c&#39;&egrave; il seguente: &quot;Stiamo cercando ulteriore grip. Oltretutto, vogliamo trovare il modo di mantenere bassa la temperatura di esercizio della gomma anteriore, provando cose utili a farlo. Ma credo che, con il pacchetto a nostra disposizione, possiamo riuscirci. La nostra base &egrave; buona, deve essere sfruttata&quot;.  Soprattutto nelle curve, Mir desidera trazione maggiore e uscita pi&ugrave; rapida possibile: &quot;Le abbiamo trovate stamani - svela - in alcuni punti particolari: le curve veloci e l&#39;ultima, che introduce sul rettilineo dei box. Sono abbastanza soddisfatto, per&ograve; possiamo fare molto di pi&ugrave;&quot;.  Le pagelle del Gran Premio di Spagna Moto3 

Joan durante i test di Jerez: &quot;Le condizioni meteo sono davvero diverse rispetto a quanto trovato nel weekend di gara, per&ograve; in uscita di curva la Suzuki &egrave; pi&ugrave; efficace&quot;

MotoGP, Mir: &ldquo;Nessuna novit&agrave; sulla Suzuki, ma almeno curva meglio&rdquo;

        Alex Rins &egrave; arrivato ai piedi del podio in Portogallo, dopo una rimonta pazzesca dalla 23esima casella, Joan Mir stava lottando per la seconda e la terza posizione, quando la sua gara &egrave; stata interrotta improvvisamente. Appena qualche giorno dopo siamo gi&agrave; alla vigilia del sesto Gran Premio stagionale, sul circuito di Jerez, dove hanno lo stesso obiettivo: stare con i migliori. Rins sa cosa deve fare a Jerez  A pari merito con il leader della classifica Fabio Quartararo c&rsquo;&egrave; Alex Rins, autore di un gran bell&rsquo;inizio di stagione che per ora parla di due podi e una buona costanza, quella che gli era mancata negli anni precedenti. Il salto in avanti fatto dallo spagnolo &egrave; sotto gli occhi di tutti e in vista del suo primo Gran Premio &ldquo;di casa&rdquo; ha raccontato: &ldquo;Sono riuscito a ribaltare il mio weekend in Portogallo ed &egrave; stato qualcosa di veramente importante per me. Avevo avuto una giornata di qualifiche terribile, ma credevo nella mia capacit&agrave; di ottenere un buon risultato in gara e ci sono riuscito&rdquo;.Questo gli ha permesso di stare nelle posizioni che contano nella generale e ha ben chiaro il suo obiettivo: &ldquo;Devo tenere la testa bassa e ottenere un altro ottimo traguardo questo fine settimana a Jerez&rdquo;.  Gara dopo gara Mir migliora  Si &egrave; concluso con un incolpevole zero il weekend portoghese di Mir, che ha ricordato: &ldquo;Sono stato sfortunato, ho faticato un po' con la moto e poi sono stato portato fuori gara da un altro pilota. Guardando il lato positivo, non mi sono infortunato&rdquo;. Oltre a questo, c&rsquo;&egrave; un altro aspetto utile da tenere in considerazione: &ldquo;Ho avuto un buon ritmo venerd&igrave; e sabato e mi sento pi&ugrave; sicuro con la mia GSX-RR ad ogni gara&rdquo;. Poi si &egrave; concentrato sul tracciato spagnolo, che non gli &egrave; proprio amico, ma poco importa: &ldquo;Jerez non &egrave; sempre la mia pista migliore, ma sono determinato a ottenere un buon traguardo per conquistare pi&ugrave; punti&rdquo;. A sostenerli c'&egrave; Suppo  Che non sia una prova &ldquo;facile&rdquo; lo sostiene anche il team manager Livio Suppo: &ldquo;Jerez &egrave; una pista molto stretta. Si tratta di un classico del calendario e arriviamo qui freschi dal Portogallo". Analizzando come arriva la squadra ha dichiarato: "Joan non ha terminato la gara lo scorso fine settimana, ma Alex ha fatto un grande passo avanti, quindi vogliamo continuare a lavorare per ottenere il massimo dal pacchetto 2022 e mantenere entrambi i piloti in testa&rdquo;. Per il momento le cose procedono bene. MotoGP Spagna: le dirette TV di Sky e TV8 per il GP di Jerez       

La gara portoghese ha visto i due piloti della Casa di Hamamatsu ottenere risultati contrastanti e ora si volta pagina guardando al circuito spagnolo

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