Al Pink Day è stato ospite il team manager del SIC58 Squadre Corse Moto3, Marco Grana, che ha parlato di questo inizio di stagione e dei "suoi" piloti Riccardo Rossi e Lorenzo Fellon

Marco Grana: “Un team ideale in MotoGP? Con una moto italiana”

L&#39;arrivo di Paolo Simoncelli e Marco Grana allo stand Eicma 2021 Motosprint &egrave; stato un momento molto toccante, vista la parete che abbiamo dedicato proprio a Marco Simoncelli con la sua moto a fare da cornice. Dopo i primi attimi di emozione, &egrave; stato il momento delle interviste e, oltre a Paolo Simoncelli, non potevamo fare qualche domanda al Direttore Tecnico del Sic58 Squadra Corse, Marco Grana.  Grana: &ldquo;Ancora con Paolo per vincere&rdquo;   Tra le domande, una sul suo futuro. Voci di corridoio davano Marco come possibile Capotecnico in MotoGP: &ldquo;Sono gi&agrave; stato in MotoGP sia con Ducati che con Honda - ha detto - e per l&#39;anno prossimo avevo la possibilit&agrave; di andare, ma ho deciso di rimanere con Paolo perch&egrave; credo di non aver ancora finito il mio lavoro in questo team e il mio obiettivo &egrave; vincere con loro&rdquo;.  Guardate il video per l&#39;intervista completa!  Qui l&#39;intervista integrale a Marco Grana.  &nbsp;  &nbsp; 

Allo nostro stand Eicma Motosprint abbiamo avuto il piacere di intervistare il Direttore tecnico del team Moto3 Sic58 Squadra Corse

EICMA 2021, Grana: &ldquo;Potevo andare in MotoGP ma voglio vincere con il SIC58&rdquo;

Allo stand di Motosprint, il team manager della Sic58 Squadra Corse. Ecco il suo bilancio sulla stagione e le aspettativve sul prossimo anno

EICMA 2021: intervista a Marco Grana

A guidare la SIC58 Squadra Corse nel ruolo del team manager dagli albori &egrave; Marco Grana, che forte della sua ampia esperienza nel panorama mondiale punta a vincere un titolo iridato con questa squadra speciale in Moto3 (ecco la classifica iridata). I risultati attuali con il veterano Tatsuki Suzuki non sono quelli sperati, ma il &quot;giappo-riccionese&quot; ha grande fiducia da parte della squadra che l&#39;ha fatto crescere, professionalmente e umanamente. Dall&#39;altra parte del box c&#39;&egrave; Lorenzo Fellon,&nbsp;un debuttante che crescer&agrave; sotto la loro ala.  Marco ci racconti il GP di Jerez?  &ldquo;Con Jerez abbiamo un bellissimo rapporto, bellissimi ricordi , &egrave; una gara sempre speciale, per me e soprattutto per Paolo e questo viene trasmesso anche ai piloti. Quando veniamo a Jerez siamo sempre ottimisti e carichi, cerchiamo di dare sempre qualcosa di pi&ugrave;. Negli ultimi due anni &egrave; andata meglio, venivamo da due pole position e due vittorie, tra l&rsquo;altro la doppietta del 2019. Quest&rsquo;anno era iniziato bene con una pole, poi c&rsquo;&egrave; stata una scivolata in gara. Ma siamo sempre stati tra i protagonisti&rdquo;.  Con quale obiettivo vi siete presentati in pista quest&#39;anno?  &ldquo;Inutile nascondere che siamo partiti per lottare per il mondiale. L&rsquo;abbiamo fatto negli ultimi tre anni tutti gli anni: nel 2019 con Nicol&ograve; siamo stati molto sfortunati con la caduta a Misano e nel 2020 con Tatsu con qualche alto e basso. Quest&rsquo;anno siamo ancora all&rsquo;inizio, saltare i test in Qatar causa Covid con Tatsu ci ha complicato tanto la stagione e lui fisicamente l&rsquo;ha sentito. Ma tutto pu&ograve; ancora succedere&rdquo;.  Suzuki &egrave; con voi da cinque anni, come racconti la sua crescita?  &ldquo;Tatsu &egrave; arrivato da noi molto acerbo, ma in questi anni abbiamo creduto in lui e l&rsquo;abbiamo portato a stare davanti. Dietro c&rsquo;&egrave; tanto lavoro, lo conosco bene anche a livello personale e restare sempre sulla stessa moto facilita la messa a punto&rdquo;.  Moto3 GP Spagna: le pagelle di Jerez   E dall&rsquo;altra parte del box c&rsquo;&egrave; un debuttante, Lorenzo Fellon. Come sta andando il suo adattamento?  &ldquo;&Egrave; giovanissimo, ogni prova migliora, ma dobbiamo ancora fare un passo avanti pi&ugrave; grande. L&rsquo;anno scorso nel CEV ha corso poco, per il Covid, ma lui si impegna, &egrave; un bravo ragazzo e ci ascolta. Stiamo migliorando, manca un po&rsquo; in frenata, anche per un sorpasso con lo stile di guida Moto3. Siamo molto fiduciosi&rdquo;.  A livello umano come sono Lorenzo e Tatsu?  &ldquo;Sono molto diversi tra loro: Lorenzo &egrave; un ragazzo veramente giovane, &egrave; divertente, gli piace far vedere come si allena a casa e condividere le cose. &Egrave; timido, credo si deve ancora fare un pochino. Tatsu invece corre da anni nel Mondiale, &egrave; circondato da tanti romagnoli esuberanti. &Egrave; una persona divertente e simpatica, gli piace lo stile italiano e crea armonia nel box&rdquo;.  Andrea Migno: &quot;Moto3? Spero di rimanerci ancora per poco&quot;  Sono solo passate quattro gare, ma Pedro Acosta ha gi&agrave; fatto vedere il suo talento. Cosa ne pensi?  &ldquo;Avevo gi&agrave; visto che era un bel ragazzino &ldquo;violento&rdquo;. Complimenti a lui ed alla squadra, dal campionato spagnolo al Mondiale &egrave; riuscito a fare uno step molto grande e a essere competitivo. Nonostante il compagno di squadra Masia che &egrave; un pilota molto veloce. Pensavo che andasse forte, ma non cos&igrave; forte. Causa covid il mondiale &egrave; diverso dagli altri anni. Si corrono molte pi&ugrave; gare europee e senza fare quelle extraeuropee, ovvero le piste dove i ragazzini giovani hanno sempre un po&rsquo; faticato e dove i veterani invece riuscivano a ottenere risultati migliori&rdquo;.  Come pensi sar&agrave; la vostra situazione mercato in ottica 2022?  &ldquo;Il team &egrave; maturo anche per fare passi importanti. Nel 2017 quando sono arrivato il team era in costruzione. Lo step successivo sar&agrave; la Moto2. La volont&agrave; c&rsquo;&egrave; gi&agrave; da un paio d&rsquo;anni, ma ci vogliono le condizioni giuste, il budget giusto e questo Covid non ha aiutato la situazione dei team. Entro fino giugno e inizio luglio se son rose fioriranno&hellip;&rdquo;    Ti piacerebbe portare con voi Suzuki?  &ldquo;Certo Suzuki, lo sentiamo un nostro pilota. Io in verit&agrave; poi mi affeziono molto ai piloti con i quali lavoro, come Niccol&ograve; Antonelli, Tony Arbolino, Enea Bastianini. Se Tatsu vorr&agrave; fare il passo in Moto2 e se il team potr&agrave;, perch&eacute; no. E non dimentichiamoci neanche Mattia Casadei, un pilota forte, molto completo e competitivo in MotoE. &Egrave; giovane, ha 21 anni, e dovrebbe avere l&rsquo;opportunit&agrave; della Moto2, darebbe il super massimo per realizzare un suo sogno&rdquo;.  La prossima gara si terr&agrave; a Le Mans, che aspettative avete?  &ldquo;Ci aspettiamo un buon risultato. Non abbiamo mai vinto l&igrave;, ma siamo stati molto competitivi. Suzuki l&rsquo;anno scorso in gara ha fatto il giro pi&ugrave; veloce nonostante la convalescenza. Arriviamo molto speranzosi. Penso sia una delle nostre piste favorevoli insieme a Barcellona, Assen, Misano, Jerez, Mugello. Dobbiamo dare il massimo&rdquo;.  Moto3 GP Spagna, Fenati:&quot; Ci sono anche io per il Mondiale&quot;  Hai lavorato anche con Enea Bastianini, che effetto ti fa vederlo in MotoGP?  &ldquo;Enea me lo porto nel cuore, nel 2016 siamo stati vicecampioni del mondo in Moto3, &egrave; stato un anno bellissimo e complicatissimo. Venivo dalla MotoGP, mi ricordo che guardando la moto mi sembrava mancasse qualcosa, era piccolina. Ho sempre creduto nel suo talento anche in una stagione non bellissima come il 2017. Il titolo in Moto3 se lo sarebbe meritato. Mi d&agrave; soddisfazione vederlo nella top class. Fuori dalle corse ci frequentiamo, abbiamo un amico in comune, Casadei. Anche io ho lavorato con Ducati in MotoGP e questa &egrave; una cosa che ti porti sempre dietro. &Egrave; un ragazzo fantastico. Speriamo al pi&ugrave; presto possa lottare per il mondiale MotoGP&rdquo;.    Com&rsquo;&egrave; lavorare nella SIC58 Squadra Corse, con Paolo Simoncelli e nel nome di Marco?  &ldquo;Ho lavorato in Aprilia 125, Aprilia 250, poi in MotoGP sempre quando c&rsquo;era Marco come avversario, ma l&rsquo;ho sempre stimato come pilota. Lo sport va oltre l&rsquo;antagonismo quindi l&rsquo;obiettivo &egrave; quello di portare il mondiale a questa squadra. Aver vinto la prima gara a Jerez, tra l&rsquo;altro con una doppietta, &egrave; stato uno dei momenti pi&ugrave; belli della mia carriera sia dal punto di vista sportivo che sentimentale. Ho un bellissimo rapporto con Paolo, ci vogliamo molto bene. C&rsquo;&egrave; armonia. &Egrave; un onore lavorare per un team nel nome di Marco Simoncelli. Lo si capisce quando in Argentina, in America o in Asia sentiamo il calore del pubblico, non per il team ma per il 58&rdquo;.  I &quot;passi falsi&quot; di Dennis Foggia in una Moto3 che non ammette errori 

Il team manager del team nato nel nome di Marco Simoncelli ha raccontato questo 2021, ha descritto i due piloti, il futuro e il progetto legato al 58

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