<p>Il Racing Manager di Metzeler ci parla della Metzeler CIV Crossover Cup by Motosprint, che si terr&agrave; al Mugello il 17-18 settembre. Per info e iscrizioni: https://www.civ.tv/tipologia.../modulistica-crossover-cup/</p> 

Metzeler CIV Crossover Cup by Motosprint, ce la racconta Massimiliano Damiani

Look&nbsp;da moschettiere, stile impeccabile, modi cordiali ed esperienze lavorative nei paddock di tutto il Mondo. Massimiliano Damiani &egrave; stato scelto nel 2019 dalla Pirelli in rappresentanza della Casa milanese nel Campionato italiano Velocit&agrave; che, a partire dal 2020, godr&agrave; per le classi Supersport 300, Supersport e Superbike della fornitura unica di pneumatici, proprio come avviene in ambito mondiale.  &ldquo;Max&rdquo; calca la scena motoristica da quasi tre decenni. Entrato nella famiglia Pirelli nel 1991, per lui tanti viaggi, aerei presi e analisi svolte, a quattro e due ruote, dalla Porsche Endurance alla Ferrari Formula 1, sino alla Panigale V4 R di Pirro, da lui ritenuto un vero campione: &quot;Michele &egrave; un pilota che porta un valore aggiunto al campionato&nbsp;&ndash; conferma Damiani &ndash;&nbsp;da grande professionista quale &egrave;: serio, veloce e meticoloso. Il fatto che Pirro e il Team Barni vogliano ripetere quanto fatto in questi anni di vittorie, conferma che il livello del CIV &egrave; alto, ecco perch&eacute; per la Pirelli &egrave; molto importante esserci&quot;.  Come&nbsp;si lavora nel CIV?   &quot;In Italia avviene un travaso tecnologico con i prodotti portati al Mondiale. Nella Superbike tricolore abbiamo introdotto i cosiddetti &#39;gommoni&#39; nel 2019; a inizio anno il 30% dei piloti in griglia aveva accolto la novit&agrave;, poi siamo arrivati quasi all&rsquo;unanimit&agrave; a Vallelunga, dove abbiamo registrato record in qualifica e giro veloce in gara, poi replicato dalla Supersport 600. Questa soluzione ha portato un incremento delle prestazioni e un miglioramento della costanza di rendimento durante tutta la gara. I feedback si sono rivelati positivi, la copertura grande &egrave; piaciuta ai piloti Superbike, ma &egrave; stata positiva anche la soluzione V3 per i ragazzi della 600.&nbsp;Grandi riscontri anche nella griglia della 300, con tutte le moto equipaggiate da gomme Pirelli&quot;.&nbsp;   La Pirelli equipaggia anche la Formula 1. Quali sono le principali differenze tra l&rsquo;ambiente della massima espressione a quattro ruote e quello motociclistico?  &quot;La Formula 1 conserva aspetti maniacali, schematici e &#39;fissi&#39;. Nelle moto si ha un&rsquo;apertura mentale che mi sta risultando utile nell&rsquo;adattamento alle varie necessit&agrave; e agli imprevisti da affrontare, questo accresce il mio lavoro di professionista. Mi ha impressionato il livello medio di piloti e squadre, sono rimasto colpito positivamente dal contatto professionale e umano che &egrave; possibile instaurare. Si lavora bene, con entusiasmo e divertimento. Anche nei momenti molto impegnativi, non mancano chiacchiere e sorrisi. Il paddock mi ha accolto bene&quot;.  In pista&nbsp;per&ograve; i piloti non scherzano.&nbsp;   &quot;Tutt&rsquo;altro. Oltre ad annoverare corridori velocissimi, nel CIV si possono trovare piloti molto tecnici. Ho avuto la fortuna di lavorare con campioni come Raikkonen e Massa: oltre a essere super veloci, Kimi e Felipe mostravano doti di collaudo e sensibilit&agrave; fuori dal comune. Il finlandese e il brasiliano sapevano capire le gomme e trasmettere le sensazioni agli ingegneri, con impressionante dovizia di particolari. Nelle moto sono rimasto colpito da Alessando Gramigni e Lorenzo Zanetti: in loro ho riscontrato doti di velocit&agrave; indiscutibili e un approccio naturale da veri tester: entrambi sanno dire perch&eacute; una gomma va bene o male, con eventuali idee e soluzioni per migliorare ci&ograve; che non &egrave; ritenuto soddisfacente. Per chi si occupa dello sviluppo, l&rsquo;atteggiamento di questi professionisti &egrave; fondamentale e vantaggioso&quot;.  Quali vantaggi apporter&agrave; il monogomma Pirelli?   &quot;Economici. La &#39;Tyre War&#39; costava migliaia di chilometri in termini di sviluppo e ricerca, con relativi costi, in una serie nazionale &egrave; meglio calmierare i budget. Avere la fornitura nel Mondiale e nel CIV crea un filone diretto tra i due campionati e le wild card si presenteranno con un lavoro di gomme gi&agrave; svolto e la possibilit&agrave; di competere ad alto livello. Assieme alla Federazione ci sar&agrave; sinergia per la comunicazione dell&rsquo;evento e per rimpolpare la griglia della Superbike, ma anche in ulteriori attivit&agrave; collegate al Mondiale. Vogliamo ripercorrere quanto fatto nelle auto, Ott T&auml;nak &egrave; l&rsquo;esempio: il neocampione del Mondo dei rally inizi&ograve; con la Pirelli e ora &egrave; il riferimento nella specialit&agrave;. In pista, vogliamo fare la stessa cosa nel CIV, trattandosi di un serbatoio di piloti e squadre di livello internazionale. E nell&rsquo;off-road vogliamo trovare il nuovo Tony Cairoli&quot;.  Tanta sostanza, come sempre.   &quot;La Pirelli &egrave; un&rsquo;azienda seria, A volte sono solo, in altri casi ci sono i ragazzi della ricerca e sviluppo, altre cinque persone. Il Service &egrave; composto da sei persone, impegnate in varie mansioni. Portiamo qualcosa come 2000 coperture a evento e rappresentiamo l&rsquo;immagine della Casa. La divisa &egrave; fondamentale, in circuito ci si presenta a posto, puliti e ordinati. Forse &egrave; perch&eacute; ho svolto il servizio militare, ma ci tengo, in questo aspetto Bernie Ecclestone era imbattibile: lui pretendeva che tutti i camion fossero parcheggiati con la motrice dallo stesso lato, in linea perfetta. Non arriverei a tanto, ma la pulizia e lo stile sono importanti, i box e le hospitality devono essere in ordine&quot;.  Cosa proporresti per migliorare il CIV?   &quot;Ho trovato il format un po&rsquo; troppo &#39;classico&#39;. Per i tradizionalisti &egrave; bello, ma sarebbe fantastico avere novit&agrave;. Per esempio, il round in notturna a Misano: se n&rsquo;&egrave; parlato, io penso che l&rsquo;evento attirerebbe pubblico e contatti utili al nostro ambiente. Introdurrei il paddock show che gi&agrave; vediamo nel Mondiale: vedere i piloti che &#39;tagliano&#39; la folla &egrave; come assistere a un eroe che condivide la gioia del successo in mezzo ai propri sostenitori. Questa cosa &egrave; bellissima. Introdurrei un settimo round, magari a Monza: il calendario farebbe un salto di qualit&agrave; pazzesco, anche per la comunicazione e il prestigio. E per la Pirelli, sarebbe veramente la gara di casa&quot;.  Lorenzo Gabellini nel CIV con Honda Althea 

<p>&quot;La Pirelli considera il campionato italiano un grande palcoscenico. Per migliorare lo show, introdurrei una gara in notturna e una tappa a Monza&quot;, dice il tecnico Massimiliano Damiani</p> 

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