Phillip Island parla italiano. A dimostrarlo, a suon di risultati e prestazioni, &egrave; stata la quasi totalit&agrave; dei piloti italiani presenti in griglia. Da Niccol&ograve; Bulega, vincitore di Gara 1 e autore di un esordio impeccabile in Superbike, a Danilo Petrucci e Andrea Iannone, abile a spartirsi il podio nelle due manche australiane. Ottima prova anche per Andrea Locatelli, sempre veloce e competitivo in tutte le uscite in sella alla sua Yamaha, sebbene la caduta nell&#39;ultimo giro di Gara 2 abbia leggermente macchiato la bont&agrave; del week-end. Anche la classifica ride alla bandiera tricolore, con quattro piloti nelle prime sei posizioni, da Bulega, secondo alle spalle di Alex Lowes, seguito da Locatelli, Iannone, Bautista e Petrucci.  SBK Australia, Bautista: &quot;Gli ultimi tre giri? I pi&ugrave; lunghi del week-end  Le parole di Niccol&ograve; Bulega e Andrea Locatelli  I piloti &quot;azzurri&quot;, per usare un gergo calcistico, ad aver convinto maggiormente in termini di prestazione durante l&#39;arco di tutto il week-end, sono stati senza dubbio Niccol&ograve; Bulega e Andrea Locatelli. Per il pilota Ducati si conclude un primo week-end in Superbike da sogno, impreziosito dalla vittoria di Gara 1, dalla pole position e da una serie di prestazioni che lasciano ben sperare per il futuro: &quot;Peccato per la gara, per tutti questi rallentamenti, abbiamo finito alle 7 di sera! Tutte queste ripartenze non mi hanno favorito troppo, non sono abituato a scattare bene ancora con le SBK. Il rilascio della frizione &egrave; molto diverso rispetto alla Supersport e ancora non l&#39;ho compreso al meglio. Ad ogni modo sono contento perch&egrave; alla fine andavo molto veloce, soprattutto con le gomme usate. Se ci fosse stata la gara lunga sarei potuto salire quantomeno sul podio. Primo Week-end in Superbike molto positivo, pole, vittoria, giro veloce, insomma, tutto molto positivo&quot;.  Anche il bicchiere di Andrea Locatelli pu&ograve; definirsi mezzo pieno. Il pilota Yamaha torna dall&#39;Australia con i secondi posti di Gara 1 e della Superpole Race nonch&egrave; con una consapevolezza generale di poter essere costantemente nelle posizioni di vertice. Sebbene la caduta nell&#39;ultimo giro di Gara 2 (mentre si trovava in terza posizione pronto per portare l&#39;attacco alla vetta della corsa) abbia inevitabilmente scosso il morale del pilota lombardo, il bilancio generale non pu&ograve; che essere positivo: &quot;Onestamaente non so la ragione della caduta, ho perso violentemente il grip. Ancora non sappiamo nulla, adesso analizzeremo i dati della moto. Penso che dobbiamo dimenticare la caduta e ricordarci quello che abbiamo fatto fino a quel momento. Eravamo veloci, ci siamo messi nelle condizioni di poter vincere le gare, questo ci rende soddisfatti. Ovviamente c&#39;&egrave; rammarico per la caduta, non volevamo terminare cos&igrave; il week-end per&ograve; allo stesso tempo sono fiducioso per le prossime uscite e contento del lavoro svolto e del feeling con la moto. Siamo stati veloci in ogni sessione, siamo stati sempre sul podio. Un buon modo per iniziare la stagione&quot;.  Locatelli ha poi aggiunto: &quot;Le nostre prestazioni sono frutto del lavoro dell&#39;inverno e dei test. Abbiamo capito ed imparato molte cose, adesso proveremo a replicare il tutto anche nel prossimo round di Barcellona. Oggi il grip era uguale per tutti, non so perch&egrave; su questa pista siamo stati particolarmente rapidi, so solamente che mi sono trovato subito molto bene in sella, ho creduto in me stesso e ho spinto sempre. Chiaramente rispetto al passato siamo stati pi&ugrave; veloci, questo &egrave; un dato importante&quot;.&nbsp;&nbsp;  Petrucci e Iannone protagonisti della lotta per il podio  Primo podio di stagione per Danilo Petrucci, abile a beffare nel finale Andrea Iannone e Michael Rinaldi, ecco le parole del ternano: &quot;In Gara 2 ho trovato la moto che mi piaceva. Dopodich&egrave; ho visto che i primissimi stavano scappando via mentre Iannone perdeva un po&#39; di terreno perci&ograve; ho aumentato il ritmo,&nbsp;volevo essere il primo tra gli indipendenti. Abbiamo battagliato con Andrea, lui era un po&#39; pi&ugrave; in difficolt&agrave;, io invece avevo tanto ritmo,&nbsp;se ci fossero stati due giri in pi&ugrave; avrei potuto provare a vincere. Con Iannone abbiamo parlato dello stile della&nbsp;Superbike, che &egrave; un misto tra la Moto2 e la MotoGP. Le SBK non hanno la potenza della MotoGP e spigolare le curve non paga, al contrario bisogna sfruttare il fatto che si pu&ograve; essere molto veloci a centro curva&quot;.  Quarto posto finale per Andrea Iannone, protagonista di un rientro in pista (dopo quattro anni d&#39;assenza) da sogno. Ecco le parole del pilota di Vasto: &quot;&Egrave; tutta esperienza, non so cosa possa essere, per me &egrave; tutto nuovo e vedremo di capire come gestire al meglio tutto questo.&nbsp;Sia ieri che oggi eravamo in grado di lottare per la vittoria, poi sono successe delle cose che aim&egrave; sono fuori dal mio controllo. Vediamo e speriamo in bene,&nbsp;voglio ringraziare Ducati, il team GoEleven e tutte le persone che mi hanno dato la possibilit&agrave; di essere qui oggi&rdquo;.    SSP, Montella: &quot;Tornare a casa con due vittorie non era in programma&quot;  &nbsp; 

Week-end da incorniciare per i piloti italiani, mattatori di entrambe le manche. Ecco le dichiarazioni dei protagonisti

SBK Australia: tricolore protagonista, quattro italiani nelle prime sei posizioni

        I tasselli del grande puzzle Superbike continuano a trovare posto, e l&rsquo;ultimo annuncio relativo alla conferma di Xavi Vierge e Iker Lecuona in Honda non pu&ograve; che far scattare determinati meccanismi legati al altri piloti. In primis Michael Ruben Rinaldi che, svanita l&rsquo;opzione Honda ufficiale, sar&agrave; con tutta probabilit&agrave; il nuovo pilota del team Motocorsa, restando dunque con Ducati e sostituendo il &ldquo;rivale&rdquo; Axel Bassani.&nbsp;La pattuglia Ducati dunque &egrave; ora al completo, mentre non si pu&ograve; dire lo stesso relativamente a Yamaha e Kawasaki. Tra le squadre appoggiate alla casa di Iwata infatti n&eacute; Motoxracing n&eacute; GMT94 hanno ancora definito il loro 2024: la squadra francese, che non proseguir&agrave; la collaborazione con Lorenzo Baldassarri, sempre tra l&rsquo;altro ad un passo proprio da Bradley Ray, che in questa stagione ha difeso i colori del team italiano. Oettl pensa a Yamaha, dubbi per Baz Di conseguenza chi pare doversi guardare maggiormente intorno &egrave; proprio Motoxracing, che potrebbe puntare su Baldassarri, oppure su Philipp Oettl. Il tedesco &ndash; in uscita da Go Eleven &ndash; ha infatti aperto ad un trasferimento in Yamaha, per restare in Superbike. Sia il tedesco che l&rsquo;italiano potrebbero essere valide alternative anche per il team Puccetti, che &ndash; definita la moto &ndash; deve ancora scegliere il proprio portacolori.&nbsp;Quattro piloti per tre selle ad ogni modo, dato che alla lista di coloro ancora in cerca di una sella si aggiunge anche Loris Baz, il cui curriculum &egrave; certamente di primo livello. Nel caso del francese per&ograve; appare difficile un approdo sia in Kawasaki che in Yamaha, principalmente per vicende relative al passato, quindi il suo futuro sembra davvero tutto da scrivere. SBK, ecco il calendario 2024: debutta Cremona!       

Con il rinnovo di Lecuona in Honda l'opzione migliore per Michael &egrave; il team italiano, restando in Ducati. Ray verso la permanenza in Yamaha, ma con un altro team. Oettl e Baz attendono novit&agrave;

SBK: Rinaldi ad un passo da Motocorsa, Baldassarri (e non solo) in cerca di una sella

        Il Motorland di Aragon &egrave; spesso teatro di weekend di gara ricchi di spettacolo, e la Superbike non ha fatto eccezione. Le derivate infatti hannno regalato sorprese e conferme, con il team Ducati Aruba capace di spartirsi l'intera posta in palio, grazie a Michael Rinaldi ed Alvaro Bautista, per il quale pesa l'errore di Gara 1.&nbsp; Sorride in parte anche Toprak Razgatlioglu, capace di recuperare dieci punti a Bautista in campionato, mentre Danilo Petrucci mastica amaro per non essere riuscito a concretizzare quella velocit&agrave; mostrata a pi&ugrave; riprese. Honda pu&ograve; consolarsi con una piccola reazione, facendo meglio di BMW. Classifica piloti Le pagelle di Aragon  Toprak Razgatlioglu 8: capisce rapidamente che Aragon non &egrave; il terreno ideale n&eacute; per lui n&eacute; per la R1, ma questo non gli impedisce di salire per tre volte sul podio, nonch&eacute; di allungare la vita di un campionato che, due mesi fa, sembrava gi&agrave; finito.&nbsp;Alvaro Bautista 7.5: in Gara 1 sembra un po&rsquo; un debuttante allo sbaraglio, specie in occasione della caduta senza senso all&rsquo;ultimo giro. Poi per&ograve; si ricorda di essere il dominatore della SBK attuale, e mette insieme una domenica pressoch&eacute; perfetta. Ora per&ograve; basta errori. Jonathan Rea 7: sperava probabilmente in qualcosa in pi&ugrave;, specie dopo essere rimasto gi&ugrave; dal podio in Gara 2, ma gli si pu&ograve; davvero imputare poco o nulla. La Kawasaki sarebbe da quinto posto, lui la porta ad una pole monstre con tanto di record. Danilo Petrucci 6.5: per la prima volta con la sua velocit&agrave; spaventa tutti, nessuno escluso, gettando le basi per un weekend da ricordare. Poi per&ograve; cade ancora prima di aver messo insieme un giro in Superpole, ed il castello cade. La rimonta di Gara 1 resta comunque una primizia. Passa alla prossima pagina &nbsp; Remy Gardner 6: arrivano timidi segnali di vita dall&rsquo;australiano, che perlomeno centra due top ten nelle gare lunghe. Siamo ben lontani dai fuochi d&rsquo;artificio che ci si attendeva, ma la strada potrebbe essere quella giusta. Xavi Vierge 6: tutt&rsquo;altro che da disdegnare la prova dello spagnolo, che rimedia ad un sabato complicato con tre gare positive. Specie la Superpole Race, dove recupera ben 5 posizioni a suon di sorpassi. Baz non reagisce Dominique Aegerter 5: continua a non essere a posto fisicamente, con una spalla che lo fa tribolare non poco, e le conseguenze si vedono senza sforzo. Per fortuna il rinnovo con GRT &egrave; gi&agrave; stato ratificato.&nbsp;Loris Baz 5: nel weekend in cui viene ufficialmente messo alla porta da BMW racimola solo qualche punto, senza riuscire a tenere il passo del suo compagno di squadra. Una nuova avventura pu&ograve; fargli bene. Michael Van Der Mark 5: nel paragone con Redding non sfigura, ma si fatica a capire perch&eacute; sia stato scelto lui e non l&rsquo;inglese per il posto nel team ufficiale al posto di Toprak. Carattere a parte. Per le pagelle complete l'appuntamento &egrave; da domani in edicola, con il nuovo numero di Motosprint SBK Aragon, Rea: "Bautista &egrave; troppo forte, mi tolgo il cappello"       

Alvaro getta alle ortiche Gara 1 per poi dominare, mentre Michael ritrova la vittoria dopo due anni e tanti pensieri. Razgatlioglu ottiene il massimo, Petrucci mastica amaro

Bautista crea e distrugge, Rinaldi rinasce: le pagelle di Aragon

        Alvaro Bautista senza rivali in Gara 2. Nel pomeriggio di Aragon infatti lo spagnolo ha messo a referto un vero e proprio assolo, confermando la sua forza con una fuga solitaria verso il successo, il numero 54 - superato Bayliss - in carriera tra le derivate. L&rsquo;unico momento concitato della corsa di Alvaro &egrave; stato l&rsquo;inizio, con una serie di sorpassi dove il ducatista non ha perso la calma, salvo poi imporre il suo ritmo e fuggire, rifilando quattro secondi a Toprak Razgatlioglu.&nbsp;Il turco &ndash; ora a 47 punti da Bautista &ndash; ha raccolto il massimo, dovendo fare i conti con un Andrea Locatelli super combattivo, che ha dovuto dire addio al podio solo a causa di un problema tecnico, giunto &ndash; quando occupava la terza posizione in scia al compagno &ndash; a soli quattro giri dalla fine. Bassani coglie il miglior piazzamento del weekend Ad approfittare delle sfortune del bergamasco &egrave; stato Michael Rinaldi, che nel frattempo era riuscito a ricucire il gap che lo separava dal duo Yamaha, accontentandosi poi &ndash; anche a causa del tempo perso dietro alla R1 &ldquo;fumante&rdquo; di Locatelli &ndash; della terza piazza. Ai piedi del podio Jonathan Rea, meno brillante rispetto a ieri, mentre Axel Bassani ha conquistato il successo tra gli indipendenti con la quinta posizione, davanti a Iker Lecuona e Philipp Oettl, autore di un&rsquo;altra gara positiva. Top ten anche per la BMW con Garrett Gerloff 10&deg;, bravo a beffare il compagno di marca Michael Van Der Mark.&nbsp;Fuori dai punti per pochi decimi Lorenzo Baldassarri 16&deg;, mentre la sfortuna ha impedito a Danilo Petrucci di compiere un&rsquo;altra rimonta, con la sua Panigale V4R ammutolitasi all&rsquo;ottavo giro. Fuori gara anche Gabriele Ruiu. La classifica&nbsp;  SSP, Aragon: Bulega firma la doppietta, podio per Manzi e Caricasulo        

Alvaro vince in solitaria davanti a Razgatlioglu e Michael, con Locatelli privato di un possibile podio da un problema tecnico. 5&deg; Bassani, out Petrucci

SBK Aragon: Bautista senza rivali in Gara 2, Rinaldi torna sul podio

Se vi erano mancati i duelli spalla a spalla dei big three della Superbike, la Superpole Race di Aragon non pu&ograve; non avervi soddisfatto. Come &ndash; soprattutto &ndash; nel 2022 infatti Alvaro Bautista, Toprak Razgatlioglu e Jonathan Rea hanno dato vita ad una gara senza esclusioni di colpi, dopo avere rapidamente preso margine sul resto del gruppo. &nbsp; A spuntarla sotto la bandiera a scacchi &egrave; stato lo spagnolo di Ducati, che nell&rsquo;ultimo giro &egrave; stato semplicemente implacabile. Passato per la penultima volta sul traguardo in terza piazza lo spagnolo ha prima freddato Toprak in curva 4, per poi sfruttare il motore della Ducati e passare Rea sul rettilineo che porta all&rsquo;ultima curva, conquistando il successo. Un successo che regala ossigeno ad Alvaro, desideroso di riprendersi dopo gli errori di ieri, e che lo porta a +42 sul rivale di casa Yamaha.    Honda e BMW in top ten&nbsp;  Rivale che ha chiuso dunque terzo alle spalle anche di Rea, che ha accarezzato sino alla fine il sogno di un nuovo successo. Alle spalle del trio delle meraviglia ecco tanta Italia, con Andrea Locatelli 4&deg; davanti a Michael Rinaldi, con Iker Lecuona 6&deg; ed il compagno Xavi Vierge 7&deg;. Top ten anche per la BMW con Garrett Gerloff 9&deg;, mentre non &egrave; riuscita &ndash; come sperato &ndash; la rimonta a Danilo Petrucci. &nbsp; Il ternano sperava di arrivare nei primi nove posti, per guadagnare posizioni sulla griglia di Gara 2, invece la sua rincorsa si &egrave; fermata in 12&deg; piazza, ad una manciata di decimi dalla nona posizione. Gara piuttosto negativa di Axel Bassani 15&deg;, mentre Lorenzo Baldassarri ha concluso la corsa in 21&deg; piazza. Ritirato Gabriele Ruiu.  La classifica&nbsp;    SBK, per Puccetti &egrave; tempo di scelte: Ducati o BMW per cambiare pagina 

Lo spagnolo vince con intelligenza la battaglia a tre con Rea e Razgatlioglu, 2&deg; e 3&deg;. Locatelli 4&deg; precede Rinaldi, mentre la rimonta di Petrucci si ferma in 12&deg; piazza

SBK, riscatto Bautista: regola i rivali nel finale e vince la SP Race

        Quante emozioni ad Aragon! E&rsquo; difficile trovare la notizia da copertina di Gara 1, al termine di una corsa che ha regalato un numero quasi incalcolabile di colpi di scena e sorprese. Non si pu&ograve; non partire ad ogni modo da Alvaro Bautista, che per un giorno &egrave; tornato &ndash; forse &ndash; a vedere gli spettri del 2019. Lo spagnolo infatti ha conquistato la testa della classifica sin dal via, ma proprio mentre sembrava iniziare la sua fuga verso il successo &egrave; finito a terra &ndash; al settimo giro &ndash; in curva 9. &nbsp;Lo spagnolo &egrave; poi riuscito a ripartire, arrivando all&rsquo;ultimo giro a battagliare per la zona punti, salvo poi finire incredibilmente a terra una seconda volta all&rsquo;ultima curva, scrivendo la parola fine su un sabato da dimenticare. Da incorniciare e ricordare invece il sabato di Aragon per Michael Ruben Rinaldi, tornato alla vittoria dopo circa due anni. Alla scivolata di Bautista &egrave; infatti corrisposta la rimonta del romagnolo, capace di tornare sul duo di testa formato da Toprak Razgatlioglu e Jonathan Rea, che nulla hanno potuto contro la furia del ducatista, capace di trionfare con distacco. Classifica piloti Toprak recupera punti su Bautista, Locatelli ai piedi del podio  Razgatlioglu dal canto suo ha raccolto il massimo, con una seconda posizione che lo porta ora a -37 dalla vetta iridata, mentre Jonathan Rea si &egrave; dovuto accontentare &ndash; dopo tanti giri in vetta nella parte centrale della corsa &ndash; della terza piazza. Quarto Andrea Locatelli, davanti ad un Danilo Petrucci che pu&ograve; davvero masticare amarissimo. &nbsp;Il ternano infatti ha messo in piedi una rimonta favolosa, che lo ha portato dall&rsquo;ultima alla quinta posizione, con un passo decisamente da vittoria o podio. Ottima anche la prova di Phillip Oettl, che regala al team Go Eleven un sorriso con la sesta posizione, davanti a Remy Gardner e Garrett Gerloff. 9&deg; Axel Bassani, con Iker Lecuona &ndash; costretto a scontare due long lap per partenza anticipata &ndash; a chiudere la top ten. 17&deg; Lorenzo Baldassarri, 21&deg; Gabriele Ruiu. Prossime gare La classifica&nbsp;  SSP300, Aragon: vittoria di Veneman in Gara 1, paura per Lehmann        

Michael torna al successo dopo due anni di digiuno, precedendo Razgatlioglu e Rea. Rimonta favolosa di Petrucci: da ultimo a 5&deg;

SBK Aragon, succede di tutto in Gara 1: Bautista cade 2 volte, vince Rinaldi!

        Alvaro Bautista piazza la zampata. Dopo una mattinata contraddistinta dalla leadership di Jonathan Rea infatti nelle FP2 del pomeriggio &egrave; stato lo spagnolo &ndash; grande favorito per il weekend &ndash; a posizionarsi davanti a tutti, al termine di una sessione dove ha inanellato una serie di giri veloci piuttosto interessante. 1&rsquo;49&rdquo;649 il crono dello spagnolo, che ha preceduto il suo compagno di squadra Michael Ruben Rinaldi &ndash; munito sul finale di SCQ - che ha completato cos&igrave; il perfetto pomeriggio del team Ducati Aruba. Molto brillante il romagnolo, cos&igrave; come Danilo Petrucci, capace di confermarsi veloce anche nel pomeriggio con il 3&deg; tempo, a soli 176 millesimi dalla vetta. Classifica piloti&nbsp; Razgatlioglu insegue Quarta piazza per Jonathan Rea, seguito da Iker Lecuona, uno dei pochi piloti a non essersi migliorato nel turno pomeridiano, essendo anche incappato in una scivolata in curva 14 negli ultimi minuti. Sesta posizione per Garrett Gerloff, ancora una volta primo pilota BMW, nonch&eacute; ultimo pilota a contenere sotto il secondo il proprio distacco dalla prima posizione. Si &egrave; dovuto accontentare della 7&deg; piazza Toprak Razgatlioglu, precedendo i compagni di marca Dominique Aegerter ed Andrea Locatelli. Attardato Scott Redding (15&deg;), le cui condizioni verranno tra l&rsquo;altro valutate dopo la sessione, a causa dei sintomi di una contusione alla parte destra del torace emersi in FP1. Peggio ancora &egrave; andata a Lorenzo Baldassarri 17&deg; ad oltre due secondi ed Axel Bassani (19&deg;), che sta facendo anche i conti con l&rsquo;assenza del suo capotecnico Simone Corsini, assente a causa di problemi familiari. 21&deg; Gabriele Ruiu. Prossime gare La classifica&nbsp;  SBK, Baz: "Meritavo la conferma, l'infortunio ha condizionato la stagione"       

Alvaro martella, precedendo Rinaldi e Petrucci. Gerloff porta la BMW in top 6, 7&deg; Razgatlioglu, Locatelli 9&deg;. Attardato Bassani

SBK Aragon: Bautista comanda le FP2, tanta Italia alle sue spalle

        Si &egrave; conclusa con Michael Rinaldi primo e Alvaro Bautista settimo la prima giornata di test in quel di Aragon, dove grandi protagonisti sono stati il vento e la poca aderenza. Ostacoli che hanno rallentato il lavoro del duo Aruba, con il romagnolo comunque capace di risultare il pi&ugrave; veloce.&nbsp;&ldquo;E&rsquo; stata una giornata importante &ndash; le parole di Michael - in primis perch&eacute; abbiamo provato tante cose. La poca aderenza del tracciato ed il taglio dei giri motore, che qui ci penalizza non poco, non hanno aiutato, ma sono comunque riuscito a migliorare&rdquo;.&nbsp;Anche il taglio dei giri motore dunque &egrave; un tema, che Rinaldi approfondisce.&nbsp;&ldquo;Se in gara vi sar&agrave; la stessa aderenza il taglio dei giri motore sar&agrave; un problema, in caso contrario dovremmo essere in grado di porre rimedio al problema. I meno giri a disposizione si fanno sentire sia sul dritto che in uscita di curva&rdquo;. Bautista limitato dal vento  C&rsquo;&egrave; dunque un pizzico di preoccupazione nelle parole di Rinaldi, mentre per quanto concerne Bautista &egrave; difficile trarre conclusioni, in primis a causa del vento.&nbsp;&ldquo;C&rsquo;&egrave; stato tanto vento oggi, tanto che ho dovuto mettermi delle pietre in tasca per non volare via (ride ndr). Oggi serviva ritrovare le giuste sensazioni, ma il vento non mi ha permesso di farlo, infatti non ho provato nuove cose. Anche l&rsquo;aderenza non era particolarmente alta, ma nel mio caso il mio principale problema &egrave; stato il vento&rdquo;. BMW ha scelto il suo nuovo tester: nuova avventura per Guintoli       

Michael primo nel day one: "Si sente sia in uscita di curva che sul dritto, ma le condizioni potrebbero mutare nel weekend di gara". Bautista: "Troppo vento, non ho potuto fare prove"

SBK test Aragon, Rinaldi: "Con poca aderenza il taglio dei giri è un problema"

        Il week-end di Most sembra essere partito con il piede giusto per Michael Rinaldi, autore del quarto miglior tempo di giornata a soli 193 millesimi dal leader, Toprak Razgatlioglu, immediatamente alle spalle della Ducati di Danilo Petrucci ma davanti agli altri due compagni di marca, Axel Bassani ed Alvaro Bautista. Al termine del venerd&igrave; di prove, il riminese, che a Most in carriera ha colto un quarto posto come miglior risultato (nella scorsa stagione), si &egrave; espresso in termini positivi, anche se &egrave; ben consapevole dei miglioramenti da attuare in vista delle prossime giornate: "Sicuramente la Pirelli ci ha portato delle gomme differenti rispetto al solito che perci&ograve; non abbiamo potuto provare al meglio, nelle FP2 avevamo bisogno di lavorare sul setting per capire al meglio le gomme. Su questa pista il gap degli inseguitori rispetto al primo &egrave; molto ristretto, specialmente con gomme nuove. Quando ho messo la gomma nuova sono migliorato molto sul cronometro anche se non ho fatto il mio miglior giro, dobbiamo ancora migliorare". SBK Most: dove vederla, orari Sky e TV8, programma Michael Rinaldi fissa l'obiettivo del week-end Sebbene la prima sensazione dal punto di vista del feeling sia stata positiva, Rinaldi non si trova ancora completamente al cento per cento a suo agio in sella alla moto, indicando nella velocit&agrave; in curva il problema maggiore: "Dobbiamo provare domani, siamo lenti in alcune curve, mentre tocchiamo il limite in altre. In curva 13 ad esempio, l'anno scorso ci arrivavo senza problemi, quest'anno invece tocco il limitatore quindi sono costretto a cambiare marcia, ma solo per 200 metri e pertanto quando esco dalla curva &egrave; diverso, la moto non va veloce. Stiamo perdendo in termini di performance nelle curve rispetto all'anno scorso, stiamo provando a correggere questi problemi con l'elettronica ma siamo dietro rispetto al 2022". L'obiettivo &egrave; fissato: "La top 5 &egrave; possibile, molti piloti sono vicini tra di loro ed in un tracciato dove tutti sono vicini il segreto &egrave; imporre il proprio passo e fare delle buone qualifiche". Michael Rinaldi: "Non so dove sar&ograve; l'anno prossimo" Le voci di mercato che riguardano la Ducati sono sempre pi&ugrave; insistenti, soprattutto quelle relative all'approdo nella squadra ufficiale di Niccol&ograve; Bulega, che dovrebbe prendere il posto proprio di Rinaldi a partire dalla prossima annata: "Non so dove sar&ograve; l'anno prossimo, per ora sono tranquillo. Penso che dal lato Ducati sia normale, ragazzi giovani come Bulega meritano una chance, capirei se Aruba desse la mia moto a Bulega. Per lui &egrave; una scelta rischiosa ma se fossi in lui lo farei, come fai a dire di no ad un team ufficiale?". Rinaldi ha poi continuato parlando pi&ugrave; chiaramente del suo futuro: "Voglio stare in un team che migliora, se Ducati mi vuole lo dimostrer&agrave;, altrimenti vedremo. Ducati non ha fretta di fimare, non hanno detto si o no, stiamo lavorando per capire quale pu&ograve; essere un'altra soluzione nel caso Ducati cambi idea. Abbiamo riferito che settembre &egrave; gi&agrave; troppo tardi per ricevere una risposta, soprattutto se dovesse rivelarsi negativa, l'anno scorso ci siamo sbrigati prima. Il mio obiettivo &egrave; quello di rimanere nel mondiale, penso di avere ancora da dire qui". SBK, prove di cambiamento per Puccetti: BMW la prima scelta         

Dopo aver concluso con il quarto miglior tempo nelle FP2, il riminese ha parlato in maniera chiara del suo futuro

SBK Most, Rinaldi: "Capirei se Aruba desse la mia moto a Bulega"

        Il mercato della Superbike continua silenziosamente a muoversi, ed uno dei tasselli pi&ugrave; importanti sta per essere posto. Come accennato gi&agrave; nelle scorse settimane infatti il candidato numero uno per la seconda sella nel team Ducati Aruba infatti &egrave; Nicol&ograve; Bulega, che sembra avere ora convinto tutti.&nbsp;Leader della Supersport con 41 punti di vantaggio su Stefano Manzi, grazie in primis a otto successi, il pilota romagnolo compir&agrave; il salto in classe regina a prescindere dall&rsquo;esito finale del campionato, dato che nel giro di due settimane porr&agrave; con tutta probabilit&agrave; la firma sul contratto per il 2024. Ricordiamo che Bulega avrebbe gi&agrave; compiuto il salto &ndash; con una Ducati per&ograve; non specificata &ndash; in caso di vittoria del titolo, in virt&ugrave; di una clausola presente nel suo attuale contratto. Bulega in, Rinaldi out  Dicevamo che nelle prossime due settimane Bulega dovrebbe firmare il nuovo contratto, prima per&ograve; il team Aruba dovr&agrave; sedersi al tavolo con Michael Ruben Rinaldi, per definire una chiusura che appare oramai imminente.&nbsp;Per il romagnolo ora la missione &egrave; dunque quella di ricercare un&rsquo;altra moto: la prima scelta &ndash; come accennato ieri &ndash; &egrave; quella del ritorno nel team Go Eleven, ma non sono esclusi colpi di scena. Il possibile interessamento di Yamaha nei confronti di Iker Lecuonapotrebbe infatti liberare una CBR ufficiale, sulla quale potrebbe salire proprio Michael. SBK, Redding rassicura i fan: "Rester&ograve; nel paddock della Superbike"       

Secondo quanto raccolto non vi sono pi&ugrave; ostacoli tra il romagnolo e l&rsquo;approdo in classe regina. Rinaldi a caccia di una nuova sella, tra Go Eleven ed un possibile sorpresa

SBK, Ducati Aruba ha scelto Bulega: accordo in settimana?

        Non poteva partire meglio il week-end di Imola di Michael Rinaldi, autore del miglior tempo al termine delle prove libere del venerd&igrave;. Con il crono di 1&rsquo;47&rdquo;128, il romagnolo si &egrave; issato in cima alla classifica dei tempi, precedendo di 151 millesimi la Kawasaki di Alex Lowes e la Yamaha di Garrett Gerloff per 326. Una prestazione che assume ancora pi&ugrave; luce in considerazione della brutta caduta rimediata a Donington che aveva provocato al riminese una lesione alla cavigilia: "Non &egrave; stato facile risalire in sella dopo l'incidente di Donington ma oggi pomeriggio ho cercato solo di trovare il feeling giusto e di trovare il giusto setting con la moto". SBK Imola: dove vederla, orari Sky e TV8, programma Michael Rinaldi: "Il calo dei giri motori a Imola &egrave; meno rilevante" Una giornata, nonch&egrave; una FP2, complessa, caratterizzata da una serie di bandiere rosse non facili da gestire dal punto di vista psicologico: "Ci sono state tante bandiere rosse ma sono rimasto calmo cercando di seguire il programma che ci eravamo prefissati, anche se ovviamente non &egrave; stato facile. Nell'ultimo tentativo ho siglato un bel giro con un gomma che aveva gi&agrave; dieci giri, questa cosa mi ha sorpreso in positivo perch&egrave; Lowes ed altri piloti erano in clima qualifica nel loro attacco al tempo. Sicuramente penso che questo sia positivo relativamente al mio feeling con la moto anche perch&egrave; stamattina non &egrave; stato facile guidare dopo lo scorso week-end, avevo delle sensazioni strane alla guida". Proprio per testare le proprie condizioni fisiche, l'obiettivo odierno del leader di giornata era quello di provare a compiere pi&ugrave; giri consecutivi: "Volevo fare tanti giri uno in fila all'altro ma &egrave; stato impossibile a causa dell'esposizione delle banidere rosse, perci&ograve; penso che la situazione generale non sia chiara per nessuno ancora".&nbsp;Il tema del week-end non pu&ograve; che essere l'ulteriore riduzione dei giri motore di Ducati: "C&rsquo;&egrave; un range che non &egrave; male ma quando scendi di 250 giri non ci puoi fare molto, a Imola ci va comunque bene perch&eacute; il rettilineo &egrave; un po&rsquo; in pendenza quindi con la sesta marcia se vado dritto i rpm sono bassi. La tenuta fisica sar&agrave; il tema del week-end di Rinaldi Il proseguo del weekend non sar&agrave; privo di difficolt&agrave; per l'italiano, che soprattutto dal punto di vista della tenuta fisica dovr&agrave; cercare di compiere ancora uno step in avanti: "Ho ancora molte difficolt&agrave;. Dopo la gara di Donington, a casa sono cominciati i problemi, mi girava la testa e avevo male quindi abbiamo fatto degli esami che sono andati bene ma ho riposato fino a venerd&igrave; finch&eacute; non mi &egrave; passato il giramento. Ho avuto la lesione alla caviglia ma andavo gi&agrave; senza stampelle. Mi hanno detto che sono stato fortunato perch&eacute; ho un osso elastico e non si &egrave; rotto nulla ma ci sono dei versamenti in tre ossa. Tuttavia posso correre, al massimo prender&ograve; degli antidolorifici. Ieri i medici sono stati molto severi con domande e procedura e mi han dato l&rsquo;ok per correre". Kove sogna in grande: pronti ad approdare in SSP, puntando alla SBK          

Il pilota Ducati svetta nel venerd&igrave; del round italiano nonostante le condizioni fisiche non ottimali a seguito della violenta caduta di Donington

SBK Imola, Rinaldi: "Non è stato facile risalire in sella dopo l'incidente"

        Un sabato deludente quello di Donington&nbsp;per Michael Ruben Rinaldi, la cui gara si &egrave; compromessa essenzialmente subito, con il romagnolo costretto a finire in fondo al gruppo per un problema difficilmente comprensibile sul momento.&nbsp;&ldquo;Al primo giro ho avuto un bloccaggio anomalo della gomma posteriore in curva 8 - le parole di Michael - ho perso ulteriore tempo per capire se avevo o meno perso olio, cosa che sarebbe potuta essere pericolosa per tutti. Non so la causa del bloccaggio per il momento, ma mi dispiace tanto. Era ora di iniziare a raccogliere punti, ma sembra che quest&rsquo;anno proprio non giri&rdquo;. Rinaldi sfortunato I problemi ad ogni modo non finiti in quel momento, con Michael impegnato nella rimonta nonostante una situazione non ottimale.&nbsp;&ldquo;Ho cercato di fare il mio passo in seguito, ma in generale la moto non era a posto, tanto che ho avuto anche un problema con il regolatore della leva del freno anteriore, dovendo frenare non in maniera ottimale, avendo la leva troppo vicina alla manopola del gas. Ho girato anche per raccogliere dati, ma sono stato davvero sfortunato&rdquo;.&nbsp;Meglio pensare a domani dunque, con due gare a disposizione per tornare nelle posizioni che contano.&nbsp;&ldquo;Per domani cercher&ograve; di capire come migliorare, dato che oggi serviva un risultato che non &egrave; arrivato&rdquo;. SBK, Kawasaki perde i pezzi: Puccetti, Orelac e Pedercini pensano al cambio di moto       

Michael spiega: "Ho avuto un bloccaggio anomalo al primo giro, poi un problema al regolatore della leva del freno. Oggi serviva prendere punti importanti"

SBK Donington, Rinaldi: "Quest'anno sembra che non debba girare nulla"

        La prima fase della stagione 2023 della Superbike ha mostrato, oltre allo strapotere Ducati con Alvaro Bautista, autore di quattordici successi in quindi manche disputate, anche l'arrembante avvio di Axel Bassani e Michael Rinaldi. I due compagni di marca hanno fatto parlare molto di s&eacute; e non solo per il risultati ottenuti in pista, ma anche per una rivalit&agrave; che se gi&agrave; in un primo momento si dimostrava lieve e sopita, dopo gli episodi del round di Barcellona ha definitivamente preso forma, per poi consolidarsi a Misano, seppur solamente ai microfoni. Un dualismo che ha come premio in palio forse qualcosa in pi&ugrave; rispetto al canonico rispetto in favore di un status che si vuole accrescere sempre pi&ugrave; all'interno della griglia, ma che forse trova il suo significato pi&ugrave; profondo in una logica di gerarchie interne alla casa di Borgo Panigale. Le scintille provocate a margine del round di Barcellona non sono passate inosservate, per due piloti tanto diversi per carattere, carisma e personalit&agrave;, quanto simili per obiettivi ed ambizioni; due fattori destinati a collidere in favore dell'uno o dell'altro all'interno del super competitivo mondo della top class tra le derivate di serie.  TT 2023, incidente fatale nella Supertwins: &egrave; morto Raul Torras I fatti di Barcellona e la sella ufficiale&nbsp; Negli ultimi anni la Superbike ha saputo dimostrare di restare vigile di fronte all'espansione del politically correct senza per&ograve; perdere la sua essenza pi&ugrave; pura. In tal senso, le dichiarazioni a fine gara dei protagonisti dimostrano spesso questa sincerit&agrave; agonistica quasi d'altri tempi, round dopo round. Non sono passate inosservate le parole, non decisamente al miele, di Axel Bassani nei confronti di Michael Rinaldi, riferite alla Superpole Race di Misano. Il pilota del Team Motocorsa non le ha mandate a dire al connazionale, sottolineando il fatto che Rinaldi non sappia sorpassare. Parole forti, o quatomeno a dir poco pungenti nell'attuale mondo sportivo in cui ci troviamo; parole che si aggiungono all'intensa diatriba di Barcellona che ha dato il via, potremmo dire in maniera ufficiale, ad una rivalit&agrave; che sembra avere il potenziale (anche mediatico) per trascinarsi per pi&ugrave; anni consecutivi.&nbsp; A Barcellona, Rinaldi e Bassani si erano trovati l'uno contro l'altro in bagarre e, un sorpasso pi&ugrave; che deciso, al limite della regolarit&agrave;, da parte del riminese, aveva provocato l'immediata reazione di Bassani, il quale ha subito restituito il favore al connazionale attraverso un'entrata in curva alquanto aggressiva che ha causato la caduta del rivale. A fine gara i due piloti si sono inevitabilmente scontrati verbalmente, dando inizio ad una diatriba che ha come sfondo la perenne rincorsa alla sella ufficiale Ducati da parte di Bassani nonch&eacute; un latente nervosismo da parte di un Rinaldi che costantemente subisce le prestazioni del compagno di squadra Alvaro Bautista, non raccogliendo i risultati che in molti si aspettano in virt&ugrave; della competitivit&agrave; della moto italiana. Obiettivi e aspettattive Erano anni che non si vedeva una rivalit&agrave; cos&igrave; accesa per quanto riguarda due piloti italiani. Bisogna pur dire che le condizioni affinch&eacute; tutto ci&ograve; avvenisse c'erano gi&agrave; da molto tempo. Entrambi, sia Bassani che Rinaldi, competono per gli stessi obiettivi e per la medesima scalata sociale all'interno del paddock della Superbike. In questa stagione Rinaldi sta raccogliendo meno di quanto avrebbe voluto e probabilmente dovuto, con i cinque podi conquistati che, per quanto lodevoli, non rappresentano il giusto contraltare alle prestazioni del compagno di squadra, Bautista, che stanno oscurando appieno i piccoli miglioramenti del riminese. Discorso simile per Axel Bassani che proprio a Misano ha conquistato il primo podio della stagione grazie alla caduta dello stesso Rinaldi. Il pilota di Feltre &egrave; costantemente alle prese con una Ducati inferiore dal punto di vista competitivo rispetto ai compagni di marca e, sebbene non manchino le soddisfazioni per un pilota che continua ad ergersi a riferimento tra i team indipendenti, si aspetta, lecitamente, qualcosa in pi&ugrave; sia dalla Ducati (intesa come azienda) sia dal suo futuro.  SBK, i dolori del "giovane" Rea: gli affanni Kawasaki avvicinano il ritiro?       

I due piloti Ducati hanno fatto parlare molto di s&egrave; in questa prima fase di stagione, e non solo per i risultati ottenuti&nbsp;

Bassani-Rinaldi: la nuova rivalità tutta italiana della Superbike

        Una caduta a cinque dalla fine ha impedito a Michael Rinaldi la conquista del terzo podio del week-end, dopo la seconda posizione di Gara 1 e la terza casella della Superpole Race. Come ammesso dallo stesso pilota Ducati, terminare in questo modo un week-end in cui &egrave; sempre stato competitivo (forse il pi&ugrave; convincente della stagione), non &egrave; il massimo: "Fa schifo concludere cos&igrave; il week-end di Misano, soprattutto visto che siamo stati forti in tutte le manche. Sembra che ogni volta deve succedere qualcosa. Ora sono triste sicuramente, ero sul podio al 100%, ma queste sono le gare. Sarebbe facile mollare adesso ma non lo far&ograve;".&nbsp;  Rinaldi svela la causa del suo errore L'italiano ha analizzato la corsa, sottolineando la mancanza di fiducia all'anteriore che l'ha costretto a mantenere un atteggiamento tattico conservativo: "Ero pi&ugrave; lento di ieri, non ero sicuro del mio anteriore, ho avuto lo stesso il ritmo per tutta la gara e Toprak mi &egrave; rimasto vicino per tutto il tempo. Mi stavo concentrando a dare il massimo per ottenere la migliore posizione possibile, dopodich&eacute; mi ha superato. In quel momento mi sono detto che finire la gara in terza posizione sarebbe stato un buon risultato". Le cose per&ograve; non sono andate nel verso sperato: "Poi siamo arrivati alla curva uno e per la prima volta ero dietro qualcuno, ho frenato nello stesso punto e allo stesso modo di quando non avevo nessuno davanti. La scia della moto di Toprak per&ograve; mi ha risucchiato, ero troppo veloce; inoltre Toprak riesce a frenare tardi ed ovviamente la sua moto si &egrave; fermata molto. In quell'istante ho pensato di andare all'interno per superarlo e per non finirgli contro; ho capito che dovevo provarci anche a costo di andare lungo". Rinaldi ha infine spiegato la dinamica della sua caduta: "Sfortunatamente il mio anteriore ha toccato il posteriore della Yamaha di Razgatlioglu, sono stato davvero sfortunato anche perch&egrave; non volevo superarlo. Volevo mantenere la posizione, ma il flusso della scia della sua moto mi ha fregato risucchiandomi troppo velocemente. Alla fine &egrave; stato un mio errore, non ho tenuto conto della scia. Sono deluso ma &egrave; normale, sono cose che capitano". Rinaldi: "Il mio potenziale &egrave; maggiore di cos&igrave;" La caduta in Gara 2 ha rimesso apparentemente in discussione il cammino di un pilota che pur mostrando una buona velocit&agrave; pecca di costanza di rendimento: "Il mio potenziale &egrave; maggiore rispetto alla mia posizione in classifica di campionato, il problema per&ograve; &egrave; che faccio troppi errori. Quest'anno Bautista &egrave; troppo forte e inoltre storicamente vince il campionato chi si dimostra pi&ugrave; consistente. La costanza &egrave; qualcosa che mi sta mancando in questo momento. Ho la velocit&agrave;, ma ho un problema a raccogliere tutti i punti che potrei conquistare". SSP Misano, Bulega: "Se avessi attaccato Manzi adesso sarei a pulirmi dalla ghiaia"        

Il riminese ha buttato via un podio sicuro in Gara 2, dopo essere incappato in un errore a cinque tornate dalla fine

SBK Misano, Rinaldi: "Fa schifo finire così il week-end, faccio troppi errori"

        Quarto podio stagionale per Michael Ruben Rinaldi, che nel primo round di Misano &egrave; riuscito a mettere insieme tutti gli aspetti positivi intravisti sin dalle prime sessioni di prove libere, per poi agguantare una solida piazza d'onore alle spalle del compagno di squadra. Solo il maestoso assolo di Alvaro Bautista ha impedito a Rinaldi di prendersi la scena di Misano, lo spagnolo ha infatti tenuto un ritmo inarrivabile per tutti ed &egrave; stato lo stesso pilota di Rimini ad ammetterlo: "Il passo che abbiamo tenuto oggi in gara &egrave; stato incredibile, sono stato bravo a girare costantemente forte, anche se Alvaro &egrave; riuscito a fare ancora meglio. Sono davvero contento della mia prestazione e del mio passo, Alvaro era molto forte, adesso voglio capire dove posso migliorare ancora ma sicuramente &egrave; stata una corsa buona. Inoltre, con le temperature calde, per Bautista in particolare, ma anche per me, abbiamo la possibilit&agrave; di offrire grandi performance".&nbsp;  SSP Misano, podio tricolore in Gara 1: Bulega su Manzi e Caricasulo&nbsp; L'obiettivo per la Sprint Race Per tutta la corsa l'italiano &egrave; riuscito a mettere in atto tutto il potenziale espresso nelle sessioni di prova, un fattore che altre volte era mancato al fine del raggiungimento del podio. La gara di casa ha esaltato Rinaldi, che conferma il suo buon momento di forma dopo il terzo posto conquistato nella Gara 2 di Barcellona. Dopo una primissima fase in cui si &egrave; dovuto difendere dagli attacchi della Yamaha di Toprak Razgatlioglu, Rinaldi &egrave; riuscito ad imporre il suo ritmo al pilota turco, distanziandolo gi&agrave; dopo qualche tornata fino al gap finale di quasi quattro secondi: "Sapevo di avere un buon passo di gara, mi aspettavo Toprak, ma poi ha fatto un errore e non ho dovuto lottare con lui. La strategia era di non spendere troppe energie e di conservare il pi&ugrave; possibile le gomme, senza rischiare ma tenendo la guardia alta nel caso in cui mi fossi potuto giocare la vittoria con Bautista. Penso di aver fatto tutto correttamente". Rinaldi si &egrave; soffermato sull'imponente ritmo gara tenuto dalle due Ducati ufficiali: "Siamo andati fortissimo. Quando ho vinto nel 2021 qui a Misano facevo giri pi&ugrave; lenti rispetto a quelli fatti registrare oggi. Questo significa che il campionato, le moto e i piloti stanno migliorando, e ci&ograve; &egrave; un bene". In ottica Sprint Race Rinaldi prover&agrave; ad avvicinarsi al compagno di squadra: "Penso che la Sprint Race sar&agrave; molto interessante perch&eacute; tutti andranno con le gomme da qualifica e faranno giri molto veloci. Toprak e gli altri piloti che nella gara corta sono capaci di sfruttare al meglio le gomme saranno competitivi. Per quanto mi riguarda domani controller&ograve; i dati per capire se posso migliorare in qualche area paragonandomi a Bautista; lavorer&ograve; su quello". Il rapporto con Misano Secondo Rinaldi, la possibilit&agrave; di competere con un Bautista in versione dominatore assoluto, si potr&agrave; presentare verosimilmente nella gara Sprint, piuttosto che in Gara-2: "Se devo scommettere, penso che sarei pi&ugrave; capace di competere con Bautista nella Sprint perch&eacute; posso essere pi&ugrave; selvaggio. In gara lui &egrave; il pi&ugrave; forte ed &egrave; impossibile da battere". Misano si conferma una pista speciale per Rinaldi, che dopo aver vinto nel 2021 ed aver conquistato il podio nel 2022, sfodera un'altra ottima prestazione: "Misano &egrave; sempre speciale, il mio contratto sta scadendo e devo fare un ottimo risultato per essere tranquillo l'anno prossimo, ma sicuramente quando gareggi a Misano vuoi sempre fare bella figura, ci sono tanti fan e c'&egrave; tanta pressione, ho provato a nasconderla ma non &egrave; facile, anche per questo quando ho capito che Alvaro era a 3 secondi, non ho pi&ugrave; rischiato". Infine, un'ultima considerazione sulla bagarre di inizio gara con Razgatlioglu: "&Egrave; stato importante essere subito davanti a Toprak, perch&eacute; ho potuto imporre il mio ritmo. Altrimenti avrei dovuto riprenderlo e sarebbe stato pi&ugrave; difficile poi imporre un gap con il gruppo, ma penso non ci sarebbe stata differenza alla fine". SBK Misano: dove vederlo, orari su Sky e TV8, programma        

Prestazione sontuosa per il pilota Ducati che coglie il quarto podio stagionale al termine di una gara pressoch&eacute; perfetta

SBK Misano, Rinaldi: "Bautista è impossibile da battere in gara"

        Misano &egrave; davvero alle porte, ed il circuito romagnolo rappresenta per la Superbike una tappa davvero storica. In Romagna infatti di battaglie se ne sono viste un numero incalcolabile negli anni, comprese quelle nelle categorie formative, che oggi magari non vi sono pi&ugrave;. E&rsquo; il caso della Superstock600, che nel 2015 &ndash; l&rsquo;ultimo anno di vita &ndash; fu conquistata da un giovane Toprak Razgatlioglu&nbsp;In quella stagione il turco diede un primo assaggio del suo smisurato talento, conquistando le prime 5 &ndash; su 8 totali &ndash; gare della stagione, e conquistando matematicamente il titolo proprio a Misano, al termine di una corsa per cuori forti, dove si pot&eacute; anche dare un piccolo sguardo al futuro. Rinaldi e Razgatlioglu: prime sfide             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da WorldSBK (@worldsbk)      In una corsa vinta brillantemente da Federico Caricasulo infatti Razgatlioglu e Michael Rinaldi regalarono spettacolo negli ultimi istanti, andando entrambi a caccia della terza posizione. Come potete vedere nel video qui sopra infatti non mancarono i sorpassi, compreso quello spericolato del turco al curvone, decisamente il punto pi&ugrave; veloce del tracciato.&nbsp;A vincere il duello in quella occasione fu proprio Toprak, grazie ad un altro sorpasso incredibile all&rsquo;ultima curva, un punto dove difficilmente si riesce a chiudere la linea dopo aver tentato l&rsquo;attacco. Una manovra invece riuscita a Razgatlioglu ai danni del futuro rivale Rinaldi, che sogna magari la &ldquo;vendetta&rdquo; proprio nel weekend di casa. SBK, Pirelli continua a progredire: a Misano una nuova SCQ&nbsp;&nbsp;&nbsp;  &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;       

Misano &egrave; alle porte, e proprio in Romagna i due diedero vita ad una splendida lotta nel 2015: vedere per credere

SBK, Razgatlioglu e Rinaldi: c'erano una volta i duelli in Stock600

L&#39;immagine di copertina risale a Gara 1 di - nemmeno a farlo apposta - Barcellona, anno 2021. Axel Bassani aveva appena conquistato il suo primo podio in classe regina, mentre Michael Rinaldi stava vivendo la sua prima stagione da pilota del team Ducati Aruba, e 24 ore dopo avrebbe conquistato la sua terza vittoria stagionale.&nbsp;  Forse nessuno dei due si sarebbe immaginato che due anni dopo, sempre sul tracciato catalano, avrebbero vissuto il punto pi&ugrave; alto - finora - di un duello divenuto tale giorno dopo giorno, senza gesti eclatanti. Del resto la storia di Michael ed Axel &egrave; un po&#39; come quella di due amici che si scoprono interessati della stessa ragazza: non sappiamo se i due siano davvero mai stati amici, ma siamo molto pi&ugrave; certi che la &quot;ragazza&quot; in questione, ossia la V4R del team Aruba, sia nei pensieri di entrambi da molto tempo.  Calendario SBK 2023: date, orari tv e dove vederla  Bassani, Rinaldi e quell&#39;obiettivo comune    Michael l&#39;ha gi&agrave; conquistata, proprio nel 2021, ed ora punta a prolungare la relazione il pi&ugrave; possibile, per togliersi il maggior numero di soddisfazioni possibile. Axel la brama, sospinto da un&#39;ascesa fulminea ed inaspettata insieme allo stakanovista team Motocorsa, nonch&egrave; da un pubblico al quale le storie degli &quot;underdog&quot; sono sempre piaciute.&nbsp;  E come quando due amici si contendono la stessa ragazza, anche in questo caso le scintille non potevano che essere il risultato finale. Lo scontro ad alta tensione del sabato di Barcellona &egrave; stato un estratto di Superbike in purezza, che ha rispedito i nostalgici ai tempi di Carl Fogarty e Frankie Chili, ma che allo stesso tempo ha raffreddato un rapporto che certamente non era idilliaco nemmeno in precedenza, scuotendo anche - in parte - un ambiente Ducati che sta volando sulle ali dell&#39;entusiasmo grazie ad Alvaro Bautista.&nbsp;  Non sappiamo ora cosa riserver&agrave; il futuro a Michael ed Axel, due tra i prodotti migliori del parterre azzurro in Superbike, ma una cosa &egrave; certa: un&#39;eventuale cena o stretta di mano&nbsp;non baster&agrave; per calmare le tensioni, e da qui a fine stagione ci aspettano altre battaglie degne della Superbike, con la &quot;ragazza pi&ugrave; bella della classe&quot; come obiettivo comune.&nbsp;  SBK, Foti: &quot;La manovra si commenta da sola&quot;, Mauri: &quot;Bassani non ha colpa&quot; 

Il duello per un posto in rosso ha reso tesi i rapporti tra Michael ed Axel, con il contatto di Gara 1 apice di una contesa pi&ugrave; aspra del previsto

SBK, Bassani e Rinaldi: c&#39;eravamo (forse) tanto amati

Si concludono i tre giorni sulla pista di Catalunya validi per il round di Spagna del campionato delle derivate di serie. Per il pilota Aruba.it Michael Rinaldi non sono stati giorni facili, dopo la Superpole chiusa al quarto posto, e la caduta in Gara 1 in seguito al contatto con Bassani, in Superpole race ottavo e&nbsp;in Gara 2 riesce a salire sul terzo gradino del podio&nbsp;alle spalle, dopo essere stato superato all&#39;ultima curva da un Toprak Razgatlioglu in gran rimonta.  Le parole di Rinaldi dopo un fine settimana comunque concluso sul podio: &ldquo;Seppur &egrave; stato difficile questo round sono contento di averlo concluso con questo risultato - riferendosi al terzo posto nell&rsquo;ultima gara. &quot;La difficolt&agrave; principale - continua il pilota Ducati - soprattutto ieri &egrave; stata quella del calo improvviso della gomma che non mi permetteva di competere come volevo, soprattutto deficitavo in accelerazione, poi purtroppo sono caduto dopo il contatto con Bassani.&rdquo;  Calendario SBK 2023    Michael punta a Misano  Il paddock della SBK ora vola sul &quot;Marco Simoncelli&quot; dove si svolgeranno i tre giorni di gare dal 2 al 4 giugno. &ldquo;Sono comunque felice di aver concluso il fine settimana spagnolo cos&igrave; bene. Ora penso a Misano&quot;  Per quanto riguarda invece il confronto tra lui e gli altri piloti Ducati, precisamente quello Barni Racing e Motocorsa dichiara: &quot;E comunque vi svelo un segreto le moto di Bassani e Petrucci: sono uguali alle mie cambia solo colore, sono identiche&rdquo;, conclude il pilota Aruba.it.   

Il portacolori Aruba.it chiude la Superpole Race di oggi ottavo e terzo nel pomeriggio. Ecco le sue sensazioni&nbsp;

SBK Spagna Rinaldi: &ldquo;Vi svelo un segreto sulle moto di Petrucci e Bassani&hellip;&rdquo;

E&rsquo; un fiume in piena Michael Rinaldi nel post gara di Barcellona, e non potrebbe essere altrimenti. Il contatto con Axel Bassani&nbsp;e la conseguente caduta d&rsquo;altronde non &egrave; andata gi&ugrave; al romagnolo, che ha visto sfumare un possibile podio dopo pochi giri. &nbsp; &ldquo;Al secondo giro Bassani ha provato a passarmi &ndash; apre Rinaldi - il che mi ha sorpreso dato che nelle prove &egrave; stato sempre lento rispetto ai migliori, ma forse voleva fare qualche giro tra i primi e, probabilmente, essendo lui un pilota indipendente aveva uno stimolo in pi&ugrave; a superare un ufficiale come me. Io l&rsquo;ho subito ripassato: &egrave; stata una manovra dura ma corretta, dato che l&rsquo;altro pilota non ha perso tempo e non &egrave; caduto&rdquo;. &nbsp; &ldquo;Poi non cosa il cervello abbia detto ad Axel &ndash; prosegue Michael &ndash; dato che in curva 10 mi &egrave; venuto addosso. Ha fatto una manovra che fai solo se vuoi fare cadere l&rsquo;altro pilota: non c&rsquo;era spazio, e non &egrave; un punto dove puoi passare, quindi sa cosa ho fatto. Mi fa male la mano destra al momento: sono fortunato a non essermi rotto nulla, ma alcuni muscoli non sono a posto. Ho gi&agrave; fatto dei trattamenti e ne far&ograve; altri.  Rinaldi e le mancate scuse    Rinaldi sottolinea pu&ograve; un altro aspetto, per lui molto importante. &nbsp; &quot;Bassani non ha nemmeno avuto la premura di venire a chiedere scusa, il che forse &egrave; anche peggio. Abbiamo visto tanti duelli al limite tra Rea, Toprak e Bautista, ma non hanno mai fatto nulla del genere. E&rsquo; una manovra sporca, ma penso che lui ha perso pi&ugrave; di me oggi. Spero di poter correre domani, dato che ho il passo per finire secondo&rdquo;. &nbsp; In chiusura il pilota Ducati glissa circa la penalit&agrave; inflitta a Bassani. &nbsp; &ldquo;Non ho nulla da dire sulla penalit&agrave;, dato che non &egrave; una cosa facile da gestire. Quel che &egrave; certo &egrave; che io ho fatto zero punti e mi sono fatto male, mentre lui correr&agrave; al 100%&rdquo;.  &quot;L&#39;alcol, mia moglie, Bautista, il ritiro&quot;: Scott Redding a cuore aperto 

Michael al vetriolo: &quot;Una manovra del genere la fai se vuoi stendere l&#39;altro pilota. Non so cosa gli abbia detto il cervello, e non ha chiesto scusa&quot;

SBK, Rinaldi su Bassani: &quot;Il contatto? Lo ha fatto apposta, ma ha perso pi&ugrave; di me oggi&quot;

        Non poteva sperare in un inizio di week-end migliore Michael Ruben Rinaldi, protagonista di una giornata di prove libere in cui &egrave; riuscito a trovare il feeling che desiderava dalla moto, specialmente sul giro secco. Nelle FP1 infatti, l'italiano ha concluso con il miglior tempo, mentre nel pomeriggio si &egrave; arreso solamente al compagno di squadra Alvaro Bautista. Un biglietto da visita allettante e promettente in vista del proseguo del week-end, per un pilota che dopo l'ottimo avvio di stagione in Australia, in cui aveva ottenuto due secondi posti (Superpole Race e Gara-2) si &egrave; un po' perso per strada nonostante l'evidente potenziale tecnico a disposizione. Al termine del venerd&igrave;, Rinaldi si &egrave; espresso sulle ottime sensazioni provate in pista, ma anche sulle limitazioni riguardanti i giri del motore della moto italiana. Limitazioni che al momento non sembrano comunque intaccare i valori in campo.  Rinaldi esalta Bautista: "Alvaro &egrave; il miglior pilota in griglia" La prima giornata del week-end spagnolo lascia il sorriso al pilota Ducati, che ha analizzato la sua prestazione sottolineando tutta la sua consapevolezza in merito alla velocit&agrave; mostrata oggi: "Molte cose non sono andate nel verso giusto ad Assen ma conosco il nostro potenziale perci&ograve; non sono sorpreso del nostro risultato di oggi, nella prima gara dell'anno siamo andati forte e nei test pure. Abbiamo fallito alcune occasioni ma la velocit&agrave; c'&egrave;, siamo consapevoli di questo e perci&ograve; non siamo sorpresi di essere davanti in classifica quest'oggi". L'italiano ha poi continuato: "Ad Assen avevo alcuni problemi tecnici e non sono riuscito ad essere veloce, molte cose non erano andate per il verso giusto. Tolta quella gara fino ad ora sono sempre stato nei primi cinque in ogni sessione, quest'anno sono pi&ugrave; veloce dell'anno scorso, i numeri dicono questo. Devo dimostrare di essere pi&ugrave; veloce e di superare i problemi che possono presentarsi". Il tema caldo del week-end &egrave; sicuramente quello relativo alla diminuizione dei giri motore della Ducati: "Questa &egrave; un&rsquo;altra cosa di cui dovremmo parlare, penso che ora &egrave; colpa di Alvaro, sta vincendo troppo, ma non &egrave; colpa della Ducati, Alvaro &egrave; il pilota migliore, nessuno sta battendo gli altri piloti con diversi secondi di vantaggio, lui lo sta facendo, &egrave; difficile da accettare da parte dei piloti della griglia, io da pilota riesco a dirlo ed ammetterlo; lui &egrave; il pi&ugrave; forte, si potrebbe trovare una scusa parlando della moto ma non &egrave; cos&igrave;". Con la chiarezza che lo contraddistingue Rinaldi ha posto l'accento sulla forza del compagno di squadra, sottolineando come non si dovrebbe penalizzare la moto se lo spagnolo sta andando cosi forte.  WorldSBK Calendario 2023: date, orari TV, dove vederla L'italiano contro l'algoritmo che ha portato alla limitazione dei giri motore Rinaldi ha poi evidenziato il valore della concorrenza, al fine di avvalorare l'abilit&agrave; di Bautista e non esclusivamente della moto: "Io ho finito secondo a Philipp Island, ma anche Toprak ha vinto gare, Johnny ha fatto degli errori ogni tanto ma altre volte era l&igrave; a combattere per la vittoria, per questo penso non sia corretto per i piloti Ducati subire questa penalit&agrave;". L'italiano ha poi ammesso di aver sentito il calo della potenza: "La Ducati ha fatto una bella moto, ma nei rettilinei non superiamo nessuno. Nei test non potevo superare Xavi Vierge. Ad ogni modo alla fine siamo piloti professionisti, dobbiamo fare quel che dobbiamo fare. Se decidono di fare cos&igrave; non possiamo cambiare le regole, possiamo solo dare una opinione. Oggi ho fatto il mio lavoro, ma ho sentito questo taglio alla potenza nel rettilineo". Il pilota riminese si &egrave; espresso contro i criteri che hanno portato alla definizione della limitazione dei giri motore: "Non parlo contro l&rsquo;algoritmo, io parlo perch&eacute; sono un essere umano, ho una mente e penso che un fattore matematico non possa cogliere le combinazioni moto-pilota che ci sono in pista. Per questo mi aspetto la regolamentazione di questa situazione, non credo sia giusto penalizzare tutti i piloti Ducati sulla base di un algoritmo. Quando Rea vinceva e superava sul rettilineo dicevano che lui era il pi&ugrave; veloce e che in Kawasaki facevano un ottimo lavoro, ora tutti si lamentano. Noi siamo professionisti, non &egrave; solo una questione di macchine e algoritmo, ci sono anche pilota, persone e team che bisogna includere". Rinaldi si &egrave; poi espresso sulla rilevanza all'interno dell'algoritmo circa il rapporto peso moto-pilota: "A me non interessa del peso, Bautista &egrave; pi&ugrave; veloce e ha fatto un ottimo lavoro. Tutti si dovrebbero lamentare di meno, quando io due settimane fa terminai la gara in una brutta posizione non mi sono lamentato, ho ammesso fosse colpa mia. A volte qualcuno cerca troppe scuse, ma siamo nella competizione Mondiale, non bisogna cercare scuse bens&igrave; ammettere i propri errori".  SBK Barcellona: dove vederlo, orari su SKY e TV8, programma          

L'italiano &egrave; protagonista di un ottimo avvio in Spagna e non le manda a dire circa le limitazioni subite dalla Ducati.

63 risultati per 'Michael Rinaldi'