Joan Mir oggi ha concluso la prima giornata di prove libere a Valencia con il dodicesimo tempo a poco pi&ugrave; di quattro decimi da Jack Miller. A caratterizzare la sua giornata, una caduta che potrebbe denotare una certa tensione, considerando che il Gran Premio della Comunit&agrave; Valenciana rappresenta il suo primo match-point per aggiudicarsi il mondiale.  Mir, per&ograve;, attribuisce l&#39;errore ad un problema di temperature.  &ldquo;In complesso &egrave; stata una giornata positiva quanto al feeling sulla moto, ma ero un po&rsquo; al limite con l&rsquo;anteriore, anche per via delle temperature, e forse per questo sono caduto&rdquo;, spiega lo spagnolo della Suzuki. &ldquo;La seconda moto non era completamente pronta e quindi non ho ritrovato lo stesso feeling, e non sono riuscito a migliorare il mio tempo su giro con la media posteriore e la gomma usata sull&rsquo;anteriore, ma penso di avere margine di miglioramento. Sappiamo qual &egrave; la strada da seguire&rdquo;.  &ldquo;In tanti con un ottimo passo&rdquo;   Nelle sue dichiarazioni, Joan Mir ha invitato a non prendere troppo in considerazione i tempi di questo primo giorno di prove.  &ldquo;E&rsquo; vero che il passo con la gomme media &egrave; ottimo, anche con la dura anteriore non &egrave; male, ma con la media &egrave; migliore. Con le soffici non sono riuscito a migliorare. Ho visto molti piloti con un ottimo passo, anche Morbidelli &egrave; andato molto forte, soprattutto in FP1. &nbsp;Siamo in parecchi ad avere lo stesso passo, dobbiamo continuare a lavorare&rdquo;, ha detto Mir.  Alla domanda se le Ducati facciano paura dopo il grosso passo avanti dello scorso Gran Premio, Mir ha ribattuto che &quot;non ci sono molte Ducati con un buon passo&quot; e ha sottolineato che solo &quot;Dovizioso &egrave; il pi&ugrave; veloce con le Ducati&rdquo;.    &ldquo;E&rsquo; solo venerd&igrave;&rdquo;   Nel complesso, Mir ha dichiarato di aver fatto un buon passo avanti rispetto allo scorso weekend a Valencia, grazie anche al meteo pi&ugrave; favorevole.  &ldquo;Oggi la pista &egrave; completamente asciutta e di sicuro sono stato pi&ugrave; veloce dello scorso weekend, ma tutti hanno migliorato.   &quot;Non siamo i pi&ugrave; veloci, ma &egrave; solo venerd&igrave;, e penso di avere il potenziale di migliorare domani. Oggi abbiamo voluto provare la gomma media e la dura anteriore, domani faremo altre prove&rdquo;.  &ldquo;Un titolo importante&rdquo;   Conquistare il titolo sarebbe un orgoglio speciale per Mir, considerando che Suzuki non vince il mondiale dal 2000, con Kenny Roberts junior.  &ldquo;Vincere il titolo sarebbe veramente importante per me, per Suzuki e per il team, perch&eacute; non combattiamo ogni anno per questo obiettivo, e questo significa che il lavoro fatto da Suzuki negli anni passati &egrave; stato ottimo. Non so se vinceremo il titolo o no, ci stiamo provando, ma siamo comunque molto felici di com&rsquo;&egrave; andata la stagione.  &ldquo;Kevin Schwantz &egrave; un&rsquo;icona per Suzuki e spero un giorno di diventare anche io un simbolo per questo brand&quot;, ha aggiunto. &quot;Se gli lascerei provare la mia moto? Certo, ma dovremmo prima toglierle qualche controllo elettronico!&rdquo; ha concluso Joan Mir.  GP Valencia, Bagnaia: &ldquo;Siamo nella posizione che meritiamo&rdquo; 

<p>&ldquo;Non siamo i pi&ugrave; veloci, ma &egrave; solo venerd&igrave;, penso di avere il potenziale di migliorare domani&rdquo;, dichiara il leader</p> 

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MotoGP Valencia, Mir: “Sono caduto perché ero al limite con l’anteriore”