Ecco alcuni scatti dell'azione in pista a Portimao.

MotoGP Portogallo 2021: le foto più belle della gara di Portimao

E&#39; riuscito nel migliore dei modi l&#39;intervento sub&igrave;to da Jorge Martin. Il pilota spagnolo del Team Pramac era incappato in una tremenda caduta nelle FP3 del GP del Portogallo riportando numerose fratture. Dal letto di ospedale, ha voluto tranquillizzare i suoi fan attraverso un post pubblicato sui social nel quale fa il cenno della vittoria con le dita.  Sulla via del recupero  &ldquo;Le tre operazioni hanno avuto un esito positivo. - ha scritto lo spagnolo su Instagram - Grazie ai dottori Mir, Jimeno, Campillo, Monllau e alla loro equipe che mi ha operato. Il conto alla rovescia si pu&ograve; dire iniziato&rdquo;.     &nbsp;   &nbsp;  &nbsp;    &nbsp;     Visualizza questo post su Instagram   Un post condiviso da Jorge Martin Almoguera (@88jorgemartin)      L&#39;entusiasmo di Martin, fa ben sperare per un veloce ritorno in pista. Ancora non &egrave; detto quando sar&agrave;, anche se sembra che possa riuscire a rientrare nel GP di Le Mans che si correr&agrave; il 16 maggio, saltando quindi il Gp di Jerez. A sostituirlo nella prossima gara sar&agrave; Tito Rabat.  Un incidente spaventoso    Ricordiamo che durante le FP3 Martin &egrave; caduto ed &egrave; rimasto a lungo immobile nella ghiaia. Soccorso dai medici, &egrave; stato portato in ambulanza al centro medico del circuito e successivamente all&#39;ospedale di Faro in quanto durante la caduta ha perso i sensi e sono stati necessari altri accertamenti. Dal referto, Martin ha riportato un totale di sette ossa rotte: una frattura al malleolo destro, una frattura al pollice della mano destra e una frattura al quinto metacarpo della mano sinistra.  MotoGP: weekend nero Pramac, l&#39;attimo di &ldquo;gloria&rdquo; di Zarco gi&agrave; finito? 

Il pilota Pramac era stato fautore, durante le FP3 del GP del Portogallo, di una caduta rocambolesca ed aveva riportato diverse fratture a mani e piedi

MotoGP, operazione riuscita per Martin: &ldquo;Inizia il conto alla rovescia&rdquo;

L&#39;ascesa del Team Pramac verso una stagione che sembrava partita con il piede, o la marcia giusta, si &egrave; fermata nel terzo Granpremio di questo 2021, a Portimao. Il Gp del Portogallo &egrave; stato infatti deleterio per il Team di Francesco Guidotti a causa di una doppia sfortuna che ha visto i suoi due piloti uscire di scena, anche se con modalit&agrave; diverse.  Martin operato: quando rientrer&agrave;?     La malasorte ha toccato per primo il rookie Jorge Martin, fautore di una carambola mostruosa nelle prove libere tre del sabato. L&#39;incidente &egrave; stato impressionante e, tutto sommato, si pu&ograve; dire che lo spagnolo sia stato sfortunato nel cadere, ma abbastanza fortunato per come ne &egrave; uscito: in un primo momento dopo la caduta &egrave; rimasto a lungo a terra senza dare alcun cenno. Nel rotolare nella ghiaia ha anche perso i sensi ed &egrave; stato portato prima in ambulanza al centro medico e poi in ospedale con l&#39;elisoccorso. La prognosi? Una frattura al malleolo destro e una frattura al pollice della mano destra. E&#39; gi&agrave; stato operato a Barcellona e dal letto d&#39;ospedale ha tranquillizzato tutti con un messaggio: &ldquo;Non &egrave; stato il mio giorno migliore, fidatevi di me se ve lo dico. Ho dolore ovunque, ma sono Martinator!&rdquo;. L&#39;incognita adesso &egrave; su quando potr&agrave; tornare in pista: riuscir&agrave; gi&agrave; nel weekend del 2 maggio a Jerez? Chiss&agrave;. Anche se dovesse, la sua forma fisica non sar&agrave; di sicuro al 100%.  Zarco: da Top a Flop   Dall&#39;altro lato del box Johann Zarco: il francese era arrivato in Portogallo da leader del Mondiale. E non solo, grazie ai due secondi posti nel Gp del Qatar e in quello di Doha, aveva dimostrato di essere il pilota che tra tutti riusciva meglio a guidare la Ducati. Tra Bagnaia e Miller in Ducati Factory e Martin in Pramac, tutti e tre con una guida pi&ugrave; &ldquo;aggressiva&rdquo;, il francese che invece ha uno stile di guida pi&ugrave; fluido sembrava il pi&ugrave; abile nel guidare la Desmosedici. E invece a Portimao le cose si sono ribaltate. Il francese, mentre si trovava nelle posizioni di testa &egrave; stato fautore di una scivolata, andando a &ldquo;mangiarsi&rdquo; la bella gara che stava facendo e con lei anche la leadership. Sembra che la caduta sia arrivata a causa di un problema al cambio. La scivolata in gara, gli &egrave; costata quindi anche la scivolata dalla prima alla quarta posizione della classifica generale, e quei 19 punti di distacco dal primo che adesso &egrave; Fabio Quartararo. A superarlo, anche Francesco Bagnaia grazie al secondo posto che &egrave; riuscito ad ottenere in Portogallo.  Zarco far&agrave; vedere il suo carattere combattivo   Insomma, se per Pramac dopo le prime due gare sembrava che il futuro di questa stagione si presentasse tutto &ldquo;rose e fiori&rdquo;, la realt&agrave; che si &egrave; palesata &egrave; stata diversa: a Portimao &egrave; arrivato un doppio &ldquo;0&rdquo; non facile da digerire ma che, al momento, potrebbe non essere cos&igrave; invalidante. Se la situazione di Jorge Martin appare al momento destabilizzante, quella del francese &egrave; ben chiara: ad attenderlo il Gp di Jerez e poi quello di Le Mans, dove Zarco giocher&agrave; in casa. Le possibilit&agrave; di tornare in alto sono quindi molto buone, se le uniamo poi alla voglia di &ldquo;riscatto&rdquo;, potranno assicurare al Team Pramac una bella ripartenza. Johann avr&agrave; tanti piloti con cui combattere ma siamo sicuri che non si tirer&agrave; indietro. Del resto il francese, dopo la debacle con Ktm e l&#39;anno di &ldquo;transito&rdquo; in Avintia, &egrave; adesso nel Team che sognava da tempo e una caduta di certo non andr&agrave; a squilibrare i suoi pensieri: &ldquo;Ripartiremo con ancora pi&ugrave; carica a Jerez&rdquo; - ha detto dopo la gara di domenica. Ad aiutarlo, anche il suo carattere pacato e &ldquo;zen&rdquo;.  MotoGP Portogallo, pagelle: Quartararo fenomeno, Bagnaia rimontatore 

Il francese &egrave; caduto durante la gara di Portimao perdendo anche la leadership del campionato. Ma Zarco ha lottato tanto per arrivare in un Team come Pramac e non si lascer&agrave; abbattere tanto facilmente

MotoGP: weekend nero Pramac, l&#39;attimo di &ldquo;gloria&rdquo; di Zarco gi&agrave; finito?

I tanti momenti legati al weekend di Marquez sono un collage, iniziato nel gioved&igrave; di Portimao sotto i riflettori del mondo intero impazienti di sentire e rivedere il numero #93 nel Paddock. Quello che si &egrave; presentato ai giornalisti &egrave; stato per&ograve; un pilota &quot;timoroso&quot; e &quot;timido&quot;. Aggettivi che mai ci saremmo sognati di appiccicare addosso all&#39;otto volte iridato. Lui ha ben altri adesivi su di s&eacute;: folle, amante del rischio, fuori dagli schemi, esigente, aggressivo, per alcuni anche antipatico. Eppure Marc &egrave; tornato mettendo le mani avanti, quasi a voler scacciare la tanta pressione che tutti gli stavano mettendo: &quot;Non sono al 100%, non vi aspettate troppo da me&rdquo; e ancora: &ldquo;Oltre alla riabilitazione fisica mi ci vorr&agrave; anche quella mentale e ci metter&agrave; di pi&ugrave; ad arrivare&rdquo;.  La prima volta in sella alla RC213V     Il secondo momento rilevante &egrave; un fermo immagine del suo rientro in pista dopo 255 giorni di assenza da quel maledetto 19 luglio 2020: Marc indossa il casco, infila i guanti mentre il suo capotecnico Santi Hernandez gli d&agrave; un buffetto sul braccio a dire: &quot;Bentornato eh!&quot;. Lui ricambia con un sorriso, la tensione per un attimo si soglie, ma ritorna prepotente appena gli fanno cenno che la RC213V &egrave; pronta. Visiera abbassata, &egrave; il momento di salire in sella e scacciare via le farfalle dallo stomaco.  Il primo vero sorriso   Il terzo momento chiave racchiude pi&ugrave; attimi: primo giro, secondo giro, terzo giro, quarto giro. I suoi &quot;uomini&quot; lo attendono al box ma lui non rientra, continua a girare, sempre pi&ugrave; forte. Nel primo giro &egrave; timido, a fatica appoggia il ginocchio in curva: ma chi &egrave; questo pilota? &Egrave; irriconoscibile. Ci aveva avvertiti che sarebbe stato cauto almeno all&#39;inizio. Il problema &egrave; che nessuno gli credeva. E invece i primi due giri lo &egrave; stato. Poi ha dato via libera al gas e da l&igrave; il suo rientro &egrave; stato ufficiale.  Quarto momento, uno dei pi&ugrave; emblematici di questo ritorno: lo spagnolo rientra al box alla fine del turno. Il terzo miglior tempo &egrave; suo. &Egrave; solo l&#39;inizio ma quando si toglie il casco, gi&agrave; seduto nel suo angolo del box, un sorriso largo si fa spazio sul suo volto. &Egrave; il suo solito. &Egrave; il sorriso di chi ha capito che Magic Marquez &egrave; ancora un pilota, che pu&ograve; ancora fare il pilota. Via le farfalle dallo stomaco, via i dubbi. Si inizia a fare sul serio.  Il rientro, la vera vittoria   Da Barry Sheene a Mick Doohan, Marc Marquez non &egrave; stato di certo il primo a compiere un&#39; impresa tanto difficile. Il pilota inglese Sheene, nel 1982, durante le prove del GP di Silverstone cadde finendo contro la moto di Patrick Igoa, caduto un attimo prima di lui: si ruppe entrambe le gambe. Ci vollero 27 viti per aggiustarle e dopo sette mesi, contro il parere dei medici che gli chiedevano di finire l&igrave; la sua carriera di pilota, rientr&ograve; riuscendo poi a tornare sul podio nel 1984 nel Gp del Sudafrica.  Ma il pilota che pi&ugrave; viene accostato a Marquez &egrave; proprio l&#39;australiano Mick Doohan: anche per lui la vita da pilota non &egrave; stata una passeggiata e tra tutti i vari infortuni ce n&#39;&egrave; stato uno che pi&ugrave; di tutti ha segnato la sua carriera. Nel 1992 cadde ad Assen e rischi&ograve; di perdere una gamba. Venne operato dal Dottor Costa e, dopo due mesi riusc&igrave; a tornare in sella. Fu un vero e proprio miracolo. Quindi, tra i piloti moderni come non ricordare Dani Pedrosa, Jorge Lorenzo e Valentino Rossi. Tutti grandi riders che si sono infortunati pi&ugrave; o meno gravemente ma che sono riusciti a tornare in tempi record. Per Marquez non si pu&ograve; parlare di tempi record, ma, come ci ha fatto capire pi&ugrave; volte in questo weekend, tornare a correre dopo un infortunio simile, &egrave; stata per lui la vera vittoria. Quella personale di un ragazzo di 28 anni che per un attimo ha temuto il peggio, ovvero di non poter pi&ugrave; fare quello che pi&ugrave; ama.  MotoGP Portogallo Gara: Quartararo vince ma Bagnaia d&agrave; spettacolo  Il nuovo Marquez   Non c&#39;&egrave; da stupirsi quindi, che anche in gara abbia dato tutto se stesso: &egrave; arrivata &ldquo;solo&rdquo; la settima posizione, aiutato anche da qualche caduta. Ma poco importa se fosse arrivato decimo o undicesimo, il vero obiettivo era tornare e con stupore &egrave; riuscito a portare a termine anche la sua prima gara. La prima del nuovo Marquez: un pilota che al momento ha difficolt&agrave; ad appoggiare il gomito a terra come faceva una volta, che ancora non riesce a guidare e spingere come vorrebbe, che se prende un rischio capisce che &egrave; meglio rallentare. Detto questo, torner&agrave; quello di una volta? Non subito ma &ldquo;s&igrave;&rdquo; potrebbe tornare lo stesso...oppure no...Forse potrebbe diventare anche migliore. Ci vorr&agrave; tanto allenamento sulla moto, cos&igrave; come quello fisico in palestra. Per adesso per&ograve; l&#39;osso non &egrave; pronto a sopportare troppo peso. Marquez dice che per met&agrave; stagione si dovrebbero vedere i maggiori miglioramenti.  Penultimo momento, &egrave; indelebile: Marc rientra al box e si scioglie in un pianto liberatorio: &ldquo;Non &egrave; stato per il dolore al braccio che ho pianto &ndash; commenta quasi imbarazzato per quelle lacrime &ndash; ma perch&egrave; mi sono liberato dal peso di tutti i mesi passati&rdquo;. Il granitico e impenetrabile pilota che conoscevamo forse &egrave; sparito. Non pi&ugrave; l&#39;alieno, ma un giovane uomo che ne ha passate tante. Ma l&#39;alieno &egrave; rimasto, non avr&agrave; vinto come qualcuno aveva pronosticato ma &egrave; riuscito ad essere comunque il miglior pilota Honda all&#39;arrivo. Segno che la RC213V continua a non avere segreti per lui anche dopo nove mesi di lontananza.  Ultimo istante: riflettori spenti, termina il lungo weekend di Portimao. Al buio, quando le luci non accecano pi&ugrave; e il rumore dei tanti giudizi svanisce, non &egrave; un peccato sussurrarlo: il campione &egrave; tornato!     &nbsp;   &nbsp;  &nbsp;    &nbsp;     Visualizza questo post su Instagram   Un post condiviso da Repsol Honda Team (@hrc_motogp)      MotoGP GP del Portogallo, classifica piloti: Quartararo nuovo leader 

In lacrime al box dopo la gara ha dimostrato di non essere pi&ugrave; il pilota granitico di una volta. Quello che ha passato lo ha trasformato in un nuovo pilota...

MotoGP Portogallo: Marc Marquez, il ritorno del guerriero ferito

Marc Marquez &egrave; tornato e adesso lo attende la prima gara dopo 9 mesi di assenza. Ma come sar&agrave; il suo rientro? Se in tanti stanno facendo ipotesi sul risultato che il pilota Honda potr&agrave; avere in questo weekend, in conferenza stampa ha provato a fugare ogni dubbio: &ldquo;Sento che sono pronto ma non al 100%&rdquo;.  &ldquo;Sono ancora in riabilitazione&rdquo;   L&#39;attesa di rivederlo in pista &egrave; tanta, ma Marc Marquez, in conferenza stampa, &egrave; apparso sotto pressione. Una condizione che mai aveva mostrato prima d&#39;ora. Che l&#39;otto volte iridato sia veramente cambiato in questi mesi? &ldquo;Ovviamente &egrave; fantastico essere di nuovo qui - ha detto -. Sono stati mesi difficili ma adesso finalmente &egrave; arrivato il momento di fare il passo pi&ugrave; importante, ovvero tornare in sella. E&#39; una sensazione strana, sento le farfalle nello stomaco, ma penso sia normale. Finalmente &egrave; arrivato il momento di divertirmi. Ho incontrato il team giapponese e spagnolo ed erano contenti. Gli ho detto: &ldquo;Non aspettatevi nulla da me questo weekend&rdquo;. Sono ancora in riabilitazione: c&#39;&egrave; la riabilitazione fisica ma anche quella mentale. Guardare le gare da casa &egrave; stato strano, soprattutto all&#39;inizio. Adesso sento che sono pronto ma non al 100%. Non c&#39;erano solo dubbi se potessi tornare in pista ma anche se fossi tornato nelle condizioni di prima&rdquo;.  MotoGP, Bagnaia: &ldquo;Marquez fa scalpore, io penso a me stesso&rdquo;  &ldquo;Nessun aspettativa per il weekend&rdquo;   Marc da domani si trover&agrave; a dover affrontare il tracciato di Portimao. Di certo non uno dei circuiti pi&ugrave; facili e in pi&ugrave; sembra che potrebbe anche piovere: &ldquo;Non mi piace dover guidare su un tracciato bagnato dopo tanta assenza &ndash; ha proseguito - ma sono pronto per guidare in qualsiasi situazione. Ho fatto un test privato qui l&#39;ultima volta che ho guidato la moto, &egrave; andata bene mi &egrave; piaciuto. I miei colleghi sono tutti fiduciosi ma io non lo sono, in un&#39;altra situazione direi che non importa n&eacute; il circuito n&eacute; il meteo, ma non questa volta.&rdquo;  Quali sono quindi le sue reali aspettative per il weekend? Quale il suo obiettivo? &ldquo;L&#39;obiettivo principale &egrave; essere pronto - ha aggiunto - e sentirmi a mio agio sulla moto ma vediamo come reagir&agrave; il mio corpo e il mio braccio. Vorrei essere pi&ugrave; pronto, vorrei avere un test privato ma non posso. Con il dottore abbiamo preso questa decisione perch&egrave; ci sentiamo pronti, &egrave; stata una decisione unanime. In Qatar la decisione era pi&ugrave; &ldquo;si&rdquo; che &ldquo;no&rdquo; ma non unanime. Adesso lo &egrave;, quindi ecco perch&egrave; sono qui. Non ho nessun obiettivo n&eacute; aspettative voglio solo salire in sella, avr&ograve; tempo per mettermi pressione pi&ugrave; avanti, mi aspetto di trovare dei rivali molto competitivi. Torno da un grande infortunio e non so questo ritorno come sar&agrave;&rdquo;.  MotoGP Portogallo, Martin commenta il rientro di Marc Marquez  Che Honda trover&agrave; Marc?   Dalle aspettative al pensiero di risalire in sella alla RC213V, ma la Honda sar&agrave; cambiata in assenza di Marc? &ldquo;Honda non &egrave; nella sua situazione migliore - ha spiegato - ho parlato con lo staff giapponese e stanno cercando di capire il problema, tutti i piloti devono essere ad un buon livello. Honda adesso ha grandi piloti come Pol Espargar&ograve;, Alex Marquez e Takaaki Nakagami ma stanno avendo difficolt&agrave; negli stessi punti, quindi stanno cercando di capire l&#39;assetto delle gomme anteriori, ci stanno lavorando. Le moto sono le stesse del 2020, solo con qualche miglioria, questa mattina sono stato al box per capire gli aggiornamenti. Domani inizier&ograve; con la moto di mio fratello Alex e da l&igrave; inizier&ograve; a costruire la mia moto per tornare al meglio&rdquo;.  &ldquo;Ecco qual&#39;&egrave; la mia pi&ugrave; grande preoccupazione&rdquo;   Infine, tra le tante domande fatte a Marc in conferenza stampa, due pi&ugrave; significative. &ldquo;Marc ti sei preparato anche mentalmente per questo rientro&rdquo;? E poi &ldquo;Sei pronto per la prima caduta che potrebbe arrivare?&rdquo;  &ldquo;Vorrei sentirmi normale - ha concluso Marquez - ma in realt&agrave; sento le farfalle nello stomaco. La riabilitazione &egrave; sia fisica che mentale. Dal punto di vista mentale arriver&ograve; pi&ugrave; in ritardo. Mi faccio delle domande su come reagir&agrave; il mio braccio e non mi sento forte. Le aspettative sono alte ma non mi sento nella stessa situazione degli altri piloti&rdquo;.  Poi su una possibile caduta: &ldquo;La caduta arriver&agrave;, spero il pi&ugrave; tardi possibile. E&#39; la prima cosa che ho detto al dottore. Il mio braccio deve essere pronto per affrontare una caduta, mi conosco so che spingo e il mio corpo deve essere pronto. Vorrei solo tornare a guidare come guidavo una volta questa &egrave; la mia pi&ugrave; grande preoccupazione&rdquo;.  MotoGP Portogallo: in che posizione chiuder&agrave; Marc Marquez? - SONDAGGIO 

Il pilota spagnolo &egrave; apparso preoccupato e cauto sul suo rientro e a chi lo d&agrave; gi&agrave; tra i vincenti ha detto: &ldquo;Non aspettatevi nulla da me questo weekend. La riabilitazione &egrave; sia fisica che mentale&rdquo;&nbsp;

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MotoGP Portogallo, Marc Marquez svela la sua preoccupazione più grande