        In un fine settimana ricchissimo di gare al Misano World Circuit Marco Simoncelli, tracciato su cui scatter&agrave; la stagione 2024 sia per il FIM JuniorGP che per l'Aprilia Sport Production, prender&agrave; il via anche il National Trophy 1000. Tra i piloti al via della serie organizzata dal Motoclub Spoleto (con regolamento Open e gomme Pirelli) ci sar&agrave; anche Matteo Ciprietti, pronto a debuttare tra le moto di massima cilindrata alla guida di una Ducati Panigale V4 R schierata dal team ZPM Racing dopo aver passato svariati anni in sella alle &ldquo;medie&rdquo; tra Europeo Moto2, National Trophy 600 e CIV Supersport ad alto livello. Gli abbiamo chiesto qualcosa in pi&ugrave; in vista di questa nuova sfida tra le "big bikes": ecco cosa ci ha raccontato in esclusiva. Nuova avventura per Tamburini: correr&agrave; nel MotoAmerica SSP Ciprietti: &ldquo;Ho bei ricordi nel National, spero di crearne altri&rdquo;  Matteo, sei pronto per affrontare questa nuova sfida? &ldquo;Non vedo l'ora di cominciare questa nuova avventura, decisa davvero all'ultimo minuto. Ero molto indeciso sul campionato da disputare quest'anno, ma alla fine ho optato per correre nel National Trophy 1000 con il team ZPM Racing, cos&igrave; pur trattandosi di una categoria nuova per me, effettuo lo step con una squadra che conosco gi&agrave; molto bene avendoci gi&agrave; corso insieme per diversi anni in Supersport. Sar&agrave; bello rimettersi in gioco&rdquo;. Come mai hai optato per il National Trophy 1000? &ldquo;Nel National ci sono le gomme Pirelli, con cui mi trovo molto bene, e questo ha aiutato molto nella scelta di prendere parte alla stagione. Inoltre, proprio nel National Trophy ho vinto il titolo ai tempi della Big Supersport diventando il primo campione della Supersport con una Ducati Panigale V2, perci&ograve; ho dei bellissimi ricordi a cui spero di poterne affiancare di nuovi quest'anno&rdquo;. Moto2: un GP da top rider per Foggia ad Austin, ma ora serve costanza &ldquo;Con le 1000 c'&egrave; meno respiro. L'obiettivo? Essere il miglior esordiente&rdquo;   Dopo tanti anni in SSP, com'&egrave; stato passare ad una SBK? &ldquo;Passare alle Superbike non &egrave; uno step semplice, ma non volevo correre di nuovo in Supersport e ho gi&agrave; avuto modo di provare la Panigale V4 R. Purtroppo l'ho utilizzata soltanto nei test che si sono svolti nella giornata successiva a quelli ufficiali del CIV e ho potuto percorrere una manciata di giri, perci&ograve; questo primo round a Misano sar&agrave; quasi come un ulteriore test pi&ugrave; che vero e proprio weekend di gara&rdquo;. Hai notato tante differenza dal punto di vista della guida? &ldquo;La sensazione in sella &egrave; davvero molto diversa rispetto a quando si guida una Supersport, perch&eacute; la potenza che si ha a disposizione &egrave; tantissima occorre tempo per adattarsi. Per fare un esempio, durante i test il rettilineo prima del Curvone a Misano mi sembrava molto pi&ugrave; breve, c'&egrave; meno respiro con un 1000. Ho comunque preso anche una Panigale V4 R per allenarmi, come ho annunciato direttamente sulla pista di minimoto in cui lavoro (a Giulianova, ndr)&rdquo;. Qual &egrave; il tuo obiettivo per questa stagione? &ldquo;Difficile pormi un obiettivo particolare per questa stagione visti i grandi cambiamenti che dovr&ograve; affrontare. Non penso di poter puntare fin da subito alla vittoria assoluta visto che ci sono piloti di grande esperienza che si giocheranno il titolo, ma visto che avremo anche una classifica riservata agli esordienti, stare davanti e crescere ad ogni round potrebbe essere un bel risultato per me. Detto ci&ograve;, non vedo l'ora di cominciare&rdquo;. Ascolta la nuova puntata di Motosprint Caf&egrave; Podcast       

Dopo diverse stagioni tra le medie cilindrate, questo weekend Matteo debutter&agrave; con la Ducati Panigale V4 R: ecco cosa ci ha raccontato a riguardo, in esclusiva

Ciprietti pronto per il National Trophy 1000: “Voglio rimettermi in gioco”

        Si prospetta un 2024 ricco di novit&agrave; per il National Trophy 1000, importante campionato del panorama nazionale a due ruote che l&rsquo;anno prossimo vivr&agrave; una vera e propria rivoluzione. Quanto scritto vale non solo per il calendario, che sar&agrave; formato da 6 appuntamenti non pi&ugrave; tutti vincolati al contesto CIV, ma divisi tra JuniorGP, Coppa Italia e MES, ma anche per il regolamento. National Trophy 1000: novit&agrave; 2024  Infatti, come ampiamente annunciato, la manifestazione organizzata dal Moto Club Spoleto sar&agrave; targata Pirelli, sia nella classe 1000 che nella 600, ma le novit&agrave; non termineranno qui. La classe regina del National Trophy continuer&agrave; ad avere regolamento Open, ma verr&agrave; inserito un tempo di sbarramento. La barriera cronometrica riguarder&agrave; i piloti Under 30 che, in occasione di gare ufficiali, abbiano girato a Misano (circuito di riferimento) sotto il crono di 1&rsquo;37. Non ci sar&agrave; alcuna restrizione per quanto riguarda gli Over 30. Gli organizzatori vogliono cos&igrave; ridurre i gap tra i piloti e ribadire la natura &ldquo;amatoriale&rdquo; del campionato, rimanendo allo stesso tempo un valido trampolino di lancio verso il CIV. Inoltre, all&rsquo;interno della classe 1000, ci sar&agrave; una classifica riservata ai Rookie, categoria alla quale potranno accedere tutti quei piloti che non abbiano mai preso parte a gare titolate. Per quanto riguarda la sicurezza, l&rsquo;airbag sar&agrave; obbligatorio per tutti.  Calendario Coppa Italia 2024       

Assieme al nuovo calendario, il campionato organizzato dal Moto Club Spoleto ha annunciato diversi cambiamenti in vista della prossima stagione

National Trophy 1000: tutte le novità del 2024

        Il 2024 rappresenter&agrave; un anno particolare per il National Trophy 1000, che non sar&agrave; pi&ugrave; una semplice classe di contorno del Campionato Italiano Velocit&agrave;. Dei sei appuntamenti che andranno a comporre il calendario della prossima stagione, infatti, soltanto tre saranno in concomitanza con la serie tricolore, mentre gli altri si svolgeranno in contesti inediti come il FIM JuniorGP, la Coppa Italia e il MotoEstate. Inoltre, ci saranno ben due new entry per quanto riguarda i tracciati, ovvero Cremona (in cui si correr&agrave; l'8 settembre) e Cervesina, teatro dell'ultimo round stagionale nel weekend del 13 ottobre. L'apertura sar&agrave; invece al Misano World Circuit Marco Simoncelli il 21 aprile, con anche una tappa a Vallelunga, una al Mugello ed una a Imola per un campionato che si preannuncia perticolarmente interessante. Calendario 2024 e non solo: quante novit&agrave; per il CIV Junior! Il calendario 2024 del National Trophy 1000  21 aprile: Misano (con FIM JuniorGP) 28 maggio: Vallelunga (con CIV) 23 giugno: Mugello (con CIV) 8 settembre: Cremona (con Coppa Italia) 29 settembre: Imola (con CIV) 13 ottobre: Cervesina (con MotoEstate) Dakar, tegola in casa KTM: Walkner non correr&agrave; l'edizione 2024       

Il campionato del motoclub Spoleto vivr&agrave; una vera e propria rivoluzione per la prossima annata, con anche l'arrivo di due nuovi circuiti quali Cremona e Cervesina

National Trophy 1000: il calendario di un 2024 ricco di novità

        Nuova avventura per Doriano Vietti Ramus. Il pilota piemontese prender&agrave; parte al National Trophy 2023 classe 1000 e lo far&agrave; con i colori RR Racing Team. Vietti Ramus, dal CIV SBK al National Trophy  Vietti Ramus &egrave; reduce da una stagione nel CIV classe SBK, in cui ha difeso i colori Nuova M2 Racing cogliendo 75 punti complessivi e l&rsquo;ottavo posto nella classifica generale risultando il miglior rookie della top class tricolore. Adesso Doriano, che vanta nel curriculum diverse esperienze di successo nel panorama nazionale, &egrave; atteso dalla stimolante sfida rappresentata dal campionato organizzato dal Moto Club Spoleto, in cui punter&agrave; a togliersi pi&ugrave; di qualche soddisfazione. Il fratello di Celestino parteciper&agrave; anche alla Pirelli Cup. In attesa dei primi impegni ufficiali, Vietti Ramus ha vestito i colori RR Racing Team nei recenti test di Vallelunga, svolti nel weekend scorso sul tracciato romano. CIV calendario 2023: ecco le date aggiornate       

Il fratello di Celestino, reduce da una stagione nel CIV SBK, prender&agrave; parte al campionato organizzato dal Moto Club Spoleto

National Trophy 1000: Doriano Vietti Ramus in pista con RR Racing Team

        Se vincere un campionato &egrave; difficile, confermarsi &egrave; ancora pi&ugrave; complicato: lo sa bene Gabriele Giannini, vincitore del National Trophy 2022 classe 1000 nel burrascoso finale di Imola in sella alla BMW del Team Pistard Racing. Giannini: "Prover&ograve; a riconfermarmi, amo le sfide"  Ma Gabriele non &egrave; tipo da spaventarsi di fronte a questo tipo di sfide e nel 2023 prender&agrave; nuovamente parte al Campionato organizzato dal MotoClub Spoleto, sempre con i colori della squadra capitanata da Gianluca Galesi. A dare l&rsquo;annuncio &egrave; stato lo stesso pilota di Anzio (potete leggere qui la sua storia): &ldquo;Non importa che competizione sia perch&eacute;, come diceva il buon Pel&egrave;: &lsquo;Pi&ugrave; difficile &egrave; la vittoria, pi&ugrave; grande sar&agrave; la felicit&agrave; nel vincere&rsquo;&rdquo; ha scritto il portacolori BMW citando il grande campione brasiliano, scomparso poche settimane fa. &ldquo;&Egrave; con grande orgoglio e soddisfazione che sono qui ad annunciare la mia continua e rinnovata partecipazione al National Trophy 1000 edizione 2023. Prover&ograve; a riconfermarmi, anche se so che non sar&agrave; facile&rdquo; la conclusione di Giannini. Nel 2022, Giannini ha vinto il National Trophy 1000 con 108 punti, 7 in pi&ugrave; di Simone Saltarelli, conquistando una vittoria al Mugello e altri tre secondi posti.             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da Gabriele Giannini (@gabrielegiannini19)      Trofeo Italiano Amatori: aperte le iscrizioni alla stagione 2023       

Il pilota laziale rimarr&agrave; nel Campionato organizzato dal MotoClub Spoleto per difendere il titolo conquistato nel 2022

National Trophy 1000: Gabriele Giannini ancora con Pistard Racing nel 2023

        Gabriele Giannini &egrave; tra i grandi protagonisti della stagione 2022: al suo primo anno in sella alla BMW schierata da Pistard Racing, il pilota di Anzio &egrave; in testa alla classe 1000 del National Trophy, Campionato organizzato dal Motoclub Spoleto che corre nel contesto del CIV, grazie ai tre podi conquistati nelle prime cinque gare. National Trophy 1000: Delbianco vince e infiamma Misano Gli inizi  Quella di Gabriele &egrave; una storia d&rsquo;altri tempi, di quelle che piacciono agli appassionati duri e puri: il pilota classe 2002 di Anzio non vive infatti di sole corse, ma alterna i suoi allenamenti e weekend in pista al suo lavoro di manovale.&nbsp; Gabriele, prima di passare ai successi del presente, parlaci dei tuoi inizi in moto. &ldquo;Ho iniziato all&rsquo;et&agrave; di 8 anni in minimoto con il supporto di mio padre, &egrave; grazie a lui che ho corso fino a oggi. Ho corso tra minimoto e MiniGP, poi sono arrivato nel CIV, dove ho partecipato alla PreMoto3 vincendo la categoria nel 2016, prima di passare nella Red Bull Rookies Cup. Dopo quella esperienza non propriamente positiva sono tornato nel contesto CIV, nella classe 300, senza tralasciare alcune apparizioni nella Pirelli Cup e nel National Trophy 600&rdquo;. Perch&eacute; l&rsquo;avventura nella Red Bull Rookies Cup non fu positiva? &ldquo;Fu un&rsquo;esperienza difficile perch&eacute; avevo solo due giorni di test sulle spalle e mi confrontavo con piloti fortissimi come i fratelli Oncu o Ai Ogura che, tra l&rsquo;altro, conoscevano molto meglio di me piste e moto. Non and&ograve; per il verso giusto, ma non mi diedi per vinto e continuai a crederci&rdquo;. Il sodalizio con Pistard Racing   E infatti rieccoti qui. &ldquo;Si, ci tengo a sottolineare che nel 2021 ho corso gratis nel CIV 300, in sostituzione di Samuele Marino, e poi ho ricevuto la chiamata di Pistard Racing, che riteneva il mio fisico adatto a correre tra le 1000. In effetti, con la mia corporatura, correre con la 300 non era affatto semplice. Due settimane dopo la chiusura della passata stagione ho disputato un test con il mio attuale team e adesso eccomi qui con loro. Adesso molti parlano di me, ma pochi conoscono i sacrifici fatti per arrivare fino a questo momento&rdquo;. Sacrifici che continui a fare piuttosto volentieri. &ldquo;S&igrave;, mi divido tra il mio lavoro come manovale e gli allenamenti per le gare. Coniugare le due cose non &egrave; semplice, ma penso sempre che c&rsquo;&egrave; chi sta peggio di me: voglio dire, sto facendo tanti sacrifici, ma nella vita ci sono situazioni peggiori e poi, senza sacrificarsi, come si fa a ottenere qualcosa?&rdquo;. Condivisibile. Quali sono state le tue sensazioni al via della stagione attuale? &ldquo;Mi sentivo tanto emozionato perch&eacute; sono arrivato nel team che aveva vinto il titolo nel National Trophy 1000 2021 con Roberto Tamburini e questo mi ha fatto avvertire ulteriore responsabilit&agrave;. &Egrave; stata una sensazione figlia del momento, perch&eacute; poi ho deciso di stare pi&ugrave; tranquillo e credere nelle mie potenzialit&agrave; ed &egrave; stata la decisione giusta. Ricordo che la notte che precedeva la prima gara ero tesissimo, ma gi&agrave; dal secondo round di Vallelunga ero tranquillissimo, infatti ho ottenuto la pole position in quel fine settimana e sono andato fortissimo&rdquo;. La caduta del Mugello, la sfida con DB52   Il weekend pi&ugrave; difficile dell&rsquo;anno, sinora, &egrave; stato il Mugello, in cui hai patito un infortunio piuttosto serio. &ldquo;S&igrave;, ricordo che nei primi giri in Prova mi sentivo gi&agrave; a mio agio, stavo girando molto forte con una gomma usata. Fin troppo, perch&eacute; sono scivolato e una mano mi &egrave; rimasta sotto il serbatoio della moto. Ricordo di aver trascorso il venerd&igrave; in ospedale a guardare gli altri girare attraverso il live timing, il tutto mentre il dottore mi diceva che l&rsquo;anulare della mano sinistra era in brutte condizioni. Volevo scendere in pista a tutti i costi, avevo chiesto addirittura l&rsquo;amputazione pur di correre ma, per fortuna, tutto &egrave; andato bene: ho disputato i restanti turni e ho concluso la gara al secondo posto. Il giorno dopo sono tornato a casa e sono andato sotto i ferri&rdquo;. Mettiamola sul ridere: volevi imitare Bayliss, che si fece amputare un dito a Donington 2007? &ldquo;Non ci crederai, ma ho pensato a Bayliss dopo l&rsquo;incidente e mi sono detto: &lsquo;pazienza, vorr&agrave; dire che imiter&ograve; Troy&rsquo; (ride, ndr)&rdquo;. Arriviamo all&rsquo;ultimo round, quello di Misano a fine luglio, in cui sei arrivato alle spalle di Delbianco. &ldquo;Non mi aspettavo di andare cos&igrave; forte a Misano, al cospetto di un pilota esperto come Alessandro. Nei primi tre giri avevo perso un po&rsquo; di terreno da lui e da Riccardo Russo, ma sono riuscito a recuperare rapidamente il terreno perso. Ho trascorso tutta la gara attaccato a loro e, all&rsquo;ultima curva, ho acciuffato il secondo posto&rdquo;. Sei riuscito a capire i segreti della guida di DB52? &ldquo;Stare dietro a Delbianco mi &egrave; servito tanto: Misano non &egrave; esattamente la mia pista preferita, ma stando dietro a lui e Russo ho capito che bisogna &lsquo;spigolare&rsquo; le curve per abbassare i tempi sul giro. Infatti, nella gara di luglio ho velocizzato notevolmente il mio ritmo rispetto alla gara di aprile&rdquo;. Testa al futuro  Ora sei in testa al campionato e mancano due weekend al termine: come ti prepari per il rush finale? &ldquo;Adesso effettuer&ograve; dei test a Imola per allenarmi in vista dell&rsquo;ultimo round ma prima c&rsquo;&egrave; il Mugello, la mia pista preferita. Penso di potermi giocare la vittoria, in Toscana. A Imola vedremo, non ho riferimenti in sella a una 'mille' su quel tracciato&rdquo;. Stai gi&agrave; pensando al 2023? &ldquo;Valuteremo assieme al team i passi da compiere in futuro: adesso &egrave; Gianluca Galesi (proprietario Pistard Racing, ndr) a gestirmi, considereremo eventuali offerte o magari continueremo il nostro sodalizio, sognando magari qualche apparizione nel CIV SBK o nel WorldSBK. Sia io che Pistard vogliamo crescere e potremmo farlo insieme&rdquo;. Crescerai ancora, ma continuerai con il tuo lavoro da manovale?&nbsp; &ldquo;Qualsiasi cosa far&ograve;, credo che continuer&ograve; con il mio lavoro&rdquo;. MotoGP, Marc Marquez: "Ecco cosa penso di Valentino Rossi"       

Gabriele si racconta in esclusiva: "Faccio il pilota, ma continuo a lavorare. Al Mugello mi sarei fatto amputare un dito pur di correre"

Giannini, tra pista e lavoro: il leader del National Trophy 1000 si racconta

        Il Team Bike&amp;Motor non si ferma e, dopo aver ufficializzato Raffaele Fusco al fianco di Armando Pontone nel CIV SS600, ha confermato la partecipazione di Daniele Zinni al National Trophy 1000. CIV, SS600: Luigi Montella al via con il Team Chiodo Moto Ancora insieme  Per Zinni si tratta di una meritata riconferma dopo aver terminato la scorsa stagione in ottava posizione assoluta, piazzamento che gli ha permesso di aggiudicarsi la sottoclassifica "CIV Project". Daniele va a completare il nutrito parco piloti della squadra abruzzese, che nel 2022 schierer&agrave; anche Nicola Settimo nel National Trophy 600.             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da BIKE E MOTOR RACING TEAM  (@bikemotoracingteam)            

Il pilota numero 90 continuer&agrave; la sua avventura nel campionato che lo ha visto ben figurare nel 2021

National Trophy 1000: il Team Bike&Motor riconferma Daniele Zinni

Correre in pista a costi ragionevoli, in completa sicurezza, sui circuiti italiani pi&ugrave; importanti e con un altissimo livello di competitivit&agrave; oggi &egrave; qualcosa di reale. Lo &egrave; per merito del National Trophy, che rende possibile il sogno di fare il pilota, confrontandosi con alcuni dei campioni che hanno fatto la storia del motociclismo nazionale.  Gi&agrave;, ma chi &egrave; il motociclista che sceglie di correre nel National Trophy? &quot;Non esiste una sola tipologia di pilota, pu&ograve; essere un trampolino di lancio per il semplice amatore che vuole compiere il salto di qualit&agrave;, ma da noi trovi anche il professionista che invece sceglie di correre ad alto livello per divertirsi e competere con alcuni dei migliori piloti italiani&quot;. A dirlo &egrave; Daniele Cesaretti, presidente del Moto Club Spoleto, ed &egrave; grazie al sodalizio umbro che il National raccoglie ogni anno il favore di moltissimi appassionati.  La prima edizione risale al 2007 quando il Moto Club Spoleto trasform&ograve; il Trofeo intitolato al compianto Wilmer Marsigli da competizione riservata alle due tempi a trofeo nazionale per moto di 600 e di 1000 cm&sup3;. Fino al 2012 il Trofeo &egrave; stato intitolato a un altro indimenticabile campione, Marco Papa. Dal 2013 invece ha preso la definitiva denominazione di National Trophy e oggi si disputa assieme al Campionato italiano Velocit&agrave;. Per farvi capire il valore della competizione basta dare un&rsquo;occhiata ai nomi dei piloti che hanno partecipato alle ultime edizioni: Michel Fabrizio, Luca Salvadori, Alessio Velini, Norino Brignola. Ivan Goi, Lorenzo Lanzi, Gianluca Vizziello. E poi ancora Sebastiano Zerbo, Fabrizio Perotti, Luca Conforti, Simone Sanna, Alex Polita, Fabio Massei, Alessandro Andreozzi oltre a Eddi La Marra, D&rsquo;Annunzio, Castellarin, Casalotti e Magnoni.    Lo scorso anno tra piloti iscritti in pianta stabile e le wild card, sono stati ben 58 i partecipanti che hanno corso nella classe 1000 e addirittura 61 quelli nella 600. Numeri importanti in una fase storica in cui i piloti tendono a essere sempre di meno.&nbsp;  Per scovare il segreto di tale successo, &egrave; necessario considerare due fattori: i costi limitati e la formula Open. Quest&rsquo;ultima permette l&rsquo;accesso al trofeo di tutte le moto presenti sul mercato, ma soprattutto consente un livellamento delle prestazioni tale da rendere la competizione molto pi&ugrave; equilibrata. Non &egrave; un caso che nel 2019 ai primi sei posti in classifica della classe 1000 si siano piazzate ben quattro Marche differenti.  Il ruolo del Moto Club Spoleto nell&rsquo;organizzazione &egrave; anche quello di mettere a disposizione di team e piloti alcune sponsorizzazioni attraverso una serie di premi, sconti e prezzi agevolati, opzioni rivolte a chi decide di competere nel National. Quando Cesaretti parla del &ldquo;Trophy&rdquo; gli si scalda il cuore: &quot;La soddisfazione pi&ugrave; grande per me rimane sempre quella di riuscire a portare tanti piloti diversi in pista. Vivo questa esperienza come un piccolo grande puzzle dove di volta in volta vado ad aggiungere un pezzo. Un grande risultato raggiunto? Penso a quando abbiamo fatto esordire la Panigale V4 per esempio. Ci davano dei visionari, ma a volte &egrave; bello esserlo&quot;. Come si vive il National? &quot;Tutti insieme, nel paddock, lo spirito &egrave; quello del motociclismo di una volta, grande competizione in pista, ma fuori siamo tutti amici, si passa del tempo insieme, si organizzano cene, feste...&quot;.  I progetti per il futuro del Moto Club Spoleto sono tanti: il Trofeo Centro Italia Velocit&agrave;, l&rsquo;altro evento organizzato dal club, nel 2020 passer&agrave; all&rsquo;interno della Coppa Italia Velocit&agrave;. Inserito all&rsquo;interno del Pirelli Cup si articoler&agrave; in sei round su cinque weekend di gara. Mentre il National Trophy, oltre alle sette gare che si disputeranno congiuntamente con le gare del CIV tra Misano, Imola, Mugello e Vallelunga, varcher&agrave; i confini nazionali per disputare un round di due gare (e due giorni di test) in Spagna, sul circuito di Albacete, nell&rsquo;ultimo weekend di marzo.  Al presidente, per&ograve;, oltre ai progetti, abbiamo chiesto anche un&rsquo;ultima cosa: qual &egrave; il sogno di chi organizza una competizione come questa? &quot;Un Promoter spera sempre di vedere il proprio progetto crescere e allora &ndash; conclude Cesaretti &ndash; se devo confessare, il mio sogno &egrave; quello di vedere il National Trophy correre un giorno in una tappa del Mondiale&quot;. I presupposti non mancano, buona fortuna.  ELF CIV 2020: il calendario completo 

Il trofeo riservato a 600 e 1000 di cilindrata unisce costi contenuti, piloti di prestigio e la possibilit&agrave; di correre sui principali circuiti italiani, e non soltanto

National Trophy: in pista con i campioni

Le mani sapienti ed esperte di De Cecco hanno preparato le moto di mezzo paddock SBK, dai tempi d&rsquo;oro della categoria sino ad oggi. Ferdinando, &ldquo;Nando&rdquo; per gli amici, continua il suo operato, mettendo passione e competenza in ogni pezzo da lui elaborato.  Nella sua officina di Codroipo, Friuli Venezia-Giulia, durante le festivit&agrave; natalizie ha lavorato alacramente, per arrivare pronto allo start 2020: &ldquo;Arrivata da Ducati una fiammante Panigale V4 R - spiega - ho iniziato subito a preparare tutto ci&ograve; che ci serviva nei testi di Cartagena. Siamo andati in Spagna con una moto alla prima fase dello sviluppo previsto, portando con noi relativi ricambi ed aggiornamenti&quot;.     &quot;L&rsquo;obiettivo mio e della squadra &egrave; di mettere Niccol&ograve; Rosso nelle migliori condizioni per ben figurare nel difficile National Trophy 1000, pensando anche a qualche gara da disputare in mezzo agli avversari del mondiale, con un paio di wild card SBK europee. Faremo di tutto per andare forte&rdquo;.  C&rsquo;&egrave; da crederci, considerando la determinazione del tecnico in questione.    Carico pure il pilota - Rosso - che confida molto nella Rossa: &ldquo;I test sono andati davvero bene &ndash; conferma T-Rex - i tempi registrati si sono rivelati interessanti, anche considerando che eravamo all&rsquo;inizio del nostro lavoro; siamo contenti. Faremo il National Trophy 1000, come inizio non &egrave; stato affatto male, mi sono divertito e non vedo l&rsquo;ora di tornare insella. Il team lavora alla grande, vogliamo fare bene sin dal primo appuntamento di Misano&rdquo;.  A proposito, la squadra si chiama Boccetti Racing Team e sfogger&agrave; l&rsquo;azzurro ed il rosa come colori sociali. Non &egrave; il rosso Ducati ma, come descritto, Rosso avr&agrave; comunque una Rossa e competitiva Panigale V4 R, allestita apposta per lui. 

L&rsquo;espertissimo Nando e il team Boccetti hanno portato in Spagna la Ducati V4 R con cui Niccol&ograve; affronter&agrave; il National Trophy 1000

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