        Nessun indennizzo riporter&agrave; mai in vita Nicky Hayden, venuto a mancare il 23 maggio dello scorso anno dopo essere stato investito in bicicletta cinque giorni prima. Ma se la legge italiana prevede un indennizzo fino a 6 milioni di euro, &egrave; lecito chiederlo. E cos&igrave; ha fatto la famiglia del campione americano, anzi, la sorella, che si &egrave; costituita parte civile nel procedimento per omicidio stradale che riguarda il trentunenne di Morciano alla guida dell&rsquo;auto investitrice. Il processo - L&rsquo;automobilista, infatti, &egrave; stato rinviato a giudizio, e l&rsquo;udienza si svolger&agrave; il 10 ottobre. Inizialmente aveva chiesto il rito abbreviato, ma non &egrave; stato accettato dalla sorella di Nicky Hayden che, appunto, si era riservata un&rsquo;azione civile. E&rsquo; stato appurato dalle perizie che l&rsquo;uomo alla guida stava procedendo lungo via Tavoleto in direzione mare a una velocit&agrave; di poco superiore ai 70 chilometri all'ora, in un tratto della strada dove vige il limite dei 50 chilometri orari. Secondo quanto ricostruito dalla Procura della Repubblica, se l'automobilista avesse viaggiato ai 50 all'ora "sia continuando a velocit&agrave; costante, sia reagendo e frenando, l'incidente sarebbe stato evitato&rdquo; e il povero Nicky Hayden "sarebbe transitato appena davanti al veicolo"&nbsp;evitando dunque l'impatto. D&rsquo;altra parte la difesa sostiene la responsabilit&agrave; piena di Hayden, puntando sulla tesi che, se pure l'automobilista avesse rispettato il limite di velocit&agrave;, Hayden, sarebbe comunque finito contro l'auto perch&eacute; non ha rispettato lo stop di via Ca' Raffaelli mentre viaggiava sulla sua bici da corsa. Il 10 ottobre la Procura di Rimini emetter&agrave; il primo verdetto. Una stele per Hayden - Intanto, il 9 settembre, durante la MotoGP di Misano, verr&agrave; inaugurata una stele tra via Tavoleto e Ca&rsquo; Raffaelli, nel luogo dell&rsquo;impatto che &egrave; costato la vita a &lsquo;The Kentucky Kid&rsquo;.       

Il 10 ottobre si svolger&agrave; il processo per l'omicidio stradale costato la vita al campione americano. La richiesta di risarcimento equivale al massimo previsto dalla legge

Nicky Hayden: chiesti 6 milioni di danni dalla famiglia

        Con una speciale cerimonia, il Comune di Owensboro ha svelato una statua che celebra la vita e i successi della leggenda della MotoGP Nicky Hayden, nato e cresciuto nella citt&agrave; del Kentucky. Svoltasi sul prato dell'Owensboro Convention Center, la cerimonia ha fatto parte parte dell&rsquo;evento Friday After 5 e ha visto la partecipazione dei fan di Nicky Hayden provenienti da tutto il Regno Unito. La cerimonia ha previsto anche un intervento del sindaco Tom Watson, che ha anche proclamato che il 9 giugno sar&agrave; il Nicky Hayden Day. La data non &egrave; stata scelta a caso e richiama il numero di gara di Nicky in &ldquo;formato&rdquo; americano, con il mese prima del giorno: 6/9.  "Siamo stati orgogliosi di presentare la statua in onore di Nicky", ha detto il sindaco Watson. "Non era solo un campione di motociclismo di livello mondiale, era una persona di classe mondiale, e siamo orgogliosi che Owensboro fosse la sua &nbsp;casa. Sappiamo che la sua eredit&agrave; vivr&agrave; per sempre". NICKY SAREBBE STATO ORGOGLIOSO - "Ci siamo chiesti se questa fosse una cosa che Nicky avrebbe davvero voluto&rdquo;, ha detto il fratello di Nicky, Tommy Hayden. &ldquo;Non cercava mai una pacca sulla spalla e voleva essere trattato in modo diverso dagli altri, specialmente qui a Owensboro. Nell'anno dopo la sua morte, siamo stati travolti dai messaggi di sostegno da parte della gente del posto e di persone provenienti da tutto il mondo. Riceviamo innumerevoli messaggi e lettere che ci raccontano storie su ci&ograve; che Nicky ha significato per loro e su come abbiamo toccato le loro vite. "Un certo numero di fan di Nicky aveva persino suggerito che gli sarebbe piaciuto avere un luogo dove poter rendere omaggio al loro eroe, e questa statua lo render&agrave; possibile&rdquo;, ha aggiunto Tommy Hayden. &ldquo;Inoltre, spero che le persone possano usare tutto questo come ispirazione e che serva come promemoria tangibile ai cittadini di Owensboro, che &egrave; possibile ottenere grandi cose rimanendo fedeli alla propria comunit&agrave;, proprio come Nicky. Non c'&egrave; dubbio, ora, nella mia mente, che questa &egrave; una cosa che Nicky avrebbe voluto e qualcosa di cui sarebbe stato molto orgoglioso", ha concluso il fratello di Nicky  LA STATUA - Realizzata in bronzo a grandezza naturale si trova su una base di marmo sulla quale sono incisi molti dei successi di Nicky Hayden. "Celebriamo con orgoglio i successi di The Kentucky Kid, il suo talenti, il suo amore per la famiglia e per Owensboro", ha dichiarato il sindaco Tom Watson.   Commissionata dalla citt&agrave; e dalla famiglia Hayden - i genitori, i fratelli e la fidanzata di Nicky, - la scultura in bronzo &egrave; stata creata da George Lundeen del Colorado, che era presente insieme alla famiglia di Nicky Hayden Hayden. &nbsp;       

Il comune di Owensboro ha realizzato il monumento per celebrare Kentucky Kid. "Molti fans volevano un luogo dove rendere un tributo al loro eroe. Questa statua lo rende possibile", ha detto il fratello Tommy

Una statua per Nicky Hayden

        E&rsquo; passato un anno esatto da quando Nicky Hayden fu travolto da un&rsquo;auto mentre si allenava in bicicletta nei dintorni di Misano Adriatico. La sua ultima gara era stata a Imola, quella successiva sarebbe stata a Donington, ma il pilota americano aveva deciso di concedersi qualche giorno sulla riviera romagnola, per riposarsi e al contempo per allenarsi (leggi qui). Pochi giorni dopo &ndash; il 22 maggio &ndash; il trentaseienne Nicky Hayden &egrave; morto, anche se il suo cuore batte ancora, perch&eacute; &egrave; stato donato per un trapianto dalla famiglia (leggi qui).  Da allora, tante sono state le iniziative per ricordare Nicky Hayden. Ultime, ma solo in ordine di tempo, la mostra fotografica a lui dedicata a Imola durante il mondiale Superbike (leggi qui), e un giardino a lui dedicato a Misano (leggi qui). Il processo - E&rsquo; una magra consolazione sapere che per il suo investitore &egrave; stato richiesto il rinvio a giudizio. La richiesta del procuratore Paolo Gengarelli, &egrave; giunta dopo tre perizie tecniche sulla dinamica dell&rsquo;incidente. In particolare, l&rsquo;incaricato della procura, il perito industriale Orlando Omicini, ex agente della Polizia Stradale esperto nella ricostruzione di incidenti ha accertato che il guidatore dell&rsquo;auto procedesse alla velocit&agrave; di 70 km/h, in un punto dove c&rsquo;&egrave; il limite dei 50 km/h. &ldquo;Se l&rsquo;auto avesse rispettato i limiti&nbsp; sia reagendo e frenando, sia continuando a velocit&agrave; costante, l&rsquo;incidente sarebbe&nbsp;stato interamente evitato&rdquo;, conclude perito. La ricostruzione ha accertato che Nicky Hayden, in allenamento con la bici da corsa, non rispett&ograve; lo stop: si era immesso sulla strada principale procedendo a circa 20 km/h. Ci fu dunque un concorso di colpa. L&rsquo;udienza preliminare verr&agrave; discussa il 13 giugno.  Ma nessun giudice e nessuna pena inflitta all&rsquo;investitore ci ridaranno mai il sorriso del Kentucky Kid, il campione del mondo della 500 che dal 2016, dopo 13 anni di Motomondiale, era passato nel mondiale Superbike. Ma che continua a vivere nei ricordi di tutti gli appassionati.       

Era il 17 maggio del 2017 quando il campione del mondo veniva travolto con la sua bicicletta nei dintorni di Misano, morendo dopo cinque giorni di coma. L'investitore &egrave; stato indagato

Nicky Hayden: un anno fa lo schianto fatale

        Sar&agrave; una tappa speciale quella che si svolger&agrave; questo weekend sul circuito californiano di Laguna Seca: sar&agrave; dedicata infatti a Nicky Hayden, il pilota "di casa" su questo tracciato, che &egrave; scomparso dopo le gare di Imola, per un assurdo incidente in bicicletta nei dintorni di Misano.&nbsp; L'ottavo round del mondiale Superbike vedr&agrave; rinnovarsi la sfida tra Jonathan Rea e Tom Sykes, i due piloti Kawasaki separati da 50 lunghezze, mentre Chaz Davies, che insegue con 111 punti di svantaggio, far&agrave; di tutto per tornare in pista dopo l'infortunio in gara1 a Misano, dove si &egrave; fratturato una vertebra. Questi gli orari per non perdere neanche un attimo del weekend di gare sulla pista del leggendario "Cavatappi" Italia 2 Sabato 19:45: Superbike - Qualifiche Superpole (inizio SP1 alle 20:00; SP2 alle 20:25)  22:40: Superbike - Gara-1 (partenza ore 23:00) Domenica 22:40: Superbike - Gara-2 (partenza ore 23:00) Italia 1/HD Sabato1:40: Superbike - Gara-1 (differita) Eurosport Sabato23:00: Superbike - Gara-1 Domenica 22:15: Superbike - Gara-1 (differita) 23:00: Superbike - Gara-2 Eurosport 2 Sabato 20:00: Superbike - Qualifiche Superpole (inizio SP1 alle 20:00; SP2 alle 20:25)  00:30: Superbike - Gara-1 (differita) Domenica 20:00: Superbike - Gara-1 (differita) 00:30: Superbike - Gara-2 (differita)       

Con il fuso orario della California. da noi le gare saranno alle 23. Qui tutta la programmazione del weekend sulla pista del leggendario "Cavatappi"

SBK Laguna Seca: gli orari TV

Hayden tribute. Due fascicoli, che si possono staccare e conservare, dedicati al campione americano. Nel primo, gi&agrave; in edicola insieme al numero 22 di Motosprint, abbiamo raccontato la storia di Hayden nel periodo in cui ha vissuto in America. Tante foto inedite, di un Nicky giovanissimo. Un bambino, che a soli 3 anni, dopo avere visto una gara a Indianapolis, ha guidato per la prima volta una moto da dirt track. Passione smisurata per il motociclismo, una famiglia eccezionale, tanto lavoro per diventare un campione. Nel secondo fascicolo di Hayden tribute, in edicola la prossima settimana, da marted&igrave; 6 giugno, insieme al numero 23 di Motosprint,&nbsp;ripercorreremo la seconda parte della carriere di Nicky, nel mondiale. 

Due fascicoli per ricordare il campione americano.&nbsp;Il primo &egrave; gi&agrave;&nbsp;in edicola sul numero 22 di Motosprint. Il secondo sar&agrave; disponibile la prossima settimana, da marted&igrave; 6 giugno.

Hayden tribute: il doppio ricordo di Nicky su Motosprint

Il funerale di Nicky Hayden si &egrave; tenuto ieri, una settimana dopo la sua scomparsa, a Owensboro nel cuore del Kentucky. Il feretro ha attraversato le strade della sua citt&agrave; natale, seguito da un lungo corteo, per poi arrivare nella St. Stephen Cathedral Church, dove la cerimonia &egrave; stata trasmessa in diretta su Facebook. In chiesa c&rsquo;era tutta la sua famiglia, a partire dai genitori Earl e Rose, dai fratelli Tommy e Roger Lee e dalle sorelle Jenny e Kathleen; al loro fianco la fidanzata Jackie e poi tantissima gente comune tra cui Colin Edwards.  &quot;Nicky era un uomo di fede e veniva qui tutte le domeniche in cui era a casa - ha ricordato il sacerdote durante la funzione - potremmo parlare di tutti i successi di Nicky, ma voglio parlare del figlio, del ragazzo, del fratello. La domanda oggi &egrave; &lsquo;perch&eacute;?&rsquo; e le parole per rispondere sono vuote, rimane un mistero. Nicky era un eroe, un campione del mondo ma era anche un figlio, un fratello, uno zio e un amico. Ci sono tanti aggettivi per descrivere Nicky, ma soprattutto era un dono che abbiamo condiviso con il mondo. Tutti dobbiamo essere orgogliosi di averlo conosciuto. Mi ha insegnato l&rsquo;importanza di perdonare ed essere perdonati&rdquo;.  A margine del funerale, la famiglia Hayden ha annunciato di aver istituito un fondo, il &ldquo;Nicky Hayden Memorial Fund&rdquo; per raccogliere delle donazioni per i bambini disagiati della contea. La Dorna, invece, ha comunicato che Aspar, Ducati e Honda esporranno le motociclette con cui Hayden ha corso e lo faranno al Mugello in questo weekend. Ci saranno le MotoGP ma anche le Superbike delle ultime due stagioni, ovvero la CBR1000RR SP Fireblade e la nuova CBR1000RR SP2 Fireblade. 

Il funerale di Nicky Hayden si &egrave; tenuto ieri, una settimana dopo la sua scomparsa, a Owensboro nel cuore del Kentucky.

L&#39;ultimo saluto a Nicky Hayden

Hanno lottato uno contro l&#39;altro. Sono stati compagni per ben due volte di squadra, in Honda e Ducati. Le traiettorie di Valentino Rossi e Nicky Hayden si sono incrociate molte volte e ora il nove volte campione invia i suoi auguri all&#39;amico, in gravi condizioni in seguito all&#39;incidente avvenuto mercoled&igrave; pomeriggio nei pressi di Misano Adriatico.&nbsp;  &quot;Nicky &egrave; uno dei migliori amici che ho avuto nel paddock - &nbsp;si legge sul profilo Facebook di Rossi -&nbsp;&nbsp;Siamo stati compagni di squadra con la Honda nel suo anno da rookie, il 2003, quando era un giovane debuttante alla prima esperienza europea. Quella stagione si chiuse con il mondiale per me e con il suo primo podio a Phillip Island. Dopo qualche anno abbiamo lottato uno contro l&#39;altro per il mondiale 2006 fino all&#39;ultima gara e alla fine, purtroppo per me, mi ha battuto ed &egrave; diventato il campione del mondo della MotoGP. Dopo la gara ci siamo dati la mano e ci siamo abbracciati.in seguito siamo stati ancora compagni di squadra nei difficili anni della Ducati, quando parecchie volte abbiamo lottato all&#39;ultimo sangue, magari per conquistare l&#39;ultimo posto nella top five. Nicky veniva spesso al Ranch, dove era sempre uno spettacolo vederlo e cercare di carpire qualche segreto battagliandoci insieme, perch&eacute; lui &egrave; uno dei pi&ugrave; veloci flattisti del mondo e prima di passare all&#39;asfalto ha vinto le pi&ugrave; importanti gare di Flat Track americano come il Peoria TT. Il pi&ugrave; bel ricordo che ho di lui per&ograve; &egrave; quando &egrave; venuto a darmi la mano dopo la sfortunata gara di Valencia 2015, durante il giro d&#39;onore. Per lui era l&#39;addio alla MotoGP, io avevo appena perso il mondiale. Il suo sguardo di supporto dentro il casco &egrave; uno dei pochi ricordi positivi che ho di quel giorno. Forza Nicky, siamo tutti con te&quot;. 

L&#39;ex avversario e compagno di squadra invia un messaggio pubblico al pilota, in condizioni critiche dopo essere stato investito in bicicletta

Incidente Hayden, Rossi: &quot;Forza Nicky siamo con te&quot;

Una volta erano avversari. Poi compagni. Ora colleghi a distanza. Nicky Hayden (che ieri ha da poco compiuto&nbsp;35 anni) e Valentino Rossi sono stati tra i protagonisti di un decennio abbondante di MotoGP e ora il Kentucky Kid si ritrova a tifare per il Dottore. Reduce da una sfortunata 8 Ore di Suzuka (vedi immagine) il campione del mondo 2006 sta ricaricando le batterie in vista del 10&deg; round stagionale della SBK (8-10 settembre al&nbsp;Lausitzring) e al momento &egrave; al 6&deg; posto in classifica generale.  Riguardo al suo ex compagno di squadra in Ducati (lo scorso anno aveva dichiarato:&nbsp;&laquo;Valentino Rossi &egrave; stato il compagno di squadra che mi ha copito di pi&ugrave;&raquo;)&nbsp;lo statunitense ha dichiarato:&nbsp;&laquo;Vale &egrave; veloce e spero che possa tornare a vincere il titolo. Quest&#39;anno ha avuto qualche brutta gara, e di solito non &egrave; cos&igrave;, ma questo non fa che dimostrare quanto sia competitiva la MotoGp&raquo;. Il mondiale, secondo Hayden, non &egrave; assolutamente chiuso: &laquo;Sarebbe da stupidi dire che Marquez ha gi&agrave; vinto. Quando si va nella seconda met&agrave; della stagione diventa pi&ugrave; duro e tutto pu&ograve; cambiare molto rapidamente. &Egrave; una competizione incredibile e imprevedibile, basta guardare cos&#39;&egrave; successo nelle ultime due gare: per questo che amiamo questo sport&raquo;.  Ufficiale, Bradl in SBK con Honda nel 2017: &quot;Sar&agrave; fantastico lavorare con Hayden&quot; 

Il pilota Honda SBK augura all&#39;ex compagno di vincere il 10&deg; titolo mondiale

Nicky Hayden: &quot;Spero che in MotoGP vinca Rossi&quot;

Nicky Hayden ha concluso al quarto posto la due giorni di test di Jerez, confermando di aver trovato subito il feeling con la Honda ufficiale.  In un'intervista a WorldSBK, Hayden ha dichiarato che con questa Superbike si sta veramente divertendo anche perch&eacute;...  &ldquo;Sono due moto e bisogna guidarle. Io vengo dai 4 tempi, quando correvo nell'AMA Supersport e Superbike, quindi in un certo senso posso dire che sono tornato a casa", ha detto Hayden. "Una moto &egrave; una moto... questa &egrave; divertente da guidare, e forse pu&ograve; esserlo molto di pi&ugrave; di una MotoGP. Quella della MotoGP ha pi&ugrave; cavalli, ma questa ha un'elettronica migliore rispetto a quella che ho guidato nella passata stagione, la Open Honda, quindi mi piace. C'&egrave; ancora molto che devo imparare ma la moto &egrave; divertente da guidare!&rdquo;  Come stanno andando i test?  &ldquo;I giorni passano velocemente, soprattutto con questo tempo umido. Mi sto solo mettendo alla prova, sto conoscendo la nuova moto... bisogna provare cose diverse e diversi aspetti della messa a punto, ma tutto sta andando bene. Mi piace la moto e sono felice di essere qui. Phillip Island arriver&agrave; molto velocemente!&rdquo;  Cosa pensi del compagno di squadra Michael van der Mark?  &ldquo;Ha fatto delle grandi gare nella scorsa stagione e so che anche nella 'Otto ore di Suzuka' &egrave; stato autore di buone prestazioni e ha impressionato positivamente molta gente. Non l'ho ancora visto in azione, ma sicuramente ne avr&ograve; l'occasione. &Egrave; un giovane ragazzo con talento; ha un proprio stile e anche carattere e questo credo sia un bene per il campionato. &Egrave; una buona cosa avere un compagno di squadra veloce e condividere i dati. Avere molti dati e referenze incrociate &egrave; qualcosa di importante&rdquo;.  In calendario c'&egrave; anche una trasferta a Laguna Seca. La pista ti piace?  &ldquo;Non vedo l'ora di tornare a correre a Laguna Seca e vedere cosa posso fare. &Egrave; una pista speciale per me e anche l'atmosfera che c'&egrave; &egrave; speciale. Nel 2002 ho fatto una wildcard e and&ograve; bene, ma in AMA Superbike l'anno prima avevo vinto. Sono passati diversi anni, ma non vedo l'ora di tornare a correre su questa pista. C'&egrave; ancora tanta strada davanti, prima bisogna pensare a Phillip Island, che &egrave; un'altra bella pista. Mi piace e l&igrave; ho conquistato molti podi&rdquo;  Il tuo passaggio dalla MotoGP alla Superbike ha sollevato qualche critica. Cosa ne pensi?  "Le persone dicono quello che vogliono e non gli do importanza. Sento che devo sempre dimostrare qualcosa, certamente non sarei venuto qui se non fossi stato all'altezza. Non &egrave; necessario parlarne, bisogna solo provare a dimostrarlo&rdquo;.

"Una moto &egrave; una moto... questa &egrave; divertente da guidare, e forse pu&ograve; esserlo molto di pi&ugrave; di una MotoGP", dice Hayden

Hayden: Sono tornato a casa

Nicky Hayden ha lasciato la MotoGP dopo tante stagioni e tante amicizie coltivate nel paddock. Una di queste &egrave; l'amicizia con Stefan Bradl: i loro motorhome erano spesso parcheggiati vicini nel paddock. Speedweek.com ha intervistato il pilota tedesco per chiedergli cosa pensa del passaggio di Nocky Hayden nel mondiale Superbike.  "Nicky &egrave; stato molto a lungo in MotoGP e ha vinto anche un titolo mondiale. Questo &egrave; qualcosa di speciale", ha detto Stefan Bradl. "E' stato lui stesso a dirmi che alla sua et&agrave; ha un senso fare questo passo. Si tratta sicuramente una nuova sfida per lui. Mi ha detto di essere molto contento. Penso che potrebbe essere il primo pilota a conquistare un titolo mondiale sia in MotoGP che in Superbike".  Il 34 enne Nicky Hayden correr&agrave; in sella alla Honda ufficiale, che nella stagione appena trascorsa ha portato al 6&deg; e 7&deg; posto Sylvain Guintoli e Michael Van dder Mark. Nei primi test della Superbike a Jerez, 'Kentuky Kid' ha snocciolato parecchi giri per abituarsi alla CBR1000RR e alle gomme Pirelli e alla fine ha concluso con un ottimo quarto posto dietro a Sykes, Rea e Fores.  "E' stata una sua decisione e come tale va rispettata. Se ha la possibilit&agrave; di vincere il titolo non &egrave; possibile ancora valutarlo, ma la sua presenza far&agrave; sicuramente del bene al mondiale Superbike", conclude Bradl.  Non va dimenticato che nel 2006 Nicky Hayden &egrave; stato il pilota capace di interrompere la striscia vincente di Valentino Rossi, che aveva conquistato cinque titoli consecutivi. In un finale ad alta tensione a Valencia, Hayden ha mantenuto i nervi saldi, mentre Rossi &egrave; caduto. E con il terzo posto alle spalle di Troy Bayliss e Loris Capirossi, l'americano conquist&ograve; il mondiale. Ed &egrave; certo che anche nel mondiale Superbike di quest'anno molti occhi saranno puntati su di lui.  Fiammetta La Guidara  Foto Speedweek.com  &nbsp;  &nbsp;

"Penso che potrebbe essere il primo pilota a conquistare un titolo mondiale sia in MotoGP che in Superbike", dice Bradl

Bradl: "Hayden pu&ograve; vincere"

Ronald ten Kate &egrave; sicuro che il suo Honda World Superbike Team potr&agrave; lanciare un assalto al titolo con l&rsquo;arrivo di Nicky Hayden, che si affiancher&agrave; a Michael van der Mark nel 2016.  Con quello che il patron della squadra olandese descrive come &lsquo;dream team&rsquo;, composto dal Campione del Mondo Supersport 2014 e dall&rsquo;iridato MotoGP 2006, le premesse per far bene ci sono tutte.  &ldquo;Penso che abbiamo una coppia di piloti notevole per il prossimo anno&rdquo;, ha detto ten Kate ai microfoni di WorldSBK.com. &ldquo;Con il giovane Michael, che ha fatto cos&igrave; bene nella sua stagione di esordio e Nicky Hayden possiamo dire di avere un dream team&rdquo;.  Dopo aver ripetuto che per van der Mark si trattava comunque della stagione d&rsquo;esordio in WorldSBK, ten Kate non ha negato l&rsquo;arrivo in future di una nuova Honda CBR1000RR Fireblade  &ldquo;Beh, dipende quanto va lontano il nostro orizzonte, ovviamente&rdquo; ha detto sorridendo. &ldquo;Nel mio orizzonte c&rsquo;&egrave; qualcosa di nuovo in arrivo&hellip; dai, chiudamo questa conversazione. Il mio orizzonte &egrave; un po&rsquo; differente dal vostro, posso confermarlo&rdquo;, aggiunge ridendo.  &ldquo;Per&ograve; guardiamo all&rsquo;orizzonte che entrambi riusciamo a vedere, ovvero il prossimo anno, in cui avremo un&rsquo;ottima coppia di piloti ed una moto che &egrave; tornata su buoni livelli. Non vedo l&rsquo;ora di tornare a lottare per il titolo. Noi siamo pronti&rdquo;,&nbsp;conclude Ten Kate.   sdvijdsonald ten Kate &egrave; sicuro che il suo Honda World Superbike Team pu&ograve; lanciare un assalto al titolo con l&rsquo;arrivo di Nicky Hayden, che si affiancher&agrave; a Michael van der Mark nel 2016.  Con quello che il patron della squadra olandese descrive come &lsquo;dream team&rsquo;, composto dal Campione del Mondo Supersport 2014 e dall&rsquo;iridato MotoGP 2006, le premesse per far bene ci sono tutte.  &ldquo;Penso che abbiamo una coppia di piloti notevole per il prossimo anno&rdquo; ha detto ten Kate ai microfoni di WorldSBK.com. &ldquo;Con il giovane Michael, che ha fatto cos&igrave; bene nella sua stagione di esordio e Nicky Hayden possiamo dire di avere un dream team&rdquo;.  Dopo aver ripetuto che per van der Mark si trattava comunque della stagione d&rsquo;esordio in WorldSBK, ten Kate non ha negato l&rsquo;arrivo in future di una nuova Honda CBR1000RR Fireblade  &ldquo;Beh, dipende quanto va lontano il nostro orizzonte, ovviamente&rdquo; ha detto sorridendo. &ldquo;Nel mio orizzonte c&rsquo;&egrave; qualcosa di nuovo in arrivo&hellip; dai, chiudamo questa conversazione. Il mio orizzonte &egrave; un po&rsquo; differente dal vostro, posso confermarlo (ride)&rdquo;.  &ldquo;Per&ograve; guardiamo all&rsquo;orizzonte che entrambi riusciamo a vedere, ovvero il prossimo anno, in cui avremo un&rsquo;ottima coppia di piloti ed una moto che &egrave; tornata su buoni livelli. Non vedo l&rsquo;ora di tornare a lottare per il titolo. Noi siamo pronti&rdquo;.  - See more at: http://www.worldsbk.com/it/notizie/2015/Ten+Kate+Il+dream+team+Honda+pu+lottare+per+il+titolo#sthash.K2FiXo4I.dpuf   onald ten Kate &egrave; sicuro che il suo Honda World Superbike Team pu&ograve; lanciare un assalto al titolo con l&rsquo;arrivo di Nicky Hayden, che si affiancher&agrave; a Michael van der Mark nel 2016.  Con quello che il patron della squadra olandese descrive come &lsquo;dream team&rsquo;, composto dal Campione del Mondo Supersport 2014 e dall&rsquo;iridato MotoGP 2006, le premesse per far bene ci sono tutte.  &ldquo;Penso che abbiamo una coppia di piloti notevole per il prossimo anno&rdquo; ha detto ten Kate ai microfoni di WorldSBK.com. &ldquo;Con il giovane Michael, che ha fatto cos&igrave; bene nella sua stagione di esordio e Nicky Hayden possiamo dire di avere un dream team&rdquo;.  Dopo aver ripetuto che per van der Mark si trattava comunque della stagione d&rsquo;esordio in WorldSBK, ten Kate non ha negato l&rsquo;arrivo in future di una nuova Honda CBR1000RR Fireblade  &ldquo;Beh, dipende quanto va lontano il nostro orizzonte, ovviamente&rdquo; ha detto sorridendo. &ldquo;Nel mio orizzonte c&rsquo;&egrave; qualcosa di nuovo in arrivo&hellip; dai, chiudamo questa conversazione. Il mio orizzonte &egrave; un po&rsquo; differente dal vostro, posso confermarlo (ride)&rdquo;.  &ldquo;Per&ograve; guardiamo all&rsquo;orizzonte che entrambi riusciamo a vedere, ovvero il prossimo anno, in cui avremo un&rsquo;ottima coppia di piloti ed una moto che &egrave; tornata su buoni livelli. Non vedo l&rsquo;ora di tornare a lottare per il titolo. Noi siamo pronti&rdquo;.  - See more at: http://www.worldsbk.com/it/notizie/2015/Ten+Kate+Il+dream+team+Honda+pu+lottare+per+il+titolo#sthash.K2FiXo4I.dpuf 

&ldquo;Con il giovane Michael Van der Mark, che ha fatto cos&igrave; bene nella sua stagione di esordio e Nicky Hayden abbiamo un dream team&rdquo;, dice Ten Kate

Ten Kate: "Pronto per il titolo"

Come vi abbiamo anticipato questa mattina, Honda ha annunciato oggi la coppia di piloti che difender&agrave; i colori del colosso giapponese nell&rsquo;edizione 2016 del Mondiale Superbike. Ad affiancarsi al confermato Michael van der Mark sar&agrave; infatti Nicky Hayden (leggi qui).  Il pilota americano ha trascorso tredici stagioni nel Motomondiale, accumulando pi&ugrave; di 200 partenze di gara con 28 podi e tre successi. Nel 2006 ottenne il titolo di Campione del Mondo MotoGP.  Dopo essere cresciuto nel flat-track, disciplina intrapresa gi&agrave; dall&rsquo;et&agrave; di tre anni, Hayden ha fatto il passaggio all&rsquo;asfalto in occasione del suo sedicesimo compleanno, a met&agrave; della stagione 1997. Nel 1998 vinse la Supersport americana, prima di fare il salto nella AMA Superbike nel 2000. Due anni pi&ugrave; tardi &egrave; diventato il pi&ugrave; giovane vincitore della AMA Superbike, portando la Honda VTR1000SP (RC51) al successo finale all&rsquo;et&agrave; di 21 anni (nella foto in apertura).  Hayden torna quindi alle sue origini e continuer&agrave; il suo percorso insieme a Honda nelle derivate dalla serie. Un eventuale successo nella competizione lo renderebbe il primo pilota a vincere sia la MotoGP che il Mondiale Superbike.  Il suo compagno di squadra nel 2016 sar&agrave; il confermatissimo Michael van der Mark, uno dei pi&ugrave; entusiasmanti e talentuosi giovani piloti della serie. Il ventiduenne &lsquo;olandese volante&rsquo; ha fatto il suo percorso di ascesa sempre con Honda, vincendo il Campionato Europeo Superstock 600 nel 2012 ed il Mondiale Supersport lo scorso anno. Van der Mark ha inoltre vinto per due anni consecutivi la 8 Ore di Suzuka (2013 e 2014).  Il team comincer&agrave; i test invernali 2016 questo novembre, per quella che rappresenter&agrave; la prima presa di contatto con la Honda Superbike.    &ldquo;Il mio prossimo passo &egrave; la Superbike con Honda! Sono davvero entusiasta ovviamente di rimanere con Honda, in quanto &egrave; il costruttore con il quale ho avuto il maggior successo in carriera", ha detto Nicky Hayden. "Il Mondiale Superbike &egrave; un campionato che ho seguito molto da vicino da piccolo, quando erano tanti i piloti americani che si davano battaglia nelle prime posizioni. Credo che questo sia il momento giusto per questo passaggio, nonch&eacute; il team adatto con cui farlo. So che avr&ograve; molto da imparare e che sar&agrave; una grande sfida, ma ho un gran desiderio di mettermi alla prova. Vorrei ringraziare tutti coloro che mi hanno dato il loro supporto attraverso la mia carriera MotoGP. &Egrave; stato un bel percorso, ma ora &egrave; tempo di andare avanti e di provare qualcosa di diverso&rdquo;.  &ldquo;Guardo gi&agrave; con attesa alla stagione 2016!" ha annunciato&nbsp;Michael van der Mark. "Quest&rsquo;anno siamo migliorati molto e credo che l&rsquo;esperienza fatta su ogni tracciato mi far&agrave; da base per quello che viene. Negli ultimi due round la moto &egrave; migliorata molto e questo ci ha permesso di avvicinarci ai primi. Questo era il nostro obiettivo per la stagione. Il prossimo sar&agrave; ovviamente quello di ottenere una vittoria, ma sono fiducioso che il prossimo anno saremo in grado di lottare per questo. Sono felice che Nicky sar&agrave; il mio compagno di squadra il prossimo anno e credo che riusciremo ad imparare molto l&rsquo;uno dall&rsquo;altro nel corso della stagione&rdquo;.     

"Honda &egrave; il costruttore con il quale ho avuto il maggior successo in carriera", dice Hayden dopo l'annuncio del passaggio in Superbike

Hayden: E' tempo di andare avanti!

 Correre davanti al proprio pubblico d&agrave; sempre un'emozione in pi&ugrave; ai piloti. E Nicky Hayden si sta preparando al meglio per la&nbsp; gara di casa con il team Aspar. &Egrave; l&rsquo;unico americano che corre in MotoGP e per Nicky Hayden il Red Bull Indianapolis GP &egrave; la gara pi&ugrave; attesa perch&eacute; si disputa davanti al pubblico di casa. Dopo aver saltato l&rsquo;evento dell&rsquo;anno scorso a causa di un infortunio, il pilota dell&rsquo;Aspar MotoGP Team spera di regalare un grande spettacolo ai suoi tifosi. Hayden ha parlato anche dei propositi per la seconda met&agrave; della stagione, ben al di sopra dei risultati ottenuti fino ad ora:  &ldquo;Sono felicissimo di correre a Indianapolis, &egrave; il mio vero Gran Premio di casa perch&eacute; abito qui vicino. Purtroppo l&rsquo;anno scorso non ho potuto disputare questa gara a causa di un infortunio ed &egrave; stato difficile restare a guardare", dice Hayden. "Non ho avuto modo di valutare personalmente le modifiche del tracciato, stando a quando hanno detto gli altri piloti, la pista &egrave; migliorata molto e non vedo l&rsquo;ora di provarla! Durante gli stessi giorni del nostro Gran Premio si svolger&agrave; anche il Campionato Moto America. Loro inizieranno a girare dal gioved&igrave; ed &egrave; positivo per noi perch&eacute; lasceranno gi&agrave; un po&rsquo; di gomma sull&rsquo;asfalto.  "Non &egrave; un segreto: la prima met&agrave; della stagione non &egrave; andata come speravamo. Per fortuna in queste tre settimane ho avuto la possibilit&agrave; di riposarmi e di allenarmi. Sono sicuro che nelle prossime gare riusciremo a migliorare il livello&rdquo;,&nbsp;conclude Nicky Hayden.  

"L&rsquo;anno scorso non ho potuto disputare questa gara a causa di un infortunio ed &egrave; stato difficile restare a guardare", spiega Nicky Hayden

MotoGP, Hayden: "A Indy sono a casa!"

Nicky Hayden, il dirt track come riabilitazione

La riabilitazione di Nicky Hayden

  Leon Camier diventer&agrave; il terzo pilota inglese della griglia di partenza della MotoGP: esordir&agrave; nella classe regina in questo fine settimana a Indianapolis al posto dell&rsquo;infortunato Nicky Hayden nel team Drive M7 Aspar.  Con Hayden convalescente dopo l&rsquo;intervento chirurgico al polso destro, sar&agrave; Leon Camier ad affiancare Hiroshi Aoyama sulla Honda RCV1000R per i round di Indianapolis e di Brno. Inizia cos&igrave; la seconda parte della stagione, con il pilota inglese &ndash; 28 anni luned&igrave; prossimo &ndash; che in realt&agrave; doveva iniziare quest&rsquo;anno l&rsquo;avventura con IodaRacing Project, prima delle difficolt&agrave; dovute alla perdita dello sponsor.  Farai il tuo debutto in MotoGP a Indianapolis. Come ti senti?  "Sono entusiasta! La cosa pi&uacute; bella che poteva capitarmi! Non mi aspetto nulla, ho solo da imparare. Per me sar&agrave; tutto nuovo: il team, la moto, le gomme e i freni, per non parlare della pista. Ad esser onesti, si tratta di una grande sfida!"  Come sono andate le cose con Aspar?  "Una volta sfumata l&rsquo;occasione con Ioda, sono salito sulla BMW Superbike dopo l&rsquo;incidente di Sylvain Barrier. Ho fatto solo poche gare, ma mi sono trovato bene. Terminata l&rsquo;esperienza, c&rsquo;&egrave; stato un primo contatto telefonico con Aspar, sapevano che ci poteva esser un problema col polso di Nicky: dovevo tenermi pronto nel caso lui non ce l&rsquo;avesse fatta a correre. Poi lui ha deciso di operarsi e mi hanno chiamato".  Hai un obiettivo preciso per questo weekend?  "Al momento nessuno. Prendo tutto come viene, proprio perch&eacute; sar&agrave; tutto nuovo e sconosciuto per me. Lo imparer&ograve; strada facendo, nelle qualifiche, nel warm-up e cos&igrave; via. Sono certo di poter migliorare. Molti piloti vengono dalla Superbike, e si sono presi quasi un anno per imparare; a me toccher&agrave; farlo gi&agrave; nelle prime curve [ride]!"  Nicky Hayden potrebbe anche non farcela per Brno, e tu potresti ritrovarti anche a gareggiare nel Gran Premio di casa a Silverstone...  "Sarebbe un sogno per me! Ma non auguro nulla di male a Nicky; so bene quanto &egrave; frustrante non poter correre e vedere qualcun altro in sella alla tua moto, anche se per una circostanza temporanea. Nell&rsquo;ambiente del paddock Nicky &egrave; rispettato, ma in realt&aacute; mi piacerebbe tantissimo correre nel mio Gran Premio di casa".  &Egrave; troppo presto per parlare del futuro?  &ldquo;Non sono interessato a entrare in MotoGP senza una soluzione competitiva. Lo stesso vale per il Mondiale Superbike. La strada verso cui si stanno dirigendo i regolamenti &egrave; quella di avvicinare le prestazioni delle moto; a quanto vedo anche la MotoGP sta andando in questa direzione, avvicinando le moto davanti a quelle di met&agrave; schieramento. Le mie opzioni sono tutte aperte al momento. Nel Mondiale Superbike tutti inizieranno a discutere del 2015 solo a partire dal prossimo mese, vedr&ograve; cosa mi si presenter&aacute;".  Hai parlato con qualche team MotoGP per una sella nel 2015?  "Ci sono stati dei contatti ma adesso aspettiamo e vediamo cosda si muove. Siamo solo all&rsquo;inizio ed &egrave; veramente troppo presto per discutere e valutare in questo momento".  

Il pilota inglese esordir&agrave; nella classe regina questo fine settimana a Indianapolis al posto dell&rsquo;infortunato Nicky Hayden nel team Drive M7 Aspar

 Indianapolis: Camier debutta in MotoGP

   Indianapolis ospiter&agrave; la decima tappa dei 18 Gran Premi della stagione MotoGP, con Marc Marquez che l&rsquo;anno scorso vinse la gara della classe regina al suo primo tentativo. Per gli amanti delle statistiche, qualche curiosit&agrave; sul round del Motor Speedway.  - Per la settima volta consecutiva il circuito di Indianapolis ospita un Grand Prix: la prima assoluta si tenne nel 2008.  - Per la 26&ordf; volta un Gran Premio di motociclismo si svolger&agrave; negli USA. I primi due eventi ebbero luogo nel 1964 e nel 1965 in quel di Daytona. 15 GP si sono tenuti a Laguna Seca, quindi i sei appuntamenti di Indianapolis e i due recenti al Circuit of the Americas.  - I piloti Yamaha hanno conquistato la vittoria in MotoGP nelle prime due uscite a Indianapolis, mentre i loro rivali della Honda si sono aggiudicati gli ultimi quattro appuntamenti.  - Il terzo posto conquistato da Nicky Hayden nel 2009 &egrave; tutt&rsquo;ora l&rsquo;unico podio in MotoGP di un pilota Ducati a Indianapolis.  - Nei primi quattro appuntamenti della MotoGP a Indianapolis, un pilota americano &egrave; sempre finito sul podio ogni anno: Nicky Hayden arriv&ograve; secondo nel 2008 e terzo nel 2009, cos&igrave; come Ben Spies, secondo nel 2010 e terzo nel 2011. Nel 2012 il primo americano a tagliare il traguardo fu Colin Edwards in 13&ordf; posizione, mentre l&rsquo;anno scorso Nicky Hayden concluse nono.  - Dani Pedrosa &egrave; l&rsquo;unico pilota ad aver colto pi&ugrave; di una singola affermazione nella classe MotoGP a Indianapolis: nel 2010 e nel 2012.  - Jorge Lorenzo ha conquistato a Indianapolis pi&ugrave; podi di qualsiasi altro pilota, salendovi in ben 5 occasioni.  - Soltanto cinque piloti dello schieramento hanno preso parte a tutte le precedenti sei edizioni della MotoGP al circuito di Indianapolis: Jorge Lorenzo, Andrea Dovizioso, Colin Edwards, Valentino Rossi e Dani Pedrosa.    

In attesa che si accendano i motori, curiosit&agrave; e statistiche sul decimo Gran Premio della stagione

MotoGP: aspettando Indianapolis

Nicky Hayden non correr&agrave; n&eacute; il GP Indianapolis del 10 agosto, n&eacute; il GP di Brno del 17: al suo posto sulla Honda del Team Aspar salir&agrave; invece Leon Camier.  A pochi giorni dall&rsquo;operazione (la seconda in questa stagione) al polso destro, Nicky &egrave; stato visitato e il dottor James Chao, il medico che lo ha operato a San Diego, la riabilitazione sta procedendo bene, ma la guarigione completa necessita di tempo. Ieri gli &egrave; stato iniettato plasma ricco di piastrine per accelerare la guarigione e rigenerare la struttura ossea, oltre a sedute di magnetoterapia.  &ldquo;Anche se operarsi durante la stagione non &egrave; il massimo sappiamo che gli infortuni fanno parte del nostro sport e dobbiamo imparare a gestirli. Purtroppo nelle gare che ho corso quest&rsquo;anno - &egrave; l&rsquo;amara riflessione dell&rsquo;americano - il polso mi ha dato sempre problemi&rdquo;  Hayden aveva dovuto altare il GP al Mugello, dopo essersi infortunato in prova. E subito dopo la gara era stato operato una prima volta, in Italia.  &ldquo;Ma non &egrave; stato un intervento risolutivo. Per questo, assieme alla squadra, abbiamo la decisione di tornare nuovamente in sala operatoria. Secondo il Dr. Chao l&rsquo;operazione &egrave; stato un successo ed ora devo concentrarmi solo sul mio recupero. Ci vorr&agrave; pazienza, ma questo intervento &egrave; stato fatto pensando al prossimo anno&rdquo;.  Si tratta quindi di una ulteriore conferma del fatto che l&rsquo;ex campione del mondo, a dispetto dei problemi fisici, non ha alcuna intenzione di ritirarsi.    Per Leon Camier si tratter&agrave; della terza &ldquo;supplenza&rdquo; della stagione dopo aver sostituito in Superbike il francese Sylvain Barrier (nel team BMW Motorrad Italia SBK) e l&rsquo;italiano Claudio Corti (nel team MV Agusta) in occasione dei rispettivi infortuni di questi ultimi. Camier ha gi&agrave; corso nel Motomondiale 125 nel 2002 (Italjet) e 2003 (Honda) ma a Indianapolis far&agrave; il suo debutto in Motogp.

Nella MotoGP di Indianapolis e Brno. Nicky deve rimettersi dall&rsquo;intervento al polso 

Camier al posto di Hayden

Nicky Hayden &egrave; nei guai, grossi: il suo polso destro &egrave; in pessime condizioni e di fronte a s&eacute; ha tre possibilit&agrave; per affrontare la situazione, ma nessuna delle tre &egrave; risolutiva. Questo determina una situazione di forte incertezza non solo riguardo questa stagione, ma soprattutto sul suo futuro agonistico, gravemente compromesso perch&eacute; il polso &egrave; messo molto male. Nicky potrebbe sottoporsi ad altri interventi simili a quello che ha gi&agrave; subito all&rsquo;indomani del GP Italia, per ridurre l&rsquo;infiammazione attraverso l&rsquo;iniezione di liquidi che sostituiscano la cartilagine ormai consumata. Sarebbe un calvario che non porterebbe benefici, visto che Nicky non pu&ograve; guidare in modo corretto.  La seconda soluzione consiste nel sottoporsi ad un intervento molto pi&ugrave; complesso, per ricostruire completamente l&rsquo;articolazione. &Egrave; un intervento complicato, delicatissimo, che potrebbe non produrre gli effetti sperati e che in ogni caso lo costringerebbe ad almeno 4 mesi di sosta forzata.  La terza soluzione, la peggiore, consiste nel bloccare l&rsquo;articolazione: questo comporterebbe l&rsquo;annullamento di ogni movimento, avrebbe quindi anche riflessi negativi quando Nicky far&agrave; una vita normale (cio&egrave; quando smetter&agrave; di correre). L&rsquo;americano si trova in una situazione estremamente delicata, perch&eacute; sta realizzando che questo infortunio potrebbe essere l&rsquo;inizio della fine della carriera.  L&rsquo;intervento eseguito in Italia dal dottor Lucchetti, uno dei massimi esperti della chirurgia della mano, ha dato un beneficio immediato ma non ha risolto il problema: le infiammazioni, quindi il forte dolore e di conseguenza l&rsquo;impossibilit&agrave; di guidare in modo corretto, restano un problema che pu&ograve; ripresentarsi in ogni momento e senza preavviso. Perch&eacute; Hayden soffre di un&rsquo;artrosi che anche in Clinica Mobile hanno definito &ldquo;grave&rdquo;, il che significa che le speranze di guarire sono pressoch&eacute; nulle. Negli anni si &egrave; consumata la cartilagine, in pi&ugrave; la mobilit&agrave; attualmente &egrave; ridottissima: appena 20 gradi. Tutto &egrave; iniziato nel novembre del 2011, quando Nicky si &egrave; fratturato lo scafoide a Valencia. Si fece operare, ma poi arriv&ograve; un secondo infortunio nell&rsquo;agosto del 2012 a Indianapolis. Ed ora il polso &egrave; a pezzi. Dopo l&rsquo;intervento del 2011 i legamenti si sono progressivamente indeboliti determinando instabilit&agrave; tra le ossa del polso (la zona carpale presenta 8 ossa, pi&ugrave; un insieme complesso di legamenti) che alla lunga ha provocato una progressiva lesione dei tendini e soprattutto la perdita della cartilagine.  Per ora Nicky sembra orientato a sopportare altri interventi chirurgici (e altro dolore) per cercare di finire la stagione, per poi affrontare a fine anno l&rsquo;intervento pi&ugrave; delicato e complicato.  Enrico Borghi

Ha tre possibilit&agrave; per affrontare la situazione. Ma nessuna delle tre &egrave; risolutiva

Hayden: polso KO. Carriera a rischio

Nicky Hayden andr&agrave; in Spagna, ma la sua partecipazione al GP Catalunya, settima prova del Mondiale MotoGP, resta incerta.  Il pilota americano aveva dovuto saltare la gara del Mugello: troppo forte il dolore al polso destro, oltretutto molto gonfio, al venerd&igrave; sera aveva lasciato il circuito toscano. Niente gara, e due giorni dopo era sotto i ferri.  Hayden aveva iniziato a provare fastidio alla mano e al polso fin dalle prove del Mondiale a Jerez. Poi il fastidio &egrave; diventato dolore. E gonfiore.  L&rsquo;intervento &egrave; ben riuscito, ma &egrave; passato troppo poco tempo. Poter usare bene la mano destra non &egrave; un dettaglio per un pilota.  &ldquo;Ora le cose vanno molto meglio - spiega il pilota del Team Aspar - ma &egrave; passato troppo poco tempo per poter dire con certezza che andr&agrave; tutto bene e che sar&ograve; in grado di correre in Spagna, domenica prossima. Dopo qualche giorno dall&rsquo;operazione ho iniziato la riabilitazione, ma non &egrave; una cosa che si risolva in fretta&rdquo;.  Quindi?  &ldquo;Quindi far&ograve; il primo turno di prove libere, luned&igrave; e poi decider&ograve; cosa fare. Ne parler&ograve; con i medici e con la mia squadra e valuteremo insieme. Detesto l&rsquo;idea di perdere un&rsquo;altra gara, ma questo &egrave; un circuito impegnativo e per affrontarlo al meglio bisogna essere in piena forma.&rdquo;.

Decider&agrave; dopo le prove libere. Pochi giorni fa &egrave; stato operato alla mano 

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