        Dopo l'inedita 48h Chrono ed una successiva giornata di meritato riposo, i piloti impegnati alla Dakar 2024 sono tornati in azione per la Tappa 7. Una speciale decisamente impegnativa, con pietre, terra, sabbia, dune e asfalto che hanno reso particolarmente vario il percorso formato da ben 483 km cronometrati, e con l'arrivo in un luogo gi&agrave; noto come Al Duwadimi al termine di una navigazione complessa che ha messo in difficolt&agrave; coloro che hanno dovuto aprire la strada. Chi non ha avuto particolari problemi &egrave; stato Jos&eacute; Ignacio Cornejo Florimo, che in sella alla Honda CRF450 Rally ufficiale &egrave; riuscito a conquistare la sua terza vittoria di tappa di quest'anno dopo un accesissimo testa a testa con Kevin Benavides, secondo con la KTM a soli 32'' dal pilota cileno. Podio di giornata anche per il minore dei fratelli Benavides, Luciano, terzo con l'Husqvarna a 3'12'' dal primo posto. Jacopo Cerutti porta l'Aprilia Tuareg 660 al successo nell'Africa Eco Race Brabec resta leader della generale... per un secondo!  Pur avendo perso terreno essendo stato tra i piloti che hanno dovuto aprire la strada, Ricky Brabec ha limitato i danni e, grazie anche alla compensazione dei tempi con cui ha recuperato ben 3'58'', &egrave; riuscito a mantenere la leadership della classifica generale davanti a Ross Branch, il quale si &egrave; avvicinato allo statunitense e ha ora un ritardo di un singolo secondo. Un divario irrisorio, ma che rende bene l'idea di quanto sia incerta la Dakar di quest'anno, visto che sono state gi&agrave; disputate sette speciali per un totale di oltre 30 ore di gara. A proposito di piloti che hanno perso terreno, Toby Price e Adrien Van Beveren sono stati colori che, insieme a Brabec, sono partiti per primi. Nonostante i minuti recuperati, il portacolori KTM ed il francese della Honda hanno accusato rispettivamente 11'26'' e 12'44'' da Cornejo. Problemi anche per Pablo Quintanilla, che a causa di noie tecniche ha perso oltre un'ora dovendo riparare la moto nel corso della prova, saluntando cos&igrave; le proprie ambizioni di vittoria del Rally Raid. Dakar: Barreda out senza vittorie di tappa, come non accadeva dal 2011 Sfortunato ritiro per Paolo Lucci   Purtroppo, la Dakar 2024 &egrave; giunta al termine per Paolo Lucci, il quale era stato di gran lunga il migliore degli italiani nel corso delle scorse giornate e si trovava al 14&deg; posto assoluto della classifica generale, nonch&eacute; al 4&deg; tra le Rally2 con tutte le carte in regola per ambire al podio di categoria come gi&agrave; successo in diverse prove speciali. Il toscano del team BAS World KTM ha alzato bandiera bianca al km 192 ed &egrave; stato poi portato in elicottero all'ospedale di Al Duwadimi per alcuni controlli, ma fortunatamente sta bene, anche se resta l'amaro in bocca visto il grandissimo potenziale mostrato negli scorsi giorni dal &ldquo;leone castiglionese". Hillier passa a Honda per NW200 e TT, con la Dakar 2025 nel mirino       

&ldquo;Nacho&rdquo; ha chiuso al comando la speciale dopo una bella lotta con Kevin e Luciano. Brabec ancora leader della generale di un soffio su Branch, mentre il toscano si &egrave; dovuto ritirare

Dakar 2024, Tappa 7: Cornejo batte i fratelli Benavides, out Lucci

        Vedere una prova speciale da soli 118 km non deve trarre in inganno: in questa quinta tappa della Dakar 2024 i piloti hanno dovuto percorrere oltre 500 km di trasferimento e, soprattutto, il percorso cronometrato era composto (per la prima volta quest'anno) interamente da dune, rendendo davvero complicata la navigazione verso il traguardo di giornata a Shubaytah prima dell'ingresso definitivo nell'Empty Quarter. Nell'immensa distesa di sabbia saudita, a fare la voce grossa &egrave; stato uno dei grandi specialisti di questo tipo di terreno: Pablo Quintanilla. Lasciatosi alle spalle una difficilissima Tappa 4 in cui ha perso ben 18 minuti dalla leadership, il cileno ha portato la Honda CRF450 Rally ufficiale al top precedendo il compagno di marca Adrien Van Beveren, anche lui sempre competitivo sulla sabbia come dimostrano anche le tre vittorie in carriera all'Enduropale du Touquet, mentre a completare il podio di giornata troviamo la KTM di Toby Price, tornato finalmente nelle posizioni di alta classifica. Africa Eco Race: Botturi vince lo Stage 7 e si avvicina alla leadership Branch di nuovo leader, Lucci grande protagonista in Rally2  Dopo aver perso la prima posizione nella classifica generale in seguito ad una quarta tappa a dir poco complicata, Ross Branch &egrave; ora tornato al comando grazie al sesto posto nella speciale a 3'42'', sopravanzando cos&igrave; nuovamente Jos&eacute; Ignacio Cornejo Florimo, il quale ha perso ben 6 minuti dovendo aprire la strada in una delle tappe dalla navigazione pi&ugrave; complessa. In difficolt&agrave; anche Joan Barreda Bort, che con la Hero ha perso oltre 10 minuti, mentre chi non ha avuto problemi &egrave; stato Paolo Lucci. Il pilota toscano non &egrave; stato soltanto il migliore degli italiani, ma ha anche chiuso tra i grandi protagonisti sfiorando la Top 10 assoluta ed assicurandosi il podio di tappa tra le Rally2.  Klein sorprende con la Kove, problemi per Benavides  Inoltre, da segnalare anche la fantastica prestazione dello statunitense Mason Klein, con con la Kove ha vissuto numerose peripezie negli scorsi giorni, ma quest'oggi l'astro nascente dei Rally Raid &egrave; riuscito a risalire il gruppo fino al 5&deg; posto assoluto. Conclusione di tappa da dimenticare, infine, per Luciano Benavides: il campione del mondo in carica ha accusato un problema al motore della sua Husqvarna Factory, arrivando s&igrave; al traguardo, ma perdendo 4'22'' dalla vetta negli ultimi 5 km. CIV: il team Bierreti Racing e "JJ" Shedden insieme in PreMoto3       

Il cileno della Honda ha chiuso al comando la speciale, mentre Branch &egrave; tornato leader della generale. Ottima giornata anche per il pilota italiano

Dakar 2024, Tappa 5: Quintanilla re delle dune, bene Lucci in Rally2

        Nel mondo off-road, e in particolare in quello dei Rally Raid, un pilota italiano che quest'anno &egrave; riuscito a mettersi in mostra a livello mondiale &egrave; stato senza ombra di dubbio Paolo Lucci. Il pilota toscano ha infatti vissuto un ottimo 2023, dove nonostante qualche acciacco fisico di troppo &egrave; riuscito a mettersi in luce alla Dakar e nel corso di tutto il campionato del mondo Rally2, chiuso come vice campione. GP Sepang, Bautista: "Chi aiuterei tra Bautista e Bagnaia? Nessuno" Lucci: &ldquo;Contento della mia stagione, ma voglio di pi&ugrave;&rdquo;  &ldquo;Sono felice della mia stagione, perch&eacute; ho disputato un'ottima Dakar e ho chiuso l'anno come vice campione del mondo&rdquo;, ci ha detto Paolo, direttamente al nostro stand all'EICMA. &ldquo;Tuttavia, resta un po' di amaro in bocca visto che senza qualche disavventura di troppo avrei potuto conquistare il titolo. In ogni caso, ormai manca poco alla Dakar 2024 e sono gi&agrave; pronto per una nuova avventura&rdquo;. Per conoscere i piani futuri di Paolo Lucci e le sue aspettative per la nuova stagione, ecco la nostra videointervista completa.        

Il centauro toscano ha chiuso l'anno come vice campione del mondo Rally2 e guarda con ottimismo alla prossima stagione: ecco cosa ci ha detto in esclusiva

Paolo Lucci: “Sono già pronto per la Dakar 2024” | EICMA 2023

Il pilota toscano, vice campione del mondo Rally2 di quest'anno, ci ha raccontato della sua intensa stagione in cui ha brillato anche nel raid più celebre e duro al mondo, dandoci anche un indizio sul 2024. Ecco la nostra videointervista completa

Paolo Lucci: la nostra intervista  al vice campione Rally2 | EICMA 2023

        Dopo la Dakar e l'Abu Dhabi Desert Challenge, &egrave; andato in archivio anche il Sonora Rally, terzo appuntamento del mondiale Rally Raid 2023 che ha rappresentato il giro di boa della stagione. A conquistare il successo nell'assoluta &egrave; stato l'australiano Daniel Sanders in sella alla GASGAS ufficiale, che ha per&ograve; festeggiato a met&agrave; visto che il suo compagno di squadra Sam Sunderland, campione del mondo in carica, si &egrave; ritirato in seguito ad un brutto incidente restando ancora &ldquo;a secco&rdquo; di punti. Price mantiene la leadership  Alle spalle di Sanders hanno chiuso Luciano Benavides su Husqvarna e Toby Price con la KTM. Quest'ultimo, grazie ad una grande costanza di rendimento (2&deg; alla Dakar, 3&deg; sia ad Abu Dhabi che al Sonora) resta al comando della classifica di campionato davanti allo stesso Benavides e al francese Adrien Van Beveren, solo quinto in Messico con i colori HRC alle spalle di Matthias Walkner (KTM). SSP, Van Straalen: "Punto alla Top 5 mondiale, ma..." | Esclusiva Lucci davanti in Rally2, Camurri trionfa tra le Rally3   Passando alla classe Rally2, la vittoria &egrave; andata al francese Romain Dumontier davanti a Jacob Argubright, entrambi su Husqvarna, ma i colori italiani possono sorridere grazie ad un grande Paolo Lucci, ancora una volta protagonista assoluto della categoria. Il pilota toscano del team BAS World KTM ha chiuso terzo, mantenendo la prima piazza in campionato precedendo lo stesso Dumontier (assente per&ograve; ad Abu Dhabi). A proposito di italiani, grande prestazione anche da parte di Massimo Camurri, vincitore della categoria Rally3 con una Husqvarna davanti a Kurtaj e Chepurko. Adesso per&ograve; i piloti avranno una pausa lunghissima prima di tornare in azione per il prossimo round, visto che la Desafio Ruta, in Argentina, sar&agrave; dal 26 agosto all'1 settembre. CIV Misano, Bernardi davanti a Pirro: &egrave; sua la pole provvisoria in Q1       

L'australiano ha conquistato il successo nella maratona messicana, davanti a Benavides e Price. Ancora out Sunderland, Dumontier il migliore in Rally2

Sanders vince il Sonora Rally con la GASGAS, Lucci 3° tra le Rally2

        Al termine dell'Abu Dhabi Desert Challenge, secondo appuntamento stagionale del Mondiale Rally Raid, c'&egrave; un italiano davanti a tutti nella classifica di campionato della classe Rally2. Stiamo parlando di Paolo Lucci, che con il team BAS World KTM &egrave; stato uno dei grandi protagonisti della Dakar a inizio anno e che, tra le dune degli Emirati Arabi, ha brillato vincendo tre tappe su cinque e chiudendo la corsa in seconda posizione. A rendere pi&ugrave; complicata la corsa del pilota di Castiglion Fiorentino &egrave; stato il il brutto incidente della quarta tappa, in cui ha rimediato un infortunio al polso e diversi problemi alla moto, i quali non sono bastati a fermarlo e, anzi, hanno reso la sua impresa ancora pi&ugrave; speciale. L'abbiamo contattato dopo il suo ritorno in Italia: ecco cosa ci ha raccontato in esclusiva. Mondiale Rally Raid, calendario 2023: info, date e location dei 5 round 180 km con un polso infortunato   Allora Paolo, com'&egrave; stato l'Abu Dhabi Desert Challenge? &ldquo;E' stato impegnativo, specialmente perch&egrave; non &egrave; passato molto tempo dalla Dakar e faceva molto caldo. Tutto sommato &egrave; stata comunque una gara positiva, perch&egrave; i percorsi sono stati belli, ricchi di passaggi veloci e dune, con molti punti ciechi in cui occorreva fidarsi nella navigazione. In pi&ugrave;, abbiamo acquisito consapevolezza a proposito della nostra competitivit&agrave;, visto che siamo stati i migliori per tre quarti della gara vincendo anche tre tappe nella Rally2 e i nostri tempi erano vicini a quelli dei piloti ufficiali&rdquo;. Ci racconti cos'&egrave; successo nella quarta giornata? &ldquo;Purtroppo sono caduto male dopo una duna nel corso della speciale facendomi molto male ad un polso. Ho faticato anche a ripartire, percorrendo i successivi 180 chilometri con un forte dolore, ma a 20 chilometri dalla fine la moto si &egrave; spenta e sembrava che la mia gara fosse finita l&igrave;. L'ho smontata, ho provato di tutto e ho perso 40 minuti, scoprendo che si trattava semplicemente di un filo elettrico schiacciato. Per fortuna, sono riuscito ad arrivare al traguardo&rdquo;. Sono 51 i piloti al via della Daytona 200: parte la caccia a Brandon Paasch Leadership del mondiale e ottimismo in vista del Messico   Quanto &egrave; stato difficile arrivare al termine dell'ultima speciale? &ldquo;E' stato complicato, perch&egrave; la sera della quarta tappa sono andato a far controllare il polso visto che mi faceva male ed era gonfio. Me l'hanno fasciato e ho stretto i denti per arrivare in fondo alla gara l'ultimo giorno, riuscendo comunque a terminare in seconda posizione tra le Rally2 e nono assoluto&rdquo;. E ora, sei primo nel Mondiale... &ldquo;Esatto, con il secondo posto finale sono passato in testa alla classifica di campionato, perci&ograve; alla fine sono molto contento del mio risultato. Ora mi aspettano lastre e risonanze al polso, ma sia io che il team abbiamo capito di poter lottare per vincere e arriveremo in forma al prossimo appuntamento in Messico (il Sonora Rally in programma dal 22 al 28 aprile, ndr)&rdquo;. SBK Mandalika: Toprak opportunista, Rinaldi mastica amaro | Le pagelle       

Il pilota tricolore ha chiuso sul podio il secondo round del campionato Rally2 nonostante il brutto incidente della quarta tappa: ecco cosa ci ha raccontato in esclusiva

L'impresa di Lucci ad Abu Dhabi: leader del Mondiale con un polso rotto

        E' stato lo squadrone ufficiale HRC, a festeggiare al termine dell'Abu Dhabi Desert Challenge. A conquistare la vittoria nel secondo appuntamento del Mondiale Rally Raid &egrave; stato infatti Adrien Van Beveren, il quale ha fatto della costanza la propria arma vincente nel corso delle cinque tappe di questa settimana nel deserto degli Emirati Arabi Uniti. Il francese &egrave; salito sul gradino pi&ugrave; alto del podio precedendo in classifica Luciano Benavides su Husqvarna e Toby Price su KTM. Questa vittoria ha una rilevanza storica anche e soprattutto per Honda, visto che &ldquo;AVB&rdquo; &egrave; il primo pilota a vincere la maratona di Abu Dhabi in sella alla moto della Casa di Tokyo dal 2014, anno in cui a trionfare fu il compianto Paulo Gon&ccedil;alves. Inoltre, &egrave; stato anche il terzo francese di sempre a riuscirci tra le moto, dopo Stephane Peterhansel (nel 1998) e Cyril Despres (2001, 2002, 2003, 2005 e 2008). Mondiale Rally Raid, calendario 2023: info, date e location dei 5 round Price nuovo leader del Mondiale, Lucci 2&deg; nella Rally2  Se, da una parte, Van Beveren e la Honda possono gioire per la vittoria in gara, dall'altra anche KTM ha un buon motivo per sorridere visto che, dopo il secondo posto alla Dakar e il terzo all'ADDC, Toby Price &egrave; balzato al comando della classifica mondiale. L'australiano precede lo stesso Van Beveren e Kevin Benavides, assente ad Abu Dhabi causa infortunio ma vincitore della Dakar lo scorso gennaio. Gara positiva anche per i colori italiani, con Paolo Lucci che ha chiuso in seconda posizione tra le Rally2 alle spalle di Jean-Loup Lepan. Un risultato che permette al centauro toscano di balzare al primo posto della classifica di campionato, dopo aver comandato la contesa fino alla quarta giornata dimostrando di poter essere competitivo per l'intera stagione ed ambire alla vittoria di categoria. Il prossimo appuntamento del Mondiale Rally Raid, il terzo dei cinque che andranno a comporre la stagione, sar&agrave; il Sonora Rally, che si svolger&agrave; in Messico dal 22 al 28 aprile. Tourist Trophy 2023: Michael Dunlop svela i piani per la Superbike       

Il francese trionfa nel secondo appuntamento del Mondiale Rally Raid, mentre Toby Price si prende la leadership del campionato. Lucci 2&deg; tra le Rally2

Abu Dhabi Desert Challenge: Van Beveren riporta la Honda al successo

        La Dakar 2023 &egrave; ormai andata in archivio, con un epilogo emozionante in cui &egrave; stato l'argentino Kevin Benavides a conquistare la vittoria per la seconda volta in carriera. Per quanto riguarda i colori italiani, il migliore &egrave; stato invece Paolo Lucci, che pur essendo soltanto alla sua seconda Dakar &egrave; riuscito a brillare chiudendo in quindicesima posizione assoluta e al secondo posto tra le Rally2. Di Castiglion Fiorentino come il leggendario e compianto Fabrizio Meoni, Lucci ha affrontato una gara ricca di colpi di scena (e qualche disavventura) con la KTM del BAS World Rally Team, con cui disputer&agrave; l'intero mondiale Rally Raid. Rientrato in Italia, l'abbiamo sentito per farci raccontare in prima persona la sua esperienza: ecco cosa ci ha detto, in esclusiva. Lucci: &ldquo;Soddisfatto del mio risultato finale&rdquo;  Allora Paolo, com'&egrave; andata la tua Dakar 2023? &ldquo;Tutto sommato &egrave; andata bene e sono soddisfatto del risultato finale. Non &egrave; una novit&agrave;, ma &egrave; una corsa davvero impegnativa anche solo da portare al termine. Dopo la delusione dello scorso anno, in cui ho dovuto abbandonare la corsa anzitempo, questa volta volevo assolutamente finirla e sono felice di esserci riuscito, anche se non senza qualche difficolt&agrave;, come la brutta caduta nella quinta tappa. Tutto sommato, posso dire di aver trovato decisamente pi&ugrave; dura la prima settimana rispetto alla seconda&rdquo;. Com'&egrave; stato il percorso di quest'anno? &ldquo;Molto vario. Nella prima settimana abbiamo incontrato percorsi veloci, passaggi da enduro estremo, pietre...di tutto! La seconda invece era incentrata sulle dune, che per quanto fossero complicate erano comunque pi&ugrave; semplici e brevi rispetto a ci&ograve; che abbiamo incontrato nella prima parte, almeno per noi che abbiamo corso con le moto. Inoltre, il meteo ha complicato ulteriormente le cose, tra bivacchi allagati e fango nelle speciali, ma fa tutto parte del gioco&rdquo;. Passa alla prossima pagina per leggere l'intervista completa &nbsp; &ldquo;Dopo la caduta, ho percorso i km pi&ugrave; difficili della mia carriera&rdquo;   La caduta nella quinta tappa ha complicato il tutto... &ldquo;Assolutamente s&igrave; e ammetto di aver pensato di dovermi ritirare anche quest'anno. Dopo la caduta ho perso molto tempo, mi faceva male la testa e facevo fatica a tornare in sella, ma fortunatamente ci sono riuscito e ho concluso la speciale, seppur acciaccato. Il dolore &egrave; rimasto per diversi giorni, ma ho stretto i denti e ce l'ho fatta. Inoltre, con la caduta si &egrave; rotta la torretta, perci&ograve; una volta ripresi i sensi ho tagliato i fili per staccarla e ho dovuto fare l'ultima parte di speciale senza riferimenti. Sono stati i 170 km pi&ugrave; difficili della mia carriera&rdquo;. Ora puoi tirare un sospiro di sollievo, ma conosci gi&agrave; i tuoi prossimi impegni? &ldquo;S&igrave;, dovrei correre tutte le tappe del Mondiale Rally Raid, perci&ograve; la prossima gara sar&agrave; l'Abu Dhabi Desert Challenge. Chiaramente la priorit&agrave; assoluta era proprio la Dakar, perch&egrave; &egrave; la corsa pi&ugrave; importante, difficile e impegnativa della stagione. E' una gara che va preparata per un anno intero, non &egrave; stato facile trovare il budget e gli allenamenti per arrivarci pronto sono stati durissimi, ma adesso &egrave; gi&agrave; ora di pensare all'edizione del 2024. Si potrebbe dire che quando decidi di correrla seriamente, la Dakar diventa la tua vita, perch&egrave; mentre sei l&igrave; a volte la odi, ma ti rendi anche conto di far parte di qualcosa di unico e che rappresenta il massimo di questo sport&rdquo;. Dakar, Howes al settimo cielo: "Un onore salire sul podio con due leggende" &ldquo;Il rapporto tra i piloti? Merito della pericolosit&agrave; e del fascino di questa gara&rdquo;  Un aspetto che colpisce della Dakar &egrave; il rapporto che si crea con gli avversari, il cosiddetto &ldquo;spirito dakariano&rdquo;: come ce lo spieghi? &ldquo;In effetti, il rapporto tra i piloti &egrave; davvero buono e siamo tutti sempre pronti ad aiutarci a vicenda, top rider compresi. Credo che in parte il merito sia della gara stessa, visto che corriamo nel deserto che &egrave; un luogo ostile e pericoloso per definizione, e poi tra connazionali diventato tutto pi&ugrave; speciale. Con gli altri piloti italiani ci conosciamo molto bene e riusciamo a fare &ldquo;gruppo&rdquo;, per quanto possibile&rdquo;. In pi&ugrave;, tu sei di Castiglion Fiorentino, che &egrave; una citt&agrave; importante per l'Italia alla Dakar... &ldquo;Esatto, arrivo dalla stessa citt&agrave; del compianto Fabrizio Meoni. E' un paese in cui si respira la passione per i Rally Raid e, in effetti, le gare nel deserto mi hanno sempre attirato. Onestamente, per&ograve;, preferisco non pensarci e concentrarmi su ci&ograve; che sto facendo io nella mia carriera, che al momento non &egrave; neanche lontanamente paragonabile a ci&ograve; che ha ottenuto lui. Ci&ograve; che conta, per me &egrave; continuare a migliorarsi guardando soprattutto s&eacute; stessi, cosa che continuer&ograve; a fare anche nelle prossime gare puntando al miglior risultato possibile&rdquo;. FIM JuniorGP: Toth nell'Europeo Moto2, con MMR e American Racing       

Dopo aver chiuso l'edizione 2023 come miglior italiano (e 15&deg; assoluto), il pilota di Castiglion Fiorentino ci ha raccontato la sua avventura nel Rally Raid pi&ugrave; importante al mondo

Esclusiva, Paolo Lucci: “Quando ci corri, la Dakar diventa la tua vita”

        L'undicesima tappa della Dakar 2023 ha visto come protagonista un altro Benavides. Se nella giornata di ieri Kevin Benavides aveva ottenuto la leadership della classifica generale, quest'oggi &egrave; toccato al fratello Luciano prendersi la scena, in virt&ugrave; del trionfo della tappa. Con il tempo di 2:57:59 il pilota Husqvarna del team factory ha avuto la meglio sull'australiano Daniel Sanders, distante +1:38 e Toby Price che completa il podio a +1:56 di distacco dal vincitore. L'undicesima tappa appena conclusa era la prima di due speciali Marathon, ci&ograve; comporta che al termine di questa tappa nessun pilota (nemmeno gli ufficiali) pu&ograve; ricevere assistenza tecnica o modificare la moto, che pertanto sar&agrave; esattamente la stessa che verr&agrave; utilizzata domani. Con questo risultato Luciano Benavides conquista la sua terza speciale in quest'edizione della Dakar. Difficolt&agrave; per Ross Branch, Skyler Howes torna leader  Conclude in quarta posizione Skyler Howes, distante +2:09 da Benavides; lo statunitense ha terminato appena davanti a Pablo Quintanilla, Sebastian Buhler e Romain Dumontier, quest'ultimo in prima posizione per ci&ograve; che riguarda il Rally 2. Il vincitore della decima tappa, Ross Branch, ha terminato la tappa solamente in 19esima posizione, a pi&ugrave; di dieci minuti di ritardo da Benavides. Dovendo aprire la strada in virt&ugrave; della vittoria della speciale di ieri, il pilota originario del Botswana &egrave; incappato in non poche difficolt&agrave;, a causa dell'insidioso percorso. Da segnalare la 18esima posizione finale di Paolo Lucci, ancora una volta il migliore degli italiani e terzo tra i Rally 2 alle spalle di Dumontier e Michael Docherty. In virt&ugrave; dei risultati odierni la classifica generale cambia ancora e vede Skyler Howes riprendersi la leadership. Dopo la decima tappa disputata nella giornata di ieri e vinta da Ross Branch, lo statunitense aveva perso le redini della generale; che tuttavia riprende immediatamente. Howes guida la kermesse con il tempo di 38:47:43 e precede i due piloti KTM del team Red Bull factory racing: Toby Price e Kevin Benavides. Il primo dista al momento 28 secondi mentre per l'argentino il ritardo sale a +2:44. I distacchi cresono dalla quarta casella in poi; Quintanilla occupa la posizione ai piedi del podio a +14:14 seguito da Van Beveren a +15:24 e dal vincitore della tappa di oggi, Luciano Benavides, sesto con+18:06 da recuperare. 17esimo Paolo Lucci, secondo nella categoria Rally 2. MotoGP, Aprilia RS-GP come una... petroliera: bulbo a "Prua" e pi&ugrave; velocit&agrave;        

Il pilota argentino su Husqvarna ha vinto la sua terza speciale di quest'edizione. Skyler Howes si riprende la leadership della generale&nbsp;

Dakar 2023: Luciano Benavides conquista l'undicesima tappa, Howes leader

        Dopo l&rsquo;annullamento della settima tappa, nella giornata di oggi i piloti hanno disputato l&rsquo;ottava prova della Dakar 2023 andando da Al Duwadimi a Riyadh e affrontando una speciale di 346 km. Ad aver avuto la meglio &egrave; stato Ross Branch, che con la Hero MotoSports ha conquistato cos&igrave; la sua prima vittoria di tappa da pilota ufficiale con questi colori, anche se per la marca si tratta della seconda vittoria in generale. Infatti l&rsquo;anno scorso vinse una tappa Joaquim Rodrigues, quest&rsquo;anno fuori gioco causa infortunio. Howes in ritardo, bene la coppia Honda  Secondo posto per Mason Klein, pilota del team BAS World KTM Racing, che con questo risultato ha preso la testa della classifica generale a discapito del connazionale Skyler Howes, che paga 47 secondi di ritardo. Howes del resto ha concluso l&rsquo;ottava tappa solo in diciannovesima posizione, ben lontano dal gruppo di testa, dove in terza posizione troviamo Daniel Sanders con la Red Bull GasGas Factory Racing. Quarto posto per il cileno Pablo Quintanilla, seguito dal suo compagno di squadra nel Monster Energy Honda Team Adrien Van Beveren. Sesto tempo per il debuttante sudafricano Michael Docherty, che paga otto minuti di ritardo dal primo, seguito dall&rsquo;altro portacolori Hero MotoSports Sebastian Buhler. Da segnalare poi lo spagnolo Lorenzo Santolino, nono con la Sherco, unico della squadra ancora in gioco, e Joan Barreda Bort, quattordicesimo con un ritardo di oltre dodici minuti dal primo, alla guida di una Honda uguale a quella dei piloti ufficiali pur essendo del suo Monster Energy JB Team. Il primo italiano lo troviamo in 25esima posizione, Paolo Lucci, a 20 minuti dal leader. Passa alla prossima pagina per la classifica generale &nbsp; La situazione nella generale prima della pausa  Come scritto sopra, &egrave; Klein ora il leader della classifica generale dopo che &egrave; stata disputata la prima parte della Dakar. Howes lo insegue ravvicinato e Kevin Benavides &egrave; terzo a due minuti di ritardo. Quarto tempo per il compagno di squadra nel team ufficiale KTM Toby Price, mentre seguono in ordine Quintanilla, Van Beveren, Sanders, Barreda, Cornijo e Walkner in top 10. Il giorno di riposo &egrave; arrivato  Domani, luned&igrave; 9 gennaio, sar&agrave; la giornata di riposo. Un momento importante per tutti i piloti che possono tracciare un bilancio della gara fino a questo momento, pensare alla strategia da attuare per le prossime tappe fondamentali, fare la manutenzione necessaria ai loro mezzi e recuperare le energie indispensabili per affrontare le future sei speciali in programma. Che decreteranno il vincitore della 45esima edizione del rally pi&ugrave; famoso (e difficile) del mondo. Dakar: il percorso dell'edizione 2023 con quasi 5000 km di speciali       

Il portacolori dell&rsquo;Hero Motorsports Team Rally ha ottenuto la vittoria dello stage che precede il giorno di pausa, davanti a Klein e Sanders. 25esimo Lucci

Dakar 2023, Branch firma l’ottava tappa. Klein leader della generale

        L'ottava tappa di questa Dakar 2022 non &egrave; stata una delle pi&ugrave; fortunate per i piloti italiani. Se Petrucci &egrave; stato il migliore dei &ldquo;nostri&rdquo; con il 25esimo posto a fine tappa, per Paolo Lucci e Giovanni Stigliano la speciale si &egrave; conclusa in anticipo rispettivamente per un problema tecnico ed una caduta. Anche per "Petrux", per&ograve;, non &egrave; stata una giornata semplice, visto che ha perso ben undici minuti per alcuni problemi nella navigazione nel deserto perdendo diverso terreno rispetto ai protagonisti assoluti.  Tra problemi tecnici...  Paolo Lucci, all'esordio nel rally raid pi&ugrave; duro del mondo, nella prima settimana di gara &egrave; stato costantemente il migliore degli italiani nella classifica generale in sella alla Husqvarna del Solarys Racing. Husqvarna che l'ha per&ograve; tradito nella tappa odierna ammutolendosi a circa cento chilometri dal traguardo, costringendolo a raggiungere il bivacco in auto perdendo cos&igrave; molto terreno in classifica.  ...e fisici  Ancora pi&ugrave; sfortunato Stigliano, che a causa di una caduta ha dovuto porre la parola fine non solo alla tappa, ma all'intera Dakar 2022. Il pilota italiano, alla seconda esperienza tra le dune saudite. Per lui si sospetta una frattura ad una vertebra, oltre a diverse fratture alle costole, e verr&agrave; portato all'ospedale di Riyadh per ulteriori accertamenti. Dakar, Sanders amareggiato: "Non era questo il finale a cui puntavo"       

La speciale numero 8 non ha sorriso ai piloti italiani, con ben due nostri portacolori che non sono riusciti a raggiungere il traguardo. Problemi tecnici per Lucci, caduto invece Stigliano. Stage complicata anche per Petrucci, con problemi nella navigazione

Dakar, 8ª tappa sfortunata per gli italiani: ritiro per Lucci e Stigliano

Al microfono di Federico Tondelli, il pilota italiano racconta cosa è successo in questa sua sfortunata giornata in Arabia Saudita. Guardate il video

Dakar, ritiro per Paolo Lucci nell'ottava tappa: “La moto si è fermata”

Primo degli italiani ancora in classifica, Paolo fa il punto sulla sua Dakar. Guardate il viddeo per scoprire cosa ha raccontato al nostro collaboratore, Federico Tondelli

Dakar, Lucci: “Ti devi impegnare tanto per stare vicino ai 20”

La Dakar 2022, giunta ormai alla quinta tappa, ha visto tornare i colori italiani protagonisti della competizione dopo diversi anni. Oltre a Danilo Petrucci, gi&agrave; in grado di tenere il passo dei migliori con la KTM ufficiale, c&#39;&egrave; per&ograve; anche un altro rookie che merita il giusto spazio dopo ci&ograve; che ha dimostrato in queste prime prove speciali: Paolo Lucci.  Il toscano viene da Castiglion Fiorentino, una cittadina importante per gli amanti dell&#39;off-road, visto che anche il compianto Fabrizio Meoni (ultimo italiano a vincere la Dakar) veniva da l&igrave;. Per Lucci si tratta della prima Dakar, &egrave; un pilota giovane che corre nei rally da tre anni, ma che non teme le sfide e che ha gi&agrave; ottenuto buoni risultati in altre grandi raid quali il Rally del Marocco, il Merzouga Rally e l&#39;Africa Eco Race.  Valentino Rossi in quarantena fiduciaria, salta la 12 Ore del Golfo  Una prima parte di Dakar che fa ben sperare   Come ha ammesso lui stesso, un ruolo importante nella sua preparazione l&#39;hanno svolto altri due specialisti della Dakar, che quest&#39;anno sono per&ograve; al via con le quattro ruote: &ldquo;Sicuramente allenarmi con Jacopo Cerutti e Maurizio Gerini ha aiutato, perch&egrave; loro conoscono bene questa corsa e mi hanno dato qualche consiglio sia sulla navigazione che sul percorso che avrei trovato in Arabia Saudita, dove non ero mai stato&rdquo;.  Paolo ha iniziato la Dakar consapevole di intraprendere una grande sfida, ma non si &egrave; lasciato intimorire e, in sella alla Husqvarna del team Solarys Racing, &egrave; riuscito ad essere costante nel rendimento, occupando attualmente la trentesima posizione della classifica generale (quarto tra i rookie). Un esordio che, in qualunque modo prosegua la competizione nei prossimi giorni, fa ben sperare per le prossime edizioni.  Enduro: Husqvarna rinnova con il team Jet Zanardo per il 2022 

Il numero 46, all&#39;esordio quest&#39;anno nella celebre gara off-road, viene da Castiglion Fiorentino come la leggenda dei rally raid: ecco chi &egrave; il migliore degli italiani nella classifica generale

Dakar: il grande debutto di Paolo Lucci, sulle tracce di Meoni

Africa Eco Race ha vissuto una decima giornata impegnativa, con 600,59 km di percorso dei quali 499,46 km di speciale, da Tidjijka a Idini: la pi&ugrave; lunga di questa edizione dell&rsquo;Africa Race. Una speciale sabbiosa per il 90% del percorso, con cordoni di dune e una navigazione difficile.  Botturi e Ulleval: che sfida!  Giovanni Gritti &egrave; stato il pi&ugrave; veloce al traguardo: in sella alla sua Honda ha preceduto di 1&rsquo;51&rsquo;&rsquo; il norvegese Pal Anders Ullevalseter su KTM. Terzo al traguardo Alessandro Botturi, su Yamaha, che perde 2&rsquo;04&rsquo;&rsquo; da &lsquo;Ulleval&rsquo; ma il bresciano si mantiene sempre al comando, con 2&rsquo;04&rsquo; di vantaggio.  Continua cos&igrave; questa sorta di &lsquo;elastico&rsquo; fra Botturi e Ullevalseter, proprio come lo scorso anno, e quanto pi&ugrave; ci si avvicina al traguardo della gara, tanto pi&ugrave; diventa incerto l&rsquo;esito.  Gli altri italiani  Paolo Lucci oggi si &egrave; piazzato al quarto posto ma, rimane terzo in classifica. Il suo distacco da Botturi &egrave; di 42&rsquo;30&rsquo;&rsquo;: l&rsquo;italiano ha un vantaggio di quasi 11 minuti sul britannico Lyndon Poskitt, e pu&ograve; ragionevolmente puntare al terzo gradino del podio assoluto. Con la vittoria di oggi Giovanni Gritti passa al decimo posto assoluto.  Ottavo al traguardo Blasco La Cravera, tredicesimo Lorenzo Maestrami, sedicesimo Davide Cominardi, che precede Gabriele Minelli, terzo della Oltre 450 alle spalle di Mamadou Bocoum e Juan Pablo Guillen. Ventunesimo al traguardo Paolo Caprioni.  Al momento in cui scriviamo, sono soltanto 23 i piloti giunti al traguardo e tra loro non compaiono ancora Franco Picco e il pilota diversamente abile Nicola Dutto. 

Nel Day 10 trionfo di colori italiani: la Honda di Gritti svetta davanti a Ullevalseter. Botturi terzo a fine tappa davanti a Paolo Lucci

Africa Eco Race: Gritti vince, Botturi sempre in testa

La nona giornata dell&rsquo;Africa Eco Race va in archivio con la vittoria di Paolo Lucci: il forte portacolori della Husqvarna, alla sua prima partecipazione nell&rsquo;estenuante rally, ha svettato alla fine della speciale ad anello &ndash; l&rsquo;unica del genere in questa edizione della gara &ndash; che ha riportato i piloti al bivacco di Tidjika dopo 414,81 km.  Lucci ha impiegato 6 h 17&rsquo;31&rsquo;&rsquo;, e con un gap di soli 2&rsquo;18&rsquo;&rsquo; &egrave; arrivato Alessandro Botturi in sella alla sua Yamaha. Un piazzamento prezioso per il bresciano, che si colloca ancora una volta davanti al suo primo rivale, il norvegese Pal Anders Ullevalseter, che perde altri 2&rsquo;03&rsquo;&rsquo; da Botturi. Il campione in carica riporta il suo vantaggio al comando della gara a 4&rsquo;08&rsquo;&rsquo; su Ullevalseter.  Con questa vittoria di tappa, Paolo Lucci si riporta in terza posizione assoluta, a 40&rsquo;26&rsquo;&rsquo; da Botturi, precedendo Poskitt.  Navigazione difficile  La speciale, ancora una volta, non &egrave; stata facile: l&#39;organizzazione aveva stimato un tempo di quattro ore e mezzo per completarla e invece i piloti pi&ugrave; veloci sono arrivati al traguardo in oltre sei ore.  &ldquo;Sinceramente non capisco come abbiano fatto i conteggi&rdquo;, dice Botturi all&rsquo;arrivo. &ldquo;In Marocco eravamo sempre in anticipo e questo ci sta, ma qui siamo in ritardo di ore. Ieri pi&ugrave; di tre, oggi quasi due. Non so che medie prevedono per noi. Se ci sono le dune...e poi tanto fuoripista e fesh fesh, non &egrave; mica facile andare forte in quei punti. Senza calcolare la navigazione, che &egrave; sempre difficile&rdquo;.  Ottimo quarto posto di giornata per Giovanni Gritti, su Honda, che precede la KTM di Lyndon Poskitt ed &egrave; undicecesimo nella classifica assoluta. Di poco fuori dalla top ten ma primo della classe 450 l&rsquo;inossidabile Franco Picco, che dall&rsquo;alto dei suoi 64 anni continua a relegare alle sue spalle tanti avversari.  La classifica di giornata  Per quanto riguarda gli altri italiani, oggi si &egrave; piazzato diciannovesimo Gabriele Minelli, terzo di giornata della classe Oltre 450, davanti a Blasco La Cavera. Con questo risultato Minelli passa al comando della classe Oltre 450, precedendo lo svedese Anders Berglund.  Ventiseiesimo nel Day 9 Davide Cominardi, trentesimo Fabrizio Bosetti davanti a Lorenzo Maestrami. Trentacinquesima posizione per un grande Nicola Dutto che, ricordiamo, corre senza l&rsquo;ausilio delle gambe, e che si &egrave; piazzato davanti a Stefano Baldussi. Dutto &egrave; decimo di giornata nella classe Oltre 450 e nono nella classifica generale della classe. Cinquantaquattresimo oggi Pietro Maccali davanti a Paolo Caprioni, cinquantasettesimo Dario Bandinelli che precede Luciano Mario Pegoraro. 

I due italiani precedono Ullevalseter al traguardo della nona speciale. Quarto posto di giornata per Giovanni Gritti. Franco Picco &egrave; primo delle oltre 450

Africa Eco Race: Lucci e Botturi nel Day 9

&Egrave; iniziato un nuovo giorno in Mauritania, per tutti i partecipanti all&#39;Africa Eco Race. Dopo una meritata notte di riposo &egrave; gi&agrave; il momento di rialzarsi, riprendere il proprio mezzo e partire all&#39;avventura.  Quella di oggi, l&#39;ottava tappa in programma, preveder&agrave; un percorso di 447 chilometri totali dal bivacco di Aidzidine fino a Tidjikdja.  Come sta andando fin&#39;ora  A mantenere la vetta della classifica generale &egrave; ancora il tenace Alessandro Botturi che dall&#39;inizio della gara non ha mollato un colpo: nella tappa di ieri, la settima, &egrave; riuscito ad arrivare in seconda posizione, ancora una volta davanti al suo pi&ugrave; temibile avversarsio, il norvegese Ullevalseter.  Ma quella di ieri &egrave; stata una giornata davvero speciale non solo per Botturi, ma anche per gli altri italiani in gara, in quanto ci sono stati ben cinque piloti azzurri nelle prime nove posizioni. Il primo a tagliare il traguardo, infatti, &egrave; stato Paolo Lucci che ha portato a termine la tappa in 6 ore, 14 minuti e 26 secondi, in seconda posizione &egrave; arrivato il gi&agrave; citato Alessandro Botturi, quarto Blasco La Cavera, settimo Giovanni Gritti e nono Franco Picco.  L&#39;ottava tappa in programma  Quella di oggi sar&agrave; un&#39;altra tappa importante che i piloti dovranno affrontare: in tutto, ci saranno da percorrere 447 chilometri, suddivisi tra 429 chilometri da Aidzidine e Tidjikdja e 18 chilometri per raggiungere il bivacco notturno.  Durante il percorso, i partecipanti potranno fare rifornimento due volte, la prima dopo 70 chilometri. La tappa di oggi avr&agrave; una partenza nuova rispetto alle passate stagioni, presenter&agrave; sempre il solito terreno sabbioso che li porter&agrave; fino al villaggio di Maaden passando per il passo del Tifoujar.  Dopo il villaggio, invece, inizier&agrave; la discesa e di conseguenza i piloti prenderanno velocit&agrave; fino a trovare una parte ricca di dune fino ad Elnouk. Da qui, un passaggio mai fatto prima che offrir&agrave; un bellissimo paesaggio come sfondo. Infine, i piloti dovranno attraversare un&#39;altra parte pi&ugrave; rocciosa dove la navigazione sar&agrave; ci&ograve; che li impegner&agrave; maggiormente. 

Botturi continua a mantenere la vetta della classifica generale, oggi un&#39;altra tappa impegnativa

Africa Eco race: l&#39;ottava tappa in programma oggi

La settima tappa di Africa Eco Race parla italiano: ben cinque i piloti azzurri classificati nelle prime 9 posizioni all&rsquo;arrivo dell&rsquo;estenuante speciale di 477,95 km, dal bivacco di Chami a quello di Aidzidine, fra Akjouit e Atar, ai piedi delle montagne.  Una speciale interamente in fuoristrada e quindi di pura navigazione, senza strade tracciate, dra incroci di sole dune e cammelli. Dopo il rifornimento, a met&agrave; strada, il percorso era costituito per l&rsquo;80% di sabbia e piccole pietre. La direzione del vento ha costituito un elemento importante, considerando le tante dune.  La vittoria di Lucci  Il primo al traguardo di oggi &egrave; stato Paolo Lucci, su Husqvarna, che ha impiegato 6 h 14&rsquo;26&rsquo;&rsquo; per completare il percorso. Con il &lsquo;colpaccio&rsquo; di oggi, il pilota toscano, alla sua prima Africa Eco Race, passa al terzo posto nella classifica generale, con un gap di 40&rsquo;52&rsquo;&rsquo; da Botturi.  A 10&rsquo;16&rsquo;&rsquo; &egrave; arrivato il leader della gara, Alessandro Botturi, in sella alla Yamaha, che ha colto nel segno: staccare ulteriormente il suo primo rivale, Pal Anders Ullevalseter. Il norvegese ha portato la sua KTM sul podio di giornata, con un ritardo di 1&rsquo;59&rsquo;&rsquo; da Botturi, e quindi in classifica generale il gap fra i due cresce a 4&rsquo;06&rsquo;&rsquo;.  Quarto di giornata Blasco La Cavera, che ha preceduto Jacek Czachor e Pawel Stasiaczek, mentre Giovanni Gritti ha portato la prima Honda al traguardo, in settima posizione. Ottava piazza per Lyidon Poskitt e nona assoluta per un grande Franco Picco, che a 64 anni ha concluso primo della classe Oltre 450. Peccato per la rottura del motore nella tappa di venerd&igrave; che lo ha penalizzato pesantemente: il forte pilota vicentino ha infatti ben 36&rsquo;20&rsquo;&rsquo; di penalit&agrave;.  Per quanto riguarda gli altri italiani, Gabriele Minetti &egrave; diciassettesimo, Lorenzo Maestrami ventiquattresimo, Paolo Caprioni ventisettesimo, ma primo delle 700 Bicilindriche.  Trentesimo al traguardo Davide Cominardi, trentaquattresimo Pietro Maccali, trentottesimo Fabrizio Bosetti, quarantunesimo Luciano Mario Pegoraro che ha preceduto Dario Bandinelli.  Quarantasettesimo Giampietro Dal Ben. Al momento non &egrave; ancora arrivato al traguardo Nicola Dutto, il che significa che il suo ritardo sar&agrave; almeno di oltre 3 h 15&rsquo;&rsquo;. 

Con il secondo posto di oggi davanti a Ullevalseter, Alessandro Botturi si conferma al comando della gara. Franco Picco primo nelle oltre 450

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