        Uno sguardo alla Superbike 2022 ma anche al passato nell&rsquo;intervista esclusiva con Pere Riba, oggi capotecnico di Jonathan Rea in Kawasaki, ma in passato pilota del Motomondiale (250 e MotoGP nel 2002), Mondiale Supersport e Mondiale Superbike. Lo spagnolo ai nostri microfoni ha dato una sua visione di quello che sar&agrave; il Mondiale 2022. Secondo Riba, infatti, a battagliare per il titolo saranno sostanzialmente in tre: Toprak Razgatlioglu, il suo pilota Jonathan Rea ed anche Alvaro Bautista con la Ducati. Pere Riba: &ldquo;Jonathan Rea &egrave; ancora pi&ugrave; carico dopo aver perso il titolo l&rsquo;anno scorso&rdquo;  &ldquo;Jonathan Rea non smette mai di sorprendermi - dice Riba - dopo aver vinto sei titoli di fila, lottare per il settimo fino all&rsquo;ultima gara, perso per soli 13 punti e vederlo ancora con questa voglia di vincere e provare a lottare ancora per il numero 1 mi sorprende. Ha lavorato tanto sul suo fisico durante l&rsquo;inverno, &egrave; carico come sempre e forse anche un po&rsquo; di pi&ugrave;, perch&eacute; non gli &egrave; piaciuto perdere il titolo dopo tanti anni. Vediamo questa stagione come si sviluppa.&rdquo; Di seguito l&rsquo;intervista completa.        

Durante l&rsquo;appuntamento settimanale della rubrica After The Flag, il capotecnico di Jonathan Rea ha parlato a tutto tondo dei temi caldi del Mondiale Superbike e le sfide che attendono il pilota nordirlandese sulla strada per il settimo titolo nelle derivate di serie

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Il capotecnico di Jonathan n Kawasaki ha parlato in esclusiva dei temi caldi del Mondiale Superbike 2022

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La stagione in corso &egrave; una delle pi&ugrave; imprevedibili degli ultimi anni, e a due round dalla fine &egrave; ancora difficile capire chi la spunter&agrave; fra Toprak Razgatlioglu e Jonathan Rea. Al fianco del nord-irlandese (pronto alla prova argentina) c&rsquo;&egrave; il fidato capotecnico Pere Riba, che arriva da un fine settimana veramente complicato vissuto a Portimao, in Portogallo, con Rea. E l&#39;ha addirittura descritto come il &ldquo;weekend pi&ugrave; difficile della mia vita&rdquo;.  Dalla tripletta ad un successo   Due zeri e una vittoria, questo il bottino portoghese di Rea e Riba al sito ufficiale worldsbk.com ha dichiarato: &ldquo;&Egrave; stato il pi&ugrave; difficile non per motivi tecnici, ma emotivi. Quest&rsquo;anno il campionato &egrave; molto tosto, Toprak sta facendo un ottimo lavoro e Johnny anche, stiamo lottando&rdquo;.  La fiducia era alta a Portimao, ma non sempre le cose vanno come si spera: &ldquo;Ci eravamo preparati bene e Johnny &egrave; andato forte; poi quello che &egrave; successo in Gara 1 &egrave; stato molto difficile. Specialmente per lui, perch&eacute; sapeva di poter fare un bel lavoro e sapevamo che aveva il passo per puntare alla tripletta&rdquo;. Se Rea ha raccolto uno zero pesante, il suo avversario ha firmato la vittoria: &ldquo;&Egrave; stato molto duro dover veder perdere 25 punti, con Toprak che ha vinto. Abbiamo parlato con Johnny e abbiamo provato a mantenere il pi&ugrave; alte possibili le motivazioni anche se &egrave; stata molto tosta&rdquo;.  Di Pillo: &quot;Il duello Rea-Razga? Pu&ograve; riportarci alla tradizione della SBK&quot;  Lo shock della domenica   E anche la domenica non &egrave; iniziata con il piede giusto: &ldquo;Sotto la pioggia abbiamo svolto un lavoro normale ma si trattava di una moto completamente nuova; con la caduta in Gara 1 la moto si &egrave; totalmente distrutta finendo a terra a oltre 200km/h&rdquo;. Il team gliel&rsquo;ha preparata alla perfezione per la prova successiva, la Superpole Race, e l&rsquo;inizio &egrave; stato dei migliori: &ldquo;Nel corso del primo giro era in testa. Prima della fine del giro iniziale era un po&rsquo; entusiasta. Alla curva 13 ha staccato molto forte e ha perso l&rsquo;anteriore. &Egrave; stato un grande shock, specialmente per lui; dal punto di vista emotivo &egrave; stato un grosso danno&rdquo;.  Il team come una famiglia   In questi casi i rapporti umani sono molto importanti e il team si &egrave; unito intorno a Rea per fargli sentire la fiducia necessaria per affrontare Gara 2, qualche ora dopo: &ldquo;Ci siamo stretti intorno a lui per aiutarlo a capire che si tratta di qualcosa che &egrave; gi&agrave; successo e che in Gara 2 avevamo il passo, la moto, il pilota. Abbiamo semplicemente provato a toglierci della pressione di dosso e dicendogli di divertirsi il pi&ugrave; possibile&rdquo;.  Il discorso ha funzionato: &ldquo;&Egrave; stato molto sorprendente anche per me, molto emotivo. Prima di Gara 2 ero preoccupato per lui, per come avrebbe reagito dopo essere caduto per due gare di fila e per come si sarebbe sentito. In ogni caso ha provato semplicemente a divertirsi, &egrave; andato forte, ha avuto delle ottime sensazioni con la moto e ha messo in pista il suo passo&rdquo;. In compenso Razgatlioglu ha avuto un problema meccanico ed &egrave; caduto: &ldquo;Questo dimostra che non devi mai arrenderti; non puoi mai dire &lsquo;&egrave; fatta, &egrave; finita&rsquo;, devi sempre continuare a lottare e a crederci&rdquo;.  I piloti MotoGP: &quot;La sfida Rea-Razga? Una delle lotte pi&ugrave; belle di sempre&quot;  Next stop: Argentina   E ora si arriva al round argentino, dove la filosofia che abbracceranno sar&agrave; solo una: &ldquo;Pensare gara per gara, per provare a raccogliere il massimo che possiamo. Nelle sei gare che mancano possono succedere ancora tante cose&rdquo;. Del resto com&rsquo;&egrave; successo finora in questa stagione pi&ugrave; che mai sorprendente: &quot;La domenica mattina di Portimao pagavamo 50 punti e ora siamo di nuovo a -24. Chi pensava che potesse succedere? Nessuno. A sei gare dalla fine ci sono ancora 124 punti in palio, quindi tanti. Pu&ograve; succedere di tutto; ovviamente proveremo a lottare come sempre e proveremo ad aiutare Johnny al massimo delle nostre possibilit&agrave; dandogli i mezzi migliori: vedremo. Sar&agrave; molto interessante&hellip;&rdquo; Senza dubbio.  Caso Oncu, Aleix Espargar&ograve; contro Kenan Sofuoglu: &quot;E&#39; senza cervello&quot; 

Un nuovo round attende team e piloti della Superbike, in Argentina, ma prima che l&rsquo;azione abbia inizio il capotecnico di Jonathan Rea ha rivissuto il round portoghese&hellip;

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