        Il primo weekend del JuniorGP al Misano World Circuit ha visto la vittoria di Giulio Pugliese nella manche mattutina ed il podio di Leonardo Zanni in quella del pomeriggio. Purtroppo il pilota milanese &egrave; caduto in Gara2 mentre era in testa, non potendo bissare il successo di Gara1. Ad attendere i due ora c&rsquo;&egrave; l&rsquo;esordio in Red Bull Rookies Cup. ROSSI: "RONALDO MI HA RESO INTERISTA, LAUTARO L'UOMO DELLA STAGIONE" Pugliese: &ldquo;Mi aveva rubato la pole, mi sono preso la gara&rdquo; &Egrave; stato uno dei protagonisti per tutto il weekend, Giulio Pugliese che a Misano aveva gi&agrave; vinto in due occasioni nel CIV PreMoto3 due stagioni fa. Tra i primi in ogni turno del weekend, la pole mancata per soli 12 millesimi andata all&rsquo;argentino Marco Morelli lasciava presagire due gare da protagonista e cos&igrave; &egrave; stato: &ldquo;Sono stato praticamente tutta la gara terzo, all&rsquo;ultimo giro ho spinto e sono passato al comando. Ce la siamo giocata io e Morelli e sono riuscito a vincere&rdquo;. Una vittoria arrivata proprio all&rsquo;ultimo centimetro in una volata incredibile proprio con il pilota argentino: &ldquo;Lui mi ha rubato la pole ieri e io me la sono preso la gara oggi&rdquo; ha detto il pilota dell&rsquo;Aspar Junior Team al termine di Gara1. Sia al mattino che poi nella sfortunata Gara2 Pugliese e Morelli insieme a David Gonzalez hanno fatto il vuoto: &ldquo;&Egrave; stata una gara molto bella, ho visto che stavamo girando veramente forte, sapevo di non riuscire a scappare. Giravamo sempre sul tempo della pole, sono stato terzo tutta la gara per vedere gli altri cosa facevano e all&rsquo;ultimo giro ho provato a passare Morelli&rdquo;. Con le piccole Honda NSF250R anche il breve rettilineo di Misano diventa infinito, soprattutto se ti stai giocando la vittoria: &ldquo;Mi dicevo dai dai dai ce la posso fare! Alla fine &egrave; andata bene&rdquo;. Purtroppo Gara2 per Pugliese &egrave; terminata con la diciassettesima posizione, dopo la scivolata infatti il milanese &egrave; ripartito non riuscendo per&ograve; a centrare la zona punti e di fatto lasciando a Leonardo Zanni la possibilit&agrave; di lottare per il podio.  LA MOTOGP VERSO JEREZ: BAGNAIA CERCA IL TRIS, ACOSTA IL PRIMO SIGILLO Zanni: &ldquo;Un podio merito di tutti quelli che mi aiutano&rdquo; La passata stagione il campione italiano PreMoto3 2022 &egrave; stata travagliata, un grave infortunio (frattura di tutti e due i malleoli della gamba destra) rimediato nel corso del primo round del CIV lo ha costretto a saltare tutta la prima parte di stagione rientrando solo in estate. Quella iniziata a Misano con il Finetwork Mir Junior Team &egrave; di fatto la sua prima stagione intera nella ETC: &ldquo;In Gara1 non ho brillato ma ho imparato tanto ed ho fatto grande esperienza. Questa &egrave; solo la mia quinta gara, non ho nemmeno chiuso un campionato. L&rsquo;anno scorso ho fatto pochissime gare e arrivo da un infortunio gravissimo alla caviglia, sono veramente contento&rdquo;. Una seconda manche che si era messa in salita fin da subito: &ldquo;&Egrave; stata una gara molto difficile perch&eacute; alla partenza diversi piloti davanti a me sono caduti. Ho fatto giro dopo giro un buon ritmo per cercare di tornare nelle posizioni davanti nel primo gruppo. In gara2 ho lottato di pi&ugrave;, abbiamo provato a prendere i primi ma abbiamo sempre lottato per la terza e quarta posizione perch&eacute; i primi purtroppo erano troppo lontani. Voglio ringraziare i Talenti Azzurri, il mio team e la mia famiglia&rdquo;. Per Leonardo Zanni e Giulio Pugliese &egrave; per&ograve; gi&agrave; ora di tornare in pista, tra pochi giorni infatti saranno impegnati a Jerez nel loro debutto alla Red Bull MotoGP Rookies Cup.  SSP ALL'INSEGNA DELL'EQUILIBRIO: SAR&Agrave; LOTTA A QUATTRO PER IL TITOLO IRIDATO?       

Alla seconda stagione nella ETC, Giulio centra il successo in Gara1 a Misano mentre Leonardo conquista il podio in Gara2, ma il pensiero &egrave; a Jerez

ETC, Pugliese e Zanni protagonisti a Misano con la RedBull Rookies Cup nel mirino

Si spostano piloti, ingegneri, tecnici e manager, a volte seguiti da sponsor ed etichette. Lo ha fatto la Red Bull, bibita energetica contraddistinta da immagine speculare, nella quale due tori rossi si accarezzano anzich&eacute; scornarsi, nel comune punto giallo di incontro, inquadrato da argento e blu metallizzati. Uno dei marchi pi&ugrave; proliferi della MotoGP ha in serbo piani diversi da Honda, poich&eacute; non pi&ugrave; sostenuta dopo la partenza di Marc Marquez.  In MotoGP c&#39;&egrave; bisogno del secondo test team?  Red Bull mette le ali ai fratelli Marquez e Gresini Racing  Di speculazioni in internet se ne trovano, ma ha senso pensare a un team Gresini Racing pressoch&eacute; caratterizzato da un cognome - Marquez - e un brand - Red Bull - in quanto Alex e Marc piloti e fratelli, lo sponsor in qualit&agrave; di immagine e sostanza e seguirne le rispettive carriere.  La formazione Ducati gestita da Nadia Padovani funger&agrave; da via per concretizzare un obiettivo gi&agrave; forte vincente da anni in Formula 1? Ne avverr&agrave; presto una acqusizione, con passaggio di consegne e nome nella entry list da aggiornare? Gli indizi portano su questa strada.&nbsp;    Addio Honda: RC213 V sprovviste di tori e ali  Come stesse mutando la situazione in casa Honda lo si capiva dalla volont&agrave; di Marc Marquez nel cercare una situazione ritenuta maggiormente consona alle proprie esigenze: moto e team pronti a vincere subito, obiettivo unico palesato dall&#39;otto volte iridato.  Evidentemente in Red Bull la pensano nella stessa maniera, tanto da averci spirato questo articolo.La squadra equipaggiata dalle RC213 V ufficiali avr&agrave; in Repsol il maggior sostentamento, ma niente pi&ugrave; tori n&eacute; ali, a meno che non si parli della configurazione aerodinamica evoluta e gi&agrave; ammirata nei test di Valencia.    Fernandez pi&ugrave; Acosta: piloti Red Bull in forza a GASGAS  L&#39;ingresso nel team Tech3 da parte di Pedro Acosta rafforza una formazione KTM satellite che, sebbene figuri tramite il marchio GASGAS, &egrave; effettivamente dotata di RC16 ben seguite dal reparto corse austriaco. Herv&eacute; Poncharal &egrave; vicino all&#39;ennessimo super affare: oltre ad aver nel box tre titoli mondiali, si prepara a far riverniciare carene, codoni, parafanghi, pannelli e divise sociali.  Augusto Fernandez e il solo rookie 2024 formano una bella coppia, vista in Moto2 nel campionato 2022. Gli spagnoli, come spiegato da caschi e abbigliamenti tecnici di vario genere, hanno in Red Bull uno sponsor munifico, importante e attento al dettaglio. Un duo del genere, in virt&ugrave; anche di contingente teutonico rappresentato, risulta pi&ugrave; appetibile e interessante di Honda, che sta vivendo una sorta di rivoluzione interna ed esterna.    &nbsp; 

Lo sponsor del toro rosso lascia le RC213 V ufficiali, si &quot;prende&quot; le Ducati di Marc e Alex, accompagna Pedro in Tech3

MotoGP, addio Honda: Red Bull segue Marquez e Acosta

        La bibita energetica, legata particolarmente a Marc Marquez, seguir&agrave; l'otto volte iridato? A seguito di anni condivisi con la formazione Repsol Honda, il marchio Red Bull &egrave; pronto a emigrare, puntando lidi pi&ugrave; caldi in termini di risultati.&nbsp;C&egrave; da crederci, perch&eacute; l'otto volte iridato &egrave; il testimonial d'eccezione in MotoGP, quindi, possiamo aspettarci una conseguente mossa. Classifica piloti MotoGP Red Bull &amp; MotoGP: i fratelli Marquez e Gresini soddisfatti Il desiderio della bevanda caratterizzata dal toro rosso &egrave;, per&ograve;, ancora pi&ugrave; alto. In un passato articolo abbiamo parlato dell'ipotesi che l'azienda austriaca ambisca ad allestire una squadra in proprio, idea per ora abbandonata, o meglio, rimasta in stand by. Dopo il saluto di Marc Marquez in Honda e relativo passaggio in Gresini, l'evoluzione &egrave; in atto. Si dice che il team Gresini necessiti di fondi e potremmo pensare che l'avvento di Marc Marquez si rilever&agrave; un dato positivo: il pluiricampione attira sponsor, tra cui Red Bull che lo segue personalmente. Come segue il fratello Alex, prossimo compagno di squadra del numero 93. Avremo una famiglia catalana sulle Ducati Demosedici, con adesivi e scritte Red Bull in primo piano. Dietro a questa ipotesi, pi&ugrave; realt&agrave; che suggestione, lavora anche l'intenzione di Marc e del marchio di acquisire una struttura vera e propria.&nbsp;         

Con Marc Marquez in uscita, anche la bibita energetica "abbandona" il colosso HRC, per atterrare....

Red Bull mette le ali, lascia la Honda e vola verso...

Pecco Bagnaia Re d&rsquo;Austria. Dopo la vittoria nella Sprint infatti il piemontese si &egrave; preso d&rsquo;autorit&agrave; anche il successo nella corsa domenicale, al termine di una gara dove non ha essenzialmente avuto rivali. Mantenuta la testa della corsa al via infatti Pecco ha subito iniziato a macinare giri veloci, imponendo un passo insostenibile per tutti gli altri. Nona vittoria in 20 gare &ndash; quinta su 10 gare lunghe &ndash; per il campione del mondo in carica, al suo 50&deg; podio nel mondiale. &nbsp; Ducati e Bagnaia hanno preceduto Brad Binder, l&rsquo;unico che ha cercato nella prima fase di gara di mantenere il contatto con Pecco, salvo poi accontentarsi della seconda piazza, mentre per la terza posizione &egrave; stata lotta aperta. Dopo tanti giri con Alex Marquez ad occupare tale piazza &egrave; stato Marco Bezzecchi a cambiare la trama, superando lo spagnolo e riuscendo a salire sul podio. Marquez ha poi subito anche l&rsquo;attacco di Luca Marini, che lo ha preceduto sul traguardo.  Quartararo in top ten, punti per Marquez&nbsp;    La serie di Ducati &egrave; stata interrotta da Maverick Vinales, autore nuovamente sia di una cattiva partenza che di una rimonta interessante, seguito da Jorge Martin &ndash; alle prese con il long lap penalty &ndash; e Fabio Quartararo, con la prima moto giapponese al traguardo. Top ten anche per Aleix Espargar&ograve; ed Enea Bastianini, autore di una gara che potrebbe rappresentare un piccolo passo in avanti. &nbsp; Leggermente pi&ugrave; attardato Franco Morbidelli, seguito da un Marc Marquez capace di completare la sua prima gara domenicale della stagione. 15&deg; Jack Miller, autore di una gara piuttosto complicata, con Fabio Di Giannantonio 17&deg; e Lorenzo Savadori 19&deg;.  La classifica&nbsp;    Moto2 risultati GP Austria: commento del Gran Premio 2023 

Pecco domina e precede Binder, 3&deg; Marco seguito dal compagno Marini. Top ten per Aprilia e Bastianini, Marquez 12&deg;

Risultati GP Austria MotoGP: il commento sul Gran Premio

Ottimo scatto al via di Holgado, che ha preso subito la testa della gara

Una vittoria al fotofinish ha ottenuto Deniz Oncu su Daniel Holgado, nella splendida cornice del Red Bull Ring. Ecco le immagini del decimo Gran Premio stagionale della classe cadetta

Le foto più entusiasmanti delle prove Moto3 al GP d’Austria 2023

Nel weekend del Red Bull Ring erano attese novit&agrave; per quanto concerne il mercato piloti, e le novit&agrave; sono arrivate. Nella fattispecie per quanto concerne il futuro di tre piloti: Marco Bezzecchi, Johann Zarco e Franco Morbidelli. &nbsp; Il primo pare avere maturato la sua decisione in merito al possibile passaggio in Pramac, declinando l&rsquo;offerta. Non &egrave; un segreto del resto quanto Marco sia affezionato al team Mooney VR46, formazione che lo ha &ldquo;salvato&rdquo; dopo la difficile prima stagione in Moto2 con i colori del team Tech 3. Da quel primo anno insieme &ndash; 2020 &ndash; Bezzecchi ed il team di Valentino Rossi sono cresciuti insieme, sino a diventare protagonisti assoluti in MotoGP. &nbsp; Valentino che ha giocato un ruolo importante anche in questo frangente, dato che come confermato ai microfoni di Sky &ldquo; Sto spingendo affinch&eacute; resti con noi, e quasi sicuramente lo far&agrave;&rdquo;. Una scelta di cuore, che coster&agrave; per&ograve; probabilmente a Marco la moto uffuciale il prossimo anno, salvo un aumento dell&rsquo;impegno Ducati, con 5 moto ufficiali invece che 4.  Zarco va, Morbidelli - forse - arriva    L&rsquo;altra conseguenza della scelta di Bezzecchi &egrave; la possibile riconferma di Zarco, che per&ograve; non arriver&agrave;. Un po&rsquo; a sorpresa &ndash; in virt&ugrave; del pacchetto tecnico a sua disposizione &ndash; il francese ha infatti scelto di passare in LCR, convinto dalla proposta di Honda. &ldquo;Mi offrono due anni con opzione per il terzo &ndash; le sue parole &ndash; mentre Ducati solo uno, con l&rsquo;ipotesi Superbike nel 2025. Ma al momento non voglio pensare alle derivate&rdquo;. &nbsp; La conferma di Bezzecchi in VR e l&rsquo;uscita da Pramac di Zarco apre dunque uno scenario inedito, del quale potrebbe beneficiarne Morbidelli. Franky infatti potrebbe sfruttare l&rsquo;occasione per compiere un passaggio potenzialmente esplosivo, salendo in sella alla GP24 del team Pramac. Del resto il curriculum di Franco &egrave; da top rider, e nello scacchiere attuale della MotoGP &egrave; difficile &ndash; o meglio impossibile &ndash; trovare un pilota libero di maggiore valore. &nbsp; L&rsquo;occasione ad ogni modo &egrave; da concretizzare, ed in caso darebbe ulteriore slancio alla candidatura di Jake Dixon per la seconda sella del team Gresini. A farne le spese sarebbe ovviamente Fabio Di Giannantonio, che potrebbe tornare in Moto2 restando con la formazione faentina, che ha recentemente salutato Filip Salac.  MotoGP Austria, Valentino Rossi: duro attacco alla direzione gara &nbsp; &nbsp; &nbsp; 

Con Marco deciso a restare in VR e Johann in direzione Honda, cambia lo scenario di Franky. E non solo &nbsp; &nbsp; &nbsp;

MotoGP, il punto sul mercato: le scelte di Bezzecchi e Zarco premiamo&hellip; Morbidelli

L&rsquo;ottava posizione finale racconta poco o nulla della Sprint di Maverick Vinales, protagonista di un pomeriggio certamente movimentato. Il tutto gi&agrave; dalla partenza, che ha visto lo spagnolo soffrire nuovamente nei confronti degli avversari. &nbsp; &ldquo;Siamo arrivati al massimo potenziale della frizione di Aprilia: &egrave; stata una partenza buona per i nostri standard &ndash; le sue parole - ma gli altri hanno fatto meglio (ride ndr). Al momento non siamo nelle condizioni di lottare sotto questo aspetto, per il resto non ci manca nulla. Oggi la velocit&agrave; era da podio, e lo conferma il numero di piloti che ho superato. Con una gara negativa ma normale avrei chiuso secondo&rdquo;. &nbsp; Pochi secondi dopo si &egrave; giunti alla prima curva, con Maverick al centro dell&rsquo;incidente che ha caratterizzato la Sprint. &nbsp; &ldquo;Non ho ancora visto le immagini, ho solo sentito il colpo. Credo che Martin meritasse una penalit&agrave;. Sono stato fortunato a restare in piedi, per poi recuperare&rdquo;.  Vinales tra rimonte e rimpianti  Nonostante il contatto Maverick ha potuto proseguire la corsa, dando vita ad una rimonta esaltante, durante la quale tenere bada la pressione degli pneumatici. &nbsp; &ldquo;E&rsquo; stato difficile, come per tutti gli altri. Anche per questo &egrave; fondamentale che Aprilia mi consenta di partire meglio, cosa che aspettavo dalla prima gara: la partenza &egrave; l&rsquo;aspetto pi&ugrave; facile della moto, ma &egrave; il nostro punto debole, anche perch&eacute; la mia partenza &egrave; stata uguale a quella di Aleix. Chiedo solo di partire come gli altri: se avessi potuto lottare con Pecco dall&rsquo;inizio sarebbe stato interessante vedere il proseguo&rdquo;. &nbsp; Sul finale lo spagnolo &egrave; riuscito a raggiungere il compagno Aleix Espargar&ograve;, senza per&ograve; tentare un rischioso quanto azzardato attacco. &nbsp; &ldquo;Non era possibile, dato che alla 5 sono andato largo. Ho pensato di provarci, ma era lontano e non sarebbe stata una buona idea. Mi sono sentito forte in gara&rdquo;.  GP Austria, Martin: &quot;Dopo la gara ho pianto, non capivo pi&ugrave; nulla&quot; 

Maverick amaro ma anche carico: &quot;Lo start &egrave; l&#39;aspetto pi&ugrave; facile di una moto, ma &egrave; il nostro punto debole. Me la sarei potuta giocare&nbsp;con Bagnaia, sono veloce&quot;

MotoGP Austria, Vinales: &quot;Aprilia deve aiutarmi: voglio solo partire bene&quot;

        Quattordici giri per la Sprint MotoGP del Red Bull Ring, indubbiamente la pi&ugrave; brutta e noiosa disputata da inizio anno. Dispiace scriverlo ma, solo gli incidenti - per fortuna non hanno causato nfortuni o danni ai piloti - e qualche manovra al limite ha fatto salire l'adrenalina. Altrimenti, la volata di Pecco Bagnaia si &egrave; rivelata solitaria e priva di palpitazioni. Bagnaia sempre pi&ugrave; leader della MotoGP Detto ci&ograve;, nulla toglie i meriti al campione del mondo n&eacute; al Lenovo Ducati ufficiale, capaci di imporsi nuovamente da Portimao all'Austria. La superiorit&agrave; mostrata dal numero 1 &egrave; netta: pole position, breve litigio con Brad Binder su KTM, volata verso il traguardo. Per il torinese &egrave; l'ottavo successo stagionale e, rimanendo in ambito Sprint, il quarto. Se si tratta di fuga verso il secondo iride, Vi rispondiamo "s&igrave;", perch&eacute; poche volte il titolato in carica &egrave; stato battuto, e fatichiamo nell'intravedere chi possa arrestarlo. Ci ha provato il sudraficano, a bordo di una RC16 davvero a punto. Tuttavia, non &egrave; bastato. La Desmosedici GP resta il riferimento della serie, ben sfruttata da Jorge Martin, a podio con la satellite Prima Pramac. Lo spagnolo si &egrave; ritrovato a stretto contatto con diversi rivali, uscendone indenne.&nbsp; Tanti incidenti nella MotoGP d'Austria: VR46 falciato E' subito crash di gruppo tra Vinales, Oliveira, Zarco e Bezzecchi. Dei tre caduti alla prima curva, solo Marco ha ripreso l'azione, mentre Johann a Miguel sono rimasti fermi. Poco dopo, anche la Ducati Mooney VR46 &egrave; stata costretta alla resa, Fabio Quartararo ha ricevuto colpi ma &egrave; rimasto in piedi. Maverick &egrave; riuscito a continuare. A terra invece Takaaki Nakagami, gi&ugrave; pure Lorenzo Savadori. Contatto tra Jorge Martin su Luca Marini, col fratello di Valentino Rossi nella ghiaia. Il nove volte iridato si trovava a bordo pista, proprio nel punto del fattaccio: immaginate la reazione di sconforto e disappunto. Se consideriamo la prima dinamica di gara, anche l&igrave; troviamo la Ducati Prima Pramac numero 89 coinvolta. Long Lap Penalty inflitto a El Diablo, reo di aver toccato il cesenate del test team schierato da Noale. L'iridato 2021 e Marc Marquez hanno sofferto pure oggi, ma se i parimarca Honda sono tutti da bocciare, la Yamaha di Franco Morbidelli &egrave; andata bene. Per merito dell'italo-brasiliano, ovviamente.  Famiglia Espargar&ograve;: Pol meglio di Aleix Aleix ne ha passate di tutti i colori, Pol gli ha messo le ruote davanti. Tra i fratelli Espargar&ograve;, sentiamo di scrivere che ilpi&ugrave; giovane abbia fatto meglio, indipendentemente dalla singola posizione a precedere il pi&ugrave; esperto. Il pilota GASGAS, tornato a Silvertsone dopo un infernale infortunio, galoppa gi&agrave; forte come un cavallo di razza. Bravo Alex Marquez, anch'egli meglio del consaguineo Marc. Il Gresini Racing ha un ottimo attaccante, Il Repsol HRC un ex bomber. Guardate un po' come sono mutate le cose. Classifica ferma - non &egrave; la prima volta - per Enea Bastianini, costretto ad ammirare le gesta del compagno di squadra.&nbsp;  Sprint MotoGP del Red Bull Ring: bandiera a scacchi        

Quattro pi&ugrave; quattro, otto: Pecco Bagnaia sempre pi&ugrave; leader del mondiale. Binder e Martin sul podio, VR46 "falciato" e a zero punti

GP Austria, Sprint: il commento tecnico

        Se Pit Beirer lo sostiene, c'&egrave; da crederci: KTM vanta risorse (pi&ugrave;) che sufficienti per schierare (almeno) 6 MotoGP in griglia. Interessante, quindi significa che la Casa di Mattighofen lo far&agrave;? Al momento delle cose, parrebbe di no, ma in pentola bolle un piatto grosso. Vediamo se sar&agrave; servito nel weekend del Gran Premio d'Austria del Red Bull Ring. Pecco Bagnaia: quinta pole 2023 per il numero 1 KTM - Dorna - IRTA - MSMA: avremo 6 RC16 dal 2024? Incontri ravvicinati del quarto tipo, rappresentati da Costruttore, Organizzatore, Associazione dei team e Associazione dei Costruttori. Fantastico, ma che avranno di cos&igrave; importante da dirsi? Qualcosa di veramente grosso, costiuito dal desiderio KTM di aggiungere due RC16 al lotto, facendone crescere il numero da 4 a 6. Perch&eacute; le Tech3 GASGAS sono due KTM, lo sapevate. L'esigenza di Mattighofen &egrave; legata ai piloti sotto contratto - Brad Binder, Jack Miller, Augusto Fernandez, Pol Espargar&ograve; e Pedro Acosta - e da contrattualizzare: noti sono gli attacchi sferrati nell'acqusizione di Marc Marquez.&nbsp;  Dorna vuole inediti Costruttori in MotoGP, non semplici Marchi Giustamente, Carmelo Ezpeleta e il suo staff auspicano l'ingresso nel paddock di veri e propri Costruttori, intesi come Case che portano in pista e sviluppano una tecnologia propria. GASGAS appartiene al gruppo KTM ma, di fatto, non produce MotoGP. Nemmeno la ventilata ipotesi Husqvarna soddisferebbe le aspettative del Promoter.&nbsp; Solo che, al momento, chi vuole entrare nella classe regina prototipale?! Nessuno. E 22 moto sono "poche": ad accordi gi&agrave; stipulati, le selle libere scarseggiano, come la possibilit&agrave; di proporre numerosi rookie e personaggi nuovi. Sicch&eacute;, due ulteriori RC16 sarebbero utili. Non solo: il contingente teutonico sfida apertamente Ducati, che ha le sue belle 8 Desmosedici iscritte in classe regina. Per gli austriaci - e pure per chigestisce il progetto Aprilia - sono troppo, bisogna pareggiarle o, perlomeno, arginarne il potere. Perch&eacute; di potere in MotoGP in questi giorni al Red Bull Ring si parla. Esattamente a casa della KTM.        

La Casa di Mattighofen preme: riuscir&agrave; a schierare dal 2024 sei moto di fabbrica? Il contingente arancione vuole arginare il potere Ducati

Al GP Austria o mai più: tentativo KTM di due ulteriori RC16 in griglia

        &nbsp;A sensazione, diremmo che ci attende una bella Sprint MotoGP. Il Red Bull Ring offre numerosi punti di sorpasso, che premia i portentosi staccatori. Partire dal palo &egrave; importante, nella consapevolezza che, per&ograve;, chi scatta da dietro ha medesime chance di successo. Pecco Bagnaia si &egrave; aggiudicato la quinta pole position 2023. Aleix a terra, Bagnaia in cima: i duellanti di Silverstone in Austria Durante la qualifica, Aleix &egrave; scivolato, perdendo tempo ed efficacia. La sua Aprilia ne &egrave; uscita scarsamente o per nulla danneggiata, ma la sessione ne &egrave; uscita compromessa. Stava per battere tutti Maverick Vinales con la RS-GP gemella, per&ograve; in extremis Pecco Bagnaia ha avuto la meglio, ponendo la Desmosedici ufficiale in vetta. Per il campione del mondo il riferimento 1'28"539 vale "il palo",&nbsp;mentre Espargar&ograve; &egrave; solo undicesimo: vedremo se i due sfidanti di Silverstone si ritroveranno nuovamente in testa per il primo posto di oggi, oppure di domani. Risultato ambito da Top Gun, sul podio britannico del sabato e presente in Stiria con una verve da vittoria. Chiss&agrave;. E chiss&agrave; se Brad Binder, fresco di rinnovo insieme a KTM, ha davvero archiviato la caduta rimediata nel secondo turno di pove libere. Il suafricano desidera assolutamente regalare a Mattighofen e allo sponsor Red Bull la posta massima. Pure Jack Miller la pensa cos&igrave;, non per caso &egrave; incollato al compagno di box. Marini, Bezzecchi e gli italiani nella MotoGP d'Austria DI Pecco sapete (quasi) tutto, sicch&eacute; dove si trovano gli altri italiani? Eccoli qui: Luca Marini &egrave; sesto, Marco Bezzecchi settimo, Enea Bastianini quattordicesimo, Franco Morbidelli quindicesino, Fabio Di Giannantonio ventesimo, Lorenzo Savadori ventitreesimo. I due Mooney VR46 hanno passo e velocit&agrave; da trofei, la Bestia &egrave; veramente indietro, Il Morbido ambisce a prendere punti - ma vorrebbe di pi&ugrave; - Diggia fa del suo meglio, il cesenate porta avanti lo sviluppo di Noale. Un attimo, ma Fabio Quartararo e Marc Marquez? Ci sono? Ci sono, ci sono, sebbene non ancora protagonisti. Il francese &egrave; stato bravo in qualifica, nono, con la Yamaha in mezzo a missili europei. L'otto volte iridato ricopre posizioni non propriamente sue, per spiragli di luce invisibili. Quanto continuer&agrave; cos&igrave; il calvario 93 marcato Honda? GP Austria, griglia di partenza MotoGP MotoGP Qualifiche 2  MotoGP Qualifiche 1        

Red Bull Ring Rosso grazie a Pecco Bagnaia: il numero 1 ha la quinta pole ed &egrave; incalzato dall'Aprilia di VInales e dalla KTM di Binder,

MotoGP, qualifiche risultati GP Austria: tempi e pole position

        Ha lo sguardo leggermente stanco Marc Marquez quando giunge al consueto incontro con la stampa, e la conferma di tale stato arriva direttamente dalle sue prime parole. &ldquo;E&rsquo; stata una giornata dispendiosa dal punto di vista mentale&rdquo;. Il motivo &egrave; presto detto, ed &egrave; direttamente collegato con le novit&agrave; portate da Honda, nel tentativo di riportare ordine e soprattutto velocit&agrave;.&nbsp;&ldquo;Con la nuova aerodinamica serve una guida completamente diversa. Volevo davvero trarre benefici dal nuovo pacchetto, cos&igrave; ho cercato di adattare la mia guida, e passo dopo passo l&rsquo;ho fatto. Sono stato l&rsquo;unico pilota a provare sia la vecchia che la nuova aerodinamica, per poi scegliere la nuova per il pomeriggio. Onestamente nella Practice sono stato troppo al limite. Nel complesso posso che serve una guida diversa, un approccio diverso alle curve, ma i problemi principali sono gli stessi&rdquo;.&nbsp;Ossia?&nbsp;&ldquo;La poca stabilit&agrave; in frenata, che si vede anche dalla televisione, e l&rsquo;aderenza in uscita di curva, che &egrave; sempre poca&rdquo;.&nbsp;Mir non ha fatto la comparazione. Non sarebbe stata utile per il team?&nbsp;&ldquo;I due lati del box decidono autonomamente come lavorare. Nel mio lato sapevamo che la nuova aerodinamica sarebbe potuta essere utile in questo tracciato, ma ho preferito sacrificare il risultato a favore della raccolta dei dati, cos&igrave; ho fatto la comparazione. Domani avr&ograve; il nuovo pacchetto in entrambe le moto, ma a Barcellona far&ograve; nuovamente la comparazione. Non &egrave; il modo migliore di cogliere risultati, ma &egrave; l&rsquo;approccio corretto. Non ho voluto rischiare, se non nelle ultime due uscite della Practice, come domani spinger&ograve; solo in qualifica, per essere un po&rsquo; pi&ugrave; avanti&rdquo;. Marquez e le parole di Puig Hai spinto perch&eacute; ti sei sentito meglio o per ritrovare le giuste sensazioni?&nbsp;&ldquo;Il fatto di sentirmi meglio fisicamente &egrave; stato un primo aiuto per spingere, ma guidare come ho fatto nelle ultime due uscite della Practice non &egrave; sostenibile per tutto il weekend, dato che cadrei tre o quattro volte. Si possono accettare certi rischi sul singolo giro, non per tutta la gara&rdquo;.&nbsp;Hai avuto un confronto acceso con Alberto Puig prima di entrare in pista per l&rsquo;ultima uscita della Practice. Cosa vi siete detti?&nbsp;&ldquo;Alberto &egrave; il primo che si preoccupa in primis del mio stato fisico, ed &egrave; realista circa il livello della moto. Mi ha detto &ldquo;non hai molto margine, stai frenando molto tardi&rdquo;. Siamo consapevoli che passare direttamente in Q2 o meno non cambia molto la nostra situazione&rdquo;.&nbsp;Per&ograve; hai rischiato.&nbsp;&ldquo;Quando scendi in pista scendi in pista. Con la seconda gomma non mi sono trovato bene, cos&igrave; non ho spinto alla stessa moto&rdquo;. MotoGP: Morbidelli e quel possibile ritorno in Gresini da figliol prodigo       

Marc spiega: "Ho rischiato solo nelle ultime due uscite della Practice, guidassi sempre cos&igrave; cadrei tre o quattro volte. Puig &egrave; il primo a preoccuparsi della mia salute fisica"

MotoGP Austria, Marquez: "La nuova aerodinamica? Guida diversa, stessi problemi"

Giri veloci, pioggia, sorprese. Nel secondo turno di giornata della MotoGP &ndash; le &ldquo;Practice&rdquo; che stabiliscono gli accessi diretti in Q2 &ndash; non &egrave; davvero mancato nulla, con un Marco Bezzecchi in versione primatista. Il riminese infatti ha risposto alla grande alla cancellazione del suo primo time attack, fermando &ndash; nel giro successivo &ndash; il cronometro sul tempo di 1&rsquo;28&rdquo;533, abbassando gi&agrave; oggi di due decimi il record della pista, firmato l&rsquo;anno scorso da Enea Bastianini. &nbsp; Il tutto come detto in una sessione caratterizzata in parte anche dalla pioggia, con qualche goccia che a 20 minuti dalla fine sembrava poter porre fine alle ostilit&agrave;, ma per fortuna cos&igrave; non &egrave; stato. Alle spalle di Bezzecchi troviamo l&rsquo;Aprilia di Maverick Vinales, a soli 44 millesimi, con Pecco Bagnaia in terza piazza, staccato gi&agrave; di oltre due decimi.  Classifica piloti&nbsp;  KTM risale, Marquez in Q1  Risale nel pomeriggio austriaco la KTM, grazie alla quarta piazza di Brad Binder, capace di precede il duo Pramac, con Johann Zarco davanti al compagno Jorge Martin. Settimo Aleix Espargar&ograve;, in vetta alla classifica per tutta la prima parte di sessione, con Alex Marquez 8&deg; e Fabio Quartararo alle sue spalle. Una prova di carattere quella del francese, unico pilota capace di portare una moto non europea in top ten. &nbsp; Amaro in bocca invece per Luca Marini e Fabio Di Giannantonio, 11&deg; e 12&deg; a circa 7 decimi dalla vetta, davanti a Marc Marquez. Lo spagnolo ha davvero tentato il tutto per tutto per entrare in top ten, ottenendo a circa dieci minuti dalla fine la seconda piazza, salvo poi non riuscire a rispondere ai successivi tempi dei rivali. Questo anche a causa dell&rsquo;interferenza involontaria di Pol Espargar&ograve;, rimasto in traiettoria &ndash; a bassa velocit&agrave; &ndash; durate uno dei suoi ultimi tentativi. 16&deg; crono infine per Enea Bastianini, finito a terra in curva 2, seguito da Franco Morbidelli.  Classifica squadre  La classifica&nbsp;   

Marco abbatte il precedente primato precedendo Vinales e Pecco. Aprilia sorride anche con Espargar&ograve; e Oliveira. Quartararo in Q2, fuori Marini e Marquez&nbsp;

MotoGP Practice risultati GP Austria

        Splende il sole sul Red Bulle Ring, dove la prima sessione di prove libere della MotoGP &egrave; passata in archivio. Una sessione dove a brillare sono stati i colori francesi, con Johann Zarco e Fabio Quartararo a dettare il passo. Il portacolori Pramac &egrave; sceso in pista nel finale per attaccare il cronometro, riuscendo ad ottenere il primo posto grazie al tempo di 1&rsquo;29&rdquo;838.&nbsp;Zarco &egrave; stato l&rsquo;unico pilota capace di abbattere il muro dell&rsquo;1&rsquo;30, con Quartararo secondo a 399 millesimi. Primi segnali incoraggianti per il pilota Yamaha, atteso per&ograve; oggi pomeriggio ad un nuovo esame, quando per tutti sar&agrave; il momento di cercare la prestazione sul singolo giro. Ducati, Yamaha ed Aprilia, con Maverick Vinales in terza piazza. Alex Marquez bene, Marc meno  Bene anche Alex Marquez, nonostante un problema &ndash; una fuoriuscita di olio dalle forcelle &ndash; nella prima parte di sessione, seguito dal duo italiano formato da Marco Bezzecchi e Fabio Di Giannantonio, autore di un inizio di weekend positivo. Top ten anche per Honda, con Takaaki Nakagami settimo a mezzo secondo, seguito da Pecco Bagnaia, autore di 21 passaggi ed Aleix Espargar&ograve;.&nbsp;Ai piedi della top ten invece Enea Bastianini, alle prese con le modifiche di assetto messe in atto dopo Silverstone, mentre Luca Marini &egrave; uno degli ultimi piloti ad incassare meno di un secondo dalla vetta in 15&deg; posizione. Inizio complicato per KTM, con Brad Binder primo pilota in 14&deg; piazza, cos&igrave; come per Marc Marquez, autore di una lieve scivolata in curva 4 nel finale, nonch&eacute; 18&deg; in classifica. Classifica squadre La classifica&nbsp;  GP Austria, Bezzecchi: "Voglio restare con VR46, questo &egrave; il mio piano"       

Sessione a forti tinte francesi, con Johann seguito da Fabio e Vinales. 5&deg; Bezzecchi davanti a Di Giannantonio. Falsa partenza per KTM e Marc Marquez, autore di una caduta&nbsp;

Prove libere 1: risultati e tempi FP1 MotoGP Austria 2023

        Sotto il cielo austriaco nuvoloso &egrave; andata in scena la prima sessione di prove della classe cadetta, che ha visto fin da subito un&rsquo;accesa rivalit&agrave; per la vetta della classifica. Ad aver avuto la meglio &egrave; poi stato il leader del Campionato, Daniel Holgado, che con la sua KTM del team Tech 3 ha firmato il miglior crono in 1&rsquo;41.899. Il vantaggio sul secondo classificato, Jaume Masia, &egrave; di appena 36 millesimi, lui che &egrave; alla guida della Honda del team Leopard. Classifica piloti campionato Moto3 La top 8 nelle prime prove al Red Bull Ring  &Egrave; un quartetto di spagnoli ad aver chiuso davanti a tutti e in terza posizione c&rsquo;&egrave; il pilota del team MTA Angeluss, guidato dall&rsquo;ex pilota Alessandro Tonucci, Ivan Ortol&agrave;. Due i decimi di ritardo dal primo, seguito dal miglior debuttante della sessione, Jos&eacute; Antonio Rueda, a tre decimi e mezzo. Il brasiliano Diogo Moreira completa la top 5, precedendo per tre millesimi Ayumu Sasaki, vincente qui l&rsquo;anno scorso con tanto di rimonta. Nel gruppo dei migliori i due portacolori del team GASGAS Aspar, David Alonso e Ryusei Yamanaka, rispettivamente settimo e ottavo.  Dove hanno cominciato gli italiani il GP austriaco  L&rsquo;unico nome italiano che troviamo nella top 10 &egrave; quello di Romano Fenati, nono con i colori del team Snipers. Undicesimo il compagno di squadra Matteo Bertelle, a otto decimi dal primo, e tra loro ha chiuso Scott Ogden, autore proprio sul finale di una caduta. Stessa sorte per Riccardo Rossi, che si &egrave; fatto vedere davanti chiudendo poi dodicesimo con la Honda della SIC58 Squadra Corse. Indietreggiato per il momento Stefano Nepa, 23esimo. Ecco la classifica dei tempi: Calendario Moto3       

Sono solo 36 i millesimi che separano i due spagnoli al vertice. Ivan Ortol&agrave; &egrave; quarto con due decimi di distacco, poi Rueda miglior rookie del turno &nbsp;

Moto3 prove 1 in Austria: splende Holgado su Masia. Nono Fenati

Una nuova occasione per tornare a brillare. Enea Bastianini infatti arriva in Austria forte di una condizione fisica finalmente ottimale &ndash; o quasi &ndash; ma i problemi da risolvere restano molteplici. Problemi tecnici, legati ad una confidenza tra il romagnolo e la GP23 che ancora latita, in primis a causa dei pochi chilometri che Enea ha potuto percorrere dall&rsquo;inizio della stagione ad oggi. Di conseguenza persiste la ricerca del giusto assetto, tra prove e riflessioni. &nbsp; &ldquo;Devo cercare di capire qual &egrave; il problema principale. Una volta fatto questo sar&agrave; tutto in discesa &ndash; la conferma di Enea - ma fino a quel momento &egrave; difficile essere competitivo. E&rsquo; possibile essere veloci solo quando si ha la moto nelle mani ed al momento, nonostante la Ducati sia la moto migliore, non &egrave; il mio caso, quindi non posso fare la differenza. Mi serve tempo, per capire, e da l&igrave; partir&ograve;&rdquo;. &nbsp; Questa pista pu&ograve; aiutarti? &nbsp; &ldquo;S&igrave; e no. A Silverstone sono partito bene, salvo poi perdere terreno perch&eacute; non riuscivo ad essere preciso. Innervosirsi comunque non serve a nulla: questa &egrave; una pista amica, anche se per un motivo o per l&rsquo;altro non ho mai ottenuto grandi risultati&rdquo;.  Bastianini a caccia delle giuste sensazioni&nbsp;    Da Assen a Silverstone non hai trovato le risposte che cercavi. Ti ha spiazzato la cosa? &nbsp; &ldquo;S&igrave;, perch&eacute; ad Assen pensavo di aver capito qualcosa, invece a Silverstone ho realizzato che la base non era buona. Ho lavorato molto sull&rsquo;assetto, cambiando molte cose, ma le sensazioni giuste non sono ancora arrivate. Spero di arrivarci presto, per fare delle belle gare&rdquo;. &nbsp; Le Sprint ad oggi sono per te un aiuto o un ostacolo? &nbsp; &ldquo;Direi un aiuto, dato che mi fornisce dati. A Silvertstone mi sono concentrato maggiormente sulla ricerca di dati piuttosto che sulla prestazione: qui in Austria vorrei fare un altro tipo di lavoro, trovando subito il modo per essere veloce&rdquo;. &nbsp; Hai un obiettivo in mente per il weekend? &nbsp; &ldquo;Ovviamente non punto a fare decimo, bens&igrave; ad essere a podio, ma ancora non so se sia possibile. Domani inizier&ograve; a capire: ho fatto delle modifiche, ma devo scendere in pista per capire se siano o meno corrette&rdquo;. &nbsp; Fisicamente come stai? &nbsp; &ldquo;Non sono ancora al 100%, ma abbastanza in forma per essere veloce in moto. A volte sento del fastidio nei giorni successivi alle sessioni di palestra pi&ugrave; intense, ma in sella non ho problemi&rdquo;.  Quartararo: &quot;Voglio pensare come se fossi al primo anno di MotoGP&quot; 

Enea non si scompone: &quot;Innervosirsi non serve, ma finch&egrave; non avr&ograve; la GP23 in mano non potr&ograve; essere competitivo. Red Bull Ring pista amica, anche se non ho mai fatto risultato&quot;

Bastianini: &quot;Difficile essere veloce se non trovo il problema, anche con la moto migliore&quot;

        Fabio Quartararo &egrave; sempre pi&ugrave; in una situazione particolare. Come Marc Marquez &ndash; che insieme a lui ha vinto 2 degli ultimi 4 mondiali in top class &ndash; infatti &egrave; costretto a fare i conti con una situazione tecnica complicata, con conseguenti risultati deludenti nonch&eacute; sotto le aspettative.&nbsp;E, come lo spagnolo, anche il francese &egrave; alle prese con un cambio di mentalit&agrave;, tramite il quale cercare di ottenere una svolte nel pi&ugrave; breve tempo possibile. Magari a partire dall'Austria. &ldquo;Passare dal giocarsi il titolo a lottare la top ten non &egrave; facile, infatti nelle prime gare ero furioso. Fa male doversi dimenticare delle prime posizioni, ma ora serve farlo, dando al contempo il massimo. Voglio cambiare il mio approccio nelle prossime gare, perch&eacute; penso che dare il massimo ora sia la cosa pi&ugrave; importante&rdquo;.&nbsp;Sei stato molto critico nei confronti di Yamaha nell&rsquo;ultimo periodo, concedendo alla casa una sola altra chance, nei test di Misano.&nbsp;&ldquo;Sono stato forse troppo aggressivo quando ho detto quelle cose. Dopotutto a Silverstone siamo migliorati sessione dopo sessione. Nella prima parte di stagione ho pensato troppo alla posizione nella quale volevo finire la gara, e non sono mai stato contento: da ora voglio ragionare come se fosse il mio primo anno di MotoGP, dando il 100% e impostando gli obiettivi in relazione al mio passo ed alla mia prestazione in qualifica. Poi in futuro vorrei tornare con Yamaha ai livelli del 2021. Il test di Misano sar&agrave; molto importante, ma poi ci saranno altri 5 mesi dove lavorare. Il mio obiettivo &egrave; vincere ancora il titolo, e farlo ancora con Yamaha sarebbe bello, dato che sarebbe iconico risalire dopo queste difficolt&agrave;. Se questo non sar&agrave; possibile dovr&ograve; cercare un&rsquo;altra soluzione&rdquo;.&nbsp;Quindi Yamaha avr&agrave; due occasioni.&nbsp;&ldquo;Diciamo di s&igrave; (ride ndr). Stiamo cercando di cambiare la mentalit&agrave; all&rsquo;interno della Yamaha, per avvicinarci a quella europea, dove tutto appare pi&ugrave; semplice e veloce. Questo &egrave; un aspetto da migliore, e passo dopo passo penso si possa migliorare&rdquo;. Classifica squadre Quartararo su wild card, passato, futuro e... Honda  Yamaha ha parlato con entusiasmo della wild card di Cal Crutchlow. Che ne pensi?&nbsp;&ldquo;Non penso user&agrave; una moto completamente diversa. In caso contrario sar&agrave; una sorpresa, nella quale spero (ride ndr). Tante case fanno delle wild card, ma raramente cambiano la vita: certamente aiuter&agrave;, dato che in assenza del team satellite una moto in pi&ugrave; in pista aiuta, ma non mi aspetto cose rivoluzionarie&rdquo;.&nbsp;Ti piacerebbe che Yamaha facesse pi&ugrave; wild card?&nbsp;&ldquo;Penso che sar&agrave; importante capire come andr&agrave; a Motegi per rispondere, ma in primis vorrei che si facessero pi&ugrave; test&rdquo;.&nbsp;Sembra che tu faccia fatica a replicare i tempi dell&rsquo;anno scorso. Hai una idea del perch&eacute;?&nbsp;&ldquo;No. Il tempo che ha fatto Espargar&ograve; nel venerd&igrave; di Silverstone per me sarebbe stato impossibile, perch&eacute; non riusciamo a generare aderenza&rdquo;.&nbsp;Lin Jarvis ha detto che Honda potrebbe volerti per il 2025.&nbsp;&ldquo;C&rsquo;&egrave; ancora tanto tempo prima di arrivare al 2025, quindi prima devo pensare a tutto il lavoro che c&rsquo;&egrave; da fare ora&rdquo;.&nbsp;Marquez ha parlato pi&ugrave; volte con i vertici Honda. Tu stai facendo lo stesso con Yamaha?&nbsp;&ldquo;A Silverstone abbiamo ospitato Toyoshi Nishida, ossia uno dei vertici, ma in generale dobbiamo cercare di essere autoritari con tutti, ovviamente con rispetto. Ora puoi essere anche 3 decimi pi&ugrave; veloce degli altri di passo, ma se in gara una Ducati ti passa e non riesci a rispondere &egrave; impossibile mettere in pista la tua velocit&agrave;. Nel 2021 non ho mai vinto una gara dopo una battaglia all&rsquo;ultimo giro, bens&igrave; andando in fuga. Serve quindi una moto con la quale sia pi&ugrave; facile superare, anche a costo di essere leggermente pi&ugrave; lenti di passo&rdquo;. Gp d'Austria, dove vederlo: orari e programmazione tv       

Fabio cambia strategia: "Davo troppo peso alla posizione, voglio cambiare approccio e dare il massimo. Yamaha ha solo una chance? Sono stato aggressivo, dopo Misano c'&egrave; tempo"

Quartararo: "Voglio pensare come se fossi al mio primo anno di MotoGP"

        La MotoGP sbarca in Austria, tra i saliscendi del Red Bull Ring, per il decimo appuntamento della stagione 2023. Un Gran Premio che non pu&ograve; che evocare dolci ricordi all&rsquo;universo Ducati, ma anche ai padroni di casa di KTM, al centro del mercato sia per quanto concerne i piloti che il numero di moto in pista. Tra vincitori diversi e possibili record, ecco le statistiche pi&ugrave; interessanti alla vigilia del GP d&rsquo;Austria. Classifica piloti Ducati a caccia della 50&deg; gara consecutiva a podio in MotoGP  301 &ndash; Un numero al quale Marc Marquez cercher&agrave; di non pensare. Domenica infatti saranno passati 301 giorni dall&rsquo;ultima volta che lo spagnolo ha terminato una corsa domenicale: ricordiamo infatti che in questa stagionale Marc non ha completato nessuna gara lunga. 50 &ndash; Ducati continua a macinare primati. Se sabato mattina almeno un ducatista riuscir&agrave; a conquistare un posto in prima fila, sar&agrave; la 50&deg; corsa con almeno una Desmosedici nelle prime posizioni, proseguendo una striscia iniziata a Valencia nel 2020. 50 &ndash; Obiettivo identico per Bagnaia, che in Austria va a caccia del suo 50&deg; podio nel mondiale. 36 &ndash; Tornando a Ducati una interessante striscia riguarda anche i podi, dato che da 35 gare almeno un ducatista conquista uno dei primi tre posti. Tra le vallate austriache la casa di Borgo Panigale va in cerca del 36&deg; gettone. 6 &ndash; Austria vuole dire anche diversi vincitori, dato che nelle ultime cinque gare &ndash; dal 2020 ad oggi &ndash; vi sono stati altrettanti trionfatori: Dovizioso (2020/1), Oliveira (2020/2), Martin (2021/1), Binder (2021/2) e Bagnaia (2022). Un nuovo vincitore sarebbe dunque il sesto diverso. 1 &ndash; Chi invece va a caccia del primo successo al Red Bull Ring &ndash; nell'era MotoGP - &egrave; un trio di case, formato da&nbsp;Honda, Yamaha e Aprilia. Due invece i successi per KTM, in grado di vincere nel 2020 con Miguel Oliveira e nel 2021 con Brad Binder. GP Austria, MotoGP: dove vederlo, orari SKY e TV8, programma       

Marc spera di vedere la prima bandiera a scacchi nelle gare domenicali, nel tracciato dove si susseguono vincitori diversi. KTM in cerca della terza vittoria in casa

Numeri del GP d'Austria: Marquez a quota 300, Aprilia a caccia della prima gioia

        Si viaggia verso il decimo Gran Premio stagionale, nell'ormai classica tappa del Red Bull Ring. Si tratter&agrave; di una Spielberg piena di gente - come al solito, se non di pi&ugrave; - ricca di passione, in particolar modo palesata nei confronti del color arancio. La KTM gioca in casa, essendo il tracciato austriaco a pochi passi da Mattighofen. Occhio quindi alle RC16 in azione nella classe MotoGP. Classifica piloti Binder e Miller: molto bene ma non "molto benissimo" nella MotoGP 2023 Brad &egrave; quarto, con 131 punti. Jack ottavo a quota 90. In virt&ugrave; delle trasferte di Termas de Rio Hondo e Jerez, ci si aspettava qualcosa di pi&ugrave; dal duo Red Bull KTM. Binder, sudafricano esperto alla corte austriaca, ha fatto sue due Sprint, rispettivamente in Argentina e Spagna. Eccellente, come lo sono i due ulteriori podi calcati quest'anno. Per&ograve;, proprio perch&eacute; super veloce e competitiva, alla RC15 manca il gradino alto e centrale domenicale, andato sinora a Ducati, Honda e Aprilia. Miller sta disputando il primo anno da titolare per conto della fabbrica teutonica, nell'adattamento necessario richiesto dal passaggio a Desmosedici bolognese a quattro cilindri austriaca. Le numerose battute d'arresto lo stanno tenendo fuori dalla lotta al vertice, che sarebbe alla portata, con un pizzico di esperienza in pi&ugrave;. Prossime gare  RC16 Red Bull al Red Bull Ring: terreno favorevole per KTM in MotoGP Sulla medesima pista collocata nella boschiva Stiria, si sono consumate nove edizioni del Gran Premio d'Austria. Nel 1996 e 1997 l'anello A1 Ring ospitava - tra le altre - la 500 due tempi, dal 2016 all'anno scorso la MotoGP quattro tempi. Diverse le modifiche apportate al layout, tra cui una chicane posticcia foriera di critiche e discussioni. Effettivamente, la KTM ha vinto in casa solo una edizione della top class, per vari motivi: in primis, a precedere il 2017 non vi erano RC16 titolari, wild card a parte viste nel 2016 a Valencia. Al Red Bull Ring la squadra Red Bull KTM Factory spera di bissare il successo firmato da Miguel Oliveira nel pandemico 2020 quando si chiamava Gran Premio Stiria, e Brad Binder nel 2021 nel Gran Premio d'Austra, magari portando a podio pure Jack Miller. O viceversa. Quindi, vittoria del sudafricano due stagioni orsono a parte, troviamo solo primi posti ottenuti da piloti Ducati: Andrea Iannone, Andrea Dovizioso, Jorge Lorenzo, Andrea Dovizioso, Andrea Dovizioso, Jorge Martin in Stiria 2021 e Pecco Bagnaia. Il torinese Lenovo Factory si &egrave; imposto nel 2022 e, come spiega il numero e ladership di classifica, ci riprover&agrave;. MotoGP, classifica squadre  Ducati al Red Bull Ring favorita, ma occhio a KTM e Aprilia Desmosedici, la pi&ugrave; performante e complet&agrave; (nonch&eacute; presente) in griglia, RC16 nel giardino di casa, RS-GP spinta dall'entusiasmo generato dalla vittoria di Silverstone. Non male come scenario, perfetto qualora Yamaha e Honda ritrovassero posizioni che le competerebbero. Nemmeno un matto prevederebbe M1 e RC213 V - sfottute da Fabio Quartararo e Marc Marquez - a giocarsi trofei e medaglie, a meno che... non accada chiss&agrave; cosa. Per esempio, un uragano estivo, portatore di pioggia, vento, Flag to Flag e quant'altro. In condizioni "normali", &egrave; chiaro che la Ducati parta favorita, con KTM e Aprilia a fare da anti-Ducati. Andr&agrave; cos&igrave;? Siamo curiosi di vedere come andr&agrave; la Sprint, su un tracciato che favorisce i sorpassi in staccata. Poi, il Gran Premio: gli austriaci di Mattighofen cercano posta piena nel territorio favorevole, sempre che la Rossa e la Nera non vogliamo guastare la festa alla... Arancione.          

Il tracciato austriaco vuole RC16 davanti a tutti: Brad Binder e Jack Miller riusciranno a battere Ducati e Aprilia?

MotoGP d'Austria, occhio a KTM: al Red Bull Ring gioca in casa

        Lo scorso fine settimana, l'Internationale Deutsche Motorradmeisterschaft (IDM) ha fatto tappa sul tracciato austriaco del Red Bull Ring per il quinto nonch&eacute; terzultimo appuntamento della stagione 2023. Il grande motivo d'interesse del weekend &egrave; stato chiaramente la presenza di due wild card in arrivo direttamente dal mondiale Superbike, ovvero Garrett Gerloff e Loris Baz, portacolori del team Bonovo Action BMW. Con una livrea inedita mostrata direttamente nel paddock di Spielberg, i due piloti della serie iridata hanno brillato in entrambe le gare della massima serie tedesca, in un round fortemente condizionato anche dalle condizioni meteo a dir poco estreme. Ecco cos'&egrave; successo nelle due gare. CIVS: Motosprint centra il podio alla Spoleto-Forca di Cerro Doppietta di Gerloff, Steinmayr a punteggio pieno   Pur non avendo mai corso prima sul celebre tracciato austriaco (n&egrave; nell'IDM in generale), Gerloff si &egrave; trovato immediatamente a proprio agio sulla sua M 1000 RR, brillando fin dalle prime prove e chiudendo il weekend con due vittorie, entrambe davanti al compagno di squadra Loris Baz. In Gara 1 i due hanno anche lottato per buona parte della contesa, mentre in Gara 2 quello di Garrett &egrave; stato un vero e proprio dominio, visto che ha tagliato il traguardo con ben undici secondi di margine sul francese. Tuttavia, nell'IDM le wild card non prendono punti validi per la classifica di campionato e, di conseguenza, a chiudere il fine settimana a punteggio pieno &egrave; stato Philipp Steinmayr con la BMW del team BCC Alpha Van Zon Racing, terzo in entrambe le gare e bravo ad approfittare al meglio dell'assenza dei due grandi protagonisti della stagione Florian Alt e Ilya Mikhalchik, impegnati alla 8 Ore di Suzuka. Motociclismo in lutto: &egrave; morto Mirko Giansanti       

Il texano ha preso parte alla tappa della massima serie tedesca in sella alla BMW del team Bonovo Action, conquistando una grande doppietta davanti al compagno Loris Baz

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