        Dal 6 all&rsquo;8 febbraio i piloti di MotoGP si ritroveranno in pista, a Sepang, per il primo test pre-stagionale del 2024 e successivamente svolgeranno il secondo sul circuito del Qatar, il 19 e 20 febbraio. Tra i due importanti appuntamenti, HRC ha scelto la data della presentazione del team ufficiale Repsol Honda. I veli alle due RC213V saranno tolti marted&igrave; 13 febbraio, alle ore 9.00. Marini e Mir la nuova coppia di HRC 2024  Non si hanno per ora ulteriori dettagli sulla presentazione che sar&agrave; sicuramente in diretta streaming sui canali social di Honda e Repsol, e che vedr&agrave; la presentazione della nuova coppia di piloti. Al confermato Joan Mir si unir&agrave; infatti Luca Marini, che con la Casa alata ha firmato un contratto biennale per il 2024 e 2025. Il pesarese &egrave; stato il prescelto per sostituire Marc Marquez, che dopo 11 stagioni ha preso la decisione di rescindere il contratto e cambiare squadra, e metter&agrave; tutto il suo impegno nello sviluppo della nuova moto. Un nuovo capitolo della sua carriera sta per cominciare, con alcuni dei colori pi&ugrave; iconici del motociclismo. Dall'altra parte del box c'&egrave; Mir, forte di un anno di esperienza con la RC213V, che continuer&agrave; a lavorare al progetto per riportare Honda ad un buon livello di competitivit&agrave; e tornare alla vittoria. Con il contributo prezioso di Marini, che arriva da tre stagioni passate con la Ducati. Calendario MotoGP 2024       

Febbraio &egrave; il mese scelto dalla Casa alata per presentare il progetto 2024, e lo far&agrave; esattamente tra i due test pre-stagionali in programma

MotoGP, ecco quando saranno svelate le Honda di Marini e Mir

Honda &egrave; chiamata a cambiare rotta, non potendo pi&ugrave; contare sul talento di Marc Marquez unico in questa stagione a tenere costantemente la RC213V nelle posizioni di vertice. Con Joan Mir e Luca Marini che arriva sulla Honda ufficiale 20 anni dopo l&rsquo;addio di suo fratello Valentino Rossi. La moto portata a Valencia &egrave; una vera rivoluzione rispetto a quella con cui domenica Marc Marquez ha dato l&rsquo;addio alla casa dell&rsquo;ala dorata.  MOTOGP E CONCESSIONI 2024: CHI CI GUADAGNA E CHI PERDE  Cambiano i capitecnici  Dopo 11 anni di collaborazione si separano le strade di Marc Marquez e Santi Hernandez, con il primo che passato in Ducati Gresini trover&agrave; ad aspettarlo Frankie Carchedi che quest&rsquo;anno &egrave; stato al fianco di Fabio Di Giannantonio. Santi Hernandez che resta all&rsquo;interno del box Repsol cambia per&ograve; lato andando ad assistere Joan Mir che guadagna tutta la squadra dell&rsquo;8 volte iridato. Santi Hernandez che vent&rsquo;anni fa lavor&ograve; con Valentino Rossi non lavorer&agrave; dunque con Luca Marini che invece trover&agrave; la squadra che quest&rsquo;anno ha lavorato con il campione del mondo 2020 con Giacomo Guidotti.  La nuova RC213V &egrave; una rivoluzione rispetto anache a quella provata da Stefan Bradl a Misano e poi assaggiata anche da Marc Marquez nei successivi test sul cirucito romagnolo. Un nuovo telaio&nbsp;sulla filosofia di Ducati e KTM oltre ad una aerodinamica completamente rivista e finalmente all&#39;altezza delle europee oltre che un nuovo codone che &egrave; molto pi&ugrave; vistoso con la ormai nota &quot;salad box&quot; che torna ad essere ben visibile dopo il ridimensionamento della moto 2023.&nbsp;    VALENCIA TEST, PEDRO ACOSTA HA SCELTO IL NUMERO PER LA MOTOGP 

Il team Repsol Honda guarda al futuro, salutato Marc Marquez &egrave; tempo di pensare al 2024 rivoluzionando non solo la RC213V ma anche le squadre nei box

Valencia Test, Honda cambia tutto: moto, piloti e capo tecnico

        The paddock rumours are now confirmed. Luca Marini will ride the Repsol team&rsquo;s Honda in 2024, the very bike vacated by Marc Marquez. The Italian will no longer wear the colours of the Mooney VR46 team, brother Valentino Rossi&rsquo;s squad, and will now be part of a factory line-up for the first time in his career. The announcement was made at Valencia, where the final details of the agreement were ironed out. Marini&rsquo;s possible replacement on team VR46 And so a VR46 Ducati Desmosedici GP is now up for grabs for 2024. Alongside Marco Bezzecchi, who will no doubt be aiming for the title after such a strong 2023 season. The rider who looks to be in pole position for this ride is Fabio Di Giannantonio. Having scored excellent results during the second half of the season, the Italian looks to be the obvious choice for Valentino Rossi&rsquo;s team.       

During the final MotoGP weekend, the Italian confirms he has signed a two-year contract with HRC. The name of his replacement on the VR46 team appears clear

MotoGP: Luca Marini to ride for Repsol Honda in 2024

        Da semplici voci di mercato che giravano nel paddock, oggi queste sono diventate realt&agrave;. Ora &egrave; ufficiale che Luca Marini nel 2024 guider&agrave; la Honda del team Repsol, quella lasciata libera da Marc Marquez. Il pesarese smetter&agrave; quindi di vestire i colori del team Mooney VR46, squadra del fratello Valentino Rossi, per approdare per la prima volta nella sua carriera in un team ufficiale. L&rsquo;annuncio &egrave; arrivato da Valencia, dove sono stati definiti i dettagli dell&rsquo;accordo. Classifica piloti MotoGP Il possibile sostituto di Marini nel team VR46  Si libera cos&igrave; una sella della tanto ambita Ducati Desmosedici GP, nel team VR46 del 2024. Accanto a Marco Bezzecchi, che dopo una stagione solida come questa, punter&agrave; senza dubbio al titolo iridato. Pare che in pole position per questo posto ci sia Fabio Di Giannantonio, che dopo gli ottimi risultati ottenuti nella seconda met&agrave; della stagione viene dato per certo sulla sella del team di Valentino Rossi. Calendario MotoGP 2023       

Nel corso dell'ultimo Gran Premio il pesarese annunciato la firma di un contratto biennale con HRC ed &egrave; gi&agrave; pronto il nome del suo sostituto nel team VR46

MotoGP: Luca Marini pilota del team Repsol Honda

        Il GP di Malesia del 2011 &egrave; purtroppo tristemente ricordato per essere l&rsquo;ultimo gran premio di Marco Simoncelli, ma andando a riguardare quella griglia di partenza spicca all&rsquo;occhio una prima fila marchiata completamente Honda Repsol. Nel 2011 Honda ottenne da Dorna il permesso di schierare una terza RC212V per Casey Stoner che a fine 2010 aveva lasciato Ducati. A Sepang per la prima ed unica volta nella storia della MotoGP tutta la prima fila fu monopolizzata da un unico team grazie a Dani Pedrosa, Casey Stoner e Andrea Dovizioso. GP AUSTRALIA, VOTI E PAGELLE ALLA MOTOGP L&rsquo;origine della terza moto Per arrivare a questo risultato bisogna per&ograve; tornare indietro all&rsquo;estate del 2010 quando Honda annunci&ograve; l&rsquo;ingaggio di Casey Stoner per il team Repsol. Nulla di strano fin qui, un top rider che decide di accettare una nuova sfida, riportare Honda alla vittoria che manca dal 2006. I problemi in casa Honda per&ograve; non sono pochi, perch&eacute; per il sono gi&agrave; sotto contratto sia Andrea Dovizioso che Dani Pedrosa. Livio Suppo, nel 2010 responsabile marketing Honda e dall&rsquo;anno successivo Team Manager Honda Repsol si &egrave; trovato a gestire una situazione non semplice con Alberto Puig, manager di Dani, e lo stesso &ldquo;piccolo samurai&rdquo; che a pi&ugrave; riprese hanno provato a zittire il manager italiano nel corso della stagione 2010 dichiarando che il loro uomo di riferimento era Kazuhiko Yamano, allora Team Manager Honda Repsol. Dopo il GP di Misano, Honda annunci&ograve; che nel 2011 le RC211V ufficiali sarebbero state 4 ma non era ancora chiaro chi avrebbe corso e con che colori. Per via di un 2010 difficile, si pens&ograve; che il sacrificato sarebbe stato Andrea Dovizioso, spostato ad affiancare Marco Simoncelli nel team San Carlo Gresini. A Valencia Honda svel&ograve; i piani per il 2011 con il team Repsol che per la prima volta nell&rsquo;era MotoGP avrebbe schierato 3 moto identiche con le insegne dell&rsquo;azienda petrolifera.  GP THAILANDIA: DOVE VEDERLO, ORARI SKY E TV8, PROGRAMMA Una prima fila storica La qualifica &egrave; iniziata con Marco Simoncelli che per primo ha siglato il miglior tempo venendo per&ograve; subito migliorato da Casey Stoner. L'australiano non mantiene a lungo la prima casla perch&eacute; Andrea Dovizioso migliora per tre volte il crono della pole fissando a 2&rsquo;02&rdquo;078 il tempo per scattare al palo. A met&agrave; turno &egrave; il ora per l'altra Honda Repsol, quella di Dani Pedrosa, di mettersi davanti a tutti. Arriva l&rsquo;ultimo tentativo per tutti i piloti: Andrea Dovizioso si riprende la pole ma il compagno di squadra australiano gli toglie il primo tempo per soli 61 millesimi. A beffare entrambi e prendersi cos&igrave; la pole position del GP di Malesia &egrave; Dani Pedrosa che con il tempo di 2&rsquo;01&rdquo;462 si prende la pole position davanti a Casey Stoner ed Andrea Dovizioso.  GP AUSTRALIA, YAMAHA ALLE STRETTE: FABIO PRONTO A LASCIARE A FINE 2024 Honda dove sei sparita? Sono passati 12 anni da quel weekend, ed il team Honda Repsol &egrave; passata da dominare la classe regina del motomondiale a non riuscire a vincere un GP sia nel 2022 che in questo 2023. L&rsquo;unica vittoria nell'ultimo biennio per la casa dell&rsquo;ala dorata &egrave; quella di Alex Rins con il team LCR che a fine anno lascer&agrave; i box Honda per accasarsi nel garage ufficiale Yamaha. Dopo sei titoli mondiali tra il 2013 e il 2019 con Marc Marquez, il team Repsol il prossimo anno dovr&agrave; ripartire da zero con Joan Mir arrivato quest&rsquo;anno ma che non &egrave; mai stato realmente in grado di lottare per la top10. Se 12 anni fa HRC aveva la forza di strappare Casey Stoner a Ducati e schierare cos&igrave; tre moto ufficiali, oggi dopo l&rsquo;arrivo di Marquez e l&rsquo;addio di Dani Pedrosa nel 2017, Honda ha provato a rilanciare Jorge Lorenzo che si &egrave; per&ograve; ritirato al termine di quella stagione, Pol Espargaro tornato subito in KTM ed ora Joan Mir, campione del mondo 2020 ma come detto sempre pi&ugrave; ombra di se stesso. Quando mancano 4 gare al termine della stagione il team Honda Repsol si trova costretto a cercare in extremis un pilota che molto probabilmente sar&agrave; uno tra Miguel Oliveira e Fabio Di Giannantonio. Il primo &egrave; vero che ha gi&agrave; vinto gare in MotoGP ma oggi corre in un team privato e quest&rsquo;anno seppur fermato in pi&ugrave; occasioni dalla cattiva sorte non &egrave; mai riuscito a salire sul podio mentre il romano, alla seconda stagione in MotoGP ha conquistato il suo primo podio proprio nell&rsquo;ultimo round di Philipp Island. Insomma stiamo parlando di ottimi piloti, ma lontani dai nomi dei blasonati campioni che il team Repsol Honda ha schierato in oltre vent&rsquo;anni di motomondiale.  APRILIA RS 250 V, LA CLASSE MEDIA CHE VOLA(VA) ALTO       

Dodici anni fa Dani Pedrosa scattava per il GP di Malesia davanti a Casey Stoner e Andrea Dovizioso in una irripetibile prima fila tutta HRC

Sepang 2011: una prima fila tutta Honda Repsol, dal dominio all’abisso

        Conferenza stampa straordinaria del team manager di Repsol Honda Alberto Puig a seguito del forfait di Marc Marquez dalla gara. Lo spagnolo spiega la situazione attuale in casa Honda oltre alla situazione contrattuale del suo pilota e cerca di dare tempistiche sulla risoluzione dei problemi che affliggono la RC213V.&nbsp; &ldquo;Non &egrave; un buon momento &ndash; esordisce Puig &ndash; abbiamo tre piloti infortunati e uno dei tre &egrave; in un altro ospedale e con i problemi che stiamo avendo ultimamente, ribaltare la situazione dall&rsquo;oggi al domani non &egrave; possibile. I problemi che abbiamo non sono solo quest&rsquo;anno ma risalgono anche agli anni passati, e non &egrave; facile trovare una soluzione. Non &egrave; vero che non ci stiamo provando a risolverli, l&rsquo;unica cosa che possiamo fare &egrave; continuare a provarci e prima o poi ne usciremo.&rdquo;&nbsp; Sulle tempistiche di risoluzione dei problemi spiega: &ldquo;Siamo molto indietro, senza girarci intorno. Sistemare i problemi in due mesi non penso sia una cosa fattibile, sarebbe troppo ottimistico avere una moto molto competitiva in cos&igrave; poco tempo. So che HRC sta lavorando e portando aggiornamenti per sistemare alcune cose.&rdquo; Parlando di Marquez e delle eventuali concessioni che avr&agrave; Honda dice: &ldquo;Marquez ha scelto in autonomia di venire in Olanda nonostante le cinque cadute della Germania. Questa mattina ha fatto un controllo e gli hanno vietato di correre. Per quanto riguarda le concessioni, non ho ancora parlato con Dorna, non sappiamo cosa comporter&agrave; questa cosa non avendo ricevuto molti dettagli in merito.&rdquo; Puig: &ldquo;Marquez rimarr&agrave; con noi anche nel 2024&rdquo;  Oltre alla situazione generale di HRC, l&rsquo;altra spinosa questione &egrave; legata al futuro di Marc Marquez nel 2024. Puig liquida cos&igrave; la questione: &ldquo;Penso che Marc rimarr&agrave; con noi perch&eacute; ha un contratto. Una persona per&ograve; &egrave; libera di fare quello che vuole nella propria vita e Honda &egrave; una squadra che non trattiene controvoglia i propri piloti se non sono contenti. Honda rispetta tanto Marquez, ma non ho la sfera di cristallo per dire se rester&agrave; con noi.&rdquo; Sulla situazione dei costruttori giapponesi in MotoGP spiega: &ldquo;Negli anni passati i giapponesi sono stati molto aggressivi, hanno preso molti rischi, rischi tradotti in errori. La tradizione giapponese &egrave; quella di essere molto conservativa e con le nuove regole si basano molto sui risultati, che sono gli indicatori di quello che succede. E&rsquo; pi&ugrave; difficile reagire velocemente se si &egrave; in Giappone piuttosto che in Europa. Dobbiamo cambiare approccio.&rdquo; Infine, spiega qual &egrave; stato l&rsquo;errore principale di Honda: &ldquo;Parliamo di errori perch&eacute; siamo nei guai. Dobbiamo ritornare indietro al 2020 con il Covid e l&rsquo;infortunio di Marquez, da l&igrave; &egrave; iniziato il crollo. Non &egrave; stato facile per gli ingegneri tornare in Giappone, erano costretti a stare in Europa senza riuscire a sviluppare la moto come succedeva negli altri anni. E&rsquo; stata una progressiva coincidenza di situazioni che ci ha portato a questo punto.&rdquo;        

&ldquo;Sarebbe troppo ottimistico avere una moto competitiva in cos&igrave; poco tempo&rdquo; dice il team manager Repsol Honda in una conferenza stampa straordinaria

MotoGP, Alberto Puig: “Sistemare i problemi in due mesi non è fattibile”

Conferenza stampa straordinaria del team manager di Repsol Honda Alberto Puig a seguito del forfait di Marc Marquez dalla gara. Lo spagnolo spiega la situazione attuale in casa Honda oltre alla situazione contrattuale del suo pilota e cerca di dare tempistiche sulla risoluzione dei problemi che affliggono la RC213V.&nbsp;  &ldquo;Non &egrave; un buon momento &ndash; esordisce Puig &ndash; abbiamo tre piloti infortunati e uno dei tre &egrave; in un altro ospedale e con i problemi che stiamo avendo ultimamente, ribaltare la situazione dall&rsquo;oggi al domani non &egrave; possibile. I problemi che abbiamo non sono solo quest&rsquo;anno ma risalgono anche agli anni passati, e non &egrave; facile trovare una soluzione. Non &egrave; vero che non ci stiamo provando a risolverli, l&rsquo;unica cosa che possiamo fare &egrave; continuare a provarci e prima o poi ne usciremo.&rdquo;&nbsp;  Sulle tempistiche di risoluzione dei problemi spiega: &ldquo;Siamo molto indietro, senza girarci intorno. Sistemare i problemi in due mesi non penso sia una cosa fattibile, sarebbe troppo ottimistico avere una moto molto competitiva in cos&igrave; poco tempo. So che HRC sta lavorando e portando aggiornamenti per sistemare alcune cose.&rdquo;  Parlando di Marquez e delle eventuali concessioni che avr&agrave; Honda dice: &ldquo;Marquez ha scelto in autonomia di venire in Olanda nonostante le cinque cadute della Germania. Questa mattina ha fatto un controllo e gli hanno vietato di correre. Per quanto riguarda le concessioni, non ho ancora parlato con Dorna, non sappiamo cosa comporter&agrave; questa cosa non avendo ricevuto molti dettagli in merito.&rdquo;  Puig: &ldquo;Marquez rimarr&agrave; con noi anche nel 2024&rdquo;   Oltre alla situazione generale di HRC, l&rsquo;altra spinosa questione &egrave; legata al futuro di Marc Marquez nel 2024. Puig liquida cos&igrave; la questione: &ldquo;Penso che Marc rimarr&agrave; con noi perch&eacute; ha un contratto. Una persona per&ograve; &egrave; libera di fare quello che vuole nella propria vita e Honda &egrave; una squadra che non trattiene controvoglia i propri piloti se non sono contenti. Honda rispetta tanto Marquez, ma non ho la sfera di cristallo per dire se rester&agrave; con noi.&rdquo;  Sulla situazione dei costruttori giapponesi in MotoGP spiega: &ldquo;Negli anni passati i giapponesi sono stati molto aggressivi, hanno preso molti rischi, rischi tradotti in errori. La tradizione giapponese &egrave; quella di essere molto conservativa e con le nuove regole si basano molto sui risultati, che sono gli indicatori di quello che succede. E&rsquo; pi&ugrave; difficile reagire velocemente se si &egrave; in Giappone piuttosto che in Europa. Dobbiamo cambiare approccio.&rdquo;  Infine, spiega qual &egrave; stato l&rsquo;errore principale di Honda: &ldquo;Parliamo di errori perch&eacute; siamo nei guai. Dobbiamo ritornare indietro al 2020 con il Covid e l&rsquo;infortunio di Marquez, da l&igrave; &egrave; iniziato il crollo. Non &egrave; stato facile per gli ingegneri tornare in Giappone, erano costretti a stare in Europa senza riuscire a sviluppare la moto come succedeva negli altri anni. E&rsquo; stata una progressiva coincidenza di situazioni che ci ha portato a questo punto.&rdquo;  &nbsp; 

&ldquo;Sarebbe troppo ottimistico avere una moto competitiva in cos&igrave; poco tempo&rdquo; dice il team manager Repsol Honda in una conferenza stampa straordinaria

MotoGP, Alberto Puig: &ldquo;Sistemare i problemi in due mesi non &egrave; fattibile&rdquo;

        Marc Marquez &egrave; stato uno dei protagonisti della presentazione streaming del team Honda Repsol, che ha svelato i colori delle RC213V che prenderanno parte alla stagione 2023 della MotoGP. La presentazione della docu-serie su Marc Marquez Le dichiarazioni di Marquez  Il 2023 deve essere l&rsquo;anno del riscatto sia per la Casa di Tokyo che per l&rsquo;otto volte iridato, entrambi reduci da un 2022 molto complicato e senza vittorie all&rsquo;attivo in top class. &nbsp; &ldquo;Il mio inverno &egrave; stato finalmente normale, dopo tanti problemi a causa degli infortuni&rdquo; ha spiegato Marquez nel corso del suo breve intervento durante l&rsquo;unveiling Honda. A sentire Marc, le impressioni ricavate nei recenti test di Sepang sono positive, a dispetto del tanto lavoro svolto nell&rsquo;interno del suo box per risolvere i problemi che attanagliano la RC213V: "Mi sono sentito a mio agio nei test in Malesia e, a un mese dall'inizio della stagione, mi auguro un anno ricco di successi. Ci aspetta un test importante a Portimao &ndash; ha proseguito il pilota numero 93 - abbiamo del lavoro da fare, ma gli ingegneri hanno lavorato sodo in Giappone. Sono ansioso di continuare a lavorare e di iniziare questa stagione, mi sento in forma e pronto per correre&rdquo;. Il messaggio a Mir  Sentirsi in forma, appunto, una condizione non semplice per chi si &egrave; sottoposto a quattro interventi dopo l&rsquo;incidente di Jerez 2020, ma anche qui Marc sembra ottimista: "Vengo da due anni difficili, i peggiori della mia carriera. Adesso dobbiamo remare tutti nella stessa direzione, sia i piloti che il team: se ci riusciremo possiamo fare un grande campionato". Nel 2023, Marc avr&agrave; Joan Mir al suo fianco, in sostituzione di Pol Espargaro partito in direzione GASGAS: "Questo team deve avere due piloti in grado di vincere Gran Premi&rdquo; ha commentato la Formica Atomica a proposito del nuovo compagno di box. &ldquo;Joan viene da un&rsquo;altra moto, ma appena salito in sella alla Honda ha fornito informazioni e sensazioni molto simili alle mie. Questo dovrebbe facilitare il lavoro della squadra. L'obiettivo &egrave; essere entrambi al top" ha concluso Marquez.        

Le dichiarazioni dell'otto volte iridato a margine della presentazione Honda Repsol: "Io e Joan dobbiamo essere entrambi al top"

MotoGP, Marc Marquez: "Io e Mir dobbiamo remare nella stessa direzione"

        As the 2023 race season approaches, the line-up of riders competing for the various teams is already confirmed. And for the Repsol Honda team, the new year brings a talented new rider in the shape of 2020 world champion Joan Mir. The Majorcan will flank eight-time world champion Marc Marquez, who is keen to be back where he belongs after two challenging seasons. This change of team also means a change of energy drink for Mir, who goes from being a Monster Energy athlete to being sponsored by Red Bull, as his cap confirms. And now, just a few days into the new year, a first interview with Mir in HRC colours has been published. Let&rsquo;s see what Joan has to say. Joan: &ldquo;The bike was great in testing&rdquo;  The Majorcan climbed aboard the RCV during pre-season testing and talks about the sensations of going from the Suzuki to the Honda: &ldquo;My first impressions of the Repsol Honda Team at the test were really good. When you come from a different team, you have to get used to the people and the dynamic of work, which is completely different from the one that I that have been in, and I like it. There were a lot of people in the garage, and I enjoyed it. We made a great test and it felt like the first day back in school.&rdquo; With regard to this new adventure, as a member of such a successful team, Mir comments: &ldquo;My feelings when I joined a team like this one were unbelievable. I think that every rider has imagined himself with these colours, so being a part of this makes me really proud to arrive in such a sweet moment in my career. I think that I am in in a sweet moment and I&rsquo;m also young to try to repeat again what we&rsquo;ve done in the past. So, let&rsquo;s see what we can do.&rdquo; Honda, a &ldquo;physical&rdquo; bike  During the winter break, riders prepare physically for the new season, leaving nothing to chance as they strive to be 100% fit for the opening races. The break is particularly important for those who are changing bike, and very probably riding style too. One such rider is Mir, who is preparing for 2023 like this: &ldquo;Physically I did not change the approach of my preparation. I just give it a little bit more of intensity. Every year, you give more intensity to try to be more in shape. This year, especially, because I know that the Honda bike is a physical one. I like to train technically and physically and this year I probably am doing more physical training than technical training because I think that I will need it. Overall, I barely changed anything.&rdquo; Go to the next page to read more about it &nbsp; Marc Marquez, a tough team-mate  In addition to a new way of riding, a new team and the dynamics of the Honda, there is another important &lsquo;variable&rsquo; for Joan to face on this new adventure &ndash; we&rsquo;re talking about his team-mate. With his wins, Marc has always enjoyed the full attention of Honda, both technically and &lsquo;morally&rsquo;, often to the detriment of the rider with whom he shares the garage. Will this be the case for the Majorcan too? And what will it be like to work with Marquez? We ask Joan: &ldquo;To share the box with Marc is a true challenge, because he&rsquo;s the best rider on the grid and the one with the most titles. This is something that can be really good in one way and probably more difficult in another. You can share some data with him and you can learn a lot from the inside, but if you don&rsquo;t perform in the way that you want, you always have a tough rider on the other side of the garage. During the test I could make some laps with him and also share some data. He knows how these bike works perfectly. He&rsquo;s able to ride in a way that the bike asks for: going really fast into the corner, which is probably faster than the bikes that I have tried in the past. Then, the way the bike gives you the power is different compared to the ones that I tried before. I have to get used to it and Marc knows how to do it really well.&rdquo; &ldquo;I want to bring freshness&rdquo;  Joan&rsquo;s main goal is to do well and win, but he also wants to bring a little extra: &ldquo;As a young rider and new rider, I can bring some freshness to the team. My experience in different teams is something that always gives good information to the team. I think that we share the same goal: which is to win another title. This is what I can give to the team.&rdquo; &nbsp;       

The 2023 season is coming, and Honda presents its new recruit with an exclusive interview

Joan Mir’s first comments as a HRC rider: “Every rider imagines himself in these colours”

Il profilo social del Team Repsol Honda ha sfidato gli utenti a creare dei meme sul pilota spagnolo: ecco il risultato

MotoGP: Marc Marquez prende il sole? La reazione del web è esilarante

I social network sono una nuova realt&agrave; con cui ormai da tempo abbiamo a che fare, che ci distraggono e ci fanno staccare la spina dal mondo reale, e nella giornata di ieri abbiamo assistito a uno scambio di battute tra due team. Da una parte quello ufficiale Repsol Honda, dall&rsquo;altro il team Gresini.  Come tutto &egrave; cominciato   La squadra ufficiale ha scritto su Twitter: &ldquo;Ci siamo appena svegliati e ci siamo ricordati che &egrave; rimasta solo una gara&rdquo;. La prossima a Valencia, infatti, decreter&agrave; la fine di questo campionato che &egrave; stato nettamente in salita per Honda, che nel tweet fa intendere con l&rsquo;emoticon la malinconia che porta con s&eacute; l&#39;ultima prova. Da Gresini, invece, arriva una risposta che fa sorridere, ma allo stesso tempo &egrave; provocante: &ldquo;Dovreste essere felice che la stagione stia finendo!&rdquo;    Dalla pista al cibo &egrave; un attimo   A quel punto arriva la stoccata della Casa alata: &ldquo;Quali saranno gli ordini per la vostra domenica?&rdquo; Facendo riferimento ai presunti ordini di scuderia che la squadra faentina riceve da Ducati, dopo che Enea Bastianini in Malesia non ha avuto la meglio su Francesco Bagnaia. Ma gli italiani puntano tutto sull&rsquo;umorismo e, ovviamente, sul buon cibo, cos&igrave; la risposta &egrave; presto servita: &ldquo;Ordineremo una paella e 25 punti...&rdquo;  Marquez salva Honda: &egrave; l&#39;unica Casa senza vittorie nella MotoGP 2022 

Manca solo una gara al termine della stagione e nel mondo virtuale la squadra ufficiale della Casa alata e quella faentina non se le sono mandate a dire

MotoGP, scambio provocatorio su Twitter tra Honda e il team Gresini

        La collaborazione tra Honda e Repsol fa ormai parte della storia del Motomondiale, un lungo sodalizio iniziato nel 1995 che sembra destinato a durare ancora a lungo. Almeno fino al 2024, come annunciato dalle parti in causa nella mattinata di marted&igrave;. Repsol e Honda Racing Corporation (HRC) hanno infatti dichiarato che la loro partnership continuer&agrave; anche per i prossimi due anni, con l&rsquo;obiettivo di tornare ai vertici della massima categoria motociclistica, ma non solo: i due partner lavoreranno insieme per rispettare le nuove regole sui carburanti volute da Dorna, che prevedono biocarburanti al 40% a partire dal 2024, verso un 2027 nel quale l&rsquo;obiettivo &egrave; correre con benzine al 100% non derivanti dal carbon fossile. GT: Valentino Rossi pronto a partecipare alla 24 Ore di Dubai Le parole di Watanabe  &ldquo;&Egrave; per noi un grande orgoglio continuare ancora la nostra collaborazione con Repsol, estendendo una lunga e fruttuosa collaborazione &ndash; le parole di Koji Watanabe, presidente HRC - con le imminenti modifiche alle normative sul carburante, avere un partner come Repsol &egrave; fondamentale. Ancora una volta, lavoreremo al loro fianco per ottenere le migliori prestazioni e risultati possibili. Insieme abbiamo festeggiato i giorni belli e lavorato insieme per superare quelli negativi: rimaniamo fortemente concentrati sul tornare in vetta alla MotoGP, vogliamo continuare ad essere il riferimento nel campo della tecnologia e della competizione&rdquo;. La soddisfazione Repsol  Soddisfazione condivisa anche da Marco Fraga, Direttore della Comunicazione e del Marketing Repsol: &ldquo;Repsol &egrave; orgogliosa di estendere la partnership con Honda. Questa collaborazione &egrave; stata, &egrave; e sar&agrave; parte della storia nel mondo delle corse motociclistiche. Nei nostri 28 anni di partnership abbiamo affrontato molte sfide insieme, ma ora abbiamo un obiettivo ancora pi&ugrave; ambizioso: tornare al top in modo pi&ugrave; sostenibile. Repsol lavora da anni allo sviluppo di combustibili rinnovabili come alternativa efficiente e sostenibile&rdquo;. MotoGP, Marquez: "Non voglio fare pace con Rossi"       

La storica partnership tra HRC e l'ormai storico sponsor proseguir&agrave; per i prossimi due anni: "Vogliamo tornare a vincere insieme"

MotoGP: Honda e Repsol ancora insieme fino al 2024

        La notizia circola da tempo nel paddock e non &egrave; affatto una sorpresa, ma ora &egrave; stata ufficialmente annunciata da Honda. Il prossimo anno e anche per quello successivo a prendere il posto di Pol Espargar&ograve; nel team Repsol sar&agrave; Joan Mir. Campione del mondo in MotoGP nel 2020 con Suzuki, il maiorchino ha dovuto trovare un&rsquo;altra soluzione dopo l&rsquo;addio della Casa di Hamamatsu a fine anno dalla MotoGP e l&rsquo;intesa &egrave; arrivata con l&rsquo;altra marca giapponese. Qui condivider&agrave; il box con Marc Marquez, che sta lavorando per tornare sulla sua RC213V molto presto. Arriva un due volte campione del mondo ad affiancare Marquez  L&rsquo;ufficialit&agrave; arriva giorni dopo il passaggio di Pol Espargar&ograve; in GasGas, che lo fa tornare con la Casa austriaca, e Honda ha inviato un breve comunicato stampa senza alcuna dichiarazione. Il valore di Mir &egrave; risaputo: nel 2017 ha vinto il titolo in Moto3, alla guida della Honda del team Leopard e dopo appena un anno in Moto2 &egrave; subito approdato in MotoGP dove ha esaudito il sogno di ogni pilota al secondo anno. Il suo palmares parla di 11 successi in carriera e la notizia giunge in un momento piuttosto difficile per lui, mentre &egrave; a casa infortunato. Mir infatti salter&agrave; il Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini, e non &egrave; ancora certa la sua presenza al GP di Aragon. MotoGP: Kazuki Watanabe sostituir&agrave; Joan Mir a Misano       

Nel 2023 e nel 2024 la coppia che vestir&agrave; i colori del team Repsol sar&agrave; composta dal maiorchino, due volte campione del mondo, e dall'otto volte iridato

Mercato MotoGP: Honda ha annunciato Joan Mir accanto a Marc Marquez

Sono passati ben dieci anni dal debutto di Marc Marquez in Casa Repsol&nbsp;Honda. Dopo vittorie a volont&agrave;, duelli entrati nella storia e ben sei titoli MotoGP vinti insieme; il campione spagnolo celebra questo anniversario mostrando sui social il suo nuovo cimelio.  Un regalo unico   In questi giorni senza corse, infatti, Marc ha festeggiato insieme al team l&rsquo;anniversario, ricevendo in regalo un enorme dipinto che lo raffigura in sella alla sua tanto amata Honda Repsol. Un pezzo gi&agrave; collocato nella dimora dello spagnolo, che ha voluto condividere il momento con i suoi fan, pubblicando una foto su Instagram e ringraziando la squadra per il lungo tempo passato insieme.     &nbsp;   &nbsp;  &nbsp;    &nbsp;     Visualizza questo post su Instagram   Un post condiviso da Marc Ma?rquez (@marcmarquez93)    Come procede la riabilitazione di Marquez?   Un regalo che, siamo certi, dar&agrave; ancora pi&ugrave; motivazione al pilota HRC, che sta affrontando un nuovo periodo di riabilitazione dovuto al quarto intervento al braccio. La troppa fretta nel rientrare in pista dopo l&#39;infortunio patito a Jerez nel 2020 ha infatti obbligato il numero 93 a fare altre due operazioni per far s&igrave; che l&rsquo;omero possa saldarsi a dovere. Per adesso, tutto sta procedendo a dovere e il rientro in pista per Marc &egrave; sempre pi&ugrave; vicino.&nbsp; 

Il pilota otto volte campione del mondo aggiunge una nuova chicca celebrativa nella sua casa

MotoGP, nuovo dipinto in casa Marquez per celebrare i 10 anni con Repsol

        Attenzione attenzione, perch&egrave; il team HRC Repsol ha annunciato una conferenza stampa straordinaria. Quando questo accade, solitamente, si tratta tutto fuorch&egrave; di debrief o media scrum: nell'aria del Mugello gira una sinistra voce, relativa a Marc Marquez.&nbsp; L'otto volte iridato potrebbe entrare ancora in ospedale. MM93, operazione e stop da rispettare Marquez, se lo avete guardato, guidava male: goffo nei movimenti, "lento" nel computo dei cronologici. Il catalano pluricampione sar&agrave; davvero costretto alla ripetuta visita all'ospedale, ma non sar&agrave; una semplice visita. Per lui, la sala operatoria, nella quale intervenire prontamente.&nbsp; Braccio, spalla o entrambi? Lo sapremo dopo il meeting previsto alle 16:05. Di certo, tira un brutto vento al Mugello in casa Honda, e l'incubo che Marc sta vivendo sembra prolungarsi in un tunnel lunghissimo e buio. Stiamo in attesa, scoprendo se il Gran Premio MotoGP di Italia &egrave; per lui a rischio.       

Alle 16:05 locali il team HRC Repsol terr&agrave; una conferenza stampa straordinaria. Per l'otto volte iridato arriva l'ennesimo stop forzato?

GP Italia: Marc Marquez, nuovo intervento chirurgico in vista?

Pioggia e freddo a Portimao, condizioni difficili da trovare in Portogallo. Ma la MotoGP le ha affrontate, scendendo in pista con gomme Michelin da bagnato nelle prime prove libere del weekend portoghese. Aveva promesso battaglia, ha matenuto le parole espresse ieri: Marc Marquez &egrave; partito (subito) all&#39;attacco, siglando il miglior tempo di sessione.  Il crono dell&#39;otto volte iridato &egrave; di 1&#39;50&quot;666, valevole di leadership del venerd&igrave; mattina. La Honda RC213V del team Repsol HRC ufficiale comincia nel modo in cui vorrebbe finire il quinto Gran Premio stagionale: in cima alla lista dei nomi, in questo caso precedendo la Suzuki di Joan Mir.  Bezzecchi terzo, Marini a terra: due facce per il Mooney VR46 in MotoGP     Marco ha un eccellente terzo posto parziale, frutto della guida morbida mostrata sul saliscendi dell&#39;Algarve. La Desmosedici GP 21 marcata Mooney VR46 &egrave; la miglior Ducati del lotto, mentre la gemella di Luca Marini &egrave; dodicesima. Il fratello di Valentino Rossi &egrave; scivolato, tradito da una pozzanghera.  Le altre &quot;Rosse&quot; sono appena sotto, perch&egrave; Johann Zarco &egrave; quarto con la versione 2022, Jorge Martin settimo a pari moto - Pramac - della formazione satellite di Borgo Panigale. Pecco Bagnaia e Jack Miller entrano in ipotetica terza fila, per posizioni numero 8 e 9. Hanno fatto meglio Miguel Oliveria con la KTM, Maverick Vinales sull&#39;Aprilia. A proposito, sono tre le RS-GP in azione: oltre ad Aleix Espargar&ograve;, c&#39;&egrave; Lorenzo Savadori con la terza quattro cilindri di Noale.  Quartararo in inseguimento, Bastianini a centro gruppo   Fabio &egrave; solo diciottesimo, ma non ha aggredito il cronometro. Anzi, il francese sta preparando la gara, sapendo che dovr&agrave; tribolare nel lungo rettilineo portoghese. Anche Enea Bastianini si &egrave; concentrato sulla domenica, come &egrave; solito fare insieme al capotecnico Alberto &quot;pigiamino&quot; Giribuola. Il duo del team Gresini &egrave; quattordicesimo.  Franco Morbidelli, Andrea Dovizioso e Fabio Di Giannantonio sono rispettivamente diciannovesimo, ventiduesimo e ventitreesimo. A parte Darryn Binder, solo Lorenzo Savadori si trova pi&ugrave; sotto. Ma il tester Aprilia &egrave; alla sua prima uscita ufficiale quest&#39;anno.  I tempi della MotoGP del Portogallo    

L&#39;otto volte iridato svetta su pista bagnata nelle prime prove libere del weekend. Mir e la Suzuki inseguono la Honda numero 93, la GP21 del Mooney VR46 di Marco &egrave; la Ducati pi&ugrave; veloce tra le Rosse bolognesi

GP Portogallo: Marc Marquez mago della pioggia, Bezzecchi terzo nelle FP1

Motomercato, che mal di testa! Soprattutto quando si prende in causa la MotoGP, &egrave; difficile prevede con maniacale precisoni quali saranno gli spostamenti futuri, ma una cosa &egrave; certa: i movimenti e le relative chiacchiere fanno parlare addetti ai lavori e lettori. In questo momento, ad esempio, vacillano le quotazioni di Pol Espargar&ograve; in Honda. Ci riferiamo al team HRC Repsol, ovviamente, cio&egrave; la squadra in cui il trentunenne catalano attualmente milita, al secondo anni coi medesimi colori sociali, in scadenza di contratto.  Bello il suo terzo posto in quel di Lusail, per un Gran Premio del Qatar gareggiato da protagonista, alla fine del quale ha fatto meglio di Marc Marquez, quinto all&#39;arrivo. Tra i due compagni di box la differenza non era abissale, bens&igrave; sostanziale: tra un podio e un buon piazzamento a punti ci sono differenze.  Poi, la ruota ha girato al contrario. D&#39;accordo, a Mandalika solo Pol ha disputato la corsa, mentre Marc tornava a casa acciaccato e deluso. In Indonesia, per&ograve;, Espargar&ograve; si &egrave; visto nei bassifondi della classifica. In Argentina &egrave; addirittura caduto - contrariamente, il fratello vinceva - con Marquez seduto sul divano in salotto. Pi&ugrave; tardi, &egrave; arrivata Austin.    GP delle Americhe: tra Marquez e gli altri hondisti una differenza abissale  Aveva saltato Termas de Rio Hondo, non si sapeva se sarebbe partito per il Texas, lo ha fatto, ha gareggiato. E pure fortissimo: Marc Marquez &egrave; giunto sesto al traguardo del Gran Premio di Austin, compiendo una rimonta furibonda dall&#39;ultima posizione.  E avrebbe anche potuto salire sul podio o vincere, se la sua RC213 non si fosse piantata in partenza. Senza perdersi d&#39;animo e con sorpassi visti a Jerez nel 2020 - nella domenica in cui si infortun&ograve; malamente - il numero 93 ha risalito la china, dimostrando due cose importanti.  Primo: &egrave; in forma, perlomeno dimostra di essere sulla giusta strada del pieno recupero. Secondo: tra lui e gli altri rappresentanti dell&#39;Ala dorata ci sono abissi di differenza. Non vi stiamo raccontando novit&agrave;, ma negli USA &egrave; tutto apparso ulteriormente chiaro: Pol Espargar&ograve;, Takaaki Nakagami e Alex Marquez non tengono il passo dell&#39;otto volte iridato. Honda deve cos&igrave; mettere mano all&#39;agenda di appuntamenti futuri.  Mercato Honda (ufficiale): sono aperti i bandi 2023  B&egrave;, non funziona proprio cos&igrave;. Anche se la sostanza &egrave; la seguente: se Pol Espargar&ograve; non si sveglia, magari ripetendo quanto fatto in Qatar, il team HRC Repsol lo sostituir&agrave;. O meglio, a contratto scaduto, non glieno rinnover&agrave;. Ci sta che il catalano venga &quot;dirottato&quot; in LCR, ma questa non &egrave; una ipotesi, tantomeno previsione.&nbsp;  Invece, le previsioni che Marc Marquez avr&agrave; un nuovo compagno di garage sono attendibili. I candidati alla RC213 V ufficiale sono diversi, ecco una lista dei maggiormente plausibili. Enea Bastianini, che non disdegnerebbe una investitura HRC Factory. Fabio Quartararo, che ne ha piene la tasche della Yamaha. Joan Mir, in cerca di novit&agrave; diverse da Suzuki. Jorge Martin, autore del &quot;dentro o fuori&quot; a Ducati.  Chi ci andr&agrave;? Con l&#39;otto volte iridato al suo posto, uno solo degli appena citati. Perch&egrave; se Marc sta bene, chi lo tocca? Il suo accordo &egrave; solido, dura sino al 2024, non avrebbe senso (n&eacute; denaro) provare a cambiare. Perci&ograve;, Marquez dovr&agrave; diviidere il garage assieme a un team mate inedito. Sar&agrave; benvenuto o finir&agrave; da malcapitato?  In squadra con MM93: vantaggioso o svantaggioso?  Ecco fatto. Ci troviamo al punto in cui il titolo va spiegato: foste voi un pilota della MotoGP, accettereste il posto in squadra con MM93? Direte &quot;perch&egrave; no?&quot;, certo, ma pensateci bene. Sicuramente, entrare in HRC Repsol significa godere di buoni privilegi. Un eccellente salario, materiale di prim&#39;ordine, l&#39;effige della Casa pi&ugrave; potente in griglia.&nbsp;  E, solitamente, si dice che chi corra in Honda ufficiale tocchi l&#39;apice di carriera. Ottimo, teniamoci quanto elencato, e stiliamo i vantaggi relativi all&#39;articolo: correre insieme a Marc Marquez sarebbe una gran figata, poich&eacute; nelle stesse mura dell&#39;otto volte iridato, il pi&ugrave; vincente e talentuoso del lotto. Riferimento migliore - se si vuole crescere - non si trova. Al momento.  E qui, invece, ci sono gli svantaggi. Provate a immaginare cosa significhi insinuarsi dentro a una struttura &quot;Marc dipendente&quot;, che ha in lui il simbolo, il titolato, l&#39;imbattibile (quanto sta bene). Entrare in quel box, prevede di mettere in conto che Marc vi divorerebbe. Perlomeno. Se gi&agrave; &egrave; un avversario duro se sfidato con vestiti diversi, figuratevi con gli stessi marchi. Quindi, a Bastianini, Quartarato, Mir e Martin converebbe? O sarebbe opportuno trovassero altri lidi? 

Il posto di Pol Espargar&ograve; vacilla nel team HRC Repsol, ed &egrave; ambito da tanti: uno tra Enea Bastianini, Fabio Quartararo, Joan Mir e Jorge Martin farebbe bene o male a prenderlo? L&#39;otto volte iridato &egrave; il padrone di casa, l&igrave; comanda lui

MotoGP, in squadra con Marc Marquez: onore o onere?

        Quello di Marc Marquez &egrave; un vero e proprio calvario che deve imporre una serie riflessione al pilota spagnolo. Ha senso continuare a rischiare cos&igrave; o sarebbe meglio dire basta? Una domanda che lo spagnolo si sar&agrave; posto pi&ugrave; volte, ma che stavolta diventa necessaria e importante come mai prima d&rsquo;ora.  Marquez, riecco la diplopia  La notizia &egrave; nota: dopo la rovinosa caduta patita nel warm up del GP Indonesia, Marquez ha deciso precauzionalmente di non prendere parte alla gara. Una scelta saggia, visto il riacutizzarsi della diplopia, che si somma alla commozione cerebrale emersa dopo una TAC all&rsquo;ospedale di Lombak. Tempi di recupero? Difficili da prevedere. Bisogner&agrave; aspettare i prossimi controlli per capire entit&agrave; del danno e tempo necessario a ritornare in piena forma. Facile pensare che questo ennesimo stop vada a compromettere la stagione 2022 di un Marquez apparso incapace di guidare sopra i problemi di una Honda RC213V non ancora in suo controllo: quando si tratta di gestire, come in Qatar, Marc riesce nel suo intento, ma quando prova a spingere (come a Mandalika) l&rsquo;iberico torna a collezionare un elevato numero di cadute che adesso non pu&ograve; pi&ugrave; permettersi. VOTA IL SONDAGGIO: che futuro attende Marc Marquez?&nbsp; Marc, carriera a rischio?  Cadute che, sommate alle difficolt&agrave; fisiche del #93, vanno a compromettere le certezze e la forza mentale di un pilota che fino a Jerez 2020 appariva indistruttibile e che adesso sembra sempre pi&ugrave; fragile. Il Marquez capace di guidare sopra i problemi sembra non esistere pi&ugrave;, semplicemente perch&eacute; adesso &egrave; lui ad avere problemi che non gli consentono di andare oltre il limite. Proviamo a rispondere alla domanda posta all&rsquo;inizio: ci auguriamo, come tutti, di rivedere Marc in pista presto, molto presto, ma la sensazione &egrave; che i tempi per un completo recupero siano parecchio lunghi. In una MotoGP sempre pi&ugrave; equilibrata e dominata da volti giovani, l&rsquo;idea del ritiro potrebbe palesarsi nella mente di un campione che, alla soglia dei 30 anni, ha gi&agrave; vinto tutto e che potrebbe decidere di deporre le armi in nome della propria salute. Le parole di Marc Marquez dopo il riacutizzarsi della dipoplia       

Lo spagnolo si ritrova ad affrontare un nuovo episodio di diplopia: il periodo pi&ugrave; buio della sua carriera sembra non avere fine

MotoGP: Marc Marquez, non sarebbe meglio dire basta?

        Dopo una settimana di pausa, torna il Motomondiale con il secondo appuntamento della stagione 2022. Si riparte da Mandalika, circuito che i piloti della MotoGP hanno potuto provare nei test di febbraio, quando a svettare fu il portacolori Honda Repsol Pol Espargaro. Tecnica: i segreti della Yamaha M1 campione del mondo Pol Espargaro, veloce in Qatar come nei test   Trattandosi di un tracciato sul quale la top class non ha mai gareggiato, risulta difficile e azzardato lanciarsi in un pronostico, ma appare altrettanto ragionevole inserire il minore dei fratelli Espargaro tra i papabili vincitori del GP Indonesia. Pol &egrave; in forma, e lo ha dimostrato nel GP Qatar concluso a poco pi&ugrave; di un secondo di distacco dal vincitore Enea Bastianini (+1.351): una gara in cui lo spagnolo ha dimostrato grande solidit&agrave; e una buona costanza, conducendo 17 dei 22 giri previsti prima della bandiera a scacchi, una prestazione condita dal quarto giro pi&ugrave; veloce della corsa (1'54.534). Insomma, &egrave; mancato poco affinch&eacute; il #44 festeggiasse la prima affermazione in classe regina, ma gi&agrave; in Indonesia potr&agrave; puntare nuovamente al bersaglio grosso. Appartiene all&rsquo;iberico la miglior prestazione realizzata nei test condotti un mese fa a Mandalika, un 1'31.060 che aveva consentito a Pol di precedere Fabio Quartararo di 14 millesimi. Dando uno sguardo ai cronologici del terzo giorno di collaudi indonesiani, giornata in cui Pol realizz&ograve; il miglior tempo, i dati rafforzano la candidatura dell&rsquo;alfiere HRC a possibile vincitore del secondo GP dell'anno: sono stati ben 15 (su 38) i passaggi conclusi da Espargaro sul piede dell&rsquo;1&rsquo;32, una prestazione avvicinata e superata con costanza solo da Quartararo, autore di molti pi&ugrave; giri, 79, di cui 24 in 1&rsquo;32 e 10 in 1&rsquo;31. Indonesia, cabala favorevole alla Honda  Considerazioni e valutazioni che andranno eventualmente ricalibrate dopo le prove di venerd&igrave;, quando i piloti si ritroveranno ad affrontare un asfalto rimesso a nuovo dopo le tante problematiche di grip e sicurezza emerse durante i test: una variabile che potrebbe cambiare i valori in campo, ma che Pol Espargaro affronter&agrave; con la sicurezza che la nuova RC213V gli conferisce: &ldquo;Questa &egrave; la moto che ho sempre desiderato - ha raccontato il compagno di Marc Marquez dopo Losail - Peccato solo per le gomme che mi hanno tradito nel finale del GP Qatar consentendo a Bastianini e Binder di approfittare di un mio errore". La rivincita potrebbe arrivare gi&agrave; a Mandalika, circuito apparso subito amico di Pol e della sua Honda. Per quel che pu&ograve; contare, c&rsquo;&egrave; anche un dato statistico che sorride alla Casa di Tokyo: nelle precedenti edizioni del GP Indonesia, la vittoria &egrave; sempre andata a un pilota Honda Repsol (1996 Mick Doohan, 1997 Tadayuki Okada): chiss&agrave; che anche la cabala non porti fortuna a Pol, ancora a secco di vittorie in MotoGP. MotoGP: la mappa di tutti i tracciati del 2022       

Dopo il podio conquistato in Qatar, lo spagnolo vola a Mandalika con l'obiettivo di vincere la prima gara in classe regina. Un risultato che sembra alla portata del #44: ecco perch&eacute;

GP Indonesia: Pol Espargaro alla ricerca del primo successo in MotoGP

Il grande giorno di Honda &egrave; arrivato. Questa mattina la Casa Alata ha fatto le presentazioni ufficiali di quella che sar&agrave; la squadra 2022 con il pilota Marc Marquez e Pol Espargar&ograve;. Ad essere svelata anche la RC213V che scender&agrave; in pista nel Campionato del mondo MotoGP e che, nonostante i colori siano rimasti gli stessi con il bianco, rosso e arancione, dal Giappone assicurano che il &ldquo;cuore&rdquo; della Honda abbia subito grandi modifiche.  Puig: &ldquo;Grandi aspettative per il 2022, vogliamo vincere&rdquo;     La presentazione Honda, attraverso i canali social, &egrave; inziata mostrando i vari prototipi scesi in pista nella lunga carriera della Casa giapponese nel Motomondiale, fino ad arrivare alle tante vittorie che Marc Marquez &egrave; riuscito a raggiungere. Su di lui, che nel 2022 spegner&agrave; dieci candeline insieme alla Casa giapponese, cos&igrave; come sul suo compagno di squadra Pol Espargar&ograve;, c&#39;&egrave; molta aspettativa per questa stagione: &ldquo;Gli ultimi due anni sono stati complicati &ndash; ha detto il team manager Alberto Puig &ndash; ma abbiamo sempre cercato di sopperire ai problemi facendo lavoro di squadra. Siamo stati contenti di come sono andati questi primi test ed &egrave; stato importante che anche Marquez fosse presente, cos&igrave; insieme a Pol hanno potuto portare avanti un lavoro di collaborazione testando le varie specifiche. Adesso ci attende il Campionato e ovviamente ci aspettiamo da entrambi che riescano a vincere pi&ugrave; gare possibili&rdquo;.  Una Honda modificata nel profondo   A parlare dell&#39;approccio a questa nuova stagione &egrave; stato anche il capotecnico Santi Hernandez: &ldquo;La mia mentalit&agrave; &egrave; di lavorare come sempre &ndash; ha spiegato &ndash; anche se al momento Marc non &egrave; al 100%. Voglio dimenticare tutto quello che &egrave; successo negli ultimi due anni e concentrarmi sul lavoro, cercando di arrivare alla prima gara nel miglior modo possibile&rdquo;.  Infine, ecco il lavoro che &egrave; stato svolto sulla RC213V: &ldquo;Abbiamo cambiato sia il telaio che il motore. &ndash; ha spiegato Takeo Yokoyama, HRC Technical manager &ndash; Quindi ci sono stati cambiamenti importanti. La pandemia ci ha permesso di portare avanti ben due anni di sviluppo. Questo ci ha fatto optare per numerosi cambiamenti rispetto a quelli che facevamo di solito. Non parlo di potenza, ma delle caratteristiche del motore&rdquo;.  MotoGP,Marc Marquez: &quot;Non ho un passo costante ma la velocit&agrave; c&#39;&egrave;&quot; 

Come spiegato dagli ingegneri che hanno lavorato sul prototipo, i due anni di pandemia hanno dato pi&ugrave; tempo per pensare ad ogni minimo particolare. Riuscir&agrave; a competere per il titolo?

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