        Alvaro Bautista ha vinto &ldquo;solo&rdquo; due manche su tre. &Egrave; questa la notizia che il round SBK di Donington ci lascia, abituati come eravamo al dominio incontrastato del campione del Mondo in carica in sella alla sua Ducati Panigale V4 R. SBK Donington: il commento di Bautista  A spezzare l&rsquo;egemonia dello spagnolo ci ha pensato Toprak Razgatlioglu nella SP Race, ed &egrave; proprio da questo dato che Bautista ha iniziato la sua disanima post gara. &ldquo;Questa volta non ho fatto hat trick (tripletta, ndr), quindi sarete felici&rdquo; ha scherzato Bautista una volta presentatosi davanti ai giornalisti dopo la manche pomeridiana. Alvaro ha analizzato poi nel dettaglio la sua domenica. &ldquo;Nella Superpole Race ho iniziato a spingere dopo met&agrave; gara, ho girato sul passo dell&rsquo;1&rsquo;25, ma nel finale ho iniziato a soffrire il degrado del mio pneumatico posteriore, che aveva iniziato a pattinare" ha spiegato il ducatista. "Avevo capito che Rea era pi&ugrave; veloce di Razgatlioglu, anche se Toprak era riuscito a passarlo e stargli davanti. Dal canto mio, ho provato ad attaccare Johnny nelle ultime curve, e ci sono riuscito. Questo mio atteggiamento dimostra che non sto pensando alla classifica e nemmeno ai record, ma ragiono gara per gara: nella Sprint, attaccare Rea era il massimo obiettivo possibile, e l&rsquo;ho fatto. Quel che conta &egrave; sentirsi bene e divertirsi in sella alla moto&rdquo;.  SBK Donington: Bautista pensa gi&agrave; a Imola  In Gara 2, Alvaro ha colto il successo numero 16 su 18 gare disputate. &ldquo;Anche questa volta ero al limite perch&eacute; il vento creava un notevole fastidio durante la guida, ma aver optato per la mescola dura, a differenza di quanto fatto al mattino, &egrave; stata la scelta chiave per la vittoria &ndash; ha chiarato Bau Bau - nei primi giri non avevo feeling e Razga mi ha staccato, poi ho trovato il mio ritmo. Lui lo sapeva, ha provato a starmi davanti, infatti era pi&ugrave; veloce di me in alcuni punti, ma sono riuscito ad attaccarlo e passarlo&rdquo;. L&rsquo;ultima battuta riguarda Imola, round in calendario tra due settimane. &ldquo;Ci ho corso una sola volta, non &egrave; una pista semplice, n&eacute; la pi&ugrave; sicura del calendario, perch&eacute; i muri sono molto vicini alla pista&rdquo; ha detto Bautista, che gi&agrave; nel 2019 si dimostr&ograve; critico nei confronti dell&rsquo;impianto imolese, quando Gara 2 fu cancellata a causa della forte pioggia. "Cercher&ograve; di non fare errori, esprimendo il massimo del mio potenziale&rdquo;. SBK Donington, Sykes in ospedale       

Il campione del Mondo ha vinto "solo" due delle tre gare disputate sul tracciato britannico: "Ma in Gara 2 ho puntato sulla mescola giusta"

SBK Donington, Bautista: "Non ho fatto tripletta, siete felici?"

        Il weekend di Donington Park &egrave; stato uno dei migliori della stagione per Jonathan Rea e la Kawasaki, che dopo il podio del sabato &egrave; riuscito a ripetersi anche nella Superpole Race. In Gara 2, per&ograve;, il nordirlandese ha faticato pi&ugrave; del previsto non riuscendo a chiudere al meglio un round comunque positivo per lui e la Casa di Akashi, rivolgendo cos&igrave; lo sguardo verso il prossimo appuntamento in programma a Imola. Rea: &ldquo;Sono contento, ma anche amareggiato&rdquo;  &ldquo;Nella Superpole Race mi sono sentito molto bene, competitivo e in grado di attaccare per tutta la durata della corsa tenendo anche il passo di Alvaro Bautista e della Ducati&rdquo;, ha spiegato Rea. &ldquo;Purtroppo, per via di qualche errore di linea commesso al penultimo giro ho perso tempo dovendomi accontentare del terzo posto, che questa volta mi sta un po' stretto. Diciamo che sono contento, ma anche un po' amareggiato&rdquo;. &ldquo;Gara 2 &egrave; stata pi&ugrave; complicata, perch&eacute; ho faticato a gestire il posteriore e, con il passare dei giri, sono aumentati sia il consumo che lo spinning costringendomi a perdere terreno&rdquo;, prosegue l'alfiere Kawasaki. &ldquo;Alla fine ho salvato il salvabile pur essendo stato molto complicato dal punto di vista fisico, ma dobbiamo capire il motivo di questo calo delle prestazioni, perch&eacute; non abbiamo fatto degli stravolgimenti nel setup tra una gara e l'altra&rdquo;. SSP, Donington: Bulega senza rivali in Gara 2, podio tutto italiano &ldquo;Abbiamo centrato l'obiettivo. A Imola spero nella vittoria&rdquo;  Nonostante l'epilogo, il weekend &egrave; stato comunque positivo secondo Johnny: &ldquo;Rispetto agli obiettivi che ci eravamo posti prima del fine settimana, possiamo essere soddisfatti visto che puntavamo a dei piazzamenti a podio e li abbiamo raggiunti. I test della scorsa settimana mi hanno dato fiducia, ma riguardavano la moto in configurazione 2024, perci&ograve; non sono stati quelli a fare la differenza qui a Donington&rdquo;. Infine, non &egrave; mancato uno sguardo verso il prossimo round, in programma su una pista amica come Imola: &ldquo;Nel 2019 fu proprio qui che iniziai la rimonta su Bautista, perci&ograve; &egrave; una pista che mi piace molto. Magari pu&ograve; essere il posto giusto per centrare la prima vittoria in stagione, visto che la Kawasaki &egrave; molto agile nei cambi di direzione e l&igrave; ce ne sono tanti. Non voglio comunque illudermi, perch&eacute; in questo momento il gradino pi&ugrave; alto del podio resta soltanto un sogno&rdquo;. SBK Donington, Rinaldi: "Weekend sfortunato, &egrave; successo di tutto"       

Il sei volte campione del mondo lascia Donington con due podi: &ldquo;L'obiettivo per il weekend l'abbiamo centrato, ma vogliamo di pi&ugrave;. Vincere a Imola? Mai dire mai&rdquo;

SBK Donington, Rea: “Questa volta il terzo posto mi sta stretto”

        Non c'&egrave; stata storia in Gara 2 della Supersport a Donington Park. Dopo il successo &ldquo;alla Bautista&rdquo; della prima manche, Nicol&ograve; Bulega si &egrave; ripetuto anche nella corsa domenicale in sella alla Ducati Panigale V2 del team Aruba, andando a centrare l'ottava vittoria in stagione rafforzando ulteriormente la propria leadership nella classifica di campionato. Alle spalle dell'ex-Moto2, a completare un podio tutto italiano (e tutto Ducati) troviamo Yari Montella, che con i colori del team Barni &egrave; riuscito a migliorare ulteriormente la gi&agrave; ottima prestazione di Gara 1, e Federico Caricasulo con i colori del team Althea. Buona anche la quarta posizione dello spagnolo Adrian Huertas, migliore dei piloti non-Ducati e costantemente in crescita con la Kawasaki MTM. SBK Donington, SP Race: Razgatlioglu interrompe il dominio di Bautista Manzi-show: in Top 5 nonostante una caduta  A far divertire il pubblico nel corso della contesa &egrave; stato per&ograve; soprattutto Stefano Manzi, quinto sotto la bandiera a scacchi ma autore di una gara da assoluto protagonista in cui ha dato davvero il tutto per tutto, visto che il risultato &egrave; arrivato dopo una scivolata ed un long lap penalty, risultando ugualmente la miglior Yamaha al traguardo. Sesto (e primo dell'Europeo) Tom Booth-Amos con la Kawasaki MotoZoo, poi Debise, Sofuoglu, De Rosa e Van Straalen a chiudere i dieci. Out in seguito ad una brutta caduta il tedesco Marcel Schroetter, che rimedia cos&igrave; uno &ldquo;zero&rdquo; pesante in ottica campionato. Di un soffio fuori dalla zona punti Nicholas Spinelli, ventunesimo Fuligni. SSP, Bulega: "Vorrei andare in vacanza conoscendo il mio futuro" La classifica di Gara 2         

Nicol&ograve; bissa il successo del sabato e rafforza ulteriormente la leadership in campionato. Montella e Caricasulo in Top 3, Manzi quinto con una caduta e un long lap penalty

SSP, Donington: Bulega senza rivali in Gara 2, podio tutto Ducati

        Gara 1 della Superbike sul circuito di Donington Park ha visto tra i protagonisti in positivo della contesa anche Axel Bassani, che in sella alla Ducati Panigale V4 R del team Motocorsa ha dato vita ad una bella rimonta che gli ha permesso di chiudere in settima posizione pur essendo scattato dalla quattordicesima casella in griglia. Il problema del numero 47 &egrave; stata proprio la Superpole, decisamente pi&ugrave; complicata del previsto, che l'ha costretto a scattare dalla quinta fila: &ldquo;E' stata una qualifica brutta, ma anche e soprattutto sfortunata. Dei tre tentativi che avevamo in programma di fare, soltanto uno &egrave; andato abbastanza bene, visto che una volta ho dovuto abortire il giro e poi, provando a rilanciarmi, ho preso un rischio che mi ha costretto a rientrare ai box&rdquo;. SSP, Donington: Nicol&ograve; Bulega vince "alla Bautista" in Gara 1 Bassani: &ldquo;Il passo era buono, ma dobbiamo ripeterci nella SP Race&rdquo;  &ldquo;In ogni caso, il passo era comunque ottimo e dopo una manciata di giri mi sono ritrovato in lotta con il gruppo dei pi&ugrave; veloci&rdquo;, ha spiegato il pilota di Feltre. &ldquo;Sono arrivato alle spalle di Petrucci e pensavo di poterlo attaccare, ma purtroppo avevamo un assetto cos&igrave; aggressivo che nella seconda parte di gara mi sono dovuto accontentare senza possibilit&agrave; di risalire ulteriormente la classifica. Va bene cos&igrave;, vista la nostra posizione di partenza&rdquo;. &ldquo;Adesso chiaramente l'obiettivo &egrave; quello di ripetere la medesima rimonta anche nella Superpole Race, dove non sar&agrave; necessario pensare troppo ai consumi, per poi partire pi&ugrave; avanti in Gara 2 e attaccare le posizioni che contano fin da subito&rdquo;, conclude Axel, gi&agrave; pronto per le altre gare del weekend britannico. SBK Donington, Rea: "E' fottutamente impossibile seguire Bautista"       

Axel ha chiuso Gara 1 in settima posizione dopo una bella rimonta, ma non ha nascosto un po' di rammarico: &ldquo;Partendo cos&igrave; indietro non &egrave; mai semplice&rdquo;

SBK Donington, Bassani: “La sfortuna in qualifica ha condizionato la gara”

        Cos&igrave; come in Gara 1 della Superbike, anche nella prima manche della classe Supersport non c'&egrave; stata storia sul tracciato britannico di Donington Park, con una Ducati del team Aruba davanti a tutti con margine rassicurante. A salire sul gradino pi&ugrave; alto del podio &egrave; stato infatti Nicol&ograve; Bulega in sella alla Panigale V2, il quale ha trionfato per la settima volta in stagione davanti alla Yamaha R6 del team Ten Kate guidata da Stefano Manzi, unico in grado di tenere almeno in parte il passo del leader del mondiale. SBK, Kawasaki perde i pezzi: Puccetti, Orelac e Pedercini pensano al cambio di moto Poker di italiani davanti, caos alle loro spalle  A completare il podio &egrave; stato un ottimo Yari Montella con la Ducati del team Barni, seguito da un altrettanto veloce Federico Caricasulo con i colori del team Althea. Alle loro spalle &egrave; invece andata in scena una divertente lotta senza esclusione di colpi per il quinto posto, in cui a spuntarla &egrave; stato l'olandese Glenn Van Straalen su Yamaha. Il pilota dell'EAB Racing &egrave; stato bravo a tenersi lontano dai guai lasciando &ldquo;sfogare&rdquo; Marcel Schroetter e Valentin Debise, giunti al contatto all'ultima curva e transitati ottavo e decimo al traguardo. Sesta piazza per Adrian Huertas con la migliore delle Kawasaki, poi Raffaele De Rosa. Buona gara anche per Tom Booth-Amos, nono e migliore tra i piloti iscritti al WorldSSP Challenge in sella alla Kawasaki del team MotoZoo. Corsa complicata per Federico Fuligni e Nicholas Spinelli, quest'ultimo coinvolto in un incidente nelle battute iniziali ma gi&agrave; pronto al riscatto in Gara 2. Non ha invece preso il via in seguito alla brutta caduta della Superpole l'australiano Oli Bayliss. 8 Ore di Suzuka: ecco i team iscritti all'edizione 2023 La classifica di Gara 2         

Il ducatista del team Aruba ha dominato la prima manche sulla pista inglese, che ha visto un poker di italiani chiudere davanti a tutti

SSP, Donington: Nicolò Bulega vince “alla Bautista” in Gara 1

Il precedente record del circuito resisteva dal 2015, ma nella Superpole della classe Supersport, Nicol&ograve; Bulega ha firmato il nuovo miglior giro di sempre della categoria a Donington Park in 1&#39;29.323 battendo il precedente crono di Jules Cluzel di ben sei decimi di secondo. Il ducatista, leader del mondiale, ha cos&igrave; centrato la prima posizione in qualifica e scatter&agrave; davanti a tutti nelle due gare in programma sul tracciato britannico, con una prima fila tutta italiana.  Al fianco del portacolori Aruba partiranno infatti Yari Montella (qui la nostra intervista esclusiva) con la Ducati Barni e Stefano Manzi con la Yamaha del team Ten Kate, mentre le Kawasaki di Lucas Mahias e Adrian Huertas completano la Top 5 su un tracciato in cui &egrave; possibile stare nelle posizioni che contano con ogni moto, come dimostrano anche Niki Tuuli, sesto con la Triumph, e Marcel Schroetter, nono con l&#39;MV Agusta.    Booth-Amos leader dell&#39;Europeo, paura per Bayliss   Spazio in Top 10 per altri due italiani, ovvero Federico Caricasulo e Raffaele De Rosa, rispettivamente ottavo e decimo, mentre il migliore tra i piloti del WorldSSP Challenge &egrave; Tom Booth-Amos. Nonostante una scivolata, l&#39;inglese del team MotoZoo ha centrato una tredicesima piazza assoluta che gli permette di confermarsi come il primo dell&#39;Europeo, mentre &egrave; stata pi&ugrave; complicata la sessione di Spinelli e Fuligni, 19&deg; e 22&deg;.  Da segnalare inoltre la brutta caduta di Oliver Bayliss in uscita dall&#39;ultima curva, il quale (reduce dalla vittoria nell&#39;IDM a Most) sembrava dolorante ad una spalla ed &egrave; stato portato al centro medico per accertamenti ed &egrave; quindi in forse per Gara 1, in programma questo pomeriggio.  SBK, Kawasaki perde i pezzi: Puccetti, Orelac e Pedercini pensano al cambio di moto  La classifica della Superpole    

Il pilota del team Aruba ha &ldquo;sbriciolato&rdquo; il best lap che resisteva dal 2015, aprendo una prima fila tutta italiana con anche Montella e Manzi

SSP, Donington: Superpole e record per Nicol&ograve; Bulega e la Ducati

La colorazione ricorda la 500 di Schwantz...

Con Rhys Irwin in sella, è tornata in griglia nel mondiale Supersport una Suzuki a due anni di distanza dall'ultima volta. Il pilota del team Astro JJR è impegnato con l'iconico numero 34 ed una livrea che ricorda fortemente quella "Pepsi" di Kevin Schwantz: ecco la GSX-R, in azione e in pit lane

SSP: a Donington una Suzuki GSX-R 750 rende omaggio a Kevin Schwantz

        Pur essendo ancora out per via del brutto infortunio alla gamba rimediato nell'incidente di Assen, Michael Van Der Mark &egrave; presente questo fine settimana a Donington Park all'interno del box BMW. L'olandese &egrave; per&ograve; ormai prossimo al rientro in gara, che potrebbe avvenire gi&agrave; in occasione del prossimo appuntamento all'Enzo e Dino Ferrari di Imola in programma tra due settimane: ecco cosa ha detto a riguardo, fornendo anche il suo punto di vista sull'imminente arrivo di Toprak Razgatlioglu. SBK, Oettl: "Il futuro? Devo dimostrare di meritare ancora la Ducati" Van Der Mark: &ldquo;Torner&ograve; a Imola se mi sentir&ograve; competitivo&rdquo;  &ldquo;La mia condizione fisica sta migliorando costantemente e potrei correre gi&agrave; a Imola se mi sentir&ograve; pronto una volta tornato in sella&rdquo;, ha spiegato Michael. &ldquo;Teoricamente avrei il via libera per gareggiare, ma voglio rientrare soltanto se le mie condizioni mi permettono di essere competitivo e lottare per le posizioni di alta classifica, altrimenti prenderei dei rischi inutili, specialmente su una pista come Imola con tanti cambi di direzione&rdquo;. &ldquo;BMW ha detto che l'incidente di Assen &egrave; avvenuto per via di un errore nel setup della moto e apprezzo che l'abbiano ammesso, sperando non capiti pi&ugrave;. Non voglio per&ograve; dare la colpa alla squadra, perch&eacute; siamo tutti esseri umani e ad ognuno di noi pu&ograve; capitare di sbagliare&rdquo;, continua il campione del mondo SSP del 2014. &ldquo;In ogni caso, ora occorre ritrovare la giusta motivazione visto che gli ultimi incidenti sono stati importanti, ma non sar&agrave; un problema visto che correre &egrave; ci&ograve; che pi&ugrave; amo fare&rdquo;. SBK, Bautista: "A Misano ho ritrovato gli automatismi della MotoGP" &ldquo;Voglio dare continuit&agrave; al progetto BMW&rdquo;  Infine, non &egrave; mancato uno sguardo al futuro, con Michael che punta ad un rinnovo con la Casa tedesca: &ldquo;Per il 2024 vorrei proseguire con BMW restando nel team ufficiale, dando cos&igrave; continuit&agrave; al progetto. La squadra si sta impegnando tantissimo per rendere la moto vincente e l'annuncio di Toprak ne &egrave; stato la conferma. Sar&agrave; uno stimolo in pi&ugrave; per tutti, me compreso appena torner&ograve; in gara&rdquo;. SSP, Donington: quattro italiani davanti a tutti al termine del venerd&igrave;       

L'olandese, ancora fermo per infortunio dal round di Assen, potrebbe tornare a Imola: &ldquo;Rientrer&ograve; se sar&ograve; in grado di lottare per le posizioni di vertice&rdquo;

SBK, Van Der Mark: “L'arrivo di Toprak in BMW sarà uno stimolo per tutti”

        La prima giornata di prove della Superbike sul tracciato britannico di Donington Park &egrave; stata fortemente condizionata dalla pioggia, specialmente nel pomeriggio. Tra i piloti che si sono messi maggiormente in mostra troviamo a sorpresa Philipp Oettl, portacolori del team Go Eleven, il quale ha commentato il proprio venerd&igrave; dando per&ograve; anche uno sguardo al futuro, ancora altamente incerto. &ldquo;Con il nuovo asfalto Donington &egrave; diventato un circuito fantastico, non ci sono pi&ugrave; gli avvallamenti che mettevano tutti in crisi fino allo scorso anno e il grip non &egrave; male&rdquo;, ha raccontato il pilota tedesco. &ldquo;Al momento il feeling in sella &egrave; buono, ma non fa molto testo visto che sull'asciutto abbiamo percorso soltanto una manciata di giri. In ogni caso, la mia fiducia da Misano in avanti &egrave; aumentata e sono contento di essere nelle posizioni che contano anche qui, seppur soltanto nelle libere&rdquo;. SBK, Iannone, Bulega e non solo: tanti piloti, poche Ducati Oettl: &ldquo;Il 2024? Al momento ho bisogno di risultati&rdquo;  Non &egrave; mancato uno sguardo verso il 2024, visto che il contratto di Philipp con il team italiano scadr&agrave; a fine stagione: &ldquo;Al momento ho un buon pacchetto tecnico con cui posso esprimere il mio potenziale, ma per avere un contratto in vista dell'anno prossimo sar&agrave; essenziale ottenere buoni risultati nei prossimi round. Un podio mi aiuterebbe molto, ma l'obiettivo realistico penso possa essere la Top 5&rdquo;. &ldquo;Sono veloce e in gara in realt&agrave; riesco sempre a dare il massimo, ma devo necessariamente migliorare la qualifica e partire pi&ugrave; avanti per non ritrovarmi nel gruppone&rdquo;, prosegue il pilota dai trascorsi nel Motomondiale. &ldquo;L'ideale sarebbe scattare sempre nelle prime tre file. Voglio dimostrare di meritare ancora una Ducati, visto che &egrave; la miglior moto in griglia&rdquo;. SSP, Donington: quattro italiani davanti a tutti al termine del venerd&igrave; &ldquo;La pioggia &egrave; un'incognita per tutti&rdquo;  &ldquo;Pensando alle gare di questo fine settimana, onestamente preferirei correre sull'asciutto e avere dei valori in campo realistici, ma l'incognita pioggia c'&egrave; e la condizione sar&agrave; uguale per tutti. Io sul bagnato ho disputato delle buone gare, ma ci sono state altre occasioni in cui ho faticato, perci&ograve; in ogni caso dovr&ograve; adattarmi visto che il livello dei piloti della Superbike &egrave; altissimo indipendentemente dal meteo&rdquo;, conclude il ventisettenne senza sbilanciarsi. SBK: ecco come il rinnovo di Alex Lowes cambia il mercato       

Philipp &egrave; stato tra i pi&ugrave; veloci nel Day 1 a Donington, ma il suo pensiero &egrave; gi&agrave; rivolto verso il 2024: &ldquo;Sicuramente un podio migliorerebbe la mia situazione&rdquo;

SBK, Oettl: “Il futuro? Devo dimostrare di meritare ancora la Ducati”

        Seppur condizionata dall'arrivo della pioggia che non ha permesso ai protagonisti della Supersport di migliorare i propri riferimenti cronometrici nelle FP2 del pomeriggio, la prima giornata di prove sul tracciato di Donington Park ha gi&agrave; fornito un responso chiaro per quanto riguarda i valori in campo nella classe intermedia, con i due grandi attesi gi&agrave; al vertice della classifica. A firmare il miglior tempo di giornata &egrave; stato Stefano Manzi con la Yamaha R6 del team Ten Kate, ormai rivale numero uno di Nicol&ograve; Bulega. Il riminese ha fermato il crono in 1'30.177 (pur prendendo diversi rischi in mattinata con un paio di uscite di pista), precedendo la Ducati Barni di Yari Montella e quella Aruba del sopracitato Bulega, terzo a due decimi e mezzo dal connazionale. SBK Donington: la pioggia protagonista, Razgatlioglu il pi&ugrave; veloce Caricasulo completa il poker tricolore, Booth-Amos leader del Challenge   A chiudere una Top 4 formata interamente da piloti italiani troviamo anche Federico Caricasulo con la Ducati Althea, seguito da un sorprendente Tom Booth-Amos. Il pilota del team MotoZoo Kawasaki &egrave; quinto assoluto, ma anche e soprattutto primo tra i piloti iscritti al WorldSSP Challenge, dove sar&agrave; il grande favorito del weekend avendo gi&agrave; gareggiato a Donington poche settimane fa anche nella British SSP. Spazio nelle prime dieci posizioni anche per Lucas Mahias (nuovamente in gara come sostituto di Can Oncu), Adrian Huertas, Raffaele De Rosa, Niki Tuuli e Valentin Debise. Da segnalare anche la brutta caduta di Bahattin Sofuoglu nelle FP1, la quale ha anche causato una bandiera rossa, con il turco che fortunatamente non ha per&ograve; accusato grossi problemi fisici, mentre per trovare gli altri italiani occorre scendere in sedicesima posizione con Fuligni, in diciassettesima con Spinelli e in ventunesima con Mantovani.  That was a hard crash for @bht54sofuoglu but luckily he walked away ok  #WorldSSP | #GBRWorldSBK  pic.twitter.com/aQH0lVYABr &mdash; WorldSBK (@WorldSBK) June 30, 2023    La classifica completa del Day 1   SSP, Mackenzie: "Mi godo questa esperienza, ma voglio la SBK" | Esclusiva       

Manzi &egrave; stato il pi&ugrave; rapido nella prima giornata sul tracciato britannico, in parte condizionata dall'arrivo della pioggia ma ugualmente ricca di piloti tricolore nelle prime posizioni

SSP, Donington: quattro italiani davanti a tutti al termine del venerdì

        Lo scorso fine settimana, Iker Lecuona era impegnato ad Assen per il Gran Premio d'Olanda della MotoGP in sella alla Honda RC213V ufficiale come sostituto dell'infortunato Joan Mir. Avanti veloce di qualche giorno, ora il pilota spagnolo &egrave; a Donington Park per il sesto round stagionale del mondiale Superbike, dove torner&agrave; a guidare la CBR1000RR-R a circa un mese di distanza dall'appuntamento di Misano. L'ultimo round non si era concluso nel migliore dei modi per Iker, visto che dopo il brutto incidente con Danilo Petrucci avvenuto nella Superpole Race non aveva preso parte a Gara 2 per via dei problemi fisici, ma come ha dimostrato anche in MotoGP, sembra ormai essersi ripreso del tutto. Nel 2022 il tracciato inglese fu uno dei pi&ugrave; complicati per la Honda, ma con il nuovo asfalto ed una ritrovata fiducia nel potenziare di HRC, Iker potrebbe rivelarsi (cos&igrave; come Vierge) una mina vagante del weekend. SSP, Mackenzie: "Mi godo questa esperienza, ma voglio la SBK" | Esclusiva Lecuona: &ldquo;Donington mi piace, sar&agrave; una bella sfida&rdquo;  &ldquo;Ricordo che lo scorso anno, nonostante i problemi al braccio, mi trovai bene su questo circuito e mi piacque molto il layout&rdquo;, ha spiegato lo spagnolo. &ldquo;Quest'anno &egrave; stato riasfaltato e sar&agrave; sicuramente una bella sfida correrci con la Honda, anche perch&eacute; dopo l'esperienza in MotoGP ad Assen sar&agrave; fondamentale ritrovare immediatamente il giusto feeling con la CBR1000RR-R&rdquo;. &ldquo;E' passato parecchio tempo dall'ultimo round della Superbike a Misano e, nel frattempo, sono cambiate tante cose&rdquo;, prosegue Iker. &ldquo;Per fortuna ho recuperato velocemente la forma fisica e, come detto, ho corso anche in MotoGP, perci&ograve; penso di poter essere veloce anche qui e, anzi, ne approfitto per ringraziare HRC per avermi dato la motivazione necessaria per dare il massimo in ogni circostanza&rdquo;. SBK: Tom Sykes chiamato al riscatto, almeno nella "sua" Donington       

Lo spagnolo &egrave; reduce dall'esperienza con i prototipi ad Assen, ma a Donington Park torner&agrave; in sella alla CBR1000RR-R: &ldquo;Sar&agrave; interessante riscoprire questa pista&rdquo;

Lecuona tra MotoGP e SBK: “Devo ritrovare il giusto feeling con la CBR”

        Una delle grandi novit&agrave; di questa stagione del mondiale Supersport sembrava dovesse essere il grande ritorno in griglia della Honda CBR600RR, con due moto schierate dal team MIE Racing di Midori Moriwaki ed affidate ad Adam Norrodin e Tarran Mackenzie. Purtroppo, la sportiva della Casa di Tokyo si sta rivelando decisamente meno competitiva del previsto, ma il pilota scozzese non ha perso l'ottimismo e si sta godendo al massimo questa esperienza iridata. Questo fine settimana &ldquo;Taz&rdquo; affronter&agrave; il round di casa a Donington Park, pista a lui ben nota visti i lunghi trascorsi nel BSB dove ha anche vinto il titolo nel 2021 (a 25 anni di distanza da suo padre Niall). Alla vigilia di uno degli impegni pi&ugrave; importanti della sua stagione, ecco cosa ci ha raccontato in esclusiva tra passato, presente e futuro, con lo sguardo gi&agrave; rivolto verso la Superbike. SBK: Tom Sykes chiamato al riscatto, almeno nella "sua" Donington Mackenzie: &ldquo;Non &egrave; stato facile riadattarmi alla Supersport&rdquo;   Tarran, come sta andando la tua prima stagione nel mondiale SSP? &ldquo;Devo ammettere che la prima parte di campionato non &egrave; stata affatto semplice, ma ad ogni round il nostro obiettivo &egrave; quello di far crescere la moto per arrivare il prima possibile nelle posizioni che mi competono. In ogni caso, mi sta piacendo molto correre nel mondiale Supersport e mi sto godendo ogni momento passato in pista&rdquo;. Hai fatto il passaggio inverso rispetto a quello classico, tornando su una 600 dopo l'esperienza con le 1000: com'&egrave; stato? &ldquo;Non &egrave; stato facile ri-abituarmi alla Supersport dopo cinque anni consecutivi di Superbike nel contesto britannico. Ho dovuto fare un reset completo cambiando anche il mio stile di guida, ma sto trovando la quadra ora che ho preso confidenza anche con i tracciati del mondiale, ben diversi rispetto a quelli unici e davvero particolari su cui gareggiavo fino allo scorso anno&rdquo;. Nonostante le difficolt&agrave;, comunque, non &egrave; mancata qualche soddisfazione... &ldquo;Assolutamente s&igrave;, visto che ho avuto l'occasione di guidare la Superbike nei test di Misano, sempre per il team MIE, e nel primo round di campionato ho centrato una bella Top 5 a Phillip Island sul bagnato. Ora si corre sul mio tracciato di casa a Donington, che &egrave; quello che conosco meglio e su cui spero di centrare un risultato altrettanto soddisfacente. Penso di poter dire la mia avendoci gi&agrave; gareggiato tante volte, compreso l'anno scorso proprio in SBK come wild card&rdquo;. SBK, Razgatlioglu: "Vincere con la Ducati per me non sarebbe speciale" &ldquo;Il titolo del BSB 2021 &egrave; stato l'apice della mia carriera. Ora voglio andare in SBK&rdquo;   Ti manca un po' il paddock del BSB? &ldquo;S&igrave;, chiaramente ogni tanto ne sento la mancanza perch&eacute; per me &egrave; stato come una seconda casa, ma mi sto comunque godendo l'esperienza nel mondiale che si sta rivelando altrettanto bella ed emozionante. Mi &egrave; capitato di andare come spettatore ad alcuni round del British Superbike a Silverstone e a Donington ed &egrave; stato strano vedere da fuori delle gare in cui fino a pochi mesi fa c'ero anche io tra i protagonisti, ma sono stato accolto alla grande dai miei ex colleghi ed avversari&rdquo;. A proposito di BSB, quanto &egrave; stato emozionante vincere il titolo nel 2021? &ldquo;E' stata la soddisfazione pi&ugrave; grande della mia carriera fino a questo momento. Ci sono riuscito venticinque anni dopo il trionfo di mio padre, in un'annata dal livello estremamente alto e con una Yamaha, proprio come fece lui. La ciliegina sulla torta fu la vittoria nelle gare del weekend di Brands Hatch in cui mi laureai campione, ma fu tutto meraviglioso quell'anno. Ora per&ograve; occorre ripetersi anche in ambito internazionale&rdquo;. Guardando al futuro, invece, l'obiettivo &egrave; l'approdo in SBK? &ldquo;Assolutamente s&igrave;, &egrave; quello il mio obiettivo principale. Sono arrivato in questo paddock ripartendo dalla Supersport, &egrave; vero, ma chiaramente punto ad un passaggio di categoria il prima possibile approdando alla classe regina. Magari non succeder&agrave; gi&agrave; l'anno prossimo, ma voglio assolutamente arrivarci per il 2025&rdquo;. SSP, una Suzuki a Donington: Irwin wild card, con un tributo a Schwantz       

Lo scozzese, figlio d'arte e campione 2021 del British Superbike, &egrave; impegnato quest'anno in Supersport con la Honda CBR600RR: ecco cosa ci ha raccontato tra presente e futuro

SSP, Mackenzie: “Mi godo questa esperienza, ma voglio la SBK” | Esclusiva

        Se c'&egrave; un pilota che in questa prima parte di stagione 2023 del mondiale Superbike ha raccolto decisamente meno del previsto, quello &egrave; senza ombra di dubbio Tom Sykes. Campione del mondo nel 2013, quest'anno &egrave; tornato nella serie iridata dopo un anno passato in patria a correre nel BSB, ma il rientro nel suo amato paddock delle derivate di serie non gli ha riservato il &ldquo;bentornato&rdquo; che sperava, con risultati ben al di sotto delle aspettative e del proprio potenziale. SSP, niente Donington per Oncu: lo stop si preannuncia ancora lungo Il difficile avvio con Kawasaki e il passaggio in BMW  Il 2023 di Sykes era partito con i migliori propositi visto il ritorno in Kawasaki con i colori di un team che, seppur clienti come Puccetti, ha gi&agrave; dimostrato in passato di poter essere altamente competitivo. Purtroppo, per&ograve;, il rapporto tra Tom e la Ninja ZX-10RR non si &egrave; rivelato vincente come quello di qualche anno fa, portando sia il pilota che la squadra a concludere la propria collaborazione a stagione in corso. Complice l'infortunio di Michael Van Der Mark, comunque, il numero 66 ha trovato immediatamente una nuova sistemazione andando ad affiancare Scott Redding nel team ufficiale BMW, dove ha cos&igrave; fatto il proprio ritorno dopo un anno e mezzo. Il weekend di Misano &egrave; stato complicato e Tom ha dedicato la maggior parte del tempo passato in pista a trovare la quadra con la supersportiva bavarese, con cui per&ograve; punter&agrave; in alto questo fine settimana nella sua pista preferita.  I record di Sykes a Donington  Nel corso della propria carriera nel mondiale, Sykes ha trionfato a Donington Park ben nove volte, diventando il pi&ugrave; vincente di sempre su questo circuito davanti a Jonathan Rea e Carl Fogarty, entrambi fermi a quota sei successi. Inoltre, ha firmato per ben sette volte la Superpole, di cui cinque consecutive ottenute tra il 2015 e il 2019, e detiene anche il record di podi con ben diciassette piazzamenti nella Top 3, ovvero uno in pi&ugrave; rispetto al gi&agrave; citato Rea. A questi numeri pazzeschi si potrebbe aggiungere anche il doppio trionfo dello scorso anno nel BSB, dove proprio a Donington ha centrato le uniche vittorie della stagione con Ducati. Sar&agrave; proprio Donington Park, il circuito della svolta per la stagione 2023 dell'esperto pilota inglese? SSP, una Suzuki a Donington: Irwin wild card, con un tributo a Schwantz       

L'inglese sta vivendo una delle stagioni pi&ugrave; difficili della propria carriera, ma sul circuito di casa &egrave; sempre stato competitivo. Riuscir&agrave; a far svoltare il suo 2023?

SBK: Tom Sykes chiamato al riscatto, almeno nella “sua” Donington

        Era il 2018, quando una Suzuki disput&ograve; per l'ultima volta una stagione completa nel mondiale Supersport. In quel caso, fu il finlandese Eemeli Lahti a portarla in pista correndo nelle tappe europee del WorldSSP Challenge, per poi tornare in azione (insieme a Luca Grunwald) in un paio di occasioni nel 2021 come wild card prima di porre la parola fine alla presenza di una GSX-R nella griglia della serie iridata. IDM, Most: esperienza vincente per Oliver Bayliss e il team D34G Irwin in pista con la Suzuki e un tributo a... Kevin Schwantz  Avanti veloci fino a quest'anno, il prossimo fine settimana vedr&agrave; i piloti del mondiale delle derivate di serie impegnati nel round britannico di Donington Park e, nella classe Supersport, ci sar&agrave; una Suzuki GSX-R750 guidata da Rhys Irwin, grande protagonista della medesima categoria nel contesto del BSB dove ha anche vinto in occasione dell'ultimo appuntamento andato in scena a Knockhill. La presenza del pilota irlandese sar&agrave; rilevante non soltanto per via della presenza in griglia, appunto, di una ormai rarissima Suzuki, ma anche per via della scelta della livrea speciale che verr&agrave; utilizzata dal team Astro JJR. La squadra scender&agrave; infatti in pista con una colorazione ispirata a quella iconica della Suzuki 500 &ldquo;Pepsi&rdquo; di Kevin Schwantz, con tanto di numero 34 ben visibile sul cupolino. Al di l&agrave; dei risultati che otterr&agrave;, perci&ograve;, Irwin avr&agrave; senza dubbio diversi occhi puntati addosso. Un altro italinao sull'Isola di Man: Salvo Sallustro al via del Manx GP       

Ormai scomparsa dai radar dei principali campionati, la Casa di Hamamatsu torner&agrave; in griglia per il round britannico del mondiale grazie al team Astro JJR

SSP, una Suzuki a Donington: Irwin wild card, con un tributo a Schwantz

        Il weekend SBK di Donington ha premiato la tripletta siglata da Toprak Razgatlioglu, la prima per il campione del mondo in carica. Il portacolori Pata Yamaha with Brixx ha portato al limite con maestria la R1 M ufficiale, battendo tutti in Gara Uno, legnando la concorrenza in Gara Due e nella Tissot Superpole Race. Proprio nella manche "sprint" il turco ha condiviso con Pirelli un successo: la soluzione SCQ ha compiuto i 10 passaggi, registrando tempi di rilievo, conferendo al numero 1 sensazioni ottimali. Pirelli SCQ: 16 piloti su 25 a Donington Park   Ci siamo rivolti a Matteo Giusti, che per Pirelli lavora in qualit&agrave; di Communication Manager: "Siamo molto contenti - la sua soddisfazione, in rappresentanza dell'azienda milanese - per come si &egrave; comportata la gomma SCQ, introdotta quest'anno, per regolamento da utilizzare nella sessione di qualifica chiamata Superpole, oppure nella gara corta, la Tissot Superpole Race. Da Arag&ograve;n sino a Misano, mai era stata utilizzata la SCQ nei 10 giri previsti dalla manche breve, perch&eacute; non si erano presentate le condizioni ideali di utilizzo". In Inghilterra, invece, la SCQ ha potuto compiere la missione: "A Donington si &egrave; registrato il successo - continua - rappresentato anche dalla griglia di partenza: su 25 piloti, ben 16 hanno montato la SCQ. Naturalmente, parlo della Tissot Superpole Race, corsa in cui la nostra mescola &egrave; riuscita a completare al meglio la distanza. Su una pista cos&igrave;, dotata di poco grip, alla copertura era richiesta ulteriore aderenza. La SCQ &egrave; molto morbida, le temperature dell'asfalto erano alte, nei 10 giri il risultato &egrave; stato parecchio soddisfacente". SCQ: posteriore Pirelli di successo   Conoscendo lo staff Pirelli, non ci stupiremmo qualora e presto la SCQ riuscisse a completare pure una manche "lunga", ovvero Gara Uno del sabato o la Gara Due domenicale. Un passo alla volta, ben ponderato e dalla base sicura: questa la filosofia della Casa milanese, monofornitrice in SBK. Ecco Giorgio Barbier, a rifinire il quadro: "Le soluzioni che avevamo scelto per questo round si sono comportate tutte molto bene - la conferma - come dimostrano il passo gara ei record infranti. Merita sicuramente una menzione d'onore la mescola posteriore SCQ, scelta per la prima volta quest'anno dalla maggior parte dei piloti per la Superpole Race". Anche il Responsabile della "P lunga" spiega come le condizioni inglesi siano state affrontate alla grande: "Con temperature piuttosto elevate e su una pista con poco grip, la gomma SCQ ha dimostrato di poter garantire prestazioni eccezionali unite a livelli di degrado estremamente ridotti. La soluzione SCX ha confermato il suo status di scelta estremamente versatile e ideale per le gare lunghe. Gare che sono state tutte emozionanti fino all'ultimo giro questo fine settimana e con le vittorie di Razgatlioglu, il campionato &egrave; pi&ugrave; aperto che mai. Il prossimo round sar&agrave; a Most, dove avremo in serbo alcune sorprese interessanti per quanto riguarda l'allocazione degli pneumatici". SBK, le pagelle di Donington Park       

La nuova soluzione introdotta dalla Casa milanese ha portato a termine con esiti molto soddisfacenti i 10 passaggi della Tissot Superpole Race, vinta da Toprak Razgatlioglu, uno dei 16 piloti ad averla preferita

SBK, Pirelli SCQ: missione compiuta a Donington

SBK &amp; Donington Park, connubio dal sicuro successo. La serie dedicata alle derivate di serie (ops) disputatasi sulla pista inglese ha offerto uno show degnissimo di nota, in termini di spettacolo dinamico, frasi forti a motori spenti, per un campionato che sembrava gi&agrave; chiuso, magicamente riapertosi. Dopo il quinto round 2022, possiamo davvero dirlo: everything&#39;s possible. Tutto &egrave; possibile.  TOPRAK RAZGATLIOGLU - 10   Perlomeno chi scrive queste pagelle, fatica a ricordare di aver assegnato il voto massimo a un pilota, team o addetto ai lavori. No no, a mente fredda diremmo di no. Comunque, per Razga il discorso &egrave; semplice: vincente in Gara Uno, vincente nella Tissot Superpole Race, vincente in Gara Due. La perfezione? S&igrave;, se solo avesse centrato anche la Superpole. cosa fatta invece da Rea. Sebbene sia scattato terzo, il turco ha siglato una tripletta, sogno recondito personale, mai realizzato prima di Donington. Il titolato in carica ci ha creduto, noi crediamo sia rientrato nei giochi iridati. SOGNI A OCCHI APERTI  JOHNNY REA - 8,5     Fa paura, davvero. Di certo, la sua Kawasaki accusa gli anni, di certo lui non accusa la fatica dell&#39;et&agrave; e dei sei allori (gi&agrave;) incamerati. S&igrave;, Johnny fa paura, e basta. Fantasticao, ma ecco la parola giusta per descrivere il weekend britannico del nordirlandese: &quot;Basta&quot;. Qui il significato italiano: &quot;Si usa per esigere o invocare in modo energico la cessazione di un fastidio o di una sofferenza prolungata&quot;. Ora la spiegazione inglese: &quot;Enough, cio&egrave;, abbastanza&quot;. Fondendo le due declinazioni, abbiamo: Rea ha sofferto abbastanza nei confronti di Toprak (e di Bautista), sicch&egrave; ne ha avuto abbastanza, reagendo e dando tutto. S&igrave;, lo ha fatto, ma non &egrave; bastato, perlomeno verso il dominatore turco, come descritto dalla foto qui sopra. NON BASTA,  ALVARO BAUTISTA - 6,5   Ah, sappiamo che, leggendo questo pezzo relativo al sabato, giurereste nella nostra bocciatura di Alvaro. Giurate male, perch&eacute; lo abbiamo promosso. Di poco, tuttavia promosso. La motivazione? D&#39;accordo, lo spagnolo ha sbagliato malamente in Gara Uno, e l&igrave; sono arrivate le bastonate. Poi, per&ograve;, ha tirato fuori carattere e sorpassi decisivi, meritevoli delle quote e dei punti che, in qualche modo, hanno salvato il suo fine settimana. La leadership &egrave; stata mantenuta, il vantaggio dissipato, ma chi ha fatto meglio di Bau Bau a parit&agrave; di Ducati? NESSUNO COME LUI  &nbsp;  SCOTT REDDING - 7,5   Wow, &quot;Scottone&quot; promosso, come mai? Presto detto: finalmente a podio con la BMW! Bravo Redding, si fa cos&igrave;. Sar&agrave; anche per il nuovo forcellone, capace di garantirgli maggior confidenza in accelerazione, sar&agrave; per l&#39;aria di casa - l&#39;inglese sal&igrave; sul gradino pi&ugrave; alto del podio nel 2008, facendo suo il Gran Premio Gran Bretagna classe 125 - ecco un cavallo pazzo tornato a scalciare i dubbi relativi alla scelta fatta, per un round in cui ha convinto per velocit&agrave; e consistenza. Eccellente, ma adesso sar&agrave; assolutamente ATTESO AL VARCO  AXEL BASSANI - 8     Che ve lo diciamo a fare, ormai sapete tutto. Axel merita una moto ufficiale, bla bla bla. Sar&agrave; pur vero, per&ograve; non consideriamo male la Panigale V4 R messa in pista dal team Motocorsa: la formazione Ducati di Lorenzo Mauri &egrave; piccola, ma conosce grandi cose. E lui, veneto di belle speranze, promesse in parte gi&agrave; mantenute, la porta al limite, picchiano i tanti rivali ufficiali. Ed &egrave; un bel personaggio, forse anche &quot;old style&quot; per mano destra, atteggiamenti e mentalit&agrave;. Merita una moto ufficiale, ma &egrave; tanto bello vederlo battere chi ufficiale &egrave;, dispensando ficcanti parole. NON UFFICIALE MA GENTILUOMO.  LUCA BERNARDI - 5     Sappiamo quanto sia forte il sammarinese, ci rendiamo conto come stia affrontando il debutto in SBK, per&ograve; dobbiamo fare anche i conti dopo cinque round. Miglior risultato 2022 per colui che, con Yamaha in Supersport, si giocava podi e gare: dodicesimo ad Arag&ograve;n. Nemmeno male, come inizio. Poi, fatiche, piazzamenti a punti, tuttavia pochi. Attenzione: se non fosse forte come descritto, nemmeno valuteremmo il rookie inserito nel team Ducati Barni. Ma, dato che lo &egrave;, vorremo vederlo non diciamo al primo posto, neppure cos&igrave; indietro. DEBUTTO AVVENTATO?  &nbsp;  TARRAN MACKENZIE - 5     Pi&ugrave; che avari, in questo pezzo siamo stati duri. Come &egrave; duro si &egrave; rivelato il debutto di Tarran Mackenzie nel mondiale SBK, serie che condivide il fornitore di gomme Pirelli. Appunto: Donington &egrave; la pista di casa del campione nazionale, le coperture gi&agrave; le conosceva, cosa &egrave; mancato? L&#39;elettronica in versione iridata &egrave; pi&ugrave; &quot;pesante&quot;, invasiva, e richiede ore di settaggio? Pu&ograve; essere, sebbene la condizione fisica precaria - inficiata dal doppio infortunio - sia da mettere al primo posto tra i limiti che lo hanno limitato. Lo accettiamo e, quindi, lo vogliamo rivedere quando sar&agrave; al pieno della forma. UNLIMITED  HONDA - 4     E namo, e daje, ancora bocciate le Honda?! Ma certo, reg&agrave;. Questo il commento udito nel paddock di Donington Park, dal quale le CBR RR-R hanno raccolto poco e niente. E parliamo delle Fireblade ufficiali HRC, come delle moto MIE Moriwaki. Si &egrave; parlato di miglioramenti, visti solo quanto Iker Lecuona &egrave; salito sul terzo gradino del podio di Assen, approfittando dell&#39;incidente condiviso da Razga e Rea. A parte quel risultato - a oggi episodio vero e proprio - quando una quattro cilindri dell&#39;ala ha volato? Nemmeno ci ricordiamo, questo &egrave; il problema.&nbsp;ALI SPEZZATE 

Siglando la tripletta inglese, Toprak realizza il desiderio, secondo solo al titolo di classe vinto. Il turco ha rappresentato l&#39;incubo di Rea e Bautista&nbsp;

SBK, le pagelle di Donington: Razgatlioglu sogna a occhi aperti

La scivolata di Bautista in Gara 1 riapre il Mondiale SBK, con Rea che recupera terreno e Razgatlioglu che torna in lotta, grazie a un fine settimana perfetto. Vediamo il meglio e il peggio del weekend appena trascorso

SBK: Razgatlioglu sbanca Donington e torna in corsa per il Mondiale

        Con un brillante quinto posto in Gara 1 Axel Bassani ha inaugurato il round a Donington Park, che gli ha lasciato alla fine un sapore gradevole. La domenica era cominciata con alcune modifiche sulla sua Ducati del team Motocorsa, che per&ograve; non hanno dato i risultati sperati nella Superpole Race, conclusa al 12&deg; posto: &ldquo;Avevamo provato qualcosa nel set up e non ci &egrave; piaciuto&rdquo;. Il motivo del risultato sottotono &egrave; anche un altro: &ldquo;Con la nostra Ducati non riusciamo a usare la gomma da qualifica, gli altri invece la usano tutti. Cos&igrave; i primi giri, soprattutto quando sono indietro, diventano difficili e mi passano in tanti&rdquo;. "Donington &egrave; difficile, ma le due gare lunghe le abbiamo fatte bene"  Il riscatto &egrave; poi avvenuto all&rsquo;ultima prova del round: &ldquo;In vista di Gara 2 siamo tornati alla messa a punto iniziale e infatti il passo &egrave; stato buono. Ho fatto fatica a passare Loka (Andrea Locatelli) e perdevamo un po&rsquo; in uscita, altrimenti potevo stare con Scott (Redding) e Alex (Lowes) a giocarmela&rdquo;. Il suo bilancio &egrave; positivo: &ldquo;Donington &egrave; difficile, ma le due gare lunghe le abbiamo fatte bene&rdquo;. Nonostante le posizioni di partenza: &ldquo;Purtroppo cominciamo indietro e quest&rsquo;anno soprattutto, che il livello &egrave; altissimo, partire una fila indietro compromette abbastanza la gara. Noi ci siamo, il passo &egrave; buono, siamo sempre primi degli indipendenti. Il secondo si prende sempre 10, 15 secondi&rdquo;. La sua stagione sta andando decisamente bene e sta guadagnando simpatie anche al di fuori della pista, forse per la naturalezza che mostra davanti alle telecamere: &ldquo;Dico quello che penso, senza fare sorrisi falsi. Avendo sempre rispetto per gli altri. Essere onesti &egrave; la cosa pi&ugrave; importante, mi comporto come se fossi a casa&rdquo;. SBK, Redding: "Dopo Aragon avevo messo in discussione la scelaa della BMW"       

Abbonato ormai ad essere il primo tra gli indipendenti, il veneto ha messo in mostra anche a Donington Park le sue grandi capacit&agrave; con la Ducati

SBK, Bassani: “La top 5 era alla mia portata in Gara 2”

6-6-4. Questo &egrave; il bottino di Michael Ruben Rinaldi al termine del quinto round stagionale, andato in scena a Donington Park, dove non &egrave; riuscito a calcare il podio, ma domenica in Gara2 &egrave; stato autore di una prova senza dubbio positiva. Il portacolori dell&rsquo;Aruba.it Racing Ducati sabato &egrave; stato rallentato da due inconvenienti e ha raccontato: &ldquo;In Gara1 ho mancato il podio e ieri ero naturalmente pi&ugrave; affamato, ma i primi 3 non hanno commesso neanche una sbavatura&rdquo;.  La soddisfazione &egrave; tanta per Rinaldi a Donington Park   Impossibile dunque tagliare il traguardo nei primi tre, ma una speranza ce l&rsquo;ha avuta: &ldquo;All&rsquo;ultimo giro ho visto Jhonny (Rea) faticare e ho spinto ancora di pi&ugrave;, ma non volevo neanche concludere la gara con una caduta. Ho capito dunque che il podio non era possibile, ma sono felice del quarto posto. Abbiamo lavorato molto bene&rdquo;. Anche perch&eacute; poi, c&rsquo;era un aspetto da non sottovalutare: &ldquo;Eravamo su un circuito difficile per noi. Potrei direi che questa sia stata la gara pi&ugrave; dura della mia carriera e per questo motivo sono molto soddisfatto del risultato finale&rdquo;. Esser stato nel gruppo di testa gli ha dato quel qualcosa in pi&ugrave;: &ldquo;Quando sono pi&ugrave; vicino al top sono pi&ugrave; motivato, questo aiuta, ma avvicinare quei piloti &egrave; molto difficile. Ho dato il meglio di me. Essere cos&igrave; vicino a loro vuol dire che ho fatto una grande gara&rdquo;.  SBK, Redding: &quot;Dopo Aragon avevo messo in discussione la scelta della BMW&quot;  La rivalit&agrave; con Bassani &egrave; entrata nel vivo   In Gara1 davanti a Rinaldi ha concluso Axel Bassani, pilota del team privato Motocorsa, che &egrave; nella lista di coloro che potrebbero soffiargli il posto nel 2023. Il romagnolo punta a rinnovare con la squadra toscana e ha ricordato: &ldquo;Quando sono in una buona forma con la moto, il mio obiettivo &egrave; stare con Jhonny, Alvaro e Toprak e non con un pilota indipendente&rdquo;. Un fine settimana di pausa e poi si riparte alla volta della Repubblica Ceca: &ldquo;A Most mi aspetto di essere l&igrave; davanti, mi sento molto comodo con la moto e con il team. Stiamo lavorando molto buono. L&rsquo;obiettivo sar&agrave; il podio&rdquo;.  La tappa al WDW: ecco il nome del favorito   Prima per&ograve;, ha un altro appuntamento in programma, la Race of Champions questo sabato al WDW: &ldquo;Mentre io sono qui a Donington, gli altri si stanno allenando a Misano. Sar&agrave; un giorno fantastico per i fan, cos&igrave; come sar&agrave; bellissimo per me lottare contro gli altri piloti&quot;. La sfida riguarda tutti i portacolori della Casa di Borgo Panigale tra MotoGP, SBK e anche Danilo Petrucci e sar&agrave; bella accesa: &quot;Tutti vorranno vincere. Non ho mai visto Jorge Martin guidare la Panigale, ma Pecco penso sia il favorito&rdquo;.  Classifica piloti SBK: la situazione dopo Donington&nbsp; 

Niente podio per il romagnolo a Donington Park, che per&ograve; nella gara di domenica si &egrave; divertito portando la sua Ducati di Aruba.it in quarta posizione

84 risultati per 'SBK Donington'

SBK Donington, Bautista: "Non ho fatto tripletta, siete felici?"

SBK Donington, Rea: “Questa volta il terzo posto mi sta stretto”

SSP, Donington: Bulega senza rivali in Gara 2, podio tutto Ducati

SSP, Donington: Bulega senza rivali in Gara 2, podio tutto Ducati

SBK Donington, Bassani: “La sfortuna in qualifica ha condizionato la gara”

SSP, Donington: Nicolò Bulega vince “alla Bautista” in Gara 1

SSP, Donington: Superpole e record per Nicolò Bulega e la Ducati

SSP: a Donington una Suzuki GSX-R 750 rende omaggio a Kevin Schwantz

SBK, Van Der Mark: “L'arrivo di Toprak in BMW sarà uno stimolo per tutti”

SBK, Oettl: “Il futuro? Devo dimostrare di meritare ancora la Ducati”

SSP, Donington: quattro italiani davanti a tutti al termine del venerdì

Lecuona tra MotoGP e SBK: “Devo ritrovare il giusto feeling con la CBR”

SSP, Mackenzie: “Mi godo questa esperienza, ma voglio la SBK” | Esclusiva

SBK: Tom Sykes chiamato al riscatto, almeno nella “sua” Donington

SSP, una Suzuki a Donington: Irwin wild card, con un tributo a Schwantz

SBK, Pirelli SCQ: missione compiuta a Donington

SBK, le pagelle di Donington: Razgatlioglu sogna a occhi aperti

SBK: Razgatlioglu sbanca Donington e torna in corsa per il Mondiale

SBK, Bassani: “La top 5 era alla mia portata in Gara 2”

SBK, Rinaldi: “Punto a stare con i fantastici 3, non con gli indipendenti…”