L'ospite dello stand Motosprint insieme a Roberta Bogi Pagnini e Serena Zunino è Stefano Manici

EICMA 2021: intervista a Stefano Manici

Chi era presente al primo appuntamento del Campionato Italiano Velocit&agrave; in Salita assicura: &quot;Sembrava di essere all&#39;Isola di Man o in Irlanda... &egrave; stato bellissimo e ci siamo divertiti tutti molto e le corse in programma hanno regalato quanto aspettavamo&quot;. Ha parlato Alex Ricci che, di cronoscalate, se ne intende.&nbsp;  La salita che porta da Pieve Santo Stefano al Passo dello Spino &egrave; cos&igrave; descritta da &quot;treccia&quot;, il cui soprannome proviene dal paddock SBK: &quot;I cordoli erano dipinti di color rosso e bianco - ancora Ricci - e lo spettacolo garantito si &egrave; dimostrato di gran livello. A parte un incidente avvenuto nella categoria Sidecar, tutto il resto &egrave; filato liscio&quot;.  Alex racconta chi ha vinto ed in quali classi: &quot;Maurizio Bottalico ha fatto sue la Stock 600, guidando forte con la Yamaha R6. Pensate che il tempo di 1&#39;27&quot;850 &egrave; figurato anche quale riferimento assoluto dell&#39;evento. Nella Superopen abbiamo visto un grande Stefano Bonetti in vetta, splendido sulla BMW. Del resto, lui &egrave; un veterano e viaggia spedito pure al Tourist Trophy&quot;.  Ma che bella &egrave; la salita? Parecchio, se la si fa in moto!     Ricci &egrave; riccio? Non lo sappiamo, perch&eacute; i suoi capelli sono sempre legati, intrecciati. Treccia, appunto, continua il racconto in una salita di emozioni: &quot;Il posto era bellissimo - Alex dipinge la location - ci siete mai stati? Vi consiglio di venirci almeno una volta o, se preferite, recatevi ad un appuntamento del CIVS, perch&eacute; merita&quot;.  A Pieve Santo Stefano e Spino, niente pubblico. Ancora porte chiuse, le cause le conosciamo, ma presto saranno aperte: &quot;Bottalico ha conquistato pure la classifica dell&#39;Europeo - le parole del nostro insider - Bonetti ha vinto nella Stock 1000, Salvatore Sallustro e sono giusti secondo e terzo&quot;.  In pista, o meglio, in strada, c&#39;erano in azione diverse motociclette: &quot;La Supermotard, ad esempio - continua - ad appannaggio di Stefano Leone.&nbsp; La dueemmezzo due tempi ha visto Guido Testoni imporsi, nelle moto storiche il miglior tempo &egrave; di Massimilano Magnani, nei sidecar l&#39;hanno spuntata Z. Bottino L&quot;.  Superpole ritenuta poco Super in SBK: qualcosa sta per cambiare  &nbsp; 

Stefano tra i tanti veterani iscritti nel primo appuntamento 2021, che ha visto vincere Bottalico e Bonetti, protagonisti assoluti raccontati da Alex Ricci

CIVS, da Pieve Santo Stefano a Spino ben 200... Manici in salita

Stefano Manici, 19 volte campione italiano velocit&agrave; in salita, torna all&#39;attacco del CIVS 2021. Insieme a lui, a supportarlo ancora grazie alla loro preziosa esperienza, i Fratelli Guareschi che gi&agrave; nel 2020 gli hanno messo a disposizione una Moto Guzzi Naked GCorse Naked 1300. Ma quali saranno le novit&agrave; per la stagione 2021? Stefano correr&agrave; ancora e con lui, anche il suo team Manici Racing.  Passato e presente   Stefano cosa hai portato a casa dalla stagione 2020?  &ldquo;Il 2020 e&rsquo; stato per me come per per tutti un anno confuso e complicato, prima a causa della positivit&agrave; al covid di un membro del team e poi di un infortunio che ho rimediato alla spalla. La mia stagione &egrave; stata di due gare, ho corso infatti solo allo Spino con la nuova Moto Guzzi Naked Gcorse 1300 costruita dai fratelli Guareschi di Parma. Ho chiuso la prima con un discreto settimo posto e nella seconda, complice la pioggia che da sempre mi piace, ho inaspettatamente vinto una manche e chiuso secondo di categoria. Non me lo aspettavo, ma con questo risultato ho ottenuto un grande riscontro di pubblico e sostenitori del Marchio Guzzi che da tantissimi anni non saliva sul podio in una competizione titolata di velocit&agrave;, &egrave; stata una bella emozione&rdquo;.    Adesso per&ograve;, tutto &egrave; gi&agrave; pronto per la stagione 2021...  &ldquo;Il calendario del CIVS &egrave; gi&agrave; stato pubblicato con qualche piccola novit&agrave; che riguarda la Coppa Italia che si svolger&agrave; con gara unica a Perugia e che andr&agrave; ad aggiungersi alle sette prove del campionato italiano. A livello di organizzazione credo che non cambier&agrave; molto, visto che gi&agrave; nel 2020 in Italia si &egrave; corso contrariamente a molte altre nazioni europee, dimostrando che si puo&rsquo; fare senza correre rischi eccessivi. Credo che i veri problemi arriveranno dal punto di vista finanziario, gli sponsor saranno ancora meno&rdquo;.  Quale moto utilizzerai quest&#39;anno?  &ldquo;Quest&rsquo;anno utilizzer&ograve; una Moto Guzzi Gcorse Naked evoluzione di quella della passata stagione, che proprio in questi giorni comincia ad essere costruita in officina. Anche quest&#39;anno proseguir&ograve; la collaborazione con i fratelli Guareschi, mi sono trovato molto bene con loro, sono persone molto professionali, disponibili e di parola. Merce rara nell&rsquo;ambiente motociclistico. Spero di ripagare la loro fiducia con qualche altro buon risultato nel CIVS&rdquo;.  Anche nel 2021 &egrave; ancora Manici Racing team   In pi&ugrave;, per Stefano, anche il 2021 lo vedr&agrave; al &ldquo;comando&rdquo; del Manici Racing team, squadra che sta crescendo in fatto di risultati di anno in anno e che annovera sempre pi&ugrave; piloti: &ldquo;Se le gare saranno confermate saremo presenti in diverse competizioni sia italiane che straniere, io correr&ograve; nel CIVS classe 1000 insieme a Marco Giovannoni che correr&agrave; con la mia Moto Triumph nella categoria naked. Rafael Neuner, pilota austriaco gi&agrave; vincitore dell&rsquo;europeo salita nel 2018, correr&agrave; il nuovo trofeo denominato &ldquo;European Championship (ex Alpeadria) pi&ugrave; le due gare stradali austriache che saranno valide per il campionato austriaco. Mauro Poncini, pilota svizzero, correr&agrave; invece tutto l&rsquo;europeo salita pi&ugrave; qualche gara IRRC se ci saranno, infine come new entry avremo Stefano Galassi che dopo anni di militanza come meccanico in vari team del Motomondile, correra&rsquo; nel campionato Nazionale velocit&agrave;&rsquo; ACSI classe 50 GP&rdquo;.  Motoamerica: potere alle Harley, nasce la categoria &quot;king of the baggers&quot; 

Manici continuer&agrave; la collaborazione con i Fratelli Guareschi e sar&agrave; alla guida di una Moto Guzzi Naked Gcorse 1300: &ldquo;Sono persone molto professionali, disponibili e di parola. Spero di ripagare la loro fiducia&rdquo;

Nuova sfida per Stefano Manici e il suo team al CIVS 2021

Anche il diciannove volte Campione italiano di velocit&agrave; in salita Stefano Manici ha deciso di raccontarci come sta affrontando la sua quarantena da coronavirus.  Per lui, che vive a Parma, la situazione &egrave; molto complicata. Stefano, essendo anche team manager ha spiegato come anche il problema economico sia una realt&agrave; da affrontare e che andr&agrave; ad intaccare i team quando tutto questo sar&agrave; finito.  Il lutto in famiglia   &ldquo;La situazione qui a Parma &egrave; grave - spiega Stefano - e purtroppo anche la mia famiglia &egrave; stata travolta da questa pandemia che pochi giorni fa si &egrave; portata via anche mio suocero. Ovviamente questa tragedia ha fatto finire in secondo piano tutto il resto, ma in questi giorni ho ripreso piano piano ad allenarmi nella mia palestra anche se non sono ancora salito in moto&rdquo;.  &ldquo;Le gare sono la mia vita - va avanti - ma in questo momento non sono la priorit&agrave;. Credo che fino a giugno sar&agrave; difficile che si possa correre anche perch&eacute; una cos&igrave; lunga pausa di inattivit&agrave; per i piloti, necessiter&agrave; di un periodo di allenamento in pi&ugrave;. Per questo motivo le gare slitteranno ancora in avanti, per correre pi&ugrave; in sicurezza&rdquo;.  &ldquo;Ci saranno problemi con gli sponsor&rdquo;   Stefano parla quindi del suo team, ovvero il Manici Racing fondato nel 1999: &quot;Il mio team - prosegue - avrebbe dovuto prendere parte a tutto il Campionato Europeo in salita, al MES (Moto estate) e al CIVS con complessivi 5 piloti, ma al momento attuale la prima gara dell&rsquo;Europeo, che doveva svolgersi in Austria, &egrave; stata annullata mentre non si sa nulla n&eacute; del CIVS, n&eacute; del MES&rdquo;.  &quot;Quello che posso suggerire - conclude - &egrave; di ridurre le gare dei Campionati e di posticipare tutte le manifestazioni. Da team manager, poi, dico che ci sar&agrave; anche un altro grosso problema con gli sponsor. Non tanto per quanto riguarda quelli tecnici con i quali &egrave; gi&agrave; stato tutto predisposto, ma quelli economici risentiranno della situazione economica che si far&agrave; molto delicata e quindi molti rinunceranno. Questo anno sar&agrave; molto difficile da gestire. Mi auguro che presto, ne usciremo pi&ugrave; forti di prima&rdquo;.  Kiara Fontanesi: &ldquo;Non andare in moto &egrave; una scelta intelligente&rdquo; 

Il 19 volte campione del CIVS parla della situazione di isolamento sia da pilota che da team manager del Manici Racing

Stefano Manici: &ldquo;Tanti sponsor rinunceranno per problemi economici&rdquo;

Quando&nbsp;la strada si fa in salita &egrave; il momento di dare gas, e chi pu&ograve; saperlo meglio del diciannove volte campione italiano Stefano Manici? Lui, che dal 1992 di strade impervie e tornanti ne ha percorsi parecchi, in giro per l&rsquo;Italia dove si svolgono le tappe del campionato di Velocit&agrave; in Salita (CIVS). Lui, che nonostante i numerosi successi conduce una vita semplice, fatta di famiglia e tanta passione, come se lontano dalle gare ci fosse l&rsquo;alter ego del pilota che poi, abbassata la visiera, sprigiona il coraggio. Tenendo fede a un cognome che suggerisce una certa padronanza della moto...&nbsp;Ma per Manici,&nbsp;la&nbsp;semplicit&agrave; &egrave; il segreto del successo: &quot;Quando andiamo alle gare - dice - lo facciamo tutti assieme, viene anche il cane. Mia moglie Annalisa mi ha sempre sostenuto, mio figlio Michael mi fa da tecnico e mia figlia Melissa &egrave; una grande appassionata, &egrave; per questo che ho continuato a correre per tanti anni, se non fossero stati con me avrei smesso prima. Una famiglia che ti appoggia &egrave; fondamentale&quot;.&nbsp;   Stefano si sente a casa anche nelle trasferte, in tutto otto gare nel corso di una stagione che va da maggio a settembre: &quot;Il nostro paddock - prosegue - &egrave; la piazza principale del paese o un campo, siamo una grande famiglia. Di solito il sabato sera ceniamo tutti insieme. Quando corri c&rsquo;&egrave; un po&rsquo; di rivalit&agrave;, certo, ma tra piloti ci aiutiamo a vicenda&quot;.  Manici,&nbsp;classe &lsquo;73, corre dall&rsquo;et&agrave; di 19 anni, da quando partecip&ograve; per la prima volta in sella a una Honda RC30 750 a una gara di Velocit&agrave; in Salita, nella quale arriv&ograve; quarto. Originario di Neviano degli Arduini, in provincia di Parma, si &egrave; sempre confrontato con le curve, per questo il suo cuore appartiene alla salita. In questo 2019, gareggiando nella categoria naked, con una Triumph 675 Street Triple R ha portato a casa il proprio diciannovesimo titolo, un numero particolare, che Manici porta stampato sul cupolino in omaggio a Freddie Spencer.    Il livello&nbsp;della Velocit&agrave; in Salita &egrave; alto, e si unisce a gare impegnative. &quot;Sono gare particolari, a tempo, dove sei da solo - spiega Stefano - devi fare tutto bene e non hai chi ti pu&ograve; tirare. Le gare sono di 2,5 km circa. Insomma, in un minuto e mezzo ti giochi tutto&quot;.&nbsp;  E nel suo 2019, non &egrave; filato tutto liscio come in quelle passate, ma l&rsquo;epilogo ha avuto un sapore davvero speciale: &quot;&Egrave; stata una stagione molto dura, a partire dalla prima prova dell&rsquo;anno, la Leccio-Reggello, dove sono caduto nelle prove, non mi sono fatto niente ma ho causato grossi danni alla moto riuscendo per un soffio a partecipare alla gara. Dopo 15 giorni c&rsquo;&egrave; stata la seconda tappa a Spoleto e la caduta si faceva sentire ancora. Anche nella terza tappa ho fatto qualche errore, ma poi mi sono ripreso e dalla gara di Monzuno ho sempre vinto portandomi in testa al campionato. Quest&rsquo;anno, per&ograve;, ho avuto un grande rivale, Francesco Martinelli, che mi ha dato del filo da torcere e soltanto nell&rsquo;ultima tappa di Pieve (Passo dello Spino) si &egrave; deciso tutto. Quando sembra che ti vogliano buttare gi&ugrave; dal trono, il sapore della vittoria &egrave; pi&ugrave; bello&quot;.&nbsp;  Adesso,&nbsp;per&ograve;, &egrave; arrivato il momento di voltare pagina. Se per nove anni ha corso nella categoria naked, per quelli a venire vorrebbe cambiare: &quot;Negli ultimi due anni ho aperto un&rsquo;attivit&agrave; artigianale di meccanica e sto facendo fatica a conciliare lavoro e sport. Il mio sogno era arrivare a 19 titoli per&ograve; ho ancora tanta voglia di correre, sicuramente valuter&ograve; un&rsquo;altra categoria&quot;.&nbsp;  Ogni vittoria, Stefano la dedica al fratello Alessio, scomparso in circostanze tragiche. &quot;La sua perdita &egrave; stato il momento pi&ugrave; brutto, nel quale ho pensato di mollare tutto. &Egrave; morto a Imperia, nel 2000, aveva da poco iniziato a gareggiare. Era il sabato prima della gara e si stava allenando. In quel periodo, adesso non &egrave; pi&ugrave; cos&igrave;, il sabato la strada era aperta alle auto. Si &egrave; scontrato con un altro ragazzo anche lui in moto, sono morti entrambi. Ho interrotto subito il campionato, le moto non erano pi&ugrave; nella mia testa. Poi per&ograve; &egrave; passato l&rsquo;inverno e sentivo che mi mancava qualcosa, quindi in punta di piedi sono andato a fare la prima gara del campionato 2001, sono salito in sella e ho vinto come se non fossi mai sceso. Ho vinto anche il titolo e l&rsquo;ho dedicato a lui&quot;.&nbsp;  Stefano, assieme al fratello, nel 1999 aveva fondato il Team Manici Racing, dove adesso c&rsquo;&egrave; la moglie che si occupa della direzione sportiva. Quest&rsquo;anno, hanno sostenuto Mauro Poncini, che ha partecipato a una coppa europea e Raffael Neuner che ha partecipato a due tappe del campionato austriaco in salita, mentre per il futuro vorrebbero progredire arrivando fino in circuito. Perch&eacute; il richiamo della moto &egrave; sempre stato forte, nei giorni brutti e in quelli pi&ugrave; belli. 

L&rsquo;emiliano &egrave; salito a 19 titoli nella velocit&agrave; in salita, un numero che riconduce al suo idolo Spencer. &quot;Questo successo vale doppio, perch&eacute; vincere quando stanno per spodestarti &egrave; ancora pi&ugrave; bello&quot;

5 risultati per 'Stefano Manici'

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