Stefano Passeri, &egrave; sempre alla ricerca del tempo perduto, nonostante il prossimo 6 aprile compir&agrave; 56 anni dopo essersi gi&agrave; reinventato nel 2020 e 2021 una nuova carriera non pi&ugrave; con le moto da enduro ma, con ostinazione e con coraggio, in sella alle E-Bike. Lasciato alle spalle un ventennio nell&rsquo;enduro nei quali, dal 1980 al 2002, ha corso con Accossato, AIM, Aprilia, Gas Gas, Husqvarna, Kawasaki, KTM, Sherco, Yamaha, vincendo ben 10 Campionati Italiani, 4 Titoli Europei e alla Sei Giorni 3 Trofei Mondiali e 1 Trofeo Junior con l&#39;Italia in Maglia Azzurra.    Ma il curriculum di Passeri comprende anche un&#39;infinit&agrave; di podi nel Campionato Mondiale Enduro e un 2020 e 2021 in cui ha dominato alla grande i campionati tricolori e le varie gare iridate delle E-Bike. La vita, del resto, obbliga a delle scelte. A nuove sfide, soprattutto, in campo sportivo.  E negli ultimi due anni, oltre ogni altra considerazione, &egrave; piacevole guardare tutto quello che di sorprendente &egrave; riuscito a concretizzare Passeri nella sua carriera agonistica. L&rsquo;impronta del pilota bresciano nelle E-Bike &egrave; del resto molto evidente; un&rsquo;asticella davvero alta per chi dovr&agrave; confrontarsi nel 2022 con lui in sella alla sua E-Bike nelle gare di Campionato Italiano.    Passeri sa che tanti dei sogni che ha sempre cullato fin da ragazzino &egrave; riuscito a centrarli fino ad arrivare a 55 anni conquistando traguardi che tanti altri sfiorano e il pi&ugrave; delle volte sognano. Un ex endurista umano, non sovrumano. N&eacute;, pure l&#39;eroe, cui un dio alchimista, possa avere regalato l&#39;invincibilit&agrave;. Passeri, assomiglia pi&ugrave; a Prometeo, che riflette prima, e non ad Apollo, provetto arciere in grado di sconfiggere chi lo osteggiava.    Pu&ograve; scoprirsi impari ai sogni. Ma, forse, &egrave; proprio in questa dimensione umana la grandezza della sua ricerca nel continuare a rinnovarsi. Come nel 2005 quando insieme a Mario Rinaldi e Giovanni Sala ha vinto la classifica di Club con la squadra del moto Club Lumezzane alla Sei Giorni in Slovacchia. Impresa ripetuta nel 2019 alla Sei Giorni in Portogallo sempre con Rinaldi e Sala vincendo il Trofeo Vintages come Campionato Mondiale Veterans per Squadre Nazionali.    Per essere un campione ci vuole classe, capacit&agrave; di soffrire e di sognare, ma anche lavoro, tanto lavoro. E un ex pilota dell&#39;enduro abituato alla fatica e condannato a vincere, non poteva lasciare niente al caso, ripartendo con rinnovato grande impegno dalle E-Bike. Cos&igrave; dopo avere vinto nel 2020 il primo Campionato Italiano FMI E-Bike Enduro dominando le classi Over 35 e Over 50, Passeri nel 2021 sempre con la E-Bike Fulgur Mula motorizzata Polini E-P3 Plus, &egrave; stato protagonista di una nuova impresa. A 55 ani compiuti, infatti, non si &egrave; limitato a dominare nuovamente le due classi del tricolore E-Bike Over 35 e Over 50, ma ha fatto uso anche i titoli E-Bike FIM World Cup e il Mondiale EWS E-Series della classe E-EWS 100 nella categoria Over 50.    L&#39;intervista   Ti sei reinventato una nuova carriera agonistica lasciando le moto da enduro per le E-Bike. Cosa ti ha spinto a questo passaggio?  &quot;Come sempre succede, il caso ed una serie di concomitanze hanno creato i presupposti giusti per dare questa svolta alla mia carriera di pilota. Mi piace sottolineare il fatto che io ho sempre pedalato partecipando anche a qualche gara in MTB, quindi il mondo delle corse in bici non mi era sconosciuto. Parlando con amici del campionato che la FMI stava organizzando con le E-Bike, mi hanno presentato Fulvio Canadelli di Fulgur che, conoscendo il mio passato nell&rsquo;enduro, mi ha offerto la possibilit&agrave; nel 2020 di partecipare con sua E-Bike motorizzata Polini, alla prima prova del Campionato Italiano. L&rsquo;allenamento c&rsquo;era, la bici era performante e quindi ho fatto subito una bella impressione che mi ha aperto le porte per partecipare nel 2021 a tutto il Campionato Italiano FMI con la prospettiva di prendere parte anche a qualche prova internazionale dei Mondiali&rdquo;.    S&igrave; ma non sei pi&ugrave; un ragazzino. Non ti pesa essere un Over 55 in una disciplina impegnativa con le E-Bike?  &quot;Vero che la disciplina &egrave; impegnativa, ma in realt&agrave; temo molto di pi&ugrave; la velocit&agrave; in discesa che non la fatica di pedalare in salita o nelle prove speciali pi&ugrave; impegnative sulle pietraie o lungo i sentieri dei boschi. Del resto anche i riflessi sono quelli che sono e spesso mi trovo in ritardo a correggere gli errori di guida; cos&igrave; mi prendo delle paure che a volte accelerano ancora di pi&ugrave; il mio battito cardiaco per lo spavento&quot;.  Quali sono le principali differenze nella guida di una moto da enduro e una E-Bike?  &quot;La differenza sostanziale &egrave; che con la moto guidi un mezzo a due ruote che grazie alla manopola del gas ti da sempre qualcosa in pi&ugrave; per uscire dai guai. Nei passaggi pi&ugrave; difficili dove si rischia di perdere il controllo, dare un colpo di gas contribuisce spesso a ristabilire gli equilibri di guida. Con la E-Bike, nonostante il motore elettrico, questo non accade. Quindi, entrano in gioco altre tecniche di guida che nonostante la mia esperienza nella guida in fuoristrada devo assimilare bene e perfezionare con una costante applicazione&rdquo;.    Prima di scoprire le E-Bike grazie ai motori elettrici Polini, ti sei sempre allenato con le MTB (mountain bike) a pedalata muscolare. Quali sono le differenze sostanziali tre i due tipi di bici anche perch&eacute; la muscolare non ti consente un defaticamento controllato, mentre per riprendere fiato la E-Bike ti consente di dare pi&ugrave; spinta al motore agendo sul display di potenza.  &quot;Questo &egrave; senz&rsquo;altro un aspetto di differenza tra i due mondi ma voglio sottolineare il fatto che nelle gare di E-Bike, non ci si riposa mai, se non nei trasferimenti. In prova speciale si viaggia sempre con il massimo dell&rsquo;assistenza elettrica e sempre con il battito del cuore al massimo. Diverso durante gli allenamenti o nelle uscite con amici dove questo aspetto assume un&rsquo;importanza notevole. Ti permette di non affaticarti notevolmente durante le salite impegnative per poi affrontare le discese nel bosco o sui sentieri con maggiore sicurezza e lucidit&agrave;&quot;.    &Egrave; pi&ugrave; complicato guidare una moto da Enduro o una E-Bike?  &quot;Credo che, se si parla del massimo livello, le difficolt&agrave; sono uguali. Allenamento, costante ricerca della perfezione del gesto e della sincronia con il mezzo meccanico, un pizzico di pazzia, sono le componenti che in eguale misura servono per primeggiare nei due mondi. Se si tratta di andare a passeggio o divertimento &egrave; meno complicato e pi&ugrave; semplice guidare la E-Bike&rdquo;.  Quale preparazione segui in inverno per affrontare la nuova a stagione agonistica E-Bike e come affronti le gare. Vai sempre a visionare le prove speciali a piedi?  &quot;In realt&agrave;, ormai non seguo pi&ugrave; nessun particolare metodo di allenamento. Tutti i giorni esco a fare le mie pedalate. Se non &egrave; la E-Bike, &egrave; la bici da strada, se non &egrave; la MTB muscolare o footing. Se non &egrave; niente di tutto questo, vado con la moto da enduro&quot;.    Con le moto da enduro ha vinto praticamente tutto ora dove vorresti arrivare con le E-Bike?  &quot;Non mettiamo limiti alla provvidenza. Vivo in un sogno che ogni giorno mi riserva sorprese insperate e inaspettate&quot;.  L&rsquo;enduro come stile di vita prima con le moto, ora con le E-Bike. Cosa ti hanno insegnato queste due specialit&agrave;?  &quot;L&rsquo;approccio con le discipline sportive, lo dice la parola stessa, implica dedizione, costanza, impegno. Diversit&agrave; di tecnica ma tanto lavoro a metodo per perseguire gli obiettivi. Con l&rsquo;enduro o con le E-Bike sono assolutamente uguali come impegno&quot;.    Le moderne moto da enduro 2T e 4T a iniezione elettronica con le differenti mappature e set up di sospensioni consentono di trovare la migliore messa a punto per ogni tipo di terreno. Con le E-Bike dove &egrave; invece concentrato il lavoro maggiore?  &quot;Il mondo E-bike &egrave; giovane anche se in crescita esponenziale. La conseguenza &egrave; che al momento la differenza &egrave; quanta voglia hai di metterti in discussione dal punto di vista atletico e quanta voglia hai di faticare&quot;.    Al tuo debutto nelle E-Bike sei subito diventato anche tester dei motori Polini E-Bike e pilota ufficiale del costruttore Fulgur. Come riesci a collaborare con queste due aziende anche perch&eacute; ai tanti altri impegni come quello di responsabile dei percorsi del tricolore Enduro del Gruppo 5 Regolarit&agrave; Epoca visto che sei stato anche Track Inspector&nbsp;dell&#39;Enduro Trophy Vintage 2021 all&#39;Isola d&#39;Elba.  &quot;Per me &egrave; assolutamente facile perch&eacute; tutti i giorni mi alleno. Quindi non &egrave; un problema testare, provare, trovare soluzioni per essere pi&ugrave; performanti in gara. Anzi &egrave; proprio una fortuna, un grande piacere del quale alla mia et&agrave; mi aiutano a trovare sempre nuove motivazioni&quot;.    Quale pensi potr&agrave; essere il futuro delle gare di E-Bike anche perch&eacute; al momento c&#39;&egrave; divisione tra la UCI (Unione Ciclistica Internazionale &egrave; l&rsquo;organo mondiale di governo del ciclismo sportivo) che per le E-Bike ha dato vita al campionato EWS, mentre la FIM (Federezione Internazionale Motociclistica) ha fatto la Coppa del Mondo E-Bike.  &quot;Le E-bike sono un mondo giovane in piena evoluzione che deve trovare la propria dimensione e necessita di un po&#39; di tempo e di esperienza&rdquo;.    Alla tua et&agrave; hai gi&agrave; deciso cosa farai da grande?  &quot;Immaginate un bambino, che nel 1980 a 14 anni pedalava in bici tra i boschi sognando di poter guidare un Aprilia RC con la trasformazione Polini 75cc. Ora siamo nel 2021, e nella mia vita, sono diventato prima pilota ufficiale Aprilia e nel 2021 ufficiale Polini. Ora guardo al mio futuro con un paio di sogni legati al mondo delle due ruote, che spero possano presto avverarsi&quot;. 

<p>Stefano Passeri, dopo aver vinto praticamente tutto quello che c&#39;era da vincere nell&rsquo;Enduro, a 55 anni si &egrave; reinventato la propria carriera dominando le stagioni dei campionati tricolori FMI E-Bike 2020 e 2021 vincendo nel 2021 anche nel mondiale della specialit&agrave;</p> 

Stefano Passeri continua a volare: &ldquo;Guardo al futuro, con un paio di sogni&rdquo;

Stefano Passeri ha vinto tanto nell&rsquo;enduro: al suo attivo ha 10 titoli italiani, 4 europei e 4 titoli di campione del mondo a squadre. Ma non per questo oggi, a 54 anni, pensa di appendere il casco al chiodo. Anzi. Lo abbiamo incontrato in occasione del Motor Bike Expo, insieme ad altri &lsquo;giganti&rsquo; dell&rsquo;Enduro, ed &egrave; sempre in sella.    &ldquo;Siamo qui per l&rsquo;iniziativa &lsquo;Passa una giornata con il pilota preferito&rsquo;: gli appassionati hanno avuto la possibilit&agrave; di trascorrere la giornata con noi. La mattina abbiamo fatto la teoria, e quindi come approcciarsi all&rsquo;enduro e nel pomeriggio la prova pratica, dove i ragazzi si sono sfogati sugli sterrati&rdquo;, ci ha detto nella nostra intervista esclusiva.  Chi c&rsquo;&egrave; con te in questa iniziativa?  &ldquo;Giovanni Sala, Gianluca Martini, che attualmente fa il mondiale Enduro, e ci ha aiutato moltissimo soprattutto nella pratica, Pierluigi Rottigni e Gualtiero Gressoni, che oltre a raccontare come gestire la moto fanno parte di un progetto che li porter&agrave; ad affrontare la 6 Giorni di Enduro con le moto di un tempo. Una cosa che ci riempie d&rsquo;orgoglio&rdquo;, aggiunge Passeri, aggiungendo che parteciper&agrave; anche lui all&rsquo;evento.  Stefano, ma com&rsquo;&egrave; l&rsquo;interesse per l&rsquo;enduro oggi?  &ldquo;&Egrave; tanto. L&rsquo;enduro &nbsp;&egrave; uno stile di vita. Andare nei boschi, ovviamente dove &egrave; consentito, ti d&agrave; una sensazione di libert&agrave; e di felicit&agrave;&hellip;&rdquo;  Per ascoltare tutta l&rsquo;intervista con Stefano Passeri e Gi&ograve; Sala, guardate il nostro video.  Copioli: &ldquo;L&rsquo;enduro? I divieti non sono la soluzione&rdquo; 

<p>&ldquo;Andare nei boschi, ovviamente dove &egrave; consentito, ti d&agrave; una sensazione speciale di libert&agrave; e di felicit&agrave;&hellip;&rdquo; ci dice il pluricampione di enduro nella nostra intervista esclusiva</p> 

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Stefano Passeri continua a volare: “Guardo al futuro, con un paio di sogni”

Stefano Passeri: “L’enduro è uno stile di vita”

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