        L'annuncio dell'arrivo di Nicol&ograve; Bulega in Superbike nel team ufficiale Ducati Aruba per il 2024 ha ovviamente avuto come conseguenza l'addio di Michael Ruben Rinaldi, che ha difeso i colori della squadra (e del marchio italiano) dal 2016 ad oggi. Un lunghissimo periodo in cui, tra Stock 1000 e SBK, sono stati tanti i momenti che il romagnolo ricorder&agrave; con il sorriso. SBK: i pi&ugrave; grandi trasferimenti di mercato della storia Rinaldi: &ldquo;Quando sono arrivato ero poco pi&ugrave; che un ragazzino&rdquo;   Sui propri social, Michael ha voluto ricordare quello che, in effetti, &egrave; stato un lungo viaggio ricco di insidie, insicurezze ma anche tante, tantissime soddisfazioni: &ldquo;Caro Team, il nostro &egrave; stato un viaggio meraviglioso. Alla nostra prima gara insieme, ovvero Aragon 2016, ero poco pi&ugrave; che un ragazzino e ricordo bene il pensiero che avevo nella mente in quel momento: volevo arrivare con voi in Superbike e diventare campione del mondo&rdquo;. &ldquo;Sono passati tanti anni da quella gara e sono state altrettante le emozioni vissute insieme che mi hanno permesso di approdare davvero con voi in SBK, tra cui ovviamente il titolo in Stock 1000 nel 2017&rdquo;, ha ricordato Rinaldi. &ldquo;Poi la crescita, la prima vittoria nel mondiale, i podi e il trionfo nel campionato indipendenti 2020 e l'arrivo al team ufficiale. Dopo questi momenti, e tre stagioni da ufficiale, &egrave; giunto il momento di chiudere questo capitolo per puntare a nuove sfide&rdquo;. SBK Francia: dove vederla, orari TV e programmazione SKY e TV8 &ldquo;Ho sempre dato tutto me stesso&rdquo;   &ldquo;In ogni momento di questa avventura, ho sempre dato tutto me stesso crescendo sia come persona che come pilota. Mi avete supportato e sopportato, spronandomi a spingere al massimo in ogni gara e sono orgoglioso di tutto ci&ograve; che abbiamo vinto insieme, ma la vittoria a Misano con voi, davanti al pubblico di casa, vale pi&ugrave; di ogni altra cosa&rdquo;, prosegue il numero 21. &ldquo;Tutti questi ricordi incredibili mi daranno la forza per proseguire in questa seconda parte di stagione con grinta e determinazione&rdquo;, conclude Michael, senza dimenticare un ulteriore ringraziamento. &ldquo;Voglio ringraziare tutti i membri del team Aruba e di Ducati Corse, ma anche i miei tifosi e i ducatisti per il loro calore. Anche grazie a loro, ho sempre cercato di tirar fuori la miglior versione di me. Ci rivediamo in pista&rdquo;. SSP, Simone Corsi verso il mondiale: "Sto valuntando le opzioni per il 2024"       

Con l'arrivo di Bulega, Michael saluter&agrave; ufficialmente la squadra ufficiale Ducati a fine 2023: &ldquo;Si chiude questo grande capitolo, per puntare a nuove sfide&rdquo;

SBK, l'addio di Rinaldi al team Aruba: “E' stato un viaggio meraviglioso”

Solo quattro round della stagione 2021 del mondiale Superbike sono andati in archivio, ma i primi spunti interessanti e (forse) decisivi per il proseguo dell&rsquo;annata sono gi&agrave; arrivati. E tralasciando i promossi, tra i quali ovviamente svetta un Toprak Razgatlioglu formato mondiale, tra i bocciati non pu&ograve; che esserci Scott Redding, alle prese con il momento pi&ugrave; difficile della sua (per ora) breve carriere in Superbike.  A raccontarlo non vi sono strane congetture, bens&igrave; i numeri. Dopo i primi quattro round del 2020, ossia la stagione di debutto in SBK per Redding dopo il successo nel BSB Scott aveva racimolato 179 punti, frutto di tre vittorie ed un totale di nove podi, che nella classifica attuale lo manterrebbero in terza piazza, ma a soli quattro punti dalla vetta. I punti da recuperare invece in questo 2021 sono 66, a fronte di un -62 alla voce punti guadagnati, con due vittorie e soli tre podi totali, un terzo dunque di quelli dell&rsquo;anno passato.  Scelte errate e pressione     Dietro ai freddi numeri ci sono ovviamente delle spiegazioni, di vario genere. Scott ha iniziato la stagione con l&rsquo;obbligo, mai celato dallo stesso inglese, di fermare Jonathan Rea in quella che sarebbe dovuto essere l&rsquo;anno della consacrazione, dopo un 2020 di debutto in cui aveva preso le misure alla categoria. Queste mirabolanti aspettative per&ograve; hanno finora giocato contro il numero 45, che (forse) anche per questo ha gi&agrave; commesso pi&ugrave; errori (di vario genere) rispetto alla stagione scorsa.  Ai comprensibili (vedi Rea) errori in pista, come la scivolata in Gara 2 ad Estoril nel tentativo di inseguire proprio il campione in carica o quella di Gara 1 a Donington su pista umida, si sono aggiunti gli evitabili errori di strategia, che in due occasioni hanno terminato la gara di Scott ancor prima dello spegnimento dei semafori. Parliamo delle Superpole Race di Aragon e Donington, dove una errata scelta di gomme lo ha portato a raccogliere due punti sui 24 disponibili.  A tutto questo si aggiunge una velocit&agrave; che pare non essere all&rsquo;altezza del podio, almeno negli ultimi due round. A Misano Scott ha dovuto assistere da spettatore al monopolio sul podio di Razgatlioglu, Rea e soprattutto Rinaldi, per un fine settimana prima guida indiscussa, mentre nella sua gara di casa non &egrave; bastata la quarta posizione di Gara 2 a rendere sufficiente un weekend pi&ugrave; che nero.  Analizzando le possibili cause, alla pressione si aggiungono altri due fattori, di diversa natura. Il primo &egrave; tecnico, e risiede nelle maggiori difficolt&agrave; che l&#39;inglese sta riscontrando in sella: Scott si lamenta di una moto peggiorata rispetto al 2020, o perlomeno meno facile ed altrettanto meno incline a perdonare una sbavatura, a fronte del miglioramento delle moto rivali. Il secondo fattore &egrave; morale, e non pu&ograve; che riguardare Rinaldi: la presenza del romagnolo, e le sue recenti vittorie in Italia hanno tolto un po&#39; di luce a Redding, il cui ruolo di capitano resta, ma vacilla.&nbsp;  Ed ora?   A questo punto occorre ribadire una cosa: siamo come detto solo al quarto dei tredici round previsti, dunque il tempo per rimediare non manca, ma rischia di mancare qualche altro ingrediente. Scott infatti nelle ultime gare &egrave; apparso leggermente fuori focus, forse a causa di quella eccessiva pressione sopra citata, con i conseguenti errori che al momento lo pongono quasi fuori dalla lotta titolata.  Inutile dire che serva quindi un cambio di marcia, prima mentale e poi di risultati. Queste due settimane di stop potrebbero aiutarlo a sgombrare nuovamente la mente, per poter tornare a concentrare tutte le energie nel polso destro, con l&rsquo;obiettivo di restare un serio candidato per quel titolo tanto agognato. Poi occorrer&agrave; anche parlare di futuro, ma questa &egrave; un&rsquo;altra storia.  SBK Inghilterra, Sykes felicissimo: &ldquo;Doppio podio fantastico&rdquo; 

Nell&#39;ultimo fine settimana Scott ha raccolto solo un quarto posto, allungando la striscia di gare senza podio. Gli errori di strategia ed in pista lo stanno condannando, ma c&#39;&egrave; il tempo per recuperare&nbsp;

SBK, aria di crisi nel box di Redding: serve un reset?

Un solo giorno - forse due, ma dipender&agrave; anche dalle condizioni meteo offerte dal cielo romagnolo - e primo assaggio 2021: i team Ducati SBK vanno a Misano, ma solo Aruba Factory e Barni, per le prime prove prestagionali. La squadra ufficiale e quella indipendente porter&agrave; al Marco Simoncelli quanto elaborato nella fase invernale, quest&#39;anno pi&ugrave; lunga che mai.  In pista scenderanno Michael Ruben Rinaldi, Scott Redding e Tito Rabat, con le rispettive Panigale V4 R numero 21, 45 e 53. Le giornate non fruite a Jerez vanno &quot;recuperate&quot;, con la possibilit&agrave; di poter usare i cosiddetti slot. A girare ci sar&agrave; anche Michele Pirro, con la Ducati in configurazione CIV Superbike.  In questo momento, sopra il circuito di Misano splende il sole. Sar&agrave; cos&igrave; anche domani? Qualora piovesse, stavolta, le squadre dovranno avere le idee pi&ugrave; che chiare: conviene compiere passaggi cronometrati o meglio rinunciare nuovamente? Il primo round 2021 non &egrave; dietro l&#39;angolo, ma nemmeno cos&igrave; distante.  Rea svela: &quot;Ero pronto a sostituire Pedrosa in Honda&quot;  &nbsp;  &nbsp;  &nbsp; 

I team Ducati proveranno domani al circuito Marco Simoncelli, con le V4 R di Rinaldi, Redding e Rabat in azione&nbsp;

3 risultati per 'Team Aruba'

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