Sospetti malcelati, per gli avversari di Andrea Locatelli. Chi sosteneva che i motori della Yamaha R6 del team Evan Bros avessero &ldquo;qualcosa di strano&rdquo; o qualche irregolarit&agrave;, si &egrave; sbagliato e dovr&agrave; ricredersi.  Al Motorland, commissari FIM hanno controllato da cima a fondo il quattro cilindri della formazione giallo - blu, non riscontrando anomalie o escamotage tecnici. Aperto, smontato e vivisezionato, il propulsore Evan Bros ha passato ogni verifica.  La verifica mette (si spera) fine ad una faccenda che ha alimentato polemiche a non finire: i rivali del pilota bergamasco puntavano il dito sulle prestazioni monstre offerte in rettilineo, ricordando come, anche l&rsquo;anno scorso, Krummenacher e Caricasulo &ldquo;ne avessero di pi&ugrave;&rdquo;.  Come abbiamo gi&agrave; detto e scritto, &egrave; una questione di preparazione, messa a punto, affinamento tra i vari organi meccanici. Oltre al polso destro di chi sta in sella, che esce dalla curve dando gas a due mani. A proposito: anche oggi, il numero 55 si &egrave; messo tutti alle spalle.&nbsp;  Michael Ruben Rinaldi, al Motorland il primo fastidio di Rea 

<p>Il quattro cilindri Yamaha del team Evan Bros &egrave; stato sottoposto a verifiche da addetti FIM, che non hanno riscontrato anomalie o irregolarit&agrave;</p> 

SS600 Teruel, controllato il motore della R6 di Locatelli: &egrave; regolare

Andrea Locatellli &egrave; sempre pi&ugrave; ambito. Con 5 vittorie di fila, il bergamasco del team Evan Bros comanda la Supersport 600, campionato che sta vivendo in doppia veste: rookie e leader.  Il numero 55 &egrave; il pilota tecnicamente pi&ugrave; completo della categoria e, pure a livello di guida, non invidia niente a nessuno. Ad attirare l&#39;interesse di squadre iscritte alla SBK sono, oltre ai risultati colti in pista, il profilo positivo detenuto: il Loka &egrave; giovane, ha una immagine fresca, si dimostra serio e professionale.  Voci molti insistenti dal paddock - ed allo stesso corridore - suggeriscono due strade, percorribili nel 2021: Yamaha e BMW. Nel primo caso, Andrea avrebbe a disposizione una R1 M, ancora da stabilire in quale (eventuale) team lavorer&agrave;. Nella seconda ipotesi, una quattro cilindri S1000 RR, plausibilmente nella formazione ufficiale emanata da Monaco, che ha gi&agrave; ingaggiato l&#39;olandese Michael Van Der Mark.    A meno che, proprio Evan Bros non compia il salto da 600 a 1000. In quel caso, sarebbe interessante vedere Locatelli e la formazione giallo - blu con una moto di Iwata. Se, invece, l&#39;italiano pi&ugrave; forte delle derivate di serie decidesse di &quot;parlare tedesco&quot;, tutto &egrave; possibile: la Casa bavarese vorrebbe schierare una seconda formazione, gemella di quella Motorrad, oggi con Sykes e Laverty, nella foto.  L&#39;unica cosa certa al momento &egrave;: &quot;Sono concentrato sulla Supersport, voglio vincere il titolo. Poi, decider&ograve; cosa fare; chiaramente, desidero la SBK, categoria in cui affronterei tanti campioni. Desidero arrivarci nella giusta sistemazione, perch&eacute; anche nella Top Class delle derivate, partirei con obiettivi importanti&quot; le parole del sempre pi&ugrave; in forma e convinto tifoso dell&#39;Atalanta che, round dopo round, ha sul tavolo sempre pi&ugrave; offerte. A lui la scelta. La migliore.  Tutti a scuola di sicurezza con Fabio Fasola 

<p>Andrea, capoclassifica della Supersport 600, &egrave; ambito da diverse squadre SBK: pu&ograve; scegliere se guidare una R1 o la S1000 RR</p> 

2 risultati per 'Team Evan Bros Yamaha'

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