Gonzo &egrave; forte, atroch&eacute;. Questa la frase pi&ugrave; diffusa nel paddock di Navarra, in cui la Supersport mette n atto il sesto round stagionale 2021. Galvanizzato dai risultati ottenuti a Most, Manuel Gonzalez segna il crono pi&ugrave; rapido, facendo suo il primo turno di prove libere.&nbsp;  Il madrileno del team ParkinGo - futuro per lui nella Moto2 iridata - ha il tempo di 141&quot;181 e, alle sue spalle, troviamo tutte R6, perlomeno nelle posizioni di vertice. Il leader del Mondiale, Dominique Aegerter, &egrave; secondo. Federico Caricasulo, rinato nel passaggio da GMT94 a Motoxracing, &egrave; terzo.  Poi il danese Jespersen, sostututo nel nordico Kallio Racing dell&#39;infortunato estone Hanes Soomer. Ancora dopo Randy Krummenache, iridato 2019 ed oggi in EAB Racing. Il francese Jules Cluzel &egrave; sesto, a completare l&#39;egemonia di Iwata. Settima la MV Agusta del finlandese Niki Tuuli, con una tre cilindri a sfidare le quattro in linea.  Partenza in salita per Odendaal, Oettl nono su Ninja, &quot;Berni&quot; undicesimo  Steven &egrave; il primo contendenta al titolo di Domi Aegerter. Il sudafricano ha vinto una delle due manche di Most, ma stamani ha &quot;solo&quot; l&#39;ottavo crono. L&#39;Evan Bros, per&ograve;, sa quello che fa e lui pure: lo vedremo in vetta nel computo del weekend di Navarra.  La Kawasaki si difende, con le mani tedesche di Philipp Oettl, nono sulla Ninja Puccetti. Luca Bernardi &egrave; undicesimo, a rappresentare San Marino. Raffaele De Rosa - altra ZX-6R, nel caso del napoletano messa in pista da Orelac - &egrave; quattordicesimo e precede la verdona di Can Oncu.  Kavin Manfredi, campione in carica europeo, &egrave; ventunesimo, Michel Fabrizio del G.A.P. MotoZoo Racing by Puccetti &egrave; collocato due posizioni pi&ugrave; sotto. Pattuglia tricolore completata da Fuligni, Taccini e Montella: Federico, Leonardo e Luigi su trovano in basso, ma hanno il potenziale per risalire la china.   

La Yamaha ParkinGo di Manuel meglio della R6 Ten Kate guidata da Dominique. Federico Caricasulo &egrave; terzo, il sudafricano Steven ottavo

SSP Navarra: &egrave; subito duello Gonzalez-Aegerter, Odendaal insegue

La due giorni di Vallelunga si &egrave; rivelata proficua ma, soprattutto, decisamente promettente per il team ParkinGO, squadra protagonista di un 2020 a difendere i colori Kawasaki, passata al blu Yamaha durante la fase invernale. Il confermato Manuel Gonzalez ha guidato la sua nuova moto al Piero Taruffi, traendone sensazioni pi&ugrave; che positive.  Di ritorno da Campagnano, lo spagnolo ha spiegato quanto gli sia piaciuta la quattro cilindri di Iwata: &quot;Sebbene non fossimo in piena configurazione Mondiale - le sue parole - siamo andati forte. Ho trovato immediatamente una R6 dall&#39;indole racing, estrema. Rispetto alla Ninja &egrave; un altro pianeta&quot;. Considerazioni contrastanti da chi &egrave;, invece, vestito di verde.  L&#39;iridato Supersport 300 del 2019 - per un titolo ottenuto con ParkinGo e la &quot;piccola&quot; Ninja 400 - &egrave; rimasto colpite da tanti aspetti offerti dalla Yamaha: &quot;Posizione in sella, semimanubri, carattere del motore, aggressivit&agrave; di guida, performance - ecco le differenze - tutto &egrave; diverso da Kawasaki. Come inizio non c&#39;&egrave; male e sappiamo che possiamo migliorare ancora. Abbiamo appena cominciato ma il potenziale &egrave; gi&agrave; veramente interessante&quot;.  Eddy Rovelli di ParkinGO &quot;Obiettivi importanti? Come sempre!&quot;   Edoardo fa parte della famiglia Rovelli, una delle pi&ugrave; racing del paddock SBK. Stuzzicato sui tempi siglati a Vallelunga - crono ufficioso, 1&#39;40&quot;500 - il timoniere ParkiGO guarda al 2021 con estrema fiducia: &quot;Siamo andati anche pi&ugrave; veloci rispetto al tempo ventilato - ha precisato - perci&ograve; ci sentiamo soddisfatti delle prove effettuate, anche perch&eacute; eravamo ad organico ridotto&quot;.  Anche Eddy ha sottolineato come la loro R6 fosse solo all&#39;inizio del suo sviluppo: &quot;Dobbiamo lavorare, certo - &egrave; bello carico - e lo faremo ogni giorno prima del Mondiale ed ogni giorno dal primo round alla fine. La nostra esperienza con Kawasaki &egrave; stata bellissima, ora abbiamo la partnership con Yamaha per obiettivi importanti. Come sempre&quot;.  In pista anche Filippo Rovelli e Leonardo Taccini   Filippo Rovelli - inutile dirlo, ma non guasta - &egrave; di famiglia. Impegnato in categorie dalla bassa cilindrata sino allo scorso anno, il giovane lombardo approda alla 600, schierandosi nel Campionato Italiano Velocit&agrave; Suepersport insieme a Rosso&amp;Nero, squadra che porter&agrave; in pista anche Roberto Mercandelli.  Con una Yamaha R6 per lui tempi nell&#39;ordine dell&#39;1&#39;43&quot;500. Appena dopo, una novit&agrave; iridata 2021: Leonardo Taccini, pilota romano ingaggiato da Orelac, con la Ninja gi&agrave; battezzata nel diluvio di Jerez, in gennaio, quando tutti i presenti all&#39;Angel Nieto, iscritti alla Superbike, non hanno compiuto nemmeno un giro.  MotoE, coi test di Jerez, parte la stagione 2021 

Dopo un 2020 di Supersport con Kawasaki, lo spagnolo ed il team ParkinGO sono passati a Yamaha: &quot;La quattro cilindri di Iwata &egrave; decisamente pi&ugrave; corsaiola e prestante della ZX-6R&quot;

SSP, Manuel Gonzalez: &ldquo;La R6? Un altro mondo rispetto alla Ninja&rdquo;

Finalmente, possono tornare a casa. Il viaggio di lavoro &egrave; durato pi&ugrave; del previsto per Edoardo e Filippo Rovelli. Manager e pilota del team ParkinGO. A seguito del weekend agonistico tenutosi in quel di Phillip Island, i ragazzi della squadra italiana Kawasaki sono stati costretti a rimanere in Australia per un ulteriore mese e settimana, giorno pi&ugrave;, giorno meno.  I voli aerei di ritorno in Europa erano stati tutti cancellati e, fortunatamente, l&rsquo;ospitalit&agrave; della famiglia di Tom Edwards - anch&rsquo;egli in forza nel team - si &egrave; rivelata provvidenziale. Eddy e Filippo hanno potuto, piacevolmente, trascorrere il tempo di attesa nell&rsquo;abitazione del collega australiano: &ldquo;Alla fine &egrave; andata anche bene - ha detto Edoardo - ci poteva andare peggio. Per fortuna, la famiglia Edwards &egrave; stata molto gentile. In pratica, dopo il round di Phillip Island, noi del team ParkinGO avevamo preventivato di restare in Australia per una settimana, per poi raggiungere direttamente il Qatar, sede della seconda tappa mondiale. Sapendo che l&rsquo;evento fosse cancellato, quindi, sono riuscito a far rientrare in Europa con un volo preso &lsquo;al volo&rsquo; i nostri meccanici. Io e Filippo, invece, siamo rimasti da Tom. Ho raggiunto mio fratello da lui e siamo stati ospitati. Nel frattempo, era impossibile per noi tornare in Italia. Nessun volo era disponibile, dato che l&rsquo;emergenza pandemia aveva bloccato ogni collegamento&rdquo;.  Giuliano Rovelli: &ldquo;Orgoglioso di Edoardo e Filippo, al lavoro in Australia&rdquo;  I piani sono stati scombussolati pi&ugrave; volte: &ldquo;Infatti, i nostri programmi prevedevano, a cancellazione di Losail confermata, di andare direttamente a Jerez. Ma, anche in quel caso, nulla: la situazione &egrave; peggiorata molto pure in Spagna e terzo round da dimenticare. Abbiamo atteso parecchi giorni, cercando aerei disponibili per il rientro. Una volta trovati, eccoci in aeroporto pronti a decollare&rdquo;.  Proprio in aeroporto, la sorpresa: &ldquo;Pensavo di trovare condizioni diverse dalle seguenti: l&rsquo;aereo &egrave; pieno di gente, tutti i posti sono occupati. Perci&ograve;, non vige la situazione di &rsquo;social distancing&rsquo;, non c&rsquo;&egrave; nemmeno un sedile libero tra un passeggero e l&rsquo;altro. Voleremo tutti attaccati e, a dire il vero, molte persone non indossano mascherine e guanti&rdquo;.  Il viaggio sar&agrave; una mazzata: &ldquo;Dall&rsquo;Australia andiamo a Doha, proprio in Qatar. Da l&igrave;, un secondo aereo, direzione Roma, perch&eacute; per Malpensa non ne ho trovati disponibili. Una volta sbarcati nella nostra capitale, prenderemo un mezzo a noleggio e, finalmente, dopo ore di strada arriveremo a casa, in Lombardia. Una volta l&igrave;, rispetteremo la quarantena&rdquo;.  Da Jerez a casa: l&#39;odissea dello staff GP Project 

Il team manager ParkinGO ed il pilota fratello Filippo sono rimasti in Australia &quot;bloccati&quot; dalla cancellazione dei voli per l&#39;Europa: &quot;Per fortuna la famiglia di Tom Edwards ci ha ospitato&quot;

3 risultati per 'Team ParkinGO'

SSP Navarra: è subito duello Gonzalez-Aegerter, Odendaal insegue

SSP, Manuel Gonzalez: “La R6? Un altro mondo rispetto alla Ninja”

Edoardo Rovelli: “Finalmente possiamo tornare in Italia”