        C&rsquo;era tanta gioia negli occhi di Thomas Oldrati al termine della sesta prova degli Assoluti d&rsquo;Italia 2023 a Darfo Boario Terme, dove il pilota bergamasco delle Fiamme Oro con la Honda-RedMoto ha conquistato il suo tredicesimo titolo tricolore della carriera. "Ho dato il 200% per conquistare questo titolo" racconta Oldrati. &ldquo;Venivo da un periodo di problemi fisici e sono contento di aver dimostrato ancora una volta il mio valore: non pensavo di poter vincere nuovamente le due giornate di gara, l&rsquo;en plein di dieci prime posizioni in campionato &egrave; stato il frutto del grande lavoro nel corso della stagione&rdquo;. Un grande traguardo con cui il trentaquattrenne ha coronato un lungo percorso, ma Oldrati non &egrave; certo intenzionato a fermarsi qui, anche se il suo curriculum &egrave; gi&agrave; ricchissimo: in Italia ha vinto nel 2005 la Cadetti 50, nel 2006 la Cadetti 125 2T, tra 2007 e 2009 tre titoli 125 2T, nel 2010 e 2011 la 250 4T, nel 2013 e 2014 la E1, nel 2017 la 300 2T, nel 2019, 2020 e infine 2023 si &egrave; ripreso la corona della 250 quattro tempi, in quest&rsquo;ultimo caso davanti a Matteo Pavoni e Rudy Moroni. &nbsp; Thomas Oldrati, l'intervista esclusiva  Il tuo titolo tricolore 2023 &egrave; partito da lontano. &ldquo;Ho iniziato ad allenarmi per questo traguardo gi&agrave; nel dicembre 2022, tra palestra, bici, per poi lavorare subito intensamente sulla moto fin dai primi giorni di gennaio. Ho trascorso con il team una settimana in Sardegna, poi altri dieci giorni in Sicilia. Sono state settimane intense in cui ho potuto sviluppare al meglio la nuova CRF 250RX Enduro, intensificando sempre di pi&ugrave; le ore sulla moto. Cos&igrave; sono arrivato a inizio marzo al meglio della forma fisica e tecnica per affrontare le prime due prove degli Assoluti d&rsquo;Italia, dove in effetti ho ottenuto quattro vittorie consecutive. Successivamente al GP Italia del Mondiale, a Sanremo-Arma di Taggia sono stato tra i protagonisti della E1&rdquo;. A 34 anni, con venti stagioni di carriera sulle spalle, hai festeggiato il tuo tredicesimo 46 titolo italiano: un grande percorso. &ldquo;Quella 2023 &egrave; stata un&rsquo;annata molto positiva agli Assoluti d&rsquo;Italia, concretizzata con la vittoria del mio tredicesimo titolo italiano. Anche nella classifica Assoluta sono sempre stato nelle prime posizioni in una bella sfida contro Pavoni, che ogni volta &egrave; risultato veloce. Alla fine sono per&ograve; riuscito a vincere tutte le giornate di gara&rdquo;. &nbsp; Sei stato ottavo nel Mondiale della E1 dopo una bella partenza a Sanremo-Arma di Taggia con una quarta e una seconda posizione di classe. &ldquo;Nel Mondiale, purtroppo, ho avuto qualche problema a met&agrave; campionato e non sono riuscito a completare la stagione: abbiamo preferito fermarci e la stessa scelta di non andare alla Sei Giorni &egrave; dovuta a queste circostanze. Del resto non sempre tutto va secondo programma. Detto questo, grazie all&rsquo;allenamento invernale, nel Mondiale ho fatto molto bene all&rsquo;inizio, con il podio ad Arma di Taggia. Sono stato sfortunato in Spagna, perch&eacute; ho commesso degli errori anche di valutazione in una prova speciale&rdquo;. Concordi nel riconoscere che il livello di competitivit&agrave; del Mondiale si &egrave; decisamente elevato negli ultimi tre anni?&nbsp;&nbsp; &ldquo;Il livello del Mondiale si &egrave; elevato a dismisura se si vuole restare nelle prime tre posizioni, se ne facciamo un discorso generale, invece, secondo me ha perso un po&rsquo;. Non lo dico soltanto da pilota, ma anche da osservatore, un po&rsquo; di anni fa mi ricordo di categorie pi&ugrave; ricche di piloti con nomi importanti. Ora il livello &egrave; elevato soltanto tra i primi due-tre piloti, con dietro soltanto un gruppo separato da un grande gap. Ci sono pochi partenti, mi piacerebbe vedere una classifica della E1 con 20 partecipanti, allora sarebbe davvero pi&ugrave; interessante&rdquo;. Dall&rsquo;alto della tua esperienza, quali sono i migliori piloti del presente e cosa li distingue dagli altri? &ldquo;Penso che sia abbastanza semplice identificare i migliori piloti del Mondiale: Steve Holcombe, Josep Garcia, Andrea Verona e Brad Freeman. Anche se quest&rsquo;ultimo nelle passate due stagioni ha subito infortuni, anche seri, dai quali mi sembra abbia fatto un po&rsquo; fatica a recuperare pienamente. Ma certamente Freeman &egrave; un pilota di grande spessore che, nonostante le vicissitudini fisiche, ha vinto quattro ti toli consecutivi nella E3. I piloti che ho citato hanno una marcia in pi&ugrave;, anche se ogni anno i giovani arrivano, come Zach Pichon che sta crescendo bene, Wil Ruprecht che &egrave; passato dalla TM alla Sherco e nell&rsquo;ultima stagione, forse anche per gli infortuni, non ha potuto lottare per il primato, ma sapr&agrave; riscattarsi nel 2024&rdquo;. Hai saltato la recente Sei Giorni in Argentina: quanto &egrave; stato difficile metabolizzare tale assenza dopo che in tredici occasioni avevi indossato la Maglia Azzurra della Nazionale? &ldquo;La scelta &egrave; stata figlia del mio stato di forma da met&agrave; stagione in poi. E sicuramente l&rsquo;assenza mi &egrave; pesata poich&eacute; la Sei Giorni l&rsquo;ho sempre sentita parte di me, perch&eacute; mi affascina come gara e come ambiente. Tutto questo mi &egrave; sicuramente mancato. L&rsquo;ho seguita da lontano, ma non con costanza perch&eacute; mi dava un po&rsquo; fastidio non esserci, per&ograve; a volte bisogna compiere delle scelte e quest&rsquo;anno &egrave; andata cos&igrave;. Mi auguro di partecipare alla prossima edizione&rdquo;.  &nbsp; Thomas Oldrati e i programmi 2024  Quali sono i programmi per il 2024? &ldquo;Continuer&ograve; con Honda-RedMoto, come pilota ma anche come aiuto del team manager Matteo Boffelli. Il mio compito sar&agrave; anche quello di fornire consigli ai piloti in merito alla preparazione fisica, dare la mia opinione sulle scelte tecniche e sullo sviluppo dei motori durante l&rsquo;inverno. Ormai tutti sanno che da quando, nel 2018, ho iniziato a correre con Honda-RedMoto, abbiamo compiuto sempre degli step in avanti grazie al supporto di RedMoto, anche per merito di una scelta dei piloti che definirei ottimale&rdquo;. Tuo figlio Liam, a due anni, va gi&agrave; sulla due ruote elettrica: come lo vedi e, soprattutto, cosa ne pensa la tua compagna Sara? &ldquo;Liam &egrave; affascinato dalle moto perch&eacute; &egrave; nato e cresciuto in questo ambiente, penso sia normale questo spirito. Vedremo, per il futuro, anche se sono orgoglioso di vederlo girare sulla sua biciclettina elettrica. &Egrave; un&rsquo;emozione grandissima. La mamma sarebbe pi&ugrave; contenta se fosse tutto pi&ugrave; tranquillo, per&ograve; alla fine, credetemi, sono io quello che ha pi&ugrave; paura che Liam possa cadere!&rdquo;. Sei pilota del Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro e sei stato anche ricevuto dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. &ldquo;Nel 2023 ho vissuto anche l&rsquo;emozione del premio nel corso della giornata della Polizia di Stato per le benemerenze sportive e il raggiungimento degli obiettivi. Essere premiati dal Capo della Polizia, alla presenza della Premier Giorgia Meloni, del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, i quali ci hanno accolto alla fine della cerimonia, &egrave; un grande orgoglio. Soprattutto perch&eacute; era una cerimonia ristretta a pochi atleti. Sono stati due giorni bellissimi, ringrazio la Polizia e le Fiamme Oro, che in tutti questi anni mi hanno sempre sostenuto, sia nei momenti belli che in quelli brutti, fasi che fanno parte della carriera di uno sportivo. Sono ormai vent&rsquo;anni che gareggio e avere vicino le Fiamme Oro &egrave; una sicurezza che mi ha aiutato anche mentalmente&rdquo;. In questo ventennio, qual &egrave; stata la tua vittoria pi&ugrave; bella ed emozionante? &ldquo;Sicuramente la vittoria pi&ugrave; bella &egrave; stata la prima nel Mondiale quando, al debutto nella E2 nel 2010, vinsi il GP Slovacchia. Fu un&rsquo;emozione enorme, perch&eacute; fui capace di battere Mika Ahola sul fango, in una giornata davvero tosta, in una tra le gare pi&ugrave; dure a cui abbia preso parte. &Egrave; un ricordo che terr&ograve; sempre con me, in particolare ripenso alla stretta di mano vera, di Ahola, da pilota leale che accett&ograve; il mio successo: mi fece i complimenti anche perch&eacute; non avevo&nbsp;ancora 21 anni. Un&rsquo;altra grande soddisfazione l&rsquo;ho vissuta nel 2022, quando ho battuto Verona, sempre in Slovacchia, proprio all&rsquo;ultima speciale. Alla fine, per&ograve;, devo dirlo: ogni Vittoria &egrave; bella&rdquo;.  Motocross: Paolo Ciabatti lascia la MotoGP       

"Ho vinto il titolo italiano nella 250 4T facendo l&rsquo;en plein di successi. Purtroppo, per&ograve;, il 2023 si &egrave; concluso con l&rsquo;assenza alla Sei Giorni"

Thomas Oldrati: "Per il 2024 voglio ancora di più" | Esclusiva

        Premiato con il Casco d&rsquo;Oro per la Sei giorni di Enduro 2021, Thomas Oldrati &egrave; uno dei grandi della categoria, vincitore di due titoli oltre proprio alla Sei giorni insieme ad Andrea Verona, il futuro dell&rsquo;Enduro italiano. E proprio di Andrea ha parlato nella breve intervista concessaci prima di entrare in teatro e ritirare l&rsquo;ambita statuetta. Oldrati: &ldquo;Andrea Verona &egrave; la nostra punta di diamante&rdquo;  Parlando del futuro dell&rsquo;Enduro italiano, il bergamasco ha detto: &ldquo;Per l&rsquo;Enduro italiano sono dei buoni anni questi. Andrea &egrave; sicuramente la nostra punta di diamante e sta andando molto forte. Ha vinto l&rsquo;EnduroGP e io ho chiuso il Mondiale proprio dietro di lui.&rdquo; Guarda l&rsquo;intervista integrale        

Presente alla kermesse riminese anche il grande endurista italiano, vincitore di due titoli nella categoria

Thomas Oldrati, Enduro: l’intervista ai Caschi d’Oro 2022

Uno dei grandi dell'Enduro parla del momento attuale che sta vivendo il motocross italiano

Thomas Oldrati: "Andrea Verona è la nostra punta di diamante " IL VIDEO

Grazie all&#39;ottima organizazione del Moto Club Alassaio con Paddock, partenza, speciale Cross Test e arrivo, sullo splendido lungomare di Albenga &egrave; andata in scena domenica 27 marzo la prima prova dell&#39;EICMA Campionato Italiano Enduro Major.    La gara, si &egrave; svolta su tre giri, per un percorso totale di 144 km con sette prove speciali complessive, di cui quattro Cross Test e tre Enduro Test.  Miglior tempo assoluto della Giornata per Thomas Oldrati (Honda-RedMoto) seguito da Matteo Cavallo (TM-Boano) in una sfida tutta piloti Fiamme Oro.   Miglior tempo assoluto della categoria Major per Diego Nicoletti (Husqvarna).  Classifica 1 Prova Italiano Major   ASSOLUTA 1. Nicoletti (Husqvarna), 2. Gritti (Honda-RedMoto); 3. Traversi (KTM).  ELITE 1- Oldrati (Honda-RedMoto), 29&#39;19.50; 2. Cavallo (TM-Boano), 29&#39;31.12. MASTER 250 4T Polidori (Husqvarna), 2. Chiappa (Husqvarna) ; 3. Giussani (KTM). MASTER 300 2T 1. Zecchin (Sherco); 2. Cavalli (Beta), 3. Dottori (KTM). MASTER 250 4T 1. Milani (GASGAS); 2. Caravita (Sherco); 3. Valsecchi (Husvarna). MASTER 450 4T 1. Traversi (KTM); 2. Lullo (KTM), ; 3. Lilli (Husqvarna). TOP CLASS MAJOR 1. Nicoletti (Husqvrna); 2. Gritti (Honda-RedMoto); 3. Paoli (Husqvarna). UTRAVETERAN 2T 1. Pegurri (Husqvarna); 2. Valenti (KTM); 3. Bazzurri R. (Husqvarna). ULTRAVETERAN 4T 1. Hriaz (GASGAS); 2. Gusmini (KTM); 3. Benetti (KTM).  VETERAN 2T 1. Marangoni (KTM); 2. Girolami (KTM)-VETNT); 3. Loss (KTM). VETERAN 4T 1. Ravetta (KTM); 2. Monaldi (TM); 3. Rossi (KTM). SUPERVATERAN 2T 1. Plando (KTM); 2. Prataiola (Beta); 3. Simonetti (Husqvarna). SUPERVETERAN 4T 1.Zanatta (GASGAS); 2. Ragazzini (Honda-RedMoto); 3. Mastropietro (KTM). EXPERT 250 2T 1. Dalla Zuana (KTM); 2. Teofili (KTM); 3. Pedersoli (Beta). EXPERT 300 2T 1. Natta (Beta); 2. Sibelli (KTM); 3. Mazzoleni (KTM). EXPERT 250 4T 1. Alberti (Sherco); 2. Amaducci (Honda-RedMoto); 3. Sanguinetti (Honda-RedMoto).  EXPERT 450 4T 1. Politano&#39; (KTM); 2. Tagliani (KTM); 3. Marconato (KTM).  &nbsp; 

L&rsquo;Enduro italiano EICMA si &egrave; confermato in salute anche nel Tricolore Major a Albenga con numero massimo di adesioni di 153 i piloti iscritti a tutto il campionato e atrattanti 300 iscritti nella prova prova disputata in Liguria

Enduro Major: Nicoletti vincitore assoluto ad Albenga nella sfida tra Oldrati e Cavallo

        Si &egrave; lasciato alle spalle un 2021 tutto in salita causa tre seri infortuni in cui &egrave; incappato nei primi sei mesi della stagione, ma con due grosse felicit&agrave;. La prima di essere divenuto a met&agrave; luglio pap&agrave; di Liam, il 4 settembre vincere il Trofeo Mondiale alla Sei Giorni dell&rsquo;Oltrep&ograve; Pavese-Alessandrino con la squadra dell&rsquo;Italia insieme a Davide Guarneri, Andrea Verona, Matteo Cavallo. Se la nascita del figlio avuto dalla compagna Sara Bianco, ha regalato a Thomas Oldrati un&rsquo;immensa gioia e nuove responsabilit&agrave;, nello sport si pu&ograve; per&ograve; essere predestinati ad un&rsquo;impresa. Tra, queste, sicuramente una prestigiosa come quella di indossare la Maglia Azzurra e riportare in Italia quel Trofeo Mondiale che all&rsquo;enduro italiano mancava dal lontano 2007.  L&rsquo;esame della vita, del resto, &egrave; sempre il prossimo. Lo sa molto bene a 32 anni (28.7.1989) Oldrati che per il 2021 ha deciso di ritornare sulla CRF 450 con cui aveva gi&agrave; corso nel 2018, dopo aver gi&agrave; guidato la CRF 250 nel 2019 e 2020 con cui &egrave; stato due volte vice iridato della E1. Una scelta coraggiosa, quella di Oldrati, che per tutto lo scorso inverno ha lavorato al massimo per preparare la sfida ai &ldquo;mastini&rdquo; della E2. Purtroppo l&rsquo;inizio con le gare non &egrave; stato dei migliori. Ancora prima dell&rsquo;apertura degli Assoluti si &egrave; infortunato al pollice della mano destra operato a met&agrave; febbraio. Altra tegola nel quarto round del tricolore con piccola frattura all&rsquo;articolazione sterno-clavicolare sinistra.  Due settimane pi&ugrave; tardi, al primo GP del Mondiale in Portogallo rovinosa caduta in speciale con scandaloso nessun riscontro dopo i controlli in ospedale. Luned&igrave; Oldrati rientra in Italia a Bergamo accusando per&ograve; dolori all&rsquo;addome. Si sottopone ad accertamenti medici presso il Centro Medico Humanitas Gavazzeni di Bergamo con immediato ricovero per la frattura di due costole, ma soprattutto sotto stretta osservazione causa un preoccupante trauma addominale.  &ldquo;Sicuramente non mi aspettavo un inizio di 2021 cos&igrave; complicato; tre infortuni dopo tutto il lavoro svolto in inverno con la squadra e l&rsquo;ottimo feeling di guida che avevo gi&agrave; trovato con la nuova CRF 450RX Enduro avrebbero messo al tappeto chiunque&rdquo;. Oldrati, ci racconta.&nbsp;Grazie ai tuoi attributi e self control, da met&agrave; luglio le cose hanno per&ograve; iniziato ad andare meglio nei due GP di Estonia e Svezia con anche l&rsquo;iniezione di fiducia della convocazione per la Sei Giorni nell&rsquo;Italia del Trofeo Mondiale. Come hai vissuto questo periodo in cui la tua compagna Sara Bianco ti ha fatto diventare anche pap&agrave; di Liam? &ldquo;Il merito &egrave; di non essermi mai abbattuto reagendo e lavorando sempre duro per rientrare velocemente dopo i miei tre infortuni. Da met&agrave; stagione, fino all&rsquo;ultimo GP, &egrave; andato tutto bene con un crescendo nei risultati e cominciando a essere a ogni gara pi&ugrave; consistente. La nascita di Liam, mi ha sicuramente dato anche nuove motivazioni e una giusta tranquillit&agrave;&rdquo;. &nbsp;Sei Giorni con Davide Guarneri con cui in passato hai avuto qualche attrito come compagno di squadra e i due giovani Andrea Verona che nel 2020 ti ha sconfitto nella sfida decisiva del Mondiale E1 e Matteo Cavallo. Come hai vissuto la rivalit&agrave; di tre avversari tosti in perfetta armonia di una squadra votata con la Maglia Azzurra a vincere il Trofeo Mondiale che l&rsquo;Italia non si aggiudicava dal 2007? &ldquo;Per vincere la Sei Giorni tutti noi quattro sapevamo bene cosa dovevamo fare. Le rivalit&agrave; sono rimaste fuori con la massima armonia per per oltre due settimane che siamo rimasti insieme&rdquo;.&nbsp;Vincere il Trofeo Mondiale nel 2021 in Italia dopo aver vinto il Trofeo Junior nel 2018 in Grecia che significato ha avuto per te e cosa hai provato quando siete diventati Campioni del Mondo a squadre? &ldquo;Dopo una stagione difficile come il 2021, vincere il Trofeo Mondiale alla Sei Giorni correndo in casa davanti al tuo pubblico e ai tanti tifosi che ci hanno seguito per tutte le sei giornate di gara &egrave; stato di stupendo e davvero indimenticabile&rdquo;.  A chi hai dedicato la vittoria del Trofeo Mondiale con l&rsquo;Italia?&nbsp;&nbsp;&nbsp; &ldquo;A me stesso, alla mia famiglia, a Matteo Boffelli, team manager di Honda-RedMoto Racing e tutta la squadra&rdquo;. Intanto nonostante non abbia corso due GP hai chiuso il mondiale della E2 in crescita sempre a ridosso della top five con la settima posizione finale e la 14&deg; della EnduroGP.&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; &ldquo;Certo qualche buon risultato l&rsquo;ho fatto. Sicuramente l&rsquo;obbiettivo con il team era di salire sul podio in qualche GP in una classe combattuta come la E2, ma purtroppo non siamo riusciti a concretizzare i nostri piani&rdquo;.&nbsp;Nel 2020 hai guidato la Honda-RedMoto CRF 250, nel 2021 sei passato alla CRF 450, ora nel 2022 ritornerai sulla nuova CRF 250. Quali sono i tuoi obiettivi e perch&eacute; questo nuovo cambio di classe in tre anni? &ldquo;Torner&ograve; nella E1 perch&eacute; penso sia la cilindrata che mi esalti di pi&ugrave; anche se sinceramente quest&rsquo;anno la 450 mi &egrave; piaciuta molto&rdquo;. &nbsp;Avrai sicuramente gi&agrave; provato la nuova CRF 250RX Enduro 2022, quali differenze hai trovato rispetto alla 450? &ldquo;La nuova CRF 250 ha fatto veramente un gran passo in avanti. Ovviamente rispetto alla CRF 450 &egrave; una moto molto pi&ugrave; maneggevole ma che allo stesso tempo richiede velocit&agrave; e reattivit&agrave; per essere competitivi&rdquo;. Su cosa hai gi&agrave; indirizzato il tuo tecnico Diego Sonzogni del Team Honda Racing nello sviluppo della nuova CRF 250RX Enduro? &ldquo;Ormai Diego mi conosce bene essendo mio tecnico personale da diversi anni. A me piace sempre partire dalla moto standard. Poi a piccoli passi, lavorare sulle sospensioni, mappature, motore, erogazione della potenza, iniezione elettronica, bilanciamento, maneggevolezza&rdquo;. Nel 2022 la E1 nel Mondiale e la 250 4T agli Assoluti sar&agrave; una classe ricca di contenuti tecnici e, salvo sorprese, di top riders come Andrea Verona, Matteo Cavallo, probabilmente anche Davide Guarneri, Samuele Bernardini. Chi potrebbe essere il tuo maggior avversario? E secondo te sar&agrave; possibile puntare alle posizioni che contano della EnduroGP nel Mondiale con la 250 4T rispetto alle 450 4T e 300 2T? &ldquo;Tutti i piloti citati sono grandi avversari da rispettare al massimo anche se personalmente penso che Verona abbia quel qualcosa in pi&ugrave; come lo confermano i suoi risultati soprattutto a livello mondiale. Io lavorer&ograve; molto per essere pronto a questo nuovo confronto&rdquo;.&nbsp; &nbsp;&nbsp;&nbsp;Nel 2022 saranno cinque anni che corri con Honda-RedMoto anche se dal 2013 al 2017 hai sempre avuto come team manager Matteo Boffelli che ti ha portato sulle CRF. Certamente una collaborazione nata dall&rsquo;amicizia ma divenuta sempre pi&ugrave; professionale col passare degli anni in una squadra che per te &egrave; come una famiglia. &ldquo;Ormai con Matteo non c&rsquo;&egrave; pi&ugrave; bisogno nemmeno di firmare nessun contratto. Da quando sono arrivato in Honda-RedMoto diciamo che ho iniziato il mio terzo capitolo della mia carriera sportiva, dopo il primo di ottimi risultati con la KTM, mentre secondo &egrave; stato un complicato ma quando sono arrivato sulle Honda-RedMoto sono ritornato ai massimi livelli&rdquo;.  Il fatto di essere diventato pap&agrave; di Liam ha cambiato un po&rsquo; la tua vita e i tuoi obiettivi sportivi? &ldquo;Sicuramente diventare pap&agrave; &egrave; una cosa stupenda che ti obbliga a fare dei cambiamenti nella vita privata ma nella parte lavorativa/sportiva grazie anche a Sara per me non &egrave; cambiato niente e gli obbiettivi sono sempre gli stessi&rdquo;. In quali aspetti pensi di poter crescere ancora? &ldquo;Devo migliorare un po&rsquo; in velocit&agrave; su certe speciali. Non bisogna mai smettere di provare a migliorare&rdquo;.  Quanto ti &egrave; stato d&rsquo;aiuto essere pilota delle Fiamme Oro che nel 2021 hanno visto alle Olimpiadi di Tokyo dei tuoi commilitoni come Marcell Jacobs e Gianmarco Tamberi?&ldquo;Tantissimo, se tornassi indietro rifarei altre 1.000 volte il corso per entrare nel gruppo sportivo della Polizia di Stato&rdquo;.  Ora sei atteso a una conferma nella 250 4T e E1: come ci si sente?&ldquo;Nessuna particolare pressione, devo fare solo quello che sono capace di fare e i risultati sono certo che arriveranno&rdquo;.&nbsp;Hai gi&agrave; iniziato la preparazione invernale anche perch&eacute; nel 2021 sei stato uno dei protagonisti del Campionato Italiano E-Bike Enduro. Nell&rsquo;allenamento che differenza c&rsquo;&egrave; tra guidare una moto da enduro e pedalare anche se con un motore Polini EP3+ Polini con le E-Bike Fulgur-Mula?&ldquo;La preparazione &egrave; gi&agrave; iniziata a met&agrave; novembre sempre seguita per la parte atletica da Andrea Balboni dedicando pi&ugrave; tempo alla parte fisica, successivamente passando sempre pi&ugrave; ore sulla moto. Le E-Bike enduro sono un divertimento che coltivo insieme a Fulgur e Polini partecipando anche a qualche gara tricolore. Guidare una E-Bike &egrave; per&ograve; stimolante perch&eacute; &egrave; un ottimo allenamento come velocit&agrave; da trasferire poi sulla moto&rdquo;. &nbsp;       

Thomas Oldrati nel 2022 ritorner&agrave; sempre con Honda-RedMoto per il Campionato Mondiale FIM EnduroGP della classe E1 e agli Assoluti d'Italia nella 250 4T, dopo aver gareggiato nel 2021 nella E2 e 450 4T con la Honda-RedMoto CRF 450RX Enduro&nbsp;

Intervista a Thomas Oldrati: “Per il 2022, ricomincio da capo”

        L&rsquo;ottimismo &egrave; il profumo della vita, diceva il poeta e sceneggiatore Tonino Guerra. Una battuta che potrebbe sintetizzare il recente rientro alle gare per infortunio di due plurititolati piloti dell&rsquo;Enduro italiano. Uno &egrave; stato campione mondiale e vice iridato. L&rsquo;altro, con un passato da Crossista, dove &egrave; stato due volte vice iridato della MX3, una volta passato all&rsquo;Enduro ha vinto un Mondiale nel 2013 e altre due volte &egrave; terminato secondo. Del resto, bisogna essere ottimisti, se parliamo di Thomas Oldrati, prossimo ai 32 anni, che compir&agrave; il 20 luglio, e Alex Salvini, 35 anni compiuti lo scorso 5 settembre. Ottimismo per Oldrati, costretto a saltare la gara degli Assoluti a Passirano acausa di un infortunio al pollice della mano destra. &Egrave; stato operato a met&agrave; febbraio, per accelerare il suo debutto stagionale sulla 450 4T, dopo aver gi&agrave; gareggiato in questa classe nel 2018, passando alla 250 4T nel2019 e nel 2020; prima ha sempre corso con moto 2T 300 e 250. Fiducia per Salvini, che &egrave; rientrato alle gare nella prova d&rsquo;apertura degli Assoluti d&rsquo;Italia, proprio a Passirano, vincendo subito la 450 4T, dopo essere stato operato (a novembre 2020) all&rsquo;articolazione dell&rsquo;omero della spalla destra, dopo i problemi fisici del 2019 e 2020. Poche settimane fa Oldrati e Salvini si sono ritrovati agli Assoluti, in Sicilia, da avversari, nella 450 4T (al Mondiale questa classe sar&agrave; la E2); tutti e due in sella a Honda-Red- Moto CRF 450RX. Come hanno vissuto la loro sfida con lo sguardo rivolto al futuro? Loabbiamo chiesto agli interessati in un faccia a faccia che lascia pochi dubbi, perch&eacute; i due galli del pollaio Honda-RedMoto di Egidio Motta non lasceranno nulla di intentato; vogliono essere anche tra i protagonisti del Mondiale E2, dove dovranno fare i conti con Steve Holcombe, Josep Garcia, Wil Ruprecht, Hamish MacDonald, Joe Wotton. Motocross, Pyrh&ouml;nen: "Mi manda Raikkonen" Ripartenza   Con uno sguardo al passato e ai vostri rispettivi infortuni, da dove siete ripartiti quest&rsquo;anno? OLDRATI: &laquo;Durante l&rsquo;inverno ho lavorato molto e tutto &egrave; andato bene, sia con la nuova moto, che a livello fisico. Purtroppo, a tre settimane dalla gara di Passirano, per una piccola scivolata mi sono infortunato. Ripartendo subito con la preparazione, pur senza andare in moto per un mese, a Custonaci sono arrivati i risultati positivi &raquo;. &nbsp;SALVINI: &laquo;Le mie ultime due stagioni sono state difficili per via degli infortuni. Nel 2019, nel GP Grecia, la spalla destra mi ha messo davvero in difficolt&agrave;, condizionando anche tutto il 2020, passato tra visite mediche, consulti di specialistici in ortopedia e terapie. Alla fine ho dovuto abbandonare la stagione per sottopormi all&rsquo;intervento chirurgico, a inizio novembre. Nel 2021, almeno, sono ripartito in condizioni cliniche stabili, anche se con tanto lavoro per tornare a essere in buona condizione fisica, per l&rsquo;inizio del Mondiale&raquo;. Non vi sentite un po&rsquo; due galli nel pollaio per il fatto di correre con la stessa moto, identica cilindrata, nonostante i vostri team siano differenti? O: &laquo;Sinceramente no. Anche se io e Alex corriamo con la stessa moto e ci teniamo a mostrare che uno va pi&ugrave; forte dell&rsquo;altro. Sicuramente d&agrave; fastidio a entrambi arrivare secondi. Corriamo in due team differenti e quindi ognuno va per la propria strada&raquo;. S: &laquo;Non pi&ugrave; di tanto. In passato, nel Cross, mi &egrave; capitato diverse volte di avere un compagno di team o di Marca con la mia stessa moto ma anche nelle scorse stagioni con Charlier o McCanney &egrave; stato uguale. Pi&ugrave; che due galli in un pollaio, la vedo come uno stimolo reciproco per potersi migliorare, anche perch&eacute; lavoriamo in due strutture separate&raquo;. &nbsp;Aspettative   Cosa vi aspettate dalla nuova stagione? O: &laquo;L&rsquo;obiettivo &egrave; riuscire a vincere il pi&ugrave; possibile, soprattutto per gli zero punti di Passirano. Per il Mondiale, la E2 non sar&agrave; una classe facile con Holcombe, Garcia, Ruprecht, MacDonald, Wootton. Mi sento per&ograve; in forma e con la moto e il team mi trovo molto bene. Ho bisogno di correre un po&rsquo; e riprendermi dall&rsquo;infortunio&raquo;. S: &laquo;Non voglio crearmi aspettative troppo ambiziose, quelle le lascio ai ragazzi pi&ugrave; giovani. Nello sport, quello che hai fatto in passato, ogni anno si azzera, quindi devo essere onesto con me stesso e valutare che ho 35 anni con alle spalle due stagioni di infortuni e un intervento chirurgico abbastanza importante. Voglio soltanto fare del mio meglio e divertirmi in moto, godendomi una nuova stagione di gare. Se i risultati saranno buoni, sar&ograve; felice&raquo;. Come vi trovate a guidare la nuova CRF 450RX, che &egrave; in pratica la moto con cui Tim Gajser ha vinto la MXGP 2020? &nbsp;O: &laquo;Con la nuova moto mi trovo molto bene. Da subito, quando ho iniziato a provarla, mi &egrave; piaciuta; telaio molto maneggevole, agile, motore pi&ugrave; semplice, che si addice alle mie caratteristiche di guida. Sono stati fatti degli ottimi sviluppi. &Egrave; una moto pi&ugrave; elettronica con tre mappe e i tre controlli di trazione che sono un vantaggio per noi Enduristi&raquo;. &nbsp;S: &laquo;La moto ha un grande potenziale e notevoli migliorie rispetto al modello precedente. L&rsquo;agilit&agrave; e la precisione, sono sicuramente i suoi punti forti. Come tutte le moto nuove, necessita di un po&rsquo; di tempo per la messa a punto ottimale; tempo che purtroppo non ho avuto in inverno, per via dell&rsquo;intervento, perci&ograve; la sto sviluppando gara dopo gara&raquo;. &nbsp;Tecnicamente cosa differenzia le vostre due moto? Anche perch&eacute; Salvini corre con pneumatici Borilli, Oldrati con Metzeler. Quanta importanza hanno oggi le gomme nell&rsquo;enduro? &nbsp;O: &laquo;Non conosco quali possano essere le differenze tra le nostre due CRF 450RX Enduro. Io utilizzo pneumatici Metzeler, che conosco molto bene, avendo sviluppato anche un nuovo pneumatico nel 2020, che ho gi&agrave; utilizzato alcune volte. Il mio tecnico, quest&rsquo;anno, ha comunque fatto veramente dei bei passi avanti con il motore e con le sospensioni&raquo;. &nbsp;S: &laquo;Le nostre due moto sono abbastanza differenti non soltanto per le differenti caratteristiche di guida tra me e Thomas ma anche per l&rsquo;utilizzo di componentistica tecnica di differenti partner e fornitori, tra cui i pneumatici, che per noi piloti sono la connessione con il terreno. Da parte mia, sono estremamente soddisfatto di lavorare e sviluppare i prodotti di Borilli Racing, con l&rsquo;obiettivo di proporre prodotti al top per l&rsquo;Enduro e vincere nelle gare&raquo;. Come &egrave; stata la vostra preparazione invernale? O: &laquo;A gennaio sono stato due settimane in Sicilia, insieme con i miei compagni di team, a cui si &egrave; aggregato Rudy Moroni. Ho cercato di stare pi&ugrave; tempo possibile sulla moto, testando terreni diversi o pi&ugrave; estremi, dove la CRF 450RX Enduro ti mette pi&ugrave; in difficolt&agrave;&raquo;. S: &laquo;&Egrave; stata una preparazione al rallentatore, anche per un&rsquo;emorragia post-intervento alla spalla, che mi ha fermato per alcune settimane. Sono risalito in moto soltanto a inizio febbraio ma sono ancora molto lontano dal sentirmi in forma fisicamente. Sapevo che sarei stato molto indietro in queste prime gare. Fortunatamente il Mondiale inizier&agrave; soltanto in giugno e utilizzer&ograve; tutta questa fase degli Assoluti d&rsquo;Italia per migliorare gradualmente la mia condizione&raquo;. &nbsp;Quest&rsquo;anno la FIM gestir&agrave; l&rsquo;immagine e la promozione del Mondiale: cosa vi aspettate? O: &laquo;Negli ultimi anni ci sono stati problemi per come era gestito il Mondiale. Ora, con la FIM, speriamo di compiere uno step in avanti. Se commetteranno degli errori, la responsabilit&agrave; non sar&agrave; pi&ugrave; di qualcun altro. Credo sia nell&rsquo;interesse della FIM fare bene, anche se sar&agrave; una stagione di transizione, perch&eacute; dal 2022 subentrer&agrave; un nuovo Promoter&raquo;. S: &laquo;Sicuramente la FIM ha le competenze, le risorse e le idee per svolgere un grande lavoro. Speriamo soltanto che arrivino al mondiale Enduro ricordandosi che non &egrave; la MotoGP&raquo;. Obiettivi  Quale&nbsp;obiettivi vi siete dati per i primi Gran Premi? O: &laquo;Al Mondiale, il pilota da battere sar&agrave; Holcombe; poi ci sar&agrave; Garcia, che l&rsquo;anno scorso ha dimostrato tutto il suo potenziale nella gara in Portogallo. Vedo bene anche Ruprecht e MacDonald ma anch&rsquo;io e Salvini potremo dire la nostra&raquo;. &nbsp;S: &laquo;Non mi pongo troppe domande. Se dovessi finire nella Top 5 di tutte le giornate sarebbe un bel risultato; se andassi sul podio, credo sarebbe grandioso&raquo;. E per il titolo della 450 4T degli Assoluti d&rsquo;Italia chi la spunter&agrave; tra voi due? Per il titolo assoluto sono cos&igrave; difficili da battere gli inglesi? O: &laquo;Guadagnare 20 punti a Salvini significherebbe vincere tutte le giornate di gara... Per il titolo assoluto, nel 2020 ci ho provato ed &egrave; sfumato per un solo punto&raquo;. S: &laquo;Mi dispiace che, per l&rsquo;infortunio al pollice, Thomas abbia dovuto saltare la prima gara. Di sicuro ora Thomas &egrave; pi&ugrave; veloce e in forma rispetto a me ma prover&ograve; a rendergli la vita pi&ugrave; difficile. Per l&rsquo;Assoluta, sia io che Thomas abbiamo sempre battagliato per il primato ma quest&rsquo;anno, per gli infortuni sub&igrave;ti, speriamo possa esserci&nbsp; anche un altro italiano&raquo;. Il 2021 &egrave; iniziato con il passaggio del Team Boano alla TM, con la Fantic rappresentata da tre team e da diversi piloti che hanno cambiato moto e cilindrata. Cosa ne pensate? O: &laquo;Sono due Marchi italiani. Per quanto riguarda la Fantic, &egrave; un team nuovo nell&rsquo;Enduro. Quella di Boano, &egrave; la struttura che sta lavorando meglio e si vede anche dai risultati. Ha creato un gran bel team. Complimenti a Jarno&raquo;. S: &laquo;&Egrave; normale che nel paddock ci siano dei cambi di casacca da parte di team e piloti. L&rsquo;arrivo delle Fantic cos&igrave; in forze, poi, pu&ograve; soltanto fare bene al nostro mondo e ne sono molto contento&raquo;.       

Un passato ricco di gloria, i recenti infortuni e la Honda CRF 450RX &ldquo;ereditata&rdquo; da Gajser: i veterani dell&rsquo;enduro italiano hanno parecchio in comune. Oldrati: &laquo;Voglio dire la mia nel mondiale&raquo;. Salvini: &laquo;Punto al podio&raquo;

Enduro: Salvini e Oldrati, i due "transformisti"

La classe E1, nel Mondiale appena concluso, ha parlato italiano: Andrea Verona si &egrave; aggiudicato il titolo, battendo Thomas Oldrati in extremis. Un epilogo da favola, sette anni dopo il precedente trionfo in una delle grandi categorie, la E2 conquistata da Alex Salvini.&nbsp;  Separati da dieci anni di et&agrave;, Verona e Oldrati hanno per&ograve; parecchio in comune. Quando erano bambini salirono entrambi per la prima volta su una Minicross seguendo la passione di pap&agrave;, Simone Verona e Luciano Oldrati. Poi sono passati alla Minienduro e all&rsquo;Enduro cadetti, raggiungendo in poco tempo il palcoscenico dell&rsquo;EnduroGP. Oldrati, 31 anni, Verona 21, sono stati precoci anche nel diventare campioni del Mondo a livello Junior e Youth: Oldrati nel 2008, Verona nel 2017. Poi quest&rsquo;anno si sono contesi il titolo E1, conquistato dal veneto, mentre Oldrati ha chiuso nuovamente secondo.&nbsp;  L&rsquo;annata si &egrave; decisa soltanto all&rsquo;ultimo con Verona campione del Mondo davanti a Oldrati, mentre negli Assoluti d&rsquo;Italia 250 4T le posizioni tra voi due si sono invertite.&nbsp;  Verona: &quot;Si &egrave; deciso tutto in novembre. Nel campionato italiano ero indietro di sei punti. Quindi avrei dovuto vincere entrambe le giornate per aggiudicarmi il titolo italiano, ma lui ha avuto la meglio. Poi ai due GP consecutivi in Portogallo sono arrivato con due punti di vantaggio su Thomas. Dopo il primo GP il mio vantaggio &egrave; aumentato di quattro lunghezze e alla fine il vantaggio &egrave; stato di dieci&quot;.  Oldrati: &quot;Sicuramente &egrave; stata una stagione appassionante. Negli Assoluti sono partito con due vittorie e alla fine ho vinto il titolo. Nel Mondiale &egrave; stato Verona a partire con due vittorie. &Egrave; stato bello battagliare con lui&quot;.&nbsp;  Cosa vi ha lasciato il Mondiale disputato su quattro Gran Premi?  V: &quot;&Egrave; stata una situazione particolare, perch&eacute; non si sapeva quando sarebbe partito il Mondiale. Quindi con gli allenamenti c&rsquo;&egrave; stata un po&rsquo; di confusione. I quattro GP sono stati impegnativi, con gare di Enduro vero, e tutti in condizioni diverse: Francia con polvere e poi fango, il GP Italia, sabato su asciutto e domenica con pioggia e fango, con Enduro Test difficile e tecnico, Cross Test di difficile interpretazione, Extreme Test tostissimo. Gli ultimi due GP in Portogallo avevano speciali tra rocce, molto tecniche e rese insidiose dalla pioggia&quot;.  O: &quot;&Egrave; stato un campionato strano, ristretto come tempi. Poi &egrave; stato bizzarro correre per due weekend nello stesso posto con la gara completamente identica cambiando soltanto il senso di marcia delle prove speciali. Questa &egrave; un po&rsquo; la cosa che mi ha colpito di pi&ugrave; di questa stagione&quot;.&nbsp;  Verona e Oldrati cosa pensano l&rsquo;uno dell&rsquo;altro? Possono pesare i dieci anni di differenza nell&rsquo;Enduro ai massimi livelli?  V: &quot;Thomas &egrave; un professionista vero. Lo ammiro per la dedizione che mostra quando si allena. Come persona non l&rsquo;ho mai conosciuto bene. All&rsquo;ultima speciale degli Assoluti abbiamo avuto una piccola discussione; siamo avversari in gara perch&eacute; l&rsquo;Enduro &egrave; uno sport individuale, ma fuori c&rsquo;&egrave; massimo rispetto e lo abbiamo dimostrato anche in questo faccia a faccia&quot;.&nbsp;  O: &quot;Andrea &egrave; un bravissimo ragazzo, molto educato e riservato, umile, ponderato quando parla. &Egrave; giovane ma ha gi&agrave; mostrato tutto il suo valore&quot;.  Avversari in gara, amici una volta tagliato l&rsquo;arrivo?  V: &quot;Fuori il rapporto &egrave; normale, non abbiamo mai avuto modo di frequentarci. Ognuno ha la propria strada e il suo percorso, ma quando siamo stati insieme con la Maglia Azzurra &egrave; stato diverso, perch&eacute; il clima di squadra unisce&quot;.&nbsp;  O: &quot;In corsa si &egrave; rivali ma finita la gara siamo amici, anche se con Andrea non ho un rapporto quotidiano perch&eacute; viviamo abbastanza lontani. Per&ograve; grazie alla Maglia Azzurra e alla Sei Giorni, abbiamo passato molto tempo insieme, quindi nessun tipo di problema tra noi&quot;.    Come definisci l&rsquo;altro come pilota?  V: &quot;Thomas &egrave; un grande avversario e lo ha confermato quest&rsquo;anno. Veloce su ogni terreno e sempre con pochi errori. Io ho forse commesso qualche errorino in pi&ugrave; perch&eacute; era la mia prima stagione in E1, e l&rsquo;ho affrontata con un programma in cui dovevo spingere da subito; pi&ugrave; ti avvicini al limite e pi&ugrave; &egrave; facile fare un errore. Credo per&ograve; di essere migliorato molto durante questa stagione, proprio grazie al confronto con Thomas&quot;.  O: &quot;Sapevo benissimo che quest&rsquo;anno Andrea sarebbe stato un avversario tosto perch&eacute; &egrave; un gran talento. Si vede da come guida. Mi piace moltissimo il suo stile molto pulito. Devo essere sincero: tante volte mi chiedo come faccia ad andare cos&igrave; forte&quot;.&nbsp;  Dove si &egrave; decisa la corsa al titolo mondiale?  V: &quot;Il sabato del GP Portogallo 2, dove il mio vantaggio era di soltanto quattro punti: avrei dovuto vincere una delle due giornate per conquistare il titolo mentre Thomas avrebbe dovuto vincerle entrambe. Sabato ho vinto incrementando la leadership di sette punti. Domenica sono stato pi&ugrave; tranquillo perch&eacute; mi sarebbe bastato il 4&deg; posto&quot;.&nbsp;  O: &quot;Soltanto all&rsquo;ultimo weekend. Io avevo commesso due sbavature e lasciato quattro punti, che sono quelli che mi separavano da lui prima dell&rsquo;ultima gara: avevo perso due volte la seconda posizione per pochi secondi, con Tarroux in Francia e con Magain nel primo weekend portoghese. Nelle ultime due giornate, allora, avrei dovuto vincere sempre, sabato ci ho provato ma Andrea andava un po&rsquo; pi&ugrave; forte di me, soprattutto nell&rsquo;Enduro Test&quot;.&nbsp;  Comprendendo anche gli Assoluti d&rsquo;Italia, com&rsquo;&egrave; stata la stagione?  V: &quot;Sono soddisfatto, ho centrato l&rsquo;obiettivo principale del Mondiale, mentre il titolo degli Assoluti mi &egrave; scappato perch&eacute; Thomas ha commesso meno errori. Sono contento perch&eacute; nell&rsquo;Assoluta dell&rsquo;EnduroGP ho chiuso terzo dietro soltanto Holcombe e Freeman. Sono cresciuto molto quest&rsquo;anno anche grazie a Thomas, perch&eacute; ci siamo confrontati in ogni speciale migliorandoci sia a livello di velocit&agrave; che di costanza. Ringrazio tutte le persone che mi hanno aiutato a raggiungere questi obiettivi&quot;.&nbsp;  O: &quot;Penso di aver disputato una grandissima stagione, merito anche della preparazione dello scorso inverno, per trovare pi&ugrave; velocit&agrave; nei miei punti critici come il Cross Test: i risultati si sono visti. Mi manca ancora qualcosina per&ograve; sono contento, comunque ho 31 anni e riuscire a trovare ancora la motivazione per migliorare &egrave; positivo&quot;.&nbsp;  Assoluti Enduro: il titolo 2020 va a Holcombe, secondo &egrave; Oldrati  A chi dedichi i risultati ottenuti?  V: &quot;Questo Mondiale lo dedico a tutte le persone che mi hanno dato una mano negli anni passati. Ringrazio tutti, dalla mia famiglia, a mio padre Simone che ho sempre vicino anche se ci ha lasciato nel 2018, la mia ragazza Jenny, poi Antonio Xausa, la TM che mi ha sempre supportato in questi ultimi quattro anni, in cui ho vinto con loro tre titoli mondiali. Roberto Vismara con la 50, Giulio Migliorato nel 2016 con Gabrielli, Daniele Salucci con la TM nel 2017 in cui abbiamo vinto il titolo iridato Youth, la FMI che mi ha sempre supportato, il Moto Club La Marca Trevigiana con Sergio, Walter, Massimo, Vittorio, Paolo Pinarello, Gianni Gazzola di Gaerne che &egrave; stato il mio primo sponsor. Magari ho dimenticato qualcuno, per&ograve; chi mi ha aiutato sa di averlo fatto e lo ringrazio&quot;.  O: &quot;La dedica &egrave; per chi mi &egrave; stato vicino. Penso a Matteo Boffelli che, oltre a essere il mio manager, &egrave; un grandissimo amico, alla mia ragazza Sara, alla mia famiglia, tutto il team, Diego Sonzogni, il mio tecnico. E Antoine M&eacute;o che &egrave; venuto a darci una mano all&rsquo;ultima gara, e Honda-RedMoto. Non ho vinto il titolo ma sono soddisfatto: ho mostrato di saper stare davanti sia nel Mondiale che in Italia, anche nell&rsquo;Assoluta, visto che in Italia sono stato 2&deg; per un punto&quot;.  Motoweek Talk: Passione off-road? 

I due azzurri che si sono contesi il titolo della E1 raccontano la loro cavalcata. Verona: &quot;il mondiale di categoria e il terzo posto nell&rsquo;EnduroGP dopo Holcombe e Freeman: non potevo chiedere di pi&ugrave;!&quot;. &nbsp;Oldrati: &quot;il secondo posto di classe &egrave; comunque un grande risultato, la velocit&agrave; che sono riuscito a mostrare mi ha rinfrancato&quot;

Thomas Oldrati e Andrea Verona: favole d&#39;Italia

Per parlare di polvere e sterrato, chi meglio del Campione e del Vice-campione del Mondo Enduro E1? Andrea Verona e Thomas Oldrati intervengono insieme all&#39;amante del fuoristrada, il conduttore TV Max Giusti, per raccontare la loro passione per l&#39;enduro e l&#39;off-road a Fiammetta La Guidara e al Direttore di Motosprint, Federico Porrozzi

Motoweek Talk: Passione off-road

Ad Arma di Taggia, nel weekend appena trascorso, &egrave; andato in scena l&#39;atto finale degli Assoluti d&rsquo;Italia di Enduro. Il primo titolo assegnato &egrave; stato quello di Matteo Cavallo nella 450, mentre nella giornata di domenica, tutti gli occhi sono stati puntati sull&rsquo;Assoluta e sulle altre classi.  Testa a testa tra Holcombe e Oldrati   A contendersi il titolo della generale Steve Holcombe (Beta) e Thomas Oldrati (Honda Redmoto): la domenica di gara ha visto Thomas Oldrati tra i protagonisti della classifica assoluta, lottando per tutto il giorno con Brad Freeman riuscito a spuntarla sul finale. Oldrati ha concluso al secondo posto, mentre la terza posizione &egrave; stata conquistata di Josep Garcia su KTM. Hanno completato la top five Andrea Verona e Daniel McCanney, rispettivamente su TM e Honda Redmoto.  Il titolo 2020 &egrave; andato a Steve Holcombe, vincitore per soli due punti su Thomas Oldrati e sei su Brad Freeman. Holcombe, oltre che alla medaglia d&rsquo;oro FMI, si aggiudica la tabella di Campione 24mx ed il Trofeo Mika Ahola, che ritorna nelle sue mani dopo due anni.  MXGP Trentino, Cairoli: &ldquo;&Egrave; sempre bello vincere in Italia&hellip;&rdquo;  Montanari campione nella 125   Ad aggiudicarsi la gara e anche il titolo nella 125 &egrave; stato Tommaso Montanari (KTM TNT Corse) andato a vincere su Giuliano Mancuso (Fantic D&rsquo;Arpa) e Lorenzo Bernini (KTM TNT Corse).  Nella 250 2t, il titolo &egrave; andato invece a Davide Soreca (Beta Boano) che &egrave; riuscito a vincere sette gare tra cui quella di casa. Alle sue spalle in campionato si &egrave; piazzato il compagno di squadra Deny Philippaerts, mentre il terzo posto &egrave; andato a Maurizio Micheluz (Husqvarna Osellini).  La classe 300 ha visto invece come trionfatore Davide Guarneri (TM E50) seguito da Rudy Moroni (KTM Proracingsport) e Gianluca Martini (Beta).  La battaglia nella categoria 250 4t, Junior e Youth   A tenere viva la 250 4t ci hanno pensato Oldrati e Verona, con il titolo nazionale che alla fine &egrave; andato ad Oldrati. Il terzo posto della classifica generale &egrave; andato a Patrick Grigis (KTM).  Se nella 450 i titolo di Cavallo era gi&agrave; stato assegnato, la conquista del titolo Junior &egrave; stata aperta fino alla fine con Lorenzo Macoritto e Matteo Pavoni a contendersi il campionato. Nonostante la vittoria di giornata per Pavoni, la prima posizione nella generale &egrave; andata a Macoritto che si &egrave; laureato campione italiano 2020. Il terzo posto &egrave; andato a Enrico Zilli su Honda.  Infine, Claudio Spanu si &egrave; aggiudicato il titolo nella Youth, la categoria riservata ai giovani in sella alla 125 2t. Il pilota sardo del team Husqvarna Osellini ha conquistato il tricolore davanti a Riccardo Fabris e Matteo Grigis.  Off road: cos&igrave; Polini Motori rende vincenti i &ldquo;cinquantini&rdquo;  I risultati delle Coppe e dei Trofei   Non sono state da meno le battaglie nella Coppa FMI: nella 2t il podio finale ha visto sul gradino pi&ugrave; alto Delbono, seguito da Pogna e da Nicol&ograve; Paolucci (KTM), mentre nella 4t la medaglia d&rsquo;oro &egrave; andata a Francesco Tengattini (KTM Proracingsport), davanti a Patrick Grigis (KTM) e Alberto Besagno (Husqvarna).  Nella Coppa Italia, per la categoria Cadetti, il vincitore &egrave; stato Davide Pitzoi (Sherco) per la Junior Andrea Manarin (TM ) e nella Major Simone Fiaccadori (KTM).  Per i Trofei 2020, invece, Thomas Oldrati si &egrave; aggiudicato la prima posizione dell&rsquo;X-CUP Motocross Marketing-Galfer, mentre per il Trofeo Airoh Cross Test, Joe Wootton &egrave; salito sul gradino pi&ugrave; alto. Conclusa anche la prima edizione del Trofeo Eleveit, riservato ai giovani piloti degli Assoluti d&rsquo;Italia: pilota ufficiale Eleveit per la stagione 2021 sar&agrave; Riccardo Fabris.  AMA Supercross: ufficializzato il calendario 2021 

Tanti i titoli assegnati nelle varie categorie Enduro nell&#39;ultima gara di Arma di Taggia

Assoluti Enduro: il titolo 2020 va a Holcombe, secondo &egrave; Oldrati

Il primo appuntamento deI Mondiale EnduroGP 2020 ha preso il via questo weekend a Requista, in Francia: saranno in tutto 5 i round quest&rsquo;anno, che rispetto alle consuete date 7-8 &egrave; un bel traguardo considerando gli spostamenti di date per la pandemia di Coronavirus.  18 nazioni e 3 Continenti   Tutti i piloti che sono stati in prima linea nella stagione 2019 sono pronti darsi battaglia dopo una offseason molto pi&ugrave; lunga del solito. Sono rappresentate pi&ugrave; di 18 nazioni e 3 Continenti, Europa, Sud America e Oceania: Germania, Australia, Belgio, Brasile, Cile, Spagna, Estonia, Finlandia, Francia, Gran Bretagna, Italia, Norvegia, Nuova Zelanda, Paesi Bassi, Portogallo, Repubblica Ceca, Svezia, Svizzera.  L&#39;elenco degli iscritti &egrave; di ben 225 piloti. 142 piloti di Coppa del Mondo: 102 piloti EnduroGP, Junior e Youth e 40 Enduro Open World Cup &quot;dilettanti&quot;. I piloti francesi rappresentano il 40% del campo EnduroGP.  I possibili protagonisti   In Enduro 1 Thomas Oldrati (su Honda Red Moto) vice-campione E1 nel 2019 e Christophe Charlier (su Beta), 3&deg; nella E2 nel 2019, si liberano dalla pressione di Brad Freeman che quest&rsquo;anno punter&agrave; a conquistare il titolo in categoria E3. Potrebbe essere della aprtita anche Cadurcien J&eacute;r&eacute;my Tarroux (su Sherco), ex pilota internazionale di Enduro, in ottima forma dopo la vittoria alla Coppa Francese di Enduro 2020.  In Enduro 2 la Francia cala tre assi: il campione del mondo 2019 della categoria, Lo&iuml;c Larrieu, Hugo Blanjoue e Vincent Gautie. Sar&agrave; un nuovo duello Lo&iuml;c Larrieu /Alex Salvini?  Il duo britannico Steve Holcombe (Beta), campione del mondo E3 2019 e David Mccanney (Honda Red Moto), vice campione del mondo E3 2019, hanno tutte le intenzioni di mettersi in luce. Anche Matteo Cavallo (su Sherco), 3&deg; in E1 nel 2019, entra nella categoria per giocare davanti. Anche Matteo Pavoni (Beta), 2&deg; nella Youth Cup 2019 entra direttamente in E2 senza passare dalle classi Junior.  In Enduro 3 con l&#39;arrivo nella categoria di Brad Freeman (Beta), vincitore del 2019, il compito sulla carta sar&agrave; difficile per gli altri piloti.    C&rsquo;&egrave; anche Fantic   Fantic D&#39;Arpa Racing Team ha debuttato nella classe Youth con le nuovissime enduro Fantic XE 125 della formazione guidata dal Team Manager Marco D&#39;Arpa che schiera nella classe Youth due giovani talenti europei: il finlandese Hugo Svard e il britannico Jed Liam Etchells. Li accompagnano Diego Morganti, direttore Sportivo della formazione Fantic D&rsquo;Arpa Racing e con loro&nbsp;i tecnici Luca Ghislandi, Ivan Coniglio e Giuliano Mancuso.  Hugo Svard, ventuno anni compiuti lo scorso 28 giugno, si &egrave; classificato sesto nel Mondiale della classe Youth nel 2018 e 2019. Il finlandese punta quest&#39;anno a salire sul podio del Mondiale Youth dopo le buone prove disputate anche nei Campionati Assoluti d&#39;Italia e le tre vittorie consecutive ottenute nel Campionato finlandese in cui lo scorso met&agrave; agosto oltre alla prima posizione di classe ha ottenuto anche un secondo posto nella classifica assoluta confermando il potenziale della ottavo di litro sviluppata dal tecnico brianzolo Roberto Cesana in stretta collaborazione con l&#39;R&amp;D Fantic Factory.  Jed Liam Etchell &egrave; nato il 17 settembre 2000 a Manchester ma si &egrave; trasferito con la famiglia da alcuni anni sull&#39;Isola di Man. &Egrave; stato Campione Europeo Enduro Junior nel 2019, ottenendo una seconda posizione nella classe Junior EJ2 nel GP di Francia 2019 per concludere la Sei Giorni 2019 in Portogallo al decimo posto nella classe E3 con la maglia della nazionale britannica.  Il mondiale Enduro in Italia   Dopo Requista, in Francia, la settimana successiva vi sar&agrave; il Gran Premio d&#39;Italia di Spoleto, spostato da inizio giugno al 25-27 settembre,&nbsp;mentre a novembre &egrave; stato annullato il GP di Spagna che sar&agrave; recuperato in Portogallo disputando due GP sempre nella cittadina di Marco de Canaveses nelle date dell&rsquo;6-8 e subito dopo la settimana successiva il 13-15.&nbsp;Dal calendario 2020 sono invece stati annullati per l&#39;emergenza sanitaria Covid-19, i GP di Ungheria, Estonia, Svezia,&nbsp;Germania e Spagna. ?  MotoGP, Rossi: &ldquo;Andar forte come settimana scorsa non basta pi&ugrave;&rdquo;  &nbsp; 

A Requista in Francia ha preso il via questo weekend il Mondiale EnduroGP, con il primo dei cinque round in calendario

Mondiale EnduroGP: la stagione parte dalla Francia

E&#39; stata ricca di colpi di scena la seconda tappa degli Assoluti d&#39;Italia Enduro- Coppa FMI. A Carsoli i piloti del fuoristrada si sono dati battaglia e tra i protagonisti &egrave; spiccato il nome dell&rsquo;austriaco Will Ruprecht.  Classifica assoluti   Ruprecht ha vinto sia nella prima che nella seconda giornata, con Steve Holcombe a seguire. I due alfieri di Beta Boano si sono dati filo da torcere dalla prima all&rsquo;ultima speciale. Sul podio assoluto &egrave; riuscito a salire anche Thomas Oldrati (Honda Redmoto). Il bergamasco grazie a due brillanti giornate si &egrave; portato in testa al campionato. Ancora per gli italiani, Andrea Verona (TM Racing) &egrave; stato in lotta per la vittoria assoluta fin dalle prime battute, ma la gara ha avuto poi un risvolto inaspettato in quanto &egrave; stato retrocesso in classifica per un paio di errori. A ritirarsi &egrave; stato invece Brad Freeman, dopo un sabato da dimenticare che lo ha visto fautore di una caduta.  Assoluti d&rsquo;Italia di Enduro a Carpineti: Oldrati c&#39;&egrave;!  Categorie 125,250 2t, 300 e 250 4t   Anche nelle singole classi, per&ograve;, non sono mancati i colpi di scena: nella 125 ha vinto Giuliano Mancuso (Fantic Motor) davanti a Tommaso Montanari (KTM TNT Corse), mentre terzo &egrave; arrivato Igor Brunengo (Fantic JET Racing). Doppietta per Davide Soreca (Beta Boano), invece, nella classe 250 2t, con il ligure che ha preceduto il compagno di squadra Deny Philipparts e Maurizio Micheluz (Husqvarna Osellini). Nella 300 il primo gradino del podio &egrave; andato a Davide Guarneri (TM E50) mentre il secondo a Gianluca Martini (Beta Sebino). Rudy Moroni (KTM Proracingsport) &egrave; arrivato terzo. Nella 250 4t la vittoria &egrave; andata a Thomas Oldrati con Andrea Verona e Michele Musso (Sherco Bike&amp;co) a seguire.  Mondiale Trial: il Gran Premio d&rsquo;Italia sar&agrave; a Lazzate  Categoria 450, Junior, Youth   Per la categoria 450 a conquistare la vittoria &egrave; stato Matteo Cavallo (Sherco) che ha preceduto Alex Salvini (Honda S2Motorsport) e Alessandro Battig (Honda Team Specia), mentre nella categoria Junior Manolo Morettini (KTM Proracingsport) ha portato a casa un weekend quasi perfetto conquistando quattro speciali su nove totali. Il bergamasco ha preceduto in classifica Lorenzo Macoritto, e Matteo Pavoni. Nel campionato Youth, invece, la vittoria &egrave; andata a Riccardo Fabris (Fantic JET Racing) che si &egrave; intascato anche il primo posto del Trofeo Eleveit dedicato proprio ai giovanissimi degli Assoluti d&rsquo;Italia.  Trofeo Airoh, Coppa FMI, Coppa Italia   A conclusione delle due giornate a Carsoli, non sono mancate neppure le gare relative ai Trofei: il francese Loic Larrieu ha dominato incontrastato la classifica assoluta del Trofeo Airoh Cross Test, Steve Holcombe ha fatto sua la prova numero quattro dell&rsquo;X-CUP Motocross Marketing-Galfer, mentre Michael Pogna (Sherco) ha vinto la seconda giornata della Coppa FMI classe 2t, cos&igrave; come Francesco Tengattini (KTM) che si &egrave; aggiudicato la seconda giornata della categoria 4t. Infine, nella Coppa Italia categoria cadetti Gabriele Cavalletti (TM ) &egrave; stato il miglior pilota in gara, nella Junior Diego Patelli (KTM) si &egrave; aggiudicato la prima posizione e nella senior ha primeggiato Matteo Luison (KTM).  MotoGP, GP Repubblica Ceca: gli orari TV di Sky, TV8 e DAZN 

Tante le categorie e i piloti che sono scesi in pista a Carsoli per il secondo appuntamento di questa stagione

Assoluti Enduro: vince Ruprecht ma Oldrati &egrave; leader in classifica

Come vi avevamo annunciato, nel weekend del 4 e 5 luglio gli sterrati di Carpineti, in provincia di Reggio Emilia, hanno ospitato il primo appuntamento di enduro a livello internazionale dopo lo stop per la pandemia di Covid-19. Con l&rsquo;organizzazione del Moto Club Crostolo&nbsp;&egrave; andata cos&igrave; in scena la prima tappa degli Assoluti d&rsquo;Italia, con un tracciato di massimo livello e un&rsquo;ottima organizzazione della parte burocratica e sanitaria.  Freeman nella prima giornata   La gara ha visto la partenza dei primi concorrenti alle ore 8.30 dalla piazza centrale di Carpineti. Il percorso prevedeva tre prove speciali all&rsquo;interno di 50 km di fuoristrada. La prima &egrave; stata l&rsquo;Enduro Test, speciale disegnata nel sottobosco su tratti di mulattiera con sfondo misto di pietre. Poi, l&rsquo;Airoh Cross Test, spettacolare fettucciato sviluppato sui versanti di due colline, ricco di contropendenze, valido per il&nbsp;Trofeo Airoh Cross Test, vinto dal francese della TM Loic Larrieu.  Effettuato il controllo orario i piloti degli Assoluti d&rsquo;Italia si sono sfidati tra le impervie pietre della prova estrema, valida per l&rsquo;X-CUP Motocross Marketing-Galfer. A risultare il pi&ugrave; veloce pilota di giornata &egrave; stato Brad Freeman.&nbsp;Il tutto &egrave; stato ripetuto per tre giri e mezzo.  Brad Freeman firma l&rsquo;assoluta del Day 1 rifilando ben 26 secondi al compagno di squadra, Steve Holcombe. Il terzo posto assoluto di giornata va a Loic Larrieu mentre il primo italiano nella generale &egrave; Thomas Oldrati su Honda Redmoto, quarto ma primo nella 250 4T davanti alla new entry Andrea Verona (TM Racing).  Nelle altre categorie la prima giornata &egrave; andata a Tommaso Montanari (KTM TNT Corse) nella 125, Deny Philippaerts (Beta Boano) nella 250 2T, Davide Guarneri (TM E50) nella 300 e Matteo Cavallo (Sherco) nella 450.  La Junior &egrave; stata dominata da un veloce Manolo Morettini, autore del miglior tempo assoluto al secondo passaggio dell&rsquo;Airoh Cross Test, mentre nella Youth Simone Cristini ha vinto con oltre un minuto di vantaggio.  Ai giovani &egrave; dedicato inoltre il&nbsp;Trofeo Eleveit&nbsp;che premier&agrave; il miglior atleta 2020 con un contratto di sponsorizzazione del valore di ben 2.000 euro. Ad aggiudicarsi la prima prova, Riccardo Fabris su Fantic.    Oldrati nel Day 2   Il Day 2 ha visto una lotta davvero serrata tra i primi sei piloti in classifica per la vittoria assoluta.  La giornata &egrave; iniziata sotto il segno di&nbsp;Matteo Cavallo&nbsp;(Sherco) al comando della generale fino alla terza prova speciale quando in testa passa&nbsp;Brad Freeman. Poi che Steve Holcombe&nbsp; rimane in prima posizione fino all&rsquo;inizio dell&rsquo;ultimo giro.  Alle sue spalle si avvicinano&nbsp;Thomas Oldrati&nbsp;e&nbsp;Davide Guarneri&nbsp;(TM E50), separati da un solo secondo prima dell&rsquo;ultima speciale. Poi le pietraie naturali della spettacolare prova estrema hanno emesso il loro verdetto consegnando nella mani di Oldrati la vittoria assoluta.  Il secondo posto della generale &egrave; andato a Steve Holcombe, che diventa il nuovo leader 24mx del campionato, ed il terzo a Matteo Cavallo, che vince la 450 davanti a Alex Salvini (Honda S2 Motorsport) ed Emanuele Facchetti (TM E50).  Nella 250 4T il podio &egrave; composto dal leader assoluto Thomas Oldrati, Andrea Verona e Patrick Grigis, mentre la classe 300 &egrave; andata a Davide Guarneri con 1 minuto su Gianluca Martini. Terzo Rudy Moroni (KTM Proracingsport).  I protagonisti di giornata della 250 2T sono stati Davide Soreca e Deny Philippaerts, entrambi del Team Beta Boano, che dopo tre giri e nove prove speciali hanno terminato separati da un solo secondo. Gradino pi&ugrave; basso del podio per Maurizio Micheluz (Husqvarna Osellini).  Tommaso Montanari si rivela grande protagonista della ottavo di litro, davanti a Giuliano Mancuso e Igor Brunengo.  Nella Junior Matteo Pavoni ha vinto davanti al compagno di squadra Lorenzo Macoritto e a Alberto Capoferri. Sfortunato Manolo Morettini che all&rsquo;ultimo giro vede sfumare il terzo posto per un problema tecnico.  Tra i giovani della Youth, il miglior pilota di giornata &egrave; stato Claudio Spanu, davanti a Gabriele Pasinetti e Riccardo Fabris. Quest&rsquo;ultimo &egrave; il protagonista del&nbsp;Trofeo Eleveit su Simone Cristini.&nbsp;  Il prossimo appuntamento con l&rsquo;Enduro &egrave; per il 24-26 luglio a Castiglion Fiorentino, in provincia di Arezzo, con il round numero uno dell&rsquo;Under23/Senior, mentre gli Assoluti d&rsquo;Italia torneranno in scena l&rsquo;1 e 2 agosto a Carsoli, in provincia di L&rsquo;Aquila.  Battistella sul rinnovo di Dovizioso: &ldquo;Ducati vuole aspettare. Valutiamo il ritiro&rdquo; 

Brad Freeman conquista la vittoria nella prima giornata, Thomas Oldrati si prende la seconda. Steve Holcombe &egrave; il primo leader del campionatoF

Assoluti d&rsquo;Italia di Enduro a Carpineti: Oldrati c&#39;&egrave;!

Brad Freeman conquista la vittoria nella prima giornata, Thomas Oldrati si prende la seconda. Steve Holcombe è il primo leader del campionato 

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