        Not an easy decision, but one that ultimately had to be made - Tiziano Intern&ograve; has retired from the 2023 Dakar following stage four. After suffering a bad accident during the first special, the Fantic rider did his best to continue after sitting out stages two and three, but the pain and the realization that he wouldn't be able to carry on without taking excessive risks has led the rider/YouTuber to throw in the towel, at least for this year. The conditions of the terrain, wet after heavy rain during the previous day and ruined by the passing of bikes and trucks, didn&rsquo;t help but he has made the right decision, retiring at the 200 km neutralization point rather than risk a worse outcome. Intern&ograve;: &ldquo;Dakar takes it all from you if even one detail goes in the wrong direction&rdquo;  &ldquo;I tried, I began stage four, but it was one of the toughest challenges ever considering that the surface, with the wet sand, didn&rsquo;t exactly help by physical condition&rdquo;, admits Tiziano. &ldquo;I set out with Alex Salvini, but a few kilometres in I realised I didn&rsquo;t have strength in my arms. I rode sitting down, feeling every pothole and crashing thirty times, getting stuck in the grooves left by cars and trucks&rdquo;. &ldquo;The positive side is that I enjoyed the stunning scenery, but once I got to the 200 km neutralisation together with Mike Wiedemann, with whom I also shared fuel, I decided to stop&rdquo;, continues Intern&ograve;. &ldquo;This race is complicated - it gives you the impossible but it also takes it all away if even one detail goes in the wrong direction. I&rsquo;m sorry and I wanted to try, but I promise I&rsquo;ll be back in 2024, more focused, with the singular goal of reaching the overall podium&rdquo;.       

After suffering a bad accident in stage one, the Fantic rider attempt to carry on but the pain forced him to stop during the fourth special: &ldquo;I had no strength, I crashed 30 times&rdquo;

Dakar, Internò surrenders: “I’m sorry, I’ll try again in 2024”

        Non &egrave; stata una decisione semplice, ma alla fine &egrave; successo: Tiziano Intern&ograve; si &egrave; ritirato definitivamente dalla Dakar 2023 dopo la quarta tappa. In seguito alla brutta caduta rimediata nel corso della prima speciale, il pilota Fantic ha provato a risalire in sella dopo aver sfruttato i due &ldquo;jolly&rdquo; restando fermo nella seconda e nella terza tappa, ma il dolore e la consapevolezza di non poter proseguire senza prendere dei rischi eccessivi hanno portato il pilota-youtuber a gettare la spugna, almeno per quest'anno. Sicuramente le condizioni del percorso, bagnato per via della forte pioggia della giornata precedente e rovinato anche dal passaggio di moto e camion, non hanno aiutato, ma la decisione &egrave; stata quella giusta per non rischiare di andare incontro ad un epilogo ben peggiore, ritirandosi in maniera definitiva alla neutralizzazione del km 200. Cornejo e lo "spirito dakariano": 7 minuti persi per soccorrere un rivale Intern&ograve;: &ldquo;La Dakar ti toglie tutto se un dettaglio va nel verso sbagliato&rdquo;  &ldquo;Ci ho provato, sono ripartito per affrontare la quarta tappa, ma &egrave; stata una delle sfide pi&ugrave; difficili di sempre visto che il fondo, con la sabbia bagnata, non avrebbe aiutato la mia condizione fisica&rdquo;, ha ammesso Tiziano. &ldquo;Sono partito insieme ad Alex Salvini, ma dopo una manciata di chilometri mi sono reso conto di non avere forza nelle braccia. Ho guidato seduto, incassando ogni buca, cadendo trenta volte e piantandomi nei solchi lasciati da auto e camion&rdquo;. &ldquo;Il lato positivo &egrave; che mi sono goduto dei paesaggi stupendi, ma una volta arrivato alla neutralizzazione dei 200 km insieme a Mike Wiedemann, a cui ho anche prestato della benzina, ho deciso di fermarmi&rdquo;, prosegue Intern&ograve;. &ldquo;Questa gara &egrave; complessa ed &egrave; cos&igrave;, ti regala l'impossibile, ma ti toglie tutto se un dettaglio va nel verso sbagliato. Mi dispiace e volevo provarci, ma prometto che nel 2024 ci riprover&ograve;, pi&ugrave; calmo e pi&ugrave; concentrato, con il solo obiettivo di arrivare sul podio finale&rdquo;. EWC: nuova avventura per Christian Napoli       

Dopo la brutta caduta della prima tappa, il pilota Fantic ha provato a ripartire ma si &egrave; dovuto arrendere al dolore nella quarta speciale: &ldquo;Non avevo forza, sono caduto 30 volte&rdquo;

Dakar, Internò alza bandiera bianca: “Mi dispiace, ci riproverò nel 2024”

        Tra i piloti italiani pi&ugrave; seguiti delle ultime Dakar c'&egrave; sicuramente Tiziano Intern&ograve;, che grazie ai propri contenuti social ha avvicinato molti appassionati ad una delle corse pi&ugrave; prestigiose e dure del pianeta. Quest'anno il pilota italiano &egrave; al via con la Fantic, ma la sua corsa rischia di essersi conclusa soltanto dopo una manciata di chilometri per via di una brutta caduta, come accaduto anche al vincitore dello scorso anno Sam Sunderland. Dopo soli 26 km di speciale, infatti, durante la prima prova speciale Tiziano ha colpito una pietra volando ad alta velocit&agrave; e perdendo i sensi per quasi un'ora. Tanto dolore, una spalla lussata e diversi &ldquo;acciacchi&rdquo; sparsi per tutto il corpo hanno perci&ograve; portato il pilota tricolore ad alzare bandiera bianca, almeno per un paio di giorni. Dakar 2023: Ricky Brabec vince la Tappa 1 davanti a Benavides Intern&ograve;: &ldquo;Spero di ripartire nella Tappa 4&rdquo;  &ldquo;Dopo la caduta sono riuscito a ripartire e raggiungere la neutralizzazione, ma all'arrivo dei camion ho abbandonato la speciale capendo di non essere in condizioni di proseguire&rdquo;, ha ammesso Intern&ograve;. &ldquo;Ai miei fan, voglio chiedere scusa per aver fatto sfumare tutto per un errore del genere, ma sinceramente non voglio ancora pensare ad un eventuale ritiro, perci&ograve; in queste due giornate mi gioco i jolly che ho a disposizione per poi provare a rientrare nella Tappa 4&rdquo;.        

Il pilota Fantic &egrave; caduto dopo soli 26 km di tappa nella giornata di ieri. Un episodio che potrebbe aver posto fine anzitempo al suo rally

Dakar: Internò a rischio ritiro dopo la caduta nella prima speciale

        Just a few days after the conclusion of the 2022 Dakar, which saw Sam Sunderland triumph with Gas Gas, various riders have talked about their adventures on social media. And these of course included Tiziano Intern&ograve; who, after taking the fans on the journey with him and his Husqvarna via his &ldquo;Rally POV&rdquo; channel, doesn&rsquo;t conceal his disappointment regarding those who&rsquo;ve belittled the Saudi marathon. &ldquo;When I got back to everyday life, I read articles, comments and reviews talking about how this year&rsquo;s Dakar was rotten, sad, cushy or even horrendous&rdquo;, says the Italian. &ldquo;The problem is that people continue to look to the past, to the pure African adventure, without appreciating the historic period we&rsquo;re now living. That era no longer exists&rdquo;. &ldquo;The 2022 Dakar? An impeccable event&rdquo;  Tiziano goes on to clarify his point of view: &ldquo;Being aware of the present and recognising the greatness of the riders and the performance of today&rsquo;s bikes doesn&rsquo;t mean downplaying the bikes and riders of the past, who are men who guided me and inspired me with their adventures when I was a kid&rdquo;. &ldquo;Maybe I&rsquo;m going against the tide, but for me the 2022 Dakar was impeccably organised. Everything&rsquo;s being cancelled, postponed or reduced right now, even the Africa Eco Race, but the organisers were able to create an impeccable event, comprising a full route that was technical, vast and beautiful. Perhaps the romanticism of yesteryear is no more, but it remains the biggest and most freeing adventure a rider can undertake today, so I want to end by saying one last thing &ndash; long live the Dakar!&rdquo; Translated by Heather Watson 2022 Africa Eco Race postponed to october &ndash; the new dates       

The well-known rider and content creator has responded publicly to those who belittle the 2022 edition of the rally raid: &ldquo;Recognising the greatness of today&rsquo;s bikes and riders doesn&rsquo;t mean downplaying the past&rdquo;

Internò vents: “It’s no longer in Africa, but the Dakar is still amazing”

        A distanza di qualche giorno dalla conclusione dell'edizione 2022 della Dakar, terminata con la vittoria di Sam Sunderland su Gas Gas, diversi piloti hanno raccontato la propria avventura attraverso i social. Tra questi c'&egrave; stato, ovviamente, anche Tiziano Intern&ograve;, che dopo aver portato gli appassionati in sella con lui sulla sua Husqvarna ad ogni tappa attraverso il proprio canale &ldquo;Rally POV&rdquo;, non ha nascosto il proprio disappunto nei confronti di coloro che hanno sminuito la maratona saudita. &ldquo;Quando sono tornato alla vita di tutti i giorni, mi &egrave; capitato di leggere articoli, commenti e recensioni che definivano l'edizione di quest'anno come una Dakar brutta, triste, comoda o, adirittura, abominevole&rdquo;, ha detto il pilota lombardo. &ldquo;Il problema &egrave; che la gente continua a volgere il proprio sguardo al passato, alla vera avventura, all'Africa dura-e-pura, senza rendersi conto del periodo storico in cui stiamo vivendo. Quell'epoca, ora non esiste pi&ugrave;&rdquo;. Franco Picco al rientro dalla Dakar: "Petrucci ha demolito tutti" &ldquo;La Dakar 2022? Un evento impeccabile&rdquo;  Tiziano ha poi continuato a chiarire il proprio punto di vista: &ldquo;Prendere consapevolezza del presente, riconoscendo la grandezza dei piloti e delle performance dei mezzi odierni, non significa sminuire moto e piloti del passato, che sono uomini che hanno guidato ed ispirato la mia infanzia con le loro avventure&rdquo;. &ldquo;Forse sar&ograve; controcorrente, ma per me la Dakar 2022 &egrave; stata un evento organizzato in maniera impeccabile. Oggi tutto viene annullato, rinviato o rimpicciolito, compresa la Africa Eco Race, ma l'organizzazione &egrave; riuscita a creare un evento impeccabile caratterizzato da un percorso completo, tecnico, vasto e ricco di bellezza. Non ci sar&agrave; pi&ugrave; il romanticismo di una volta, ma &egrave; comunque l'avventura pi&ugrave; grande e libera che un motociclista possa fare oggi, perci&ograve; concludo dicendo solo un'ultima cosa: viva la Dakar!&rdquo;, conclude Intern&ograve; a gran voce. Petrucci sulla sua Dakar: "Adesso sono unico, posso andare in pensione"       

Il celebre pilota e content creator ha risposto pubblicamente a coloro che hanno sminuito l'edizione 2022 del rally raid: &ldquo;Riconoscere la grandezza di moto e piloti odierni non significa sminuire il passato&rdquo;

Lo sfogo di Internò: “Non è più in Africa, ma la Dakar è ancora stupenda”

Al microfono di Federico Tondelli, Tiziano Intern&ograve; e Aldo Winkler sdrammatizzano dopo il piccolo incidente di cui sono stati protagonisti, nel corso della stage odierna. Ecco il racconto della dinamica e il loro simpatico siparietto al bivacco!

Dakar: Internò, Winkler e la "constatazione amichevole" della nona tappa

Al microfono del nostro collaboratore, Federico Tondelli, Tiziano ci racconta cosa gli è successo durante la 3ª tappa della maratona. Guardate il video!

Dakar, la disavventura di Internò: “Nani Roma mi ha distrutto la moto”

Tiziano Intern&ograve; ha affrontato quest&rsquo;anno la sua prima Dakar, nella classifica Original Motul, riservata ai piloti privi di assistenza. La sua gara si &egrave; interrotta nel Day 3, per una caduta della quale non ricorda niente, ma quando lo raggiungiamo telefonicamente, al bivacco di Al Quaisumah, il pilota bresciano ci confida che il suo sogno si &egrave; realizzato. Certo, la delusione di non poter continuare la gara &egrave; forte, comunque Tiziano continuer&agrave; a seguire la gara, con l&rsquo;aiuto dell&rsquo;organizzazione, per monitorare soprattutto gli altri italiani.  La Dakar in un anno   &ldquo;L&rsquo;idea era quello di raccontare una sorta di diario di viaggio di un anno, per dimostrare che chiunque pu&ograve; raggiungere l&rsquo;obiettivo di partecipare alla Dakar&rdquo;, ci dice Tiziano. &ldquo;Infatti ho realizzato una serie di video che inizialmente erano impersonali, girati in POV (tecnica che usa il punto di vista dello spettatore)&rdquo;.  Com&rsquo;&egrave; nata la tua passione?  &ldquo;Quando avevo 6 anni mio padre mi ha regalato una moto ma non mi ha mai portato a girare. A 14 anni ho preso il cinquantino, a 16 ho fatto di nascosto la prima licenza e ho corso nell&rsquo;enduro per 11 anni. Nel 2015 ho iniziato a lavorare e ho smesso di fare gare, perch&eacute; facevo 30 o 40 gare all&rsquo;anno, dall&rsquo;italiano all&rsquo;europeo e al mondiale, viaggiando in moto su strada. L&rsquo;anno scorso, tornando da un viaggio in bicicletta a Capo Nord mi sono posto l&rsquo;obiettivo di fare la Dakar.  &ldquo;Per distogliermi dall&rsquo;aspetto agonistico mi sono inventato Rally POV, i video appunto, che vogliono essere qualcosa di ispirazionale per avvicinare il pi&ugrave; persone possibile a questo modo e nel contempo vivere anche io questa esperienza&rdquo;.    L&#39;incidente   Cosa ti &egrave; successo nella terza tappa?  &ldquo;Nel prologo sono partito con il coltello fra i denti, nel Day 1 l&rsquo;ho messo nella custodia, nel Day 2 l&rsquo;ho lasciato proprio al paddock e Day 3 stavo andando con un passo conservativo, godendomi i paesaggi, che sono qualcosa di incredibile. Poi non so cosa sia successo.  &quot;Giovanni Stigliano mi ha raccontato di avermi trovato sotto una duna svenuto con il sangue alla bocca e dopo avermi rianimato &egrave; stato con me 45 minuti io gli ho detto di andare. In realt&agrave; io ho ripreso coscienza circa 40 km dopo, mentre stavo andando in moto a 100 all&rsquo;ora, e mi sono chiesto che giorno era e in che tappa ero&hellip;   &quot;La mia testardaggine mi ha fatto andare avanti, dopo altri 30 km sono ricaduto, ma ero completamente spaesato per il trauma cranico che avevo riportato. Ho ritirato su la moto, sono ripartito e ho raggiunto la neutralizzazione, cio&egrave; la met&agrave; speciale dove si arriva a far rifornimento. L&igrave; sono svenuto un&rsquo;altra volta e mi hanno portato via in elicottero&rdquo;.  Cosa ti sei fatto?  &ldquo;Mi sono fratturato lo scafoide e ho picchiato forte il petto, ho un po&rsquo; di ematomi&hellip; Ma quello lo metti &nbsp;il dolore pi&ugrave; grande &egrave; stato al cuore, nel vedere sfumare tanta preparazione&quot;.  Cosa fai nella vita?  &quot;Ho due aziende, una di marketing e una che produce antiforatura per bicicletta. Diciamo che mi diverto a creare aziende e trovargli il loro giusto vestito.  Pensando al futuro   Continuerai a seguire la Dakar anche dopo esserti ritirato?  &ldquo;Avevo fatto una campagna di crowfunding per pagare i diritti televisivi, che l&rsquo;organizzazione mi aveva chiesto per mettere online questi video giornalieri. Mi hanno dato la disponibilit&agrave; per trasportarmi di bivacco in bivacco in aereo, e quindi ora sono a raccontare non pi&ugrave; la mia gara ma quella degli altri italiani&rdquo;.  E l&rsquo;anno prossimo rifarai la Dakar?  &quot;Sar&ograve; ancora qui, con pi&ugrave; rispetto della gara. Oa che sono qui capisco tante dinamiche. Sei nel deserto a 140 all&rsquo;ora e la bussola sei tu&hellip;&quot;  Farai altre gare quest&#39;anno?  &quot;Sto pensando di andare a correre l&rsquo;europeo rally partendo in moto da casa, senza assistenza&rdquo;.  &quot;Franco Picco &egrave; inossidabile&quot;  Cosa pensi di Franco Picco?  &ldquo;E&rsquo; inossidabile. Arriva la sera tranquillo, ti d&agrave; l&rsquo;aria di serenit&agrave;. Pu&ograve; essere anche stanco nell&rsquo;animo e nel fisico, ma fa vedere calma piatta e completo dominio della situazione&rdquo;.  E di Maurizio Gerini?  &ldquo;Penso che abbia obiettivo ben chiaro: vincere la Original Motul e credo che possa farlo, perch&eacute; sta andando pi&ugrave; piano, quindi vuol dire che ha capito che non deve rischiare: ha lasciato le velleit&agrave; di classifica assoluta e sta puntando su questa categoria, che poi &egrave; veramente impegnativa: gli altri arrivano, fanno la doccia e vanno a dormire. Noi ieri sera alle 10.30 stavamo ancora aiutando Gerini a sistemare la moto, e alle quattro e mezzo si &egrave; svegliato per partire&hellip;&ldquo; conclude Tiziano Intern&ograve;.  Dakar: Benavides vince il Day5 ed &egrave; il nuovo leader  &nbsp; 

&ldquo;Il mio obiettivo era dimostrare che si pu&ograve; arrivare a correre la Dakar con una preparazione di un anno. Dopo la caduta ho percorso un centinaio di chilometri ma non ricordo niente&rdquo;, dice il bresciano

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