        136.358 miglia orarie di media sul giro al Tourist Trophy con una Superstock e ben quattro vittorie nell'edizione 2023 della corsa su strada pi&ugrave; importante al mondo, che hanno portato a 13 il suo bottino complessivo di successi. E' questo il biglietto da visita con cui Peter Hickman si presenter&agrave; in Florida il 9 marzo, giorno in cui di disputer&agrave; la 200 miglia di Daytona 2024 che vedr&agrave; al via anche il road racer pi&ugrave; veloce di sempre sull'Isola di Man. Hickman garegger&agrave; a Daytona per la prima volta in carriera e lo far&agrave; con il suo team, il PHR Performance, in sella ad una Triumph Street Triple 765 RS, moto che ha gi&agrave; dimostrato di essere vincente alla 200 Miglia con Brandon Paasch, vincitore nel 2022. Inoltre, con la medesima struttura correr&agrave; anche Richard Cooper (vincitore del titolo nella BMW F900R Cup 2023), il quale torner&agrave; a gareggiare nell'evento per la prima volta dal 2008, anno in cui concluse la corsa al quinto posto. SSP, Montella: "Senza Bulega, la lotta per la vittoria sar&agrave; pi&ugrave; incerta" Hickman: &ldquo;Ho sempre sognato di correre a Daytona&rdquo;  &ldquo;La 200 Miglia di Daytona &egrave; una corsa che ho seguito con grande interesse per molti anni e che ho sempre sognato di correre&rdquo;, ha detto Peter. &ldquo;Gareggiare a Daytona sar&agrave; a dir poco fantastico e non vedo l'ora di scendere in pista, anche perch&eacute; correr&ograve; con la stessa Triumph che utilizzer&ograve; anche sull'Isola di Man. Si tratter&agrave; quindi di un test di alto livello, per il quale ringrazio tutti coloro che lo stanno rendendo possibile&rdquo;. Da Yochay a Cicillini: tutte le novit&agrave; del panorama femminile 2024       

In sella ad una Triumph schierata dal proprio team PHR Performance, Peter esordir&agrave; sull'iconico tracciato della Florida. Al suo fianco ci sar&agrave; anche Richard Cooper

Dal record sull'Isola di Man a Daytona: Hickman al via della 200 Miglia

        Il marchio inglese che quest&rsquo;anno esordisce in Motocross e Supercross sulle due sponde dell&rsquo;oceano Atlantico, ha fatto il suo debutto in Spagna con Mikkel Haarup e Camden McLellan e a Detroit con Jalek Swoll ed Evan Ferry.&nbsp;  Da sx, McLellan e Haarup sorridenti con i trofei spagnoli Hole-shot e doppio podio in Spagna per Triumph Molto diversi i risultati dei piloti in gara con la nuova TF 250-X, con il duo che sar&agrave; impegnato a tempo pieno nella classe MX2 del Campionato del Mondo FIM di Motocross che &egrave; riuscita ad agguantare un doppio podio grazie a due secondi posti del danese e a un quarto e un terzo del sudafricano. Vincitore del primo round del campionato spagnolo di motocross sulla pista di Talavera de la Reina che in passato ha ospitato la MXGP, &egrave; stato Lucas Coenen (Husqvarna) che ha postato a casa due primi posti. In MX1 vittoria per il britannico Josh Gilbert (KTM), davanti al nostro Mattia Guadagnini (Husqvarna) e a Jose Butron (KTM).  Hole-shot per Haarup nella prima gara della MX2 A Detroit Swoll &egrave; sempre nella top 10 In America dove si &egrave; invece corso il quinto round del Supercross 2024, il primo della SX250 East Coast; Swoll ha ottenuto l&rsquo;ottavo tempo delle prove cronometrate del gruppo A, mentre Ferry &egrave; risultato quarto nel gruppo B. Entrambi i piloti si sono schierati nella Heat 2, chiudendola rispettivamente al nono e al diciottesimo posto, risultato che ha costretto Ferry alla Last chance, vinta senza troppi problemi. Il Main Event del Ford Field Stadium di Detroit ha visto Swoll chiudere con un ottimo sesto posto finale, mentre Ferry non &egrave; andato oltre l&rsquo;ultimo posto.  Jalek Swoll in azione all'interno del Ford Field Stadium di Detroit       

Esordio storico per il marchio inglese che nello stesso fine settimana &egrave; impegnato in Spagna e in America. Podio al debutto per Haarup e McLellan.&nbsp;

Motocross/SX: doppio debutto per Triumph

        Era nell'aria da tempo, ma ora &egrave; diventato ufficiale: Triumph raddoppier&agrave; il proprio impegno nel mondiale Supersport in vista della stagione 2024. Oltre al &ldquo;solito&rdquo; team PTR, al via con Tom Booth-Amos e Ondrej Vostatek, ci sar&agrave; infatti anche un'altra squadra al via con le moto della Casa britannica, ovvero il WRP Racing-RT Motorsport by SKM, nato dalla collaborazione tra il Wepol Racing ed RT, squadra impegnata anche in Supersport 300. Ci&ograve; che rende particolarmente interessante questa new entry della serie iridata, per&ograve;, &egrave; la line up scelta. A salire in sella alle Street Triple 765 RS saranno infatti due piloti veloci e dai lunghi trascorsi nel Motomondiale: Jorge Navarro e John McPhee. Entrambi saranno alla seconda stagione in SSP, ma punteranno sicuramente alle posizioni di vertice come gi&agrave; accaduto nella loro gara d'esordio con la medesima squadra. Ritorno alle origini: Di Sora in SSP300 con Arco Motor University Gi&agrave; a podio nell'ESBK, in attesa del mondiale  In occasione dell'appuntamento conclusivo dell'ESBK sul tracciato di Barcellona, sia Navarro che McPhee hanno gareggiato in veste di wild card in Supersport con le Triumph, dimostrando di essersi trovati immediatamente a proprio agio. Infatti, sia lo spagnolo che lo scozzese sono saliti sul podio, con Jorge secondo in Gara 1 alle spalle del vincitore Simon Jespersen e John terzo in Gara 2 con tanto di giro veloce della corsa. Considerando che entrambi hanno vissuto un 2023 tutto sommato positivo per essere l'annata d'esordio in una classe competitiva come la Supersport iridata, salendo anche sul podio una volta a testa, &egrave; lecito aspettarsi ottime prestazioni da entrambi nel 2024: saranno loro a rendere vincente la Triumph? BSB, clamoroso: nuova sfida per il campione 2023 Tommy Bridewell       

Lo spagnolo e lo scozzese guideranno due Street Triple 765 RS schierate dal team WRP Racing, gi&agrave; provate in occasione dell'ultimo round dell'ESBK

SSP: Navarro e McPhee al via della prossima stagione con Triumph

        Dopo un 2023 particolarmente positivo in cui ha conquistato il titolo nel WorldSSP Challenge con la Kawasaki del team MotoZoo, per Tom Booth-Amos &egrave; arrivato il momento di puntare ancora pi&ugrave; in alto in vista del prossimo anno, in cui sar&agrave; al via del mondiale Supersport a tempo pieno. L'inglese dai trascorsi nel mondiale Moto3 correr&agrave; infatti nella serie iridata con la Triumph Street Triple 765 RS del team PTR, con cui cercher&agrave; di inserirsi con costanza nelle posizioni di alta classifica portando in alto i colori britannici. La coppia moto-pilota inglese ambir&agrave; al vertice della classifica, ma chiaramente Tom (che ques'anno ha corso anche nella British Supersport chiudendo come vice campione con sette vittorie) non sar&agrave; l'unico portacolori della compagine capitanata da Simon Buckmaster. Al suo fianco ci sar&agrave; infatti il gi&agrave; annunciato Ondrej Vostatek, che dopo essere subentrato a Harry Truelove a stagione in corso, disputer&agrave; l'intera annata 2024 proseguendo il proprio percorso di crescita. SSP: Marcel Brenner torna nel mondiale con il Viamo Racing Booth-Amos: &ldquo;Per un pilota britannico, correre con Triumph &egrave; un grande stimolo&rdquo;  &ldquo;Non potr&ograve; mai ringraziare abbastanza Simon Buckmaster e Triumph per aver deciso di puntare su di me per la prossima stagione&rdquo;, ha detto un emozionatissimo Booth-Amos. &ldquo;Ho lavorato tantissimo nel corso della carriera per riuscire ad avere un'opportunit&agrave; come questa e sono felice di poter correre con un pacchetto competitivo come quello del team PTR&rdquo;. &ldquo;Dopo la mia bella stagione 2023, credo che questo sia il giusto step da fare. Per un pilota britannico come me sar&agrave; un grande stimolo correre su una moto inglese gestita da un team inglese e non vedo l'ora di cominciare i primi test per provarla e capirne il vero potenziale&rdquo;, ha concluso Tom, gi&agrave; pronto per questa nuova avventura. Honda Racing UK: ecco la line up del 2024 per BSB e SSP       

Tom, vincitore quest'anno del WorldSSP Challenge, correr&agrave; nel mondiale a tempo pieno con la Street Triple 765 RS del team PTR, andando ad affiancare Ondrej Vostatek

SSP, inglesi alla riscossa: Booth-Amos passa a Triumph per il 2024

        Finalmente &egrave; arrivata la conferma di quello che non era pi&ugrave; un segreto da tempo: Mikkel Haarup e Camden McLellan saranno i primi due piloti a portare in gara nel Gran Premio di Argentina-Patagonia le nuovissime Triumph 250. I due che stanno testando in Spagna la nuova moto non disputeranno nessuna gara pre-stagionale, schierandosi al cancello di una gara direttamente in occasione del primo Gran Premio del 2024.  Haarup, enfant prodige del cross danese in cerca di conferma nel 2024 Aspettative altissime per la Triumph al primo anno in MX2 Ambiziose le aspettative del team Monster Energy Triumph Racing per la prima stagione di competizioni che dichiara di aver ingaggiato questi due piloti per garantirsi una stagione di successo gi&agrave; nel 2024. La stagione migliore di Haarup &egrave; arrivata nel 2022, quando si &egrave; piazzato settimo assoluto nella classifica finale MX2, chiudendo i 18 round a soli due punti dal sesto posto, mentre McLellan, dopo essersi piazzato quarto nel Campionato Europeo EMX250 del 2022, &egrave; passato alla MX2 in questa stagione, mettendosi in mostra verso fine stagione, centrando un 5&deg; posto in Svezia e sfiorando la vittoria della gara di qualifica a Maggiora, dopo aver sofferto un infortunio ad inizio anno, chiudendo 13&deg;.  Dopo un anno in MX2 con Honda &egrave; uno dei due piloti che porter&agrave; in gara la nuova Triumph       

Il duo compone la squadra del marchio inglese che far&agrave; il suo debutto in gara nel Campionato del Mondo FIM di MX2

MX2: Haarup e McLellan con Triumph nel 2024

        Dopo le anticipazioni sull'ingresso di Ducati in MXGP nel 2025, ecco la livrea ufficiale di Triumph in gara per il 2024. Bella &egrave; oggettivamente bella, per sapere se andr&agrave; anche forte, bisogner&agrave; attendere il primo confronto in pista con la concorrenza e quinti il mese di gennaio, quando la Triumph debutter&agrave; nel primo round del Campionato AMA di Supercross 2024. Per ora ci godiamo le foto e il video che il costruttore inglese ha rilasciato dopo la presentazione al LA Memoria Coliseum, in occasione della Finale del SuperMotocross, quando Ricky Carmichael e Jeff Stanton sono scesi in pista con la nuova moto.  La vista di tre quarti posteriore della nuova 250 del marchio di Hinckley Monster Energy e il 25 di Desalle, ecco la nuova Triumph Il team che si chiamer&agrave; Monster Energy Triumph Racing sar&agrave; gestito dal duo&nbsp; formato da Thierry Chizat-Suzzoni, proprietario della squadra e da Vincent Bereni, team manager. Insieme, la coppia ha contribuito a guidare numerosi piloti verso il successo con Kawasaki, vincendo non meno di 80 GP nel Campionato mondiale FIM Motocross. Thierry e Vince stanno canalizzando la loro passione, desiderio e competenza tecnica in Monster Energy Triumph Racing, lavorando a fianco degli ingegneri Triumph della sede di Hinckley, nel Regno Unito, e del team corse statunitense. La presentazione della moto da corsa di MX2 presenta il numero 25 del collaudatore Cl&eacute;ment Desalle.  Un dettaglio della nuova Triumph 250 che esordir&agrave; nel 2024, equipaggiata di sospensioni Kayaba         

Le prime immagini della Triumph che debutter&agrave; in MX2 nel 2024 hanno svelato la livrea della 250 quattro tempi con la quale il marchio inglese esordir&agrave; nel motocross

Motocross: presentata la nuova Triumph

        Quello tra Harry Truelove e la Triumph Street Triple 765 del team PTR &egrave; stato un amore che non &egrave; mai realmente sbocciato. Nonostante un inizio di stagione incoraggiante a Phillip Island in cui ha immediatamente centrato la zona punti, il pilota dagli ottimi trascorsi nella British Supersport (dove ha lottato per il titolo lo scorso anno) ha faticato pi&ugrave; del previsto a farsi largo nelle posizioni di alta classifica del mondiale SSP, rimediando anche un problema fisico con la caduta di Donington Park che ha complicato ulteriormente il tutto. La compagine capitanata da Simon Buckmaster l'aveva gi&agrave; sostituito con Ondrej Vostatek in occasione del round di Most a fine luglio, a cui Truelove non era riuscito a partecipare proprio a causa di alcune noie fisiche, ma le due parti sono arrivate alla decisione di separare consensualmente le proprie strade. Ad affiancare Niki Tuuli negli ultimi round della stagione sar&agrave; proprio Vostatek, mentre il britannico dovrebbe tornare nel paddock del BSB. Moto2: Marcos Ramirez torna in American Racing al Red Bull Ring Truelove: &ldquo;Il feeling con la Triumph non &egrave; mai migliorato&rdquo;  &ldquo;E' stato un anno veramente complicato per me. Sia io che il team PTR abbiamo lavorato molto e ci siamo impegnati duramente per migliorare il mio feeling con la Triumph, ma non ci siamo riusciti&rdquo;, ha spiegato Harry Truelove senza tanti giri di parole. &ldquo;Per questo, abbiamo deciso di separarci e di non disputare insieme la seconda parte di stagione, ma ci tengo comunque a ringraziare Simon Buckmaster e tutto il team per questa opportunit&agrave;&rdquo;. GP Austria, occhio a KTM: al Red Bull Ring gioca in casa       

Il pilota britannico e la squadra capitanata da Buckmaster hanno deciso di separare le proprie strade durante la pausa estiva del mondiale Supersport

SSP: divorzio consensuale tra Harry Truelove e il team PTR Triumph

        Ottime notizie per Triumph, altrettanto ottime per la classe Moto2. Il Marchio di Hinckley, Dorna e FIM hanno ratificato un accordo cominciato proficuamente nel 2019, a Silverstone prolungata almeno sino al 2029. Il tre cilindri britannico, apprezzato per doti di potenza, coppia e fruibilit&agrave;, verr&agrave; fornito a ogni team iscritto, nella garanzia di relativo sviluppo a parti meccaniche e previa evoluzione della scatola cambio. A beneficiarne, di conseguenza. &egrave; il modello di serie Street Triple 765. Gran Premio Gran Bretagna: ecco a voi Silverstone Triumph e Moto2: partnership sempre pi&ugrave; forte e... mondiale Come scrivevamo, premesse e promesse collimano nello stesso punto: gli ingegneri della Casa continuano a lavorare sull'unit&agrave; usata nel Motomondiale, ponendo particolare attenzione a rapporto di compressione, pressione dei cilindri e, dal 2025, l'introduzione di un nuovo cambio, frutto dei tanti chilometri macinati in pista quest'anno. La soddisfazione di Steve Sargent &egrave; comprensibile: "I nostri motori si stanno rivelando sempre pi&ugrave; performanti e veloci" le parole del Capo Progetto Triumph Motorcycle "infatti, di stagione in stagione abbiamo registrato costanti miglioramenti in termini di potenza, velocit&agrave; e affidabilit&agrave;. I tempi sul giro crollano, le gare sono pi&ugrave; serrate e, con l'introduzione di rapporti delle marce espressamente dedicate, il nostro sviluppo andr&agrave; ulteriormente avanti". Anche Carlos Ezpeleta &egrave; contento: "La nostra collaborazione nei primi cinque anni &egrave; un vero successo" l'affermazione del Direttore Sportivo Dorna "per grandi corse, record registrati su molte piste e garanzia di affidabilit&agrave; e performance. La Moto2 costituisce il giusto step tra Moto3 e MotoGP, perci&ograve; siamo felici di poter condividere un ulteriore lustro dal 2024 al 2029 assieme".        

La Casa di Hinckley svilupper&agrave; il propulsore dedicato alla middle class, apportando importanti novit&agrave; a un cambio ulteriormente corsaiolo

Triumph rinnova in Moto2: tre cilindri inglesi per tutti sino al 2029

        Ricky Carmichael, testimonial di Triumph ci accompagna nella &ldquo;restricted area&rdquo; del costruttore inglese dove stanno prendendo forma le nuove moto da cross che saranno impiegate nel Campionato del Mondo FIM e nelle gare americane dalla prossima stagione.&nbsp;        

Dopo tanti annunci finalmente la casa costruttrice inglese che entrer&agrave; nel Mondiale di Motocross e nel Supercross dal 2024 svela i primi dettagli della nuovissima moto da cross.

Motocross: Ricky Carmichael svela il telaio della Triumph

        Nonostante un po' di sfortuna in pi&ugrave; rispetto al previsto, quest'anno il marchio Triumph sta investendo nel mondiale Supersport in maniera semi-ufficiale puntando alle posizioni di vertice con il team PTR di Simon Buckmaster. Il pilota di punta &egrave; chiaramente Niki Tuuli, che al di l&agrave; dell'infortunio di Imola si &egrave; ritrovato spesso a ridosso delle posizioni di vertice, mentre dall'altro lato del box c'&egrave; l'emergente britannico Harry Truelove. SBK: operazione in vista, niente round di Most per Bradley Ray Ritorno al mondiale per Vostatek  Oltre a quelle dei due piloti titolari, in occasione del round della Repubblica Ceca in programma il prossimo weekend sul tracciato di Most, il team schierer&agrave; una terza Street Triple 765 RS affidandola al talento locale Ondrej Vostatek, che far&agrave; cos&igrave; il proprio ritorno nella serie iridata. Il giovane ceco, appena diciottenne, ha infatti gareggiato per tutta la passata stagione nel mondiale ottenendo anche diverse Top 10 con la Yamaha dell'MS Racing e vanta un titolo di vice campione europeo Stock 600 conquistato un paio di anni fa nel FIM JuniorGP. Quest'anno &egrave; impegnato nella classe SSP dell'ESBK (campionato spagnolo) e ha gi&agrave; dei podi all'attivo, ma la wild card &ldquo;in casa&rdquo; rappresenter&agrave; la sfida pi&ugrave; importante di questo 2023, con anche la possibilit&agrave; di effettuarne altre da qui a fine stagione. Ritorno al CIV: Dod&ograve; Boggio al via del round di Misano con Bucci Moto Vostatek: &ldquo;Ho gi&agrave; provato la Triumph, mi sento bene in sella&rdquo;  &ldquo;Ovviamente sono molto contento di poter correre nel mondiale con la Triumph del team PTR, specialmente sul mio circuito di casa&rdquo;, ha detto il giovane pilota di Praga. &ldquo;Ho gi&agrave; avuto la possibilit&agrave; di effettuare un test con la Street Triple 765 RS proprio qui a Most e mi sono sentito a mio agio in sella, pur dovendo chiaramente abituarmi al comportamento del tre cilindri. Sono molto motivato e dar&agrave; certamente il massimo per ottenere buoni risultati&rdquo;. BSB 2024: arriva la classe Sportbike Championship per le bicilindriche       

Oltre ai titolari Tuuli e Truelove, il team PTR schierer&agrave; una terza Street Triple 765 RS nell'appuntamento ceco, affidata al rientrante Vostatek

SSP, Triumph punta in alto: tre moto in griglia nel round di Most

        Tegola in casa Triumph: dopo la brutta caduta di Gara 1 che ha causato l'esposizione della bandiera rossa e la conclusione anticipata della corsa vinta da Stefano Manzi, Niki Tuuli &egrave; stato dichiarato unfit per la corsa domenicale per via della distorsione del polso destro e di varie contusioni che non gli hanno permesso di salire in sella alla tre cilindri britannica. Il team PTR &egrave; quindi al via della seconda manche con il solo Harry Truelove. SSP Imola, Caricasulo: "Le decisioni della direzione gra sono incomprensibili" Tuuli: &ldquo;Mi dispiace, ma vista la dinamica dell'incidente...&rdquo;  Il pilota finlandese ci ha spiegato l'accaduto: &ldquo;Purtroppo, all'ingresso della Variante Bassa mi &egrave; entrata la folle e, pur rimettendo immediatamente la prima, non sono riuscito a tenere la moto e sono caduto. Mi dispiace per l'infortunio al braccio, ma visto che Huertas e De Rosa hanno rischiato di investirmi, direi che va bene cos&igrave; e torneremo pi&ugrave; forti di prima&rdquo;. &ldquo;Il rammarico &egrave; ancora pi&ugrave; grande pensando che mi stavo giocando le posizioni di alta classifica e che adoro il tracciato di Imola. Siamo stati competitivi per tutto il weekend e la Triumph &egrave; davvero veloce, ma stiamo migliorando le nostre prestazioni in maniera costante, perci&ograve; spero di essere altrettanto veloce anche nei prossimi round&rdquo;, conclude Niki s&igrave; dispiaciuto, ma gi&agrave; pronto a tornare in azione. SBK Imola, Bautista: "Vinco perch&eacute; ho tutto sotto controllo"       

Il filandese del team PTR ha chiuso anzitempo il weekend a causa dell'infortunio al braccio rimediato in Gara 1: &ldquo;Mi dispiace, ma vista la dinamica va bene cos&igrave;&rdquo;

SSP, Tuuli unfit per Gara 2: “Peccato, la Triumph a Imola è competitiva”

        Come di consueto, la stagione motociclistica su pista del panorama americano inizier&agrave; anche quest'anno con l'evento pi&ugrave; importante e prestigioso in assoluto, ovvero la 200 Miglia di Daytona. Quella di quest'anno (in programma dal 9 all'11 marzo) sar&agrave; l'81esima edizione della corsa sul tracciato della Florida, che vedr&agrave; in griglia ben 51 piloti provenienti da 16 Paesi diversi e 6 diverse Case coinvolte grazie al regolamento Supersport Next Generation in linea con quello adottato anche nel mondiale di categoria. MotoAmerica, calendario 2023: date, orari TV, dove vederlo Paasch a caccia del terzo trionfo consecutivo a Daytona  Gi&agrave; vincitore sia nell'edizione 2021 che in quella dello scorso anno, il favorito numero uno sar&agrave; ancora una volta Brandon Paasch. Giovane ma gi&agrave; esperto e dai trascorsi internazionali, il pilota statunitense prover&agrave; a conquistare il terzo sigillo consecutivo correndo nuovamente con la Triumph Street Triple RS del team TOBC Racing. Uno dei principali avversari del bi-campione in carica sar&agrave; il suo compagno di box, ovvero Danny Eslick, il quale ha gi&agrave; vinto tre volte a Daytona (nel 2014, nel 2017 e nel 2018) e potr&agrave; contare sul medesimo supporto tecnico di Paasch. Impossibile poi non menzionare Josh Herrin, campione del MotoAmerica Supersport 2022, il quale sar&agrave; in gara con una delle due Ducati Panigale V2 schierata dal team Warhorse HSBK e avr&agrave; come compagno di squadra un debuttante di lusso quale lo spagnolo Xavi For&egrave;s. CIV: l'AC Racing Team svela i piani 2023 per Moto3 e PreMoto3 Gli altri sicuri pretendenti alla vittoria della Daytona 200  Come sempre, saranno tanti i piloti in grado di lottare per le posizioni di vertice nei banking di Daytona; tra questi, &egrave; impossibile non annoverare l'esperto Josh Hayes, cos&igrave; come Sheridan Morais, gi&agrave; a podio lo scorso anno e protagonista anche al GP di Macau. Arriveranno anche grandi nomi direttamente dalla Superbike, tra cui spiccano quello del sudafricano Cameron Petersen e quelli di PJ Jacobsen e James May, entrambi dai trascorsi mondiali. Parlando delle moto, la pi&ugrave; gettonata sar&agrave; come di consueto la Yamaha R6, scelta da ben ventiquattro piloti. Seguono Suzuki e Kawasaki con nove, Ducati con sei e Triumph con due. Infine, in gara vedremo una sola MV Agusta F3, che verr&agrave; guidata dal brasiliano Danilo Lewis in un'edizione che, almeno sulla carta, si preannuncia imperdibile. Tourist Trophy: Smith all'esordio nell'edizione 2023 con il TC Racing       

Il prossimo weekend si svolger&agrave; l'81esima edizione della prestigiosa corsa sul tracciato della Florida, con il pilota Triumph a caccia del tris e grandi nomi presenti

Sono 51 i piloti al via della Daytona 200: parte la caccia a Brandon Paasch

Ben ventidue centauri e sei Case differenti impegnate: ecco la griglia completa del Mondiale Supersport, che si ingrandirà ulteriormente con l'arrivo in Europa

SSP: la griglia completa dei piloti per la stagione 2023

        Quando una Casa sceglie un luna park come le strade dell&rsquo;Algarve, in Portogallo, per far testare un nuovo modello alla stampa specializzata, da un lato &egrave; evidentemente sicura del fatto suo; dall&rsquo;altro, se la va un po&rsquo; a cercare: un misto tecnico, con ogni genere di curva, passaggio veloce e saliscendi, in cui le magagne vengono subito a galla. Insomma, nessuna possibilit&agrave; di barare - una ciclistica non a punto? Un&rsquo;erogazione inconsistente? - bastano una manciata di chilometri e tutto viene subito a galla. Ma facciamo un passo indietro e procediamo con ordine. Honda Fireblade day a Misano &nbsp; Linee filanti   Non si pu&ograve; parlare della nuova Triumph Tiger Sport 660, senza citare uno dei modelli di maggior successo dello scorso anno, la cugina naked Trident 660 con cui condivide gran parte della dotazione tecnica; ovviamente, reinterpretata in chiave crossover stradale. Lo scopo: esaltare al massimo il fattore versatilit&agrave; e puntare forte (ancora una volta) sulla personalit&agrave; unica del motore a 3 cilindri; ma anche su una ciclistica semplice e ben a punto, e su una dotazione tecnica che la pone un gradino pi&ugrave; in alto rispetto alla concorrenza diretta, senza per&ograve; andare a incidere (o comunque non troppo) sui costi: il prezzo parte da 8.995 Euro. Il design convince al primo sguardo. Non &egrave; una questione di bacchetta magica, ma di coerenza con un&rsquo;identit&agrave; di brand fatta da sempre di buon gusto e belle moto. Che si tratti di un dettaglio stilistico inedito, di armonia delle forme o di elegante aggressivit&agrave;, &egrave; davvero difficile che dietro alle vetrine delle concessionarie della Casa inglese spunti un modello poco accattivante. Persino in un segmento in cui l&rsquo;emozionalit&agrave;, in genere, cede il passo alla funzionalit&agrave; e all&rsquo;esperienza d&rsquo;uso. In particolare, piace l&rsquo;aggressivo frontale, che &ldquo;maschera&rdquo; alla perfezione l&rsquo;ampio plexiglas, inglobandolo in un abile gioco di tagli netti e linee pi&ugrave; morbide. Il retrotreno filante, lo scarico sotto al motore e il layout pulito e libero da eccessi stilistici, fanno il resto, donando all&rsquo;insieme una piacevole sensazione di dinamicit&agrave;. Pregevoli anche alcune soluzioni, come ad esempio gli attacchi per le valigie laterali integrati nel codino, che non &ldquo;sporcano&rdquo; l&rsquo;estetica neanche in modalit&agrave; viaggio. Per quanto riguarda gli elementi tecnici di rilievo, la prima menzione va sicuramente al tre cilindri da 660 cm3, 81 cavalli a 10,250 giri/ min e 64 Nm di coppia a 6,250 giri/ min. Una garanzia in termini di resa e piacere di guida, con una personalit&agrave; operativa lunga quanto l&rsquo;intera scala del contagiri. La ciclistica, anche per tenere sotto controllo i costi di produzione, sceglie la strada della concretezza senza fuochi d&rsquo;artificio: le sospensioni sono Showa (la forcella non &egrave; regolabile; in compenso, c&rsquo;&egrave; un pratico comando remoto sotto la sella per settare il precarico del mono); l&rsquo;impianto frenante &egrave; Nissin, con pinze a due pistoncini all&rsquo;anteriore, che mordono una coppia di dischi flottanti; cerchi da 17&rsquo;&rsquo;, pneumatici Michelin Road 5 di primo equipaggiamento, serbatoio da 17,2 litri e un peso in ordine di marcia di 206 kg, sono altri dati da evidenziare. &nbsp; Tecnologica   Dove la Tiger Sport 660 fa la differenza &egrave; sulla tecnologia a bordo, con una dotazione difficilmente riscontrabile all&rsquo;interno del segmento: due modalit&agrave; di guida (Road e Rain), traction control (disattivabile), ABS, acceleratore ride-by-wire, frizione servoassistita antisaltellamento, immobilizer, strumentazione TFT a colori, completa e gi&agrave; predisposta per il sistema &ldquo;My Triumph Connectivity&rdquo; (optional). Le luci sono a LED e gli indicatori di direzione hanno la disattivazione automatica. Brava Triumph! Il cruise control sarebbe stato la ciliegina sulla torta. Una volta in sella si comprende subito come la versatilit&agrave;, su una moto, non sia un concetto astratto ma una formula precisa che passa, innanzitutto, attraverso la capacit&agrave; di far sentire il pilota a suo agio in ogni situazione. Una formula che i tecnici di Hinckley hanno mostrato di conoscere alla perfezione. Senza girarci attorno, questa Tiger &egrave; comoda, facile, accogliente per piloti di tutte le taglie. Votata al massimo controllo, sia alla guida che in manovra. Il cupolino regolabile in altezza, pur non coprendo completamente il busto (le spalle rimangono esposte) risulta efficace e funzionale: anche in velocit&agrave;, non si innescano vortici aerodinamici nella zona del casco. Quasi inavvertibile, poi, &egrave; la frequenza delle vibrazioni, caratteristica che piacer&agrave; a chi trascorre lunghe giornate in moto. Soltanto la porzione di sella riservata al passeggero (nonostante le pratiche maniglie integrate) appare un po&rsquo; risicata, soprattutto se si pensa all&rsquo;utilizzo &ldquo;travel&rdquo; in coppia. Altri piccoli nei: la posizione della strumentazione un po&rsquo; troppo bassa e distante (inoltre il cavo della frizione interferisce parzialmente con la visuale), il tappo della benzina che non sta in piedi da solo quando lo si apre per il rifornimento, e la leva della frizione non regolabile (lo &egrave;, invece, quella del freno). &nbsp; Una moto agile   La Tiger, per&ograve;, &egrave; anche un mezzo con cui divertirsi&hellip; e di brutto. Sar&agrave; l&rsquo;erogazione del 3 cilindri. Sar&agrave; la posizione di guida - col busto eretto e il manubrio largo che diventa una leva micidiale nel misto - ma strapazzare l&rsquo;inglesina tra le curve &egrave; un giochino super gratificante. Insomma, se vuoi ci vai soltanto a spasso; ma quando capitano, sa gestire bene anche i raptus teppistici. Anzi, li istiga proprio. Colpa del motore, sempre tonico e ben supportato da una rapportatura &ldquo;furba&rdquo; del cambio (per altro ottimo), capace di piacevoli fiondate in avanti tutte le volte che si spalanca il gas - in ottica viaggio, per&ograve;, una sesta pi&ugrave; &ldquo;lunga&rdquo; avrebbe giovato - e di una ciclistica sempre agile e confidente. Per quanto riguarda le modalit&agrave; di guida, Rain (che rende l&rsquo;erogazione pi&ugrave; morbida) ha senso soltanto su fondi molto viscidi, o appunto, quando piove. Promosso, invece, il traction control (disinseribile), che fa sentire la sua presenza, ma in maniera tutto sommato discreta. Buona anche la frenata: fa ci&ograve; che deve (digerendo persino gli &ldquo;strapazzi da tester&rdquo;) con discreto mordente e modulabilit&agrave;. Adeguate all&rsquo;utilizzo crosSopra, il pomello tramite il quale si pu&ograve; variare il precarico della molla dell&rsquo;ammortizzatore. Sotto, la pedana destra, ben fatta. Negli ultimi anni, la Triumph ha compiuto un passo avanti a livello di finiture dei componenti. sover le sospensioni, con un setting votato sicuramente al comfort (in particolare la forcella) ma comunque efficace. Il giudizio finale, al di l&agrave; del classico esame &ldquo;voce per voce&rdquo;, non pu&ograve; comunque prescindere dalle belle sensazioni provate nei 250 km di curve sulle strade &ldquo;playmobil&rdquo; dell&rsquo;Algarve: la Tiger Sport 660 &egrave; agile, concreta, spigliata e con un cuore d&rsquo;oro; rigorosa come difficilmente sono rigorose le moto della sua categoria. Una media &ldquo;sopra la media&rdquo;, studiata nei minimi particolari per sferrare un attacco micidiale al segmento delle crossover votate esclusivamente all&rsquo;uso stradale, sotto i 900 cm&sup3;. Polini presenta il nuovo variatore Hi-Speed       

Confort migliorato, ma la guidabilit&agrave; &egrave; rimasta la stessa assicurando divertimento su qualsiasi tipo di percorso

The Test: la prova della Triumph Tiger Sport 660

        Il nuovo Triumph Racing Team con base negli Stati Uniti si fonda su una nuova partnership instaurata con Bobby Hewitt, e schierer&agrave; due moto nella categoria MX 250cc 4-tempi a partire dall&rsquo;edizione 2024 del SuperMotocross World Championship (West and East Coast), a cui seguir&agrave; nel 2025 l&rsquo;esordio nella classe 450cc. Il team verr&agrave; ufficialmente supportato dal Design and Engineering department interno di Triumph Motorcycles, responsabile per le progettazione e lo sviluppo di telaio e powertrain della nuova gamma MX ed Enduro che si trova in una avanzata fase di testing sul campo.  Il gruppo dirigenziale Triumph con Carmichel e i verticci della nuova struttura americana Ricerca e sviluppo in UK, in America una nuova struttura racing La divisione Triumph Racing &egrave; situata presso il Global Headquarter di Triumph Motorcycles ad Hinckley, in UK, che&nbsp; ospita le attivit&agrave; direzionali, di ricerca e sviluppo, design, ingegnerizzazione e prototipazione, mentre la struttura dedicata al SuperMotocross World Championship saranno localizzata in una nuova facility allo stato dell&rsquo;arte, in US.&nbsp;Triumph Racing ha recentemente ufficializzato la partecipazione al FIM Motocross World Championship tramite un team factory guidato da Thierry Chizat-Suzzoni, attualmente impegnato nella preparazione dei campionati MX2 250cc dal 2024 e MXGP 450 cc dal 2025.&nbsp;  Il logo scelto da Triumph Racing per l'avventura nel Supermotocross Carmichael: "E&rsquo; una grande notizia" Bobby Hewitt - Triumph Racing Team Owner (SuperMotocross World Championship and US Amateur MX):&nbsp;"Ho sempre pensato che prima o poi sarei tornato nell&rsquo;ambiente delle competizioni ma poterlo fare a supporto di un brand iconico come Triumph e con l&rsquo;obiettivo di creare la nuova struttura Triumph Racing in US &egrave; un&rsquo;opportunit&agrave; che non potevo neppure immaginare. Triumph Motorcycles &egrave; stata una presenza costante nella mia famiglia e il fatto che ora abbiano deciso di esordire in modo cos&igrave; strategico e professionale nel mondo delle competizioni offroad &egrave; uno stimolo per il nostro sport in generale e per la crescita in particolare negli Stati Uniti. Mi ritengo estremamente fortunato per il fatto di avere nuovamente al mio fianco Scuba (Steve Westfall) e di poter contare sull&rsquo;esperienza di Dave (Dave Arnold) e Dudley (Dudley Cramond). Sono onorato di poter collaborare con il team di Hinckley e non vedo l&rsquo;ora che arrivi il 2024 per lanciare nel Campionato la nuova squadra.&rdquo; Ricky Carmichael - Global Off-Road Ambassador, Triumph: &nbsp;&ldquo;E&rsquo; una grande notizia. La storia di successo di Bobby parla per lui! Il team che ha assemblato sta gi&agrave; lavorando insieme ai tecnici di Hinckley, ci troviamo ormai nelle ultime fasi dello sviluppo. Si tratta di alcuni dei professionisti pi&ugrave; seri e affermati che puoi incontrare nei paddock, con una reputazione che conferma la convinzione e l&rsquo;impegno di Triumph. Faccio fin da subito gli auguri a Bobby e a tutto il team in vista dell&rsquo;esordio nel Campionato dal 2024.&rdquo;  da sx: Ivan Cervantes e Ricky Carmichael sono i due ambassador scelti da Triumph nell'offroad Jeremy Appleton - Global Racing Manager, Triumph: &nbsp;&ldquo;Il nostro ingresso nel Monster Energy AMA SuperMotocross World Championship nel 2024, con un Team Factory supportato in modo ufficiale conferma il nostro impegno a competere ai pi&ugrave; alti livelli nell&rsquo;offroad. Questa nuova avventura al fianco di Bobby, Scuba, e il resto della squadra, la loro esperienza e la competenza che hanno dimostrato, &egrave; sono asset totalmente coerenti con la nostra ambizione di produrre delle motociclette in grado di rivestire un ruolo significativo nella storia del Supercross e del Motocross.&rdquo;       

Triumph Motorcycles parteciper&agrave; al Monster Energy AMA SuperMotocross World Championship a partire dalla stagione 2024, tramite un team supportato a livello ufficiale e che sar&agrave; incaricato di gestire e coordinare tutte le attivit&agrave; del costruttore britannico del mondo MX negli Stati Uniti

SX AMA: arriva Triumph

        Tempo di annunci in casa Triumph: il team PTR di Simon Buckmaster ha reso noto il nome di uno dei piloti che saliranno sulla moto britannica nel Mondiale Supersport 2023. Si tratta di Harry Truelove, 26enne inglese dall'ottimo talento, gi&agrave; grande protagonista della categoria in patria, dove ha chiuso in terza posizione la stagione 2022. Quest'anno, Truelove ha corso con la Yamaha R6 del team Appleyard Macadam Racing nella British Supersport, dove ha ottenuto una vittoria e altri nove piazzamenti a podio, ma ha anche effettuato la sua prima esperienza mondiale. Il pilota del Lincolnshire ha infatti preso parte al round di Donington in veste di wild card, ma ora lo aspetta la sfida pi&ugrave; importante della sua ancora giovane carriera. BSB: Tim Neave successore di Mackenzie nel team McAMS Yamaha Truelove: &ldquo;Sar&agrave; una grande sfida&rdquo;   &ldquo;Approdare al mondiale &egrave; un sogno che diventa realt&agrave;, specialmente avendo la possibilit&agrave; di farlo con una Triumph&rdquo;, ha detto Harry, al settimo cielo per questa grande occasione. &ldquo;Ovviamente, per questo devo rigraziare la mia famiglia per il supporto, ma anche e soprattutto Simon Buckmaster per aver deciso di credere in me dandomi questa fantastica opportunit&agrave;. Sar&agrave; una grande sfida, ma mi preparer&ograve; al meglio e penso di poter ottenere buoni risultati&rdquo;. SSP300, Bruno Ieraci: "Il ritorno al CIV non sar&agrave; un passo indietro"       

Il 26enne, in arrivo dalla British Supersport con ottimi risultati, correr&agrave; nel Mondiale con la moto del team PTR capitanato da Simon Buckmaster

Coppia britannica in SSP: Harry Truelove nuovo pilota Triumph

        La Supersport 2023 si preannuncia piuttosto combattuta, vista in primis l&rsquo;uscita di scena dei due principali protagonisti della stagione appena terminata, ossia Lorenzo Baldassarri e Dominique Aegerter, passati entrambi in Superbike con Yamaha.&nbsp;A desiderare di conquistare il trono lasciato vacante dallo svizzero saranno certamente in tanti, come ad esempio Yari Montella e Stefano Manzi, ancora per&ograve; in attesa di definire con esattezza il proprio futuro. Cambio per Yari, incertezza per Stefano  Montella dal canto suo ha chiuso la stagione in crescendo, con uno splendido successo a Phillip Island utile per alzare le sue quotazioni, tanto che a giorni potrebbe finalmente mettere nero su bianco il proprio 2023, che sar&agrave; con tutta probabilit&agrave; lontano da Kawasaki e dal team Puccetti.&nbsp;Quest&rsquo;ultimo infatti proseguir&agrave; in SSP con il solo Can Oncu, ma potrebbe comunque riservare delle sorprese: la formazione italiana infatti potrebbe supportare una nuova formazione Kawasaki in categoria, ossia il team Vince64 di Vincenzo Scandizzo, impegnato in questo 2022 &ndash; in collaborazione con il Broncos Racing Team &ndash; nel CIV Superbike.&nbsp;Situazione diversa invece per Manzi, ancora in trattativa con il team PTR, con il quale in questa stagione ha colto uno splendido successo a Portimao ed un totale di quattro podi. In caso di mancato accordo &egrave; pronto un piano B, lontano da Triumph, con tempi per&ograve; leggermente pi&ugrave; lunghi. Ricordiamo che la stagione 2023 della Supersport partir&agrave; tra circa tre mesi &ndash; nel weekend del 26 febbraio &ndash; a Phillip Island. Da Ducati a Yamaha: VFT porta Spinelli alla Supersport iridata       

Yari prossimo alla separazione da Puccetti, che potrebbe supportare una nuova formazione. Stefano tra Triumph ed una nuova sfida

SSP: futuro ancora incerto per Manzi e Montella, ma fervono le trattative

Weekend all&rsquo;attacco per Toprak Razgatlioglu, ma Bautista tiene botta e si avvicina al titolo iridato. Round difficile per Rea che, seppur due volte terzo, perde terreno dal leader sulla Ducati. Grande Italia in SSP600 con la vittoria di Manzi su Baldassari e Caricasulo che regala gioie ad Althea

SBK: Bautista si avvicina al titolo, ma Razgatlioglu non molla

        Il palco del Gran Premio delle Nazioni 2022 &egrave; stato scelto dal costruttore inglese, presente anche con il brand ambassador, Ricky Carmichael, per annunciare il programma sportivo che lo vedr&agrave; coinvolto in MX2 dal 2024 e in MXGP dal 2025, con un programma che andr&agrave; avanti almeno fino al 2028. La squadra scelta per lanciare la sfida ai giapponesi e agli austriaci &egrave; quella di Thierry Suzzoni che per anni ha gestito il programma sportivo in motocross di Kawasaki.  Il CEO di Triumph Nick Bloor con Thyerry Suzzoni, team owner della squadra corse inglese       

Il marchio inglese ha annunciato a RedBud il suo ingresso in MX2 e MXGP. La moto sar&agrave; progettata e costruita in Inghilterra

MXGP: l’ingresso di Triumph è ufficiale

        Senso di libert&agrave;, adrenalina, istinto per la guida. La moto &egrave; un&rsquo;emozione complessa. Che tocca il suo apice quando gli elementi di cui &egrave; composta esprimono al massimo la propria forza. Come a Campo Imperatore, in Abruzzo, una delle destinazioni pi&ugrave; leggendarie lungo lo Stivale, che abbiamo voluto vivere in sella alla Triumph Speed Triple RR; mezzo che, proprio dell&rsquo;emozione, fa la sua pi&ugrave; autentica cifra stilistica.  Tra terra e cielo  In effetti, non sono molti i luoghi del pianeta come questo angolo di Centro Italia costantemente sorvegliato dalle cime del Gran Sasso. Una sorta di zona di frontiera, non tra paesi, ma tra terra e cielo. Tra la vegetazione tenace, di montagna, e i territori del sogno, in cui vedute infinite spiccano il volo, proprio come l&rsquo;aquila reale o il falco pellegrino che dominano su queste lande disabitate, in cui l&rsquo;uomo &egrave; tollerato soltanto come ospite. Un universo d&rsquo;alta quota - si passa dai 1.460 metri della val Voltigno, ai 2.138 metri dell&rsquo;Hotel Campo Imperatore - che quando lo raggiungi per la prima volta in moto, hai davvero la sensazione di volare&hellip; decolli, virate e discese in picchiata, proprio come i rapaci a caccia di prede. Le tue, per&ograve;, sono curve, panorami e spazi senza fine, tra i pi&ugrave; incredibili che si possano immaginare. Di percorsi, qui, ce ne sono per tutti i gusti: dalla strada che si arrampica da Assergi, con lunghi tornanti ad ampio raggio, misto veloce, saliscendi e tratti pi&ugrave; &ldquo;stretti&rdquo;, a quella da mozzare il fiato che sale all&rsquo;osservatorio astronomico; fino all&rsquo;affascinante misto stretto che parte da Santo Stefano di Sessanio; oppure la striscia di asfalto che incide, dritta come un fuso, tutta la piana, e dopo i celebri ristori (perfetti per una sosta &ldquo;arrosticino&rdquo;), si trasforma nelle spire di un boa, alla volta del Valico di Capo la Serra, Castel del Monte e Rocca Calascio, con il famoso castello. Un vero parco giochi, perfetto per una cavalcatura di rango come l&rsquo;esplosiva naked inglese. Quando a Hinckley devono progettare una nuova Triple, fanno pi&ugrave; o meno cos&igrave;: prendono uno shaker, ci infilano dentro fascino, cattiveria, lava vulcanica, fulmini, saette, seduzione e dinamite; poi aggiungono un manu brio, una sella, due ruote, l&rsquo;immancabile 3 cilindri, et voil&agrave;&hellip; il gioco &egrave; fatto. Era il 1993, quando la prima generazione di questo modello si affacciava sul mercato; esattamente gli anni in cui lei e il mostro di Bologna sdoganavano il concetto di sportivit&agrave; su strada senza carene.  Sportive on the Road: Ducati Supersport 950 S, l'Abruzzo si tinge di rosso Accelerazioni brutali  Da allora, di acqua sotto i ponti ne &egrave; passata, e sono state numerose le generazioni di Triple che si sono succedute nel tempo; fino a quest&rsquo;ultima incarnazione, la versione pi&ugrave; evoluta e performante di sempre. Discorso valido per la naked standard, ma ancor di pi&ugrave; per questa versione RR, con i semimanubri e il cupolino. Un mezzo sofisticatissimo, che vanta sospensioni semiattive e tanta elettronica, anche di tipo cornering, grazie a una piattaforma inerziale IMU a sei assi. Insomma, una moto moderna, modernissima, fino all&rsquo;ultimo bullone; con un look affilato, originale e fuori dal tempo, che richiama il passato senza per&ograve; scadere nella nostalgia canaglia. E soprattutto, che genera desiderio di possesso da qualunque lato si guardi: plastiche di qualit&agrave;, assemblaggi senza sbavature, preziosi particolari in carbonio, ogni dettaglio &egrave; realizzato con cura maniacale, persino quelli non visibili, come la paratia - in carbonio pure lei - sotto la strumentazione; e poi quel cupolino, a punta di siluro, col faro tondo, che sembra voler infilzare l&rsquo;aria ogni volta che lo scarico ruggisce sotto la spinta del motore. Chi li conosce, i tre cilindri di casa Triumph, sa esattamente di cosa sono capaci: accelerazioni brutali, riprese e allunghi che non finiscono mai. E questo &ldquo;big Three&rdquo; da 1160 cm3 e 180 CV, non fa eccezione. A tenere a bada tanta esuberanza, come accennato, c&rsquo;&egrave; un&rsquo;elettronica di prim&rsquo;ordine, che vanta traction control a 4 livelli, ABS Cornering a 2 livelli, wheelie con trol, e naturalmente le mappe motore. Tutti parametri auto-regolati a seconda della modalit&agrave; di guida selezionata: Rain, Road, Sport, Track e Rider, visualizzate sulla bella strumentazione TFT da 5&rsquo;&rsquo;. Al capitolo elettronica figurano anche l&rsquo;ottimo quickshifter bidirezionale, il sistema di avviamento keyless, il cruise control e i blocchetti retro-illuminati. Detto questo, possono renderla sexy, elegante, raffinata quanto vi pare, ma una Speed rimane sempre una Speed. Una creatura mitologica, mezza tricilindrico, mezza divoratrice di passi, nata per assecondare gli istinti teppistici che si annidano nel polso destro. Una vera distillatrice di sensazioni demoniache, capace di uscire dalle curve - con o senza cordoli, poco importa - con la stessa cattiveria di un pugno sul pungiball. Come durante la salita a Campo Imperatore: un giro di montagne russe senza nessuna possibilit&agrave; - tra brevi rettilinei e staccate assassine - di capire dove finisca una curva e inizi la successiva. Ogni colpo di gas, un giro sul teletrasporto. Piega. Teletrasporto. Piega successi va&hellip; e via cos&igrave;, fino in cima. Insomma, se un giorno la propulsione a curvatura spazio-tempo diventasse realt&agrave;, dovrebbero chiamarla &ldquo;Speed Triple RR&rdquo;. Speed Triple RR, un cavallo di razza  Per quanto riguarda la posizione di guida, scordatevi la &ldquo;solita&rdquo; Triple, questa RR &egrave; tutta un&rsquo;altra bestia: manubri spezzati, busto che si allunga in avanti, avantreno che si sente bene nei bicipiti. Una moto gustosa da guidare, grazie anche all&rsquo;elettronica, che amalgama alla perfezione meccanica e ciclistica; in maniera naturale, mai artificiosa. Il comando del gas ha una risposta dolcissima - nient&rsquo;affatto scontata con 180 mustang selvaggi, pronti al galoppo. La frenata &egrave; rocciosa, ma gestibile. Non da meno sono le sospensioni, che assorbono le imperfezioni con grande efficienza e sostengono la guida sportiva con autorevolezza. Sui tratti pi&ugrave; guidati, la RR convince soprattutto per l&rsquo;avantreno, solido e comunicativo. Ci si fionda in curva come aquile in picchiata, rassicurati da un feeling notevole, che genera una perfetta fusione tra uomo e macchina. Anche perch&eacute;, se il motore sembra collegato direttamente alle sinapsi per quanto &egrave; preciso nella risposta, la ciclistica lo &egrave; altrettanto: tu immagini, lei esegue&hellip; con la sola forza del pensiero. Non &egrave; una moto per tutti, questa RR. Posizione di guida, indole aggressiva, forza bruta in accelerazione, quando i giri salgono nel riding mode pi&ugrave; arrogante, pretendono esperienza. Ma allo stesso tempo, ricambiano con sensazioni uniche, che soltanto un cavallo di razza sa regalare. Il motore spinge come un toro gi&agrave; dai medi regimi, per poi esibirsi in un allungo poderoso e appagante, come un lungo sorso di birra gelata in una calda giornata estiva&hellip; sar&agrave; forse questo il valore di un&rsquo;emozione? Sportive On The Road: la Kawasaki Z900 tra le strade del Lazio       

Un giro da sogno tra gli spettacolari tornati che da Campo Imperatore portano a Castel Del Monte

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