Ben prima dello scoppio della pandemia di Coronavirus, c&#39;era gi&agrave; chi aveva &quot;fatto ritorno alla vita di prima&quot;, quella fatta di moto e gare. Stiamo parlando di Kiara Fontanesi, che aveva fatto il suo ritorno nel mondo delle competizioni, a soli&nbsp;tre mesi dalla nascita della prima figlia. Un momento pieno di emozione, di cui ci aveva parlato prima di disputare la prima tappa del Mondiale, in cui &egrave; riuscita a riassaporare la gioia del podio.  L&#39;intervista   Il suo ritorno sar&agrave; a Matterley Basin, sede del GP Gran Bretagna, il primo round del Women&rsquo;s Motocross World Championship (WMX). E sar&agrave; un ritorno in una veste differente: perch&eacute; dietro al cancelletto (ri)troveremo Kiara Fontanesi dopo un anno di stop durante il quale &egrave; diventata mamma. Ad ammirarla, infatti, ci sar&agrave; la figlia Skyler, nata lo scorso novembre, che sar&agrave; accudita dalla nonna Roberta e da tutta la famiglia sempre pronta a supportare Kiara nella passione che da anni &egrave; diventata un lavoro. Sei volte campionessa del Mondo, con quattro titoli consecutivi - un cammino che soltanto Kiara ha firmato - la ventiseienne parmense dopo questo anno di pausa torna in pista con una motivazione in pi&ugrave; e un desiderio da realizzare: vincere un&nbsp;Mondiale da mamma. Il carattere non le manca e a tre mesi dal parto indosser&agrave; tuta, stivali, casco e guanti con la solita fame di vittorie.&nbsp;  Com&rsquo;&egrave;&nbsp;la tua nuova vita?  &quot;La priorit&agrave; ora va a Skyler ed &egrave; giusto e bello cos&igrave;. Sono cambiati i ritmi e l&rsquo;organizzazione delle mie giornate. Fisicamente sto molto meglio di quello che avrei immaginato, considerando gravidanza, parto e ripresa degli allenamenti. Sto molto meglio rispetto all&rsquo;inizio dell&rsquo;anno scorso e questo per me &egrave; un gran passo avanti. Se ci sono delle belle giornate Skyler viene in pista con me quando mi alleno, altrimenti torno da lei appena finisco&quot;.  Questo 2020 &egrave; decisamente speciale per te.  &quot;Lo considero un grande anno, anche soltanto perch&eacute; &egrave; il primo in cui sono mamma. In pi&ugrave; l&rsquo;essere tornata in moto per me &egrave; una grandissima scommessa e spero che la stagione vada come le precedenti&quot;.   Quando avevi annunciato la gravidanza avevi promesso che dopo il parto saresti subito tornata a correre. Pensi sempre sia la cosa giusta?  &quot;S&igrave;, lo penso ogni giorno di pi&ugrave;. Skyler &egrave; stata una grande motivazione per me. Dal momento in cui &egrave; nata mi sono ritagliata il tempo giusto per riprendermi e instaurare un rapporto tra&nbsp;me e lei. Appena ho avuto l&rsquo;ok per tornare in moto l&rsquo;ho fatto. Questo &egrave; il mio lavoro; &egrave; la mia vita. Come ogni donna, dopo avere avuto un figlio torno a lavorare. Magari &egrave; un po&rsquo; pi&ugrave; difficile perch&eacute; sono tornata in moto a soltanto un mese dal parto, con il Mondiale che parte a tre mesi dalla nascita di mia figlia. &Egrave; una grande impresa riuscire ad arrivare pronti e bisogna pensarla nel modo giusto, avere i nervi saldi. Non &egrave; facile, c&rsquo;&egrave; la stanchezza che chiunque avrebbe dopo mesi di stop, e oltre a quella io ho partorito e devo gestire una neonata. Fortunatamente di notte dorme, per&ograve; &egrave; naturale che richieda energie&quot;.   Effettivamente fare l&rsquo;atleta a questi livelli e la mamma di una neonata &egrave; una bella sfida.  &quot;Sto provando a conciliare tutto nel migliore modo. Tra l&rsquo;altro ho deciso di allattarla. Non ho fatto una figlia per darla in mano a qualcuno che me la crescesse. Sono convinta della mia scelta di tornare in pista e ci voglio riuscire&quot;.   Logisticamente come ti organizzerai? Skyler sar&agrave; sempre con te?  &quot;S&igrave;, sempre. Se non riuscissi a combinare le due cose smetterei, non metterei da parte mia figlia. Con noi ci saranno sempre mia mamma, il mio compagno e ci stiamo organizzando per viaggiare in maniera intelligente, senza disperdere troppe energie. Per esempio tra il primo e il secondo round non torniamo a casa, non avrebbe senso&quot;.  E quest&rsquo;anno avrai forse anche&nbsp;un appuntamento negli Stati Uniti.&nbsp;  &quot;Infatti, c&rsquo;&egrave; in programma di partecipare al trofeo Loretta Lynn. Quel trofeo l&rsquo;ho vinto quando avevo 13 anni e visto che questo &egrave; un po&rsquo; come un nuovo inizio della mia carriera, mi piacerebbe ripartire da dove ho cominciato&quot;.   Con&nbsp;quale spirito affronterai il campionato del Mondo?  &quot;Vista da fuori, si potrebbe dire che arrivarci in una buona condizione fisica per lottare e non fare brutta figura sarebbe gi&agrave; un bel traguardo. Io invece vado in Inghilterra per vincere: fondamentalmente &egrave; gi&agrave; una grande vittoria arrivarci, dall&rsquo;altra il mio carattere mi dice che se arrivo al cancelletto &egrave; per fare bene, non per chiudere seconda&quot;.   Che sensazione &egrave; stata tornare in sella alla moto?   &quot;Dopo essere stata ferma cos&igrave; tanto tempo, provo molto pi&ugrave; divertimento;&nbsp;sono proprio felice&quot;.   Come ti stai allenando in vista del Mondiale?  &quot;Il calendario &egrave; stato anticipato di un mese, quindi ho dovuto cambiare il programma. Prima volevo partire con una base in palestra, ora l&rsquo;abbiamo dovuta eliminare e mi concentro sull&rsquo;andare in moto. Sto recuperando le tante ore che avevo perso in sella, per quanto possibile. E cerco anche di riposare, magari un giorno o due alla settimana&raquo;. Secondo te che situazione troverai in pista con le avversarie? &laquo;Io sono molto contenta di tornare, &egrave; una grande scommessa, contro rivali che sono tutte pi&ugrave; giovani di me. L&rsquo;et&agrave; pu&ograve; iniziare anche a fare la differenza, per di pi&ugrave; dopo esser diventata mamma. Secondo me pensano che non sar&ograve; nelle migliori condizioni possibili e che non sar&ograve; pronta, ma noi vogliamo puntare su questo e cerchiamo di arrivare il pi&ugrave; pronti possibile&quot;.&nbsp;    Due anni fa, dicesti che per chiudere al meglio la tua carriera sportiva volevi arrivare a conquistare otto titoli, come il tuo numero.   &quot;Se dovessi vincerne un altro, arriverei a sette, e a sette non ci si pu&ograve; fermare. Con otto titoli chiuderei in bellezza!&quot;.   Quali altri obiettivi ti poni?  &quot;Sicuramente vorrei vincere un Mondiale da mamma, e poi un domani diventare mamma un&rsquo;altra volta. Non voglio che Skyler resti figlia unica&quot;.   Come hai vissuto quest&rsquo;anno lontano dalle corse?  &quot;Onestamente sono stata molto, molto bene. In tanti mi hanno chiesto se mi mancassero la moto e l&rsquo;ambiente ma in realt&agrave; fermarsi &egrave; stata la migliore medicina per me. Non stavo bene a&nbsp;livello fisico ed ero molto stanca fisicamente e mentalmente. Un anno lontano da tutto mi ha rigenerata. Ho fatto cose che non ho mai fatto in vita mia, come stare al mare con i miei nonni due mesi in Sardegna, stare sul divano a guardare la TV, allenarmi per piacere e non perch&eacute; lo dovevo fare. Oltre ad aver avuto una gravidanza splendida ho avuto il tempo di godermi quello che prima non riuscivo a godermi&quot;.  C&rsquo;&egrave;&nbsp;una cosa che ti &egrave; mancata?  &quot;Nulla. L&rsquo;unica cosa che non ho fatto &egrave; andare alle gare e correre in moto&quot;.   Quindi cosa ti ha spinto a tornare subito in pista?   &quot;&Egrave; un po&rsquo; un controsenso, lo so! Mi&nbsp;piace assolutamente andare in moto, ma dopo dieci stagioni consecutive di Mondiale, che ho svolto con la giusta determinazione, facevo sempre e soltanto quello e pensavo sempre e soltanto a quello, senza mai scollegare il cervello. Ero arrivata a un punto in cui avevo fatto il pieno. Dovevo per forza &#39;disintossicarmi&#39;, pur avendo la voglia di continuare a correre. Mi sono fermata un anno, non stavo smettendo per sempre, e sapevo che avevo voglia di tornare, ma era giusto riposarsi e rigenerarsi. Cos&igrave; torno pi&ugrave; carica di prima&quot;.  Da cosa deriva il nome Skyler?  &quot;Mi sono sempre piaciuti i nomi particolari e avrei voluto darle un nome abbastanza raro. Skyler mi piace molto, e se anche un giorno lo abbreviassimo&nbsp;sarebbe &#39;Sky&#39; che mi piace comunque tantissimo&quot;.  In futuro pensi di farla salire in sella a una moto?  &quot;Credo sia inevitabile, anche se non la forzer&ograve; mai. Da una parte mi potrebbe piacere, vorrei che ripercorresse la mia strada; dall&rsquo;altra sono qui che spingo in un&rsquo;altra direzione. Mi piacerebbe molto che fosse una sportiva ma vorrei che avesse la stessa grande determinazione che ho usato io nella mia strada, dando sempre il giusto peso alle cose. Se dovessi scegliere, punterei sullo sci. Nessuno ci crede, ma faccio il tifo per lo sci!&quot;.  Lo scorso anno hai fondato anche la tua scuola di formazione KF8 MX Racing, che a breve partir&agrave; attivamente. Di cosa si tratta?  &quot;&Egrave; una scuola che abbiamo ideato non soltanto per il Motocross ed &egrave; aperta a tutti anche se abbiamo dato molto spazio al femminile. Si tratta di una&nbsp;struttura completa a 360 gradi, dalla preparazione fisica a quella mentale, con il reparto di mental training supportato dalla Formula Medicine. Nasce dall&rsquo;idea del Motocross, ma un domani vorremmo ampliarci per essere un&rsquo;accademia di formazione per atleti di vario genere&quot;.   Quale sar&agrave; il tuo contributo?   &quot;Finch&eacute; sar&ograve; in attivit&agrave; far&ograve; fatica a contribuire al 100%. Ora partiremo con dei camp, quindi ci saranno giornate in pista e compatibilmente con il calendario gare ci sar&ograve; in quanto istruttore e tecnico. Quando smetter&ograve; di correre a livello agonistico invece mi potr&ograve; dedicare molto di pi&ugrave;&quot;.  MX femminile, Fontanesi: &ldquo;Dobbiamo lavorare sullo start&rdquo; 

La ventiseienne parmense &egrave; tornata nel Mondiale a tre mesi dalla nascita della figlia Skyler e ora sogna un titolo da mamma

Kiara Fontanesi:&nbsp;&ldquo;Essere tornata in moto &egrave; una grande scommessa&rdquo;

Coronavirus e isolamento continuano, ad oggi, ad essere le due parole che pi&ugrave; frequentemente sentiamo durante la giornata. Per questo, abbiamo deciso di chiedere ai piloti di motociclismo come stanno affrontando questo particolare momento che vede tutte le varie gare dei campionati rimandate a data da destinarsi.  Ad arricchire la nostra rubrica &ldquo;Storie di Quarantena&rdquo; con il suo contributo, &egrave; stata anche la sei volte Campionessa Mondiale di Motocross femminile Kiara Fontanesi che da Parma, la citt&agrave; in cui vive con il compagno e la piccola Skyler, nata il 26 novembre 2019, ci ha raccontato il suo isolamento.  &ldquo;C&#39;&egrave; per tutti la paura&rdquo;   &ldquo;Stiamo cercando di vivere questa situazione il pi&ugrave; positivamente possibile - ha spiegato Kiara - anche se non &egrave; affatto facile, perch&eacute;, allenamenti a parte che secondo me ad oggi sono il problema minore c&rsquo;&egrave; per tutti la paura&rdquo;.  Kiara spiega quindi la situazione a Parma, molto complicata cos&igrave; come in gran parte del nord Italia: &ldquo;Non solo in tutta Italia ma a Parma dove vivo, - ha proseguito - cos&igrave; come in altre zone pi&ugrave; colpite, la gente che muore ogni giorno &egrave; veramente tanta. Sono morte anche molte persone che conosciamo&nbsp;per cui la paura c&rsquo;&egrave; ed &egrave; pi&ugrave; di quello che ci aspettavamo.&rdquo;  Gli allenamenti proseguono   La Fontanesi, insieme alle altre colleghe del WMXGP, quest&rsquo;anno &egrave; riuscita a disputare le prime due gare della stagione portando a casa un terzo posto a Matterley Basin e un secondo posto in Olanda. Adesso, lo stop forzato causa coronavirus ha visto lo slittamento di quelle che avrebbero dovuto essere le prossime tappe, ma per i piloti, l&rsquo;allenamento non pu&ograve; di certo fermarsi: &ldquo;In questo momento noi siamo tutti a casa, -ha concluso Kiara - io mi alleno qui facendo solo ed esclusivamente attivit&agrave; fisica, ovviamente in moto non ci sto andando e reputo una scelta intelligente non andarci fino a quando la situazione ospedali sar&agrave; migliorata oltre alle regole che permetteranno di potersi spostare. Quindi in questo momento mi tengo allenata dal punto di vista fisico e aspettiamo per capire un attimo come si evolver&agrave; la situazione&rdquo;.  #IoRestoACasa hot per Melandri e Fabrizio - FOTO 

La sei volte Campionessa mondiale di cross ci ha raccontato i suoi giorni in isolamento forzato allenandosi da casa ma senza mai guidare la moto

Kiara Fontanesi: &ldquo;Non andare in moto &egrave; una scelta intelligente&rdquo;

La quarantena forzata a causa del coronavirus, costringe tutti ma proprio tutti a restare a casa, anche i piloti delle varie categorie motociclistiche che in questo periodo avrebbero dovuto gareggiare, dopo una preparazione atletica e mentale andata avanti per tutto l&rsquo;inverno.  &ldquo;Situazione difficile&rdquo;   Tra questi c&rsquo;&egrave; la bergamasca Francesca Nocera, pilota del team Ghidinelli Racing e atleta del Gruppo sportivo Fiamme Oro della Polizia di Stato: &rdquo;Come ben sapete - racconta Francesca che abbiamo raggiunto telefonicamente - a Bergamo la situazione &egrave; davvero complicata. Quindi stare a casa, in isolamento, fino a che la situazione non si sia calmata, credo che sia la cosa pi&ugrave; sensata da fare, per noi atleti e non solo. In questo momento la priorit&agrave; dovrebbe essere la salute&rdquo;.  Francesca parla quindi delle gare che avrebbe dovuto affrontare quest&rsquo;anno, sia nel Campionato italiano di Motocross, ma anche le tappe italiane del Mondiale WMXGP, che si augura potranno tornare a svolgersi regolarmente non appena tutto sar&agrave; finito: &rdquo;Le gare del Campionato italiano - prosegue - non sappiamo quando riprenderanno, invece il Campionato Mondiale sar&agrave; a luglio. Come per tutte le ragazze, la voglia di tornare a correre &egrave; davvero tanta, ma ripeto, la priorit&agrave; adesso &egrave; sempre e comunque la salute!&rdquo;.  Per questo Francesca, nonostante la quarantena cerca di trovare il giusto spirito per affrontare le giornate, facendo allenamento fisico, ma anche esercitandosi in cucina ai fornelli e perch&eacute; no godendosi qualche buon piatto cucinato direttamente da lei.  &ldquo;So cosa significa stare in isolamento&rdquo;   Del resto, questa ragazza davvero forte e caparbia, non tanto tempo fa si &egrave; ritrovata ad affrontare un momento davvero difficile per ci&ograve; che ha riguardato la sua salute e quindi sa bene cosa stia passando chi in questo momento &egrave; stato colpito dal coronavirus e magari &egrave; da solo in un letto di ospedale: &rdquo;Mi sono gi&agrave; ritrovata ad affrontare una situazione simile - prosegue Francesca aprendo il suo cuore - forse un po&#39; pi&ugrave; complicata mentalmente. Dopo aver fatto una particolare terapia sono stata messa in una stanza in isolamento, senza alcun oggetto. Ho abbracciato i miei genitori e per una settimana non ho pi&ugrave; potuto vedere nessuno, solo un medico che mi lasciava il cibo fuori dalla porta e le medicine. Dopo una settimana sono stata dimessa, ma vista la terapia appena fatta ero radioattiva, quindi potevo essere un pericolo per gli altri, cos&igrave; sono dovuta stare altri giorni in isolamento senza poter vedere o toccare nessuno, neppure il mio cane. In tutto sono stata 21 giorni da sola. Vi dico questo per farvi capire che restare a casa in questo momento &egrave; una fortuna per tutti e anche rinunciare agli allenamenti in moto per qualche settimana non &egrave; poi cos&igrave; difficile. Come &egrave; successo agli altri potrebbe accadere anche a noi, quindi stiamo a casa e andr&agrave; tutto bene&rdquo;.  Guardando a tempi migliori   Infine Francesca, con la speranza nel cuore, pensa al futuro, a quando tutto sar&agrave; finito e potr&agrave; tornare finalmente alla normalit&agrave;, e quindi anche in moto: &rdquo;Riprender&ograve; per bene gli allenamenti - conclude - non appena la situazione si calmer&agrave;, se verr&agrave; fatto, sicuramente prender&ograve; parte alla tappa del Mondiale che si svolger&agrave; a Maggiora e ovviamente anche alle gare del Campionato italiano se verranno disputate. Ho tanta voglia di tornare a divertirmi in moto. Nessuna aspettativa per le classifiche, voglio solo tornare ad essere competitiva!&rdquo;  Bautista: &quot;&Egrave; il momento di pensare agli altri, restate a casa!&rdquo; 

La cinque volte campionessa italiana di motocross racconta il suo periodo di quarantena tra allenamenti, cucina e tanta voglia di tornare in moto

3 risultati per 'WMXGP'

Kiara Fontanesi: “Essere tornata in moto è una grande scommessa”

Kiara Fontanesi: “Non andare in moto è una scelta intelligente”

Francesca Nocera: “So cosa significa stare in isolamento”